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20 Rassegna Teatro Ragazzi 2013 Referente Stefania Albertini tel. 0547 355733 ( dalle ore 10 alle ore 13,30 ) cell. 328 3913736 (nelle giornate di spettacolo e urgenze) fax 0547 355720 e-mail: [email protected] (per qualsiasi tipo di informazione ) TEATRO BONCI ERT Fondazione Via Aldini 22 - 47521 Cesena 1 CATALOGO CATALOGO PER LA SCUOLA PER LA SCUOLA dell’ INFANZIA dell’ INFANZIA

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20

Rassegna

Teatro Ragazzi 2013

Referente

Stefania Albertini tel. 0547 355733

( dalle ore 10 alle ore 13,30 ) cell. 328 3913736

(nelle giornate di spettacolo e urgenze)

fax 0547 355720

e-mail:

[email protected]

(per qualsiasi tipo di informazione )

TEATRO BONCI ERT Fondazione

Via Aldini 22 - 47521 Cesena

1

CATALOGOCATALOGO

PER LA SCUOLAPER LA SCUOLA

dell’ INFANZIAdell’ INFANZIA

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Teatri ospiti:

TEATRO A. BONCI

Piazza Guidazzi n. 9

Cesena

Tel. 0547 355911(portineria)

TEATRO BOGART Presso Chiesa Parrocchiale

Via Chiesa di S. Egidio n. 110

Cesena

Tel. 0547 384777

TEATRO VERDI

Via Sostegni

Cesena

TEATRO AURORA San Giorgio di Cesena

TEATRO PETRELLA Longiano

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Compagnia Donati & Olesen

Stasera li butto di Giorgio Donati, Caterina Fiocchetti e Giulia Zeetti

regia Giorgio Donati

con

Giulia Zeetti, Valeria Pinzi

con la

straordinaria

partecipazione dei

Giocattoli del Museo

durata: 1 ora

tecnica utilizzata:

Teatro d’attore

fascia d’età:

4 - 6 anni

luogo:

Teatro Bogart

La vecchia bottega dei giocattoli ormai sul lastrico chiude per lasciar posto alla nuova catena di intimo " Mutandopoli – la tua intima metropoli!". La spietata manager, nuova proprietaria del negozio, insieme all’acida segretaria tuttofare gongola all’i-dea degli affari d’oro che le si prospettano. Lo smantellamento del negozio viene affidato a due svampite inservienti, Geppy e Giusy. Non hanno però fatto i conti con i vecchi giocattoli, pronti a tutto pur di non smettere di giocare. Burattini, buffi strumenti musicali, ombre e lanterne magiche condurranno irresistibilmente le due in un mondo di gioco e favole fantastiche. Inoltre i giocattoli hanno un bel caratterino e convincono Geppy e Giusy a non svuotare la bottega e a sabotare il “ Mutandomat”, avveniristico distributore automa-tico di mutande, fulcro del futuro punto vendita. La manager va su tutte le furie, il progetto “Mutandopoli” va in fumo e I giocattoli sono salvi! E con loro la vecchia bottega che diventerà un museo: IL MUSEO DEL GIOCATTOLO. L’idea dello spettacolo è nata proprio durante il trasloco nella nuova sede a San Marco. Quei cumuli di scatoloni pronti ad esser riempiti di preziosi giocattoli ci hanno fatto riflettere: questi oggetti cos'hanno ancora da raccontare ai bambini di oggi? Abbiamo cercato delle risposte nel più semplice dei mo-di: giocando! Il Museo del giocattolo di Perugia è una realtà presente nel territorio da ormai 15 anni, la collezione consta di circa 2.000 giocattoli d’epoca dall’ 800 ai giorni nostri: giochi popolari, giochi del lavoro, fantascienza, spettacolo, il mondo della scuo-la. MUSEO DEL GIOCATTOLO – San Marco – Perugia

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Direzione

Franco Pollini

catalogo a cura di

Stefania Albertini

STAGIONE

TEATRO RAGAZZI 2013

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regia

Tiziano Manzini

di e con

Tiziano Manzini

costumi

Chiara Magri

voce registrata

Emanuela Palazzi

collaborazione Mario Massari

durata: 50 minuti

tecnica utilizzata:

teatro d’attore

fascia d’età:

3 – 6 anni

luogo:

Teatro Bogart

…un fanciullo parla con un pupazzo: questi sa bene che il pupazzo non lo capisce, ma si procura con un piacevole, consapevole autoinganno la gioia del comunicare. (Arthur Schopenauer)

I peluches ormai da più di un secolo accompagnano i bambini (e non solo loro!) nella vita quotidiana, nei giochi e nelle loro av-venture immaginarie. Grazie ai peluches i bambini possono vivere esperienze intense e coinvolgenti, forse perché, passata anche la soglia del nuovo millennio, sono rimasti fra i pochi “soggetti” disponibili ad ascol-tare con attenzione e in silenzio quello che i bambini dicono. Li ascoltano per ore, danno loro tempo e spazio per esprimere i propri pensieri e poi per riflettere su ciò che hanno detto, per maturare le loro idee e le loro concezioni del mondo: e tutto ciò semplicemente con un’infinita disponibilità a GIOCARE! Ed è questo che lo spettacolo propone: un’ora di libertà in cui riscoprire il gusto del gioco spontaneo, inventato con semplici-tà, col corpo in gioco, con i personaggi delle fiabe, gli animali parlanti, le emozioni candide…molto lontani da giochi-gabbie della fantasia Un grande immenso scatenato e divertente gioco, giocato da un adulto dall’animo“fanciullo” con i suoi cinquanta peluches! Via libera quindi ad orsi con e senza cervello, a girotondi, pap-pagalli, nani, alla scimmia Magilla, a principi azzurri, insegui-menti… e per fare tutto questo basta un semplice, morbido, disponibile, dolce amico peluche con cui giocare!

Pandemonium Teatro Teatro Stabile di Innovazione

Peluche ovvero

di orsi, scimmie, biancaneve…

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Compagnia L’asina sull’isola

La vera storia della nonna di

Cappuccetto rosso

regia di

Francesca Bettini

progetto artistico di

Katarina Janoskova e Francesca Bettini

con Katarina Janoskova

coreografia di

Claudia Monti

voce narrante di

Olivia Molnar

collaborazione

artistica di

Paolo Valli

durata: 50 minuti

tecnica utilizzata:

Teatro d’attore

fascia d’età:

5 - 6 anni

luogo:

Teatro Bogart

Prima di dimenticarmene vorrei fermare un ricordo di mia nonna, che abitava in un paese lontano, in un mondo diverso che ho co-nosciuto da bambina. Di lei oggi mi sono rimasti solo alcuni bellis-simi vestiti attraverso i quali vorrei raccontare questa storia… Katarìna Janoskovà I nonni: quando andiamo a visitarli è sempre un’avventura! I non-ni vivono di nuovo il tempo allegro in cui si può far nulla e giocare ancora come bambini. Le loro case sono dei musei pieni di foto, di quadri, di oggetti che vengono dai tempi lontani in cui non erava-mo nemmeno un pensiero segreto. Certe volte i nonni non li abbiamo neanche conosciuti, ne abbia-mo solo sentito parlare in una favola del passato dove possiamo andare solo con la fantasia. Di fatto maschi, femmine, bambini e teatranti tutti abbiamo dei nonni che ci lasciano un’eredità. Una nonna e una bambina sono le protagoniste di questo spetta-colo. Il pensiero corre a Cappuccetto Rosso, il pensiero corre al Tempo che corre e divora come le mascelle del lupo. La bambina attraversa il bosco, vero o immaginario? Non impor-ta: è così bello attraversare il bosco per andare a trovare la nonna che racconta la sua vita, ma è una vita romanzata, come tutte le vite che meritano di essere raccontate, meglio, è una vita teatra-lizzata! Ogni pomeriggio per un’estate intera la bambina va a tro-vare la nonna nella sua casetta al limitare del bosco. Tutte le volte la bambina arriva a casa della nonna prima del lupo. Ma un giorno… Per il personaggio della nonna ci siamo ispirate alla figura di Lotte Reininger una delle più celebri animatrici del teatro d’ombra e del cinema di animazione. Una foto la ritrae con un turbante in testa e la pipa in bocca, seduta al tavolo, intenta a ritagliare con le for-bici figure di carta per il suo teatrino.

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Elenco spettacoli

titolo Compagnia genere età

Alice, che meraviglia! La Piccionaia / I Carrara

Teatro d’attore, immagini e ombre

5 - 6 pag. 7

Fiabe, fiabe filanti! Arrivano dal Mare! Narrazione con figure, oggetti e

musica

5 - 6 pag. 8

Goccia a Goccia

Le avventure di un piccolo fiume

Ferruccio Filipazzi Teatro d’attore, canto, musica e

immagini

4 - 6 pag. 9

Il bosco delle storie Accademia Perduta Teatro d’attore 3 - 6 pag. 10

Il tesoro della Sirena Mirko Alvisi Teatro d’attore con pupazzi animati

3 - 6 pag. 11

I viaggi di Sindbad il

marinaio

Fratelli di Taglia Teatro d’attore e musica

5 - 6 pag. 12

Il Volo Teatro Distracci Pupazzi, oggetti, proiezioni

3 - 6 pag. 13

Karabà, perché sei

cattiva?

Fuori Scena Teatro d’attore e immagini

4 - 6 pag. 14

La Bambola bionda e la

bambola bruna

Pandemonium Teatro Danza e Teatro d’attore

5 - 6 pag. 15

La vera storia della

nonna di

Cappuccetto rosso

L’asina sull’isola Teatro d’attore 5 - 6 pag. 16

Peluche

Ovvero di orsi, scimmie, biancaneve…

Pandemonium Teatro Teatro d’attore 3 - 6 pag. 17

Stasera li butto Donati & Olesen Teatro d’attore 4 - 6 pag. 18

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con Giulia Manzini, Chiara Carrara

scene di

Graziano Venturuzzo

costumi di

Luigi Piantanida

luci di

Carlo Villa

durata: 1 ora

tecnica utilizzata:

danza e teatro d’attore

fascia d’età:

5 – 6 anni

luogo:

Teatro Bogart

E’ possibile raccontare anche ai bambini la storia dell’Olocausto? Sì, con una fiaba. E come in ogni fiaba c’è il bene e il male, il buo-no e il cattivo, la gioia e la paura. Una fiaba a lieto fine, che emo-ziona e commuove adulti e bambini. Insieme! Lo spettacolo cerca di spiegare, con una semplice storia, come alcuni dei mali della nostra società possano nascondere in sé il "nucleo" di drammi più grandi: la paura del diverso, i piccoli razzi-smi che portano a tragici eventi come quello dell'Olocausto. E in particolare ci racconta proprio il dramma della tragedia avvenuta, il "sogno" nazista, attuato servendosi dell'allontanamento dappri-ma, e dell'eliminazione poi, di un'intera razza considerata "elemento indesiderato" e nocivo per la collettività. In scena due giovani attrici-ballerine che interpretano un perso-naggio “classico”per qualsiasi danzatrice: la bambola. La bambola è infatti un personaggio chiave perché è il simbolo della bellezza, dell'eleganza e della gentilezza, ma cosa succede se due bambole entrano in competizione? Quali meccanismi può causare l'invidia? La vicenda è semplice: in un negozio di giocatto-li, due bambole ballerine – una bionda e l’altra bruna- cercano di attirare l’attenzione dei clienti danzando nella vetrina. Purtroppo nessuno entra a comprarle, allora la bionda comincia ad incolpare la compagna di essere brutta (così scura!) e di scorag-giare i clienti dall’entrare nel negozio, in quanto disgustati dal suo aspetto. La bruna cerca debolmente di difendersi, ma poi soccombe di fronte alla forza e determinazione della bionda. Viene così relega-ta in cantina con tutti i giocattoli “inutili” come lei. La vicenda si farà quindi amara e la bambola subirà un brutto de-stino, ma sarà dal suo sacrificio che nascerà una nuova consapevo-lezza, la condivisione delle difficoltà e la speranza per il futuro.

Pandemonium Teatro Teatro Stabile di Innovazione

La Bambola bionda e la bambola bruna testo e regia Lisa Ferrari

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Compagnia Fuori Scena

Karabà, perché sei cattiva? Liberamente tratto da Kirikù e la strega Karabà

drammaturgia e

regia

Alberto Pullini

con

Francesca Giardullo Francesca Quercioli

durata: 55 minuti

tecnica utilizzata:

Teatro d’attore con scenografie animate in

retro-proiezione

fascia d’età:

4 - 6 anni

luogo:

Teatro Bogart

Nonostante abbia tutte le caratteristiche di una fiaba euro-pea (protagonista, antagonista, ostacoli, aiuti e lieto fine) Kirikù e le strega Karabà si presenta in maniera sostanzial-mente differente. Una storia senza “incredibili” colpi di scena, non spettacola-re, con dialoghi molto maturi ed una struttura narrativa e scenica estremamente semplice. E’ nella differenza con l’altro che il protagonista riceve i primi stimoli per intraprendere il suo percorso, nei rapporti bambino-adulto, bambino piccolo-bambino grande e buo-no-cattivo. Ed è, per l’europeo, un modo per confrontarsi con una cul-tura sensibilmente diversa. In più Kirikù affronta diverse sfide per diventare grande, ma una sola domanda lo spinge nel suo cammino: “perché la strega Karabà è cattiva?” Come tutti i bambini non si accontenta della risposta più superficiale, non riesce a fermarsi di fronte ai pregiudizi dei “grandi”, sente il bisogno di capire. Uno spettacolo in cui si parla di integrazione, perché la di-versità è sempre portatrice di ricchezza. Chiedersi il perché delle cose è l’unico modo per crescere!!!

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Compagnia La Piccionaia - I Carrara Teatro Stabile di Innovazione

Alice, che meraviglia!

testo di Ketti Grunchi liberamente tratto da “Alice nel paese delle Meraviglie” di Lewis Carroll

ideazione e regia: a cura di tutto

il gruppo

con:

Evarossella Biolo, Matteo Cremon,

Beatrice Niero, Francesca Botti

durata: 1 ora

tecniche utilizzate: teatro d’attore,

canzoni dal vivo, teatro di

immagine e ombre

fascia d’età:

5 - 6 anni

luogo:

Teatro Bogart

E tu ... chi sei? Alice! Io... mi chiamo Alice! “Alice... che meraviglia!” è la storia di un viaggio lungo il territo-rio del “meraviglioso”, dove lo stupore e il non-sense si alterna-no alla comicità e alla poesia dell’ immagine. Alice cerca confer-me al proprio modo di essere e alla propria identità, attraverso la relazione e il confronto con il “diverso da sé”: creature a vol-te folli, altre volte geniali, oppure tenere o fragili. La Duchessa, il gatto Persiano, il saggio Bruco, il Cappellaio Matto, il Re e la Regina di cuori sono tra i personaggi più curiosi, che aiutano, stupiscono, interrogano o provocano Alice, in una altalena di trasformazioni e risposte a domande assurde che non aspetta-no risposta. Alice si avventura in un mondo onirico in cui logica, proporzioni e rapporti spaziali sono stravolti, cercando una rispo-sta alla domanda più importante di tutte: chi sono? Sono io la Alice giusta? Ma, alla fine, il paese delle Meraviglie è solo un sogno... il “suo” sogno! Il sogno di tutti i bambini che crescono, in cerca di risposte alle domande che la vita sempre, puntualmente, ci pone. “Alice, che meraviglia!” E’ uno spettacolo fatto d’immagini, musi-ca, ritmo, rime, giochi di parole e suoni capaci di accompagnare lo spettatore in mondi fantastici e irreali. Il lavoro d’attore resti-tuisce un teatro popolare di grande impatto creando una possi-bilità di relazione con un pubblico molto vasto, di tutte le età. La comicità e i ritmi molto sostenuti sono intervallati da momenti di teatro di immagine di ampio respiro e di grande valenza poetica ed emozionale. Nello spazio della storia si alternano personaggi buffi, comici, teneri e assurdi che ci regalano giochi di parole, filastrocche, canzoni e balletti in un vortice di divertimento, iro-nia e tenerezza. Una storia divertente ma anche emozionante e poetica, che ci fa riflettere sul mondo dei bambini, le loro do-mande e i loro dubbi nel cercare di capire il mondo che li circon-da, a volte così diverso dal loro.

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Compagnia Arrivano dal Mare!

Fiabe, fiabe filanti!

di e con

il Fulèsta, Sergio Diotti

Musica dal vivo:

Pepe Medri

durata: 60 minuti

tecnica utilizzata:

narrazione con figure e oggetti, musica dal vivo

fascia d’età:

6 anni

luogo:

Teatro Petrella

Da molto tempo desideravamo allestire uno spettacolo partico-larmente “leggero”, capace di suscitare sorrisi e, perché no?, risate, stupore, incredulità. Come se fossimo in una bella festa di Carnevale e le parole vo-lassero gioiose nell’aria come stelle di carta, filanti appunto. A partire da questo progetto, questa ennesima raccolta di storie del “Fulèsta” (alias Sergio Diotti) si è incentrata pian piano attorno alla figura dello “sciocco”, personaggio prediletto di tante pagine di letteratura, teatro, poesia. “Sciòc, Zèmbal, Bagiàn, Batòcc, Dìsom, Ciocianèspol, Patalòc, Ziziplàc, Badulàz, Susinòn, Ucaròn e per finire… Cvajòn!”: con quanti termini fantasiosi la lingua romagnola nomina lo Sciocco (dal latino ex-sucum, senza sugo, senza sale in zucca appunto). La lingua italiana risulta un tantino meno affettuosa e si lascia andare spesso a epiteti offensivi (ve li lasciamo scoprire even-tualmente da soli). La galleria di ritratti ha preso il via: dall’Ingenuo che si fa do-mande apparentemente inutili (a proposito: perché tante favole cominciano con “C’era una volta un re?”); a quell’anima buona di Zidrela, la nostra Cenerentola, che avrà naturalmente la meglio sulla cattiveria delle sorellastre; da Mingòn, lo scemo del villaggio, a cui tutte vanno storte, al minuscolo Zizarcì, in realtà ancor più furbo del già intraprendente Pollicino. Per fini-re con gli apologhi di Giufà, il finto pazzo patrimonio delle cul-ture del Mediterraneo, che vede il mondo alla rovescia e in re-altà ce lo fa vedere in trasparenza. La musica dal vivo, una caratteristica costante del nostro reper-torio, sottolinea il racconto e ne diventa anche protagonista con il racconto, raccolto a Sorrivoli negli anni ’70, del Musicista avido e senza senno che ha venduto l ‘anima in cambio del suc-cesso e da quel momento è costretto a suonare, suonare, suo-nare… e il pubblico a ballare, ballare, ballare… In questa produzione si alternano con ritmo veloce fiabe della tradizione romagnola, filastrocche, novelle, fiabe a catena par-tecipate, storie dove il mondo va all’incontrario, ecc… in un susseguirsi di sorprese e di divertimento.

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Teatro Distracci

Il Volo pupazzi, oggetti, proiezioni e poche parole

di e con

Cristina Casadei e Giuseppe Viroli

durata: 50 minuti

tecnica utilizzata:

Pupazzi, oggetti, attori narratori,

proiezioni

fascia d’età:

3 - 6 anni

luogo:

Teatro Aurora

In una città c'era una casetta. Dentro la casa, una Ballerina. La Ballerina danzava per un’uccellina chiusa in gabbia. Pensava di renderla felice. Ma l’uccellina era triste, perché era prigioniera. La sua gabbia, però, sapeva pensare. E pensava di voler vola-re. Così, una notte, si fece un paio d’ali con le sue sbarre di ferro, e ... volò via, con l’uccellina dentro. In cielo tra insetti, aeroplani, mongolfiere e pianeti nani. Atterrò su una nuvola, liberò l’uccellina e le insegnò il Volo. Poi, tutte e due, fecero l’uovo. Ma cosa poteva nascere da un “uovo di gabbia”? Nel frattempo, in città, gli altri Oggetti avevano visto la Gab-bia volare. Così provarono anche loro a farsi le ali. Le sedie usarono i braccioli. Gli orologi, le lancette. I libri, le loro pagi-ne. E così via. Cielo e nuvole si popolarono di una miriade di strane creature ... “Il Volo” ha l’andamento di un sogno - da bambini si sogna di volare, e a volte si continua da grandi. E’ anche un quadro: il foglio bianco del bambino che un po’ alla volta si riempie di cielo, nuvole, segni, cose e animali, senza un perché predefi-nito. Ed è, infine, una storia di nascite e crescite, imitazione e apprendimento.

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Compagnia Fratelli di Taglia

I viaggi di Sindbad il marinaio ispirato alla favola delle Mille e una notte ‘Sindbad il marinaio’

di Giovanni Ferma e Daniele Dainelli

regia di

Marina e Patrizia Signorini

con Giovanni Ferma

oppure Daniele Dainelli

musiche

Leonardo Militi

durata: 1 ora

tecnica utilizzata:

Teatro d’attore con oggetti e

canto dal vivo

fascia d’età:

5 -6 anni

luogo:

Teatro Bogart

“… avrei dovuto sapere fin dall’inizio che il mio ingaggio come marinaio si sarebbe rivelato fonte di infinite calamità. Infatti, se mi fossi ben comportato, non avrei avuto bisogno di imbar-carmi, poiché ero nato di famiglia ricca e mi ero ridotto ad essere povero, soltanto per le troppe gozzoviglie e per non essermi negata alcuna fra le delizie della gioventù. Così mi misi in viaggio …” Sindbad, ricco mercante di Baghdad, dopo aver sperperato tutti i beni che suo padre gli aveva lasciato in eredità raccoglie i suoi ultimi averi si imbarca e prende il mare: l’unica certezza è che vivrà avventure meravigliose. Il tema cardine di questa nuova produzione è il viaggio fanta-stico, conoscenza di mondi nuovi, voglia di divertirsi e mettersi alla prova e attraverso questi elementi approdare alla cono-scenza di se stesso. Per questo abbiamo scelto di fare un viag-gio per mare accompagnati da un eroe: Sindbad il marinaio. Lo spirito avventuriero di Sindbad ci guiderà per il mare Medi-terraneo facendoci vivere fantastiche avventure, scampando terribili pericoli che agli occhi del giovane pubblico sembreran-no come dei brutti sogni. Il nostro marinaio affronterà un ci-clope che tenterà di arrostirlo; malvagie creature che cavalca-no l’uomo come se fosse un cavallo; serpenti affamati che cercheranno di ingoiarlo; enormi uccelli che lo trasporteranno attraverso il cielo e altri pericoli ancora. Ma alla fine la forza della fantasia prevarrà sui sogni cattivi e il nostro Sindbad si sveglierà arricchito di nuove esperienze con un velo di saggezza sugli occhi colmi di avventura.

“Chi vuole la gloria senza fatica, passerà la vita inseguendo un sogno impossibile”

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Ferruccio Filipazzi

Goccia a Goccia Le avventure di un piccolo fiume

di Ferruccio Filipazzi

con Ferruccio Filipazzi e

Massimo Ottoni

durata: 50 minuti

tecnica utilizzata:

Teatro di narrazione, canto e musiche dal

vivo, tecnica mista su vetro luminoso

(proiettata su schermo)

Fascia d’età:

4 - 6 anni

Luogo:

Teatro Bogart

E’ una storia di crescita, una storia di iniziazione. Una goccia, due gocce … mille gocce … un fiume. Acqua trasparente, acqua che corre, salta, si tuffa. Incontra sassi, pesci, alghe e piante. Il fiume come un bambino. All’inizio, goccia a goccia, passo passo, i primi salti, i tuffi, capriole e capitomboli… e poi le cor-se, le corse… La notte arriva all’improvviso, proprio adesso che c’è da attra-versare il bosco e la luna tra le foglie disegna ombre e animali feroci. Le tinche, le carpe, i lucci, come nonni pazienti, raccontano cento volte al piccolo fiume una storia piena di avventure e di colori che arriva fino al mare. “Ancora, ancora!” Ma gli occhi si chiudono, è tempo di sognare… il mare! Continua il felice sodalizio tra Ferruccio che canta e racconta e Massi-mo che narra con immagini in movimento. “Eccomi qua! Dopo tanti anni con la voce e la mia chitarra a mettermi ancora in gioco ed esplorare possibilità narrative, finché riuscirò a divertirmi e divertire. E allora continuo a raccontare anche ad un pubblico piccolo da rispet-tare e prendere per mano per viaggiare insieme scegliendo le parole significative, i silenzi, i sussurri del canto e le esplosioni di ritmi e di suoni. Proverò, seguendo la curiosità, a raccontare come sempre la storia “di sempre”, le storie “altre” che diventano nostre per crescere e sognare un mondo migliore. Massimo, ora figurativo ora astratto, è stato per me un incontro feli-ce, un amico che a volte ha sottolineato, altre volte anticipato sor-prendentemente i miei sogni. Spero che riuscirà a riempire i vostri occhi di immagini, come riempie la scena. Questa volta, per un pubbli-co più piccolo, non sarà solo il raffinato bianco/nero della sabbia, ma anche sagome ritagliate, giochi d’acqua e colori.” Ferruccio

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Accademia Perduta Romagna Teatri Teatro Stabile d’Arte Contemporanea

Il bosco delle storie di Claudio Casadio e Giampiero Pizzol

regia

Claudio Casadio

con Maurizio Casali,

Mariolina Coppola, Alessandra Tommasini

durata: 1 ora

tecnica utilizzata:

teatro d’attore con musica e canzoni

dal vivo

fascia d’età:

3 - 6 anni

luogo:

Teatro Bogart

Esiste, in qualche angolo del mondo, un bosco incantato dove nes-sun essere umano è mai entrato? Se quel posto si trova da qualche parte, chi di noi non vorrebbe dare uno sguardo a quel luogo misterioso? Ed ecco che con la ma-gia del teatro ci troviamo trasportati proprio nel cuore del bosco, oltrepassando il confine tra fantasia e realtà. Lo gnomo Muschiet-to, esperto di erbe e radici, mostra ai bambini la sua casa scavata all'interno di un albero secolare e rivela i verdi segreti delle piante. È primavera e gli abitanti del bosco si danno appuntamento proprio ai piedi del vecchio albero: un balbettante e saltellante coniglio, un pettirosso birichino, il folletto Karbolicchio che vive sottoterra, una gazza informatissima su tutti gli avvenimenti passati e presenti, una vanitosa civetta dagli occhi d'oro. Tutti raccontano storie, can-tano e fanno festa mentre Muschietto prepara rimedi e pozioni magiche. Tra loro c'è anche un lupo bugiardo, ladro e ingordo che escogita sempre mille inganni per rubare cibo dovunque ne fiuti l'odore. Ma quando il bosco sarà in pericolo per l'arrivo degli umani che con potenti macchine scavatrici vogliono distruggere tutto per costruire strade e città, sarà proprio il buon vecchio lupo con il suo coraggio a salvare tutti. Il mondo delle fiabe confina qui con il mondo della natura perché i vari personaggi, folletti, gnomi o animaletti, ci mostrano attraverso i loro racconti, le grandi meraviglie di cui è composto l'ambiente in cui viviamo. Si tratta dunque di un viaggio attraverso la realtà sulle ali della fantasia in compagnia di alcuni allegri abitanti del bosco. Ognuno di loro ha naturalmente qualcosa di umano: lo gnomo Mu-schietto ha le virtù della pazienza e della saggezza, il folletto Karbo-licchio è cieco e testardo, il coniglio è frettoloso, pauroso ma gene-roso, la gazza è pettegola e chiacchierona, la civetta è vanitosa ma anche romantica, il lupo è famelico. Tutti però hanno a cuore la vita del bosco e questo ne fa dei veri custodi sempre pronti a sacrificar-si per mantenere intatto quel verde regno in cui vivono. 11

Compagnia Mirko Alvisi

Il tesoro della Sirena da un’idea di Raffaella Candoli

di e con Mirko Alvisi

durata: 55 minuti

tecnica utilizzata:

teatro d’attore con pupazzi animati

età consigliata:

3 - 6 anni

luogo:

Teatro Bogart

Una leggenda racconta che in fondo al mare ci fosse una bottiglia che vagava senza sosta. Di giorno saliva in superficie e galleggiava all’orizzonte e, di notte, tornava a riposare nel buio del fondo. I pesci si avvicinavano incuriositi, ma anche intimoriti, mentre i pescatori, i comandanti delle navi e i turisti, cer-cavano di catturarla, ma nessuno riusciva mai a prenderla; sembrava magica! Si diffuse così, la voce della “bottiglia incantata”. Non c’era giornale o televisione che non riservasse notizia a quel misterioso oggetto. Ma un giorno la bottiglia decise di farsi prendere e di rivelare il suo splendido tesoro….. L’attore Alvisi, nei panni del pescatore Remo, anima e interagisce con veritieri pupazzi di peluche (come il simpa-tico paguro Bernardo, la timorosa aragosta Fiammetta, la giocherellona foca Tina, il feroce squalo bianco Sharky, ecc…) a bordo della sua piccola barca a motore, nello sce-nario del mare Adriatico, raccontando una storia semplice ma ricca di effetti speciali, divertente e al tempo stesso commovente e che fa riflettere, affrontando temi come l’inquinamento marino, la fede, l’umanità, la generosità e l’amicizia.