AIDA Rapporto Innovazione 2010

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Rapporto Innovazione 2010 AIDA Apportare Innovazione Direttamente in Azienda

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La parola alle Aziende coinvolte AIDA 2006/2008 Sintesi dei Progetti di Innovazione Ammessi AIDA 2009 La Capacità Innovativa delle Piccole e Medie Imprese della Provincia di Frosinone

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AIDAApportare Innovazione Direttamente in Azienda

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La parola alle Aziende coinvolteAIDA 2006/2008

Sintesi dei Progetti diInnovazione Ammessi AIDA 2009

La Capacità Innovativa delle Piccole e Medie Imprese della Provincia di Frosinone

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SOMMARIO

PRESENTAZIONE 5

1 La parola alle Aziende coinvolte AIDA 2006/2008 7

ARSGraphicaTofani 9 Ometec 12 C.E.C. 17 Carind 19 Capoccia 23 TecnoCosman 27 Iacobucci 29 CliziaConfezioni 32 Soleko 37 Microme.S 41 GuestStar 43 IacobucciHFElectronics 47

2 Sintesi dei Progetti di Innovazione Ammessi AIDA 2009 51

3 La Capacità Innovativa delle Piccole e Medie Imprese della Provincia di Frosinone 63

1 PREMESSA 64 1.1 Introduzione 64 1.2 Motivazioni 64

2 LEGENDA - GLOSSARIO 65

3 RIFERIMENTI 68

4 METODOLOGIA DELLA RICERCA 69 4.1 Interviste 69 4.2 Sintesideidati 69 4.3 Elencoaziendeintervistate 70

5 STRUTTURA DEL CAMPIONE 71 5.1 Considerazionisullastrutturadelcampione 72

6 RISULTATI 72 6.1 Propensioneattualeversol’innovazionericercaesviluppo dellePMIdellaProvinciadiFrosinone 73 6.1.1 Considerazionidisintesieconfrontoconindaginianaloghe 75 6.2 Orientamentoversogliaccordiperl’innovazioneeiltrasferimentoditecnologia 77 6.2.1 Considerazionidisintesieconfrontoconindaginianaloghe 78 6.3 Predisposizioneversoleattivitàdiinnovazioneericercaesviluppo- Percezionedeibeneficiottenibili 80 6.3.1 Considerazionidisintesi 81

7 CONCLUSIONI 82 Gliautoridellaricerca 83 Ringraziamenti 83

APPENDICE A – Questionario Completo 84

APPENDICE B – Questionario Breve 86

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PRESENTAZIONE

La Camera di Commercio di Frosinone ha mostrato nel corso degli anni un vivo interesse per la tematica dell’innovazione tecnologica, rendendola una delle priorità della program-mazione pluriennale dell’Ente stesso. Peraltro, in linea con un’evoluzione avvenuta nel corso degli anni, il testo della legge 580/93, così come recentemente innovato e modificato, riconosce nella “promozione dell’innovazione” e nel “trasferimento tecnologico” ambiti di competenza specifica e prioritaria del sistema camerale.In quest’ottica, già dal 2006 la CCIAA di Frosinone, vicina alle esigenze del sistema im-prenditoriale locale, ha istituito il Fondo AIDA, al fine di finanziare programmi di inno-vazione tecnologica per le PMI, di produzione e servizi, costituite o in via di costituzione, aventi una sede operativa in provincia di Frosinone ed in regola con il pagamento del diritto annuale. Ha, quindi, avviato una partnership con il Parco Scientifico e Tecnologico del Lazio Meridionale - Pa.L.Mer. per la gestione ed il coordinamento delle attività con-nesse al Fondo stesso. I risultati raggiunti in questi anni vedono l’Ente soddisfatto dell’iniziativa, alla quale, tuttavia, nel corso del tempo e attraverso i vari bandi, sono state apportate significative modifiche. Le recenti difficoltà economico-finanziarie in cui versano le imprese di ogni comparto nella nostra provincia, hanno indotto questo Ente a trasformare AIDA da fondo rotativo a finanziamento a fondo perduto, finalizzato alla stimolo dell’innovazione tecno-logica sia di processo che di prodotto.La grande consistenza numerica e la validità da un punto di vista qualitativo delle pro-poste presentate induce oggi a riflettere sulla significatività di questo strumento. Le ri-sorse appostate dall’Ente si sono dimostrate esigue rispetto al numero abnorme delle domande presentate. Questo ha comportato un’attenta selezione delle imprese ammesse al finanziamento ed ha, altresì, stimolato una precisa riflessione della Giunta camerale. Riconosciuta la validità dello strumento in sé quale stimolo per le imprese del territorio al miglioramento tecnologico continuo, la cospicuità delle domande pervenute in occasione dell’ultimo bando si mostra quale chiaro sintomo di una situazione generalizzata di crisi imprenditoriale del nostro territorio. In tale contesto l’adozione di misure appropriate di sostegno rappresenta una valida risposta, così come il progetto AIDA ha dimostrato di essere nei suoi diversi bandi.

Mario PapettiPresidentedellaCameradiCommerciodiFrosinone

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ARSGRAPHICATOFANI

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La parola alle Aziende coinvolte AIDA 2006/2008

Quale è la vostra attività aziendale?

La nostra azienda opera dal 1945 nelcampografico.Duranteglioltrecinquantaannidiattivitàl’aziendahavistoavvicen-darsiallaproprietàtregenerazioni.Laprerogativapiùimportantedellano-straaziendaèquelladiprestaregrandeattenzione alla clientela, attraverso ilmiglioramentocontinuoelapersonaliz-zazionedeiserviziofferti.

Come ha maturato l’idea di partecipare al fondo AIDA?

L’idea di progetto è alla base della co-stituzionediunnuovoramodiazienda,epartedaunaanalisidimercatochehaevidenziato alcune criticità nell’offertadegli operatori del settore tipograficoeditoriale: l’offerta di servizi tipogra-fici ed editoriali del territorio apparivaframmentata e disorganica; vi era unatotale assenza di strumenti informaticidinamicidirealeutilitàedinteresseperl’utente nell’esprimere al meglio le sueidee ed identificare rapidamente il pro-dottodaacquistare.

Ci siamo quindi posti l’obiettivo ambi-ziosodiporreiclientialcentrodelcorebusiness aziendale, cercando di realiz-zare una piattaforma informatica nellaquale diversi soggetti operanti nel set-toretipograficoededitoriale(tipografie,grafici,allestitori,fotografiedagenziedipubblicità) potessero trovare uno stru-mentoutileperconseguirerapidamenteirisultatiattesi.Abbiamo capito immediatamente l’im-portanzadelprogettoanchesedevodireche,senzailnecessariosupportoditec-niciesperti,nonsarebbemaistatopossi-bilerealizzarlo.L’ideadiinnovareilprocessoaziendaleèstataattuatainduestep.AttraversoilsupportodellaFILASediunostrumentoasostegnodell’e-commerceèstatorea-lizzatoilsistemasoftwaredibaseedatol’avvioalsito,mentretramiteAIDAsonostate automatizzate importanti fasi delprocessoproduttivo.Lanostraèunafi-lieracontrollata,veloce,economicaedecologica.Dallaprestampaagliallestimenti,dallamateriaprimaalprodottofinito,siamoin grado di svolgere internamente la

La prima azienda ad essere intervistata è stata la Ars Graphica Tofani S.r.l. di Alatri,

con l’intervento di Massimo Tofani.

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maggior parte delle  lavorazioni ri-chiestedalmercato.

È più importante l’aumento di compe-titività dell’impresa o l’ottimizzazione dei costi?

Traleduerealtàvigeunrapportodireci-proca sussistenza, nel senso che se l’im-presadiventacompetitiva,riuscendoasvi-lupparealmassimolaproduttività,riesceanchearidurreicosti,riuscendoinquestomodo ad essere molto più competitiva emaggiormentepresentesulmercato.

Quali risultati pratici avete ottenuto dal potenziamento tecnologico effettuato?

Attraversolarealizzazionedelprogettoèstatopossibileautomatizzarelamag-giorpartedeiprocessiproduttivi:dal controllo file professionale inclusopertuttigliordinidiognientitàall’inci-sionelastrecontecnologiaCTP;dallastampaconcontrollodelladensitàcromaticaallaplastificazione,principal-menteLucidaeOpaca;dalla stampa a caldo (oro, argento ealtri materiali metallici o plastici allafascicolazioneconpuntometallicofinoa 80pgg fi f.to max aperto 35x50cm(brochures, riviste); dalla fustellatura(scatole,cartellineedaltro)aquellaco-nica(etichetteperolio,vino,liquori),al

Piega-Incolla (buste intestate persona-lizzate,cartelline,packaging...).Gli errori si sono ridotti al minimo; inprecedenza poteva anche accadere dimandare in stampaunfile in tricromiaanziché in quadricromia; oggi questecosenonsuccedonopiù.Iprocessisonodiventatimoltopiùrapidiesnellisianellafaseprogettualecheinquelladistampaveraepropria.Ivantaggieconomicisononotevolmentecresciuti grazie all’implementazionedellemacchine,siaperilavoridimedioformatochedipiccoloformato.Possiamorealizzarelaplastificazionein-ternaeunaseriedirifinituretralequalilastampainoroche,nobilitandoilpro-dotto, lo fa diventare veramente unicoall’internodiunsistemaproduttivoconunafilieracortissima.Inoltre,abbiamoraggiuntoun’efficienzanella fase logistica davvero notevole,conilmassimorispettodeitempidicon-segnadeilavori.

Secondo lei è più importante l’innova-zione di processo o quella di prodotto?

Noncredopossa esserciun’innovazionediprodottosenzaquelladiprocesso,so-prattutto in un settore particolare comeilnostro.Credo,comunquechelaprioritàvadari-servataall’innovazionediprocesso.

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Sintesi del programma di innovazioneL’intervento attuato dall’azienda Ars Graphica Tofani consiste nella ottimizzazione di un sito internet orientato al commercio elettronico che ha permesso l’offerta e l’acquisto on-line di servizi tipografici, grafici ed editoriali, nonché il coordina-mento delle funzioni di incasso, del servizio di assistenza ai clienti e delle operazioni di logistica connesse alle vendite, oltre all’automazione di alcuni processi produttivi.Oltre a programmare una base dati integrata per la gestione delle transazioni, per la contabilità, l’acquisto e la vendita dei servizi e dei prodotti, sono state implementate le funzioni che riguardano il CRM (Customer Relationship Management) e il DMM (Data Marketing Management) con l’obiettivo di fidelizzare i clienti ed assisterli nelle loro scelte ed acquisti. Gli aspetti salienti del sistema software oggi operativo sono complessivamente così riassumibili:Front Office (sezioni del sito ad uso degli utenti)• pagine web contenenti le informazioni generali, di presentazione, fotografiche e

multimediali, oltre a form di comunicazione utente-sistema (visualizzazione delle disponibilità, procedure per le prenotazioni, pannelli per richiesta informazioni, autocompilazione di moduli);

• pagine web SSL per procedere a pagamenti via carta di credito ed altre forme;• contenuti che necessitano per loro stessa natura di frequenti aggiornamenti

(nuovi servizi e prodotti); sezioni ad aggiornamento periodico (promozioni, nuovi prodotti); contenuti di tipo documentale.

Back Office (sezioni riservate ai soli amministratori)Il sistema offre la possibilità di intervenire e gestire attraverso un accesso riservato tutelato da password le seguenti attività:• le disponibilità dei prodotti, le offerte speciali e le promozioni, i costi ed i paga-

menti;• le comunicazioni da e verso i clienti mediante mailing, newsletters, posta elet-

tronica, SMS e fax;• il controllo della logistica e delle attività dei fornitori;• l’automazione dei principali processi.

ObiettiviLa realizzazione della piattaforma informatica dell’azienda Ars Graphica Tofani, ha rappresentato per la stessa un efficace mezzo pubblicitario e ne ha favorito il suo sviluppo nel ramo commerciale.Il sistema software sviluppato, infatti, non vuole essere solo una vetrina di prodotti ed un veicolo per l’acquisto on-line, ma anche uno strumento utile ed efficace per concretizzare il prodotto tipografico desiderato.Obiettivo ultimo è la fidelizzazione dei clienti, garantendo agli stessi assistenza al-tamente qualificata nella scelta dei prodotti e nel conseguente acquisto.

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Quale è la vostra attività aziendale?

OMETEC nasce nel 2006 e si proponecomepartner idealenellaprogettazioneecostruzionedistampipertermoplasticia due piastre o a tre piastre, con inie-zionetradizionaleoacameracalda;co-struzionedistampipertermoindurentiapressione diretta, inietto-compressione,iniezione transfer, iniezione con canaliliberieconcamerafreddaperBMC,SMCeCIC;nonchénellacostruzionedistampitrancia semplici, a blocco, a passo, apassoconpunzoni rigidi eapassoconpunzoniguidatisupiastreconcolonneebussole;ediattrezzaturemeccanichediprecisione.Alterminedellelavorazionimeccanicherichiestedallostampoodall’attrezzaturameccanica, tutti i componenti passanoattraverso la mano attenta e pazientedell’aggiustatore,checonlesuepietreliaccoppiaeliadatta.Affiancoallacostruzionedi stampiediattrezzature di precisione vi è l’attivitàdi stampaggio: di materie plastiche e

gommatermoplasticaadiniezione,stam-paggio termoindurente e di stampaggioadiniezioneveloce(settorealimentareedellafloricoltura).IpuntidiforzadellaOMETECsono:di-namicitàeflessibilitàcheassicuranori-sposteimmediateallemutazionidelmer-cato; qualità e tecnologia dei prodottirealizzati; professionalità e competenzagarantitadall’esperienzaultraventennaleneiproprisettoridicompetenza.

È più importante l’aumento di compe-titività dell’impresa o l’ottimizzazione dei costi?

Èdifficilestabilireunagerarchiadiva-lore. Senza dubbio l’impatto della ma-nodoperasuicostitotalidiun’impresaèdiventatomoltoforteedincisivo;l’unicomodo per fronteggiarlo è aumentare laproduttività.Noi abbiamo proceduto all’acquistodi altri stampi e ottimizzato al megliol’automazione,tuttoperesserepiùcom-petitivi.

La seconda azienda è la Ometec, il risultato della cooperazione tra quattro aziende.

È intervenuto Gianluigi Raponi.

OMETECOfficineMeccanicheeTecnologicheConsorziate

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Secondo lei è più importante l’innova-zione di processo o quella di prodotto?

L’innovazione di processo è fondamen-tale.Ottimizzarelerisorseeicostilegatialla produzione; focalizzare l’attenzionesulprodotto, individuareprodottinuovida industrializzareperdiversificare l’at-tività.Lanostrarealtàappartieneinognicasoalla subfornitura; quindi per noi inno-vare è di vitale importanza, così comedetenereilknowhowdeinostriprodotti.Questo presupposto sta indirizzando laproduzione verso il settore dell’arredo,delcasalingoedelladomotica.

Avete recentemente intrapreso parti-colari iniziative in ambito di ricerca? Come vi ha supportato il Fondo AIDA?

Si, in particolare con l’IstitutoReale diTecnologia (in svedese Kungliga Tek-niska högskolan, spesso abbreviato“KTH”)chefapartedell’universitàsta-talediStoccolma,istitutogestitoecoor-dinatodaunitaliano,tral’altro.Conloroabbiamomessoapuntounper-corso orientato all’innovazione sia diprocessochediprodotto.Insiemeall’IstitutodiDesignEuropeoab-biamorealizzatounprogettoinnovativonel settore, sviluppando l’attenzione su5 campi di ricerca: edilizia, bioedilizia,domotica,arredourbanoeperinterni.Intuttelefasidisviluppo,potercontaresul supportodel FondoAIDA,hanote-volmentealleggeritoilcaricofinanziario

chequalsiasiprocessodiinnovazioneri-chiede.

Come ha maturato l’idea di partecipare al fondo AIDA?

L’ideadelprogettonascedaunnotevoleincremento, da parte dei clienti, delladomandadicontenitoriinPolypropyleneperl’industriaalimentareacuisiépen-satodifarfronte,piuttostocheaumen-tandoilparcomacchineesistente,attra-verso la realizzazione di una macchinacapace di stampare simultaneamentevaschetta e coperchio a spessore sottile(tecnologiaIML-IN-MOULD-LABEL).Gli obiettivi che l’azienda si eraprefis-sataeranoun incrementodellaprodut-tivitàecontemporaneamentedellafles-sibilità.

Quali risultati pratici avete ottenuto dal potenziamento tecnologico effettuato?

L’implementazioneditaleapparecchia-tura ha consentito all’azienda di otte-nere una innovazione assoluta di pro-cesso, in quanto quello che finora èstatosviluppatonelsettoresonostampipluri-impronta; soluzione che rispettoaquellapropostadallaOmetecèmenoflessibile.Lasoluzionerealizzatacipermetteràin-fattidicambiareproduzionesenzadoverriprogettare completamente lo stampo,il sistema di iniezione e l’automazione,con un notevole snellimento e velociz-zazionedelsistemaproduttivo.

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Sintesi del programma di innovazioneL’azienda si occupa della progettazione, costruzione e stampaggio di stampi per materie plastiche e trancia.Uno dei settori in cui opera Ometec é lo stampaggio veloce di prodotti a spessore sottile per packaging (contenitori, vaschette, etc.), mediante la tecnologia IML. Questa consiste nell’inserimento dell’etichetta già in fase di stampaggio e nell’acce-lerazione del processo di iniezione del materiale plastico (tipicamente polipropilene) nello stampo attraverso l’utilizzo di accumulatori di azoto.Prima il coperchio veniva ottenuto su una macchina di iniezione di 270 ton con un apposito stampo, mentre la vaschetta veniva ottenuta con una macchina di iniezione di 380 ton con un apposito stampo.Ometec si è trovata ad affrontare un incremento della domanda di contenitori e, invece di acquistare due ulteriori sistemi di iniezione, ha pensato di orientarsi verso un unico sistema di 300 ton che produca sia il coperchio che la vaschetta. In questo modo Ometec ha cercato di incrementare l’efficienza del processo riducendo i costi di investimento, i tempi ed i costi di produzione.Per fare questo, oltre all’acquisto della nuova macchina di iniezione, l’azienda ha progettato e realizzato una struttura porta-stampi, in grado di mantenere in posi-zione in macchina entrambi gli stampi di cui dispone. La progettazione e realizzazione della struttura porta-stampi, é stata ideata per con-sentire di posizionare anche il gruppo di iniezione che conduce il materiale plastico dalla camera calda dello stampo alle singole impronte da riempire.Infine, tale struttura è stata interfacciata con un sistema automatico per l’inseri-mento delle etichette e per l’estrazione dei pezzi finiti.Tale struttura é risultata innovativa, perché, se pure vi sono stampati particolari di forma differente con un unico sistema di iniezione, si é comunque sempre utilizzato uno stampo con più impronte.

ObiettiviA fronte di un rilevante aumento della domanda di acquisto di contenitori (costi-tuiti da vaschetta più coperchio) realizzati dalla Ometec, l’azienda ha stabilito di intervenire con l’obiettivo di incrementare l’efficienza del processo di produzione, diminuendo i costi di investimento ed i tempi.L’obiettivo è stato raggiunto grazie all’acquisto di una nuova macchina per l’inie-zione, ma anche grazie alla progettazione e realizzazione della struttura porta stampi precedentemente descritta ed oggetto del programma di innovazione.

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C.E.C.

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Lanostracamiceriadauomoèsulmercatoda 15 anni e realizza prevalentementecamicie da uomo di livello medio-alto.Iprodottidicamiceriasonointeramenterealizzatidanoi,senzaalcuntipodifrap-posizionenelprocessoproduttivo.

Come ha maturato l’idea di partecipare al fondo AIDA?

La prima idea era di ottimizzare alcunisingolipassaggi,inparticolarel’informa-tizzazionedegliordini.Inizialmentelovedevocomeunaiutoperilpersonale.Allafinel’informatizzazionehariguardatotuttoilprocessoproduttivofinoadarrivareallaregistrazioneedallarintracciabilitàdelsingoloprodotto.Grazieaquestointerventoabbiamodecisodi aumentare la produzione giornaliera.Nel settore tessile, del resto, è difficilepensarealladiversificazionedelprodotto.L’adesioneadAIDAsiètradottaincompe-titivitàeriduzionedeicostifissiaziendali.

Quali risultati pratici avete ottenuto dal potenziamento tecnologico effettuato?

Lapiattaformaimplementatarenderàpos-sibile la registrazione, in maniera infor-matizzata,ditutteleinformazionirelativeallespecifichediuncliente,necessarieperlaproduzionediuncapodicamiceria.Naturale conseguenza sarà un consi-

derevole aumento della competitività edel fatturato, dovute alla velocizzazionedell’attività produttiva, con conseguentepossibilitàdiampliarelapropriaclientela.

L’innovazione realizzata prevede la pos-sibilità di subire ulteriori evoluzioni?

Conseguentemente alla realizzazionedella piattaforma per la gestione dellecommesse,siprevedel’implementazionedi etichette RFID posizionate diretta-mentesull’indumento in lavorazione, inmododapoterseguireognisingolocapodurantelafaseproduttiva.Lanostraideaèquelladimiglioraretuttalacatenadiproduzione,attraverso l’in-formatizzazione della stessa, in mododapoteraumentarelaproduttività,con-centrandocianchesulmiglioramentodelcaporealizzatopiuttostochesulladiver-sificazionedelprodottofinale.

Secondo lei è più importante l’innova-zione di processo o quella di prodotto?

Riteniamo fondamentalemantenereunaelevata qualità del prodotto realizzato,soprattuttonelmercatodiriferimentoincui c’è una elevatissima concorrenza. Ilpiù delle volte ciò può essere garantitorealizzandounainnovazionediprocesso,quindi ritengo le due cose strettamentelegatetradiloro.

È la volta della C.E.C. S.r.l. di Sora, azienda specializzata nella produzione di camicie.

È stato intervistato Andrea Attili.

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Sintesi del programma di innovazioneIl progetto dell’azienda CEC S.r.l., denominato REPOSITORY MANAGEMENT, ha previsto la realizzazione di un sistema di archiviazione documentale che ha per-messo all’azienda di ottimizzare il proprio lavoro di ufficio in una scrivania virtuale senza carta, con tutti i documenti disponibili in tempo reale per rapide decisioni, sfruttando pienamente l’archiviazione documentale e la messaggistica unificata con l’invio di FAX, SMS, TELEGRAMMI, POSTA CARTACEA e E-Mail CERTIFICATE direttamente dal PC in Internet.Il sistema è inoltre dotato della funzione “Protocollo” che permette una completa e automatica archiviazione documentale, necessaria per il completamento dell’IDM (Integrated Document Management) e consente di convertire i documenti in file di tipo TIFF o PDF.Particolare rilevanza è stata posta sulla semplicità di reperimento e d’utilizzo dei dati e delle informazioni presentate all’utente, sulla semplicità d’uso (utilizzo di interfacce grafiche e metafore adeguate capaci di rappresentare in maniera chiara i dati e di effettuare operazioni in maniera immediata), sulla sua efficienza (poche operazioni per sfruttare le potenzialità del sistema) e sulla sua omogeneità con le interfacce standard.

ObiettiviL’obiettivo del programma di innovazione è stato quello di velocizzare e rendere maggiormente efficiente tutta la filiera che va dalla ricezione dell’ordine alla conse-gna della commessa permettendo agli utenti, attraverso un idoneo portale, di veri-ficare personalmente lo stato della lavorazione ed il rispetto dei tempi di consegna. L’azienda CEC S.r.l. è così riuscita ad ottimizzare il proprio lavoro di ufficio, sia in termini di qualità che di tempi.

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CARIND

Altra azienda aderente al Fondo AIDA è la Carind S.r.l., per la quale è stato intervistato

Tommaso De Santis.

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Lanostraazienda,natanel1988adAr-pino, produce articoli di carta, sia perusoigienicoindustrialecheperusodo-mestico.Attualmente la nostra azienda, graziealla ragguardevole capacità produttiva,alle avanzate tecnologie di produzioneedautomazione,allaflessibilitàprodut-tiva,nonchèallafacilitàdiadattamentoallecondizionidimercatiinternazionalied alla qualità dei prodotti, si proponecomeaziendaleadernelsettoreigienicosanitario,siaalivellonazionalechein-ternazionale.

Come avete maturato l’idea di parteci-pare al fondo AIDA?

Carindèmoltoavantialivelloinforma-tico grazie alla presenza di due reti in-terne che ci permettono di controllarel’intero ciclo produttivo, dall’ordine delcliente fino all’ultimo rotolo che vieneprodottoeconsegnato.Il progetto iniziale consistevanell’avereun controllo ancora più sistematico epreciso dei dati di produzione, al finedi ottenere un monitoraggio in temporealedellaproduzione;oggiabbiamodeireport che in tempo reale ci informanosu come sta lavorandounadeterminatamacchina.Ciò ci consente di avere un migliora-mentonelcontrollo:deglioperatori,dellematerieprimeedimodifichealciclopro-duttivo.Il progetto iniziale, partito dall’inseri-mento del sistema di monitoraggio sudue sole linee di produzione, entro ilprossimoannosaràestesoatuttalalineaproduttiva.

Avete già apprezzato dei miglioramenti?

Certamente, si pensi che mentre primaleinformazionirelativeadesempioallaproduzione ed ai fermi macchina veni-vanoinseritemanualmentedagliopera-tori nel sistema informatico aziendale,ora il tutto è gestito automaticamente,attraversoilcollegamentodirettoconlemacchinediproduzione.Quandotuttelelineesarannogestitedalsistema,toglieremoilcontrollodell’ope-ratoreedusufruiremodell’elevatacapa-citàdiautocontrollopropriadelsistema,conlacatalogazionedeifermimacchinae l’inserimento automatico dei processidilavorazione.Questoèl’obiettivofinaledelnostroprogetto.

Quindi siete maggiormente orientati all’innovazione di processo che a quella di prodotto?

Sicuramente si. Siamo da sempre con-sapevoli che la prima è fondamentaleaffinché la seconda possa nascere esvilupparsi.Lanuovalineachesaràin-stallataciconsentiràdiessereunadelleprimeaziendealmondoarealizzareal-cuni tipi di prodotti a livellodi confe-zionamento,quindipernoiinnovazionediprocessovuoldireancheinnovazionediprodotto.

Secondo lei l’imprenditore deve essere assistito da enti di ricerca specializzati, per seguire un processo di innovazione?

Nelnostroterritoriononabbiamolapos-sibilità di accedere a ricerche fatte daterziemesseciadisposizione.

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Lanostrainnovazioneè,allafine,fruttodellenostreesperienze,deiviaggiedegliincontri, delle esigenze dei clienti o deiconsumatori. In altri Paesi come l’Ame-rica,leUniversitàlavoranoavolteancheindipendentemente e poi mettono a di-sposizionedituttileloroconoscenzeeirisultatiraggiunti.

Si dovrebbe quindi lavorare per miglio-rare il rapporto tra aziende ed enti di ricerca?

Sicuramente questo è uno dei grandiobiettivi che tutti dobbiamoproporci, apartiredalleistituzioni.Sidovrebbecer-caredicrearedellesinergie traaziende,istituzioni ed enti di ricerca. Noi, peresempio,abbiamointrapresounprogettocon l’Istituto di ricerca per l’Alimenta-zionesuloroesplicitarichiesta.

Sintesi del programma di innovazioneLa proposta progettuale dell’azienda Carind S.r.l. prevedeva la realizzazione di un sistema automatico per la diagnostica ed il monitoraggio della linea di produzione denominata “Daily Gold”. La linea in oggetto ha vinto il 1° premio per il bando “In-novaLazio 2005” quale migliore innovazione di processo.Il sistema di monitoraggio realizzato, basato su di una architettura di rete di tipo cablato con funzionamento “on query”, ha consentito il monitoraggio in tempo reale dello stato di funzionamento della linea, la diagnostica dei guasti, e la realizzazione in automatico delle ricette di funzionamento della produzione.Tutte le informazioni ottenute dalla linea di produzione sono state conservate in un server dotato di un software di monitoraggio specializzato per il tipo di produzione in oggetto.

Nel dettaglio le fasi attraverso cui il progetto si è sviluppato:• realizzazione e collaudo dell’hardware di rete;• realizzazione del software di monitoraggio;• documentazione finale di collaudo e formazione interna.

ObiettiviLa Carind S.r.l., attuando il programma di innovazione, è riuscita a migliorare la gestione delle macchine e ad ottimizzare l’organizzazione della produzione e del lavoro, con conseguente riduzione del rischio di infortuni ed aumento complessivo della produttività attraverso un monitoraggio da remoto in tempo reale di alcune fasi di produzione, quali l’attrezzaggio, la composizione delle ricette, le statistiche di produzione, lo stato della linea, e realizzazione di statistiche del funzionamento della linea.

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CAPOCCIA

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Può descriverci l’azienda e l’attività svolta?

L’aziendaè stata fondatadamiopadre(CapocciaOttavio) nel 1978 ed inizial-mente riparava escavatori e macchineperilmovimentoterra.Oggi effettuiamo riparazioni anche supompe,elettrovalvoleesututtociòchepermuoversihabisognodell’olioidrau-lico. Come avete maturato l’idea di parteci-pare al fondo AIDA?

L’idea di realizzare il progetto è natadallavolontàdiinserirsinelcampodellamanutenzione ed assistenzaper sistemioleodinamici, settore in cui operano inmanieraprevalenteaziendequali laOil-mecdiVerona,laTFSdiSalerno,laPRES-SOILdiTorino,edaltreancora,grazieallelorodimensionieprocessiindustriali.Lapossibilitàperlanostraaziendadicol-locarsiefficacementeinquestanicchiadimercato è indubbiamente condizionataall’innovazioneapportataneiprocessidilavorazione.

Ilprogettocheabbiamopresentatopre-vedeva la realizzazione di un impiantodi controllo e collaudo gestito tramiteun software in grado di fornirci unoscreening sulle riparazioni effettuate inazienda.Ilclienteoggipuòvalutaredirettamentepresso ilnostro stabilimentoquanto ef-ficace sia stata la riparazione del suopezzo; insomma, facciamo un collaudoindiretta.Il fondoAIDAèstato fondamentaleperpoter portare a compimento l’innova-zione.

Avete avuto dei benefici dall’innova-zione? L’impianto è attualmente in fun-zione?

Certamente, devo dire con nostra im-mensa soddisfazione, che l’impianto èstato realizzato nella sua completezza,secondo quella che era stata l’idea ini-zialeecheèattualmenteoperativoefun-zionante e completamente integrato neiprocessioperativiaziendali.Ilprogrammarealizzatoconsenteanchediarchiviaretuttolostoricoaziendale,in

La Capoccia S.r.l. si occupa di riparazione meccanica a Vicalvi. Per parlare del progetto

AIDA è stata intervista Anna Capoccia.

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questomodoèpossibilepernoieffettuareanchedelleelaborazionisuidatiraccoltidurantelelavorazioni.Èpossibilequindisapere,lastoriadituttii pezzi entrati in officina per essere ri-parati,cosaabbiamosostituitoeperché;conoscere leprestazioniche ilpezzohadatosuccessivamente.Inquestomodopossonoessereeffettuateanchedellecomparazioni.

In ordine alla riduzione dei tempi di la-voro come ha influito il sistema?

Su questo aspetto, avendo inserito nelnostroprocessounpassaggioinpiù,sa-rebbestatoillogicoaspettarsiancheunariduzionedeitempi.Diciamocheabbiamoguadagnato tantoin termini di soddisfazione del cliente,ilqualepuòconstatareinqualsiasimo-mentolaqualitàdeilavorieseguiti.

Idativengonoconfrontaticonleschedemesse a disposizione dalla casa madre.Quindi, ad esempio, la pompa con queln.dimatricolahaundeterminatograficodipotenza;unavoltariparatavienesot-topostaalcollaudoeinostridatidevonocoincidereconquelgrafico.Pernoic’èlacertezzacheillavoroèstatosvoltoallaperfezione.Tutto ciòhamiglioratonotevolmente ilprocessoproduttivoediprocessidicon-trollo.

Secondo lei è più importante l’innova-zione di processo o quella di prodotto?

All’interno di una azienda riteniamofondamentali entrambe, soprattutto perriuscireadesserecompetitivi.Perlano-straaziendaabbiamoeffettivamente in-novatoprimailprodotto.Oradobbiamoprocedereadinnovareiprocessi.

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Sintesi del programma di innovazioneIl programma di innovazione proposto dalla Ditta Capoccia S.r.l. prevedeva la rea-lizzazione e l’installazione di un sistema informatico per:• la registrazione, l’analisi dei dati acquisiti e la produzione di report durante le

procedure di riparazione e collaudo per le unità idrauliche di impianti mobili ed industriali;

• la gestione di una base-dati e relativa condivisione in rete aziendale.Nello specifico, il sistema in oggetto era composto da:un insieme di sensori e trasduttori per le grandezze fisiche di interesse distribuiti su due banchi di collaudo;un modulo di condizionamento ed acquisizione dei segnali;un modulo di calcolo con relativo software per la memorizzazione, il trattamento e l’analisi delle informazioni relative ai segnali acquisiti e la gestione delle procedure di collaudo;un modulo di calcolo per la memorizzazione, la gestione e la condivisione in rete della base dati contenente:• le informazioni sulle procedure di collaudo per ciascuna tipologia di unità idrau-

lica di impianti mobili ed industriali;• i dati acquisiti;• le schede di lavorazione;• i reports di collaudo.

ObiettiviObiettivo principale del programma di innovazione della Ditta Capoccia S.r.l. è stato il conseguimento di standard operativi necessari per garantire un più elevato grado di efficienza ed una tracciabilità delle operazioni di collaudo eseguite.Molto utile per l’azienda è stata anche la realizzazione di una base dati, condivisa nella rete aziendale, contenente i dati acquisiti ed i report prodotti.

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Di cosa si occupa l’azienda?

La nostra azienda si occupa prevalen-temente di costruzione e montaggio diimpianti industriali edimeccanichenelcampodellamovimentazione.Parallelamente a questa attività effettu-iamomanutenzioneecarpenteriametal-lica.

Quale progetto avete realizzato?

Per fronteggiare l’attuale crisi abbiamocercato di realizzare un qualcosa dinuovo,chesidifferenziassedallanostraattuale produzione e che potesse esserecommercializzato.Ovviamentenellaideazionedell’innova-zione ci siamo basati sulle nostre com-petenze e conoscenze nel campo dellacarpenteriametallica,differenziandosol-tantoquellacheeralanicchiadimercatoacuisirivolgeva.Inparticolareabbiamodecisodiconcen-trarelanostraattenzionesullameccanicapertumulazioneinprofonditàesututtii problemi, anche a livello di sicurezzadeglioperatori,adessaconnessi.

Unitamente alla progettazione dellamacchinaabbiamopensatoastrumentimeccanici per l’ausilio dei disabili cheintendonoaccedereaicimiteri.L’ideaènatadallaconstatazionechesulmercato era assente un mezzo mecca-nico, completamente automatizzato, ingradodicompieretalioperazionisenzal’intervento diretto di un operatore edallaconstatazionedeipericolicuipo-teva essere soggetto quest’ultimo do-vendocompiereattivitàditumulazioneaquoteelevate.

Avete avuto dei benefici dall’innova-zione? L’impianto è attualmente in fun-zione?

L’ambizionediquestoprogettoeraquelladi poter passare dalla lavorazione contoterzi alla progettazione, realizzazione ecommercializzazione di un nostro pro-dotto, che avrebbe potuto aprirci nuovenicchiedimercatoecheciavrebbeper-messodifronteggiareagevolmentelacrisi.

Quali difficoltà avete riscontrato dopo la realizzazione?

È la volta della Tecno Cosman S.r.l. di Ferentino, con la partecipazione

di Peppino Cerroni.

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TECNOCOSMAN

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L’innovazione è stata progettata intera-mente e testata all’interno di alcuni ci-miteri. Inparticolareabbiamo fattounadimostrazionenelcimiterodiCastrodeiVolscieprovvedutoastimareicostiso-stenutidurante la fasediprogettazione,realizzazione e testing per definire l’ef-fettivo prezzo di vendita. È stato ancherealizzatounfilmatochemostralamessain funzione del macchinario realizzato,cheintendiamoutilizzareascopodimo-strativo.Attualmente stiamo implementando lafase di commercializzazione e distribu-zionedelprodotto.

Secondo lei è più importante l’innova-zione di processo o quella di prodotto?

Come azienda noi ci stiamo orientandosia sull’innovazione di prodotto che diprocesso,inquantoriteniamofondamen-talientrambe,ancheselaprimaalivellodi attività aziendale può sembrare piùnobile.Perunaaziendaèsemprepiùprestigiosorealizzare un prodotto nuovo ed inno-vativodacommercializzare, edi conse-guenzaappetibile.Delrestoèdifficilearrivareadunainno-vazioneassolutadiprodottosenzainno-vareancheiprocessiinterni.

Sintesi del programma di innovazioneLa proposta progettuale realizzata dell’azienda Tecno Cosman S.r.l., operante nel campo delle costruzioni meccaniche e delle movimentazioni meccaniche, consiste nella realizzazione di un prototipo per l’inserimento dei cofani funebri all’interno dei loculi cimiteriali posti a diverse altezze da terra. La fase di inserimento e re-cupero dei cofani funebri è infatti sempre stata effettuata manualmente, con gravi rischi in termini di sicurezza per gli operatori. Il prototipo realizzato può essere montato su diversi tipi di mezzi di movimentazione come carrelli elevatori, piat-taforme, ecc. In tal modo il prodotto finale può essere acquistato dai comuni che intendono agevolare e migliorare la sicurezza della fase di inserimento/recupero dei feretri indipendentemente dai mezzi di sollevamento che attualmente utilizzano.

ObiettiviGli obiettivi attraverso cui si è sviluppato e concretizzato il progetto di innovazione sono stati:• realizzazione di un prototipo per verificarne la corretta funzionalità e verificare

la fattibilità tecnico-economica dell’iniziativa;• iter per brevettare il sistema;• produzione del prodotto.

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IACOBUCCI

Altra azienda ad essere intervistata è laIacobucci S.p.a. di Ferentino, per la quale

abbiamo parlato con Angelo Iacobucci.

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La nostra azienda è presente sul mercatoaeronauticodacirca35anni;inizialmenteproducevasolocarrelliperladistribuzionedi cibi ebevandeabordodegliaerei,maconilpassaredegliannièriuscitaacon-quistare primarie compagnie aeree comeclienti, inizialmente inEuropa e successi-vamenteanchenelrestodelmondo.Vistoilgrandesuccessoottenutograzieallaqualitàdeiprodottirealizzati,siamoriuscitiadam-pliarelaproduzione,conaltrelineedipro-dottocomelemacchinedacaffèealtriequi-paggiamentiperlecucinediaereicivili.Ilnostroprodottoprincipalerestacomunqueilcarrelloportavivandeebevande,per ilqualeabbiamounottimobacinodiutenzainMedioOriente,partedell’Europa,Asiaepartedell’America(AmericanAirlines).

Come avete maturato l’idea di parteci-pare al fondo AIDA e con quale progetto?

Il maggior problema per le compagnieaereeèridurreilpesoabordoperottenereunnotevole risparmiosulcarburante. Ilnostropiùgrandeclienteavevarichiestodiridurreipesideinostriprodottiportabevandeeportavivandedicircail30%,tantodaconsentirglidicopriretrattepiùlungheconminorimpiegodicarburante.Abbiamo quindi iniziato a pensare allarealizzazionediunnuovotipodicarrello,attraverso l’impiego di materiali nuovi,riuscendo così a soddisfare le richiestedelnostromaggiorecliente.IlcarrelloèstatointeramenterealizzatoeprogettatopressolanostrasedediFerentinoanchegrazieall’adesionealFondoAIDA.Dopouna prima fase di test, secondo le spe-cifiche Airbus e Boeing, attualmente sitrovaaDubaidovesistannoeffettuandoiFlying test, cheper ilmomentoappa-

ionomoltopositivi.Dopoquestafasese-guirannoulteriori test ed unperiododiprovainvoloprimadelladefinitivacom-mercializzazionedelnuovoprodotto.

Avete ricevuto qualche riconoscimento per la produzione del nuovo carrello?

Si,siamoarrivatifinalistialCrystalCabinAward2009,inquantocièstatoricono-sciuto,diaverimpiegato,nellarealizza-zionedelcarrello,materialiecologicichehannopermessodirealizzareunprodottoallostessocosto,purottenendounpro-dottodiqualitàsuperiore,cherispettasselecaratteristichediminorpesorichieste.

Secondo lei è più importante l’innova-zione di processo o quella di prodotto?

Io scindo sempre i due aspetti. Unaaziendaproduttriceècostrettaagenerareinnovazione di prodotto per non esserefuoridalmercato.Ritengol’innovazionedi processo attualmente importante inItalia, ma non indispensabile se all’in-terno di un’azienda non si evidenzianoparticolariproblematiche legateallage-stionedeiflussi;edicoquestosenzacon-siderare i costi di un’operazione simile,inunmercatochepoiprediligeiprodottilavoraticonmanodoperaabassocostoeconmaterieprimediscarsaqualità.

L’innovazione di processo e di prodotto spetta all’imprenditore o deve essere supportato in queste attività?

L’imprenditore, come sempre, deve darel’input,poisononecessariestrutturechepossano camminare insieme a lui nellosviluppoerealizzazionedelprogetto.

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Sintesi del programma di innovazioneIl progetto ha previsto la realizzazione di un prototipo di carrello basato su materiali innovativi.L’idea progettuale è nata dalla positiva esperienza di un studio per la caratteriz-zazione dei materiali nel campo delle medie ed elevate velocità di deformazione, condotto in collaborazione con il Pa.L.Mer. S.c.ar.l. e l’Università degli Studi di Cassino, applicato al carrello Iacobucci.A seguito di questo studio si è individuata una concreta possibilità di applicazione per la riduzione del peso e l’impiego di materiali innovativi.Lo sviluppo di un nuovo prodotto ha previsto una campagna di prove di laboratorio su campioni di materiale e su carrelli interi, i cui risultati sono stati utilizzati per sviluppare e validare i codici di calcolo e di simulazione.

ObiettiviRisultato finale del programma di innovazione della Iacobucci S.p.a. è stato la re-alizzazione di un prototipo di carrello di peso ridotto rispetto a quelli abitualmente prodotti, e l’acquisizione dei codici di calcolo necessari per la progettazione.

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Può descriverci l’azienda e l’attività svolta?

L’aziendaènatanel1985.Abbiamoini-ziato quasi per gioco, effettuando unafornituraperunascuoladimusica,svi-luppandopoil’attivitàsufornituredidi-viseospedalieresumisura.In seguito l’attività aziendale si è evo-luta ed abbiamo deciso di abbandonaredefinitivamente le forniture ospedaliere,inquantoleritenevamodiscarsovaloreaggiunto,edispecializzarci (iniziodeglianni‘90)nell’uniformedauomopervigiliurbani,uscieri,societàditrasporto,etc.

La vostra produzione è effettuata tutta internamente oppure attraverso terzia-rizzazioni?Si tipicamente svolgiamo tutte le lavo-razioniinternamente,soltantoraramenteappaltiamo all’esterno qualche dettagliodellalavorazione.Considerandocheeseguiamolavorazionisu ordinazione e dietro gare d’appalto,abbiamoalcunedifferenzediprocessori-spettoachifaforniturepernegozi.

Quindi lavorate su commissione?

Lenostreforniturenonsonoorientateainegozi,maadEnti,dalìl’esigenzadiin-novare. Inizialmentefacevamoilsumi-sura e le personalizzazioni amano, poiènata l’esigenzadidotarsidiunostru-mento per velocizzare questo processoe nel 1993 abbiamo comprato il primosistemaCAD,checihaconsentitodisvi-luppareancheilprodottosumisura.Nel1996ilprimoCAM,ossialamacchinadataglio.

Da cosa è nata l’idea del progetto?

Lanostra aziendaopera inunmercatodi nicchia, con una produzione moltovaria, dalla giacca a vento all’abito dauomo.Agliinizidel2000cisiamospe-cializzati nell’abbigliamento tecnicoprofessionale.Ènataquindil’esigenzadell’innovazioneedellaricercasiaperimaterialicheperiprocessiproduttivi.AbbiamodecisodiadottarelatecnologiaRFIDperesigenzeditracciabilitàdima-teriali eprodotti, aspetto essenziale conuna produzione così diversificata comelanostra.Lenostrecommessesubisconodellecontinuevariazioniec’è laneces-

La Clizia Confezioni di Sora è un’altra azienda che ha partecipato al progetto AIDA.

Ne parliamo con Isabella Tuzj.

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CLIZIACONFEZIONI

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sitàdimonitorareintemporealelostatodiognisingolacommessa.L’idea è nata quindi per cercare di se-guiremegliolefasiproduttiveeperavereun’ideadellostatoeffettivodellalavora-zione,maancheper controllare i tempidilavorazioneefareuncorrettocalcolodeicosti.Attraversol’utilizzodellatecnologiaRFIDsipensavadiaveredatisufficientiperlapianificazionedi variazioni da applicaread un ciclo produttivo. L’identificazionedi un capo o di un materiale avvieneusandoun’antennaingradodileggereunchip digitale (chiamato tag, o transpon-der),applicatosull’oggettoinesame.Iltagcontieneuncertonumerodiinfor-mazionirelativeall’oggettosucuièap-plicato(comeilcodice,ladatadiprodu-zione, ilproduttore),chepossonoesserestatiche, oppure cambiare nel corso deltempo,echesonoutilipertracciarel’in-terocicloproduttivo.L’innovazione introdotta ci consentiràquindi di verificare in tempo reale lostato di avanzamento di ogni singolacommessa.

Per il futuro avete intenzione di appor-tare dei miglioramenti o delle integra-zioni al sistema?

Il sistema implementato al momento èattivonellafasedi immissionedelciclo

produttivo, poi diventa passivo. Rilevasostanzialmente il passaggiodella com-messaneivaripuntidovesonostatepo-sizionate leantennecherilevano idati;bisogna perciò definire a priori un per-corsodirilevamento.Percompletareilprocessoinnovativoab-biamopensatodirendereilsistemaattivoanche in fase di realizzazione del pro-dotto, dotando ogni singola postazionedilavorodisistemiinterattivi,attraversoiqualisarebbepossibile impartire istru-zioniaglioperatorioacquisireinforma-zioni relativeaproblemioanomaliedapartedeglistessi.

Secondo lei è più importante l’innova-zione di processo o quella di prodotto?

Normalmentevannodiparipassoperchéilmiglioramentodiunprocessohadelleconseguenzesiasulmiglioramentodellaqualitàchedell’efficienzadituttounper-corsoproduttivo.Èancheveroperòchesipuòmigliorareunprocessosuunprodottogiàstandar-dizzato; mentre se devo creare un pro-dottonuovomiservononecessariamentenuoviprocessi.L’imprenditore oggi sa che innovare unprocesso significa introdurre qualità,masaanchechepuòrisultareantieco-nomico ed allora si cerca di bilanciarecostiebenefici.

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Sintesi del programma di innovazioneIl programma GOL (Gestione Ordini di Lavoro) realizzato dall’azienda CLIZIA è basato sul monitoraggio del flusso di lavoro dell’azienda, dalla fase di ricezione dell’ordine da parte del cliente fino alla fase di consegna del prodotto. CLIZIA opera nel settore del tessile abbigliamento con produzioni fortemente personalizzate ed ha realizzato un sistema per l’identificazione automatica dei capi in lavorazione attraverso la tecnolo-gia RFID. Tale tecnologia consente di identificare un elemento denominato TAG RFID (dotato di microchip contenente informazioni sull’oggetto da identificare e di micro-antenna per segnalare la posizione) che, posto in un campo elettromagnetico, viene riconosciuto da un sistema di antenne Reader dedicate e restituisce le informazioni in esso memorizzate, oltre ad informazioni sulla propria posizione. Il sistema GOL ha permesso la realizzazione di un sistema software con funzioni di interfaccia, di gestione e di controllo: l’informazione generata dal sistema RFID, infatti, deve essere conside-rata come un dato grezzo che il sistema rende disponibile, ma non elabora né gestisce. E’ solo attraverso un sistema informatico come il GOL che tale dato viene catturato, colloquiando con il sistema RFID, interpretato e gestito. In tal modo questo contenuto informativo viene reso disponibile e si rende possibile l’elaborazione e l’interpretazione delle informazioni ai fini del business ed in particolare della gestione degli ordini.Nello specifico sono state realizzate:• un’interfaccia SW fra la applicazione informatica per la raccolta dati e il sistema

RFID che ha consentito di “tradurre” le informazioni catturate con l’infrastrut-tura di trasmissione in un dato “intelleggibile” dall’applicazione destinata al trattamento del dato;

• un’applicazione informatica per la gestione del dato rilevato dalle tecnologie RFID per poter effettivamente effettuare il controllo gestionale e del processo produttivo aziendale.

ObiettiviGli obiettivi raggiunti con il programma GOL sono stati:• l’ottimizzazione del controllo gestionale;• il miglioramento continuo dei cicli produttivi attraverso la loro modificazione

“in linea”;• l’individuazione dei “punti critici” produttivi (colli di bottiglia);• la “tracciabilità” delle produzioni e dei prodotti;• la possibilità di fornire alla dirigenza aziendale il controllo in tempo reale dello

stato di avanzamento delle commesse;• la possibilità per i clienti di CLIZIA di monitorare lo stato di avanzamento dei

loro ordini;• la possibilità per il cliente “privato” di avere, attraverso internet, la “storia” del

proprio abito, giacca, etc.

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SOLEKO

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La parola alle Aziende coinvolte AIDA 2006/2008

Può descriverci l’azienda e l’attività svolta?

La Soleko nasce nel 1975 dall’incontrodelleesperienzeprofessionalinelsettoredellelentiacontattodiKawamukaiMo-tokageedallemieconoscenzeimprendi-toriali.Pionieranelsettoredellacontat-tologiainItalia,l’aziendahacontribuitonegli anni alla diffusione delle lenti acontattosulterritorionazionale.Ilnostroorganico conta oltre 50 dipendenti edesportail50%deisuoiprodotti,haufficiaRomaeMilano e consolidati partnerscommercialinelmondo.L’interoimpiantoproduttivodell’aziendaè stato realizzato a Pontecorvo, in pro-vincia di Frosinone, sfruttando i fondidellacassadelMezzogiorno.L’impegno che ci proponiamo comeaziendaèquellodiprogettareerealizzaresoluzioniaiproblemicorrelatiallavista.

Come avete maturato l’idea di parteci-pare al fondo AIDA e con quale pro-getto?

L’idea del progetto è nata da esigenzeproduttive, ed in particolare dalla ne-

cessitàdirealizzareunalenteacontattocolorata che avesse il colore inglobatoall’internodellalentestessaenonsudiunadelleduesuperfici.Attualmente il nostro processo costrut-tivoconsenteinfattidirealizzarelalentea contatto depositando il colore diret-tamente sulla superficie anteriore dellalenteacontatto.Un nostro grandissimo cliente giappo-nese,dopoaverregistratopressoilmini-sterodella sanitàgiapponese ilbrevettoperunalenteacontattoconcoloreinglo-batoall’internodelpolimero,harichiestoanoidieffettuarnelaproduzione.Quindi questa grande opportunità com-mercialecihaspintoapensarediripro-gettareunadellenostrelineeproduttive,realizzandounsistemaingradodisoddi-sfaretalerichiesta.

La messa in esercizio della linea pro-duttiva realizzata con il fondo AIDA cosa porterà all’azienda?

Comeprimaconseguenzapositivacisaràlachiusuradellacommessaapertaconilcommittente,dacuisièoriginatal’ideaequindiunincrementodelvolumedifat-

Intervistiamo ora l’azienda Soleko S.p.a., che produce lenti a contatto, per la quale

abbiamo parlato con Guido Carnacina.

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turatoedegli introiti, conuneventualerisvoltopositivoanchesullamanodoperaaziendale.Comesecondoaspettoimportantecisaràsicuramenteunaaperturadinuovepos-sibilitàdimercato,inquantolarealizza-zionediquestonuovoprodottopotrebbeinteressare altri nostri attuali e/o nuoviclienti. In questomodo riusciremmo si-curamenteadesserepiùcompetitivineiconfronti di altri competitors operantinelsettore.Attualmente l’unica altra azienda chepossiede una linea produttiva in gradodieffettuaretalelavorazione,conunsi-stemadicolorazioneasandwichèlaJo-hnson&Johnson.

Cosa ritiene più importante per una azienda, l’innovazione di processo o quella di prodotto?

Direi che leduecose sonomolto legatetra di loro; di solito il miglioramentodi processo, se finalizzato a se stesso èorientato semplicemente alla riduzionedei costi legati alla produzione, ovvero

ottenereunostessoprodottocercandodiabbatterecostioppureconsumi.Nelnostrocasol’innovazionediprocessosièsposataperfettamenteconlaneces-sità di realizzare un prodotto nuovo, laquale non sarebbe stata possibile senzaunatotaleridefinizionedelcicloprodut-tivoadessolegato.

L’innovazione di processo e di prodotto spetta all’imprenditore o deve essere supportato in queste attività?

Credochenessunomegliodell’imprendi-torepossacapirequalisonolerealiesi-genze della propria azienda oppure delmercatodiriferimentoequindidovrebbeesseresualascintillacheportaallarea-lizzazionediunainnovazione.Nellafasediprogettazioneerealizzazioneavolteèperònecessarioricorrereadaiutiesternisiaperunquantoriguardal’aspettoeco-nomico,cheperdeterminatecompetenzetecnichechemagarinonsonodisponibilidirettamente in azienda. In questo casosonoutilissimecollaborazioniconEntidiRicercaeUniversitàedIstituzioni.

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Sintesi del programma di innovazioneSoleko S.p.a. è l’unica azienda italiana produttrice di dispositivi medici, quali lenti a contatto, lenti intraoculari, soluzioni per lenti a contatto. Le lenti a contatto prodotte di serie sono realizzate con un brevetto Soleko di semistampaggio, che rappresenta un sistema valido per produzioni medie di 600.000/700.000 lenti/anno. L’idea progettuale della Soleko si è basata sull’inserimento di una nuova linea di stampaggio di lenti colorate. La progettazione dell’impianto è stata condotta in collaborazione dell’ing. John Wu che ha sviluppato a Taiwan uno dei più moderni impianti di stampaggio. L’impianto complessivo è composto da 6 isole di processo:• prepolimerizzazione e colorazione;• iniezione del polimero negli stampi, chiusura e polimerizzazione della lente;• separazione dello stampo, prelievo della lente, inserimento della lente nel conte-

nitore d’idratazione e lavaggio;• controllo;• inserimento della lente nel blister, saldatura, stampa delle caratteristiche della lente;• confezionamento.

L’oggetto del programma di innovazione è stato la progettazione e implementazione della prima delle 6 isole, quella che dal punto di vista tecnico risulta essere la più importante e innovativa in quanto permette la colorazione del disegno della lente inglobato all’interno del polimero e non a contatto con la superficie oculare. In estrema sintesi il processo di colorazione sviluppato si svolge nella parte concava dello stampo con il seguente iter:• deposito sullo stampo di uno strato molto sottile della miscela di monomeri della

lente;• polimerizzazione dello strato;• trasferimento del pezzo alla macchina tampografica che imprime il disegno della

colorazione (il colore è miscelato con la miscela di monomeri che compongono la lente);

• polimerizzazione dello strato.Dopo questa operazione il processo risulta identico a quello di produzione delle lenti non colorate.

ObiettiviObiettivo principale del programma di innovazione dell’azienda Soleko è stato lo sviluppo e realizzazione della fase di prepolimerizzazione e colorazione delle lenti, che rappresenta il primo step del processo di stampaggio di lenti colorate. Questa è infatti la fase più delicata del processo di produzione delle lenti colorate, poiché è l’unica che si differenzia dal processo di produzione delle lenti non colorate; l’azienda ha ritenuto quindi di fondamentale importanza la consulenza dell’ing. John Wu, utile per l’acquisizione del know-how e la progettazione definitiva dell’impianto.

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MICROME.S

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Può descriverci l’azienda?

La Microme.s è sorta nel 1989, occu-pandosi principalmente di subfornituranel settoredellaTorneriaAutomaticadiPrecisioneperilcompartoelettromecca-nico,automobilistico,elettronicoedellaMicromeccanicadiPrecisionepericom-partidell’ImplantologiaDentale,Ortope-dia, Oftalmologia, Maxillo-Facciale. Lanostra azienda, nata facendo essenzial-mente micromeccanica, si è evoluta daoltrequindicianninelcampomedicale,facendo soprattutto implantologia den-tale.Taleattivitàèoradivenutaunodeisettoriprevalentiincuiopera.

Come avete maturato l’idea di parteci-pare al fondo AIDA e con quale progetto?

L’idea di partecipare al fondo AIDA ènatadaltentativodicercaredellediver-sificazioniall’attualeattivitàproduttiva.Si è deciso quindi, sempre rimanendonell’ambito medicale, di puntare al set-toredell’ortopediapiuttostocheaquellodell’implantologia.L’obiettivoprincipalechecihaportatoadideareilprogettoèstatoquindiiltenta-tivodientrareinnuovenicchiedimer-cato inmododapoter fronteggiareallaattualecrisi.L’ideatentadiabbinarein-siemeilnostroattualelavoroconattivitàdiricercafinalizzataadottenereprodotti

innovativi.Ilnostroattualemercatoèso-prattutto italiano, effettuando subforni-turapergrandidistributori.

Avete avuto dei benefici dall’innova-zione? È stata implementata?

La realizzazione dell’innovazione, checonsisteva nella ideazione di un nuovosistema di aggancio di protesi per artiartificiali, è stata pienamente soddisfa-cente, in quanto la protesi realizzataconsentiràalchirurgodiessere ilmenoinvasivopossibile.Ancheitestditenutaesoliditàeffettuatihanno pienamente rispettato le nostreaspettativeiniziali.Nonabbiamoancoraeffettuatouno studiodalpuntodivistaclinico,maquestoèunobiettivocheciproponiamo per l’immediato futuro. Ilnuovomodellodiagganciorealizzatodi-venterà unnuovoprodottonon appenasaràvalidatodalpuntodivistamedico.

Per il futuro avete intenzione quindi di apportare dei miglioramenti o integra-zioni all’innovazione?

Ilprossimoobiettivoambiziosochecipo-niamo è quello di realizzare una protesirobotizzatadellamanochepossasfruttarequestatipologiadiagganci.Ilprogettopiùampioèdunquealungotermineecontadirealizzarel’interoartoartificiale.

La Microme.S S.r.l. di Alatri è un’altra azienda che ha partecipato al progetto AIDA.

Ne parliamo con l’imprenditore Enrico Scaccia.

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Cosa ritiene più importante per una azienda, l’innovazione di processo o quella di prodotto?

Direi che leduecose sonomolto legatetradiloro.Nelnostrocasodireichel’in-novazione di prodotto è fondamentaleperpoteresserecompetitivi sulmercatorispettoanostricompetitor.

L’innovazione di processo e di prodotto spetta all’imprenditore o deve essere supportato in queste attività?

Penso che l’imprenditore sia la per-sona più indicata a capire le reali esi-genzedellapropriaazienda,ovviamente,nell’ideazionediqualcosadiinnovativo,l’aziendae l’imprenditorestessodevonopotercontaresull’aiutodiEntidiRicerca,UniversitàeIstituzioni.

Sintesi del programma di innovazioneL’azienda MICROME.S S.r.l. opera nell’ambito della ricerca e dello sviluppo di pro-tesi umane. La proposta progettuale ha previsto lo sviluppo, attraverso attività di ricerca, di un nuovo sistema protesico di aggancio per mani artificiali, che consente di migliorare la qualità della vita nell’utilizzo di protesi d’arto. Tale sistema consta di due placche in titanio fissate con microviti speciali di titanio direttamente sulle ossa del polso, solidali con le placche un perno che fuoriesce dal polso con all’estremità una piccola piattaforma di aggancio per la protesi.In particolare, le microviti di fissaggio sono state progettate per essere più piccole di quelle già esistenti e sono state adattate all’osso del paziente.

ObiettiviL’obiettivo del sistema protesico di aggancio per mani artificiali realizzato dalla Microme.s S.r.l. è quello di migliorare l’utilizzo della protesi e di conseguenza la qualità della vita del soggetto a cui viene impiantata.I vantaggi evidenti di un sistema così fatto rispetto all’aggancio esistente, la cui struttura portante è vincolata all’avanbraccio e che fa rimanere la protesi esterna all’osso, sono:• stabilità di fissaggio (direttamente sull’osso);• utilizzo di materiali completamente compatibili e di estrema leggerezza come

titanio e materiali plastici speciali;• completa integrazione dell’attacco protesico nel braccio;• piattaforma di agganci con polso sferico che simula la mobilità reale del polso;• possibilità di mantenere lo stesso aggancio protesico.

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La parola alle Aziende coinvolte AIDA 2006/2008 43

Intervistiamo ora l’azienda Guest Star di Fiuggi, operante nel settore turistico, per la quale

abbiamo parlato con Antonio Russo.

GUESTSTAR

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Può descriverci l’azienda e l’attività svolta?

Lamiaaziendaènatanelfebbraio2008,èunaaziendagiovaneedoperaprevalen-tementenelsettoredelturismoepiùpre-cisamenteèspecializzatanellaorganizza-zione degli eventi. Essendouna aziendagiovane, ovviamente tutto ciò che è in-novazione è appetibile per noi e quindisiamosemprealla ricercadinuovepos-sibilità di crescita. Siamoquindi sempreallaricercadinuovisistemietecnologiechepossanoesseredisupportoalsettoreturistico, come per esempio piattaformeon-linedie-commerce,e-business.

Come avete maturato l’idea di parteci-pare al fondo AIDA e con quale progetto?

L’ideanascedallaconsapevolezzachenelterritorioincuioperalamiaazienda,nelsettoreturisticoc’èancoramoltodafare,cisonodeicompetitorchesvolgonoatti-vitàlegateall’organizzazionedeglieventisul territorio, ma credo che sfruttandotuttociòchepuòessere innovazioneedicanalilegatiallafilieradelturismo(daltrasporto al catering) si potrà notevol-mente incrementare l’offerta di serviziriferibilialsettoreturistico.Daquil’ideadirealizzarel’innovazionepercercarediesseremaggiormentecompetitiviedial-largarel’attualemercato.

Avete avuto dei benefici dall’innova-zione? È stata implementata?

Il progetto non è ancora stato comple-tato,maèinfasedirealizzazione.Sonomolto contento di quello che abbiamosviluppatoinsiemeaitecniciecredocheavremo un buon feedback dal mercato,percomeèstataimpostatatuttal’attività.Cisaràunsicuroritornodi immagineedivisibilitàperl’azienda.Auspicoancheunbuonincrementoeconomicoedifat-turato.

Una volta che l’innovazione sarà stata completata, cosa sarà in grado di offrire alla clientela?

Sicuramente l’ambizione è quella di es-sereunportalediriferimentoperturistichevoglionoavvicinarsialterritorioperqualsiasi tipologia di servizio, dal sem-plicenoleggiodiunavettura,all’utilizzodiuna struttura, all’acquistodiprodottienogastronomici ed altro ancora. Vor-remmo essere promotori di tutte quellecosechepossonoessereattrattoridelno-stroterritorio.

Cosa ritiene più importante per una azienda, l’innovazione di processo o quella di prodotto?

Ritengofondamentaleperlamiaaziendal’innovazionediprocesso,inquantoperattrarre alcuni segmenti dimercato,nelnostro settore occorre migliorare conti-nuamente propri processi di erogazionediserviziinmododapoterrimanereap-petibiliecompetitivi.

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La parola alle Aziende coinvolte AIDA 2006/2008 45

Sintesi del programma di innovazioneL’idea progettuale sviluppata ed attuata dall’azienda Guest Star S.r.l., operante nel settore del turismo, consiste nella realizzazione di un sito di commercio elettronico che consente l’acquisto e l’offerta on-line di servizi/pacchetti turistici e prodotti tipici, nonché il coordinamento delle funzioni di incasso e del servizio di assistenza ai clienti.La realizzazione della piattaforma di e-commerce è stata pianificata in modo da offrire le seguenti funzionalità:

• Acquisizione in esclusiva di beni e servizi riferibili al settore turistico, alber-ghiero, enogastronomico, di prodotti tipici ed altri servizi logistici (trasporti, guide, ecc.) e vendita on-line di pacchetti turistici a prezzi competitivi;

• Promozione e vendita di servizi aggiuntivi, quali l’offerta di modalità alternative di pagamento come carte di credito o schede prepagate.

• La piattaforma comprende un data-base per la gestione semplificata ed integrata di tutti i processi che caratterizzano le transazioni on-line.

ObiettiviL’obiettivo del programma di innovazione è stato dotare la società di strumenti con i quali rendere possibile una maggior competitività sul mercato del turismo.Il sistema permette infatti, se opportunamente ampliato e gestito, di pervenire ad un database dei clienti reali e potenziali.Da tale archivio possono essere estratte informazioni utili a rimodulare i servizi turistici offerti in funzione delle caratteristiche delle mutevoli esigenze dei clienti.

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IACOBUCCIHFELECTRONICS

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La parola alle Aziende coinvolte AIDA 2006/2008

Può descriverci l’azienda e l’attività svolta?

La nostra azienda nasce nel 1994, daun’idea semplice quanto straordinaria-mente innovativa. Forti di una venten-naleesperienzanel settoredel trasportoaereocomeunodeimaggiorigruppipro-duttoridicarrelliportavivande,abbiamodatovitaadunanuovadivisionedipro-dotto per lo sviluppo della prima veramacchina da caffè espresso destinata almercatodialtaquota:laHi-Flydivision,sotto lamia diretta responsabilità.Gra-zieallaconsolidataconoscenzadelmer-cato, in pochi anni la nostra macchinaespresso è diventata leader nel mercatodeltrasportoaereo.Nel2003,lanostraaziendasidividedallaIacobucci S.p.a. e nasce una nuova so-cietàlaIACOBUCCIHFElectronics,ope-rantenellaprogettazione,certificazione,produzione e manutenzione di insertielettrici per galley installati su velivolidell’AviazioneCivile(CommercialeeBu-sinessJet)comelemacchineperlapro-duzionedicaffèespressoedamericanoe

compattatoriperirifiuti.Adoggiinostriprodotti sono stati scelti da tutte le piùnotecompagnieaereenazionaliedinter-nazionali,comeEmirates,SingaporeAi-rlines,Lufthansa,AirFrance,ContinentalAirlines,ediduepiùimportanticostrut-toridiaeromobiliAirbuseBoeing,oltreadesserepresentiabordodeipiùelegantiprivatejetdelmondo,comeanchesullaAmericanPresidentialFleet.Tra gli obiettivi aziendali è sentito unprogetto di diversificazione dei mercatie l’ingressonella nautica di lusso e nelcomparto domestico, del resto l’aziendadasemprehafortementecredutoed in-vestito inattivitàdiRicerca&Sviluppoperlarealizzazionedinuoviprodotti.

Come avete maturato l’idea di parteci-pare al fondo AIDA e con quale progetto?

Ilprogettoènatodallaintenzionediof-frireaimercatidellanauticaedell’aero-nauticaprodottiideatiadhocconcarat-teristichepeculiarichepossanogarantiresoluzionispecificheinterminidigestionedeglispaziedeconomiadeiconsumi.

L’ultima azienda ad essere stata intervistata è la Iacobucci HF Electronics S.p.a. per la quale

abbiamo parlato con Lucio Iacobucci.

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Il fine ultimo è quello di essere semprepiù competitivi sul mercato. Il progettohaavutocomescopolarealizzazionediun forno innovativo per aerei (FIA),mentre attualmente si sta lavorando aduna macchina da caffè espresso “HFELuxury” ad incasso che potesse coniu-gareesigenzeestetiche,qualità,sicurezzaebassiconsumi,individuatecomecarat-teristichepeculiaridelmercatonautico.

Su cosa si basa l’idea progettuale? Quali sono le sue caratteristiche di innovatività?

Nel caso ad esempio dellamacchina dacaffè “HFE Luxury”, il nuovo prodottoporterà una reale innovazione garan-tendo: una riduzione dei consumi abordo mediante l’introduzione di unoscambiatore di calore, rispetto al tradi-zionale“waterboiler”;unsistemadicon-

trollodellefunzionalitàedellasicurezzaa microprocessore in tempo reale; uti-lizzodimaterialiULedalimentariperlepartichesarannoacontattoconl’acqua;unsistemaadincassomodularestudiatoperrisponderealleesigenzedieconomiadeglispaziabordo.

Quali sono i vantaggi che vi aspettate di ricevere dall’innovazione?

Successivamente al lancio del prodotto,siattendononotevolivantaggidinaturacommerciale,grazieallemaggiorientratepreviste; vantaggi indiretti di naturaambientale, legati al minore consumoprevisto dalla HFE Luxury, rispetto aglielettrodomesticialmomentopresentisulmercato; e vantaggi in termini di sicu-rezza a bordo, dati gli elevati standardqualitativi.

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La parola alle Aziende coinvolte AIDA 2006/2008 49

Sintesi del programma di innovazioneIl programma FIA (Forno Innovativo per Aerei) è nato con l’esigenza di consolidare la posizione della Iacobucci HF Electronics nel settore della ristorazione a bordo aereo. La fornitura di apparecchi a bordo aereo può avvenire solo in seguito ad un iter certificativo molto severo. Inoltre, per spazi, tecnologie e tempi di preparazione richiesti, le apparecchiature per la ristorazione a bordo aereo risultano progettate e realizzate con materiali e prestazioni specifiche.La ristorazione in aereo è spesso eccessivamente legata all’iniziativa umana e per-tanto è frequente il caso in cui il consumo di cibi riscuota maggiore o minore favore da parte della clientela a seconda dell’equipaggio e delle circostanze.L’azienda Iacobucci HF Electronics ha quindi realizzato un forno intelligente che da un lato presenta caratteristiche meccaniche di base adeguate, dall’altro ha la capa-cità di riconoscere gli alimenti da cuocere e imposta i parametri di cottura in modo automatico, evitando l’intervento dell’operatore umano.Il risultato finale del programma FIA è stato quindi la realizzazione di un prototipo di forno funzionante. Le funzioni maggiormente innovative del prototipo di forno realizzato consistono nell’automatizzazione del processo di impostazione delle va-riabili di cottura (tempi, temperature e vapore).Il forno è stato attrezzato con un sistema per il riconoscimento dei cibi introdotti e si autoregola in funzione del programma di cottura. E’ stato inoltre studiato un sistema per l’immagazzinamento di tali informazioni, per la sua interpretazione e per la regolazione delle impostazioni.

ObiettiviObiettivo primario del programma di innovazione FIA è stato quindi la realizzazione di un prodotto (forno per aerei) studiato e progettato per soddisfare le necessità del settore della ristorazione negli aerei.In tal modo, l’azienda Iacobucci HF è riuscita ad ampliare la gamma di prodotti che già realizza per il settore aeronautico e a rafforzare la propria posizione nello stesso.Il prodotto ottenuto è in grado di coniugare caratteristiche estetiche di design con la migliore tecnologia di cottura dei cibi, ottenuta grazie all’innovativo sistema per il riconoscimento dei cibi introdotti che ne avvia uno specifico programma di cottura.

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Sintesi dei Progetti di Innovazione Ammessi AIDA 2009

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Sintesi dei Progetti di Innovazione Ammessi AIDA 2009

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QUATTROZETA S.r.l.

Sintesi del programma di innovazioneQuattrozetaS.r.l.proponedirealizzareunprototipodisistemadicotturaBarbecueTZ84.Par-ticolareattenzionesaràdedicataallaverificadellarispondenzaallenormeUNIedallaconfor-mitàairequisitidisicurezzadelprototipo.Ilbrevettonazionaleadoggiinpossesso(pertaleinnovazione)dell’aziendaverràinoltreestesoincampoeuropeoe/ointernazionale.Elementiessenzialidelprogettosonolaricercaascopopre-competitivo,el’applicazionedirisultatigiànoti,quali:lostudioelarealizzazionedisistemidipreaccensioneagasGPLdelcombustibilesolido(legnae/ocarbonella),lanitrurazioneelaverniciaturadeglielementiinacciaiosoggettiallealtetemperature,ladefinizionedimisurediprevenzioneeprotezione.

ObiettiviImmetteresulmercatoundispositivodicotturainnovativo,chepossasoddisfareleesigenzediunapluralitàdiutentigrazieall’efficiente,oltrecheefficace,sistemadicottura.

G.P.R. Granulati Perlato Royal S.r.l.

Sintesi del programma di innovazioneG.P.R.GranulatiPerlatoRoyalS.r.l.intenderealizzareunimpiantoprototipaleperlaproduzionediblocchi,destinatiall’industrialapidea,ottenutimediantevibro-compattazionediaggregatiprovenientidallafrantumazionedegliscartiprodottinell’attivitàdiestrazionedelPerlatoCo-reno.L’impiantosaràdimensionatoperunaproduzionedicirca600blocchi/anno. Iblocchicostituiranno lorostessi lamateriaprimaperrealizzare:manufattidivarie formeespessoriquali:pavimenti,davanzali,gradini,rivestimentiperinterniedesterni,pavimentisopraelevati,pezzispeciali.L’aziendaintendeutilizzarecomemateriaprimaquellapresentesulterritoriodiappartenenza,cioèilmarmoPerlatoCoreno.

ObiettiviDotarsidiunnuovoimpiantoprototipaleperlaproduzionediblocchicheutilizzacomemate-riaprimagliscartiprodottinell’attivitàdiestrazionedelmarmoPerlatoCoreno.Siotterranno,inoltreindubbibeneficiindirettisull’ambiente,generatidalprocessodirecuperoeriutilizzodiscartidilavorazione.

Seret S.p.a

Sintesi del programma di innovazioneIlprogettoconsistenellaprogettazionediunsistemadiarchiviazionemassivaindustrializzatoingradodigestirecentinaiadimilionididocumentiinscatoleefaldonisuscaffalaturemetal-lichecontecnologieinnovativeservitedacommissionatorispecializzati.Questopermetteràdirisponderealleattualiesigenzedelmercatodell’outsourcingdocumentaleacosticompetitivi

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Sintesi dei Progetti di Innovazione Ammessi AIDA 2009 53

investendointecnologie.IlsistemasaràcompostodaunsistemainformaticodiindicizzazioneingradodiutilizzaresiabarcodechetagRFID,dotatodiunapostazioneinformaticapredispo-stasulcommissionatoreingradodimutarecompletamenteleattualiattivitàdifacchinaggioeffettuateinarchivioperleattivitàdiinserimento,ricerca,duplicazione,riposizionamentodelladocumentazione.L’introduzionediquesta innovativasoluzionepermetteràdisemplificare laricerca,scansioneedinviodiundocumentoalproprioclienteedisemplificarenotevolmenteleoperazionichedevecompierel’operatore,riducendodicircail50–60%iltempodiesecuzionedellestesse.

ObiettiviSemplificazione delle attività necessarie alla gestione degli archivi documentali dei propriclienti,attraversol’ottimizzazionedel lavorosvoltodaglioperatori,siainterminiqualitativicheinterminitemporali.Ilprogetto,oltreasoddisfareunaesigenzainterna,risultaesseremoltocoerenteconlenecessitàdibibliotecheeluoghidiarchiviazionedocumentale.

CPT Engineering S.r.l.

Sintesi del programma di innovazioneLaCPTEngineeringnelcorsodel2008edinpartedel2009haportatoatermine,consuccesso,lacertificazionediunRivelatorediGuastoDirezionaleaTerra(RGDAT)perretiinmediaten-sioneeserciteaneutro isolatooaneutrocompensatoconbobinadiPetersen. Ilprogettodiulterioresviluppodiquestoprodotto,cheneallargherebbel’impiegoadunapiùampiafasciadipossibiliutilizzi(tuttelederivazioniMTnoneffettuateincabina),consistenell’industrializza-zionediunsensoreintegratoditensioneecorrentechenepermettal’inglobamentonellaresinasiliconicadicuisonocostituitigliisolatoriMTperl’impiegoinesterno.Talesistemadecupli-cherebbeilmercatopotenzialediprodotto.L’aziendaprevedeinoltrelapossibilitàdiavereilcondizionamentodeisegnalianalogiciintegratoabordodell’isolatoreedanchetuttoilsistemadiacquisizionedatieprocessing.L’uscitadelsensoresarebbeperciòunsegnale interamentedigitalefacilmentegestibile.

ObiettiviIlprogrammamiraadampliareilcampodipossibiliimpieghidelsistemaRivelatorediGuastoDirezionaleaTerra;questosistemapotràessereadottatoperlederivazioniMTnoneffettuateincabina.

MECAL s.r.l.

Sintesi del programma di innovazioneLaMecals.r.l.,giàattivaeinpossessodelknowhowperlafabbricazionedipartiincomposito,intendeprogettare,implementareemettereinoperaunimpiantoperlostampaggiodimate-rialicomposititramitepressaelettroidraulicaautomatica,conlapossibilitàdimovimentazione

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manuale.Talepressaconsentedigestireciclidifunzionamentomodificabiliinbasealleesi-genzedell’utilizzatoretramiteun’interfacciaprogrammabile,concuipossonoessereimpostatesequenzedimovimentazionicilindri (e.g.corseetempi),pressionidiesercizioestepdipre-compattazioneecompattazionedelmaterialecompositopostosuappositostampodiformatura.L’impiantosaràintegratoconsensoristicadiprocessoecontrollo,qualimanopressostati,chepermetterannodiimpostareeregolarelepressionidiesercizio.

ObiettiviMigliorare l’organizzazionedel lavoroeridurreconsiderevolmente i tempied icosti, realiz-zandoununicoimpiantoautomatico.Miglioramentodellaqualitàdelprodottograzieallaripe-tibilitàneltempo´dellelavorazioniconlostessoelevatostandarddiqualità.

Seneca S.r.l.

Sintesi del programma di innovazioneLaSenecaS.r.l.intendeprogettare,sviluppareebrevettareuninnovativonebulizzatoredipro-dottiattividisinfettanti,insetticidi,neutralizzantie/oprofumantiperiltrattamentodeglispazicommercialieindustriali:negozi,uffici,galleriecommerciali,cucine,parcheggi,metropolitane,aeroporti,allevamenti.L’innovazione si avvarrebbedei risultatidiunaprecedenteattivitàdi ricerca inambitomi-croelettronicoediunbrevettodepositatodall’azienda,cheutilizzaunatecnologiacapacedimoltiplicarepermigliaiadivoltelasuperficiediscambiotrailprodottoattivoel’ariacirco-stanteepuntaaconsentirelasterilizzazionediampispaziintempibrevi,grazieallacapacitàdelprodottodinebulizzarequalsiasidisinfettante.Unadellepeculiaritàdiquestoprodottoèlegataallamolteplicitàdeisuoiutilizzipotenziali:disinfettareeprevenirerischinosocomialidelleepidemie,disinfettareesterilizzareluoghipubblici,trattamentodeodoranteperambiente,trattamentodegliodoriedellenocivitàolfattive,negliospedaliesaleoperatorie.

ObiettiviRealizzazionediunprodottoingradodinebulizzareovunqueprodottiattivididiversetipo-logie, sfruttando il fenomenodelladiffusione secca.L’apparecchiomiraquindiadeliminarequalsiasinocivitàolfattivaconunatecnologiachetrasformaingasseccoconvogliatoiliquidiattivinocivineutralizzati,assicurandoiltrattamentodell’aria.

CSF Sistemi S.r.l.

Sintesi del programma di innovazioneLasocietàCSFSistemioperanelcampodellosviluppodisoftwaredestinatiedutilizzatinellefarmacie.L’esigenzafortementeavvertitadall’aziendaèquelladiinnovarealcunefunzionalitàfondamentalidelprodottosoftwaredipunta,SistemaFPlatinum(diproprietàintellettualedellaCSFSistemi),edirealizzaresoluzionimaggiormenteaderentiallenuovemutateesigenzedel

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Sintesi dei Progetti di Innovazione Ammessi AIDA 2009 55

mercatodiriferimento.Peraumentareilvantaggiocompetitivodelprodotto/serviziol’aziendamireràadattuare:unmiglioramentoqualitativodell’usabilitàdelprodottomedianteunainter-facciagraficadinuovagenerazione(touchscreen)edunnuovolivellodiapprofondimentosullagestionedeldatomedianteanalisimultidimensionale.

ObiettiviInterveniresulprodottoesistenteconnuovefunzionalitàchedistinguanonettamentelequalitàprofessionalidellastessarispettoallanumerosaconcorrenzapresentenelsettorediriferimentoedimigliorarel’offertadiserviziallaclientela.Lelineediazionesarannodue:miglioramentodell’interfacciautentemediante tecnologiemultitouchedesignWPF;creazionediunostru-mentodianalisitecnicoeconomicadeidatirelativiallagestionediunafarmacia.Idatirisiede-rannoinunservercomuneedelocalizzatoalqualeleFarmaciecheaderisconoecompranoilserviziopotrannoaccedereconcollegamentidedicati.

Regis S.r.l.

Sintesi del programma di innovazioneLapropostaprogettualedell’aziendaRegisS.r.l.,sibasasullaprogettazioneerealizzazionediunapressameccanicaperlostampaggiodianellibattistrada.L’attualeprocessoproduttivo,inesserepressolemaggioriaziendechesioccupanodistampaggiafreddodianellibattistradaperusomedioepesante,prevedel’utilizzodiunapressacentripetache,nonostanteimpieghiunatecnologiaconsolidataneglianni,nonèesentedalimitazioni.Talilimitazionisiriflettonoine-vitabilmentesullaqualitàdelprodottofinale,inficiatodaunanonsistematicariproducibilità/qualitàdelprocessostesso.

ObiettiviMigliorarelaqualitàdelprodottofinale,garantendounariproducibilitàelevatissimadelpro-cesso di stampaggio, sfruttando un innovativo sistema dimovimentazione dei settori portastampo.

Agierre S.a.s.

Sintesi del programma di innovazioneL’aziendaAgierreS.a.s.operanelcampodellarealizzazionediinnovativesoluzionitecnologi-cheperleindustriechimicheefarmaceutiche,conparticolareriferimentoallaprogettazioneerealizzazionediimpiantiperildosaggiodellepolveri.IlprogettoPOLARIZZATOREMAGNE-TICOMODULAREconsistenellosviluppodiundispositivoperl’eliminazionedelcalcaresulletubazionidell’acquaemiraallo sviluppodiunbrevettodepositatodal titolaredell’azienda.L’obiettivoèmassimizzareglieffettigeneratida“magnetipermanentiaterrerare”,partendodaapplicazionitecnologichenote,ilcuiprincipioispiratoresibasasulfattocheilpassaggiodeisalimineralidiscioltietrasportatidaunfluidoinpressioneattraversouncampomagneticodi

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forteintensitàdàluogoadunaaccelerazioneespostamentodegliioniche,pereffettodell’ec-citazionedelcampostesso,evital’aggregazionedellestruttureingrossiagglomeratichecau-sanolaproduzionediincrostazionisulletubature,lasciandoalcontempoinalteratol’equilibriochimicodell’acqua.Ildispositivodarealizzaresubrevettodell’azienda,partendoquindidaunatecnologianota,fondalasuainnovativitànellacapacità,aparitàdilunghezza,dimoltiplicareper10voltelasuperficieacontattoconilcampomagnetico,lavorandosuldiametrointernoedesternodelmagnete.

ObiettiviRealizzare un dispositivo capace di eliminare il calcare sulle tubazioni dell’acqua, evitandol’impiegodiagentichimicidisincrostanti,aggressiviedinquinanti.

Di Cosimo S.p.a.

Sintesi del programma di innovazioneL’aziendaDiCosimoS.p.a.intendeproporreunnuovosistemadistributivoperilvinosfuso.Ilsistemasidistingueràrispettoalleattualisoluzionigiàpresentisulmercatopertreaspettifon-damentali:utilizzodimaterialiinnovativiperlacomposizionedeiserbatoi;utilizzodell’azotoperilriempimentodeiserbatoi;utilizzodiunsistemadilavaggioasferacapacedigarantireunabuonapuliziadeiserbatoi.UlteriorenovitàintrodottadallapropostaprogettualedellaDiCosimoS.p.a.consistenellarealizzazionedicontenitorida3–5litridivino,chegarantisconounamiglioreconservazioneelagiustatemperaturaperladegustazionedelprodotto,chepo-trannoesserefornitialconsumatoreincomodatod’usogratuito.Unavoltarealizzatoilprogrammadiinnovazionesaràcostituitounpuntovenditaprototipalecheconsentiràalconsumatore,comegiàstaaccadendoperillatteedicereali,l’opportunitàdicreareunblendpersonalizzato.

ObiettiviAumentareilpropriofatturatoedaggredireilmercatodellagrandedistribuzione,soprattuttotramitelarealizzazionedipropripuntivendita.ilsistemadistributivoperilvinosfusoandràamigliorarel’impattoambientalegeneratodallebottigliedivetrocontenentiilvino.

Omega Filters S.r.l.

Sintesi del programma di innovazioneIlprogettoscaturiscedallaproblematicalegataallosmaltimentodeifiltriaria/motoredapartedell’utilizzatorefinale.LaOmegaFiltersS.r.l.haquindiideatouninnovativometododidestrut-turazionedelfiltrochepresentailvantaggiodiagevolare:ilclientenellosmaltimentodeifiltriesausti,conconseguenteriduzionedeicosti;l’azienda,potràinfattirecuperareeriutilizzarelestrutturemetallichedelfiltro.Taleprocessodidestrutturazionesufiltriesausticonsentiràquindiilrecuperodipartistrutturalinondeperibili,comelaretemetallicaedifondellimetallici,che

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Sintesi dei Progetti di Innovazione Ammessi AIDA 2009 57

possonoessereriutilizzatinelprocessodiproduzionedinuovifiltri.Aseguitodistudidifattibilitàtecnico/economica,l’aziendastessasioccuperàdelritirodeifiltrimotorepressoilclienteinunraggiodiazionedicirca70kmdallapropriaubicazione(Anagni).

ObiettiviRecuperodellepartistrutturalinondeperibilidivecchifiltri,chepotrannoessereriutilizzatenellafasediproduzionedinuovifiltri,conrisparmiointerminieconomiciebeneficiinterminidiimpattoambientale;fidelizzareedaumentareilparcoclienti,soprattuttotramiteilserviziogratuitodiritirodeifiltriesausti.

ElettroRailS.r.l.

Sintesi del programma di innovazioneL’aziendaElettroRail S.r.l. operanel settoredell’industriametalmeccanica enell’ambitodelBandoAIDAintenderealizzarelaprogettazionediunconvertitoredc/acperlampadeafluore-scenzaperimpiegoferro-tranviariobasatosutecnologiaSMD.Questoconsentiràdirealizzareunainnovazionetecnologicanell’ambitodellaproprialineadiproduzionedicircuitielettronici.Attualmente,tuttigliapparatiprodottidaElettroRailsonoprodotticontecnologiatradizionale,conl’utilizzodicomponentididimensionida5a8voltepiùgrandidegliattualicomponentiusati dallamaggior parte dei produttori a livellomondiale. L’utilizzo della consolidata tec-nologiaSMDconsentirebbedi:miniaturizzaretutti icomponentielettronici,automatizzareevelocizzareleproceduredimontaggio,ridurregliscartipererratomontaggiodicomponenti,montareicomponentisuentrambelefaccedelcircuitostampato,effettuareproduzionidisi-stemidiilluminazioneaLED.

ObiettiviSoddisfareunmercatocaratterizzatodaesigenzesemprepiùrestrittiveedallapresenzadiunaforteconcorrenzaalivellomondiale.Conl’innovazionedeiprodottiedelprocessoproduttivo,ottenuti riprogettando icircuiti stampati inbaseallanuovatecnologia,econunaadeguataistruzione del personale addetto, la Elettro Rail consoliderà la propria posizione nel campodell’industriametalmeccanica.

S.T.I. Sviluppo Tecnologie Industriali

Sintesi del programma di innovazioneLapropostaprogettualedell’aziendaS.T.I.S.r.l.nascedallanecessitàdirealizzaredelleverifichenondistruttivesudispositividisicurezzadautilizzareinambitoindustrialeenecessarieperlacertificazioneCE.L’obiettivoèquellodipoterrealizzarepiùtipologiedicontrollicontem-poraneamente attraverso un unico dispositivo (apparecchiatura). Verrà quindi realizzato unprototipoingradodirilevareindiversipunti(inbaseadeterminatecoordinate)suldispositivodisicurezzavaloridi:pressione;angolodiincidenza;livellodiumidità;temperatura.Ilpro-

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gettosiinseriscenell’otticadellestrategiechemiranoallariduzionedeirischisuIlemacchine.IdispositividiprotezionesensibilinonsifrappongonofisicamentetralafontedipericoloeIepersone(rilevanosololapresenzadell’operatore).Essisvolgonolapropriafunzionedibarrieraintrinseca ponendo in campo la propria “sensibilità”.Occorre quindi essere sicuri della lorocorrettafunzionalità.

ObiettiviConsentiredieffettuaredelleagevolierealistichesimulazionisulleapparecchiaturedisicurezzamesseaprotezionediapparecchiatureindustrialienecessarieperlacertificazionedellestesse.L’obiettivoèdiinnovarelagammadeiserviziofferti,dateIenecessitàpresentinelsettored’in-tervento.

BCM Power and Tools S.a.s.

Sintesi del programma di innovazioneIlprogrammadiinnovazionepropostodall’aziendaBCMPowerandToolsconsistenellostu-dioeprogettazionedimotoribrushlessminiaturizzatideltipoout-runner(conrotoreesternorispetto agli avvolgimenti) per applicazioni industriali e commerciali caratterizzate da bassiconsumi,buonaaffidabilitàebuonacoppia.Inparticolare,sivoglionoottimizzareletecnichedidimensionamentoelettrico,magneticoetermicodelprodotto.Possibiliapplicazionidimer-catopotrebberoessereglielettroutensiliabatteria,imezzidilocomozioneleggeracomebiciemonopattini,imezzidilocomozioneperdisabili,ecc.Lacaratteristicainnovativadelprogettoconsistenelmettereadisposizionequestimotoriperprogettistiedaziendechenecessitanodiprestazioninettamentesuperioriinterminidiaffidabi-lità,durata,potenzaeconsumirispettoaiconcorrentimotoriaspazzolefinoadoggiutilizzati.Nellospecificol’aziendaintendeincentrareilprogrammadiricercasullosviluppodiunprimoesemplareprototipaledaimplementaresumacchineutensiliabatteriaperl’inserimentodiri-vettiedinserti.

ObiettiviL’azienda intende consolidare la sua presenza nel campo di appartenenza e rispondere alleesigenzediunsettoreincontinuaevoluzione.L’aziendavorrebbeinoltre,aumentareilproprioknowhowprogettualealfinedipoterrealizzaresemprepiùsoluzioniadhocsucommissione.

Microme.s S.r.l.

Sintesi del programma di innovazioneL’aziendaMICROME.SS.r.l.èdaanniimpegnatanell’ambitodellaricercaedellosviluppodiprotesiumane.Intaleambitol’aziendastasviluppandounprogettodiricercacheprevedelosviluppodiunnuovosistemamanoartificialerobotizzatadapotercollegaresuattacchipro-tesiciintegratinell’ossodelbraccio.Taleprotesiroboticasimuleràimovimentiprincipalidella

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manoelepreseprincipalidellastessa.All’internodiquestaprogettualitàpiùampial’aziendaintende,nell’ambitodelbandoAIDA,svilupparelasolapartemeccanicael’attuazionesperi-mentalediunprimoprototipoagrandezzanaturaledellamanoatredita.

ObiettiviUsodellatecnologiaroboticaperrisolvereilproblemadimanipolazionediprotesidellamano;progettazione incentrata sulla leggerezza, sul confort e sull’alta manipolabilità della protesi;integrazioneconunprecedenteprogettodiagganciodirettodiprotesisull’ossodelbraccio.L’in-terventopermetteràdirealizzareunostudiodelletematichedelprogettoelaprototipazionediunprimosistemanecessarioperrealizzaretuttiitestdimobilitàedefficienzadellaprotesirobotica.

Domolignea S.r.l.

Sintesi del programma di innovazioneL’ideaprogettualedellaDomoligneaS.r.l.consistenellaprogettazioneerealizzazionediparetiesolaicompostidapannellirealizzatitramitel’incollaggiodistratiditavoleincrociate,sistemagiànotocomeXLAM(crosslaminatedtimber).IlsistemaXLAM,basatosupannellilamellaridilegnomassiccioastratiincrociatiènatoinGermaniamenodidieciannifa.Questatecnicacostruttivasibasasull’utilizzodipannellilamellaridilegnomassicciodispessorevariabiledai5ai30cmrealizzatiincollandostratiincrociatiditavoledispessoremediodi2cm.Ipannellivengonopoitagliatiasecondadelleesigenzearchitettoniche.

ObiettiviLa realizzazionedi prodotti con sistemaXLAM rappresentaquindi labasedi partenzaperl’iniziodiun’attivitàdiricercalegataall’innovazionediprocesso,conloscopodirealizzareunprodottoXLAMventilato.

CRF Cooperativa Ricerca Finalizzata

Sintesi del programma di innovazioneLapropostaprogettualepresentatasulBandoAIDA2009hacomescopolatracciabilitàisotopicadellafilieravitivinicoladiun’areaediun’aziendacampione,realizzandounmodelloidentifica-tivoedicertificazionedioriginedelvino.NellosviluppoditaleprogettoCRFsiavvarràdellacollaborazionediMassaSpin-offedelCNR–IstitutodiGeoscienzeeGeorisorsediPisa.Illa-boratorioCRFsioccuperàdiacquisiredati,effettuaremisurazionierealizzareicampionamentisullaspecificarealtàterritorialeeditrasferirliaMassaSpin-offeCNRdiPisacherealizzerannoledeterminazioniisotopicheelalorointerpretazioneconadeguatimodellivalidati.Ilcontrolloanaliticoacampionenecessitanonsolodiunacaratterizzazionedelprodottomaanchedelle“condizionialcontorno”cheloinfluenzano.Latracciaisotopicarappresental’improntadigitaledelprodottoedeveessere:oggettiva,dettagliata,ripetibileesoprattuttospecifica.

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ObiettiviL’obiettivodelprogettorisultaesseremoltoambiziosoperchéconsisteinunapprofonditocon-trollocheoggitrovaragionenellagaranziadioriginediprodottidivalorecommercialeelevato,comeadesempioilvinodiqualità.Irapportiisotopicisulprodottofrescoe/olavorato-la“trac-ciabilitàisotopica”-completanoilquadrofornitodall’analisideicostituentichimicimaggiorieintracciaperindividuarel’areageograficaancheristrettadiprovenienzadelprodotto.

In.Eco. S.r.l.

Sintesi del programma di innovazioneLacostituendasocietàIN.ECO.S.r.l.intenderealizzareunsistemaperlacotturadeglialimentichehailvantaggiodimantenerelatemperaturacostante(circa90°)all’internodellacameradicottura,conconseguenterisparmioenergeticoeconservazionedelleproprietàorganoletti-chedeicibi. Ilprogrammadiinnovazionepartiràconlafasediprogettazionedelcoperchiodaimpiegareperlacotturadeicibi:oltreallasceltadeimaterialipiùadatti,l’attenzionesaràfocalizzatasullostudiodiun’impugnaturaergonomicacherendasempliceecomodol’usodelprodottoall’utilizzatorefinale.Ilprototiporealizzato,saràsottopostoaprovesiadurantelafasedicottura,perlaverificadelmantenimentodellatemperaturacostante,siaalterminedellacot-tura,perilcontrollodelleproprietàorganolettichedeicibi.Ilsistemasaràoggettodidomandadibrevetto.

ObiettiviIndustrializzazionedelprocessodiproduzionedelsistemadicotturacostituitodall’innovativocoperchiochegarantisceunatemperaturadicotturacostanteedilrispettodelleproprietàor-ganolettichedeicibi.L’aziendamiraadistribuireilproprioprodottoattraversolaGDO(grandedistribuzioneorganizzata).

Arken S.p.a.

Sintesi del programma di innovazioneLapropostaprogettualedellaArkenconsistenell’ottimizzazionedell’impiantodistampaggiorotazionalegiàutilizzatoperprodurremanichini,bustietorsi.Lostampaggiorotazionaleèunprocessotecnologicochepermettediprodurrecorpicaviinunsolopezzosenzanecessitàdisaldatureeconsente,inoltre,diottenerepezziprividitensioniinterneeconspessoreuniforme.Il programmadi innovazionedell’azienda sarà costituitodalle seguenti fasi: studio, proget-tazioneerealizzazionedisistemidiancoraggioperl’apertura/chiusuradeglistampi;studioerealizzazionediinsertiperaumentarel’utilizzazionedeglistampi;studioeprogettazionedelleoperazionidicaricadellepolveritermoplasticheutilizzatenelprocessodistampaggioeottimiz-zazionedellayoutnellafasedimovimentazionedeiprodotti.

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ObiettiviL’aziendapuntaarimanereleaderdelsettored’interesse.LaArkenS.p.a.hasempreinvestitoinricercaesviluppoedintendequindibrevettareirisultatiottenutinellefasidiattuazionedelprogetto,incrementandoilnumerodibrevettidicuiègiàinpossesso.

Polselli S.p.a.

Sintesi del programma di innovazioneLaPolselliS.p.a.,aziendaleadernelsettoremolitorio, intenderealizzareunnuovoprodotto,denominatoFarinaperpastellaFish&Chips,aventecaratteristicheorganoletticheestrutturalitalidaessereimpiegatonellafritturadideterminatielementiincondizionidicotturastandar-dizzate.Inparticolareilprogettoprevede:l’individuazionedellefarineadatteallaproduzione;l’analisidellecapacitàdiassorbimentodiH2O;lostudiodellastrutturaingradodicoprirelematrici;l’esattaindividuazionedelgradodicolorazionedellafrittura;l’analisichimico-fisichedellefarinedopoproveempiriche;laricercadipolverilievitantiadatteperraggiungerelalievi-tazionerichiesta;controlliedanalisisullashelf-life;l’individuazionediimballiadatti.L’aziendaintendequindiporreinessereunpreparatobaseperlarealizzazionedellafrittura,edinparti-colareunamisceladiingredientiperprodurrelac.d.pastella(BatterFlour).

ObiettiviRealizzare la Farina per pastella Fish& Chips per essere maggiormente competitivi, dandomaggiorspessoreallapresenzaaziendaleneimercatiesterieconsentendoledientrareinambitiinternazionalichefinoadoralesonopreclusi.

Mecal S.r.l.

Sintesi del programma di innovazioneProgettazione,implementazioneemessainoperadiunacentraletermicadigestionedelpro-cessodistampaggiodimaterialicompositi.Poichèilprocessodipolimerizzazioneconsentedigestiretramiteunainterfacciaprogrammabileigradientiditemperaturaperglistepdiriscalda-mento,mantenimentoeraffreddamentodiparticolariincomposito,l’aziendaintenderealizzareunimpiantoperlarealizzazionediciclitermiciapiùsegmenti,attraversolatermoregolazionedelsistemaconresistenzeelettricheeoliodiatermicoconl’ausilioditermocoppietipoJ.Perpoterimplementareilprocessodipolimerizzazionedeimaterialicompositi,l’aziendaacquisteràlacentraletermicadigestionedelprocessoedilnecessarioknowhowperilcorrettoimpiegodellastessa.Siprocederà,inoltreallaqualificadeiprodottirealizzati,secondolespecifichedet-tatedalcliente,eallamessaaregimedellaproduzione.

ObiettiviMigliorare l’organizzazionedel lavoroe ridurreconsiderevolmentesia i tempiche icostidiproduzione.Migliorarelaqualitàdelprodotto,attraversoilcontrollodelprocessoproduttivo.

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1 PREMESSA

1.1 Introduzione

LeImprese,indipendentementedall’esseregrandiopiccole,siconfrontanosemprepiùfrequentementeconiltemadellainnovativitàperviadellaturbolenzadeimercatiedell’accelerazionedelledinamichecompetitive.Peraveresuccessonellungoperiodo,un’aziendadeveessereingradodioffrireunnumerosempremaggiorediprestazioninuove,qualitativamentemigliori,complesseeindividuali.Acausadelcambiamentocontinuodelleesigenzedeiclientiedellaconcorrenzatraleaziende,laqualitàdell’in-novazioneintrodottadivieneilfattoreprincipaledidiscriminazionetrasuccessoedinsuccessodiun’impresa.L’innovazionepuòquindiesserevistacomel’artedicombinareideeeconoscenzeconlafacoltàdiposizionaresulmercatoiprodottieiservizicreatiinmodoredditizio.Ifattoriimportantiperpotercrearetaleprofittosono:• riconoscimentotempestivoditendenze,evoluzioniecambiamentinelmercato,• riconoscimentorapidodelleesigenzedeiclientiereazionetempestivaeorientataallasoluzionedeiproblemi,• padronanzadellenuovetecnologie.

Difficilmenteperòleaziende,soprattuttoquellepiccole,riesconoadaffrontareunasfidacosìimportanteeperuntempomoltolungocontandoesclusivamentesulleproprieforze,senzaricorrereaformediaiutoesterne.Unaaziendachevuoleessereinnovativadevetenercontodialcunipresuppostifondamentali,quali:1. Errori: daglierroriodai“pericoliscampati”sipuòimpararemolto,masoloseessivengonopresentatiaper-

tamenteesenzasanzionieselecausevengonoanalizzateliberamente.Glierroridevonoservirepertrovaresoluzionienoncolpevoli.

2. Propensione al rischio: leinnovazionisonolegateadunelevatotassodirischiod’erroreed’insuccesso.Senzalapropensionealrischiononvipuòesserealcunainnovazione.Seall’impresamancaunaculturadell’erroreedelrischio,icollaboratorisarannosempreinbilicofrapossibilitàesicurezza,finendocosìperagireinmodopocopropensoalrischioediconseguenzarisultandopocoinnovativi.

3. Condizioni quadro: un’impresainnovativamotivaipropricollaboratoriatrovareproposte,ideeesoluzioni,chevengonopoiresepubbliche.Solitamenteciònonavvieneacausadeibudgetristrettidelleaziende.Laconseguenzaècheicollaboratorifinisconosolitamenteperpuntaresullasicurezza,rifiutandoillavorosup-plementare.

Molteaziendedecidonodinoninvestirenell’innovazionepoichéessageneraunatipicasituazionedifallimentodelmercato.L’impresainnovatricenonriescemoltospessoasfruttarecompletamenteibeneficieconomicide-rivantidall’innovazioneintrodottaacausadellascarsaappropriabilitàdeirisultati,eciòdeterminaunridottoincentivoadinvestireinnuoveiniziative.Ciòèdovutoalfattocheunavoltaresapubblicalaconoscenza(diunnuovoprodottooprocessoproduttivo),essarisulteràdisponibileatutteleimprese,lequalipotrannoimitarlaottenendounbeneficiosenzasostenerecostielevati.

1.2 Motivazioni

QuestaindagineèincentratasullavalutazionedellapotenzialicapacitàinnovativedellePMI(PiccoleeMedieImprese)dellaprovinciadiFrosinone.EssaèstataavviatapartendodallaconsiderazionechelePMIpresentinelterritoriofrusinate:

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1. hannodifficoltàasvilupparerapportisistematiciconilsistemaprovinciale,regionaleenazionaledisupportoall’innovazionetecnologica,chenormalmenteèavvertitocomedistanteperstrategie,linguaggio,metodidilavoro,tempieobiettivi.Esseaccedonoall’innovazioneattraversol’acquistodimacchinarie l’utilizzodeirelativiservizipostvendita,oppure,attraversoilricorsoaconsulentiperlasoluzionediproblemispecifici.Ladomandad’innovazionediquesteimpresestentaamanifestarsierestacosìimplicita(diconseguenzaandreb-berocreateformuledianimazione,sensibilizzazioneeformazionecheriescanoadinnescarerealiprocessidicooperazionetralestrutturediricercaeleimprese);

2. sonocaratterizzatedaunadifficilecondizionefinanziariaedhannodifficoltàa investireeconsolidare lapropriapresenzasulmercato,che,legataapochiclienti,ènormalmentedebole(andrebbero,quindipotenziatestrutturediincubazioneeaccelerazione,mirateanchealsostegnodispin-offdiorganismidiricerca);

L’attivitàdiindagineèscaturitanell’ambitodellaormaipluriennalecollaborazionetralaCameradiCommerciodiFrosinoneeilParcoScientificoeTecnologicodelLazioMeridionale-Pa.L.Mer.intemadiinnovazioneetra-sferimentotecnologicoesiponecomeobiettivoquellodivalutarelapredisposizioneeprontezzadellePMIdellaprovinciadiFrosinoneasviluppareprogettidiricerca,innovazioneetrasferimentotecnologico.L’intentodiquestolavoroèproprioquellodifotografarelostatodellePMIappartenentialterritoriodellaPro-vinciadiFrosinonedalpuntodivista innovativo,ediverificarequalipolitichepossonoessere introdottesulterritorioperfavoriresialosviluppodelprocessoinnovativosiailtrasferimentotecnologico.Ilprogettonascecomeprosecuzionediprecedentiattivitàdiricerca,quali:• Anno 2003: indagine condottadaPa.L.Mer.,UniversitàdegliStudidiCassino eConfindustriaFrosinone

“sull’impiegodiICT(InformationandCommunicationTechnology)”pressogliEntilocalidellaprovinciadiFrosinoneepressole impreseassociateaConfindustriaFrosinone.TaleattivitàportòallacreazionediunCentrodiEccellenzanelsettoredell’ICT(ICTdemolab).

• Anno 2009: indaginecondottadaPa.L.Mer.ed InnovaFrosinone (AziendaspecialeServizieFormazionedella Camera di Commercio Frosinone) - “PMI ed InformationCommunication Technology: da problemainfrastrutturaleafattoreculturale”.

2 LEGENDA – GLOSSARIO

AiutiQualsiasimisuracherispondaatuttiicriteristabilitiall’articolo87,paragrafo1,deltrattatoCEsugliaiutidistato.

Anticipo rimborsabilePrestitoafavorediunprogettoversatoinunaopiùrateelecuicondizionidirimborsodipendonodall’esitodelprogettodiRSI.

Capitale di espansioneFinanziamentoconcessoperlacrescitael’espansionediunasocietàchepuòomenoandareinparioprodurreutile,alloscopodiaumentarelacapacitàproduttiva,favorirelosviluppodiunmercatoodiunprodottoofornirecapitalecircolanteaggiuntivo.

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Capitale proprio (equity)Quotadipartecipazioneinun’impresa,rappresentatadalleazioniemessepergliinvestitori.

CITTCentriperl’innovazioneediltrasferimentotecnologico.

Fondo AIDAIlFondoAIDAagevolaleaziendechevoglianorealizzareprogrammiedattivitàtalidainnalzareilloropoten-zialedicrescitaattraversoilsostegnoallepolitichediinnovazionedelprocessoproduttivoedelprodotto.Leagevolazionipossonoriguardare:laricercaapplicataascopoprecompetitivo,iltrasferimentodiconoscenzeedinnovazioniscientifiche(attraversounTechnologyTeam),l’acquistodibrevettiepacchettitecnologiciperrisolvereproblemiriguardantiiprocessiproduttiviol’applicazioneadettiprocessidirisultatigiànoti.

Grandi impreseImpresechenonrientranonelladefinizionedipiccoleemedieimprese.

ICTInformationandCommunicationTechnology,(Tecnologiadell’InformazioneedellaComunicazione).Insiemedistudio,progettazione,sviluppo,implementazione,supportoegestionedeisistemiinformativicomputerizzati,conparticolareattenzionealleapplicazionisoftwareedaicomponentihardwarecheleospitano.Ilfineultimodell’ICTèlamanipolazionedeidatitramiteconversione,immaganizzamento,protezione,trasmissioneerecuperosicurodelleinformazioni.

Impresa destinatariaImpresaincuiuninvestitoreounfondodiinvestimentovalutinodiinvestire.

Innovazione del processoApplicazionediunmetododiproduzioneodidistribuzionenuovoosensibilmentemigliorato(inclusicambia-mentisignificativinelletecniche,nelleattrezzaturee/onelsoftware).

Innovazione organizzativaApplicazionediunnuovometodoorganizzativonellepratichecommercialidell’impresa,nell’organizzazionedelluogodilavoroonellerelazioniesternedell’impresa.

Intensità di aiutoImportolordodell’aiutoespressoinpercentualedeicostiammissibilidelprogetto.Tuttiivaloriutilizzatisonoallordodiqualsiasiimpostaoaltroonere.

Messa a disposizioneAssunzionetemporaneadipersonaledapartediunbeneficiarioduranteundeterminatoperiodoalloscaderedelqualeilpersonalehadirittodiritornarepressoilsuoprecedentedatoredilavoro.

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La Capacità Innovativa delle Piccole e Medie Impresedella Provincia di Frosinone 67

Organismo di ricercaSoggettosenzascopodilucro,qualeun’universitàounistitutodiricerca,indipendentementedalsuostatusgiuri-dicoofontedifinanziamento,lacuifinalitàprincipaleconsistenellosvolgereattivitàdiricercadibase,diricercaindustrialeodisvilupposperimentaleeneldiffonderneirisultati,mediantel’insegnamento,lapubblicazioneoiltrasferimentoditecnologie.Tuttigliutilisonointeramentereinvestitinelleattivitàdiricerca,nelladiffusionedeilororisultationell’insegnamento;leimpreseingradodiesercitareun’influenzasusimileente,adesempioinqualitàdiazionistiomembri,nongodonodialcunaccessopreferenzialeallecapacitàdiricercadell’entemede-simonéairisultatiprodotti.

Pa.L.Mer. ParcoScientificoeTecnologicodelLazioMeridionale.Società,aventecomeprincipalefinalitàl’individuazionedisoluzioniperlosviluppo,l’innovazioneediltrasferimentotecnologicoperleimpresedelterritoriodiriferimento.

Personale altamente qualificatoRicercatori,ingegneri,progettistiedirettorimarketing,titolaridiundiplomauniversitarioedotatidiun’esperienzaprofessionaledialmeno5anninelsettore.Laformazioneperildottoratovalecomeesperienzaprofessionale.

PMIMicro,piccolaemediaImpresa.“Lacategoriadellemicroimprese,dellepiccoleimpreseedellemedieimprese(PMI)ècostituitadaimpresecheoccupanomenodi250persone,ilcuifatturatoannuononsuperai50milionidieurooppureilcuitotaledibilancioannuononsuperai43milionidieuro”(estratto dell’articolo2dell’allegatoallaraccomandazione2003/361/CEentratainvigoreil1°gennaio2005).

Poli d’innovazioneRaggruppamentidiimpreseindipendenti—«start-up»innovatrici,piccole,medieegrandiimpresenonchéorgani-smidiricerca—attiviinunparticolaresettoreoregioneedestinatiastimolarel’attivitàinnovativaincoraggiandol’interazioneintensiva,l’usoincomunediinstallazionieloscambiodiconoscenzeedesperienze,nonchécontri-buendoinmanieraeffettivaaltrasferimentoditecnologie,allamessainreteealladiffusionedelleinformazionitraleimpresechecostituisconoilpolo.

Private equityInvestimentonelcapitalepropriooinquasi-equitydisocietànonquotateinborsa,compresoilventurecapital.

Quasi-equityStrumentifinanziariilcuirendimento,percoluichelidetiene,sibasaprincipalmentesuiprofittiosulleperditedell’impresadestinatariaechenonsonogarantitiincasodicattivoandamentodelleimprese.

Regime di aiutiAttoinbasealquale,senzachesianonecessarieulteriorimisurediattuazione,possonoessereadottatesingolemisurediaiutoafavorediimpresedefinitenell’attoinlineageneraleeastrattaequalsiasiattoinbasealqualel’aiuto,chenonèlegatoaunospecificoprogetto,puòessereconcessoaunaopiùimpreseperunperiododitempoindefinitoe/operunammontareindefinito.

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Ricerca di baseLavorisperimentalioteoricisvoltisoprattuttoperacquisirenuoveconoscenzesuifondamentidifenomeniedifattiosservabili,senzachesianoprevisteapplicazionioutilizzazionipratichedirette.

Ricerca industrialeRicercapianificataoindaginicritichemirantiadacquisirenuoveconoscenze,dautilizzarepermettereapuntonuoviprodotti,processioserviziopermettereunnotevolemiglioramentodeiprodotti,processioserviziesistenti.Essacomprendelacreazionedicomponentidisistemicomplessi,necessariaaifinidellaricercaindustriale,inparticolareperlavalidazioneditecnologiegeneriche,adesclusionedeiprototipi.

Seed capitalFinanziamento,primadellafasestart-up,concessoperstudiare,valutareesviluppareunprogettoiniziale.

Start-up capitalFinanziamentoconcessoaimpresechenonhannoancoravendutoilproprioprodottooservizioalivellocom-mercialeenonstannoancoragenerandoprofitto,perlosviluppodelprodottoelacommercializzazioneiniziale.

Strategia di uscitaLiquidazionedipartecipazionidapartediunfondodiventurecapitalodiprivateequitysecondounpianoin-tesoadottenereilmassimorendimento,compreseiltradesale(venditacommerciale),ilwrite-off(liquidazione),ilrimborsodiazioniprivilegiate/prestiti,lavenditaadunaltroinvestitoreincapitaledirischio,lavenditaadun’istituzionefinanziariaelavenditamedianteoffertapubblica,compreseleoffertepubblicheiniziali.

Sviluppo sperimentaleAcquisizione,combinazione,strutturazioneeutilizzodelleconoscenzeecapacitàesistentidinaturascientifica,tecnologica,commercialeealtro,alloscopodiprodurrepiani,progettiodisegniperprodotti,processioservizinuovi,modificatiomigliorati.Puòtrattarsianchedialtreattivitàdestinatealladefinizioneconcettuale,allapiani-ficazioneealladocumentazioneconcernentinuoviprodotti,processieservizi.Taliattivitàpossonocomprenderel’elaborazionediprogetti,disegni,pianiealtradocumentazione,purchénonsianodestinatiausocommerciale.

3 RIFERIMENTI

[1] Rapportosullabandalarganelleimpreseenellescuoleitaliane–Osservatoriobandalarga–between2007.[2] Ricercasull’impiegodiICTpressoleimpreseassociateall’UnioneIndustrialidiFrosinone-QquaternariaFita,

Confindustria,marzo2003.[3] PMIedInformationCommunicationTechnology:daproblemainfrastrutturaleafattoreculturale–Innova

FrosinoneePa.L.Mer.,gennaio2009.[4] LacapacitàinnovativadellePiccoleeMedieImpresedelLazio–“Accordiperl’innovazionetralePMIetrale

PMI,leUniversitàeicentridiricerca”–LuissBusinessSchool,DivisioneRicercaeConsulenza:GuidoCarli,settembre2006.

[5] “Categoriediaiuticompatibiliconilmercatocomuneinapplicazionedegliarticoli87e88deltrattato(re-golamentogeneralediesenzionepercategoria)”–REGOLAMENTO(CE)N.800/2008DELLACOMMISSIONE

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(GazzettaUfficialedell’UnioneEuropea)-6agosto2008.[6] “Disciplina Comunitaria in materia di aiuti di stato a favore di ricerca, sviluppo e innovazione (2006/c

323/01)”–GazzettaUfficialedell’UnioneEuropea–30dicembre2006.[7] “LanuovadefinizionediPMI”–PubblicazionidellaDirezioneGeneraleperleImpreseel’Industria–gennaio

2005.

4 METODOLOGIA DELLA RICERCA

4.1 Interviste

L’indaginestatisticaèstatacondottaintervistando,tranovembre2009egennaio2010,leimpreseinunnumeroparia56.LeaziendeselezionatesonostatetuttedellePMI(siriportadiseguitol’elencocompletodelleaziendechehannopartecipato–vedipar. 4.3).Leintervistesonostateprecedutedaduefasi:1. unaprimafasedipredisposizionediundocumentodiindagine(questionario)perlarilevazionedelleattitu-

dinidellePMIdellaProvinciadiFrosinoneall’innovazioneedallacollaborazioneperl’innovazione;2. unasecondafasediselezionediuncampionesignificativodiaziendeappartenentiallePMIacuisottoporre

ilquestionariodiindagine.

Inparticolaresonostatiintervistati,incolloquidiretti,gliimprenditorioireferentiaziendali:1. delleaziendechehannopresentatodomandaperilfondoAIDAperl’anno2009echehannosuperatolaprima

fasediselezione(inunnumeroparia44),attraversolasomministrazionediunquestionariobreve;2. delleimpresechesonostatefinanziateavaleresulFondo“Aida”neglianni2006,2007e2008edicuiprogetti

sonostatirealizzati(inunnumeroparia12),attraversolasomministrazionediunquestionariocompleto.

LavalidazionedituttelefasièstataeffettuatadaunComitatodiespertisulletematichedellaricerca,innovazione,trasferimentotecnologicoesistemiproduttivi.

4.2 Sintesi dei dati

Il seguente rapporto è il risultato delle elaborazioni effettuate sui dati emersi dai questionari compilati dalleaziendeintervistate(appartenentialcampioneconsiderato);essorappresentaunutilestrumentoperpoterevi-denziareilgradodipropensioneversol’innovazionemostratodallePMIdellaprovinciadiFrosinoneeperpoterevidenziaredellepossibiliareediintervento,attraversoattivitàdidiffusioneeditrasferimentotecnologico.

Ildocumentoèarticolatointreparti:1. unaparteintroduttivacontenenteunadescrizionedell’ambitoincuisisvolgel’indaginestatistica;2. unapartedescrittivadellametodologiadilavoroutilizzata;3. unapartedianalisiedisintesideirisultatiemersidallasomministrazionedelquestionariodi indagineal

campioneconsiderato.

Page 72: AIDA Rapporto Innovazione 2010

70

L’analisihacercatodianalizzarel’orientamentodelleimpreseverso:1. gliaccordidicollaborazionequalemodalitàperrealizzareattivitàdiricercaesvilupparemodalitàorganizzative

attraversocuitaliaccordisonoprevalentementeattuaticonattenzioneancheallanaturadeipossibilipartner;2. ledifficoltàdivarianaturacheriduconolarealizzabilitàecomunquel’efficaciadiquestiaccordi;3. leproblematichepiùrilevanticheleimpreseincontranoneiprogrammidiinnovazioneeditrasferimento

tecnologico.

4.3 Elenco aziende intervistate5 STRUTTURADELCAMPIONE

Siriportadiseguitol’elencodelleaziendechehannopartecipato alla realizzazione dell’indagine statisticaattraversolacompilazionedelquestionario:

A.M.EngineeringandIndustrialResearchS.r.l.AgierreS.a.s.AiterS.r.l.ArkenS.p.a.ArsGraphicaTofaniS.r.l.C.M.T.CostruzioniMeccanicheS.a.s.CapocciaS.r.l.CarindS.r.l.CECS.r.l.CentaS.r.l.CliziaConfezioniColorificioCasalplastikS.r.l.CompagniaAlimentareItalianaS.p.a.C.R.F.CooperativaRicercaFinalizzataS.c.CryosystemS.r.l.CSFSistemiS.r.l.DiCosimoS.p.a.DomoligneaS.r.l.ElettroRailR.r.l.EnergieEticheS.r.l.FrosinoneWirelessS.p.a.G.P.R.GranulatiPerlatoRoyalS.r.l.GamConsultingS.a.s.GUESTSTARS.r.l.IacobucciHFElectronicsS.r.l.IacobucciS.p.a.IaquoneS.r.l.IlcoloredelGranoS.c.s.ONLUSIN.ECO.

ISA–InnovazioneSostenibilitàAmbientaleS.r.l.ItalchemicalIndustrialeS.r.l.LaTrattoriadiTestaniGerardoE.C.S.a.s.MecalS.r.l.Microme.sS.r.l.Modelcad–diMarcoZullo&C.S.a.s.ModulpavS.r.l.MondelliGroupS.r.l.OmegafiltersS.r.l.OMETECOfficineMeccanicheeTecnologicheConsorziatePolselliS.p.a.QuattrozetaS.r.l.REGISS.r.l.ReimelGeneralElectricS.r.l.RoboticaB.I.A.S.r.l.S.T.I.–SviluppoTecnologieIndustrialiS.r.l.SalvasTecnoS.r.l.SEBS.a.s.diPalmerinieFattoriniSenecaS.r.l.SeretS.p.a.ServiceandSalesS.r.l.SolekoS.p.A.SoluzioniPlasticheVittoriaS.c.p.aTaratureS.r.l.TecnoCosmanS.r.l.TerreviveS.r.l.TestaniPasqualinoS.r.l.TirrenoMarmiS.r.l.

Page 73: AIDA Rapporto Innovazione 2010

R A P P O R T O I N N O V A Z I O N E2 0 1 0 AIDA

La Capacità Innovativa delle Piccole e Medie Impresedella Provincia di Frosinone 71

5 STRUTTURADELCAMPIONE

Ilcampionealqualeèstatosottopostoilquestionariodiindaginestatisticaèstatocreatoconsiderandoesclusi-vamentePMIappartenentiaidiversisettorieconomici(industria,artigianato,commercio,servizi,etc.),suddiviseperdimensioneeperareageografica,tenendopresenteilseguentecriterio:Dimensione:• microimpresa:da0a10dipendenti;• piccolaimpresa:da11a50dipendenti;• mediaimpresa:da51a250dipendenti.

Areageografica:• Cassino;• Frosinone;• Sora;• Anagni.

Irisultatidelleelaborazionideiquestionaricompilatihannoportatoallasuddivisionedelcampionerispettiva-menteperareageograficaepercategoriadimensionalediappartenenza,comedescrittoneiseguentigrafici(sivedanoFigura1eFigura2).

DIMENSIONE

Micro 46,4%Piccola 42,9%Media 10,7%

Figura 1: Suddivisione del campione statistico per dimensione

0%

12,5%

25,0%

37,5%

50,0%

Micro Piccola Media

10,7%

42,9%46,4%

Page 74: AIDA Rapporto Innovazione 2010

72

AREA GEOGRAFICA

Cassino 14,8%

Frosinone 38,9%

Sora 27,8%

Anagni 18,5%

Figura 2: Suddivisione del campione statistico per area geografica

5.1 Considerazioni sulla struttura del campione

Ilcampioneècomposto,peril38,9%daimpresechehannosedeoperativaaFrosinone,il27,8%aSora,il18,5%adAnagniedil14,8%aCassino.Il46,4%delcampioneappartieneallamicroimpresa,il42,9%allapiccolaimpresaedil10,7%allamediaimpresa.

6 RISULTATI

L’obiettivodelpresenteparagrafoèquellodifornireunquadrodettagliatosullapredisposizionedellepiccoleemedieimpresedellaprovinciadiFrosinoneversol’innovazioneel’instaurazionediaccordiperl’attivazionediattivitàorientateall’innovazioneedallaricercaesviluppo,sullabasedeidatiemersidurantelafasedisommini-strazionedelquestionariodiindagine.Inparticolaresimettonoinevidenzaiseguentiaspetti:A) Propensioneattualeversol’innovazioneelaricercaesviluppodellePMIconsiderate(sivedapar.6.1);B) Orientamentoversolacreazionediaccordidicollaborazionefinalizzatiadavviareattivitàperl’innovazione

ediltrasferimentoditecnologia(sivedapar. 6.2);C) PredisposizionedellePMIadavviaredelleattivitàorientateall’innovazioneediricercaesviluppo;percezione

deibeneficiottenibili(par.6.3).

0%

10,0%

20,0%

30,0%

40,0%

Cassino Frosinone Sora Anagni

18,5%

27,8%

38,9%

14,8%

Page 75: AIDA Rapporto Innovazione 2010

R A P P O R T O I N N O V A Z I O N E2 0 1 0 AIDA

La Capacità Innovativa delle Piccole e Medie Impresedella Provincia di Frosinone 73

6.1 Propensione attuale verso l’innovazione e la ricerca e sviluppo delle PMI della Provincia di Frosinone

a) LasuaAziendasiritieneinnovativa?

COMPLESSIVO

Molto 25,0%

Abbastanza 58,9%

Nonabbastanza 14,3%

Perniente 1,8%

Figura 3: Livello di innovazione delle PMI nel territorio di Frosinone

Per niente

Non abbastanza

Abbastanza

Molto

0% 17,5% 35,0% 52,5% 70,0%

25,0%

58,9%

14,3%

1,8%

19,2%

61,5%

15,4%

3,8%

29,2%

54,2%

16,7%

0%

33,3%

66,7%

0%

0% MediaPiccolaMicroComplessivo

Per niente

Non abbastanza

Abbastanza

Molto

0% 15,0% 30,0% 45,0% 60,0%

25,0%

58,9%

14,3%

1,8%

AGGREGATODATO

Molto Abbastanza Nonabbastanza Perniente

Micro 19,2% 61,5% 15,4% 3,8%

Piccola 29,2% 54,2% 16,7% 0,0%

Media 33,3% 66,7% 0,0% 0,0%

Complessivo 25,0% 58,9% 14,3% 1,8%

Page 76: AIDA Rapporto Innovazione 2010

74

b) InchemodolasuaaziendaharealizzatoorealizzerebbeInnovazioni?

COMPLESSIVO

InvestimentiinricercascientificaeffettuatidirettamenteinAzienda 23,9%

CollaborazioneconEntidiRicerca 19,5%

Collaborazioneconclienti/fornitorifinalizzatiall’innovazione 16,8%

Applicazioneesperienzeeconoscenzematurateall’internodell’Azienda 20,4%

Acquistoimpianti,strumenti,software,tecnologicamenteavanzati 19,5%

Altro 0,0%

DATOAGGREGATO

Complessivo Micro Piccola Media

Investimentiinricercascientificaeffet-tuatidirettamenteinAzienda

23,9% 17,6% 31,1% 23,5%

CollaborazioneconEntidiRicerca 19,5% 25,5% 15,6% 11,8%

Collaborazione con clienti / fornitorifinalizzatiall’innovazione

16,8% 19,6% 15,6% 11,8%

Applicazione esperienze e conoscenzematurateall’internodell’Azienda

20,4% 17,6% 20,0% 29,4%

Acquistoimpianti,strumenti,software,tecnologicamenteavanzati

19,5% 19,6% 17,8% 23,5%

Altro 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%

0%

6,0%

12,0%

18,0%

24,0%

19,5%20,4%

16,8%

19,5%

23,9%

Investimenti in ricerca scientifica effettuato direttamente in Azienda

Collaborazioni con Enti di Ricerca esterni

Collaborazioni con clienti o con fornitori finalizzati all’innovazione

Applicazione delle esperienze e conoscenze maturate nel tempo all’interno dell’Azienda

Acquisto di impianti, strumenti, software, etc.. tecnologicamente avanzati

Page 77: AIDA Rapporto Innovazione 2010

R A P P O R T O I N N O V A Z I O N E2 0 1 0 AIDA

La Capacità Innovativa delle Piccole e Medie Impresedella Provincia di Frosinone 75

Figura 4: Attività di Innovazione

6.1.1 Considerazioni di sintesi e confronto con indagini analoghe

L’indaginecondotta è stata confrontata con idatipubblicatidallaLuissBusinessSchool,divisioneRicercaeConsulenzanell’indaginestatisticacondottanell’anno2006[4],chevalutavalacapacitàinnovativadellePiccoleeMedieImpresedelLazio.ConsiderandolacapacitàinnovativadellePMIdellaProvinciadiFrosinone,èemersoche, complessivamente, circa l’85% (il 25,0%molto e il 58,9%abbastanza) investe in innovazionementre ilrestante15%(14,3%nonabbastanzael’1,8%pernulla)noninvesteininnovazione.Nelcomplesso,quindi,leimpresedellaprovinciarisultanoesseremoltoattenteaitemidell’innovazione.ConsiderandoilcampionesegmentatoinMicro,PiccoleeMedieimpresesipuòfacilmenteosservarecomelepiùinnovativerisultinoessereleMedieimprese,lacuitotalitàdelcampionehadichiaratodiinvestiresolitamenteininnovazione.Adunaanalogadomandaeffettuatanell’indagineLuiss,ilcampione(costituitoda305aziendeLazialitralepiùrilevanti)avevarispostocomediseguitoriportato:

Altro

Acquisto impianti, strum.,software, tecnologicam. avanzati

Applicazione esperienze e conos.Maturate all’interno dell’Azienda

Collaboraz. con clienti /fornitori finaliz. all’innovaz.

Collaboraz. con Enti di Ricerca

Investim. in ricerca scientificadirettamente in Azienda

0% 10,0% 20,0% 30,0% 40,0%

23,9%

19,5%

16,8%

20,4%

19,5%

0%

17,6%

25,5%

19,6%

17,6%

19,6%

0%

31,1%

15,6%

15,6%

20,0%

17,8%

0%

23,5%

11,8%

11,8%

29,4%

23,5%

0%

MediaPiccolaMicroComplessivo

0%

10,0%

20,0%

30,0%

40,0%

micro piccole

innovano non innovano

medie

Page 78: AIDA Rapporto Innovazione 2010

76

Figura 5: Elaborazione LUISS 2006 su dati FILAS

Laseguentetabellariepilogativa,metteaconfrontoquantoevidenziatodalledueindaginirelativamenteataleaspetto.

DATOINDAGINE 2006 NOSTRA INDAGINE 2010

Innovano NonInnovano Innovano NonInnovano

Micro 33,9% 66,1% 80,8% 19,2%

Piccola 49,6% 50,4% 83,3% 16,7%

Media 16,5% 83,5% 100,0% 0,0%

Complessivo 73,4% 26,6% 83,9% 16,1%

Tabella 1: Confronto tra nostra indagine 2010 e indagine LUISS 2006

Sipuòosservarecome,complessivamente,leimpresedellaprovinciadiFrosinonepresentinolastessapropen-sioneall’innovazionedelleaziendeLaziali.L’aspettointeressanteprovieneperòdalle“medieimprese”dellaPro-vinciache,alcontrariodiquelleregionali,risultanoesserelepiùinnovative.Soffermandocipoisullemodalitàdisvolgimentodelleattivitàdi innovazionesipuòosservarechesoltantoil36,3%dichiaradiesserepartediaccordiconaltrisoggettifinalizzatiadattivitàinnovative,il44,2%dichiaradisvolgerequestotipodiattivitàalsuointerno,mentreunresiduale19,5%nonsvolgeattività.Lastrategiadegliaccordiappareparticolarmentediffusatralemicroepiccoleimprese,mentreèrelativamentemenofrequentetrale“medie”,lequalipreferisconosvolgereprevalentementequesteattivitàallorointernomet-tendoafruttoleesperienzematurateneltempo.

Micro Piccole

Innovano

Medie Totale Micro Piccole

Non Innovano

Medie Totale

42,2% 38,4% 0,0% 3,6% 15,4% 0,0% 0,0% 0,7%

16,2% 29,8% 27,0% 8,9% 13,5% 13,5% 0,0% 3,3%

62,5% 12,5% 0,0% 2,0% 12,5% 12,5% 0,0% 0,7%

21,1% 43,4% 17,1% 20,3% 6,6% 10,5% 1,3% 4,6%

23,8% 38,1% 14,3% 10,5% 11,9% 11,9% 0,0% 3,3%

60,0% 20,0% 6,7% 4,3% 6,7% 6,6% 0,0% 0,6%

25,0% 33,3% 6,0% 17,7% 17,8% 16,7% 1,2% 9,8%

10,0% 46,7% 6,7% 6,1% 13,3% 20,0% 3,3% 3,6%

24,9%

Audiovisivo

Biochimica

Editoria

Informatico

Manifattura

High-Tech

Pubblicità

Servizi alle Imprese

Telecomunicazioni

TOTALE 36,4% 12,1% 73,4% 12,5% 13,1% 1,0% 26,6%

Page 79: AIDA Rapporto Innovazione 2010

R A P P O R T O I N N O V A Z I O N E2 0 1 0 AIDA

La Capacità Innovativa delle Piccole e Medie Impresedella Provincia di Frosinone 77

6.2 Orientamento verso gli accordi per l’innovazione e il trasferimento di tecnologiaa) LasuaaziendasvolgenormalmenteattivitàdiRicercaeSviluppo?

COMPLESSIVO

Sì,esclusivamenteall’internodell’azienda 35,0%Sì,realizzandoaccordidicollaborazioneconaltreimprese,università,centridiricerca

56,7%

No,perchénoninteressato 1,7%No,maavreivoluto 6,7%

DATOAGGREGATO

Complessivo Micro Piccola MediaSì,esclusivamenteall’internodell’azienda 35,0% 36,7% 37,5% 16,7%

Sì, realizzandoaccordidi collaborazioneconaltre im-prese,università,centridiricerca

56,7% 50,0% 58,3% 83,3%

No,perchénoninteressato 1,7% 3,3% 0,0% 0,0%No,maavreivoluto 6,7% 10,0% 4,2% 0,0%

Figura 6: Attività di Ricerca e Sviluppo

35,0%

56,7%

1,7%

6,7%

36,7%

50,0%

3,3%

10,0%

37,5%

58,3%

0,0%

4,2%

16,7%

83,3%

0,0%

0,0%

0,0% 20,0% 40,0% 60,0% 80,0% 100,0%

Sì, esclusivamente all’interno dell’azienda

Sì, realizzando accordi di collaborazionecon altre imprese, università, centri di

ricerca

No, perché non interessato

No, ma avrei volutoMediaPiccolaMicroComplessivo

35,0%

56,7%

1,7%

6,7%

0,0% 10,0% 20,0% 30,0% 40,0% 50,0% 60,0%

Sì, esclusivamente all’interno dell’azienda

Sì, realizzando accordi di collaborazione con altre

imprese, università, centri di ricerca

No, perché non interessato

No, ma avrei voluto

Page 80: AIDA Rapporto Innovazione 2010

78

b) InchemodolasuaimpresafinanziaattivitàdiRicercaeSviluppo?

COMPLESSIVO

Prestiti,leasing 15,2%

IncentiviStatali 13,9%

Finanziamentipubblici 26,6%

Risorseproprie 44,3%

Figura 7: Modalità di finanziamento

15,2%

13,9%

26,6%

44,3%

0,0% 5,0% 10,0% 15,0% 20,0% 25,0% 30,0% 35,0% 40,0% 45,0% 50,0%

Prestiti, leasing

Incentivi Statali

Finanziamenti pubblici

Risorse proprie

15,2%

13,9%

26,6%

44,3%

16,1%

9,7%

29,0%

45,2%

14,3%

14,3%

22,9%

48,6%

15,4%

23,1%

30,8%

30,8%

0,0% 10,0% 20,0% 30,0% 40,0% 50,0% 60,0%

Prestiti, leasing

Incentivi Statali

Finanziamenti pubblici

Risorse proprie

MediaPiccolaMicroComplessivo

DATOAGGREGATO

Complessivo Micro Piccola Media

Prestiti,leasing 15,2% 16,1% 14,3% 15,4%

IncentiviStatali 13,9% 9,7% 14,3% 23,1%

Finanziamentipubblici 26,6% 29,0% 22,9% 30,8%

Risorseproprie 44,3% 45,2% 48,6% 30,8%

Page 81: AIDA Rapporto Innovazione 2010

R A P P O R T O I N N O V A Z I O N E2 0 1 0 AIDA

La Capacità Innovativa delle Piccole e Medie Impresedella Provincia di Frosinone 79

6.2.1 Considerazioni di sintesi e confronto con indagini analoghe

LePMIdellaProvinciadiFrosinonesvolgonoprevalentemente(il56,7%delcampioneconsiderato)attivitàdiRicercaeSviluppostipulandoaccordidicollaborazioneconaltrisoggetti,infattisoltantoil35%delleimpresesvolgequestotipodiattivitàalsuointerno,mentreunresiduale8,4%nonsvolgeattivitàspecifichediricercaesviluppo(ancheselamaggiorpartediesse(circail6,7%)vorrebbefarlo).LastrategiadioperareattraversoaccordidicollaborazioneapparequindiparticolarmentediffusatralePiccoleeMedieImpresedellaProvincia,indistintamentedallalorodimensione.Vengonodiseguitoconfrontatiirisultatiottenuti,relativamenteaquestoaspetto,conquellidell’indagineLUISSdiseguitoriportati:

Figura 8: Elaborazione LUISS 2006 su dati FILAS

Sipuòosservarecome,siale“micro”,le“piccole”,ele“medie”impresedellaprovinciadiFrosinoneinvertanolatendenzarispettoalleanaloghedellaRegioneLazio,perquantoriguardal’essereomenopartediaccordidicollaborazione.LePMIprovincialiinfattisembranoesseremoltopiùpropenseadinvestireinricercaesviluppoeffettuandoaccordidicollaborazione,differentementedaquelledelLazio.AnchedalpuntodivistacomplessivosipuòosservareunanettainversioneditendenzatraPMIprovincialieregionalinel2010rispettoaquantoevi-denziatonel2006.Talirisultatisonomessiaconfrontonelletabelleriassuntive,diseguitoriportate:

DATOINDAGINE 2006 NOSTRA INDAGINE 2010

Micro Piccola Media Micro Piccola Media

Si,esclusivamenteall’internodell’azienda 60,1% 61,4% 57,9% 36,7% 37,5% 16,7%Si,realizzandoaccordidicollaborazione 21,3% 24,6% 31,6% 50,0% 58,3% 83,3%No,perchénoninteressato 5,3% 4% 5,2% 3,3% 0,0% 0,0%No,maavreivoluto 13,3% 10% 5,3% 10,0% 4,2% 0,0%

Tabella 2: Confronto tra nostra indagine 2010 e indagine LUISS 2006

0% 30% 60%45%15% 75%

TOTALE

medie

piccole

micro

Sì, esclusivamente all’interno dell’aziendaSì, realizzando accordi di collaborazioneNo, perché non interessatoNo, ma avrei voluto

Micro Piccole Medie Totale

100% 0,0% 0,0% 1,9%

0,0% 66,7% 33,3% 11,1%

100% 0,0% 0,0% 1,9%

11,1% 66,7% 22,2% 33,3%

20,0% 40,0% 40,0% 9,3%

66,7% 33,3% 0,0% 5,6%

43,8% 56,2% 0,0% 29,5%

0,0% 50,0% 50,0% 7,4%

25,9%

Audiovisivo

Biochimica

Editoria

Informatico

Manifattura High-Tech

Pubblicità

Servizi alle Imprese

Telecomunicazioni

TOTALE 55,6% 18,5% 100%

Page 82: AIDA Rapporto Innovazione 2010

80

DATOINDAGINE 2006 NOSTRA INDAGINE

2010

Complessivo Complessivo

Si,esclusivamenteall’internodell’azienda 64,00% 35,0%Si,realizzandoaccordidicollaborazione 24,50% 56,7%No,perchénoninteressato 3,00% 1,7%No,maavreivoluto 8,50% 6,7%

Tabella 3: Confronto tra nostra indagine 2010 e indagine LUISS 2006

Perquantoriguardalemodalitàdifinanziamentodelleattivitàorientateall’innovazioneediRicercaeSviluppo,il44,3%dellePMIdichiaradiutilizzarerisorseproprieesoltantoil40,5%dichiaradiricorrereafinanziamentipubbliciedincentivistatali,ilrestante15,2%utilizzaprestitieleasing.Taletendenzariguardasiaildatocomplessivocheildatoaggregato(ripartitotramicro,piccoleemedieimprese).

6.3 Predisposizione verso le attività di innovazione e ricerca e sviluppo - Percezione dei benefici ottenibili

c) QualerilievoritienechelePMIattribuirannoinfuturoagliaccordidicollaborazione?(attivitàdiRicercaeSviluppoorientatearafforzarelacompetitività)

COMPLESSIVO

Assolutamentedecisivi 64,8%Moltoimportanti,manondecisivi 27,8%

Importantimamenodialtrestrategie/azioni 3,7%

Dipendedallecircostanze,comunqueabbastanzasi-

gnificativi

3,7%

Nonparticolarmentesignificativo 0,0%

Salvosituazioniparticolari,piuttostosecondari 0,0%

64,8%

27,8%

3,7%

3,7%

0,0%

0,0%

0,0% 20,0% 40,0% 60,0% 80,0%

Assolutamente decisivi

Molto importanti, ma non decisivi

Importanti ma meno di altre strategie/azioni

Dipende dalle circostanze, comunque abbastanza significativi

Non particolarmente significativo

Salvo situazioni particolari, piuttosto secondari

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La Capacità Innovativa delle Piccole e Medie Impresedella Provincia di Frosinone 81

DATOAGGREGATO

Complessivo Micro Piccola Media

Assolutamentedecisivi 64,8% 61,5% 68,2% 66,7%

Moltoimportanti,manondecisivi 27,8% 30,8% 27,3% 16,7%

Importantimamenodialtrestrategie/azioni 3,7% 0,0% 4,5% 16,7%

Dipendedallecircostanze,comunqueabba-stanzasignificativi

3,7% 7,7% 0,0% 0,0%

Nonparticolarmentesignificativo 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%

Salvosituazioniparticolari,piuttostosecondari

0,0% 0,0% 0,0% 0,0%

Figura 9: Rilevanza degli accordi di collaborazione

6.3.1 Considerazioni di sintesi

Il64,8%dellePMIdellaProvinciadiFrosinoneritienefondamentaleperun’aziendaesserepartediaccordidicol-laborazioneorientatiadattivitàdiricercaesviluppo.Soltantoil3,7%liritienemenoimportantidialtrestrategie.Ildatorelativoallasuddivisioneperdimensioneaziendale(micro,piccola,media)seguel’andamentodeldatocomplessivo,comesipuòevincerefacilmentedallaFigura9.

64,8%

27,8%

3,7%

3,7%

0,0%

0,0%

61,5%

30,8%

0,0%

7,7%

0,0%

0,0%

68,2%

27,3%

4,5%

0,0%

0,0%

0,0%

66,7%

16,7%

16,7%

0,0%

0,0%

0,0%

0,0% 20,0% 40,0% 60,0% 80,0%

Assolutamente decisivi

Molto importanti, ma non decisivi

Importanti ma meno di altre strategie/azioni

Dipende dalle circostanze, comunque abbastanza significativi

Non particolarmente significativo

Salvo situazioni particolari, piuttosto secondari Media

PiccolaMicroComplessivo

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7 CONCLUSIONI

L’indaginecondottahaevidenziatounoscenariodecisamentepositivo.LePMIdellaprovinciadiFrosinonemo-strano,infatti,divederel’innovazionecomeunadellelevestrategicheperusciredallacrisieconomica.Laconsa-pevolezzadellanecessitàdifaremassacriticaporta,poi,leimpreseadunafortetendenzaversoaccordidicolla-borazionetesiagenerareinvestimentiinnovativi,ancheconilcoinvolgimentodiUniversitàeCentridiRicerca.Piùneldettaglio,emergonoimacrodatiriportatidiseguito.

A) PropensioneattualedellePMIversol’innovazioneelaricercaesviluppo:Partendodaunconfrontosuirisultatipubblicatinell’indaginecondottadaLUISSeFILAS[4]nel2006irisultatidellapresenteindaginesipuòosservarecomeillivellodipropensioneall’innovazionedellePMIdellaProvinciadiFrosinonesiainlineaconidatiregionalienazionali.Inoltre,rispettoallarilevazionedel2006,siriscontraunaevoluzionedellePMIlocalichesembranoleggermentepiùpropenseaunapproccioproattivoversol’innovazioneingenere.Siriportanoidatidisintesirelativiallediverseindagini:

DATO IndagineFILAS–LUISS2006

Nostraindagine2010

Aziendemoltooabbastanzainnovative 73,4% 83,9%

Aziendepocoinnovative 26,6% 16,1%

Tabella 4: Confronto tra le due indagini statistiche

Dalconfrontodeirisultatidelledueindaginisievincecheleaziendedelterritoriohannouniformatoilloromododigestireedapprocciareiprocessidiinnovazioneaitrendnazionalieregionali.

B) Propensioneversolacreazionediaccordidicollaborazionefinalizzatiadavviareattivitàdiinnovazioneediricercaesviluppo:

Dalpuntodivistadellacreazionediaccordidicollaborazione,finalizzatiallarealizzazionediattivitàdiricercaesviluppolePMIdelterritoriosembranopiùpropenserispettoaquelledellaRegioneadunirsiperesseresemprepiùcompetitiveedinnovative.Comesipuòinfattinotaredallaseguentesintesi,lePMIappartenentialnostrocampionesembranocercaredisopperireallecarenzepresentisulterritoriocreandoaccordiecollaborazioni.

DATOINDAGINE 2006 NOSTRA INDAGINE 2010

Complessivo Complessivo

Si,esclusivamenteall’internodell’azienda 64,0% 35,0%

Si,realizzandoaccordidicollaborazione 26,0% 56,7%

Tabella 5: Confronto tra le due indagini statistiche

Dettirisultatisonoascrivibilianchealfattoche,negliultimianni,ilcontinuoinvitorivoltoalsistemaproduttivoitalianoingeneraleaconfrontarsiconiltemadell’innovazioneconspiritoproattivoha,evidentemente,portatoaunamodificazione,difatto,dell’approccioaltema.

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La Capacità Innovativa delle Piccole e Medie Impresedella Provincia di Frosinone 83

C) PropensionedellePMIadavviaredelleattivitàorientateall’innovazioneediricercaesviluppo:Anchealivellodiconsapevolezza,lePMIdelterritoriodiriferimentomostranoavereunamaggiorecoscienzadell’importanzachepuòavere,perilpropriobusiness, l’esserepartediaccordidicollaborazioneorientatiallaricercaesviluppo.Seppurdifficilmenteinstaurabilieparticolarmentecomplicatidalpuntodivistadegliequilibriinterni,lePMIintervistatehannomostratodiesseremoltopropenseadinstaurarerapportidicollaborazioneegranpartediessehadichiaratocheesistonogiàprecisiaccordiintalsenso.LePMIstannoorientandosiversoformeteseacrearesinergietraloropercercaredicombatterel’attualecrisieconomicael’immobilismodelmercato.

GLI AUTORI DELLA RICERCA

Rossella Patracconeèdottorediricercainingegneriaelettricaedell’informazionepressol’UniversitàdegliStudidiCassino.LaureatainingegneriadelletelecomunicazionihapartecipatoadimportantiprogettiincollaborazioneconPa.L.Mer.edinTelecomItaliaS.p.a.;èespertainsistemidigestioneneglistandardinternazionaliISO9001:2000edISO/IEC27001:2005.AttualmentecollaboraconilPa.L.Mer.sulprogettoPINN-Pa.L.Mer.perlapiattaformaICTTurismo.

Gianpiero CanestraroèfondatoredellaCB&CCanestraroCampioniS.r.l.,societàdiconsulenzacheoperanelmarketingenellacomunicazione;PresidentedellaPiccolaIndustriadiConfindustriaFrosinone;componentedelComitatoNazionedellaPiccolaIndustriadiConfindustria;membrodelComitatoTecnicoScientificodiCisqCertentedicertificazione;PresidenteComitatoTecnicoScientificodellaFondazioneFabricadeiTalenti;membrodelconsigliodiamministrazionedelPa.L.Mer.edelConventionBureauFiuggi.

Livio Cricellièprofessoreassociatodiingegneriaeconomicogestionalepressol’UniversitàdegliStudidiCassinoereferentedelRettoreperirapporticonleimpreseediljobplacement.AutoredinumerosiarticoliscientificisuitemidellacompetizioneneimercatioligopolisticiconparticolareriferimentoalleTLCedellerelazionitrainvesti-mentiinR&S,stockdiconoscenzaecrescitaeconomica.

Massimiliano RiccièdirettoregeneraledelPa.L.Mer.–ParcoScientificoeTecnologicodelLazioMeridionale.Laureatoiningegneria,èresponsabiledinumerosiprogettidiinnovazioneetrasferimentotecnologicodicaratteresianazionecheinternazionale.Componentedinumerosicomitatiscientificiecommissionitecniche.Irisultatidell’attivitàsonostatioggettodidiversilavoriscientificipubblicatisulibriedattidiconvegninazionali.

Dario FioreèfunzionarioresponsabiledelservizioSegreteriagenerale,ProgrammazioneeControllodigestione,dellaCameradiCommerciodiFrosinone.LaureatoinEconomiaecommercioeinScienzedellacomunicazione;hapartecipatoavarieattivitàdiricercaedèautoreecoautoredimoltiarticoliepubblicazioniacaratteretecnico-scientifico;componentedigruppidilavoroedistudioperl’analisieconomica;hasvoltofunzionidicoordina-mentoinvariprogettispecialidell’Entecamerale.

GLI AUTORI DELLA RICERCA RINGRAZIANO

Raffaella Rufa - Agostino Viola - Andrea Compagnucci - Francesco Tassini - Walter Aricò-Luigi Ferrigno -Domenico Celenza - Eugenio Pallagrosi - Enzo Carlevale - Domenico De Santis - Mario Popolla - Paolo Vigo

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APPENDICE A – Questionario Completo

Apportare Innovazione Direttamente in AziendaFondoCCIAAdiFrosinonefinalizzatoafavorirel’introduzionediinnovazionetecnologicanellePMIdellaprovinciadiFrosinone.

1. INFORMAZIONI GENERALI SULL’IMPRESARagionesociale/Denominazione

Settorediappartenenza

Indirizzosedelegale

Comune Provincia

Telefono Fax

SitoInternet e-mail

Personaintervistata

2. DESCRIZIONE DELL’AZIENDA2.1 Descrizione delle principali attività aziendali.Presentazionedell’Azienda

3. ATTIVITÀ DI RICERCA E SVILUPPO E COOPERAZIONI3.1 La vostra azienda svolge normalmente attività di Ricerca e Sviluppo?

Sì,esclusivamenteall’internodell’azienda;Sì,realizzandoaccordidicollaborazioneconaltreimprese,università,centridiricerca;No,perchénoninteressato; No,maavreivoluto.

3.1.1 Se SI alla precedente domanda, indichi la/le tipologie di Partner con chi ha attuato accordi di ricerca, innovazione e sviluppo. Altrepiccoleemedieimprese(PMI); Universitàecentridiricerca; Parchiscientificiotecnologici; Istituzionipubblichealivellonazionaleeinternazionale; Altro____________________.

3.1.2 Se NO alla precedente domanda, ritiene che nel prossimo futuro la sua Azienda attiverà accordi per la Ricerca e Sviluppo? Noocomunqueèpocoprobabile; Sìocomunqueèmoltoprobabile; Sì,esistonogiàprecisiprogrammiariguardo; Nonsaprei.

3.2 Se NO alla domanda 3.1.2, Indichi i problemi che ritiene più rilevanti per realizzare gli accordi di ricerca e sviluppo.Organizzazioneaziendaletroppopiccolaemancanzadirisorseumaneadeguate;Nonfacilitàdellerelazioniconleuniversitàegrandiimprese;Prevalenzadiunatteggiamento“culturale”pocoorientatoagliaccordi;Elevataincertezzacircalapossibilitàdiottenererisultatiutiliperilnostrobusiness;Complessitàdellagestioneoperativadell’accordoepreoccupazionecircalapaternitàdeirisultatidellaricercasvolta.

3.3 In che modo la sua azienda ha realizzato o realizzerebbe Innovazioni?AttraversoinvestimentiinRicercaScientificadirettamenterealizzatiinAzienda;CollaborazioniconEntiesternidiRicerca; Collaborazioniconclientioconfornitorifinalizzatiall’innovazione;Applicazionedelleesperienzeeconoscenzematurateneltempoall’internodell’Azienda;Acquistodiimpianti,strumenti,software,etc..tecnologicamenteavanzati;Altro________________________.

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3.4 Quali sono le motivazioni che portano la sua Azienda a non avviare attività di Ricerca e Sviluppo?Lerisorsefinanziarienonsonosufficienti; Perl’innovazioneutileall’Aziendanonriteniamonecessarialaricercascientifica;L’investimentoinricercascientificadàrisultatitroppolontanineltempoedincerti;Nonsapreicomeavviareattivitàdiricercascientificaall’internodell’Azienda; Altro________________________.

3.5 Quale rilievo ritiene che le PMI attribuiranno in futuro agli accordi di collaborazione nelle attività di Ricerca e Sviluppo al fine di rafforzare la propria competitività?

Assolutamentedecisivo; Moltoimportante,manondecisivo; Importantemamenodialtrestrategie/azioni;Dipendedallecircostanze,comunqueabbastanzasignificativo; Nonparticolarmentesignificativo;Salvosituazioniparticolari,piuttostosecondario.

3.6 Quale impatto ritiene possa avere il non riuscire ad essere parte di accordi per l’innovazione sulla competitività delle PMI che si trovano in questa situazione?

Assolutamentedecisivo; Moltoimportante,manondecisivo; Importantemamenodialtrifattori;Dipendedallecircostanze,comunqueabbastanzasignificativo; Nonparticolarmentesignificativo;Salvosituazioniparticolari,piuttostosecondario.

3.7 In che modo la sua impresa finanzia attività di Ricerca e Sviluppo?Prestiti,Leasing; IncentiviStatali; FinanziamentiPubblici; Altro__________________________.

3.8 La sua azienda si ritiene innovativa?Si,molto; Si,abbastanza; Nonabbastanza; Perniente.

4 FONDO A.I.D.A.4.1 In che modo è venuto a conoscenza del Fondo A.I.D.A.?

Giornali; Internet; Consulenzeesterne; AssociazionidiCategoria; Altro_________________________.

4.2 Quali motivazioni hanno portato la sua azienda a presentare domanda per il Fondo A.I.D.A.?Persviluppareunnuovoprodotto/processoproduttivo; Pereffettuareattivitàdiricercadibase;TrasferimentotecnologicoversolamiaimpresadapartediUniversità/CentridiRicerca;Perstabilirenuovilegamiconimprese/CentridiRicerca/Istituzioni/ParchiScientifici; Altro________________________.

4.3 Progetto finanziato

Denominazioneedescrizionesinteticadelprogettofinanziato.

Descrizionedelprodotto/servizio

4.4 Quali sono stati gli aspetti positivi derivanti dall’innovazione prodotta?Aumentodellacompetitivitàaziendalerispettoadaltricompetitor;Aumentodelfatturato; Sviluppodinuovecompetenze; Ritornodiimmagine; Altro________________________.

Descrizione

5 Criticità5.1 Sono state riscontrate difficoltà in fase di progettazione?

Si,molte; Si,poche; Nessunadifficoltà.SeSì,quali?

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5.2 Ed in fase di realizzazione?Si; Problemieconomici; Supportotecnico/gestionalenonadeguato; Problemiorganizzativi/gestionali;

5.3 I risultati ottenuti hanno rispecchiato le aspettative dell’Azienda nel momento di presentazione della domanda?Si,pienamente; Inparteecomunquenoncompletamente; No,pernulla.

5.4 Se no, secondo lei cosa è mancato?Supportonellosviluppodelprogetto, Supportonellefasiseguentilarealizzazionedelprogetto;Chiarezzanellagestionedellacollaborazione; Risorseeconomiche; Altro(specificare)________________________.

6 Aspettative su A.I.D.A.6.1 Quali sono stati i passi successivi alla realizzazione dell’innovazione?

6.2 Quali sono stati gli eventuali problemi riscontrati dopo la realizzazione del Progetto?Commerciali; Finanziari; Tecnologicie/oproduttivi; Altro__________________________________.

6.3 Successivamente al fondo A.I.D.A., ha partecipato ad altre iniziative del genere? Si; No.SeSì,indichiquali? econchi?

6.4 Parteciperebbe nuovamente ad iniziative di questo genere?Noocomunqueèpocoprobabile; Siecomunqueèmoltoprobabile;Si,esistonogiàprecisiprogrammiariguardo; Nonsapreialmomento.

6.5 Esprima un giudizio complessivo sulla partecipazione all’iniziativa A.I.D.A.DecisamenteSoddisfatto; AbbastanzaSoddisfatto; AbbastanzaInsoddisfatto; DecisamenteInsoddisfatto.

6.6 Ha suggerimenti su come migliorare A.I.D.A.?

APPENDICE B – Questionario Breve

1 Attività di Ricerca e Sviluppo e Cooperazioni1.1 La vostra azienda svolge normalmente attività di Ricerca e Sviluppo?

Sì,esclusivamenteall’internodell’azienda;Sì,realizzandoaccordidicollaborazioneconaltreimprese,università,centridiricerca;No,perchénoninteressato;No,maavreivoluto.

1.1.1 Se SI alla precedente domanda (1.1), indichi la/le tipologie di Partner con chi ha attuato accordi di ricerca, innovazione e sviluppoAltrepiccoleemedieimprese(PMI); Universitàecentridiricerca;Parchiscientificiotecnologici; Istituzionipubblichealivellonazionaleeinternazionale.

1.1.2 Se NO alla precedente domanda (1.1), ritiene che nel prossimo futuro la sua Azienda attiverà accordi per la Ricerca e Sviluppo?Noocomunqueèpocoprobabile; Sìocomunqueèmoltoprobabile;Sì,esistonogiàprecisiprogrammiariguardo; Nonsaprei.

1.2 Se NO alla domanda 1.1.2, Indichi i problemi che ritiene più rilevanti per realizzare gli accordi di ricerca e sviluppoOrganizzazioneaziendaletroppopiccolaemancanzadirisorseumaneadeguate;Nonfacilitàdellerelazioniconleuniversitàegrandiimprese;Prevalenzadiunatteggiamento“culturale”pocoorientatoagliaccordi;Elevataincertezzacircalapossibilitàdiottenererisultatiutiliperilnostrobusiness;

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Appendice 87

Complessitàdellagestioneoperativadell’accordoepreoccupazionecircalapaternitàdeirisultatidellaricercasvolta;Altro____________________.

1.3 In che modo la sua azienda ha realizzato o realizzerebbe Innovazioni?AttraversoinvestimentiinRicercaScientificadirettamenterealizzatiinAzienda;CollaborazioniconEntiesternidiRicerca;Collaborazioniconclientioconfornitorifinalizzatiall’innovazione;Applicazionedelleesperienzeeconoscenzematurateneltempoall’internodell’Azienda;Acquistodiimpianti,strumenti,software,etc..tecnologicamenteavanzati;Altro________________________.

1.4 Quali sono le motivazioni che portano la sua Azienda a non avviare attività di Ricerca e Sviluppo?Lerisorsefinanziarienonsonosufficienti;Perl’innovazioneutileall’Aziendanonriteniamonecessarialaricercascientifica;L’investimentoinricercascientificadarisultatitroppolontanineltempoedincerti;Nonsapreicomeavviareattivitàdiricercascientificaall’internodell’Azienda.

1.5 Quale rilievo ritiene che le PMI attribuiranno in futuro agli accordi di collaborazione nelle attività di Ricerca e Sviluppo al fine di rafforzare la propria competitività?

Assolutamentedecisivo; Moltoimportante,manondecisivo;Importantemamenodialtrestrategie/azioni; Dipendedallecircostanze,comunqueabbastanzasignificativo;Nonparticolarmentesignificativo; Salvosituazioniparticolari,piuttostosecondario.

1.6 In che modo la sua impresa finanzia attività di Ricerca e Sviluppo?Prestiti,Leasing; IncentiviStatali;FinanziamentiPubblici; Altro__________________________.

1.7 La sua azienda si ritiene innovativa?Si,molto; Si,abbastanza; Nonabbastanza; Perniente.

2 Fondo A.I.D.A.2.1 In che modo è venuto a conoscenza del fondo A.I.D.A.?

Giornali; Internet; Consulenzeesterne;Altro_________________________.

2.2 Quali motivazioni hanno portato la sua azienda a presentare domanda per il Fondo A.I.D.A.?Persviluppareunnuovoprodotto/processoproduttivo;TrasferimentotecnologicoversolamiaimpresadapartediUniversità/CentridiRicerca;Pereffettuareattivitàdiricercadibase;Perstabilirenuovilegamiconimprese/CentridiRicerca/Istituzioni/ParchiScientifici;Altro________________________.

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