RASSEGNA STAMPA SETTIMANALE ANAPA N. 8 DELL’08 … · discriminazione tra agente monomandatario e...

17
RASSEGNA STAMPA SETTIMANALE ANAPA N. 8 DELL’08 NOVEMBRE 2013 EDITORIALE Cari colleghi, non posso che condividere con Voi le riflessioni che sono scaturite a seguito di quanto è accaduto lo scorso 6 novembre. Come è noto la nostra associazione, Anapa, assieme ad Unapass ed Sna doveva presenziare al terzo incontro ufficiale con Ania. Ma poco prima che la riunione iniziasse, dopo un breve caffè di benvenuto, la delegazione di Sna è stata invitata ad uscire dai rappresentanti di Ania (Verdone ed Ellena) perché senza poteri politici e a ripresentarsi con idee più chiare e con la giusta rappresentanza. L’incontro è quindi seguito grazie alla presenza di Anapa e Unapass che responsabilmente hanno dialogato e posto il primo pilastro del nuovo accordo imprese-agenti. Difatti a differenza di quanto si dice e comunicano altre organizzazioni chi era presente all’incontro ha potuto chiarire ad Ania senza se e senza ma che non si deve porre nessuna distinzione tra agenti mono e plurimandatari e che l’accordo dovrà riguardare esclusivamente gli agenti in possesso di mandato e non quelli “indipendenti”. Mi chiedo e vi chiedo se dopo sette anni l’atteggiamento che caratterizza alcune organizzazioni sindacali è rimasto così miope, oltranzista e pregiudiziale, che fine farebbe la nostra categoria professionale? E la cosa che mi rattrista di più sono le dichiarazioni mendaci sull’accaduto, e le offese nei confronti di chi, responsabilmente, a quel tavolo si è seduto, negoziando, argomentando e confrontando le proprie idee. E’ solo grazie a quello spirito che oggi sediamo nuovamente al tavolo di Ania. Ma siamo ancora ai primi passi. La strada sarà ancora lunga, ma non abbiamo intenzione di alzarci e sbattere inutilmente le porte, per avere risalto mediatico, come invece sembra abitudine di qualcuno, che poi reclama dei successi inesistenti. Noi non vogliamo lasciarci contaminare da questo “chiacchiericcio” perché abbiamo un obiettivo ben chiaro: siamo animati dalla volontà di raggiungere dei risultati concreti che siano a beneficio della nostra categoria professionale. E’ la stessa volontà che ci ha portato anche a dialogare con le organizzazioni sindacali dei nostri dipendenti di agenzia. Altro tavolo dal quale Sna si è auto- escluso, come se avesse il timore di affrontare nel concreto i tangibili problemi della categoria e delle agenzie. Non è certo con la provocazione e la demagogia che si raggiungono dei risultati, ma con la negoziazione, che deve essere interpretato come segno di forza e non di debolezza. Buona lettura! Il presidente Vincenzo Cirasola

Transcript of RASSEGNA STAMPA SETTIMANALE ANAPA N. 8 DELL’08 … · discriminazione tra agente monomandatario e...

Page 1: RASSEGNA STAMPA SETTIMANALE ANAPA N. 8 DELL’08 … · discriminazione tra agente monomandatario e plurimandatario da parte del Sindacato Nazionale Agenti di Assicurazioni. ... differenze

 

 

RASSEGNA STAMPA SETTIMANALE ANAPA N. 8 DELL’08 NOVEMBRE 2013 

EDITORIALE  Cari colleghi, non posso che condividere con Voi le riflessioni che sono scaturite a seguito di quanto è accaduto lo scorso 6 novembre. Come è noto la nostra associazione, Anapa, assieme ad Unapass ed Sna doveva presenziare al terzo incontro ufficiale con Ania. Ma poco prima che la riunione iniziasse, dopo un breve caffè di benvenuto, la delegazione di Sna è stata invitata ad uscire dai rappresentanti di Ania (Verdone ed Ellena) perché senza poteri politici e a ripresentarsi con idee più chiare e con la giusta rappresentanza. L’incontro è quindi seguito grazie alla presenza di Anapa e Unapass che responsabilmente hanno dialogato e posto il primo pilastro del nuovo accordo imprese­agenti. Difatti a differenza di quanto si dice e comunicano altre organizzazioni chi era presente all’incontro ha potuto chiarire ad Ania senza se e senza ma che non si deve porre nessuna distinzione tra agenti mono e plurimandatari e che l’accordo dovrà riguardare esclusivamente gli agenti in possesso di mandato e non quelli “indipendenti”.   Mi chiedo e vi chiedo se dopo sette anni l’atteggiamento che caratterizza alcune organizzazioni sindacali è rimasto così miope, oltranzista e pregiudiziale, che fine farebbe la nostra categoria professionale? E la cosa che mi rattrista di più sono le dichiarazioni mendaci sull’accaduto, e le offese nei confronti di chi, responsabilmente, a quel tavolo si è seduto, negoziando, argomentando e confrontando le proprie idee. E’ solo grazie a quello spirito che oggi sediamo nuovamente al tavolo di Ania.   Ma siamo ancora ai primi passi. La strada sarà ancora  lunga, ma non abbiamo  intenzione di alzarci  e  sbattere  inutilmente  le  porte,  per  avere  risalto  mediatico,  come  invece  sembra abitudine  di  qualcuno,  che  poi  reclama  dei  successi  inesistenti.  Noi  non  vogliamo  lasciarci contaminare  da  questo  “chiacchiericcio”  perché  abbiamo  un  obiettivo  ben  chiaro:  siamo animati  dalla  volontà  di  raggiungere  dei  risultati  concreti  che  siano  a  beneficio  della  nostra categoria  professionale.  E’  la  stessa  volontà  che  ci  ha  portato  anche  a  dialogare  con  le organizzazioni sindacali dei nostri dipendenti di agenzia. Altro tavolo dal quale Sna si è auto­escluso, come se avesse il timore di affrontare nel concreto i tangibili problemi della categoria e delle agenzie. Non è certo con la provocazione e la demagogia che si raggiungono dei risultati, ma con la negoziazione, che deve essere interpretato come segno di forza e non di debolezza.   Buona lettura!  Il presidente Vincenzo Cirasola   

Page 2: RASSEGNA STAMPA SETTIMANALE ANAPA N. 8 DELL’08 … · discriminazione tra agente monomandatario e plurimandatario da parte del Sindacato Nazionale Agenti di Assicurazioni. ... differenze

 

 

NOTIZIE DAL MONDO ASSOCIATIVO 

UN CAFFE’… SETTE ANNI DOPO  FONTE: INTERMEDIA CHANNEL (07/11/2013) 

 

Dopo  sette  anni  un  altro  caffè  amaro  per  lo SNA.  Il  terzo  incontro  in ANIA per la ridefinizione dell’Accordo imprese agenti si apre con il rito ospitale più consueto per noi italiani, ma come sette anni fa si esaurisce nel tempo di un… ristretto. In  quella  occasione,  la  delegazione  di  presidenza  del  Sindacato Nazionale,  si  vide messa  alla  porta  dall’associazione  delle  imprese  in seguito ad un’iniziativa di denuncia alle istituzioni più alte dello Stato – inviata  dallo  stesso  SNA  il  giorno  prima  della  riunione  –  relativa  ad alcune revoche esercitate da un’impresa di assicurazione in Campania, per  la  quale  la  stessa  Ania  era  stata  in  qualche maniera  ritenuta  dal denunciante comunque responsabile. L’allora presidente Fabio Cerchiai non solo non gradì, ma ritenne anzi profondamente  scorretto  tale  comportamento  in  fase  di  trattativa. Quella porta, una volta usciti, è rimasta chiusa per sette anni – mentre “fuori”  il mondo  stava  cambiando  –  per  riaprirsi  al  dialogo  solo  nello scorso mese di luglio. Ieri  però  la  delegazione  del  Sindacato  Nazionale  si  è  presentata all’incontro,  come  riporta  la  nota  ANIA  pubblicata  sul  sito  internet dell’associazione delle  imprese, “priva dei poteri di rappresentanza e a seguito di comunicati stampa strumentalmente diretti a disinformare sui contenuti  della  discussione  in  atto,  minando  i  presupposti  di  una negoziazione  costruttiva”.  La  delegazione  SNA  –  si  legge  ancora  nella nota  ANIA  –  “è  stata  invitata  a  lasciare  la  riunione  e  a  presentarsi nuovamente con pienezza di poteri ed una volta chiarita al suo interno la corretta metodologia del confronto istituzionale”. Il giorno prima dell’incontro il Sindacato Nazionale ha infatti diramato un comunicato nel quale riaffermava l’esistenza di pregiudiziali “contra legem”  e  venti  minuti  prima  che  cominciassero  i  lavori  del  tavolo tecnico  comune  con  i  rappresentanti  dell’ANIA  veniva  diffusa  una newsletter  dal  titolo  “Urgente:  lo  SNA  sbatte  la  porta  in  faccia all’ANIA”. Tutto ciò ad insaputa delle altre rappresentanze degli agenti nonché degli  stessi  rappresentanti del  Sindacato Nazionale presenti  a Milano  che  pubblicamente  confermavano  di  essere  all’oscuro  delle anzidette iniziative mediatiche. La trattativa è così iniziata con la sola presenza di ANAPA e UNAPASS. Abbiamo  raggiunto  telefonicamente  Vincenzo  Cirasola  e  Massimo Congiu,  presidenti  delle  due  associazioni  degli  agenti  presenti all’incontro,  chiedendo  loro  un  breve  commento  sulla  giornata  di lavori: “L’incontro  di  oggi  è  stato  molto  proficuo  –  ha  affermato  Congiu (UNAPASS)  ‐,  tanto  che  abbiamo  trovato  alcune  intese  per  la modifica dei  primi  quattro  articoli  dell’ANA  2003:  chi  è  rimasto  al  tavolo  a 

Page 3: RASSEGNA STAMPA SETTIMANALE ANAPA N. 8 DELL’08 … · discriminazione tra agente monomandatario e plurimandatario da parte del Sindacato Nazionale Agenti di Assicurazioni. ... differenze

 

 

rappresentare  gli  interessi  della  Categoria  ha  dimostrato  senso  di responsabilità  in  un  momento  così  delicato  per  tutti  gli  agenti  ed  ha rigettato nei fatti il tentativo di chi sta irresponsabilmente e senza alcun fondamento  colorando  questa  trattativa  come  condizionata  da pregiudizi e da accondiscendenze”. “Non  avevo  alcun  motivo  per  alzarmi  da  un  tavolo  che  è  ancora  alle battute  iniziali  –  ha  commentato  Cirasola  (ANAPA),  al  riguardo  delle decisione  delle  due  associazioni  di  proseguire  l’incontro  dopo l’allontanamento  della  delegazione  dello  SNA  ‐.  Stiamo  parlando  del secondo incontro ufficiale, forse qualcuno lo dimentica. Il restare seduti è segno di  forza e non di debolezza, perché è  il segnale che si hanno delle idee  concrete  da  portare  avanti,  anche  attraverso  la  negoziazione  e  il confronto  e  non  si  è  animati  da nessuna pregiudiziale  o  atteggiamento oltranzista. Credo che lo SNA sia stato irresponsabile nel presentarsi con una  delegazione  priva  di  poteri  politici  e  credo  che  questa irresponsabilità l’abbia dimostrata in diverse occasioni: con noi, quando abbiamo chiesto di  superare  le  conflittualità  interne  e presentarci uniti all’ANIA  nel  rispetto  delle  reciproche  differenze,  ma  anche autoescludendosi da tutti i più importanti tavoli di lavoro. Sarà compito loro spiegare agli  iscritti del Sindacato Nazionale questo atteggiamento che non porterà benefici alla categoria”.  

ACCORDO IMPRESE AGENTI: NESSUNA DISTINZIONE TRA MONO E PLURIMANDATARI  FONTE: INTERMEDIA CHANNEL (07/11/2013) 

 

L’accordo Imprese Agente riguarderà gli agenti di assicurazione con mandato senza  alcuna  pregiudiziale  tra  mono  e  plurimandatari.  E’  questo  il  primo significativo risultato che ANAPA e UNAPASS Rete ImpresAgenzia rivendicano in  un  comunicato  congiunto  diffuso  oggi  riguardante  gli  esiti  del  terzo incontro tra ANIA e rappresentanze degli agenti professionisti – svoltosi ieri a Milano – che ha portato al centro del dibattito la definizione di agente.  Il  confronto  tra  le  associazioni  degli  agenti  e  l’ANIA  –  iniziato  con l’allontanamento  dal  tavolo  della  delegazione  SNA  (che  come  abbiamo riportato in altri articoli, si è presentata priva dei poteri di rappresentatività necessari  alla  trattativa  e  quindi  invitata  dall’associazione  delle  imprese  a ritornare  in  altra  sede)  –  era  volto  a  definire  i  contenuti  e  la  disciplina  dei rapporti  Imprese  –  Agenzie  alla  luce  dei  cambiamenti  normativi  e regolamentari intervenuti dal 2006 in poi.  ANAPA  e  UNAPASS  hanno  proseguito  i  lavori  “nell’interesse  di  tutta  la categoria  affrontando  in  un  clima  di  confronto  aperto  e  senza  alcuna pregiudiziale  l’impostazione  di  un  nuovo  Accordo  collettivo  che  disciplini  il contratto di agenzia”.  Nello specifico sono stati affrontate e condivise le linee guida per la modifica degli artt. da 1 a 4 del vigente accordo ANA 2003, con riferimento all’ambito di applicazione di  tali norme – rivolte agli agenti  iscritti al Rui con mandato rilasciato da una o più imprese – e alla definizione dell’Agente.  “Esprimo  una  profonda  soddisfazione  per  quanto  raggiunto  nell’incontro  di 

Page 4: RASSEGNA STAMPA SETTIMANALE ANAPA N. 8 DELL’08 … · discriminazione tra agente monomandatario e plurimandatario da parte del Sindacato Nazionale Agenti di Assicurazioni. ... differenze

 

 

ieri,  ossia  il  fatto  che  l’accordo  Imprese  Agenti  riguarderà  gli  agenti  di assicurazione  con  mandato  senza  alcuna  pregiudiziale  tra  mono  e plurimandatari. Un aspetto che è stato sempre il  fulcro del nostro pensiero”, ha commentato Vincenzo Cirasola, presidente di ANAPA. “Sono rammaricato per l’atteggiamento oltranzista di SNA, che dopo aver sollecitato per 7 anni di sedersi al  tavolo con l’ANIA, dimostra ancora una volta di autoescludersi dai tavoli  di  discussione  più  importanti  per  la  nostra  categoria  professionale: CCNL Dipendenti e Accordo Imprese Agenti”.  Per Massimo Congiu, presidente di UNAPASS, l’incontro di ieri “è stato molto proficuo,  tanto  che  abbiamo  trovato  alcune  intese  per  la modifica  dei  primi quattro  articoli  dell’Ana  2003:  chi  è  rimasto  al  tavolo  a  rappresentare  gli interessi della Categoria ha dimostrato senso di responsabilità in un momento così delicato per tutti gli agenti ed ha rigettato nei  fatti  il  tentativo di chi sta irresponsabilmente  e  senza  alcun  fondamento  colorando  questa  trattativa come condizionata da pregiudizi e da accondiscendenze”.  Il  prossimo  incontro  tra  rappresentanze  degli  agenti  (al  completo?)  e associazione  delle  imprese  si  terrà  il  27  novembre  p.v.,  a  partire  dalle  ore 10.30, sempre presso la sede ANIA di Milano. 

DISCRIMINAZIONE TRA AGENTI MONOMANDATARI E PLURIMANDATARI, LO SNA ABBANDONA IL TAVOLO DI LAVORO CON L'ANIA. ANAPA E UNAPASS MOLTO PIÙ "MORBIDE"  FONTE: SNACHANNEL (07/11/2013) 

 

MILANO  ‐  Confermata  la  totale  contrarietà  a  qualsiasi  ipotesi  di discriminazione tra agente monomandatario e plurimandatario da parte del Sindacato Nazionale Agenti di Assicurazioni. Rimanendo  coerente  con  quanto  anticipato,  la  delegazione  tecnica  SNA  ha rinnovato  direttamente  al  tavolo  ANIA  la  ferma  determinazione  a  non sottoscrivere  alcuna  duplice  definizione  della  figura  di  agente (monomandatario  e  plurimandatario),  rimanendo  ancorato  alla  figura  unica di agente assicurativo imprenditore. Davanti alla altrettanto ferma posizione dell’ANIA, intenzionata a discutere le differenze di  trattamento tra agente mono e plurimandatario,  la delegazione SNA  ha  lasciato  oggi  i  lavori.  Non  altrettanto  hanno  fatto  le  altre rappresentanze  (Anapa  e  Unapass)  presenti  al  tavolo,  che  apparirebbero pertanto  disponibili  ad  aderire  alla  tematica  proposta  dall'ANIA  o quantomeno sono sembrate più "morbide".  Claudio  Demozzi,  Presidente  Nazionale  SNA,  conferma:  siamo  pronti  alla battaglia  per  far  rispettare  la  normativa  vigente  (Legge 40/2007),  che  vieta clausole  di  esclusiva  tra  Agenti  e  Imprese  assicurative  e  che  si  conferma coerente  con  la  normativa  europea  sulla  concorrenza.  Si  tratta  di  una  linea politico‐sindacale che lo SNA intende riaffermare con grande forza, proprio in una  logica  di  continuità  con  gli  ultimi  10  anni  di  attività,  dove  gli  sforzi massimi  si  sono  concentrati  sulla  difesa  delle  libertà  professionali  e imprenditoriali degli  agenti di assicurazione  italiani. Lo SNA  tiene a  chiarire che su questo specifico punto il consenso unanime è stato espresso anche dal Comitato  dei  Gruppi  Aziendali  Agenti  accreditati  al  Sindacato,  al  quale partecipa la quasi totalità dei Gruppi Aziendali Agenti Italiani. "Hanno tutti condiviso la difesa, senza se e senza ma, ‐ affermano al Sindacato ‐  delle  libertà  professionali  dell’agente,  conquistate  per  via  legislativa  negli ultimi 7 anni". 

Page 5: RASSEGNA STAMPA SETTIMANALE ANAPA N. 8 DELL’08 … · discriminazione tra agente monomandatario e plurimandatario da parte del Sindacato Nazionale Agenti di Assicurazioni. ... differenze

 

 

ANAPA E UNAPASS, CON ANIA TUTELATI TUTTI GLI AGENTI  FONTE: INSURANCE TRADE(07/11/2013) 

  

Mantenere monomandatari  e  plurimandatari  sullo  stesso  piano.  Era  questo l'obiettivo delle due associazioni degli agenti, Anapa e Unapass, alla vigilia del terzo  incontro  con  i  vertici  di  Ania,  tenutosi  ieri,  mercoledì  6  novembre. Secondo quanto hanno comunicato in una nota le due sigle sindacali, sembra che  la  missione  si  stata  compiuta:  "l'accordo  impresa‐agenti  ‐  si  legge  nel comunicato  congiunto  ‐  riguarderà  gli  agenti  di  assicurazione  con mandato senza alcuna pregiudiziale tra mono e plurimandatari". Nello specifico, ieri l'Ania e le due associazioni, Sna dopo pochi minuti è stata invitata  a  ripresentarsi  con  poteri  negoziali  successivamente,  sono  stati affrontati "e condivise le linee guida per la modifica dei primi quattro articoli del  vigente  accordo  Ana  2003  con  riferimento  all'ambito  di  applicazione  di tali  norme,  rivolte  agli  agenti  iscritti  al Rui  con mandato  rilasciato da una o più  imprese e  la definizione dell'agente". Quindi non una  riscrittura da  zero dell'accordo,  ma  delle  modifiche  specifiche  che,  in  questa  fase,  sembrano condivise.  Vincenzo Cirasola e Massimo Congiu, i presidenti delle associazioni sindacali, sottolineano  di  aver  "responsabilmente  proseguito  i  lavori  nell'interesse  di tutta la categoria affrontando in un clima di confronto aperto e senza alcuna pregiudiziale l'impostazione di un nuovo accordo collettivo". Da Anapa, traspare aperta soddisfazione per quanto raggiunto il 6 novembre, "ossia ‐ precisa Cirasola ‐  il  fatto che l'accordo impresa‐agente riguarderà gli agenti  di  assicurazione  con mandato  senza  alcuna  pregiudiziale  tra mono  e plurimandatari. Un aspetto che è stato sempre il  fulcro del nostro pensiero". Per Massimo Congiu, l'incontro è stato "molto proficuo", anche perché essere "rimasti al tavolo", secondo il presidente di Unapass, "ha dimostrato senso di responsabilità in un momento delicato per tutti gli agenti". A  Sna,  entrambi  Anapa  e  Unapass,  rimproverano  sostanzialmente  un atteggiamento  di  chiusura  e  il  tentativo  di  colorare  la  trattativa  di pregiudiziale accondiscendenza. 

ANIA: NESSUNA PREGIUDIZIALE NELLA NEGOZIAZIONE CON LE ORGANIZZAZIONI DEGLI AGENTI  FONTE: INSURANCE TRADE (06/11/2013) 

  

Si  è  appena  concluso  il  terzo  tavolo  di  confronto  tra  le  compagnie  e  le rappresentanze  degli  agenti  di  assicurazione,  tenutosi  oggi  a  Milano.  Scopo dell'incontro quello di definire un nuovo assetto di  regole  tra  imprese e reti agenziali.  L'Ania,  in  una  nota  ufficiale,  spiega  di  non  aver  posto  "alcuna pregiudiziale", né di aver "prospettato  ipotesi dirette a eludere  la normativa vigente sul divieto di patti in esclusiva nei contratti di agenzia". Da parte delle compagnie  è  stata  ribadita  "la  volontà  di  dare  risposte  serie  alle  delicate problematiche vissute dagli agenti di assicurazione", attraverso la definizione di un assetto di regole che permetta alle reti agenziali di conservare "un ruolo centrale e competitivo nella distribuzione dei prodotti assicurativi".  Nella  nota  riassuntiva  dell'incontro,  l'Ania  fa  riferimento  alla  delegazione dello  Sna,  che,  "giunta  al  confronto priva di  reali  poteri  di  rappresentanza  ‐ scrive  l'Ania  ‐  e  a  seguito  di  comunicati  stampa  strumentalmente  diretti  a disinformare sui contenuti delle discussioni in atto, minando i presupposti di una negoziazione costruttiva, è stata invitata a lasciare la riunione ‐ continua la  nota  ‐  e  a  presentarsi  nuovamente  con  pienezza  di  poteri  e  una  volta chiarita al suo interno la corretta metodologia del confronto istituzionale".  La nota dell'Ania  spiega poi  che  l'incontro,  proseguito  con  le  organizzazioni 

Page 6: RASSEGNA STAMPA SETTIMANALE ANAPA N. 8 DELL’08 … · discriminazione tra agente monomandatario e plurimandatario da parte del Sindacato Nazionale Agenti di Assicurazioni. ... differenze

 

 

Anapa  e  Unapass,  si  è  poi  concentrato  "sull'impostazione  di  un  nuovo eventuale  Accordo  collettivo  volto  a  regolare  i  contratti  di  agenzia assicurativa. Sono quindi stati affrontati  l'ambito di applicazione delle nuove regole,  che  riguarderanno  esclusivamente  gli  agenti  con  mandato  di distribuzione  rilasciato  da  una  o  più  imprese  ‐  conclude  l'Ania  ‐  e  la definizione stessa di agente". Il  prossimo  incontro  del  tavolo  negoziale  si  terrà  nel  corso  del  mese  di novembre. 

ANAPA, RIAFFERMARE IL PRINCIPIO DI CENTRALITÀ DELL'AGENZIA NEI PROCESSI DISTRIBUTIVI  FONTE: INSURANCE TRADE (05/11/2013) 

  

In attesa dell'incontro in programma il 6 novembre a Milano tra l'Ania e le tre principali  rappresentanze  (Anapa,  Sna  e  Unapass)  degli  agenti  di assicurazione,  Anapa,  diffonde  la  lettera  che  l'associazione  stessa  aveva inviato all'Ania lo scorso 13 settembre: un modo per sottolineare una volta di più  quello  che  è  il  punto  di  vista  della  rappresentanza  guidata  da  Vincenzo Cirasola  (nella  foto).  Il  documento,  che  ha  come  oggetto  le  Considerazioni sulla figura di agente di assicurazione e sulla configurazione del rapporto tra imprese  e  agenti,  sintetizza  quanto  era  emerso  nel  corso  del  Forum  dei Gruppi  Agenti  organizzato  da  Anapa  a  Bologna  lo  scorso  25  giugno,  e  di quanto discusso nel corso della successiva riunione del 25 luglio, dove hanno partecipato,  oltre  ai  presidenti  di  Unapass  e  Uea,  "anche  una  pluralità  di presidenti di Gruppi Agenti, iscritti e non iscritti ad Anapa". Sulla condivisione delle posizioni dell'associazione da parte dei gruppi agenti, Anapa rivendica i tratti  in  comune  usciti  dalle  due  riunioni  che  hanno  poi  prodotto  la  lettera all'Ania:  "teniamo  a  precisare  ‐  si  legge  nella  missiva  ‐  che  la  nostra associazione  considera  i  gruppi  aziendali  elementi  complementari  e coessenziali della rappresentanza degli agenti. In sostanza riteniamo di poter affermare  che  i  punti  di  seguito  elencati  sono  condivisi  dai  rappresentanti degli  agenti  che  intermediano  circa  il  75%  dei  premi  incassati  nel mercato assicurativo del nostro Paese".  I punti della missiva all'Ania  Il  primo  punto  su  cui  si  sofferma  Cirasola  è  quello  riguardante  la  figura  di agente di assicurazione. Citando i tavoli di lavoro a cui gli intermediari hanno dato  vita  all'indomani  dell'incontro  con  l'Ania  del  30  luglio  scorso,  il presidente  di  Anapa  vuole  riaffermare  "il  principio  della  centralità dell'agenzia  nei  processi  distributivi  delle  imprese,  in  quanto  fondato  su criteri  di  certificata  professionalità,  affidabilità  e  prossimità  verso  tutti  i clienti". Tale riaffermazione "non può prescindere dalla consapevolezza che il rapporto tra  impresa e  intermediario di sezione A non possa che esplicitarsi se non attraverso un contratto di mandato,  che  renda  l'intermediario  stesso parte  integrante  della  filiera".  Cirasola  fa  poi  riferimento  alle  prossime evoluzioni normative che interessano la figura dell'intermediario, tenendo in particolare  considerazione  la  direttiva  europea  Imd2,  "le  cui  prospettive  al momento paiono puntare verso una biforcazione di tale figura, attraverso una netta differenziazione tra l'intermediario con o senza l'obbligo contrattuale e l'intermediario  indipendente":  mentre  la  prima  figura  risponde  alla  figura attualmente operante, "a nostro avviso la seconda figura è molto più prossima al  broker".  Secondo  Anapa  all'interno  del  tavolo  di  lavoro  per  ridefinire  il 

Page 7: RASSEGNA STAMPA SETTIMANALE ANAPA N. 8 DELL’08 … · discriminazione tra agente monomandatario e plurimandatario da parte del Sindacato Nazionale Agenti di Assicurazioni. ... differenze

 

 

quadro di riferimento dei rapporti tra imprese e intermediari devono trovare spazio alcuni argomenti di rilievo "non compresi al momento", tra cui quello di  "una  migliore  definizione  dell'istituto  delle  cosiddette  collaborazioni  tra intermediari,  che  presenta  profili  di  rischio  e  indeterminatezza  per  tutti  i soggetti coinvolti". Si passa poi ad affrontare l'argomento Rc auto, settore nel quale "il legislatore è  intervenuto a più riprese con  interventi  (immotivatamente) urgenti che  in definitiva puntano esclusivamente a una riduzione del costo della copertura, passando  per  la  sostanziale  disintermediazione  di  tali  prodotti".  Secondo Cirasola,  queste  iniziative  possono  "generare  evidenti  impatti  negativi  al sistema  assicurativo",  sia  "attraverso  un  aumento  dei  costi  necessari  alla corretta  attuazione  ed  esecuzione  delle  norme  in  questione,  sia  attraverso una  crescente  disintermediazione  della  Rc  auto".  Per  questo  motivo  è "indispendabile che tutte le parti attive nel processo", vale a dire compagnie e intermediari,  "indichino  congiuntamente  alle  istituzioni  politiche  delle possibili soluzioni al riguardo". L'ultimo punto della missiva di Anapa è dedicato al tema della semplificazione dei  processi,  in  quanto,  negli  ultimi  anni,  "l'insieme  dei  provvedimentio normativi  sia  di  primo  che  di  secondo  livello  ha  generato  un  aggravio  di attività  a  tutto  il  sistema,  con  costi  operativi  che  hanno  progressivamente assottigliato  la  redditività  delle  agenzie,  che  non  riteniamo  ulteriormente sostenibili". Anche  in questo caso,  secondo Cirasola,  è necessario  "mettere a fattor comune tutte le idee", e riconoscere "il ruolo sociale ed etico dell'agente di  assicurazione  quale  interlocutore  naturale".  Nell'ambito  specifico  della semplificazione  delle  norme  e  delle  procedure  "è  necessario  agire congiuntamente  come  sistema,  affinché  gli  interventi  normativi  dell'ente regolatore  siano  coerentemente  conseguenti  al  dettato  legislativo  e pienamente condivisi dagli operatori del mercato". Per Anapa, salvaguardare il  sistema  distributivo  basato  sulla  centralità  dell'agente  "non  significa  solo preservare  migliaia  di  posti  di  lavoro",  ma  anche  puntare  "all'obiettivo  di salvare questi valori a vantaggio dell'intero sistema economico, senza che ciò costituisca un ulteriore aggravio economico ma, al contrario, un inestimabile valore aggiunto". 

ANAPA E UNAPASS RICOMINCIANO A TRATTARE  FONTE: PLUS 24 (02/11/2013) 

 

Sono  oltre  55mila  i  dipendenti  delle  agenzie  assicurative  italiane  (dati  al 2011).  Anche  loro,  come  bancari  e  altre  categorie,  stanno  da  tempo aspettando  un  nuovo  contratto.  Dopo  il  nulla  di  fatto  dello  scorso  maggio, quando c'era stato un tentativo messo in atto dall'allora vice Presidente Sna, Giancarlo  Guidolin,  e  dei  delegati  Unapass  di  risolvere  le  vertenze  aperte dovute alla mancata approvazione dell'intesa sottoscritta da tutte le parti il 4 febbraio  2011,  in  questi  giorni  si  riaprono  le  trattative.  Giovedì  scorso,  31 ottobre,  si  sono  infatti  incontrate  le  rappresentanze  sindacali  dei  lavoratori (Fisac/Cgil, Fiba/Cisl, Fna e Uilca) e le associazioni datoriali Unapass e Anapa. Quest'ultima,  nata  a  febbraio,  pur  non  essendo  firmataria  di  precedenti contratti  nazionali  è  stata  ritenuta  titolata  a  sedersi  al  tavolo  dai rappresentanti  dei  lavoratori  che  hanno  preso  atto  del  numero  di  iscritti presentati (2.500).  Presenti al tavolo entrambi i presidenti: Vincenzo Cirasola (Anapa) e Massimo Congiù  (Unapass),  accompagnati  da  una  nutrita  delegazione,  a  dimostrare l'importanza  dell'appuntamento.  Un  primo  incontro  esplorativo  dopo  il 

Page 8: RASSEGNA STAMPA SETTIMANALE ANAPA N. 8 DELL’08 … · discriminazione tra agente monomandatario e plurimandatario da parte del Sindacato Nazionale Agenti di Assicurazioni. ... differenze

 

 

grande  freddo.  Si  comincerà  a  entrare  nel  merito  della  discussione  delle questioni più spinose però il prossimo 21 novembre. Ancora fuori dai tavoli lo Sna, che non ha mai ratificato il Ccnl siglato a febbraio 2011 anche dall'allora delegato  Jean  François  Mossino,  e  respinto  successivamente  dal  comitato centrale Sna durante la presidenza di Giovanni Metti.  Sul  tavolo ora c'è  la nuova piattaforma proposta dai  sindacati a  luglio 2013, con una richiesta di aumento economico dell'8% per il triennio 2012/14. «Le altre richieste di modifiche vanno nella direzione di allargare  le possibilità e rendere  più  esigibili  le  i  permessi  del  personale  femminile  che  regge  gran parte delle attività all'interno delle agenzie e della  famiglia»,  spiegano  in un comunicato  le  quattro  sigle  sindacali  che,  nei  mesi  scorsi,  nel  tentativo  di sbloccare la vertenza con lo Sna, si erano anche rivolte al ministero del Lavoro e ora guardano  con  favore  l'apertura di dialogo  tra gli  agenti  e  l'Ania, per  il rinnovo dell'accordo nazionale fermo da molti anni.  La situazione del settore è complessa e a macchia di  leopardo. Le condizioni applicate  dipendono  infatti  dal  contratto  collettivo  applicato  dal‐  l'agente datore di lavoro.   Una  parte  della  categoria,  si  stima  meno  del  15%  delle  agenzie,  si  vede applicare  il  rinnovo  del  Ccnl  sottoscritto  a  febbraio  2011  da  Unapass  e scaduto  alla  fine dello  stesso  anno.  Il  resto  invece  sta  ancora  aspettando da cinque  anni  l'adeguamento  di  stipendio.  Spesso  il  disagio  economico  viene mitigato  da  aumenti  assorbibili  per  rinnovo  contratti  (acconto  futuro aumenti).  La posizione del presidente Sna,  contattato da «Plus24»,  è per ora  rigida,  in particolare sul fatto di non voler lavorare sulle ceneri del contratto Unapass, seppure  limato  in  molte  sue  parti.  «Innanzitutto,  come  hanno  indicato  i maggiori giuslavoristi,  in caso di mancanza di contratto (anche il vecchio del 2005,  ratificato  nel  2008  è  scaduto  nel  2012)  si  applica  il  più  diffuso», chiarisce subito Demozzi.   «Bisogna poi  condividere  lo  stato di  crisi e puntare su  flessibilità dell'orario (prevedendo il lavoro anche il sabato), abolire gli scatti automatici di carriera legati a titolo di studio e in terzo luogo accordarsi sulle trasferte degli addetti commerciali,  mentre  sulla  componente  economica  lo  Sna  è  disponibile  a scendere a compromessi da subito». 

OO.SS.: DA UNAPASS E ANAPA DISPONIBILITA’ A TRATTARE SU RINNOVO CCNL DIPENDENTI   FONTE: INTERMEDIA CHANNEL (06/11/2013) 

 

Le associazioni degli agenti e le rappresentanze sindacali dei dipendenti delle agenzie tornano a sedersi allo stesso tavolo. E’ successo lo scorso 31 ottobre a Roma,  per  il  primo  incontro  tra  le  OO.SS.  di  categoria  (Fiba‐Cisl,  Fisac‐Cgil, Fna e Uilca) e le delegazioni di Anapa ed Unapass‐Rete ImpresAgenzia.  “Dopo l’invio della piattaforma contrattuale di rinnovo del CCNL 2011 inviata nel luglio scorso a tutte le associazioni datoriali – si legge nella nota congiunta delle OO.SS. ‐, Anapa ed Unapass hanno accettato di sedersi al tavolo, mentre lo  SNA  ha  rifiutato  qualsiasi  confronto,  ponendosi  nei  fatti  fuori  dalla trattativa.  Le  parti  unanimemente  hanno  convenuto  che  quello  aperto rappresenta  il  tavolo  ufficiale  della  trattativa  per  il  rinnovo  del  CCNL  di 

Page 9: RASSEGNA STAMPA SETTIMANALE ANAPA N. 8 DELL’08 … · discriminazione tra agente monomandatario e plurimandatario da parte del Sindacato Nazionale Agenti di Assicurazioni. ... differenze

 

 

categoria, senza porre alcuna preclusione per chi, riconoscendone la validità, intendesse aggregarsi“.  Al  tavolo erano presenti entrambi  i presidenti della associazioni degli agenti (Vincenzo  Cirasola  di  Anapa  e  Massimo  Congiu  di  Unapass),  accompagnati anche  dai  responsabili  contrattuali  (Alessandro  Lazzaro  –  Anapa  e  Pier Giorgio Pistone – Unapass).  Anapa  “è  stata  ritenuta  titolata  a  sedersi  al  tavolo  delle  trattative”  pur essendosi costituita solo nel mese di novembre 2012 in virtù del presupposto di  aver  riconosciuto  politicamente  il  CCNL  vigente;  Cirasola  ha  sostenuto  la propria  personale  opposizione  al  CCNL  2011,  confermando  però l’accettazione  politica  di  quel  contratto  che  avrà  comunque  bisogno  di aggiornamenti e modifiche.  Nelle  relazioni  di  apertura  dei  lavori  i  due  presidenti  “hanno  riaffermato l’importanza  della  contrattazione  collettiva,  sia  nel  caso  dei  dipendenti  che nel  caso  degli  agenti  nel  rapporto  contrattuale  con  Ania“.  Le  parti  presenti hanno sostenuto la piena legittimità della contrattazione collettiva tra Agenti e Imprese e sia Congiu che Cirasola hanno sottolineato il legame tra il rinnovo del CCNL dei dipendenti ed il rinnovo dell’accordo nazionale Imprese/Agenti in corso di trattativa.  Anapa ed Unapass “hanno riaffermato la volontà di rispondere positivamente alle  richieste  avanzate  dalle  OO.SS.“,  facendo  però  presente  come  si  debba teenere  conto  “del  momento  storico  ed  economico  che  viviamo  e  delle trasformazioni in atto nel mondo agenziale, dove si evidenziano aree di forte difficoltà“. Le rappresentanze sindacali di settore hanno quindi sottolineato la rilevanza  del  tavolo  negoziale  costituitosi  –  prendendo  atto  delle  posizioni delle  due  organizzazioni  degli  agenti  –  auspicandosi  nel  contempo  “che  la trattativa  possa  portare  nel  più  breve  tempo  possibile  a  rinnovare  il  CCNL 2009‐2011,  recuperando  e  sanando  le  differenze  che  ancora  esistono  tra  i dipendenti“. Trattativa contrattuale che – sempre secondo le OO.SS. – “dovrà e saprà  trovare  le  soluzioni  più  utili  a  rafforzare  tutto  il  sistema  distributivo italiano che, ancora in gran parte, si poggia sulle agenzie di assicurazione“.  Le  rappresentanze  sindacali  di  settore  e  le  due  associazioni  degli  agenti  si sono quindi date un nuovo appuntamento per il prossimo 20 novembre, in un incontro nel quale entrare nel merito delle  richieste e per affrontare  i punti nodali del rinnovo contrattuale. 

NOTIZIE DAL MERCATO ASSICURATIVO  L'IVASS CHIEDE ALLE IMPRESE PIÙ TRASPARENZA NEI CONTRATTI DI LUNGA 

Nei contratti di assicurazione danni di durata pluriennale (malattia, infortuni, responsabilità civile generale etc.) le imprese dovranno indicare chiaramente se il contratto ha beneficiato di uno sconto a causa della sua lunga durata e che, a fronte dello sconto applicato, il 

Page 10: RASSEGNA STAMPA SETTIMANALE ANAPA N. 8 DELL’08 … · discriminazione tra agente monomandatario e plurimandatario da parte del Sindacato Nazionale Agenti di Assicurazioni. ... differenze

 

 

DURATA  FONTE: INSURANCE TRADE  (06/11/2013) 

contraente non può esercitare la facoltà di recesso dal contratto per i primi cinque anni. A stabilirlo è l'Ivass, che in una lettera inviata ieri è intervenuto presso le imprese di assicurazione per garantire ai consumatori maggiore tutela in questo tipo di contratti. "Sulla base dei reclami arrivati all'Ivass ‐ spiega l'Autorità in una nota ‐ risulta infatti che molte imprese attuano le disposizioni della legge n. 99/2009 in materia di recesso dai contratti pluriennali in maniera non coerente con i principi di correttezza e trasparenza che devono ispirare le relazioni con i clienti". Questa legge ha infatti eliminato la facoltà per l'assicurato di recedere ogni anno dal contratto, prevedendo tuttavia, per gli assicurati che assumono un impegno contrattuale di più lunga durata, il diritto di ottenere uno sconto rispetto al premio per il contratto di durata annuale. Tuttavia molte imprese non indicano nel contratto la misura dello sconto applicato e, quando il consumatore chiede di recedere dal contratto, si vede rispondere dall'impresa che ciò non è possibile, in quanto il contratto ha beneficiato della riduzione. Secondo quanto stabilito dall'Ivass, dunque, "le imprese, d'ora in poi, dovranno indicare nella polizza, in modo chiaro, la misura dello sconto applicato, con l'avvertenza per il consumatore che, avendo beneficiato dello sconto, non può recedere dal contratto per i primi cinque anni". 

GENERALI: FORTE BALZO DELL’UTILE NETTO NEL TERZO TRIMESTRE  FONTE: INSURANCE TRADE (07/11/2013)  

Il Consiglio di Amministrazione di Assicurazioni Generali ha approvato i risultati consolidati al 30 settembre 2013. Il Gruppo ha chiuso i primi nove mesi dell’anno con una significativa crescita dell’utile netto a 1.591 milioni di Euro (+40,4%), dato sostenuto da “una solida raccolta e dalla performance operativa, spinta in particolare dallo sviluppo impresso nel segmento danni“. Il risultato operativo complessivo ha raggiunto quota 3.361 milioni, in crescita del 6,2% (3.292 milioni di Euro al terzo trimestre 2012).  Il risultato operativo danni è cresciuto del 20,3% a 1.339 milioni (1.158 milioni nello stesso periodo del 2012), beneficiando di un combined ratio sceso a 95,1% (‐1,6 p.p.) “nonostante il maggior peso delle catastrofi naturali per 0,5 punti percentuali. Le attente politiche sottoscrittive e l’efficiente gestione dei sinistri hanno contribuito all’eccellente performance del segmento“.  Nel vita il risultato operativo scende leggermente, portandosi a 2.071 milioni di Euro (calo del 2% rispetto ai 2.196 milioni dello stesso periodo 2012), ma mostrando “una significativa inversione di tendenza nel terzo trimestre” (+13,2% sul dato del terzo trimestre 2012).  Il Gruppo ha registrato uno sviluppo dei premi complessivi a 49 miliardi di Euro (+0,6%), anche grazie “alla sua forza distributiva e a nuove iniziative di business in entrambi i segmenti“. Nel vita la 

Page 11: RASSEGNA STAMPA SETTIMANALE ANAPA N. 8 DELL’08 … · discriminazione tra agente monomandatario e plurimandatario da parte del Sindacato Nazionale Agenti di Assicurazioni. ... differenze

 

 

produzione ha raggiunto i 32.808 milioni di Euro (+0,9%) trainata dai prodotti unit‐linked (+10,5%) e dalle polizze protezione (+1,1%). Anche la nuova produzione in termini di APE (Annual Premium Equivalent, la base premi utilizzata nel calcolo del valore della nuova produzione vita) aumenta a 3.211 milioni (+1,1% rispetto ai 3.184 milioni dei primi 9 mesi 2012). La raccolta netta vita è cresciuta di quasi sei volte (da 1.142 a 6.477 milioni di Euro) “grazie a minori capitali in uscita e all’andamento della produzione“. Per quanto riguarda il segmento danni, i premi risultano stabili a 16.245 milioni (+0,1%) mostrando un buon andamento del business auto (+0,4%).  Le performance operative del Gruppo sono accompagnate da una migliore situazione patrimoniale. Il patrimonio netto risulta in crescita dell’1,1% a 19.223 milioni (19.013 milioni a fine 2012). L’indice Solvency I al 30 settembre è cresciuto al 143% (139% alla fine del primo trimestre 2013); alla fine di ottobre era ulteriormente incrementato al 152%, “tenendo conto anche dell’impatto positivo di 5 punti percentuali derivanti dalle cessioni delle attività riassicurative vita negli Stati Uniti e delle quote minoritarie in Messico, completate dopo il 30 settembre“.  Il Group CEO di Generali, Mario Greco, ha così commentato i risultati: “Grazie alle azioni intraprese negli ultimi mesi abbiamo ottenuto un significativo miglioramento della situazione patrimoniale, con un indice di Solvency I che, oggi, supera il 150%. Stiamo facendo buoni progressi nella trasformazione del Gruppo e i risultati che presentiamo oggi dimostrano che siamo ben posizionati per raggiungere i nostri obiettivi. Ora ci focalizzeremo ancora di più sul miglioramento della nostra redditività. L’Investor Day del 27 novembre sarà l’occasione per aggiornarvi sull’esecuzione del nostro piano strategico”.  OUTLOOK  Il Gruppo prevede per il 2013 un miglioramento del risultato operativo complessivo, “proseguendo sia nel processo di rafforzamento del capitale che nell’implementazione delle iniziative strategiche annunciate a gennaio“.  SEGMENTO VITA  Nel segmento vita si conferma lo sviluppo dei premi annui (+1,4%), a maggiore redditività, mentre la produzione a premio unico è rimasta stabile.  

Page 12: RASSEGNA STAMPA SETTIMANALE ANAPA N. 8 DELL’08 … · discriminazione tra agente monomandatario e plurimandatario da parte del Sindacato Nazionale Agenti di Assicurazioni. ... differenze

 

 

Guardando ai singoli mercati, il Gruppo registra un ottimo andamento in Germania, con una crescita dei premi (+11,5%) “spinta soprattutto dalle polizze risparmio” (+23,2%), e in Italia, dove si è registrato un progresso del 6,4% grazie all’apporto del canale tradizionale.  In Francia si registra un forte incremento della raccolta linked (+46,7%). Le polizze risparmio hanno subito un calo del 36,5% e la raccolta generale ha segnato una flessione del 22,8% (la produzione nella prima parte del 2012 aveva beneficiato delle azioni eccezionali di conservazione del portafoglio risparmio).  Lo sviluppo delle polizze unit‐linked (+15,5%) ha sostenuto la raccolta nei Paesi dell’Europa Centro‐orientale che si è mantenuta sostanzialmente stabile (‐1,6%), nonostante il calo della nuova produzione, su cui ha pesato la volatilità dei fondi pensione in Polonia e Repubblica Ceca “a causa delle incertezze regolamentari“.  La nuova produzione APE cresce dell’1,1% grazie alle ottime prestazioni in Italia (+11,6%) e Germania (+15,6%). Complessivamente, si segnala il buon sviluppo sia nei premi annui (+1,5%) che nei premi unici (+0,7%). Il New Business Value si attesta a € 670 milioni (+7,3%).  SEGMENTO DANNI  Il positivo andamento della raccolta nel segmento riflette in particolare la crescita del business auto (+0,4%). Guardando i singoli mercati, emerge l’ottima performance in Germania (+4,4%) – trainata sia dal ramo auto (+7,9%) che non‐auto (+2,1%) – in Austria (+2,3%) e in Svizzera (+0,6%). In Italia i premi registrano una flessione comune al mercato, analogamente a quanto accade in Francia.  Per quanto riguarda la redditività tecnica nei singoli Paesi, il Gruppo segnala un sensibile miglioramento del combined ratio in particolare in Italia (‐6,1 p.p.) e nei Paesi dell’Europa Centro‐orientale, dove il dato migliora di 1,1 p.p. a 89,3%, “nonostante le recenti alluvioni in Europa centrale“. Anche in Germania il cor rimane ad ottimi livelli (95,9%, +1 p.p.), “sebbene le inondazioni abbiano pesato per 5,6 punti percentuali“.  REBECCHINI NOMINATO VICE PRESIDENTE  Il Consiglio di Amministrazione ha anche deliberato la nomina del consigliere Clemente Rebecchini alla carica di Vice Presidente della 

Page 13: RASSEGNA STAMPA SETTIMANALE ANAPA N. 8 DELL’08 … · discriminazione tra agente monomandatario e plurimandatario da parte del Sindacato Nazionale Agenti di Assicurazioni. ... differenze

 

 

Società. Rebecchini, già componente del Comitato Controllo e Rischi e del Comitato per gli Investimenti, fa parte del Consiglio di Amministrazione di Generali dal 2012. 

POLIZZE A PACCHETTO NEL MIRINO IVASS  FONTE: MF (01/11/2013) 

Le polizze impacchettate finiscono nel mirino dell'Ivass, l'autorità di controllo del settore assicurativo. L'istituto presieduto da Salvatore Rossi ha aperto un'indagine sulle coperture assicurative Vita e Danni venduta in abbinamento «a prodotti o servizi di natura non assicurativa».  Questa volta non si tratta delle ormai note salate polizze abbinate ai mutui, finite a più riprese nel mirino dell'Ivass e su cui tra l'altro l'istituto ha invitato ancora di recente il settore ad autoregolamentarsi. In questo caso a essere sotto processo sono i pacchetti connessi a polizze stipulate da imprese di assicurazione con altri operatori, come le utility, le aziende di trasporto e i distributori di beni di consumo. «Prodotti in forte diffusione in Italia», spiegano da Via del Quirinale. Viene subito in mente la copertura offerta quando si acquista un biglietto aereo, per esempio per l'annullamento del viaggio, o anche la polizza di garanzia che viene proposta quando si acquista una lavatrice o una lavastoviglie. Ma in realtà ad aver allertato l'istituto sarebbero state soprattutto polizze abbinate ai contratti di fornitura di energia. Insomma, coperture assicurative per l'assistenza nascoste nelle bollette e finite sul conto della luce o del gas. Una denuncia arrivata dai consumatori nel corso dell'ultimo incontro con l'Ivass lo scorso 19 settembre, che ha convinto l'Authority a vederci più chiaro, allargando il raggio d'azione ad altri settori di attività. «Obiettivo dell'Ivass è garantire che la diffusione di questi prodotti, che rappresenta un'opportunità di sviluppo e ampliamento per il mercato assicurativo», hanno spiegato dall'ente di vigilanza, «avvenga con modalità tali da non pregiudicare le esigenze di tutela dei consumatori».  Il problema sembra essere sempre lo stesso, come nel caso delle polizze legate ai mutui. Perché l'obiettivo dell'autorità di controllo del settore assicurativo è che i clienti siano «posti in condizione di conoscere ciò che acquistano, e il relativo costo, per poi attivare la garanzia in caso di sinistro».  

IL SORPASSO DELLE POLIZZE   FONTE: MILANO FINANZA (02/11/2013)  

Gli  iscritti  alle  polizze  pip  hanno  superato  per  la  prima  volta  gli aderenti  ai  fondi  negoziali.  Nonostante  non  diano  diritto  al contributo  aggiuntivo  del  datori  di  lavoro,  i  pip  hanno  raggiunto quota 1.959.859  lavoratori  contro  i 1.959.197 dei negoziali. Merito di aggressive e ben pagate reti di vendita dato che questi strumenti hanno commissioni più elevate degli altri prodotti. Il  dato  dimostra  comunque  come  sia  possibile  proporre  ai risparmiatori  prodotti  di  previdenza  complementare nonostante  la 

Page 14: RASSEGNA STAMPA SETTIMANALE ANAPA N. 8 DELL’08 … · discriminazione tra agente monomandatario e plurimandatario da parte del Sindacato Nazionale Agenti di Assicurazioni. ... differenze

 

 

situazione economica non facile.  Un esempio su tutti è quello del pip Postaprevidenza valore di Poste vita  che  a  fine  maggio  contava  su  oltre  580  mila  adesioni  e  che risulta  al  primo posto  in  Italia per numero di  iscritti  considerando tutta  la platea di  strumenti  previdenziali,  quindi non  solo  i  pip ma anche fondi pensione negoziali e fondi pensione aperti. Infatti il più grande  fondo  negoziale  Cometa  a  fine  giugno  contava  su  421 mila iscritti. Peraltro anche se si va ad analizzare la tipologia di iscrizioni si scopre che Postevita riesce a intercettare i lavoratori tra i 30 e 40 anni, che rappresentano il 28% del totale degli iscritti.     E  il  mercato  continua  a  crescere.  L'ultimo  nato  è  Libero  domani firmato  Sara  vita,  un  nuovo  pip  che  permette  al  sottoscrittore  di scegliere liberamente e modificare nel tempo l'importo del premio e di  sospendere  i  versamenti  in  qualsiasi  momento,  senza  costi  né penalizzazioni  oltre  che  effettuare  versamenti  integrativi  liberi  per importo  e  frequenza.  La  flessibilità  è  una  caratteristica  che  viene particolarmente apprezzata proprio dai giovani che sono alle prese con le difficoltà nel mondo del lavoro e nel contempo sono quelli che hanno  più  bisogno  di  previdenza  integrativa.  La  riforma  Dini  del 1995  aveva previsto  infatti  sacrifici maggiori  per  i  giovani  e  tutele superiori per le generazioni più anziane perché, si sosteneva allora, i primi  hanno  più  tempo  a  disposizione  per  accumulare  risorse tramite  i  fondi pensione. Nel  frattempo però  è  cresciuta di  poco  la consapevolezza  tra  le  nuove  generazioni  del  magro  futuro pensionistico che le attende e così oggi (a 18 anni di distanza) solo il 25%  dei  lavoratori  risulta  iscritto  a  una  forma  di  previdenza complementare.  Con  il  rischio  di  trovarsi  in  vecchiaia  con  scarse risorse  economiche.  Ma  qualcosa  inizia  a  cambiare  anche  se  gli effetti  per  ora  sulle  iscrizioni  non  si  vedono.  La  riforma  Monti‐Fornero  del  2012  che  ha  inasprito  le  condizioni  di  accesso  alla pensione  pubblica,  sta  pian  piano  convincendo  i  lavoratori  che  dal punto  di  vista  previdenziale  è  necessario  correre  ai  ripari.  «Il problema previdenziale è ben presente ai  lavoratori  italiani ancora attivi. È considerato molto serio, ma nei fatti è rimosso e non induce a  comportamenti  conseguenti»,  conferma  l'indagine  dell'Acri realizzata  da  Ipsos  presentata  nei  giorni  scorsi  in  occasione  della Giornata mondiale del risparmio. Secondo il sondaggio Ipsos il 30% dei  lavoratori  italiani  ritiene  che  la  pensione  pubblica  non  li  farà vivere  in  modo  accettabile,  un  altro  36%  ritiene  che  dovrà pesantemente ridurre il proprio tenore di vita, solo il 25% pensa che la pensione pubblica sarà sufficiente, con qualche rinuncia e appena il 3% è tranquillo. A fronte di questa situazione, il 79% reputa che la 

Page 15: RASSEGNA STAMPA SETTIMANALE ANAPA N. 8 DELL’08 … · discriminazione tra agente monomandatario e plurimandatario da parte del Sindacato Nazionale Agenti di Assicurazioni. ... differenze

 

 

riforma  delle  pensioni  targata  Monti‐Fornero  abbia  aumentato  il bisogno di aderire a un fondo pensione, ma solo il 24% si è iscritto a qualche forma di previdenza complementare. Il 21% non ha ancora riflettuto  su  come  potersi  garantire  un  reddito  pensionistico  più elevato, il 15% non farà nulla perché non ritiene di averne bisogno, il 27% pensa che lavorerà più a lungo. Solo il 22% dichiara che aderirà a un  fondo pensione.  Il 4%,  invece, dice che pagherà più contributi pubblici. Infine il 18% pensa di risparmiare di più.  Risultato:  nonostante  la  riforma  della  previdenza  complementare del 2007 ha consentito la possibilità di adesione ai fondi con il Tfr la pensione  di  scorta  fa  fatica  a  prendere  piede.  Nel  2012  i  nuovi iscritti, considerati al netto di tutti i trasferimenti interni al sistema, sono  stati  circa  442  mila.  E  l'apporto  maggiore  è  stato  fornito proprio  dai  pip  con  338  mila  nuovi  aderenti,  seguiti  dai  fondi negoziali con 60 mila e dai fondi aperti con 57 mila unità.   Oggi  i  pip  costituiscono  la  tipologia  di  forma  pensionistica  con  il maggior numero di aderenti, con 2,3 milioni di iscritti (considerando anche  i vecchi pip che però sono chiusi a nuove  iscrizioni).  In ogni caso «a sei anni dall'avvio della riforma, il quadro delle adesioni alla previdenza  complementare  non  può  dirsi  soddisfacente.  Nelle intenzioni  del  legislatore,  la  riforma  avrebbe  dovuto  dare  nuovo impulso a un sistema che, già da alcuni anni, era in fase di stallo delle iscrizioni, con risorse accumulate insufficienti. Sebbene significativo, l'incremento  della  partecipazione  è  risultato  inferiore  alle aspettative», si legge nella relazione Covip relativa al 2012.  Dal 2006 al 2012 le adesioni sono passate da 3,1 a 5,8 milioni, l'84% in più. L'incremento di 2,7 milioni è così ripartito: 750 mila sono gli iscritti confluiti nei fondi negoziali, 430 mila nei fondi aperti e circa 1,5  milioni  nei  pip.  Mentre  la  crescita  è  risultata  di  circa  16  mila unità  nei  fondi  preesistenti.  Si  conferma  quindi  anche  dall'avvio della  riforma  che  sono  i  pip  a  contribuire  maggiormente all'incremento delle adesioni, anche se questi risultano mediamente più onerosi dei  fondi pensione aperti e dei  fondi negoziali. «I  fondi pensione aperti si collocano a metà strada tra  i negoziali e  i Pip,  in assoluto i più cari: mediamente costano da tre a sette volte un fondo di  categoria»,  avverte  Assoprevidenza.  I  costi  sono  importanti perché  «due  strumenti  identici  per  rendimento,  contribuzione  e durata  di  adesione, ma  con  l'1%  di  differenza  di  oneri,  producono rendite  differenti  del  20%  al  termine  di  35  anni  di  adesione», conclude Assoprevidenza. Per aiutare il risparmiatore a individuare il prodotto meno caro la Covip mette a disposizione sul proprio sito internet gli Indicatori sintetici di costo di tutti i pip, i fondi aperti e i fondi negoziali presenti sul mercato.

Page 16: RASSEGNA STAMPA SETTIMANALE ANAPA N. 8 DELL’08 … · discriminazione tra agente monomandatario e plurimandatario da parte del Sindacato Nazionale Agenti di Assicurazioni. ... differenze

 

 

UNA POLIZZA O UN SALASSO?     FONTE: ITALIA OGGI   (06/11/2013) 

I motociclisti ormai non ce la fanno più. Perché l'assicurazione della moto è diventata un peso insopportabile. Al punto che l'Ancma, l'Associazione ciclo motociclo e accessori, è apertamente scesa in campo contro le assicurazioni. È stato Francesco Caliari, direttore generale dell'Ancma, a sparare la bordata più grossa. Il mese scorso ha accusato senza peli sulla lingua le compagnie assicurative di essere fra le cause del calo del mercato motociclistico. «Oggi per una famiglia far accedere un figlio alle due ruote costa in media 3‐4 mila euro e i prezzi delle polizze di copertura sono uno dei problemi del settore», ha dichiarato il direttore dell'Ancma. Che però non è rimasta con le mani in mano. Recentemente l'Ancma ha annunciato un progetto allo studio, in collaborazione con la Federazione motociclistica italiana, per creare una compagnia assicurativa dedicata solo ai motociclisti.  Il riferimento del manager era chiaramente rivolto al costo giudicato eccessivamente elevato delle polizze Rc moto, soprattutto nelle regioni dell'Italia centromeridionale. Ma è un po' in tutto il territorio nazionale che il costo dell'assicurazione desta perplessità. Secondo le ultime statistiche il prezzo della polizza moto per un cinquantino incide sui costi, in media, per il 36% a Roma e per il 61% a Napoli, mentre per assicurare una moto di 125cc, si passa dal 25% del suo valore a Milano, considerata comunque una delle città più economiche sotto questo aspetto, fino al 60% a Napoli. Come denunciato dall'Adusbef e la Federconsumatori, nel volgere di 18 anni l'aumento medio dell'Rc moto è stato del 480% (nello stesso periodo l'Rc auto è aumentata dal 245%). Se si prende a campione un semplice 125, si scopre che la polizza nel 1994 costava fra 98 e 121 euro, nel 2008 fra 490 e 530 euro per arrivare ai 670 euro di media dello scorso anno. Lo stesso rapporto evidenzia come in Paesi Ue come Francia, Germania e Spagna, gli aumenti siano stati inferiori al 90%, un quinto di quelli italiani. Ma non basta. Secondo una recente indagine dell'Antitrust, nei tre anni che vanno dal 2007 al 2010 in Italia si sono registrati rincari assicurativi fino al 14% per un neopatentato di 18 anni che intende acquistare un'assicurazione Rc moto per il proprio ciclomotore. Va ancora peggio, decisamente, nel caso in cui a voler contrarre assicurazione è un quarantenne, che vede rincarare la polizza del 30%. Una conferma, che lascia l'amaro in bocca agli appassionati delle due ruote, arriva da un'indagine trimestrale del luglio scorso effettuata dall'Ivass, l'Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni, che rivela un rialzo medio del 3,5% negli ultimi 12 mesi della Rc moto, se guida un uomo negli ultimi 12 mesi del listino del'Rc moto (per un quarantenne proprietario di un ciclomotore di cilindrata superiore a 200 cc), e dell'1,1% per le donne. Nel frattempo i prezzi dell'Rc auto sono diminuiti in media del 4,2%, sempre negli ultimi dodici mesi, per le auto guidate da 

Page 17: RASSEGNA STAMPA SETTIMANALE ANAPA N. 8 DELL’08 … · discriminazione tra agente monomandatario e plurimandatario da parte del Sindacato Nazionale Agenti di Assicurazioni. ... differenze

 

 

uomini, e del 3,5% se sono donne a esserne proprietarie. Perché da noi in Italia succede anche questo: che le donne pagano sempre di più rispetto agli uomini. Secondo l'Ivass, e la cosa rasenta la comicità, la sentenza della Corte di Giustizia dell'Ue sulla parità di trattamento fra uomini e donne nel nostro Paese ha portato in realtà al rincaro delle polizze stipulate con le motocicliste. Un esempio? Un diciottenne che voglia assicurare oggi il suo ciclomotore deve far fronte a un aumento medio del 5,3%: la stessa polizza, stipulata da una donna, arriva a registrare un rincaro dell'11,8%. Per i motocicli superiori ai 200 cc, i prezzi nazionali medi di listino hanno subito nei mesi scorsi incrementi del 10,2% per gli uomini e dell'8,2% per le donne quarantenni che però ricadano nella classe bonus malus di C.U. 4.  Da qui lo sfogo del dg di Ancma nel corso della conferenza stampa di presentazione di Eicma 2013, confermato a MF‐Milano Finanza. «Stiamo valutando, in collaborazione con la Federazione motociclistica, la creazione di un'assicurazione dedicata solo ai motocicli. Al momento il progetto è in fase embrionale e sono in atto alcuni studi di fattibilità». Il modello sarebbe quello della francese Mutuèlle des Motards: nata all'inizio degli anni '80, ha visto riuniti più di 40 mila motociclisti d'Oltralpe i quali, pagando ognuno 280 franchi (sarebbero oggi 42 euro), hanno messo insieme il capitale necessario (10 milioni di franchi) per dare vita a una vera impresa assicurativa autorizzata dagli enti di vigilanza. L'anno successivo i soci assicurati erano già 200 mila e oggi, dopo che sono trascorsi più di 30, la Mutuèlle opera regolarmente sul mercato europeo ed è un'assicurazione a tutti gli effetti. Alla fine del 2012, i premi sono stati di poco superiori a 91,2 milioni di euro, il 7% in più che nel 2011.