RASSEGNA STAMPA del 03/07/2010 · Sommario Rassegna Stampa dal 02-07-2010 al 03-07-2010 Adnkronos:...
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RASSEGNA STAMPAdel
03/07/2010
Sommario Rassegna Stampa dal 02-07-2010 al 03-07-2010
Adnkronos: Fuoco distrugge 15 ettari di pascolo nel Parco dell'Alta Murgia, nel barese ............................................... 1
Agi: TERREMOTO: BONINO, STIAMO CERACANDO DI REINSERIRE ZONA FRANCA ............................................. 2
Agi: TERREMOTO: PANNELLA, PROTEZIONE CIVILE DOVEVA GESTIRE TUTTO .................................................. 3
Asca: CALDO: PROTEZIONE CIVILE, DOMANI PREVISTE ONDATE CALORE IN 6 CITTA'. .................................... 4
Asca: G8MADDALENA: BERTOLASO, COMMISSIONE CAMERA VERIFICHI BONIFICA EFFETTUATA. ............... 5
Asca: CALDO: A MILANO 200 VOLONTARI DISTRIBUIRANNO 3.000 LITRI BEVANDE. ........................................... 6
Asca: VIGILI FUOCO: DA REGIONE LOMBARDIA MEZZI SOCCORSO IN COMODATO USO. ................................ 7
Asca: PROTEZIONE CIVILE: PANNELLA, DAL '97 PRIMI DISEGNI PER FARNE UNA SPA...................................... 8
Asca: TERREMOTO: SISMA MAGNITUDO 6.4 A VANUATU. NO RISCHIO TSUNAMI. ............................................... 9
Asca: LAZIO/REGIONE: ABBRUZZESE, ISTITUTO JEMOLO DIVENTI ENTE DI FORMAZIONE. ........................... 10
Asca: CALDO: PERUGIA, DOMANI E DOMENICA ATTIVATO LIVELLO EMERGENZA 2. ...................................... 11
Asca: BOLZANO: RIPARTIZIONE FORESTALE, AUMENTA PERICOLO INCENDI. .................................................. 12
Asca: ABRUZZO/RICOSTRUZIONE: PANNELLA, CHIODI UNICO EX SINDACO MAI CRITICATO. ....................... 13
Asca: ABRUZZO/RICOSTRUZIONE: CIALENTE AI RADICALI, SOSTENETE TASSA SCOPO................................... 14
Asca: PROTEZIONE CIVILE: PRESENTA ATLANTE RISCHIO MAREMOTO IN AREA CATANIA. ........................... 15
Asca: ABRUZZO/RICOSTRUZIONE: CONSULTA PROVINCIA, PRIMI ESAMI DEL CRATERE. ............................... 16
Avvenire: «Un'altra eruzione? Ipotesi improbabile E i residui non sono poi così pericolosi»........................................ 17
Blogosfere: Predire la potenza di uno tsunami ................................................................................................................. 19
L'Espresso (abbonati): La signora degli orsi .................................................................................................................. 20
Finanza e Mercati: Piazza Affari finisce ko con le banche. ............................................................................................. 22
Il Giornale della Protezione Civile.it: Taormina, presentazione del Gruppo Interforze di Protezione Civile ............... 23
Il Giornale della Protezione Civile.it: Ondate di calore, livello 2 e 3 in diverse città italiane ...................................... 24
Il Giornale della Protezione Civile.it: Incendi boschivi, incontro tra i Vigili del Fuoco e l'assessore Stival ................ 25
Il Giornale della Protezione Civile.it: Abruzzo: Menna (Udc) contro l'estrazione di idrocarburi................................. 26
Il Giornale della Protezione Civile.it: "Anch'io sono la Protezione Civile": campo scuola per ragazzi ....................... 27
Il Giornale della Protezione Civile.it: Esercitazione "Cucco 2010"............................................................................... 28
Il Giornale della Protezione Civile.it: Borgosesia, giornata dedicata alle Associazioni di Volontariato e del ............. 29
Il Giornale della Protezione Civile.it: "Sei giorni di servizio civile con gli alpini"........................................................ 30
Il Giornale della Protezione Civile.it: Bonifica della Maddalena, Bertolaso ha chiesto un sopralluogo della ............. 31
Il Giornale.it: Ondata di caldo sull'Italia: i termometri a 40 gradi, da lunedì temperature giù...................................... 32
Il Giornale.it: La casta è impazzita................................................................................................................................... 33
Il Giornale.it: Caldo sull'Italia: colonnina a 40 gradi ..................................................................................................... 34
JulieNews.it: Torre del Greco: riapre il cantiere distrutto dal ........................................................................................ 35
Notiziario Italiano.it: Salgono le temperature nel week-end ........................................................................................... 36
Redattore sociale: Manovra, aquilani in piazza: "Abbiamo bisogno di una legge speciale" .......................................... 37
Redattore sociale: L'Aquila perde gli "angeli del terremoto": la rabbia dei cittadini ..................................................... 38
La Repubblica: inceneritori, scontro palermo-roma........................................................................................................ 39
La Repubblica: i borghi cancellati: le nuove méte di un turismo snob - massimiliano palmese ..................................... 40
Repubblica.it: L'estate è proprio arrivata caldo record nel weekend .............................................................................. 42
Il Secolo XIX: Arrivato il grande caldoA Genova è allerta 2........................................................................................... 43
La Stampa: La Provincia mette all'asta la sede della Protezione civile .......................................................................... 44
La Stampa: Nel cuore del Rosa alla scoperta del lago che non c'è ................................................................................. 45
La Stampa: Immaginate un lago con una superficie di 150 mila metri quadrati e una profondità massima di 57... ...... 46
La Stampa: Una task force per vigilare su tutto il Lago Maggiore.................................................................................. 47
La Stampaweb: Arriva il gran caldo, allarme nelle città................................................................................................. 48
TGCom: Caldo, sfiorati i 40 gradi: allerta in città Malori sul litorale Veneziano: tre morti.......................................... 49
ultimo aggiornamento: 02 luglio, ore 15:31
Bari, 2 lug. (Adnkronos) - Lo comunica l'assessore alla Protezione civile della Regione Puglia Fabiano Amati. Per
spegnere le fiamme stanno gia' operando sul posto due fire boss e un canadair, oltre a squadre di Vigili del Fuoco, Corpo
forestale dello stato, Servizio foreste e volontari
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Bari, 2 lug. (Adnkronos) - Un incendio e' divampato questa mattina in localita' 'Zecchinello', a Corato, in provincia di
Bari, nella zona del Parco nazionale dell'Alta Murgia, ha distrutto 15 ettari di pascolo e ne sta mettendo a rischio altri 100.
Lo comunica l'assessore alla Protezione civile della Regione Puglia Fabiano Amati. Per spegnere le fiamme stanno gia'
operando sul posto due fire boss e un canadair, oltre a squadre di Vigili del Fuoco, Corpo forestale dello stato, Servizio
foreste e volontari.
Data:
02-07-2010 AdnkronosFuoco distrugge 15 ettari di pascolo nel Parco dell'Alta Murgia, nel barese
Argomento: Pag.NAZIONALE 1
02.07.2010 16:42 TERREMOTO: BONINO, STIAMO CERACANDO DI REINSERIRE ZONA FRANCA 16:35
AGGREDISCE E FERISCE COETANEO, MINORENNE RICOVERATO A TERAMO 16:31 TERREMOTO:
PANNELLA, PROTEZIONE CIVILE DOVEVA GESTIRE TUTTO 15:35 TERREMOTO: L'AQUILA, I RADICALI
ITALIANI TRACCIANO LE PRIORITA' 12:12 FURTI: RUBANO 50 MATASSE DI RAME A MONTESILVANO, 4
ARRESTI 11:51 POLITICHE SOCIALI: DOMANI PROTESTA AL COMUNE DI PESCARA
01.07.2010 17:58 TERREMOTO: ON. ISABELLA RAUTI, 120 MILA EURO DAL LAZIO 17:48 MANOVRA:
POLIZIA, RACCCOLTA FIRME ANCHE A PESCARA 17:10 COMUNE L'AQUILA: SINDACO NOMINA
ASSESSORE STEFANIA PEZZOPANE 16:58 TERREMOTO: LOLLI (PD), ALCUNE BANCHE GIA'
COMINCIANO A BUSSARE 15:35 MANOVRA: 617 MLN RISORSE DA 'SCUDO'PER STOP PROROGA TASSE
ABRUZZO 14:57 SALUTE: RIPRISTINATA SULLA COSTA TERAMANA LA MEDICINA TURISTICA 14:22
TERREMOTO: PITTELLA, GOVERNO IMPONGA PROROGA SOSPENSIONE TASSE 13:03 PAPA: CHIODI,
VISITA SULMONA AVVENIMENTO STORICO PER L'ABRUZZO 12:40 RITROVATO ESCURSIONISTA
ROMANO DISPERSO SUL GRAN SASSO
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17:31 APPLE: SCUSE AI CLIENTI, I-PHONE SOVRASTIMANO SEGNALE
17:14 EURO: CHIUDE IN RIALZO SUL FILO DEGLI 1, 26 DOLLARI
16:31 MANOVRA: MARCEGAGLIA,PIU' TASSE A SUD SE C'E' RIDUZIONE COSTI
16:22 USA: ORDINI ALL'INDUSTRIA CALANO 1, 4%, PIU' DI ATTESE
15:54 USA: OBAMA, BENE ECONOMIA MA ANCORA TROPPO LENTA
15:41 WALL STREET: APRE IN RIALZO, NONOSTANTE OCCUPAZIONE USA
15:36 LAVORO: SACCONI, DATO SU DISOCCUPAZIONE MOLTO INCORAGGIANTE
15:34 INDIA: BANCA CENTRALE RIALZA TASSI A 5, 50%
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Data:
02-07-2010 AgiTERREMOTO: BONINO, STIAMO CERACANDO DI REINSERIRE ZONA FRAN
CA
Argomento: Pag.NAZIONALE 2
02.07.2010 16:42 TERREMOTO: BONINO, STIAMO CERACANDO DI REINSERIRE ZONA FRANCA 16:35
AGGREDISCE E FERISCE COETANEO, MINORENNE RICOVERATO A TERAMO 16:31 TERREMOTO:
PANNELLA, PROTEZIONE CIVILE DOVEVA GESTIRE TUTTO 15:35 TERREMOTO: L'AQUILA, I RADICALI
ITALIANI TRACCIANO LE PRIORITA' 12:12 FURTI: RUBANO 50 MATASSE DI RAME A MONTESILVANO, 4
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POLIZIA, RACCCOLTA FIRME ANCHE A PESCARA 17:10 COMUNE L'AQUILA: SINDACO NOMINA
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ABRUZZO 14:57 SALUTE: RIPRISTINATA SULLA COSTA TERAMANA LA MEDICINA TURISTICA 14:22
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16:22 USA: ORDINI ALL'INDUSTRIA CALANO 1, 4%, PIU' DI ATTESE
15:54 USA: OBAMA, BENE ECONOMIA MA ANCORA TROPPO LENTA
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Data:
02-07-2010 AgiTERREMOTO: PANNELLA, PROTEZIONE CIVILE DOVEVA GESTIRE TUTT
O
Argomento: Pag.NAZIONALE 3
CALDO: PROTEZIONE CIVILE, DOMANI PREVISTE ONDATE CALORE IN 6 CITTA'
(ASCA) - Roma, 2 lug - Torna a fare capolino sulla penisola l'emergenza caldo. A sottolinearlo e' la Protezione civile che
sottolinea che nelle giornate di oggi e domani le temperature sono destinate ad un rialzo con umidita' in aumento e
incremento dell'afa.
Il bollettino sulle ondate di calore riporta livelli di allerta 2 e 3 per domani e dopodomani in diverse citta' italiane.
Si segnalano, in particolare, Venezia e Torino per le quali si prevede un livello di allerta 3 per la giornata di oggi mentre
per sabato, livello di allerta 3 nelle citta' di Bolzano, Bologna, Brescia, Torino, Trieste e Venezia. La Protezione civile
ripete alcuni consigli pratici soprattutto per anziani e bambini, i piu' esposti ai rischi delle alte temperature. Durante i
giorni in cui e' previsto un rischio elevato, livello 2 o 3, e per le successive 24 o 36 ore, si consiglia di non uscire nelle ore
piu' calde, dalle 12 alle 18.
Per proteggersi dal calore del sole in casa, invece, utilizzare tende o persiane e mantenere il climatizzatore a 25-27 gradi.
Se si usa un ventilatore non indirizzarlo direttamente sul proprio corpo.
Per qeuanto riguarda, infine, l'alimentazione e' importante bere e mangiare molta frutta ed evitare bevande alcoliche e
caffeina mentre si raccomanda di consumare pasti leggeri.
gc/cam/bra
(Asca)
Data:
02-07-2010 AscaCALDO: PROTEZIONE CIVILE, DOMANI PREVISTE ONDATE CALORE IN 6 C
ITTA'.
Argomento: Pag.NAZIONALE 4
G8MADDALENA: BERTOLASO, COMMISSIONE CAMERA VERIFICHI BONIFICA EFFETTUATA
(ASCA) - Roma, 2 lug - ''Il Capo Dipartimento della Protezione Civile, Guido Bertolaso, ha espresso ieri, in audizione
dinanzi alla VIII Commissione - Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera dei Deputati il vivo auspicio che la
Commissione stessa possa quanto prima recarsi a La Maddalena per prendere diretta visione dei risultati delle operazioni
di bonifica e smaltimento realizzate in occasione dei lavori di riqualificazione dell'ex Arsenale. Analoga proposta di un
sopralluogo e' stata avanzata nei confronti della XIII Commissione - Territorio, Ambiente e Beni ambientali del Senato
della Repubblica''. E' quanto riferisce una nota della Protezione Civile.
''Come si evince dal resoconto dei lavori della Commissione, consultabile sul sito della Camera dei Deputati - prosegue la
nota - il sopralluogo della Commissione, magari anticipato da una ulteriore audizione del Capo del Dipartimento,
consentirebbe da un lato di verificare sul posto la qualita' dei lavori effettuati e delle attivita' in corso di ultimazione, ivi
compresi quelli di bonifica dei siti inquinati, dall'altro di contribuire a ristabilire la verita' su fatti recentemente oggetto di
un'inchiesta giornalistica tanto dura quanto infondata.
Inchiesta giornalistica rispetto alla quale il Capo Dipartimento della Protezione Civile ha peraltro gia' avviato la
predisposizione degli atti per consentire all'Avvocatura dello Stato di procedere per le vie giudiziarie alla tutela
dell'immagine del Dipartimento, cosi' come ha gia' provveduto ad incaricare il proprio legale di fiducia a tutela della
propria immagine e reputazione''.
''E' utile, inoltre, ricordare - conclude la Protezione Civile - che il giudizio positivo sui lavori realizzati all'isola della
Maddalena e' testimoniato dalla Commissione Europea che, dopo aver inizialmente avviato una procedura di infrazione
sulla base di esposti presentati da alcune associazioni ambientaliste locali, gia' lo scorso anno ha concluso l'iter ritenendo
del tutto infondate tali denunce''.
res-mpd/sam/bra
Data:
02-07-2010 AscaG8MADDALENA: BERTOLASO, COMMISSIONE CAMERA VERIFICHI BONIF
ICA EFFETTUATA.
Argomento: Pag.NAZIONALE 5
CALDO: A MILANO 200 VOLONTARI DISTRIBUIRANNO 3.000 LITRI BEVANDE
(ASCA) - Milano, 2 lug - ''La Protezione civile comunale e' pronta a prestare soccorso e assistenza agli anziani che
resteranno in citta' nei mesi piu' caldi. Su richiesta dell'assessorato dei Servizi Sociali, che anche quest'anno ha
organizzato il Piano anticaldo, sono a disposizione circa 200 volontari di Milano per la distribuzione di 3000 litri di
bevande agli anziani, i soggetti piu' esposti a rischi di salute per l'impennata delle temperature prevista per questo fine
settimana''. Lo comunica il vice Sindaco di Milano con delega alla Protezione civile Riccardo De Corato.
''Le temperature previste per questo weekend - evidenzia il vice Sindaco - arriveranno fino a 38 gradi percepite.
Cosi' come richiesto dall'assessore Moioli, i nostri volontari distribuiranno 5000 bottiglie di acqua per un totale di 2.500
litri, cui si aggiungeranno 500 litri di bevande tra aranciate e the freddi. Un servizio che portera' refrigerio ai tanti anziani
che nei mesi estivi, soli in citta', chiedono aiuto e assistenza. Ringrazio la Protezione civile comunale - aggiunge De
Corato - che continua a dimostrare capacita' organizzative nella gestione di tutte le criticita' che si presentano Milano.
Criticita' che permettono anche di saggiare la prontezza di risposta della citta' a tutti i tipi di situazioni che possono
presentarsi.
Anche in vista dell'Expo 2015, al quale evento anche i circa 300 volontari della nostra protezione civile saranno chiamati
a dare il proprio contributo''.
cs-gc/sam/ss
Data:
02-07-2010 AscaCALDO: A MILANO 200 VOLONTARI DISTRIBUIRANNO 3.000 LITRI BEVAN
DE.
Argomento: Pag.NAZIONALE 6
VIGILI FUOCO: DA REGIONE LOMBARDIA MEZZI SOCCORSO IN COMODATO USO
(ASCA) - Roma, 2 lug - Si e' svolta stamani, alla presenza del Ministro dell'Interno Roberto Maroni, la cerimonia di
consegna dei mezzi di soccorso che la Regione Lombardia ha ceduto in comodato d'uso gratuito al Dipartimento dei
Vigili del Fuoco.
Si tratta di nuovi e moderni mezzi per lo svolgimento del soccorso tecnico urgente: fuoristrada, battelli pneumatici,
moduli antincendio e un container.
Un potenziamento che viene definito ''consistente'' degli automezzi e delle attrezzature in dotazione ai Vigili del Fuoco
lombardi, che rientra nell'accordo stipulato il 29 ottobre 2007 tra la Regione Lombardia e il Dipartimento dei Vigili del
Fuoco.
Presenti alla cerimonia di consegna l'assessore alla Protezione Civile, Polizia Locale e Sicurezza della Regione
Lombardia, Romano La Russa, il direttore regionale della Protezione Civile della Regione Lombardia, Roberto Cova, il
Capo Dipartimento dei Vigili del Fuoco Francesco Paolo Tronca e il Capo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco,
Alfio Pini.
res-gc/sam/bra
Data:
02-07-2010 AscaVIGILI FUOCO: DA REGIONE LOMBARDIA MEZZI SOCCORSO IN COMODAT
O USO.
Argomento: Pag.NAZIONALE 7
PROTEZIONE CIVILE: PANNELLA, DAL '97 PRIMI DISEGNI PER FARNE UNA SPA
(ASCA) - L'Aquila, 2 lug - ''Gia' nel 1997 venne fuori l'idea di una Protezione civile Spa. Pericolo scongiurato solo
qualche mese fa''. Marco Pannella, accompagnato da una delegazione di Radicali italiani, e' giunto oggi all'Aquila per
l'apertura della tre-giorni tutta abruzzese del Comitato nazionale.
Con Emma Bonino e Mario Staterini, Pannella, nella sede del Comune, ha voluto lanciare un appello affinche' l'area
terremotata diventi una priorita' della politica. Ed ha parlato a ruota libera, paventando precisi disegni ''per far fuori i
poteri democratici delle istituzioni locali'' e ''per accentrare la gestione di tutti gli eventi, con attinenza alla sicurezza, nelle
sole mani della Protezione civile''.
''Oltre ad un paio di delinquenti che la notte del terremoto sghignazzavano sul dramma degli aquilani - ha aggiunto il
leader dei Radicali - c'erano ambienti autorevoli, e mi limito a dire autorevoli, non di maggioranza o di opposizione, che
gia' da tempo aspettavano un'occasione del genere''. Per Marco Pannella, dunque, un'idea chiara e meditata, non un
semplice riflesso nel ''caos di uno Stato italiano non piu' di diritto, di una democrazia che e' antidemocrazia''. ''Dall'Aquila
- ha quindi detto Pannella - cercheremo di dare un contributo alla verita' per tutto il Paese, renderemo il sacrificio e la
sofferenza dei terremotati patrimonio collettivo''. ''Il problema vero - ha aggiunto - e' difendere le istituzioni ed aiutarle nel
loro lavoro''. E poi: ''Qui all'Aquila, nulla e' stato casuale; anche le regole del no caffe', no coca cola, no estranei nei campi
di accoglienza erano tutte scritte e previste. Dietro tutto c'era il tentativo di far diventare la Protezione civile organo della
Presidenza del Consiglio dei Ministri''.
iso/sam/ss
(Asca)
Data:
02-07-2010 AscaPROTEZIONE CIVILE: PANNELLA, DAL '97 PRIMI DISEGNI PER FARNE UN
A SPA.
Argomento: Pag.NAZIONALE 8
TERREMOTO: SISMA MAGNITUDO 6.4 A VANUATU. NO RISCHIO TSUNAMI
(ASCA-AFP) - Port Vila, 2 lug - Un forte sisma di magnitudo 6.4 ha colpito la nazione del Pacifico di Vanuatu. Lo ha
reso noto il servizio geologico americano escludendo pero' l'allarme tsunami.
L'epicentro del terremoto e' stato individuato a 35 chilometri di profondita' e a 222 chilometri dalla citta' portuale di
Luganville, ha spiegato Usgs.
Il Pacific Tsunami Warning Centre, secondo una serie di approfondimenti basati su dati storici, ha escluso che vi sia la
minaccia di un possibile tsunami nei pressi delle coste del Paese.
ghi/cam/bra
Data:
02-07-2010 AscaTERREMOTO: SISMA MAGNITUDO 6.4 A VANUATU. NO RISCHIO TSUNAMI
.
Argomento: Pag.NAZIONALE 9
LAZIO/REGIONE: ABBRUZZESE, ISTITUTO JEMOLO DIVENTI ENTE DI FORMAZIONE
(ASCA) - Roma, 2 lug - ''Quello che ho visto oggi mi induce non solo a ringraziare il Commissario Aldo Rivela e tutto il
personale dello Jemolo per il prezioso lavoro sin qui svolto nell'interesse della Regione, ma ad assicurare il mio massimo
impegno affinche', non appena avviata la nuova attivita' legislativa, si possa rapidamente approvare la nuova legge di
riorganizzazione dell'Istituto regionale di studi e di ricerche giuridiche, come previsto dalla L. R. n.1 del 2008,
trasformando questo importante Istituto regionale in un Ente di formazione, ricerca e consulenza, non solo giuridica ma
anche economica, quale reale supporto scientifico alla attivita' della Giunta e del Consiglio Regionale''. E' quanto ha
dichiarato il presidente del Consiglio regionale del Lazio, Mario Abbruzzese, intervenuto questa mattina alla cerimonia
conclusiva del corso su ''La responsabilita' amministrativa contabile: il Giudizio innanzi alla Corte dei Conti''.
''La pubblica amministrazione ha bisogno di professionisti seri e preparati che siano in grado di portare avanti una
gestione efficiente e trasparente e di sburocratizzare sistemi spesso ancora ingessati- ha sottolineato Mario Abbruzzese.
Dopo un periodo di transizione in cui si era ventilata l'idea di modificare o addirittura sopprimere l'Istituto, la Regione ha
deciso di optare per il commissariamento, rinviando qualsiasi decisione ad una successiva legge. In questi anni dobbiamo
riconoscere l'impegno dell'Istituto Jemolo che ha prodotto importanti e lusinghieri progressi, raddoppiando di fatto la
propria offerta didattica, sia nell'ambito della formazione (sono stati allievi dello Jemolo alcuni fra i piu' noti magistrati ed
avvocati del libero foro), che nell'ambito della ricerca e della editoria''.
''Va a questo proposito ricordata, tra le tante iniziative,- ha affermato il presidente del Consiglio Regionale - la
realizzazione del Codice Coordinato delle Leggi e dei Regolamenti Regionali, opera che raccoglie la legislazione
regionale attualmente vigente, dalla nascita dell'Ente Regione fino al 2008. L'attivita' formativa, sempre di alta
specializzazione, ha interessato in questi ultimi tempi l'aggiornamento dei dipendenti pubblici sulle novita' legislative
intervenute, gli operatori della sanita', quelli della Protezione Civile ed ancora, giornalisti e giovani avvocati che, con il
contributo della Comunita' Economica Europea, sono stati avviati a tirocini professionali presso studi legali in tutta la
Regione. Le Istituzioni hanno il dovere di continuare a sostenere istituti di studio e di ricerca come lo Jemolo. Oggi
l'istituzione pubblica paga una diminuzione di credibilita' e di prestigio e perde quella fiducia che necessariamente deve
legare la cittadinanza a chi amministra la cosa pubblica, ma, soprattutto, la carente o la erronea utilizzazione delle risorse
pubbliche determina una diminuzione delle potenzialita' operative della Pubblica Amministrazione e, quindi, delle
capacita' di realizzazione dei fini istituzionali, minando la base del buon funzionamento delle Istituzioni. Accanto al
danno erariale in senso stretto, infatti, il danno da disservizio e quello alla immagine della Pubblica Amministrazione oggi
costituiscono, forse, il terreno di piu' vivace dibattito e di confronto''.
res-rus/cam/rob
(Asca)
Data:
02-07-2010 AscaLAZIO/REGIONE: ABBRUZZESE, ISTITUTO JEMOLO DIVENTI ENTE DI FO
RMAZIONE.
Argomento: Pag.NAZIONALE 10
CALDO: PERUGIA, DOMANI E DOMENICA ATTIVATO LIVELLO EMERGENZA 2
(ASCA) - Perugia, 2 lug - Il 3 e 4 luglio a Perugia e' attivato il livello di emergenza 2. E' quanto dispone il bollettino
relativo al livello di attivazione per l'emergenza calore emesso stamani dal Dipartimento della Protezione Civile. Nelle
due giornate sara' raggiunta la temperatura massima percepita di 33 gradi. In una nota dell'amministrazione comunale, si
invita la popolazione a rischio ad adottare misure che vanno dal bere piu' liquidi (in particolare acqua), stare in casa o in
zone ombreggiate e fresche a ventilare l'abitazione, fino ad evitare esercizi fisici non necessari all'aperto o in luoghi non
condizionati.
Se si percepisce un surriscaldamento corporeo, si legge ancora, oltre ad aumentare la ventilazione in casa, usando un
condizionatore se e' possibile, fare anche docce e bagni extra o recarsi in luoghi vicini in cui vi sia l'aria condizionata. Per
conoscere i servizi a cui ci si puo' rivolgere in caso di necessita', telefonare all'Asl, all'Urp, soggetto abilitato, al pari delle
Circoscrizioni a dare la possibilta' di usufruire delle aree di accoglienza predisposte dal Comune.
pg/rg/lv
(Asca)
Data:
02-07-2010 AscaCALDO: PERUGIA, DOMANI E DOMENICA ATTIVATO LIVELLO EMERGENZA
2.
Argomento: Pag.NAZIONALE 11
BOLZANO: RIPARTIZIONE FORESTALE, AUMENTA PERICOLO INCENDI
(ASCA) - Bolzano, 2 lug - ''L'annunciata ondata di grande caldo e il rapido innalzamento delle temperature aumentano in
questi giorni il pericolo di incendio nei boschi altoatesini''. Lo annuncia la Ripartizione Foreste della Provincia di
Bolzano, invitando i cittadini a rispettare alcune regole e a collaborare alla tutela del patrimonio boschivo.
A tale proposito, il Servizio forestale invita i cittadini a rispettare il divieto generale di accendere fuochi ad una distanza
inferiore ai 20 metri dal bosco. Si consiglia, inoltre, di evitare qualsiasi altra causa di innesco delle fiamme, a cominciare
dal mozzicone di sigaretta gettato a terra.
In caso di avvistamento di un principio d'incendio boschivo, i cittadini sono invitati ad informare immediatamente, tramite
il numero telefonico di emergenza 115, la centrale del Corpo Permanente dei Vigili del Fuoco di Bolzano.
A cominicare dal fine settimana la Provincia ha rafforzato il servizio di reperibilita' del personale forestale.
res/cam/rob
(Asca)
Data:
02-07-2010 AscaBOLZANO: RIPARTIZIONE FORESTALE, AUMENTA PERICOLO INCENDI
.
Argomento: Pag.NAZIONALE 12
ABRUZZO/RICOSTRUZIONE: PANNELLA, CHIODI UNICO EX SINDACO MAI CRITICATO
(ASCA) - L'Aquila, 2 lug - ''Domani incontrero' volentieri il presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi. E' l'unico
ex Sindaco di Teramo al quale non ho potuto mai fare grossi addebiti. Neanche riguardo al lotto zero''. Lo ha detto il
leader dei Radicali italiani, Marco Pannella, a margine di una conferenza stampa nella sede del Comune dell'Aquila, sulle
questioni ancora aperte nel territorio terremotato.
L'entourage di Pannella ha, infatti, comunicato che il Governatore d'Abruzzo fara' visita, domani pomeriggio, al tendone
di piazza Duomo, dove e' in programma la seconda delle tre giornate del Comitato nazionale del partito. Il leader radicale
si e' detto invece meno felice di salutare l'ex presidente della Provincia dell'Aquila, Stefania Pezzopane.
iso/sam/ss
(Asca)
Data:
02-07-2010 AscaABRUZZO/RICOSTRUZIONE: PANNELLA, CHIODI UNICO EX SINDACO MAI
CRITICATO.
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ABRUZZO/RICOSTRUZIONE: CIALENTE AI RADICALI, SOSTENETE TASSA SCOPO
(ASCA) - L'Aquila, 2 lug - Tassa di scopo, o contributo di solidarieta', per assicurare un flusso certo e continuo di risorse
per la ricostruzione vera (materiale ed economica). E zona franca. Il sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente, le aveva
chieste al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, due giorni dopo il terremoto di un anno fa.
Stesse richieste che il Primo Cittadino dell'Aquila ha rivolto oggi alla delegazione dei Radicali italiani che in citta'
terranno il Comitato nazionale.
Cialente ha delineato il quadro delle questioni ancora aperte: i 32 mila sfollati ancora sulla costa, il pagamento delle tasse
ripristinato da ieri, la restituzione del pregresso di 14 mesi dal primo gennaio 2011 in 60 rate e, soprattutto, lavori nelle
case B e C bloccati per mancanza di soldi e conseguente esborso di 15-20 milioni al mese per le strutture ricettive in cui
sono costretti i proprietari degli immobili. Ai Radicali, a Franco Marini, ed ai parlamentari tutti, Cialente ha fatto appello
affinche' non manchi il loro impegno, in sede di dibattito sulla manovra finanziaria, per tassa di scopo e zona franca, per
la quale ha auspicato una battaglia forte.
iso/rg/bra
Data:
02-07-2010 AscaABRUZZO/RICOSTRUZIONE: CIALENTE AI RADICALI, SOSTENETE TASSA
SCOPO.
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PROTEZIONE CIVILE: PRESENTA ATLANTE RISCHIO MAREMOTO IN AREA CATANIA
(ASCA) - Catania, 2 lug - E' stato presentato a Sant'Agata li Battiati (CT), nella sede del dipartimento regionale di
protezione civile, ''l'Atlante delle zone a rischio maremoto nell'area di Catania''. Il documento, si legge in un comunicato,
e' il risultato degli studi relativi al progetto europeo denominato SCHEMA (SCenarios for Hazard induced Emergencies
Management) finanziato dall'Ue e che riguarda ben 11 organizzazioni, europee e nordafricane: Catania, unica in Italia, e'
una delle cinque citte' test scelte nell'area euro mediterranea.
Stefano Tinti, capo del Gruppo Maremoti dell'Universita' di Bologna, partner italiano del progetto, ha illustrato cinque
scenari possibili di maremoto ritenuti significativi, frutto di moderne elaborazioni e simulazioni. Gli elaborati tengono
conto degli eventi sismici storici verificatisi in Grecia nel 365 d.C. ad Augusta nel 1693 e nello stretto di Messina nel
1908. Per Giovanni Spampinato, responsabile della protezione civile regionale per la provincia di Catania ''Queste mappe
- ha detto- possono costituire uno scenario per la pianificazione d'emergenza e per la realizzazione di un efficiente sistema
d'allarme. Inoltre i comuni interessati potranno aggiornare i piani comunali di protezione civile alla luce delle nuove
conoscenze''.
res-rg/sam/lv
(Asca)
Data:
02-07-2010 AscaPROTEZIONE CIVILE: PRESENTA ATLANTE RISCHIO MAREMOTO IN AREA
CATANIA.
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ABRUZZO/RICOSTRUZIONE: CONSULTA PROVINCIA, PRIMI ESAMI DEL CRATERE
(ASCA) - L'Aquila, 2 lug - La Commissione consiliare per la Ricostruzione della Provincia dell'Aquila si e' riunita oggi a
Sant'Eusanio Forconese. La visita nelle zone rosse dei centri storici di Villa Sant'Angelo, San Demetrio Ne' Vestini,
Fontecchio, Fagnano Alto e Sant'Eusanio Forconese ha anticipato ai 12 membri della Consulta, ai quali si sono uniti
anche molti consiglieri provinciali, i dati ufficiali della drammatica situazione in cui versano i Comuni della Valle
Subequana. Si tratta di beni culturali inestimabili totalmente devastati, di un vasto patrimonio edilizio privato distrutto e di
aziende bloccate dal terremoto che, ad oggi, non riescono a riprendere regolarmente la loro attivita'.
Presenti, oltre ai Sindaci della zona, il presidente del Consiglio provinciale, Filippo Santilli, e l'assessore alla
Ricostruzione, Mimmo Srour. ''Guardare la devastazione di quei luoghi con i propri occhi - ha commentato Srour - e'
l'unico modo per capire come puo' sentirsi la gente che li abita. Ci sono monumenti, come la chiesa di Santi'Eusanio
Forconese Martire, che per incuria e ritardi rischia di crollare anche nelle parti risparmiate dal terremoto; stessa fotografia
per gli altri edifici pubblici e privati''. ''Se la Consulta consiliare per la Ricostruzione - ha proseguito Srour - continuera' a
riunirsi nelle sedi delle amministrazioni piu' colpite dal sisma dara' un segno tangibile della vicinanza che la Provincia
deve garantire soprattutto ai comuni piu' piccoli''.
iso/rg/ss
Data:
02-07-2010 AscaABRUZZO/RICOSTRUZIONE: CONSULTA PROVINCIA, PRIMI ESAMI DEL C
RATERE.
Argomento: Pag.NAZIONALE 16
POLITICA
02-07-2010
l�esperto
«Un�altra eruzione? Ipotesi improbabile E i residui non sono poi così pericolosi»
DAL NOSTRO INVIATO A REYKJAVIK
« L� eruzione dell�Eyjafjallajokull si è conclusa. L�ipotesi che possano entrare in attività altri vulcani è solo un�ipotesi ».
Piergiorgio Scarlato è il capo della missione dell�Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia che studia le ceneri del
vulcano islandese. Fino ad aprile il laboratorio HP-HT dell�istituto italiano veniva preso in considerazione solo quando si
dovevano tagliare i finanziamenti alla ricerca - la scure potrebbe cadere presto sulla convenzione con la Protezione civile
(-30%), sulla spesa ordinaria (-10%) e sui precari (400 posti a rischio) - perché, almeno in Italia, pochi sanno che gli
uomini di Scarlato sono tra i massimi esperti mondiali di ceneri vulcaniche. Si dice che dopo il Eyjafjallajokull erutterà anche il Katla. È così? Non c�è nessuna evidenza scientifica. Qualcuno ha avanzato quest�ipotesi sulla base di coincidenze storiche, perché
durante la precedente eruzione dell�Eyjafjallajokull, nel 1823, entrò in attività il Katla, che è un vulcano che
potenzialmente potrebbe dare molti più problemi per la grandezza delle sue eruzioni, ma al momento non ci sono dati
geofisici che confermino una simile ipotesi e noi ci basiamo su quelli per prevedere le eruzioni vulcaniche. Se dovesse avvenire, i cieli europei sarebbero off limits? Il caso dell�Eyjafjallajokull è stato eccezionale, può ripetersi ma debbono presentarsi di nuovo alcune variabili.
Dev�esserci un�eruzione violenta e deve avvenire in prossimità di un ghiacciaio, perché la 'nube vulcanica' si forma solo se
c�è acqua che è il motore dell�attività esplosiva che così determina la frammentazione del magma che arriva in superficie
dall�interno della terra fino a ridurlo in cenere finissima. Diversamente le ceneri sono molto più grossolane e ricadono
nelle aree circostanti, più o meno vicino secondo la potenza eruttiva: in questo caso, essendosi combinati diversi fattori
'favorevoli' sono arrivate in quantità importanti anche a centinaia di chilometri di distanza. Perché si ripeta un blocco del
traffico aereo, è quindi necessario che l�eruzione sia violenta e 'umida': solo così si formano le polveri sottili, cioè la
cenere assume dimensioni microscopiche, e viene proiettata dall�eruzione fino a ottomila metri di altezza, dove, altra
variabile, deve incontrare dei venti capaci di trasportarla verso l�Europa, com�è avvenuto questa volta. Una combinazione
di fattori non frequente, tant�è vero che non sempre un�eruzione paralizza il traffico aereo di un�ampia regione. In passato,
quando eruttava l�Etna, venivano chiusi - e solo in alcuni casi - gli aeroporti di Catania e Reggio Calabria ma tutto finiva
lì perché la nube si spostava sul Mar Mediterraneo. Le ceneri cadute intorno al vulcano sono pericolose? Questi materiali sono fatti di silice per il 60% e poi di magnesio, ferro, potassio, zolfo& Minerali inquinanti o benefici,
secondo la percentuale e la quantità di cenere disseminata sul terreno. In alcuni terreni della zona di Vik, che avete
visitato, sicuramente avremo un�acidificazione e so che gli allevatori hanno integrato l�alimentazione del bestiame - che
normalmente viene lasciato al pascolo - con foraggio di magazzino, per evitare intossicazioni. Possono provocare danni alle persone? Se ingerite possono provocare gastriti o enterocoliti e se inalate asma o bronchiti: ma questo può avvenire,
verosimilmente, solo durante l�eruzione, quando possono anche irritare gli occhi. Le ceneri che si trovano ora sul terreno
islandese possono avere solo delle conseguenze 'agricole': se l�ash-fall, come lo chiamiamo noi, supera i due-tre
centimetri, la coltre silicea soffoca le colture, mentre se si tratta di pochi millimetri costituisce un ottimo fertilizzante. In
pratica, nella maggior parte delle aree colpite dalla caduta delle ceneri i contadini islandesi quest�anno non dovranno
concimare. Paolo Viana Per Scarlato, capo della missione dell�Ingv, non ci sono evidenze scientifiche di un nuovo evento eruttivo da parte di altri
Data:
02-07-2010 Avvenire«Un'altra eruzione? Ipotesi improbabile E i residui non sono poi così
pericolosi»
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vulcani
Data:
02-07-2010 Avvenire«Un'altra eruzione? Ipotesi improbabile E i residui non sono poi così
pericolosi»
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Lug 10 2
Pubblicato da Gianluigi Filippelli alle 10:18 in Ambiente, News
Dopo il terremoto del Cile, un gruppo di ricerca guidato da Tony Song del JPL della Nasa, in Pasadena, utilizzando i dati
forniti dalla Global Differential GPS (GDGPS), ha cercato di predire (con successo) le dimensioni dello tsunami
conseguente al sisma. La rete GDGPS, gestita dal JPL, combina dati globali e regionali provenienti in tempo reale da
centinaia di siti e stima la loro posizione ogni secondo. E' in grado di rilevare grandi movimenti così come piccoli
spostamenti dell'ordine del centimetro.
Questo test positivo dimostra che i sistemi GPS costieri possono essere efficacemente utilizzati per predire le dimensioni
degli tsunami. Questo potrebbe consentire alle agenzie responsabili di migliorare gli avvisi che possono salvare vite e
ridurre i falsi allarmi che disturbano inutilmente la vita dei residenti delle coste.Il gruppo di Song ha concluso che il
terremoto del Cile, il 5.o più grande mai registrato, avrebbe generato uno tsunami moderato, o locale, piuttosto che uno in
grado di causare una significativa distruzione del Pacifico: alla fine, gli effetti all'esterno dell'area cilena sono stati
relativamente piccoli.
Le previsioni di Song e colleghi sono state successivamente confermare con opportune misure sulla superficie del mare
grazie ai satelliti Jason-1 e Jason-2, una collaborazione tra la Nasa e l'agenzia spaziale francese.
John LaBrecque, responsabile del programma Solid Earth and Natural Hazards, ha commentato:
E' stato dimostrato il valore delle osservazioni in tempo reale coordinate dai GPS di precisione, dai satelliti per l'altimetria
e dagli avanzati modelli sulla TerraIl metodo di predizione di Song, pubblicato nel 2007, stima l'energia che un terremoto
sottomarino trasferisce all'oceano per generare uno tsunami. La predizione si basa sui dati forniti dalle stazioni costiere
vicine a un dato epicentro, insieme con le informazioni sulla pendenza della scarpata oceanica, ovvero la discesa che porta
dal bordo della piattaforma continentale fino al fondo dell'oceano.
I sistemi di allerta usuali si basano sulla stima della posizione di un terremoto, sulla profondità e magnitudine per
determinare se verrà generato o meno uno tsunami. Tuttavia, in varie occasioni si è visto che la magnitudine di un
terremoto non è un indicatore affidabile circa le dimensioni dello tsunami. Altro indicatore utilizzato con i modelli
precedenti è lo spostamento verticale del fondale marino: la teoria di Song afferma che anche i moti orizzontali
contribuiscono all'energia dello tsunami.
Quando poi il 27 febbraio il terremoto ha colpito, il moto del suolo è stato catturato dalla rete di stazioni GDGPS della
Nasa a Santiago del Cile, circa 146 miglia dall'epicentro del terremoto. Questi dati sono stati resi disponibili a Song pochi
minuti dopo il terremoto, consentendogli di derivare il moto del fondale marino.
In base a questi dati, poi, Song ha anche calcolato l'energia dello tsunami, classificandolo come moderato (4,8 su una
scala di 10, con 10 i più distruttivi). Le sue conclusioni erano basate sul fatto che il moto del fondo rilevato dai GPS
indicava che l'energia trasferita era molto piccola.
Siamo stati fortunati ad avere una stazione sufficientemente civina all'epicentro. Un'ampia collaborazione internazionale è
necessaria per densificare la rete di GPS in modo tale da coprire adeguatamente tutte le zone di faglia che possono
generare grandi terremoti nel mondo.conclude Yoaz Bar-Sever del JPL.
(da NASA Demonstrates Tsunami Prediction System; ne ha parlato anche Oggi Scienza)
Data:
02-07-2010 BlogosferePredire la potenza di uno tsunami
Argomento: Pag.NAZIONALE 19
Società
PERSONAGGI
di Daniela Condorelli Si chiama Jill Robinson. Con la sua associazione si batte per liberare questi animali. Ai qualiin Cina si ruba la bile
È conosciuta così, come l'angelo degli orsi. Ma Jill Robinson non è solo questo. È colei che sta istillando il rispetto per gli
animali in uno dei paesi in cui la parola diritto associata a quattro zampe non è mai esistita. In Cina, e anche in Vietnam,
Jill ha aperto due santuari dove vengono ospitati gli orsi liberati dalle "fabbriche della bile". Ha attivato programmi di
pet-therapy negli ospedali e nei centri per disabili. Ha incontrato oltre 7 mila bambini nelle scuole parlando di rispetto.
Sono 330 gli "orsi della luna", dalla falce bianca sul petto, che Jill e i volontari di Animal Asia Foundation
(animalsasia.org) hanno salvato dalle torture cui vengono sottoposti per soddisfare la richiesta di bile usata nei prodotti di
medicina tradizionale. L'ultima liberazione, documentata sul sito, risale a fine aprile; a gennaio in Vietnam, tra gli orsi
liberati, c'era anche un esemplare chiamato Italia in onore dei sostenitori italiani che hanno la loro prima sezione di
Animal Asia a Genova (tel. 010 2541998, orsidellaluna.org). Ecco come Jill Robinson, caparbia bionda cinquantenne, si
racconta a "L'espresso".
Quando nasce il suo sogno?
"Come spiego nelle scuole, credo che ognuno di noi riceva messaggi che può ignorare o ascoltare e che tracciano la sua
vita. Io ho ricevuto il mio nel 1993 da un'orsa rinchiusa in una gabbia. Aver ascoltato quel messaggio ha decretato la
nascita di Animal Asia. Quando penso agli orsi della luna orribilmente mutilati e ingabbiati per decenni penso che siano
una fonte di ispirazione per un cambiamento più radicale. Il modo in cui trattiamo gli animali è legato all'equilibrio del
pianeta".
Ci racconta la sua prima visita a una "fabbrica della bile"?
"Mi ero unita a un tour organizzato in una fattoria del sud della Cina quando riuscii a infilarmi in un sotterraneo dove
tenevano prigionieri gli orsi. Rimasi inorridita da quella camera di torture, ma scattai delle foto. Quando mi sentii toccare
mi voltai in preda al terrore: un'orsa mi fissava, una zampa tra le sbarre. Istintivamente la toccai e promisi che sarei
tornata. E iniziò il sogno di riscatto degli orsi della luna".
Cos'è cambiato da quella tacita promessa d'aiuto?
"Sono molte le sfide nel nostro lavoro, ma quella più ardua è abbattere il muro di silenzio. Ci sono ancora oltre 10 mila
orsi ingabbiati nelle "fabbriche della bile" cinesi e vietnamite; a oggi Animal Asia ne ha riscattati 330 che ora sono ospiti
dei nostri due santuari, accuditi da veterinari e volontari. Stiamo lavorando con le autorità e con i medici locali per
convincerli che questa pratica è dannosa anche per gli esseri umani. I progetti Dr Dog e Professor Paws, che portano nelle
scuole l'educazione al rispetto degli animali, raggiungono ogni anno migliaia di individui nelle comunità asiatiche. I nostri
santuari sono una fonte importante di reddito per le comunità locali: ogni settimana 7 mila chili di frutta e verdura
vengono consegnati nel solo santuario cinese".
Sta assistendo a una trasformazione culturale? La sensibilità verso gli animali cambia?
"Dal 1991, anno in cui ho avviato il progetto Dr Dog, Animals Asia ha lavorato perché gli animali fossero riconosciuti
come amici e non come cibo o pelliccia. Oggi abbiamo centinaia di cani che danno amicizia ai pazienti di ospedali e
comunità in sette paesi asiatici. Uno di loro, Dahei, è stato salvato mentre lo portavano al macello. Ha portato il sorriso ai
bambini devastati dal terremoto di Sichuan. I cambiamenti sono continui. Eravamo soli, ora collaboriamo con 60
associazioni".
Il futuro di Animal Asia?
"Continuare a lavorare finché le fabbriche della bile esisteranno solo nei libri di storia". n
Sempre in gabbia
Sono 3 mila anni che la medicina cinese usa la bile degli orsi nei rimedi di medicina tradizionale, anche se esistono
Data:
02-07-2010 L'Espresso (abbonati)La signora degli orsi
Argomento: Pag.NAZIONALE 20
prodotti di sintesi e di erboristeria meno costosi. La produzione è diventata così massiccia che alcuni allevatori vendono la
bile di orso persino come componente di shampoo, lozioni e vino. La bile viene estratta dall'animale che vive in gabbie
luride e anguste con un catetere perennemente inserito nella cistifellea. Una volta estratta è venduta a 500 dollari al chilo.
Data:
02-07-2010 L'Espresso (abbonati)La signora degli orsi
Argomento: Pag.NAZIONALE 21
Piazza Affari finisce ko con le banche
da Finanza&Mercati del 03-07-2010
Una miscela ribassista composta dai timori di una crisi di liquidità in Europa, dall'inattesa frenata dell'economia cinese
rappresentata dal taglio del superindice economico e dal crollo della fiducia dei consumatori Usa, ha affossato i listini
europei. Sotto pressione le banche, anche in vista della scandenza, domani, di prestiti a un anno per 442 miliardi concessi
dalla Bce agli istituti europei. Evento che, secondo gli operatori, potrebbe portare a una crisi di liquidità.
Il verdetto è impietoso. Il paniere delle 50 blue chip dell'Eurozona ha bruciato il 4,21% del suo valore, con l'Eurostoxx
sceso a 2.556 punti. Le Borse europee in base all'indice Stoxx 600 hanno bruciato ieri oltre 150 miliardi. Piazza Affari ha
ceduto il 4,44%, Madrid è arrivata a perdere il 5,45 per cento.
Le vendite hanno affondato i minerari (-4,95%), i bancari (- 4,54%) e le auto (-4,41%). Ribassi inferiori al 2% solo per i
settori alimentare, health care, immobiliare e retail.
A innescare il terremoto è stata la Cina con la Borsa di Shanghai che ha chiuso con un tonfo del 4,30% sulla
preoccupazione alimentata dalla revisione in forte calo del superindice economico del Conference Board da 1,5% a
+0,3%. Ha inoltre pesato il maxi-collocamento da 22,3 miliardi di dollari annunciato dalla Agricoltural Bank of China con
una forchetta di prezzo ben inferiore alle stime degli analisti che ha alimentato la pressione delle vendite sul settore
finanziario. Da Shanghai il contagio si è allargato al resto delle Borse asiatiche. Tokyo ha chiuso in netto ribasso la seduta
odierna, a seguito anche del forte recupero dello yen sul dollaro. In chiusura l'indice Nikkei 225 ha perso 123 punti a
9.570.
Wall Street non è rimasta indenne all'onda ribassista, accentuata a sua volta dal dato deludente sulla fiducia dei
consumatori Usa. Il Dow Jones è sceso sotto i 10.000 punti, quota che aveva recuperato il 10 giugno, arrivando a perdere
nel corso della seduta oltre due punti percentuali. Peggio il Nasdaq, visto in calo di oltre il 3 per cento.
A Piazza Affari le peggiori sono state le banche tra cui Intesa Sanpaolo (-7,76%) Bpm (-6,27%), Unicredit (-5,64%),
Banca Mps (-5,58%) e Ubi Banca (-5,31%). Forti prese di beneficio su Fiat (-5,92%) mentre ha tenuto Terna (-0,59%).
Sul Ftse Mib solo segni rossi. Hanno perso meno del listino soprattutto Campari (-1,41%) e Parmalat (-2,45%). Male i
petroliferi, che hanno pagato la debolezza del prezzo del petrolio, sceso verso 75,5 dollari al barile. Eni ha segnato una
flessione del 3,63% e Saipem del 4,82%. Sul resto del listino in forte calo MolMed e Indesit, mentre Fintel e Marcolin
hanno guadagnato rispettivamente il 5% e il 4,40%.
Nel complesso il controvalore degli scambi nella seduta di ieri è stato di 3,056 miliardi di euro, in aumento rispetto ai
2,655 miliardi di euro registrati nella vigilia.
Data:
03-07-2010 Finanza e MercatiPiazza Affari finisce ko con le banche.
Argomento: Pag.NAZIONALE 22
Grazie al Gruppo sarà valorizzato l'apporto delle varie associazioni di Protezione Civile del territorio
Venerdi 2 Luglio 2010 - Dal territorio
Domani alle 10, presso la sala consiliare del Comune di Taormina, sarà presentato il Gruppo Interforce di Protezione
Civile della Jonica, patrocinato dai Comuni di Taormina e Letojanni e dal Dipartimento Regione Sicilia della Protezione
Civile.Tra chi prenderà parte alla presentazione di domani anche il sindaco di Taormina, l'assessore provinciale alla
Cultura Mario D'Agostino, il sindaco di Letojanni Giovanni Mauro e il dirigente Drpc - Dipartimento Regionale
Protezione Civile - Pietro Lo Monaco.
L'obiettivo di questo nuovo Gruppo Interforce sarà quello di valorizzare l'apporto delle diverse associazioni di Protezione
civile del territorio, così da garantire professionalità in caso di calamità o emergenze.
(red)
Data:
02-07-2010 Il Giornale della Protezione Civile.itTaormina, presentazione del Gruppo Interforze di Protezione Civile
Argomento: Pag.NAZIONALE 23
La Protezione Civile adotterà interventi di prevenzione mirati per la popolazione a rischio
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Venerdi 11 Giugno 2010
Ondate di calore, attivo il Sistema Nazionale di Sorveglianza, previsione e allarme
tutti gli articoli » Venerdi 2 Luglio 2010 - Attualità
Secondo quanto riportato dal Dipartimento della Protezione Civile, nelle giornate di oggi e domani le temperature sono
destinate ad alzarsi ulteriormente; aumenterà anche l'umidità, comportando l'incremento dell'afa. Le ondate di calore
riguarderanno in particolare il nord Italia, mentre al centro e al sud si registreranno condizioni meteorologiche più
favorevoli.
Il bollettino del sistema di prevenzione delle ondate di calore, consultabile online sul sito della Protezione Civile riporta
livelli di allerta 2 e 3 per tutto il week-end in diverse città italiane. La Protezione Civile segnala in particolare Venezia e
Torino, per le quali è previsto un livello di allerta 3 (Ondata di calore: condizioni meteorologiche a rischio che persistono
per tre o più giorni consecutivi) per la giornata di oggi, mentre in altre sette città l'allerta sarà di livello 2 (temperature
elevate e condizioni meteorologiche che possono avere effetti negativi sulla salute della popolazione a rischio). Per
domani invece, livello di allerta 3 nelle città di Bolzano, Bologna, Brescia, Torino, Trieste e Venezia, mentre passeranno
al livello 2 anche Roma e Perugia. Nelle città segnate dal livello 3, la Protezione Civile adotterà degli interventi di
prevenzione mirati alla popolazione a rischio.
Tra le città a livello di allerta 2 per oggi anche Milano, dove le temperature arriveranno fino a 38 gradi percepiti. Il vice
sindaco Riccardo De Corato ha comunicato che "la Protezione Civile comunale è pronta a prestare soccorso e assistenza
agli anziani che resteranno in città nei mesi più caldi", inoltre, su richiesta dell'assessorato ai Servizi Sociali, organizzatore
del Piano Anticaldo, saranno a disposizione dei cittadini circa 200 volontari che distribuiranno 3 mila litri tra acqua e
aranciate agli anziani: "un servizio che porterà refrigerio ai tanti anziani che nei mesi estivi, soli in città, chiedono aiuto e
assistenza" ha dichiarato l'assessore Moioli.
Emergenza caldo anche a Bolzano, dove le temperature massime nei prossimi giorni oscilleranno tra i 34 e i 37 gradi. In
questa città, da oggi a lunedì 5 luglio sarà attivo il programma "Un'estate da brivido", organizzato dal Comune insieme
all'Assb - Azienda servizi sociali - alle associazioni della Rete anziani e alla Protezione Civile dell'ANA locale, per offrire
compagnia e refrigerio agli anziani che sono rimasti in città.
Colpita dall'ondata di calore anche l'Emilia Romagna, dove il caldo si farà sentire in particolare a Bologna e nei comuni
limitrofi della pianura. Già allertati il pronto soccorso, gli ospedali, le case di cura e le strutture di assistenza per gli
anziani, e contro il caldo è stato anche attivato il numero verde 800 562 110, attivo 24 ore su 24 tutti i giorni, dove si
possono ricevere informazioni sui rischi per la salute e su quali sono i comportamenti corretti da adottare in caso di ondata
di calore. Inoltre, per gli ultrasettantacinquenni e per gli anziani fragili, il CUP 2000 gestisce per conto della Conferenza
Territoriale Sociale e Sanitaria e dell'Azienda USL di Bologna il progetto "e-Care Oldes", un servizio di telecompagnia
con telefonate bisettimanali, attività di socializzazione presso strutture ricreative ed eventuali servizi di assistenza a
domicilio.
Un numero verde (800 896980) sarà attivato da domani anche all'Asl Napoli 1 Centro, per fornire assistenza agli anziani
ma a cui tutti i cittadini potranno rivolgersi dalle 8 alle 20 durante tutti i fine settimana di luglio; da agosto, il servizio
"Estate serena anziani" sarà esteso a tutti i giorni della settimana: si tratta di interventi che rientrano nel Piano Ondate di
Calore Estate 2010.
(red - eb)
Data:
02-07-2010 Il Giornale della Protezione Civile.itOndate di calore, livello 2 e 3 in diverse città italiane
Argomento: Pag.NAZIONALE 24
L'incontro ha fornito l'occasione per definire le modalità di collaborazione e di coordinamento per quanto riguarda gli
incendi boschivi e la formazione del volontariato
Venerdi 2 Luglio 2010 - Dal territorio
Si è tenuto mercoledì 30 giugno presso il Centro Operativo Polifunzionale di Sospirolo, in provincia di Belluno, un i
ncontro tra Daniele Stival, assessore veneto alla Protezione Civile, e i vertici dell'organizzazione regionale dei Vigili del
Fuoco al fine di definire le modalità di collaborazione e di coordinamento in materia di antincendio boschivo e di
formazione del volontariato.
Come spiegato da Stival, "è stato un primo proficuo scambio di idee e valutazioni con la direzione interregionale e con i
comandanti provinciali dei Vigili del Fuoco al fine di consolidare l'azione di controllo del territorio in un periodo
particolarmente delicato come quello estivo, quando le numerose ed estese aree boschive della nostra regione sono
maggiormente a rischio di incendio". L'assessore ha anche aggiunto che è stata anche l'occasione per "discutere delle
future attività in materia di protezione civile ed in particolare del ruolo insostituibile svolto dai Vigili del Fuoco in materia
di formazione dei volontari".
Stival ha poi fatto riferimento al lavoro straordinario svolto dai volontari della regione, che "forniscono gratuitamente il
loto impegno per la salvaguardia del territorio" aggiungendo che è "nostro compito far sì che le loro dotazioni siano
adeguate, ma anche, e io direi soprattutto, il loro addestramento, affinché possano fronteggiare le diverse situazioni di
rischio con la necessaria preparazione".
(red)
Data:
02-07-2010 Il Giornale della Protezione Civile.itIncendi boschivi, incontro tra i Vigili del Fuoco e l'assessore Stival
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La regione Abruzzo, che ha 3/4 del territorio classificato come sismico ed il restante classificato come zone soggette a
rischio idrogeologico
Venerdi 2 Luglio 2010 - Istituzioni
Il capogruppo dell'Udc in Consiglio regionale d'Abruzzo, Antonio Menna, si dichiara contrario alle estrazioni di
idrocarburi in regione : al Centro oli di Ortona, alla estrazione del gas a Bomba e alle troppe perforazioni sul territorio
abruzzese e pertanto chiede al Governatore Chiodi ''di adoperarsi, presso la Conferenza Stato Regioni, per impedire lo
scempio delle perforazioni nella regione''. E aggiunge: " L'Udc non e' contro la ricerca degli idrocarburi, ma istanze,
permessi, concessioni, pozzi e piattaforme richieste ed ottenenti nella nostra Regione ci preoccupano e ci pongono un
seria riflessione. Se e' vero che ad oggi ben il 51% del territorio abruzzese e' interessato da richieste o concessioni di
ricerca, estrazione o stoccaggio di idrocarburi con percentuali del 66% nel Teramano, del 67% nel Pescarese e fino al 73%
nella provincia di Chieti, credo che la Regione debba seriamente porsi il problema e far sentire la propria voce''. Menna
fornisce altri dati a sostegno della sua posizione: 221 Comuni su 305, pari al 72,5%, in cui ricade la popolazione
residente, a cui si aggiungono 6.241 km quadrati di mare antistante la costa abruzzese, sono interessati da attività di
ricerca ed estrazione di idrocarburi. E aggiunge: ''La regione Abruzzo, che ha 3/4 del territorio classificato come sismico
ed il restante classificato come zone soggette a rischio idrogeologico, non può permettere che diventi come una gruviera.
La nostra Regione punta sull'industria ma anche e soprattutto sul turismo e queste attività contrastano con tale vocazione''.
Menna conclude: ''E' chiaro che la situazione del petrolio in Abruzzo e' gravissima. Il disegno di legge presentato dal
Presidente Chiodi e' un tentativo di arginare il problema ma non risolve la questione delle piattaforme a mare lungo la
costa abruzzese e Teatina, a grande vocazione turistica''.
(red.J.G.)
Data:
02-07-2010 Il Giornale della Protezione Civile.itAbruzzo: Menna (Udc) contro l'estrazione di idrocarburi
Argomento: Pag.NAZIONALE 26
Da domani a Trichiana 28 ragazzi coinvolti un progetto di educazione e sensibilizzazione alla cultura di protezione civile
Venerdi 2 Luglio 2010 - Dal territorio
Prende il via domani a Trichiana (BL), l'iniziativa "Anch'io sono la protezione civile", che coinvolgerà ventotto ragazzi
delle scuole medie di Trichiana nell'ambito di un progetto di educazione e sensibilizzazione alla cultura di protezione
civile. Sono previsti sette giorni intensi e impegnativi, con lezioni ed esercitazioni organizzate per avvicinare i ragazzi al
mondo della protezione civile. Ogni giorno verranno infatti svolte attività teoriche e pratiche su temi precisi: le
caratteristiche del territorio boschivo e l'orientamento; le buone pratiche per la prevenzione degli incendi e gli strumenti di
previsione e allertamento; le modalità di intervento sull'incendio boschivo e la fase post-emergenza; il rischio sismico e le
unità cinofile da soccorso; il primo soccorso e l'igiene ambientale; le azioni di risposta all'emergenza, i trasporti,
l'allestimento e gestione di una tendopoli; le telecomunicazioni e l'analisi dei possibili scenari, la stesura di un piano di
emergenza.
Gli studenti prenderanno parte direttamente alle attività previste, compreso il montaggio delle tende. Una giornata sarà
rivolta alla sicurezza in montagna e in luoghi impervi, per imparare come agire in sicurezza e quali strumenti utilizzare,
non solo in caso di emergenza di proteziona civile, ma anche nella quotidianità, esercitandosi con imbraghi, strumenti
utili, teleferica. Molte le simulazioni in programma, dall'esercitazione di orienteering a Brent de l'art, all'esercitazione
congiunta con le unità cinofila, alpinistica e sanitaria per imparare come agire in caso di eventi sismici. Ci sarà anche una
visita alla diga del Vajont, alla chiesa e al cimitero di Fortogna, alla sala operativa della Provincia di Belluno e del Corpo
forestale dello stato, al centro polifunzionale di Sospirolo, dove i ragazzi conosceranno da vicino i rischi degli incendi e le
modalità di intervento.
Il camposcuola si chiuderà sabato 10 luglio con la cerimonia di consegna degli attestati di partecipazione. Per una
settimana Trichiana sarà quindi punto di riferimento della protezione civile nazionale, assieme a Latina, che ospiterà un
secondo camposcuola. L'iniziativa, promossa dal Dipartimento della protezione civile nazionale, vedrà la partecipazione
della Regione Veneto, del Suem di Belluno, della Provincia di Belluno, del Comune di Trichiana, dell'Ana-protezione
civile con la sezione di Belluno e il gruppo "Ponte S. Felice" di Trichiana. E' inoltre prevista la collaborazione dei gruppi
scout per l'organizzazione delle attività serali.
(red.J.G.)
Data:
02-07-2010 Il Giornale della Protezione Civile.it"Anch'io sono la Protezione Civile": campo scuola per ragazzi
Argomento: Pag.NAZIONALE 27
Sono iniziate ieri sera le attività delle squadre del Soccorso Alpino e Speleologico
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Giovedi 1 Luglio 2010
"Cucco 2010", esercitazione di Soccorso Speleologico
tutti gli articoli » Venerdi 2 Luglio 2010 - Dal territorio
E' entrata nel vivo l'esercitazione nazionale di soccorso speleologico "Cucco 2010". Alle 22:00 di ieri sera i primi
volontari sono entrati nella grotta per stendere la linea telefonica; in poco più di 4 ore hanno raggiunto il luogo dove è
stato deciso di simulare l'incidente, dove sarà simulato il recupero del finto ferito, a 562 metri di profondità.
Durante la notte è entrata nella grotta una seconda squadra, composta da tecnici disostruttori del CNSAS, che si sono
occupati della messa in sicurezza di alcuni passaggi della grotta per facilitare il transito della barella. Terminato il lavoro
di bonifica (durata prevista di circa 4 ore) entrerà la prima squadra attrezzisti con il compito di predisporre gli ancoraggi
per le manovre di corda necessarie al recupero.
Questa mattina si svolgerà una conferenza stampa, durante la quale saranno illustrate le finalità e lo svolgimento di tutte le
operazioni. L'ingegner Branchini, della ditta GSE di Trieste, spiegherà inoltre ai presenti l'utilizzo di una camera
iperbarica recentemente acquistata, con il contributo della Protezione Civile, dal Corpo Nazionale Soccorso Alpino e
Speleologico, per interventi in cavità allagate.
(red)
Data:
02-07-2010 Il Giornale della Protezione Civile.itEsercitazione "Cucco 2010"
Argomento: Pag.NAZIONALE 28
Diverse simulazioni che hanno visto anche la partecipazione del Corpo Volontari AIB del Piemonte, oltre a Pubblica
Assistenza, Vigili del Fuoco e sommozzatori ed esperti del gruppo "Fusetti"
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Mercoledi 9 Giugno 2010
EU Command Post 2010, esercitazione internazionale
tutti gli articoli » Venerdi 2 Luglio 2010 - Dal territorio
Si è svolta domenica scorsa, il 27 giugno, a Borgosesia in provincia di Vercelli, la giornata dedicata alle Associazioni di
Volontariato e del soccorso che operano nella zona. Vi ha preso parte il Corpo Volontari AIB - Anti Incendio Boschivo -
del Piemonte, che ha avuto l'occasione di presentare al pubblico alcune delle attrezzature che ha disposizione per gli
interventi, molto frequenti in questa stagione, in caso di incendi nelle zone collinari e montane; tra queste attrezzature, i
nuovi fuoristrada agili e veloci, muniti di una riserva di liquido estinguente di circa 400 litri e di idranti nebulizzatori ad
alta pressione. Nel corso della giornata è stato simulato un principio di incendio, appiccato in piena sicurezza a delle
fascine appositamente predisposte, durante il quale due squadre di volontari AIB hanno dimostrato al pubblico
l'attrezzatura utilizzata negli interventi e le tecniche d'azione, estinguendo in breve tempo le fiamme.
Il personale sanitario della Pubblica Assistenza Bassa Valsesia di Serravalle Sesia e gli uomini del Comando Provinciale
dei Vigili del Fuoco di Vercelli sono stati invece impegnati nella simulazione di intervento su un grave incidente stradale,
con il coinvolgimento di due auto e di alcuni volontari che hanno finto di essere feriti e sono stati soccorsi. Un'altra
simulazione ha visto i Vigili del Fuoco intervenire per via aerea per raggiungere con una barella, sospesa insieme ad un
vigile alla punta di un'alta autoscala, la finta "vittima" di un incidente in cima al campanile della chiesa. Gli specialisti del
CNSAS hanno invece eseguito spettacoli evoluzioni con corde ed imbracature calate dall'alto del campanile a simulare
interventi in parete in montagna per il recupero di dispersi e feriti.
Borgosesia si trova ai piedi delle Alpi, nello scenario del Monte Rosa, ed è al centro di una delicata situazione
idrogeologica caratterizzata da profonde vallate e corsi d'acqua che in condizioni atmosferiche avverse possono dare
luogo ad alluvioni e frane. Per questo motivo, la Protezione Civile del Piemonte, insieme ai volontari del Coordinamento
della Provincia di Vercelli e dell'Associazione Nazionale Alpini hanno presentato alla popolazione alcuni dei mezzi e
delle attrezzature solitamente usati negli interventi di soccorso alla popolazione in situazioni di emergenza.
In mattinata in Piazza dei Martiri è stato allestito il modulo di coordinamento dei soccorsi, che viene solitamente utilizzato
per gestire nella zona di operazione uomini e mezzi mobilitati per l'emergenza tramite una rete di comunicazioni
multimediali completamente autonoma grazie all'utilizzo di una parabola satellitare: la stessa struttura utilizzata con
grande successo nell'esercitazione internazionale UE Command Post che si è recentemente svolta nel sud della Francia.
Oltre ai volontari AIB, presenti anche i sommozzatori e gli esperti del soccorso fluviale del gruppo "Fusetti", che hanno
illustrato le tecniche di salvataggio e di monitoraggio di fiumi e laghi e mostrato ai presenti le sofisticate attrezzature
subacquee di cui dispongono.
Daniele Berdini, coordinatore per l'occasione delle attività della Colonna Mobile Provinciale di Soccorso della Protezione
Civile, ha sottolineato l'importanza di giornate come questa, "occasioni di incontro con i cittadini che in ultima analisi
sono i soggetti a cui si rivolge l'universo delle organizzazioni di soccorso". Simulazioni ed attività come quelle che hanno
caratterizzato la giornata dedicata alle Associazioni di Volontariato "permettono di far conoscere quali sono le potenzialità
e le capacità di intervento delle componenti di Protezione Civile, illustrandone anche le modalità e le finalità, oltre a
dimostrare quanto lavoro e quanto impegno c'è a monte di operazioni che sembrano semplici e di routine, ma che sono
frutto di impegno continuo del personale che le prova, le riprova e le perfeziona nei minimi dettagli, fino a raggiungere
l'affiatamento, la preparazione e la professionalità che fanno di una squadra di soccorso una macchina perfetta in grado di
salvare delle vite o comunque di affrontare in sicurezza ed efficacemente una situazione di emergenza".
(red)
Data:
02-07-2010 Il Giornale della Protezione Civile.itBorgosesia, giornata dedicata alle Associazioni di Volontariato e del soccorso
Argomento: Pag.NAZIONALE 29
Dal 26 Giugno al 31 Luglio per i giovani residenti in uno dei Comuni che fanno capo alla sezione Ana Montegrappa
Venerdi 2 Luglio 2010 - Dal territorio
La sezione Ana Montegrappa, è promotrice dell'iniziativa: "Sei giorni di servizio civile con gli alpini", che sarà in
svolgimento dal 26 al 31 luglio, rivolta gratuitamente, ai giovani residenti maschi e femmine, dai 18 ai 25 anni; i contenuti
saranno: la gloriosa storia degli alpini, il loro impegno sui versanti del volontariato e della solidarietà, il ruolo e la
struttura della Protezione civile, e poi i primi "passaggi" in parete, le nozioni di primo soccorso e delle norme
anti-incendio, la visita guidata in alcuni siti. Il progetto, predisposto con l'assessorato alle Politiche giovanili, coinvolgerà
30 ragazzi, affiancati, oltre che dalle penne nere, dal personale dell'ospedale San Bassiano, del Cai, e dai vigili del fuoco.
Base operativa sarà quasi sicuramente la caserma San Zeno, non avendo ancora ottenuto dal Demanio il via libero per la
Montegrappa.
(red.)
Data:
02-07-2010 Il Giornale della Protezione Civile.it"Sei giorni di servizio civile con gli alpini"
Argomento: Pag.NAZIONALE 30
Il sopralluogo darebbe modo di valutare i risultati dei lavori effettuati
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Giovedi 1 Luglio 2010
La Protezione Civile e Bertolaso querelano L'Espresso
tutti gli articoli » Venerdi 2 Luglio 2010 - Attualità
In relazione allo stato della bonifica dell'ex Arsenale della Maddalena, oggetto dell'articolo pubblicato sul settimanale
L'Espresso in cui si parla del mancato completamento delle opere di bonifica, il Capo della Protezione Civile Guido
Bertolaso ha espresso ieri l'auspicio che la VIII Commissione - Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici - della Camera dei
Deputati possa recarsi al più presto sul luogo al fine di verificare direttamente lo stato dei lavori e i risultati delle
operazioni di bonifica e di smaltimento.
Il sopralluogo di questa Commissione, così come quello della XIII Commissione - Territorio, Ambiente e Beni ambientali
- del Senato della Repubblica, consentirebbe di verificare l'effettiva qualità dei lavori svolti nell'ex Arsenale, contribuendo
anche a ristabilire la verità sui fatti oggetto dell'inchiesta giornalistica di L'Espresso, definita "tanto dura quanto
infondata" dal Dipartimento della Protezione Civile, e per la quale Guido Bertolaso ha già avviato la predisposizione degli
atti per procedere con le azioni giudiziarie per diffamazione.
In una nota, il Dipartimento della Protezione Civile ha voluto inoltre ricordare il giudizio positivo sui lavori realizzati
all'isola della Maddalena, testimoniato anche dalla Commissione Europea: nonostante fosse stata inizialmente avviata una
procedura di infrazione in seguito agli esposti presentati da alcune associazioni ambientaliste, l'iter si era concluso l'anno
scorso a causa dell'infondatezza delle denunce.
(red)
Data:
02-07-2010 Il Giornale della Protezione Civile.itBonifica della Maddalena, Bertolaso ha chiesto un sopralluogo della
Commissione della Camera
Argomento: Pag.NAZIONALE 31
articolo di venerdì 02 luglio 2010
Ondata di caldo sull'Italia:
i termometri a 40 gradi,
da lunedì temperature giù
di Redazione
Arriva la prima ondata di calore sull'Italia: già per tutto il fine settimana sulle regioni centro settentrionali sono previste
temperature attorno ai 35-37 gradi. Ma da lunedì le temperature torneranno a scendere
Roma - Arriva la prima, vera, ondata di calore sull'Italia: già a partire da oggi e per tutto il week end sulle regioni centro
settentrionali sono previste temperature attorno ai 35-37 gradi, di 2/3 gradi sopra la media stagionale. E in alcuni casi,
soprattutto nelle grandi città, il termometro potrebbe sfiorare i quaranta gradi.
Arriva il caldo Il sistema di previsione delle ondate di calore del Dipartimento della Protezione Civile - che monitora la
situazione di 27 città italiane dal 15 maggio al 15 settembre - segnala che domani in sette città (Torino, Trieste, Venezia,
Milano, Bolzano, Bologna e Brescia) l'allerta sarà al livello 2, quello in cui si prevedono temperature elevate che possono
avere effetti negativi sulla popolazione. Nella giornata di sabato saliranno a nove le città a 'livello 2' (oltre a Trieste,
Milano, Bolzano, Bologna, e Brescia anche Roma, Rieti, Genova e Perugia) mentre Torino e Venezia faranno segnale il
livello 3 di allerta, il massimo. Si attendono dunque "condizioni meteorologiche di rischio che persistono per tre o più
giorni consecutivi" nei quali "é necessario adottare interventi di prevenzione mirati alla popolazione a rischio".
Evitare l'esposizione al sole Gli esperti invitano inoltre ad evitare prolungate esposizioni al sole e di dotarsi di scorte
d'acqua prima di mettersi in viaggio. Secondo il servizio meteo del Dipartimento le temperature saliranno costantemente
di uno, due gradi al giorno fino a domenica, soprattutto in Sardegna, sulle regioni centrali tirreniche e su tutta la zona
della pianura Padana. Tra lunedì e martedi è invece previsto un ritorno delle temperature ai livelli medi stagionali. Non si
tratta comunque di un'ondata di calore significativa, spiegano i meteorologi, anche se, essendo la prima della stagione,
potrebbe provocare qualche disagio in più. Per questo sono già state allertate tutte le strutture locali di protezione civile,
nonché i comuni, affinché i cittadini siano informati sulla situazione meteo e sui comportamenti da tenere in presenza
delle ondate. Alcune città, come Bolzano, hanno già fatto scattare i piani di emergenza per le categorie più deboli, anziani,
bambini e persone malate. A favorire l'arrivo del grande caldo, sottolineano ancora gli esperti, anche l'elevato livello di
umidità presente su buona parte dell'Italia, che fa sì che le temperature siano percepite come più alte rispetto a quella che
è la realtà.
© IL GIORNALE ON LINE S.R.L. - Via G. Negri 4 - 20123 Milano - P.IVA 05524110961
Data:
02-07-2010 Il Giornale.itOndata di caldo sull'Italia: i termometri a 40 gradi, da lunedì temperature
giù
Argomento: Pag.NAZIONALE 32
articolo di venerdì 02 luglio 2010
di Massimo De Manzoni
C'è il leghista che si crede Italo Balbo e dall'alto dello scranno di presidente dell'Aeroclub d'Italia, dove si è issato per
meriti politico-aviatori, compra un tot di velivoli e li battezza con i nomi di ministri e sottosegretari a lui cari (oltre che
con il suo, visto che c'era...).
C'è il governatore che invece la targa (della sua Regione) la mette ai dromedari. Sì, ai dromedari: acquistati con i soldi
pubblici e destinati alle popolazioni del deserto del Sahara.
C'è il sindaco innamorato dell'imperatore Nerone, quello che la leggenda dipinge intento a suonare la lira mentre Roma
viene divorata dall'incendio da lui stesso fatto appiccare. E questo sindaco non riesce proprio a tenere per sé la bruciante
passione: ha assoluto bisogno di farne partecipi anche i concittadini. A loro spese, ça va sans dire. E così il paese che
amministra è ora dominato dall'enorme statua del despota che trucidava mogli e cristiani a giorni alterni.
E poi, poteva mancare?, c'è il consigliere provinciale romano che si concede una bella nottata a base di coca e trans.
Siccome però nella prodezza era già stato preceduto da tale Piero Marrazzo, all'epoca presidente della Regione, e poiché
non ci si può mica accontentare di un semplice pareggio, ecco che il nostro decide di mescolare mestiere e piacere e
improvvisa un bel comizio dal balcone del viado brasiliano. Un trionfo, anche se incompreso dalla polizia. Da applausi
pure la giustificazione: «Stavo indagando, mi hanno incastrato».
Quattro flash arrivati ieri dal mondo della politica. A ulteriore dimostrazione di un impazzimento che - tra annunci, refusi,
favori, ruberie, pugnalate tra alleati, fascisti di sinistra, comunisti di destra, democristiani folgorati sulla via dell'antimafia
- sta lasciando basiti gli elettori.
C'è di buono che alla presentazione del libro di Patrizia «Escort» D'Addario, anziché la temuta ressa, si è registrato un
confortante vuoto: quattro giornalisti e quattro gatti. C'è ancora speranza.
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Data:
02-07-2010 Il Giornale.itLa casta è impazzita
Argomento: Pag.NAZIONALE 33
articolo di venerdì 02 luglio 2010
di Redazione
Arriva la prima ondata di calore sull'Italia: già per tutto il fine settimana sulle regioni centro settentrionali sono previste
temperature attorno ai 35-37 gradi. Temperature africane fino al 10 luglio
Roma - Arriva la prima, vera, ondata di calore sull'Italia: già a partire da oggi e per tutto il week end sulle regioni centro
settentrionali sono previste temperature attorno ai 35-37 gradi, di 2/3 gradi sopra la media stagionale. E in alcuni casi,
soprattutto nelle grandi città, il termometro potrebbe sfiorare i quaranta gradi.
Arriva il caldo Il sistema di previsione delle ondate di calore del Dipartimento della Protezione Civile - che monitora la
situazione di 27 città italiane dal 15 maggio al 15 settembre - segnala che domani in sette città (Torino, Trieste, Venezia,
Milano, Bolzano, Bologna e Brescia) l'allerta sarà al livello 2, quello in cui si prevedono temperature elevate che possono
avere effetti negativi sulla popolazione. Nella giornata di sabato saliranno a nove le città a 'livello 2' (oltre a Trieste,
Milano, Bolzano, Bologna, e Brescia anche Roma, Rieti, Genova e Perugia) mentre Torino e Venezia faranno segnale il
livello 3 di allerta, il massimo. Si attendono dunque "condizioni meteorologiche di rischio che persistono per tre o più
giorni consecutivi" nei quali "é necessario adottare interventi di prevenzione mirati alla popolazione a rischio".
Evitare l'esposizione al sole Gli esperti invitano inoltre ad evitare prolungate esposizioni al sole e di dotarsi di scorte
d'acqua prima di mettersi in viaggio. Secondo il servizio meteo del Dipartimento le temperature saliranno costantemente
di uno, due gradi al giorno fino a domenica, soprattutto in Sardegna, sulle regioni centrali tirreniche e su tutta la zona
della pianura Padana. Tra lunedì e martedi è invece previsto un ritorno delle temperature ai livelli medi stagionali. Non si
tratta comunque di un'ondata di calore significativa, spiegano i meteorologi, anche se, essendo la prima della stagione,
potrebbe provocare qualche disagio in più. Per questo sono già state allertate tutte le strutture locali di protezione civile,
nonché i comuni, affinché i cittadini siano informati sulla situazione meteo e sui comportamenti da tenere in presenza
delle ondate. Alcune città, come Bolzano, hanno già fatto scattare i piani di emergenza per le categorie più deboli, anziani,
bambini e persone malate. A favorire l'arrivo del grande caldo, sottolineano ancora gli esperti, anche l'elevato livello di
umidità presente su buona parte dell'Italia, che fa sì che le temperature siano percepite come più alte rispetto a quella che
è la realtà.
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Data:
03-07-2010 Il Giornale.itCaldo sull'Italia: colonnina a 40 gradi
Argomento: Pag.NAZIONALE 34
02/07/2010, ore 16:49 - Il titolare aveva denunciato gli esattori del pizzo
Torre del Greco: riapre il cantiere distrutto dal racket
di: Elisa Scarfogliero
TORRE DEL GRECO - Riapre, dopo poco più di tre mesi, il cantiere nautico di via Nazionale, distrutto da un incendio
dietro cui si nascondeva la mano della criminalità organizzata.
Giovanni Bottino, il titolare della rimessa per barche, infatti, aveva denunciato gli esattori che gli avevano chiesto il
pizzo e, per questo, era finito nel mirino della camorra.
Era la notte tra il 24 e il 25 marzo scorso, quando un violento incendio di vaste proporzioni, divampò all'interno del
cantiere, distruggendo 54 barche che si trovavano al suo interno. Ingenti i danni per l'imprenditore torrese, circa due
milioni di euro. Ma l'uomo, dopo la notte di paura, non ha piegato la testa e ha deciso di andare avanti e ricostruire, dalle
ceneri, la sua attività mandata in fumo dalla criminalità. Così, dopo il dissequestro della rimessa da parte dell'autorità
giudiziaria, sono stati avviati i lavori di ristrutturazione. A breve, arriverà anche il contributo economico dello Stato,
destinato alle vittime del racket e dell'usura.
Intanto, l'imprenditore coraggio, si è nuovamente presentato davanti ai giudici del Tribunale di Torre Annunziata, nel
processo a carico di boss e gregari dell'ala scissionista del clan Falanga di Torre del Greco, tutti accusati di estorsione. In
aula, l'uomo ha ricostruito tutta la vicenda, iniziata alla fine del 2008 quando, per la prima volta, fu avvicinato da due
uomini legati ad Isidoro Di Gioia, figlio di Gaetano, storico boss dei Falanga, che gli chiesero 10mila euro. Quella volta
l'imprenditore cedette alle richieste estorsive consegnando 2000 euro e non denunciando nulla alle forze dell'ordine. Dopo
l'omicidio di Gaetano Di Gioia, nel maggio del 2009, però, alla sua porta bussarono gli scissionisti del rione SanGennariello, pronti a prendere il posto negli affari illeciti gestiti, fino a quel momento, dai fedeli dei Falanga.
Stretto tra le richieste di due organizzazioni criminali, Bottino decise dunque di denunciare tutto. Una denuncia che portò
all'arresto di 8 tra boss e affiliati al clan. L'incendio dello scorso marzo fu la vendetta della camorra nei suoi confronti.
Una vendetta a cui, ancora una volta, l'imprenditore non si è piegato
Riproduzione riservata ©
Data:
02-07-2010 JulieNews.itTorre del Greco: riapre il cantiere distrutto dal ...
Argomento: Pag.NAZIONALE 35
SALUTE E TECNOLOGIA
Per il dipartimento della protezione civile, stato di allerta al livello due
ROMA - E' arrivato il grande caldo in Italia. La prima vera e propria ondata di calore sulla nostra penisola è iniziata oggi
e perdurerà per tutto il fine settimana con picchi di 37 gradi, ovvero 3 gradi in più della media stagionale.
Secondo il Dipartimento della Protezione Civile, domani a Torino, Trieste, Venezia, Milano, Bolzano, Bologna eBrescia, l'allerta sarà a livello 2, ovvero il livello che riconosce una situazione dove le temperature così alte possono avere
effetti negativi sulla popolazione.
A Bolzano sono già scattati i piani d'emergenza per le categorie più deboli, come bambini, anziani e malati.
Le temperature dovrebbero tornare più miti e rientrare nella normalità tra lunedi e martedi.
(Foto dalla rete)
02/07/10 17:22
Paolo Taglialatela
Data:
02-07-2010 Notiziario Italiano.itSalgono le temperature nel week-end
Argomento: Pag.NAZIONALE 36
02/07/2010
15.26
TERREMOTO
Il 7 luglio a Roma protesteranno contro la restituzione del 100% delle tasse. L'assessore alle Politiche sociali Pezzopane:
"L'emergenza ha assorbito moltissime risorse, i comuni non hanno più nulla da mettere a servizio dei cittadini"
L'Aquila Il 7 luglio gli aquilani saranno a Roma per protestare contro la Manovra Finanziaria che con il suo contestato
Articolo 39 stabilisce che il cratere colpito dal sisma dell'aprile 2009 torni dal 1 luglio a pagare le tasse e dal 1 gennaio
2011 a restituire il 100% di quanto sospeso nei 15 mesi del dopo terremoto, eccezion fatta per gli autonomi con volume
d'affari inferiore ai 200 mila euro (riferito al 2008) che vedranno allungarsi di altri 6 mesi la sospensione delle imposte.
Essere trattati come umbri, marchigiani e molisani che hanno restituito il 40% delle imposte sospese dopo 12 anni dal
sisma i primi e dopo 7 gli altri: è questa la richiesta, ma non solo. Chiedono anche sospensione dei mutui per le case
inagibili, sostegno all'economia e all'occupazione, certezze su fondi, norme e tempi per la ricostruzione. Il tutto in una
legge organica che stabilisca passo dopo passo la strada verso la normalità.
La proposta di una legge ad urbem, che cittadini e amministratori portano avanti in maniera compatta nei giorni scorsi è
stata spiegata dal vice presidente del Consiglio Provinciale e da ieri Assessore alle Politiche sociali del capoluogo
abruzzese, Stefania Pezzopane: "Abbiamo bisogno di una legge speciale per l'Aquila, non è più tempo di procedere con le
ordinanze spesso contraddittorie, e non abbiamo risorse programmate negli anni. La legge deve prevedere le risorse, i
luoghi della decisione e gli strumenti per il rilancio economico. Se manca la copertura finanziaria, allora quello che
chiediamo è una tassa di scopo per i redditi più alti. Noi aquilani abbiamo sempre pagato le tasse, e paghiamo ancora
accise e imposte straordinarie per le tragedie di altri territori, non si capisce perché, per quella che da molti è stata definita
come la più grande tragedia degli ultimi 100 anni in Italia, non si voglia fare una qualche scelta coraggiosa. L'emergenza
ha assorbito moltissime risorse, i comuni non hanno più nulla da mettere a servizio dei cittadini. Chiediamo di predisporre
immediatamente una legge chiara ed efficace per L'Aquila".
Già a metà giugno 20 mila aquilani erano scesi in piazza, nelle strade della loro città, per esporre con forza le loro
richieste. Capeggiati dai sindaci dei comuni del cratere e da rappresentanti di provincia e regione, hanno occupato
l'autostrada A24 che collega L'Aquila e Roma. Solo una settimana dopo è stato il consiglio comunale ad arrivare a Roma
per una seduta di protesta davanti al Senato. L'una e l'altra iniziativa sono state praticamente ignorate come dimostra il
fatto che l'emendamento del relatore alla manovra economica in discussione al Senato in relazione alle tasse dei
terremotati aquilani, presumibilmente concordato con il governo, e del quale si discuterà la prossima settimana non
prevede sostanziali modifiche se non il rinvio di 6 mesi per l'avvio della restituzione degli arretrati a gennaio 2011.
"6 mesi in più non servono, è una morte più lenta, ma di morte si tratta": commentano i cittadini che ogni sera alle 18 si
riuniscono presso il tendone di Piazza Duomo per organizzare la manifestazione. "Serve investire su questo territorio e
servono fondi certi per la ricostruzione. Il miracolo mediatico' è finito, e nell'attesa delle decisioni dei palazzi, noi dal 1
luglio siamo tornati a pagare le tasse. Tanta coesione come alla manifestazione di giugno in città non si era mai vista. Non
ci sono bandiere in questo momento. Tutti sappiamo che le idee e gli schieramenti qui non valgono. Abbiamo il compito
di ricostruire la nostra città. Solo questo conta". (Elisa Cerasoli)
Data:
02-07-2010 Redattore socialeManovra, aquilani in piazza: "Abbiamo bisogno di una legge speciale"
Argomento: Pag.NAZIONALE 37
02/07/2010
15.29
TERREMOTO
I vigili del fuoco andranno via e il capoluogo abruzzese resterà completamente abbandonato a se stesso. La notizia
circolata ieri e confermata dalle organizzazioni sindacali dei Vigili ha gettato la popolazione in uno stato di agitazione
L'Aquila I Vigili del fuoco andranno via dall'Aquila e il capoluogo abruzzese resterà completamente abbandonato a se
stesso, con le macerie ancora in strada (nonostante le buone intenzioni del ministro Prestigiacomo che a marzo ne aveva
assicurato la completa rimozione in pochi mesi ad opera dell'Esercito) e con il centro storico imbrigliato, ma solo in parte,
in puntellamenti necessari per la messa in sicurezza. Progressivamente sì, ma inesorabilmente. Gli "angeli del terremoto"
sono stati richiamati dall'amministrazione centrale che prevede una netta riduzione dell'organico. La notizia circolata ieri e
confermata dalle organizzazioni sindacali dei Vigili ha gettato la popolazione in uno stato di agitazione e ha fatto
aumentare la rabbia nei confronti di chi dopo aver gettato in pasto al Paese il dolore di 100 mila persone le chiude nel
dimenticatoio. Ne è un esempio Aurora, una giovane insegnante che con la sua famiglia viveva in piena zona rossa: "Ho
bisogno dei Vigili ogni volta che devo andare a casa mia. Pare assurdo ma mi hanno anche aiutato quando qualche
settimana fa ho riportato la roba invernale nella mia casa inagibile (Viviamo in 4 in un alloggio del Piano Case, 55 metri
in tutto dove le mettiamo le cose?) gli unici che ci permettono di esentirci sicuri sono loro. Se vanno via siamo veramente
soli."
Certo, non andranno via tutti, ma la colonna mobile attualmente impegnata nel cratere, costituita da 220 unità, verrà
sostituita da una ben più misera Struttura di missione formata da 120 vigili. La decisione è stata presa dal presidente della
Regione e commissario delegato per la ricostruzione, Gianni Chiodi, di concerto con il capo dipartimento dei vigili del
fuoco, il prefetto Francesco Paolo Tronca. Facile immaginare che con una riduzione tanto drastica sarà impossibile
continuare le opere di puntellamento e assistenza alla popolazione come i Vigili hanno fatto fino ad ora.
Ma ad essere preoccupati non sono solo gli aquilani: "Abbiamo scritto al ministro degli interni Maroni come
organizzazione sindacale per denunciare quello che sta avvenendo nelle zone del terremoto" si legge in una nota stampa
diffusa dai sindacati di base dei Vigili del fuoco che continua: "Ci dispiace lasciare la popolazione dell'Aquila ma in
queste condizioni vogliamo lanciare un messaggio alla gente: questo governo vuole servirsi del Corpo nazionale solo
come paravento di delle sue inefficienze perché lo sa che la popolazione non ha nulla da criticare al nostro lavoro. Lavoro
- conclude la nota - che dovrebbe essere svolto da quel sistema di Protezione Civile che interviene dopo le nostre attività
di soccorso, ma che interessato alle ricostruzioni ed alle società per azioni collegate ha abbandonato il campo perché non
più conveniente". (Elisa Cerasoli)
Data:
02-07-2010 Redattore socialeL'Aquila perde gli "angeli del terremoto": la rabbia dei cittadini
Argomento: Pag.NAZIONALE 38
Pagina VI - Palermo
Lombardo rientra dal vertice senza pieni poteri. "Non tornerò al vecchio piano"
Emergenza rifiuti
No ai tre impianti proposti dalla Prestigiacomo Ora si tratta su due micro-strutture
È guerra sui termovalorizzatori: ieri il governatore Raffaele Lombardo è volato a Roma per incontrare il capo della
Protezione civile, Guido Bertolaso. Un viaggio che - si diceva alla vigilia - doveva servire a Lombardo per tornare con i
poteri di commissario straordinario per l´emergenza rifiuti in Sicilia. Ma il governatore in serata è tornato a Palermo con
un nulla di fatto: il punto dolente sono proprio gli inceneritori. Per Lombardo, l´ipotesi del ministro Stefania
Prestigiacomo di realizzarne tre, uno in Sicilia occidentale, uno in Sicilia orientale e uno nella fascia centrale, è
irricevibile: «Se la condizione del governo e, in particolare, del ministero dell´Ambiente, è che tutto deve concludersi, se
non con quattro, con tre termovalorizzatori da 500 mila tonnellate, mi pare che non si è capito nulla - dice il presidente
della Regione - Noi non siamo per far fare lunghi viaggi ai rifiuti, né si può pensare che dopo avere smantellato un piano
nel quale, piaccia o non piaccia, c´era lo zampino della mafia, ora con i poteri straordinari sia io a doverlo eseguire. Cosa
che non farò mai e non consentirò si faccia in Sicilia - tuona Lombardo - anche perché sappiamo che non pochi dei
rivolgimenti contro questo governo si devono proprio a queste scelte di pulizia, legalità e buona amministrazione che
abbiamo compiuto».
Sul tavolo della trattativa fra governo e Regione ci sarebbe però la possibilità di realizzare due impianti di piccole
dimensioni, uno a Palermo per far fronte all´emergenza Bellolampo e uno a Milazzo, che servirebbe non solo la Sicilia
orientale ma anche le isole Eolie.
«Con Bertolaso abbiamo parlato dell´ordinanza di protezione civile per i rifiuti, per la quale abbiamo consegnato un
nostro testo al quale assicuriamo il nostro assenso», dice il presidente della Regione, appena concluso l´incontro con il
capo della Protezione civile. «Puntiamo a un nuovo piano dei rifiuti - aggiunge Lombardo - che parta dalla raccolta
differenziata. Non escludiamo la termovalorizzazione, anche per la produzione di energia elettrica, ma non sarà un
sistema fondato sui termovalorizzatori che mi troverei tra l´altro a realizzare io stesso come commissario».
Il governatore rilancia, tratta su due micro-impianti, ma è chiaro che la tanto assicurata comunanza di vedute tra Roma e
Palazzo d´Orleans non c´è. Anzi, la partita è ancora aperta e non sembra avviarsi a conclusione. Il tempo però stringe e il
fronte caldo dell´emergenza rimane quello di Palermo e Bellolampo.
Ieri a Roma c´è stato anche un altro vertice, quello dei tecnici per la questione discarica di Bellolampo: la riunione, che
sarebbe dovuta servire per accelerare i tempi per la realizzazione della "sella", il collegamento tra la quarta e la quinta
vasca che potrebbe scongiurare l´emergenza, non ha dato l´esito sperato. Al ministero hanno allargato le braccia: il
progetto presentato da prefettura e Amia sarebbe troppo generico. E i tecnici non hanno alcuna intenzione di esprimersi.
Avrebbero chiesto che a vararlo fosse il prefetto, con i poteri commissariali. Ma ieri Giancarlo Trevisone è andato in
pensione.
Insomma, la "sella", che dovrebbe scongiurare qualsiasi rischio di rifiuti sulle strade, è in alto mare. Mentre sulla quinta
vasca non c´è accordo: potrebbe durare tre o sette mesi, scaduti i quali comunque al momento non c´è alternativa. I tecnici
sono preoccupati. «I tempi si allungano», dice il direttore generale Gaetano Lo Cicero, che ieri ha partecipato alla riunione
per conto del Comune. C´erano anche il consulente dell´Amia Federico Vagliasindi e Pino Napoli, consulente
dell´assessore regionale all´Energia, Pier Carmelo Russo.
a. fras. - sa. s.
Data:
02-07-2010 La Repubblicainceneritori, scontro palermo-roma
Argomento: Pag.NAZIONALE 39
Pagina XVII - Napoli
I borghi cancellati: le nuove méte di un turismo snob
Un libro di Antonio Mocciola che è quasi una guida ai paesi abbandonati
Vecchi mulini, stazioni abbandonate, chiese sconsacrate: l´elenco di ventuno località diventate "fantasma" per colpa della
guerra o per calamità naturali: in Campania Romagnano, San Pietro Infine, Roscigno, Apice
L´autore: "Fin da piccolo cercavo il bello dove non c´era: mi dicevo che, se tutti andavano a Capri, io sarei andato a
Campomaggiore. La mia Italia è sempre stata altrove" Terremoti e inondazioni le cause degli "svuotamenti"
MASSIMILIANO PALMESE
L´unica colpa di San Pietro Infine fu quella di trovarsi sulla rotta verso nord delle truppe alleate. I tedeschi vi si erano
asserragliati, e per scacciare dalla zona la popolazione locale avvelenarono l´acqua della fonte, gettandovi carcasse di
animali. I locali ripararono in alcune grotte, in attesa dell´attacco finale che arrivò con l´8 settembre. Alla fine dell´assedio
«i sopravvissuti trovarono un paese praticamente disintegrato». Documentarista al seguito dell´U.S. Army, «John Huston
filmò qui la storica entrata in paese delle truppe alleate, mentre i cittadini riemergevano esausti dalle grotte». Oggi San
Pietro, mangiato dall´erba e avvolto nel silenzio, è «un enorme monumento alla pace». Per morire, Roscigno Vecchia
dovette invece aspettare il 15 ottobre del 2000, quando si fermò il cuore della sua ultima abitante, Teodora Lorenzo, detta
Zi´ Dorina. Le malattie mortali di Roscigno furono l´emigrazione e gli smottamenti idrogeologici: questi ultimi
consigliarono di ricostruire una Roscigno Nuova.
Se nulla vi dicono i nomi di Argentiera, Buonanotte, Craco, Fabbriche di Careggine, Nardodipace, Stramentizzo o Triora,
sarà interessante leggere "Le vie nascoste. Tracce di Italia remota" di Antonio Mocciola (Giammarino editore, 119 pagine,
costo 10 euro), quasi una guida ai paesi abbandonati d´Italia. «Fin da giovanissimo ho cercato il bello dove non c´era»,
scrive Mocciola nella prefazione. «Mi dicevo: se tutti vanno a Capri, io vado a Campomaggiore. Ma quella che era una
bizza adolescenziale è divenuta col tempo una vera e propria fissazione, che ho soprannominato necroturismo: l´attrazione
per i luoghi privi di vita. Vecchi mulini, stazioni abbandonate, dogane disabilitate, antiche case cantoniere, chiese
sconsacrate. Guardavo con sufficienza le file dei giapponesi per entrare agli Uffizi. La mia Italia era altrove». E in questo
affascinante libro di testi e foto fMocciola mette insieme i tasselli della sua Italia: vecchi borghi che, pur senza l´uomo,
sono ancora erti in una loro fiera solitudine, mete di un turismo eccentrico e un po´ snob. Le cause degli svuotamenti sono
molte: bombardamenti, emigrazioni, terremoti, inondazioni. Invasioni di serpenti velenosi. In Campania, zona sismica, la
catastrofe naturale è causa della maggior parte degli abbandoni.
Vedi Apice, che «ti accoglie con un violento odore di fiori in marcescenza. Sulle case svuotate dal terremoto del 1962
scendono come un sipario grappoli di glicini e di bouganville, colori beffardi su carcasse di mura e pareti sbrecciate». La
sua storia ebbe una brusca fine alle 19.30 del 21 agosto di quell´anno, quando due scosse fecero tremare l´Irpinia. Il paese
non fu distrutto, ma venne giudicato inagibile e fu segnalato un nuovo sito dove ricostruire il paese. Qui spericolati
geometri idearono una nuova Apice, «brutta ma comoda», che si distinguesse dalla semplice architettura rurale di un Italia
povera e contadina. Ma alcuni apicesi decisero di rimanere nelle loro case e opposero ai tecnici ministeriali un´orgogliosa
resistenza. Ne avevano ben donde, Apice aveva una storia millenaria. Era probabilmente stata fondata da Marco Apicio,
incaricato dal Senato di Roma di ridistribuire le terre del Sannio tra i legionari. Oggi di quel passato resta solo un castello
millenario che sorveglia il paese, mentre tutt´intorno «i fiori marciscono selvaggi».
Anche Romagnano al Monte è stato rifondato nelle vicinanze, ma a causa del terremoto dell´80. «Questo borgo in pietra
sul ciglio di una rupe, appeso a 641 metri e quasi mimetizzato nella roccia, viveva di pastorizia e di qualche frantoio, in
una dignitosa povertà, nell´attesa di un acquedotto che non arrivava mai e di qualche spicciolo della Cassa del
Mezzogiorno». Poi nel 1972 fu finalmente allacciato alla rete idrica e «anche il territorio romagnanese entrò nel XX
secolo». Ma durò pochi anni la modernità di Romagnano: «In pochi minuti di quel tardo pomeriggio di neve fu cancellata
la sua secolare storia. Le case si accartocciarono su se stesse, mentre la terra inghiottiva le cantine, i frantoi, le cose, le
persone. E i rubinetti nuovi di zecca».
Oggi Mocciola, visitatore curioso, trova ancora "quaderni scompaginati delle scuole elementari, parati anni ‘70, elenchi
telefonici calcinacci e crocifissi, scarpe e scatolette di marche fallite da anni». Anche una città può morire all´improvviso,
come un uomo sorpreso dalla fine con tutte le sue cose ancora addosso. Così è stato per Romagnano al Monte, la cui vita
«si è fermata di colpo, come per un infarto». Oggi solo il vento abita queste terre desolate: «Si appropria delle pietre
Data:
02-07-2010 La Repubblicai borghi cancellati: le nuove méte di un turismo snob - massimiliano palmese
Argomento: Pag.NAZIONALE 40
abbandonate, e scuote le fronde, apre e chiude i battenti di legno delle finestre, s´insinua tra le feritoie e urla.
Spadroneggia». È sempre lei, madre natura, che ci mostra come potrebbe essere il mondo senza l´uomo.
Data:
02-07-2010 La Repubblicai borghi cancellati: le nuove méte di un turismo snob - massimiliano palmese
Argomento: Pag.NAZIONALE 41
METEO
L'estate è proprio arrivata
caldo record nel weekend
Fino a domenica temperature elevate, nelle grandi città il termometro potrebbe arrivare anche a 40 gradi. Tutta colpa
dell'umidità. Allerta della Protezione civile per la popolazione a rischio. Almeno fino a mercoledì
Milano, in cerca di refrigerio
ROMA - Chi si è a lungo lamentato perché il bel tempo non arrivava mai e perché fra maggio e giugno il clima è stato
più autunnale che estivo, nelle prossime ore si prepari a fronteggiare l'emergenza opposta. Sull'Italia arriva il grande caldo
e già da oggi, poi per tutto il weekend, sulle regioni centro-settentrionali sono previste temperature intorno ai 35-37 gradi
con 2-3 gradi al di sopra della media stagionale. In alcuni casi, soprattutto nelle grandi città, il termometro potrebbe
toccare anche i 40 gradi. Il grande caldo andrà avanti almeno fino a mercoledì.
La previsione. Il sistema di previsione delle ondate di calore del Dipartimento della Protezione Civile - che monitora la
situazione di 27 città italiane dal 15 maggio al 15 settembre - segnala che domani in sette città (Torino, Trieste, Venezia,
Milano, Bolzano, Bologna e Brescia) l'allerta sarà al livello 2, quello in cui si prevedono temperature elevate che possono
avere effetti negativi sulla popolazione.
Sabato ancora più caldo. Nella giornata di sabato saliranno a nove le città a 'livello 2' (oltre a Trieste, Milano, Bolzano,
Bologna, e Brescia anche Roma, Rieti, Genova e Perugia) mentre Torino e Venezia faranno segnale il livello 3 di allerta,
il massimo. Si attendono dunque "condizioni meteorologiche di rischio che persistono per tre o più giorni consecutivi" nei
quali "è necessario adottare interventi di prevenzione mirati alla popolazione a rischio". Gli esperti invitano inoltre ad
evitare prolungate esposizioni al sole e di dotarsi di scorte d'acqua prima di mettersi in viaggio. Secondo il servizio meteo
del Dipartimento le temperature saliranno costantemente di uno, due gradi al giorno, soprattutto in Sardegna, sulle regioni
centrali tirreniche e su tutta la zona della pianura Padana.
Tutta colpa dell'umidità. A favorire l'arrivo del grande caldo, sottolineano ancora gli esperti, anche l'elevato livello di
umidità presente su buona parte dell'Italia, che fa sì che le temperature siano percepite come più alte rispetto a quella che
è la realtà.
Possibili disagi. Non si tratta comunque di un'ondata di calore significativa, spiegano i meteorologi, anche se, essendo la
prima della stagione, potrebbe provocare qualche disagio in più. Per questo sono già state allertate tutte le strutture locali
di Protezione civile, nonché i comuni, affinché i cittadini siano informati sulla situazione meteo e sui comportamenti da
tenere in presenza delle ondate. Alcune città, come Bolzano, hanno già fatto scattare i piani di emergenza per le categorie
più deboli, anziani, bambini e persone malate.
(02 luglio 2010)
Data:
02-07-2010 Repubblica.itL'estate è proprio arrivata caldo record nel weekend
Argomento: Pag.NAZIONALE 42
nel centro nord
Previste temperature con punte fino a 40 gradi
giuseppe giannottiÈ ARRIVATA, rispettando le previsioni, la prima vera ondata di calore sull'Italia in questa estate, con
punte che in molte città ha sfiorato i 40 gradi. Ma se ieri è stata una giornata caldissima, oggi e domani sarà ancora
peggio. E la situazione resterà critica per tutta la settimana, fino al 10 luglio, almeno nel Centro Nord.
La Protezione Civile ha segnalato ieri in sette città (Torino, Trieste, Venezia, Milano, Bolzano, Bologna e Brescia )
un'allerta di livello 2, quello in cui si prevedono temperature elevate che possono avere effetti negativi sulla popolazione.
Oggi si aggiungeranno anche Roma e Perugia, mentre Torino e Venezia saliranno al livello 3 di allerta, il massimo. Che
vuol dire «condizioni meteorologiche di rischio che persistono per tre o più giorni consecutivi» nei quali «è necessario
adottare interventi di prevenzione mirati alla popolazione a rischio». Domani a livello 2, si aggiungeranno anche Firenze,
Genova, Rieti e Verona, mentre sette città - Bolzano, Bologna, Brescia, Milano, Trieste, Torino e Venezia - saranno al
livello 3 di allerta.
Le temperature massime sono previste tra i 35 ai 40 gradi e le minime saliranno parecchio sopra ai 25 gradi. Alto il tasso
di umidità, che farà salire la percezione del calore. Bassa la ventilazione. Le città maggiormente coinvolte si stanno
attrezzando in vista dell'arrivo dell'afa: Torino ha approntato un «piano anziani»; Milano ha pronti 200 volontari e 3.000
litri di bevande da distribuire, oltre a servizi come pasti a casa e spesa a domicilio per gli anziani.
«Fino a qualche giorno fa - spiega Massimiliano Pasqui, dell'Istituto di biometeorologia del Cnr di Firenze - l'ondata di
caldo sembrava molto breve. Doveva durare 2-3 giorni, invece, durerà fino alla fine della prossima settimana».
© riproduzione riservata
Data:
03-07-2010 Il Secolo XIXArrivato il grande caldoA Genova è allerta 2
Argomento: Pag.NAZIONALE 43
La Provincia mette all'asta
la sede della Protezione civile
Fra le vittime delle dismissioni con cui la Provincia prova a sanare le ferite nei suoi bilanci c'è, a sorpresa, la Protezione
civile. Che si è appena vista mettere all'asta la sede del coordinamento provinciale di via Gersen. Ci si aggiunge anche il
Comune, approvando una variante al piano regolatore che cambia la destinazione d'uso dell'edificio rendendolo più
appetibile al mercato. Pronto per l'asta al miglior compratore fissata, sembra, a 1,5 milioni di euro.
Gli uomini di Gianni Bruzzese dovranno prepararsi al trasloco. Rientrano i dubbi sui malumori del coordinamento
provinciale («Siamo stati avvisati», dice il responsabile), ma il preavviso è stato breve, visto che il palazzo di via Gersen è
già all'asta.
Servono soluzioni, e Bruzzese ne ha in mente una: «Dobbiamo andare via ma nessuno ci ha detto dove. Stiamo valutando
l'opportunità di comprare l'edificio ricorrendo ai fondi che le convenzioni con la fondazione Crt, con i Comuni e con la
Regione ci garantiscono».
Oggi l'accordo fra Provincia e Protezione civile è una specie di baratto: la prima copre spese di manutenzione e gestione
ordinaria (20 mila euro), la seconda non paga l'affitto e in cambio offre 300 interventi l'anno. Ora però serve un'altra
soluzione: «Non abbiamo ancora trovato una sede adatta - dice Bruzzese - né la Provincia ne ha proposta una. Nella zona
di via Rigola, a Biella, ci sono alcuni stabili che farebbero al caso nostro: serve un'area estesa, con ampi spazi al chiuso».
In via Gersen, nonostante l'intervento da 300 mila euro per la ristrutturazione finanziato con fondi regionali, la Protezione
civile ha fatto costruire a sue spese una tettoia per i 27 mezzi a disposizione: «La sede ideale potrebbe essere una delle
tante fabbriche abbandonate, con gli spazi al coperto per i mezzi e gli uffici e soprattutto per le camerate». Oggi il
coordinamento ha 30 posti letto, e in certi momenti assomiglia a una caserma: «Abbiamo 420 uomini - spiega Bruzzese -
e 180 sono operativi. La meta di loro è pronta alle trasferte, come è successo con il terremoto a L'Aquila».
Perciò il trasloco non sarebbe cosa di un paio di giorni. E Bruzzese sconsiglia la fretta: «Alla Provincia chiediamo una
soluzione, magari migliore di oggi, senza costringerci a decisioni dell'ultimo momento. Ci vendano questo edificio a
condizioni vantaggiose, rinunciando all'esigenza di fare cassa».
La Protezione civile utilizza anche una palazzina a Campiglia Cervo, che ospita gli allevamenti di avannotti per la
ripopolazione dei torrenti e gli animali vittime di incidenti stradali. È già in vendita anche se, per ragioni geografiche, non
ha approfittato delle 14 varianti al piano regolatore approvate martedì dal consiglio comunale di Biella. Dove la nuova
destinazione d'uso renderà più «vendibile» la sede del coordinamento, vicina al futuro ospedale.
Data:
02-07-2010 La StampaLa Provincia mette all'asta la sede della Protezione civile
Argomento: Pag.NAZIONALE 44
Carlo Bologna
3
Dal vecchio dorf di Macugnaga al ghiacciaio
Verbania
Nel cuore del Rosa
alla scoperta
del lago che non c'è
Per “Effimero” si era mobilitata la Protezione civile
Oggi è una delle attrazioni che richiamano più turisti
Immaginate un lago con una superficie di 150 mila metri quadrati e una profondità massima di 57 metri incastonato nel
ghiacciaio del Monte Rosa. Quei tre milioni di metri cubi d'acqua nell'estate di otto anni fa sono stati un incubo non solo
per Macugnaga ma per tutta la valle Anzasca, gioiello delle terre alte della val d'Ossola.
La Protezione civile, che mai aveva operato in questi scenari prima di allora, dispose un piano d'emergenza che prevedeva
anche l'evacuazione dei centri abitati che avrebbero potuto essere travolti dalla valanga di acqua, ghiaccio, massi e fango.
Guido Bertolaso, da poco nominato capo del Dipartimento delle emergenze, coordinò le operazioni con l'aiuto del suo
vice Chicco De Bernardinis: sul lago, battezzato Effimero, furono sistemate le pompe che iniziarono a deviare l'acqua
verso l'alpe Pedriola, per alleggerire la pressione sul sifone naturale, ostruito, sotto il bacino epiglaciale. Oggi «Effimero»
si può solo immaginare. Perché non si è più riformato. Resta, però, come uno dei luoghi più affascinanti da esplorare. Qui
il Monte Rosa regala una lezione di geologia in uno dei punti più spettacolari. La parete Est si tocca con un dito. Il lago
fantasma è diventato attrazione per i turisti.
L'itinerario è semplice e, per non essere banale, si consiglia di farlo iniziare a Staffa, la frazione capoluogo di Macugnaga
che nel fine settimana ospita la fiera di San Bernardo. L'auto si può lasciare nell'ampio piazzale della funivia che sale
all'alpe Bill e al monte Moro. A cento metri, infatti, c'è una tappa d'obbligo: la sosta sotto il monumentale tiglio che per
secoli ha fatto ombra alle adunate della comunità walser. Lì sorge la Chiesa Vecchia, dedicata a Santa Maria, con il
cimitero dove riposano guide e alpinisti che hanno legato il loro nome alle imprese sul Rosa. Altri due passi e si entra
nell'antico dorf, con baite e stalle in legno e pietra. Si risale verso Pecetto per arrivare alla partenza della seggiovia che, in
due tratte, porta all'alpe Burky e al Belvedere. Chi ha voglia di camminare può evitare il passaggio sui seggiolini,
percorrendo (in un'ora) lo sterrato fino al Belvedere (dai Burky si taglia da un ripido sentiero nel bosco). All'arrivo della
seggiovia (da qui al lago Effimero occorre un'ora e mezza) una brevissima divagazione: salite quei dieci metri che vi
portano sulla cresta della morena per godere dello spettacolo del ghiacciaio nella sua parte più imponente. Poi riprendete
il sentiero che punta a sinistra per risalire sull'altro orlo del ghiacciaio, quello della «lingua» che scende dall'alpe Pedriola
che si raggiunge dopo aver attraversato massi e ghiaccio (occorre attenzione, non solo gli scarponi) ed uno stretto sentiero
che poi si spalanca in vaste praterie. E' qui che sorge il rifugio Zamboni-Zappa. E' qui, nei secoli passati, che gli antichi
pastori alla sera recitavano in latino i passi del vangelo di San Giovanni per tenere lontano il maligno. I pascoli della
Pedriola sono già citati in un documento del 999 e ancora oggi raccontano di una vita al limite. Dall'alpe in 45 minuti,
puntando nel cuore della parete sempre su comodo sentiero, si raggiunge il lago delle Locce. A poche decine di metri,
sulla destra, è segnalato un punto per ammirare il lago che non c'è.
Data:
02-07-2010 La StampaNel cuore del Rosa alla scoperta del lago che non c'è
Argomento: Pag.NAZIONALE 45
Immaginate un lago con una superficie di 150 mila metri quadrati e una profondità massima di 57 metri incastonato nel
ghiacciaio del Monte Rosa. Quei tre milioni di metri cubi d'acqua nell'estate di otto anni fa sono stati un incubo non solo
per Macugnaga ma per tutta la valle Anzasca, gioiello delle terre alte della val d'Ossola.
La Protezione civile, che mai aveva operato in questi scenari prima di allora, dispose un piano d'emergenza che prevedeva
anche l'evacuazione dei centri abitati che avrebbero potuto essere travolti dalla valanga di acqua, ghiaccio, massi e fango.
Guido Bertolaso, da poco nominato capo del Dipartimento delle emergenze, coordinò le operazioni con l'aiuto del suo
vice Chicco De Bernardinis: sul lago, battezzato Effimero, furono sistemate le pompe che iniziarono a deviare l'acqua
verso l'alpe Pedriola, per alleggerire la pressione sul sifone naturale, ostruito, sotto il bacino epiglaciale. Oggi «Effimero»
si può solo immaginare. Perché non si è più riformato. Resta, però, come uno dei luoghi più affascinanti da esplorare. Qui
il Monte Rosa regala una lezione di geologia in uno dei punti più spettacolari. La parete Est si tocca con un dito. Il lago
fantasma è diventato attrazione per i turisti.
L'itinerario è semplice e, per non essere banale, si consiglia di farlo iniziare a Staffa, la frazione capoluogo di Macugnaga
che nel fine settimana ospita la fiera di San Bernardo. L'auto si può lasciare nell'ampio piazzale della funivia che sale
all'alpe Bill e al monte Moro. A cento metri, infatti, c'è una tappa d'obbligo: la sosta sotto il monumentale tiglio che per
secoli ha fatto ombra alle adunate della comunità walser. Lì sorge la Chiesa Vecchia, dedicata a Santa Maria, con il
cimitero dove riposano guide e alpinisti che hanno legato il loro nome alle imprese sul Rosa. Altri due passi e si entra
nell'antico dorf, con baite e stalle in legno e pietra. Si risale verso Pecetto per arrivare alla partenza della seggiovia che, in
due tratte, porta all'alpe Burky e al Belvedere. Chi ha voglia di camminare può evitare il passaggio sui seggiolini,
percorrendo (in un'ora) lo sterrato fino al Belvedere (dai Burky si taglia da un ripido sentiero nel bosco). All'arrivo della
seggiovia (da qui al lago Effimero occorre un'ora e mezza) una brevissima divagazione: salite quei dieci metri che vi
portano sulla cresta della morena per godere dello spettacolo del ghiacciaio nella sua parte più imponente. Poi riprendete
il sentiero che punta a sinistra per risalire sull'altro orlo del ghiacciaio, quello della «lingua» che scende dall'alpe Pedriola
che si raggiunge dopo aver attraversato massi e ghiaccio (occorre attenzione, non solo gli scarponi) ed uno stretto sentiero
che poi si spalanca in vaste praterie. E' qui che sorge il rifugio Zamboni-Zappa. E' qui, nei secoli passati, che gli antichi
pastori alla sera recitavano in latino i passi del vangelo di San Giovanni per tenere lontano il maligno. I pascoli della
Pedriola sono già citati in un documento del 999 e ancora oggi raccontano di una vita al limite. Dall'alpe in 45 minuti,
puntando nel cuore della parete sempre su comodo sentiero, si raggiunge il lago delle Locce. A poche decine di metri,
sulla destra, è segnalato un punto per ammirare il lago che non c'è.
Data:
02-07-2010 La StampaImmaginate un lago con una superficie di 150 mila metri quadrati e una
profondità massima di 57...
Argomento: Pag.NAZIONALE 46
VERBANIA.ACCORDO A VARESE CON I PRESIDENTI DELLE PROVINCE DI NOVARA E VCO
Incrementati
anche i controlli
sulle litoranee
e al largo
Una task force per vigilare
su tutto il Lago Maggiore
[FIRMA]ARISTIDE RONZONI
VERBANIA
Più sicurezza in acqua e su terra in tutta l'area omogenea del Lago Maggiore. Vale a dire sui territori dei 38 Comuni di
«Area Verbano» delle province di Varese, Novara, Vco e Svizzera per complessivi 189.461 abitanti.
Il patto è stato sottoscritto ieri in Prefettura a Varese alla presenza dei ministri dell'Interno e Riforme, Roberto Maroni e
Umberto Bossi, dei prefetti e presidenti delle Province di Verbano Cusio Ossola, Varese, Novara e Como, delegati del
Canton Ticino della vicina Svizzera, presidente della Regione Roberto Cota, assessori alla Sicurezza di Piemonte e
Lombardia, Elena Maccanti e Romano La Russa. L'accordo prevede la creazione di un sistema integrato di sicurezza con
incrementi di controlli delle forze dell'ordine - polizia, carabinieri, polizie locali - per contrastare criminalità organizzata,
immigrazione clandestina, commercio ambulante abusivo e sfruttamento della prostituzione. Previsti anche maggiori
controlli sulle strade e sulla regolarità dei contratti di lavoro. La sicurezza in acque interne prevede interventi sinergici di
vigili del fuoco, 118 e guardia costiera. Emergenze per calamità naturali vedranno in campo la protezione civile dei
territori interessati.
«Da quando sono governatore - ha sottolineato Cota - il patto siglato oggi, vero esempio di federalismo della sicurezza, è
il primo per una lunga serie di collaborazioni con il ministero dell'Interno che condurranno ad analoghe misure specifiche
per il Piemonte».
Il patto di Varese avrà durata di due anni con verifiche periodiche in sede di conferenza interprovinciale. Obiettivi
primari, monitoraggio di esercizi pubblici e di intrattenimento, rafforzamento dei servizi di controllo della circolazione
stradale durante la stagione estiva e nei week end con particolare riguardo alle condizioni psico fisiche di automobilisti e
motociclisti, prevenzione e contrasto a sfruttamento della prostituzione, spaccio di stupefacenti, furti e reati contro la
persona. Interessati al patto sono 30 comuni rivieraschi dell'area omogenea del Lago Maggiore che daranno vita a scambi
di informazioni tra prefetture e province, Capitaneria di Porto di Genova, Regioni Piemonte e Lombardia, Ministero
Interni e Presidente del Consiglio e Cancelliere di Stato del Canton Ticino.
Data:
02-07-2010 La StampaUna task force per vigilare su tutto il Lago Maggiore
Argomento: Pag.NAZIONALE 47
2/7/2010 (8:27) - METEO
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Fine settimana bollente in Italia
con temperature fino a 40 gradi
ROMA
L'ondata di grande caldo preannunciata alla fine è arrivata, con la colonnina di mercurio che in molte città si è avvicinata
ai 40 gradi. Ma quella di oggi non è la giornata peggiore del fine settimana, almeno stando al bollettino della Protezione
Civile, che prevede per domani ma soprattutto per domenica ondate di calore a livello 3, il massimo, in alcune città del
centro-nord. E l'afa sembra destinata a non abbandonarci fino alla fine della prossima settimana.
Il sistema di prevenzione delle ondate di calore della Protezione Civile segnala per oggi in sette città (Torino, Trieste,
Venezia, Milano, Bolzano, Bologna e Brescia ) un'allerta di livello 2, quello in cui si prevedono temperature elevate che
possono avere effetti negativi sulla popolazione. Domani, poi, passano al livello 2 anche Roma e Perugia, mentre Torino e
Venezia «guadagnano» il livello 3 di allerta, il massimo. Che vuol dire «condizioni meteorologiche di rischio che
persistono per tre o pi— giorni consecutivi» nei quali «‚ necessario adottare interventi di prevenzione mirati alla
popolazione a rischio». Domenica, infine, sarà una vera e propria giornata «di fuoco»: a Roma e Perugia già a livello 2, si
aggiungeranno anche Firenze, Genova, Rieti e Verona, mentre ben sette città - Bolzano, Bologna, Brescia, Milano,
Trieste, Torino e Venezia - saranno al livello 3 di allerta.
Le città maggiormente coinvolte si stanno attrezzando in vista dell'arrivo dell'afa: Torino ha approntato un «piano
anziani»; Milano ha già pronti 200 volontari e 3.000 litri di bevande da distribuire, oltre a servizi come pasti a casa e
spesa a domicilio per gli anziani; a Pordenone è attiva una task force per visitare gli anziani e gli indigenti; in Alto Adige
cresce il pericolo di incendi nei boschi e la Ripartizione Foreste è in allerta. In alcune città del centro-nord sono stati
raggiunti i limiti delle concentrazioni di ozono. Le persone maggiormente a rischio in queste condizioni di grande caldo
sono gli anziani e i non autosufficienti, le persone che assumono regolarmente farmaci, i neonati e i bambini piccoli, chi
fa esercizio fisico o svolge un lavoro intenso all'aria aperta. È a queste categorie che, soprattutto durante i giorni in cui è
previsto un rischio elevato, livello 2 o 3, e per le successive 24 o 36 ore, si consiglia di non uscire nelle ore più calde,
dalle 12 alle 18.
In casa, per proteggersi dal calore del sole utilizzare tende o persiane e mantenere il climatizzatore a 25-27 gradi. Gli
esperti consigliano di bere molto, consumare pasti leggeri e mangiare molta frutta, evitando bevande alcoliche e caffeina.
È consigliabile inoltre indossare abiti e cappelli leggeri e di colore chiaro, evitando le fibre sintetiche. Se si ha in casa una
persona malata, occorre fare attenzione che non sia troppo coperta.
Data:
02-07-2010 La StampawebArriva il gran caldo, allarme nelle città
Argomento: Pag.NAZIONALE 48
2/7/2010
Caldo, termometro sfiora i 40 gradi
Allerta in città, 3 morti nel Veneziano
L'ondata di grande caldo preannunciata alla fine è arrivata, con la colonnina di mercurio che in molte città si è avvicinata
ai 40 gradi. La Protezione Civile prevede per sabato, ma soprattutto per domenica, ondate di calore a livello 3, il massimo
della scala, in alcune città del centro-nord. E l'afa sembra destinata a non abbandonarci fino alla fine della prossima
settimana.
Il sistema di prevenzione delle ondate di calore della Protezione Civile ha segnalato in sette città (Torino, Trieste,
Venezia, Milano, Bolzano, Bologna e Brescia ) un'allerta di livello 2, quello in cui si prevedono temperature elevate che
possono avere effetti negativi sulla popolazione.
Sabato, poi, passano al livello 2 anche Roma e Perugia, mentre Torino e Venezia "guadagnano" il livello 3 di allerta, il
massimo. Che vuol dire "condizioni meteorologiche di rischio che persistono per tre o più giorni consecutivi" nei quali "è
necessario adottare interventi di prevenzione mirati alla popolazione a rischio".
Domenica, infine, sarà una vera e propria giornata "di fuoco": a Roma e Perugia già a livello 2, si aggiungeranno anche
Firenze, Genova, Rieti e Verona, mentre ben sette città - Bolzano, Bologna, Brescia, Milano, Trieste, Torino e Venezia -
saranno al livello 3 di allerta.
Le città maggiormente coinvolte si stanno attrezzando in vista dell'arrivo dell'afa: Torino ha approntato un "piano
anziani"; Milano ha già pronti 200 volontari e 3.000 litri di bevande da distribuire, oltre a servizi come pasti a casa e spesa
a domicilio per gli anziani; a Pordenone è attiva una task force per visitare gli anziani e gli indigenti; in Alto Adige cresce
il pericolo di incendi nei boschi e la Ripartizione Foreste è in allerta.
In alcune città del centro-nord sono stati raggiunti i limiti delle concentrazioni di ozono. Le persone maggiormente a
rischio in queste condizioni di grande caldo sono gli anziani e i non autosufficienti, le persone che assumono regolarmente
farmaci, i neonati e i bambini piccoli, chi fa esercizio fisico o svolge un lavoro intenso all'aria aperta.
E proprio due anziani figurano tra le tre persone morte oggi in diverse località del litorale veneziano, in seguito a malori
che potrebbero essere stati provocati proprio dal gran caldo, anche se gli accertamenti sulle cause dei decessi sono ancora
in corso. In particolare, a Cavallino-Treporti, si è sentito male ed è deceduto sul posto un cittadino straniero, sembra
svedese. Il decesso è avvenuto all' Agricampeggio al Bateo, sul lungomare Dante Alighieri, a Punta Sabbioni. Un'anziana
trevigiana ospitata in una struttura ricettiva ha invece perso la vita vicino al Faro del Cavallino, mentre il terzo decesso
riguarda un anziano del veneziano, trovato riverso nelle acque della laguna del Mort, in zona Eraclea. L'uomo sarebbe
annegato dopo essere caduto in acqua per un malore.
A tutte le persone ritenute a rischio si consiglia di non uscire nelle ore più calde, dalle 12 alle 18. In casa, per proteggersi
dal calore del sole utilizzare tende o persiane e mantenere il climatizzatore a 25-27 gradi. Gli esperti consigliano di bere
molto, consumare pasti leggeri e mangiare molta frutta, evitando bevande alcoliche e caffeina. E' consigliabile inoltre
indossare abiti e cappelli leggeri e di colore chiaro, evitando le fibre sintetiche. Se si ha in casa una persona malata,
occorre fare attenzione che non sia troppo coperta.
Voto:
Ultimo aggiornamento ore 22:32
Data:
02-07-2010 TGComCaldo, sfiorati i 40 gradi: allerta in città Malori sul litorale Veneziano: tre
morti
Argomento: Pag.NAZIONALE 49