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Rapporto annuale 2010

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Rapporto annuale 2010 sul Governo elettronico in Svizzera

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Rapporto annuale 2010 sul Governo elettronico in Svizzera 1

Prefazione

«Non chi sposta le montagne, ma chi fa rotolare le pietre, cambia il mondo».

Sulla scia di questa famosa citazione la strategia nazionale di Governo elettronico ha con-

sentito nel corso degli ultimi anni di smuovere diverse importanti pietre. Sono state soprattut-

to intensificate le attività di sensibilizzazione a favore di un ammodernamento dei processi

dello Stato, sia sul piano della condotta politica, sia su quello dell’amministrazione a tutti i li-

velli statali. Il coordinamento centrale ha inoltre permesso di instaurare una cooperazione fra

i diversi attori e realizzatori di progetti relativi al Governo elettronico. Con il Comitato direttivo,

il Consiglio di esperti, la segreteria e le organizzazioni responsabili si è affermata un’or-

ganizzazione che costituisce una piattaforma costruttiva per lo scambio tecnico e il coordi-

namento strategico. In numerosi settori il fatto che le più alte cariche dei tre livelli statali fos-

sero rappresentate direttamente nel Comitato direttivo si è rivelato un grande vantaggio.

Il Governo elettronico in Svizzera è ampiamente sorretto da un’intensa collaborazione tra le

più diverse organizzazioni dell’amministrazione e delle tecnologie dell’informazione e della

comunicazione. La regolarità e la trasparenza nella comunicazione si sono dimostrate un

importante fattore di successo. I Cantoni, ma soprattutto i Comuni, sono viepiù interessati a

soluzioni sviluppate in comune. Essi auspicano non soltanto una standardizzazione, bensì

anche la messa a disposizione di servizi centralizzati. La maggior parte degli attori del Go-

verno elettronico concordano nell’affermare che in Svizzera non ha senso predisporre e ge-

stire individualmente soluzioni diverse per adempiere gli stessi compiti. A causa delle limitate

risorse, proprio i Cantoni più piccoli e la maggior parte dei Comuni non sono infatti in grado

di guidare autonomamente le necessarie fasi di attuazione.

A seguito della struttura marcatamente federalista della Svizzera, capita troppo spesso che

diverse persone sviluppino nell’ambito del Governo elettronico una soluzione per soddisfare i

medesimi bisogni. La standardizzazione dei processi, delle interfacce e dei formati di scam-

bio dei dati è altamente utile e auspicabile. Non risolve però tutti i problemi. Le conseguenze

delle cosiddette corse solitarie sono ridondanze, tempi di attuazione troppo lunghi e sperpero

di risorse.

I Comuni e le Città costituiscono l’anello primario di congiunzione tra l’amministrazione e i cit-

tadini al livello statale più basso. A causa delle limitate risorse – sotto il profilo sia quantitati-

vo che qualitativo – spesso essi non sono in grado di portare avanti, senza direttive e soste-

gno, progetti complessi inerenti al Governo elettronico.

In particolare per i progetti che richiedono una cooperazione tra varie autorità la sfida da af-

frontare è sempre la stessa, ovvero realizzare soluzioni durevoli, che possono essere ade-

guate alle esigenze future.

Pertanto anche in avvenire si dovranno smuovere le pietre giuste, affinché l’attuazione della

strategia di Governo elettronico possa proseguire con successo.

Stephan Röthlisberger, program manager

Segreteria del Governo elettronico in Svizzera

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Indice

Prefazione .................................................................................................................. 1

1 Introduzione .................................................................................................. 4

1.1 Strategia di Governo elettronico in Svizzera ........................................................ 4

1.2 Convenzione quadro di diritto pubblico concernente la collaborazione

nell’ambito del Governo elettronico in Svizzera (2007 – 2011) ............................ 4

1.3 Organizzazione ....................................................................................................... 4

2 Attività nel 2010 ............................................................................................. 5

2.1 Comitato direttivo ................................................................................................... 5

2.2 Consiglio di esperti ................................................................................................ 6

2.3 Segreteria ................................................................................................................ 7

2.4 Comunicazione ....................................................................................................... 8

2.4.1 Newsletter................................................................................................................. 8

2.4.2 Presenza su Internet ................................................................................................. 8

2.4.3 Manifestazioni ........................................................................................................... 8

2.4.4 Pubblicazioni .......................................................................................................... 12

2.4.5 Attività pubblicistica ................................................................................................ 13

2.4.6 Articoli specializzati ................................................................................................. 13

2.5 Attività internazionale........................................................................................... 14

3 Attuazione.................................................................................................... 16

3.1 Catalogo dei progetti prioritari ............................................................................ 16

3.1.1 Evoluzione della roadmap ....................................................................................... 17

3.2 Monitoraggio e studi............................................................................................. 20

3.2.1 Processo di controlling ............................................................................................ 20

3.2.2 Stato di attuazione dei progetti prioritari .................................................................. 20

3.2.3 Utilità qualitativa ..................................................................................................... 22

3.2.4 Punto di vista del pubblico interessato .................................................................... 25

3.2.5 Collaborazione dei Cantoni ..................................................................................... 25

3.2.6 Confronto internazionale ......................................................................................... 27

3.2.7 Digital Economy Rankings EIU/IBM ........................................................................ 28

3.2.8 Global Information Technology Report ˗ WEF ......................................................... 29

4 Fulcri tematici .............................................................................................. 31

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4.1 Strumenti ausiliari per i Comuni .......................................................................... 31

4.2 Misure di stabilizzazione ...................................................................................... 34

4.2.1 Situazione iniziale ................................................................................................... 34

4.2.2 Impiego delle risorse ............................................................................................... 35

4.2.3 Monitoraggio e controlling ....................................................................................... 37

4.2.4 Comunicazione ....................................................................................................... 38

4.2.5 Conoscenze ed esperienze .................................................................................... 38

5 Prospettive .................................................................................................. 40

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1 Introduzione

1.1 Strategia di Governo elettronico in Svizzera

Il 24 gennaio 2007 il Consiglio federale ha adottato la strategia di Governo elettronico in

Svizzera. Essa costituisce la base per coordinare gli sforzi della Confederazione, dei Cantoni

e dei Comuni nel settore dell’utilizzazione delle tecnologie dell’informazione e della comuni-

cazione. La strategia stabilisce i principi, le modalità e gli strumenti di attuazione degli obiet-

tivi comuni, consentendo in tal modo all’economia e alla popolazione di comunicare con le

autorità senza complicazioni e per via elettronica. Le autorità dal canto loro sono sorrette nei

loro sforzi di modernizzazione dei processi e di scambio elettronico reciproco dei dati.

1.2 Convenzione quadro di diritto pubblico concernente la

collaborazione nell’ambito del Governo elettronico in

Svizzera (2007 – 2011)

La «Convenzione quadro di diritto pubblico concernente la collaborazione nell’ambito del

Governo elettronico in Svizzera» disciplina l’organizzazione e la procedura della Confedera-

zione e dei Cantoni per l’attuazione della strategia di Governo elettronico in Svizzera per gli

anni dal 2007 al 2011.

Nel giugno del 2007 l’assemblea plenaria della Conferenza dei Governi cantonali (CdC) ha

approvato questa convenzione quadro. La ratifica da parte di tutti i Governi cantonali si è

conclusa a fine 2007. Il Consiglio federale ha firmato la convenzione il 29 agosto 2007.

1.3 Organizzazione

La «Convenzione quadro di dirit-

to pubblico concernente la col-

laborazione nell’ambito del Go-

verno elettronico in Svizzera»

disciplina come illustrato qui a-

canto l’organizzazione per l’at-

tuazione della strategia di Go-

verno elettronico in Svizzera.

Figura 1: Organizzazione del Governo elettronico in Svizzera

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2 Attività nel 2010

Qui di seguito sono presentate le decisioni prese nel 2010 dal Comitato direttivo e dal Consi-

glio di esperti, come pure le misure corrispondenti promosse, accompagnate e coordinate

dalla segreteria del Governo elettronico in Svizzera.

2.1 Comitato direttivo

Il Comitato direttivo è responsabile dell’attuazione coordinata della strategia di Governo elet-

tronico in Svizzera. Nella prima seduta dell’anno in rassegna la composizione del Comitato

direttivo non era cambiata rispetto all’anno precedente. Tuttavia i cambiamenti intervenuti nel

Governo federale nell’autunno del 2010 hanno provocato nuovi arrivi nel Comitato direttivo

del Governo elettronico in Svizzera. La consigliera federale Eveline Widmer-Schlumpf, nuovo

capo del DFF, ne ha assunto la presidenza al posto dell’ex consigliere federale Hans-Rudolf

Merz. Il consigliere federale Johann Schneider-Ammann è stato designato dal Consiglio fe-

derale come rappresentante della Confederazione, in sostituzione di Doris Leuthard, presi-

dente della Confederazione, ritiratasi dal Comitato direttivo dopo il suo passaggio alla testa

del DATEC.

Consigliere federale Hans-Rudolf Merz, Dipartimento federale delle finanze (DFF), pre-

sidenza

dal 4 novembre 2010: consigliera federale Eveline Widmer-Schlumpf, Dipartimento

federale delle finanze (DFF), presidenza

presidente della Confederazione Doris Leuthard, Dipartimento federale dell’economia

(DFE)

dal 4 novembre 2010: consigliere federale Johann Schneider-Ammann, Dipartimen-

to federale dell’economia (DFE)

cancelliera federale Corina Casanova, Cancelleria federale (CaF)

consigliere di Stato François Marthaler, Cantone di Vaud

consigliere di Stato Marcel Schwerzmann, Cantone di Lucerna

cancelliere dello Stato Rainer Gonzenbach, Cantone di Turgovia

ex sindaco Peter Bernasconi, membro del comitato dell’Associazione dei Comuni Sviz-

zeri e deputato al Gran Consiglio del Cantone di Berna

sindaco Roland Kuttruff, Comune di Tobel-Tägerschen TG

sindaco Ernst Wohlwend, città di Winterthur ZH

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Nel corso di entrambe le sedute del 25 maggio e del 4 novembre 2010 il Comitato direttivo è

stato informato sullo stato di attuazione e di pianificazione (roadmap). Al termine di discus-

sioni impegnative esso ha in particolare adottato decisioni sui seguenti due temi: mandato

per il rinnovo della convenzione quadro e strumenti ausiliari per i Comuni. Ne sono scaturiti

incarichi corrispondenti alla segreteria. Il Comitato direttivo è stato inoltre informato dalla se-

greteria sull’attuazione del «pacchetto Governo elettronico» nel quadro della terza tappa del-

le misure di stabilizzazione congiunturale, nonché sui primi risultati del nuovo calcolo dei be-

nefici dei progetti relativi al Governo elettronico. È stato altresì aggiornato il catalogo dei pro-

getti prioritari, mentre per l’ultimo progetto prioritario non ancora assegnato è stata istituita

un’organizzazione responsabile. Il capitolo 3.1 illustra i dettagli del catalogo dei progetti prio-

ritari.

Nella seduta del mese di novembre il Comitato direttivo ha auspicato un’accelerazione della

realizzazione del Governo elettronico in considerazione del rinnovo della convenzione qua-

dro previsto nel 2011. In questo ambito la Confederazione deve assumere un più forte ruolo

di direzione, senza peraltro liberare i Cantoni dalla loro responsabilità di attuazione.

2.2 Consiglio di esperti

Il Consiglio di esperi è un organo specializzato che fornisce consulenza al Comitato direttivo,

alla segreteria e alle organizzazioni responsabili.

In seguito alle dimissioni di Markus Giavina, capo del Servizio informatico centrale del Can-

tone di Basilea Città, e del prof. dott. Kuno Schedler, dell’Università di San Gallo, il Comitato

direttivo ha designato due nuovi membri nel Consiglio di esperti: Silvano Petrini, capo del

Centro sistemi informativi (CSI), in qualità di rappresentante dei Cantoni, e il prof. dott. Rein-

hard Riedl, capo del Centro di competenze Public Management ed e-government della Ber-

ner Fachhochschule (BFH), come esperto del settore della scienza e della ricerca.

Il Consiglio di esperti ha pertanto la seguente composizione nel 2010:

Peter Fischer, delegato dell’Organo strategia informatica della Confederazione (OSIC),

presidenza

Daniel Gruber, vicedirettore, Ufficio federale di giustizia (UFG)

Roland Marro, capo dell’informatica, amministrazione cantonale del Cantone di Fribur-

go

Ernst Matti, vicedirettore, Ufficio federale di statistica (UST)

Christian Mühlethaler, segretario comunale di Bülach ZH

Silvano Petrini, capo del Centro sistemi informativi (CSI), Cantone del Ticino

Reinhard Riedl, prof. dott., capo del Centro di competenze Public Management ed e-

government della Berner Fachhochschule

Christian Wanner, cofondatore e CEO, LeShop.ch

Christian Weber, portale PMI, Segreteria di Stato dell’economia (SECO).

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Il Consiglio di esperti ha discusso di volta in volta preliminarmente e in maniera approfondita

gli oggetti iscritti all’ordine del giorno delle sedute del Comitato direttivo e presentato racco-

mandazioni corrispondenti alla sua attenzione.

2.3 Segreteria

La Segreteria è l’organo di stato maggiore del Comitato direttivo e del Consiglio di esperti.

Essa coordina l’attuazione della strategia ed è responsabile del controlling, della comunica-

zione come pure della creazione e della cura di una rete di relazioni per l’attuazione della

strategia di Governo elettronico. Essa funge inoltre da punto di contatto delle organizzazioni

responsabili.

Nel 2010 la segreteria è stata rafforzata con due praticanti in considerazione dell’incremento

dei compiti, in particolare a seguito dell’attuazione del «pacchetto Governo elettronico» nel

quadro della terza tappa delle misure di stabilizzazione congiunturale.

Figura 2: Segreteria del Governo elettronico in Svizzera

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2.4 Comunicazione

2.4.1 Newsletter

A ritmo bimestrale sono state inviate in totale sei newsletter in tedesco e in francese sul Go-

verno elettronico in Svizzera. Le newsletter informano regolarmente sulle decisioni del Comi-

tato direttivo. Esse forniscono altresì regolarmente informazioni relative al «pacchetto Go-

verno elettronico» nel quadro della terza tappa delle misure di stabilizzazione congiunturale.

Alla fine dell’anno in rassegna la lista di distribuzione comprendeva 900 abbonati, circostan-

za che testimonia dell’interesse crescente per la newsletter. Tutte le newsletter pubblicare fi-

nora sono disponibili sul sito: http://www.egovernment.ch/de/aktuell/newsletter.php

2.4.2 Presenza su Internet

Sito Web www.egovernment.ch

All’inizio del 2010 anthrazit – la rivista per il lifestyle digitale – ha desi-

gnato per la settima volta ormai i 200 migliori siti Web della Svizzera.

Un riconoscimento è stato tributato anche al sito del Governo elettroni-

co in Svizzera nella categoria «politica».

2.4.3 Manifestazioni

InfoSocietyDays / Swiss eGovernment Forum

Il 9 e 10 marzo 2010 si è svolto lo Swiss e-

Government Forum in occasione degli Info-

SocietyDays. Il Forum è stato incentrato sui

seguenti temi: la collaborazione tra ammini-

strazioni e il management dei processi come

fattore di successo nonché impresa e cittadini

– dall’amministrazione al centro di servizi.

Riuniti nel marchio «Governo elettronico in

Svizzera» erano presenti a uno stand comu-

ne l’associazione eCH, il portale svizzero

ch.ch, la Conferenza svizzera sull’informatica

(CSI) e la segreteria del Governo elettronico

in Svizzera. Con una partecipazione di oltre 1000 congressisti gli InfoSocietyDays sono di-

ventati un forum particolarmente apprezzato sulle applicazioni delle tecnologie

Figura 3: Stand del Governo elettronico in Svizzera

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dell’informazione e della comunicazione. Il prossimo Swiss eGovernment Forum si svolgerà

l’8 e il 9 marzo 2011.

Workshop per le organizzazioni responsabili

L’11 giugno 2010 ha avuto luogo a Neuchâtel la seconda

edizione del workshop per le organizzazioni responsabili.

Ha porto il suo cordiale benvenuto ai capiprogetto delle

organizzazioni responsabili e ai rappresentanti cantonali

il consigliere di Stato Jean Studer, capo del Dipartimento

della giustizia, della sicurezza e delle finanze del Canto-

ne di Neuchâtel.

I 50 partecipanti si sono occupati dei seguenti temi:

cooperazione e partnership pubblico-privata;

usabilità;

«acceptance management».

I moderatori del workshop hanno fornito i primi risultati,

che sono stati messi a disposizione dei partecipanti sul

sito www.egovernment.ch. Come risulta dall’inchiesta ef-

fettuata mediante questionario tra i partecipanti il

workshop ha soddisfatto in maggior parte le aspettative.

A titolo di ringraziamento e di riconoscimento per le prestazioni fornite in seno alle organiz-

zazioni responsabili, nel corso del convegno è stata distribuita a tutti gli attori una SuisseID

personale.

Meeting delle organizzazioni responsabili

L’8 novembre 2010, alla vigilia del simpo-

sio nazionale del Governo elettronico, si è

svolto a Berna il terzo incontro delle orga-

nizzazioni responsabili. Vi hanno parteci-

pato le organizzazioni responsabili

dell’attuazione di progetti relativi al Go-

verno elettronico, i rappresentanti dei

Cantoni, come pure i responsabili dei

gruppi specialistici dell’associazione eCH.

L’accento è stato posto sulla sicurezza in-

formatica; ai partecipanti è stata presenta-

ta una dimostrazione dal vivo di un cybe-

rattacco. Le organizzazioni responsabili

hanno esposto lo stato dei loro progetti

prioritari, consentendo così un fitto scambio di informazioni. Questa manifestazione è stata

organizzata dalla segreteria del Governo elettronico in Svizzera.

Figura 4: Jean Studer, consigliere di

Stato del Cantone di Neuchâtel

Figura 5: Dimostrazione di un cyberattacco mirato al

Meeting delle organizzazioni responsabili

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Il 4° Meeting delle organizzazioni responsabili e il 5° Simposio del Governo elettronico si ter-

ranno nuovamente a Berna il 14 e 15 novembre 2011.

4° Simposio nazionale del Governo elettronico

In occasione del 4° Simposio nazionale del Gover-

no elettronico del 9 novembre 2010, Peter Fischer,

delegato dell’Organo strategia informatica della

Confederazione e presidente del Consiglio di e-

sperti del Governo elettronico in Svizzera, ha dato il

benvenuto ai quasi 280 partecipanti provenienti

dalla Svizzera e dall’estero. I rappresentanti

dell’industria, della ricerca e della politica si sono

scambiati in occasione di questa manifestazione

ormai affermata informazioni sull’impiego delle

nuove tecnologie della comunicazione e

dell’informazione.

Il simposio è stato aperto ufficialmente dal con-

sigliere federale Johann Schneider-Ammann,

capo del DFE e membro del Comitato direttivo

del Governo elettronico in Svizzera. Nella sua

allocuzione il magistrato ha constatato la ne-

cessità della collaborazione interdisciplinare tra

i dipartimenti e dello scambio al di là dei limiti

delle amministrazioni federali, cantonali e co-

munali. Ha inoltre affermato che se si vuole for-

giare lo Stato in vista del benessere dei cittadi-

ni, occorre individuare nuove vie di comunica-

zione e di collaborazione. Il magistrato ha quindi

ribadito la necessità di un’attuazione conse-

guente e rapida della strategia nazionale di Go-

verno elettronico.

i-days 2010

Gli i-days, che si sono svolti dal 18 al 20 novembre 2010 al Museo Svizzero dei Trasporti a

Lucerna all’insegna del motto «L’informatica che muove la Svizzera», hanno costituito per la

segreteria del Governo elettronico la prima opportunità per farsi conoscere dal grande pub-

blico. L’Organo strategia informatica della Confederazione (OSIC) e l’Ufficio federale delle

comunicazioni (UFCOM) sono stati i partner ufficiali della manifestazione. Essi hanno condi-

viso uno stand di 30m2 di superficie. I fulcri tematici dello stand sono stati la sensibilizzazione

Figura 6: Peter Fischer, delegato dell’Organo

strategia informatica della Confederazione

Figura 7: Johann Schneider-Ammann,

consigliere federale

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sui pericoli in Internet e la modernizzazione dell’amministrazione tramite il Governo elettroni-

co.

La giornata di venerdì è stata denominata «school day» e aveva l’obiettivo dichiarato di avvi-

cinare gli scolari al mondo dell’informatica con riferimento all’amministrazione, in un approc-

cio ludico e semplice. Il progetto ha potuto essere realizzato con successo grazie all’ausilio

di dodici laptop messi a disposizione dell’Ufficio federale dell’informatica e della telecomuni-

cazione (UFIT) e al sostegno di rappresentanti della Confederazione.

Le classi scolastiche sono state suddivise in due gruppi. Un primo gruppo aveva la possibilità

di individuare in maniera ludica i pericoli delle pirateria grazie a un gioco laser di STOP

PIRACY. STOP PIRACY è un’associazione di utilità pubblica delle autorità svizzere,

dell’economia e dei consumatori che si prefigge di combattere durevolmente i fenomeni della

falsificazione e della pirateria.

Nel frattempo il secondo gruppo ha potuto speri-

mentare da vicino le applicazioni realizzate per il

Governo elettronico. Per lo «school day» in parti-

colare è stato preparato un quiz con i seguenti

gruppi tematici: management delle conoscenze,

politica e sicurezza informatica. Hanno destato

l’interesse dei giovani soprattutto il tema relativo al

management delle conoscenze e i sottotemi con-

cernenti l’agricoltura e il portale Internet Agate, op-

pure i geodati e il portale www.geo.admin.ch.

Figura 9: Scolari intensamente occupati con

le applicazioni per il Governo elettronico

Per quanto riguarda il settore della politica i giovani si sono in particolare interessati al voto

elettronico. Agli i-days hanno partecipato complessivamente 65 classi scolastiche. Ogni par-

tner ha accolto al proprio stand tra le 7 e le 8 classi.

Figura 8: Stand agli i-days e team

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Un breve sguardo al numero di visitatori rivela già il grande successo dell’evento.

La giornata di sabato si è svolta all’insegna del motto «family day». Per quest’occasione

l’ingresso al Museo Svizzero dei Trasporti era gratuito. L’attenzione è stata rivolta alle perso-

ne che non lavorano quotidianamente con il PC per mostrare loro la velocità dei processi

amministrativi e destare in tal modo il loro interesse per l’informatica in generale e in partico-

lare per le applicazioni inerenti al Governo elettronico.

Grazie agli i-days l’amministrazione ha potuto mostrare a un vasto pubblico come «smuove»

già oggi la Svizzera o come la «smuoverà» ancora di più in futuro. La presentazione delle di-

verse applicazioni ha in particolare contribuito a promuovere l’immagine dell’amministrazione

e a intensificare il contatto con la popolazione. Dato che il pubblico è ormai maggiormente

sensibilizzato su questa tematica, in futuro le applicazioni per il Governo elettronico dovran-

no essere rese «più visibili e disponibili» alla popolazione. Nel complesso i tre giorni al Mu-

seo Svizzero dei Trasporti a Lucerna hanno costituito un’importante esperienza per il Gover-

no elettronico in Svizzera.

2.4.4 Pubblicazioni

Tutti i documenti di base come la Strategia di e-government Svizzera, la Convenzione qua-

dro e il Catalogo dei progetti prioritari sono pubblicati sotto forma di opuscolo in almeno una

delle tre lingue ufficiali (tedesco, francese e italiano) e sono anche disponibili in forma digita-

le sul sito ww.egovernment.ch. Da questo sito Web possono essere scaricate nella versione

aggiornata ulteriori pubblicazioni e opuscoli sulla strategia di Governo elettronico in Svizzera.

Fatti e cifre sullo stato di attuazione delle strategia 2010/I

La pubblicazione «Facts & Figures» documenta lo stato attuale di at-

tuazione del programma relativo al Governo elettronico in Svizzera,

come descritto esaurientemente nel numero 3.2 «Monitoraggio e stu-

di». Essa presenta le cifre concernenti la collaborazione dei Cantoni e

dei Comuni, il punto di vista del pubblico interessato e lo stato di at-

tuazione nel confronto internazionale. L’opuscolo è aggiornato due

volte all’anno in tedesco e francese e una volta all’anno in italiano e

inglese.

Figura 10: Statistica dei visitatori degli i-days 2010

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i-days – Scopri il mondo elettronico dell’amministrazione

Nel quadro della manifestazione «i-days – L’informatica che

muove la Svizzera» è stato pubblicato un opuscolo il cui conte-

nuto è stato adeguato in special modo alle esigenze di un pub-

blico vasto, composto in maggioranza di giovani. Le spiegazioni

relative ad alcune applicazioni concrete hanno consentito di offri-

re una descrizione chiara del Governo elettronico in Svizzera e

della società dell’informazione in generale. L’opuscolo, redatto in

tedesco, ha suscitato un vasto interesse.

Guida per le organizzazioni responsabili e Wiki

La guida per le organizzazioni è destinata ad agevolare i lavori di attuazione dei progetti prio-

ritari da parte delle organizzazioni responsabili del Governo elettronico in Svizzera. Oltre a

tutti i processi e gli strumenti ausiliari, gli interessati trovano sulla piattaforma

www.egovernment.ch/wiki/de, concepita come Wiki, risposte alle domande che possono sor-

gere durante o dopo l’attuazione dei progetti prioritari.

Tutti i documenti e gli strumenti ausiliari sono disponibili e scaricabili in Wiki. La guida per le

organizzazioni responsabili è pubblicata in tedesco e francese. Essa è costantemente verifi-

cata, completata e adeguata.

2.4.5 Attività pubblicistica

Grazie a un’attività pubblicistica mirata e professionale è stato possibile fornire regolarmente

informazioni sul Governo elettronico anche nel 2010. I seguenti comunicati stampa sono stati

pubblicati dalla Segreteria generale del Dipartimento federale delle finanze (SG-DFF) e

dall’Organo strategia informatica della Confederazione (OSIC):

Il Comitato direttivo dell’e-government Svizzera si è dotato della SuisseID – 25.05.2010

Scarsità di finanze e personale: gli ostacoli più grandi al Governo elettronico – 02.09.2010

Il pacchetto di stabilizzazione mostra i primi risultati in ambito di e-government –

30.09.2010

Eveline Widmer-Schlumpf e Johann Schneider-Ammann designati nel Comitato direttivo

del Governo elettronico in Svizzera – 04.11.2010.

Informazione ai media: www.egovernment.ch/de/aktuell/medieninformationen.php

2.4.6 Articoli specializzati

Sono inoltre stati pubblicati diversi articoli inerenti al Governo elettronico in Svizzera su rivi-

ste specializzate come eGov-Präsenz, Schweizer Gemeinde e Netzwoche. Ne indichiamo

alcuni esempi qui sotto:

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Rapporto annuale 2010 sul Governo elettronico in Svizzera 14

«Ich denke, E-Government findet nicht als Revolution statt. Es ist eine Evolution.»

eGov Präsenz, intervista con Peter Fischer e Jürg Römer, 02/2010

Analyse des qualitativen Nutzens von E-Government Vorhaben

eGov Präsenz, Astrid Strahm e Roger Künzli, 02/2010

Die Umsetzung der E-Government-Strategie Schweiz schreitet zügig voran

eGov Präsenz, Stephan Röthlisberger, 02/2010

«Bundesrat Steuerungsauschuss E-Government CH neu», Netzwoche, 05.11.2010.

2.5 Attività internazionale

Workshop per la rielaborazione dello studio di benchmarking dell’UE sul Governo elet-

tronico, tenutosi a Bruxelles e Madrid tra novembre 2009 e aprile 2010

Dal 2001 CapGemini conduce su mandato della Commissione europea uno studio annuale

di benchmarking sul Governo elettronico in Europa. Finora sono state analizzate la disponibi-

lità elettronica, la facilità di accesso e il livello di sofisticazione di 20 prestazioni di servizi. In

numerosi Paesi diverse prestazioni di servizi oggetto di misura sono completamente disponi-

bili e facilmente accessibili (100 %). Pertanto lo studio non ha più l’utilità di prima per questi

Paesi. Tra l’altro sono state constatate anche lacune nel metodo. Si è quindi deciso di dare

un nuovo assetto allo studio. A tale scopo si sono svolti tra novembre 2009 e aprile 2010 tre

workshop con rappresentanti di tutti i Paesi partecipanti (UE 27+).

«Workshop on E-Government Indicators» dell’OCSE a Parigi, 26 marzo 2010

Ogni due anni l’OCSE pubblica il compendio «Government@Glance» con dati statistici su

diversi aspetti dell’attività governativa nei Paesi dell’OCSE. Nella parte intitolata «Open and

Responsive Government» si misura anche il grado di maturità del Governo elettronico dei

Paesi. Nel rapporto del 2009 ci si basa sui dati dello studio dell’UE, dello studio dell’ONU e di

un vasto studio condotto dall’OCSE stessa, nonché sui dati di Eurostat. Tutti questi dati non

sono tuttavia disponibili per tutti i Paesi dell’OCSE, perché alcuni non sono membri dell’UE,

altri invece non sono membri dell’ONU ecc. Si sta quindi elaborando un set di indicatori che

l’OCSE potrà utilizzare per raccogliere i dati. Questa prima raccolta di dati sarà effettuata già

per la nuova edizione del rapporto «Government@Glance 2011», come pure per altre pub-

blicazioni.

Scambio di informazioni con una delegazione svedese a Berna, 5 luglio 2010

Questo scambio di informazioni si è svolto con Claes Thagemark, administrative director of

the eGovernment Delegation Sweden, e con Dano Kostovski, International Coordinator of

the eGovernment Delegation Sweden. L’incontro è stato incentrato sulla presentazione del

Governo elettronico in Svizzera, che è stata seguita da una vivace discussione sulle sfide e

sulle relative soluzioni in entrambi i Paesi.

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Rapporto annuale 2010 sul Governo elettronico in Svizzera 15

Scambio di informazioni con una delegazione taiwanese, 2 agosto 2010

La signora Lin, vicepresidente della National Archive Administration a Taiwan, ha visitato

l’Archivio federale. In occasione di questa visita la segreteria è stata invitata a presentare il

Governo elettronico in Svizzera e i progetti prioritari.

Scambio di informazioni con rappresentanti della segreteria dell’IT-Planungsrats Deu-

tschland a Zurigo, 25 ottobre 2010

I collaboratori della ditta Bearingpoint, che operano su mandato dell’IT-Planungsrat e della

segreteria del Governo elettronico in Germania hanno presentato la nuova strategia naziona-

le di Governo elettronico della Germania. La presentazione è stata seguita da una vivace di-

scussione sulle possibilità di applicazione per la Svizzera.

«E-Government Experts Meeting» dell’UE a Bruxelles, 30 novembre 2010

Questo meeting corrisponde a quello dell’ex sottogruppo «e-government» della Commissio-

ne dell’UE nel quadro del Piano d’azione i2010. Anche la Svizzera è membro di questo or-

gano, ora denominato «E-Government Experts Group». Nel corso di questo meeting sono

state soprattutto oggetto di discussione le sette idee chiave della nuova «Agenda digitale»

(progetto successivo a i2010) e la loro attuazione. Sono d’altra parte stati presentati diversi

studi riguardanti il Governo elettronico del futuro, commissionati dalla Commissione dell’UE.

Conferenza sul Governo elettronico a Bruxelles, 15 – 16 dicembre 2010

All’insegna del motto «Lift-off towards Open Government» si è svolta sotto la presidenza

belga dell’UE la più importante conferenza dell’UE sul Governo elettronico. Il tema principale

ne è stato il Piano d’azione 2011 – 2015 adottato dall’UE che è finalizzato in primo luogo a

rendere l’amministrazione più efficiente ed efficace. All’ordine del giorno del Governo elettro-

nico europeo devono figurare la riduzione del dispendio amministrativo e l’introduzione su

vasta scala del tema del cambiamento organizzativo.

Lift-off towards Open Government: http://www.opengov2010.be

EU E-Government Action Plan 2011 – 2015:

http://ec.europa.eu/information_society/activities/egovernment

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Rapporto annuale 2010 sul Governo elettronico in Svizzera 16

3 Attuazione

L’attuazione del Governo elettronico è effettuata a livello decentralizzato, ma coordinato, sot-

to la vigilanza del Comitato direttivo e della segreteria. Un Consiglio di esperti fornisce con-

sulenza a entrambi questi organi, come pure alle organizzazioni responsabili in fase di attua-

zione. La struttura di questo coordinamento è disciplinata dalla Convenzione quadro concer-

nente la collaborazione tra la Confederazione e i Cantoni.

3.1 Catalogo dei progetti prioritari

Il catalogo dei progetti prioritari è un importante strumento di attuazione. Esso elenca i pro-

getti che devono essere attuati in maniera coordinata nel quadro della Strategia di e-govern-

ment Svizzera. Il Comitato direttivo ha valutato e aggiornato due volte questo catalogo nel

corso dell’anno in rassegna. Dal catalogo emergono in sintesi le seguenti modifiche.

Nuove organizzazioni responsabili

A2.10 – Autorizzazioni nel settore del lavoro Associazione degli uffici svizzeri del la-

voro (AUSL)

B2.08 – Fatturazione e disbrigo elettronici dei pagamenti Amministrazione federale

delle finanze (AFF)

Cambiamento dell’organizzazione responsabile

B1.02 – Basi legali Ufficio federale di giustizia (UFG)

Progetti conclusi nel 2010

A1.03 – Disbrigo degli affari tra le casse di compensazione e i loro affiliati (imprese), ad

es. mutazioni concernenti i dati dei collaboratori

B1.04 – Identificatore personale uniforme

Nel catalogo figuravano quindi a fine 2010 complessivamente 45 progetti prioritari. Quattro di

essi sono stati conclusi, mentre non vi sono più progetti privi di organizzazione responsabile.

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Rapporto annuale 2010 sul Governo elettronico in Svizzera 17

Figura 11: Stato di attuazione della strategia il 4 novembre 2010

3.1.1 Evoluzione della roadmap

La roadmap costituisce lo strumento strategico di pianificazione della Strategia di e-govern-

ment Svizzera. In merito sono qui illustrate in particolare le principali fasi di progetto e le pie-

tre miliari per ogni progetto nel periodo della strategia.

La roadmap è stata di volta in volta aggiornata dalla segreteria del Governo elettronico in

Svizzera e approvata il 25 maggio e il 4 novembre 2010 dal Comitato direttivo.

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Rapporto annuale 2010 sul Governo elettronico in Svizzera 20

3.2 Monitoraggio e studi

3.2.1 Processo di controlling

Come pianificato nel 2010 sono stati effettuati i lavori di attuazione per il processo di control-

ling a quattro dimensioni. È stato inoltre effettuato per la prima volta il rilevamento dell’utilità

qualitativa dei progetti relativi al Governo elettronico secondo il modello «Utilitas». I dati pro-

venienti dal rilevamento e dagli studi sono stati pubblicati in forma condensata negli opuscoli

«Facts & Figures» dei mesi di maggio e di novembre.

3.2.2 Stato di attuazione dei progetti prioritari

A fine 2010 hanno potuto essere conclusi quattro progetti del catalogo. Per 13 altri progetti la

conclusione è prevista nel primo trimestre del 2011.

Figura 13: Asse temporale dello stato di attuazione dei 45 progetti prioritari

Nel 2010 i dati del processo stra-

tegico di controlling sono stati

pubblicati due volte nell’opuscolo

«Facts & Figures». Figura 12: Processo di controlling a quattro dimensioni

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Rapporto annuale 2010 sul Governo elettronico in Svizzera 21

Attuazione secondo calendario

Il 70 per cento circa dei 41 progetti attivi a fine 2010 è stato eseguito secondo il calendario

fissato. Come in passato si verificano ritardi laddove devono essere preliminarmente coor-

dinati processi politici e federali complessi oppure esistono problemi di risorse.

Figura 14: Asse temporale dell’attuazione secondo calendario dei progetti prioritari

Finanziamento

A fine 2010 il finanziamento del 40 per cento circa dei progetti attivi era regolato, ma una

percentuale identica di realizzatori ha indicato di averlo regolato soltanto parzialmente. Il mo-

tivo risiede spesso nella difficoltà di trovare il finanziamento iniziale oppure nell’incertezza le-

gata alla ripartizione dei costi tra la Confederazione e i Cantoni.

Figura 15: Asse temporale del finanziamento dei progetti prioritari

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Rapporto annuale 2010 sul Governo elettronico in Svizzera 22

Redditività

Il 26 per cento dei 41 progetti attivi presentano

una redditività positiva, il 14 per cento una

redditività negativa. Per i progetti rimanenti

l’utilità monetaria può essere stimata solo diffi-

cilmente. In considerazione di queste circo-

stanze è stato effettuato per la prima volta nel

2010 un rilevamento secondo criteri qualitativi.

Si vedano i dettagli in merito al capitolo

4.3.2.5.

Ripercussioni per i Cantoni e l’economia privata

Il 70 per cento circa dei progetti prioritari influenzano parimenti i portafogli e le strategie IT

dei Cantoni. Si tratta tra l’altro di effetti finanziari, giuridici o organizzativi. In media il 60 per

cento degli investimenti complessivi è destinato sotto forma di mandati all’economia privata.

3.2.3 Utilità qualitativa

Nel 2010 il portafoglio dei progetti prioritari è stato analizzato per la prima volta secondo cri-

teri qualitativi sulla base del modello «Utilitas».

Il modello «Utilitas»

Il modello «Utilitas» poggia su un catalogo di domande alle quali risponde la pertinente orga-

nizzazione responsabile di un progetto prioritario. Le risposte sono oggetto di una pondera-

zione differenziata. Al momento della valutazione esse consentono di rilevare l’«utilità quali-

tativa» e la «redditività» di un progetto e di riportarle in una matrice.

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Rapporto annuale 2010 sul Governo elettronico in Svizzera 23

Differenziazione dell’utilità

Al fine di differenziare con maggiore precisione l’utilità di un progetto al di là del marchio di

utilità che gli è assegnato le domande sono raggruppate secondo cinque fulcri tematici. In tal

modo è possibile identificare in modo più preciso i punti forti e i punti deboli di ogni progetto.

Figura 16: Il modello «Utilitas» con il marchio «Utilitas»

*Nella rappresentazione della scala «Utilitas» sono stati ripresi elementi del-

l’etichetta energetica, applicata alle apparecchiature elettriche e alle automo-

bili nella dichiarazione europea del consumo energetico, come pure ad altre

caratteristiche di un prodotto.

• 1: Utilità qualitativa • 2: Redditività • 3: Valutazione • 4: La scala «Utilitas»*

Figura 17: Elenco dei fulcri tematici, completato con le descrizioni sull’utilità principale del progetto

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Rapporto annuale 2010 sul Governo elettronico in Svizzera 24

Risultati del rilevamento del 2010 sull’utile qualitativo dei progetti:

La sintesi conferma l’ipotesi secondo cui la maggior parte dei progetti fornisce invero

un’utilità qualitativa elevata che non può tuttavia essere quantificata in termini monetari. Sulla

sinistra dell’asse verticale della rappresentazione grafica figurano pertanto 32 progetti che

non indicano alcuna redditività e la loro posizione può essere determinata soltanto in base a

criteri qualitativi.

I progetti che figurano un po’ più a de-

stra, ma che si situano prima della me-

tà dell’asse orizzontale, presentano

una redditività negativa e quelli a de-

stra di tale metà una redditività positi-

va.

Per tutti i progetti l’utilità maggiore è

riscontrabile soprattutto

nell’ottimizzazione dei processi, tutta-

via quest’ultima si rileva principalmen-

te all’interno delle amministrazioni. Al-

tri processi servono prevalentemente

alla modernizzazione e al miglioramento dell’immagine pubblica, nonché al miglioramento

del grado di soddisfazione dei clienti e della qualità generale delle prestazioni di servizi. Il 40

per cento dei progetti fornisce comunque prestazioni di base, in virtù ad esempio di un man-

dato legale.

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Rapporto annuale 2010 sul Governo elettronico in Svizzera 25

3.2.4 Punto di vista del pubblico interessato

A seguito delle decisioni della Cancelleria federale e della SECO (Segreteria di Stato dell’e-

conomia) di non effettuare studi corrispondenti per il 2010, non sono disponibili dati attuali

sul grado di soddisfazione della popolazione e dell’economia nei confronti del Governo elet-

tronico. Valgono tutt’ora i dati del 2009 secondo i quali l’80 per cento circa dei rappresentanti

dell’economia e l’86 per cento della popolazione intervistata sono «molto o piuttosto soddi-

sfatti» dell’offerta fornita nell’ambito del Governo elettronico.

Nello studio sull’Amministrazione e sul Governo elettronico effettuato nel 2010 dalla segrete-

ria del Governo elettronico le amministrazioni stesse registrano un leggero calo del grado di

soddisfazione della popolazione e dell’economia. Dal punto di vista delle autorità aumenta il

fabbisogno di prestazioni elettroniche di servizi da parte dei cittadini e dell’economia, mentre

l’offerta di servizi effettivamente disponibili non è aumentata notevolmente. È comunque pre-

visto da più parti un ulteriore sviluppo dei canali elettronici.

Figura 18: Fabbisogno dei gruppi interessati dal punto di vista dell’amministrazione

3.2.5 Collaborazione dei Cantoni

La situazione evolve in linea di massima positivamente nei Cantoni. Sebbene i risultati dello

studio sull’Amministrazione e sul Governo elettronico indichino un ristagno delle attività ri-

spetto all’anno precedente, nei Cantoni è percettibile un’accresciuta consapevolezza delle

questioni relative al Governo elettronico. Da più parti vengono elaborate strategie e creare

nuove strutture organizzative, assolutamente necessarie per un coordinamento efficiente tra

i Cantoni e in generale tra i diversi livelli statali. Un passo importante verso un maggiore co-

ordinamento è stato inoltre compiuto con la decisione della Conferenza dei cancellieri di Sta-

to di istituire un gruppo di lavoro composto da rappresentanti ufficiali di ogni Cantone sotto

forma di gruppo specializzato per il Governo elettronico. A questo gruppo verrebbero asse-

gnati i seguenti compiti:

scambio di conoscenze ed esperienze tra i partecipanti relativo a progetti pianificati o in

corso della Confederazione e dei Cantoni;

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Rapporto annuale 2010 sul Governo elettronico in Svizzera 26

interlocutore e rappresentante degli interessi dei Cantoni nei confronti della segreteria

del Governo elettronico per quanto riguarda le questioni di attuazione della strategia di

Governo elettronico in Svizzera (l’accento è posto sui contenuti e non sulle tecnologie);

consulenza per la Conferenza fiscale svizzera (CFS) su questioni inerenti al Governo

elettronico;

coordinamento degli studi sullo stato del Governo elettronico;

proposta di progetti e collaborazione a progetti della CFS;

trattamento di tematiche ad hoc concernenti il Governo elettronico.

Obiettivi comuni

L’allineamento all’attuale strategia di Governo elettronico in Svizzera è stato realizzato posi-

tivamente in tutta la Svizzera. Le attività di controlling sono svolte in modo più approfondito e

ritenute più importanti.

Garanzia di interoperabilità

L’osservanza degli standard eCH e delle direttive sulla protezione dei dati è garantita in un

numero maggiore di casi, soprattutto nei Cantoni. I Comuni continuano a rimanere un po’ più

indietro rispetto alla Confederazione e ai Cantoni.

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Rapporto annuale 2010 sul Governo elettronico in Svizzera 27

Offerte di transazioni

L’offerta nell’ambito del Governo elettronico ristagna a livello di Comuni, mentre è fortemente

sviluppata a livello di Cantoni, nei quali è inoltre generalmente più ampia di quella dei Comu-

ni. L’offerta di informazione, in particolare, è disponibile praticamente su tutto il territorio na-

zionale. Al primo posto per le offerte di transazioni si situa soprattutto la Svizzera orientale.

Ma anche gli altri Cantoni propongono o stanno pianificando nuove offerte.

3.2.6 Confronto internazionale

Studio di benchmarking dell’UE sul Governo elettronico

All’insegna del motto «Putting ambition into action» sono stati presentati a Bruxelles nel di-

cembre 2010 i risultati del nono studio di benchmarking sul Governo elettronico. La Svizzera

raggiunge un risultato nettamente migliore di quello dell’anno precedente.

Lo studio raffronta dal 2001 i servizi online dell’amministrazione in 32 Stati europei (i 27

membri dell’UE, l’Islanda, la Norvegia, la Svizzera, la Croazia e la Turchia). Esso prende in

esame la disponibilità dei servizi online, il livello di sofisticazione e la facilità d’uso dei portali

dell’amministrazione.

Nel 2010 in Europa la disponibilità media delle prestazioni di servizi è aumentata di 11 punti

raggiungendo l’82 per cento. Il livello di sofisticazione è migliorato di 7 punti situandosi ormai

all’89 per cento.

Nelle valutazioni degli ultimi anni la Svizzera figurava parecchio al di sotto dei valori medi. La

situazione nell’anno in rassegna è perciò maggiormente positiva. La disponibilità di presta-

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Rapporto annuale 2010 sul Governo elettronico in Svizzera 28

zioni di servizi registra un netto miglioramento di 38 punti e passa al 70 per cento. Il livello di

sofisticazione invece è aumentato di 18 punti, registrando un nuovo valore pari all’85 per

cento. I dati concernenti il Governo elettronico in Svizzera non raggiungono ancora la media

europea – tuttavia essi dimostrano che si sono fatti molti progressi nella giusta direzione.

3.2.7 Digital Economy Rankings EIU/IBM

Nell’attuale «Digital Economy Ranking» (già e-readiness Ranking) la Svizzera occupa il 19°

posto nella classifica dei 70 Paesi valutati. Gli indicatori esaminati in questo raffronto sono in

particolare la connettività e l’infrastruttura tecnologica, il contesto imprenditoriale, il contesto

49%

59%

71%

82%

11%

21%

32%

70%

0%

20%

40%

60%

80%

100%

2006 2007 2009 2010

Disponibilità online a livello europeo

Verfügbarkeit EU

Verfügbarkeit Schweiz

75%76%

83%

89%

62% 60%

67%

85%

30%

40%

50%

60%

70%

80%

90%

100%

2006 2007 2009 2010

Stato di avanzamento a livello europeo

Ausbaustand EU

Ausbaustand Schweiz

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Rapporto annuale 2010 sul Governo elettronico in Svizzera 29

sociale e culturale, il contesto legislativo, le politiche governative e la visione strategica,

l’adozione di soluzioni digitali da parte di cittadini e imprese. Nel 2010 la Svizzera figurava al

primo posto in Europa per quanto riguarda il contesto imprenditoriale, ma ha nettamente

perso punti rispetto all’anno precedente relativamente alla connettività, alle politiche gover-

native e alla visione strategica.

3.2.8 Global Information Technology Report ˗ WEF

Il rapporto, che compendia le economie di 134 Paesi, è uno strumento di valutazione delle

ripercussioni delle TIC sul processo di sviluppo e sulla competitività dei Paesi. Dedicato al

tema della mobilità in un mondo connesso in rete, il rapporto esamina in particolare le intera-

zioni tra mobilità e TIC. Nella classifica dei suddetti Paesi la Svizzera occupa un eccellente

quarto posto.

L’indice di misurazione contenuto nel rapporto, il cosiddetto Networked Readiness Index

(NRI), esamina le modalità effettive di impiego delle TIC da parte dei singoli Paesi per pro-

muovere il loro sviluppo economico e la loro competitività. La valutazione tiene conto di tre li-

velli: le condizioni quadro generali economiche, regolatorie e infrastrutturali per le TIC; la di-

sponibilità dei tre principali gruppi partecipanti – singole persone, imprese e governi – a im-

piegare con profitto le TIC e l’utilizzazione effettiva da parte loro delle più recenti tecnologie

dell’informazione e della comunicazione.

Il NRI è rilevato in base a dati provenienti da fonti accessibili al pubblico, nonché ai risultati di

un ampio sondaggio di opinione (Executive Opinion Survey), che il World Economic Forum,

unitamente alla sua rete di istituzioni partner (eminenti istituti di ricerca e associazioni di im-

prenditori), ha condotto nei Paesi indicati nel suo rapporto. Il sondaggio mette a disposizione

dati ineguagliabili sulle condizioni quadro istituzionali ed economiche in questi Paesi.

L’analisi internazione dei fattori che spingono ad utilizzare le TIC fornisce informazioni utili a

coloro che devono adottare decisioni imprenditoriali e riveste in particolare grande valore per

i governi che intendono accrescere la propria disponibilità ad impiegare le TIC.

Figura 19: Evoluzione della Svizzera nel «Digital Economy Rankings», EIU, IBM 2010

+ Evoluzione della Svizzera nel «Networked Readiness Index» (WEF) 2008 - 2010

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Rapporto annuale 2010 sul Governo elettronico in Svizzera 30

ITU – Measuring the Information Society

Il rapporto contiene il più recente indice di sviluppo delle TIC, che riguarda 159 Paesi e con-

fronta il loro stato di sviluppo in rapporto alle TIC a contare dal 2007. Il rapporto conferma

che nonostante i recenti problemi congiunturali l’utilizzazione delle prestazioni di servizi TIC

è ulteriormente cresciuta a livello mondiale. La Svizzera è all’ottavo posto della classifica.

Inchiesta delle Nazioni Unite sul Governo elettronico

Nell’inchiesta sul Governo elettronico condotta dalle Nazioni Unite la Svizzera occupa il 18°

posto nella classifica dei 192 Paesi. L’inchiesta, che valuta l’utilizzo del Governo elettronico

in un’epoca di crisi finanziaria ed economica, è stata conclusa nel dicembre del 2009 e i ri-

sultati sono stati pubblicati nel gennaio del 2010. Il rapporto presenta i diversi ruoli avuti dal

Governo elettronico nel superamento della crisi finanziaria ed economica mondiale. Il grado

di fiducia diffuso nella popolazione grazie alla trasparenza può essere ulteriormente migliora-

to attraverso il libero scambio di dati sulla base di standard aperti. La capacità del Governo

elettronico di gestire velocità e complessità facilita la realizzazione delle riforme. Allo stesso

modo il Governo elettronico può offrire flessibilità nelle prestazioni di servizi

dell’amministrazione affinché quest’ultima possa reagire meglio alle nuove esigenze.

Dall’ultima inchiesta, effettuata nel 2008, i governi hanno compiuto grandi progressi nello svi-

luppo di servizi online, soprattutto nei Paesi a reddito medio. I costi per l’infrastruttura delle

telecomunicazioni e per il personale costituiscono tutt’ora un ostacolo allo sviluppo del Go-

verno elettronico. Questa difficoltà può essere chiaramente compensata, anche nei Paesi

meno sviluppati, con strategie efficaci e condizioni quadro legali favorevoli.

Conclusione sul confronto internazionale

Nel confronto con tutti i Paesi del mondo e a seconda degli indicatori utilizzati la Svizzera oc-

cupa pur sempre una posizione accettabile per quanto riguarda lo stato di sviluppo della so-

cietà dell’informazione. A livello europeo praticamente tutti i risultati che la Svizzera ha rag-

giunto nei diversi studi sono influenzati dalla posizione che essa occupa nello studio di ben-

chmarking dell’UE del 2009.

I motivi per cui la Svizzera ha registrato finora risultati inferiori alla media nel benchmark

dell’UE risiedono nel fatto che le prestazioni di transazione non sono disponibili in modo ca-

pillare per le prestazioni di servizi esaminate (online availability). Inoltre in Svizzera non è

possibile per motivi giuridici eseguire tutte le operazioni senza interruzione del mezzo tele-

matico per parecchi dei servizi analizzati. Ad esempio le persone interessate devono annun-

ciarsi personalmente al centro regionale di collocamento per ottenere l’indennità di disoccu-

pazione e la dichiarazione di imposta deve essere inoltrata perlopiù con la firma autografa.

Per questa ragione il livello massimo di sofisticazione è raramente raggiunto.

Nella valutazione delle infrastrutture degni di nota sono in particolare i Paesi asiatici, che

hanno in alcuni casi registrato una ripresa notevole in questo campo. Nel corso degli ultimi

anni i suddetti Paesi hanno evidentemente effettuato enormi investimenti in nuove infrastrut-

ture. Essi dispongono ora delle più recenti tecnologie, mentre i Paesi non emergenti ammo-

dernano solo in parte e gradualmente l’infrastruttura esistente.

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Rapporto annuale 2010 sul Governo elettronico in Svizzera 31

4 Fulcri tematici

I fulcri tematici sono stati elaborati di volta in volta dalla segreteria su mandato del Comitato

direttivo, in stretta collaborazione con esperti del settore e d’intesa con il pubblico interessa-

to. Il 2010 è stato caratterizzato da due importanti fulcri tematici: il progetto concernente gli

strumenti ausiliari per i Comuni e le misure di stabilizzazione.

4.1 Strumenti ausiliari per i Comuni

Dallo studio sull’Amministrazione e sul Governo elettronico1 condotto dall’istituto di ricerca

gfs.bern è emerso che le piccole amministrazioni procedono lentamente nella realizzazione

del Governo elettronico. Citiamo dalla pagina 7 dello studio: «Le unità amministrative più pic-

cole mancano di conoscenze e risorse per sviluppare il Governo elettronico. La crescita in-

controllata e l’eterogeneità dell’offerta sono problematiche. In Svizzera l’e-government viag-

gia a due velocità. Le amministrazioni più piccole corrono il rischio di essere seminate».

Gli «Obiettivi del Consiglio federale 2010»2 stabiliscono che «A contare dalla fine del 2010 i

Comuni dispongono di modelli di procedura e di strumenti di ausilio per l’implementazione

dell’E-Government al loro livello». La segreteria del Governo elettronico in Svizzera ha per-

tanto dato avvio al pertinente progetto. Come primo passo è stata effettuata un’analisi volta

ad individuare le esigenze dei Comuni. Su questa base sono state concepite le soluzioni da

approntare e le procedure per la loro elaborazione.

Definizione dello scopo

Scopo dell’analisi era accertare le esigenze dei Comuni, tracciare soluzioni realizzabili e pia-

nificarne l’elaborazione. Affinché corrispondessero alle esigenze effettive, le soluzioni elabo-

rate nel quadro dell’analisi sono state sviluppate in accordo con l’Associazione dei Comuni

Svizzeri e l’Unione delle Città Svizzere, i Cantoni e gli ambienti della ricerca (BFH). Il piano di

dettaglio e la realizzazione saranno effettuati in collaborazione con un Comune pilota e gli of-

ferenti di soluzioni interessati. Ci si prefigge in tal modo una più ampia diffusione della solu-

zione sulla base di un esempio pratico.

Esecuzione dell’analisi

Scopo dell’analisi era anche definire misure efficaci per sostenere lo sviluppo delle presta-

zioni relative al Governo elettronico a livello comunale. L’analisi è stata eseguita in cinque

fasi:

1. delimitazione del sistema

1 Il treno del Governo elettronico viaggia a due velocità. I punti essenziali dello studio

sull’Amministrazione e sul Governo 2009, su mandato della Confederazione e dei Cantoni, gfs.bern, 20.10.2009. 2 Obiettivi del Consiglio federale 2010, parte II, pag. 21, Dipartimento delle finanze, obiettivo 13, At-

tuazione della strategia di e-Government Svizzera, decreto del Consiglio federale del 4.11.2009.

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Rapporto annuale 2010 sul Governo elettronico in Svizzera 32

2. rilevamento delle informazioni

3. analisi

4. ideazione di misure

5. pianificazione dell’attuazione.

Il rilevamento delle informazioni si è basato su otto interviste condotte con i rappresentanti di

quattro Comuni (Erlenbach i.S./BE, Seravalle/TI, Broc/FR, Klosters-Serneus/GR), con due

responsabili cantonali del Governo elettronico (Cantone di Uri e Cantone del Vallese), con il

rappresentante dell’Associazione dei Comuni Svizzeri e il rappresentante dell’Unione delle

Città Svizzere.

Nell’analisi si è adottato un approccio sistemico. Questo metodo è finalizzato all’elaborazione

di interventi duraturi in un sistema. A partire dalle interviste sono stati identificati i fattori rile-

vanti che influiscono sullo sviluppo del Governo elettronico nei Comuni. Successivamente si

è stabilito dove applicare efficacemente le misure per raggiungere l’obiettivo auspicato.

Misure definite

Una serie di undici misure è stata derivata da questa analisi.

Titolo

1 Guida all’introduzione di leggi/convenzioni quadro cantonali in materia di Governo elet-

tronico

2 Modelli di testo ed elenco di argomenti

3 Raccomandazione relativa allo standard minimo con costi/utilità e moduli SW appropriati

4 Uniformazione della comunicazione con la Confederazione, marchio generale «Governo

elettronico in Svizzera»

5 Piattaforma per lo scambio delle informazioni

6 Informazione sulle migliori prassi

7 Promemoria sull’esecuzione di progetti

8 Modelli di processo ed elenchi di controllo

9 Promovimento della gestione della qualità

10 Governo elettronico nella formazione dei segretari comunali

11 Strumenti ausiliari per l’impiego del Governo elettronico nei progetti di cooperazione

Attuazione

Le misure definite sono state suddivise secondo un ordine di priorità che si basa sui seguenti

tre criteri: rapporto costi/utilità, rischi e fattore temporale per quanto riguarda l’efficacia.

Per dieci delle undici misure (con l’eccezione del punto 8 «Modelli di processo ed elenchi di

controllo») è stato stimato il dispendio per la loro attuazione; questa richiede complessiva-

mente circa due persone/anno.

Tre misure hanno potuto essere attuate nel 2010. Per le altre misure si prevedono i seguenti

tempi di realizzazione.

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Rapporto annuale 2010 sul Governo elettronico in Svizzera 33

Nr.

Q3 Q4 Q1 Q2 Q3 Q4 Q1 Q2 Q3 Q4 Q1 Q2 Q3 Q4

6.1

6.2

6.3

6.4

6.5

6.6

6.7

6.8

6.9

6.10

6.11

Phasenlegende:

Konzept Realisierung Einführung Betrieb

2010 2011 2012 2013

Organizzazione

Il portafoglio delle undici misure dovrà essere coordinato dal servizio specializzato che si oc-

cupa del Governo elettronico in Svizzera. Ai fini dell’attuazione sarà presentata una proposta

di progetto per ogni misura. Nella proposta sono definiti specificamente di volta in volta il

progetto, la sua organizzazione e gestione strategica, la direzione del progetto ecc. Il finan-

ziamento delle singole misure non è ancora stato stabilito. Esso deve essere parimenti chia-

rito nelle proposte di progetto delle singole misure.

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Rapporto annuale 2010 sul Governo elettronico in Svizzera 34

4.2 Misure di stabilizzazione

4.2.1 Situazione iniziale

Dall’analisi della questione del finanziamento sulla base dei dati del cosiddetto cockpit e da

numerose discussioni con le organizzazioni responsabili emerge con chiarezza che il finan-

ziamento dei progetti prioritari costituisce un problema palese. Il finanziamento è problemati-

co soprattutto nella fase iniziale, ragione per cui molti progetti promettenti sono bloccati nella

fase di avvio. Inoltre la scarsità di risorse rallenta l’ulteriore sviluppo dei progetti prioritari e

causa ritardi nella loro diffusione a livello nazionale. Un altro problema è l’assenza di know-

how in materia di gestione di progetti e di trattazione delle questioni giuridiche. Per sostenere

i progetti al di là degli ostacoli di finanziamento e quindi accelerare l’attuazione dell’intero

programma relativo al Governo elettronico la segreteria è stata incaricata, in occasione della

seduta del Comitato direttivo del mese di maggio del 2009, di elaborare un piano di finan-

ziamento iniziale dei progetti riguardanti il Governo elettronico.

Il 17 giugno 2009 il Consiglio federale ha deciso di realizzare la terza tappa delle misure di

stabilizzazione congiunturale. Il Parlamento ha poi approvato il 25 settembre 2009 la corri-

spondente «Legge federale sulle misure temporanee di stabilizzazione congiunturale nei set-

tori del mercato del lavoro, delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione nonché

del potere d’acquisto». Con la terza tappa delle misure di stabilizzazione congiunturale si in-

tende sfruttare il periodo di crisi per predisporre, nell’ottica di una politica di crescita, strutture

atte a sostenere in modo ottimale l’economia nella fase successiva di ripresa.

In considerazione della necessità di intervenire a livello di promovimento e di approntamento

di componenti fondamentali, indispensabili a uno spazio economico elettronico funzionante e

affidabile, è stato elaborato un pacchetto di diverse misure. Queste misure si rafforzano vi-

cendevolmente e sono destinate ad affermare più rapidamente le transazioni commerciali e

la comunicazione con le autorità per via elettronica. Esse prevedono in particolare l’ulteriore

sviluppo della firma elettronica con la SuisseID come mezzo di autentificazione sicura nelle

transazioni commerciali e nella comunicazione con le autorità per via elettronica (ivi compre-

so il promovimento del loro smercio). Sono d’altra parte state decise misure di accompa-

gnamento volte a promuovere lo spazio economico elettronico (progetti pilota, diffusione del

numero di identificazione delle imprese [IDI], abilitazione degli attori e armonizzazione del

certificato elettronico di funzionamento, finanziamento iniziale dei progetti prioritari nel qua-

dro della strategia di Governo elettronico in Svizzera). Nella terza tappa delle misure di stabi-

lizzazione congiunturale sono stati stanziati per queste misure complessivamente 25 milioni

di franchi; di questo importo 17 milioni di franchi sono destinati al finanziamento dell’acquisto

di carte SuisseID e 4 milioni alle corrispondenti misure di accompagnamento. La competen-

za per quanto riguarda questi 21 milioni è stata attribuita alla SECO. I 4 milioni di franchi ri-

manenti sono previsti per accelerare e sostenere l’esecuzione dei progetti prioritari

nell’ambito della strategia di Governo elettronico in Svizzera. Nel dicembre del 2009 il Comi-

tato direttivo del Governo elettronico in Svizzera ha adottato il corrispondente piano di attua-

zione.

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Rapporto annuale 2010 sul Governo elettronico in Svizzera 35

L’utilizzo concreto delle risorse era originariamente pianificato nel quadro di due pacchetti di

misure: con il pacchetto di misure 1 «progetti prioritari» (3’000'000 fr.) ci si prefiggeva di

promuovere la fornitura di prestazioni prioritarie e la definizione delle relative condizioni po-

nendo l’accento sull’accelerazione dei progetti e sulla rimozione degli ostacoli dovuti

all’esiguità delle risorse. Gli obiettivi perseguiti invece con il pacchetto di misure 2 «pool di ri-

sorse» (800'000 fr.) erano evitare situazioni di scarsità di risorse per i progetti prioritari e

promuovere l’acquisizione di know-how nell’ambito della gestione dei progetti e della tratta-

zione delle questioni giuridiche. Le organizzazioni responsabili dei progetti prioritari come pu-

re gli Uffici federali, i Cantoni, le Città e i Comuni hanno avuto la possibilità di presentare alla

segreteria del Governo elettronico domanda per ottenere il sostegno dei loro progetti nel

quadro di questi pacchetti di misure.

Le risorse finanziarie destinate ai progetti concreti dei proponenti sono state assegnate dalla

segreteria del Governo elettronico in Svizzera in tre tappe: il 31 gennaio 2010, il 30 aprile

2010 e il 31 agosto 2010. Dato il numero esiguo di domande concernenti il pacchetto di mi-

sure 2, nella seduta del 25 maggio 2010 il Comitato direttivo ha sciolto il suddetto pacchetto

a favore della seconda tranche del pacchetto di misure 1. Ne è risultata la seguente disponi-

bilità di risorse per le tre tranche del pacchetto di misure 1 «progetti prioritari».

Termine di presentazione della domanda

Quota dell’importo complessivo previsto originariamente

Quota dell’importo complessivo finale

Tranche 1 31.01.2010 25 % CHF 750’000 20 % CHF 750’000

Tranche 2 30.04.2010 50 % CHF 1’500’000 60 % CHF 2’300’000

Tranche 3 31.08.2010 25 % CHF 750’000 20 % CHF 750’000

Totale 100 % CHF 3’000’000 100 % CHF 3’800’000

4.2.2 Impiego delle risorse

In base al concetto di attuazione i principi e gli obiettivi del «pacchetto Governo elettronico»

sono stati stabiliti come segue:

le risorse finanziarie devono essere utilizzate conformemente alle direttive e ai criteri indi-

cati nella decisione del Consiglio federale del 17 giugno 2009 concernente la terza tappa

delle misure di stabilizzazione congiunturale;

le misure devono essere durature, ovvero devono esplicare i loro effetti oltre l’anno 2010;

le risorse devono essere impiegate unicamente per le misure conformi alla strategia di

Governo elettronico;

le risorse utilizzate devono produrre risultati concreti e misurabili;

le risorse a disposizione devono essere impiegate in maniera trasparente;

le misure devono accelerare l’attuazione della strategia di Governo elettronico e soprattut-

to dei suoi progetti prioritari.

In considerazione di queste condizioni quadro le domande di finanziamento presentate sono

state valutate a scaglioni ed esaminate approfonditamente. Dopo la decisione della segrete-

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Rapporto annuale 2010 sul Governo elettronico in Svizzera 36

ria in merito all’impiego delle risorse i proponenti avevano la possibilità di presentare una

domanda di riesame.

Sono state approvate le domande di finanziamento dei seguenti progetti prioritari.

Progetto prioritario

Descrizione del progetto

A1.02 Sviluppo ulteriore nel settore dei dati delle imprese e dei dati salariali con IAM per le im-prese e firma digitale dell’impresa

A1.02 e B1.08 Campagna pubblicitaria per l’implementazione dello standard salari CH (ELM)

A1.06

Elaborazione del progetto «Piattaforma elettronica per i permessi di costruzione», com-presi analisi dello stato attuale, valutazione di possibili soluzioni per un modello di proces-so concernente i permessi di costruzione, nonché modelli di organizzazione e di finanzia-mento

A1.12 Elaborazione del progetto «Comunicazione di cambiamenti di indirizzo, arrivi, partenze», compresi valutazione, esempio di piattaforma, interfacce verso terzi

A1.16 Istituzione di un nuovo gruppo specializzato eCH «Dati agrari», compresi i primi standard

A1.18 Esercizio pilota, sviluppo ulteriore e preparazione dell’introduzione definitiva dell’interfaccia Infostar/Controlli degli abitanti

A1.19 Elaborazione governance/convenzione, definizione delle interfacce e lavori di base per il portale eGRIS

A2.05 Elaborazione del progetto «Carte di parcheggio», compresi analisi dello stato attuale, ro-admap, garanzia a lungo termine dell’attuazione e della comunicazione

A2.06 Elaborazione del progetto «Ricerca e annuncio di oggetti smarriti», compresi analisi dello stato attuale, piano mirato e valutazione

A2.10 Elaborazione del progetto «Autorizzazioni nel settore del lavoro», compresi analisi dello stato attuale, piano di organizzazione, di finanziamento e di comunicazione e roadmap di attuazione

B1.02 Elaborazione delle basi legali per il Governo elettronico in Svizzera

B1.06 e altri pro-getti prioritari

Consolidamento e promovimento dei risultati dell’architettura dell’«amministrazione in re-te»

B1.11 Set per lo standard di scambio eCH per dossier e documenti, compresi simulatore e han-dler

B1.12 Istituzione del nuovo gruppo specializzato eCH «Dati riguardanti l’opera o l’immobile», e-laborazione di standard centrali e di casi di test

B2.04 Rinnovo dell’infrastruttura per l’esercizio dei formulari elettronici

B2.06 Elaborazione e verifica di una soluzione di architettura svizzera IAM (Identity and Access Management)

B2.06 e altri pro-getti prioritari

Piano per l’integrazione operativa di Reference eGov/Elenco delle autorità nella piattafor-ma IAM

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B2.08 Inizializzazione del ruolo di organizzazione responsabile ed elaborazione del progetto «Fatturazione e disbrigo elettronici dei pagamenti»

B2.09 Sviluppo di un sistema di validazione dei pacchetti di informazione per l’immissione negli archivi (Submission Information Package [SIP] Validator)

La ripartizione in tranche dei 3’856’000 franchi complessivi assegnati ai circa 20 progetti prio-

ritari si presenta come segue.

4.2.3 Monitoraggio e controlling

Il concetto di attuazione prevede un monitoraggio e un controlling del pacchetto di misure,

comprendente in particolare i seguenti punti:

controlling finanziario delle risorse già assegnate e di quelle ancora disponibili;

misurazione dei risultati dei pacchetti di misure: quali ripercussioni hanno i pacchetti di

misure? Gli obiettivi sono adempiti?

monitoraggio e controlling dei singoli progetti proposti: i risultati indicati sono raggiunti?

I progressi prospettati nella presentazione della domanda sono stati ottenuti? Le condi-

zioni prescritte sono adempite (ad es. know-how, trasferimento delle conoscenze)?

In considerazione dei parametri indicati qui sopra la segreteria ha istituito un controlling spe-

cifico nell’ambito del quale le organizzazioni responsabili devono presentare ogni due mesi

un rapporto sullo stato di attuazione dei loro progetti. Nei rapporti si rende conto in particola-

re dell’attuazione secondo il calendario, della situazione dei costi, dei rischi legati al progetto

e delle misure prese3.

Sul totale di risorse stanziate (3’856'000 fr.) 1’225’000 franchi sono stati assegnati alle corri-

spondenti unità dell’Amministrazione federale, mentre 2’523’000 franchi sono stati destinati

3 I rapporti sullo stato intermedio sono stati presentati regolarmente:

http://www.egovernment.ch/de/umsetzung/stabilisierung.php.

645'000

2'180'000

1'031'000

Ripartizione in tranche

Tranche 1

Tranche 2

Tranche 3

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alla conclusione di contratti. Nel 2010 sono stati spesi complessivamente 3’644'000 franchi.

La mancata utilizzazione delle rimanenti risorse è dovuta a progetti le cui prestazioni sono

state interamente fornite ma il cui tetto dei costi non è stato superato, nonché a ritardi nei

progetti che non hanno più potuto essere colmati.

In base ai rapporti finali delle organizzazioni responsabili sull’impiego delle risorse, sui risul-

tati realizzati come pure sulle conoscenze e sulle esperienze acquisite, la segreteria presen-

terà un rapporto finale sull’attuazione del «pacchetto Governo elettronico» e sugli obiettivi

raggiunti.

4.2.4 Comunicazione

Durante l’attuazione del pacchetto di stabilizzazione relativo al Governo elettronico la segre-

teria ha perseguito l’obietto di garantire una comunicazione per quanto possibile trasparente.

A seguito dello scioglimento del pacchetto di misure II «pool di risorse», il gruppo di aventi di-

ritto alle misure di stabilizzazione del pacchetto di misure I «progetti prioritari» è stato ridotto

esclusivamente alle organizzazioni responsabili. Quest’ultime sono state integrate tempesti-

vamente nel processo e informate regolarmente tramite e-mail sullo stato del progetto e sulle

fasi successive. Sono inoltre stati effettuati workshop e colloqui per le domande che necessi-

tavano di un coordinamento o di un consolidamento.

La segreteria ha informato dello stato di attuazione delle misure avvalendosi anche di altri

canali di comunicazione. Ad esempio una rubrica della newsletter è stata regolarmente dedi-

cata al programma Stabi3eGov. Inoltre il sito Web www.egovernment.ch4 è stato aggiornato

costantemente con informazioni e rapporti concernenti l’assegnazione delle risorse e lo stato

intermedio dei progetti. Al fine di dare maggiore risalto ai progetti riguardanti il Governo elet-

tronico e di accrescere il loro grado di notorietà il meeting delle organizzazioni responsabili

dell’8 novembre 2010 è stato svolto all’insegna del programma Stabi3eGov. Va evidenziato il

fatto che i workshop e le manifestazioni organizzate grazie a questo pacchetto di misure

hanno permesso di sensibilizzare numerosi attori importanti e il pubblico sulla strategia di

Governo elettronico.

4.2.5 Conoscenze ed esperienze

Per tutto l’anno in rassegna la segreteria è stata continuamente coinvolta nel programma

Stabi3eGov e ne ha assicurato il seguito. Ha partecipato ai workshop, alle sedute dei comita-

ti di progetto, come pure ad altre manifestazioni in relazione ai progetti sostenuti. Il sostegno

specialistico e la consulenza si sono rivelati estremamente costruttivi per gli organi sovraor-

dinato della strategia di Governo elettronico. Dal punto di vista della segreteria la collabora-

zione con le organizzazioni responsabili è stata molto proficua e molto bene accolta dalle

stesse organizzazioni.

L’unica sfida che la segreteria ha dovuto affrontare nell’attuazione del «pacchetto Governo

elettronico » riguarda le trattative contrattuali che si sono rivelate talvolta difficili e che in al-

cuni casi hanno comportato un dispendio considerevole.

4 www.egovernment.ch/de/umsetzung/stabilisierung.php

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In sintesi si può constatare che il programma Stabi3eGov ha dato nuovo slancio ai progetti.

Esso ha consentito di prendere in esame numerose tematiche ritenute importanti dagli attori,

ma che in mancanza di risorse non avevano finora potuto essere trattate. Ne è scaturito uno

scambio di informazioni e di dati che ha riguardato non soltanto i progetti specifici, ma anche

tematiche generali connesse con il Governo elettronico. Specialisti di tutti i livelli statali si so-

no uniti ai gruppi di lavoro e ai gruppi specializzati e compartecipano all’attuazione dei pro-

getti. Nel caso di taluni progetti questa sensibilizzazione ha toccato anche i livelli dirigenziali

superiori dei Cantoni e dei Comuni.

I progetti – che si differenziano per la loro complessità, il loro legame con gli aspetti politici e i

gruppi interessati – presentano sfide comuni per quanto attiene all’attuazione. Come in pas-

sato, una delle maggiori sfide dei progetti inerenti al Governo elettronico è garantire il finan-

ziamento a lungo termine. Rientrano in queste sfide anche l’accettazione delle organizzazio-

ni responsabili come punto di riferimento e interlocutrici per le diverse tematiche, la diver-

genza di interessi tra i vari gruppi interessati o tra i livelli statali oppure la ricerca del giusto

interlocutore, che può comportare dispendio di tempo e di denaro.

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5 Prospettive

La necessità di coordinare il Governo elettronico non soltanto a livello nazionale, ma in misu-

ra maggiore anche a tutti i livelli statali corrisponde a una tendenza generale. La crescente

complessità dell’attività amministrativa impone la definizione di direttive e standard chiari.

Nello sviluppo dell’infrastruttura per il Governo elettronico i Cantoni e i Comuni devono po-

tersi fondare su direttive nazionali per quanto riguarda l’architettura. È unicamente in questo

modo che si può garantire una protezione durevole degli investimenti. Sono soprattutto i

Comuni più piccoli a non avere i mezzi per acquisire le conoscenze specialistiche IT nella

qualità necessaria all’esecuzione individuale di ampi progetti nell’ambito del Governo elettro-

nico. Bisogna fornire loro chiare direttive e un sostegno adeguato.

Ci si interroga inoltre se si debbano standardizzare in comune soltanto le interfacce e i for-

mati di scambio dei dati o se si debbano istituire e gestire a livello nazionale, quindi centra-

lizzare, anche certi servizi come le piattaforme di scambio dei dati e i componenti per

l’Identity e Access Management nonché altri servizi per l’infrastruttura del Governo elettroni-

co. Vista la mutua dipendenza della maggior parte di siffatti servizi, occorre altresì riflettere

sulla possibilità di affidare la responsabilità dell’esercizio o addirittura l’esercizio operativo di

tutti questi servizi nazionali concernenti il Governo elettronico a un’organizzazione che va

ancora definita.

La Convenzione quadro di diritto pubblico concernente la collaborazione nell’ambito del Go-

verno elettronico in Svizzera è stata adottata nel 2007 dal Consiglio federale e approvata

dalla Conferenza dei Governi cantonali (CdC). Essa è in vigore sino alla fine del 2011. Per

garantire la continuità della strategia di Governo elettronico in Svizzera e della sua attuazio-

ne, che procede a un buon ritmo, il Comitato direttivo ha incaricato la segreteria di elaborare

varianti per il rinnovo della convenzione quadro e di presentarle entro la primavera del 2011.

Esse devono essere finalizzate ad accelerare la realizzazione del Governo elettronico e in

particolare a rafforzare il ruolo di direzione della Confederazione, senza liberare i Cantoni

dalla loro responsabilità di attuazione.

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