Luoghi comuni, conformismo e discriminazione linguistica

30
Accademia della Crusca 9 maggio 2016 Claudio Marazzini Luoghi comuni, conformismo e discriminazione linguistica

Transcript of Luoghi comuni, conformismo e discriminazione linguistica

Page 1: Luoghi comuni, conformismo e discriminazione linguistica

Accademia della Crusca

9 maggio 2016 Claudio Marazzini

Luoghi comuni, conformismo e discriminazione linguistica

Page 2: Luoghi comuni, conformismo e discriminazione linguistica
Page 3: Luoghi comuni, conformismo e discriminazione linguistica
Page 4: Luoghi comuni, conformismo e discriminazione linguistica

Da «Wikipedia»

Page 5: Luoghi comuni, conformismo e discriminazione linguistica
Page 6: Luoghi comuni, conformismo e discriminazione linguistica
Page 7: Luoghi comuni, conformismo e discriminazione linguistica
Page 8: Luoghi comuni, conformismo e discriminazione linguistica
Page 9: Luoghi comuni, conformismo e discriminazione linguistica
Page 10: Luoghi comuni, conformismo e discriminazione linguistica

• La Crusca e i pareri della Consulenza: «Tu per me sei un uomo morto»

Page 11: Luoghi comuni, conformismo e discriminazione linguistica
Page 12: Luoghi comuni, conformismo e discriminazione linguistica
Page 13: Luoghi comuni, conformismo e discriminazione linguistica
Page 14: Luoghi comuni, conformismo e discriminazione linguistica
Page 15: Luoghi comuni, conformismo e discriminazione linguistica

Quattro casi tra tanti• Il «negro» del 1996 • Un «ebreo» avido • La «guardia carceraria» e il

pentimento • in Francia: «madame le Président»

Page 16: Luoghi comuni, conformismo e discriminazione linguistica

1

Page 17: Luoghi comuni, conformismo e discriminazione linguistica
Page 18: Luoghi comuni, conformismo e discriminazione linguistica
Page 19: Luoghi comuni, conformismo e discriminazione linguistica
Page 20: Luoghi comuni, conformismo e discriminazione linguistica
Page 21: Luoghi comuni, conformismo e discriminazione linguistica
Page 22: Luoghi comuni, conformismo e discriminazione linguistica
Page 23: Luoghi comuni, conformismo e discriminazione linguistica

1993

2

Il caso di Astrofilo

Page 24: Luoghi comuni, conformismo e discriminazione linguistica

3 – Guardia carceraria / secondino/polizia penitenziaria spazzino/operatore ecologico Esempi: animalisti, etnici nei dizionari, ecc.

Page 25: Luoghi comuni, conformismo e discriminazione linguistica

Etnici, appellativi animaleschie altre amenità

• Burino (etim. incerta bus buris?), villano • Baluba • Ottentotto • Arabo mentitore (Miglio a Bossi: 1994, con

richiesta di scuse da parte dell’OLP) • Ebreo • Asino, maiale, cane ecc. • Toghe rosse, giudici ragazzini, pretori

d’assalto (discorso di Caselli in Crusca)

Page 26: Luoghi comuni, conformismo e discriminazione linguistica

Tra i popoli latini, è noto che quello francese ha sempre avuto una forte coscienza di sé, delle proprie tradizioni, del proprio ruolo internazionale, indiscusso per circa due secoli. Oggi il francese non si trova più nella posizione di privilegio che ebbe da Re Sole fino al generale De Gaulle. Durante le cerimonie di Madrid, ho avuto l’onore e il piacere di stare accanto a Madame Hélène Carrère d’Encausse, segretaria perpetua dell’Académie dal 1999. Non solo è stata occasione utile per sondare le possibili attività comuni delle nostre accademie, ma anche mi si è offerta la possibilità di una messa a punto su di un altro tema caldo di politica linguistica: Madame Hélène Carrère d’Encausse mi ha fatto notare quanto agiti gli animi in Francia il tema della “lingua al femminile” e mi ha invitato a leggere l’ultimo intervento dell’Académie, provocato da un episodio avvenuto in Parlamento, dove il deputato Julien Aubert (circonscription de Vaucluse) è stato multato con la sanzione di oltre 1000 euro per essersi rivolto alla presidente della seduta, la socialista Sandrine Mazetier, chiamandola «madame le Président». In Francia la questione ha dato luogo a un dibattito furioso, in cui si evocano i principi della libertà e si cita Orwell. Il deputato Aubert si difende contrattaccando: ricorda che Sandrine Mazetier voleva “débaptiser les écoles ‘maternelles’, terme jugé sexiste”.

Questioni di genere

Page 27: Luoghi comuni, conformismo e discriminazione linguistica

Poiché questioni del genere, ma senza (per ora) sanzioni pecuniarie sono vive anche da noi, potremo dare uno sguardo all’elegante presa di posizione dell’Académie française, che, tirata in ballo in tale questione linguistica e politica, se la cava senza cedere alle sirene demagogiche (http://www.academie-francaise.fr/actualites/la-feminisation-des-noms-de-metiers-fonctions-grades-ou-titres-mise-au-point-de-lacademie). Rileggendo il documento ufficiale uscito dall’Académie (si tratta di una Déclaration), si verifica che il “maschile non marcato”, concetto che oggi stupisce alcuni come una stranezza, è ben noto anche agli Accademici di Francia, che infatti scrivono: “Comme bien d’autres langues, le français peut par ailleurs, quand le sexe de la personne n’est pas plus à prendre en considération que ses autres particularités individuelles, faire appel au masculin à valeur générique, ou ‘non marquée’”. Due padri della cultura del Novecento, Georges Dumézil e Claude Lévi-Strauss, nel 1984 avevano fatto adottare all’unanimità dell’Académie una risoluzione che così si chiudeva: “En français, la marque du féminin ne sert qu’accessoirement à rendre la distinction entre mâle et femelle. La distribution des substantifs en deux genres institue, dans la totalité du lexique, un principe de classification permettant éventuellement de distinguer des homonymes, de souligner des orthographes différentes, de classer des suffixes, d’indiquer des grandeurs relatives, des rapports de dérivation, et favorisant, par le jeu de l’accord des adjectifs, la variété des constructions nominales… Tous ces emplois du genre grammatical constituent un réseau complexe où la désignation contrastée des sexes ne joue qu’un rôle mineur. Des changements, faits de propos délibéré dans un secteur, peuvent avoir sur les autres des répercussions insoupçonnées. Ils risquent de mettre la confusion et le désordre dans un équilibre subtil né de l’usage, et qu’il paraîtrait mieux avisé de laisser à l’usage le soin de modifier”. Erano gli anni in cui si avviavano le discussioni su questi temi: non senza ragione, il volumetto di Alma Sabatini su Il sessismo nella lingua italiana, pubblicato al tempo del governo Craxi dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, risale al 1987. Quel libro introdusse in Italia il tema della “lingua sessista”.

Page 28: Luoghi comuni, conformismo e discriminazione linguistica

Un problema per Incipit: Whistleblower, il «delatore», «gola profonda», «fischiettatore», «allertatore» (vedi il caso del

«collaboratore di giustizia»)

Page 29: Luoghi comuni, conformismo e discriminazione linguistica

Comunicati Incipit 1 e 5:«HOT SPOT»,

«STEPCHILD ADOPTION» E IL LINGUAGGIO ITALIANO

DELLA PARENTELA

• Hot spot: una parola «politicamente scorretta»; Meglio «centro di identificazione»

• Stepchild= figliastro, politicamente scorretto

Page 30: Luoghi comuni, conformismo e discriminazione linguistica

Grazie!