terre rinforzate
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Ing. MASSIMILIANO NART 1111
PROGETTARE PROGETTARE PROGETTARE PROGETTARE LE OPERE LE OPERE LE OPERE LE OPERE DIDIDIDI SOSTEGNO SOSTEGNO SOSTEGNO SOSTEGNO IN TERRA RINFORZATA IN TERRA RINFORZATA IN TERRA RINFORZATA IN TERRA RINFORZATA
ALLA LUCE DELLE NTC ALLA LUCE DELLE NTC ALLA LUCE DELLE NTC ALLA LUCE DELLE NTC 2008200820082008
INDICE ARGOMENTIINDICE ARGOMENTIINDICE ARGOMENTIINDICE ARGOMENTI
A. INTRODUZIONE AL CONCETTO DI RINFORZO SINTETICO
B. CARATTERISTICHE, COMPORTAMENTO NEL TEMPO
C. IL CONCETTO DI FATTORE RIDUTTIVO
D. CALCOLO DELLA RESISTENZA AMMISSIBILE
E. INTRODUZIONE DEL CONCETTO DELLA TERRA RINFORZATA
F. ELEMENTI COSTITUTIVI IL SISTEMA
Ing. MASSIMILIANO NART 2222
F. ELEMENTI COSTITUTIVI IL SISTEMA
G. MODALITA’ DI INSTALLAZIONE
H. NORMATIVA DI SETTORE
I. INTRODUZIONE ALLA NATURA DELLE VERIFICHE
J. CASI STUDIO
ORIGINI DELL’INTUIZIONEORIGINI DELL’INTUIZIONEORIGINI DELL’INTUIZIONEORIGINI DELL’INTUIZIONE
• inclusione di rinforzi nel terreno risale al 3000 – 4000 a.C. (materiali naturali bambu’, salici,….)(Yamanouchi, 1993)
• opere imponenti realizzate con tale principio sono: la grande muraglia cinese, la Ziggurat di AgarQuf, la torre di Dunhuang in Cina…
• utilizzo ingegneristico delle opere di sostegno con rinforzi sintetici e metallici nasce con Henri Vidal in Francia negli anni ’60 (1966)
Ing. MASSIMILIANO NART 3333
GEOSINTETICI MATERIALI DA COSTRUZIONE ?GEOSINTETICI MATERIALI DA COSTRUZIONE ?GEOSINTETICI MATERIALI DA COSTRUZIONE ?GEOSINTETICI MATERIALI DA COSTRUZIONE ?
• negli anni’90 si sono registrate 150 differenti applicazioni dei geosintetici nell’ambito delle opere di ingegneria civile (Holtz, 2001)
• 1.500 Mm2 di geosintetici utilizzati su scala mondiale pari a 3.950 M$ (Koerner, 2005)
• dal 1989 al 2007 in Giappone (area altamente sismica) risultano costruite opere di sostegno a pannello rigido pari a 100 km lineari
Ing. MASSIMILIANO NART 4444
LE ORIGINI DEI GEOSINTETICILE ORIGINI DEI GEOSINTETICILE ORIGINI DEI GEOSINTETICILE ORIGINI DEI GEOSINTETICI
• 1958: i GEOTESSILI TESSUTI NON TESSUTI a fibra corta in Francia;
• 1968: nascono i primi impianti a livello industriale per produrre TNT in Francia e Austria;
• 1972: primo muro in terra rinforzata in UK (Jones, 1978)
•1974: prima terra rinforzata realizzata in USA (Holtz, 1978)
• 1970: produzione di geogriglie estruse in PE in UK
Ing. MASSIMILIANO NART 5555
• 1970: produzione di geogriglie estruse in PE in UK
• 1980: esportazione della tecnologia per produrre geogriglie dagli UK agli USA
• 1982: stabilizzazione pendio in Texas con geogriglie
LE ORIGINI DEI GEOSINTETICILE ORIGINI DEI GEOSINTETICILE ORIGINI DEI GEOSINTETICILE ORIGINI DEI GEOSINTETICI
????
• 1986: rilevato rinforzato a Modena e presso la base NATO a Sigonella
Ing. MASSIMILIANO NART 6666
????
ORIGINI MATERIALI PLASTICIORIGINI MATERIALI PLASTICIORIGINI MATERIALI PLASTICIORIGINI MATERIALI PLASTICI
• 1869: Hyatt impasto’ cellulosa e canfora per produrre palle da biliardo con nitrato di cellulosa;
• 1924: viene creato il rayon di viscosa, detto seta artificiale;
• 1926: inizia l’impiego del PVC come elastomero;
• 1933: viene sintetizzato il LDPE e nel 1939 inizia la sua produzione;
• 1938: scoperta delle PA e nascita del Nylon 66;
Ing. MASSIMILIANO NART 7777
• 1938: scoperta delle PA e nascita del Nylon 66;
• 1941: data di produzione del PET in UK;
• 1950: produzione delle prime fibre acriliche e metacriliche;
• 1953: Ziegler insieme a Natta sintetizzano il HDPE;
• 1954: Natta sintetizza il PP;
IGS IGS IGS IGS –––– International Geosynthetic SocietyInternational Geosynthetic SocietyInternational Geosynthetic SocietyInternational Geosynthetic Society
Ing. MASSIMILIANO NART 8888
CONCETTO DI RINFORZOCONCETTO DI RINFORZOCONCETTO DI RINFORZOCONCETTO DI RINFORZO
IIII° PARTEPARTEPARTEPARTECARATTERISTICHE DEI MATERIALI GEOSINTETICI
UTILIZZATI PER RINFORZARE
Ing. MASSIMILIANO NART 9999
UTILIZZATI PER RINFORZARE I TERRENI
La funzione di rinforzo consiste nel miglioramento delle caratteristiche di resistenza al taglio dei terreni e di deformabilità per effetto dell’inserimento all’interno dello stesso di un geosintetico di elevata resistenza e rigidezza a elevata resistenza e rigidezza a elevata resistenza e rigidezza a elevata resistenza e rigidezza a trazionetrazionetrazionetrazione.
CONCETTO DI RINFORZOCONCETTO DI RINFORZOCONCETTO DI RINFORZOCONCETTO DI RINFORZO
Ing. MASSIMILIANO NART 10101010
La caratteristica più significativa di un elemento geosintetico di rinforzo è ovviamente la sua capacità di resistere a sforzi di trazione resistere a sforzi di trazione resistere a sforzi di trazione resistere a sforzi di trazione (a deformazioni contenute).
La prova di riferimento che calcola la resistenza a trazione nominale è la “UNI EN ISO 10319 Prova di trazione a banda larga”
RESISTENZA A TRAZIONERESISTENZA A TRAZIONERESISTENZA A TRAZIONERESISTENZA A TRAZIONE
Ing. MASSIMILIANO NART 1111111111111111
Nel corso della vita utile di un’opera la tensione a cui è sottoposto il geosintetico può variare in funzione del campo di applicazione.
RESISTENZA A TRAZIONERESISTENZA A TRAZIONERESISTENZA A TRAZIONERESISTENZA A TRAZIONE
Ing. MASSIMILIANO NART 1212121212121212
CASO SENZA RINFORZOCASO SENZA RINFORZOCASO SENZA RINFORZOCASO SENZA RINFORZO
Sottoponendo un campione di terreno ad uno sforzo di taglio, il provino rimane indisturbato fintanto che non si raggiunge la resistenza di trazione limite al di la della quale si registra la rottura del provino.
PRINCIPIO DEL RINFORZO DEI TERRENIPRINCIPIO DEL RINFORZO DEI TERRENIPRINCIPIO DEL RINFORZO DEI TERRENIPRINCIPIO DEL RINFORZO DEI TERRENI
PPPPresresresres = P= P= P= Pv v v v tantantantanφφφφ
Ing. MASSIMILIANO NART 1313131313131313
resresresres v v v v
Pv = carico verticale
φ = angolo di attrito interno
CASO CON RINFORZOCASO CON RINFORZOCASO CON RINFORZOCASO CON RINFORZO
L’inserimento all’interno della matrice solida di un rinforzo (geosintetico), difatto “arma” il terreno garantendogli una soglia di resistenza a trazionemaggiore.
PRINCIPIO DEL RINFORZO DEI TERRENIPRINCIPIO DEL RINFORZO DEI TERRENIPRINCIPIO DEL RINFORZO DEI TERRENIPRINCIPIO DEL RINFORZO DEI TERRENI
Ing. MASSIMILIANO NART 1414141414141414
CASO CON RINFORZOCASO CON RINFORZOCASO CON RINFORZOCASO CON RINFORZO
Componente ORIZZONTALE
P’P’P’P’res res res res = P= P= P= Prrrr sensensensenθθθθ
PRINCIPIO DEL RINFORZO DEI TERRENIPRINCIPIO DEL RINFORZO DEI TERRENIPRINCIPIO DEL RINFORZO DEI TERRENIPRINCIPIO DEL RINFORZO DEI TERRENI
Ing. MASSIMILIANO NART 1515151515151515
Componente VERTICALE
P’P’P’P’res res res res = P= P= P= Prrrr coscoscoscosθθθθ
Pres = Pvtanφ
P’’res = Pvtanφ + Pr( senθ + cosθ tanφ)
PRINCIPIO DEL RINFORZO DEI TERRENIPRINCIPIO DEL RINFORZO DEI TERRENIPRINCIPIO DEL RINFORZO DEI TERRENIPRINCIPIO DEL RINFORZO DEI TERRENI
CASO SENZA RINFORZOCASO SENZA RINFORZOCASO SENZA RINFORZOCASO SENZA RINFORZO
CASO CON RINFORZOCASO CON RINFORZOCASO CON RINFORZOCASO CON RINFORZO
Ing. MASSIMILIANO NART 1616161616161616
P’’res = Pvtanφ + Pr( senθ + cosθ tanφ)
Elementi piani bidimensionali di natura artificiale, capaci di interagire con ilterreno conferendogli maggiore resistenza a trazione.
GEOSINTETICI DI RINFORZOGEOSINTETICI DI RINFORZOGEOSINTETICI DI RINFORZOGEOSINTETICI DI RINFORZO
Ing. MASSIMILIANO NART 1717171717171717
GEOSINTETICI DI RINFORZOGEOSINTETICI DI RINFORZOGEOSINTETICI DI RINFORZOGEOSINTETICI DI RINFORZO
Ing. MASSIMILIANO NART 1818181818181818
GEOSINTETICI DI RINFORZOGEOSINTETICI DI RINFORZOGEOSINTETICI DI RINFORZOGEOSINTETICI DI RINFORZO
Ing. MASSIMILIANO NART 1919191919191919
GEOSINTETICI DI RINFORZOGEOSINTETICI DI RINFORZOGEOSINTETICI DI RINFORZOGEOSINTETICI DI RINFORZO
Ing. MASSIMILIANO NART 2020202020202020
GEOSINTETICI DI RINFORZOGEOSINTETICI DI RINFORZOGEOSINTETICI DI RINFORZOGEOSINTETICI DI RINFORZO
Ing. MASSIMILIANO NART 2121212121212121
GEOSINTETICI DI RINFORZOGEOSINTETICI DI RINFORZOGEOSINTETICI DI RINFORZOGEOSINTETICI DI RINFORZO
Ing. MASSIMILIANO NART 2222222222222222
GEOSINTETICI DI RINFORZOGEOSINTETICI DI RINFORZOGEOSINTETICI DI RINFORZOGEOSINTETICI DI RINFORZO
Ing. MASSIMILIANO NART 2323232323232323
COMPATIBILITA’ TERRENO RINFORZOCOMPATIBILITA’ TERRENO RINFORZOCOMPATIBILITA’ TERRENO RINFORZOCOMPATIBILITA’ TERRENO RINFORZO
Ing. MASSIMILIANO NART 2424242424242424
Perché il rinforzo geosintetico possa attivare la sua azione migliorativa nei riguardi del terreno che lo circonda, è necessario che ci sia interazione tra i due materiali (terreno/GSY).
Il problema dell’interazione terreno/geosintetico viene affrontato, introducendo il concetto di tensione tangenziale di attrito equivalentetensione tangenziale di attrito equivalentetensione tangenziale di attrito equivalentetensione tangenziale di attrito equivalente.
La tensione tangenziale che si genera all’interfaccia, rappresenta la resistenza allo scorrimento del geosintetico nei confronti del terreno in cui è inserito.
INTERAZIONE TRA TERRENO E GSYINTERAZIONE TRA TERRENO E GSYINTERAZIONE TRA TERRENO E GSYINTERAZIONE TRA TERRENO E GSY
Ing. MASSIMILIANO NART 2525252525252525
Attraverso la stima di questa grandezza (che si traduce nell’introduzione di opportuni coefficienti), è possibile valutare quindi l’entità della resistenza possibile valutare quindi l’entità della resistenza possibile valutare quindi l’entità della resistenza possibile valutare quindi l’entità della resistenza mobilitata dal geosintetico.mobilitata dal geosintetico.mobilitata dal geosintetico.mobilitata dal geosintetico.
MECCANISMI DI INTERAZIONEMECCANISMI DI INTERAZIONEMECCANISMI DI INTERAZIONEMECCANISMI DI INTERAZIONE
PULLOUTPULLOUTPULLOUTPULLOUT
Ing. MASSIMILIANO NART 2626262626262626
DIRECT SLIDINGDIRECT SLIDINGDIRECT SLIDINGDIRECT SLIDING
La tensione tangenziale di attrito equivalente tensione tangenziale di attrito equivalente tensione tangenziale di attrito equivalente tensione tangenziale di attrito equivalente la si valuta in rapporto a due possibili cinematismi critici:
• DIRECT SLIDINGDIRECT SLIDINGDIRECT SLIDINGDIRECT SLIDING
• PULLOUTPULLOUTPULLOUTPULLOUT
( )φσ tan**** dsnrrds fWLT =
( )φσ tan*****2 bnrrb fWLT =
MECCANISMI DI INTERAZIONEMECCANISMI DI INTERAZIONEMECCANISMI DI INTERAZIONEMECCANISMI DI INTERAZIONE
Ing. MASSIMILIANO NART 2727272727272727
Wr = larghezza del rinforzo;
Lr = lunghezza del rinforzo;
σ’n = tensione efficace in direzione ortogonale al piano del rinforzo;
ffffdsdsdsds ==== coefficientecoefficientecoefficientecoefficiente didididi attritoattritoattritoattrito equivalenteequivalenteequivalenteequivalente perperperper scorrimentoscorrimentoscorrimentoscorrimento;;;;
ffffbbbb ==== coefficientecoefficientecoefficientecoefficiente didididi attritoattritoattritoattrito equivalenteequivalenteequivalenteequivalente perperperper sfilamentosfilamentosfilamentosfilamento;;;;
φ = angolo di attrito interno.
( )φσ tan*****2 bnrrb fWLT =
I coefficienti di interazionecoefficienti di interazionecoefficienti di interazionecoefficienti di interazione (fds e fb) che rientrano nel calcolo delle rispettive tensioni tangenziali di attrito equivalente sono i seguenti:
• DIRECT SLIDINGDIRECT SLIDINGDIRECT SLIDINGDIRECT SLIDING
• PULLOUTPULLOUTPULLOUTPULLOUT
( )( )
−−=
φδα
tan
tan11 sdsf
( )( ) ( )φσ
σαφδα
tan*2
1**
*
tan
tan*
'
'
+
= bb
sb S
Bf
COEFFICIENTI DI INTERAZIONECOEFFICIENTI DI INTERAZIONECOEFFICIENTI DI INTERAZIONECOEFFICIENTI DI INTERAZIONE
Ing. MASSIMILIANO NART 2828282828282828
αs = frazione solida della superficie della geogriglia;
αb = quota parte della larghezza della geogriglia capace di mobilitare resistenza passiva;
S = distanza tra gli elementi trasversali capaci di mobilitare resistenza passiva;
B = spessore degli elementi trasversali;
σ’b = pressione limite passiva lungo la direzione di sfilamento;
d = angolo di attrito tra parte solida della geogriglia e terreno.
( ) ( )φσφα
tan*2**
tan*
'
+
=n
sb Sf
La tensione o resistenza a trazione a lungo termine resistenza a trazione a lungo termine resistenza a trazione a lungo termine resistenza a trazione a lungo termine (tensione ammissibile) corrisponde allo stato tensionale a cui sarà sottoposto l’elemento geosintetico all’istante di tempo ttttDDDD (vita utile dell’opera) da stabilirsi in fase progettuale.
Si deve sostanzialmente verificare che le tensioni richieste sia sempre rese disponibili dal rinforzo sintetico, nel corso del tempo.
UK T_des = F_creep*T_ult / (fm*fd*fe) BS8006
TENSIONE DI PROGETTOTENSIONE DI PROGETTOTENSIONE DI PROGETTOTENSIONE DI PROGETTO
Ing. MASSIMILIANO NART 2929292929292929
GERMANIA F_d = F_k / (A1*A2*A3*A4*γB) EBGEO
USA T_all = T_ult / (RFCR*RFID*RFD*RFJT*FS) FHWA GRI
FRANCIA T_adm = T_ik / (γgeo*Fflu*Fviel*Finstal) NF G 38064
TENSIONE DI PROGETTO o AMMISSIBILETENSIONE DI PROGETTO o AMMISSIBILETENSIONE DI PROGETTO o AMMISSIBILETENSIONE DI PROGETTO o AMMISSIBILE
Ing. MASSIMILIANO NART 3030303030303030
Per poter valutare la resistenza ammissibile, partendo dal dato di resistenza di breve periodo (resistenza a trazione nominale) occorre introdurre una serie di fattori riduttivi
FATTORI RIDUTTIVI FATTORI RIDUTTIVI FATTORI RIDUTTIVI FATTORI RIDUTTIVI sono correlati alle caratteristiche chimico-fisiche-meccaniche della tipologia di rinforzo adotatta
• CARATTERISTICHE TEMPO INVARIANTICARATTERISTICHE TEMPO INVARIANTICARATTERISTICHE TEMPO INVARIANTICARATTERISTICHE TEMPO INVARIANTI
PROPRIETA’ DEI RINFORZI PROPRIETA’ DEI RINFORZI PROPRIETA’ DEI RINFORZI PROPRIETA’ DEI RINFORZI
Ing. MASSIMILIANO NART 3131313131313131
• CARATTERISTICHE TEMPO INVARIANTICARATTERISTICHE TEMPO INVARIANTICARATTERISTICHE TEMPO INVARIANTICARATTERISTICHE TEMPO INVARIANTI
• danneggiamento in fase di posa
• CARATTERISTICHE TEMPO VARIANTICARATTERISTICHE TEMPO VARIANTICARATTERISTICHE TEMPO VARIANTICARATTERISTICHE TEMPO VARIANTI
• creep
• condizioni ambientali al contorno
Per la valutazione del grado di danneggiamento a cui un materiale GSY è sottoposto in fase di posa, esiste un test “UNI EN ISO 10722UNI EN ISO 10722UNI EN ISO 10722UNI EN ISO 10722 Procedimento di
prova indice per la valutazione del danneggiamento meccanico sotto carico
ripetuto (causato da materiale granulare)”
DANNEGGIAMENTO IN FASE DI POSADANNEGGIAMENTO IN FASE DI POSADANNEGGIAMENTO IN FASE DI POSADANNEGGIAMENTO IN FASE DI POSA
Ing. MASSIMILIANO NART 3232323232323232
DANNEGGIAMENTO IN FASE DI POSADANNEGGIAMENTO IN FASE DI POSADANNEGGIAMENTO IN FASE DI POSADANNEGGIAMENTO IN FASE DI POSA
Ing. MASSIMILIANO NART 3333333333333333
DANNEGGIAMENTO IN FASE DI POSADANNEGGIAMENTO IN FASE DI POSADANNEGGIAMENTO IN FASE DI POSADANNEGGIAMENTO IN FASE DI POSA
Ing. MASSIMILIANO NART 3434343434343434
DANNEGGIAMENTO IN FASE DI POSADANNEGGIAMENTO IN FASE DI POSADANNEGGIAMENTO IN FASE DI POSADANNEGGIAMENTO IN FASE DI POSA
Ing. MASSIMILIANO NART 3535353535353535
DANNEGGIAMENTO IN FASE DI POSADANNEGGIAMENTO IN FASE DI POSADANNEGGIAMENTO IN FASE DI POSADANNEGGIAMENTO IN FASE DI POSA
Ing. MASSIMILIANO NART 3636363636363636
DANNEGGIAMENTO IN FASE DI POSADANNEGGIAMENTO IN FASE DI POSADANNEGGIAMENTO IN FASE DI POSADANNEGGIAMENTO IN FASE DI POSA
Ing. MASSIMILIANO NART 3737373737373737
Per la valutazione del grado di viscosità a trazione (tensile creeptensile creeptensile creeptensile creep) e comportamento a rottura (creep ropturecreep ropturecreep ropturecreep ropture) di un GSY esiste la norma “UNI EN UNI EN UNI EN UNI EN
ISO 13431 ISO 13431 ISO 13431 ISO 13431 Determinazione delle proprietà di viscosità a trazione e
comportamento a rottura”
CREEPCREEPCREEPCREEP
La norma UNI EN ISO 13431 UNI EN ISO 13431 UNI EN ISO 13431 UNI EN ISO 13431 prevede la misura dell’allungamento del provino nel tempo in condizioni di carico e temperatura costanti.
La prova di creepprova di creepprova di creepprova di creep va protratta almeno per 1000 ore, oppure fino alla rottura del
Ing. MASSIMILIANO NART 3838383838383838
La prova di creepprova di creepprova di creepprova di creep va protratta almeno per 1000 ore, oppure fino alla rottura del provino, con almeno 4 carichi compresi tra il 5% e il 60% della resistenza a trazione nominale.
Le prove solitamente vengono eseguite alla temperatura di 20°C ma anche a 10° e a 40°C.
Mediante le stesse procedure si possono svolgere prove di creep rupturecreep rupturecreep rupturecreep rupture, con carichi compresi tra il 50% e il 90% del carico nominale di rottura e si misura il tempo necessario per giungere a rottura.
CREEPCREEPCREEPCREEP
Ing. MASSIMILIANO NART 3939393939393939
CREEPCREEPCREEPCREEP
Ing. MASSIMILIANO NART 4040404040404040
CREEPCREEPCREEPCREEP
Ing. MASSIMILIANO NART 4141414141414141
CREEPCREEPCREEPCREEP
Ing. MASSIMILIANO NART 4242424242424242
CREEPCREEPCREEPCREEP
Ing. MASSIMILIANO NART 4343434343434343
CREEP del PET Vs PP/PECREEP del PET Vs PP/PECREEP del PET Vs PP/PECREEP del PET Vs PP/PE
Ing. MASSIMILIANO NART 4444444444444444
Per la valutazione del grado di aggressività dell’ambiente in cui viene inserito il prodotto di rinforzo, occorre particolarmente prendere in considerazione la temperatura temperatura temperatura temperatura e il livello di acidità livello di acidità livello di acidità livello di acidità (pH) del terreno.
CONDIZIONI AMBIENTALICONDIZIONI AMBIENTALICONDIZIONI AMBIENTALICONDIZIONI AMBIENTALI
Ing. MASSIMILIANO NART 4545454545454545
CONDIZIONI AMBIENTALICONDIZIONI AMBIENTALICONDIZIONI AMBIENTALICONDIZIONI AMBIENTALI
Ing. MASSIMILIANO NART 4646464646464646
IIIIIIII° PARTEPARTEPARTEPARTEIL CONCETTO DI DURABILITA’ DEI RINFORZI
GEOSINTETICI
Ing. MASSIMILIANO NART 47474747
GEOSINTETICI
DURABILITA’DURABILITA’DURABILITA’DURABILITA’
I fenomeni di degradazione dei geosintetici sono dovuti essenzialmente all’ossidazioneossidazioneossidazioneossidazione (prodotti poliolefinici-PE/PPPE/PPPE/PPPE/PP), all’idrolisiidrolisiidrolisiidrolisi (prodotti a base di PETPETPETPET) e alle sollecitazioni ambientali.
I prodotti di poliolefine (polipropilene, polietilene) devono essere sottoposti alla prova di ossidazione descritta nella norma UNI EN ISO 13438UNI EN ISO 13438UNI EN ISO 13438UNI EN ISO 13438, mentre i prodotti a base di poliestere devono essere sottoposti alla prova di idrolisi descritta nella UNI EN 12447UNI EN 12447UNI EN 12447UNI EN 12447; i prodotti di poliammide devono essere sottoposti a entrambe le prove.
Ing. MASSIMILIANO NART 48484848
sottoposti a entrambe le prove.
Queste prove sono ritenute sufficienti se il geosintetico è fatto di uno dei materiali indicati, non contiene materiale riciclato post-consumatore, il pH del terreno è compreso tra 4 e 9, e la temperatura del terreno è minore di 25°C.
Previsione di durabilità minima (suoli naturali con 4<pH<9 e T<25Previsione di durabilità minima (suoli naturali con 4<pH<9 e T<25Previsione di durabilità minima (suoli naturali con 4<pH<9 e T<25Previsione di durabilità minima (suoli naturali con 4<pH<9 e T<25°C) C) C) C) 25 anni25 anni25 anni25 anni
DURABILITA’DURABILITA’DURABILITA’DURABILITA’
Per condizioni di impiego differenti (ad esempio, temperature del terreno maggiori di 25°C, utilizzo in terreni contaminati, materiali riciclati), sono disponibili altre prove:
• resistenza agli agenti microbiologici (UNI EN 12225UNI EN 12225UNI EN 12225UNI EN 12225),
• resistenza ai liquidi acidi e alcalini (UNI EN 14030UNI EN 14030UNI EN 14030UNI EN 14030).
Ing. MASSIMILIANO NART 49494949
DURABILITA’DURABILITA’DURABILITA’DURABILITA’
Determinare la durabilità dei prodotti per periodi maggiori di 25 anni periodi maggiori di 25 anni periodi maggiori di 25 anni periodi maggiori di 25 anni è molto più complesso (ISO/TS 13434:2008ISO/TS 13434:2008ISO/TS 13434:2008ISO/TS 13434:2008): occorre innanzitutto definire il materiale (polimero ed eventuali additivi e rivestimenti), l’ambiente di utilizzo (temperatura, terreno, carichi statici e dinamici, contenuto e flusso di acqua del terreno, presenza di eventuali contaminanti, presenza di altre strutture, esposizione alla luce, attività biologica del terreno), la funzione del geosintetico (filtrazione, drenaggio, rinforzo, controllo dell’erosione, barriera ai fluidi), la vita di progetto, la fine della vita in servizio.
Ing. MASSIMILIANO NART 50505050
E’ possibile poi effettuare delle prove accelerate, nelle quali il tasso di degradazione viene aumentato aumentando la frequenza dell’agente degradante (ad esempio, per applicazioni soggette al carico del traffico), la severità della sollecitazione (ad esempio, aumentando la disponibilità dell’ossigeno) e la temperatura.
IIIIIIIIIIII° PARTEPARTEPARTEPARTELE OPERE DI SOSTEGNO IN TERRA RINFORZATA
Ing. MASSIMILIANO NART 51515151
IN TERRA RINFORZATA
CONSIDERAZIONI GENERALI
CONCETTI INTRODUTTIVICONCETTI INTRODUTTIVICONCETTI INTRODUTTIVICONCETTI INTRODUTTIVI
• opera di sostegno
• opera a basso impatto ambientale
• opera flessibile
• opera economicamente vantaggiosa
• opera che tende a utilizzare il materiale presente in cantiere (ATTENZIONE)(ATTENZIONE)(ATTENZIONE)(ATTENZIONE)
• opera semplice da realizzarsi
Ing. MASSIMILIANO NART 52525252
• opera semplice da realizzarsi
• …….
CONSIDERAZIONI ECONOMICHECONSIDERAZIONI ECONOMICHECONSIDERAZIONI ECONOMICHECONSIDERAZIONI ECONOMICHE
Ing. MASSIMILIANO NART 53535353
GRI report # 20
Giugno 1998
TERRA RINFORZATA Vs TERRA ARMATATERRA RINFORZATA Vs TERRA ARMATATERRA RINFORZATA Vs TERRA ARMATATERRA RINFORZATA Vs TERRA ARMATA
TERRA RINFORZATA
Ing. MASSIMILIANO NART 54545454
TERRA ARMATA
TERRA RINFORZATA Vs TERRA RINFORZATA Vs TERRA RINFORZATA Vs TERRA RINFORZATA Vs TERRA ARMATATERRA ARMATATERRA ARMATATERRA ARMATA
Ing. MASSIMILIANO NART 55555555
TERRA RINFORZATA VS TERRA RINFORZATA VS TERRA RINFORZATA VS TERRA RINFORZATA VS TERRA ARMATATERRA ARMATATERRA ARMATATERRA ARMATA
Ing. MASSIMILIANO NART 56565656
TERRA RINFORZATA TERRA RINFORZATA TERRA RINFORZATA TERRA RINFORZATA VS TERRA ARMATAVS TERRA ARMATAVS TERRA ARMATAVS TERRA ARMATA
Ing. MASSIMILIANO NART 57575757
CONCETTI INTRODUTTIVICONCETTI INTRODUTTIVICONCETTI INTRODUTTIVICONCETTI INTRODUTTIVI
Ing. MASSIMILIANO NART 58585858
CONCETTI INTRODUTTIVICONCETTI INTRODUTTIVICONCETTI INTRODUTTIVICONCETTI INTRODUTTIVI
Ing. MASSIMILIANO NART 59595959
ELEMENTI COSTITUTIVI PRINCIPALIELEMENTI COSTITUTIVI PRINCIPALIELEMENTI COSTITUTIVI PRINCIPALIELEMENTI COSTITUTIVI PRINCIPALI
Ing. MASSIMILIANO NART 60606060
RINFORZI SINTETICIRINFORZI SINTETICIRINFORZI SINTETICIRINFORZI SINTETICI
Ing. MASSIMILIANO NART 61616161
PARAMENTO FRONTALEPARAMENTO FRONTALEPARAMENTO FRONTALEPARAMENTO FRONTALE
Ing. MASSIMILIANO NART 62626262
PARAMENTO FRONTALEPARAMENTO FRONTALEPARAMENTO FRONTALEPARAMENTO FRONTALE
Ing. MASSIMILIANO NART 63636363
PARAMENTO FRONTALEPARAMENTO FRONTALEPARAMENTO FRONTALEPARAMENTO FRONTALE
Ing. MASSIMILIANO NART 64646464
PARAMENTO FRONTALEPARAMENTO FRONTALEPARAMENTO FRONTALEPARAMENTO FRONTALE
Ing. MASSIMILIANO NART 65656565
PARAMENTO FRONTALEPARAMENTO FRONTALEPARAMENTO FRONTALEPARAMENTO FRONTALE
Ing. MASSIMILIANO NART 66666666
PARAMENTO FRONTALEPARAMENTO FRONTALEPARAMENTO FRONTALEPARAMENTO FRONTALE
Ing. MASSIMILIANO NART 67676767
PARAMENTO FRONTALEPARAMENTO FRONTALEPARAMENTO FRONTALEPARAMENTO FRONTALE
PROBLEMI DI PROBLEMI DI PROBLEMI DI PROBLEMI DI ESTRUSIONE AL FRONTE ESTRUSIONE AL FRONTE ESTRUSIONE AL FRONTE ESTRUSIONE AL FRONTE IN ASSENZA DI PANNELLI IN ASSENZA DI PANNELLI IN ASSENZA DI PANNELLI IN ASSENZA DI PANNELLI
DI CONTENIMENTODI CONTENIMENTODI CONTENIMENTODI CONTENIMENTO
Ing. MASSIMILIANO NART 68686868
PARAMENTO FRONTALEPARAMENTO FRONTALEPARAMENTO FRONTALEPARAMENTO FRONTALE
Ing. MASSIMILIANO NART 69696969
PARAMENTO FRONTALEPARAMENTO FRONTALEPARAMENTO FRONTALEPARAMENTO FRONTALE
Ing. MASSIMILIANO NART 70707070
PARAMENTO FRONTALEPARAMENTO FRONTALEPARAMENTO FRONTALEPARAMENTO FRONTALE
Ing. MASSIMILIANO NART 71717171
PARAMENTO FRONTALEPARAMENTO FRONTALEPARAMENTO FRONTALEPARAMENTO FRONTALE
Ing. MASSIMILIANO NART 72727272
PARAMENTO FRONTALEPARAMENTO FRONTALEPARAMENTO FRONTALEPARAMENTO FRONTALE
Ing. MASSIMILIANO NART 73737373
ELEMENTO DI CONTROLLO EROSIONEELEMENTO DI CONTROLLO EROSIONEELEMENTO DI CONTROLLO EROSIONEELEMENTO DI CONTROLLO EROSIONE
Biorete in juta
Ing. MASSIMILIANO NART 74747474
Biorete in juta
Microretina in fibra di vetro
Geostuoia sintetica in PP
Biofeltro preseminato
ELEMENTO DI CONTROLLO EROSIONEELEMENTO DI CONTROLLO EROSIONEELEMENTO DI CONTROLLO EROSIONEELEMENTO DI CONTROLLO EROSIONE
Ing. MASSIMILIANO NART 75757575
ELEMENTO DI CONTROLLO EROSIONEELEMENTO DI CONTROLLO EROSIONEELEMENTO DI CONTROLLO EROSIONEELEMENTO DI CONTROLLO EROSIONE
temperatura di fusione della fibra di vetro 850850850850°
Ing. MASSIMILIANO NART 76767676
ELEMENTO DI CONTROLLO EROSIONEELEMENTO DI CONTROLLO EROSIONEELEMENTO DI CONTROLLO EROSIONEELEMENTO DI CONTROLLO EROSIONE
Ing. MASSIMILIANO NART 77777777
ELEMENTO DI CONTROLLO EROSIONEELEMENTO DI CONTROLLO EROSIONEELEMENTO DI CONTROLLO EROSIONEELEMENTO DI CONTROLLO EROSIONE
Ing. MASSIMILIANO NART 78787878
ELEMENTO DI CONTROLLO EROSIONEELEMENTO DI CONTROLLO EROSIONEELEMENTO DI CONTROLLO EROSIONEELEMENTO DI CONTROLLO EROSIONE
Ing. MASSIMILIANO NART 79797979
ELEMENTO DI CONTROLLO EROSIONEELEMENTO DI CONTROLLO EROSIONEELEMENTO DI CONTROLLO EROSIONEELEMENTO DI CONTROLLO EROSIONE
Ing. MASSIMILIANO NART 80808080
ELEMENTO DI DRENAGGIO A TERGO ELEMENTO DI DRENAGGIO A TERGO ELEMENTO DI DRENAGGIO A TERGO ELEMENTO DI DRENAGGIO A TERGO
Ing. MASSIMILIANO NART 81818181
ELEMENTO DI DRENAGGIO A TERGO ELEMENTO DI DRENAGGIO A TERGO ELEMENTO DI DRENAGGIO A TERGO ELEMENTO DI DRENAGGIO A TERGO
Ing. MASSIMILIANO NART 82828282
ELEMENTO DI DRENAGGIO A TERGO ELEMENTO DI DRENAGGIO A TERGO ELEMENTO DI DRENAGGIO A TERGO ELEMENTO DI DRENAGGIO A TERGO
Ing. MASSIMILIANO NART 83838383
IIIIIIIIIIII° PARTEPARTEPARTEPARTEMODALITA’ REALIZZATIVA
Ing. MASSIMILIANO NART 84848484
POSA IN OPERA DEL SISTEMAPOSA IN OPERA DEL SISTEMAPOSA IN OPERA DEL SISTEMAPOSA IN OPERA DEL SISTEMA
Preparazione del piano di posa: Preparazione del piano di posa: Preparazione del piano di posa: Preparazione del piano di posa: verificata e realizzata il tipo di fondazione necessaria (diretta o indiretta) in relazione alle condizioni geotecniche del sito, occorrerà procedere . alla preparazione del piano di posa. Sarà necessario prestare adeguata cura affinché non siano presenti oggetti sporgenti o in genere materiale non idoneo che potrebbero danneggiare i componenti del primo strato.
Ing. MASSIMILIANO NART 85858585
POSA IN OPERA DEL SISTEMAPOSA IN OPERA DEL SISTEMAPOSA IN OPERA DEL SISTEMAPOSA IN OPERA DEL SISTEMA
Tracciamento della prima fila di casseri: Tracciamento della prima fila di casseri: Tracciamento della prima fila di casseri: Tracciamento della prima fila di casseri: impostato il piano di fondazione, sarà necessario provvedere al tracciamento della prima fila di casseri, verificando opportunamente spazi utili disponibili e impedimenti eventuali che potrebbero inficiare l’intervento nel corso della realizzazione dell’opera.
Ing. MASSIMILIANO NART 86868686
POSA IN OPERA DEL SISTEMAPOSA IN OPERA DEL SISTEMAPOSA IN OPERA DEL SISTEMAPOSA IN OPERA DEL SISTEMA
Posizionamento della prima fila di casseri metallici: Posizionamento della prima fila di casseri metallici: Posizionamento della prima fila di casseri metallici: Posizionamento della prima fila di casseri metallici: i casseri metallici verranno posizionati, affiancandoli l’uno con l’altro previa sovrapposizione laterale per almeno 10 cm. Si ritiene opportuno assicurare la zona di sovrapposizione mediante legatura con filo di ferro.
Ing. MASSIMILIANO NART 87878787
POSA IN OPERA DEL SISTEMAPOSA IN OPERA DEL SISTEMAPOSA IN OPERA DEL SISTEMAPOSA IN OPERA DEL SISTEMA
INERTE FINE PER BLOCCARE I INERTE FINE PER BLOCCARE I INERTE FINE PER BLOCCARE I INERTE FINE PER BLOCCARE I CASSERICASSERICASSERICASSERI
Ing. MASSIMILIANO NART 88888888
POSA IN OPERA DEL SISTEMAPOSA IN OPERA DEL SISTEMAPOSA IN OPERA DEL SISTEMAPOSA IN OPERA DEL SISTEMA
Taglio a misura delle geogriglie di rinforzo Taglio a misura delle geogriglie di rinforzo Taglio a misura delle geogriglie di rinforzo Taglio a misura delle geogriglie di rinforzo : l’elemento strutturale di rinforzo geosintetico viene fornito in cantiere in rotoli protetti da film plastico. Ciascun rotolo riporta, mediante etichetta, le informazioni necessarie atte ad individuare la classe di resistenza a trazione della geogriglia al fine di scongiurare il posizionamento di classi di resistenze non adeguate rispetto alle indicazioni progettuali. Una volta che il materiale è stato consegnato presso il cantiere, la prima operazione che dovrà essere eseguita consisterà nel taglio a misura delle geogriglie. Eseguiti i tagli necessari a predisporre il tratto d’opera per cui
Ing. MASSIMILIANO NART 89898989
geogriglie. Eseguiti i tagli necessari a predisporre il tratto d’opera per cui precedentemente erano stati allestiti i casseri metallici, l’operatore è pronto a posizionare l’elemento di rinforzo.
POSA IN OPERA DEL SISTEMAPOSA IN OPERA DEL SISTEMAPOSA IN OPERA DEL SISTEMAPOSA IN OPERA DEL SISTEMA
Ing. MASSIMILIANO NART 90909090
POSA IN OPERA DEL SISTEMAPOSA IN OPERA DEL SISTEMAPOSA IN OPERA DEL SISTEMAPOSA IN OPERA DEL SISTEMA
Ing. MASSIMILIANO NART 91919191
POSA IN OPERA DEL SISTEMAPOSA IN OPERA DEL SISTEMAPOSA IN OPERA DEL SISTEMAPOSA IN OPERA DEL SISTEMA
Installazione dell’elemento per il controllo dell’erosione : Installazione dell’elemento per il controllo dell’erosione : Installazione dell’elemento per il controllo dell’erosione : Installazione dell’elemento per il controllo dell’erosione : posizionati i casseri occorrerà posizionare l’elemento per il controllo dell’erosione. Il prodotto andrà fissato al cassero metallico mediante fascette in plastica.
Ing. MASSIMILIANO NART 92929292
POSA IN OPERA DEL SISTEMAPOSA IN OPERA DEL SISTEMAPOSA IN OPERA DEL SISTEMAPOSA IN OPERA DEL SISTEMA
Ing. MASSIMILIANO NART 93939393
POSA IN OPERA DEL SISTEMAPOSA IN OPERA DEL SISTEMAPOSA IN OPERA DEL SISTEMAPOSA IN OPERA DEL SISTEMA
Installazione dell’elemento di rinforzo: Installazione dell’elemento di rinforzo: Installazione dell’elemento di rinforzo: Installazione dell’elemento di rinforzo: l’operatore, installato l’elemento di controllo dell’erosione, posizionerà l’elemento di rinforzo sintetico. Una volta che l’elemento sarà stato posizionato e opportunamente fissato mediante picchetti metallici sagomati ad U in corrispondenza della parte posteriore dell’elemento, l’operatore dovrà far aderire la geogriglia alla parte inclinata del cassero metallico, ancorandola mediante fascette in plastica e quindi risvoltare esternamente la rimanente parte (che dovrà necessariamente risultare uguale alla lunghezza del risvolto) del telo. Prima di risvoltare esternamente la geogriglia sulla parte
Ing. MASSIMILIANO NART 94949494
risvolto) del telo. Prima di risvoltare esternamente la geogriglia sulla parte superiore del cassero, sarà buona norma ricoprire la zona sommitale del cassero metallico con dei profili ad U in alluminio o con semplici guaine in gomma, al fine di evitare che la geogriglia possa danneggiarsi, al momento del suo “richiamo” nella parte interna dell’opera. L’eventualità che la geogriglia si incastri tra gli elementi metallici, nel momento in cui il tratto esterno viene posizionato internamente a chiusura dello strato, è assolutamente da evitare. Cio’ comporterebbe un inutile danneggiamento sia dell’elemento geosintetico che dell’elemento metallico.
POSA IN OPERA DEL SISTEMAPOSA IN OPERA DEL SISTEMAPOSA IN OPERA DEL SISTEMAPOSA IN OPERA DEL SISTEMA
Ing. MASSIMILIANO NART 95959595
POSA IN OPERA DEL SISTEMAPOSA IN OPERA DEL SISTEMAPOSA IN OPERA DEL SISTEMAPOSA IN OPERA DEL SISTEMA
Ing. MASSIMILIANO NART 96969696
POSA IN OPERA DEL SISTEMAPOSA IN OPERA DEL SISTEMAPOSA IN OPERA DEL SISTEMAPOSA IN OPERA DEL SISTEMA
Ing. MASSIMILIANO NART 97979797
POSA IN OPERA DEL SISTEMAPOSA IN OPERA DEL SISTEMAPOSA IN OPERA DEL SISTEMAPOSA IN OPERA DEL SISTEMA
Ing. MASSIMILIANO NART 98989898
POSA IN OPERA DEL SISTEMAPOSA IN OPERA DEL SISTEMAPOSA IN OPERA DEL SISTEMAPOSA IN OPERA DEL SISTEMA
Installazione dei tiranti di ancoraggio: Installazione dei tiranti di ancoraggio: Installazione dei tiranti di ancoraggio: Installazione dei tiranti di ancoraggio: prima di procedere con il successivo riporto di terreno, occorrerà installare i tiranti di ancoraggio. Realizzati con tondini di ferro diametro 8 mm, saranno forniti in ragione delle dimensioni della casserature metallica (inclinazione e sviluppo del fronte) al fine di potersi inserire correttamente e garantire il necessario irrigidimento in previsione delle successive fasi di compattazione.
Ing. MASSIMILIANO NART 99999999
POSA IN OPERA DEL SISTEMAPOSA IN OPERA DEL SISTEMAPOSA IN OPERA DEL SISTEMAPOSA IN OPERA DEL SISTEMA
Ing. MASSIMILIANO NART 100100100100
POSA IN OPERA DEL SISTEMAPOSA IN OPERA DEL SISTEMAPOSA IN OPERA DEL SISTEMAPOSA IN OPERA DEL SISTEMA
Stesa del terreno di riempimento: Stesa del terreno di riempimento: Stesa del terreno di riempimento: Stesa del terreno di riempimento: una volta installate tutte le componenti metalliche e geosintetiche, è possibile procedere con le fasi di riempimento. È consigliabile procedere per strati di 30 cm al fine di ottimizzare il processo di compattazione. Abitualmente infatti gli strati sono spessi 60 cm. Il processo dovrà ottenere un indice di costipazione non inferiore al 95% dello Standard Proctor. Per evitare il danneggiamento delle componenti frontali, sarà opportuno ricorrere all’utilizzo di vibrocostipatori oppure piastre vibranti per la compattazione del primo metro in facciata. Per la restante parte interessata dai rinforzi si potrà
Ing. MASSIMILIANO NART 101101101101
primo metro in facciata. Per la restante parte interessata dai rinforzi si potrà procedere con rulli di idonee caratteristiche.
POSA IN OPERA DEL SISTEMAPOSA IN OPERA DEL SISTEMAPOSA IN OPERA DEL SISTEMAPOSA IN OPERA DEL SISTEMA
TERRA VEGETALE DA TERRA VEGETALE DA TERRA VEGETALE DA TERRA VEGETALE DA POSARE CON CURAPOSARE CON CURAPOSARE CON CURAPOSARE CON CURA
Ing. MASSIMILIANO NART 102102102102
POSA IN OPERA DEL SISTEMAPOSA IN OPERA DEL SISTEMAPOSA IN OPERA DEL SISTEMAPOSA IN OPERA DEL SISTEMA
Ing. MASSIMILIANO NART 103103103103
POSA IN OPERA DEL SISTEMAPOSA IN OPERA DEL SISTEMAPOSA IN OPERA DEL SISTEMAPOSA IN OPERA DEL SISTEMA
Ing. MASSIMILIANO NART 104104104104
POSA IN OPERA DEL SISTEMAPOSA IN OPERA DEL SISTEMAPOSA IN OPERA DEL SISTEMAPOSA IN OPERA DEL SISTEMA
Ing. MASSIMILIANO NART 105105105105
POSA IN OPERA DEL SISTEMAPOSA IN OPERA DEL SISTEMAPOSA IN OPERA DEL SISTEMAPOSA IN OPERA DEL SISTEMA
Chiusura dello strato: Chiusura dello strato: Chiusura dello strato: Chiusura dello strato: una volta ultimato il riempimento dello strato sarà cura dell’installatore riportare verso l’interno l’elemento di rinforzo temporaneamente risvoltato verso l’esterno e fissarlo al terreno con picchetti metallici sagomati ad U.
Ing. MASSIMILIANO NART 106106106106
IVIVIVIV° PARTEPARTEPARTEPARTEEFFETTI NEGATIVI CAUSATI DA UNA ERRATA
INSTALLAZIONE
Ing. MASSIMILIANO NART 107107107107
INSTALLAZIONE
ERRATE INSTALLAZIONIERRATE INSTALLAZIONIERRATE INSTALLAZIONIERRATE INSTALLAZIONI
Ing. MASSIMILIANO NART 108108108108
ERRATE INSTALLAZIONIERRATE INSTALLAZIONIERRATE INSTALLAZIONIERRATE INSTALLAZIONI
GANCI MAL POSIZIONATIGANCI MAL POSIZIONATIGANCI MAL POSIZIONATIGANCI MAL POSIZIONATI
MANCA TERRA VEGETALEMANCA TERRA VEGETALEMANCA TERRA VEGETALEMANCA TERRA VEGETALE
Ing. MASSIMILIANO NART 109109109109
ERRATE INSTALLAZIONIERRATE INSTALLAZIONIERRATE INSTALLAZIONIERRATE INSTALLAZIONI
NIENTE DRENAGGIONIENTE DRENAGGIONIENTE DRENAGGIONIENTE DRENAGGIO
SUPERATA SUPERATA SUPERATA SUPERATA VERTICALITA’VERTICALITA’VERTICALITA’VERTICALITA’
LIVELLETTE MAL LIVELLETTE MAL LIVELLETTE MAL LIVELLETTE MAL ESEGUITEESEGUITEESEGUITEESEGUITE
Ing. MASSIMILIANO NART 110110110110
ERRATE INSTALLAZIONIERRATE INSTALLAZIONIERRATE INSTALLAZIONIERRATE INSTALLAZIONI
Ing. MASSIMILIANO NART 111111111111
ERRATE INSTALLAZIONIERRATE INSTALLAZIONIERRATE INSTALLAZIONIERRATE INSTALLAZIONI
Ing. MASSIMILIANO NART 112112112112
ERRATE INSTALLAZIONIERRATE INSTALLAZIONIERRATE INSTALLAZIONIERRATE INSTALLAZIONI
Ing. MASSIMILIANO NART 113113113113
VVVV° PARTEPARTEPARTEPARTELE OPERE DI SOSTEGNO IN TERRA RINFORZATA
Ing. MASSIMILIANO NART 114114114114
IN TERRA RINFORZATA
CONSIDERAZIONI NORMATIVE
NORMATIVA DI SETTORENORMATIVA DI SETTORENORMATIVA DI SETTORENORMATIVA DI SETTORE
• UNIUNIUNIUNI ENENENEN 13251132511325113251::::2005200520052005 ““““ Geotessili e prodotti affini - Caratteristiche richieste perl'impiego nelle costruzioni di terra, nelle fondazioni e nelle strutture di sostegno”
• ENENENEN 14475144751447514475::::2006200620062006 “Execution of special geotechnical works – Reinforced fill”
• UNIUNIUNIUNI ENENENEN 14475144751447514475::::2006200620062006 “Esecuzioni di lavori geotecnici speciali: Terra rinforzata”
• ISO/TRISO/TRISO/TRISO/TR 20432204322043220432::::2007200720072007 “Guidelines for the determination of the long-term strength ofgeosynthetics for soil reinforcement”
• BSBSBSBS 8006800680068006::::2010201020102010 “Code of practice for strengthened/reinforced soils and other fills”
Ing. MASSIMILIANO NART 115115115115
• BSBSBSBS 8006800680068006::::2010201020102010 “Code of practice for strengthened/reinforced soils and other fills”
• FHWAFHWAFHWAFHWA –––– NHINHINHINHI ----00000000 –––– 043043043043 “Mechanically stabilized earth walls and reinforced soilslopes design & construction guidelines”
• DINDINDINDIN 1054105410541054 ---- EBGEOEBGEOEBGEOEBGEO “Recommendations for design and analysis of earth structuresusing geosynthetic reinforcements” (Germania 2009),
• NFNFNFNF PPPP94949494----270270270270 “Renforcement des sols. Ouvrages en sol renforcè par armatures ounappes estensibles et souples. Dimensionement” (Francia)
UNI EN 13251UNI EN 13251UNI EN 13251UNI EN 13251
La norma specificaspecificaspecificaspecifica lelelele caratteristichecaratteristichecaratteristichecaratteristiche di geotessili e prodotti affini utilizzati incostruzioni di terra, fondazioni e strutture di sostegno, e i relativi metodi di prova.
Ing. MASSIMILIANO NART 116116116116
UNI EN 13251UNI EN 13251UNI EN 13251UNI EN 13251
Ing. MASSIMILIANO NART 117117117117
UNI EN 14475UNI EN 14475UNI EN 14475UNI EN 14475
ENENENEN 14475144751447514475::::2006200620062006 “Execution of special geotechnical works – Reinforced fill”
La norma stabilisce iiii principiprincipiprincipiprincipi generaligeneraligeneraligenerali perperperper lalalala costruzionecostruzionecostruzionecostruzione delladelladelladella terraterraterraterra rinforzatarinforzatarinforzatarinforzata eriguarda terreni che sono rinforzati mediante inclusione di elementi di rinforzoorizzontali o suborizzontali, posti tra gli strati di terreno durante la costruzione.
PREMESSAPREMESSAPREMESSAPREMESSA:::: [..] La progettazione di strutture di terra rinforzata viene attualmente eseguita
Ing. MASSIMILIANO NART 118118118118
PREMESSAPREMESSAPREMESSAPREMESSA:::: [..] La progettazione di strutture di terra rinforzata viene attualmente eseguitautilizzando norme nazionali come la BS 8006 (1995) e la NF P 94-220 (1998) e altre norme. Inrealtà, la EN 1997-1, Eurocodice 7 (Progettazione geotecnica) attualmente non riguarda laprogettazione di dettaglio di strutture di terra rinforzata. I valori dei fattori parziali e dei fattori dicarico riportati nella EN 1997-1 non sono stati tarati per strutture di terra rinforzata.
6666....2222....3333 ---- FunzioneFunzioneFunzioneFunzione eeee ambienteambienteambienteambiente delladelladelladella strutturastrutturastrutturastruttura eeee comportamentocomportamentocomportamentocomportamento aaaa lungolungolungolungo terminetermineterminetermine
Alcuni tipi di struttura hanno una funzione critica, in cui l’assestamento dopo lacostruzione è molto importante, per esempio spalle di ponti, muri che sostengonobinari ferroviari ed edifici, oppure strutture di contenimento del terreno, ecc. In questicasi, devedevedevedeve essereessereessereessere sceltosceltosceltoscelto unununun materialematerialematerialemateriale delladelladelladella terraterraterraterra chechecheche siasiasiasia facilefacilefacilefacile dadadada compattarecompattarecompattarecompattare eeee chechecheche avràavràavràavràdidididi conseguenzaconseguenzaconseguenzaconseguenza unaunaunauna bassabassabassabassa compressibilitàcompressibilitàcompressibilitàcompressibilità (vedere appendice A per una guida).
Quando una struttura è esposta ad allagamenti e successivi ritiri rapidi, le proprietà didrenaggio della terra devono essere controllate per quanto riguarda la compatibilità con
UNI EN 14475UNI EN 14475UNI EN 14475UNI EN 14475
Ing. MASSIMILIANO NART 119119119119
drenaggio della terra devono essere controllate per quanto riguarda la compatibilità conle ipotesi di progetto. Il comportamento di alcuni terreni con granulometria fine deveessere considerato per quanto riguarda la vita di progetto, la prestazione a lungotermine e la funzione della struttura del terreno rinforzato. IIII materialimaterialimaterialimateriali delladelladelladella terraterraterraterradegradabilidegradabilidegradabilidegradabili eeee iiii terreniterreniterreniterreni friabilifriabilifriabilifriabili nonnonnonnon devonodevonodevonodevono essereessereessereessere utilizzati,utilizzati,utilizzati,utilizzati, aaaa menomenomenomeno chechecheche nonnonnonnon sianosianosianosianocondotticondotticondotticondotti specificispecificispecificispecifici studistudistudistudi perperperper validarevalidarevalidarevalidare ilililil loroloroloroloro impiegoimpiegoimpiegoimpiego. In particolare, le proprietà deimateriali suscettibili di crollo devono essere valutate a partire da prove preliminari, oprove eseguite sul materiale dopo la compattazione.
TERRENITERRENITERRENITERRENI NONNONNONNON RITENUTIRITENUTIRITENUTIRITENUTI IDONEIIDONEIIDONEIIDONEI
Terre non idonee, come terreni organici, materiali solubili, e materiali moltorigonfianti non devono essere utilizzate.
UNI EN 14475UNI EN 14475UNI EN 14475UNI EN 14475
Ing. MASSIMILIANO NART 120120120120
NORMATIVANORMATIVANORMATIVANORMATIVA
1.1.1.1. Circolare 2 febbraio 2009, n. 617 Circolare 2 febbraio 2009, n. 617 Circolare 2 febbraio 2009, n. 617 Circolare 2 febbraio 2009, n. 617 "Istruzioni per l'applicazione delle "Nuove norme tecniche per le costruzioni" di cui al D.M. 14 gennaio 2008;
2.2.2.2. D.M. 14/01/2008 D.M. 14/01/2008 D.M. 14/01/2008 D.M. 14/01/2008 “Norme Tecniche per le Costruzioni”;
3.3.3.3. Decreto Ministeriale LL.PP. 11/3/1988 Decreto Ministeriale LL.PP. 11/3/1988 Decreto Ministeriale LL.PP. 11/3/1988 Decreto Ministeriale LL.PP. 11/3/1988 – “Norme tecniche riguardanti le indagini sui terreni e sulle rocce, la stabilità dei pendii e delle scarpate naturali, i criteri generali e
le prescrizioni per la progettazione, l’esecuzione ed il collaudo delle opere di sostegno
delle terre e delle opere di fondazione”;
Ing. MASSIMILIANO NART 121121121121
4.4.4.4. Circolare LL.PP. 24/9/1988 n.30483 Circolare LL.PP. 24/9/1988 n.30483 Circolare LL.PP. 24/9/1988 n.30483 Circolare LL.PP. 24/9/1988 n.30483 - L.2.2.1974, n.64 - art.1 - Istruzioni per l’applicazione del D.M. 11/3/1988;
5.5.5.5. D.M. 16.01.1996 D.M. 16.01.1996 D.M. 16.01.1996 D.M. 16.01.1996 “Norme Tecniche relative ai criteri generali per la verifica di sicurezza delle costruzioni e dei carichi e sovraccarichi”;
6.6.6.6. Circolare 156 del 04.07.1996 Circolare 156 del 04.07.1996 Circolare 156 del 04.07.1996 Circolare 156 del 04.07.1996 “Istruzioni per l'applicazione delle Norme tecniche relative ai criteri generali per la verifica di sicurezza delle costruzioni e dei carichi e
sovraccarichi”;
STATI LIMITESTATI LIMITESTATI LIMITESTATI LIMITE
STATO LIMITE DEFSTATO LIMITE DEFSTATO LIMITE DEFSTATO LIMITE DEFÈ la condizione superata la quale la struttura non soddisfa più le esigenze per le quali è stata progettata
STATO LIMITE ULTIMO, STATO LIMITE ULTIMO, STATO LIMITE ULTIMO, STATO LIMITE ULTIMO, SLUSLUSLUSLUcrolli, perdite di equilibrio e dissesti gravi, totali o parziali, che possano
compromettere l’incolumità delle persone ovvero comportare la perdita di
beni, ovvero provocare gravi danni ambientali e sociali,ovvero mettere
Ing. MASSIMILIANO NART 122122122122
beni, ovvero provocare gravi danni ambientali e sociali,ovvero mettere
fuori servizio l’opera
STATO LIMITE DI ESERCIZIO, STATO LIMITE DI ESERCIZIO, STATO LIMITE DI ESERCIZIO, STATO LIMITE DI ESERCIZIO, SLESLESLESLEtutti i requisiti atti a garantire le prestazioni previste per le condizioni di
esercizio
STATI LIMITE ULTIMO STATI LIMITE ULTIMO STATI LIMITE ULTIMO STATI LIMITE ULTIMO ---- SLUSLUSLUSLU
per ogni SLU deve essere rispettata la condizioneper ogni SLU deve essere rispettata la condizioneper ogni SLU deve essere rispettata la condizioneper ogni SLU deve essere rispettata la condizione
Ing. MASSIMILIANO NART 123123123123
APPROCCI PROGETTUALIAPPROCCI PROGETTUALIAPPROCCI PROGETTUALIAPPROCCI PROGETTUALI
APPROCCIO 1APPROCCIO 1APPROCCIO 1APPROCCIO 1 APPROCCIO 2APPROCCIO 2APPROCCIO 2APPROCCIO 2
La verifica della suddetta condizione deve essere effettuata impiegando differenti combinazioni di gruppi di coeff. parziali, rispettivamente definiti per le AZIONI AZIONI AZIONI AZIONI (A1, A2A1, A2A1, A2A1, A2), per i PAR. GEOTECNICI PAR. GEOTECNICI PAR. GEOTECNICI PAR. GEOTECNICI (M1,M2M1,M2M1,M2M1,M2) e per le RESISTENZE RESISTENZE RESISTENZE RESISTENZE (R1,R2,R3R1,R2,R3R1,R2,R3R1,R2,R3)
Ing. MASSIMILIANO NART 124124124124
(A1, M1, R1) combinazione 1 (A1, M1, R1) combinazione 1 (A1, M1, R1) combinazione 1 (A1, M1, R1) combinazione 1
(A2, M2, R2) combinazione 2(A2, M2, R2) combinazione 2(A2, M2, R2) combinazione 2(A2, M2, R2) combinazione 2
(A1, M1, R3) (A1, M1, R3) (A1, M1, R3) (A1, M1, R3)
NORMATIVA NORMATIVA NORMATIVA NORMATIVA –––– CONDIZIONI STATICHECONDIZIONI STATICHECONDIZIONI STATICHECONDIZIONI STATICHE
NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI (NTC) NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI (NTC) NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI (NTC) NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI (NTC) Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti
14 gennaio 2008
CAP. 6 CAP. 6 CAP. 6 CAP. 6 –––– PROGETTAZIONE GEOTECNICA PROGETTAZIONE GEOTECNICA PROGETTAZIONE GEOTECNICA PROGETTAZIONE GEOTECNICA
CAP. 6.5 – OPERE DI SOSTEGNO
Le norme si applicano a tutte le opere geotecniche e agli interventi atti a sostenere in sicurezza un
Ing. MASSIMILIANO NART 125125125125
Le norme si applicano a tutte le opere geotecniche e agli interventi atti a sostenere in sicurezza un corpo di terreno o di materiale con comportamento simile:
- muri, per i quali la funzione di sostegno è affidata al peso proprio del muro e a quello del terreno direttamente agente su di esso (ad esempio muri a gravità, muri a mensola, muri a contrafforti);
- paratie, per le quali la funzione di sostegno è assicurata principalmente dalla resistenza del volume di terreno posto innanzi l’opera e da eventuali ancoraggi e puntoni;
- strutture mistestrutture mistestrutture mistestrutture miste, che esplicano la funzione di sostegno anche per effetto di trattamenti di miglioramento e per la presenza di particolari elementi di rinforzo e collegamento (ad esempio, ture, terra rinforzata, muri cellulari).
NORMATIVA NORMATIVA NORMATIVA NORMATIVA –––– CONDIZIONI STATICHECONDIZIONI STATICHECONDIZIONI STATICHECONDIZIONI STATICHE
CAP. 6 CAP. 6 CAP. 6 CAP. 6 –––– PROGETTAZIONE GEOTECNICA PROGETTAZIONE GEOTECNICA PROGETTAZIONE GEOTECNICA PROGETTAZIONE GEOTECNICA
6.5.3 – VERIFICHE AGLI STATI LIMITE
6.5.3.1.1 – MURI DI SOSTEGNO
Per i muri di sostegno o per altre strutture miste ad essi assimilabili devono essere effettuate le verifiche con riferimento almeno ai seguenti stati limite:
SLU di tipo geotecnico (GEO) e di equilibrio di corpo rigido (EQU)SLU di tipo geotecnico (GEO) e di equilibrio di corpo rigido (EQU)SLU di tipo geotecnico (GEO) e di equilibrio di corpo rigido (EQU)SLU di tipo geotecnico (GEO) e di equilibrio di corpo rigido (EQU)
Ing. MASSIMILIANO NART 126126126126
SLU di tipo geotecnico (GEO) e di equilibrio di corpo rigido (EQU)SLU di tipo geotecnico (GEO) e di equilibrio di corpo rigido (EQU)SLU di tipo geotecnico (GEO) e di equilibrio di corpo rigido (EQU)SLU di tipo geotecnico (GEO) e di equilibrio di corpo rigido (EQU)
- stabilità globale del complesso opera di sostegno-terreno;
- scorrimento sul piano di posa;
- collasso per carico limite dell’insieme fondazione-terreno;
- ribaltamento;
SLU di tipo strutturale (STR)SLU di tipo strutturale (STR)SLU di tipo strutturale (STR)SLU di tipo strutturale (STR)
- raggiungimento della resistenza negli elementi strutturali,
NORMATIVA NORMATIVA NORMATIVA NORMATIVA –––– CONDIZIONI SISMICHECONDIZIONI SISMICHECONDIZIONI SISMICHECONDIZIONI SISMICHE
NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI (NTC) NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI (NTC) NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI (NTC) NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI (NTC) Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti
14 gennaio 2008
CAP. 7.11.6.2 CAP. 7.11.6.2 CAP. 7.11.6.2 CAP. 7.11.6.2 –––– MURI MURI MURI MURI DIDIDIDI SOSTEGNOSOSTEGNOSOSTEGNOSOSTEGNO
CAP. 7.11.6.2.1 CAP. 7.11.6.2.1 CAP. 7.11.6.2.1 CAP. 7.11.6.2.1 –––– METODI METODI METODI METODI DIDIDIDI ANALISI ANALISI ANALISI ANALISI
Ing. MASSIMILIANO NART 127127127127
1. METODI PSEUDOSTATICI
2. METODO DEGLI SPOSTAMENTI
METODI PSEUDOSTATICIMETODI PSEUDOSTATICIMETODI PSEUDOSTATICIMETODI PSEUDOSTATICI
Ing. MASSIMILIANO NART 128128128128
VIVIVIVI° PARTEPARTEPARTEPARTELE OPERE DI SOSTEGNO IN TERRA RINFORZATA
Ing. MASSIMILIANO NART 129129129129
IN TERRA RINFORZATA
VERIFICHE DI STABILITA’
STATI LIMITE STATI LIMITE STATI LIMITE STATI LIMITE ESTERNIESTERNIESTERNIESTERNI AL BLOCCO RINFORZATOAL BLOCCO RINFORZATOAL BLOCCO RINFORZATOAL BLOCCO RINFORZATO
Ing. MASSIMILIANO NART 130130130130
STATI LIMITE STATI LIMITE STATI LIMITE STATI LIMITE INTERNIINTERNIINTERNIINTERNI AL BLOCCO RINFORZATOAL BLOCCO RINFORZATOAL BLOCCO RINFORZATOAL BLOCCO RINFORZATO
Ing. MASSIMILIANO NART 131131131131
VIIVIIVIIVII° PARTEPARTEPARTEPARTELE OPERE DI SOSTEGNO IN TERRA RINFORZATA
Ing. MASSIMILIANO NART 132132132132
IN TERRA RINFORZATA
CASI STUDIO
CASI STUDIO CASI STUDIO CASI STUDIO CASI STUDIO –––– VERBANIA VALLO PARAMASSIVERBANIA VALLO PARAMASSIVERBANIA VALLO PARAMASSIVERBANIA VALLO PARAMASSI
Ing. MASSIMILIANO NART 133133133133
CASI STUDIO CASI STUDIO CASI STUDIO CASI STUDIO –––– VERBANIA VALLO PARAMASSIVERBANIA VALLO PARAMASSIVERBANIA VALLO PARAMASSIVERBANIA VALLO PARAMASSI
Ing. MASSIMILIANO NART 134134134134
CASI STUDIO CASI STUDIO CASI STUDIO CASI STUDIO –––– VERBANIA VALLO PARAMASSIVERBANIA VALLO PARAMASSIVERBANIA VALLO PARAMASSIVERBANIA VALLO PARAMASSI
Ing. MASSIMILIANO NART 135135135135
CASI STUDIO CASI STUDIO CASI STUDIO CASI STUDIO –––– VERBANIA VALLO PARAMASSIVERBANIA VALLO PARAMASSIVERBANIA VALLO PARAMASSIVERBANIA VALLO PARAMASSI
Ing. MASSIMILIANO NART 136136136136
CASI STUDIO CASI STUDIO CASI STUDIO CASI STUDIO –––– VERBANIA VALLO PARAMASSIVERBANIA VALLO PARAMASSIVERBANIA VALLO PARAMASSIVERBANIA VALLO PARAMASSI
Ing. MASSIMILIANO NART 137137137137
CASI STUDIO CASI STUDIO CASI STUDIO CASI STUDIO –––– IVREA MOVIMENTO FRANOSOIVREA MOVIMENTO FRANOSOIVREA MOVIMENTO FRANOSOIVREA MOVIMENTO FRANOSO
Ing. MASSIMILIANO NART 138138138138
CASI STUDIO CASI STUDIO CASI STUDIO CASI STUDIO –––– COLLEFERRO COLLEFERRO COLLEFERRO COLLEFERRO
Ing. MASSIMILIANO NART 139139139139
CASI STUDIO CASI STUDIO CASI STUDIO CASI STUDIO –––– MASSA MARITTIMAMASSA MARITTIMAMASSA MARITTIMAMASSA MARITTIMA
Ing. MASSIMILIANO NART 140140140140
CASI STUDIO CASI STUDIO CASI STUDIO CASI STUDIO –––– TREVISO TREVISO TREVISO TREVISO
Ing. MASSIMILIANO NART 141141141141
CASI STUDIO CASI STUDIO CASI STUDIO CASI STUDIO –––– MASSA CARRARAMASSA CARRARAMASSA CARRARAMASSA CARRARA
Ing. MASSIMILIANO NART 142142142142
CASI STUDIO CASI STUDIO CASI STUDIO CASI STUDIO –––– UDINEUDINEUDINEUDINE
Ing. MASSIMILIANO NART 143143143143
CASI STUDIOCASI STUDIOCASI STUDIOCASI STUDIO
Ing. MASSIMILIANO NART 144144144144
CASI STUDIOCASI STUDIOCASI STUDIOCASI STUDIO
ALTEZZE DA 6666 FINO A 16,8 m16,8 m16,8 m16,8 m
Ing. MASSIMILIANO NART 145145145145
CASI STUDIOCASI STUDIOCASI STUDIOCASI STUDIO
Ing. MASSIMILIANO NART 146146146146
CASI STUDIOCASI STUDIOCASI STUDIOCASI STUDIO
Ing. MASSIMILIANO NART 147147147147
CASI STUDIOCASI STUDIOCASI STUDIOCASI STUDIO
Ing. MASSIMILIANO NART 148148148148
CASI STUDIOCASI STUDIOCASI STUDIOCASI STUDIO
Ing. MASSIMILIANO NART 149149149149
CASI STUDIOCASI STUDIOCASI STUDIOCASI STUDIO
Ing. MASSIMILIANO NART 150150150150
CASI STUDIOCASI STUDIOCASI STUDIOCASI STUDIO
Ing. MASSIMILIANO NART 151151151151
CASI STUDIOCASI STUDIOCASI STUDIOCASI STUDIO
Ing. MASSIMILIANO NART 152152152152
CASI STUDIOCASI STUDIOCASI STUDIOCASI STUDIO
Ing. MASSIMILIANO NART 153153153153
CASI STUDIOCASI STUDIOCASI STUDIOCASI STUDIO
Ing. MASSIMILIANO NART 154154154154
CASI STUDIOCASI STUDIOCASI STUDIOCASI STUDIO
Ing. MASSIMILIANO NART 155155155155
CASI STUDIOCASI STUDIOCASI STUDIOCASI STUDIO
Ing. MASSIMILIANO NART 156156156156
CASI STUDIOCASI STUDIOCASI STUDIOCASI STUDIO
Ing. MASSIMILIANO NART 157157157157
GRAZIE GRAZIE GRAZIE GRAZIE DELL’ATTENZIONEDELL’ATTENZIONEDELL’ATTENZIONEDELL’ATTENZIONE
Ing. MASSIMILIANO NART 158158158158