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Indice:

Indice: ..............................................................................................................1

Bibliografia: .....................................................................................................3

La cronologia della guerra ...............................................................................4

Le origini della guerra......................................................................................6

La guerra lampo di Hitler: l’occupazione della Polonia e l’offensiva ad occidente. .........................................................................................................7

L’espandersi del conflitto.................................................................................9

Le campagne di Russia e d’Africa, l’intervento degli Stati Uniti e i successi giapponesi nel Pacifico (1941 – 1942)...........................................................10

La controffensiva alleata su ogni fronte (1942 – 1943) .................................13

La guerra in Europa: Dallo sbarco in Normandia alla resa tedesca (1944 – 1945) ..............................................................................................................16

La fine della guerra in Estremo Oriente (1944 – 1945)..................................18

Benito Mussolini ............................................................................................20

Biografia .....................................................................................................20

Biografia (INGLESE) .................................................................................24

Socialist Affiliations ...................................................................................24

Birth of Fascism..........................................................................................25

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Bibliografia:

Moduli di storia vol. 3 “Il Novecento” Giorgio De Vecchi, Giorgio Giovanetti, Emilio Zanette (edizioni Scolastiche Bruno Mondadori) Atlante Storico Georges Duby Società Editrice Internazionale Torino Enciclopedia Encarta DVD http:\\www.gransito.com http:\\www.studenti.it http:\\www.google-immagini.it

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La cronologia della guerra 1939 Settembre : Truppe tedesche attaccano la Polonia ; Francia e Gran Bretagna dichiarano guerra alla Germania ; Varsavia capitola ; truppe sovietiche occupano la Polonia orientale secondo quanto stabilito nel "Patto Nazi-Sovietico" ; l’Italia proclama lo stato di non belligeranza . Novembre : L’Unione Sovietica attacca sorprendentemente la Finlandia . 1940 Aprile/Maggio : La Germania occupa la Danimarca e la Norvegia . Maggio/Giugno : Attacco tedesco alla Francia , che capitola . Giugno : L’Italia entra in guerra e attacca la Francia , già vinta dalla Germania nazista ; in Francia vanno organizzandosi i primi nuclei di resistenza anti-tedesca .Luglio/Settembre : Battaglia d’Inghilterra durante la quale gli inglesi respingono gli attacchi aerei tedeschi . Agosto/Ottobre : Offensiva italiana in Africa , bloccata dalle forze inglesi . Ottobre : L’Italia attacca la Grecia senza successo . Novembre : Attacco inglese alla flotta italiana nel porto di Taranto ; all’Italia vengono inflitti gravissimi danni . 1941 Marzo : Gli Stati Uniti , ancora neutrali , promulgano la legge "affitti prestiti" , un provvedimento , di fatto , totalmente a favore dell’Inghilterra . Marzo/Aprile : Vittoriose campagne tedesche contro Grecia , Jugoslavia ed in Africa Settentrionale . Giugno : Truppe tedesche e alcuni contingenti italiani attaccano l’Unione Sovietica ; l’offensiva , vittoriosa , si promulga sino a dicembre . Agosto : Incontro tra Roosevelt e Churchill , firma della Carta Atlantica . Dicembre : Attacco giapponese a Pearl Harbor ; gli Stati Uniti entrano in guerra. 1942 Gennaio/Aprile : Importanti vittorie giapponesi in Asia . Maggio/Giugno : Controffensiva americana nel Pacifico contro il Giappone .

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Giugno : Nuova offensiva tedesca in Unione Sovietica . Ottobre/Novembre : Truppe inglesi sconfiggono in Africa le armate dell’Asse . Novembre : Controffensiva sovietica , l’armata nazista è imbottigliata a Stalingrado ; truppe alleate sbarcano in Marocco . 1943 Gennaio : Le truppe naziste sgombrano la Libia . Febbraio : A Stalingrado l’armata tedesca si arrende . Maggio : Gli alleati conquistano la Tunisia . Luglio : Sbarco americano in Sicilia ; Mussolini viene fatto arrestare dal re . Badoglio diviene capo del governo ; i Tedeschi assumono il controllo militare della penisola italiana . Agosto : La Sicilia è completamente conquistata dagli statunitensi . Gli alleati continuano a salire lungo la penisola ; Badoglio chiede l’armistizio ; L’Italia non è più alleata con la Germania ; Formazione dei primi gruppi partigiani . Novembre/Dicembre : Conferenza di Teheran tra Churchill , Roosevelt e Stalin. 1944 Gennaio : Le truppe russe liberano la Crimea e l’Ucraina ed entrano in Polonia . Febbraio/Ottobre : Offensive americane contro i giapponesi . La situazione nel Pacifico è ormai totalmente appannaggio degli USA . Giugno : Le armate alleate entrano a Roma ; Sbarco alleato in Normandia . Luglio : Attentato senza successo ad Hitler . Agosto/Settembre : Parigi e quasi la totalità di Francia e Belgio sono liberate dagli alleati . Agosto/Ottobre : L’esercito sovietico entra in Romania , Bulgaria , Estonia e Lettonia . Ottobre : I tedeschi si ritirano da Atene e dalla penisola greca . 1945 Gennaio/Marzo : I russi entrano in Polonia , Ungheria , Cecoslovacchia ed Austria . Febbraio : Conferenza di Jalta tra Churchill , Roosevelt e Stalin , nella quale decidono il futuro assetto dell’Europa . Marzo : Truppe americane varcano il Reno ed entrano in Germania . Aprile : Truppe statunitensi e truppe sovietiche si incontrano sull’Elba ; nel Pacifico la marina statunitense ha ormai il totale controllo su quella nipponica . Aprile/Maggio : Battaglia finale a Berlino ; la capitale tedesca viene devastata ; Hitler si uccide. Maggio : La Germania capitola senza condizioni ; La guerra in Europa è terminata.

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Agosto : Gli Stati Uniti sganciano la bomba atomica sulle città nipponiche di Hiroshima e Nagasaki ; anche il Giappone si arrende senza condizioni . Settembre : Il Giappone firma la resa , è la fine della Seconda Guerra Mondiale

Le origini della guerra La seconda guerra mondiale fu originata dall’azione aggressiva della Germania

in Europa e del Giappone in Asia. Mentre in Germania l’ascesa al potere di

Hitler aveva segnato la rinascita del nazionalismo, in Giappone si vedeva nella

creazione di un grande impero la soluzione dei gravi problemi interni.

Incoraggiato dal potere conquistato da Hitler, Mussolini assunse un

atteggiamento colonialista e nel 1936 proclamò l’Impero d’Etiopia. In seguito,

assieme alla Germania offrì il proprio appoggio alla guerra di Franco contro il

fronte popolare spagnolo. A questi primi atti di violenza, gli stati democratici

non reagirono, mentre l’Italia e la Germania erano sempre più unite dall’asse

Roma – Berlino.

Il 1° settembre 1939 ci fu

l’invasione della Polonia da parte

della Germania a causa della

rivendicazione della città di

Danzica. Questo fu l’ultimo anello

di una catena di atti aggressivi con

i quali Hitler voleva realizzare il III

Reich (3° grande impero tedesco),

avendo già annesso alla Germania

Austria e Cecoslovacchia. Fu a

questo punto che Francia e Gran Bretagna dichiararono guerra alla Germania, il

3 settembre ebbe così inizio il 2° conflitto mondiale. In seguito i due stati

condussero trattative con l’Unione Sovietica per ottenerne l’appoggio, ma si Enrico Andreoli 6

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conclusero velocemente quando, i ministri degli esteri sovietici firmarono il

patto di non – aggressione con la Germania. Mussolini nonostante fosse legato

ad Hitler e alla Germania dal “ patto d’acciaio “ con il quale si impegnava in

caso di conflitto ad intervenire a favore dell’alleato, si vide costretto a causa

della grave impreparazione delle forze armate italiane a proclamare, con il

consenso del Fuhrer, lo stato di non belligeranza dell’Italia.

La guerra lampo di Hitler: l’occupazione della

Polonia e l’offensiva ad occidente. In meno di un mese fu occupato tutto il territorio polacco. La Polonia venne

divisa fra la Germania e

l’Unione sovietica: a questa

spettò, sulla base di precedenti

accordi il potere sulle

repubbliche Baltiche e su una

parte della Finlandia. Hitler

intanto, stava preparando

l’offensiva anche ad occidente,

tale attacco ebbe inizio nel

maggio del ’40.

Dopo alcuni successi nell’Atlantico, con l’azione di sommergibili, mine

magnetiche e di unità corsare, indirizzò il suo attacco verso le coste del mare

del nord. Occupò Danimarca e Norvegia (aprile – giugno 1940) e invase Olanda

e Belgio nonostante fossero neutrali. Le truppe francesi furono aggirate e

travolte dalle corazzate tedesche che poterono così raggiungere Parigi il 14

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giugno. Nell’arco di dieci giorni tutto il territorio settentrionale francese era in

mano ai tedeschi.

Il 10 giugno, nel frattempo

Mussolini aveva dichiarato

guerra alla Francia e alla

Gran Bretagna. Egli ritenne

opportuno anticipare

l’intervento dell’Italia in

previsione della futura, e

ormai prossima, resa della

Francia e delle concessioni

territoriali che ne sarebbero derivate. L’esercito tuttavia non era in grado di

sostenere un tale sforzo bellico; prova ne è che le truppe italiane, colte di

sorpresa dalla dichiarazione di guerra, furono costrette a ritardare l’attacco alle

frontiere francesi, per conseguire al termine delle operazioni, due giorni dopo,

risultati di scarso rilievo e Mussolini dovette accontentarsi di modeste

assegnazioni territoriali.

L’8 agosto del 1940 Hitler ordinò l’offensiva aerea sulla Gran Bretagna che

durò fino al 31 ottobre dello stesso anno. Gli inglesi resistettero ai continui

bombardamenti che si scatenarono sulle loro città e l’aviazione tedesca, pur

superiore per numero di unità, non riuscì a prevalere su quella inglese. A

rendere efficace la difesa inglese contribuì in modo particolare l’impiego del

Radar. Hitler fu costretto a rinunciare allo sbarco nell’isola. Questa prima

sconfitta si dimostrò determinante per l’esito finale del conflitto.

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L’espandersi del conflitto Durante l’attacco tedesco agli stati

occidentali, L’U.R.S.S. procedette alla

definitiva incorporazione dei paesi

baltici. Per fermare l’avanzata russa,

Hitler, si preoccupò d’intervenire nelle

regioni orientali dell’Europa e firmò

con il Giappone il 27 settembre 1940 un

patto che rappresentava un’aperta

minaccia all’Unione Sovietica a causa

dell’impegno sottoscritto dalle potenze

dell’asse di costruire una grande Asia.

Intanto Mussolini, combatteva gli inglesi nel Mediterraneo e in Africa dove

nell’Agosto del 1940 l’esercito Italiano occupava la Somalia e nel settembre

dello stesso anno avanzò verso l’Egitto. Successivamente il Duce tentò la

conquista della Grecia, ma l’armata Italiana non solo non riuscì ad occupare il

territorio Greco, anzi fu costretta ad arretrare in Albania di fronte alla

controffensiva di truppe ben addestrate. L’apertura da parte dell’Italia di due

nuovi fronti non aveva significato per l’Asse alcuna conquista di degno rilievo

per il futuro del conflitto e già alla fine del ’40 si registrarono i primi successi

inglesi nella controffensiva in Africa orientale.

Un nuovo attacco alla Grecia fallì miseramente e Hitler fu costretto a fare

intervenire le proprie armate sui fronti aperti da Mussolini, per rimediare ai

fallimenti delle truppe italiane. Le sconfitte subite nel mediterraneo, ebbero

l’effetto d’indicare il punto debole dello schieramento nell’Asse e di riportare in

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equilibrio la situazione che sembrava a favore della Germania. Nel ’41 la Gran

Bretagna, forte degli aiuti ricevuti dagli USA, che le permisero la ripresa, fece

si, che alcuni Stati europei tesero ad uscire dall’alleanza con Berlino.

Nell’aprile del ’41 la Germania iniziò la campagna dei Balcani con un

imponente schieramento e l’appoggio degli eserciti italiano, bulgaro e

ungherese. I tedeschi conquistarono la Jugoslavia, la Grecia e Creta. Hitler che

fino a questo momento aveva riportato molte vittorie ma nessuna decisiva per

l’esito finale del conflitto fu costretto ad affrontare l’U.R.S.S..

Le campagne di Russia e d’Africa, l’intervento

degli Stati Uniti e i successi giapponesi nel

Pacifico (1941 – 1942) Il 22 giugno 1941 ebbe

inizio l’attacco a

sorpresa della Germania

all’U.R.S.S.. Le armate

tedesche sfondarono le

frontiere russe secondo

tre diverse linee di

marcia. La prima verso

Leningrado, la seconda

verso Mosca e la terza

verso Kijev e Harkov. I tedeschi raggiunsero in meno di un mese la linea

fortificata Stalin, che andava dal golfo di Finlandia al Mar Nero guadagnando

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ogni giorno chilometri su chilometri. Nell’Ucraina le forze Russe opposero una

tenacia resistenza. Ciò non impedì che in agosto la parte occidentale della

Regione fosse in mano ai tedeschi, e in ottobre Leningrado restò isolata dal

restò dell’U.R.S.S.. Nonostante le rilevanti conquiste, il piano di Hitler poteva

dirsi a questo punto fallito. Stalin, infatti, non aveva buttato allo sbaraglio il

grosso delle sue forze come il Fuhrer aveva previsto, ma l’aveva mantenuto al

di la delle zone conquistate dal nemico, così, al termine dell’offensiva i tedeschi

non solo dovevano accusare perdite rilevanti ma dovevano subire anche dopo il

loro inutile tentativo di conquistare Mosca, la controffensiva dei sovietici.

In Africa gli inglesi poterono riunire le forze e nel novembre del 1941 ebbe

inizio la controffensiva che riconsegnò l’intera Cirenaica alle truppe

britanniche.

Quasi contemporaneamente della ripresa degli inglesi in Africa avvenne

l’entrata in guerra degli Stati Uniti. L’episodio che provocò l’intervento

statunitense nella seconda guerra mondiale fu l’attacco dei giapponesi alla base

aeronavale di Pearl Harbor nelle Hawaii il 7 dicembre 1941. Il Giappone mirava

da tempo ad estendere il suo dominio in estremo oriente: aveva occupato la

Manciuria, invaso la Cina occupando Pechino, Shanghai e Nanchino, aveva

esteso la sua occupazione all’Indocina Francese suscitando la reazione di

Roosevelt e Churchill, (rispettivamente il Presidente degli U.S.A. e il primo

ministro inglese) che avevano deciso la sospensione di rifornimenti di petrolio

essenziale all’economia giapponese.

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Da qui la decisione di attaccare gli Stati Uniti come premessa per la conquista

della supremazia navale nel Pacifico. Il Piano operativo giapponese tendeva alla

creazione di una fascia difensiva intorno allo stato con la possibilità di sfruttare

entro questo perimetro le notevoli ricchezze offerte dalle terre del Pacifico sud

– occidentale. Il congresso americano votò lo stato di guerra contro il Giappone.

Germania e Italia su richiesta del governo nipponico che si avvaleva del patto

stipulato precedentemente, dichiararono guerra agli Stati Uniti. Il 1° gennaio del

1942 venticinque Stati firmarono l’atto costitutivo delle Nazioni Unite e

formarono un blocco compatto contro la coalizione Nazifascista. Gli Americani

in questa prima fase della guerra nel Pacifico decisero di tenere una condotta

puramente difensiva.

Nel frattempo gli Italo –

Tedeschi, effettuate con

successo alcune operazioni

nel Mediterraneo, fecero

affluire in Libia un notevole

gruppo di forze. Ad El-

Alamein si spense la spinta

iniziale sia per la difesa

opposta dagli inglesi sia per il difetto di rifornimenti: 400 Km di deserto

separavano le divisioni Italo – Tedesche dalle basi. Nell’ottobre del ’42 il

contrattacco alleato segnò la fine della guerra d’Africa.

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La controffensiva alleata su ogni fronte (1942

– 1943)

Dal maggio ’42 gli Stati Uniti, terminata la fase difensiva nella guerra del

Pacifico iniziarono una fase di difesa attiva. La flotta americana, si rivelò più

efficiente che quella giapponese e meglio organizzata per la disponibilità di

numerose basi, utili per il rifornimento di combustibili e carburanti e per

l’imbarco delle truppe. Le parti erano ormai invertite: il Giappone modificò il

proprio piano operativo riducendo in modo notevole il progettato “perimetro

difensivo”, mentre gli Stati Uniti tendevano alla conquista delle isole del

Pacifico. La disparità di forze divenne evidente nel ’43 quando gli americani

avanzarono sia nel Pacifico centrale sia in quello sud – occidentale. La presenza

americana si faceva sentire anche sui fronti occidentali. Le forze inglesi e

statunitensi eseguivano le direttive di un unico comando in ogni luogo. I

bombardieri, inviati in Gran Bretagna, iniziarono nell’agosto del’42 i loro voli

sull’Europa, arrecando gravi danni

all’industria bellica tedesca. Quando

le truppe statunitensi sbarcarono in

Marocco e Algeria, i tedeschi si

trovarono serrati tra le armate anglo –

americane. Nell’aprile del ‘43 le

truppe americane si congiunsero con

quelle inglesi e le ultime forze italo –

tedesche furono costrette a firmare la resa.

Le coste tunisine costituirono la base per la campagna d’Italia. Gli alleati

effettuarono lo sbarco sulle coste meridionali della Sicilia ad Anzio. Gli

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americani occuparono l’isola in circa quaranta giorni e le previsioni ottimistiche

fatte da Mussolini crollarono in breve tempo. Del resto solo una minoranza

credeva ancora nella vittoria dell’Asse.

Questo si poteva capire perché

nel marzo del ’43 le masse

popolari scioperarono contro

il governo, i partiti politici,

disciolti dal regime, ripresero

clandestinamente la propria

attività e alcuni gruppi

avevano posto come priorità

l’uscita dell’Italia dalla

guerra.

Il 25 luglio Vittorio Emanuele

III (Re d’Italia) fece arrestare Mussolini e affidò il governo a Badoglio. Questo

dapprima continuò il conflitto poi, iniziò le trattative per l’armistizio.

L’annuncio avvenne

l’8 settembre del 1943 ma, le truppe italiane si ritrovarono indifese contro la

reazione tedesca.

Gli anglo – americani sbarcati in Calabria entrarono il 1° ottobre a Napoli,

ormai in mano alla popolazione insorta contro i nazisti.

La loro marcia a nord incontro delle forti linee di resistenza: alla fine del ’43

mentre Mussolini, liberato dai tedeschi, costituiva la repubblica di Salò, le

truppe americane erano ferme sulla linea Gustav. E’ da dire che la lentezza

delle operazioni rientrava nel piano statunitense, infatti, lo scopo non era quello

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di raggiungere la Germania attraverso l’Italia

ma quello di indebolire la difesa tedesca,

tenendo impegnato nella penisola un rilevante

numero di divisioni avversarie ed evitandone

così l’impiego su altri fronti strategicamente

più importanti.

La controffensiva Russa cominciata nel ’42

trovò il suo epicentro nella città di

Stalingrado, che raggiunta dall’armata tedesca

e attaccata da ogni lato non rese le armi. I tedeschi assedianti Stalingrado

divennero assediati. Hitler ordinò di non abbandonare il campo ma la sua

armata dovette arrendersi nel febbraio del’43. Nella ritirata resa ancora più

problematica dall’inverno russo, persero la vita migliaia di soldati di cui la

maggior parte italiani.

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La guerra in Europa: Dallo sbarco in

Normandia alla resa tedesca (1944 – 1945)

Sconfitta in Africa, costretta in U.R.S.S. ad abbandonare quasi tutte le posizioni

conquistate, martellata dai bombardamenti che ridussero le sue città ad ammassi

informi di rovine, la Germania iniziò il 1944 già sull’orlo della sconfitta. La

Resistenza che nacque come moto spontaneo di reazione alla politica della

Germania, divenne un vero e proprio “secondo fronte” che creò gravi problemi

organizzativi e militari ai tedeschi. In Italia e in Francia gli anglo – americani

ebbero i primi rapporti con i mo

vimenti clandestini.

olo nel maggio del’44, a S

causa del sistema

appenninico e delle

condizioni meteorologiche,

gli alleati statunitensi

riuscirono a sfondare il fronte

della linea Gustav giungendo

a Roma nel giugno ’44 e a Firenze nel settembre dello stesso anno. Qui le

operazioni alleate dovettero subire al sopraggiungere dell’inverno una nuova

sosta sulla linea Gotica. Nella primavera del ’45, con la ripresa dell’avanzata

alleata e dell’azione partigiana anche l’Italia del Nord fu liberata: il 25 aprile gli

alleati entrarono a Milano e Genova, il 26 a Torino. Il 29 aprile Mussolini fu

catturato mentre tentava la fuga in Svizzera e successivamente giustiziato.

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Nel frattempo il comando anglo –

americano sferrò il suo attacco ad Ovest

della Francia, precisamente in

Normandia. Occupata la Bretagna, le

truppe alleate avanzarono nell’interno

della Francia verso Parigi. Qui il 19

agosto venne dato l’ordine di

insurrezione: i carri armati americani,

preceduti da quelli francesi, entrarono

nella città e il comando della

guarnigione tedesca firmò la resa. Ai

primi di settembre quasi tutta la Francia

era ormai liberata e De Gaulle poteva

costituire il nuovo governo. Intanto gli

alleati entravano nel Belgio e nell’Olanda.

Sul fronte sovietico, i russi dopo aver sgomberato tutto il proprio territorio

dall’esercito invasore, lanciarono successivi attacchi che all’inizio dell’ultimo

anno di guerra, portarono il suo esercito al confine germanico.

All’inizio del 1945 la situazione in Europa era già ben definita. Ad est la

Germania aveva perso tutti i suoi stati satelliti. Nella Iugoslavia il movimento di

resistenza Tito aveva già rioccupato gran parte del territorio. In Grecia gli

Inglesi avevano liberato Atene con l’ausilio delle forze partigiane. Nelle regioni

dell’Italia settentrionale le comunità di resistenza avevano impegnato una parte

considerevole delle forze nazifasciste.

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Quando gli alleati avevano da poco iniziato l’ultima offensiva contro la

Germania, Stalin, Roosevelt e Churchill si incontrarono a Jalta per concordare il

coordinamento del piano d’attacco e la successiva spartizione in zona

d’influenza dei territori liberati. Il 13 febbraio, si scateno l’attacco contro le

linee fortificate della Germania occidentale, mentre sull’altro confine i russi

forzavano le frontiere orientali. L’armata inglese nel frattempo avanzava da

settentrione. Il 30 aprile Hitler si suicidò insieme con alcuni suoi fidati

collaboratori. L’armata rossa entrò a Berlino il 2 maggio e il 7 la resa della

Germania segnò la fine della 2a guerra mondiale in Europa.

La fine della guerra in Estremo Oriente (1944

– 1945)

Al momento della resa tedesca il

Giappone resisteva ancora agli

americani. Mentre andava

restringendosi il cerchio intorno al

Giappone, questo tentò di rafforzare

le proprie posizioni all’interno della

zona di difesa colpendo le basi

americane in Cina. Con queste

operazioni i giapponesi ottennero

qualche risultato, ma non riuscirono

a contrastare il rifornimento alleato

della Cina. Intanto gli americani

proseguivano nella loro avanzata. Gli U.S.A. possedevano intorno al Giappone

tutti i punti strategici utili per lo scatenamento dell’offensiva finale ma, il

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Giappone non accennava ad arrendersi, anzi ricorse all’impiego di nuovi mezzi

(i Kamikaze) e risparmiò la propria aviazione per resistere all’ultimo attacco

nemico. In ogni modo il Giappone appariva già battuto e il 26 luglio ricevette

dal nuovo presidente degli Stati Uniti, Harry Truman, l’intimazione della resa

incondizionata. Al rifiuto, gli U.S.A. lanciarono su Hiroshima e Nagasaki (6 e 9

agosto) le bombe atomiche. Il 14 agosto l’Impero Nipponico accettò la resa e la

guerra ebbe fine in tutto il mondo.

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Benito Mussolini

Noto anche come : Il Duce

Data di Nascita : 29 luglio 1883

Data di Morte : 28 aprile 1945

Genitori : Alessandro Mussolini e

Rosa Maltoni

Posizione : Presidente del Consiglio

( Duce )

Biografia Benito Mussolini nacque il 29 luglio del 1883 a Dovia di Predappio , in

provincia di Forlì , figlio di Alessandro Mussolini , fabbro ferraio di impronta

socialista , e di Rosa Maltoni maestra elementare . Studiò nel collegio salesiano

di Faenza (1892-93) e poi nel collegio Carducci di Forlimpopoli, conseguendo

nel 1901 il diploma di maestro elementare. Nel frattempo , si iscrisse al partito

socialista , nel 1902 andò in Svizzera per sottrarsi al servizio militare, rientrò in

Italia nel 1904 grazie all'amnistia , fece il bersagliere a Verona. Nella sua breve

emigrazione , entrò in rapporto con Serrati , Balabanov e altri rivoluzionari,

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ponendo le basi della propria cultura politica,

in cui si mescolavano gli influssi di Marx e

Blanqui insieme a quelli di Nietzsche e

Pareto. Nel 1909 di ritorno a Forlì da

un’esperienza giornalistica a Trento , Benito

Mussolini conobbe Rachele Guidi che sposò

sei anni più tardi . Nel 1915 venne nominato

direttore dell’ "Avanti" e di conseguenza si

trasferì a Milano . Con lo scoppio della Prima

Guerra Mondiale , Mussolini cambiò

radicalmente idea sulla posizione dell’Italia , era favorevole all’entrata del

nostro paese nel conflitto , naturalmente questo cambiamento non fu gradito dal

partito socialista che lo espulse dal partito stesso e lo sollevò dall’incarico di

direttore del giornale . Il 24 maggio 1915 , quando l'Italia entrò in guerra ,

definì questa giornata "la più radiosa della nostra storia". Richiamato alle armi

nell’agosto 1915 , dopo essere stato ferito durante un'esercitazione (febbraio

1917) , ritornò alla direzione del suo giornale, dalle colonne del quale, ruppe gli

ultimi legami ideologici con l'originaria matrice socialista . Nell’immediato

dopoguerra partecipò alla fondazione dei fasci di combattimento , ancora

precariamente organizzati e di ideologie politiche molto vaghe , che non

riscossero pochi consensi . Tuttavia , man mano che la situazione italiana si

andava deteriorando e il fascismo si caratterizzava come forza organizzata in

funzione antisocialista e antisindacale, Mussolini otteneva crescenti adesioni e

favori da agrari e industriali e quindi dai ceti medi. Alle elezioni del maggio

1921 alla Camera vennero eletti 36 deputati fascisti . Nel 1922 dopo la marcia

su Roma il Re lo incaricò di formare il nuovo governo, nel 1924 consolidò il

suo potere grazie anche al risultato delle elezioni. Mussolini , dopo l'assassinio

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di Matteotti che aveva denunciato irregolarità nelle elezioni, entrò in crisi ma i

partiti antifascisti non ne approfittarono , Mussolini ne uscì con un atto di forza.

Col discorso alla Camera del 3 gennaio 1925 e le misure adottate in seguito

sconvolse la struttura liberale dello stato italiano. Nacque di lì a poco il culto

del Duce. Concluse un importante accordo con la Chiesa , noto come Patti

Lateranensi , nei quali la Chiesa riconobbe lo stato italiano e la sua capitale che

a sua volta riconosceva lo stato della Città del Vaticano, inoltre l'Italia si

impegnava a pagare una

forte indennità per

ripagare il Papa della

perdita dello Stato

Pontificio, inoltre fu

ideato un concordato che

intaccava il carattere laico

dello stato ; la politica

interna italiana fu

decisamente conservatrice. Invece la politica estera faceva perno sullo spirito

nazionalistico e tentò di essere al centro delle vicende internazionali, a volte con

successo, come durante il tentativo di annessione tedesco dell'Austria, e quando

promosse il convegno di Stresa con l'Inghilterra e la Francia dove sembrava

essere nato un fronte ostile alla rimilitarizzazione della Renania , ma le cose

cominciarono a cambiare quando conquistò l'Etiopia, cosa che gli mise contro

gli inglesi e gli fece sprecare grandi quantità di entrate dello stato . Inoltre fece

combattere alcuni reparti dell'esercito a fianco di truppe dell'esercito tedesco e

Franco nella rivoluzione spagnola, permise senza opporsi l'Anschluss e la

persecuzione ebraica, il suo destino si legava sempre più a quello di Hitler , fino

alla nascita dell’Asse Roma-Berlino . Nel "Patto d’Acciaio" italo-tedesco vi era

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un articolo che sanciva che in caso di entrata in guerra di una delle due nazioni ,

anche l’altra era automaticamente tirata in causa . Mussolini fu quindi

"obbligato dalle proprie scelte" ad entrare in guerra benché l’Italia sia

totalmente impreparata ad un conflitto , sia militarmente che economicamente .

Il primo settembre 1939 la Germania nazista attacca la Polonia , questo è

l'inizio della Seconda Guerra Mondiale che vedrà Mussolini e Hitler alleati . In

realtà la "politica bellica italiana" ottenne solo insuccessi che ridiedero spazio a

tutte le energie contrarie al fascismo precedentemente represse. E così vennero

le gravi vicende della guerra, in Grecia nel 1941 e poi in Egitto nel 1942 . Dopo

l'invasione alleata della Sicilia e il suo ultimo colloquio con Hitler ( il 19 luglio

1943 ), fu sconfessato da un voto del Gran Consiglio il 24 luglio e fatto

arrestare dal re Vittorio Emanuele III il 25 luglio . Trasferito a Ponza, poi alla

Maddalena e infine a Campo Imperatore sul Gran Sasso, il 12 settembre fu

liberato dai paracadutisti tedeschi di Otto Skorzeny e portato in Germania, da

dove il 15 proclamò la ricostituzione del Partito Fascista Repubblicano.

Mussolini ritornò in Italia per fondare la Repubblica Sociale Italiana , o

Repubblica di Salò , che cercava di far rivivere il mito fascista ma ormai era

tardi e anche la Germania dava segni di cedimento. Negli ultimi mesi di guerra

lo si vide raramente in pubblico, una volta crollata la linea gotica penso' a

rifugiarsi a Milano tentando di venire patti col Comitato di Liberazione

Nazionale, temendo la cattura fuggì verso Como per poi andare in Svizzera .

Nonostante fosse vestito da soldato in una colonna di tedeschi in ritirata venne

riconosciuto ad un posto di blocco partigiano . Dopo un sommario processo ,

venne fucilato il 28 aprile 1945 , il suo corpo venne esposto in piazzale Loreto a

Milano assieme alla compagna e alcuni gerarchi fascisti, poi dopo numerose

traversie venne sepolto a Predappio .

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Biografia (INGLESE)

BENITO MUSSOLINI, (1883-1945), Fascist dictator of Italy from 1922 to

1943. He centralized all power in himself as the leader (il duce) ofthe

Fascist party and attempted to create an Italian empire, ultimately in

alliance with Hitler’s Gcrmany. Mussolini was born in Predappio, near

Forlì, in Romagna, on July 29, 1883. His father, Alessandro was a

blacksmith, and his mother, Rosa was a schoolteacher. Like his father,

Benito became a fervent socialist. He qualified as an elementary

schoolmaster in l901.

Socialist Affiliations He became the editor at Forlì of a socialist newspaper, "La lotta di classe"

(the class struggle). His early enthusiasm for Karl Marx was modified by a

mixture of ideas from the philosophy of Friedrich Nietzsche, the

revolutionary doctrines of Auguste Blanqui, and the syndaca1ism of

George Sorel. In 1910, Mussolini became secretary of the local Socialist

party at Forlì.

At this stage in his life his political views were almost the opposite of what

they later became. When Italy declared war on Turkey in 1911, he was

imprisoned for his pacifist propaganda. Appointed editor of the official

Socialist newspaper " Avanti", he moved to Milano, where he established

himself as the most forceful of all labor leaders of Italian socialism. He

belived that the proletariat should unite "in one formidable fascio"

(bundle). Some see this as the start of the fascist movement. When World

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War I broke out in 1914, Mussolini agreed with the other Socialist that

Italy should not join it. Only a class war was acceptable to him, and the

threatened to lead a proletarian revolution if the government decided to

fight. But several months later he unexpectedly changed his position on the

war, leaving the Socialist party and his editorial chair.

Birth of Fascism In November 1914 he founded a new paper, "il Popolo d'Italia". He

evidently hoped the war might lead to a collapse of society that would

bring him to power. Called up for mililary service, he was wounded in

grenade practice in 1917 and returned to edit his paper. Fascism became an

organized politica1 movement in March 1919 when Mussolini founded the

"Fasci di combattimento". After failing in the 1919 elections, Mussolini at

last entered parliament in 1921 as a rightwing member. The fascist formed

armed squads to terrorize, Mussolini former Socialist collegues. The

government seldom interfered. In return for the support of a group of

industrialists and agrarians, Mussolini gave his approva1 to strikebreaking,

and he abandoned revolutionary agitation. When the liberal governments

of Giovanni Giolitti, Ivanoe Bonomi and Luigi Facta failed to stop the

spread of anarchy, Mussolini was invited by the king in October 1922 to

form a government.

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