Rassegna Stampa IDV del 10-08-2012

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Rassegna Stampa IDV del 10-08-2012

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Ufficio stampa IDV E-R

Rassegna Stampa del 10-08-2012

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Bologna

Piacenza

Parma

Modena

Ferrara

Forlì Cesena

Rimini

INDICE

Forse l’assessore pensa alla Coop…10/08/12 Il Resto del Carlino Bologna 4

Zola Predosa va a caccia di volontari «per spiegare la raccolta differenziata»10/08/12 Il Resto del Carlino Bologna 5

I matrimoni gay terranno banco alla festa Pd10/08/12 La Repubblica Bologna 6

La sortita contro Casini e l’Udc apre il confronto dentro il Pd10/08/12 Unità edizione Bologna 7

«Da quando è reato fare il referendum?»10/08/12 Libertà 8

«I piacentini decidano senza i partiti»10/08/12 Libertà 10

Cavalli:delibera smentita «Consorzio di bonifica commissariato o no? Regione in un vicolo cieco»10/08/12 Libertà 11

Lo spirito dell’acqua in sei sguardi d’autore10/08/12 Libertà 12

NON SERVE L’IDV CHE ATTACCA GLI ALLEATI10/08/12 Libertà 14

Visita ai boss mafiosi: è scontro Lo stop del ministro Severino10/08/12 Gazzetta di Parma 15

Borghetti: «La Rossi non fa più parte dell’Idv»10/08/12 La Nuova Prima Pagina di Modena 17

Rossi-Italia dei Valori, storia finita «Eugenia non fa più parte dell’Idv»10/08/12 La Nuova Prima Pagina di Modena 18

«Esaurita la ragione sociale del Ppf»10/08/12 La Nuova Ferrara 20

«Il centrosinistra è più vivo che mai»10/08/12 La Nuova Ferrara 21

Sanzionato centro estetico abusivo10/08/12 Corriere Romagna Cesena 22

Scoperta attività estetica abusiva10/08/12 Il Resto del Carlino Cesena 23

Sapro, nel Pd è scontro ad alzo zero10/08/12 Il Resto del Carlino Forlì 24

Multe in picchiata10/08/12 La Voce di Romagna Cesena 26

In centro Estetista cinese lavorava senza qualifica: sanzione da 860 euro10/08/12 La Voce di Romagna Cesena 27

Ferragosto, lotta ai vandali, sporcizia e sciatteria10/08/12 Corriere Romagna di Rimini 28

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Nessuna cartella

Movida Event, il Comune studia se togliere le strisce blu per le bancarelle10/08/12 Corriere Romagna di Rimini 29

«Arduini in maggioranza? Vogliamo chiarezza o lasciamo la coalizione»10/08/12 Corriere Romagna di Rimini 30

Il piano di Ferragosto contro vandali e bivacchi10/08/12 Il Resto del Carlino Rimini 31

Sotto controllo l’aggressività dei pr delle discoteche10/08/12 La Voce di Romagna Rimini 32

“Fermezza e buon senso” per i controlli di Ferragosto10/08/12 La Voce di Romagna Rimini 33

Fate largo agli eletti10/08/12 Espresso 34

Strillo dunque sono10/08/12 Espresso 35

Esagera, però gli altri...10/08/12 Espresso 38

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Come ri creare even denti unive l'intenzione Donato la 'gr z d'

il Resto del Carlino

BOLOGNA Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

10/08/2012 press unE

Periodicità: Quotidiano

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LEGGE deii , tssess

to di via l'ai dubbio, Vuo vedere che quan-do si parla di 'soggetto nico si ixa gia in menie la Qin! vecetit Coop? 'Tinto più che, come eseingyi(), viene citaie Merca- to di mezzo L'assessore lascia ,

ca pre, r tier i pochi gazianti rullasti nei mercato non e e speranza per il futuro.

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il Resto del Carlino

BOLOGNA Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

10/08/2012 press LinE

Periodicità: Quotidiano

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Zola Predosa va a caccia di volontari «per spiegare la raccolta differenziata»

ZOIA

VOLONTARI, ma anche quattro addetti al tutoraggio per accompagnare la raccolta differenziata che il Comune vuole portare al 70%. Li sta cercando, in collaborazione con Fiera, l'amministrazione comunale in contemporanea con l'avvio del progetto "Sgr70". Per ottenere il risultato del 70% di differenziata, spiega in una nota l'assessore comunale all'Ambiente, Simona Mastrocinque, «dal prossimo novembre, il sistema di raccolta 'porta a porta' sarà esteso, oltre che alla carta e alla plastica come avviene già da tempo, anche alla frazione umida e all'indifferenziato». Ecco il perché della ricerca di volontari per sensibilizzare i cittadini sul progetto. L'avviso è rivolto a tutti i maggiorenni residenti a Zola Predosa, sensibili alle tematiche ambientali. Le candidature dovranno essere presentate entro il 10 settembre. Assieme ai volontari, è aperto anche un avviso pubblico per quattro incarichi per attività di tutoraggio, aperto ai cittadini di età compresa tra i 18 e í 30 anni, in possesso del diploma di scuola superiore, di cellulare, accesso a internet e casella e-mail, oltre che di un idoneo mezzo di trasporto.

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10/08/2012 press LinE

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Direttore Responsabile: Ezio Mauro

I matrimoni gay terranno banco alla festa Pd Dopo l'attacco di Lo Gitdice a Casini se ne parlerà al Parco Nord conMarino e Corsini

SILVIA BIGNAMI

SFIDA sui diritti e sulle unioni civili sot-to il tendone della Festa dell'Unità. Il giorno dopo le parole durissime contro l'Udc di Pierferdinando Casini usate dal capogruppo Pd Sergio Lo Giudice, che su Facebook ha accusato di incoe-renza i casiniani («Di giorno vanno al

FamilyDay e di notte a cercare sesso nei parchi»), si infiamma la polemica poli-tica. E promette di incendiarsi alla ker-messe del Parco Nord, che ospiterà in sala centrale un dibattito tra lo stesso Lo Giudice, il senatore Ignazio Marino, la responsabile pari opportunità del Pd Daniela Vannini e l'ex popolare, catto-lico, Paolo Corsini, proprio sul tema

delle unioni di fatto. Un palco sul quale rischiano di venire al pettine le con-traddizioni interne al Pd, diviso tra laici e cattolici, come è già accaduto all'in-domani della direzione nazionale in cui la Presidente Rosi Bindi ha negato il vo-to sulle nozze gay. La comunitàLgbt bo - lognes e si è riunita ieri sera per decide-re se essere presente alla Festa Pd: l'o-

rientamento prevalente è quello di pre-sentarsi con una mostra che illustri i trent'anni di lotta p er le unioni omoses-suali. Nel frattemp o il consigliere regio-nale Pd Thomas Casadei sottoscrive le parole di Lo Giudice "sull'ipocrisia" dei casiniani: «Nell'Udc c'è una doppia morale: si dice una cosa e se ne pratica un'altra. Per questo sono contrario al-

l'alleanza con Casini». D'accordo il di-pietrista Paolo Nanni: «Sergio pungen-te, ne servono come lui». Di diverso av-viso l'ex popolare Angelo Rambaldi, che definisce «sgradevole» Lo Giudice, e «inadatto a fare il capogruppo Pd in Comune». Roberto Baldini, Fli, chiosa: «Il matrimonio Pd-Udc è già in crisi».

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l'Unità Romagna Direttore Responsabile: Claudio Sardo

10/08/2012 press LinE

Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d.

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La sortita contro Casini e 11[Jde apre il confronto dentro il Pd • La battuta di Lo

gay» Casadei «È stata un'uscita coraggiosa»

BOLOGNA

SAMUELE LOMBARDO [email protected]

Giudice sugli «amici

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Il duro affondo di Sergio Lo Giudice contro l'Udc («Gli amici gay di Casini non vanno al Gay Pride. Vanno di gior-no al Family day, di notte a cercare ses-so nei parchi») ha scatenato la reazione dei centristi e - pura taccuini chiusi - ha fatto storcere il naso ad alcuni democra-tici. Però, c'è una parte del Pd che pare averle apprezzate, anche perché con-vinta che il matrimonio con l'Udc si ri-velerebbe un fallimento,

CASADEI SOTTOSCRIVE caso del consigliere regionale demo-

cratico Thomas Casadei che ha fatto sa-pere di sottoscrivere le parole del capo-gruppo a palazzo D'Accursio. «Lo Giu-dice è stato coraggioso. lo ho apprezza-to quel che ha detto soprattutto perché mi sembra che spesso Casini dica una cosa e ne pratichi un'altra», dichiara il consigliere regionale. Il capogruppo Palazzo D'Accursio «ha detto una cosa molto forte» e, tutto sommato, ricono-sce Casadei, quell'affondo ci stava: per-ché Lo Giudice «ha sentito nelle parole del leader dell'Udc un afft•onto», ma an-che perché «trovo che spesso in alcuni esponenti del partito di Casini ci sia una doppia morale: pubblicamente si

Un gay pride a Bologna

dicono delle cose e poi in realtà se ne pensano e se ne fanno altre. Io non ap-prezzo chi va al Family day e poi ha una condotta non coerente». E allora non si può andare alle elezioni in queste condi-zioni: meglio non allearsi con chi, come crede Casadei, «ha problemi di credibi-lità politica, come Casini», e proporre invece un Pd che si presenta «in modo chiaro e netto. Non penso proprio che sia possibile una alleanza organica e strutturale tra il Pd, Sei e le altre forze di centrosinista con chi si dichiara mo-derato e poi assume posizioni conserva-trici sui diritti civili»,

GLI ALTRI COMMENTI Dello stesso parere del consigliere re-gionale Pd é il capogruppo ldv in Pro-vincia a Bologna, Paolo Nanni, che os-serva: «Il commento di Lo Giudice alle parole di Casini sui matrimoni gay è sta-to certamente, nella sua sinteticità, pungente e provocatorio», ma «ce ne vorrebbero dei politici profondamente umani come lui». Ovviamente le voci

contrarie non mancano. A partire dall'ex Ppi dell'Officina delle idee, An-gelo Rambaldi, che bolla le parole del democratico come una «sgradevole uscita». E giudica la scelta del Pd di far-lo capogruppo in Comune «un errore» frutto del fatto che, sotto le Due Torri, i democratici sarebbero rimasti »fermi all'Unione, o peggio all'Ulivo che non è attrezzato per la navigazione politica in mare aperto voluta da Bersani». Nel centrodestra, poi, si fa sentire il fi Mano Daniele Baldini, che non perde l'occa-sione per vedere nella «battuta poco fe-licei, di Lo Giudice sugli amici gay di Casini «il primo atto di un fidanzamen-to politico già in crisi» tra Pd e Ude. Stroncatura totale da parte di Michele Facci, consigliere comunale del Pdl, a palazzo D'Accursio, che attacca su Fa-cebooke «Infelice, molto infelice. Dal ca-pogruppo del Pd in Comune ci si aspet-ta un comportamento differente, Casi-ni o non Casini. Sarebbe meglio che in futuro non fosse costretto a rettificare certe improvvide e squallide dichiara-zioni».

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LIBERTA QUOTIDIANO DI PIACENZA FONDATO DA ERNESTO PRATI NEL 1883

press LinE 10/08/2012

Periodicità: Quotidiano

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Tommaso Foti «Da parte nostra, non vi è alcuna preclusione. Ma possiamo capire una volta per tutte cosa ne pensino i cittadini del loro futuro? Sia chiaro che non accetteremo lezioni di serietà da nessuno, specie da chi sostiene aree vaste che sono, nei fatti, regioni».

Filippo Bertolini «Siamo rammaricati dall'atteggiamento di un Pd incoerente.Tra i suoi onorevoli, Maurizio Migliavacca è "fantasrnaTier Luigi Bersani si è dimenticato di Piacenza e Paola De Nicheli continua a cambiare idea».

Michele Magnaschi «Quello del Pd non è un modo di fare politica che ci appartiene. Speriamo che si volti pagina, ci troviamo di fronte a un momento di cambiamento epoca le. Mi auguro ci siano, in questa fase, impegno e coerenza da parte degli amministratori».

'40CdetélHilH tostituzionaleENH

Andrea Pollastri consig l'ere regionale del Pdl_

Direttore Responsabile: Gaetano Rizzuto Diffusione: 26.480

q SCELTA. - Foti avverte:«Nel futuro consiglio della maxi provincia emiliana Piacenza sarebbe in minoranza schiacciante»

«Da quando è reato fare il referendum?» Il Pdl. ricorda il documento firmato da 46 sindaci Si alzano i toni dello scontro con il Pd sull'area vasta

(einta) cune regioni, tra cui la Lumbar-dia, stanno va-lutando il ricor-so alla Corte co-strt u zional e per impugnare la no rima nel decreto ding rewiew ret en ternen i e legge, che prevede il riordin() ce. Il consigliere regionale Ar rea Polla-stri del PdE chiede che anebel E nilia- Ro-magna, pronta a riunirsi alla v gilia di Fer-ragosto in asseinblea legislatiN a, si 'nuova in questa direzione. Pollastri ha presenta-le una risoluzione alla abilita reaionale, chiedendone l'irripegnj<dii. hase%i (-ri i e-ri della nuova norma - ri(-orda il consiglie-re - la Provincia di Pia(-enZa t'Ori

i suoi 152 armi di storia. prima delle Pro-vince emiliano-romagnole ad aver aderì - io allo Si ai o italiam) unitario rebbe essere oggetto di accorTianien i o». l'espo-nente del Pdl fa, quindi., presente e e

rma (artico ( 17 (-ente- sulla cosiddetta "Speri-

- invertito in delle Provai -

L'appello del centrodestra - quello di approvare la richiesta di un referendum, in consiglio provinciale, all'unanimità - è caduto nel vuoto, ed è stato ri-spedito al mittente dal partito di viale Risorgimento, il Pd. «O-ra io vorrei sapere perché deb-ba essere considerato "reato" chiedere alla gente di potersi fi-nalmente esprimere». L'onore-vole Tommaso Foti, dalla sede del Pdl, ha due assi nella mani-ca, per sostenere che la richie-sta di un referendum per pas-sare alla Lombardia non sareb-be né "inutile" n.é "dannosa", come invece sostengono nel centrosinistra: il primo è che «quarantasei sin.daci su qua-rantotto hanno sottoscritto, a luglio, un documento - spiega il parlamentare azzurro - dove si dice chiaramente che, in caso di mancato successo della via parlamentare, si dovrà proce-dere a una consultazione dei cittadini», dando così voce al-l'articolo 132 della Costituzio-ne italiana. La seconda argo-mentazione è quella dei nume-ri del futuro consiglio provin-ciale "allargato", all'interno del quale Piacenza sarebbe in mi-noranza schiacciante, con «tre soli consiglieri su sedici. Che peso avremmo nella scelta del presidente della macroprovin-cia? » chiede Foti.

11 Pd, le cui dichiarazioni so-no state riportate ieri da Libertà, viene accusato dal Pdl di incoerenza. «Basta andare a leggere le dichiarazioni rilascia-te dall'onorevole Paola De Mi-cheli, dal capogruppo del Pd in consiglio provinciale Marco Bergonzi e dal segretario pro-vincialeVittorio Silva, oggi aspi-rante direttore generale della macroprovincia da Modena a Piacenza, un anno fa - ricorda, citando alcuni stralci di giorna-li, il parlamentare Poti -. Quan-do al governo c'era Berlusconi, parlavano di provvedimenti. de-

magogici e del rischio di diven-tare parmensi o di perdere la nostra identità di piacentini. O-ra che al Governo c'è un profes-sore, la storia cambia: non ac-

ceniamo alcuna lezione di se-rietà da costoro».

Quell'area vasta tra Modena e Piacenza, quindi, che tanto non piace al centrodestra, resta,

arrirninistra- zione provincia- . le di Placenza ha annunciato la v'oloril à di ri-correre al Ttr conti-o l'act-cst . -

p amen t o forzat o d ed so dal Governo. Non rienira, invece, tra i poteri atiribuiti alle Pro‘f in c e quelk) di adire la Corte Co-s i tuzionale, p() i ere che invece. spetta al-le Regiorn. Di qui la ri( Iniesta alla giuri a regionale». «Anche per( - precisa Polla-stri - la formulazione dell'articolo 17 el decreto sembrerebbe violare gli articoli 5 e 133 della Costituzione. In particolare, l'articolo 5 individua concie pilastro del-

arrient s ai uale decentram ern e, che serve per avvicinare gli e ' ) ' ° (-`rb ' allornanarl verrebbe nel caso di creazioni province». «l'articolo 133 - prevede i-he ()gni decisione confini debba essere presa p so elle r) Tiolaziont n teress

agli occhi de - dice Foti -, abitanti. Da mungile, ne Ma possiarn

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LIBERTA QUOTIDIANO DI PIACENZA FONDATO DA ERNESTO PRATI NEL 1883

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re cosa ne pensano i piacenti-ni? Anche perché, sia chiaro, in questo processo non è prevista alcuna consultazione delle Pro-vince da accorpare».

Capire cosa pensano i citta-dini, sostengono nel Pd, avreb-be un costo di un milione di eu-ro. «Non mi risulta che un refe-rendum costituzionale sia pa-gato dalle amministrazioni pro-vinciali o comunali, basta leg-gere un qualunque "bigino" di diritto - conclude Foti -. La ve-ra sfida, ora, è che Piacenza possa restare capoluogo e non perda, come invece sembra scontato, anche le sedi delle as-sociazioni di categoria».

«E stata scritta una pagina molto triste della storia piacen-tina - aggiunge Filippo Bertoli-ni, capogruppo Pdl in consiglio -. L'atteggiamento del Pd è di totale incoerenza». «E nei mo-menti impegnativi che emerge il valore di un amministratore - conclude Michele Magnaschi, consigliere provinciale del Pdl - , questo è un momento di gran-de cambiamento, prioritaria deve essere la salvaguardia del nostro territorio».

Elisa Malacalza

Maloberti bacchetta Bergonzi: «Dietrofront su Provincia del gusto»

(elma) Anche la Lega Nord accusa il Pd di incoe-renza, t il consigliere pro-vinciale leghista Giampaolo Maloberti, infatti, a rinfac-ciare al consigliere Marco Bergonzi, capogruppo del Pd, quanto affermato al con-siglio provinciale del 7 luglio scorso. «Eaccorpamento al-la Provincia di Parma sarà un impoverimento e pro-durrà perdita di identità ter-ritoriale, perdita di storia, per-dita di pro-dotti tipici: sono que-ste la paro-le pronun-ciate da Bergonzi, consigliere come rive- Maloberti lano le regi- strazioni - ricorda Maloberd -, Eviden-temente, dopo quella data Bergonzi si è cosparso il ca-po di cenere e ha risposto "obbedisco" alle direttive del suo partito, il Pd. oggi prin-cipale fautore della "Provin-cia del gusto". Bergonzi nel-l'ultimo periodo ha corretto il tiro - dice ancora Malober-

- chinando il capo di fron-te ai diktat di partito. Ma, so-lo un mese fa, l'idea di un'aggregazione basata sul comune collante del gusto lo inorridiva. Basti dire che il 7 luglio scorso citò espres-samente il caso della "coppa di Parma", che in caso eli ag-gregazione - disse - "sarà prodotta nei nostri territori ma col loro marchio". Altro che Provincia del gusto. Ber-gonzi da principale detratto-re della proposta si è trasfor-mato nel più agguerrito so-stenitore dell'iniziativa isti-t uzional-gastronomica. Del resto - precisa ancora il con-sigliere - questo atteggia-mento ambivalente è un vi-zio di famiglia. Basti dire che i parlamentari piacentini del suo partito si sono resi cor-responsabili dei tagli alle Province votando a Roma il provvedimento sulla "Speri-ding review'', mentre a Pia-cenza non mancavano di di-pingere le qualità e le virtù dell'Ente. Ma la pillola, sep-pure indorata - conclude Maloberti - è risultata indi- gesta e i responsabili sono stati smascherati».

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LIBERTÀ QUOTIDIANO DI PIACENZA FONDATO DA ERNESTO PRATI NEL 1883

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«I piacentini decidano senza i partiti» Il vicepresidente della Provincia: sì al referendum ma anche ricorso al Tar

(Malac7) La posizione del vi-cepresidente della Provincia, Maurizio Parma, è chiara. Dare voce alla gente, dare l'ultim.a pa-rola a un popolo che, nei fatti, è stato ignorato da chi ha deciso un riassetto geografico senza prenderne in considerazione le opinioni. «Credo che oggi più che mai - dice Parma - si debba-no ascoltare le persone, quello che vogliono. La situazione è troppo delicata, il passaggio è e-pocale ed importante, non si possono ignorare le scelte dei

cittadini, buttandoli in una pro-vincia o nell'altra. La mia idea non cambierà, ascoltare chi vive il territorio tutti i giorni, i nostri cittadini, non è mai un errore». E tempo, quindi, per il vìcepresi-dente Parma, che a parlare non siano più i partiti e le proprie bandiere, quanto le mamme che portano all'asilo i bambini tutti i giorni, i papà che vanno a lavorare o, peggio, un lavoro neppure ce l'hanno. E tempo che dicano cos'è meglio per. il territorio avvocati, medici, ope-

rai, casalinghe, studenti, preca-ri. Vicini di casa, amici, pazienti negli ospedali. La cittadinanza, la provincia, tutti, devono poter- si riprendere il diritto alla. paro- la. È questa l'opinione dei vice- presidente Parma. «Il rischio è alto - spiega -: non sappiamo davvero cosa ne sarà della no-stra storia, delle nostre tradizio-ni. Potremmo perdere l'identità intera di un territorio, il nostro. Ma il discorso legato al referen-dum, questo lo voglio chiarire, non è l'unica strada che la Pro-

vincia sta prendendo in consi-derazione. Ovviamente, da un punto di vista istituzionale, le strade sono tante. C'è la possi-bilità del ricorso al Tar, c'è un ri-corso pendente alla Corte Costi- tuzion-ale, presentato dalle Re-gioni, di cui sapremo gli esiti a novembre. C'è una trattativa da avviare con il presidente della regione,Vasco Errani, per capire quali siano le sue intenzioni. Le strade sono aperte». Nei prossi-mi giorni, subito dopo Ferrago-sto, la maggioranza dovrebbe riunirsi in Provincia. Seguirà u-na riunione dei capigruppo e, successivamente, la convoca-zione del consiglio provinciale. Lo stesso Errani. dovrebbe esse-re a Piacenza in settembre, per incontrare la Conferenza socio-sanitaria e i sindaci. «Ragionia-mo nell'ottica di qualche setti-mana, ormai ci siamo - prose- gue Parma -. Nel caso in .. cui si. d.ecida per il referendum - preci- sa - auspico che sia una libera e-spressione dei cittadini, non vincolata dagli ordini del partito. I piacentini devono essere libe-ri di esprimersi in base alle pro-prie convinzioni. Ragioniamo - conclude - sulla scelta migliore per il territorio, al di là delle ap-partenenze politiche».

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che ha presentato un'in- corrirn ssaria ogazione alla giunta règio- Regione in uri vi

g ale.Questo dopo c egi am - bientalisd avevano mostrato la sa settima-

i conferenza stampa, una d era di giuri- regio naie dove si diceva!- cita ne testuale, ortata per stralci anche da Libertà che Re-

gr ' ione risultato inadempiente il Consorzio, a-

Irebbe istituito una cabina di regia per 50311111- n i

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giunta regionale, ricorda Cavalli, «su ssistono le

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di Piacenza sul fiume Trebbia. Eppure in el 6 agosto gli assessori Preda e

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LIBERTÀ QUOTIDIANO DI PIACENZA FONDATO DA ERNESTO PRATI NEL 1883

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Lo spirito dell'acqua in sei sguardi d'autore A Cerignale apre stasera un'importante mostra collettiva

di PATRIZIA SOFFIENTINI .......................................................................................................

S i

dice che l'acqua trat-tenga un ricordo delle sostanze con le quale è

entrata in relazione e dun-qu.e abbia una sua memoria. Di certo a questi due atomi di idrogeno legati da un ato-mo di ossigeno si connetto-no le più remote sensazioni di ogni essere umano scatu-rito da un grembo di pura, li-quida accoglienza. Lasciarlo, si sa, comporta il più doloro-so dei distacchi, un'infinità di guai e qualche L ampo di felicità.

Ma non è il caso di usare eccessi di ro-manticismo O psico-logismo per parlare dell'oro blu che oggi è soprattutto un'as-senza e un lusso. La siccità planetaria, gli anticicloni africani, la desertificazione di vaste aree del globo, la sofferenza di tante popolazioni per la se-te e persino il tema politico della pro-prietà (l'acqua è un bene comune o pri-vatizzabile? La rispo-sta è così ovvia) sono le più urgenti istanze che inondano la cro-naca e l'attualità. An-che la sociologia si è impadronì -l:a detrae-

qua con le tesi di Zyg-munt Bauman sul concetto di "liqui-dità" come forma privilegiata, anche se ambigua, delle rela-zioni umane con-temporanee.

E' in questo dibat-tito sull'acqua, fra te-ma intimo e dimen-sione sociale, si inse-risce, oltre all'incon-tro sul tema con Don Gallo previsto alle 18.30, la mostra di sei artisti visivi alla Stalla dei Barbetti a Ceri-gnale: Alberto Bertol-di, Romano Bertuzzi, Mario Branca, Alfre-do Casali, Giorgio Milani e Luiso Sturla. L'inaugurazione è prevista -per stasera alle 20.30 e la rasse- gna si intitola "La memoria dell'acqua"; giocando con sot-tile ed efficace ambivalenza sia sulla misteriosa intelligen-za di queste molecole che so-no alla base di ogni forma di vita, sia sullo scomparire di un bene primario, la più im-portante risorsa naturale che dobbiamo difendere mate-rialmente e continuare ad im-maginare per restituirle pre-senza, forza e valore.

Poi da queste parli, sull'e-stremo Appennino, l'acqua

abbonda anche come grande ricchezza sensoriale, traspa-rente viatico delle vacanze, colonna sonora di un'inno-spezione che ciascuno può concedersi durante una pas-seggiala fra i boschi o nei ri-flessi dì una fonte: «Entrate nella stalla, immergetevi nel-l'arte, immergetevi nell'acqua di San Francesco, respirate l'aria limpida del mattino... » scrive il sindaco Massimo Ca-stelli nell'introduzione al ca-talogo - ricco di note biografi-che - che illustra la mostra a

cura di. Carlo Francott, mostr-pensata anche per «saziare la nostra sete di infinito».

II bel paese di Cerignale, nel ritagliarsi un presente di pic-cola patria montanara dell'ar-te, dedica un'intera giornata al tema e in più inaugura due fontane: alle ore 20 in piazza del Mercato quella pubblica e alle ore 21.30. in Via della Chiesa, quella fortemente e-spressiva di Giorgio Milani ("La Fontana di Francesco") che darà il meglio nelle ore se-rali e notturne.

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Alla Stalla dei Barbetti:Alberto Bertoldi, Romano Bertuzzi, Mario Branca, Alfredo Casali,Giorgio Milani e Luiso Sturla

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LIBERTÀ QUOTIDIANO DI PIACENZA FONDATO DA ERNESTO PRATI NEL 1883

Direttore Responsabile: Gaetano Rizzuto

10/08/2012 press LinE

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: 32.634

Diffusione: 26.480

Le opere in mostra:'roi il sol

lio su tela di Angelo Bertoldi e "Sotto il ternporale; olio su tela di Alfredo Casali

Su un soggetto a così alto valore aggiunto, la creatività degli artisti coinvolti, presa nel suo insieme, si direbbe che tenda al minima lismo, al-l'essenza, consapevole della vagita di un tema che può es-sere solo accennato poetica-mente, con umiltà di sguardo e di alfabeto.

La fontana di Milani sarà u-na sorpresa e per questo non insistiamo nel ra.ccon tarla, basterà dire che si ispira - con l'uso dei caratteri tipografici, segno che contraddistingue

l'autore - ai più antichi versi poetici della letteratura ita-liana, quel "Laudato sì, mi Si-gnore, per sor'aqua / la quale è multo utile et hurnile et pre-dosa et casta" di Francesco d'Assisi.

Di Milani sono presenti la-vori anche in mostra con la ci-tazione esplicita della forma-onda uno in particolare sug-gerisce il confine fra terra e acqua, quel fondamentale li-mite-bagnasciuga percorso dai passi umani, nell'instabile equilibrio fra la potenza della.

natura e le contraddizioni del-la cultura.

Angelo Bertoldi, il pittore delle nubi, è a Cerignale con opere figurative mosse da u-na spinta visionaria: cielo e acque, mare in tempesta. So-no fotografie "interiori" ca-paci di dilatare enormemen-te lo spazio del paesaggio co-me nella pittura fra Sette e Ottocento, qui fonte di medi-tazio ne.

Romano Bertuzzi nasce a Coli e da queste parli e di ca- sa, avendo già lavorato con in-

terventi artistici di pregio. Lo scorso an-no presentò proprio qui una serie di tavo-le sulla cultura del fa-re quotidiano che so-no poi entrate a far parte del tessuto ur-bano, come ricorda il curatore della mo-stra. "Pietraie" e "Fo-glia" sono matite su carta cotone. La foglia di vite restituisce in-visibili gocce mattuti-ne ed è esposta con la nota minuzia dei det-tagli, nella. piena cor-rispondenza tra mi-crocosmo macroco-sino, entrambi nutriti dal fluido vitale.

Leggerezza e sim-pa tia di atmosfere che ricordano il sot-tomarino Nautilus di

Jules Verne, sono la nota ca- ratteristica di Mario Branca, esperto di lavorazione dei me- talli, con sculture monumen-

tali o, come a Cerignale, lavo-ri di piccolo formato che fan-no pensare a stanze per bam-bini. I suoi pesci viaggiano spediti all'altezza del visitato-re trasferito idealmente den-tro l'acqua, in un ribaltamen-to fantastico di mondi.

Alfredo Casali lavora su po-che ma curafissime sfumatu-re di colore, preferibilmente di grigio e ancor meno segni, in una sua personale interpre-tazione filosofica del reale spinto verso la pura essenza lirica. Nubi temporalesche in-vernali e nubi decantate più primaverili, conservano una surreale figuratività e battono ii tempo del dipinto con un fraseggio tutto spirituale.

Da ultimo Luiso Sturla, grande maestro di Chiavari, classe 1930, reduce da un'an-tologica a Palazzo Reale a Ge-nova, offre le sue liriche e so-fisticate letture informali del-l'acq ua, gremite di elettrici se-gni che sono poi forme di vita. Da grande viaggiatore, Sturla torna uomo marinaro della sua Liguria dove il verde e l'azzurro non sono pura tra-sparenza, ma si sporcano con la pietra, i muretti, il volo di minuscoli insetti. Terra di ca-sa, acque profonde.

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LIBERTA QUOTIDIANO DI PIACENZA SONDATO DA ERNESTO PRATI NEL 1883

press LinE 10/08/2012

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: 32.634 Direttore Responsabile: Gaetano Rizzuto

Diffusione: 26.480

COALMOND1

NON SERVE L'IDV CHE ATTACCA LI ALLEATI

Egregio direttore, sabato 4 a-gosto era presente una lettera del consigliere comunale dell'Italia dei valori Samuele Raggi con e-spliciti riferimenti alla scelta di Nichi Vendola di non chiudere le porte all'Udc (escludendo Idv) nella prossima tornata elettorale. Opinioni legittime quelle dell'e-sponente dipietrista, che tuttavia hanno come scopo quello di far soffermare il lettore sul dito che indica la luna senza guardare la luna stessa. Mi spiego meglio: sappiamo bene che l'azione po-litica di Idv, a partire dalle raccol-te firme contro il nucleare e per l'acqua pubblica, è stata negli an-ni di rilevante importanza. Io stesso ho firmato quei referen-dum. Ma allora mi chiedo se è necessario rimarcarlo ad ogni piè sospinto per attaccare quelli che fino a prova contraria sono gli al-

leati dell'Idv in tante amministra-zioni locali. Una spasmodica ri-cerca di visibilità che non aggiun-ge una virgola al dibattito politico, al contrario va a minare il terreno della coalizione di sinistra. E' accaduto in passato e continua a verificarsi; normale che Bersani affermi che alla foto dì Vasto mancava il sonoro proprio per i continui insulti e aggressioni fat-te dal partito dell'ex-pm alle Isti-tuzioni della Repubblica. Ed an-cora se si desse vita a un conteni-tore Pd-Idv-Sel il rischio sarebbe una riedizione dell'Unione di Prodi con risse in seno alla mag-gioranza all'ordine del giorno. Un vero peccato, alla luce dell'enor-me potenziale di cui disporrebbe sulla carta questa formazione. Come se tirando le somme ci fos-se una chiusura quasi cascale personalità troppo libere, troppo esterne alla metodologia partito-cratica di vecchia maniera. La li-nea politica si risolve quindi in un megafono delle prese di posizio-ne a livello nazionale del leader Di Pietro, ed infatti alle ammini-strative si manifestano nei nume-ri considerevoli gap rispetto al vo-to prettamente politico. Un dossier della rivista Microme-ga„ che si preoccupò d'analizzare le strutture territoriali Idv. chiosò l'analisi del mondo Idv con te-stuale commento ".... attivisti di provata fedeltà. o neoiscritti mo-tivati e competenti, vengono rele-gati nel ruolo di meri «manovali». Un fenomeno che ha come risul-tato quello di deprimere e far al-lontanare la parte migliore della militanza". Per tutti questi motivi non me la sento di biasimare Bersani (eVen-dola) se rinunceranno all'allean-za con Idv. Serve una cosa più grande, un grande movimento che si batta su tre grandi temi: la questione morale, la questione culturale, l'attuazione della Costi-tuzione. La lista arancione dei. Sindaci sarebbe la risposta. Giulio Zangrandi

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10/08/20/2 press LinE GAZZETTA DI PARMA

Direttore Responsabile: Giuliano Molossi

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: 45.153

Diffusione: 37.669

Visita ai boss mafiosi: 'è scontro Lo stop del ministro Severino Giuseppe Lumia (Pd) e Sonia Mano (Idv) a Parma per incontrare Provenzano

Paolo Cucchiarelli

Una. precisazione del ministro di Giustizia Paola Severino (i magistrati sono stati informati con una relazione e sono state date indicazioni restrittive) e un furioso attacco del Pdl a Sonia Alfano e Giuseppe Lumia, la pri-ma che guida l'Antimalia, euro-pea, l'altro che ha guidato quella del Parlamento italiano. Il con-tendere che ha fatto scattare la rabbiosa polemica politica dopo un articolo del Corriere non è da poco: colloqui nel carcere di Par-ma con Bernardo Provenzano per invitarlo a pentirsi, ad aprire il confronto con lo Stato sulla base della normativa premiale prevista per i pentiti.

Nell'articolo sono riportati anche i virgolettati delle battute scambiate tra Provenzano e i due parlamentari. Probabilmente i virgolettati e l'elenco dei boss in-contrati erano contenuti nella relazione inviata nei giorni scor-si dal ministro ai magistrati e che contiene un richiamo e una in-dicazione a futura memoria: nei colloqui tra parlamentari e de-tenuti non si può parlare di in-chieste in corso e ciò vale ancor più per chi è sottoposto al regime del carcere duro previsto dal -11 bis del regolamento carcerario.

Il ministro ha dato disposi-zioni precise sollecitando da parte dei direttori delle carceri l'intervento diretto o l'interru-zione della conversazione qua-

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li boss mafioso Berna do Provenzano, arrestato ne 2009, si trova nei carcere di via Buri

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10/08/20/2 press LinE GAZZETTA DI PARMA

Direttore Responsabile: Giuliano Molossi

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: 45.153

Diffusione: 37.669

loraessa «travalichi i !imiti della visita e si trasformi in colloquio su procedimenti in corso».

Le accuse del Pdl, sciorinate da Gaetano Quagliariello , Osval-do Napoli, Fabrizio Cicchitto, Beatrice Lorenzini. Maurizio Gasparri, e tanti altri si sostan-ziano in una accusa ai due par-lamentari: non possono fare «colloqui investigativi», né sup-plire al ruolo dei magistrati ma solo controllare lo stato di salute e di detenzione dei boss, nulla di più, cosa questa ricordata anche

dall'avvocato di Provenzano. La stessa scelta, degli interlo-

cutori principali, Provenzano, incontrato almeno 2 volte e il fallito tentativo di parlare con Filippo Graviano, indicano per il Pdl il livello «politico» della ini-ziativa dei due che mirerebbe a riaprire il fronte dei «mandanti politici» delle stragi visto che pii volte si sono fatti i nomi di Silvio Berlusconi e Marcello

Cicchitto ricorda che i «col-loqui investigativi» per «saggia-re» un possibile pentimento

spettano alla Procura nazionale antimafia e non certo ai parla-mentari. Averlo fatto con dete-nuti sottoposti al 41 bis e in stret-to dialetto siciliano è una ulte-riore «aggravante» politica. «Affino e Lurnia rispettino la legge», dicono Quagliariello e Cicchitto chiudendo un pome-riggio di dure polemiche.

I due «incriminati» si difen-dono dicendo di aver solo sol-lecitato i boss, e in particolare l'ottantenne Provenzano, a pen-tirsi, 'nulla di più. Una se mptice e

doverosa sollecitazione senza al-cun secondo fine. «Le trattative le hanno fatte e temo continuino a farle altri. E fin troppo eviden-te, a questo punto, che qualcuno in questo Paese non vuole La ve-rità e continua ad adoperarsi, in una trattativa che evidentemen-te prosegue ancora oggi, per im-pedirne, in ogni modo, il rag-giungimento», replica l'Alfano.

Beppe Lurnia ricorda di esse-re stato condannato a morte da. Cosa Nostra: «E' incredibile: avere richiamato la legge dello Stato sulla collaborazione di giu-stizia, ripeto una legge dello Sta-to, getta nel panico molti espo-nenti del centrodestra. Chi ha paura della collaborazione di Provenzano? Meglio la più ter-ribile e amarave rità che l'omertà e il silenzio. In questa battaglia. bisogna essere pronti a tutto. Nessuno mi fermerà, andremo avanti rispettando le regole. Non mi lascerò intimidire».

In una nota del 'ministero del-la Giustizia, tirato in ballo dal Pdl, si fa sapere che: «già da gior-ni il ministro ha verificato che le relazioni di servizio nelle quali si segnalavano le peculiarità dei colloqui fossero state trasmesse all'autorità giudiziaria compe-tente, ricevendone conferma».

Il ministro Severino ha anche richiamato alla osservanza del-le disposizioni sulle visite dei parlamentari sollecitando «l'in-terruzione qualora travalichino i limiti e si trasformino in col-loqui su procedimenti in cor-so». *

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LO STRAPPO

Borghetti: «La Rossi non fa

più parte dell'idv»

uo-enia Rossi non fa più parte dell'Ita-

lia dei Valori». L'annun- cio arriva dal segretario provinciale Alessandro Borghetti: «E una sua scelta, che rispettiamo».

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10/08/2012 press LinE PRIMA PAGINA Direttore Responsabile: Corrado Guerra

Periodicità: Quotidiano

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10/08/2012 press unE PRIMA PAGINA Direttore Responsabile: Corrado Guerra

Periodicità: Quotidiano

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L'AUSTS'S Rottura nei 'dipietristi': parla segretario provinciale Borghetti

Rossimitalia dei Valori, storia finita «Eugenia non fa più parte dell'Idv»

di LUCA CARDINALE

• accordo (improbabile) a Roma e il dialogo (possi-

bile) a Modena, ma anche il rapporto con le forze altre' rispetto al Pd, come Sel e il Movimento 5 Stelle. Dopo il segretario del Pd Baruffi e il coordinatore di Sel Morrone, ancheiì segretario dell'Idv A-lessandro Borghetti fa il pun-to in vista delle elezioni poli-tiche del 2013 e delle a.mmini.- strative dei 2014.

Borghetti, a livello nazio-nale le strade del Pd e dell'Idv sembrano sul pun-to di dividersi: ieri Di Pie-tro ha fatto sapere di essere 'pronto a costruire un'al-ternativa riformista con le liste e i movimenti che ci. vogliono stare. Altrimenti andremo avanti anche da soli'. E' la rottura definiti-va?

«Allo stato attuale credo che sarà difficile ricomporre il quadro, perché ci sono an-cora troppi dubbi aleggianti, come l'alleanza con Udc e fa-re il prossimo govern.o in con-tinuità con l'esperienza Mon-ti. Italia dei Valori da sempre si contraddistingue anche per la sua intransigenza e la sua coerenza, in particolare sono i nostri elettori che pre-tendono da noi questo com-portamento. Per tutti è più conveniente unire visto che unendo le forze si vincono le elezioni e si scongiura la vit-toria delle destre, ma è fonda-mentale sapere cosa si vuole fare subito dopo le elezioni, u-na volta che si è chiamati a

governare. Per esempio, l'Idv dai primi di ottobre a gennaio raccoglierà le firme per 4 re-ferendum abrogativi riguar-danti temi che secondo noi sono cruciali: il lavoro ed i co-sti. della politica. Che faranno loro? Ci aiuteranno nella rac-colta? Ti primo quesito servi-rà a ripristinare l'articolo 18 com'era prima della riforma Fornero, ristabilendo la nor-ma che prevede il divieto di li-cenziamento senza giusta causa. Il secondo quesito ser-ve per abolire l'articolo 8 del-la 138 varata da Berlusconi, che consente di derogare ai contratto nazionale, indebo-lendo i sindacati più agguer-riti nella difesa dei. diritti dei lavoratori. Il terzo prevede l'abolizione completa dei rimborsi elettorali ai partiti e il quarto l'abrogazione del-la 'diaria' dei parlamentari, cioè quella parte della busta paga dei parlamentari corri-sposta per le spese di soggior-no a Roma. In pratica, si tra t-ta di una riduzione dello sti-pendio dei parlamentari di 3.500 ellTO al. mese. Questi so-no temi concreti su cui le chiacchere stanno a zero, co-me si suoi dire»:

Se ci dovesse essere una rottura a livello nazionale, come vi porrete sul locale? In Emilia Romagna e in provincia di Modena l'Idv

fa parte di diverse maggio-ranze insieme al. Pd...

«E' ancora presto per avere certezze, ma a livello locale il Pd non ha fatto maggioranze con Ude e Pdi: le ha fatte con Tdv, Sel e le forze del centrosi-nistra. Nelle elezioni del 2009 l'alleanza non riuscì ovun-que, è il caso ben noto del Co-mune di Modena, ma in tutti gli altri Comuni sì, perché fu ben chiaro qual era il proget-to per le città. Si trovaron.o gli accordi sull'importanza del-la tu tela sociale delle fasce più deboli, sulla salvaguar-dia dell'ambiente e dei terri-tori, sulla sicurezza, sullo sviluppo della nostra econo-mia e su come fosse necessa-rio tenere bassa la tassazio-ne. Non si può essere d'accor-do su tutto, perché saremmo tutti in unico partito e non al-leati, ma sui fondamentali è necessario altrimenti, la di-scussione si protrae all'infi-nito e poi resta solo l'incapa-cità di prendere decisioni in tempi compatibili con la real-tà che viviamo oggi»,

Tornando al. Comune di Modena, ieri il coordinato-re di. Sei Morrone ha auspi-cato clic in vista delle am-ministrative 'venga ria-perto un canale con l'Idv'. Da parte vostra esiste una possibilità di riaprire que-sto canale?

«Giuseppe Morrone è un ragazzo giovane, dotato di grande capacità dialettica e di analisi; lo stimo molto, an-che a livello personale. Sareb-be proprio bello se la città riu-scisse a scrollarsi. di dosso questa vecchia visione basa-ta sull'edificazione selvag-gia, sull'inceneritore, su di u-na città da 230mila abitanti. Se fosse stato così, l'alleanza ci sarebbe stata anche nel 2009, ma lì. furono fatte scelte che non potevamo proprio condividere. In giugno si è te-nuto il congresso cittadino Tdv di Modena ed è stato elet-to il professor Giuseppe Do-rati, con il suo coordinamen-to di. 12 componenti che stan-no già lavorando al program-ma elettorale Idv delle prossi-me amministrative: vedremo se i programmi saranno com-patibili quando sarà il mo-mento... per ora credo non ci sia questo cambio dirotta che da tre anni chiediamo insi-stentemente».

Su Modena. pesano molto le posizioni della capo-gruppo Eugenia Rossi, che più di una volta non si è mo-strata in sintonia con il partito e che ha avuto di-verse divergenze con alcu-ni esponenti, da Carobbi. alla Mura. E' possibile su-perare queste divergenze?

«Il partito ha chiesto a Eu-

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10/08/2012 press unE PRIMA PAGINA Direttore Responsabile: Corrado Guerra

Periodicità: Quotidiano

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Diffusione: n.d.

WTnP.

A destra,

il segretario

provinciale

dell'Idv

Alessandro

Borghetti.

Nel riquadro,

la consigliera

comunale

Eugenia Rossi

genia Rossi di tesserarsi per il 2012 con ogni mezzo (telefo-nate, sms, mali, lettere carta-cee), ripetutamente ed insi-stentemente anche ai fini dei. congresso cittadino. Lei ha fa tto una scelta che è quella di non rinnovare la tessera. Le abbiamo chiesto infinite vol-te, senza successo, di venire a relazionare su quanto fa in Consiglio e di confrontarsi prima di prendere delle scel-te sulle votazioni: Eugenia Rossi. non fa più parte dell'I-talia dei Valori. E' una sua scelta, che rispettiamo, ma è una sua scelta ed il livello na-zionale ha provveduto a pren-derne atto rimuovendola dal sito nazionale, dalla sezione eletti Idv».

Sul piano nazionale il parti Lo guarda con interes-se anche al Movimento 5

Stelle: come sono i rappor-ti a Modena? Esiste la pos-sibilità di un'alleanza con loro?

«Conosco personalmente alcuni esponenti del Movi-mento 5 Stelle modenese, spe-cialmente i ragazzi giovani, e tra noi c'è un confronto since-ro ch.e spesso si accende nei dibattito perché noi siamo un partito e loro sono contro tu t-ti i partiti, anche se su alcuni punti la pensiamo allo stesso modo: fuori. i condannati dai Parlamento, basta rimborsi ai partiti., basta con la cemen-tificazione, sugli incenerito-ri e così via. Sul tema allean-ze posso dire che con chiun-que io abbia parlato apparte-nente ai movimento, la prima frase che esce è sempre 'nien-te alleanze con nessuno', quindi.. perché pensarci?».

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10/08/2012 press LinE la Nuova Ferrara Direttore Responsabile: Paolo Boldrini

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: 13.462

Diffusione: 9.640

Tommaso Mantovani al megafono, dietro Valentino Tavolazzi

L'amara constatazione della mancanza di democrazia nelle circoscrizioni e il disagio di stare ancora nel Ppf dopo che Grillo ha decretato l'inconciliabilità tra la civica ferrarese e il Movi-mento 5 Stelle sono le due fon-damentali motivazioni che han-no indotto Tommaso Mantova-ni. a dimettersi da consigliere della circoscrizione 3 e ad ab-bandonare il Ppf. «Mi tocca dare ragione a Calderoli (l'ex- ministro della Lega, ndr), le circoscrizioni sono inutili, meglio abolirle» af-ferma Mantovani, sconfortato per la carente attenzione alle questioni ambientali che gli. stanno a cuore: «Su questi tenti. nella circoscrizione pih inquina-

ta del Comune abbiamo fatto so-lo tre commissioni, tutte sullo smaitimento dell'amianto dei garage. Ho presentato delle in-terpellanze (caso ex Orbit, pre-senza di cvm in via Digione a Ponte dove c'è la scuola d'infan-zia) e le risposte mi sono arrivate per iscritto dall'assessore Zadro, così non vi è stato alcun dibatti-to in consiglio. Si convocano commissioni per dare pareri sull'ampliamen to di un capan-none mentre la centrale a biogas di Ravalle nemmeno è passata per la circoscrizione. Non me la sentivo più di fare la bella stanti-ira». E Mantovani non voleva più fare da inutile comparsa an-che nel Ppf. «Su alcune questio-

ni ho visioni diverse da quelle di Tavolazzi, sui rimborsi io ai suo posto avrei aperto contenzio-so con il Comune anche se ciò avrebbe comportato l'automati-ca decadenza da consigliere c:o-munale». Ma non sono stati i rimborsi a fare la differenza: «Io sto con Grillo senza se e senza ma - dice Manto vani -. Tavolazzi si sente parte del Movimento an-che dopo quello è successo, ma se c'è stata la cacciata da parte di Grillo vuoi dire che il rapporto con il Ppf si è raffreddato o è chiuso e quindi la ragione soda-le del Ppf è venuta meno nella sostanza». E' una posizione mol-to simile a quella di Angelo Sto-rari, ex portavoce del Ppf. En-trambi ritengono che bisogna prendere atto di una rottura tra Ppf e .M55 e ripartire da Grillo «che era e resta il mio punto di ri-ferimento», dice Mantovani.

MANTOVANI MOTIVA LE DIMISSIONI

«Esaurita la ragione sociale del Ppf»

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10/08/2012 press LinE la Nuova Ferrara Direttore Responsabile: Paolo Boldrini

Periodicità: Quotidiano

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«Il centros s ra è più vivo che mai» Comacchio, la festa firma un grande successo e la rinascita di una coalizione che guarda avanti

Andrea Rossetti

CO MACCHIO

:Dietro al grande successo del-la festa del Centrosinitra orga-nizzata a Comacchio, c'è un nome: Andrea Rossetti, tren-tenne responsabile provincia-le dell'organizzazione del Prc. Un ragazzo che vuole arrivare in alto e lo ha dimostrato, ri-portando nella sua città una festa che non si faceva più da circa tre anni.

La nuova corrente politica della sinistra, che raccoglie al suo interno Fdci, ldv, Sei e Prc, ha dimostrato una bella unio-ne di intenti. «Quasi 200 perso-ne a serata, una presenza co-starne dí turisti e l'attenzione rivolta al dialogo, come nella

serata che ha visto la parteci-pazione del sindaco Fabbri in un momento di confronto con la cittadinanza», così ha rac-contato Rossetti. « Oltre ad es-sere stata la celebrazione di un percorso unitario del cen-tro-sinistra, questa festa ha in-cantato il concetto di demo-crazia partecipatbia alla quale tutti noi abbiamo sempre att-spicato, dimostrando al Parti-to democratico di aver intra-preso un cammino di alleanze sbagliate - ha dichiarato Ros-setti - una grande rinascita al-la faccia di quelli che dicono clic siamo morti»

«Abbiamo registrato un au-mento dei tesseramenti, una risposta dei cittadini forte, che

ha permesso a questa corren-te politica di ritornare in mez-zo alla gente, confrontarsi e stare insieme». Andrea Rosset-ti, ha un'esperienza politica di dieci anni, una gavetta che lo portato a ricoprire un ruolo fondamentale, un piccolo tra-gurado personale e civile fatto di impegno e costanza, «por-tando personaggi di spicco del mondo della politica e del-la società civile all'interno dei dibattiti che abbiamo organiz-zato, noi del centro-sinistra, abbiamo voluto dimostrare l'importanza di un dialogo, che vada oltre la realtà locale. Serve tesser , una rete fatta di più livelli, negli ultimi 20 anni, il comune ha pagato scelte pe-

santi calate dall'alto, come i pochi milioni cii euro destinati all'idrovia o il caso della sanità del San Camillo».

«Non bisogna chiudersi, ma occorre cooperazione e lungi-miranza - ha sottolineato il re-sponsabile Prc - il successo di questa festa, la prima in Italia, segna una strada di unità, che siamo interessati e decisi a percorrere con la nostra coali-zione, che si è dimostrata coe-sa e aperta ad un futuro co-struttivo». Naturaimente Il grande successo della lesta «è dipeso da tutti i volontari del centrosinistra che hanno cre-duto e credono in quello che fanno,,.

Marco Boccaccini

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Via Calcinaro killer: «Allarme ignorato»

c,o'r'fiere di Forlì e Cesena

Direttore Responsabile: Maria Patrizia Lanzetti

10/08/2012 pressunE

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

Sanzionato centro estetico abusivo Multa di 860 euro appioppata ai gestori cinesi

di un locale dove lavora personale senza qualifica CESENA. Avevano tutti gli "arnesi del

mestiere" che si usano nei centri estetici - smalti, creme, lozioni, lime per unghie, e così via - ma nessuno degli operatori al lavoro in quel locale è stato in grado di esibire l'attestato di qualificazione pro-fessionale, necessario per svolgere quel-la attività.

Così, nei giorni scorsi, il nucleo di po-lizia commerciale ha appioppato una sanzione di 860 euro ai cinesi che gesti-scono quello che ha tutta l'aria di essere un centro estetico abusivo. Si trova in u-na zona centrale della città e i vigili han-no verificato che lì venivano eseguiti trattamenti di manicure e pedicure, ef-fettuati da persone non qualificate, senza che fosse presente un operatore in pos-sesso dei requisiti professionali richie-

sti. Sono in corso ulteriori accertamenti, per verificare la regolarità complessiva dell'attività ed eventualmente prendere altri provvedimenti.

Il sindaco Paolo Lucchi e l'assessore al-la Polizia municipale Ivan Piraccini sot-tolineano che in questo settore «il rispet-to delle regole è basilare, perché se certi trattamenti sul corpo sono male eseguiti possono provo- care danni seri alla salute. Su questi temi non è consentita l'im- provvisazione e l'adeguata for- mazione del per- sonale è irri- nunciabile».

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SETTORE DA SORVEGLIARE Le attività di estetista regolari (nella foto) subiscono la concorrenza sleale degli abusivi

il Resto del Carlino

CESENA Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

10/08/2012 press LinE

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LAVORO ,'REGOLARE INTERVENTO DEL NUCELO DI POLIZIA COMMERCIALE DEL COMUNE

Scoperta attività estetica abusiva Venivano eseguite manicure e pedicure senza la qualifica di estetista NEL LOCALE c'era tutto: smal-ti, creme, lozioni, lime per un-ghie.... Peccato che mancasse qualcuno in possesso della qualifi-cazione professionale necessaria per usarli. Il nucleo di Polizia Commerciale del reparto Tutela del consumatore e del territorio della Polizia municipale, nel corso della normale attività di controllo degli esercizi commerciali e le atti-vità economiche ha scoperto, nella zona centrale della città, una attivi-tà di estetista abusiva, esercitata da cittadini cinesi. In particolare, du-rante il sopralluogo, gli incaricati della Pm hanno verificato che ve-nivano eseguiti trattamenti di ma-nicure, pedicure, da persone non qualificate, senza che fosse presen-te un operatore in possesso dei re-quisiti professionali richiesti. La legge, infatti, prevede che, do-ve viene esercitata l'attività di este-tista, almeno il titolare — o in al-ternativa, un dipendente dell'im-presa sia in possesso della quali-fica professionale. Si è provveduto così alla verbalizzazione e all'appli-cazione di una sanzione pecunia-ria, fissata in questo caso a 860 cu-ro. Nel frattempo sono in corso ul-teriori accertamenti, per verificare

MULTA Di 860 EURO Comminata la sanzione, ma sono tuttora in corso ulteriori accertamenti

la regolarità complessiva dell'atti-vità e, nel caso, prendere gli altri provvedimenti necessari. «Il lavoro svolto del reparto Tutela del Consumatore e del territorio è una delle tante attività silenti ma

fondamentali svolte dal corpo del-la Prn — sottolineano il sindaco Paolo L ucchi e l'assessore alla Poli-zia municipale Ivan Piraccini — perchè mira a garantire il corretto svolgimento delle attività commer-ciali ed economiche per salvaguar-dare gli interessi e la salute dei cit-tadini. E, soprattutto in casi come questo, il rispetto delle regole è ba-silare perché chi si rivolge a un centro estetico chiede l'esecuzione di trattamenti sul proprio corpo:

se sono male eseguiti, possono pro-vocare danni anche molto seri alla salute. Su questi temi non è con-sentita l'improvvisazione e l'ade-guata formazione del personale è requisito irrinunciabile per proteg-gere la salute dei clienti".

NEL TERRITORIO cesenate, ha denunciato recentemente Con-fartigianato cesenate, si stanno estendendo i fenomeni di illegali-tà e abusivismo nel settore dell'ac-conciatura e dell'estetica quantifi-cabili ormai su una percentuale del 30-35%, con ingenti danni alle imprese regolari e più in generale all'economia del nostro territorio. Secondo Confartigianato tre opera-tori su 10 siano irregolari e abusivi e i titolari d'impresa iscritti alla as-sociazione per contrastare l'illegit-timità del lavoro nero, sono inten-zionati a fare segnalazioni e detta-gliate alla Guardia di Finanza e al-la Direzione provinciale del lavo-ro, per sollecitare verifiche e con-trolli. Un'altra iniziativa è rivolta ai consumatori, con campagna di informazione e prevenzione per mettere al corrente i fruitori dei danni provocati da soggetti che operano senza titoli e senza profes-sionalità.

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C ;.».

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il Resto del Carlino

FORLÌ Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

10/08/2012 pressunE

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Sapro, nel Pd e scontro ad alzo zero Il consigliere regionale Alessandrini contro il Comune: «Arroganza e cinismo»

LA VICENDA Sono 25 gli indagati dell'inchiesta Sapro. Molte polemiche sul fallimento della società, avvenuto nel 2010

IL CASO Sapro spacca il Pd. Il match è tra due pesi massimi dei democratici, il sindaco Roberto Balzani e il consigliere regionale Tiziano Alessandrini, ex presiden-te della Camera di Commercio ed ex direttore di Gna provinciale, Oggetto del contendere è la socie-tà nata per urbanizzare i terreni in provincia, dichiarata fallita dalla magistratura. Nel suo sito inter-net Alessandrini (il documento è consultabile su www.tizianoales-sandrini.it) ieri ha scritto di aver provato «un sincero dolore legge-re sui giornali parole come 'ha fat-to bene il nostro sindaco ad an-nunciare la costituzione di parte civile del Comune di Forlì'».

PAROLE scritte (e pubblicate an-che dal nostro giornale) dall'asses-sore Maria Maltoni, ex compagna di lavoro (in Cna) di Alessandrini e altro rappresentante di punta del Pd. Negli amministratori il consigliere regionale vede «il cini-sino e l'arroganza dei potere, e mi chiedo se siano così sicuri che sa-rebbero riusciti a fare meglio. Da come è stata gestita la vicenda Sa-

pro, a partire dall'estate 2009, ne dubito molto. Infatti l'enorme er-rore dei principali azionisti, a cui bisognerebbe chiedere conto, è sta-to quello di aver lasciato fallire la società».

IL SINDACO Balzani, sulla sua pagina Facebook, rispetto a «cini-smo» e «arroganza del potere» e al fiuto che Alessandrini «si chiede se poi siamo sicuri che saremmo riusciti a far meglio» scrive che, ri-spetto a «quest'ultima frase non so proprio cosa rispondere, visto che l'allora presidente (Vittorio Croci, che ieri non siamo riusciti a con-tattare, ndr) in carica di Sapro evi-tò d'informare il socio forlivese del fatto evidentemente trascura-bile che vi era un'inchiesta della Procura in coiso fino al momento in cui il pin Santangelo avanzo for-malmente la richiesta di fallimen-to. A distanza di quasi NOVE ME-SI (maiuscolo, n.dr) dalla mia no-mina a sindaco! Decisamente, 'ci-nismo' e 'arroganza del potere' so-no da cercare altrove. Non vi pa-re?».

Luca Bertaccini

MUNICIPI Da destra Paolo Lucchi sindaco di Cesena e il collega di Forli Roberto Balzani (foto Fantini)

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S'apro, nel Ai è .W0) alzo nen

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Sapro, nel ai è benntf) a alzo ze.n

il Resto del Carlino

FORLÌ Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

10/08/2012 pressLinE

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I DUE soci principali conosceva-no io stato patrimoniale di Sapro ma non resistenza di un'inchie-sta in corso. Questo perché i verti-ci della società — presidente Cro-ci in testa — non hanno mai infor-mato né Roberto Balzani né Pao-lo Lucchi, rispettivamente sinda-ci di Forlì e Cesena. Le due ammi-nistrazioni, in Sapro, erano soci di maggioranza, con il 33%. Ri-spetto a quanto scritto su Fb, zari i aggiunge solo: «in una socie-tà di capitali 'normale' cosa sareb-be successo in una situazione ana-loga. Come si sarebbe comportato il socio con gli amministratori?».

IL SINDACO conferma: «Dell'indagine non sono stato in-formato né in forma ufficiale né ufficiosa dagli amministratori». «L'ex presidente di Sapro Croci? L'ho incontrato una sola volta e mi parlò della situazione della so-cietà. Ma non dell'indagine, della quale appresi dalla stampa», fa sa-

lL RETROSCENA «it presidente Croci non ci parlò mai dell'inchiesta Abbiamo saputo dai giornali»

pere Lucchi. Già un anno fa il consiglio comunale di Cesena espresse un orientamento favore-vole alla possibilità di rivalersi nei confronti degli amministrato-ri di Sapro.

IL COMUNE di Forlì, in caso di processo, si costituirà parte civile. Lo farà anche quello di Cesena? «Immagino che, come soci pubbli-ci, ci incontreremo per discutere come comportarci». Per, sembra di capire, adottare una linea comu-ne. Gli altri soci sono i Comuni di Bertinoro, Forlimpopoli, Galeata e Santa Sofia, la Provincia e la Ca-mera di Commercio.

A UNA DOMANDA bisognerà

comunque dare risposta: se i due soci principali di Sapro erano all'oscuro dell'indagine, a chi face-vano riferimento gli amministra-tori della società? Le parole di Bal-zarti hanno provocato una serie di commenti su Facebook. Da rileva-re quello del consigliere comuna-le Massimo Montanari. «Un attac-co al sindaco e all'amministrazio-ne degno della più accanita oppo-sizione. Io non ci capisco più nien-te, tua Tiziano Alessandrini non lo abbiamo eletto noi???», scrive. «Il potere radicato in un territorio da troppo tempo che sia di sini-stra, di destra o di centro crea Me-vitabilmente legarni',contatti e amicizie che invece che arricchir-lo lo indeboliscono perché non si persegue più un bene comune ma quello dei singoli», aggiunge Chia-ra. Col sindaco si schierano anche il consigliere regionale Thomas Gasatici e quelli comunali Sara Sa-mori e Tommaso Montebello.

1. b.

LA W-',?CC,'S E SOCI DI MAGGIORANZA

Lucchi segue Balzi *. «Noi parte civile? Decideremo insieme»

PUNTO PER PUNT(

Sapro venne costituita nel 1995 dalle ceneri dell'ex

Consorzio provinciale per Lo sviluppo industriale dei

comprensori di Ford e Cesena. Nacque con un

capitale sociale di 4,5 milioni di euro

i -,,,,,,-,••••••••••••••••••,,

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a

Obiettivo della società era quello di urbanizzare aree industriali in tutta La

provincia. R criterio: operare secondo "finalità di

interesse pubblico' e senza avere 'fini di lucro'

n 1 at Nel dicembre 2010 il

Tribunale dì Ford dichiarò fallita Saro,

gravata da un debito di circa 110 milioni di curo.

Attualmente sono n le persone indagate dalla

magistratura inquirente

\ N

Gli enti pubblici soci dì Sapro potrebbero

decidere di adottare una strategia coniune,

costituendosi parte civile contro gli amministratori

in caso di processo

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Da quando è stato attivato, nell'ottobre del 2008, l'autovelox sotto la galleria ha elevato oltre 85mila verbali

controllo

etettronico

delta velocità con

sistema. Safety Tutor

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ROMAGNA I

CESENA

ROMAGNA FORLÌ &

Direttore Responsabile: Franco Fregni

10/08/2012

Periodicità: Quotidiano

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press unE

a quando è stato at-tivato, nell'ottobre del 2008, il Tutor della Secante ha multato oltre 85mila automobilisti. E' co-

me se ogni cesenate fosse stato san- zionato per eccesso di velocità dal si- stema elettronico che vigila nella gal- leriaVigne. I dati Ma il trend delle contravvenzioni è in deciso calo, come si può notare dai dati estrapolati dalla Polizia Munici-pale di Cesena. Dal 14 ottobre al 31 dicembre del 2008 i verbali sono stati 14.709 per una media giornaliera di 186 multe. Nel 2009 le multe sono state la bellezza di 32.974 per una media di 90 verbali al giorno. Poi, le persone in transito per la Secante hanno inizialo a prestare attenzione al limite di velocità: nel 20101e infra-zioni rilevate dal Tutor sono state 18.166 per una media di 50 verbali al giorno, lo scorso armo le sanzioni so-no scese a 14.376 (39 multe al gior-no). è nei mimi sei mesi di quest'an-no la diminuzione è stata ancora più marcata: 5230 verbali per 29 multe giornaliere. "Come si può constatare l'effetto Tu-tor ha provocato una sensibile dimi-nuzione delle sanzioni comminate", spiegano dal Comando della Polizia Municipale di Cesena. "Gli automo-bilisti, consci del fatto che la punizio-ne era ed è certa e inesorabile, si sono subito adeguati al rispetto della ve-locità li imposta al limite dei novanta chilometri orari". I casi limite Per quanto riguarda i superamenti del limite di velocità eclatand, ovvero

di oltre quaranta chilometri orari il li-mite, dall'istituzione del Tutor sono stati 89 casi: due nel 2008 e 39 nel 2009. Poi, nel 2010, è stata introdotta un'ulteriore fascia nel Codice della Strada, quella tra i 40 e i 60 chilometri all'ora. Nel 2010 ci sono stati 18 su-peramenti ricadenti in questa fascia. Lo scorso anno, invece, 13 si sono collocati tra i 40 e i 60 lon/h, mentre ce ne sono stati sette che hanno su-perato di 601m1/ti il limite consentito. Nel primo semestre del 2012, invece, il Tutor ha rilevato dieci superamenti tra i 40 e i 60 km/h. "Il'1'utor, con il controllo sistematico del tunnel - osservano sempre dalla Municipale - generando verbali per velocità ha contribuito a segnalare anche alcuni casi di auto rubate tran-sitate in Secante, e di veicoli con tar-ga donata i cui conducenti pensano di potersi permettere di oltrepassare oltremodo i limiti di velocità. Dai dati si può constatare che questi casi ad alta velocità rimangono sempre più o meno costanti, ma il sistema ha contribuito a far diminuire la massa di coloro che pensano di potersi per-mettere una accelerata da Formula 1 facendola franca". Incidenti Dall'attivazione del Tutor ad oggi, gli incidenti rilevati sotto al tunnel dalla Pm risultano essere quattro. Un incidente con il Tutor appena a-perto, quindi non rilevante per la cor-relazione con la funzione di preven-zione del Tutor stesso. Gli incidenti risultano tutti con danni ai mezzi e lievissime lesioni ai conducenti. Come funziona Il sistema rileva solo i veicoli che su- perano la velocità consentita nel trat-

to del tunnel (901on/1). Con mi siste-ma software tali veicoli vengono poi validati dal personale della Polizia Municipale e la violazione viene tra-sformata in verbale che viene notifi-cato al proprietario del veicolo. Menu multe, meno introiti "Attraverso il Tutor si sostanzia un'a-zione di prevenzione, è un detenente importante e i dati lo confermano", commenta l'assessore alle sicurezze del Comune di Cesena, Ivan Piracci-

ni. "Certo che diminuiscono gli in-troiti per l'amministrazione, ma non è un problema: a noi ci interessa la fase di prevenzione, ci interessa la si-curezza stradale e il sistema funziona visti i pochissimi incidenti che si so-no verificati nel tunnel. A parte quel-lo che si sente dire, il Comune di Ce-sena non ha mai dato indicazione al-la Polizia Municipale di fare cassa con le sanzioni: la Pm non serve per far cassa una per mettere in campo

L'ingresso della galleria Vigne dove è installato il Tutor della Secante

Foto Orlando Poni

un'azione di protezione e di aiuto al cittadino in una vasta gamma di in-terventi. Nonostante l'estate e la ca-renza d'organico - conclude l'asses-sore Piraccini - cerchiamo di garan-tire una forte presenza sul territorio, anche nelle zone periferiche". Maicol Mercuriali

TUTOR SULLA SECANTE

Multe in picchiata I DATI All'inizio il sistema di controllo elettronico rilevava ogni giorno 186 superamenti dei limiti; nei primi sei mesi di quest'anno la media è scesa a ventinove contravvenzioni al giorno

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E ROMAGNA FORLÌ & CESENA

Direttore Responsabile: Franco Fregni

10/08/2012

Periodicità: Quotidiano

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pressunE

CONTROLLI DELLA POLIZIA MUNICIPALE

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La campagna di Cna contro gli estetisti abusivi

In centro Estetista cinese lavorava senza qualifica: sanzione da 860 euro CESENA Nel locale c'era tutto: smalti, cre-me, lozioni, lime per unghie... Peccato che mancasse qualcuno in possesso della qua-lificazione professionale necessaria per u-sarli. Nei giorni scorsi il nucleo di Polizia Commerciale del reparto Tutela del Consu-matore e del territorio della Polizia Munici-pale, nel corso della normale attività di controllo degli esercizi commerciali e delle attività economiche, ha scoperto, nella zo-na centrale della città, una attività di este-tista abusiva, esercitata da cittadini cinesi. In particolare, durante il sopralluogo, gli in-caricati della Pm hanno verificato che ve-nivano eseguiti trattamenti (manicure, pe-dicure) da persone non qualificate, senza che fosse presente un operatore in posses-so dei requisiti professionali richiesti. La legge, infatti, prevede che, dove viene esercitata l'attività di estetista, almeno il ti-tolare - o, in alternativa, un dipendente dell'impresa - sia in possesso della qualifi-ca professionale. Si è provveduto così alla verbalizzazione e all'applicazione di una sanzione pecuniaria, fissata in questo caso a 860 euro. Nel frattempo sono in corso ulteriori ac-certamenti, per verificare la regolarità complessiva dell'attività e, nel caso, pren-dere gli altri provvedimenti necessari. "Il lavoro svolto del reparto Tutela del Con-sumatore e del territorio è una delle tante attività silenti ma fondamentali svolte dal corpo della Pm - sottolineano il sindaco Paolo Lucchi e l'assessore alla Polizia Mu-nicipale Ivan Piraccini - perché mira a ga-rantire il corretto svolgimento delle attività commerciali ed economiche per salvaguar-dare gli interessi e la salute dei cittadini. E, soprattutto in casi come questo, il rispetto delle regole è basilare perché chi si rivolge a un centro estetico chiede l'esecuzione di trattamenti sul proprio corpo: se sono ma-le eseguiti, possono provocare danni an-che molto seri alla salute. Su questi temi non è consentita l'improvvisazione e l'ade-guata formazione del personale è requisito irrinunciabile per proteggere la salute dei clienti".

Vutle Cantucci: IàUibIDlà tecnica al vaglio

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orriere di Rimini e San Marino

Direttore Responsabile: Maria Patrizia Lanzetti

10/08/2012

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pressunE

Ferragosto, lotta ai vandali, sporcizia e sciatteria Vertice in Comune ieri mattina tra amministrazione, categorie, Ferrovie e forze dell'ordine

La folla in

viale

Ceccarini

Per evitare

problemi a

ferragosto

c'è un piano

studiato da

Comune e

forze

dell'ordine

RICCIONE. Ferragosto "di fuo-co", il Comune si prepara a riceve-re l'ondata di turisti. Ieri si è svolto l'incontro tra il sindaco, il vice Lan-franco Francolini, Hera, Geat, le forze dell'ordine, i rappresentanti delle Ferrovie e delle categorie e-conomiche. Gli obiettivi sono la pu-lizia della città e della stazione, il contrasto alla prostituzione, il con-trollo sui Pr e una più generica «lot-ta alla sciatteria che rischia di tra-dursi in cattiva immagine per la città - dice il sindaco Pironi vo-

gliamo fare tesoro di tutte le espe-rienze precedenti». Le Ferrovie au-menteranno la capienza dei convo-gli, per facilitare il deflusso dei pas-seggeri, evitando i fenomeni di at-tesa dentro e fuori la stazione; un maggior impegno nella pulizia ur-bana è stato assicurato da Hera «che intensificherà la frequenza dello svuotamento dei cestini rifiu-ti, la raccolta delle bottiglie di vetro e appronterà una pulizia straordi-nari nei sottopassi, compreso quel-lo della stazione. L'Aia ha eviden-

ziato il fenomeno dei ragazzi che bi-vaccano la notte sulle panchine e nel verde pubblico. «Un problema non nuovo, ma che ha assunto pro-porzioni maggiori nella prima par-te dell'estate. Forze dell'ordine e vi-gili si sono impegnate a gestire que-sto aspetto con fermezza e buon senso, valutando caso per caso co-me intervenire». Il coordinamento organizzativo verrà svolto dal ser-vizio di staff del sindaco, che avrà il ruolo di collettore delle segnalazio-ni e delle richieste di intervento.

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orriere di Rimini e San Marino

Direttore Responsabile: Maria Patrizia Lanzetti

10/08/2012

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Movida Event, il Comune

studia se togliere le strisce blu

per le bancarelle RICCIONE. "Movida E-

vent" del 20 agosto: in Co-mune si discute se toglie-re i parcheggi per lasciare spazio ad artigiani e ban-carelle a partire dalle 18, come richiesto dal comita-to Riccione Paese, oppure no. Per l'occasione la "Mo-vida de pais" cresce e da corso Fratelli Cervi coin-volgerà viale dei Mille, viale Ceccarini Alta e via Panoramica. Un percorso di 1,8 chilometri lungo il quale saranno coinvolti u-na ventina circa di attivi-tà, che allestiranno degli spazi esterni per accoglie-re il pubblico, e zone de-dicate, dai mercatini per bambini, alle mostre di pittura e fotografia, fino a-gli artisti di strada e dimo-strazioni di danza. «Un minimo taglio alla richie-sta di togliere tutti i par-cheggi ci sarà - spiega l'as-sessore alle Attività eco-nomiche, Lanfranco Francolini -, valuteremo dove farlo: ad esempio da-vanti agli affollatissimi condomini di via Panora-mica la vedo difficile, così come davanti ai negozi di viale Ceccarini alta».

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«Arduini in maggiorali..? Vogliamo chiarezza

o lasciamo coalizione ,

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di Rimini e San Marino Direttore Responsabile: Maria Patrizia Lanzetti

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Periodicità: Quotidiano

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pressunE

«Arduini in maggioranza? Vogliamo chiarezza

o lasciamo la coalizione» CATTOLICA. «Subito u-

na verifica di maggioran-za, oppure usciremo dalla coalizione. A noi non in-teressano logiche politi-che occulte, vogliamo tra-sparenza». A scatenare la questione politica di mez-za estate nel centrosini-stra è stato il caso Ardui-ni, ma ora non c'è più solo quello. O, comunque, non è più a lui che si rivolge l'Idv attraverso il suo ca-pogruppo Tiziano Tonti. Ora il partito del gabbia-no che ride a Cattolica vuole risposte dai colle-ghi di maggioranza, met-tendo addirittura sul piatto l'ipotesi di rompe-re l'alleanza. «Non pos-

siamo pensare che ci sia una maggioranza ufficia-le ed una occulta, finora noi avevamo delle certez-ze su chi fossero i nostri interlocutori. Vogliamo una verifica o comunque una presa di posizione della maggioranza». Tut-to nasce dal consiglio co-

«Non possiamo pensare che ci siano due maggioranze»

«Fino ad ora sapevamo chi erano gli interlocutori Serve una verifica»

munale di lunedì sera. Al momento del voto sulla spinosa delibera che ha preso atto del decreto pre-sidenziale, annullando la variante del 2003 sui par-cheggi interrati al Parco della Pace, ma lasciando validità alla convenzio-ne, Arduini, che nell'emi-ciclo siede sul versante dei consiglieri di maggio-ranza, si è alzato ed è u-scito dall'aula. Tonti ha a-vanzato ombre sulla pos-sibilità che l'ex Pd si fosse messo d'accordo con Pdl e Lega (anche loro non han-no votato), ma il diretto interessato ha smentito che ci sia stato «un inciu-cio». Arduini, però, ha ri-vendicato il suo voto fa-vorevole su tutte le altre

delibere, sostenendo che, seppur ormai fuori dal Pd, sarebbe uscito dalla maggioranza solo in caso di una presa di posizione ufficiale di tutti gli allea-ti. Pare che alcuni vertici politici sia di maggioran-za che del partito ieri vo-lessero intervenire, ma

qualsiasi possibile presa di posizione è rimasta let-tera morta. L'Idv ora non vuole fare cadere la que-stione: «Arduini è libero di fare e dire quello che vuole - incalza Tonti - ma se dice di essere in mag-gioranza, vuol dire che qualcuno glielo ha fatto

credere. A noi non inte-ressano questi giochetti politici, ci basiamo sulla trasparenza. Per questo vogliamo che ci sia subito una verifica per capire di quale maggioranza stia-mo parlando. Non esclu-diamo di uscire dalla coa-lizione», chiude Tonti.

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capienza dei convogli per facilita-re il deflusso dei passeggeri. Hera, invece, si è impegnata a fare puli-zie straordinarie nei sottopassi e a svuotare più spesso i cestini dei ri-fiuti e i contenitori del vetro, tan-to più che, come hanno evidenzia-to i militari, le bottiglie a portata di mano in presenza di grossi as-sembramenti possono costituire pericolo.

NON È tutto: i controlli sui Pr in-teresseranno anche le svendite de-gli shortini. A proposito il Sib (Sindacato locali da ballo) ha in-gaggiato alcune guardie giurate che vigileranno sul comportamen-to degli addetti alle pubbliche re-lazioni. Chi sgarra perderà il tesse-rino di esercizio con conseguente licenziamento,

Nives Consolino

il Resto del Carlino

RIMINI Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

10/08/2012 press unE

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piano di Ferragosto contro vandali e bivacchi Il sindaco schiera le orze dell'ordine per evitare situazioni di degrado stile Notte Rosa

CONTROLLI serrati sulla ven-dita di bibite in vetro. Pattuglie dei Nac e militari impegnati nella vigilanza di parchi e spiagge per evitare i bivacchi notturni, lotta alla prostituzione, ispezioni sull'operato dei pr. E ancora più pulizia e ordine nella stazione fer-roviaria, dove nel weekend della Notte Rosa regnava l'anarchia. So-no alcune delle misure che saran-no assunte a Riccione a partire dal fine settimana per evitare che nel periodo ferragostano si ripeta-no certe scene di degrado. Tanto più che in quei giorni si prevede un grande afflusso di turisi anche per i grandi spettacoli di radio De-ejay in piazzale Roma. Proprio per coordinare il piano di gestio-ne, sicurezza e decoro della città, ieri il sindaco Massimo Pironi, af-fiancato dal vice Lanfranco Fran-colini, ha convocato in municipio

tutti i rappresentanti delle forze dell'ordine, Polizia municipale, categorie economiche e Rfi (Rete ferroviaria italiana). «Chiederò al Questore un progetto per il ripri-stino del posto di Polizia ferrovia-

STAZIONE SICURA «Chiederò ai questore di ripristinare il posto di polizia ferroviaria»

ria in stazione. Offriremo la dispo-nibilità dei locali necessari». L'at-tenzione su questo versante è alta, tanto più che Comune e Ferrovie convengono sul fatto che certe si-tuazioni di degrado e pericolo, non debbano più ripetersi. Ne va dell'immagine della città.

COSÌ per i bivacchi. «L'azione su

chi dorme nei parchi o sulle pan-chine sarà puntuale avverte il sindaco — Se ne prenderanno cu-ra i Nac (Nucleo antiabusivismo della Polizia municipale) e tutte le forze dell'ordine. Per evitare questo problema, nei giardini. metteremo in funzione anche gli impianti d'irrigazione». E anco-ra: «Abbiamo voluto quest'incon-tro per tradurre in pratica l'idea di città organizzata, accogliente e ordinata, anche in occasione del Ferragosto e dei grandi eventi che attirano notevoli flussi di per-sone. Facciamo tesoro di tutte le esperienze precedenti per miglio-rare e combattere ogni forma di. sciatteria che possa tradursi in un'immagine negativa per la cit-tà». Come richiesto dal Comune Rfì aumenterà la frequenza delle pulizie dei servizi igienici e di tut-ta l'area della stazione, nonché la

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il prne contre wruhli ^ Wvaren,

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LAWOCE D I RO M AG NA RIMINI & SAN MARINO

10/08/2012

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ermezza e buon senso controlli di reragosto

IN CENTRO GUARDIE GIURATE

Sotto controllo l'aggressività dei pr delle discoteche RICCIONE — In viale Ceccarini e via-le Dante, si sa, il passeggio è ritmato da una litania nota: "Ragazzi, stase-ra a ballare?", ogni passo un pr (per i profani dell'argomento: vendono i biglietti per discoteche e pub) e via a sentirsi proporre offerte "tutto in-cluso tutto compreso drink entrata navetta impossibile rifiutare". A vol-te gentili, a volte aggressivi, certo u-tili per i ragazzi in vacanza, un po' irritanti per chiunque non sia inte-ressato. Nell'incontro fra sindaco Pironi, vice Francolini, forze dell'or-dine e rappresentanti delle catego-rie economiche si è parlato anche loro. "Contenimento sull'attività e il numero", si propone. Si è mostrato collaborativo anche il Silb (Sindaca-to locali da ballo). Alcune guardie giurate saranno incaricate di verifi-care il comportamento dei pr e di sanzionare gli abusi con il ritiro im-mediato del tesserino di esercizio, e il conseguente licenziamento. Ci si riferisce, in particolare, alla vendita di "shortini" alcolici o prenotazioni di bevute a basso costo. (s.r.)

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LAWOCE D I RO M AG NA RIMINI & SAN MARINO

10/08/2012

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pressunE

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5'5 V

44111b.., Pr a uno dei banchetti in viale Ceccarini

FORZE DELL'ORDINE E' quanto richiesto dall'amministrazione durante un incontro

"Fermezza e buon senso" per i controlli di Ferragosto

Stavolta no, Riccione non si farà trovare impreparata all'assalto (speriamo) di turisti per il week-end di Ferragosto. Con questo o-

biettivo, ieri il sindaco Pironi e il vice Francolini hanno incontrato i responsa-bili di Polizia Municipale, Carabinieri, Polizia, Ufficio Locale Marittimo), non-ché le categorie economiche e delle Fer-rovie, per stilare una lista di buoni pro-positi. 'Abbiamo voluto l'incontro per tradurre in pratica quell'idea di città ac-cogliente e ordinata anche nei grandi e-venti, caratterizzati da notevoli flussi di persone in arrivo. Vogliamo fare tesoro delle esperienze precedenti, contro ogni forma di sciatteria che possa tradursi in un'immagine negativa" spiega Pironi.

Più pulizia in stazione e in centro e niente "alberghi a cielo aperto"

Sembra proprio che le polemiche sulla Notte Rosa non siano state sterili. Non a caso, si parte dalla stazione ferroviaria. Rfi si impegnerà per una maggiore "fre-quenza degli interventi di pulizia dei ser-vizi igienici e di tutta l'area della stazio-ne", nonché ad "aumentare la capienza dei convogli", per prevenire affollamenti

all'interno e nei dintorni della stazione. Soprattutto, si cercherà di evitare deso-lanti viste da "campo di battaglia" il gior-no dopo, fra bottiglie di vetro rotte, così Hera intensificherà lo svuotamento dei cestini rifiuti, e ragazzi accampati in spa-zi pubblici, come se la Perla fosse un im-provvisato albergo a cielo aperto. Per quest'ultimo problema, sempre più con-sistente, le Forze dell'ordine valuteranno come intervenire caso per caso con "fer-mezza e buon senso". (s.r.)

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FATE LARGO AGLI ELETTI Chi sono i parlamentari che lavorano di più? Ecco una graduatoria stilata sulla base dell'indice di produttività, calcolato attribuendo un valore numerico ad ogni atto presentato e sulla base della tipologia, il consenso, l'iter e la partecipazione del parlamentare ai lavori.

I PIÙ PRODUTTIVI DEL PARLAMENTO

CAMERA indice SENATO indice

1 BORGHESI Antonio (Idv) 1104,4 D'ALTA Gianpiero (Udc) 1259,6

2 NARDUCCI Franco (Pd) 1045,8 VIZZINI Carlo (Udc) 1146,1

3 BARETTA Pier Paolo (Pd) 1006,4 MALAN Lucio (Pdl) 1086,9

4 BRUNO Donato (Pdl) 913,3 CASSON Felice (Pd) 1001,5

5 STEFANI Stefano (Lega) 907,7 BERSELLI Felice (Pdl) 826,1

6 COSCIONI Maria Antonietta (Rad.)840,5 CECCANTI Stefano (Pd) 814,1

7 CONTENTO Manlio (Pdl) 821,3 AZZOLINI Antonio (Pdl) 729,1

8 CIRIELLI Edmondo (Pdl) 751,4 BETTAMIO Giampaolo (Pdl) 709,8

9 TURCO Maurizio (Rad.) 677,0 D'ALI' Antonio (Pdl) 676,3

10 FERRANTI Donatella (Pd) 665,6 LEGNINI Giovanni (Pd) 664,5

Fonte: www.indice.openpolis.it (ultimo aggiornamento il 03/08/2012)

151 sono i parlamentari che hanno cambiato gruppo in questa legislatura: si tratta di 107 deputati e 44 senatori. Tutti i partiti hanno avuto modifiche nella propria compagine, in particolare Pdl (-80), Pd (-26), Lega (-4), Idv (-11), Udc (+11) e Misto (+29). Inoltre, sono nati nuovi gruppi, Responsabili (+35) e Api e Fli per il terzo polo (+40).

10/08/2012 press LinE

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10/08/2012 press LITE

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STRILLO DUNQUE SONO I proclami. L'attacco a Napolitano. Le accuse ai leader. Il Tonino nazionale alza i toni. Per battere la concorrenza di Grillo DI DENISE PARDO

Ecosì proprio nell'anno dell'anniversario, vent'anni da Tangentopoli e da Mani pulite, il cerchio si è chiuso. Nel modo più clamoroso, in effetti, quello che nessuno avrebbe previsto: arrivare

ad appellarsi a Beffino Craxi, l'uomo che per il pm Antonio Di Pietro, un ventennio fa, era la personificazione di tutti i mali del mondo. Oggi trasformato, nel momento dell'attacco al capo dello Stato per la vicenda della trat-tativa Stato-mafia, nel testimone d'accusa

più attendibile per l'Antonio Di Pietro nel ruolo, invece, di leader dell'Italia dei Valori ( «Giorgio Napolitano era un uomo molto attento al sistema della prima Repubblica» aveva detto l'ex segretario del Psi). Non sarà che prima o poi Tonino Di Pietro finirà per citare quale vessillo di autorevolezza pure il cavalier Berlusconi?

Ma intanto, il cerchio si è chiuso. La Nemesi è compiuta. E si è alzato il tiro più alto del dipietrismo (più che un pensiero è uno strillo), l'urlo politico vitale per marca-re il territorio e non lasciare spazio all'ex

amico, ora rivale numero uno perché atten-tatore al suo stesso bacino di voti, cioè Beppe Grillo, il dittatore dello stato libero del Movimento 5 stelle.

Come Grillo, almeno. Più di Grillo, pos-sibilmente. Non si può dire che Di Pietro non ci stia provando. Il climax raggiunto con il Quirinale nel mirino e con il tormen-to a Mario Monti e al suo governo ( «Na-politano e Monti sono peggio di Berlusco-ni» ha tuonato: ecco qua, ci siamo quasi con la rilettura del Cavaliere) ha fatto di lui, ed è proprio quello che voleva, la pietra dello

scandalo, la mina vagante del mo-mento, la voce più forte (con il leader Pdl imboscato e Grillo raggiunto in corner nei toni) del vero partito in ascesa: quello del populismo.

Nell'estate italiana, la più calda degli ultimi cinquant'anni per varie tipologie di temperature - il destino

PIER LUIGI BERSANI, NICHI VENDOLA E PIER FERDINANDO CASINI. NELL'ALTRA PAGINA: ANTONIO DI PIETRO

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10/08/2012 press LITE

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dell'eurozona, la crisi economica, la trattati-va per la riforma elettorale - il leader dell'Idv, autocandidatosi a capo del governo anche a mezzo torta (la scritta "Di Pietro premier" ornava il dolce alla crema, pare da leccarsi i baffi, offerto dal deputato Francesco Barba-to alla tradizionale festa del primo agosto nella Fontainebleau dipietrista, Montenero di Bisaccia), sta giocando la partita della sua sopravvivenza, visti i sondaggi alle stelle per Beppe Grillo. Con una svolta in vista della futura Terza Repubblica.

Al diavolo la foto di Vasto (almeno per ora) quella di un anno fa appena: lui, Pier Luigi Bersani e Nichi Vendola sorridenti e saldi alleati. Al rogo l'apertura del Pd all'ero-tico centro di Pier Ferdinando Casini, allu-meur della politica come solo un democri-stiano è capace di essere. Brandendo la ban-diera più rossa che c'è, inneggiando a una sinistra-sinistra, un po' Rifondazione, un tocco di Lega in salsa grillina, il leader Idv sta toccando l'apice di una strategia mediatica-politica esasperata. Che vede la luce e inizia a montare in due momenti precisi. Quello

dell'esito elettorale di maggio a Parma quan-do dati e analisi dimostrano che ben 51 dei cento elettori che avevano votato Idv alle regionali del 2010 hanno scelto il candidato grillino. E quello di Genova dove il travaso c'è, ma è meno pesante ed equamente diviso con la Lega: 37 voti perduti su cento per ambedue i partiti. Batoste diventate il giro di boa, la miccia per l'esplosione, spiegano al quartier generale dell'Idv. Per non parlare delle indicazioni assolute, in tempi diversi, venute fuori dalle candidature sostenute da Di Pietro ma alternative al Pd: quella di Lu-igi De Magistris a Palazzo San Giacomo a Napoli e quella di Leoluca Orlando, porta-voce Idv, a Palazzo delle Aquile a Palermo.

Intanto, nella pancia del partito l'attacco al Colle, la trama omicida nei confronti del Pd, i j'accuse a Vendola per la virata verso l'Udc, il secessionismo da un'alleanza collau-data creano non pochi sbandamenti. Il delfi-no De Magistris (molto in sintonia con il capo dello Stato) si barcamena, sembra non approvare e cinguetta appena può con Ber-sani che se lo acchiapperebbe volentieri. Il

capogruppo alla Camera Massimo Donadi, uno dei pochi con un seguito personale, barcolla alle dichiarazioni sempre più al li-mite del suo leader e rilascia interviste stra-zianti ( «Di Pietro sta mandano tutto al ma-cero») suscitando le ire del medesimo. Non c'è tanto da scherzare da quelle parti. Come direbbe il compagno Tonino, Di Pietro pre-dica bene ma razzola maluccio. Tuona con-tro la Casta, ma non perde un euro dei finan-ziamenti ai partiti. Predica meritocrazia e trasparenza, ma un canone culturale piutto-sto ben accreditato nell'Idv (per scalare la ditta) è rappresentato dai legami familiari.

Nel partito, un via vai di cognati deputati (l'onorevole Gabriele Cimadoro), di cognati di cognati (il deputato Ivan Rota), di ex mogli (Isabella Ferrara), di mariti di ex mogli (Armando Guaiana), di figli (Cristiano, consigliere regionale in Molise), tanto per citare solo alcuni. Senza dimenticare la pre-senza di fior di galantuomini come Domeni-co Scilipoti e Antonio Razzi che permisero al governo Berlusconi di sopravvivere ancora quasi un anno, diventando così sostenito- ► Pagina 36 di 39

10/08/2012 press unE

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ri del peggior nemico del loro leader. Un partito in preda a una precisa schizofrenia politica: l'Idv di Di Pietro rappresenta tutto quello contro cui lo stesso Di Pietro si scaglia virtualmente. E oggi anche chi lo sostiene fino in fondo gli chiede di farla finita con il familismo amorale e con l'arruolamento compulsivo, spesso imbarazzante.

Ma intanto il populista rurale Tonino (formidabili le foto in sella al trattore, lui che miete il grano, politico contadino con-tro premier operaio) ora sfida il populista digitale Beppe. Tutt'e due sono la declina-zione della leadership assoluta, ma dalla fenomenologia agli antipodi: da una parte c'è l'arcaico «che c'azzecca ? » , interrogativo e quindi possibilista; dall'altra il «vaffa» definitivo del grillismo.

Da aprile, le affettuosità reciproche di un tempo si fanno decisamente più isteri-che. «Quello che fa Grillo lo facciamo pure noi», comincia a sottolineare Di Pie-tro. E anche: «Grillo vuole solo sfasciare, l'Idv vuole costruire» . Co sì Grillo di riman-do sul blog: «Proprio da lui non me l'aspet-tavo » . Uomini forti che se le danno di santa ragione sul ring. Non proprio di santa ragione, secondo alcuni propensi a credere che il rapporto sia sì competitivo ma anche complice, sotto sotto.

In effetti la politica dipietrista, soprattut-to quella balneare, assume a volte aspetti psichedelici. Qualcuno ricorda quando ar-rivava a Bruxelles un giorno sì e l'altro pure per sostenere con la consueta vis la Tav a ogni costo. È vero che allora era ministro delle Infrastrutture nel governo Prodi, ma che siderale distanza dal Di Pietro di oggi, pappa e ciccia con i cittadini della Val di Susa. L'anno scorso invece, a fine giugno, il funambolico Tonino agitò la piazza politica con l'annuncio che nel suo pentolone stava cuocendo l'Idv2, un partito popolare di massa né di destra né di sinistra. Allora Vendola commentò così il nuovo tazebao: «Di Pietro sente restringersi lo spazio a si-nistra e si sposta a destra». A destra?

Un'estate fa. Ma la politica è sulfurea, è movimento, energia pura e impura, todo cambia. E questa volta più che mai visto che più di tutto sarà determinante l'accor-do sulla legge elettorale, se avrà un impian-to di coalizione o proporzionale. Solo al-lora si capirà il finale di partita, lato Di Pietro, e non è detto che non sia proprio un doppio con Grillo. Craxi, a questo punto, docet. E molto..

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10/08/2012 press LITE

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Esagera, però gli altri...

A modo suo Di Pietro denuncia i rischi che corrono i partiti, Idv compreso. E dice

no all'Udc. Parla il sindaco di Palermo COLLOQUIO CON LEOLUCA ORLANDO DI SUSANNA TURCO/ FOTO CIPRIANO

.....

Estato il primo a strappare la foto di Vasto, ad aprile, e ha stravin-to. Da solo contro Pd, Sel, e an-che contro l'Idv, il suo partito. Ovvio che oggi Leoluca Orlan-

do assecondi il proprio naturale superomi-smo dipingendosi così: «Sono nel tunnel della lucida pazzia di tornare sindaco di Palermo e dar vita alla Terza Repubblica». Alla faccia della modestia.

Mentre Di Pietro s'affanna in cerca d'au-tore, Donadi strilla «stiamo andando al

macero», e insomma l'Idv oscilla paurosa-mente tra lo scodinzolio filo-grillino, la scissione e la disintegrazione, Orlando ignora le contraddizioni - anche le proprie - e ostenta, beato lui, sicurezze e ricette pronte. Per se stesso, anzitutto: «A Roma mi annoiavo» . Per la politica, anche: «Prima a Palermo, poi in Italia». È lo stesso slogan che usava vent'anni fa, da leader della Rete. È fermo ad allora?

«La situazione è, esattamente, la stessa del 1993. E con Palermo è davvero cominciata

la Terza Repubblica. Fino all'anno scorso, regnante Berlusconi, si eleggevano sindaci di centrosinistra. Pisapia a Milano, De Ma-gistris a Napoli. Io invece ho avuto come avversari, anche al ballottaggio, Fio-roni, Bersani, Letta e pure D'Alema». Una lotta tra titani, davvero.

«Ho interpretato il bisogno di cambiamento. Come, su fronti diversi, hanno fatto a Verona Flavio Tosi e a Par-ma Federico Pizzarotti, coi quali peraltro ci sentiamo tutti i giorni». Nel frattempo, l'Idv è rimasta

fuori dal recinto dell'alleanza Pd-Sel.

«Soluzione assolutamen-te innaturale. Ma se ne assumono loro la respon-sabilità. Hanno già perso una volta». Di Pietro non ha colpe? Non

si è messo fuori da solo?

«Tonino pone un proble-ma serissimo: i partiti sono malati, tutti; quindi o ci diamo una smossa, o presto sa-remo morti. Questo cerchiamo di fare: portare l'Idv oltre se stessa, salvando la forma partito. È l'ultimo appello, per noi come per gli altri». Enrico Letta dice che, con l'ultimo attacco a

Napolitano, ha reso definitivo il divorzio dal Pd.

«Letta ripete la stessa cosa da anni. Ha fir-mato le carte della separazione ancor prima di andare all'altare». Ritiene dunque che il leader dell'Idv faccia bene

ad attaccare il Colle?

«Di Pietro lancia un allarme che, nella so-stanza, va al di là di quel che dice». Ma quello che dice non è poco. Persino De

Magistris, col quale lei è sempre in sintonia, non gradisce.

«E io cerco di essere d'accordo con entrambi. Le parole di Tonino sono eccessive, pesanti, è vero. Ma possiamo dire che sta denuncian-do qualcosa o no?». Che cosa, precisamente?

«La gravità dell'assenza di verità e giustizia sulle stragi di mafia del '92-'93. Non ho le prove, ma sono sicuro che la trattativa Stato-mafia ci fu, e che Borsellino fu ucciso perché si sarebbe opposto a quella trattativa». Ha rilievi da fare a Napolitano?

«Al di là di quelli che sono gli aspetti forma-li, come il conflitto di attribuzioni, credo che sia molto importante che, nell'occasione dell'anniversario di via D 'Amelio, abbia scritto ai magistrati di andare avanti». Cerca di andare d'accordo anche con il capo dello Stato?

«Ha dato il segnale di incoraggiamento che gli avevo chiesto». Massimo Donadi ha messo nero su bianco il

rischio che l'Idv diventi una copia sbiadita del

Movimento 5 stelle.

«Grillo rappresenta il disagio. Noi preten-diamo di rivolgerci ai partiti. Di essere l'in-terfaccia tra l'uno e gli altri, diciamo. E se il sistema rinsavisce saremo più contenti. Altri-menti, l'Idv non si farà travolgere. Scegliere-mo in assoluta autonomia». Pur se autonomamente, finirete accoppiati a

Beppe Grillo?

«Lui ha già detto che non vuole. E d'altra parte non ha ancora dimostrato di saper incarnare una proposta. Vedremo». Si usa dire che le regionali siciliane d'autunno

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sono la prova generale

del voto 2013. È così?

«Sì, capiremo in Sici- lia se i partiti sono disposti a salvarsi». Lei a quale prospetti- va lavora, in concreto?

«La discontinuità: di presidente, di coali-

zione o di entrambi. Dopo undici anni di dominio Cuffaro-Lombardo, coi media in-ternazionali che dicono la Sicilia "finita", il prossimo candidato a Palazzo dei Norman-ni non può essere un esponente dei partiti che hanno governato in questi anni. E nell'elenco ci sono anche Pd e Udc». Nell'elenco ci sono tutti, tranne Sel e Idv. Vuol candidarsi lei?

«Io no, anche se vincerei». Sempre modesto.

«Ho già un incarico, come De Magistris. Serve un papa straniero». Il Pd targato antimafia Rosario Crocetta non la persuade?

«Ma non se ne parla neanche». Il Sel targato antimafia Claudio Fava?

«Persona stimata, ma credo abbia perso i contatti con la realtà siciliana». Si dice che abbiate litigato. Quanto alle coali-

zioni?

«È immaginabile un'alleanza tra Idv, Sel e un Pd che dice "ho sbagliato" e butta a mare l'Udc». Ma come, ha stracciato la foto di Vasto e ora la

ripropone?

«Quella di Vasto resta una prospettiva, se il Pd la smette di inseguire Letta che insegue Casini, e Sel di fare la componente interna dei democratici». La lista dei sindaci proposta da De Magistris?

«Sono contrario, mi sembra una cavolata. Luigi vuol andare oltre i partiti, noi siamo attaccati all'ultima speranza». E se si rivelasse vana?

«Allora nella lista arancione ci andremmo tutti». Anche Antonio ingroia?

«Non credo. Ma comunque sono contrario ai magistrati che si candidano senza prima dimettersi». ■

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