REGIONE SICILIANA – PRESIDENZA DIPARTIMENTO REGIONALE DELLA PROTEZIONE CIVILE

REGIONE SICILIANA – PRESIDENZA

DIPARTIMENTO REGIONALE DELLA PROTEZIONE CIVILE

SERVIZIO SICILIA ORIENTALE - CATANIA

U.O.B. XIV – RISCHIO IDROGEOLOGICO

DALLA LETTURA DEL PAESAGGIO ALLA GEOMORFOLOGIA

A cura di: Giuseppe Basile (aprile - giugno 2004)

REGIONE SICILIANA – PRESIDENZA/DIPARTIMENTO REGIONALE DELLA PROTEZIONE CIVILE

SERVIZIO SICILIA ORIENTALE – CATANIA/U.O.B. XIV – RISCHIO IDROGEOLOGICO

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IL DRENAGGIO SUPERFICIALE

Come già visto nella scorsa lezione, la geometria del reticolo drenante ha una “regola” generale: cioè le confluenze formano angoli acuti nella parte a monte.Quindi, in questo caso, la direzione di deflusso delle acque è verso il basso.

Un’altra osservazione riguarda la distribuzione delle aste drenanti: sono più numerose nelle parti montane.

Le eccezioni a questa “legge” sono dovute a fattori geologici o antropiche, per questo è molto importante saperle riconoscere.



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Il reticolo di drenaggio può essere organizzato secondo alcuni criteri. Tale organizzazione prende il nome di gerarchizzazione in quanto viene stabilita una sequenza ordinale dei corsi d’acqua, dalle prime aste fino quella principale.

Nella figura accanto lo schema di organizzazione è quello proposto da Horton-Strhaler.

Dalla gerarchizzazione si desumono alcuni parametri numerici (p.e.: rapporto di biforcazione, densità di drenaggio, anomalia gerarchica, ecc) che forniscono informazioni sulle modificazioni spazio-temporali del reticolo drenante e quindi sullo stato evolutivo dell’intero bacino idrografico.



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La geometria del reticolo di drenaggio dipende dalla natura dei terreni, dalla forma dei versanti e dai condizionamenti tettonici.

Si possono distinguere due grandi categorie:

- la struttura convergente

- la struttura divergente



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Tra le strutture convergenti si possono riconoscere:

- il pattern angolato (influenzato dalla tettonica)



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- il pattern centripeto (nelle valli chiuse)



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- il pattern dentritico (in terreni impermeabili)



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- il pattern sub-dentritico (in terreni impermeabili con accentuato parallelismo per condizionamenti tettonici)



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- il pattern parallelo(in terreni impermeabili con accentuato parallelismo per condizionamenti tettonici e a forte pendenza; è anche osservabile su corpi di grandi frane di scoscendimento)



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Tra le strutture divergenti si possono riconoscere:

- il pattern centrifugo (tipico dei coni vulcanici)



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Tra le strutture divergenti si possono riconoscere:

- il pattern sub-dentritico (tipico delle conoidi)



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LA MORFOLOGIA

Prima di procedere con la lettura delle carte, esaminiamo alcune forme tipiche.

Versanti molto acclivi = isoipse ravvicinate

Versanti poco acclivi = isoipse spaziate

Versanti a bassa pendenza = isoipse ausiliarie

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225

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LA MORFOLOGIA


Contropendenze Pendio concavo Pendio convesso

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LA MORFOLOGIA


Rilievi isolati = isoipse chiuse

Dorsale asimmetrica con spartiacque

Altopiano

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LA MORFOLOGIA


Valle piatta e fiume con meandri

Valle stretta = isoipse a V

Valle larga = isoipse a U



LA LETTURA DELLE CARTE: i paesaggi

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PROVARE A INDIVIDUARE L’ANDAMENTO DEI VERSANTI.

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I simboli (planimetrici e altimetrici) sono indispensabili per comprendere:

a) in quale ambiente ci si trova (montagna, collina, pianura);

b) se il territorio è urbanizzato e come (case sparse, città, viabilità, ecc);

c) se il territorio è coperto da vegetazione e di quale tipo;

d) qual è l’andamento dell’orografia (direzione dei pendii).

Quando si guarda una carta topografica è indispensabile saper leggere il territorio che essa rappresenta.

Capire la carta significa anche orientarsi, cioè saper individuare il punto. In assenza di riferimenti vicini, occorre usare la bussola che presuppone comunque la capacità di riconoscere riferimenti lontani (come vedremo dopo).Con l’esperienza, è possibile anche risalire alle trasformazioni (naturali, antropiche) subite dal territorio.




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niaPAESAGGIO DI

ALTA COLLINA

La parte superiore del rilievo è rappresentata da una superficie sub-pianeggiante.

I versanti hanno pendenze notevoli (superiori al 50%).

Si osservano forme di erosione accentuata (calanchi).

Le sorgenti da una parte e dall’altra della cima fanno supporre la presenza di terreni permeabili in sommità a contatto con terreni impermeabili.

L’urbanizzazione è accentrata negli abitati, con poche case sparse. La rete stradale principale è poco sviluppata a causa dei rilievi (comunicazioni difficoltose tra i centri urbani).

Vegetazione scarsa, perlopiù a uliveto.




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PAESAGGIO DI ALTA COLLINA

I calanchi sono forme di erosione accentuata che si sviluppano in terreni limoso-argillosi.

Sono caratterizzati da solchi profondamente incisi, accostati gli uni agli altri, a forte pendenza.

Per questo motivo sono rappresentati con un simbolismo specifico.

Si provi a calcolare la pendenza in un versante in modo approssimato.




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PAESAGGIO DI ALTA COLLINA

La distribuzione delle sorgenti da una parte e dall’altra del rilievo denota la presenza di una formazione geologica permeabile soprastante terreni impermeabili.

Si provi a calcolare la pendenza lungo un versante in modo approssimato.




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niaPAESAGGIO DI

MEDIA COLLINA

La parte superiore del rilievo è rappresentata da superfici sub-pianeggianti.

I versanti hanno pendenze notevoli (vicine al 100%).

Si osservano forme di approfondimento dei corsi d’acqua e un reticolo di drenaggio orientato in direzioni prevalenti.

Non si notano forme di erosione accentuata.

Ci si trova in un ambiente caratterizzato dalla presenza di calcari (più o meno teneri).

Si provi a commentare gli altri caratteri.

Ingr quadr NO

Ingr quadr NE

Ingr quadr SO

Ingr quadr SE




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niaCommentare




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niaPAESAGGIO DI

MEDIA COLLINA

La carta ci rivela che vi è un certo numero di pozzi collocati nelle porzioni sommitali dei rilievi e qualche sorgente.

Ciò fa supporre che vi sia una discreta circolazione idrica sotterranea nell’ambito della formazione permeabile (calcari).

Si provi a calcolare la pendenza di un versante in modo approssimato.




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niaPAESAGGIO DI

BASSA COLLINA

Il rilievo è caratterizzato dalla presenza di creste inserite in pendii a dolce pendenza (10% circa) che degradano verso piane alluvionali.

Gli alvei dei corsi d’acqua sono approfonditi e si osservano forme di erosione localizzata.

Le creste sono costituite da rocce litoidi con scarsa continuità spaziale; i pendii sono argillosi.

Ci si trova in un ambiente di “Serie Solfifera” (calcari, gessi, argille)




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PAESAGGIO DI BASSA COLLINA

Le “barbette” sono usate per rappresentare forti pendenze, balze, dirupi, sponde, ecc.

Quando le barbette sono distribuite tutto intorno ai corsi d’acqua che costituiscono un reticolo drenante, allora si può parlare di fenomeni di erosione in alveo che possono essere fatti risalire a fattori geologici (non occasionali).

Da notare anche:

•la rappresentazione del detrito di falda,

•la rappresentazione delle balze di roccia.




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niaPAESAGGIO DI

BASSA COLLINA

Nella piana alluvionale si riconosce una forma relitta di ansa fluviale sovrasegnata dall’alveo del F. Gibbesi il quale, tra l’altro, scorre in direzione opposta a quella del fiume principale.

Osservare le diverse rappresentazioni dei confini amministrativi.

Si provi a calcolare la pendenza di un versante in modo approssimato.




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niaPAESAGGIO DI

BASSA COLLINA

La carta dà indicazioni importanti anche sulle attività antropiche.

C’è una traccia “strana” (cioè non riportata nella legenda ufficiale) che segna un percorso …… e ci sono alcuni toponimi …

… elementi che ci fanno capire che siamo in ambiente di miniere e questo conferma la precedente deduzione circa la geologia che costituisce il paesaggio (“Serie Solfifera”).




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niaPAESAGGIO DI

PIANURA

La bassa frequenza delle isoipse indica una morfologia piatta, tipica delle pianure alluvionali.

Il drenaggio è composto da corsi d’acqua canalizzati e/o sistemati con opere idrauliche.

In basso si nota il raccordo con la fascia collinare.




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niaPAESAGGIO DI

PIANURA COSTIERA

Come suggerisce la stessa toponomastica, ci si trova in presenza di un paesaggio di confine (mare? lago?).[… … … …]

Osservare la costa:

sabbiosa da una parte e in roccia dall’altra

Fare un’ipotesi sull’ambiente e sulla geologia




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niaPAESAGGIO DI

ALTA COLLINA

L’orografia è piuttosto tormentata nel settore a destra e più regolare in quello di sinistra.

Provare a fare qualche considerazione.[… … … …]




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niaPAESAGGIO DI

ALTA COLLINA

In questo dettaglio dell’ immagine precedente si vede bene la differenza orografica tra i due settori lungo lo stretto crinale.

Le balze (verosimilmente rocciose) continuano anche nel settore sud-orientale e sono accompagnate da locali fenomeni di erosione molto accentuata.

Da osservare le sorgenti.

Dal punto di vista geologico, dovrebbe trattarsi di una situazione complessa (metamorfiti e/o alternanze calcareo-marnose con strutture tettoniche)




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niaPAESAGGIO DI

ALTA COLLINA

In quest’altro dettaglio si possono osservare alcuni fenomeni di dissesto:

- detriti da crolli

- scivolamenti

- erosioni

Si conferma l’ipotesi di geologia complessa.




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niaPAESAGGIO DI

MEDIA COLLINA

In questa immagine si osservano:

un reticolo drenante orientato verso sud-ovest

una sensibile differenza tra la parte occidentale (con meno aste) e quella centro-orientale (con più aste)

un’orientazione delle aste drenanti preferenziale lungo allineamenti




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niaPAESAGGIO DI

MEDIA COLLINA

La porzione occidentale ha meno aste e queste sono meno incise rispetto al resto del territorio




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niaPAESAGGIO DI

MEDIA COLLINA

La porzione centrale e orientale ha molte più aste e queste sono incise e, soprattutto, orientate lungo allineamenti.

Le confluenze ne risultano condizionate e hanno un angolo vicino ai 90°.

Ciò indica la presenza di sistemi di faglie che costituiscono elementi di rottura profonda dei terreni: il drenaggio superficiale vi si adatta per il principio di minima azione.

Da osservare alcune forma di erosione.




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niaPAESAGGIO DI

MONTAGNA

Se non ci fossero le quote, potrebbe essere anche un paesaggio di collina: non ci sono elementi distintivi o di particolare rilevanza didattica.

Si osserva che:

•il drenaggio è diretto a sud (tranne che nella porzione più alta dello stralcio cartografico);

•le aste drenanti sono parecchie e incise;

•vi sono alcune forme di erosione.




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niaPAESAGGIO DI

MONTAGNA

Questa è la stessa zona della precedente solo che la carta è in scala 1:10.000 ed è più recente.

Dalla forma delle isoipse si intuisce che i versanti sono soggetti a processi gravitativi lenti: non si sviluppano forme evolute ma è chiaro che si è in presenza di fenomeni di soliflusso.FOTO




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niaPAESAGGIO

VULCANICO

E’ riconoscibile dal particolare tratteggio che segna le colate laviche e dalla presenza di isoipse tondeggianti e chiuse, spesso con depressioni, che indicano i coni vulcanici.

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niaCommentare



ESERCITAZIONE

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1. Descrivere i paesaggi delle carte proposte



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DALLA LETTURA DEL PAESAGGIO ALLA GEOMORFOLOGIA

REGIONE SICILIANA – PRESIDENZA DIPARTIMENTO REGIONALE DELLA PROTEZIONE CIVILE

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