Regione Siciliana PRESIDENZA COMITATO REGIONALE DELLA PROTEZIONE CIVILE VALUTAZIONE DI LINEE GUIDA...

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Regione Siciliana Regione Siciliana PRESIDENZA PRESIDENZA COMITATO REGIONALE DELLA PROTEZIONE CIVILE COMITATO REGIONALE DELLA PROTEZIONE CIVILE VALUTAZIONE DI LINEE GUIDA PER VALUTAZIONE DI LINEE GUIDA PER UNA UNA DELLA PROTEZIONE CIVILE DELLA PROTEZIONE CIVILE a cura di a cura di Francesco Mantegna Venerando Francesco Mantegna Venerando Coordinatore del Comitato Regionale della Protezione Civile Coordinatore del Comitato Regionale della Protezione Civile

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Regione SicilianaRegione SicilianaPRESIDENZAPRESIDENZA

COMITATO REGIONALE DELLA PROTEZIONE CIVILECOMITATO REGIONALE DELLA PROTEZIONE CIVILE

VALUTAZIONE DI LINEE GUIDA PER UNAVALUTAZIONE DI LINEE GUIDA PER UNA

DELLA PROTEZIONE CIVILEDELLA PROTEZIONE CIVILE

a cura dia cura di Francesco Mantegna Venerando Francesco Mantegna Venerando

Coordinatore del Comitato Regionale della Protezione CivileCoordinatore del Comitato Regionale della Protezione Civile

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Pianificazione e governo del territorioPianificazione e governo del territorio

Nella concezione ormai diffusa delloNella concezione ormai diffusa dello Sviluppo Autosostenibile dei TerritoriSviluppo Autosostenibile dei Territori,, la pianificazione è uno strumento che deve necessariamente riferirsi ad la pianificazione è uno strumento che deve necessariamente riferirsi ad alcuni obiettivi sostanzialialcuni obiettivi sostanziali::

Conoscenza degli scenari di rischio, mitigazione del danno, prevenzione, sicurezza Conoscenza degli scenari di rischio, mitigazione del danno, prevenzione, sicurezza dei cittadini e del patrimoniodei cittadini e del patrimonio

Valorizzazione della identità locale: con politiche coerenti di indirizzo ed intervento Valorizzazione della identità locale: con politiche coerenti di indirizzo ed intervento nel recupero, nella conservazione, nella ricostruzione del patrimonio architettonico nel recupero, nella conservazione, nella ricostruzione del patrimonio architettonico e nella nuova edificazione e nella nuova edificazione

Nel governo locale del territorio, Urbanistica e Protezione Civile sono Nel governo locale del territorio, Urbanistica e Protezione Civile sono strumenti integratistrumenti integrati di conoscenza, regolamentazione e gestione di conoscenza, regolamentazione e gestione

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Lo sviluppo dei territoriLo sviluppo dei territori

La pianificazione urbanistica deve orientarsi La pianificazione urbanistica deve orientarsi verso uno sviluppo autosostenibile dei verso uno sviluppo autosostenibile dei

territori, attraverso il recupero e la territori, attraverso il recupero e la valorizzazione socioeconomica delle valorizzazione socioeconomica delle identità locali, delle culture e delle identità locali, delle culture e delle

risorse di appartenenza.risorse di appartenenza.

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Il P.R.G.C. in una rinnovata cultura del territorioIl P.R.G.C. in una rinnovata cultura del territorio progettare l’assetto urbanistico del territorio comunale con progettare l’assetto urbanistico del territorio comunale con

il fine di ritrovare e valorizzare la sua identità, migliorando il fine di ritrovare e valorizzare la sua identità, migliorando la qualità della vita e dell’abitare la qualità della vita e dell’abitare (integrazione tra (integrazione tra pianificazione urbanistica e di protezione civile)pianificazione urbanistica e di protezione civile)

ritrovare il rapporto con le peculiarità biogeografiche ed ritrovare il rapporto con le peculiarità biogeografiche ed ambientali della realtà localeambientali della realtà locale

facilitare la crescita e/o l’innovazione delle iniziative facilitare la crescita e/o l’innovazione delle iniziative produttive in armonia alle qualità del territorio e alle sue produttive in armonia alle qualità del territorio e alle sue vocazionivocazioni

recuperare il patrimonio edificato obsoleto all’interno della recuperare il patrimonio edificato obsoleto all’interno della città, al fine di limitare il consumo di nuove aree e città, al fine di limitare il consumo di nuove aree e contestualmente riqualificare parti del territorio già contestualmente riqualificare parti del territorio già compromessecompromesse

tutelare e valorizzare le attività agricole e la qualità del tutelare e valorizzare le attività agricole e la qualità del paesaggio agrariopaesaggio agrario

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la qualità dell’abitare e del vivere…la qualità dell’abitare e del vivere…

Una recente bozza di Legge Urbanistica Regionale, in Una recente bozza di Legge Urbanistica Regionale, in coerenza anche con le proposte formulate dall’ I.N.U. coerenza anche con le proposte formulate dall’ I.N.U. identifica due differenti livelli di programmazione identifica due differenti livelli di programmazione comunale:comunale:

- un piano strutturale - un piano strutturale Piano Regolatore Strutturale ComunalePiano Regolatore Strutturale Comunale

- un piano operativo - un piano operativo Piano di Trasformazione del SuoloPiano di Trasformazione del Suolo..

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Il Il Piano StrutturalePiano Strutturale, in rapporto non più gerarchico ma di , in rapporto non più gerarchico ma di integrazione e di sussidiarietà con gli altri livelli di integrazione e di sussidiarietà con gli altri livelli di programmazione programmazione provincialeprovinciale (il P.T.P.) (il P.T.P.) e e regionale regionale (il P.T.R.)(il P.T.R.) costituisce il momento di individuazione strategica degli costituisce il momento di individuazione strategica degli obiettivi di conservazione e trasformazione del territorio obiettivi di conservazione e trasformazione del territorio comunale.comunale.

Il Il P.R.G.C.P.R.G.C. disegna l’assetto generale e assicura la disegna l’assetto generale e assicura la compatibilità ambientale delle scelte urbanistiche, riporta e compatibilità ambientale delle scelte urbanistiche, riporta e coordina i vari vincoli, indica le principali infrastrutture ed coordina i vari vincoli, indica le principali infrastrutture ed aree pubbliche ed individua le zone ad esse relative.aree pubbliche ed individua le zone ad esse relative.

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Il sistema delle conoscenze e delle Il sistema delle conoscenze e delle informazioni nella pianificazione di informazioni nella pianificazione di

protezione civileprotezione civile

Il sistema delle conoscenze, corredato dei dati Il sistema delle conoscenze, corredato dei dati cartografici e delle informazioni cartografici e delle informazioni

tecnico-amministrative, consente di porre in essere tecnico-amministrative, consente di porre in essere sul piano tecnico le proposte rivolte sul piano tecnico le proposte rivolte

all'eliminazione o al contenimento dei fattori di all'eliminazione o al contenimento dei fattori di rischio; consente inoltre di organizzare rischio; consente inoltre di organizzare

l'approntamento dei mezzi e delle strutture l'approntamento dei mezzi e delle strutture operative necessarie agli interventi di Protezione operative necessarie agli interventi di Protezione

Civile, con particolare riguardo alle Civile, con particolare riguardo alle misure di emergenza.misure di emergenza.

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Tale raccolta deve Tale raccolta deve necessariamente essere necessariamente essere realizzata secondo schemi realizzata secondo schemi standard al fine di standard al fine di omogeneizzare i livelli di omogeneizzare i livelli di conoscenza dei rischi alla conoscenza dei rischi alla scala comunale, affinché i scala comunale, affinché i dati risultanti dalle dati risultanti dalle elaborazioni siano utili e elaborazioni siano utili e possano essere gestiti possano essere gestiti dalla dalla struttura regionalestruttura regionale di di Protezione Civile, Protezione Civile, attraverso un attraverso un SITSIT (SISTEMA INFORMATIVO (SISTEMA INFORMATIVO TERRITORIALE) condiviso TERRITORIALE) condiviso tra Enti locali ed altri tra Enti locali ed altri soggettisoggetti

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Il Il ““MetodoMetodo AugustusAugustus"" elaborato dal Dipartimento di Protezione elaborato dal Dipartimento di Protezione Civile costituisce lo strumento-guida per la Civile costituisce lo strumento-guida per la

pianificazione dell'emergenzapianificazione dell'emergenza

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SITUAZIONE LEGISLATIVA SITUAZIONE LEGISLATIVA NAZIONALENAZIONALE

La legge 225/92 istituisce il Servizio Nazionale della La legge 225/92 istituisce il Servizio Nazionale della Protezione Civile, ossia un sistema organico di Protezione Civile, ossia un sistema organico di

funzioni e competenze rimesso a più Enti e funzioni e competenze rimesso a più Enti e strutture e coordinato da un'autorità centrale.strutture e coordinato da un'autorità centrale.

L'attuale assetto delle competenze, disegnato dalla L'attuale assetto delle competenze, disegnato dalla legge 225/92, definisce legge 225/92, definisce tre livelli di emergenzatre livelli di emergenza a a cui corrispondono diversi livelli di attribuzione cui corrispondono diversi livelli di attribuzione

della responsabilità di direzione e coordinamento della responsabilità di direzione e coordinamento degli interventi in fase operativa.degli interventi in fase operativa.

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Legge 225/92 - Art. 2Legge 225/92 - Art. 2Tipologia degli eventi ed ambiti di competenzeTipologia degli eventi ed ambiti di competenze

1. Ai fini dell'attività di protezione civile gli eventi si 1. Ai fini dell'attività di protezione civile gli eventi si distinguono in:distinguono in:

a)a) eventi naturali o connessi con l'attività dell'uomo che eventi naturali o connessi con l'attività dell'uomo che possono essere fronteggiati mediante interventi attuabili possono essere fronteggiati mediante interventi attuabili dai singoli enti e amministrazioni competenti in via dai singoli enti e amministrazioni competenti in via ordinaria;ordinaria;b)b) eventi naturali o connessi con l'attività dell'uomo che eventi naturali o connessi con l'attività dell'uomo che per loro natura ed estensione comportano l'intervento per loro natura ed estensione comportano l'intervento coordinato di più enti o amministrazioni competenti in via coordinato di più enti o amministrazioni competenti in via ordinaria;ordinaria;c)c) calamità naturali, catastrofi o altri eventi che, per calamità naturali, catastrofi o altri eventi che, per intensità ed estensione, debbono essere fronteggiati con intensità ed estensione, debbono essere fronteggiati con mezzi e poteri straordinari.mezzi e poteri straordinari.

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La Regione SicilianaLa Regione Siciliana L.R.14/98 - NoteL.R.14/98 - Note

La Regione, nel rispetto La Regione, nel rispetto delle competenze ad essa delle competenze ad essa affidate in materia di affidate in materia di organizzazione organizzazione dell'esercizio delle dell'esercizio delle

funzioni amministrative funzioni amministrative a livello locale, favorisce, a livello locale, favorisce,

nei modi e con le forme nei modi e con le forme ritenuti opportuni, ritenuti opportuni, l'organizzazione di l'organizzazione di strutture comunali di strutture comunali di protezione civile.protezione civile.

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Il disegno dell’assetto regionale della P.C.Il disegno dell’assetto regionale della P.C.

DIPARTIMENTO REGIONALE DELLA P.C.DIPARTIMENTO REGIONALE DELLA P.C.DIREZIONE E COORDINAMENTO GENERALEDIREZIONE E COORDINAMENTO GENERALE

SALA OPERATIVA REGIONALESALA OPERATIVA REGIONALEBasi Aeromobili della P.C.: Boccadifalco - Catania - ComisoBasi Aeromobili della P.C.: Boccadifalco - Catania - Comiso

AREE DI COORDINAMENTO TERRITORIALEAREE DI COORDINAMENTO TERRITORIALESICILIA OCCIDENTALE SICILIA ORIENTALESICILIA OCCIDENTALE SICILIA ORIENTALE

SEZIONI TERRITORIALI PROVINCIALI E SERVIZISEZIONI TERRITORIALI PROVINCIALI E SERVIZISALE OPERATIVE PERIFERICHESALE OPERATIVE PERIFERICHE

INTERCONNESSIONI OPERATIVEINTERCONNESSIONI OPERATIVEUFFICI DI PROTEZIONE CIVILE DELLE PROVINCEUFFICI DI PROTEZIONE CIVILE DELLE PROVINCE

UFFICI COMUNALI DI PROTEZIONE CIVILEUFFICI COMUNALI DI PROTEZIONE CIVILE

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Il SindacoIl SindacoIl Sindaco secondo l'art. 15 della Legge 225/92, detiene Il Sindaco secondo l'art. 15 della Legge 225/92, detiene

l'importante funzione di l'importante funzione di

Autorità comunale di Protezione CivileAutorità comunale di Protezione Civile

Lo stesso, al verificarsi delle emergenze, assume la direzione ed il Lo stesso, al verificarsi delle emergenze, assume la direzione ed il coordinamento dei servizi di soccorso e di assistenza alle coordinamento dei servizi di soccorso e di assistenza alle

popolazioni colpite avvalendosi della struttura comunale di popolazioni colpite avvalendosi della struttura comunale di Protezione Civile ed ha l'obbligo di comunicare Protezione Civile ed ha l'obbligo di comunicare

tempestivamente al Prefetto e al Presidente della Regione tempestivamente al Prefetto e al Presidente della Regione

lo stato di emergenza.lo stato di emergenza.È evidente come il Comune sia il primo tassello nel mosaico È evidente come il Comune sia il primo tassello nel mosaico

della gestione delle emergenze intorno al quale si organizzano della gestione delle emergenze intorno al quale si organizzano le altre strutture.le altre strutture.

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Il Piano ComunaleIl Piano Comunale "Ogni Comune - secondo l'art. 108 del "Ogni Comune - secondo l'art. 108 del

Dlgs 112/98 - deve dotarsi di una struttura Dlgs 112/98 - deve dotarsi di una struttura comunale di Protezione Civile", e la sua comunale di Protezione Civile", e la sua disciplina deve essere disposta con disciplina deve essere disposta con appositi regolamenti previsti dall'art. 51 appositi regolamenti previsti dall'art. 51 della legge 142/90 (legge di Riforma delle della legge 142/90 (legge di Riforma delle Autonomie Locali). Autonomie Locali). La Regione, in rapporto stretto sia con il La Regione, in rapporto stretto sia con il Comune che con la Provincia, deve Comune che con la Provincia, deve intervenire nel raccordo tra pianificazione intervenire nel raccordo tra pianificazione comunale, provinciale e regionale. comunale, provinciale e regionale.

La gestione di una emergenza, come La gestione di una emergenza, come suggerisce la legge, è quindi frutto di un suggerisce la legge, è quindi frutto di un continuo e articolato processo di scambi continuo e articolato processo di scambi di informazioni e di organizzazione di informazioni e di organizzazione ordinata dei soccorsi, processi che non si ordinata dei soccorsi, processi che non si improvvisano nel momento improvvisano nel momento dell'emergenza.dell'emergenza.

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Lo schema operativoLo schema operativoI "compiti" che l'Autorità Comunale di Protezione Civile (il I "compiti" che l'Autorità Comunale di Protezione Civile (il Sindaco) deve tenere presente nell'attività preparatoria dei Sindaco) deve tenere presente nell'attività preparatoria dei piani di emergenza e nella fase di emergenza vera e propria piani di emergenza e nella fase di emergenza vera e propria

possono essere raggruppati in otto punti :possono essere raggruppati in otto punti :

A)A) Definire, attraverso adeguate strutture tecniche, uno Definire, attraverso adeguate strutture tecniche, uno scenario di rischio (rappresentazione dei fenomeni che scenario di rischio (rappresentazione dei fenomeni che possono interessare un determinato territorio possono interessare un determinato territorio provocandovi danni a persone o cose) per il territorio provocandovi danni a persone o cose) per il territorio comunale, ed informare periodicamente i cittadini sui comunale, ed informare periodicamente i cittadini sui provvedimenti e sui comportamenti da adottare in caso di provvedimenti e sui comportamenti da adottare in caso di emergenza.emergenza.

B)B) Rendere costantemente reperibile alla Prefettura se Rendere costantemente reperibile alla Prefettura se stesso o un proprio sostituto responsabile.stesso o un proprio sostituto responsabile.

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C)C) Dotare il Comune di una struttura di Protezione Civile Dotare il Comune di una struttura di Protezione Civile (costituita da vigili urbani, tecnici e/o gruppi di volontari (costituita da vigili urbani, tecnici e/o gruppi di volontari locali organizzati).locali organizzati).

D)D) Individuare aree (da vincolare in sede di pianificazione Individuare aree (da vincolare in sede di pianificazione urbanistica) dotandole di servizi per esigenze di Protezione urbanistica) dotandole di servizi per esigenze di Protezione Civile e punti strategici sugli itinerari di afflusso/deflusso Civile e punti strategici sugli itinerari di afflusso/deflusso per dirigere colonne di aiuto o evacuazione dei cittadini. per dirigere colonne di aiuto o evacuazione dei cittadini.

E)E) Individuare i provvedimenti fondamentali da attivare in Individuare i provvedimenti fondamentali da attivare in caso di emergenza per i vari tipi di rischi.caso di emergenza per i vari tipi di rischi.

F)F) Organizzare un sistema di comando e di controllo in una Organizzare un sistema di comando e di controllo in una sala operativa ed un sistema alternativo costituito da sala operativa ed un sistema alternativo costituito da radioamatori per mantenersi in collegamento con i radioamatori per mantenersi in collegamento con i responsabili delle attività essenziali (polizia, carabinieri, responsabili delle attività essenziali (polizia, carabinieri, ospedali, VVF etc.).ospedali, VVF etc.).

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G)G) Mantenere aggiornato un semplice piano di Protezione Mantenere aggiornato un semplice piano di Protezione Civile (pianificazione comunale di emergenza) nel quale Civile (pianificazione comunale di emergenza) nel quale sintetizzare gli elementi essenziali di cui sopra.sintetizzare gli elementi essenziali di cui sopra.

H)H) Effettuare periodicamente (almeno ogni 6 mesi) Effettuare periodicamente (almeno ogni 6 mesi) esercitazioni di attivazione del piano di Protezione Civile, esercitazioni di attivazione del piano di Protezione Civile, possibilmente su allarme e non predisposto.possibilmente su allarme e non predisposto.

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L'analisi dei punti prima elencati definisce le linee della L'analisi dei punti prima elencati definisce le linee della pianificazione comunale di emergenza che si può scindere pianificazione comunale di emergenza che si può scindere

in due fasi che, se pur distinte, sono interconnesse:in due fasi che, se pur distinte, sono interconnesse:

Una fase conoscitivaUna fase conoscitiva: : (con riferimento alle lettere precedenti)(con riferimento alle lettere precedenti) AA = definizione degli scenari di rischio = definizione degli scenari di rischio DD = individuazione di aree non soggette a rischio di alcun = individuazione di aree non soggette a rischio di alcun

tipo da attrezzare per fronteggiare situazioni di emergenzatipo da attrezzare per fronteggiare situazioni di emergenza

Una fase di organizzazioneUna fase di organizzazione per fronteggiare l'emergenza per fronteggiare l'emergenza (punti C-E-F-G-H), quest'ultima che prevede:(punti C-E-F-G-H), quest'ultima che prevede:

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la predisposizione degli elementi tecnici della la predisposizione degli elementi tecnici della procedura d'allarme;procedura d'allarme;

l'organizzazione dell'unità locale di crisi con l'organizzazione dell'unità locale di crisi con uomini e mezzi adeguati; uomini e mezzi adeguati;

l'organizzazione dei programmi di l'organizzazione dei programmi di informazione per la cittadinanza e la messa a informazione per la cittadinanza e la messa a punto di un sistema di verifica del piano di punto di un sistema di verifica del piano di Protezione Civile attraverso esercitazioni Protezione Civile attraverso esercitazioni mirate e non preordinate.mirate e non preordinate.

Mentre per la fase di organizzazione a fronteggiare Mentre per la fase di organizzazione a fronteggiare l'emergenza il Comune dovrà fare affidamento l'emergenza il Comune dovrà fare affidamento sulla propria struttura e sul volontariato, per la sulla propria struttura e sul volontariato, per la fase conoscitiva, dovrà rivolgersi a tecnici fase conoscitiva, dovrà rivolgersi a tecnici specializzati, così come peraltro previsto dalla specializzati, così come peraltro previsto dalla legge 225/92.legge 225/92.

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ELEMENTI PER LA DETERMINAZIONE ELEMENTI PER LA DETERMINAZIONE DI UNO SCENARIO DI RISCHIODI UNO SCENARIO DI RISCHIO

Lo scenario di rischio è la Lo scenario di rischio è la rappresentazione dei fenomeni che rappresentazione dei fenomeni che interferiscono con un determinato interferiscono con un determinato territorio provocando danni a territorio provocando danni a persone o a cose. La conoscenza di persone o a cose. La conoscenza di questi fenomeni costituisce la base questi fenomeni costituisce la base per elaborare un piano di per elaborare un piano di emergenza.emergenza.

Definire lo scenario di rischio è Definire lo scenario di rischio è indispensabile per poter indispensabile per poter predisporre gli interventi preventivi predisporre gli interventi preventivi a tutela delle popolazioni e dei beni a tutela delle popolazioni e dei beni in una determinata area.in una determinata area.

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Gli elementi indispensabili per la ricostruzione di Gli elementi indispensabili per la ricostruzione di uno scenario di rischio di un territorio sono:uno scenario di rischio di un territorio sono:

la pericolositàla pericolosità (probabilità di occorrenza di un (probabilità di occorrenza di un evento naturale di data intensità entro una data evento naturale di data intensità entro una data area e durante un intervallo di tempo prestabilito)area e durante un intervallo di tempo prestabilito)

la vulnerabilitàla vulnerabilità (suscettibilità dell'ambiente di un (suscettibilità dell'ambiente di un

insediamento complesso alle forze distruttive insediamento complesso alle forze distruttive causate da un evento, includendo anche gli effetti causate da un evento, includendo anche gli effetti secondari - secondari - Es.: gli incendi susseguenti ad un evento Es.: gli incendi susseguenti ad un evento sismicosismico).).

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L'impianto metodologico del piano comunale di previsione L'impianto metodologico del piano comunale di previsione e prevenzione è suddiviso in tre distinti raggruppamenti:e prevenzione è suddiviso in tre distinti raggruppamenti:

Il primo comprende la documentazione cartografica di base Il primo comprende la documentazione cartografica di base relativa alla lettura del territorio, allo sviluppo e relativa alla lettura del territorio, allo sviluppo e localizzazione delle infrastrutture e distribuzione della localizzazione delle infrastrutture e distribuzione della popolazione.popolazione.

Il secondo comprende la cartografia tematica da elaborare Il secondo comprende la cartografia tematica da elaborare per ogni tipo di rischio. per ogni tipo di rischio.

Il terzo, comprende le mappe del rischio risultanti Il terzo, comprende le mappe del rischio risultanti dall'incrocio tra le carte di base e le carte tematiche. dall'incrocio tra le carte di base e le carte tematiche.

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CARTE DI BASECARTE DI BASE

CARTE TEMATICHECARTE TEMATICHE

MAPPE DI RISCHIOMAPPE DI RISCHIO

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CARTE DI BASECARTE DI BASE1. LETTURA DEL TERRITORIO1. LETTURA DEL TERRITORIO

* Carta di delimitazione del territorio * Carta di delimitazione del territorio * Carta clivometrica * Carta clivometrica * Carta geologico-strutturale * Carta geologico-strutturale * Carta geomorfologica * Carta geomorfologica * Carta litologico-tecnica * Carta litologico-tecnica * Carta dell'uso del suolo * Carta dell'uso del suolo * Carta dei bacini e del reticolo* Carta dei bacini e del reticolo

idrografico con ubicazione diidrografico con ubicazione di

eventuali bacini di invaso artificialeeventuali bacini di invaso artificiale

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CARTE DI BASECARTE DI BASE

2. INFRASTRUTTURE2. INFRASTRUTTURE * Carta delle principali vie di comunicazione * Carta delle principali vie di comunicazione

(rete viaria, ferroviaria, dei porti , aeroporti, (rete viaria, ferroviaria, dei porti , aeroporti, elioporti)elioporti)

* Carta di ubicazione dei servizi tecnologici * Carta di ubicazione dei servizi tecnologici (oleodotti, gasdotti, acquedotti, principali (oleodotti, gasdotti, acquedotti, principali linee elettriche ad alta tensione e linee linee elettriche ad alta tensione e linee telefoniche)telefoniche)

* Carta delle attività produttive * Carta delle attività produttive (industriali, (industriali, artigianali, agricole, turistiche)artigianali, agricole, turistiche)

* Carta di ubicazione degli Edifici Strategici* Carta di ubicazione degli Edifici Strategici

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CARTE DI BASECARTE DI BASE

3. POPOLAZIONE3. POPOLAZIONE

* Carta della densità * Carta della densità abitativa del territorio abitativa del territorio comunale (ab/ha)comunale (ab/ha)

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CARTE TEMATICHECARTE TEMATICHEMAPPE DI RISCHIOMAPPE DI RISCHIO

RISCHIO SISMICORISCHIO SISMICO (Mappa di rischio sismico)(Mappa di rischio sismico)

* Carta delle zone sismogenetiche a scala* Carta delle zone sismogenetiche a scala

regionale regionale * Carta delle intensità massime * Carta delle intensità massime * Carte derivate dallo studio del terremoto* Carte derivate dallo studio del terremoto

di riferimento di riferimento * Carta della vulnerabilità degli edifici * Carta della vulnerabilità degli edifici * Zonazione del territorio in base alla* Zonazione del territorio in base alla

pericolosità sismica localepericolosità sismica locale

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RISCHIO IDROGEOLOGICO ED RISCHIO IDROGEOLOGICO ED IDRAULICO ALLUVIONIIDRAULICO ALLUVIONI

(Mappa del Rischio alluvioni)(Mappa del Rischio alluvioni)

Studio delle aree inondabili:Studio delle aree inondabili:

* Carta delle aree inondabili * Carta delle aree inondabili

* Carta delle aree storicamente inondate * Carta delle aree storicamente inondate

* Carte di ubicazione strumenti di misura* Carte di ubicazione strumenti di misura

* Carta di zonazione geomorfologica * Carta di zonazione geomorfologica

dell'inondabilitàdell'inondabilità

* Carta di zonazione per frequenza di * Carta di zonazione per frequenza di

allagamenti allagamenti

* Carta degli elementi a rischio di* Carta degli elementi a rischio di

inondazioni inondazioni

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FRANEFRANE (Mappa del Rischio (Mappa del Rischio da dissesto)da dissesto)

* Studio particolareggiato delle frane * Studio particolareggiato delle frane individuate sul territorio gravanti su individuate sul territorio gravanti su aree urbanizzate e/o vie di aree urbanizzate e/o vie di comunicazionecomunicazione

* Carta della propensione al dissesto * Carta della propensione al dissesto

* Carta degli elementi a rischio di * Carta degli elementi a rischio di franefrane

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RISCHIO INCENDI RISCHIO INCENDI BOSCHIVIBOSCHIVI(Mappa di Rischio incendio (Mappa di Rischio incendio boschivo)boschivo)

* Carta dell'accessibilità e* Carta dell'accessibilità e

dell'uso dei suoli dell'uso dei suoli

* Carta dell'esposizione ai venti* Carta dell'esposizione ai venti

e lineamenti morfologicie lineamenti morfologici

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Obiettivi del Piano ComunaleObiettivi del Piano Comunale

Informare e salvaguardare la popolazioneInformare e salvaguardare la popolazione Salvaguardare il sistema produttivo localeSalvaguardare il sistema produttivo locale Salvaguardare i beni culturaliSalvaguardare i beni culturali Individuare i Responsabili per ogni azione prevista dal PianoIndividuare i Responsabili per ogni azione prevista dal Piano Prevedere chiare procedure operative da applicare nelle varie fasiPrevedere chiare procedure operative da applicare nelle varie fasi Assicurare il coordinamento operativo locale, la continuità amm.va e la Assicurare il coordinamento operativo locale, la continuità amm.va e la

documentazione quotidiana dell’attività in emergenzadocumentazione quotidiana dell’attività in emergenza Ripristinare la viabilità e i trasportiRipristinare la viabilità e i trasporti Assicurare la funzionalità delle telecomunicazioni e dei servizi Assicurare la funzionalità delle telecomunicazioni e dei servizi

essenzialiessenziali Garantire un rapido e omogeneo censimento dei danni a persone e Garantire un rapido e omogeneo censimento dei danni a persone e

cosecose

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Pianificazione per Pianificazione per FunzioneFunzione

1. FUNZIONE TECNICA E DI PIANIFICAZIONE1. FUNZIONE TECNICA E DI PIANIFICAZIONE

Interessa tutti gli enti che svolgono attività di monitoraggio dei Interessa tutti gli enti che svolgono attività di monitoraggio dei precursori di scenario, degli indicatori di soglia e dello precursori di scenario, degli indicatori di soglia e dello stato del suolo.stato del suolo.

Il Referente (un funzionario dell’Ufficio Tecnico Comunale), Il Referente (un funzionario dell’Ufficio Tecnico Comunale), assicurerà il raccordo con le varie componenti tecniche a assicurerà il raccordo con le varie componenti tecniche a cui si richiede una analisi conoscitiva del fenomeno e una cui si richiede una analisi conoscitiva del fenomeno e una interpretazione dei dati relativi alle reti di monitoraggiointerpretazione dei dati relativi alle reti di monitoraggio

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Pianificazione per Pianificazione per FunzioneFunzione

2. 2. FUNZIONE SANITA’, ASSISTENZA SOCIALE E FUNZIONE SANITA’, ASSISTENZA SOCIALE E VETERINARIAVETERINARIA

Pianifica e gestisce tutte le situazioni locali relative agli aspetti Pianifica e gestisce tutte le situazioni locali relative agli aspetti socio-sanitari dell’emergenza. socio-sanitari dell’emergenza.

Il Referente (dell’AUSL) ha il compito di assicurare il Il Referente (dell’AUSL) ha il compito di assicurare il coordinamento fra le azioni svolte dal Sindaco, dall’AUSL, coordinamento fra le azioni svolte dal Sindaco, dall’AUSL, dal Servizio 118 e dalle Organizzazioni di Volontariato dal Servizio 118 e dalle Organizzazioni di Volontariato operanti nel settore sanitariooperanti nel settore sanitario

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Pianificazione per Pianificazione per FunzioneFunzione

3. 3. FUNZIONE VOLONTARIATO DI PROTEZ. CIVILEFUNZIONE VOLONTARIATO DI PROTEZ. CIVILE Il Volontariato partecipa alle operazioni previste dal Piano Il Volontariato partecipa alle operazioni previste dal Piano coadiuvando le componenti e le strutture operative, anche coadiuvando le componenti e le strutture operative, anche

con la richiesta della Colonna mobile provinciale e/o con la richiesta della Colonna mobile provinciale e/o regionale ove la situazione lo richiedaregionale ove la situazione lo richieda

Il Responsabile viene individuato prioritariamente nel Il Responsabile viene individuato prioritariamente nel Responsabile del Gruppo comunale di Volontariato; ovvero Responsabile del Gruppo comunale di Volontariato; ovvero tra i componenti delle Organizzazioni di Volontariato tra i componenti delle Organizzazioni di Volontariato presenti nel territoriopresenti nel territorio

Il Volontariato deve essere impiegato alle dipendenze Il Volontariato deve essere impiegato alle dipendenze funzionali delle strutture tecniche istituzionalmente funzionali delle strutture tecniche istituzionalmente competenti (Uff.Tecn.Comunale, VV.F., Corpo forestale, competenti (Uff.Tecn.Comunale, VV.F., Corpo forestale, Servizi provinciali, ecc.)Servizi provinciali, ecc.)

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Pianificazione per Pianificazione per FunzioneFunzione

4. 4. FUNZIONE MATERIALI E MEZZIFUNZIONE MATERIALI E MEZZI

Ha lo scopo di fornire un quadro costantemente aggiornato Ha lo scopo di fornire un quadro costantemente aggiornato delle risorse disponibili nell’emergenza, attraverso il delle risorse disponibili nell’emergenza, attraverso il censimento dei materiali e dei mezzi presenti nel territorio.censimento dei materiali e dei mezzi presenti nel territorio.

Il censimento riguarda le risorse essenziali e immediatamente Il censimento riguarda le risorse essenziali e immediatamente disponibili per l’attuazione del pianodisponibili per l’attuazione del piano

Il Comune stabilisce convenzioni con i soggetti pubblici e Il Comune stabilisce convenzioni con i soggetti pubblici e privati detentori di risorseprivati detentori di risorse

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Pianificazione per Pianificazione per FunzioneFunzione

5. 5. FUNZIONE SERVIZI ESSENZIALIFUNZIONE SERVIZI ESSENZIALI

Il Responsabile di questa funzione coordina i rappresentanti Il Responsabile di questa funzione coordina i rappresentanti dei servizi erogati sul territorio comunale, a cui è richiesto dei servizi erogati sul territorio comunale, a cui è richiesto di provvedere ad interventi immediati sulle reti per di provvedere ad interventi immediati sulle reti per garantirne l’efficienza anche in situazioni di emergenza.garantirne l’efficienza anche in situazioni di emergenza.

In tempo di pace il responsabile acquisirà i piani In tempo di pace il responsabile acquisirà i piani particolareggiati di emergenza di ogni azienda interessata particolareggiati di emergenza di ogni azienda interessata allo scenario di rischioallo scenario di rischio

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Pianificazione per Pianificazione per FunzioneFunzione

6. 6. FUNZIONE CENSIMENTO DANNI A PERSONE FUNZIONE CENSIMENTO DANNI A PERSONE

E COSEE COSEIl Responsabile della funzione coordina l’attività di analisi Il Responsabile della funzione coordina l’attività di analisi

della situazione a seguito dell’evento calamitoso, per della situazione a seguito dell’evento calamitoso, per stabilire gli interventi di emergenza:stabilire gli interventi di emergenza:

Danni a persone, edifici pubblici e privati, impianti industriali, Danni a persone, edifici pubblici e privati, impianti industriali, servizi essenziali, attività produttive, patrimonio culturale, servizi essenziali, attività produttive, patrimonio culturale, infrastrutture, agricoltura e zootecniainfrastrutture, agricoltura e zootecnia

Verifiche speditiveVerifiche speditive con impiego di squadre miste di tecnici di con impiego di squadre miste di tecnici di vari enti vari enti (schede di rilevamento predisposte dalla Regione e (schede di rilevamento predisposte dalla Regione e dallo Stato)dallo Stato)

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Pianificazione per Pianificazione per FunzioneFunzione

7. 7. FUNZIONE STRUTTURE FUNZIONE STRUTTURE OPERATIVE LOCALI, OPERATIVE LOCALI, VIABILITAVIABILITA

Il Responsabile coordina tutte le Il Responsabile coordina tutte le strutture operative locali e strutture operative locali e stabilisce contatti con quelle stabilisce contatti con quelle preposte alla viabilità secondo preposte alla viabilità secondo quanto previsto dai loro piani quanto previsto dai loro piani operativioperativi

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Pianificazione per Pianificazione per FunzioneFunzione

8. 8. FUNZIONE TELECOMUNICAZIONIFUNZIONE TELECOMUNICAZIONI

Il Responsabile cura i rapporti con le Società di Il Responsabile cura i rapporti con le Società di telecomunicazione operanti sul territorio, al fine di telecomunicazione operanti sul territorio, al fine di verificare il ripristino delle interruzioni di rete ed verificare il ripristino delle interruzioni di rete ed eventualmente organizzare un sistema di comunicazioni eventualmente organizzare un sistema di comunicazioni alternativo, con il concorso dei Radioamatori volontarialternativo, con il concorso dei Radioamatori volontari

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Pianificazione per Pianificazione per FunzioneFunzione

9. 9. FUNZIONE ASSISTENZA ALLA POPOLAZIONE FUNZIONE ASSISTENZA ALLA POPOLAZIONE

ED ALL’ATTIVITA’ SCOLASTICAED ALL’ATTIVITA’ SCOLASTICA

Il Responsabile del Comune deve avere una conoscenza Il Responsabile del Comune deve avere una conoscenza particolare in merito al tessuto abitativo, alla ricettività delle particolare in merito al tessuto abitativo, alla ricettività delle strutture alberghiere e/o turistiche, alla pronta utilizzazione strutture alberghiere e/o turistiche, alla pronta utilizzazione di aree pubbliche o private da impiegare per attesa e di aree pubbliche o private da impiegare per attesa e ricovero della popolazionericovero della popolazione

Particolare attenzione dovrà essere rivolta alle strutture Particolare attenzione dovrà essere rivolta alle strutture scolastiche, a quelle per anziani, ai presidi ospedalieri, per i scolastiche, a quelle per anziani, ai presidi ospedalieri, per i quali dovranno essere predisposti appositi piani di quali dovranno essere predisposti appositi piani di evacuazione, compresa l’individuazione dei mezzi di evacuazione, compresa l’individuazione dei mezzi di trasportotrasporto

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AREE E STRUTTURE DI EMERGENZAAREE E STRUTTURE DI EMERGENZA

AREE DI AMMASSAMENTO MEZZI E SOCCORRITORIAREE DI AMMASSAMENTO MEZZI E SOCCORRITORI (giallo) (giallo)

Ove far affluire materiali, mezzi e uomini necessari alle operazioni Ove far affluire materiali, mezzi e uomini necessari alle operazioni di soccorso. In tali aree affluiranno gli aiuti destinati a tutti i di soccorso. In tali aree affluiranno gli aiuti destinati a tutti i Comuni afferenti al C.O.M.Comuni afferenti al C.O.M.

AREE DI ATTESA DELLA POPOLAZIONEAREE DI ATTESA DELLA POPOLAZIONE (verde) (verde)

Ove fare recare la popolazione in condizioni di sicurezza, a seguito Ove fare recare la popolazione in condizioni di sicurezza, a seguito dell’ordine di evacuazionedell’ordine di evacuazione

AREE DI ACCOGLIENZA E STRUTTURE DI RICOVEROAREE DI ACCOGLIENZA E STRUTTURE DI RICOVERO (rosso) (rosso)

Strutture in grado di assicurare il ricovero della popolazione Strutture in grado di assicurare il ricovero della popolazione evacuataevacuata

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CARATTERISTICHE DELLE AREECARATTERISTICHE DELLE AREE

RequisitiRequisiti

Preventivamente individuate in ambiti non a rischioPreventivamente individuate in ambiti non a rischio Adeguatamente dimensionateAdeguatamente dimensionate Sottoposte a disciplina d’uso o istituite con atto formaleSottoposte a disciplina d’uso o istituite con atto formale Ben collegate alla viabilità principale o alternativaBen collegate alla viabilità principale o alternativa Possibilmente collegabili (se non dotate) con i servizi Possibilmente collegabili (se non dotate) con i servizi

essenzialiessenziali Possibilmente dotate di superfici contigue idonee Possibilmente dotate di superfici contigue idonee

all’atterraggio di elicotteriall’atterraggio di elicotteri

NOTA:NOTA: Esistono le schede di individuazione delle aree di P.C. Esistono le schede di individuazione delle aree di P.C. eleborate dalla Regione Siciliana e adottate dal Dipartim. eleborate dalla Regione Siciliana e adottate dal Dipartim. Regionale di P.C. (S.O.T.’99)Regionale di P.C. (S.O.T.’99)

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Come organizzare il Piano ?Come organizzare il Piano ?Sequenza operativaSequenza operativa

1.1. Individuazione dei Responsabili di settore che Individuazione dei Responsabili di settore che supportano il Sindaco nella sua qualità di Autorità supportano il Sindaco nella sua qualità di Autorità Comunale di P.C. Comunale di P.C.

2.2. Indagine speditiva sulla vulnerabilità dei fabbricatiIndagine speditiva sulla vulnerabilità dei fabbricati

3.3. Ricognizioni tecniche e studi sul territorio comunale in Ricognizioni tecniche e studi sul territorio comunale in relazione ai vari scenari di rischio, alla situazione della relazione ai vari scenari di rischio, alla situazione della viabilità ed alla sua idoneità di fuga, alla vulnerabilità di viabilità ed alla sua idoneità di fuga, alla vulnerabilità di infrastrutture, opere d’arte stradali, attrezzatureinfrastrutture, opere d’arte stradali, attrezzature

4.4. Individuazione delle vie di esodoIndividuazione delle vie di esodo

5.5. Mappature tematiche del territorio (come definite)Mappature tematiche del territorio (come definite)

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6.6. Procedure sistema sanitario Procedure sistema sanitario7.7. Censimento (aggiornamento) del Volontariato Censimento (aggiornamento) del Volontariato8.8. Censimento materiali e mezzi e verifica periodica della loro Censimento materiali e mezzi e verifica periodica della loro

effettiva disponibilità effettiva disponibilità 9.9. Messa in sicurezza della documentazione relativa ai servizi Messa in sicurezza della documentazione relativa ai servizi essenziali (informatizzazioni duplicate, referente di riserva)essenziali (informatizzazioni duplicate, referente di riserva)10.10. Individuazione dei depositi di sostanze pericolose e Individuazione dei depositi di sostanze pericolose e procedure di messa in sicurezzaprocedure di messa in sicurezza11.11. Individuazione della rete di comunicazioni radio alternativa Individuazione della rete di comunicazioni radio alternativa12.12. Censimento dei nuclei familiari (per zone) e degli Censimento dei nuclei familiari (per zone) e degli

automezziautomezzi disponibilidisponibili13.13. Individuazione delle persone bisognose di assistenza Individuazione delle persone bisognose di assistenza14.14. Definizione modulistica e procedure per l’accoglienza e Definizione modulistica e procedure per l’accoglienza e

gestione della popolazione nei centri d’accoglienza (messa gestione della popolazione nei centri d’accoglienza (messa in sicurezza dei servizi anagrafici)in sicurezza dei servizi anagrafici)

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15.15. Predisposizione elenchi e tesserini riconoscimento degli Predisposizione elenchi e tesserini riconoscimento degli

Operatori in fase di emergenzaOperatori in fase di emergenza

16.16. Modellistica d’intervento: procedure da adottare in base Modellistica d’intervento: procedure da adottare in base

agli indicatori di rischio e ai possibili teatri di emergenzaagli indicatori di rischio e ai possibili teatri di emergenza

17.17. Attività di coordinamento e formazione: Attività di coordinamento e formazione: Informatizzazione (interfaccia con le Sale operative/SIT Informatizzazione (interfaccia con le Sale operative/SIT

regionale e provinciale)regionale e provinciale) Campagna di informazione alla popolazione, sia a livello di Campagna di informazione alla popolazione, sia a livello di

prevenzione che di emergenzaprevenzione che di emergenza Armonizzazione dei Piani di emergenza scolastica con il Armonizzazione dei Piani di emergenza scolastica con il

Piano comunale di P.C.Piano comunale di P.C.

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L’esempio dell’area vesuvianaL’esempio dell’area vesuviana

La necessità di svolgere una valutazione La necessità di svolgere una valutazione speditiva della vulnerabilità sismica speditiva della vulnerabilità sismica nei Comuni dell'Area Vesuviana è nei Comuni dell'Area Vesuviana è giustificata dalla probabilità di giustificata dalla probabilità di accadimento di eventi sismici di accadimento di eventi sismici di media e bassa sismicità, premonitori media e bassa sismicità, premonitori e associati all'evento eruttivo di e associati all'evento eruttivo di riferimento. riferimento.

In base allo studio eseguito è possibile In base allo studio eseguito è possibile ora predisporre un primo scenario ora predisporre un primo scenario degli effetti attesi, studiare alcune degli effetti attesi, studiare alcune misure preventive riguardo alle aree misure preventive riguardo alle aree più vulnerabili, in particolare per più vulnerabili, in particolare per tenere conto della viabilità nei Centri.tenere conto della viabilità nei Centri.

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Per fornire una prima base di dati alle Per fornire una prima base di dati alle Amministrazioni Comunali, sono state predisposte Amministrazioni Comunali, sono state predisposte due distinte carte tematiche dell'Area Vesuviana due distinte carte tematiche dell'Area Vesuviana in scala l:25.000 e 1:5000:in scala l:25.000 e 1:5000:

  

1. 1. Carta con il valore medio di vulnerabilità sismicaCarta con il valore medio di vulnerabilità sismica di ognuna delle zone omogenee che costituiscono di ognuna delle zone omogenee che costituiscono l'abitato, identificabili ciascuna con una lettera, l'abitato, identificabili ciascuna con una lettera, con i seguenti colori, corrispondenti al valore con i seguenti colori, corrispondenti al valore normalizzato della vulnerabilità sismica (= valore normalizzato della vulnerabilità sismica (= valore crescente da 0 a 100) rilevata attraverso un crescente da 0 a 100) rilevata attraverso un campione di edifici:campione di edifici: 

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- - colore verdecolore verde - indice V > 0 e < = 20 - indice V > 0 e < = 20

- - colore azzurrocolore azzurro - indice V > 20 e < = 40 - indice V > 20 e < = 40

- colore giallo - indice V > 40 e < = 60- colore giallo - indice V > 40 e < = 60

- - colore rossocolore rosso - indice V > 60 e < = 80 - indice V > 60 e < = 80

- - colore violacolore viola - indice V > 80 e < = 100 - indice V > 80 e < = 100

  dove i valori della prima classe con V < = 20 comprendono dove i valori della prima classe con V < = 20 comprendono

anche le zone a bassa densità dell'Area, dove si trova anche le zone a bassa densità dell'Area, dove si trova in genere l'edificato in c.a., nonché le zone dove la in genere l'edificato in c.a., nonché le zone dove la percentuale degli edifici in muratura, rispetto al totale, percentuale degli edifici in muratura, rispetto al totale, è < di 20.è < di 20.

  

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2. Carta con il valore medio della "vulnerabilità Carta con il valore medio della "vulnerabilità dell'ambiente urbano"dell'ambiente urbano" di ognuna delle zone omogenee di ognuna delle zone omogenee che costituiscono l'abitato, con i seguenti colori, che costituiscono l'abitato, con i seguenti colori, corrispondenti alle condizioni espresse dai parametri corrispondenti alle condizioni espresse dai parametri Vu (organizzazione viaria: interna alla zona, di Vu (organizzazione viaria: interna alla zona, di collegamento con l'esterno ed efficacia dei nodi), Vo collegamento con l'esterno ed efficacia dei nodi), Vo (organizzazione orografica-morfologica del centro) ed (organizzazione orografica-morfologica del centro) ed Es (valore economico esposto):Es (valore economico esposto):

  - - colore verdecolore verde: tutte le zone dove tutti e tre i valori Vu, Vo : tutte le zone dove tutti e tre i valori Vu, Vo

ed Es siano inferiori ad 1,5 (bassa)ed Es siano inferiori ad 1,5 (bassa)- - colore rossocolore rosso: tutte le zone dove almeno due dei tre : tutte le zone dove almeno due dei tre

valori Vu, Vo ed Es, siano superiori a 2,5 (alta)valori Vu, Vo ed Es, siano superiori a 2,5 (alta)- - colore giallocolore giallo: tutte le altre zone dei Centri (media).: tutte le altre zone dei Centri (media). Su tali zone, identificabili ciascuna con la propria lettera, è indicato inoltre

un asterisco, quando ricorrano le condizioni peggiori del parametro SFfinit.SFfinit. (qualità esterna media delle finiture dei fabbricati) ed un cerchietto, quando ricorrano anche le condizioni peggiori del parametro COCO (pericolo di accumulo di materiale eruttivo sulle coperture dei fabbricati).

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Le linee guida di pianificazione Le linee guida di pianificazione in Siciliain Sicilia

Il Dipartimento Regionale di P.C. della Sicilia sta mettendo a Il Dipartimento Regionale di P.C. della Sicilia sta mettendo a punto le linee guida della pianificazione provinciale e punto le linee guida della pianificazione provinciale e comunale, con l’obiettivo di formare un SIT della P.C. con comunale, con l’obiettivo di formare un SIT della P.C. con un software di base univoco, così da garantire:un software di base univoco, così da garantire:

1.1. l’agevole acquisizione e consultazione dei dati in retel’agevole acquisizione e consultazione dei dati in rete2.2. la verifica periodica e l’aggiornamentola verifica periodica e l’aggiornamento3.3. la migliore condivisione della pianificazione alla scala la migliore condivisione della pianificazione alla scala

intercomunale, provinciale, interprovinciale, regionaleintercomunale, provinciale, interprovinciale, regionale4.4. Il migliore coordinamento delle Sale operative centrale e Il migliore coordinamento delle Sale operative centrale e

periferiche, in caso di eventi di ampia scalaperiferiche, in caso di eventi di ampia scala5.5. Il migliore coordinamento dei Soggetti istituzionali Il migliore coordinamento dei Soggetti istituzionali

competenti in relazione al livello d’intervento competenti in relazione al livello d’intervento

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Il Sistema complesso-aperto della P.C. è in Il Sistema complesso-aperto della P.C. è in continua evoluzione.continua evoluzione.

Alla pianificazione e al suo costante aggiornamento Alla pianificazione e al suo costante aggiornamento devono concorrere adeguati apporti di specializzazione, di devono concorrere adeguati apporti di specializzazione, di professionalità e di continuità politico-amministrativa, oltre professionalità e di continuità politico-amministrativa, oltre

alla coscienza civile e alla sensibilità culturale delle alla coscienza civile e alla sensibilità culturale delle comunità interessate.comunità interessate.