REATI CONTRO LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE · alla Pubblica Amministrazione quegli enti che svolgano...

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1 Modello di Organizzazione Gestione e Controllo D.Lgs 231/2001 Parte Speciale Reati P.A. Aggiornato ad aprile 2020 REATI CONTRO LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

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Sommario 1. Premessa ........................................................................................................................................................ 4

1.1. Enti della Pubblica Amministrazione ....................................................................................................... 4

1.2. Pubblici Ufficiali….………………………………............................................................................................5

1.3. Incaricati di un pubblico servizio .................................................................................................................. 5

2. Le fattispecie previste dagli artt. 24 e 25 D.Lgs. 231/2001 ............................................................................. 6

Malversazione a danno dello Stato o dell’Unione Europea (art. 316-bis c.p.) .................................................... 6

Indebita percezione di erogazioni in danno dello Stato o dell’Unione Europea (art. 316-ter c.p.) ...................... 6

Concussione (art. 317 c.p.) ................................................................................................................................. 7

Corruzione per l’esercizio della funzione, per un atto contrario ai doveri di ufficio, pene per il corruttore (artt. 318, 319, 321 c.p.) .............................................................................................................................................. 7

Corruzione in atti giudiziari (artt. 319-ter) ............................................................................................................ 7

Induzione indebita a dare o promettere utilità (art. 319-quater) .......................................................................... 8

Corruzione di persona incaricata di un pubblico servizio (art. 320 c.p.) ............................................................. 8

Istigazione alla corruzione (art. 322 c.p.) ............................................................................................................ 8

Concussione, corruzione e istigazione alla corruzione di membri degli organi delle Comunità Europee e di funzionari delle Comunità europee e di Stati esteri (art. 322 – bis c.p.) ............................................................. 9

Traffico di influenze illecite (art. 346-bis c.p.) ...................................................................................................... 9

Truffa in danno dello Stato, di altro Ente Pubblico o dell’Unione Europea (art. 640, comma 2 n. 1, c.p.) ........ 10

Truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche (art. 640-bis c.p.) ........................................... 10

Frode informatica in danno dello Stato o di altro Ente Pubblico (art. 640-ter c.p.) ........................................... 10

3. Reati contro la P.A. di cui al D.Lgs. 231/2001, maggiormente rilevanti per Roma Servizi per la Mobilità in relazione all’attività svolta ...................................................................................................................................... 11

4. Attività sensibili con riferimento ai reati rilevanti per la presente Parte Speciale ......................................... 11

4.1. Singole attività sensibili .......................................................................................................................... 11

Attività di rilascio autorizzazioni e permessi ................................................................................................. 12

Attività di gestione delle procedure di gara ................................................................................................... 13

Appalto Semaforico ....................................................................................................................................... 14

Rapporti con enti pubblici o autorità di controllo ........................................................................................... 15

Tenuta della contabilità, bilancio e comunicazioni periodiche ...................................................................... 17

Finanziamenti pubblici ed erogazioni pubbliche ........................................................................................... 18

Gestione risorse finanziarie e processi amministrativi .................................................................................. 19

Approvvigionamento beni e servizi ............................................................................................................... 20

Selezione, gestione ed amministrazione del personale e sistema premiante .............................................. 22

Attività di monitoraggio qualità erogata servizi TPL ...................................................................................... 23

Attività legale; Attività di consulenza ed attività professionali ....................................................................... 24

Attività direzione lavori .................................................................................................................................. 26

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5. Il sistema dei controlli .................................................................................................................................... 27

5.1. II sistema in linea generale ........................................................................................................................ 27

5.2. Principi di controllo generali ....................................................................................................................... 27

5.3. Principi di controllo specifici ....................................................................................................................... 30

6. Flussi informativi verso l’OdV ............................................................................................................................ 30

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1. Premessa

La presente Parte Speciale assolve lo scopo:

− di illustrare le singole fattispecie di reati contro la P.A. rilevanti ai sensi del D.Lgs. 231/2001; − indicare le singole attività sensibili rilevanti rispetto ai suddetti reati; − indicare le procedure che i destinatari del Modello sono chiamati ad osservare ai fini della corretta

applicazione del Modello; − fornire all’OdV gli strumenti necessari per il corretto esercizio delle attività di controllo.

1.1. Enti della Pubblica Amministrazione

Agli effetti della legge, viene considerato come "Pubblica Amministrazione" (di seguito anche PA) qualsiasi ente che abbia in cura interessi pubblici e che svolga attività legislativa, giurisdizionale o amministrativa in forza di norme di diritto pubblico e di atti autoritativi.

Sebbene non esista nel codice penale una definizione di Pubblica Amministrazione, in base a quanto stabilito nella Relazione Ministeriale al codice stesso ed in relazione ai reati in esso previsti, sono ritenuti appartenere alla Pubblica Amministrazione quegli enti che svolgano "tutte le attività dello Stato e degli altri enti pubblici".

Nel tentativo di formulare una preliminare classificazione di soggetti giuridici appartenenti a tale categoria è possibile richiamare l’art. 1, comma 2, D.Lgs. 165/2001 in tema di ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche, il quale definisce come amministrazioni pubbliche tutte le amministrazioni dello Stato.

A titolo esemplificativo, si possono indicare quali soggetti della Pubblica Amministrazione, i seguenti enti o categorie di enti:

- enti ed amministrazioni dello Stato ad ordinamento autonomo, quali:

. Organi Costituzionali;

. Ministeri e uffici ministeriali;

. Enti della Magistratura

. Autorità Pubbliche regolamentari e di controllo;

. Banca d’Italia

. Consob;

. Agenzie Pubbliche e Agenzie ministeriali;

. Forze Armate e Corpi dello Stato

- Enti ed Amministrazioni Locali (Regioni, Province Comuni ecc.

- Istituti ed Enti educativi e sanitari;

- Camere di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura, e loro associazioni;

- Enti pubblici previdenziali

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- Enti Pubblici non economici nazionali e locali, quali ad esempio CNR; ISTAT;

Ferma restando la natura puramente esemplificativa degli enti pubblici sopra elencati, si evidenzia come non tutte le persone fisiche che agiscono nella sfera e in relazione ai suddetti enti siano soggetti nei confronti dei quali (o ad opera dei quali) si perfezionano le fattispecie criminose previste dal Decreto.

In particolare, le figure che assumono rilevanza a tal fine sono soltanto quelle dei "Pubblici Ufficiali" e degli "Incaricati di Pubblico Servizio".

1.2. Pubblici Ufficiali

Agli effetti della legge penale, sono pubblici ufficiali coloro i quali esercitano una pubblica funzione legislativa, giudiziaria, amministrativa. Agli stessi effetti è pubblica la funzione amministrativa disciplinata da norme di diritto pubblico e da atti autoritativi e caratterizzata dalla formazione e dalla manifestazione della volontà della pubblica amministrazione o dal suo svolgersi per mezzo di poteri autoritativi o certificativi (art. 357 c.p.).

Il secondo comma dell’art. 357 c.p. traduce poi in termini normativi alcuni dei principali criteri di massima individuati dalla giurisprudenza e dalla dottrina per differenziare la nozione di "pubblica funzione" da quella di "servizio pubblico".

Vengono quindi pacificamente definite come "funzioni pubbliche" quelle attività amministrative che rispettivamente ed alternativamente costituiscono esercizio di: (a) poteri deliberativi; (b) poteri autoritativi; (c) poteri certificativi.

1.3. Incaricati di un pubblico servizio Agli effetti della legge penale, sono incaricati di pubblico servizio coloro i quali, a qualunque titolo, prestano un pubblico servizio. Per pubblico servizio deve intendersi un’attività disciplinata nelle stesse forme della pubblica funzione, ma caratterizzata dalla mancanza dei poteri tipici di quest’ultima, e con esclusione dello svolgimento di semplici mansioni di ordine e della prestazione di opera meramente materiale.

Il legislatore puntualizza la nozione di "pubblico servizio" attraverso due ordini di criteri, uno positivo ed uno negativo. Il "servizio", affinché possa definirsi pubblico, deve essere disciplinato – del pari alla "pubblica funzione" - da norme di diritto pubblico ma con la differenziazione relativa alla mancanza dei poteri di natura certificativa, autorizzativa e deliberativa propri della pubblica funzione.

Il legislatore ha inoltre precisato che non può mai costituire "servizio pubblico" lo svolgimento di "semplici mansioni di ordine", né la "prestazione di opera meramente materiale". Con riferimento alle attività che vengono svolte da soggetti privati in base ad un rapporto concessorio con un soggetto pubblico, si ritiene che ai fini delle definizione come pubblico servizio dell’intera attività svolta nell’ambito di tale rapporto concessorio non è sufficiente l’esistenza di un atto autoritativo di investitura soggettiva del pubblico servizio, ma è necessario accertare se le singole attività che vengono in questione siano a loro volta soggette a una disciplina di tipo pubblicistico.

La giurisprudenza ha individuato la categoria degli incaricati di un pubblico servizio, ponendo l’accento sul carattere della strumentalità ed accessorietà delle attività rispetto a quella pubblica in senso stretto.

Essa ha quindi indicato una serie di "indici rivelatori" del carattere pubblicistico dell’ente, per i quali è emblematica la casistica in tema di società per azioni a partecipazione pubblica. In particolare, si fa riferimento ai seguenti indici:

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- la sottoposizione ad un’attività di controllo e di indirizzo a fini sociali, nonché ad un potere di nomina e revoca degli amministratori da parte dello Stato o di altri enti pubblici;

- la presenza di una convenzione e/o concessione con la Pubblica Amministrazione;

- l’apporto finanziario da parte dello Stato;

- la partecipazione dello Stato o di un ente pubblico al capitale dell’ente;

- l’immanenza dell’interesse pubblico in seno all’attività economica o ad uno specifico segmento di essa.

Sulla base di quanto sopra riportato, l’elemento discriminante per indicare se un soggetto rivesta o meno la qualifica di "incaricato di un pubblico servizio" è rappresentato, non dalla natura giuridica assunta dall’ente, ma dalle funzioni affidate al soggetto le quali devono consistere nella cura di interessi pubblici o nel soddisfacimento di bisogni di interesse generale.

2. Le fattispecie previste dagli artt. 24 e 25 D.Lg s. 231/2001

Si descrivono qui di seguito i reati previsti negli artt. 24 e 25 del Decreto.

Si enunciano sommariamente, inoltre, le caratteristiche dei reati ritenuti a più probabile verificazione.

Malversazione a danno dello Stato o dell’Unione Eur opea (art. 316-bis c.p.) Chiunque, estraneo alla pubblica amministrazione, avendo ottenuto dallo Stato o da altro ente pubblico o dalle Comunità europee contributi, sovvenzioni o finanziamenti destinati a favorire iniziative dirette alla realizzazione di opere od allo svolgimento di attività di pubblico interesse, non li destina alle predette finalità, è punito con la reclusione da sei mesi a quattro anni.

Il reato si configura nel caso in cui, dopo avere ricevuto finanziamenti o contributi da parte dello Stato italiano o dell’Unione Europea, non si proceda all’utilizzo delle somme ottenute per gli scopi per cui sono state erogate. La condotta illecita consiste appunto nella distrazione, anche parziale, della somma ottenuta, senza che rilevi che l’attività programmata si sia comunque svolta.

Tenuto conto che il momento consumativo del reato coincide con la fase esecutiva dell’attività da finanziare, il reato stesso può configurarsi anche con riferimento a finanziamenti già ottenuti in passato e che ora non vengano destinati alle finalità per cui erano stati erogati.

Indebita percezione di erogazioni in danno dello S tato o dell’Unione Europea (art. 316-ter c.p.) Salvo che il fatto costituisca il reato previsto dall'articolo 640bis, chiunque mediante l'utilizzo o la presentazione di dichiarazioni o di documenti falsi o attestanti cose non vere, ovvero mediante l'omissione di informazioni dovute, consegue indebitamente, per sé o per altri, contributi, finanziamenti, mutui agevolati o altre erogazioni dello stesso tipo, comunque denominate, concessi o erogati dallo Stato, da altri enti pubblici o dalle Comunità europee è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni. La pena è della reclusione da uno a quattro anni se il fatto è commesso da un pubblico ufficiale o da un incaricato di un pubblico servizio con abuso della sua qualità o dei suoi poteri. Quando la somma indebitamente percepita è pari o inferiore a tremilanovecentonovantanove euro e novantasei centesimi si applica soltanto la sanzione amministrativa del pagamento di una somma di denaro da cinquemilacentosessantaquattro euro a venticinquemilaottocentoventidue euro. Tale sanzione non può comunque superare il triplo del beneficio conseguito.

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Il reato si configura nei casi in cui – mediante l’utilizzo o presentazione di dichiarazioni o documenti falsi o mediante l’omissione di informazioni dovute – si ottengano, senza averne diritto, contributi, finanziamenti, mutui agevolati o altre erogazioni dello stesso tipo concessi o erogati dallo Stato, da altri Enti Pubblici o dalla Unione Europea.

In questo caso, a differenza di quanto visto in merito al punto precedente (art. 316-bis), a nulla rileva l’uso che venga fatto delle somme ricevute, poiché il reato viene a realizzarsi nel momento dell’ottenimento dell’erogazione.

Infine, va evidenziato che tale ipotesi di reato è residuale rispetto alla fattispecie della truffa ai danni dello Stato, di cui al successivo art. 640 c.p., nel senso che si configura solo nei casi in cui la condotta non integri gli estremi di detto reato.

Concussione (art. 317 c.p.) Il pubblico ufficiale che, abusando della sua qualità o dei suoi poteri, costringe taluno a dare o a promettere indebitamente, a lui o a un terzo, denaro o altra utilità è punito con la reclusione da sei a dodici anni.

Il reato si configura nel caso in cui un Pubblico Ufficiale, abusando della sua qualità o dei suoi poteri, costringa taluno a dare o promettere indebitamente, a sé o ad altri, denaro o altre utilità non dovutegli.

Corruzione per l’esercizio della funzione, per un atto contrario ai doveri di ufficio, pene per il corruttore (artt. 318, 319, 321 c.p.)

Art. 318 c.p. – Il pubblico ufficiale, che, per l'esercizio delle sue funzioni o dei suoi poteri, indebitamente riceve, per sé o per un terzo, denaro o altra utilità, o ne accetta la promessa, è punito con la reclusione da tre a otto anni. Art. 319 c.p. – Il pubblico ufficiale, che, per omettere o ritardare o per aver omesso o ritardato un atto del suo ufficio, ovvero per compiere o per aver compiuto un atto contrario ai doveri di ufficio, riceve, per sé o per un terzo, denaro od altra utilità, o ne accetta la promessa, è punito con la reclusione da sei a dieci anni. Art. 321 c.p. – Le pene stabilite nel primo comma dell'articolo 318, nell'art. 319, nell'art. 319 bis, nell'articolo 319 ter e nell'art. 320 in relazione alle suddette ipotesi degli artt. 318 e 319, si applicano anche a chi dà o promette al pubblico ufficiale o all'incaricato di un pubblico servizio il denaro o altra utilità.

I reati di cui sopra, riconducibili tutti ad una comune fattispecie corruttiva, si configurano nel caso in cui un Pubblico Ufficiale riceva, per sé o per altri, denaro o altra utilità vantaggi per compiere, omettere o ritardare atti del suo ufficio (determinando un vantaggio per l’offerente). L’attività del Pubblico Ufficiale potrà estrinsecarsi sia in un atto dovuto (ad esempio: velocizzare una pratica la cui evasione è di propria competenza), sia in un atto contrario ai suoi doveri (ad esempio: accettazione di denaro per garantire l’aggiudicazione di una gara). Tale ipotesi di reato si differenzia dalla concussione in quanto tra corrotto e corruttore esiste un accordo finalizzato a raggiungere un vantaggio reciproco, mentre nella concussione il privato subisce la condotta del Pubblico Ufficiale o dell’incaricato del pubblico servizio. Da ciò, in considerazione del vantaggio ottenuto dall’extraneus, lo stesso è punibile ai sensi dell’art. 321 c.p., pure nelle ipotesi in cui egli solo prometta al pubblico ufficiale una qualunque utilità.

Corruzione in atti giudiziari (artt. 319-ter) Se i fatti indicati negli artt. 318 e 319 sono commessi per favorire o danneggiare una parte in un processo civile, penale o amministrativo, si applica la pena della reclusione da sei a dodici anni. Se dal fatto deriva l'ingiusta condanna di taluno alla reclusione non superiore a cinque anni, la pena è della reclusione da sei a quattordici anni; se deriva l'ingiusta condanna alla reclusione superiore a cinque anni o all'ergastolo, la pena è della reclusione da otto a venti anni.

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Il reato potrebbe configurarsi per esempio nel caso in cui la Società stessa o suoi dipendenti fossero sottoposti ad un procedimento giudiziario e persone in posizione apicale o persone sottoposte alla vigilanza di questi ultimi corrompessero un Pubblico Ufficiale (non solo un magistrato, ma anche un cancelliere, un perito od altro funzionario), al fine di agevolare la Società (ad esempio per ottenere un provvedimento favorevole nel procedimento giudiziario o per evitare il danno d’immagine conseguente al coinvolgimento della Società in un processo).

Induzione indebita a dare o promettere utilità (art . 319-quater) Salvo che il fatto costituisca più grave reato, il pubblico ufficiale o l'incaricato di pubblico servizio che, abusando della sua qualità o dei suoi poteri, induce taluno a dare o a promettere indebitamente, a lui o a un terzo, denaro o altra utilità è punito con la reclusione da sei anni a dieci anni e sei mesi. Nei casi previsti dal primo comma, chi dà o promette denaro o altra utilità è punito con la reclusione fino a tre anni. La disposizione punisce, salvo che il fatto non costituisca più grave reato, la condotta del pubblico ufficiale o dell’incaricato di un pubblico servizio che, abusando della sua qualità o dei suoi poteri, induce taluno a dare o promettere indebitamente, a lui o a un altro, denaro o altra utilità.

Tale reato, potrebbe, in ipotesi essere commesso da dipendenti o collaboratori di Roma Mobilità, nelle circostanze in cui essi operano come pubblici ufficiali o incaricati di pubblico servizio, secondo le definizioni sopra individuate.

Il reato potrebbe, altresì, verificarsi qualora un dipendente o un collaboratore di Roma Mobilità, non rivestendo la qualifica di pubblico ufficiale o incaricato di pubblico servizio, dia o prometta denaro o altra utilità ad un pubblico ufficiale o un incaricato di pubblico servizio, cedendo alle manovre induttive di questi.

Tale delitto risulta affine con il delitto di concussione (317 c.p.), dal quale tuttavia si discosta per l’intensità della condotta del pubblico ufficiale, che qui consiste in una mera induzione, mentre nella concussione si configura come una “costrizione”.

Corruzione di persona incaricata di un pubblico ser vizio (art. 320 c.p.) Le disposizioni degli artt. 318 e 319 si applicano anche all'incaricato di un pubblico servizio. In ogni caso, le pene sono ridotte in misura non superiore ad un terzo. Anche alla persona incaricata di un pubblico servizio si applicano le disposizioni degli artt. 318 (corruzione per l’esercizio della funzione) e 319 (corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio); qualifica che potrebbe essere rivestita, in base ai compiti istituzionali assunti, dai dipendenti e/o collaboratori dalla Società.

Istigazione alla corruzione (art. 322 c.p.) Chiunque offre o promette denaro od altra utilità non dovuti ad un pubblico ufficiale o ad un incaricato di un pubblico servizio per l'esercizio delle sue funzioni o dei suoi poteri, soggiace, qualora l'offerta o la promessa non sia accettata, alla pena stabilita nel primo comma dell'art. 318, ridotta di un terzo. Se l'offerta o la promessa è fatta per indurre un pubblico ufficiale o un incaricato di un pubblico servizio a omettere o a ritardare un atto del suo ufficio, ovvero a fare un atto contrario ai suoi doveri, il colpevole soggiace, qualora l'offerta o la promessa non sia accettata, alla pena stabilita nell'art. 319, ridotta di un terzo. La pena di cui al primo comma si applica al pubblico ufficiale o all'incaricato di un pubblico servizio che sollecita una promessa o dazione di denaro o altra utilità per l'esercizio delle sue funzioni o dei suoi poteri. La pena di cui al secondo comma si applica al pubblico ufficiale o all'incaricato di un pubblico servizio che sollecita una promessa o dazione di denaro ad altra utilità da parte di un privato per le finalità indicate dall'art. 319. La pena prevista per tale reato si applica a chiunque offra o prometta denaro ad un Pubblico Ufficiale o ad un incaricato di un pubblico servizio, per l’esercizio delle sue funzioni o dei suoi poteri, qualora la promessa o l’offerta non vengano accettate.

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Concussione, corruzione e istigazione alla corruzio ne di membri degli organi delle Comunità Europee e di funzionari delle Comunità europee e di Stati est eri (art. 322 – bis c.p.)

Le disposizioni degli articoli 314, 316, da 317 a 320 e 322, terzo e quarto comma, si applicano anche: 1) ai membri della Commissione delle Comunità europee, del Parlamento europeo, della Corte di Giustizia e della Corte dei conti delle Comunità europee; 2) ai funzionari e agli agenti assunti per contratto a norma dello statuto dei funzionari delle Comunità europee o del regime applicabile agli agenti delle Comunità europee; 3) alle persone comandate dagli Stati membri o da qualsiasi ente pubblico o privato presso le Comunità europee, che esercitino funzioni corrispondenti a quelle dei funzionari o agenti delle Comunità europee; 4) ai membri e agli addetti a enti costituiti sulla base dei Trattati che istituiscono le Comunità europee; 5) a coloro che, nell'ambito di altri Stati membri dell'Unione europea, svolgono funzioni o attività corrispondenti a quelle dei pubblici ufficiali e degli incaricati di un pubblico servizio. 5-bis) ai giudici, al procuratore, ai procuratori aggiunti, ai funzionari e agli agenti della Corte penale internazionale, alle persone comandate dagli Stati parte del Trattato istitutivo della Corte penale internazionale le quali esercitino funzioni corrispondenti a quelle dei funzionari o agenti della Corte stessa, ai membri ed agli addetti a enti costituiti sulla base del Trattato istitutivo della Corte penale internazionale.

Le disposizioni degli articoli 319-quater, secondo comma, 321 e 322, primo e secondo comma, si applicano anche se il denaro o altra utilità è dato, offerto o promesso: 1) alle persone indicate nel primo comma del presente articolo; 2) a persone che esercitano funzioni o attività corrispondenti a quelle dei pubblici ufficiali e degli incaricati di un pubblico servizio nell'ambito di altri Stati esteri o organizzazioni pubbliche internazionali, qualora il fatto sia commesso per procurare a sé o ad altri un indebito vantaggio in operazioni economiche internazionali ovvero al fine di ottenere o di mantenere un'attività economica o finanziaria.

Le persone indicate nel primo comma sono assimilate ai pubblici ufficiali, qualora esercitino funzioni corrispondenti, e agli incaricati di un pubblico servizio negli altri casi.

Traffico di influenze illecite (art. 346-bis c.p.) Chiunque, fuori dei casi di concorso nei reati di cui agli articoli 318, 319, 319 ter e nei reati di corruzione di cui all'articolo 322 bis, sfruttando o vantando relazioni esistenti o asserite con un pubblico ufficiale o un incaricato di un pubblico servizio o uno degli altri soggetti di cui all'articolo 322 bis, indebitamente fa dare o promettere, a sé o ad altri, denaro o altra utilità, come prezzo della propria mediazione illecita verso un pubblico ufficiale o un incaricato di un pubblico servizio o uno degli altri soggetti di cui all'articolo 322 bis, ovvero per remunerarlo in relazione all'esercizio delle sue funzioni o dei suoi poteri, è punito con la pena della reclusione da un anno a quattro anni e sei mesi. La stessa pena si applica a chi indebitamente dà o promette denaro o altra utilità. La pena è aumentata se il soggetto che indebitamente fa dare o promettere, a sé o ad altri, denaro o altra utilità riveste la qualifica di pubblico ufficiale o di incaricato di un pubblico servizio. Le pene sono altresì aumentate se i fatti sono commessi in relazione all'esercizio di attività giudiziarie, o per remunerare il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio o uno degli altri soggetti di cui all'articolo 322 bis in relazione al compimento di un atto contrario ai doveri d'ufficio o all'omissione o al ritardo di un atto del suo ufficio. Se i fatti sono di particolare tenuità, la pena è diminuita.

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Tale delitto punisce coloro i quali, sfruttando o vantando una conoscenza, influenza o altra relazione con un pubblico ufficiale, si pongono quali intermediari in scambi di utilità a sfondo corruttivo.

Truffa in danno dello Stato, di altro Ente Pubblico o dell’Unione Europea (art. 640, comma 2 n. 1, c.p .) Chiunque, con artifizi o raggiri, inducendo taluno in errore, procura a sé o ad altri un ingiusto profitto con altrui danno, è punito con la reclusione […] da uno a cinque anni e della multa da trecentonove euro a millecinquecentoquarantanove euro: 1) se il fatto è commesso a danno dello Stato o di un altro ente pubblico o col pretesto di far esonerare taluno dal servizio militare.

Il reato si configura nel caso in cui, per realizzare un ingiusto profitto, siano posti in essere artifici o raggiri tali da indurre in errore e da arrecare un danno allo Stato (oppure ad altro Ente Pubblico o all’Unione Europea).

Tale reato può realizzarsi ad esempio nel caso in cui, nella predisposizione di documenti o dati per la partecipazione a procedure di gara, si forniscano alla Pubblica Amministrazione informazioni non veritiere (ad esempio supportate da documentazione artefatta) al fine di ottenere l’aggiudicazione della gara stessa.

Truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche (art. 640-bis c.p.) La pena è della reclusione da due a sette anni e si procede d'ufficio se il fatto di cui all'articolo 640 riguarda contributi, finanziamenti, mutui agevolati ovvero altre erogazioni dello stesso tipo, comunque denominate, concessi o erogati da parte dello Stato, di altri enti pubblici o delle Comunità europee.

Il reato si configura nel caso in cui si pongano in essere artifici o raggiri, ad esempio comunicando dati non veri o predisponendo una documentazione falsa, per ottenere finanziamenti pubblici.

Frode informatica in danno dello Stato o di altro Ente Pubblico (art. 640-ter c.p.) Chiunque, alterando in qualsiasi modo il funzionamento di un sistema informatico o telematico o intervenendo senza diritto con qualsiasi modalità su dati, informazioni o programmi contenuti in un sistema informatico o telematico o ad esso pertinenti, procura a sé o ad altri un ingiusto profitto con altrui danno, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da 51 euro a 1.032 euro. La pena è della reclusione da uno a cinque anni e della multa da 309 euro a 1.549 euro se ricorre una delle circostanze previste dal numero 1) del secondo comma dell'articolo 640, ovvero se il fatto è commesso con abuso della qualità di operatore del sistema. La pena è della reclusione da due a sei anni e della multa da euro 600 a euro 3.000 se il fatto è commesso con furto o indebito utilizzo dell'identità digitale in danno di uno o più soggetti (2). Il delitto è punibile a querela [120-126] della persona offesa, salvo che ricorra taluna delle circostanze di cui al secondo e terzo (3) comma o taluna delle circostanze previste dall'articolo 61, primo comma, numero 5, limitatamente all'aver approfittato di circostanze di persona, anche in riferimento all'età, e numero 7.

Il reato si configura nel caso in cui, alterando il funzionamento di un sistema informatico o telematico o manipolando i dati in esso contenuti, si ottenga un ingiusto profitto arrecando danno a terzi.

Ad esempio, può integrarsi il reato in esame qualora, al fine di ottenere un finanziamento maggiore di quello spettante, venga violato il sistema informatico dell’Ente pubblico erogatore, inserendo un importo superiore a quello dovuto per legge.

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Parte Speciale

Reati P.A.

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3. Reati contro la P.A. di cui al D.Lgs. 231/2001, maggiormente rilevanti per Roma Servizi per la Mobilità in relazione all’attività svolta

Art. 316 -ter c.p. Indebita percezione ai danni dello Stato Art. 317 c.p. Concussione Art. 318 c.p. Corruzione per l’esercizio della funzione Art. 319 c.p. Corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio Art. 319 -bis c.p. Circostanze aggravanti Art. 319-ter c.p. Corruzione in atti giudiziari Art. 319 -quater c.p. Induzione indebita a dare o promettere utilità Art. 320 c.p. Corruzione di persona incaricata di pubblico servizio Art. 321 c.p. Pene per il corruttore Art. 322 c.p. Istigazione alla corruzione Art. 346 -bis c.p. Traffico di influenze illecite Art. 640, comma 2, n. 1) Truffa aggravata ai danni dello Stato Art. 640 -bis Truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni

pubbliche

4. Attività sensibili con riferimento ai reati rile vanti per la presente Parte Speciale

In questa sezione sono evidenziate le attività svolte da Roma Servizi per la Mobilità che risultano sensibili, in relazione alla commissione di reati rilevanti per il Decreto.

Il giudizio circa la sensibilità di ogni singola attività è stato effettuato secondo i criteri enunciati nel documento “Risk Control Matrix”, al quale qui si fa espresso rimando.

L’elencazione che segue ricomprende le attività sensibili che presentano, all’esito della valutazione specificamente condotta sull’organizzazione aziendale di Roma Servizi per la Mobilità, un grado di rischio da “Moderato” ad “Estremo”, secondo la tassonomia di cui al documento “Risk Control Matrix”.

Attività di rilascio autorizzazioni e permessi Attività di gestione delle procedure di gara Appalto semaforico Rapporti con enti pubblici o autorità di controllo Tenuta della contabilità, bilancio e comunicazioni periodiche Finanziamenti pubblici ed erogazioni pubbliche Gestione risorse finanziarie e processi amministrativi Approvvigionamento beni e servizi Selezione, gestione ed amministrazione del personale e sistema premiante Attività di monitoraggio qualità erogata servizi TPL Attività legale Attività direzione lavori Attività di consulenza ed attività professionali

4.1. Singole attività sensibili

Al fine di rafforzare l’efficacia del presente Modello, di seguito si analizzerà il contenuto delle singole attività sensibili, i principi e gli strumenti adottati dalla Società per mitigare il rischio di commissione di reati presupposto ai sensi del Decreto, meglio indicati nella Sezione 3 della presente Parte Speciale.

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Parte Speciale

Reati P.A.

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Si enunceranno, inoltre, a titolo meramente esemplificativo, alcuni scenari tipici in cui è più probabile il rischio di commissione dei predetti reati.

Attività di rilascio autorizzazioni e permessi

Principi Generali di Comportamento

La gestione delle attività di rilascio autorizzazioni e permessi, o comunque connesse con tali attività deve avvenire nel pieno rispetto di puntuali procedure aziendali (PQ022 - Gestione Rilascio Permessi e informazioni).

Nello svolgimento del processo in esame, i Destinatari del presente Modello devono conformarsi ai presenti principi:

� Principio di legalità, con pedissequa osservanza delle vigenti norme legislative, regolamentari di riferimento, nonché dei principi etici, di integrità, e delle procedure interne esistenti;

� Principio di correttezza e trasparenza, a garanzia dell’integrità e della reputazione delle parti; � Principio di buon andamento ed imparzialità, tenuto conto della rilevanza pubblicistica dell’attività in

questione; � Principio di economicità e speditezza della funzione amministrativa; � Principio di precauzione; � Tutela della riservatezza e protezione dei dati personali dei soggetti coinvolti nel procedimento; � Tutela del legittimo affidamento dei terzi; � Tracciabilità e documentazione delle attività espletate, con particolare riferimento ai rapporti

eventualmente intrattenuti con pubblici funzionari; � Divieto assoluto di ricevere, per sé od altri, denaro, emolumenti o altra utilità in relazione al compimento

delle attività in questione.

Segregazione e Separazione dei compiti

La Società è dotata di procedure interne sufficientemente dettagliate, idonee a minimizzare il rischio per la commissione dei reati indicati nella Sezione 3 della presente Parte Speciale.

Quando, per la specifica natura del servizio o per altra circostanza da valutarsi in relazione al caso concreto, appaia probabile, o comunque ragionevole, un sensibile innalzamento della soglia di rischio per la commissione dei reati indicati nella Sezione 3 della presente Parte Speciale, il soggetto incaricato di svolgere l’attività in questione è tenuto a comunicare all’OdV le circostanze per cui ritiene probabile e/o ragionevole un innalzamento del rischio dei reati di cui sopra.

L’OdV, ricevuta la comunicazione e valutate le circostanze, adotterà e comunicherà le cautele ritenute, nel caso di specie, più idonee a scongiurare la commissione delle condotte delittuose, avendo particolare riguardo al principio di segregazione e separazione dei compiti.

Sistema di deleghe coerente con le responsabilità o rganizzative assegnate

Le attività di rilascio autorizzazioni e permessi sono svolte nel pieno rispetto del sistema dei poteri e delle deleghe adottato dalla Società.

Possibili occasioni dell'illecito

A titolo esemplificativo, ma non esaustivo, si riportano di seguito alcune possibili attività concretamente esposte al rischio di commissione di uno dei reati di cui alla Sezione 3 della presente Parte Speciale: i) gestione ed

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Parte Speciale

Reati P.A.

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evasione delle richieste di rilascio di autorizzazioni e permessi comunque denominati; ii) gestione dei rapporti con i funzionari pubblici in occasione di richieste di autorizzazioni/licenze/permessi, preparazione della domanda e predisposizione della documentazione da allegare; iii) richiesta, istruttoria e rilascio di autorizzazioni/concessioni/licenze da organi pubblici o incaricati di pubblico servizio.

Attività di gestione delle procedure di gara

Principi Generali di Comportamento La gestione delle attività relative alle procedure di gara, o comunque connesse con tali attività deve avvenire nel pieno rispetto della normativa e di puntuali procedure aziendali, con particolare riferimento al “Regolamento etico gare e contratti”, al Regolamento per l’affidamento di lavori, forniture e servizi sottosoglia comunitaria, compresi nei limiti di importo di cui all’art. 36. Comma 2, lett. a), b), c) e c-bis) del decreto legislativo 18 aprile 2016 n. 50 e ss.mm.ii.; alle procedure PQ 010 - approvvigionamenti centralizzati; PQ 060 - gestione affari generali; PQ 071 - coordinamento delle strutture coinvolte nelle procedure di acquisto accentrate; al Regolamento relativo alla gestione dell’albo fornitori per l’affidamento di contratti di importo inferiore alle soglie di rilevanza comunitaria (art. 36 del D. lgs 50/2016); alla procedura PGC/RSM 011 – approvvigionamento dei beni, servizi e lavori; PQ 077 - procedura per il monitoraggio degli affidamenti sotto la soglia dei 40.000 euro relativi ai progetti di Roma servizi per la mobilità.

Nello svolgimento del processo in esame, i Destinatari del presente Modello devono conformarsi ai presenti principi:

� Principio di legalità, con pedissequa osservanza delle vigenti norme legislative, regolamentari di riferimento, nonché dei principi etici, di integrità, e delle procedure interne esistenti;

� Principio di correttezza e trasparenza, a garanzia dell’integrità e della reputazione delle parti; � Principio di buon andamento ed imparzialità, tenuto conto della rilevanza pubblicistica dell’attività in

questione; � Principio di economicità e speditezza della funzione amministrativa; � Principio di precauzione; � Tutela della riservatezza e protezione dei dati personali dei soggetti coinvolti nel procedimento; � Tutela del legittimo affidamento dei terzi; � Tracciabilità e documentazione delle attività espletate, con particolare riferimento ai rapporti

eventualmente intrattenuti con pubblici funzionari; � Divieto assoluto di ricevere, per sé od altri, denaro, emolumenti o altra utilità in relazione al compimento

delle attività in questione.

Segregazione e Separazione dei compiti

La Società è dotata di procedure interne sufficientemente dettagliate, idonee a minimizzare il rischio per la commissione dei reati indicati nella Sezione 3 della presente Parte Speciale.

Quando, per la specifica natura del servizio o per altra circostanza da valutarsi in relazione al caso concreto, appaia probabile, o comunque ragionevole, un sensibile innalzamento della soglia di rischio per la commissione dei reati indicati nella Sezione 3 della presente Parte Speciale, il soggetto incaricato di svolgere l’attività in questione è tenuto a comunicare all’OdV le circostanze per cui ritiene probabile e/o ragionevole un innalzamento del rischio dei reati di cui sopra.

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Parte Speciale

Reati P.A.

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L’OdV, ricevuta la comunicazione e valutate le circostanze, adotterà e comunicherà le cautele ritenute, nel caso di specie, più idonee a scongiurare la commissione delle condotte delittuose, avendo particolare riguardo al principio di segregazione e separazione dei compiti.

Sistema di deleghe coerente con le responsabilità o rganizzative assegnate

Le attività di gestione delle procedure di gara (sotto e sopra soglia) sono svolte nel pieno rispetto del sistema dei poteri e delle deleghe adottato dalla Società.

Possibili occasioni dell'illecito

A titolo esemplificativo, ma non esaustivo, si riportano di seguito alcune possibili attività concretamente esposte al rischio di commissione di uno dei reati di cui alla Sezione 3 della presente Parte Speciale: i) redazione documenti di gara (determina a contrarre, bando di gara, lettera d’invito, capitolati tecnici, ecc...); ii) espletamento delle attività amministrative connesse alla fase di ricezione e valutazione delle offerte; iii) adempimenti inerenti alla fase dell’aggiudicazione ed alla relativa stipula del contratto; iv) eventuali rapporti con Roma Capitale e/o pubblici ufficiali o incaricati di pubblico servizio.

Appalto Semaforico

Principi Generali di Comportamento La gestione delle attività di gestione degli appalti semaforici, o comunque connesse con tali attività deve avvenire nel pieno rispetto di puntuali procedure aziendali (PQ053 – gestione della manutenzione di sistemi, apparati ed impianti tecnologici della Direzione Centrale della Mobilità; PQ057 -Progettazione interventi di realizzazione e modifica impianti di segnalamento luminoso; PQ 058 – Gestione dell’iter amministrativo per la realizzazione degli scavi stradali e per la posa di canalizzazioni nel sottosuolo a servizio degli impianti di segnalazione luminosa nuovi e/o esistenti; PGC/RSM 011 – approvvigionamento dei beni, servizi e lavori) in particolare quelle in tema di appalti.

Nello svolgimento del processo in esame, i Destinatari del presente Modello devono conformarsi ai presenti principi:

� Principio di legalità, con pedissequa osservanza delle vigenti norme legislative, regolamentari di riferimento, nonché dei principi etici, di integrità, e delle procedure interne esistenti;

� Principio di correttezza e trasparenza, a garanzia dell’integrità e della reputazione delle parti; � Principio di buon andamento ed imparzialità, tenuto conto della rilevanza pubblicistica dell’attività in

questione; � Principio di economicità e speditezza della funzione amministrativa; � Principio di precauzione; � Tutela della riservatezza e protezione dei dati personali dei soggetti coinvolti nel procedimento; � Tutela del legittimo affidamento dei terzi; � Tracciabilità e documentazione delle attività espletate, con particolare riferimento ai rapporti

eventualmente intrattenuti con pubblici funzionari; � Divieto assoluto di ricevere, per sé od altri, denaro, emolumenti o altra utilità in relazione al compimento

delle attività in questione.

Segregazione e Separazione dei compiti

La Società è dotata di procedure interne sufficientemente dettagliate, idonee a minimizzare il rischio per la commissione dei reati indicati nella Sezione 3 della presente Parte Speciale.

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Quando, per la specifica natura del servizio o per altra circostanza da valutarsi in relazione al caso concreto, appaia probabile, o comunque ragionevole, un sensibile innalzamento della soglia di rischio per la commissione dei reati indicati nella Sezione 3 della presente Parte Speciale, il soggetto incaricato di svolgere l’attività in questione è tenuto a comunicare all’OdV le circostanze per cui ritiene probabile e/o ragionevole un innalzamento del rischio dei reati di cui sopra.

L’OdV, ricevuta la comunicazione e valutate le circostanze, adotterà e comunicherà le cautele ritenute, nel caso di specie, più idonee a scongiurare la commissione delle condotte delittuose, avendo particolare riguardo al principio di segregazione e separazione dei compiti.

Sistema di deleghe coerente con le responsabilità o rganizzative assegnate

Le attività legate alla gestione dell’appalto semaforico sono svolte nel pieno rispetto del sistema dei poteri e delle deleghe adottato dalla Società.

Possibili occasioni dell'illecito

A titolo esemplificativo, ma non esaustivo, si riportano di seguito alcune possibili attività concretamente esposte al rischio di commissione di uno dei reati di cui alla Sezione 3 della presente Parte Speciale: i) rapporti con Roma Capitale o con altre Amministrazioni Pubbliche coinvolte nella gestione del traffico veicolare nel territorio del Comune di Roma; ii) manutenzione del sistema semaforico e di regolazione luminosa del traffico nel territorio del Comune di Roma.

Rapporti con enti pubblici o autorità di controllo

Principi Generali di Comportamento

La gestione del processo in trattazione deve avvenire nel rispetto di specifiche procedure aziendali (PQ034 - Gestione dei rapporti con istituzioni, associazioni e organi di informazioni; PQ007 - Comunicazione interna ed esterna).

Nell’intraprendere e gestire qualsiasi rapporto con la PA o Autorità di Controllo, i destinatari del Modello debbono conformarsi ai seguenti principi:

� rispetto dei principi di correttezza e trasparenza e garanzia dell’integrità e della reputazione delle parti; � osservanza delle leggi, dei regolamenti vigenti, dei principi etici, e delle procedure esistenti; � tracciabilità e documentazione dei rapporti intrattenuti con pubblici funzionari; � le comunicazioni dirette alla pubblica amministrazione devono essere sottoscritte nel rispetto dei poteri

conferiti; � completo rispetto delle competenze aziendali e del sistema delle deleghe in essere, anche con

riferimento ai limiti di spesa relativi alle funzioni ed alle modalità di gestione delle risorse finanziarie; � corretto utilizzo delle procedure informatiche, tenendo conto delle più avanzate tecnologie acquisite in

tale settore; � ogni situazione anomala deve essere tempestivamente segnalata alle funzioni aziendali competenti e

all’Organismo di Vigilanza; � le procedure relative al rilascio ed alla gestione di licenze, autorizzazioni o concessioni, nonché i

rapporti con le autorità e con i pubblici funzionari che svolgono funzioni giudiziarie, ispettive o di vigilanza, devono essere curate esclusivamente dalle funzioni competenti e devono essere improntate alla massima trasparenza, correttezza e collaborazione, nel rispetto delle leggi e delle altre norme

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vigenti in materia. In particolare, occorre evitare di esercitare ogni tipo di pressione o comunque di influenzare indebitamente le determinazioni di detti organi;

� le attività aziendali devono essere svolte nel rispetto dei limiti della concessione, dell’autorizzazione o della licenza ottenute. Eventuali criticità o difficoltà di qualsiasi genere, dovranno essere evidenziate in forma scritta e gestite dalle funzioni competenti nel rispetto della legge e delle altre norme vigenti in materia e delle procedure aziendali.

Tracciabilità e verificabilità ex-post delle operaz ioni tramite adeguati supporti documentali/informat ici

Per quanto riguarda le visite ispettive gli accessi di visitatori istituzionali in occasione di verifiche/ispezioni sono tracciabili attraverso le registrazioni presso la Reception delle sedi/il Servizio portineria dei Depositi ed attraverso l’archiviazione del verbale e della relativa documentazione a cura della Funzione interessata. L’archiviazione dei verbali delle ispezioni/verifiche è curata dalla funzione interessata a seconda della tipologia di verifica/ispezione.

Relativamente all’ottenimento di autorizzazioni, licenze e/o concessioni la tracciabilità è garantita dall’archiviazione dell’intera documentazione relativa alle richieste di autorizzazione, concessione e licenza e dalla tenuta dei registri a cura della Funzione competente.

Segregazione e Separazione dei compiti

La normativa interna prevede la segregazione tra: (i) le attività operative svolte dal personale della Direzione/Area/Servizio/Ufficio interessata dalla verifica/ispezione, che fornisce documenti e informazioni; (ii) le attività autorizzative di competenza delle Direzioni/Aree/Servizi /Uffici interessati dalla verifica/ispezione; (iii) il supporto fornito dal Responsabile Direzione/Area/Servizio/Ufficio competente in caso di verifica da parte del Garante Privacy o di suo delegato; (iv) i soggetti autorizzati ad interfacciarsi con la P.A.; (v) il controllo del Responsabile della Direzione interessata sullo stato del procedimento di richiesta/ottenimento; (vi) il soggetto titolare di adeguati poteri secondo il sistema delle deleghe adottato dalla Società per la firma della richiesta di autorizzazione, concessione o licenza.

Quando, per la specifica natura del servizio o per altra circostanza da valutarsi in relazione al caso concreto, appaia probabile, o comunque ragionevole, un sensibile innalzamento della soglia di rischio per la commissione dei reati indicati nella Sezione 3 della presente Parte Speciale, il soggetto incaricato di svolgere l’attività in questione è tenuto a comunicare all’OdV le circostanze per cui ritiene probabile e/o ragionevole un innalzamento del rischio dei reati di cui sopra.

L’OdV, ricevuta la comunicazione e valutate le circostanze, adotterà e comunicherà le cautele ritenute, nel caso di specie, più idonee a scongiurare la commissione delle condotte delittuose, avendo particolare riguardo al principio di segregazione e separazione dei compiti.

Sistema di deleghe coerente con le responsabilità o rganizzative assegnate

Le attività di tenuta dei rapporti con enti pubblici o autorità di controllo sono svolte nel pieno rispetto del sistema dei poteri e delle deleghe adottato dalla Società.

Possibili occasioni dell'illecito

A titolo esemplificativo, ma non esaustivo, si riportano di seguito alcune possibili attività concretamente esposte al rischio di commissione di uno dei reati di cui alla Sezione 3 della presente Parte Speciale: i)gestione dei rapporti con i funzionari pubblici in occasione di controlli, verifiche o indagini disposte dal Pubbliche Autorità; ii) comunicazioni alle Autorità pubbliche di vigilanza; iii) gestione dei rapporti con i funzionari pubblici in occasione

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di richieste di autorizzazioni/licenze/permessi, preparazione della domanda e predisposizione della documentazione da allegare; iv) richiesta, trattativa ed ottenimento di autorizzazioni/concessioni/licenze da organi pubblici o incaricati di pubblico servizio.

Tenuta della contabilità, bilancio e comunicazioni periodiche

Principi Generali di Comportamento La gestione delle attività di tenuta della contabilità, bilancio e comunicazioni periodiche, o comunque connesse con tali attività deve avvenire nel pieno rispetto di puntuali procedure aziendali (PGC/RSM 002 – budget; PGC/RSM 003 –elaborazione e gestione del piano investimenti; PGC/RSM 004 – ciclo attivo; (PGC/RSM 005 -– gestione amministrativa-contabile dei progetti non cds; PGC/RSM 006 – ciclo attivo. Vendita e incassi permessi bus turistici giornalieri e in abbonamento in nome proprio ma per conto di roma capitale; PGC/RSM 007 – ciclo passivo. Gestione delle fasi di fatturazione e di pagamento; PGC/RSM 008 –gestione data base centralizzato sui progetti non cds; PGC/RSM 009 – predisposizione bilancio di esercizio; PGC/RSM 010 – gestione dei flussi informativi tra dirigente preposto, organismi di corporate governante e funzioni aziendali; PGC/RSM 011 –

approvvigionamento dei beni, servizi e lavori; Direttiva n. 1/2020 - predisposizione e presentazione delle proposte degli atti deliberativi da sottoporre all’approvazione degli organi societari).

Nello svolgimento del processo in esame, i Destinatari del presente Modello devono conformarsi ai presenti principi:

� Principio di legalità, con pedissequa osservanza delle vigenti norme legislative, regolamentari di riferimento, nonché dei principi etici, di integrità, e delle procedure interne esistenti;

� Principio di correttezza e trasparenza, a garanzia dell’integrità e della reputazione delle parti; � Principio di buon andamento ed imparzialità, tenuto conto della rilevanza pubblicistica dell’attività in

questione; � Principio di economicità e speditezza della funzione amministrativa; � Principio di precauzione; � Tutela della riservatezza e protezione dei dati personali dei soggetti coinvolti nel procedimento; � Tutela del legittimo affidamento dei terzi; � Tracciabilità e documentazione delle attività espletate, con particolare riferimento ai rapporti

eventualmente intrattenuti con pubblici funzionari; � Divieto assoluto di ricevere, per sé od altri, denaro, emolumenti o altra utilità in relazione al compimento

delle attività in questione.

Segregazione e Separazione dei compiti

La Società è dotata di procedure interne sufficientemente dettagliate, idonee a minimizzare il rischio per la commissione dei reati indicati nella Sezione 3 della presente Parte Speciale.

Lo svolgimento dell’attività in questione dovrà avvenire nel rispetto delle procedure normative ed interne per la redazione dei documenti contabili societari, in modo che sia rispettato il principio di segregazione e separazione dei compiti.

Quando, per la specifica natura del servizio o per altra circostanza da valutarsi in relazione al caso concreto, appaia probabile, o comunque ragionevole, un sensibile innalzamento della soglia di rischio per la commissione dei reati indicati nella Sezione 3 della presente Parte Speciale, il soggetto incaricato di svolgere l’attività in questione è tenuto a comunicare all’OdV le circostanze per cui ritiene probabile e/o ragionevole un innalzamento del rischio dei reati di cui sopra.

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Parte Speciale

Reati P.A.

Aggiornato ad aprile 2020

L’OdV, ricevuta la comunicazione e valutate le circostanze, adotterà e comunicherà le cautele ritenute, nel caso di specie, più idonee a scongiurare la commissione delle condotte delittuose, avendo particolare riguardo al principio di segregazione e separazione dei compiti.

Sistema di deleghe coerente con le responsabilità o rganizzative assegnate

Le attività di tenuta dei rapporti con enti pubblici o autorità di controllo sono svolte nel pieno rispetto del sistema dei poteri e delle deleghe adottato dalla Società.

Possibili occasioni dell'illecito

A titolo esemplificativo, ma non esaustivo, si riportano di seguito alcune possibili attività concretamente esposte al rischio di commissione di uno dei reati di cui alla Sezione 3 della presente Parte Speciale: i) attestazioni di una realtà contabile artefatta e non veritiera alle autorità di controllo o ad altro ente pubblico; ii) manipolazione dei documenti contabili.

Finanziamenti pubblici ed erogazioni pubbliche

Principi Generali di Comportamento

La gestione dei finanziamenti pubblici ed erogazioni pubbliche, o comunque connesse con tale attività deve avvenire nel pieno rispetto di puntuali procedure aziendali (PQ039 - Ricerca finanziamenti nazionali e internazionali).

Nello svolgimento del processo in esame, i Destinatari del presente Modello devono conformarsi ai presenti principi:

� Principio di legalità, con pedissequa osservanza delle vigenti norme legislative, regolamentari di riferimento, nonché dei principi etici, di integrità, e delle procedure interne esistenti;

� Principio di correttezza e trasparenza, a garanzia dell’integrità e della reputazione delle parti; � Principio di buon andamento ed imparzialità, tenuto conto della rilevanza pubblicistica dell’attività in

questione; � Principio di economicità e speditezza della funzione amministrativa; � Principio di precauzione; � Tutela della riservatezza e protezione dei dati personali dei soggetti coinvolti nel procedimento; � Tutela del legittimo affidamento dei terzi; � Tracciabilità e documentazione delle attività espletate, con particolare riferimento ai rapporti

eventualmente intrattenuti con pubblici funzionari � Divieto assoluto di ricevere, per sé od altri, denaro, emolumenti o altra utilità in relazione al compimento

delle attività in questione. Segregazione e Separazione dei compiti

La normativa interna prevede un'adeguata segregazione tra: i) le attività di ricerca della documentazione necessaria per presentare la richiesta di finanziamenti ed erogazioni; ii) l’autorizzazione della domanda di partecipazione e della documentazione presentata di competenza del Responsabile della Direzione/Ufficio competente; iii) le attività di controllo amministrativo contabile operata dalla Direzione/Ufficio responsabile.

Quando, per la specifica natura del servizio o per altra circostanza da valutarsi in relazione al caso concreto, appaia probabile, o comunque ragionevole, un sensibile innalzamento della soglia di rischio per la commissione

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Parte Speciale

Reati P.A.

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dei reati indicati nella Sezione 3 della presente Parte Speciale, il soggetto incaricato di svolgere l’attività in questione è tenuto a comunicare all’OdV le circostanze per cui ritiene probabile e/o ragionevole un innalzamento del rischio dei reati di cui sopra.

L’OdV, ricevuta la comunicazione e valutate le circostanze, adotterà e comunicherà le cautele ritenute, nel caso di specie, più idonee a scongiurare la commissione delle condotte delittuose, avendo particolare riguardo al principio di segregazione e separazione dei compiti.

Sistema di deleghe coerente con le responsabilità o rganizzative assegnate

Le attività di tenuta dei rapporti con enti pubblici o autorità di controllo sono svolte nel pieno rispetto del sistema dei poteri e delle deleghe adottato dalla Società.

Possibili occasioni dell'illecito

A titolo esemplificativo, ma non esaustivo, si riportano di seguito alcune possibili attività concretamente esposte al rischio di commissione di uno dei reati di cui alla Sezione 3 della presente Parte Speciale: i) richiesta di finanziamenti da enti pubblici; ii) gestione e rendicontazione delle somme finanziate.

Gestione risorse finanziarie e processi amministrat ivi

Principi Generali di Comportamento La gestione delle risorse finanziarie e dei processi amministrativi, o comunque connesse con tale attività deve avvenire nel pieno rispetto di puntuali procedure aziendali (PQ062 - Predisposizione gestione e rendicontazione del programma operativo annuale; PGC/RSM 002 – budget; PGC/RSM 003 –elaborazione e gestione del piano investimenti; PGC/RSM 011 – approvvigionamento dei beni, servizi e lavori).

Nello svolgimento del processo in esame, i Destinatari del presente Modello devono conformarsi ai presenti principi:

� Principio di legalità, con pedissequa osservanza delle vigenti norme legislative, regolamentari di riferimento, nonché dei principi etici, di integrità, e delle procedure interne esistenti;

� Principio di correttezza e trasparenza, a garanzia dell’integrità e della reputazione delle parti; � Principio di buon andamento ed imparzialità, tenuto conto della rilevanza pubblicistica dell’attività in

questione; � Principio di economicità e speditezza della funzione amministrativa; � Principio di precauzione; � Tutela della riservatezza e protezione dei dati personali dei soggetti coinvolti nel procedimento; � Tutela del legittimo affidamento dei terzi; � Tracciabilità e documentazione delle attività espletate, con particolare riferimento ai rapporti

eventualmente intrattenuti con pubblici funzionari, in modo da garantire la verificabilità ex post delle operazioni effettuate;

� Divieto assoluto di ricevere, per sé od altri, denaro, emolumenti o altra utilità in relazione al compimento delle attività in questione.

Più in particolare, tale attività dovrà, altresì, essere svolta nel pieno rispetto dei seguenti criteri:

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Gestione e Controllo

D.Lgs 231/2001

Parte Speciale

Reati P.A.

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� la fatturazione attiva è eseguita nel rispetto dei ruoli e delle responsabilità definiti dall’organizzazione interna, dai contratti di servizio e dalle procedure e regole stabilite da Roma Capitale;

� tutti gli incassi sono effettuati sulla base di strumenti di pagamento tracciabili (assegni, POS per Carte di Credito e Bancomat, bonifici, Ri.Ba, RID) e sono contabilizzati a cura della Direzione competente - DAMM;

� i flussi finanziari in uscita devono essere autorizzati in base alle procure della Società e gestiti in base alle procedure aziendali;

� gli incassi in contanti presso gli sportelli devono avvenire secondo le modalità previste dalle specifiche procedure aziendali di riferimento.

Segregazione e Separazione dei compiti

L’attività sensibile in esame è svolta secondo un sistema di autorizzazioni dei pagamenti, che garantisce la segregazione dei compiti, essendo previste contestualmente sia la firma del Responsabile della Direzione/Ufficio competente sia quella di un Responsabile di diversa Direzione/Ufficio.

Quando, per la specifica natura del servizio o per altra circostanza da valutarsi in relazione al caso concreto, appaia probabile, o comunque ragionevole, un sensibile innalzamento della soglia di rischio per la commissione dei reati indicati nella Sezione 3 della presente Parte Speciale, il soggetto incaricato di svolgere l’attività in questione è tenuto a comunicare all’OdV le circostanze per cui ritiene probabile e/o ragionevole un innalzamento del rischio dei reati di cui sopra.

L’OdV, ricevuta la comunicazione e valutate le circostanze, adotterà e comunicherà le cautele ritenute, nel caso di specie, più idonee a scongiurare la commissione delle condotte delittuose, avendo particolare riguardo al principio di segregazione e separazione dei compiti.

Sistema di deleghe coerente con le responsabilità o rganizzative assegnate

Le attività di tenuta dei rapporti con enti pubblici o autorità di controllo sono svolte nel pieno rispetto del sistema dei poteri e delle deleghe adottato dalla Società.

Possibili occasioni dell'illecito

A titolo esemplificativo, ma non esaustivo, si riportano di seguito alcune possibili attività concretamente esposte al rischio di commissione di uno dei reati di cui alla Sezione 3 della presente Parte Speciale: i) effettuazione di pagamenti per prestazioni non esistenti; ii) veicolazione dei flussi finanziari in modo non trasparente; iii) creazione di disponibilità al di fuori del sistema dei conti correnti ufficiali; iv) gestione delle casse interne.

Approvvigionamento beni e servizi

Principi Generali di Comportamento La gestione delle attività di approvvigionamento di beni e servizi deve avvenire nel rispetto di specifiche procedure aziendali di riferimento (PQ030 - Gestione del contratto di servizio; PQ010 - Approvvigionamenti centralizzati) con specifico riferimento al Regolamento etico gare e contratti e al Regolamento per l’affidamento di lavori, forniture e servizi sottosoglia comunitaria, compresi nei limiti di importo di cui all’art. 36. Comma 2, lett. a), b), c) e c-bis) del decreto legislativo 18 aprile 2016 n. 50 e ss.mm.ii. di cui si è dotata Roma Servizi per la Mobilità; PQ 060 “gestione affari generali” e PQ 071 “coordinamento delle strutture coinvolte nelle procedure di acquisto accentrate”; PGC/RSM 011 – approvvigionamento dei beni, servizi e lavori; Regolamento relativo alla gestione dell’albo fornitori per l’affidamento di contratti di importo inferiore alle soglie di rilevanza comunitaria

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Gestione e Controllo

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Parte Speciale

Reati P.A.

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(art. 36 del D. lgs 50/2016); PQ 077 - procedura per il monitoraggio degli affidamenti sotto la soglia dei 40.000 euro relativi ai progetti di Roma servizi per la mobilità.

Il processo in esame fa riferimento alle attività di approvvigionamento di beni e servizi quali, a mero titolo esemplificativo e non esaustivo: beni e servizi connessi alle esigenze di commessa; investimenti e materiale di consumo (mobilio, carta, cancelleria, ecc.); hardware e software; servizi di pulizia, canoni di locazione, utenze elettriche, telefoniche, polizze assicurative, interventi di manutenzione e logistica ecc…

È regolato oltre che da specifiche procedure aziendale anche dai seguenti principi generali:

� dovrà essere assicurata la segregazione funzionale; � dovrà essere assicurato il rispetto dei limiti indicati nel sistema di deleghe, dei poteri di firma e di

autorizzazione; � ogni decisione dovrà essere assunta nel rispetto del principio di tracciabilità e quindi in modalità tale da

consentire, a posteriori, la ricostruzione del processo decisionale. In particolare, Tutta la documentazione relativa al processo in trattazione (dalla RIC al contratto), comprese le offerte eventualmente non accettate, viene archiviata a livello cartaceo a cura della Direzione/Ufficio competente e della Direzione Amministrativa;

� tutte le informazioni o i dati trattati nel processo dovranno essere forniti da chi ne ha la titolarità (“coerenza” tra fonte e dato).

Segregazione e Separazione dei compiti

La normativa interna prevede la segregazione tra i) la fase esecutiva, che compete al Richiedente; ii) la fase di autorizzazione, che compete al personale dotato degli adeguati poteri secondo il sistema di deleghe; iii) la fase di controllo.

Quando, per la specifica natura del servizio o per altra circostanza da valutarsi in relazione al caso concreto, appaia probabile, o comunque ragionevole, un sensibile innalzamento della soglia di rischio per la commissione dei reati indicati nella Sezione 3 della presente Parte Speciale, il soggetto incaricato di svolgere l’attività in questione è tenuto a comunicare all’OdV le circostanze per cui ritiene probabile e/o ragionevole un innalzamento del rischio dei reati di cui sopra.

L’OdV, ricevuta la comunicazione e valutate le circostanze, adotterà e comunicherà le cautele ritenute, nel caso di specie, più idonee a scongiurare la commissione delle condotte delittuose, avendo particolare riguardo al principio di segregazione e separazione dei compiti.

Sistema di deleghe coerente con le responsabilità o rganizzative assegnate

Le attività di tenuta dei rapporti con enti pubblici o autorità di controllo sono svolte nel pieno rispetto del sistema dei poteri e delle deleghe adottato dalla Società.

Possibili occasioni dell'illecito

A titolo esemplificativo, ma non esaustivo, si riportano di seguito alcune possibili attività concretamente esposte al rischio di commissione di uno dei reati di cui alla Sezione 3 della presente Parte Speciale: i) Selezione dei fornitori; ii) definizione dei beni/servizi da acquistare e del relativo corrispettivo; iii) gestione delle trattative, stipulazione e gestione del contratto; iv) verifica della corrispondenza tra beni/servizi acquistati ed ordinati; v) ricezione/emissione di eventuali claims dei/nei confronti dei fornitori ed individuazione di possibili soluzioni; vi)

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Gestione e Controllo

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Reati P.A.

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monitoraggio della regolare esecuzione, da parte dei fornitori, delle prestazioni di cui alle convenzioni ed ai singoli contratti (stato di avanzamento dei lavori e costi); vii) autorizzazione al pagamento di fornitori.

Selezione, gestione ed amministrazione del personal e e sistema premiante

Principi Generali di Comportamento

La selezione ed inserimento del personale deve avvenire nel rispetto delle procedure aziendali di riferimento: PQ008 – Formazione, sviluppo delle competenze e sensibilizzazione del personale; PQ013 – trasferte del personale dipendente e dirigente; PQ 048 – valutazione della performance individuale del personale dipendente – area non quadri; PQ 050 – valutazione della performance individuale del personale dipendente – area quadri; PQ 051 – accesso area quadri; PQ 056 – tirocini curriculari; PQ 064 – ricerca, selezione e sviluppo di personale interno; PQ 065 – incarichi e attività esterne; Procedura per la ricerca e selezione del personale esterno; Manuale gestionale volte a garantire che la valutazione dei candidati sia curata da differenti strutture aziendali e avvenga nel rispetto dei seguenti principi:

� effettiva esigenza di nuove risorse; � previa acquisizione del curriculum del candidato e svolgimento di colloqui attitudinali, nel corso dei

quali deve essere richiesta al candidato la sottoscrizione di una lettera di assenza di conflitti di interesse;

� valutazione comparativa sulla base dei criteri di professionalità, preparazione e attitudine in relazione alle mansioni per le quali avviene l’assunzione (principio di meritevolezza);

� Principio di trasparenza; � Tutela della riservatezza e protezione dei dati personali dei candidati.

La procedura di selezione di personale esterno adottata dalla società si ispira ai principi di oggettività, trasparenza, pari opportunità, imparzialità, economicità ed efficienza di cui all’art. 35 del D.lgs. 165/2001.

La gestione del personale, nel cui ambito rientra la gestione dei procedimenti disciplinari, avviene nel rispetto di specifiche procedure aziendali di riferimento, in modo che siano comunque assicurate la parità di trattamento ed il principio di non discriminazione.

La gestione dei programmi di incentivazione deve avvenire nel rispetto delle specifiche procedure, predisposte dalla Società, nonché in conformità ai principi di correttezza ed equilibrio, parità di trattamento e non discriminazione.

In ogni caso, le attività di selezione, gestione ed amministrazione del personale e del sistema premiante sono condotte con modalità idonee a garantirne la tracciabilità.

Segregazione e Separazione dei compiti

La normativa interna prevede la segregazione tra: i) la richiesta della nuova risorsa a cura delle Direzioni/Uffici presso le quali nasce la necessità; ii) il controllo sulla compatibilità con il budget e sulla necessità della nuova risorsa e lo svolgimento delle attività di ricerca e selezione a cura dell’Area Risorse Umane/Direzione Operazioni; iii) l’autorizzazione all’assunzione rilasciata dall’Amministratore Delegato o di altro personale come previsto dal sistema delle deleghe e procure vigente.

La gestione del personale deve essere svolta garantendo una adeguata segregazione dei compiti, nel rispetto dei ruoli e responsabilità assegnati e secondo il sistema di poteri conferiti.

Quanto al sistema premiante la normativa interna prevede la segregazione tra: i) le attività di definizione dei budget per le variazioni retributive; ii) le attività di definizione degli obiettivi e valutazione delle prestazioni a

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cura del responsabile diretto della risorsa e del Responsabile della Direzione/Ufficio competente, la verifica del raggiungimento degli obiettivi assegnati da parte della Direzione Operazioni; iii) le attività di autorizzazione di incrementi retributivi/una tantum in capo al Responsabile della Direzione competente.

In ogni caso, quando, per la specifica natura del servizio o per altra circostanza da valutarsi in relazione al caso concreto, appaia probabile, o comunque ragionevole, un sensibile innalzamento della soglia di rischio per la commissione dei reati indicati nella Sezione 3 della presente Parte Speciale, il soggetto incaricato di svolgere l’attività in questione è tenuto a comunicare all’OdV le circostanze per cui ritiene probabile e/o ragionevole un innalzamento del rischio dei reati di cui sopra.

L’OdV, ricevuta la comunicazione e valutate le circostanze, adotterà e comunicherà le cautele ritenute, nel caso di specie, più idonee a scongiurare la commissione delle condotte delittuose, avendo particolare riguardo al principio di segregazione e separazione dei compiti.

Sistema di deleghe coerente con le responsabilità o rganizzative assegnate

Le attività di selezione, gestione ed amministrazione del personale e del sistema premiante sono svolte nel pieno rispetto del sistema dei poteri e delle deleghe adottato dalla Società.

Possibili occasioni dell'illecito

A titolo esemplificativo, ma non esaustivo, si riportano di seguito alcune possibili attività concretamente esposte al rischio di commissione di uno dei reati di cui alla Sezione 3 della presente Parte Speciale: i) gestione della selezione e assunzione del personale; ii) gestione amministrativa del personale dipendente e non; iii) gestione del sistema di rilevazione delle presenze; iv) gestione ed autorizzazione dei pagamenti; v) gestione e verifica dei rimborsi spese; vi) definizione degli incentivi; vii) valutazione delle prestazioni; viii) autorizzazione e pagamento degli incrementi di retribuzione.

Attività di monitoraggio qualità erogata servizi TP L

Principi Generali di Comportamento

L’attività di monitoraggio qualità erogata servizi TPL, o comunque connesse con tale attività deve avvenire nel pieno rispetto di puntuali procedure aziendali (PQ012 - Monitoraggio Qualità Erogata dai gestori del servizio di trasporto pubblico locale; PQ 035 – controllo della regolarità del servizio di trasporto pubblico; PQ 044 – controllo della produzione del servizio di Metropolitana; PQ045 - Controllo della produzione del servizio del tpl esternalizzato; PQ046 - Controllo della produzione del servizio di tpl svolto da ATAC).

Nello svolgimento del processo in esame, i Destinatari del presente Modello devono conformarsi ai presenti principi:

� Principio di legalità, con pedissequa osservanza delle vigenti norme legislative, regolamentari di riferimento, nonché dei principi etici, di integrità, e delle procedure interne esistenti;

� Principio di correttezza e trasparenza, a garanzia dell’integrità e della reputazione delle parti; � Principio di buon andamento ed imparzialità; � Principio di economicità e speditezza della funzione; � Principio di precauzione; � Tutela della proprietà intellettuale ed industriale dei gestori del servizio; � Tutela del legittimo affidamento dei terzi;

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� Tracciabilità e documentazione delle attività espletate, con particolare riferimento ai rapporti eventualmente intrattenuti con pubblici funzionari;

� Divieto assoluto di ricevere, per sé od altri, denaro, emolumenti o altra utilità in relazione al compimento delle attività in questione.

Segregazione e Separazione dei compiti

Conformemente alla normativa interna, è assicurata la segregazione funzionale fra le fasi di programmazione, monitoraggio e consuntivazione della qualità erogata.

Quando, per la specifica natura del servizio o per altra circostanza da valutarsi in relazione al caso concreto, appaia probabile, o comunque ragionevole, un sensibile innalzamento della soglia di rischio per la commissione dei reati indicati nella Sezione 3 della presente Parte Speciale, il soggetto incaricato di svolgere l’attività in questione è tenuto a comunicare all’OdV le circostanze per cui ritiene probabile e/o ragionevole un innalzamento del rischio dei reati di cui sopra.

L’OdV, ricevuta la comunicazione e valutate le circostanze, adotterà e comunicherà le cautele ritenute, nel caso di specie, più idonee a scongiurare la commissione delle condotte delittuose, avendo particolare riguardo al principio di segregazione e separazione dei compiti.

Sistema di deleghe coerente con le responsabilità o rganizzative assegnate

L’attività di monitoraggio qualità erogata servizi TPL è svolta nel pieno rispetto del sistema dei poteri e delle deleghe adottato dalla Società.

Possibili occasioni dell'illecito

A titolo esemplificativo, ma non esaustivo, si riportano di seguito alcune possibili attività concretamente esposte al rischio di commissione di uno dei reati di cui alla Sezione 3 della presente Parte Speciale: i) attività di monitoraggio della qualità erogata; ii) attività di rendicontazione dell’attività di monitoraggio espletata; iii) eventuali contatti con pubblici ufficiali e/o incaricati di pubblico servizio di Roma Capitale.

Attività legale; Attività di consulenza ed attività professionali

Principi Generali di Comportamento

L’attività legale, che comprende fra l’altro le attività di gestione del contenzioso, degli accordi e dei procedimenti transattivi, deve avvenire nel rispetto di specifiche procedure aziendali di riferimento: PQ 077 - procedura per il monitoraggio degli affidamenti sotto la soglia dei 40.000 euro relativi ai progetti di Roma servizi per la mobilità;

e deve essere svolta nel rispetto dei seguenti principi:

� Rispetto dell’etica e della deontologia professionale; � Principio di integrità e probità; � Principio di correttezza e professionalità; � Principio di trasparenza e tracciabilità dell’attività svolta; � Principio di legalità, con pedissequa osservanza delle vigenti norme legislative, regolamentari di

riferimento, nonché dei principi etici, di integrità, e delle procedure interne esistenti; � Principio di correttezza e trasparenza, a garanzia dell’integrità e della reputazione delle parti; � Principio di buon andamento ed imparzialità, tenuto conto della rilevanza pubblicistica dell’attività in

questione;

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� Principio di economicità e speditezza della funzione amministrativa; � Principio di precauzione.

Le richieste di avvalersi di consulenze e di prestazioni esterne, nonché la relativa gestione, sono svolte nel rispetto delle specifiche procedure aziendali di riferimento, nonché dei seguenti principi:

� scelta del professionista in base a requisiti di professionalità ed esperienza e nel rispetto delle procedure aziendali;

� possibilità di richiesta solo a cura del Responsabile della Direzione/Ufficio in coerenza con la procura conferita;

� formalizzazione dell’incarico professionale con contratto/lettera di incarico/nomina difensore; � inserimento nel contratto/lettera di incarico o allegazione alla nomina a difensore di apposite clausole in

materia di responsabilità degli enti; � presa visione da parte del professionista del Codice Etico della Società ed accettazione di uniformarsi

alle prescrizioni in esso contenute; i contratti/ordini di acquisto dovranno contenere le sanzioni disciplinari/contrattuali previste in caso di mancato rispetto delle indicazioni del Modello;

� sottoscrizione da parte del professionista di una dichiarazione di assenza dei conflitti di interesse e di accettazione del Codice Etico;

� adeguata evidenza dell’effettivo svolgimento della prestazione. la Direzione/Ufficio che si è avvalso della sua opera deve, prima della liquidazione del relativo onorario, attestare l’effettività della prestazione;

� autorizzazione al pagamento secondo il sistema dei poteri; � archiviazione della documentazione relativa all’incarico svolto a cura della Direzione/Ufficio competente; � i rapporti con le Autorità e con i pubblici funzionari che svolgono funzioni giudiziarie, ispettive o di

vigilanza, o funzioni comunque connesse al contenzioso amministrativo o giudiziario, devono essere curate esclusivamente dalle Direzioni/Uffici competenti e devono essere improntate alla massima trasparenza, correttezza e collaborazione, nel rispetto delle leggi e delle altre norme vigenti in materia. In particolare, occorre evitare di esercitare ogni tipo di pressione o comunque di influenzare indebitamente le determinazioni di detti organi.

Segregazione e Separazione dei compiti

La gestione dell’attività legale è svolta garantendo la segregazione tra: i) le attività di assistenza legale svolte dal professionista nominato; ii) le attività di controllo sull'andamento dei contenziosi svolte dall’Ufficio competente; iii) le attività autorizzative svolte dall’Amministratore Delegato o da altro soggetto delegato.

Quando è necessario il ricorso a professionalità esterne, la normativa interna prevede la segregazione tra i) la fase esecutiva, che compete alla Direzione/Ufficio richiedente; ii) la fase di autorizzazione, che compete al personale dotato degli adeguati poteri secondo il sistema interno delle deleghe; iii) la fase di controllo, che compete alla Direzione Amministrativa per gli aspetti contrattuali.

Quando, per la specifica natura del servizio o per altra circostanza da valutarsi in relazione al caso concreto, appaia probabile, o comunque ragionevole, un sensibile innalzamento della soglia di rischio per la commissione dei reati indicati nella Sezione 3 della presente Parte Speciale, il soggetto incaricato di svolgere l’attività in questione è tenuto a comunicare all’OdV le circostanze per cui ritiene probabile e/o ragionevole un innalzamento del rischio dei reati di cui sopra.

L’OdV, ricevuta la comunicazione e valutate le circostanze, adotterà e comunicherà le cautele ritenute, nel caso di specie, più idonee a scongiurare la commissione delle condotte delittuose, avendo particolare riguardo al principio di segregazione e separazione dei compiti.

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Sistema di deleghe coerente con le responsabilità o rganizzative assegnate

L’attività legale è svolta nel pieno rispetto del sistema dei poteri e delle deleghe adottato dalla Società.

Possibili occasioni dell'illecito

A titolo esemplificativo, ma non esaustivo, si riportano di seguito alcune possibili attività concretamente esposte al rischio di commissione di uno dei reati di cui alla Sezione 3 della presente Parte Speciale: i) contatti con magistrati ordinari o speciali; ii) ricerca di professionisti esterni ed affidamento di incarichi; iii) definizione dei servizi da acquistare e del relativo corrispettivo; iv) verifica della corrispondenza tra servizi acquistati e ordinati.

Attività direzione lavori

Principi Generali di Comportamento

La gestione delle attività di direzione lavori, o comunque connesse con tali attività deve avvenire nel pieno rispetto di puntuali procedure aziendali (PQ019 – Direzione lavori; PQ 058 – Gestione dell’iter amministrativo per la realizzazione degli scavi stradali e per la posa di canalizzazioni nel sottosuolo a servizio degli impianti di segnalazione luminosa nuovi e/o esistenti; PLS/002 – sicurezza stradale).

Nello svolgimento del processo in esame, i Destinatari del presente Modello devono conformarsi ai presenti principi:

� Principio di legalità, con pedissequa osservanza delle vigenti norme legislative, regolamentari di riferimento, nonché dei principi etici, di integrità, e delle procedure interne esistenti;

� Principio di correttezza e trasparenza, a garanzia dell’integrità e della reputazione delle parti; � Principio di buon andamento ed imparzialità, tenuto conto della rilevanza pubblicistica dell’attività in

questione; � Principio di economicità e speditezza della funzione amministrativa; � Principio di precauzione; � Tutela della riservatezza e protezione dei dati personali dei soggetti coinvolti nel procedimento; � Tutela del legittimo affidamento dei terzi; � Tracciabilità e documentazione delle attività espletate, con particolare riferimento ai rapporti

eventualmente intrattenuti con pubblici funzionari; � Divieto assoluto di ricevere, per sé od altri, denaro, emolumenti o altra utilità in relazione al compimento

delle attività in questione.

Segregazione e Separazione dei compiti

La Società è dotata di procedure interne idonee a garantire adeguatamente la segregazione funzionale e la separazione dei compiti nelle varie fasi del processo di direzione lavori, anche nelle ipotesi in cui si renda necessario apportare varianti al progetto.

Quando, per la specifica natura del servizio o per altra circostanza da valutarsi in relazione al caso concreto, appaia probabile, o comunque ragionevole, un sensibile innalzamento della soglia di rischio per la commissione dei reati indicati nella Sezione 3 della presente Parte Speciale, il soggetto incaricato di svolgere l’attività in questione è tenuto a comunicare all’OdV le circostanze per cui ritiene probabile e/o ragionevole un innalzamento del rischio dei reati di cui sopra.

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L’OdV, ricevuta la comunicazione e valutate le circostanze, adotterà e comunicherà le cautele ritenute, nel caso di specie, più idonee a scongiurare la commissione delle condotte delittuose, avendo particolare riguardo al principio di segregazione e separazione dei compiti.

Possibili occasioni dell'illecito

A titolo esemplificativo, ma non esaustivo, si riportano di seguito alcune possibili attività concretamente esposte al rischio di commissione di uno dei reati di cui alla Sezione 3 della presente Parte Speciale: i) redazione dello Stato di Avanzamento Lavori; ii) rilascio dei certificati previsti dalla legge; iii) controllo sulla regolare esecuzione dei lavori; iv) attività ispettiva in cantiere e reporting.

5. Il sistema dei controlli 5.1. II sistema in linea generale Le attività sensibili vengono svolte nel rispetto delle leggi e regolamenti vigenti, delle norme del Codice di Comportamento, dei valori e delle politiche della Società, delle regole contenute nel Modello e nei protocolli attuativi dello stesso. Il sistema dei controlli, adottato dalla Società con riferimento ai reati nei rapporti con la Pubblica Amministrazione, prevede per le attività suindicate:

- principi di controllo “generali”, presenti in tutte le attività sensibili; - principi di controllo “specifici”, applicati alle singole attività sensibili.

5.2. Principi di controllo generali La Società considera come principi di controllo generali le seguenti regole poste a fondamento dei comportamenti di tutto il personale che agisce per la Società stessa. Gli Organi Sociali, i Rappresentanti, i Dipendenti, i Collaboratori e i Partners commerciali e finanziari di Roma Mobilità, nella loro qualità di “Destinatari” del Modello, e segnatamente della presente parte Speciale, sono tenuti a:

• osservare tutte le leggi e regolamenti che disciplinano l’attività aziendale, con particolare riferimento quelle che comportano contatti e rapporti con la Pubblica Amministrazione, e le attività assimilabili allo svolgimento di una pubblica funzione o di un pubblico servizio;

• instaurare e condurre qualsiasi rapporto con la Pubblica Amministrazione sulla base di criteri di massima correttezza e trasparenza;

• instaurare e condurre qualsiasi rapporto con i terzi sulla base di criteri di correttezza e trasparenza che garantiscano il buon andamento della funzione o servizio e l’imparzialità nello svolgimento degli stessi, in tutte le attività in cui gli esponenti aziendali siano qualificabili come pubblici ufficiali o incaricati di pubblico servizio.

Conseguentemente, è fatto espresso divieto a carico dei Destinatari del Modello di porre in essere comportamenti:

• tali da integrare le fattispecie di reato sopra considerate (artt. 24 e 25 del Decreto);

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• che, sebbene risultino tali da non costituire di per sé fattispecie di reato rientranti tra quelle sopra considerate, possano potenzialmente diventarlo;

• non conformi alle procedure aziendali o, comunque, non in linea con i principi espressi dal presente Modello e del Codice Etico;

• tali da favorire qualsiasi situazione di conflitto di interessi nei confronti della Pubblica Amministrazione in relazione a quanto previsto dalle suddette ipotesi di reato.

Nell’ambito dei suddetti comportamenti la Società vieta, in particolare, di:

• effettuare elargizioni in denaro a pubblici funzionari italiani o stranieri;

• promettere o offrire, anche per interposta persona, denaro, beni o altre utilità a pubblici ufficiali o incaricati di pubblico servizio, in relazione al compimento di atti d’ufficio;

• distribuire e/o ricevere omaggi e regali al di fuori di quanto previsto dalle regole adottate dalla Società o comunque per acquisire trattamenti di favore nella conduzione di qualsiasi attività aziendale. In particolare, è vietata qualsiasi forma di regalo a funzionari pubblici italiani ed esteri (anche in quei paesi in cui l’elargizione di doni rappresenta una prassi diffusa), o a loro familiari, che possa influenzare l’indipendenza di giudizio o indurre ad assicurare un qualsiasi vantaggio per l’azienda. Gli omaggi consentiti si caratterizzano sempre per l'esiguità del loro valore o perché volti a promuovere iniziative di carattere artistico (ad esempio, la distribuzione di libri d'arte). I regali offerti o ricevuti - salvo quelli di modico valore - devono essere documentati in modo adeguato per consentire le prescritte verifiche;

• accordare o promettere altri vantaggi di qualsiasi natura (es. promesse di assunzione, utilizzo di beni aziendali ecc.) in favore di rappresentanti della Pubblica Amministrazione italiana o straniera che possano determinare le stesse conseguenze previste al precedente punto (il presente riferimento ai rapporti con la Pubblica Amministrazione e quelli successivi indicati nel testo valgono in relazione ai rapporti con gli enti pubblici e con i soggetti incaricati di pubblico servizio);

• effettuare/ricevere prestazioni a favore/da parte di fornitori o partner commerciali, che non trovino adeguata giustificazione nel contesto del rapporto contrattuale con gli stessi;

• riconoscere compensi in favore di fornitori di beni e servizi nonché di consulenti che non trovino adeguata giustificazione in relazione al tipo e/o oggetto di incarico da svolgere ed alle prassi vigenti in ambito locale;

• presentare dichiarazioni non veritiere, ovvero omettere fraudolentemente informazioni dovute o comunque richieste dirette allo Stato o ad altri enti pubblici nazionali o comunitari;

• presentare dichiarazioni non veritiere ad organismi pubblici nazionali o comunitari al fine di conseguire finanziamenti, contributi o erogazioni di qualsiasi natura;

• destinare somme ricevute da organismi pubblici nazionali o comunitari a titolo di erogazioni, contributi o finanziamenti a scopi diversi da quelli per cui sono stati erogati;

• esercitare indebite pressioni o sollecitazioni su pubblici agenti in vista del compimento di attività inerenti l’ufficio;

• abusare della qualità di incaricato di pubblico servizio e di Pubblico Ufficiale nonché dei relativi poteri, costringendo o inducendo taluno a dare o a promettere indebitamente denaro o altre utilità.

In particolare, in considerazione delle attività svolte dalla Società per conto di Roma Capitale, a tutti coloro che operano nel suo interesse e in qualità di pubblici ufficiali o incaricati di pubblico servizio (dipendenti, consulenti, collaboratori a progetto, ecc.) è fatto divieto di:

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Modello di Organizzazione

Gestione e Controllo

D.Lgs 231/2001

Parte Speciale

Reati P.A.

Aggiornato ad aprile 2020

• ricevere ovvero anche solo richiedere elargizioni in denaro per l’esercizio dei propri doveri d’ufficio;

• ricevere ovvero anche solo richiedere, anche per interposta persona, denaro, omaggi e regali ovvero in generale beni o altre utilità;

• ricevere ovvero anche solo richiedere altri vantaggi di qualsiasi natura (es. promesse di assunzione) che eccedano le normali pratiche commerciali e di cortesia o che comunque contrastino con procedure e/o standard aziendali. In particolare, chiunque riceva (i) somme o offerte di denaro è tenuto a rifiutarle, dandone immediatamente comunicazione al proprio Responsabile interno, il quale riferirà all’OdV sul punto, per l’avvio delle azioni conseguenti; (ii) omaggi, regali o vantaggi di altra natura non compresi nelle fattispecie consentite, è tenuto ad informare prontamente il proprio Responsabile della Struttura di appartenenza e/o il Responsabile interno, il quale riferirà all’OdV sul punto.

Ai fini dell’attuazione dei comportamenti di cui sopra:

• i rapporti nei confronti della P.A. per le attività a rischio devono essere gestiti nel rispetto delle procedure aziendali ed essere tracciati nelle Schede di evidenza dai Responsabili interni delle aree potenzialmente a rischio reato;

• gli accordi con i fornitori, consulenti ovvero altri soggetti terzi sono definiti per iscritto con l’evidenziazione di tutte le condizioni dell’accordo stesso - in particolare per quanto concerne le condizioni economiche concordate - e sono verificati ed approvati in base alle vigenti procedure e nel rispetto dei poteri conferiti;

• i pagamenti per cassa devono essere effettuati sulla base delle procedure aziendali e nel rispetto delle normative applicabili. Nessun tipo di pagamento può esser effettuato in natura;

• le dichiarazioni rese ad organismi pubblici nazionali o comunitari ai fini dell’ottenimento di erogazioni, contributi o finanziamenti, devono contenere solo elementi assolutamente veritieri;

• coloro che svolgono una funzione di controllo e supervisione su adempimenti connessi all’espletamento delle suddette attività (pagamento di fatture, destinazione di finanziamenti ottenuti dallo Stato o da organismi comunitari, ecc.) devono porre particolare attenzione sull’attuazione degli adempimenti stessi e riferire immediatamente all’OdV eventuali situazioni di irregolarità;

• le attività connesse a potenziale rischio di commissione dei reati sono regolate da apposita procedura operativa, che evidenzia, tra l’altro ruoli e responsabilità dei soggetti coinvolti;

• eventuali situazioni di incertezza in ordine ai comportamenti da tenere (anche in ragione dell’eventuale condotta illecita o semplicemente scorretta del pubblico agente), all’interpretazione della normativa vigente e delle procedure interne devono essere sottoposte all’attenzione del superiore gerarchico e/o dell’Organismo di Vigilanza.

Nell’intraprendere e gestire qualsiasi rapporto con la Pubblica Amministrazione, i Destinatari debbono conformarsi ai seguenti principi:

• rispetto dei principi di correttezza e trasparenza e garanzia dell’integrità e della reputazione delle parti;

• osservanza delle leggi, dei regolamenti vigenti, dei principi etici, e delle procedure esistenti;

• tracciabilità e documentazione dei rapporti intrattenuti con pubblici funzionari;

• le comunicazioni dirette alla pubblica amministrazione devono essere sottoscritte nel rispetto dei poteri conferiti;

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Modello di Organizzazione

Gestione e Controllo

D.Lgs 231/2001

Parte Speciale

Reati P.A.

Aggiornato ad aprile 2020

• completo rispetto delle competenze aziendali e del sistema delle deleghe in essere, anche con riferimento ai limiti di spesa relativi alle funzioni ed alle modalità di gestione delle risorse finanziarie;

• corretto utilizzo delle procedure informatiche, tenendo conto delle più avanzate tecnologie acquisite in tale settore;

• ogni situazione anomala deve essere tempestivamente segnalata alle funzioni aziendali competenti e all’Organismo di Vigilanza.

Infine:

• tutti i rapporti con la PA necessari per lo sviluppo dei programmi aziendali della Società sono riservati esclusivamente alle funzioni aziendali a ciò delegate;

• tutti i rapporti con PA e tutti gli accessi presso l’Autorità pubblica in cui vengano prese decisioni impegnative per la Società (ovvero decisioni che implicano la nascita/insorgenza di diritti, obblighi e/o doveri a carico della Società ancorché si possano configurare come assunzione di impegni giuridicamente non vincolanti) devono essere curati da soggetti di adeguato livello e inquadramento, ove possibile, almeno di livello dirigenziale.

5.3. Principi di controllo specifici I principi di controllo di carattere specifico sono stati adottati sulla base delle indicazioni contenute nelle Linee Guida di Confindustria per la costruzione dei Modelli di organizzazione, gestione e controllo ex D.Lgs. 231/2001 e sono stati applicati nell’ambito della realtà organizzativa ed operativa della Società. Tali principi sono di seguito indicati e sono poi descritti in corrispondenza di ogni processo sensibile:

− Esistenza di procedure/linee guida formalizzate : esistenza di specifici documenti volti a disciplinare principi di comportamento e modalità operative per lo svolgimento dell’attività, caratterizzati da una chiara ed esaustiva definizione di ruoli e responsabilità e da un’appropriatezza delle modalità previste per l’archiviazione della documentazione rilevante.

− Separazione dei compiti: l’esistenza di una preventiva ed equilibrata distribuzione delle responsabilità

e previsione di adeguati livelli autorizzativi anche all’interno di una stessa Unità Organizzativa, idonei ad evitare commistione di ruoli potenzialmente incompatibili o eccessive concentrazioni di responsabilità e poteri in capo a singoli soggetti.

− Esistenza di un sistema di deleghe coerente con le responsabilità organizzative assegnate:

l’attribuzione di poteri esecutivi, autorizzativi e di firma coerenti con le responsabilità organizzative e gestionali assegnate nell’ambito dell’attività descritta, oltre che chiaramente definiti e conosciuti all’interno della Società.

6. Flussi informativi verso l’OdV

Al fine di garantire l’efficace attuazione del Modello, specie con riferimento ai reati indicati nella presente Parte Speciale, la Società si è dotata di un sistema di reporting in grado di assicurare un costante ed effettivo flusso di informazioni verso l’Organismo di Vigilanza.

Il sistema anzidetto è specificato nel Documento “Linee Guida per la compilazione e la trasmissione delle schede di evidenza all’Organismo di Vigilanza” da considerarsi allegato al presente Modello e a cui si fa espresso rimando.