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68 Armi & Balistica ARMI LUNGHE PASSA DALLA TRADIZIONE L’evoluzione di Paolo G. Moa [email protected] (con la collaborazione di Giulia Levi e Mauro Ga) Prendendo il meglio dalla Heckler & Koch MP5, dall’AR-15 e da due armi di propria produzione (la PDW PT9 e il lanciagranate GL-06), l’el- vetica B&T ha realizzato quella che è senz’altro una delle migliori carabine semiautomatiche calibro 9 mm oggi sul mercato L a dinamica B&T (già Brügger & Thomet di Thun, nella Confederazione Elveca), ha lanciato da poco tempo sul mercato militare l’APC9, cioè la Advanced Police Carbine calibro 9, una pistola mitra- gliatrice che sta riscuotendo un notevole interesse nella ‘comunità’ delle forze speciali. L’APC9 è un’arma a chiusura labile con inizio del ci- clo di sparo a ouratore chiuso pensata per sostu- ire l’Heckler & Koch MP5, arma che ormai si avvia al termine di una carriera encomiabile date le sue caraerische costruve non più compabili con cos e tecniche auali (uso della lamiera stampata, chiusura a rulli). Dalla pistola mitragliatrice APC9 è stata derivata una versione civile e per polizia che, pur mantenendo le caraerische generali dell’arma originale, è stata riprogeata estesamente per oe- nere una carabina semiautomaca. L’APC9 civile è quindi una carabina semiautomaca che data la lunghezza della canna (175 millimetri) e quella totale (590 millimetri) per la legge italiana – ed europea – ricade però nella classificazione di arma corta. Tanto nella versione civile quanto in quella militare, il progeo della B&T è stato ispirato a una filosofia costruva focalizzata sulla semplicità e sulla qualità e i tecnici svizzeri non hanno avuto complessi di in- feriorità nell’ulizzare soluzioni già ampiamente col- laudate in altre armi, fondendole in un insieme che è risultato innovavo. L’APC9 è una carabina semiautomaca pensata fin dall’inizio in modo da rendere possibile la produzio- ne nei calibri 9x19 mm (9x21 IMI), .45 ACP e .223 Remington. Mentre le versioni in 9 e .45 sono già in produzione, per il .223 si dovrà aspeare sino a fine anno. L’arma svizzera in calibro 9 mm ha già subito la rigorosa procedura di cerficazione NATO. CARATTERISTICHE TECNICHE Possiamo scomporre idealmente e fisicamente la APC9 in quaro grandi blocchi costruvi: la canna e il castello superiore, l’ouratore, il castello infe- riore e il calcio. La canna dell’APC9, lunga 175 millimetri, ha l’anima solcata da una rigatura a 6 princìpi destrorsi con passo di 250 millimetri e un traamento di doppia nitrurazio- ne la rende impervia alla corrosione e parcolarmente resistente all’usura. Essa è simile a quella dell’Heckler & Koch MP5 nei tre risal anteriori per il fissaggio di accessori come freni di bocca, spegnifiamma e, nella versione militare, soppressori di suono; questa solu- zione consente a chi ha già un MP5 di ulizzare i suoi accessori; è prodoa dalla dia tedesca Sauer e oo vi Torx la fissano al castello superiore, costruito con alluminio aeronauco e anodizzato duro. Il castello superiore ha una sezione a oo squadrato, con uno spessore nelle pare laterali di 3 millimetri e di 8 nella sezione che funge da guida all’ourato- re. Due piste Picanny sono ricavate integralmente in posizione a ore dodici e a ore sei nel castello su- periore, che è corredato anche di due slie laterali

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passa dalla tradizionel’evoluzione

di Paolo G. [email protected](con la collaborazionedi Giulia Levi e Mauro Gatti)

Prendendo il meglio dalla Heckler & Koch MP5, dall’AR-15 e da due

armi di propria produzione (la PDW PT9 e il lanciagranate GL-06), l’el-

vetica B&T ha realizzato quella che è senz’altro una delle migliori

carabine semiautomatiche calibro 9 mm oggi sul mercato

La dinamica B&T (già Brügger & Thomet di Thun, nella Confederazione Elvetica), ha lanciato da poco tempo sul mercato militare l’APC9, cioè la

Advanced Police Carbine calibro 9, una pistola mitra-gliatrice che sta riscuotendo un notevole interesse nella ‘comunità’ delle forze speciali.L’APC9 è un’arma a chiusura labile con inizio del ci-clo di sparo a otturatore chiuso pensata per sostitu-ire l’Heckler & Koch MP5, arma che ormai si avvia al termine di una carriera encomiabile date le sue caratteristiche costruttive non più compatibili con costi e tecniche attuali (uso della lamiera stampata, chiusura a rulli). Dalla pistola mitragliatrice APC9 è stata derivata una versione civile e per polizia che, pur mantenendo le caratteristiche generali dell’arma originale, è stata riprogettata estesamente per otte-nere una carabina semiautomatica.L’APC9 civile è quindi una carabina semiautomatica che data la lunghezza della canna (175 millimetri) e quella totale (590 millimetri) per la legge italiana – ed europea – ricade però nella classificazione di arma corta.Tanto nella versione civile quanto in quella militare, il progetto della B&T è stato ispirato a una filosofia costruttiva focalizzata sulla semplicità e sulla qualità e i tecnici svizzeri non hanno avuto complessi di in-feriorità nell’utilizzare soluzioni già ampiamente col-laudate in altre armi, fondendole in un insieme che è risultato innovativo.L’APC9 è una carabina semiautomatica pensata fin

dall’inizio in modo da rendere possibile la produzio-ne nei calibri 9x19 mm (9x21 IMI), .45 ACP e .223 Remington. Mentre le versioni in 9 e .45 sono già in produzione, per il .223 si dovrà aspettare sino a fine anno. L’arma svizzera in calibro 9 mm ha già subito la rigorosa procedura di certificazione NATO.

CaratteristiChe teCniChePossiamo scomporre idealmente e fisicamente la APC9 in quattro grandi blocchi costruttivi: la canna e il castello superiore, l’otturatore, il castello infe-riore e il calcio.La canna dell’APC9, lunga 175 millimetri, ha l’anima solcata da una rigatura a 6 princìpi destrorsi con passo di 250 millimetri e un trattamento di doppia nitrurazio-ne la rende impervia alla corrosione e particolarmente resistente all’usura. Essa è simile a quella dell’Heckler & Koch MP5 nei tre risalti anteriori per il fissaggio di accessori come freni di bocca, spegnifiamma e, nella versione militare, soppressori di suono; questa solu-zione consente a chi ha già un MP5 di utilizzare i suoi accessori; è prodotta dalla ditta tedesca Sauer e otto viti Torx la fissano al castello superiore, costruito con alluminio aeronautico e anodizzato duro.Il castello superiore ha una sezione a otto squadrato, con uno spessore nelle pareti laterali di 3 millimetri e di 8 nella sezione che funge da guida all’otturato-re. Due piste Picatinny sono ricavate integralmente in posizione a ore dodici e a ore sei nel castello su-periore, che è corredato anche di due slitte laterali

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Il B&T modello APC9 è una carabina semiautomatica in calibro 9x21 IMI che la legge italiana ed europea classifica come pistola; discende da una pistola mitra-gliatrice elvetica pensata per sostituire la fortunata Heckler & Koch MP5

rimovibili, in polimero, a ore tre e a ore nove; sul lato sinistro interno del castello è posizionato l’estrattore a lamina mentre la rampa di alimentazione è in ac-ciaio ed è fissata al castello con due viti.Il castello contiene anche le mire a scomparsa, diot-tra e mirino, impiegabili in emergenza; la prima è regolabile sui due assi. L’APC9 è stato progettato fin dall’inizio per essere impiegato principalmente con un punto rosso e quindi viene consegnato corredato di un Aimpoint Micro T1 dotato di un attacco a sgan-cio rapido realizzato dalla B&T.

L’otturatore ha anch’esso una sezione a otto squa-drata, pesa 400 grammi e contiene un percussore a lancio inerziale contrastato da una molla. La manetta di armamento scorre con l’otturatore ed è reversibile sui due lati. L’estrattore è a gancio, caricato da una molla a spirale.Il castello inferiore, realizzato con polimero, è chia-ramente ispirato all’M16. Ne mutua il pacchetto di scatto e la disposizione dei comandi: sicura, sgancio del caricatore e hold open, che sono tutti ambide-stri. È evidente che questa comunanza di parti e di

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L’APC9 con il calcio ripiegato è lungo solo 39 centimetri. La manetta di arma-

mento può essere posizionata a destra o a sinistra, mentre la leva della sicura,

ambidestra, si trova nella stessa posizione in cui si trova quella dell’M16

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Il pulsante superiore aziona l’hold open, quello infe-riore sgancia il caricatore; sono presenti su entrambi i lati. Anche in questo caso la dicitura Swiss Made è garanzia di affidabilità d’uso e precisione di tiro

Il pulsante rigato consente di ripiegare il calcio e la lunghezza dell’arma passa da 600 millimetri (calcio esteso) a 385 millimetri (ripiegato); la lunghezza to-tale qualifica la carabina come pistola ai fini di legge

Dietro la volata sono presenti i tre tenoni di fissaggio per gli accessori, come spegnifiamma e compensato-ri, uguali a quelli dell’MP5; la soluzione consente a chi ha già un MP5 di utilizzare tali complementi

predisposizione dei comandi è pensata per facilitare l’impiego dell’APC9 da parte del personale che ha già in servizio l’AR.Quanto ai materiali, le parti metalliche sono di accia-io mentre il polimero utilizzato nella costruzione del castello è lo stesso, di conclamata robustezza, che la B&T impiega nella sua Personal Defense Weapon PT9. I caricatori, gli stessi della PT9, sono di policar-bonato trasparente e vantano una presentazione alternata dei colpi, caratteristica indispensabile in un’arma di questo genere. Sono disponibili in diverse

Produttore: B&T AG, PO Box 174, 3608 Thun (Confederazione Elvetica); telefono +41 33 334 67 00, fax +41 33 334 67 01; internet www.bt-ag.chImportatore: Bignami spa, via Lahn 1, 39040 Ora (BZ); telefono 0471.803000, fax 0471.810899; internet www.bignami.it, [email protected]: APC 9Tipo: carabina semiautomaticaCalibro: 9x21 IMIFunzionamento: a sfruttamento del rinculo con chiusura la-bile (a massa)Canna: lunga 170 mm; rigatura a 6 princìpi destrorsi con passo di 250 mmCongegno di scatto: ad azione singolaCongegno di percussione: indiretto, a mezzo cane interno su percussore flottanteCongegno di sicurezza: sicura manuale a leve ambidestre che blocca lo scattoAlimentazione: caricatore bifilare da 15 o 20 colpiPeso dello scatto: 2.140 gSistema di mira: mirino a tronco fisso, diottra regolabile in altezza e derivazione, entrambi di tipo flip up; Aimpoint Micro T1Lunghezza totale: 600 mm (calcio esteso), 385 mm (calcio ripiegato)Peso: 2.504 g (con Aimpoint Micro T1)Calcio: di polimero, ribaltabile lateralmenteMateriali: acciaio, polimero e lega leggeraFinitura: brunitura e anodizzazione nerePrezzo: 2.510,00 € (indicativo, IVA compresa)

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B&T carabina APC9calibro 9

capacità da quindici a trenta colpi. Purtroppo i cari-catori della versione in .45 ACP non hanno la presen-tazione alternata dei colpi.Il calcio è realizzato anch’esso integralmente con polimeri ed è mutuato da un altro prodotto del-la B&T: il lanciagranate e artifici non letali GL-06. È ribaltabile su lato destro e un fermo lo trattiene in posizione di chiusura; al calcio è attaccato l’am-mortizzatore di rinculo che consente di contene-re la massa dell’otturatore in valori relativamente bassi. In pratica, l’ammortizzatore agisce solo a fine della corsa retrograda dell’otturatore, non interfe-rendo così con il ciclo di sparo. Si ottiene pertanto un alto rateo di fuoco (1.000 colpi al minuto nell’ar-ma a raffica) e nel contempo una maggiore stabilità dell’arma durante il tiro.La soluzione scelta dalla B&T è peculiare in questa tipologia di armi. La Beretta per esempio per il suo Cx4 Storm ha scelto la strada tradizionale di utilizza-re un otturatore pesante 800 grammi, cioè pratica-mente il doppio dell’APC9.Costruttivamente parlando l’APC9 è quindi ispi-rato, o derivato direttamente, dall’MP5, dall’AR, dalla PT9 e dal GL-06. Alla B&T deve lavorare per-sonale germanico perché la matricola dell’arma appare su castello superiore, castello inferiore, canna e otturatore.L’APC9 è fornito di serie di Aimpoint Micro T1 con attacco dedicato, maniglia anteriore, cinghia tattica, tre caricatori, valigetta di plastica e kit di pulizia. Un buon manuale in italiano e uno in inglese (ottima-mente tradotti) completano la ricca confezione.

La provaAppena si prende in mano l’APC9 sono evidenti la cura costruttiva e la bontà dei materiali.Tutte le componenti sono assemblate con attenzio-ne e precisione. L’otturatore scorre fluidamente sul-le sue guide senza giochi o esitazioni, il calcio non balla, non ci sono lamiere che tagliano. L’arma è ben bilanciata e il ridotto peso (2,5 chilogrammi) permet-

La diottra, ripiegabile nella sua sede dentro la pista Picatinny, è minimale ma con-

sente di allineare congiuntamente punto rosso e mirino; B&T fornisce di serie un

robusto attacco a sgancio rapido per l’Aimpoint Micro T1

Il mirino a scomparsa è di plastica e di dimensioni mi-nime: diottra e mirino sono organi di mira impiegabi-li in emergenza perché l’arma è stata progettata per essere impiegata principalmente con un punto rosso

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L’APC9 dopo lo smontaggio ordinario. Si notano (dall’al-to) il castello superiore, un caricatore, l’otturatore, la manetta d’armamento, la molla di recupero vincolata alla sua asta di guida, il castello inferiore e il calcio

te di eseguire con facilità tutte le manovre e le mani-polazioni necessarie; la maniglia anteriore fornita è ergonomica ma, dal momento che l’APC9 si impugna naturalmente bene per il bocchettone del caricatore, la riteniamo inutile. I comandi sono facilmente azio-nabili e fanno la felicità dei mancini.Il punto rosso si trova naturalmente e il corto calcio favorisce una posizione di tiro raccolta. Il Micro T1 fornito di serie è una scelta corretta, viste la qualità dell’arma e le sue dimensioni; il suo attacco è robu-sto e privo di sporgenze. Le mire di emergenza sono minimali ma svolgono il loro (scarso) lavoro.Il comportamento allo sparo è superbo: l’APC9 spara in ogni condizione anche con il calcio ripiegato e non contrastato dalla spalla. L’ammortizzatore di rinculo lavora bene e il rilevamento è come il rinculo: scarsa-mente avvertibile. Si può doppiare il colpo con estre-ma rapidità dal momento che l’ammortizzatore non rende ‘spugnoso’ e lento il ritorno dell’otturatore in batteria. La percussione è potente e l’espulsione dei bossoli spiritata; non vi sono segni del percussore sull’innesco quando si camera il colpo.

L’inserimento dei colpi nel caricatore è agevole, me-rito della presentazione alternata dei colpi. I cari-catori vanno aiutati leggermente a cadere fuori dal bocchettone, quando l’hold open è inserito, anche a causa della loro leggerezza. L’alimentazione avviene senza problemi anche con palle troncoconiche e la precisione è, ovviamente, svizzera.Il contenitore nell’impugnatura si apre inserendo la lama di un coltellino (svizzero) dopo alcune sante pa-role; purtroppo non è stagno. L’attacco della cinghia è ben posizionato e facilmente utilizzabile. La manet-ta d’armamento scorre con l’otturatore e, in genere, non dà inconvenienti. Se vi ostinate a tenere il pollice alto, basta girarla sull’altro lato del fucile per evitare interferenze.Lo scatto è quello tipico degli AR: duro (3,5 chilo-grammi) e un po’ grattante. Sul nostro B&T è stato sostituito con un Rock River a due tempi; è stato ne-cessario lavorare leggermente lo scatto americano perché non rispetta (di poco) le specifiche dimensio-nali degli scatti militari per cui l’APC9 è costruito.Nelle prove fatte in circa millecinquecento colpi non

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L’arma nella sua valigetta originale, completa di una dotazione veramente ricca e completa di maniglia anteriore, cinghia tattica, tre caricatori, kit di pulizia e due manuali, uno in italiano e l’altro in inglese

L’amico fotografo Mauro in azione. La scritta a laser, tratta da un passo di Rambaldo di Vaqueiras, è un omaggio ai cavalieri monferrini che al seguito dei mar-chesi del Monferrato combatterono in Terra Santa

si sono riscontrati inceppamenti usando cartucce commerciali e ricaricate. La canna non trattiene lo sporco dal momento che è lavorata perfettamen-te. Per completezza abbiamo provato a montare lo spegnifiamma di un MP5 e uno sviluppato dal-la B&T specificatamente per l’APC9. Sono risultati entrambi inutili appesantimenti dell’arma con una funzione meramente cosmetica; inoltre ambedue erano dotati di irritanti giochi, come avevamo già riscontrato sull’MP5.Con cartucce Fiocchi FMJ da 124 grani è facile otte-nere a cinquanta metri rosate in appoggio di 6 centi-metri e le velocità sono piuttosto elevate. Una ricarica con 5,6 grani di Vihtavuori N340 e palla Gold da 124 grani della Target Bullets ha fatto registrare una media di 370 metri al secondo, mentre le leggere palle da 100 grani, sempre della Target Bullets, hanno fermato il cronografo alla bella velocità di 450 metri al secondo spinte da 6,7 grani di Vihtavuori N340.

note ConCLusiveA nostro avviso l’APC9 è, con il nuovo sofisticato e raffinato SIG MPX, al vertice della sua categoria per qualità di progetto e bontà di realizzazione.Se vi piacciono le armi ‘rustiche’ cioè male assem-blate, dotate di precisione indifferente, con compo-nentistica e materiali scadenti, punti rossi da Sof-tair, gabellate come militari perché piene di giochi

e siete attratti da prezzi da discount, il B&T non è la vostra arma.Se invece vi interessano le armi ben progettate e ben costruite, allora preparatevi a rompere il porcellino salvadanaio.