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GAZZETTA DEL SUD Agenzia ANSA LA SICILIA GIORNALE DI SICILIA Agenzia ITALIA LA REPUBBLICA Italia Oggi Agenzia ITALPRESS RASSEGNA STAMPA 14-1-2016 Agenzia ADNKRONOS RAI TV IL SOLE 24 ORE Quotidiano di Sicilia II Messaggero CORRIERE DELLA SERA RAISSicilia MEDIASET A cura di Sandro Cuzari Responsabile Ufficio Stampa CAS

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GAZZETTA DEL SUDAgenzia ANSA LA SICILIA

GIORNALE DI SICILIAAgenzia ITALIA LA REPUBBLICAItalia Oggi Agenzia ITALPRESS

RASSEGNA STAMPA14-1-2016

Agenzia ADNKRONOS RAI TVIL SOLE 24 ORE

Quotidiano di Sicilia II MessaggeroCORRIERE DELLA SERA

RAISSicilia MEDIASET

A cura di Sandro CuzariResponsabile Ufficio Stampa CAS

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Il progetto dello svìncolo autostradale. Quest'opera è stata inserita tra quelle-cqntemplate nel Masterplan

Santa Teresa di Riva

Opere, nel Programma triennaleprogetti che resteranno... tali?L'unico cantiere che dovrebbe chiudersi nel 2016 è quello dell'asilo nido

consolidamento della frazione. Misserio ed il canale di gronda

Giuseppe PuglisiSANI A TERESA DI RIVA

Centotrentatre opere per uncosto stimato di 418milioni dieuro: questo è il "ProgrammaTriennale delle Opere pubbli-che 2016/2018" adottato dallaGiunta e che presto, dopo itrenta giorni canonici di pub-blicazione all'albo pretorio, ap-proderà in consiglio comunaleper eventuali integrazioni.

Molta ruffa, qualche strafal-cione, alcune novità. Le opereche dovranno (dovrebbero) es-sere realizzate nel 2016 sono

23. Ai primi posti, da tempo im-memore, la protezione dellacosta, le fognature, il depurato-re, l'ampliamento del cimiteroe (ovviamente) lo svincolo.

La madre di tutte le opere,cioè la metanizzazione(15.434.000), che è il fiore al-l'occhiello anche di questo pro-gramma, ma ancora devono es-sere realizzati i collegamentiall'interno delle tante stradinedel tessuto urbano, mentre lacondotta principale su Lungo-mare, Nazionale e Sparagonà ègià quasi ultimata.

Delle 23 opere che verosi-

II Patto

Erosione spiaggia• Anche per la salvaguar-dia dei torrenti e la lottaall'erosione della spiaggia,i mutui potranno essere ri-sparmiati, perché i proget-ti sono stati inseriti nelPatto per la Sicilia di cuitanto si parla in questigiorni dopo l'elenco diopere stilato dalla GiuntaRegionale.

milmente potrebbero esserecompletate nel 2016 di "sicu-ro" c'è solo l'ampliamento del-l'asilo nido i cui lavori sono infase di completaménto. Altreopere, se il "Patto per la Sicilia"andrà in porto, riguardano il

GAZZETTA DEL SUD de|

per Cantidati, i cui progetti so-no già definitivi e quindi can-tierabili nel 2016 e che l'Ufficiotecnico non ha avuto il tempodi spuntare tra le opere dell'e-lenco annuale 2016 del Ptopperché ormai "dimenticate":sono progetti presentati nel2003 (Giunta Bartolotta) e nel2009 (Giunta Morabito).

Dal raffronto con il 2015 sinotano sei opere in più, ma sal-ta agli occhi la previsióne dimutui che nel 2015 era di 1 mi-lione e 145mila euro mentrenel 2016 è schizzata a 23 milio-ni e 790mila euro: segno que-sto che si vuole dare corso allarealizzazione di molte delletanti opere che potranno essereimbastite solo con un prestito.

Anche se, è meglio dirlo su-bito: ci sono i 12 milioni per losvincolo che per ora restanodormienti perché è stato inseri-to tra i progetti del Masterplan,ragion per cui se dovessero ar-rivare i contributi statali sareb-be un ben risparmio per i con-tribuenti santateresini. <

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LA SIGILI AQuotidiano Data 14-01-2016

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Foglio 1

Guardrail pericolante sul cavalcaviadelPAIS sopra via Maugeri a Valverde

LA SPRANGA PENZOLANTE

C'è il rìschioche crolli sullaProvinciale

Protestano gli automobilisti per una sprangache pende pericolosamente da un cavalcaviadella A18 Messina-Catania, in località dì Val-verde. Il guardrail che delimita il ponte chesovrasta la via Maugeri appare parzialmentedistaccato e rischia di crollare sulla stradaprovinciale sottostante. Urge intervenire.

Il guardrail è stato danneggiato a causa diun incidente stradale, alcu ni mesi fa, ma nonè stato mai riparato dal Gas (Consorzio per leautostrade siciliane) che gestisce la tratta.

Un'altra tegola sulla testa de! Consorziogià additato come "inefficiente" in materia dimanutenzione. E l'incuria risulta evidentesui 77 chilometri della Messina-Catania. Con-sorzio che rischia la revoca della concessioneproprio a causa di numerose difformità, nonancora sanate, in materia di sicurezza strada-le, anche se dall'ente assicurano che i "lavori

per il ripristino delle barriere sono già pro-grammati".

A tutt'oggi comunque nessun intervento èstato messo in atto a tutela dell'incolumitàdegli automobilisti in una strada particolar-mente trafficata come lavia Maugeri che col-lega il centro di Valverde con il vicino AciSant'Antonio,

«Qualcuno provveda ad eliminare il perico-lo» protestano i residenti della zona che quo-tidianamente percorrono anche a piedi quel-la strada. «Si faccia presto, prima che ci scap-pi il morto». Sulla questione il Comune avreb-be segnalato il pericolo agii organi competen-ti. «Non può fare altro», fanno sapere dal-l'Amministrazione visto che la responsabilitàdella strada in questione è della Provincia.Uno scarìcabarile... pericoloso.

CARMELO DI MAURO

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Autostrade Siciliane

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Giovedì 14 Gennaio 2016

SiRACUSA RAGUSA CATANIA AGRICENTO CALTANISSETTA ENNA MESSINA PALERMO TRAPANI La Redazione Segnala i

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LA LETTERA POSTATA SU FACEBOOK

Autostrada Siracusa - Rosolini, Gennuso invital'assessore Pistorio a fare un sopralluogoinviato da deskl il 14 Gennaio, 2016-08:55

II "caso" dei tre cantieri "fantasma"

II parlamentare siracusano ali'Ars, Pippo Gennuso, ha postato sul suo

profilo Facebook, una lettera indirizzata all'assessore regionale alleInfrastnitture, Giovanni Pistorio. Gennuso racconta all'esponente dellagiunta di governo, il "caso" dei tre cantieri "fantasma" aperti sul tratto

dell'autostrada Siracusa - Rosolini. Lo stesso Gennuso invita Pistorio a fareun sopralluogo per rendersi conto dello stato "dei non lavori" per accertarese ci sono responsabilità da parte delle imprese che hanno avuto affidate le

opere, oppure del Consorzio autostrade siciliane. Il deputato, minaccia inoltre di presentare un esposto allaProcura della Repubblica di Siracusa per "attentato alla sicurezza dei cittadini".

Categorìa:

Cronaca Siracusa

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I conti in rosso della R<

C'è il rischio di restituire all'Ue 300 milioniII dirigente Falgares:è stata tutta colpadel blocco informaticoMichele CiminoPALERMO

La Regione dovrebbe restituireall'Unione Europea almeno300 milioni dei fondi Fesr2007-2013^ ammontanti aquattro miliardi e 359 milionimessi a disposizione per la rea-lizzazione di opere pubbliche.Questo il parere del dirigentedel Dipartimento programma-zione Vincenzo Falgares, inter-venuto ieri in commissione Uèdell'Ars, dove è stato convoca-to dalla presidente ConcettaRaia, dopo aver appreso ìa no-tizia che la Regione, nel tenta-tivo di salvare il salvabile, stavaricorrendo ad operazioni ad"alto rischio". Stando alle voci

circolate, infatti, la Regionecorrerebbe il rischio di doverrestituire addirittura un mi-liardo e mezzo di euro. «Tuttacolpa - ha spiegato Falgares -del blocco dei pagamenti»,provocato, nello scorso dicem-bre dai problemi derivanti dal-lo stop del sistema di trasmis-sione dati determinato dallasocietà valdostana che lo con-trolla e chiede alla Regione ri:stori milionari. Il blocco, haspiegato Falgares, è stato effet-tuato «proprio nel pieno del-l'accelerazione del caricamen-to dei beneficiari». Falgares ha,quindi, ammesso che, al mo-mento, sono da registrare an-cora un miliardo e 200 milionidi euro. Di qtiestasomma, circa500 milioni di pagamenti sonoin fase di registrazione, mentrealtri 400 milioni saranno "recu-perati" attraverso i cosiddetti

"progetti retrospettivi", ovverodi interventi completati o av-viati attraverso altre fonti di fi-nanziamento, cheperòpotran-no essere inseriti all'internodegli Apq (accordi di program-ma quadro) per colmare il gapdi spesa certìfìcatae poter chie-dere i rimborsi a Bruxelles.

Il blocco della certificazionedella spesa, comunque, periidirettore della Programmazio-neregionale, oltre allo stop allecertificazioni imposto dal bloc-co del sistema informatico nel-lo scorso dicembre, è ad attri-

Denunziata «carenzadi professionalitàa districarsi nelmeccanismo deifondi comunitari» La cruda realtà. Il dirigente Dipartimento

programmazione Vincenzo Falgares

buirsì anche alla decisione del-l'assessore alrEconomia Ales-sandro Baccei di chiedere agliuffici l'accertamento dei resi-dui attivi, ovvero dei cosiddetticrediti inesigibili, per cui .tuttosi è bloccato per circa quattromesi, e alla decisione di ricor-rere all'esercizio provvisorio;Inoltre, ha ricordato Falgares,dall'inizio del fondo2007-2013 «sono cambiati trepresidenti di Regione, sei auto-rità di gestione e non so quantiassessori e dirigenti», per cuispesso la macchina burocrati-ca regionale si è bloccata, do-vendosi adeguare alle direttivedei nuovi inquilini di Palazzod'Orleans e dei tanti assessori,per non parlare della «carenzadi professionalità e di compe-tenze adeguate a districarsi nelcomplesso meccanismo deifondi comunitari». -i

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14/1/2016 Opere pubbliche, Sicilia lumaca La maledizione del perenne ritardo - Live Sicilia

LiVESICILIAI NUf.tRI

Opere pubbliche, Sicilia lumacaLa maledizione del perenne ritardoMercoledì 13 Gennaio 2016 -16:11 di Salvo Toscano

Articolo letto 2.336 volte

Da Caltanissetta a Palermo, storie di ordinario ritardo. Nell'Isola per realizzare un'infrasiruttura occorrono in media setteanni: è il tempo più lungo tra tutte le regioni italiane. Gare "sparite nel nulla", balletti di pareri che si protraggono per anni,lentezze delle certificazioni antimafia: così si incagliano gli appalti nell'Isola.

PALERMO - Caltanissetta, ieri. Un gruppo di consiglieri comunaliblocca l'entrata del cantiere dei lavori sulla strada 640, quelli per la bretellache dovrebbe congiungero la città all'autostrada Palermo-Catania. Una

protesta che arriva dopo una serie di rinvii dell'apertura dell'infrastruttura. Laconsegna era già stata annunciata per gli inizi di dicembre, si attendeancora.

Intanto a Palermo si aspetta di capire quale sarà il destino deilavori per la realizzazione dell'anello ferroviario, che hanno già

sventrato una serie di importanti arterie cittadine. Di mezzo ci sono i

problemi della Tecnis, colosso delle costruzioni finito nella bufera dopol'arresto dei suoi vertici. Di certo, riassumeva ieri Repubblica, c'è chel'opera doveva essere completata a luglio 2017, ma già oggi i tempi sono

slittati a dicembre 2018. Diciotto mesi in più del previsto.

Due storie, molto diverse tra loro, accomunate dall'ordìnarieta delritardo nella realizzazione delle opere pubbliche. Problema che attraversa

tutta l'Italia ma che in Sicilia assume dimensioni ancora più gravi rispetto alle medie nazionali.

Il governo centrale in questi giorni lavora a un intervento normativo che dovrebbe accorciare i tempi per le autorizzazioni.Si tratta di un regolamento che dovrebbe approdare in Consiglio dei ministri questa settimana, come annunciava domenica scorsa // So/e24 Ore. I tempi di realizzazione delle opere pubbliche in Italia fanno segnare ritmi da lumaca. E in questo contesto, la Sicilia ha un

primato di lentezza. Nell'Isola, infatti, ci vogliono in media poco meno di sette anni per realizzare un'opera pubblica, il dato peggiore inItalia: in Emilia Romagna la media è di tre anni e nove mesi. I dati sono gli ultimi fomiti dall'Uver (Unità di Verifica degli Investimenti

Pubblici} del Dipartimento politiche di sviluppo (Dps). Che ha scattato una fotografia impietosa circa un anno fa su un totale di 35 mila

opere per un valore superiore ai 100 miliardi. La media nazionale è di quattro anni e mezzo (in Sicilia quindi ci si impiega due anni emezzo in più) che arrivano addirittura a quattordici anni e sette mesi per lo grandi opere, di importo superiore a cento milioni.

A incidere molto sulla lentezza della realizzazione sono i tempi morti della burocrazia, quelli che tecnicamente vengonochiamati "tempi di attraversamento", che incidono per circa il 60 per cento del totale del tempo necessario. Un'eternità. La Sicilia ha

il primato negativo per la durata della fase di progettazione delle opere, che in media dura la bellezza di cinque anni, quasi il doppio dellamedia nazionale. Più lenta rispetto alla media nazionale (+48%) nell'Isola è anche la fase di affidamento dei lavori, mentre è più veloce

(-25,5%) la fase di esecuzione, quella in cui i "tempi di attraversamento" incidono meno.

Il problema dei tempi parte già netta fase dell'espletamento delle gare. Dall'annuale analisi dell'Ufficio studi dell'Ance Sicilia sugli

avvisi pubblicati in Gazzetta ufficiale, relativi alle risultanze delle gare aggiudicate definitivamente, emerge che nel 2014 in Sicilia su 307gare bandite per 356 milioni di euro ne sono state espletate 152 (49,5%) per 176 milioni di euro (49,5%), mentre non si aveva notizia,

all'ottobre scorso, di 155 gare (50,5%) per 179 milioni (50,5%). Proprio a proposito delle gare "sparite nel nulla", l'Ance solo due mesi faha scritto al governo regionale per sollecitare un intervento, parlando di "grotte carsiche della burocrazìa". Nel mare magnum dei ritardi c'èanche il tasto dolente delle certificazioni antimafia, con le prefetture, unica istituzione titolata a concederle, intasate da una valanga di

richieste, e con tempi d'attesa che, hanno denunciato in passato le associazioni di categoria, che marciano anche sui sei mesi, un

problema che si fa sentire in tutta Italia.

È fa fase delia progettazione, quella in cui la Sicilia ha tempi doppi rispetto al resto d'Italia, quella in cui ci si perde in un ginepraio di

pareri e rirnpallì, con una pluralità di soggetti coinvolti e di timbri da apporre. Uno dei risultati? Nel frattempo il progetto diventa obsoleto, iprezzi diventano non remunerativi, e spesso l'aggiudicatario chiede un adeguamento.

La maledizione del ritardo così si abbatte implacabile sulla realizzazione di opere spesso fondamentali per I territori. E ilpassaggio da opera realizzato in ritardo a opera incompiuta è breve. Non a caso, infatti, oltre al primato per la lentezza nella realizzazione

dei lavori pubblici, l'Isola ne detiene un altro, quello appunto relativo alle incompiute: secondo l'ultimo censimento nazionale, una suquattro si trova proprio in Sicilia: su 868 infrastnitture lasciate a metà, ben 215 sono sul groppone dei siciliani, secondo i datidell'Anagrafe delle opere incompiute di interesse nazionale. Tra queste, il censimento nazionale poneva al primo posto la diga di Blufi, già

costata 260 milioni e mai terminata. Al confronto, qualche mese di ritardo nell'apertura di una bretella sembra una bazzecola...© RIPRODUZIONE RISERVATA

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Autostrade, investimenti in calo del 40% in treanni: ecco perché

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Investimenti autostradali in fase di stallo. La spesa effettiva per nuove opere e manutenzione straordinaria delle 25

società concessionarie è scesa dagli oltre due miliardi di euro all'anno nel triennio 2010-2012 a 1,6 miliardi nel

2013, 1,47 miliardi nei 2014, con dati parziali Mit 2015 che segnalano un ulteriore calo nell'ordine del 20%.

Nel periodo 2008-2014 gli investimenti totali sono stati ii 24% in meno rispetto a quanto previsto dai piani

economico-fìnanzlari, 12,6 miliardi anziché 16,45 (3,86 miliardi in meno). E siamo molto lontani dai 32 miliardi di

euro in dieci anni di cui Anas, governo Berìusconi e Aiscat parlavano ne) 2010, dopo il rinnovo delle convenzioni.

Oltre ai consueti ritardi su iter approvativi e cantieri, a pesare sul ralleniarnento sono il progressivo esaurimento dei

progetti avviati a inizio anni duemila, dalla Variante di valico alla terza corsia della A14, la Valdastico Sud,

l'ammodernamento delta Torino-Milano e della A24-A25, non sostituiti da nuovi progetti (alcuni dei quali in realtà

"storici", anche se mai avviati), ancora in gran parto bloccati: Tirrenica, Valdastico Nord, A15 Parma-Verona, terzacorsia A4 Mestre-Trieste, Asti-Cuneo ferma a mota, Gronda di Genova, oltre ai sette miliardi di euro previsti nella

convenzione Autostrade per ['Italia del 2008.

il tema delle autostrade è uno di quelli su cui il Ministro delle Infra strutture Graziano Delrio non ha ancora "messo

la faccia". Non c'è ancora cioè una strategia chiara, né sul delicato nodo delle tariffe, né sulle scelte strategiche

sugli investimenti previsti nelle convenzioni 2007-2010 (i famosi 32 miliardi di euro di investimenti), né sul tema

dell'articolo 5 dello Sblocca Italia (accorpamenti-proroghe), né sui projectfinancing ancora non cantierati.

Com'è nello stile di Delrio, però, vero "motore diesel" della politica", le riflessioni dei mesi scorsi, insieme al

presidente Anas Gianni Armani e a! nuovo capo detla Struttura di missione Ennio Cascetta, stanno producendo le

prime decisioni: stop ai projectfinancing poco sostenibili (Telesina, Termoli-San Vittore, Orte-Mestre, Grasseio-

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STRADEEAUTOSTRADE.IT(WEB2) Data 14-01-2016

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Fano) e attenta riflessione su altri (Ragusa-Catania, Roma-Latina), intesa con la Uè per l'affidamento in house di

Autobrennero e Autovie Venete.

La relazione della Direzione vigilanza autostrada del Ministero delle Infrastnitture (Mìt), pubblicata a fine novembre(scarìcabile anche dal nostro sito), contiene la fotografia delle concessioni autostradali in essere (autostrade già ingestione), con dati di bilancio e investimenti aggiornati al 2014. Grazie al Mit possiamo vedere qui a fianco, inbasso, anche i dati sugli investimenti rilevati ai fini degli aggiornamenti tariffar i, fino al 30 settembre 2015. Nonsono direttamente confrontabili con quelli complessivi annuali per due motivi: vanno da inizio ottobre a finesettembre (anziché gennaio-dicembre) ed escludono le opere che per le complesse alchimie di alcuni schemitariffar! non vanno a impattare sulle tariffe (sono una minoranza di lavori, ma ad esempio comprendono la Variante

di Valico sulla A1).

Detto questo, comunque, di fatto riusciamo a stimare il trend di investimenti anche per il 2015.Come si vede dai grafico in prima, gli investimenti totali sono scesi dagli oltre due miliardi di euro l'anno nel triennio2010-2012 agli 1,47 miliardi del 2014. Il dato ottobre 2014-settembre 2015, confrontato a parità di campione con i12 mesi precedenti, fa segnare un calo del 20%, che se confermato nel dato complessivo a fine 2015significherebbe un totale di poco inferiore a 1,2 miliardi; in tre anni, dal 2012 al 2015, è stimabile un calo di

investimenti autostradali del 40 per cento.

Dai dati emerge che gli investimenti realizzati sono il 23,5% in meno di quanto previsto dai piani economìco-finanziari (Pef) "operativi": 12,587 miliardi nel periodo 2008-2014 anziché i previsti 16,45 (3,86 miliardi in meno, una

media dì 550 milioni all'anno).Come si vede dalla percentuale di attuazione (fermandoci alle società con cifre significative), hanno "fatto il lorodovere" Autostrade per l'Italia, 6.882 miliardi di euro, il 100,2% di quanto previsto. Anche Ativa (Ivrea-Val d'Aosta),103% anche se su cifra ben più modesta (137 min), e Autostrade Meridionali (gruppo Aspi), 133% a 244 milioni.Vicino al target anche la Sitaf (Torino-Bardonecchia), 93% e 302 milioni investile Cav (Consorzio autostradevaldostane), 218 milioni su 263 previsti (83%). Vicinissima Strado dei Parchi Spa (Roma-L'Aquila-Terarno), 386

milioni al 99% del previsto.

A pesare quantitativamente sui minori investimenti sono alcuni "casi particolari". La Asti-Cuneo (si veda il serviziodettagliato sul nostro sito), opera affidata post gara nel 2005 al Gruppo Gavio che si è impantanata con circa 1,5miliardi residui da realizzare (almeno 7-800 prioritari) per extracosti emersi nella progettazione definitiva, non piùsostentili in base al Pef di 10 anni fa; la Valdastico Nord (1,8 miliardi di euro circa), opera da sempre nellaconvenzione della Brescia-Padova ma ancora bloccata per il mancato si della Provincia di Trento, e la cui lungavicenda ha comportato la scadenza della concessione della Bs-Pd Spa il 30/6/2013, in regime di prorogazio fino al30/6/2015 e ancora trascinata nella speranza dell'intesa con Trento (situazione che ha evidentemente bloccato

ogni altro piano di investimento della società).

Poi l'autostrada Tirrenica (Livorno-Civitavecchia), Sai. sbloccata e fermata da almeno 15 anni, sempre sulla carta,che avrebbe dovuto produrre spesa per 1.091 milioni di euro già nel 2008-2014; nel maggio scorso è stato firmatoal Mit il protocollo di intesa per un nuovo atto aggiuntivi, con progetto "low cost" da 1,4 miliardi anziché oltre due,ma ancora si attende l'ok della Uè alla proroga di 15 anni con gare sul 100% dei lavori.Poi ci sono le concessioni scadute o in scadenza, che gli ultimi quattro governi hanno dienticato, affrontato, mairisolto. Autobrennero è scaduta il 30/4/2D14. data in vista della quale i) governo Monti scelse per tempo la via dellagara europea, salvo farsela annullare dal Consiglio di Stato, a inizio 2014, per vizio procedurale, su ricorsodell'attuale società controllata dalle Province autonome di Trento e Bolzano. L'incertezza, il contenzioso, l'attualeregime di prorogatio, hanno dì fatto bloccato gli investimenti: 453 milioni nel 2008-2014 contro i 737 previsti (darealizzare c'è soprattutto la terza corsia Modena-Verona da 800 milioni di euro).

Poi Autovie Venete, la cui convenzione scade il 31/3/2017, troppo ravvicinata per ottenere dalle banche ifinanziamenti per finanziare tutto il piano da due miliardi di euro (in vigore dal 2010) per terza corsia Mostre-Triestee Villesse-Gorizia.Poi ci sono le previste nelle convenzioni ma mai inserite nei piani finanziari operativi; i 32 miliardi di euro annunciatinel 2009-2010, inseriti nei Pef 2008-2014 solo per 16,4 miliardi, e realizzati solo per 12,6. Ad esempio il Tibre, ilcompletamento della A15 tra Parma e Verona, circa 1,8 miliardi di euro, da anni in attesa di copertura perché noncopribile con i soli pedaggi della Cisa. Poi la Gronda di Genova, calcolata in 1,8 miliardi nell'atto aggiuntivo Aspi2004 e che ora costerebbe 3,2 miliardi: il progetto c'è, ma per farla senza contributi pubblici servirebbe un aumentodei pedaggi su tutta la rete Aspi del 15-18% in 8-10 anni. Infine la raffica di terze e quarte corsie previste nellaconvenzione unica Aspi 2008, per 5 miliardi di euro, ancora tutte sulle carta, e sulle quali o in corso una riflessionetra Mit e società (di fatto ne saranno realizzate solo una piccola parte). E poi, sempre Autostrade, il PassanteNord di Bologna per circa due miliardi, che d'intesa fra gli enti locali e il Mit sembra per ora accantonato (senzaproteste da parte di Aspi).

IN HOUSE IN ARRIVOSu Autobrennero o Autovie il Ministro Delrio ha scelto di accontentare gli enti locali, e - verificata la fattibilità conBruxelles - il 14 gennaio firmerà l'accordo per l'affidamento diretto in house delle concessioni alle due societàpubbliche, "depurate" dei soci privati.

Per Autovie Venete l'obiettivo è di far partire, già nel 2016, i lavori residui per 1,2-1,4 miliardi di euro (alcune garegià aggiudicate e lavori pronti al via).Per Autobrennero la novità sarà ancora più grande, perché l'affidamento deella nuova concessione in housetrentennale dovrebbe dare certezze finanziaria (e dunque accelerare) tre nuove tratte in project finacing vinte dacordate a guida Autobrennero negli anni scorsi, e che la scadenza della concessione di Autobrennero aveva di

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14/1/2016 Opere pubbliche, Sicilia lumaca La maledizione del perenne ritardo - Live Sicilia

STRADEEAUTOSTRADE.IT(WEB2) Data 14-01-2016

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fatto bloccato; Cispadana (1,3 miliardi di euro), Ferrara-Mare (670 milioni), Campogalliano-Sassuolo (500 min).

ARTICOLO 5 E GRUPPO GAV1OL'articolo 5 dello Sblocco Italia (accorpamenti-proroghe in cambio di nuovi investimenti), una volta risolti i casiAutovie e Autobrennero con l'in house, resta in piedi solo per il Gruppo Cavia (ne parliamo diffusamente in unservizio on line).Le concessioni a scadenza vicina sono Sali (2019) e Satap A21 (2017), mentre le altre vanno da! 2026 (Sotap A4)al 2038 (Torino-Savona). La Parma-Verona (Cisa) si può anche decidere di non farla, Satap A21 può andare in

scadenza senza problemi ne! 2017, ma il rischio di un pesante contenzioso con Gavio c'è sulla Asti-Cuneo, per gliextracosti da un miliardo. La prima proposto Mit-Gavio del 2014 di accorpare tutte le concessioni in cambio di 5miliardi dì euro di investimenti aggiuntivi e scadenza unica al 20143 {16 anni di proroga rispetto all'attuale media) ostata bocciata da Bruxelles, ora si tratta per proporre accorpamenti e proroghe parziali tra le società del Gruppo.

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Oggi il senato da il via libera definitivo alla delega che prevede la riforma del Codice

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Più trasparenza negli appalGare digitalizzate^ ribassi attenuati., Anac rafforzala

DI ANPREA MASCOLINIiù trasparenza ne-

fgli appalti pubblici elotta alla corruzionecon il rafforzamento

dei poteri delì'Anac; abro-gata la. legge obiettivo, in-sieme all'attuale codice deicontratti - che andrà rifor-mato - e al suo regolamentoattuativo, sostituito da lineeguida approvate con decretoministeriale; gli appalti sa-ranno aggiudicati valutandoil migliore rapporto qualità/prezzo e non si potrà utiliz-zare il prezzo più basso peri servizi intellettuali; la Pub-blica amministrazione saràindirizzata sulle funzioni diprogrammazione e controlloe si avvierà un profondo pro-cesso di digitalizzazione del-le procedure di appalto. Sonoquesti alcuni dei punti dei73 criteri direttivi contenutinel disegno di legge delegasugli appalti di recepimentodelle direttive su appalti econcessioni e di riforma delcodice degli appalti pubbliciche sarà approvato defini-tivamente oggi dal Senato,dopo l'emissione del pareredella Commissione bilancio.La commissione aveva infattieccepito alcuni profili di cri-ticità dal punto di vista del-la copertura finanziaria, ma.

Soppressione del còdice dei contratti pubblici e del regolamento attuativo(dpr 207/2010)Recepimento delie direttive e nuovo codice dei contratti e delle concessio-ni, con unico decreto entro 18 aprile 2016 o in due fase {18 aprile e 31luglio)Abrogazione delia legge obiettivoRafforzamento del ruolo e dei poteri Anac sia in fase di prepara razione dei bandiche in fase di esecuzione dei contratti (bandi e contratti-tipo vincolanti)Introduzione albo commissarì digara (scelti a sorteggio) e dei direttori lavorie collaudatori delle grandi opere e albo delle stazioni appaltantiRevisione del sistema di qualificazione degli operatori economici puntato sucriteri reputaziona'liAbrogazione dell'incentivo del 2% per la'progettazione svolta dia tecnicidella p.a.Aggiudicazione dei contratti con l'offerta economicamente più vantaggiosacon attenzione anche al «ciclo di vita dei progetto»Crietrio del prezzo più basso da limitare {ma vietato per servizi, di ingegneriae architettura)Limitata al 20% la possibilità di svolgere lavori, forniture e servizi in houseda parte dei concessionariNiente più contratti in deroga al codice (salvo per le emergenze di protezionecivile)Limitazione delle variantiSemplificazione e digitalizzazione delle procedure di garaObbligo dì centrali di committenza per i comuni oltre i 100 mila euroAl via l'innovazione tecnologica e digitale nella progettazione e nelle gareAmmessi soltanto gli arbitrati «amministrati»Contratti secretati con controllo della Corte dei conti

alia ime ha reso un parerenon ostativo con alcune rac-comandazioni indirizzate, neifatti, al legislatore delegato alfine di evitare impatti sullafinanza pubblica derivanti,ad esempio, dalla riformadella garanzia globale di ese-cuzione o dell'applicazioni disanzioni per il ritardo nellecomunicazioni delle variantiall'Anac, l'Authority anticor-ruzione.

L'articolato è lo stesso diquello varato dalla Camera equindi viene a sua volta con-fermata la duplice strada perattuare la delega: un decretounico entro aprile 2016 (direcepimento e di riforma delcodice), o due decreti delegati,uno per attuare le direttiveUè entro il 18 aprile 2016 eun altro per riformare il co-dice dei contratti pubblici, ri-ordinando tutta la materia,entro il 31 luglio 2016).

Fra le diverse e numerosenovità del testo, che introduceanche il cosiddetto débat public.per la gestione del consenso perle grandi infrastnitture, va ci-

Page 11: RASSEGNA STAMPA - Autostrade Siciliane...Molta ruffa, qualche strafal-cione, alcune novità. Le opere che dovranno (dovrebbero) es-sere realizzate nel 2016 sono 23. Ai primi posti,

tata la norma che prevede unariallocazione delle funzioni del-le pubbliche amministrazioniverso attività di programma-zione (supportata da accuratistudi di fattibilità) e controlloe l'esclusione dell'applicazio-ne degli incentivi alla proget-tazione interna della p.a. Inparticolare viene destinatauna somma non superiore al2% dell'importo posto a basedi gara alle attività tecnichesvolte dai dipendenti pubblici

relativamente alle fasi dellaprogrammazione degli investi-menti, della predisposizione deibandi, del controllo delle rela-tive procedure, dell'esecuzionedei contratti pubblici, della di-rezione dei lavori e dei collaudi.Importante è anche la modificadella disciplina dell'appalto in-tegrato che dovrà essere limita-to nella sua applicazione e nonutilizzabile'mettendo a base digara H progetto preliminare.L'appalto integrato sul pro-

getto definitivo andrà limitatoprevedendo il ricorso a tale tipodi appalto in relazione al con-tenuto innovativo o tecnologicodelle opere oggetto dell'appaltoo della concessione e in rappor-to al valore complessivo dei la-vori. Per quel che riguarda ladisciplina delle concessioni, iltesto prevede l'obbligo di affi-damento a terzi, senza ricorsoa società in. house, per una per-centuale pali all'80% (con il re-stante 20% in house) non solo

dei lavori ma anche dei servire delle forniture. È previsto ilprogressivo uso di metodi estrumenti elettronici specifici,quali quelli di moderazioneelettronica e informativa perl'edilizia e le infrastrutture(lett. oo); viene pertanto favo-rito l'utilizzo delle tecnologieBini (Building information mo-deling). Per l'affidamento deiservizi di ingegneria e architet-tura e di tutti i servizi di natu-ra tecnica, si prevede l'utilizzodel criterio di aggiudicazionedell'offerta economicamentepiù vantaggiosa e l'esclusionedel prezzo più basso che, pergli altri appalti sarà comunquemolto limitato. Fondamentaleil rafforzamento delle funzio-ni dell'Anac che dovrà gesti-re anche l'albo delle stazioniappaltanti. L'Autorità presie-duta da Raffaele Cantone inparticolare avrà «anche poteri.di controllo, raccomandazione,intervento cautelare e sanzio-natorio, nonché di adozione diatti di indirizzo quali linee gui-da, bandi-tipo, contratti-tipo ed.altri strumenti di regolamen-tazione flessibile, anche dotatidi efficacia vincolante». Nonverranno ammesse procedurein deroga al codice dei contrat-ti pubblici, fatta eccezione per«singole fattispecie connesse aparticolari esigenze collegate asituazioni emergenziah. Saràrivista complessivamente ladisciplina delle garanzie e siprevede l'abrogazione delledisposizioni in materia di si-stema di garanzia globale diesecuzione (performance bond)e per gli appalti in corso la so-spensione dell'applicazionedelle medesime disposizioni.Prevista anche la piena acces-sibilità, visibilità e trasparen-za, anche in via telematica agliatti progettuali; ciò allo scopodi consentire un'adeguata pon-derazione dell'offerta da partedei concorrenti, nonché tuteleper i subappaltatori, con il pa-gamento diretto da parte dellastazione appaltante. L'istitutodel soccorso istruttorio (per lasanatoria di irregolarità nelcorso della gara) dovrà esseresempre possibile sulle irregola-.rità formali, ma senza applica-zione di sanzioni.

ITALIA OGGI del