rapporto sul turismo 2010

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Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento per lo Sviluppo e la Competitivit del Turismo

RAPPORTO SUL TURISMO 2010

Coordinamento generale Alessandra Nacca Servizio VI Osservatorio Nazionale del Turismo, Dipartimento per lo sviluppo e la competitivit del turismo Coordinamento tecnico-scientifico Flavia Coccia supporto allOsservatorio Nazionale del Turismo, Dipartimento per lo sviluppo e la competitivit del turismo

Contributi Andrea Alivernini Servizio statistiche economiche e finanziarie, Banca dItalia Arcangela Andreoli Redazione Osservatorio Nazionale del Turismo, Dipartimento Turismo Emanuele Breda Servizio statistiche economiche e finanziarie, Banca dItalia Lorenzo Cavallo Direzione centrale delle statistiche economiche congiunturali, Istat Barbara Dattilo Direzione centrale per le indagini su condizioni e qualit della vita, Istat Roberta Di Maula Servizio VI Osservatorio Nazionale del turismo, Dipartimento Turismo Elena Di Raco Dipartimento ricerche Isnart, Unioncamere Mascia Di Torrice Direzione centrale per le indagini su condizioni e qualit della vita, Istat Antonella Fiorelli Dipartimento ricerche Isnart, Unioncamere Sandra Maresca Direzione centrale della contabilit nazionale, Istat Monica Perez Direzione centrale per le indagini su condizioni e qualit della vita, Istat Ilaria Piscitelli Direzione centrale della contabilit nazionale, Istat Maria Teresa Santoro Direzione centrale delle statistiche economiche congiunturali, Istat Alessandro Zafarana Redazione Osservatorio Nazionale del Turismo, Dipartimento Turismo Francesco Zarelli Direzione centrale delle statistiche economiche congiunturali, Istat Simonetta Zappa Servizio rilevazioni ed elaborazioni statistiche, Banca dItalia Con la collaborazione della Redazione dellOsservatorio Nazionale del Turismo e in particolare Ramona Simone Redazione Osservatorio Nazionale del Turismo, Dipartimento Turismo Flaminia Sonnino Silvani Redazione Osservatorio Nazionale del Turismo, Dipartimento Turismo

Lupetti Editori di Comunicazione Via Malachia Marchesi de Taddei 3 20146 Milano Tel 02 202025 Fax 02 20404340 [email protected] www.lupetti.com

Indice

Prefazione Introduzione PARTE PRIMA 1. Il 2010: fenomeni e risultati 1.1. La capacit ricettiva. Due anni a confronto: 2005 e 2009 1.2. Loccupazione delle camere nelle strutture ricettive nel 2010 1.3. Il movimento dei clienti nelle strutture ricettive 2. Il turismo internazionale 2.1. Il confronto con i Paesi competitor 2.2. I viaggiatori internazionali in Italia 3. Il turismo domestico 3.1. Il turismo Italiano: le tendenze emerse nel 2010 3.2. I comportamenti di vacanza degli italiani 4. Le opportunit della rete 4.1. Linfluenza di internet sulla domanda 4.2. La connessione a Internet PARTE SECONDA 1. Focus sui diversi turismi 1.1. La capacit ricettiva per prodotti/tipo di localit turistica 1.2. I comportamenti della domanda legata ai prodotti di offerta 1.3. I comportamenti della domanda legata ai turismi motivazionali 1.4. Le spese per turismo per motivo della vacanza dei viaggiatori stranieri in Italia 1.5. I Siti Unesco come attrattori turistici 2. Le previsioni per il 2011 2.1. Le previsioni internazionali 2.2. Le previsioni dei T.O sullandamento del 2011 nel mondo e in Italia 2.3. Lindice di fiducia delle imprese turistiche italiane 2.4. Le prenotazioni nelle strutture ricettive 3. Il Conto satellite del Turismo Appendice: focus di approfondimento tematici A. Competitivit del sistema turistico italiano B. Le misure adottate nei Paesi competitor per affrontare la crisi C. Infrastrutture e mobilit, un confronto europeo Turismo in cifre e in tappe. 150 anni di viaggio Attivit di indagine e ricerca dellOsservatorio Nazionale del Turismo Anno 2010

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15 21 27 31 51 62 69 75 77 87 93 97 98

103 104 106 120 130 131 135 135 136 142 143 147

151 154 159 167 171

Prefazione

Sono particolarmente lieta di presentare uno strumento che per la prima volta mettiamo a disposizione degli operatori e del pubblico: il Rapporto dellOsservatorio Nazionale del Turismo, che avr cadenza annuale e ne sono certa diventer indispensabile per interpretare landamento e le dinamiche di unindustria cos complessa e difficile da fotografare con i mezzi statistici. Il turismo, infatti, un settore economico articolato, che ha subito una evoluzione frenetica, verso modelli di ospitalit molto complessi, parallela alla rivoluzione nei consumi e nei comportamenti sociali. Le componenti dellofferta e della domanda hanno ormai dinamiche quasi istantanee e, non facile riuscire a cogliere lessenziale. Non esiste pi una domanda turistica generica, esistono target precisi, caratterizzati per tipologia, composizione e soprattutto per motivazione di vacanza. Sul fonte dellofferta, invece, si assistito in breve tempo al passaggio dal turismo ai turismi e dai turismi alle nicchie: lindustria dellospitalit ha seguito le correnti della domanda nella corsa alla specializzazione, organizzandosi per prodotto, ma soprattutto imparando a vendere lidentit di un territorio. nella specificit che risiede, oggi, la capacit competitiva. Obiettivo di questa pubblicazione e dellONT grazie al contributo di Unioncamere-Isnart, Istat e Banca dItalia di garantire un approccio scientifico nellacquisizione delle informazioni indispensabili per lanalisi del settore. Questa preziosa base di dati servir agli osservatori per descrivere correttamente i fenomeni, agli operatori per conoscere meglio il contesto nel quale si muovono e infine a chi governa, a tutti i livelli, per impostare la politica migliore. Il Ministro del Turismo Michela Vittoria Brambilla

Introduzione

Il turismo rappresenta un insieme di attivit volte alla fruizione di beni e servizi e del patrimonio materiale e immateriale di un territorio (arte, cultura, paesaggio, enogastronomia, ecc) a scopo spirituale e ludico al tempo stesso da parte di individui, famiglie, e imprese (turismo fieristico e congressuale), coinvolge una molteplicit di settori economici e definisce, quindi, una filiera di attivit. La complessit dei fenomeni che attraversano la filiera del turismo dal punto di vista della produzione e della fruizione economica e sociale rende sempre pi necessaria la conoscenza consapevole del fenomeno, conoscenza indispensabile per decidere: sia da parte degli operatori, che dei consumatori, sia, infine, da parte dei policy maker (a livello statale e locale). Questa ragione ha indotto il Dipartimento dello sviluppo e la competitivit del turismo ad investire risorse finanziarie ed umane per qualificare ed estendere linformazione economicosociale sul turismo. LOsservatorio Nazionale del Turismo (ONT), istituito nel 2006 e successivamente regolamentato nel 2007, rappresenta oggi la struttura cui stato demandato il conseguimento dellobiettivo citato, da perseguire anche attraverso la redazione del Rapporto sul turismo, frutto del lavoro di analisi, di indagini e di messa a sistema della pluralit di fonti informative. La presente pubblicazione rappresenta il primo Rapporto sul turismo. Nella sua prima edizione intende fornire un consuntivo sul fenomeno turistico italiano nel 2010, consentendo una visione unitaria delle informazioni economico-sociali rilevanti per la conoscenza e la comprensione del complesso ed articolato settore turistico. Sono stati cos raccolti documenti e unificate le ricerche prodotte dai pi autorevoli soggetti nazionali e internazionali in una visione sistemica delle fonti e dellinsieme dei dati, integrandole con elaborazioni quali-quantitative realizzate dallOsservatorio su tematiche di attualit turistica e su fenomeni non adeguatamente analizzati. Il Rapporto frutto dei contributi dei soggetti istituzionali partner dellOsservatorio, Banca dItalia1, Istat2 e Unioncamere, con lo sforzo di rendere dati, analisi e informazioni fruibili in1. I paragrafi LItalia e i suoi principali competitori, I viaggiatori internazionali in Italia e Le spese per turismo per motivo della vacanza dei viaggiatori stranieri in Italia sono stati curati dalla Banca dItalia. 2. I paragrafi La capacit ricettiva, Il movimento dei clienti nelle strutture ricettive,Il confronto sul valore aggiuntoe loccupazione, Il Movimento dei clienti nelle strutture ricettive. Confronto Europeo, Il turismo italiano, le tendenze emerse nel 2010, Il conto satellite del turismo sono stati curati da Istat.

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Rapporto sul turismo 2010

modo coordinato e con unottica di lettura di tutte le componenti che intervengono nel settore del turismo in Italia. Il confronto, basato sulla pluralit delle informazioni e dei diversi monitoraggi effettuati, ha consentito unanalisi a tutto campo del settore. Il rapporto stato organizzato tenendo conto: nella prima parte di: - una disamina delle componenti principali del sistema di offerta ricettiva e degli andamenti sul 2010, mettendo a fuoco i fenomeni principali occorsi in questultimo anno, con confronti in serie storica; - una particolare attenzione al posizionamento dellItalia nello scenario internazionale europeo, tenendo conto di dati relativi a performance economiche, ma anche di flussi turistici complessivi, con elaborazioni e analisi inedite e confronti in serie storica; - una lettura delle diverse indagini sui comportamenti degli italiani, traendo le informazioni pi significative dalle rilevazioni dellOsservatorio Nazionale del Turismo dati Unioncamere e da Istat, per dimensionare il mercato interno, ma anche per disegnare le sue principali caratteristiche. nella seconda parte di: - temi come il web, cercando di mettere a fuoco le opportunit della rete, nonch, lattuale grado di utilizzo da parte della clientela e le risposte delle nostre aziende ricettive, sia di servizi , che di attivit di commercializzazione; - una lettura trasversale dei dati e delle informazioni rilevati durante tutto lanno per una analisi dei prodotti turistici italiani, sia di tipo strutturale (citt darte, balneare, montagna ecc.), sia tematico motivazionale; - informazioni previsive sul 2011, per sottolineare ancora di pi la ricerca di tempestivit delle indagini dellONT e lorientamento verso la lettura anticipata delle tendenze di mercato in atto; - un capitolo, inoltre, stato dedicato al Conto satellite del turismo, per la cui realizzazione sta operando un apposito gruppo di lavoro teso alla costruzione dellimpianto per la compilazione delle tavole,alle raccomandazioni internazionali sui Conti satellite e al sistema dei conti economici nazionali. In appendice, infine, sono state inserite delle sintesi su alcune significative indagini e analisi che lOsservatorio Nazionale ha condotto nel corso del 2010, quali: Competitivit del sistema turistico italiano, Le misure adottate nei Paesi competitor per affrontare la crisi Infrastrutture e mobilit, un confronto europeo.

Introduzione

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Il presente rapporto ha tratto le sue informazioni, in particolare, da: - Banca dItalia che, coerentemente con gli standard metodologici fissati dagli organismi internazionali, conduce unindagine campionaria alle frontiere (Indagine sul turismo internazionale in Italia) con lo scopo prevalente di compilare la bilancia dei pagamenti dellItalia e che ha diffuso per questo Rapporto anche informazioni inedite; - Istat, con elaborazioni tratte, sia dalle rilevazioni censuarie sui flussi turistici e sulla consistenza delle strutture ricettive, sia dallindagine sulla domanda turistica Viaggi e vacanze degli italiani; - Unioncamere, che ha realizzato quattro filoni di indagine (monitoraggio sullandamento dellindustria dellospitalit italiana, il mercato organizzato internazionale, customer care turisti in Italia, la domanda turistica italiana) oltre a studi mirati, in accordo con le linee di attivit individuate dallONT. Questa prima edizione deve considerarsi una sorta di apripista rispetto allobiettivo di pubblicare ogni anno, come appuntamento fisso, il Rapporto annuale sul turismo. In questo modo i risultati degli studi saranno disponibili in ununica pubblicazione in grado di sistematizzare e analizzare tempestivamente tutti i dati del turismo italiano. Il quadro che emerge dalla lettura dei dati prevalentemente di carattere nazionale, dove la suddivisione territoriale (per aree e regioni) comunque utile per comprendere i macro fenomeni a livello di sistema-Paese. Il taglio del Rapporto dovuto anche al fatto che, come si evidenzia in diversi capitoli, stato ritenuto rilevante comprendere il posizionamento della filiera turistica dellItalia nel quadro internazionale. Lulteriore percorso da compiere sar volto a consolidare un quadro conoscitivo di dettaglio allinterno delle diverse realt regionali italiane, sviluppando e potenziando una fattiva collaborazione istituzionale tra i diversi livelli di Governo. Come sempre, dietro una governance ci sono uomini e donne che con la professionalit e passione hanno contribuito a rendere possibile il presente lavoro, a loro che rivolgo un sentito ringraziamento.

Il Presidente dellOsservatorio Nazionale del Turismo Caterina Cittadino

PARTE PRIMA

1. Il 2010: fenomeni e risultati

Il 2010 stato un anno complesso e di difficile interpretazione, caratterizzato dallemergere di interessanti modifiche nei comportamenti degli operatori e dei clienti dei servizi turistici. I tratti pi rilevanti di tali cambiamenti possono essere stati causati da: - una lunga crisi economica che ha toccato tutti i Paesi pi industrializzati, lincertezza del futuro ha coinvolto tutte le fasce della popolazione; - unulteriore accelerazione della globalizzazione grazie alla rete, che ha accentuato la concorrenza tra imprese sul piano dei prezzi; - problemi esterni al settore turistico (calamit ed eventi naturali, nonch disordini sociali in varie parti del mondo), che nei primi mesi del 2011 sono culminati con le rivolte popolari nel Nord Africa. In Italia, il sistema turistico ha dimostrato di essere competitivo e attrattivo nei confronti della domanda, in particolare quella internazionale, sul circuito delle citt darte che ha confermato andamenti molto positivi in termini di flussi turistici e di occupazione camere. Ha anche per rivelato nel suo prodotto principale, cio quello balneare, pi legato alla domanda interna, la sua maggiore debolezza, ponendo problemi di competitivit e di concorrenza di non poco conto. Una risposta decisa allevoluzione del mercato, da parte delle nostre imprese ricettive, soprattutto quelle alberghiere, stata la politica di contenimento dei prezzi che ha favorito il ritorno del turismo internazionale. Tale aggressivit sulle tariffe, per, non ha potuto connotare le nostre imprese stagionali estive che, in pochi mesi, se non addirittura in un mese e mezzo, devono poter realizzare il fatturato dellanno. Il 2010 ha confermato quanto il fattore prezzo sia importante: laddove, infatti, il costo complessivo della vacanza rimasto invariato o aumentato rispetto allo scorso anno, si scontato una performance peggiore in termini di vendita delle camere. I comportamenti di vacanza e di acquisto hanno subito dei cambiamenti profondi, tanto da mutare anche in quelli tradizionalmente considerati punti fermi del turismo italiano:

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Rapporto sul turismo 2010

- la vacanza in agosto, che perde consensi tra le scelte degli italiani; - la stagionalit, che riallarga i confini verso proposte economicamente pi vantaggiose. La domanda interna rappresenta il mercato pi importante per il turismo in Italia (con il 55% degli arrivi nel periodo gennaio-settembre 2010 e quasi 180 milioni di presenze) e, pur mantenendo un picco nel mese di agosto, si distribuisce anche negli altri mesi estivi quale alternativa allaltissima stagione, alla ricerca dellofferta pi conveniente. Di conseguenza anche la spesa per la vacanza diminuisce per effetto sia della durata che della diversa scelta del periodo. Il turismo internazionale (45% degli arrivi e il 44% delle presenze fino a settembre 2010) sceglie, in termini di incidenza percentuale, il nostro Paese prevalentemente in primavera e nella prima parte dellestate. Grazie al recupero estivo, nella media dei primi 9 mesi del 2010 le presenze degli stranieri segnano, rispetto allo stesso periodo del 2009, un discreto incremento (+1,6%). Nel confronto con i nostri pi immediati concorrenti, relativo ai primi sei mesi dellanno, emerge che in Italia le entrate turistiche dallestero sono aumentate del 5,3% rispetto al primo semestre del 2009, mentre sono rimaste quasi invariate in Spagna (+0,3%) e hanno continuato a diminuire in Francia (-5,7%). Tuttavia, la ripresa del turismo internazionale nel nostro Paese si indebolita nei mesi estivi; complessivamente, nei primi undici mesi del 2010, quasi 70 milioni di viaggiatori hanno visitato lItalia (+2,2% rispetto al 2009), generando una spesa turistica di 27,8 miliardi di euro (+1%), per un totale di 296,6 milioni di pernottamenti (-1,3%). Il bilancio del comparto ricettivo italiano nel 2010 si chiude con una diminuzione del 2,6% del tasso di occupazione delle camere vendute. Tiene meglio il comparto alberghiero che segna un calo pi contenuto -1,5%, mentre la riduzione pi significativa -4,3% nellextralberghiero. Landamento colpisce tutte le aree di prodotto ad eccezione delle citt. Le contrazioni maggiori nelle vendite riguardano le imprese ricettive nelle localit di montagna che registrano una diminuzione del -5,1%, mentre le strutture in citt, con una media di occupazione camere del 52,6% chiudono lanno con il +3,3%.

1. Il 2010: fenomeni e risultati

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Saldo occupazione camere per tipologia ricettiva (%)gennaio-dicembre 2009-2010Variazione 2010/2009 -1,5 -4,3 -2,6

2009 Alberghiero Extralberghiero Italia 48,9 43,7 46,7

2010 47,4 39,4 44,1

Fonte: Osservatorio Nazionale del Turismo dati Unioncamere.

Saldo occupazione camere per area-prodotto (%)gennaio-dicembre 2009-2010Variazione 2010/2009 3,3 -5,1 -3,3 -5,0 -5,1 -1,4 -3,6 -2,6

Citt di interesse storico artistico Montagna Terme Lago Mare Campagna Altre localit Italia

2009 49,3 46,3 45,5 45,2 47,9 41,3 42,8 46,7

2010 52,6 41,2 42,2 40,2 42,8 39,9 39,2 44,1

Fonte: Osservatorio Nazionale del Turismo dati Unioncamere.

Se la crisi economica e lincertezza lavorativa hanno influito sulle scelte di vacanza delle famiglie italiane, incidendo sulla scelta della localit, sul tipo di alloggio, sulla durata del soggiorno e sulla possibilit di fare pi vacanze, la stagione estiva ha registrato una riduzione generalizzata dei prezzi alberghieri rispetto allanno precedente, alla ricerca di maggiori capacit di attrazione della clientela. Le politiche dei prezzi al ribasso non sempre hanno ottenuto i risultati desiderati, sebbene in molti casi alla riduzione dei prezzi sia conseguita una perdita pi contenuta della quota di camere vendute (rispetto allo scorso anno) o addirittura un leggero aumento. A conferma di ci basti osservare quanto successo nellestate1 2010: loccupazione delle camere per la generalit degli hotel ha subito una diminuzione di 4 punti percentuali a fronte di una diminuzione media del prezzo applicato alle camere del -7,5% rispetto al 2009, mentre negli hotel di categoria pi alta che hanno adottato ribassi dei prezzi ancora pi sostenuto (12%) la vendita delle camere ha ottenuto un pareggio come risultato. Gli hotel a 1 e 2 stelle hanno, invece, sofferto il maggior calo occupazionale (-6,4 punti percentuali), anche perch1. Mesi di luglio e agosto.

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Rapporto sul turismo 2010

mediamente non hanno attuato politiche di ribasso dei prezzi, che sono rimasti sostanzialmente inalterati rispetto al 2009. soprattutto nel Mezzogiorno e nel Nord-Est che il ribasso dei prezzi ha avuto effetto sulloccupazione camere per le categorie alberghiere che hanno praticato questa strada, in quanto a maggiori riduzioni di prezzo sono corrisposte perdite minori in termini di occupazione camere e viceversa. Tale politica sulle tariffe stata applicata soprattutto dagli hotel di 4 e 5 stelle. Negli ultimi tre mesi dellanno, invece, la caduta dei prezzi si fermata e, nel complesso, le imprese alberghiere hanno registrato una stabilit in termini di vendite. Fanno eccezione gli operatori degli hotel a 4 e 5 stelle che hanno continuato con la politica di riduzione delle tariffe (-7,9%), in misura minore comunque rispetto allestate.

Andamento del prezzo di una camera doppia negli hotel 2008-2009-2010 (Euro)160,00

140,00

120,00

100,00

80,00

60,00

40,00

20,00

0,00 I trim. II trim. 20081 e 2 stelle 3 stelle

III trim.

IV trim.

I trim.

II trim. 2009

III trim.

IV trim.

I trim.

II trim. 2010

III trim.

IV trim.

4 e 5 stelle

Hotel

Fonte: Osservatorio Nazionale del Turismo dati Unioncamere.

1. Il 2010: fenomeni e risultati

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Variazioni annuali del prezzo di una camera doppia negli hotel (%)2009 rispetto al 2008 I trimestre 15,0 10,4 10,0 8,8 5,0 4,6 5,2 0,9 -0,1 -2,9 -4,7 -5,7 -4,8 -7,5 -10,0 -9,7 -11,5 -15,0 -16,2 -20,0 -20,8 -25,0 -17,5 -11,9 -10,4 -12,2 -13,6 -12,1 -7,9 -2,8 -0,8 -2,3 1,2 -0,4 -0,21 e 2 stelle 3 stelle 4 e 5 stelle Hotel

2010 rispetto al 2009 IV trimestre I trimestre II trimestre III trimestre IV trimestre

II trimestre

III trimestre

5,0 0,1 -1,4

0,0 -2,7

-5,0

Fonte: Osservatorio Nazionale del Turismo dati Unioncamere.

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Rapporto sul turismo 2010

Prezzo medio in albergo per camera doppia ()confronto 2008/2009/20102008 1 e 2 stelle 3 stelle 4 e 5 stelle Hotel 2009 1 e 2 stelle 3 stelle 4 e 5 stelle Hotel 2010 1 e 2 stelle 3 stelle 4 e 5 stelle Hotel VAR % 2010/2008 1 e 2 stelle 3 stelle 4 e 5 stelle Hotel I trimestre 60,91 84,67 129,61 85,89 I trimestre 59,28 76,42 108,56 76,04 I trimestre 57,53 72,74 118,06 73,93 II trimestre 58,10 79,30 144,00 79,30 II trimestre 57,30 69,90 114,00 71,09 II trimestre 57,82 73,38 119,28 74,80 III trimestre 60,12 83,29 133,32 83,80 III trimestre 57,29 78,52 147,21 83,92 III trimestre 56,84 76,69 129,43 77,60 IV trimestre 65,17 89,36 127,38 87,03 IV trimestre 57,24 73,69 127,24 75,16 IV trimestre 57,95 73,39 117,13 75,01

I trimestre-5,5 -14,1 -8,9 -13,9

II trimestre-0,5

III trimestre-5,4

IV trimestre-11,1

-7,5 -17,2-5,7

-7,9 -2,9-7,4

-17,9 -8,1-13,8

Fonte: Osservatorio Nazionale del Turismo dati Unioncamere.

1. Il 2010: fenomeni e risultati

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1.1. La capacit ricettiva. Due anni a confronto: 2005 e 2009

La capacit ricettiva2 del nostro Paese ha registrato negli anni recenti una significativa espansione alla quale hanno contributo in maniera differenziata la componente alberghiera e quella degli esercizi complementari. Lhtellerie cresciuta in misura limitata in termini di numero di esercizi (+1,3%) ma ha contribuito molto allespansione dei posti letto (+9,8%), mentre la componente extralberghiera aumentata considerevolmente nel numero di esercizi (+15,5%) ma a fronte di un aumento marginale dellofferta complessiva di letti (+2,1%). Emerge nel confronto tra il 2005 ed il 2009, infatti, che gli esercizi ricettivi registrati in Italia sono aumentati del 11,9% (passando dai 129.936 del 2005 ai 145.358 del 2009), con un aumento dei posti letto del 5,7% (dai 4.350.533 del 2005 ai 4.598.682 del 2009). Considerando la disaggregazione per categoria alberghiera, emerge un incremento della disponibilit ricettiva negli hotel di alta categoria: tra il 2005 e il 2009 gli alberghi a 5 stelle (e 5 stelle lusso) registrano un aumento del +41% circa dei posti letto offerti, gli alberghi a quattro stelle di quasi il +34%. Allopposto, il numero di posti letto degli esercizi di categoria inferiore si ridotto notevolmente: i posti letto negli hotel a 2 stelle sono diminuiti del -15% e negli hotel 1 stella del -18,9%. Gli esercizi a 3 stelle registrano un incremento contenuto dei posti letto (+3,4%), ma mantengono la quota di mercato pi elevata: offrono il 44,7% degli esercizi alberghieri disponibili nel 2009 ed il 43,8% dei posti letto del comparto. Per quanto riguarda gli esercizi complementari, sono i campeggi e i villaggi turistici ad essere la categoria pi rilevante in termini di posti letto: offrono nel 2009 il 55,9% dei posti letto disponibili nel comparto extralberghiero (57,9% nel 2005). Va sottolineato che dal 2005 al 2009 le strutture complementari che aumentano maggiormente in termini di posti letto sono nellordine i Bed&Breakfast (+95,9% dal 2005 al 2009, passando da una quota del 2,3% dei posti letto disponibili nel comparto al 4,4%) e gli alloggi agro-turistici (+38,6%, con una quota che sale dal 6,0% nel 2005 all8,2% nel 2009).

2. I dati utilizzati in questo paragrafo sono tratti dalla rilevazione Capacit degli esercizi ricettivi che unindagine censuaria condotta annualmente dallIstat per produrre dati sulla consistenza (principalmente numero di esercizi e numero di posti letto) delle strutture ricettive del territorio nazionale.

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Rapporto sul turismo 2010

Capacit degli esercizi ricettivi per tipologia e categoria Anni 2005 e 2009(valori assoluti, quote percentuali3 e variazioni)Numero esercizi TIPOLOGIA DI ESERCIZIO CATEGORIA Valori assoluti 2005 Quote percentuali 2005 Valori assoluti 2009 Quote percentuali 2009 Variaz. % 2009 / 2005 Differenza quote 2009 / 2005

5 stelle e 5 stelle lusso 4 stelle Esercizi Alberghieri 3 stelle 2 stelle 1 stella Residenze turistico alberghiere Italia

232 3.673 14.496 7.918 5.042

0,7 11,0 43,2 23,6 15,0

344 4.892 15.171 6.907 4.017

1,0 14,4 44,7 20,3 11,8

48,3 33,2 4,7 -12,8 -20,3

0,3 3,4 1,4 -3,3 -3,2

2.166 33.527

6,5 100,0

2.636 33.967

7,8 100,0

21,7 1,3

1,3

Campeggi e villaggi turistici Alloggi in affitto gestiti in forma imprenditoriale Esercizi Complementari Alloggi agro-turistici Ostelli per la giovent Case per ferie Rifugi alpini Altri esercizi ricettivi Bed and breakfast Italia 68.385 11.758 376 1.637 855 709 10.278 96.409 70,9 12,2 0,4 1,7 0,9 0,7 10,7 100,0 69.202 15.217 429 2.185 1.004 344 20.437 111.391 62,1 13,7 0,4 2,0 0,9 0,3 18,3 100,0 1,2 29,4 14,1 33,5 17,4 -51,5 98,8 15,5 -8,8 1,5 0,0 0,3 0,0 -0,4 7,7 2.411 2,5 2573 2,3 6,7 -0,2

Totale esercizi ricettivi Italia 129.936 100,0 145.358 100,0 11,9

Fonte: Istat, Capacit degli esercizi ricettivi.

3. In questa tabella e nelle seguenti, per questione di arrotondamenti, le somme dei valori percentuali potrebbero non tornare a 100.

1. Il 2010: fenomeni e risultati

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segue: Capacit degli esercizi ricettivi per tipologia e categoria Anni 2005 e 2009 (valori assoluti, quote percentuali e variazioni)Letti TIPOLOGIA DI ESERCIZIO CATEGORIA Valori assoluti 2005 Quote percentuali 2005 Valori assoluti 2009 Quote percentuali 2009 Variaz. % 2009 / 2005 Differenza quote 2009 / 2005

5 stelle e 5 stelle lusso 4 stelle Esercizi Alberghieri 3 stelle 2 stelle 1 stella Residenze turistico alberghiere Italia

43.150 502.306 943.597 265.189 116.821

2,1 24,8 46,5 13,1 5,8

60.991 671.807 975.864 225.443 94.788

2,7 30,2 43,8 10,1 4,3

41,3 33,7 3,4 -15,0 -18,9

0,6 5,4 -2,7 -3,0 -1,5

157.389 2.028.452

7,8 100,0

198.939 2.227.832

8,9 100,0

26,4 9,8

1,2

Campeggi e villaggi turistici Alloggi in affitto gestiti in forma imprenditoriale Esercizi Complementari Alloggi agro-turistici Ostelli per la giovent Case per ferie Rifugi alpini Altri esercizi ricettivi Bed and breakfast Italia 594.078 139.954 21.386 101.778 28.766 38.929 52.948 2.322.081 25,6 6,0 0,9 4,4 1,2 1,7 2,3 100,0 550.679 193.936 25.052 129.047 31.828 12.195 103.730 2.370.850 23,2 8,2 1,1 5,4 1,3 0,5 4,4 100,0 -7,3 38,6 17,1 26,8 10,6 -68,7 95,9 2,1 -2,4 2,2 0,1 1,1 0,1 -1,2 2,1 1.344.242 57,9 1.324.383 55,9 -1,5 -2,0

Totale esercizi ricettivi Italia 4.350.533 100,0 4.598.682 100,0 5,7

Fonte: Istat, Capacit degli esercizi ricettivi.

24

Rapporto sul turismo 2010

La capacit ricettiva per tipo di esercizio e per ripartizione geografica Il Nord-Est rappresenta larea geografica con la maggiore offerta ricettiva sul territorio nazionale, sia in termini di strutture (56,2% del totale degli esercizi ricettivi registrati in Italia nel 2009), sia di posti letto (36,3%). Il Nord-Est mantiene il primato nonostante una leggera flessione della quota di mercato rispetto al 2005 (-1,1 punti percentuali). Lofferta di ricettivit , invece, cresciuta in termini di posti letto dal 2005 al 2009 nelle ripartizioni del Nord-Ovest (+12,6%) e del Mezzogiorno (+11,2%); due aree che hanno visto aumentare il loro peso rispetto allofferta ricettiva nazionale, raggiungendo nel 2009 una quota pari rispettivamente al 15,9% e al 25,4% dei posti letto disponibili in Italia. Per il Centro il numero di posti letto rimasto quasi invariato (+0,6% dal 2005 al 2009), dando luogo a una diminuzione dellincidenza rispetto allofferta complessiva nazionale che nel 2009 si assesta al 22,3% dei posti letto disponibili nel Paese contro il 23,5% nel 2005. La notevole crescita del numero di letti nel Nord-Ovest e nel Mezzogiorno, dovuta ad un aumento in entrambe le tipologie di esercizi: in particolar modo nel Mezzogiorno ad aumentare sono soprattutto i posti letto negli esercizi alberghieri (+16,0% a fronte di un incremento dei letti negli esercizi complementari del +6,5%), nel Nord-Ovest lincremento pressoch simile per entrambe le tipologie (+13,1% i posti letto negli esercizi alberghieri e +12,1% negli esercizi complementari). In termini di esercizi, la crescita del numero totale di strutture nelle varie aree geografiche trainata soprattutto dal marcato incremento degli esercizi complementari.

1. Il 2010: fenomeni e risultati

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Capacit degli esercizi ricettivi per tipologia e ripartizione geografica Anni 2005 e 2009(valori assoluti, quote percentuali e variazioni)Numero esercizi TIPOLOGIA DI ESERCIZIO RIPARTIZIONI Valori assoluti 2005 Quote percentuali 2005 Valori Quote Variaz. % 2009 / 2005 Differenza quote 2009 / 2005

assoluti percentuali 2009 2009

Nord-ovest Nord-est Esercizi Alberghieri Centro Mezzogiorno Italia

6.538 14.550 6.324 6.115 33.527

19,5 43,4 18,9 18,2 100,0

6.641 14.141 6.405 6.780 33.967

19,6 41,6 18,9 20,0 100,0

1,6 -2,8 1,3 10,9 1,3

0,1 -1,8 0,0 1,7

Nord-ovest Nord-est Esercizi Complementari Centro Mezzogiorno Italia

6.181 67.539 15.022 7.667 96.409

6,4 70,1 15,6 8,0 100,0

9.361 67.622 19.477 14.931 111.391

8,4 60,7 17,5 13,4 100,0

51,4 0,1 29,7 94,7 15,5

2,0 -9,3 1,9 5,5

Nord-ovest TOTALE ESERCIZI RICETTIVI Nord-est Centro Mezzogiorno Italia

12.719 82.089 21.346 13.782 129.936

9,8 63,2 16,4 10,6 100,0

16.002 81.763 25.882 21.711 145.358

11,0 56,2 17,8 14,9 100,0

25,8 -0,4 21,2 57,5 11,9

1,2 -6,9 1,4 4,3

Fonte: Istat, Capacit degli esercizi ricettivi.

26

Rapporto sul turismo 2010

segue: Capacit degli esercizi ricettivi per tipologia e ripartizione geografica Anni 2005 e 2009 (valori assoluti, quote percentuali e variazioni)Letti TIPOLOGIA DI ESERCIZIO RIPARTIZIONI Valori assoluti 2005 Quote percentuali 2005 Valori assoluti 2009 Quote percentuali 2009 Variaz. % 2009 / 2005 Differenza quote 2009 / 2005

Nord-ovest Nord-est Esercizi Alberghieri Centro Mezzogiorno Italia

336.965 759.987 414.380 517.120 2.028.452

16,6 37,5 20,4 25,5 100,0

380.993 795.842 450.948 600.049 2.227.832

17,1 35,7 20,2 26,9 100,0

13,1 4,7 8,8 16,0 9,8

0,5 -1,7 -0,2 1,4

Nord-ovest Nord-est Esercizi Complementari Centro Mezzogiorno Italia

312.492 867.064 607.626 534.899 2.322.081

13,5 37,3 26,2 23,0 100,0

350.353 874.193 576.793 569.511 2.370.850

14,8 36,9 24,3 24,0 100,0

12,1 0,8 -5,1 6,5 2,1

1,3 -0,5 -1,8 1,0

Nord-ovest TOTALE ESERCIZI RICETTIVI Nord-est Centro Mezzogiorno Italia

649.457 1.627.051 1.022.006 1.052.019 4.350.533

14,9 37,4 23,5 24,2 100,0

731.346 1.670.035 1.027.741 1.169.560 4.598.682

15,9 36,3 22,3 25,4 100,0

12,6 2,6 0,6 11,2 5,7

1,0 -1,1 -1,1 1,3

Fonte: Istat, Capacit degli esercizi ricettivi.

1. Il 2010: fenomeni e risultati

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1.2 Loccupazione delle camere nelle strutture ricettive nel 20104 Il 2010 si caratterizzato con andamenti di vendita delle camere altalenanti e diversi tra le aree del Paese. Dallindagine curata da Unioncamere per lOsservatorio Nazionale del Turismo sulle imprese ricettive emerge come i migliori i risultati di vendita siano stati rilevati nel nord del Paese, mentre il Sud segna il passo anche nel suo periodo pi congeniale, cio in estate. Il confronto con lo scorso anno evidenzia maggiori criticit in alta stagione nelle vendite e occupazione camere delle strutture ricettive italiane a fronte anche di diverse scelte di vacanza, quali una maggiore propensione della clientela turistica a viaggiare nei mesi prossimi alla cosiddetta altissima stagione. Nel complesso alla fine dellanno si registrato un calo seppur lieve nelle vendite delle imprese ricettive, -2,6% in media complessiva nazionale, con perdite pi evidenti nel comparto extralberghiero (-4,3% del venduto) e un po meno incisive per lalberghiero (-1,5% di camere occupate). In particolare, il primo trimestre, che ha realizzato unoccupazione sostanzialmente in linea con lo stesso periodo del 2009 (-1,9%), registra una media di camere vendute in Italia pari al 33,9% a gennaio, al 34,6% a febbraio ed al 36,9% a marzo. Sono le imprese ricettive del nord a registrare una migliore performance in termini di vendite (45,5% a gennaio, 45,6% a febbraio e 45,7% a marzo). Nel Sud i risultati non sono stati altrettanto lusinghieri con andamenti che non superano il 25% di occupazione camere (22,1% a gennaio, 22,9% a febbraio e 26,2% a marzo). Al Nord-Est e al centro si rilevano valori in linea con la media Italia ma che si attestano su valori di vendita di circa un terzo delle camere disponibili, (Nord Est 35% a gennaio, 36,6% a febbraio e 35,9% a marzo; Centro Italia 29,8% a gennaio, 30,4% a febbraio e 38,3% a marzo). Il secondo trimestre 2010, nonostante il maltempo che ha caratterizzato la primavera, ha registrato una sostanziale parit rispetto allo stesso periodo del 2009, con una media di occupazione delle camere pari al 36,1% in aprile, al 39,7% in maggio ed al 47,5% in giugno. Citt darte (+3,7%) e montagna (+2,4%) si confermano prodotti di punta del periodo. Il trimestre stato trainato dai dati positivi di vendita delle camere nelle strutture del Centro Italia che hanno realizzato rispettivamente il 40% ad aprile, il 44,5% a maggio ed il 51,5% a giugno. Pi in linea4. Monitoraggio sullandamento dellindustria dellospitalit italiana, ONT dati Unioncamere. Lindagine realizzata trimestralmente tramite interviste telefoniche su 5.000 operatori del ricettivo. Il campionamento a tre stadi di stratificazione; le unit di primo stadio sono tipo geografico, in particolare si distingue tra regioni e province; il secondo stadio riguarda la tipologia di struttura ricettiva: il terzo stadio stratifica le interviste a seconda del prodotto turistico partendo dalla definizione Istat dei comuni turistici. La prevalenza di un prodotto rispetto a un altro pu variare a seconda del periodo della rilevazione. Questa stratificazione determina stime campionarie che hanno, ad un livello di confidenza del 99%, un margine di errore dell1,9%. Luniverso di riferimento di tale campionamento composto dal totale delle strutture ricettive in Italia rispondenti alla stratificazione per tipologia ricettiva indicata.

28

Rapporto sul turismo 2010

col dato nazionale i risultati di occupazione rilevati nel Nord Ovest (38,5% ad aprile, 39,5% a maggio e 43,8% a giugno) e nel Nord Est (35,8% ad aprile, 40,1% a maggio e 48,7% a giugno), mentre restano sotto media le vendite nel sud e isole (30,5% ad aprile, 35,2% a maggio e 44,9% a giugno). Il trimestre estivo 2010 si chiude con un bilancio passivo: il mese di luglio, con il 59,9% di occupazione camere, leggermente in calo rispetto allo scorso anno (-3,2%) ed agosto, con il 69% di camere vendute, non raggiunge il picco degli scorsi anni e si chiude con performance negative per le imprese ricettive (-6%). In questo trimestre il Nord Est ad ottenere i migliori valori di vendita delle camere per le imprese ricettive (65,9% a luglio, 72,6% ad agosto e 47,2% a settembre) mentre il Sud e isole che di consuetudine risulta larea di traino per i mesi estivi registra solo il 54,7% a luglio, il 69% ad agosto ed il 40,8% a settembre. In media col dato nazionale il nord ovest (60,7% a luglio, 67% ad agosto e 47,3% a settembre) mentre risulta un po sotto la media il centro (54,9% a luglio, 64% ad agosto e 46,9% a settembre). Il quarto trimestre, che registra una media di camere occupate del 38,5% ad ottobre, del 34% a novembre e del 35% a dicembre, tiene rispetto al 2009. Sono le strutture nel Nord Ovest (con il 41,6% ad ottobre, il 37% a novembre ed il 40,9% a dicembre) e nel Centro Italia (44,7% ad ottobre, 35,4% a novembre) a superare i risultati nazionali. Il Nord Est, che nel mese di ottobre realizza il 36,3% di occupazione, supera la media Italia in novembre (36,4%) e dicembre (39,1%), mentre il Sud e Isole restano ancora sotto il risultato medio nazionale (34,8% a ottobre, 28% a novembre e 30% a dicembre). Una variet di risultati legati anche alla diversa tipologia ricettiva che durante tutto il 2010 ha visto il comparto alberghiero realizzare risultati di vendita media delle camere sempre superiori al comparto extralberghiero, ad eccezione del mese di agosto quando si raggiunge il 68,4% di occupazione alberghiera contro il 69,6% del comparto complementare. Ci anche grazie alla capacit di attrarre domanda attraverso una moltitudine di canali di commercializzazione che hanno inciso sulle vendite. In particolare circa il 10% della clientela nelle imprese ricettive italiane proviene da accordi con lintermediazione di tour operator e agenti di viaggio, in quota anche maggiore negli hotel, specie nel II e nel III trimestre quando accolgono rispettivamente il 14,3% ed il 15,2% di clienti dai circuiti organizzati. In misura anche maggiore lincidenza della veicolazione delle proposte attraverso il web che nel 2010 ha portato oltre un terzo della clientela sia per il comparto alberghiero che per quello complementare. Questo a compensare la difficolt del segmento business che in passato sosteneva la stagione invernale, e che nel 2010 risente ancora della crisi. Se complessivamente nelle imprese ricettive italiane il turismo daffari durante lanno non ha superato il 20% della clientela, a fine anno risulta risalire nel comparto alberghiero, quando nel IV trimestre raggiunge il 25,2% della clientela totale.

1. Il 2010: fenomeni e risultati

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Occupazione camere 2010 per area (%)2010 Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre Nord ovest 45,5 45,6 45,7 38,5 39,5 43,8 60,7 67,0 47,3 41,6 37,0 40,9 Nord est 35,0 36,6 35,9 35,8 40,1 48,7 65,9 72,6 47,2 36,3 36,4 39,1 Centro 29,8 30,4 38,3 40,0 44,5 51,5 54,9 64,0 46,9 44,7 35,4 30,7 Sud e isole 22,1 22,9 26,2 30,5 35,2 44,9 54,7 69,0 40,8 34,8 28,0 30,0 Italia 33,9 34,6 36,9 36,1 39,7 47,5 59,9 69,0 45,6 38,5 34,0 35,0

Fonte: Osservatorio Nazionale del Turismo dati Unioncamere.

Occupazione camere 2010 per tipologia ricettiva (%)2010 Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre Alberghiero 37,8 39,4 41,4 42,7 45,0 51,9 60,1 68,4 50,4 45,4 36,9 39,5 Extralberghiero 27,2 26,7 29,7 27,5 33,3 41,9 59,7 69,6 38,4 28,5 28,1 28,1 Italia 33,9 34,6 36,9 36,1 39,7 47,5 59,9 69,0 45,6 38,5 34,0 35,0

Fonte: Osservatorio Nazionale del Turismo dati Unioncamere.

Turisti organizzati per tipologia ricettiva anno 2010 (%)Alberghiero Extralberghiero Italia I trimestre 13,0 5,5 9,0 II trimestre 14,3 7,1 10,5 III trimestre 15,2 7,9 11,3 IV trimestre 11,9 5,4 8,4

Fonte: Osservatorio Nazionale del Turismo dati Unioncamere.

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Rapporto sul turismo 2010

Turisti prenotati tramite internet per tipologia ricettiva anno 2010 (%)I trimestre Alberghiero Extralberghiero Italia 33,6 35,2 34,5 II trimestre 35,9 37,9 37,0 III trimestre 33,5 35,9 34,8 IV trimestre 35,2 34,1 34,6

Fonte: Osservatorio Nazionale del Turismo dati Unioncamere.

Tipologia della clientela per tipologia ricettiva anno 2010 (%)Turisti leisure I trimestre Alberghiero Extralberghiero Italia II trimestre Alberghiero Extralberghiero Italia III trimestre Alberghiero Extralberghiero Italia IV trimestre Alberghiero Extralberghiero Italia famiglie 34,5 40,3 37,6 famiglie 32,0 33,7 32,9 famiglie 35,8 38,5 37,3 famiglie 29,9 32,4 31,2 coppie 24,6 33,4 29,3 coppie 31,9 40,2 36,4 coppie 33,3 39,7 36,7 coppie 27,1 36,1 32,0 gruppi single 8,4 7,0 8,9 6,8 Turisti business individuali 15,6 7,7 11,4 individuali 12,1 6,5 9,1 individuali 9,9 4,4 6,9 individuali 18,9 12,2 15,2 gruppi 4,9 1,6 3,1 gruppi 3,5 1,3 2,3 gruppi 2,6 0,8 1,7 gruppi 4,9 2,5 3,6 congressisti 3,1 3,3 3,2 congressisti 1,5 0,7 1,1 congressisti 1,1 0,5 0,8 congressisti 1,4 1,1 1,3 Totale 100,0 100,0 100,0 Totale 100,0 100,0 100,0 Totale 100,0 100,0 100,0 Totale 100,0 100,0 100,0

7,7 7,8 gruppi single 8,9 6,4 10,1 11,1

7,6 10,6 gruppi single 7,5 6,2 9,8 9,8

6,8 9,8 gruppi single 8,0 5,8 6,8 9,7 10,0 9,9

Fonte: Osservatorio Nazionale del Turismo dati Unioncamere.

1. Il 2010: fenomeni e risultati

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1.3. Il movimento dei clienti nelle strutture ricettive5

Landamento degli arrivi e delle presenze negli esercizi ricettivi nei primi nove mesi del 2010 LIstat rileva nel periodo da gennaio a settembre del 2010 oltre 78 milioni e 847 mila arrivi turistici negli esercizi ricettivi italiani, per un totale di quasi 321 milioni di presenze, con una prevalenza di quelle italiane (circa 180 milioni) su quelle straniere (circa 141 milioni). Nei primi nove mesi del 2010, rispetto al corrispondente periodo dellanno precedente, il numero complessivo di presenze turistiche registrate in Italia diminuito del -1,3%, mentre il numero di arrivi calato in misura piuttosto lieve (-0,4%), cos come la permanenza media dei clienti (- 1,0%). La riduzione complessiva delle presenze e degli arrivi la sintesi di andamenti differenziati tra la componente italiana e straniera della clientela, nel confronto tra i primi nove mesi del 2010 e il medesimo periodo del 2009: una diminuzione della domanda turistica italiana ed una crescita di quella straniera. Per gli italiani, infatti, si osserva un calo del 3,5% sia degli arrivi che delle presenze, mentre per la componente straniera si registra una marcata crescita degli arrivi (+3,7%) e un aumento, seppure pi contenuto, nelle presenze (+1,6%), che genera un leggero calo nella permanenza media. Per quel che riguarda la disaggregazione tra esercizi alberghieri e strutture complementari, le presenze turistiche sono calate solo debolmente nel comparto dellhtellerie (- 0,8%) in misura pi accentuata negli esercizi complementari (-2,2%). Anche a livello di tipologie ricettive si osservano evoluzioni di segno differente tra italiani e stranieri. Per la componente italiana della clientela si registrata una dinamica negativa delle presenze sia negli alberghi (-3,2%), sia negli esercizi complementari (-4,0%); per quella straniera, invece, una dinamica positiva sia per quanto riguarda le presenze registrate nelle strutture alberghiere (+2,4%) sia, seppur in misura contenuta, nelle strutture complementari (+0,2%).

5. I dati utilizzati in questo paragrafo sono tratti dalla rilevazione Istat Movimento dei clienti negli esercizi ricettivi, che unindagine censuaria condotta mensilmente che produce i dati sulla fruizione (arrivi e presenze), da parte degli italiani e degli stranieri delle strutture ricettive sul territorio nazionale. Gli arrivi corrispondono al numero di clienti, italiani e stranieri, ospitati negli esercizi ricettivi, alberghieri o complementari, nel periodo considerato. Le presenze, invece, corrispondono al numero delle notti trascorse dai clienti negli esercizi ricettivi. La permanenza media il rapporto tra il numero di notti trascorse (presenze) ed il numero dei clienti arrivati nelle strutture ricettive (arrivi).

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Rapporto sul turismo 2010

Arrivi, presenze e permanenza media negli esercizi ricettivi per tipo, residenza dei clientiPrimi tre trimestri 2010 (valori assoluti)Nazionalit e Movimento Italiani Arrivi Presenze Permanenza media Stranieri Arrivi Presenze Permanenza media Totale Arrivi Presenze Permanenza media 13.290.139 38.715.966 2,91 1.429.694 14.719.833 21.581.058 7.653.771 46.369.737 61.575.188 5,35 3,15 2,85 5.277.104 26.858.162 26.991.825 10.277.586 37.269.411 5.106.065 17.085.537 3,35 547.427 5.653.492 10.201.716 2.487.156 12.688.872 12.982.493 43.818.152 5,22 3,45 12.585.134 43.668.415 3,47 4.891.441 33.612.998 6,87 17.476.575 77.281.413 4,42 I trimestre Esercizi Esercizi alberghieri complementari 8.184.074 21.630.429 2,64 882.267 II trimestre Esercizi Esercizi alberghieri complementari III trimestre Esercizi complementari 5.386.145

Totale

Totale

Esercizi alberghieri 14.406.691 63.903.791 4,44

Totale 19.792.836

9.066.341 11.379.342

2.789.948 14.169.290 14.381.894 45.121.423 5,15 3,18

4.808.901 26.439.330 30.739.529 5,45 2,92 2,70

44.486.991 108.390.782 8,26 5,48

2.844.870 19.930.407 30.835.659 5,20 3,53 3,02

27.364.387 88.939.575 107.572.206 5,19 3,31 3,99

78.099.989 185.672.195 7,60 4,98

Fonte: Istat, Movimento dei clienti negli esercizi ricettivi.

Arrivi, presenze e permanenza media negli esercizi ricettivi per tipo, residenza dei clientiPrimi tre trimestri 2010 (variazioni percentuali rispetto allo stesso periodo del 2009)Primi tre trimestri Nazionalit e Movimento Esercizi alberghieri Italiani Arrivi Presenze Permanenza media -3,2 -3,2 0,0 -4,7 -4,0 0,7 -3,5 -3,5 0,1 Esercizi complementari Totale

Stranieri Arrivi Presenze Permanenza media 4,4 2,4 -1,8 1,4 0,2 -1,2 3,7 1,6 -2,0

Totale Arrivi Presenze Permanenza media 0,1 -0,8 -0,9 -1,9 -2,2 -0,3 -0,4 -1,3 -0,9

Fonte: Istat, Movimento dei clienti negli esercizi ricettivi.

1. Il 2010: fenomeni e risultati

33

I dati trimestrali delle presenze, depurati della componente stagionale6 (qui presentati per comodit grafica come numeri indice), forniscono unimmagine precisa della recente evoluzione dellattivit degli esercizi ricettivi. Linsieme delle presenze ha registrato nellultimo trimestre del 2009 (-0,7 % in termini congiunturali) e nel primo del 2010 (-1,5%), una nuova significativa caduta che stata poi recuperata nei due trimestri successivi, con incrementi rispettivamente dello 0,9 e dell1,5 %. Tale evoluzione la risultante di andamenti difformi nelle due componenti, italiana e straniera. La prima, che gi era calata progressivamente nel corso del 2009, ha segnato una marcata diminuzione nel primo trimestre del 2010 (-2,1 % rispetto al precedente) e un ulteriore calo nel secondo, manifestando solo nel terzo trimestre un primo recupero (+1,0 %). Le presenze degli stranieri, dopo la contenuta diminuzione del primo trimestre hanno registrato un netto recupero (+5,0 % nellarco di due trimestri), riportandosi nel terzo al livello dellinizio del 2008.Presenze totali, italiani e stranieri 2006 III Trimestre 2010 (numeri indice media 2006=100; dati destagionalizzati)107

105

Totale Stranieri Italiani

103

101

99

97

95I II 2006 III IV I II 2007 III IV I II III IV I II III IV I II III

2008

2009

2010

Fonte: Istat, Movimento dei clienti negli esercizi ricettivi.

6. Le serie storiche dei dati mensili (o trimestrali) degli arrivi e delle presenze sono pubblicate sia in forma grezza,cio sulla base dei valori effettivamente rilevati nei singoli mesi, sia in forma destagionalizzata (che quella presentata in questa sede). Questa seconda versione delle statistiche di arrivi e presenze ottenuta tramite lapplicazione di specifiche procedure statistiche di trattamento delle serie storiche, le quali permettono di rimuovere da una sequenza di valori mensili (o trimestrali) le fluttuazioni che si ripetono nel corso dellanno a cadenza quasi regolare, come riflesso di comportamenti economici o sociali caratterizzati da un ciclo stagionale. Lutilit di tale trattamento risiede nella possibilit di cogliere levoluzione infra-annuale della serie prescindendo dalleffetto, positivo o negativo, della stagionalit che, ad esempio, rende sempre il valore delle presenze del terzo trimestre assai pi elevato dei due trimestri adiacenti, per un effetto riconducibile, appunto, alla stagionalit. In linea di principio, la rimozione delleffetto stagionale avviene lasciando inalterato il livello annuo della variabile.

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Rapporto sul turismo 2010

Il Movimento dei clienti nelle strutture ricettive nel decennio 2000-2009. Italiani e Stranieri Il flusso di clienti negli esercizi ricettivi italiani, dai dati elaborati da Istat, ha presentato nellultimo decennio una tendenza complessivamente positiva, con una discreta crescita sino al 2007 che stata interrotta dalla recente crisi economica, i cui effetti negativi sono stati comunque piuttosto contenuti. Gli arrivi nel corso del decennio 2000-2009 mostrano un sostanziale incremento sia della componente italiana (+21,0% tra il 2000 e il 2009), sia di quella straniera (+17,1%), con un incremento complessivo di 15 milioni di arrivi turistici italiani e stranieri registrati negli esercizi ricettivi del Bel Paese (+19,3%). Le presenze turistiche presentano nellarco del decennio una crescita pi moderata rispetto agli arrivi (+9,4% le presenze registrate dal 2000 al 2009), trainate maggiormente dalla componente degli stranieri (+13,6% le presenze straniere, +6,4% quelle italiane).

1. Il 2010: fenomeni e risultati

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Arrivi e presenze negli esercizi ricettivi per residenza dei clienti Anni 2000-2009(valori in migliaia e variazioni percentuali rispetto allanno precedente)ANNI 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 Italiani Arrivi 44.924 46.005 45.675 47.719 49.241 50.212 51.851 53.277 53.749 54.375 Presenze 198.528 203.651 199.687 204.760 204.447 206.754 209.903 213.176 211.869 211.269 Stranieri Arrivi 35.107 35.768 36.355 35.006 36.716 38.127 41.194 42.873 41.797 41.125 Presenze 140.357 146.672 145.560 139.653 141.169 148.501 156.861 163.466 161.797 159.494 Totale Arrivi 80.032 81.773 82.030 82.725 85.957 88.339 93.044 96.150 95.546 95.500 Presenze 338.885 350.323 345.247 344.413 345.616 355.255 366.765 376.642 373.667 370.762

Italiani Arrivi 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 Variazione percentuale 2009 rispetto al 2000 5,8 2,4 - 0,7 4,5 3,2 2,0 3,3 2,8 0,9 1,2 21,0 Presenze 9,3 2,6 - 1,9 2,5 - 0,2 1,1 1,5 1,6 - 0,6 - 0,3 6,4

Stranieri Arrivi 10,2 1,9 1,6 - 3,7 4,9 3,8 8,0 4,1 - 2,5 - 1,6 17,1 Presenze 10,8 4,5 - 0,8 - 4,1 1,1 5,2 5,6 4,2 - 1,0 - 1,4 13,6

Totale Arrivi 7,7 2,2 0,3 0,8 3,9 2,8 5,3 3,3 - 0,6 0,0 19,3 Presenze 9,9 3,4 - 1,4 - 0,2 0,3 2,8 3,2 2,7 - 0,8 - 0,8 9,4

Fonte: Istat, Movimento dei clienti negli esercizi ricettivi.

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Rapporto sul turismo 2010

Arrivi negli esercizi ricettivi per residenza dei clienti Anni 2000-2009 (variazioni percentuali rispetto allanno precedente)10 8 6 4 2 0 -2 -4 2000 2001Italiani

10,2 7,7 5,8 4,5 2,4 1,9 2,2 3,2 1,6 0,3 -0,7 -3,7 0,8 4,9 3,9 2,0 8,0 5,3 3,8 2,8 3,3 2,8

4,1 3,3 0,9 -0,6 -2,5 -1,6 1,2

0,0

2002

2003

2004

2005Stranieri

2006

2007

2008Totali

2009

Presenze negli esercizi ricettivi per residenza dei clienti Anni 2000-2009 (variazioni percentuali rispetto allanno precedente)11 9 7 5 3 1 -1 -3 -5 2000 2001Italiani

10,8 9,9 9,3

4,5 2,6 3,4 2,5 1,1 -0,2 -1,9 -0,8 -1,4 -4,1 2002 2003 2004 -0,2 0,3 1,1

5,2 2,8

5,6 3,2 1,5 1,6 4,2 2,7

-0,6 -0,8 -0,3 -0,8 -1,0 -1,4

2005Stranieri

2006

2007

2008Totali

2009

Fonte: Istat, Movimento dei clienti negli esercizi ricettivi.

1. Il 2010: fenomeni e risultati

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Allespansione complessiva delle presenze italiane e straniere dal 2000 al 2009, hanno corrisposto andamenti annui piuttosto differenziati. La componente nazionale, dopo il forte incremento dellinizio del decennio, ha presentato una fase piuttosto incerta, interrotta da un triennio di crescita modesta ma continua nel periodo 2005-2007, seguito da un lievissimo calo nel 2008 e 2009. La componente straniera, che nel periodo 2000-2009 ha rappresentato oltre il 40% delle presenze turistiche registrate negli esercizi ricettivi italiani, stata caratterizzata da un trend di crescita con risultati simili a quelli della domanda italiana nella prima parte del decennio ma, a differenza di questa, ha continuato a crescere aumentando di intensit tra il 2004 e il 2007 (+15,8 % nel triennio), per poi diminuire solo leggermente in termini di presenze nel biennio successivo (-2% circa). Il Movimento dei clienti nelle strutture ricettive nel decennio 2000-2009. Esercizi alberghieri e esercizi complementari La dinamica complessivamente positiva segnata nel decennio stata trainata dalla crescita negli esercizi complementari che hanno registrato un aumento del +44,4 % degli arrivi e del +17,9% delle presenze, superando rispettivamente19 milioni di arrivi e 124 milioni di presenze nel 2009. Gli alberghi hanno segnato un aumento pi contenuto, con incrementi del +14,3% degli arrivi e del +5,6% delle presenze, arrivando a contare nel 2009 oltre 76 milioni di arrivi e quasi 247 milioni di presenze turistiche. Le presenze negli esercizi complementari sono in crescita costante per tutto il periodo 20002009, decennio che si apre con un +17,2 % di presenze del 2000 rispetto al 1999, proseguendo con valori sostanzialmente in crescita fino al 2009, con la sola eccezione del 2004 (3,2% di presenze rispetto al 2003). Anche le presenze alberghiere aprono il decennio con un dato molto positivo (+6,9% di presenze nel 2000 rispetto al 1999), ma presentano valori altalenanti, conclusi con il calo del biennio 2008-2009 (rispettivamente -1,0% nel 2008 rispetto al 2007 e -2,0 % del 2009 rispetto al 2008).

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Rapporto sul turismo 2010

Arrivi e presenze negli esercizi ricettivi per tipo di esercizio Anni 2000-2009(valori in migliaia e variazioni percentuali rispetto allanno precedente)Esercizi alberghieri Esercizi complementari ANNI Arrivi 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 ANNI 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 Variazione percentuale 2009 rispetto al 2000 66.760 67.786 67.350 67.330 70.684 72.219 76.033 78.051 77.165 76.331 Presenze 233.613 238.882 231.132 229.151 234.020 240.435 248.255 254.329 251.678 246.618 Arrivi 13.271 13.987 14.680 15.395 15.273 16.120 17.011 18.099 18.381 19.169 Presenze 105.272 111.441 114.115 115.262 111.596 114.820 118.510 122.313 121.988 124.144 Arrivi 80.032 81.773 82.030 82.725 85.957 88.339 93.044 96.150 95.546 95.500 Presenze 338.885 350.323 345.247 344.413 345.616 355.255 366.765 376.642 373.667 370.762 Totale

Esercizi alberghieri Esercizi complementari Arrivi 5,9 1,5 -0,6 0,0 5,0 2,2 5,3 2,7 -1,1 -1,1 14,3 Presenze 6,9 2,3 -3,2 -0,9 2,1 2,7 3,3 2,4 -1,0 -2,0 5,6 Arrivi 17,5 5,4 5,0 4,9 -0,8 5,5 5,5 6,4 1,6 4,3 44,4 Presenze 17,2 5,9 2,4 1,0 -3,2 2,9 3,2 3,2 -0,3 1,8 17,9 Arrivi

Totale Presenze 9,9 3,4 -1,4 -0,2 0,3 2,8 3,2 2,7 -0,8 -0,8 9,4

7,7 2,2 0,3 0,8 3,9 2,8 5,3 3,3 -0,6 0,0 19,3

Fonte: Istat, Movimento dei clienti negli esercizi ricettivi.

1. Il 2010: fenomeni e risultati

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Presenze dei clienti per tipo di esercizio ricettivo Anni 2000-2009 (variazioni percentuali rispetto allanno precedente)18 16 14 12 10 8 6 4 2 0 -2 -4 2000 2001Alberghi

17,2

9,9 6,9 5,9 2,3 3,4 2,4 1 2,1 0,3 3,2 3,3 2,9 3,2 3,2 2,4 2,7 2,7 2,8

1,8 -0,3 -0,8 -1 -0,8 -2

-3,2

-0,2 -1,4 -0,92003

2002

2004

-3,2

2005

2006

2007

2008Totali

2009

Complementari

Nonostante la forte crescita del comparto complementare, gli alberghi continuano a rappresentare la tipologia principale di esercizio ricettivo per i turisti in Italia, ma cedono nellultimo decennio quasi 3 punti percentuali di quota di mercato agli esercizi complementari, con una contrazione sui pernottamenti complessivi dal 68,9 % nel 2000 al 66,5% nel 2009.

Quota delle presenze negli esercizi ricettivi per tipo di esercizio Anni 2000-2009 (valori percentuali)2000

68,9 68,2 67,0 66,5 67,7 67,7 67,7 67,5 67,4 66,50 20 40 60 80

31,0 32,0 33,1 33,5 32,3 32,3 32,3 32,5 32,6 33,5100

2002 2004 2006

2008

Fonte: Istat, Movimento dei clienti negli esercizi ricettivi.

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Rapporto sul turismo 2010

Il Movimento dei clienti nelle strutture ricettive nel decennio 2000-2009. La permanenza media Nel corso dellultimo decennio la crescita delle presenze turistiche negli esercizi ricettivi italiani stata inferiore a quella degli arrivi, risentendo in misura molto rilevante dalla tendenza alla progressiva diminuzione della durata dei soggiorni. La permanenza media negli esercizi ricettivi ha subito un sensibile calo, scendendo dalle 4,23 giornate medie di permanenza nelle strutture turistiche del 2000, alle 3,88 giornate del 2009. La riduzione stata pi forte per la componente italiana, la cui permanenza media scesa molto velocemente passando da 4,42 a 3,89 giornate, mentre i turisti stranieri hanno ridotto solo leggermente la permanenza media, passando dalle 4 giornate del 2000 alle 3,88 del 2009.

Permanenza media negli esercizi ricettivi per residenza dei clienti Anni 2000-20094,50 4,42 4,43

4,37 4,28 4,23 4,21 4,25 4,16 4,10 4,15 4,12 4,02 4,00 3,99 4,00 4,00 3,89 3,84 3,94 3,94 3,92 3,91 3,89 3,88 3,87 3,81 3,75 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 3,81 4,29Italiani Stranieri Totale

4,00

4,02

4,05

Fonte: Istat, Movimento dei clienti negli esercizi ricettivi.

Il Movimento dei clienti nelle strutture ricettive per residenza dei clienti. Biennio 2008-2009 La crisi economica mondiale, che ha caratterizzato buona parte del 2008 e del 2009 ha avuto effetti complessivamente molto limitati sullattivit delle strutture ricettive italiane, le quali hanno subito nel biennio un lieve calo di arrivi e di presenze.

1. Il 2010: fenomeni e risultati

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Nel 2009 vi sono stati oltre 95 milioni di arrivi di clienti, con un valore sostanzialmente invariato rispetto al 2008 e di poco inferiore a quello del 2007 (-0,7%). Pi significativo risultato il calo delle presenze, scese in misura pressoch analoga nei due anni, con una contrazione complessiva dell1,6%.

Presenze negli esercizi ricettivi Anni 2007-2009 (valori in migliaia)380.000

376.642 373.667370.000

370.762

360.000

350.000

340.000

330.000 2007 2008 2009

Fonte: Istat, Movimento dei clienti negli esercizi ricettivi.

Si riscontra, un incremento abbastanza diffuso in molte nelle regioni del Nord nel biennio 2008-2009 e tra le destinazioni turistiche spicca il risultato positivo del Piemonte, con un forte aumento delle presenze totali (+12% di presenze nel 2008 rispetto al 2007 e +0,3% nel 2009 rispetto al 2008). Bruschi cali si registrano invece nelle regioni del Centro-Sud, con le sole eccezioni di Puglia, Basilicata e Sardegna che nel biennio registrano incrementi nelle presenze totali. Entrando pi nel dettaglio, nel biennio le presenze italiane aumentano in misura pi accentuata in Piemonte (+25,1% di presenze nel 2008 rispetto al 2007 e +4,1% nel 2009 rispetto al 2008), Puglia (+6,0% e +3,8%) e Basilicata (+0,8% e +2,9%), mentre quelle straniere in Trentino-Alto Adige (+2,6% di presenze nel 2008 rispetto al 2007 e +0,7% nel 2009 rispetto al 2008), in Friuli-Venezia Giulia (+5,6% e) e in Sardegna (+0,6% e +4,8%).

42

Rapporto sul turismo 2010

Variazione percentuale delle presenze negli esercizi ricettivi per residenza dei clienti e per regione* Anno 2009-2008 e 2008-2007 (valori percentuali) Var. 2009-20084,1% 5,2% 4,0% 4,1% 2,9% 0,7% -1,6% 0,6% -2,3% -1,2% -1,3% -3,7% -3,6% -9,7% -5,7% 0,6% 1,9% 1,9%

Piemonte Valle d'Aosta Lombardia Trentino-Alto Adige Veneto Friuli-Venezia Giulia Liguria Emilia-Romagna Toscana Umbria Marche Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna ITALIA -35% -30% -25%Italiani

-6,7% -8,0%

-7,1% -4,6% -4,3% -3,6% -18,5% -11,0% -8,8% -5,7% -1,3% -8,3% -3,9% -12,7% -0,6% -3,2% -2,0% -0,3% -1,4% 0,2% 0,1% 4,8% 3,8% 2,9%

-20%

-15%

-10%

-5%

0%

5%

10%Stranieri

15%

20%

25%

N.B.: dati delle presenze nelle strutture ricettive in Abruzzo sono influenzati dallevento sismico del 6 aprile 2009. Le variazioni annue delle variabili relative al movimento nelle Marche incorporano leffetto spurio di revisioni straordinarie degli archivi degli esercizi ricettivi, effettuate nel 2008, utilizzati dagli enti periferici del turismo per la raccolta dei dati. Fonte: Istat, Movimento dei clienti negli esercizi ricettivi.

1. Il 2010: fenomeni e risultati

43

Var. 2008-2007

Piemonte Valle d'Aosta Lombardia Trentino-Alto Adige Veneto Friuli-Venezia Giulia Liguria Emilia-Romagna Toscana Umbria Marche Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna ITALIA -35% -30% -25%Italiani

-5,9% -2,8% -2,8% -0,1% -1,9% -1,2% -1,1% 5,6% -1,9% 0,5% 0,5% -0,9% -1,2% -4,2% -3,3% -13,7% -24,8% -2,6% -0,7% 2,4% 3,3% -33,3% -2,5% -9,1% 6,0% 7,1% -3,9% -2,3% -4,8% -3,4% -6,2% 5,3% 0,6% -0,6% -1,0% 0,8% 5,5% 3,8% 0,3% 2,6% 6,6%

25,1%

-20%

-15%

-10%

-5%

0%

5%

10%Stranieri

15%

20%

25%

Le variazioni annue delle variabili relative al movimento nelle Marche incorporano leffetto spurio di revisioni straordinarie degli archivi degli esercizi ricettivi, effettuate nel 2008, utilizzati dagli enti periferici del turismo per la raccolta dei dati. Fonte: Istat, Movimento dei clienti negli esercizi ricettivi.

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Rapporto sul turismo 2010

La distribuzione regionale delle presenze negli esercizi ricettivi Confronto Anni 2005 e 2009 Se si analizza lordine di preferenza delle regioni prescelte come mete turistiche, in termini di distribuzione delle presenze turistiche registrate negli esercizi ricettivi per residenza dei clienti, tra il 2005 ed il 2009 non emerge un cambiamento sostanziale nelle scelte. Le regioni che rimangono saldamente ai primi posti, ciascuna con una quota del complesso delle presenze superiore al 10%, sono nellordine: il Veneto (16,3%), il Trentino-Alto Adige (11,7%), la Toscana (11,1%) e lEmilia Romagna (10,3%). Le presenze complessivamente registrate negli esercizi ricettivi di queste 4 regioni sono aumentate negli ultimi anni, passando da una quota complessiva del 48,3% delle presenze totali registrate in Italia nel 2005 al 49,3% nel 2009. Queste regioni sono le pi visitate dagli italiani (rappresentano il 45,4% delle presenze registrate negli esercizi ricettivi nel 2009), gli stranieri sono anchessi orientati verso il Veneto (con una quota superiore al 20%), il Trentino-Alto Adige e la Toscana, ma prediligono anche il Lazio e la Lombardia.

Arrivi e presenze negli esercizi ricettivi per tipo, residenza dei clienti Anni 2005-2009(valori in migliaia)2005 complementari Nazionalit alberghieri Esercizi Esercizi e Movimento alberghieri 2006 complementari alberghieri 2007 complementari alberghieri 2008 complementari alberghieri 2009 complementari 8.492

Esercizi

Esercizi

Esercizi

Esercizi

Esercizi

Esercizi

Esercizi

Esercizi

Totale

Totale

Totale

Totale

Italiani Arrivi Presenze 41.276 138.123 8.936 50.212 42.521 9.330 51.851 43.282 9.995 53.277 43.498 10.251 53.749 43.698 10.677 54.375 68.631 206.754 140.397 69.507 209.903 141.311 71.865 213.176 141.187 70.683 211.869 139.790 71.479 211.269

Stranieri Arrivi Presenze 30.943 102.312 7.183 38.127 33.513 7.681 41.194 34.769 8.104 42.873 33.667 8.130 41.797 32.633 41.125 46.189 148.501 107.859 49.003 156.861 113.017 50.448 163.466 110.492 51.306 161.797 106.829 52.665 159.494

Totale Arrivi Presenze 72.219 16.119 88.339 76.033 17.011 93.044 78.051 18.098 96.150 77.165 18.381 95.546 76.331 19.169 96.150 240.435 114.820 355.255 248.255 118.509 366.765 254.329 122.313 376.642 251.678 121.988 373.667 246.618 124.144 370.762

Fonte: Istat, Movimento dei clienti negli esercizi ricettivi.

Totale

1. Il 2010: fenomeni e risultati

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Distribuzione delle presenze negli esercizi ricettivi per regione di destinazione e residenza dei clienti Anni 2005 e 2009 (quote percentuali)REGIONI Italiani Presenze 2,8 1,1 6,5 9,2 4,6 4,6 11,9 2,4 4,9 13,5 9,8 1,9 5,1 6,0 2,9 0,3 5,3 4,5 0,8 3,2 4,2 3,5 100,0 Stranieri Presenze 2005 Piemonte Valle d'Aosta Lombardia Trentino-Alto Adige Bolzano-Bozen Trento Veneto Friuli-Venezia Giulia Liguria Emilia-Romagna Toscana Umbria Marche Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna ITALIA 3,0 0,7 8,7 14,5 11,2 3,3 21,6 2,2 2,5 5,6 12,1 1,3 1,3 12,9 0,6 0,0 5,5 1,0 0,1 0,8 3,4 2,0 100,0 2,9 0,9 7,5 11,4 7,4 4,1 16,0 2,4 3,9 10,2 10,7 1,6 3,5 8,9 2,0 0,2 5,4 3,0 0,6 2,2 3,9 2,9 100,0 3,7 1,0 6,6 9,5 4,9 4,6 11,6 2,4 4,7 14,0 10,4 1,8 4,3 4,8 2,8 0,3 5,2 5,1 0,8 3,3 4,0 3,9 100,0 Totale Presenze Italiani Presenze Stranieri Presenze 2009 2,4 0,6 9,7 14,6 11,1 3,5 22,5 2,4 2,6 5,5 11,9 1,2 1,0 12,8 0,5 0,0 4,4 1,0 0,1 0,9 3,4 2,5 100,0 3,1 0,8 7,9 11,7 7,6 4,1 16,3 2,4 3,8 10,3 11,1 1,5 2,9 8,2 1,8 0,2 4,8 3,4 0,5 2,3 3,7 3,3 100,0 Totale Presenze

Fonte: Istat, Movimento dei clienti negli esercizi ricettivi.

La distribuzione regionale delle presenze turistiche per tipo di struttura ricettiva nel 2009 evidenzia che quasi tutte le regioni presentano una incidenza maggiore al 50% delle presenze in strutture alberghiere (66,5% il valore medio nazionale), eccezion fatta per Friuli-Venezia Giulia e Veneto (rispettivamente 41,9% e 45,9%). Valori molto alti di incidenza si registrano nel Lazio, in Sicilia, in Calabria, in Lombardia, in Emilia Romagna e in Trentino-Alto Adige (con valori superiori o vicini all80%).

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Rapporto sul turismo 2010

Incidenza delle presenze negli esercizi alberghieri sul totale delle presenze negli esercizi ricettivi per regione Anno 2009REGIONI Piemonte Valle d'Aosta Lombardia Trentino-Alto Adige Bolzano-Bozen Trento Veneto Friuli-Venezia Giulia Liguria Emilia-Romagna Toscana Umbria Marche Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna ITALIA Incidenza alberghiera/su totale*100 61,8 71,5 79,4 78,4 80,4 74,9 45,9 41,9 68,7 79,0 51,8 53,2 53,1 84,0 69,9 65,9 71,2 59,4 70,8 81,0 83,9 67,0 66,5

Fonte: Istat, Movimento dei clienti negli esercizi ricettivi.

Nel dettaglio, le regioni dove la presenza degli stranieri risulta pi rilevante sono: il Lazio (66,8 turisti su 100 presenti nel 2009 nelle strutture ricettive della regione sono stranieri), la Provincia autonoma di Bolzano (63,0), il Veneto (59,40) e la Lombardia (52,40), tutte con valori di presenza di turisti stranieri superiori al 50%. Nel Sud Italia prevalente la componente turistica italiana, con regioni quali il Molise e la Basilicata che presentano oltre del 90% dei turisti di residenza nazionale. Dal confronto con lanno 2005, emerge come le regioni Lazio, Sardegna, Friuli VeneziaGiulia, Lombardia e Veneto siano quelle che hanno registrato un aumento pi rilevante della propria quota di mercato, mentre Piemonte e Campania si distinguono per una diminuzione di tale quota.

1. Il 2010: fenomeni e risultati

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Incidenza delle presenze di turisti stranieri sul totale delle presenze negli esercizi ricettivi per regione di destinazione Anni 2005 e 2009 (valori percentuali)32,9 31,4 31,9 52,4 49,0 63,0 63,5 36,7 34,2 59,4 56,7 43,5 39,8 29,3 27,0 22,8 22,8 46,5 47,1 33,7 32,6 14,9 15,0 66,8 60,6 12,5 13,1 7,8 8,0 38,9 42,6 13,2 13,7 8,4 11,4 17,4 15,6 39,1 37,0 33,0 29,0 43,0 41,8 0 10 20 30 40 50 60 70

Piemonte Valle d'Aosta Lombardia Bolzano-Bozen Trento Veneto Friuli-Venezia Giulia Liguria Emilia-Romagna Toscana Umbria Marche Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna ITALIA

43,7

2009

2005

Fonte: Istat, Movimento dei clienti negli esercizi ricettivi.

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Rapporto sul turismo 2010

Passando ad analizzare le prime venti nazioni di origine dei flussi turistici stranieri nel Paese, emerge che i turisti tedeschi risultano di gran lunga i primi tra coloro che scelgono lItalia come destinazione turistica, con una quota sul totale delle presenze negli esercizi ricettivi superiore al 12%. Ben distanziati, seguono i turisti dei Paesi Bassi con una quota prossima al 3%. Un fenomeno rilevante la diminuzione della quota di presenze dei turisti del Regno Unito (che passano da una quota del 3,6% delle principali presenze straniere nel 2005 al 2,8% nel 2009) e degli Stati Uniti dAmerica (da 3,2% al 2,7%). Le presenze dei turisti giapponesi calano del 23,8% nel periodo 2005-2009, con una diminuzione di quota sul totale delle presenze internazionali che passa dallo 0,9% allo 0,7%. Interessante la forte crescita delle presenze turistiche di alcuni Paesi dellEuropa dellEst come la Romania (+96% dal 2005 al 2009), la Russia (+69,6%) e la Polonia (+51,8%); le relative quote di mercato restano per molto contenute (costituiscono complessivamente il 2,3% delle presenze straniere negli esercizi ricettivi nel 2009). interessante notare che a fronte di una permanenza media nel 2009 degli stranieri pari a 3,88 giorni, emerge una permanenza media molto pi elevata dei turisti di alcune nazionalit, quali i Paesi Bassi (5,92) , la Danimarca (5,51), la Repubblica Ceca (5,26) e la Germania (5,20). Tra gli altri mercati stranieri, i Paesi emergenti e nuovi Cina, India e Brasile rappresentano alcuni futuri bacini di origine importanti per lItalia. Nel complesso, si rileva una sostanziale stabilit dellincidenza delle presenze dei turisti cinesi, indiani e brasiliani sul territorio nazionale nel 2005 e nel 2009: la Cina e lIndia contano nei due anni di riferimento, rispettivamente, lo 0,3% e lo 0,1%, il Brasile genera lo 0,2% di presenze in Italia nel 2005 e lo 0,3% nel 2009. Nel dettaglio, si evidenzia come, nonostante tali mercati incidano ancora in modo esiguo sulla domanda di turismo in Italia, si profilano margini di sviluppo. Infatti, nel 2009, si registra una crescita delle presenze generate da questi Paesi: - lIndia fa registrare una crescita del 65,8% delle presenze in Italia (circa 157 mila presenze indiane in pi rispetto al 2005; - dal Brasile si conta il +46,5% di presenze (circa +361mila); - dalla Cina il +2,9% delle presenze (circa +35 mila).

1. Il 2010: fenomeni e risultati

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Quote di presenze delle venti principali nazionalit di stranieri e degli Italiani sul totale Italia e variazioni Anni 2005 e 2009Quote di presenze NAZIONI 2005 Italia Germania Paesi Bassi Regno Unito Francia Altri Paesi Europei Altri Paesi Stati Uniti d'America Austria Svizzera Spagna Belgio Polonia Russia Danimarca Rep.Ceca Giappone Svezia Irlanda Romania Canada Australia Ungheria Totale presenze straniere Totale presenze 58,2 12,5 2,3 3,6 2,6 2,6 2,7 3,2 2,1 2,0 1,2 1,1 0,6 0,5 0,8 0,6 0,9 0,5 0,4 0,2 0,4 0,4 0,4 41,8 100,0 2009 57,0 12,8 2,9 2,8 2,8 2,8 2,7 2,7 2,2 2,0 1,3 1,2 0,9 0,9 0,9 0,8 0,7 0,5 0,5 0,5 0,4 0,4 0,4 43,0 100,0 2009 / 2005 2,2 6,4 31,6 -18,4 11,4 11,8 5,6 -11,3 7,6 4,0 16,4 18,8 51,8 69,6 14,4 42,6 -23,8 10,4 19,6 96,0 3,6 5,6 -10,0 7,4 4,4 Variaz %

Fonte: Istat, Movimento dei clienti negli esercizi ricettivi.

La permanenza media nelle strutture ricettive per regione. Anno 2009 La permanenza media dei turisti nelle strutture ricettive per regione di 3,88 giornate. Le regioni che presentano valori superiori alla media nazionale sono la Calabria (con 5,53 giorni), le Marche (5,28 giorni) e la Sardegna (5,03 giorni). Ben al di sotto della media si collocano la Lombardia, con 2,58 giornate, lUmbria, con 2,83 e il Lazio, con 2,97 giornate.

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Rapporto sul turismo 2010

Permanenza media dei clienti negli esercizi ricettivi per regione Anno 2009(giornate)REGIONI Piemonte Valle d'Aosta Lombardia Trentino-Alto Adige Bolzano-Bozen Trento Veneto Friuli-Venezia Giulia Liguria Emilia-Romagna Toscana Umbria Marche Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna ITALIA Permanenza Media 3,00 3,43 2,58 4,98 5,06 4,84 4,33 4,51 3,83 4,40 3,81 2,83 5,28 2,97 4,97 3,25 4,15 4,19 4,04 5,53 3,36 5,03 3,88

Fonte: Istat, Movimento dei clienti negli esercizi ricettivi.

2. Il turismo internazionale

Arrivi da turismo internazionale nel 2010 Secondo le stime dellUNWTO (United Nations World Tourism Organization), nel 2010 il turismo ha mostrato, a livello mondiale, una moderata ripresa. Gli arrivi generati da turismo internazionale hanno, infatti, raggiunto quota 935 milioni, 58 milioni in pi rispetto al 2009, con un incremento del 6,7%. Un risultato che va oltre le precedenti stime elaborate dallUNWTO, che prevedevano una crescita degli arrivi internazionali compresa tra il 5 e il 6%. Se, infine, si considera che gli arrivi hanno superato di 22 milioni di unit anche i livelli record del 2008, si pu concludere che il comparto ha recuperato rispetto al calo derivato dalla crisi economica e finanziaria globale. La crescita stata trainata dalle economie emergenti (+8,2%), mentre le economie avanzate hanno fatto registrare un incremento del (+5,3%)1. Laumento degli arrivi internazionali nei paesi emergenti ha pi che compensato il dato pre-crisi (+4,2%).Arrivi da turismo internazionale nel mondo 2008, 2009 e 2010 Economie avanzate ed emergentivalori in milioni e variazione %2008 Mondo Economie avanzate Economie emergenti 913 489 424 2009 877 468 409 2010 935 493 442 Var. % 08/09 -3,9% -4,3% -3,5% Var. % 09/10 6,6% 5,3% 8,1% Var. % 08/10 2,4% 0,8% 4,2%

Fonte: UNWTO. Dati 2010 provvisori.

La regione Asia e Pacifico2 ha dato il contributo pi consistente alla ripresa del turismo mondiale nel 2010 con un aumento di 20 milioni di arrivi. La regione nel 2010 ha sfiorato la quota di 204 milioni di arrivi, con un aumento del 12,6% a fronte del calo dell1,7% registrato nel 2009. Tra le sub-regioni, spiccano i risultati del Nord-est e del Sud-est asiatico, in cui lincremento stato pari, rispettivamente, al 10,6% e al 12,7% sul 2008.1. La distinzione tra economie avanzate ed economie emergenti adottata dallUNWTO quella adoperata dal Fondo Monetario Internazionale nel World Economic Outlook di aprile 2010. Per una lista dei paesi appartenenti alle due categorie: www.imf.org 2. Per la lista dei paesi appartenenti a ciascuna area geografica, consultare la sezione Methodological Notes del sito dellUNWTO (www.unwto.org).

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Rapporto sul turismo 2010

Arrivi da turismo internazionale in Asia e Pacifico 2008, 2009 e 2010 Dettaglio sub-regionalevalori in milioni e variazione %2008 Asia e Pacifico Asia Orientale Sud-est Asiatico Oceania Asia Meridionale 184,1 101,0 61,8 11,1 10,3 2009 181,0 98,1 62,1 10,9 9,9 2010 203,8 111,7 69,6 11,6 10,9 Var. % 08/09 -1,7% -2,9% 0,5% -1,6% -3,4% Var. % 09/10 12,6% 13,9% 12,1% 6,0% 10,1% Var. % 08/10 10,7% 10,6% 12,7% 4,3% 6,3%

Fonte: UNWTO. Dati 2010 provvisori.

Forte crescita anche in Medio Oriente (+13,9%), in flessione del 5,7% lanno prima. LAfrica, unico continente ad aver registrato risultati positivi nel 2009 (+3,1%), continuata a crescere (+6,4%) anche nel 2010.

Arrivi da turismo internazionale in Africa e Medio Oriente 2008, 2009 e 2010 Dettaglio sub-regionalevalori in milioni e variazione %2008 Africa Nord Africa Africa Sub-sahariana Medio Oriente 44,4 17,1 27,3 55,9 2009 45,8 17,6 28,2 52,7 2010 48,7 18,6 30,2 60,0 Var. % 08/09 3,1% 2,5% 3,5% -5,7% Var. % 09/10 6,4% 5,8% 6,9% 13,9% Var. % 08/10 9,8% 8,4% 10,6% 7,4%

Fonte: UNWTO. Dati 2010 provvisori.

Nonostante un 2009 reso particolarmente difficile dalla forte recessione nellarea settentrionale e dalla diffusione del virus H1N1, le Americhe hanno registrato nel 2010 una crescita degli arrivi (+7,7%) superiore alla media mondiale, in recupero sulla performance negativa dellanno precedente (-4,9%), seppur con notevoli differenze a livello sub-regionale.

Arrivi da turismo internazionale nelle Americhe 2008, 2009 e 2010 Dettaglio sub-regionalevalori in milioni e variazione %2008 Americhe Nord America Caraibi America Centrale Sud America 147,8 97,7 20,1 8,3 21,8 2009 140,5 92,1 19,5 7,6 21,3 2010 151,2 99,2 20,3 8,3 23,5 Var. % 08/09 -4,9% -5,8% -2,8% -7,4% -2,3% Var. % 09/10 7,7% 7,8% 3,9% 8,3% 10,4% Var. % 08/10 2,3% 1,5% 1,0% 0,3% 7,8%

Fonte: UNWTO. Dati 2010 provvisori.

2. Il turismo internazionale

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In Europa, la ripresa stata pi lenta che in altre regioni. Sono stati registrati 471 milioni di arrivi internazionali, pari al 3,2% in pi sul 2009, che non hanno consentito un pieno recupero rispetto al 2008. Gli arrivi internazionali in Europa occidentale hanno recuperato pienamente la crisi del 2009, mentre tutte le altre subregioni non sono ancora ritornate ai livelli del 2008. Pi critica la situazione in Europa Centro-orientale e in Europa Settentrionale; questultima stata lunica sub-regione mondiale a registrare un risultato negativo anche nel 2010. Secondo lUNWTO, le difficolt del comparto turistico europeo sono dovute a una serie di fattori. La crescita economica ancora incerta in diversi paesi e alcune economie non hanno superato del tutto gli effetti della bolla immobiliare. La disoccupazione notevolmente cresciuta a seguito della crisi, e ci vorr del tempo perch torni a diminuire. Leuro forte ha eroso la competitivit dei prezzi, mentre la debolezza della sterlina ha ridotto la domanda proveniente dai paesi del Regno Unito.

Arrivi da turismo internazionale in Europa 2008, 2009 e 2010 Dettaglio sub-regionalevalori in milioni e variazione %2008 Europa Nord Europa Europa Occidentale Europa Centro-orientale Europa Meridionale 480,8 56,4 153,2 100,0 171,2 2009 456,9 53,4 148,6 89,9 165,1 2010 471,5 53,3 156,1 93,7 168,4 Var. % 08/09 -5,0% -5,5% -3,0% -10,1% -3,5% Var. % 09/10 3,2% -0,1% 5,1% 4,2% 2,0% Var. % 08/10 -1,9% -5,5% 1,9% -6,3% -1,6%

Fonte: UNWTO. Dati 2010 provvisori.

Le entrate da turismo internazionale nel 2010 Sebbene i primi dati UNWTO siano parziali e provvisori (al momento della stesura la maggior parte dei dati di entrata e spesa era riferita ai primi tre trimestri del 2010), i risultati preliminari confermano comunque un fenomeno tipico dei periodi di recupero da congiunture negative, quando la crescita delle entrate pi lenta rispetto a quella degli arrivi. In tempi come questo, la concorrenza si fa pi dura e gli operatori tendono ad abbassare i prezzi, mentre la gente predilige viaggi pi brevi verso destinazioni vicine a casa, prestando maggiore attenzione alla spesa. Su 47 destinazioni di rilievo che hanno reso noti i dati sulle entrate per i primi tre trimestri, 12 hanno riportato risultati negativi, mentre 14 hanno registrato una crescita a doppia cifra. Gli incrementi maggiori si sono verificati prevalentemente nei paesi emergenti, che guidano la ripresa anche per quanto riguarda la spesa per turismo outbound. In particolare, tra i big spender, spiccano la Cina (+17%), la Federazione Russa (+26%), lArabia Saudita (+28%) e

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Rapporto sul turismo 2010

il Brasile (+52%). Non mancano buone notizie da alcuni mercati emissori di pi lunga tradizione, in particolare lAustralia (+9%), il Canada (+8%), il Giappone (+7%) e la Francia (+4%). Nel 2010 il turismo ha dunque confermato le sue notevoli capacit di recupero, nonostante il settore sia stato messo a dura prova, oltre che dallincertezza economica, da eventi meno prevedibili come disastri naturali e agitazioni politiche e sociali. I viaggi in Europa, in particolare, hanno sofferto la chiusura degli spazi aerei in aprile, a seguito delleruzione del vulcano islandese Eyjafjallajkul. Lanno si inoltre chiuso con le forti ondate di maltempo abbattutesi in dicembre su Europa e Stati Uniti. Un fattore di stimolo per il turismo stato rappresentato da alcuni grandi eventi organizzati nel corso del 2010, che hanno attratto numerosi visitatori nei paesi ospitanti, migliorandone il posizionamento e limmagine a livello internazionale. Tra gli esempi di maggior spicco, lExpo di Shangai, i Giochi olimpici invernali in Canada, la Coppa del mondo di calcio in Sudafrica e i Giochi del Commonwealth in India.

Evoluzione degli arrivi internazionali Le dinamiche riscontrate a livello mondiale nel corso del 2010, con i paesi emergenti che hanno guadagnato quote di mercato crescenti a scapito di quelli economicamente avanzati, riflettono un trend che si andato consolidando nellarco di diversi anni. I dati UNWTO mostrano come il divario tra questi due blocchi in termini di quote di mercato sul totale mondiale sia andato restringendosi costantemente negli ultimi 15 anni. Nel 1995 le economie avanzate detenevano il 63,3% degli arrivi internazionali, a fronte del 36,7% dei paesi emergenti, su un totale mondiale di 528 milioni di unit. Gi nel 2005, quando il settore sfiorava gli 800 milioni di arrivi, il rapporto era passato al 56,1% contro il 43,9%. Lanno scorso, la quota di arrivi nei paesi emergenti ha toccato quota 47,3% contro il 52,7% dei paesi avanzati.

2. Il turismo internazionale

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Quota % degli arrivi internazionali nelle economie avanzate ed emergenti rispetto al totale. 1995-201070

60

50

40

30 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010

economie av anzate

economie emergenti

Fonte: UNWTO. Dati 2010 provvisori.

Gli arrivi generati da turismo internazionale sono dunque cresciuti a ritmi notevolmente differenti. Nelle economie avanzate si passati dai 416 milioni di arrivi del 2000 ai 493 milioni del 2010, con un incremento pari a 38,5 punti percentuali. Molto pi rapida stata la crescita del turismo internazionale nelle economie emergenti: un +70,7% che ha portato il numero di arrivi nel periodo 2000-2010 da 259 a 442 milioni.

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Rapporto sul turismo 2010

Arrivi da turismo internazionale nelle economie avanzate ed emergenti, anni 2000, 2005, 2010 (in milioni) e variazione % 2000-2010

500 446 450 400 416

493 +38,5% 442 +70,7%

349 350 300 259 250 200

150 100 50 0 Economie av anzate Economie emergenti

2000

2005

2010

Fonte: UNWTO. Dati 2010 provvisori.

Queste modifiche negli equilibri del turismo mondiale hanno comportato lascesa di alcune aree continentali, soprattutto della regione Asia e Pacifico. Se nel 2000 il 57,1% degli arrivi internazionali si concentrava in Europa, nei successivi cinque anni il Vecchio Continente ha registrato una perdita di due punti, scendendo sotto il 55% nel 2005. Da allora e fino al 2010, la quota di mercato si ridotta ulteriormente, fino a toccare il 50,4%. Contemporaneamente, la regione Asia-Pacifico passata dal 16,3% al 19,3% e, infine, al 21,8%.

2. Il turismo internazionale

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Arrivi da turismo internazionale 2000, 2005, 2010. Quote percentuali per regioni mondiali.2000 - Totale arrivi mondiali: 675,4 milioni 2005 - Totale arrivi mondiali: 795,1 milioni 2010 - Totale arrivi mondiali: 935,2 milioni

Fonte: elaborazione ONT su dati UNWTO. Dati 2010 provvisori.

Tra il 2000 e il 2010, gli arrivi internazionali sono aumentati nel mondo di 260 milioni, con un incremento pari al 38,5%. Nonostante le diverse velocit di crescita, tutte le regioni mondiali hanno visto aumentare il numero degli arrivi. Asia e Pacifico (93,7 milioni di arrivi in pi) ed Europa (85,8 milioni) hanno dato il contribuito maggiore, in termini assoluti, alla crescita del turismo mondiale.

Arrivi da turismo internazionale negli anni 2000, 2005, 2010 per regioni mondialivalori in milioni e variazione % 2000/20102000 Europa Asia e Pacifico Americhe Africa Medio Oriente Totale mondo 385,7 110,1 128,2 26,5 24,9 675 2005 435,0 153,6 133,3 35,4 37,8 795 2010 471,5 203,8 151,2 48,7 60,0 935 Var. ass. 2000/10 85,8 93,7 23,0 22,2 35,1 260,0 Var. % 2000/10 22,2% 85,1% 17,9% 83,8% 141,0% 38,5%

Fonte: UNWTO. Dati 2010 provvisori.

Esistono, tuttavia, forti differenze a livello subregionale. La regione Asia e Pacifico nel suo insieme, ad esempio, ha conosciuto un incremento negli arrivi tra il 2000 e il 2010 pari all85,1%. Va osservato che il dato risente dellinclusione, nello stesso gruppo, dellOceania, che ha avuto una crescita (+20,8%) inferiore alla media mondiale del 38,5%. Le subregioni

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Rapporto sul turismo 2010

asiatiche, al contrario, hanno registrato performance tra le migliori al mondo, con il Sud-est Asiatico al 92,8%, seguito da Asia Orientale al 91,6% e Asia Meridionale al 78,7%. Forte il divario tra America Centrale (+93%) e Sud America (+53,6%) da un lato e le altre subregioni americane dallaltro: restano sotto la media mondiale i Caraibi (+18,7%) e il Nord America (+8,4%). Tra il 2000 e il 2005, questultimo ha registrato addirittura un calo dell1,7%, probabilmente conseguenza anche degli attentati dell11 settembre. Nel successivo periodo 2005-2010, la crescita nella parte settentrionale del continente stata pari a 10,3% punti percentuali. In Europa, solo la regione Centro-Orientale (+35,2%) stata in linea con la tendenza globale; pi lenta, ma non di molto, la crescita dellEuropa Meridionale (+26,5%) e del Nord Europa (+22%). Questultimo, in particolare, ha conosciuto una forte frenata negli arrivi tra il 2005 e il 2010 (+0,9%). La crescita media del turismo continentale nel periodo 2000-2010 (+22,2%) stata ridotta dalle prestazioni dellEuropa Occidentale (+11,7%). Simili i livelli di crescita delle due subregioni africane: 82,4% per il Nord Africa e 85,8% per lAfrica Subsahariana. Pi che raddoppiati, nel periodo considerato, gli arrivi da turismo internazionale nel Medio Oriente (+141%).

Evoluzione delle entrate internazionali Secondo i dati dellUNWTO la diversa velocit di crescita degli arrivi tra paesi emergenti e paesi a economia avanzata ha influenzato anche il trend delle entrate. Africa, Asia e Pacifico e Medio Oriente, in particolare, sono cresciuti di pi rispetto alle Americhe e allEuropa. Questultima si mantiene comunque prossima alla media mondiale di crescita, pari a +79% tra il 2000 e il 2009 (NdR dati 2010 non disponibili al momento della redazione).

2. Il turismo internazionale

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Entrate da turismo internazionale 2000, 2005, 2009 e variazione % 2000-2009.

450,0

400,0

+77,7%

350,0

300,0

250,0

200,0 +139,6% 150,0 +26,7%

100,0 +133,3% 50,0 +179,8%

0,0 Europa Asia e Pacifico 2000 Americhe 2005 2009 Africa Medio Oriente

Fonte: elaborazione ONT su dati UNWTO. Dati 2009 provvisori.

In termini assoluti, lAfrica passata dai 10,4 miliardi di dollari del 2000 ai 29,1 del 2009; il Medio Oriente da 17,4 a 40,6 miliardi di dollari; lAsia e Pacifico, nello stesso periodo, diventata la seconda regione mondiale per entrate passando da 85,3 miliardi a 204,4. Pi debole la crescita delle Americhe, da 130,8 miliardi a 165,7. Resta lEuropa il maggior beneficiario del turismo internazionale in termini di entrate: nel 2000, esso portava nel Vecchio Continente 231,3 miliardi di dollari; cifra cresciuta fino a raggiungere quota 411 miliardi nel 2009. Le entrate totali sono cresciute, a livello globale, passando da circa 475 miliardi di dollari nel 2000 a circa 851 nel 2009 (+79%). Tutte le regioni mondiali hanno beneficiato di questo incremento, anche se non in modo uniforme. Il fenomeno pi evidente laumento del peso dellAsia e Pacifico, che ha visto crescere di quasi sei punti percentuali la propria quota. Si contemporaneamente ridotta di oltre otto punti la porzione delle Americhe.

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Rapporto sul turismo 2010

Entrate da turismo internazionale 2000, 2005, 2009. Quote percentuali per regioni mondiali.2000 - Totale entrate da turismo internazionale: 475 miliardi $ 2005 - Totale entrate da turismo internazionale: 678 miliardi $ 2009 - Totale entrate da turismo internazionale: 851 miliardi $

Fonte: elaborazione ONT su dati UNWTO. Dati 2009 provvisori.Fonte: elaborazione ONT su dati UNWTO. Dati 2009 provvisori.

La crescita relativamente lenta del continente americano dovuta soprattutto alle performance del Nord America e dei Caraibi, le pi basse al mondo: le entrate di queste due aree tra il 2000 e il 2009 sono aumentate, rispettivamente, del 17,2% e del 30,9%. Nello stesso periodo, le altre due aree della regione, lAmerica Centrale (+103,3%) e il Sud America (+98,7%), hanno raddoppiato i loro introiti. Uno sguardo ai dati subregionali