rasena viaggi operativo capri giugno 2012

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Paestum, Sorrento, Capri, la Costiera Amalfitana e Montecassino

7 – 10 Giugno 2012

Programma

1° Giorno – Giovedì 7 Giugno

Ore 06,30 Partenza da Rasena Olearia in Pullman G.T. Arrivo in mattinata a Paestum. Pranzo in ristorante e nel pomeriggio incontro con la guida per la visita del sito archeologico. Eloquenti vestigia della sua prestigiosa potenza sono le maestose colonne doriche dei templi dedicati a Nettuno e Cerere. Nel tardo pomeriggio partenza per Vico Equense. Arrivo in serata e dopo sistemazione camere riservate, cena e pernottamento.

2° Giorno – Venerdi 8 Giugno Prima colazione in hotel e partenza con guida per l’imbarco sul battello per l’isola di Capri. Si visiteranno: la piazzetta, i Giardini di Augusto, i Faraglioni. Tempo disponendo, visita di Anacapri con pulmini. Pranzo in ristorante a Capri a base di pesce. Nel pomeriggio giro panoramico dell’isola in battello. Nel tardo pomeriggio imbarco per Sorrento dove ci sarà ad attendere il pullman per il rientro in hotel a Vico Equense. Cena e pernottamento. Dopocena possibilità di assistere ad uno spettacolo di Tarantella al Teatro Tasso. ( lo spettacolo è facoltativo. Il prezzo del biglietto sarà comunicato il primo giorno del Tour.)

3° Giorno – Sabato 9 Giugno Prima colazione in hotel e partenza con guida per l’escursione sulla costiera amalfitana in battello (minicrociera). Imbarco a Sorrento e sbarco a Positano. Tempo libero per shopping. Proseguimento in battello per Amalfi con sosta per la visita della grotta Smeraldo (facoltativo). Pranzo in ristorante ad Amalfi a base di pesce. Nel pomeriggio visita del Duomo e, dopo una passeggiata nel centro storico, si imbarcherà per Salerno dove ci sarà il pullman per il rientro in hotel. Cena e pernottamento.

4° Giorno – Domenica 10 Giugno Prima colazione in hotel e partenza per Montecassino, visita con guida dell’Abbazia devastata dall’ultima guerra mondiale e successivamente ricostruita. Pranzo in ristorante. Pomeriggio partenza per il rientro in sede con l’arrivo al Ristorante “Acquarossa” per la cena a base di pesce offerta da Rasena Olearia. LA QUOTA COMPRENDE:

Viaggio in Pullman G.t., Sistemazione in Hotel 4 stelle, Pensione completa dal pranzo del primo giorno al pranzo dell’ultimo giorno, bevande incluse ai pasti, Traghetto A/R per Capri, giro panoramico dell’isola di Capri in battello, Pulmini per Capri, traghetti per la costiera, visite guidate come da programma, assicurazioni SAI, CCV, tasse e Iva, mance all’autista, cena dell’ultimo giorno (Domenica 10 Giugno 2012) presso il ristorante “Acquarossa”, offerta da

Rasena Olearia

LA QUOTA NON COMPRENDE

Ingressi ( Paestum e Abbazia di Montecassino )

Spettacolo di Tarantella ( Facoltativo )

Ingresso alla grotta smeraldo ( facoltativo )

n.b. Le persone che hanno compiuto i 65 anni di età, ove previsto e, dietro presentazione di un documento di riconoscimento, sono esonerati dal pagamento dell’ingresso.

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Via Filangieri 132 – Vico Equense – Sorrento Tel. 081-8015535

Benvenuti Nell'incantevole scenario del Golfo di Napoli l' Hotel Mary offre a tutti i suoi Ospiti

un'atmosfera unica, rispettando le tradizioni della propria regione.

La struttura è situata in posizione panoramica a pochi passi dalla spiaggia attrezzata, dal

centro cittadino e a pochi minuti dalle più importanti attrazioni turistiche della zona.

Le sue camere godono dello stupendo panorama, tutte sono spaziose, confortevoli e

provviste di servizi privati, riscaldamento, telefono, tv sat e aria condizionata.

L'Hotel vanta di un Ristorante dalla vista mozzafiato dove è possibile degustare piatti tipici

della cucina napoletana e dell’incredibile Pizzeria dove è possibile assaporare gusti di Pizza

unici e molto particolari.

Inoltre tutti gli Ospiti potranno godere della piscina, della piccola piscina idromassaggio

Jacuzzi e del solarium immerso nel verde.

La cortesia e l’efficienza del nostro Staff sono a disposizione degli Ospiti 24 ore al giorno.

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Fondata nel 529 da san Benedetto da Norcia sul luogo di un'antica torre e di un tempio dedicato ad Apollo, situato a 519 metri sul livello del mare, ha subito nel corso della sua storia un'alterna vicenda di distruzioni, saccheggi, terremoti e successive ricostruzioni.

Nel 577, durante l'invasione dei Longobardi, il monastero venne distrutto per la prima volta e la comunità dei monaci, con le spoglie del Santo fondatore, dovette ripararsi a Roma. Poi, dal 643 i monaci trovarono ospitalità dalla comunità di San Colombano a Bobbio e in seguito nei vari monasteri ed abbazie colombaniane in Italia ed in Europa, diffondendo enormemente le comunità benedettine.

Ricostruita intorno al 717 sotto l'impulso di Petronace di Montecassino, l'abbazia venne distrutta una seconda volta dai Saraceni nel 883, venendo riedificata per volere di papa Agapito II solo nel 949.

Per tutto il medioevo, l'abbazia fu un centro vivissimo di cultura attraverso i suoi abati, le sue biblioteche, i suoi archivi, le scuole scrittorie e miniaturistiche, che trascrissero e conservarono molte opere dell'antichità. Testimonianze storiche del più alto interesse e di sicura validità sono state raccolte e tramandate a Montecassino: dai primi preziosi documenti in lingua volgare ai famosi codici miniati cassinesi, ai preziosi e rarissimi incunaboli.

Il più illustre dei suoi abati fu forse Desiderio - il futuro Papa Vittore III - che alla fine dell'XI secolo fece ricostruire completamente l'abbazia ed ornò la chiesa di preziosissimi affreschi e mosaici, il cui riflesso si può ancora oggi scorgere in quelli che lo stesso abate fece eseguire in Sant'Angelo in Formis. Dalla Chronica Monasterii Casinensis sappiamo che l'abate Desiderio impiegò sforzi e capitali notevoli per la ricostruzione della chiesa abbaziale, compiuta nei soli cinque anni dal 1066 al 1071, utilizzando materiali lapidei provenienti da Roma e facendo venire da Bisanzio anche mosaicisti e artefici vari. La maggior parte delle decorazioni - della chiesa e dei nuovi ambienti del monastero successivamente riedificati - erano costituite da pitture, oggi in maggior parte perdute e delle cui conosciamo soltanto alcuni soggetti, come le Storie dell'Antico e Nuovo Testamento nell'atrio, di cui si conservano interamente i tituli scritti dall'arcivescovo di Salerno Alfano. Il ricorso a mosaicisti bizantini era motivato, come si legge nella Chronica, poiché: «da più di cinquecento anni i maestri latini avevano tralasciato la pratica di tali arti e per l'impegno di quest'uomo ispirato ed aiutato da Dio esse furono rimesse in vigore in questo nostro tempo», inoltre, «affinché la loro conoscenza non cadesse ancora oltre in oblio in Italia, quell'uomo pieno di sapienza decise che molti giovani del monastero fossero con ogni diligenza iniziati in tali arti. Tuttavia non solo in questo campo, ma anche per tutti i lavori artistici che si possono compiere con oro, argento, bronzo, ferro, vetro, avorio, legno, gesso o pietra, fece venire i migliori artisti selezionati dai suoi monaci».

Distrutta da un terremoto nel 1349 e nuovamente ricostruita nel 1366, l'abbazia assunse nel XVII

secolo l'aspetto tipico di un monumento barocco napoletano, grazie anche alle decorazioni

pittoriche di numerosi artisti tra i quali Luca Giordano, Francesco Solimena, Francesco de Mura,

Giovanni de Matteis.

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La battaglia di Monte Cassino

In queste forme era giunto fino a noi l'antico monastero prima che nel febbraio del 1944,

durante la seconda fase della battaglia di Monte Cassino, un bombardamento massiccio

delle forze alleate, che vi sospettavano erroneamente[1] la presenza di reparti tedeschi, lo

distruggesse nuovamente. Il bombardamento cominciò la mattina del 15 febbraio e ben

142 bombardieri pesanti e 114 bombardieri medi rasero al suolo l'abbazia. Nel corso di

questo trovarono la morte numerosi civili che avevano trovato rifugio all'interno

dell'edificio, diversi soldati tedeschi e anche quaranta soldati della divisione indiana

Al bombardamento partecipò il soldato Walter M. Miller, futuro scrittore, che proprio da

questa sua esperienza trasse l'ispirazione per la sua opera più importante, Un cantico per

Leibowitz.

Per merito dell'allora abate-vescovo Gregorio Diamare, e del colonnello Julius Schlegel [3]della Divisione corazzata Hermann Goring, l'archivio ed i più preziosi documenti bibliografici furono posti in salvo. La ricostruzione, iniziata subito dopo la fine della guerra, ha mirato ad una riproduzione esatta delle architetture distrutte.

Il restauro fu realizzato dal 1948 al 1956, sotto la direzione dell'ingegner Giuseppe Breccia Fratadocchi, che realizzò una ricostruzione dell'interno dell'abbazia con spazi ciechi e muti tra le cornici delle volte, osteggiato dagli storici dell'arte integralisti nemici acerrimi del falso antico. Il compito di fondere le campane dell'abbazia fu assegnato nel 1949 alla Pontificia Fonderia di Campane Marinelli di Agnone.Negli anni ottanta furono commissionati una serie di splendidi affreschi, che tuttora adornano la basilica, al maestro Pietro Annigoni dall'abate Bernardo D'Onorio. Alla realizzazione del ciclo pittorico parteciparono vari allievi del maestro fra cui Romano Stefanelli, Ben Long e Silvestro Pistolesi.

Papa Benedetto XVI si è recato in visita a Montecassino il 24 maggio 2009, nel 65º anniversario della distruzione dell'abbazia. Il Pontefice - che al momento della sua elezione sul trono di Pietro aveva scelto il proprio nome anche ispirandosi alla figura di san Benedetto da Norcia - ha pregato sulla tomba del santo, ricordandone l'importanza nella formazione culturale europea.

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CAPRI

Una delle mete turistiche più rinomate ed ambite dal turismo mondiale. L'isola di Capri è la perla

del golfo di Napoli. La vegetazione lussureggiante, i colori straordinari del mare, le grotte

meravigliose, l'hanno resa celebre nel mondo.

Capri ha incantato nei secoli scrittori, poeti, musicisti, pittori. Tanti i registi che l'hanno scelta come

sfondo per i loro film e i personaggi famosi che hanno affollato i tavolini della celebre piazzetta.

Uno dei primi estimatori dell'isola fu l'imperatore romano Tiberio, che qui trascorse gli ultimi anni

della sua vita. Ma la definitiva vocazione dell'isola fu scoperta alla metà dell'800, quando visitatori

da tutto il mondo la scelsero come residenza, formando quella colonia cosmopolita che ha creato il

mito di Capri.

CAPRI E I GIARDINI DI

AUGUSTO

I Giardini di Augusto si trovano a pochi passi

dalla Piazzetta di Capri, a ridosso della

passeggiata di Via Krupp. Il panorama che si

può ammirare dalle sue terrazze è quello della

baia di Marina Piccola fino a raggiungere i

Faraglioni.I Giardini di Augusto nascono

nell'antica proprietà che l'industriale tedesco

Friedrich Alfred Krupp acquistò nei primi anni

del Novecento a ridosso della Certosa di San

Giacomo per costruire la sua dimora caprese.

Dopo il primo conflitto mondiale furono

ribattezzati "I giardini di Augusto", un nome

che è rimasto fino ai giorni nostri, e

custodiscono le principali specie di fiori e

piante che si possono trovare sull'Isola di

Capri.

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Ricordarsi di….piccolo pro-memoria