Rally Emotion #002
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RA
LLY Em
otion #002 - Giugno 2010
CIR: è partito il Campionato più bello del mondoTutte le verità di Gigi GalliIn Nuova Zelanda il Mondiale è sottosopraC’era una volta il Gruppo A
MENS - ISSN 2038-2472
Anno 1 - Numero 2 - Giugno 2010www.rallyemotion.itEuro 4,00

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Da diversi mesi è lontano dalle prove specialima non dal cuore dei suoi fan. Anzi.
Le risposte definitive a tutto quello che gli è stato chiesto
RallyEmotion.it - Giugno 2010
Gigivisto daGalli
Si aspettava di rispondere a qualche appas-sionato curioso, quando ha lanciato sul proprio sito l’iniziativa “Intervista a Gigi”.È stato travolto da oltre 43.000 mail prove-
nienti da quattro continenti. Questo il tentativo di Galli
di rispondere a tutti, pro o contro che fossero, a cuore aperto. Vista l’enorme quantità di richieste, abbiamo organizzato le domande per argomenti e Gigi ha for-nito risposte ampie, per cercare di rispondere a tutti i quesiti, anche se forse ci sarebbe voluto un libro...
Anna Canata
Race&MotionoCoM

19
PEOPLE

36 RallyEmotion.it - Giugno 2010
In Nuova Zelanda anche Latvala vince (ma non convince),Ogier convince (ma non vince), mentre Loeb sbatte e fa terzo.
Emozioni, sentimenti e tensioni agli antipodi Claudio Pilia
Race&MotionoCoM

37
WRC
Robe da
Jari-Matti

54 RallyEmotion.it - Giugno 2010

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Tricolore, atto primo: al Rally 1000 Miglia vince Paolo AndreucciBasso e Rossetti comunque ci sono, Travaglia pure.
La pioggia e le gomme rendono tutto più difficile ma interessante
CIR
Colpo da maestro
Matteo Bacci
Race&MotionoCoM

64 RallyEmotion.it - Giugno 2010
Stefano Albertini, Simone Campedelli e Fabrizio Ferrarisono i tre protagonisti della prima gara del Tricolore Junior
la nuova Serie dedicata ai piloti “under 28”
Matteo Bacci
Race&MotionoCoM

65
PEOPLE

80
Lancia Delta, Ford Sierra, Toyota Celica e altre auto miticheprotagoniste del Mondiale Rally per oltre un decennio
Con l’aiuto di Claudio Bortoletto riviamo quegli anni
RallyEmotion.it - Giugno 2010

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ALTRI TEMPI
C’erauna voltail Gruppo A
Gli antichi greci lo sapevano bene: quando l’uomo si macchia di Hybris, superbia, prima o poi lo raggiunge la Nemesis, la punizione degli dei. E la punizione per aver messo su
strada i mostri da oltre 500 cavalli, le “gruppo B”, fu davvero tremenda in quel 1986, e colpì sia il pubblico, a Lagoa Azul in Portogallo, sia l’equipaggio che più di altri stava dimostrando di saper dominare “la bestia”, quel-la Delta S4 che delle gr. B era la più innovativa: Henri Toivonen e Sergio Cresto, nel maggio corso che già ci aveva tolto Attilio Bettega appena un anno prima. Clau-dio Bortoletto, storico Direttore Sportivo del Jolly Club, la più famosa e vincente Scuderia privata italiana, era in prima linea anche quel giorno. “Il giorno della mor-te di Toivonen e Cresto – racconta - il 2 maggio 1986, ero con Cesare Fiorio all’assistenza di Corte (in Corsica, ndr) ed eravamo tutti sconvolti dalla notizia dell’inciden-te. Ad un certo punto Fiorio mi disse di andare ad Ajac-cio, dove vide Jean Marie Balestre - allora presidente FISA - e in quel pomeriggio, durante quell’incontro, si decretò la fine delle Gr.B. In pochi giorni venne dato il via al progetto Delta 4wd e in soli 7 mesi gli ingegneri del reparto corse agli ordini dell’Ing.Sergio Limone pro-gettarono una vettura che debuttò e vinse Montecarlo nel 1987”. Auto dall’aspetto normale, le gr. A, con una
Beppe Scazzola - Anna Canata
Race&MotionoCoM
