Rasena Olearia Operativo 5 Terre

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Le Cinque Terre

Portovenere, le tre isole, Portofino e la Versilia

13/16 Giugno 2013

1° Giorno: Giovedi 13 Giugno 2013

Ore 07,00 partenza da Rasena Olearia in pullman G.t. Soste

lungo il percorso e in mattinata arrivo a Portovenere.

per la Versilia e arrivo in hotel. Dopo sistemazione camere, cena e

pernottamento.

2° Giorno: Venerdì 14 Giugno 2013

Ore 07,30 – Prima colazione in hotel e partenza con guida per S.

Margherita Ligure dove si prenderà il traghetto per Portofino, famosa meta

del turismo internazionale

3° Giorno: Sabato 15 Giugno 2013

Ore 07,30 – Prima colazione in hotel e partenza per La Spezia

dove si prenderà il battello per l’escursione intera giornata alle cinque terre.

Pranzo in ristorante e nel

pomeriggio giro in battello

delle tre isole (Tino, Tinetto

e Palmaria, Nel tardo

pomeriggio proseguimento

Rientro a S. Margherita e pranzo in

ristorante. Nel pomeriggio rientro in Versilia

con sosta a Forte dei Marmi per passeggiata

sul lungomare. Proseguimento per l’hotel.

Cena e pernottamento

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Le Cinque Terre

Portovenere, le tre isole, Portofino e la Versilia

13/16 Giugno 2013

Si potranno ammirare dal

battello, nel primo tratto situato

all’interno del golfo:

Portovenere, le isole di Tino e

Tinetto, in lontananza Lerici,

quindi si uscirà in mare aperto e

sulla destra si potrà ammirare

un angolo di paradiso dove

l’uomo è riuscito a trasformare i

pendii scoscesi in rigogliosi

vigneti ed a costruire romantici paesini come Rio Maggiore, Manarola, Corniglia,

Vernazza e Monterosso dove si effettuerà il pranzo a base di pesce. Nel

pomeriggio partenza per il rientro in treno dove effettueremo la sosta a Manarola,

famosa per la “Via dell’amore”. Proseguiremo poi per La Spezia dove ci sarà ad

attendere il pullman per il rientro in hotel. Dopocena passeggiata a Viareggio.

4° Giorno: Domenica 16

Giugno 2013

Ore 08,30 – Prima

colazione in hotel e

incontro con la guida

per la visita alle cave

di marmo. Pranzo in

ristorante. Nel

pomeriggio partenza

per il rientro in sede

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Parco Nazionale delle Cinque Terre - Area marina protetta

Un territorio in cui mare e terra si fondono a formare un’area unica e suggestiva. Diciotto chilometri di costa rocciosa ricca di baie, spiagge e fondali profondi, sovrastata da una catena di monti che corrono paralleli al litorale. Terrazzamenti coltivati a vite e a olivo, il cui contenimento è assicurato da antichi muretti a secco. Un patrimonio naturalistico di grande varietà. Sentieri e mulattiere dai panorami mozzafiato. Cinque borghi: Monterosso al Mare, Vernazza, Corniglia, Manarola e Riomaggiore, che si affacciano sul mare. Un ambiente in cui il lavoro secolare di generazioni ha trasformato un territorio inaccessibile in un paesaggio di straordinaria bellezza. Un’Area Marina Protetta e un Parco Nazionale che ne tutelano l’assoluta unicità. Queste, in sintesi, le Cinque Terre, dichiarate dall’UNESCO fin dal 1997 Patrimonio Mondiale dell’Umanità.

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Forte dei Marmi

Via XX Settembre, 28

Tel. 0584-787131

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Le Cave di Marmo di Massa Carrara

Le cave di marmo erano probabilmente già utilizzate durante l'età del rame dai primitivi abitanti della zona per produrre utensili vari e oggetti decorativi e commemorativi da interrare nei sarcofagi con i defunti.

Con i Romani si sviluppò l'attività estrattiva vera e propria, e a partire dall'epoca di Giulio Cesare (48-44 a.C.) riforniva di blocchi di marmo bianco le maggiori costruzioni pubbliche di Roma e numerose dimore patrizie. L'esportazione avveniva tramite il porto di Luni, per cui veniva detto marmo lunense.

Dal V secolo l'attività estrattiva subì un periodo di stasi a seguito delle invasioni barbariche. In seguito con la maggiore diffusione del Cristianesimo il marmo fu richiesto in grandi quantità per l'edificazione di edifici religiosi e per il loro arredo interno. La fervente attività delle cave si dovette soprattutto ai Maestri comacini, a Nicola e a Giovanni Pisano, che lo utilizzarono per le loro opere nell'Italia centrale. Durante il Rinascimento fu il marmo utilizzato da Michelangelo per le sue sculture, il quale veniva a scegliere personalmente i blocchi con cui realizzare le proprie opere.

Nel XX secolo molto uso si fece del marmo di Carrara durante il fascismo: Mussolini donò perfino del marmo per una delle due moschee della Spianata del Tempio di Gerusalemme.

Le cave sono luoghi dove da molti secoli avviene l'escavazione e la lavorazione del

marmo e possono essere di due tipi: chiuse e a cielo aperto. Per il modo con il quale viene

prelevato il marmo, la profondità di prospettiva delle pareti bianche, gli ampi spazi, la

precisione simmetrica dei gradoni, i piani di lavorazione sembrano gradinate di anfiteatri.

L'estrazione del marmo in cava è stato un continuo divenire di documenti vivi e drammatici

attraverso i secoli, dai primitivi cunei di legno, al sistema della tagliata dei romani, al

rivoluzionario filo elicoidale, all'attuale filo diamantato, tanto veloce quanto pericoloso, tra

gli anfratti delle cave e i candidi e scoscesi ravaneti sono conservati gli eroismi, le fatiche, i

sacrifici dei cavatori che con tenacia e capacità continuano ancora oggi a demolire queste

montagne tagliandole, frantumandole e smontandole pezzo a pezzo, in piccoli blocchi per

poi inviarli nel mondo.

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Rasena Olearia e Ferentur Viaggi

augurano a tutti i partecipanti

una bellissima gita alle Cinque Terre