Rassegna 17 agosto

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LA NAZIONE Pagina 5 – Livorno Collesalvetti. Urbanistica, Pd e Fds replicano a Tuci (Idv) La giunta scricchiola COLLESALVETTI — NON SI È FATTA attendere la risposta di Pd e Federazione della Sinistra alle accuse di «mancata programmazione territoriale» avanzata dall’assessore Idv Benedetto Tuci nei confronti delle passate amministrazioni. A replicare sono Luca Liuni (segretario Pd) e Luca Chiappe (portavoce FdS). «Quasi stentiamo a credere alle affermazioni dell’assessore Tuci — spiegano —. Per sua conoscenza vogliamo ricordare che la filosofia che sottende agli attuali strumenti urbanistici non è improvvisata né confusa, ma è frutto di una riflessione trasversale alle amministrazioni che si sono susseguite negli ultimi decenni e che prende spunto dalla variante al Prg degli anni ’90, tenendo conto delle mutate esigenze economico-sociali del territorio. Il regolamento urbanistico è stato approvato dopo un percorso partecipativo costituito da oltre 100 incontri, che hanno visto la condivisione delle scelte da parte delle categorie sociali ed economiche, dei consigli di frazione, dei partiti, delle associazioni, coinvolgendo addirittura le scuole; questo percorso ha trovato la sua coronazione in una seduta del consiglio comunale in cui la maggioranza espresse unanimemente voto favorevole e non si registrò neanche un voto contrario. Di tutto questo, forse, l’assessore Tuci non era a conoscenza: gli sarebbe bastato leggere le relazioni accompagnatorie del regolamento o confrontarsi con i colleghi della giunta, molti dei quali avevano anche nella scorsa amministrazione ruoli istituzionali di rilievo. In particolare con il vice sindaco Alberto Benedetti, che è stato protagonista del processo partecipativo e della costruzione degli strumenti urbanistici. Se lo avesse fatto, sicuramente avrebbe potuto osservare che le botteghe all’interno di Interporto non sono previste, bensì, al di fuori dei gate di Interporto, funzionale all’area direzionale e ai servizi. Questa è programmazione. L’esperienza di governo di questi anni ci permette di dire che un territorio non si amministra con la demagogia, bensì con una costante dedizione e con decisioni responsabili: da parte nostra non verrà mai meno la disponibilità al confronto con i partiti della coalizione per migliorare il lavoro fatto, partendo però da una premessa imprescindibile, quella della giustezza delle scelte intraprese fino ad oggi».

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IL TIRRENO Pagina 4 - Pisa SCUOLA Dalla Regione neppure un euro per i precari GIANLUCA GAMBINI Nell’ultimo consiglio provinciale la maggioranza Pd, Idv e Sel ha presentato una mozione dove, fra altre inesattezze, si evidenziava che «la possibilità di salvaguardare nella nostra provincia la presenza delle sezioni di scuola dell’infanzia dislocate in vari comuni le quali non sono state coperte dall’organico di diritto in seguito ai tagli del governo, dipende esclusivamente dalla positiva scelta politica della Regione Toscana di investire sul diritto all’educazione e all’istruzione dei bambini». Voglio ricordare alla sinistra pisana che la Toscana è una delle poche Regioni italiane che non ha stanziato neppure un centesimo per i precari della scuola. E per stanziamenti intendo stanziamenti aggiuntivi al decreto Ronchi salva-precari, che già destinava ingenti risorse per tutti i precari, e dava la possibilità ad ogni Regione di intervenire con investimenti aggiuntivi. La Regione Toscana, ripeto, non ha ritenuto i precari toscani degni di aiuti aggiuntivi, oltre a quelli previsti dal decreto salva-precari! Questa è la realtà delle cose. Voglio anche ricordare ai soloni della sinistra pisana che i precari coprono dal 30 al 40% degli organici della scuola, dati dell’Osservatorio scolastico. Ricordo inoltre che, in sede di Consiglio dei Ministri, nello scorso anno scolastico, si garantì a oltre 2000 precari perdenti cattedra l’indennizzo annuale pari al 100% e che a coloro i quali si fossero trovati ad essere occupati solo saltuariamente vennero garantiti indennizzi per i mesi in cui non prestarono servizio. Tornando alla mozione presentata da Pd, Idv e Sel, la maggioranza non è stata neppure capace di votarla, a causa della mancanza del numero legale, solo 13 presenti, perché noi del Pdl, la Lega e persino l’Udc non abbiamo partecipato alla votazione per protesta contro una mozione piena di livore e falsità, pur dichiarandoci, Pdl e Udc, disponibili a rimanere in consiglio per votare le rimanenti mozioni, tra cui quella urgente sui lavoratori di Alma Group. La maggioranza-minoranza Pd, Idv, Sel ha però dichiarato chiuso il consiglio provinciale, alla faccia del rispetto delle altrui opinioni e della democrazia! (Vicecapogruppo del Pdl alla Provincia di Pisa)

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IL TIRRENO Pagina 2 - Livorno Del Lucchese (Idv) replica a Pd e Sel «Abbassate i toni» LIVORNO. «Nessun razzismo: io volevo solo esprimere era semplicemente la preoccupazione per persone che lavorano in questa struttura da decenni messe alla porta in un attimo». Così il consigliere dell’Italia dei valori Lorenzo Del Lucchese risponde agli altri cinque colleghi di maggioranza che hanno sostenuto la prioritaria importanza del rispetto dell’esito della gara. «Non contesto l’illegalità dell’atto - dice Del Lucchese - ma esprimo il mio punto di vista sulla questione, auspicando infine che certi toni del dibattito politico vengano abbandonati».

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IL TIRRENO Pagina 5 - Cecina IL CASO SIMONCINI «Gesto deplorevole» ROSIGNANO. «Solidarietà a Luca Simoncini». È il messaggio dell’Idv dopo lo striscione appeso sabato alla bagnolese contro l’assessore comunale al patrimonio. «Oltre a manifestare ferma condanna di tali gesti plateali ma anonimi - dice l’Idv - esprimiamo la solidarietà di tutto il partito al nostro rappresentante nella giunta».

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•Lucc • • lu ififortuni e meno sopralluoghi

In crescita le prescrizioni a carico dell'azienda e degli appaltiConfermata, specie tra i precari,la tendenza a trasformare in permessile assenze dovute agli incidenti

Con la fermata Afole ditte salgono a 120

PIOMBINO. Lucchini: in au-mento gli infortuni e le pre-scrizioni dell'Asl. In calo i so-pralluoghi e il numero deglioperatori addetti alle verifi-che.

Lo dice la lettura degli ele-menti forniti dalla stessaAzienda sanitaria a cui abbia-mo chiesto il punto della situa-zione sulla scorta delle preoc-cupazioni emerse nell'ultimoconsiglio di fabbrica concen-trato sulle prospettive dellostabilimento.

Nella nota conclusiva erastata segnalata una allarman-te crescita degli incidenti. Si-curezza al centro, dunque, no-nostante il clima di incertezzasul futuro degli impianti ri-schi di relegarla in un cantuc-cio. Al centro soprattutto ora,durante la fermata dell'Afo edei reparti collegati, con lo sta-bilimento che pullula di ditteesterne (ben 120, subappaltiesclusi) e 1.036 lavoratori: cir-ca duecento in più rispetto aluglio. Fonte Lucchini.

L'Asl sottolinea che, in que-sta fase, il controllo segue glistessi criteri definiti all'attodella procedura di selezionedelle imprese.

Nella fattispecie vige la nor-mativa sui cantieri tempora-nei che prevede l'individuazio-

ne di un preposto individuatodalla committente.

L'Asl sottolinea che la pro-grammazione dei controlli tie-ne conto di vari aspetti, pianimirati, segnalazioni ed espo-sti.

Qualche raffronto tra i pri-mi sette mesi del 2009 e quellidi quest'anno. Lo scorso anno,gli operatori dell'Unità funzio-nale Grandi aziende (scesi a ot-to in tutto , dirigenti e medicoincluso ) hanno impartito 12 fo-gli di prescrizioni , sia a Luc-chini che alle ditte appaltatri-ci mentre nello stesso periododi quest 'anno le prescrizionirisultano 22. In sensibile au-mento.

Comparando gli stessi perio-di si registra un calo dei so-

pralluoghi . Da 343 si è scesi a280, a fronte di un numero diditte controllate sostanzial-mente uguale (da 172 a 167). Increscita , invece, le verifichesu macchine e attrezzature(161 nel 2009 e 284 nel 2010).

Il confronto sul numero diinfortuni segna la crescita da42 a 71. «Ma per una compara-zione precisa occorrerà aspet-tare fine anno quando si cono-sceranno gli indici di frequen-za. Nel primo periodo del 2009,infatti, la produzione era ridot-ta», spiega l'ingegner Riccar-

do Casula, responsabile delsettore Grandi Aziende. Cheha ben chiaro il fenomeno del-le assenze per infortunio ca-muffate da permessi : «Sì, è unproblema che registriamo an-che nel confronto con i colle-ghi di altre realtà e che cer-chiamo di affrontare. Ma nonè facile».

Capita più spesso con i pre-cari. A volte nonostante iltransito dal pronto soccorso oaddirittura il ricovero.

V.P.© RIPRODUZIONE RISERVATA