Rassegna Stampa IDV 18.04

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Ufficio stampa Rassegna stampa IDV Emilia Romagna del 18.07.2012 Pagina 1 di 17

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Rassegna Stampa IDV 18.04

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Ufficio stampa

Rassegna stampa IDV Emilia Romagna del

18.07.2012

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Regionale

Bologna

Parma

Reggio Emilia

Ravenna

Forlì Cesena

Rimini

INDICE

Tagli agli enti locali, Bernazzoli blocca il bilancio della Provincia: “Chiudiamo”18/04/13 Fatto Quotidiano Emilia Romagna 3

L’Ascom benedice l’intesa “Bravo sindaco, ci hai capiti”18/04/13 La Repubblica Bologna 4

Merola va a punto sui dehors la soprintendente si adegua18/04/13 La Repubblica Bologna 5

Consiglio provinciale, sospesa la discussione sul bilancio. Incontro con il Prefetto17/04/13 ParmaToday.it 7

Tagli, la Provincia va dal Prefetto: il bilancio non si può chiudere18/04/13 Gazzetta di Parma 9

Ludopatia: «Legge per convenienza di partito»18/04/13 La Nuova Prima Pagina di Reggio Emilia 11

Collaudo superato a pieni voti Il bus a idrogeno farà carriera18/04/13 Il Resto del Carlino Ravenna 14

Per favore, non chiamiamola "ludopatia"17/04/13 www.forli24ore.it 15

GIOCO D’AZZARDO Usare bene i termini18/04/13 Corriere Romagna Cesena 16

M5S, assemblea a Monte18/04/13 Corriere Romagna di Rimini 17

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18/04/2013 press unE *Fatto

Emi► Romagna Periodicità: sito web

Direttore Responsabile: Antonio Padellaro

Tagli agli enti locali, Bernazzoli blocca il bilancio della Provincia: "Chiudiamo"

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sítuazone gra\dssima<'

di Silvia Bia I l'arma I 0-3. apriie 2013

Di fronte ai continui tagli agli enti locali, la Provincia di Parma alza bandiera bianca. Il presidente Vincenzo Bernazzoli e il consiglio all'unanimità hanno deciso di sospendere l'approvazione del bilancio, terminando la seduta con un incontro dal prefetto Luigi Viene. "So che questo è un atto di estrema gravità perché significa di fatto bloccare la programmazione amministrativa — ha esordito Bernazzoli di fronte all'assemblea — Ma alla luce degli ultimi tagli, ad oggi non siamo in grado di approvare il bilancio e quindi di mettere in campo risorse per la programmazione dei servizi per il 2013".

La decisione è stata presa dopo l'approvazione del decreto legge sul pagamento delle pubbliche amministrazioni alle imprese dello scorso 8 aprile, che prevede per la Provincia di Parma un taglio di 3,3 milioni di euro che si aggiungerebbe a quello già effettuato di 5,6 milioni. Dopo la spending review che in poco più di due anni ha tolto all'ente 14 milioni di euro, questa ulteriore sforbiciata ha reso carta straccia il bilancio che con fatica la giunta provinciale era riuscita a redigere, facendo quadrare i conti riducendo al minimo le spese, alzando le tasse e perfino scegliendo di decurtare le indennità di assessori e delegati, presidente compreso. L'ente era già in difficoltà, tanto che per la prima volta il bilancio era slittato ad aprile, ma l'ultimo annuncio di tagli mette in bilico anche i servizi minimi che erano stati mantenuti nel documento low cost che prevedeva investimenti da 97 milioni e 790mila euro.

"Da anni le province hanno subito tagli su tagli, a cui abbiamo sempre cercato di far fronte riducendo gli sprechi — ha continuato Bernazzoli — Ma con questa politica a questo punto i sacrifici diventano inutili, perché i tagli sono lineari e non tengono conto degli enti virtuosi e delle situazioni reali. In questo modo non siamo in grado di dare risposte ai cittadini". Di fronte alla riduzione delle risorse, le funzioni della Provincia rimangono a tutti gli effetti, dalle scuole alle strade fino alla difesa del suolo, con situazioni di emergenza che aggravano lo scenario, come le recenti frane che stanno martoriando l'Appennino parmense, lasciando intere frazioni isolate. Ma senza soldi, tutti gli interventi risultano impossibili. "Se si vogliono chiudere le Province, le si chiudano, ma fino ad allora siamo noi a dover gestire queste funzioni — ha continuato il presidente — In queste condizioni però non siamo all'altezza di questo compito. Per questo vogliamo batterci, per continuare a lavorare per i cittadini, a costo di restituire le deleghe allo Stato". Non una resa definitiva dunque, ma un gesto di protesta per "continuare ad essere dalla parte dei cittadini e riuscire a dare loro le risposte che ci chiedono".

Il presidente dalla Provincia, dopo aver sospeso l'approvazione del documento, ha marciato insieme ai capigruppo verso la Prefettura per portare le istanze del consiglio al prefetto Viana, che ricevuto la delegazione, impegnandosi in prima persona a riportare a Roma la gravità della situazione.

A rispondere al grido di allarme lanciato da Bernazzoli sono stati anche i parlamentari parmigiani del Pd Giorgio Pagliari e Patrizia Maestri, che hanno chiesto al governo di "procedere con ordine nella delicata materia del riordino del sistema delle autonomie, evitando di tagliare risorse alle Province senza preoccuparsi di come saranno tutelate funzioni delicate come edilizia scolastica e viabilità". Pagliari porterà in Senato un'interpellanza urgente, mentre la Maestri alla Camera ha lanciato una interrogazione che ha raccolto il sostegno degli altri deputati dell'Emilia Romagna Maino Marchi, Manuela Ghizzoni, Marilena Fabbri, Emma Petitti, Marco Di Maio e Alessandro Bratti. La speranza è che i tagli per Parma, ma non solo, vengano ridimensionati.

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Merola vaa punto sui dehors la soprintendente si adegua

18/04/2013 press LinE

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

Direttore Responsabile: Ezio Mauro

Il presidente Postacchini: "Finalmente le regole sono chiare"

L' Ascom benedice l'intesa "Bravo sindaco, ci hai capiti" «SONO davvero felice che sia fi-nita in questo modo, era ora. Ad un certo punto mi era sembrato di essere tornato indietro nel tempo...». Il presidente dell'A-scom Enrico Postacchini bene-dice la pace siglata ieri tra Co-mune e Soprintendenza.

Per voi commercianti non poteva andare meglio.

«È una vicenda che si chiude bene, sono state accolte le giu-ste istanze degli operatori e il sindaco ha capito lo spirito che c'era dietro. Questo ci fa molto piacere. Poi c'è un altro aspetto importante, questo accordo ha rotto un tabù».

Quale? «Quello che per anni ha fatto

credere a tanti che il parere del-la Soprintendenza fosse vinco-lante e non consultivo, mentre non è affatto così. Ora è chiaro che l'ultima parola spetta al Co - mune. Merola ha risolto la si-tuazione nel migliore dei mo-di».

Dalla Soprintendenza do-vranno passare però i dehors «speciali», fuori dalle tre tipo-logie previste, purché siano migliorativi. Più belli insom-ma, ma anche più costosi.

«Ma questo va bene. È giusto che chi vuole un dehors più par-ticolare e speciale debba avere l'ok sia del Comune che della Soprintendenza. L'importante è che per tutto il resto ci sia un solo referente. Così è tutto mol-to più chiaro».

Per voi commercianti c'è un'altra buona notizia: l'asses-sore Gabellini sta pensando anche di alleggerire il divieto di

Enrico Postacchini

musica nei dehors durante le happy hours.

«Sì ho letto e sono contento, è quello che stiamo chiedendo da giorni anche noi. Sarebbe una soluzione più ragionevole, non ha senso colpire tutti indistinta-mente. Mi sembra che ci siano tutti i presupposti per far parti-re l'estate con il piede giusto».

Tutto a posto quindi? «Dobbiamo discutere anco-

ra alcuni aspetti. Chiederemo al sindaco di rinviare la scadenza per le autorizzazioni dei dehors fissata al 30 aprile, ma mi sem-bra che anche su questo punto si possa tranquillamente trova-re un accordo».

Risolto il problema dehors, resta la questione piazza Verdi.

«E quella è una vicenda mol-to più complessa. Ci sono state iniziative di alcuni locali che avremmo voluto supportare di più, è un peccato mortificarle in questo modo. Noi siamo al loro fianco, di chi lavora in un certo modo e allo stesso tempo pru-denti nei confronti di chi invece è salito sulle barricate».

pers.)

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Merola va apunto sui dehors la soprintendente si adegua

18/04/2013 press LinE

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

Direttore Responsabile: Ezio Mauro

Merola trova l'accordo con la soprintendente Grifoni: "Ci sono stati ritardi anche nostri, nessun attrito con lei"

Dehors, finalmente l'intesa Deciderà il Comune, il permesso varrà 5 anni e saranno fissi

E' SALVA l'estate dei dehors. La Soprintendenza ha fatto lapace col Comune e un colloquio di tre ore ha spianato ieri la strada al nuovo regolamento. A dare un unico via libera sarà Palazzo d'Accursio, le strutture a norma godranno diunaconcessione di almeno cinque anni e per quel-l'arco di tempo nonverranno ri-mosse, superando la logica del-la stagionalità. L'accordo stipu-lato in municipio consente ai commercianti investimenti che potranno essere ripagati. E adesso verrà affrontato il nuovo regolamento acustico.

PERSICHELLAA PAGINA II

Merola va a punto sui dehors la soprintendente si adegua Deciderà il Comune: "Nessun attrito con la GrifOni"

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Merola va apunto sui dehors la soprintendente si adegua

18/04/2013 pressunE

Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

Direttore Responsabile: Ezio Mauro

BEPPE PERSICHELLA

L'ESTATE dei dehors è salva. La Soprintendenza ai Beni culturali depone le armi e fa la pace con il Comune, dopo un serrato collo-quio di tre ore che mette a tacere per il momento il lungo botta e ri-sposta al vetriolo dei giorni scor-si. Il nuovo regolamento sui dehors quindi non ha più ostaco-li davanti a sé.

Tutti i commercianti dovran-no d'ora in poi chiedere un unico via libera a Palazzo D'Accursio, e non più anche alla Soprinten-denza, come è avvenuto fino ad oggi in molti casi. Dice proprio questo l'accordo sottoscritto ieri

tra il sindaco Virginio Merola e la soprintendente Paola Grifoni. Contraria in un primo tempo ad alcuni p assaggi del nuovo regola-mento, la Grifoni firmando «l'ac-cordo di semplificazione» accet-ta quindi le regole approvate a di-cembre dal consiglio comunale sui nuovi dehors e fa anche un passo in più, delegando 1' autoriz-zazione delle verande agli uffici comunali. Unica eccezione, il commerciante del centro storico che volesse costruire un dehors migliore ma fuori dai canoni pre-visti delle tre tipologie (sedie e ta-voli, con pedana e con struttura). Solo in quel caso l'ok dovrà arri-vare da entrambe le parti.

È un netto passo indietro quel-lo fatto dalla Grifoni, dopo gli scontri dei giorni scorsi sul meto-do (la soprintedente sosteneva di non essere stata sufficientemen-te consultata), e sul merito (vedi la richiesta di far smontare tutti i dehors finita l'estate). Ma ora le cose cambiano: le strutture a nor-ma con il nuovo regolamento al-meno per cinque anni non ver-ranno rimosse, tempo che coin-cide con la durata delle conces-sioni che il Comune farà e con il patto firmato tra Merola, la Grifo-ni e la direttrice regionale dei Be-ni Culturali Carla Di Francesco. «È un fatto storico che a Bologna si superi la logica della stagiona-lità dei dehors scommettendo sull'arredo urbano», ha detto il sindaco al termine dell'incontro a cui ha preso parte anche l'as-sessore all'Urbanistica Patrizia Gabellini.

«La soprintendente cambi at-teggiamento», avevano chiesto in coro nei giorni scorsi commer-cianti, giunta e consiglio comu-nale all'unanimità, e così è stato. Ci avrebb ero rimesso senza colp e i locali, e questo nessuno poteva permetterselo. Anche perché al-cuni di loro stanno già modifi-cando i dehors: «Un impegno economico — ha convenuto ieri la Grifoni— che deve essere ripa-gato».

Finisce dunque nel migliore dei modi la guerra tra Palazzo D'Accursio e la Soprintendenza,

bora s s avantl non sarà neo,ssz-n4z: chtedem "Zork,

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tra accuse e polemiche da en-trambi le parti che hanno portato alpunto piùb asso neirapp °altra le due istituzioni. «Non ci siamo mai squartati», precisa però la Grifoni, che archivia l'incidente diplomatico: «Magari in futuro—dice però — se ne riaprirà un al-tro».

Ora la palla passa ai commer-

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cianti, che con molta più serenità incontreranno oggi i dirigenti di Palazzo D'Accursio e domani gli assessori Gabellini e Nadia Mon-ti (Commercio). «Finalmente, meglio tardi che mai, era da feb-braio che aspettavamo. Ora ci so-no tutte le condizioni p er chiude-re le questioni ancora aperte», è soddisfatto il segretario di Confe-

sercenti Loreno Rossi. Una ri-chiesta degli esercenti è tra l'altro a portata di mano dopo il mezzo via libera già arrivato dalla Gabel-lini: rinviare cioè di qualche mese il termine ultimo (ora fissato a130 aprile) per le domande dei nuovi dehors. Ma c'è di più, l'assessore è pronta a mettere mano anche ad un altro regolamento, quello acustico, che vieta la musica den-tro i dehors. L'idea è quella di di-stinguere zona per zona della città e lasciare fuori dal divieto i locali durante l'happy hour. Una sollecitazione arrivata dai quar-tieri ma che metterà di buon umore anche i commercianti.

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Consiglio provinciale, sospesa la discussione sul bilancio. Incontro con il Prefetto

L' Ente dovrà apporre un taglio alla propria manovra economica per il 2013 di 3,3

milioni di euro. Bernazzoli: "Si vogliono chiudere le Province? Lo si faccia, ma nel

modo corretto. Così si fanno danni"

Consiglio provinciale, sospesa la discussione sul bilancio. Incontro con il Prefetto L'

Ente dovrà apporre un taglio alla propria manovra economica per il 2013 di 3,3

milioni di euro. Bernazzoli: "Si vogliono chiudere le Province? Lo si faccia, ma nel

modo corretto. Così si fanno danni" Redazione 17 aprile 2013 Tweet L' incontro tra

la giunta provinciale ed il Prefetto Viana Storie Correlate Provincia, ecco il bilancio

2012: tre milioni in meno per colpa del Governo 1 TAGLI, GIUNTA PROVINCIALE

DAL PREFETTO. Poco dopo aver chiesto la sospensione dell' iter di approvazione

del bilancio in Consiglio provinciale, trovando l' accordo dell' assemblea, il

presidente della Provincia di Parma Vincenzo Bernazzoli e una delegazione del

Consiglio si sono recati questo pomeriggio dal prefetto Luigi Viana, a

rappresentargli "una situazione non più sostenibile". "L' ulteriore taglio di 3,3 milioni

di euro contenuto nel decreto legge dell' 8 aprile scorso è stato per noi l' ennesima

mazzata, tra l' altro arrivata senza preavviso, da un giorno all' altro. Per noi la

situazione non è più sostenibile, e abbiamo scelto di venire da lei affinché possa

trasmettere la difficoltà in cui ci troviamo ai livelli centrali", ha detto al prefetto il

presidente Bernazzoli. Con lui l' assessore al bilancio Roberto Zannoni, il

presidente del Consiglio provinciale Mario De Blasi, i capigruppo del consiglio e altri

consiglieri in rappresentanza di tutta l' assemblea. "Se la situazione rimane questa -

ha detto Bernazzoli - noi avremo difficoltà enormi a chiudere il bilancio dell' ente,

che rischia il default. In sostanza non siamo nelle condizioni di garantire oggi un'

adeguata gestione dei servizi e delle funzioni. E i cittadini pagano un prezzo

enorme. Tutto ciò rende abbastanza evidente che cosa significa paralizzare l'

attività della Provincia: avere le funzioni e le responsabilità ma non poterle

esercitare". Sulla stessa lunghezza d' onda l' assessore provinciale Roberto

Zannoni e i capigruppo intervenuti: Stefano Tedaldi (Udc), Pietro Baga (Pd),

Gianluca Armellini (Pdl), Giovanni Battista Tombolato (Lega Nord), Roberto

Bernardini (Comunisti italiani), Massimo Pinardi (Altra politica). "La situazione è

grave, altri 3,3 milioni di taglio non sono certo poca cosa - ha commentato il prefetto

Luigi Viana -. Vi ho ascoltato con interesse, e il mio ascolto si tradurrà poi in

trasferimento ai livelli centrali di questa situazione: una situazione, lo ripeto,

assolutamente grave e che vi ha portato quasi a una "dichiarazione di impotenza",

certo sofferta e non fatta a cuor leggero. Tutto ciò va senz' altro riportato al livello

centrale, con l' auspicio che già in sede parlamentare, nella conversione del decreto

in legge, ci sia la possibilità di qualche modifica" TAGLI ALLE PROVINCE, LA

PROTESTA DI BERNAZZOLI. "Vi chiedo di sospendere l' approvazione del bilancio

e di riflettere tutti insieme sul percorso che d' ora in avanti dobbiamo mettere in

campo. Chiedo che si rimandi ad altro momento il punto in discussione oggi relativo

al bilancio". È una richiesta sofferta ma decisa quella che in apertura della seduta di

oggi del Consiglio provinciale il presidente della Provincia di Parma Vincenzo

Bernazzoli rivolge alla platea dei consiglieri. Una richiesta dettata dall' ulteriore

scure che il governo ha fatto cadere sulle Province, e che impone alla Provincia di

Parma di fare i conti con ulteriori 3,3 milioni di euro di tagli. Troppi. Dalle norme

contenute nell' articolo 10 del decreto legge 35, approvato dal Consiglio dei Ministri

l' 8 aprile scorso, "Parma si vede passare da un taglio previsto di 5,6 milioni di euro

a uno di 8,9 milioni di euro. In queste condizioni non possiamo approvare il bilancio

che avevamo presentato, e messo insieme con mille difficoltà, e vorrei anche dire

che con questo taglio il problema dell' approvazione del bilancio diventa

estremamente serio". INCONTRO CON IL PREFETTO. Il presidente della Provincia

di Parma Vincenzo Bernazzoli ha chiesto un incontro urgente al Prefetto di Parma

Luigi Viana sulla questione del Bilancio dell' Ente, che in questi giorni è alla

discussione del Consiglio Provinciale. La ragione di questa richiesta è motivata

dalle norme contenute nell' articolo 10 del decreto legge n.35, approvato dal

Consiglio dei Ministri l' 8 aprile scorso, in conseguenza delle quali la Provincia di

Parma dovrà apporre un taglio alla propria manovra economica per il 2013 di 3,3

milioni di euro. "Insieme con i capigruppo in Consiglio provinciale - spiega il

presidente Vincenzo Bernazzoli - faremo presente al Prefetto di Parma che il

Parma Today17/04/2013

Periodicità: sito web

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Governo non ci mette nelle condizioni di approvare il bilancio preventivo ". Il

Presidente della Provincia di Parma e i capigruppo saranno ricevuti alle 17 di oggi a

Palazzo Rangoni. Alle 15, invece, si riunisce il Consiglio provinciale.

SOLIDARIETA' DA MAESTRI E PAGLIARI. " Facciamo nostra la protesta del

presidente Vincenzo Bernazzoli e rilanciamo la più forte iniziativa parlamentare

affinché il Governo Monti scongiuri tagli che avrebbero conseguenze gravi per i

cittadini". Il senatore Giorgio Pagliari e la deputata Patrizia Maestri prendono

posizione a sostegno della protesta del presidente della Provincia di Parma e dell'

Upi regionale, cui il decreto per i debiti delle Pa ha imposto nuovi tagli per più di 3

milioni. "Una situazione tanto più grave se si considera il ruolo centrale della

Provincia in più di un servizio - spiegano i due parlamentari -. Se guardiamo a

Parma, basta pensare alla gestione dell' emergenza legata al maltempo che ha

messo in ginocchio il nostro Appennino". Pagliari ha promosso al Senato una

interpellanza urgente rivolta al premier Mario Monti, mentre la Maestri alla Camera

ha lanciato una interrogazione che ha raccolto, nelle ultime 24 ore, il sostegno

convinto di deputati che rappresentano la gran parte del territorio emiliano-

romagnolo. Si tratta di Maino Marchi (Reggio Emilia), Manuela Ghizzoni (Modena),

Marilena Fabbri (Bologna), Emma Petitti (Rimini), Marco Di Maio (Forlì) e

Alessandro Bratti (Ferrara). Entrambi i parlamentari di Parma chiedono all'

Esecutivo di procedere con ordine nella delicata materia del riordino del sistema

delle Autonomie, evitando di tagliare risorse alle Province senza preoccuparsi di

come saranno tutelate funzioni delicate come l' edilizia scolastica, la viabilità, la

difesa del suolo, per citarne alcune.

Parma Today17/04/2013

Periodicità: sito web

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Page 9: Rassegna Stampa IDV 18.04

18/04/2013 press LinE GAZZETTA DI PARMA

Direttore Responsabile: Giuliano Molossi

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: 45.153

Diffusione: 37.669

CLAMOROSA :-Mr.,xSTA SOSPESA LA DISCUSSIONE SUL DOCUMENTO

Tagli, la Provincia va dal Prefetto: il bilancio non sì può chiudere Il presidente Bernazzoli con tutto il consiglio: <Meno 8,9 milioni, impossibile garantirei servizi»

Gian Luca Zurlini

«Nelle condizioni in cani ci ha messo il Governo con l'ultimo ta-glio non previsto di altri 3,3 mi-lioni di euro, aggiunti ai 5,6 ob-bligati dalla "spending review", la Provincia di Parma non è in grado dì approvare il bilancio preven-tivo del 2013».

A pronunciare queste parole, che portano la Provincia di Parma a essere il primo ente in Italia a compiere un gesto clamoroso di "rottura" istituzionale, è stato ieri, iirima in consiglio provinciale e poi in Prefettura, il presidente della Provincia Vincenzo Bernazzoli. La «sforbiciata» compresa nel cosid-detto decreto «salvahnprese», è stata la goccia che ha tatto traboc-care il vaso della «pazienza isti-tuzionale» della giunta provinciale che ha peraltro trovato l'approva-zione di tutti i gruppi consiliari..

Un bilancio «impossibile» Bernazzoli ha sottolineato due

cose: «Fra ii 2010 e il 2012 la nostra Provincia aveva gatagliato dal pro-prio bilancio 10 milioni di euro. Poi,

ci siamo trovati di fronte a un altro taglio di 5,6 milioni che ci aveva costretto a ricorrere anche ad alle-nazioni patrimoniali e alla riduzio-ne pesante degli investimenti per far quadrare i co nti.Di fronte però a questa ulteriore sforbiciata che ci è arrivata, oltretutto senza confronto preventivo e senza preavviso, per noi è impossibile a questo punto predisporre un bil ancio con il quale possiamo continuare a garantire i servizi ai cittadini». Per farsi capire meglio Bernazzoli ha usato un esempio: «Con questo taglio, che porterebbe il totale a 8,9 milioni di curo in un anno, =limo a di-sposizione solo 190 mila curo per la manutenzione ordinaria di 1.400 chilometri di strade provinciali. Per non parlare degli investimenti nel-le scuole». Da qui la scelta di questo gesto estremo, condiviso da tutti i gruppi consiliari, «Che puntualiz-za il presidente - non significa che vogliamo difendere la sopravviven-za dell'ente. La nostra non è una provocazione, ma la presa d'atto di una scelta, per noi Mem. prensibi-le, del Governo, che non potrà non avere ricadute pesanti sui cittadini

del Parmense cui non potremo più garantire i servizi che ci sono stati delegati».

Consiglio, accordo unanime Sulla scelta di Bernazzoli si sono

detti d'accordo tutti i capigruppo, sia di maggioranza elle di mino-ranza. Tanto che Gianluca Armel-

capogruppo Pdl, ha sottoli-neato Che «noi avremmo votato contro a questo bilancio di cui non condividevamo la strategia di fon-do, ma siamo d'accordo con questo atto dei presidente, perché il go-verno Monti ha portato avanti una politica scellerata di tagli dall'alto Che portano a questi risultati». Consenso è stato espresso anche da Pietro Baga (Pd), Roberto Ber-nardini (Pdci), Giovanni Tombo-lato (Lega. Nord), Stefano Tedaldi (Ude) e Massimo Pinardi (Ap). Poi, dopo la rapida approvazione di 7 delibere, è partitala «marcia» di 13 consiglieri, del presidente Vincen-zo Bernazzoli e dell'assessore al. Bi-lancio Roberto Zannoni verso la prefettura per lanciare un «grido di dolore» tanto inedito nella for-ma quanto forte nella sostanza. •

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18/04/20/3 press LinE GAZZETTA DI PARMA

Direttore Responsabile: Giuliano Molossi

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: 45.153

Diffusione: 37.669

Gesto di rottura II presidente Bernazzo seguito dai consiglieri provinciali (all'unanimità), si incammina verso la Prefettura: «Troppi così non si va avanti».

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Maestri e Pagliari: «Da noi pieno sostegno alla protesta» uu «Facciamo nostra la protesta del presidente Vincenzo Bernaz-zoli e rilanciamo la più forte ini-ziativa parlamentare affinché il governo Monti scongiuri tagli che avrebbero conseguenze gravi per i cittadini».

Anche i parlamentari del Pd Giorgio Pagliari e Patrizia Maestri ieri hanno preso posizione a so-stegno del presidente della Pro-vincia di Parma. «Una situazione tanto più grave se si considera il ruolo centrale della Provincia in

più di un servizio. Se guardiamo a Parma. basta pensare alla gestio-ne dell'emergenza legata al mal-tempo che ha messo in ginocchio il nostro Appennino». Pagliari ha promosso al Senato una interpel-lanza urgente rivolta al premier Mario Monti, mentre la Maestri alla Camera ha lanciato una in-terrogazione che ha raccolto. nel le ultime 24 ore. il sostegno con-vinto di deputati che rappresen-tano la gran parte del territorio emiliano-romagnolo.

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PRIMA PAGINA Direttore Responsabile: Corrado Guerra

18/04/20/3 press unE

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

t6 Non ci fu sinergia tra le istituzioni che cercai di coinvolgere. Il tema fu quindi lasciato cadere e personalmente fui accusato di occuparmi di materie non di mia competenza

55 LO SFOGO DI FANTINI L'assessore Provinciale prende di mira Pagani e Monari (Pd): «Quando ne parlai io venni messo in "naftalina"»

Ludopatia: «Legge per convenienza di partito» «Con la Giovanni lanciai una campagna: mi fu detto che non era compito mio»

o sempre tenuto in « grande considerazio-ne la dimensione dell'elegan-za e ben comprendo che questo intervento ha alcuni tratti del-la caduta di stile. Non è mai consigliabile ribadire le pro-prie ragioni all'insegna dell "Io l'avevo detto", nè rivendica-re lungimiranza, ma i contor-ni che sta assumendo la cam-pagna sul gioco d'azzardo mi impone di ricordare alcuni fatti». Comincia così quello che lo stesso assessore provin-ciale al Welfare Marco Fantini definisce uno sfogo. Dopo la presentazione del progetto di legge dei consiglieri regionali Marco Monari e Beppe Pagani per indurre a Regione a ina-sprire la prevenzione sulla lu-dopatia, le critiche arrivano con la solita tecnica del fuoco amico propria da un teorico alleato di governo del centro sinistra.

Fantini ricorda che «alla As-sociazione Papa Giovanni XXIII spetta sicuramente il grande merito di occuparsi dal 2000 di interventi di aiuto per i giocatori patologici. E fu proprio con il presidente della Papa Giovanni XXIII che il 24 Maggio 2010 lanciai una cam-

pagna di sensibilizzazione dal titolo "Chi vince è sempre il banco"».

Prosegue Fantini: «La cam-pagna non fu solo un richiamo al gioco responsabile, ma fu il primo atto che affermò la ne-cessità di un'azione politica sul tema. Per usare un eufemi-smo, non ci fu molta sinergia, nè collaborazione tra le istitu-zioni che cercai di coinvolge-re. Il tema fu quindi lasciato cadere e personalmente fui ac-cusato di occuparmi di mate-rie non di mia competenza. Messo in naftalina per un an-no, l'argomento è poi diventa-to di grande attualità per un combinato disposto di inter-venti nazionali e convenienze di partito. Concludo l'amaro sfogo, non tanto per il manca-to coinvolgimento del sotto-scritto, nè per il riconosci-mento di meriti personali, ma soprattutto perchè, come al so-lito, si è perso tempo. Poco im-porta se fu invidia, miopia o misero calcolo politico, ma nel frattempo potevano essere sviluppate importanti azio-ni».

Quali? «Mi vien da sorride-re se penso che, nel 2010, mi fu fatto notare da più parti che e-

ra materia di esclusiva compe-tenza nazionale. Bene ora ci siamo finalmente arrivati. In assemblea Regionale sono de-positati tre Progetti di Legge ed una risoluzione. E le inter-pellanze non si contano. E pu-re i Comuni hanno approvato recentemente diversi provve-dimenti. In questo lasso di tempo non ci sono state modi-fiche normative, quindi qual-cosa evidentemente si poteva fare anche nel 2010, ma come dice un saggio proverbio "Ac-qua passata, non macina più."

Il 24 maggio 2010 dichiarai in conferenza stampa. "Se solo l'1% dei 100 milioni che ogni anno i reggiani perdono al gio-co restasse nelle loro tasche sarebbe la miglior misura an-ticrisi." Abbiamo perso tempo e soprattutto gettato al vento tante risorse, ma la logica con-clusione è il classico "Meglio tardi che mai."».

L'assessore provinciale al Welfare

Marco Fantffil, A lato Seppe Pagani e

Marco Monari durante la presentazione

del d progetto di legge regionale contro

il pericolo del gioco (Foto Volo)

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Ludopatia: «Legge per convenienza di partito.

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44 Come al solito, si è perso tempo. Poco importa se fu invidia, miopia o misero calcolo politico, ma nel frattempo potevano essere sviluppate importanti azioni

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Ludopatia: «Legge per convenienza di partito.

PRIMA PAGINA Direttore Responsabile: Corrado Guerra

18/04/2013 press unE

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I DATI DELL'ASSOCIAZIONE Numeri da capogiro: la parte del leone la fanno i videopoker

di ALESSANDRO MARMIROLI Una piaga sociale: in "cura" già 1.028 reggiani Il 95% dei giocatori ammessi al trattamento sono maschi ono state 1.028 le ri-

3 chieste d'aiuto per lu-dopatia pervenute dal 2000 al 2011 all'Associa-zione Papa Giovanni XXIII, onlus reggiana pioniera in Italia nelle te-rapie per le dipendenze. Un numero impressio-nante, considerato che solo dallo scorso anno il nostro paese ha ricono-sciuto la dipendenza da gioco d'azzardo come una patologia, allineandosi così al resto dei paesi oc-cidentali da tempo consa-pevoli della reale natura del gioco compulsivo. Di questo migliaio di gioca-tori incalliti 618 sono sta-ti sottoposti a trattamen-to, assieme a 231 loro fa-miliari. Nel 63% dei casi il primo passo è stato in-fatti compiuto da un pa-rente, rivoltosi all'asso-ciazione per cercare un aiuto per il proprio fami-liare affetto da Gioco d'Azzardo Patologico

(G.A.P.). Sono dati resi pubblici

sul sito internet della Pa-pa Giovanni XXIII, signi-ficativi per rendersi con-to della dimensione dell'emergenza ludopatia nella nostra città, all'in-domani della presenta-zione presso la sede del Ceis della proposta di leg-ge regionale sulla preven-zione e contrasto del gio-co d'azzardo di cui abbia-mo dato notizia, che vede il consigliere regionale Giuseppe Pagani come primo firmatario

Il gioco d'azzardo pare essere un'attività preva-lentemente maschile, se è

vero che il 95% dei gioca-tori incalliti che sono sta-ti ammessi ai trattamenti sono uomini, in poco più

della metà dei casi sposa-ti e con figli. Senza età, dato che non mostrano u-na particolare apparte-

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PRIMA PAGINA Direttore Responsabile: Corrado Guerra

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Periodicità: Quotidiano

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nenza ad una precisa fa-scia anagrafica, e si pas-sa dal 19% di persone tra i 31 e 35 anni, al 16% tra i 36 e 40, al 21% tra i 41 e 45 e al 17% tra i 46 e i 50. Una quota inferiore di richie-ste d'aiuto, ma comunque tutt'altro che trascurabi-le, è giunta invece dagli under 30 e dagli ultracin-quantenni.

Il gioco che fa la parte del leone nella nostra cit-tà è il videopoker, princi-pale "droga" per il 57% del totale, seguito dalle scommesse ippiche col 20% e dal superenalotto col 10%.

In ultimo, mediamente queste 1.028 persone spendevano, al momento del primo contatto con gli operatori dell'associazio-ne, ben 395 euro a setti-mana, 1700 al mese, per soddisfare la propria di-pendenza. Un peso sul bi-lancio famigliare che il 22% di essi ha compren-sibilmente definito "disa-stroso".

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.".

press unE il Resto del Carlino 18/04/2013

RAVENNA Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

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Collaudo superato a pieni voti bus a idrogeno farà cumiera

Oggi convegno sulla spetúneniazione di Ravenna IL COLLAUDO è stato superato a pieni voti. E così, MITyBus il primo autobus per il trasporto pubblico a miscele di meta-no e idrogeno — potrà avere un futuro su larga scala, La sperimentazione, iniziata su base nazionale nella nostra città dalla fine di gennaio, è terminata e, questa mat-tina, a partire dalle 10, a palazzo Merlato, nell'ambito di un meeting al quale parteci-peranno tutti gli attori di questa iniziativa 'verde', verranno illustrati i dati. L'intro-duzione dei lavori sarà affidata a Sergio Amadori, presidente di Start Romagna; Marina Silverii, vicedirettore di Aster; Ro-berto Ghezzi. di Astrale Times is; Aldo Fu-magalli Romano, presidente di Sol. Il pro-getto e i risultati saranno illustrati da Vit-torio Cazzola, consulente di Start, e da An-tonino Genovese, ricercatore Enea. Sono previsti gli interventi di Gianfranco Bessi,

vicepresidente della Provincia, e del sinda-co Fabrizio Matteucci. Le conclusioni sa-ranno affidate a Paolo FeiTecchi, direttore delle reti infrastrutturali della regione,

IN CITTÀ non è certo passato inosserva-to il bus della linea 9 con la livrea Dài de' gas'. E il primo bus a idrometano del pae-se ed il progetto, cofina:n.ziato dall'Unione Europea, ha prospettive anche per le auto-mobili. 11 neologismo 'idrometano' indica la miscela di idrogeno e metano, ed è l'ele-mento propulsore di tutto il progetto MILyBus. E stato infatti dimostrato che l'uso di questa miscela, in percentuali rela-tivamente piccole di idrogeno mescolate a gas naturale, migliora l'efficienza del mo-tore a combustione interna e ne riduce le emissioni inquinanti. «In base ai risultati della sperimentazione — ha commentato

l'assessore Guido Guerrieri — valuteremo l'ipotesi di implementare la flotta dei bus per il servizio pubblico».

I DATI sono incoraggianti e autorizzano ipotesi suggestive: «L'autonomia — ha spiegato Stefano Valentini, project mana-ger di Aster, società capofila del progetto — è uguale ai bus a metano. Anzi, si è no-tato addirittura un certo risparmio nei consumi. La ricarica viene effettuata quo-tidianamente nella colonnina della stazio-ne Sol di via Baiona e dura fra i 30 e i 45 minuti. La conversione dei mezzi non è complicata e nemmeno troppo onerosa». I vantaggi sono però notevoli. Si può infatti ottenere una riduzione del 50 per cento delle emissioni di anidride carbonica e os-sido di azoto rispetto agli stessi veicoli ali-mentati a metano.

Roberto Romin

ENERGIA PULITA L'autobus sperimentale di Ravenna à alimentato con una miscela di metano e di idrogeno

JJ „

La riduzione nette emissioni di ossidi di azoto e di anidride carbonica

1164it su,In", a Oedi

rm

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Per favore, non chiamiamola "ludopatia"

Liana Angelini (IdV) invita a riflettere sulla questione del gioco d' azzardo.

FORLI' / CESENA - Nel proliferare dell' interesse verso il gioco d' azzardo

patologico, si può facilmente notare che è entrato in auge il termine "ludopatia".

"Come cita l' Accademia della Crusca, ludopatia è un termine che deriva dal latino,

e significa "malattia o stato di sofferenza legato al gioco", dove il richiamo all'

azzardo è totalmente assente - precisa Liana Angelini dell' Italia dei Vaolori di Forlì

Cesena - Ludopatia quindi definisce una malattia legata al gioco come

comportamento deviante, tralasciando la problematica legata all' azzardo, causa

della rovina finanziaria di chi è affetto da tale dipendenza, con tutte le implicazioni

familiari e sociali correlate". Angelini invita quindi a chiamare le cose con il loro

nome, per non perdere il significato dei termini ma soprattutto per comprendere le

problematiche che si celano dietro al problema del gioco d' azzardo. "Allora, per

favore, utilizziamo i termini ludopatia e GAP, gioco d' azzardo patologico - precisa l'

esponente dell' Italia dei Valori - con cognizione di causa, abbandonando, dove si

parli di azzardo, il neologismo edulcorato "ludopatia" e sostituendolo con

denominazioni piu corrette sul piano scientifico quali quelle adottate dall' OMS o

dall' American Psychiatric Association. Si tratta di gioco s' azzardo, dove il banco

vince sempre, che sia legale o meno. Non dimentichiamolo".

Forli 24 Ore17/04/2013

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cfiffiere di Forlì e Cesena

Direttore responsabile:Pietro Caricato

18/04/2013 pressunE

Periodicità: Quotidiano

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GIOCO D'AZZARDO Usare bene i termini

Nel proliferare dell'in-teresse verso il gioco d'az-zardo patologico, si può facilmente notare che è entrato in auge il termine "ludopatia". Come cita l'Accademia della Cru-sca, ludopatia è un termi-ne che significa "malattia o stato di sofferenza lega-to al gioco", dove il richia-mo all'azzardo è assente. Ludopatia quindi defini-sce una malattia legata al gioco (videogiochi, giochi di ruolo eccetera) come comportamento devian-te, tralasciando la proble-matica legata all'azzardo, causa della rovina finan-ziaria di chi è affetto da

tale dipendenza, con tutte le implicazioni familiari e sociali correlate. Allora, per favore, utilizziamo i termini ludopatia e Gap (Gioco d'azzardo patolo-gico) con cognizione di causa, abbandonando, dove si parli di azzardo, il nelogismo edulcorato "ludopatia" e sostituen-dolo con denominazioni piu' corrette sul piano scientifico quali quelle adottate dall'Oms o dall'American P sychia-tric Association. Si tratta di gioco s'azzardo, dove il banco vince sempre, che sia legale o meno. Non di-mentichiamolo.

Liana Angelini (Italia dei Valori)

(Fo rlì)

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orriere di Rimini e San Marino

Direttore Responsabile: Pietro Caricato

18/04/2013

Periodicità: Quotidiano

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pressunE

Unacorsaper il dragaggio

BELLARIA IGEA M. M5S, assemblea a Monte Il Movimento 5 Stelle og-gi alle 21 incontra i cit-tadini al centro ricrea-tivo Bellaria Monte in via San Mauro 40 (parroc-chia Santa Margherita). Le proposte che scaturi-ranno saranno formaliz-zate e protocollate in Co-mune. La serata di di-scussione è aperta a tutti. Info: www.face-book. com/bellariaigea-mar ina5stelle.

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