RAGAZZI A TEATRO - drammaticovegetale.com · Dopo qualche “errore” di Puck, che complica la...

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PICCOLA CAVALCATA ROSSINIANA Drammatico Vegetale Teatro Rasi lunedì 5, martedì 6, mercoledì 7, giovedì 8 novembre ore 9.20 e 10.45 posti limitati 6 - 10 anni / 50 minuti / percorso teatrale musicale A cavallo della musica Un viaggio-gioco dentro il teatro, che celebra il centocinquantesimo anniversario dalla morte di Gioachino Rossini, compositore “romagnolo vero e cittadino del mondo”. In questo omaggio al valore dell’artista e dell’uomo si ripercorrono con leggerezza le tappe del suo illuminato percorso di creazione. I bambini, in sella a un cavallo a bastone, attraversano la narrazione, che si snoda in diversi ambienti dello spazio teatrale, intrecciando vita e opere di questo artista poliedrico. Di teatro in teatro, un concerto dopo l’altro, tra successi e fallimenti, sulle note del racconto si arriva all’ascolto delle musiche rossiniane, eseguite dal vivo da chitarra e violoncello, fino alla festa finale, con merenda e organetto di Barberia. Rossini secondo la Drammatico Vegetale Sempre le opere della compagnia Drammatico Vegetale si nutrono della ricerca sul suono e sulla musica e costruiscono in scena un rapporto originale e di senso con questo aspetto della creazione. Come in altri spettacoli visti in questi anni – che contengono scritture musicali originali ed esecuzioni dal vivo, anche in forma di concerto e con orchestra – troviamo qui due musicisti, che offriranno a bambini e ragazzi la possibilità di conoscere l’incanto di alcune delle più belle produzioni dell’opera e della poesia rossiniana. Un affondo artistico e innovativo nell’arte del compositore, per una scoperta delle sue arie che è anche una ri-scoperta grazie all’interpretazione originale di questa cavalcata. produzione Drammatico Vegetale/Ravenna Teatro / drammaticovegetale.com C’ERANO UNA VOLTA Teatro del Canguro Teatro Rasi mercoledì 14 novembre ore 10.00 5 - 10 anni / 50 minuti / teatro d’attore, con oggetti e musica dal vivo Cosa vuol dire crescere? Si racconta che... c’erano una volta un bambino e una bambina… Forse fratelli? Forse amici? Non lo sappiamo. I due passavano molto del loro tempo insieme. Giochi, entusiasmo, qualche momento di tristezza, l’incontro con gli altri: tutto quello che può accadere ai bambini, loro due lo vivevano insieme. E la cosa che maggiormente li rendeva com- plici era la voglia di scoprire il mondo intorno, conoscere luoghi e persone, essere per un po’ padroni del loro tempo. Forse crescere vuol dire proprio affrontare quello che succede senza l’aiuto dei grandi? Tenersi per mano La storia è raccontata in forma vivace e grottesca da tre attori con l’aiuto di piccoli oggetti, giocattoli e pupazzi. C’era- no una volta… due bambini che, a volte con garbo, più spesso con una buona dose di irruenza, si affacciavano nel mondo, guardandosi sempre negli occhi e tenendosi per mano. produzione Teatro del Canguro / teatrodelcanguro.it RAGAZZI A TEATRO TEATRO RASI / TEATRO ALIGHIERI / MAR / RAVENNA 2018-19 SPETTACOLI E INCONTRI PER LE SCUOLE SCARRIOLARE Ho scarriolato un bambino in una carriola niente di più bello per lui per me ma quelli che comandano il mondo lo sanno che ci sono cose così? Tolmino Baldassari in Scarriolare in Canutir, Raffaelli Editore Rimini 2016 tolminobaldassari.it

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PICCOLA CAVALCATA ROSSINIANADrammatico Vegetale

Teatro Rasi lunedì 5, martedì 6, mercoledì 7, giovedì 8 novembre ore 9.20 e 10.45 posti limitati6 - 10 anni / 50 minuti / percorso teatrale musicale

A cavallo della musica Un viaggio-gioco dentro il teatro, che celebra il centocinquantesimo anniversario dalla morte di Gioachino Rossini, compositore “romagnolo vero e cittadino del mondo”. In questo omaggio al valore dell’artista e dell’uomo si ripercorrono con leggerezza le tappe del suo illuminato percorso di creazione. I bambini, in sella a un cavallo a bastone, attraversano la narrazione, che si snoda in diversi ambienti dello spazio teatrale, intrecciando vita e opere di questo artista poliedrico. Di teatro in teatro, un concerto dopo l’altro, tra successi e fallimenti, sulle note del racconto si arriva all’ascolto delle musiche rossiniane, eseguite dal vivo da chitarra e violoncello, fino alla festa finale, con merenda e organetto di Barberia.

Rossini secondo la Drammatico VegetaleSempre le opere della compagnia Drammatico Vegetale si nutrono della ricerca sul suono e sulla musica e costruiscono in scena un rapporto originale e di senso con questo aspetto della creazione. Come in altri spettacoli visti in questi anni – che contengono scritture musicali originali ed esecuzioni dal vivo, anche in forma di concerto e con orchestra – troviamo qui due musicisti, che offriranno a bambini e ragazzi la possibilità di conoscere l’incanto di alcune delle più belle produzioni dell’opera e della poesia rossiniana. Un affondo artistico e innovativo nell’arte del compositore, per una scoperta delle sue arie che è anche una ri-scoperta grazie all’interpretazione originale di questa cavalcata.

produzione Drammatico Vegetale/Ravenna Teatro / drammaticovegetale.com

C’ERANO UNA VOLTA Teatro del Canguro

Teatro Rasi mercoledì 14 novembre ore 10.005 - 10 anni / 50 minuti / teatro d’attore, con oggetti e musica dal vivo

Cosa vuol dire crescere?Si racconta che... c’erano una volta un bambino e una bambina… Forse fratelli? Forse amici? Non lo sappiamo. I due passavano molto del loro tempo insieme. Giochi, entusiasmo, qualche momento di tristezza, l’incontro con gli altri: tutto quello che può accadere ai bambini, loro due lo vivevano insieme. E la cosa che maggiormente li rendeva com-plici era la voglia di scoprire il mondo intorno, conoscere luoghi e persone, essere per un po’ padroni del loro tempo. Forse crescere vuol dire proprio affrontare quello che succede senza l’aiuto dei grandi?

Tenersi per manoLa storia è raccontata in forma vivace e grottesca da tre attori con l’aiuto di piccoli oggetti, giocattoli e pupazzi. C’era-no una volta… due bambini che, a volte con garbo, più spesso con una buona dose di irruenza, si affacciavano nel mondo, guardandosi sempre negli occhi e tenendosi per mano.

produzione Teatro del Canguro / teatrodelcanguro.it

RAGAZZI A TEATRO TEATRO RASI / TEATRO ALIGHIERI / MAR / RAVENNA 2018-19

SPETTACOLI E INCONTRI PER LE SCUOLE

SCARRIOLARE

Ho scarriolato un bambino in una carriolaniente di più bello per lui per me

ma quelli che comandano il mondolo sanno che ci sono cose così?

Tolmino Baldassari

in Scarriolare in Canutir, Raffaelli Editore Rimini 2016 tolminobaldassari.it

LUNA Teatro all’Improvviso

Teatro Rasi venerdì 23 novembre ore 10.005-10 anni /45 minuti / teatro d’attore e d’oggetti

Vi regalo un’esperienzaUna maestra un po’ diversa, curiosa, affascinante, che insegna la vita più che le solite regole e nozioni. Potremmo definirla una pedagoga fuori dal comune: si chiama Luna e regala esperienze e storie ai bambini. Attraverso i vestiti che indossa, i suoi movimenti e gli oggetti che porta in classe, Luna racconta ogni volta qualcosa di diverso ai suoi allievi. Ogni suo gesto è un insegnamento, una traccia che li accompagna alla scoperta di sensazioni e passioni. Luna ha degli aspetti surreali e, quando si scontra con la dura realtà, con il mondo spesso crudele e ingiusto, la sua reazione è potente: la materia di cui è fatta accresce l’intensità delle sue emozioni… e la sua forma aumenta a dismisura coprendo ogni cosa con la propria ombra. Luna è un inno alla bellezza, alla purezza, all’amore e alla gioia di vivere; un’indicazione di come attraverso il corpo si possa instaurare un rapporto sensibile con il mondo, un suggerimento ai bambini per poter vivere con semplicità la scoperta di se stessi.

Spicchi di lunaIn dieci quadri dall’atmosfera leggera e surreale, un attore racconta di Luna: le sue esperienze, la sua personalità. Nelle parole del narratore, Luna prende forma in quadri che sono come ritratti, o piccoli spicchi che, particolare dopo particolare, restituiscono un’immagine ideale della protagonista, senza che questa sia mai svelata completamente allo spettatore. A ciascuno è lasciata la libertà di pensarla a proprio modo.

Lo spettacolo fa parte del ciclo di incontri Siamo Asini o Maestri?. Si veda in fondo a queste pagine il programma completo.

produzione Teatro all’Improvviso / teatroallimprovviso.it

DESPRESSOCollettivo Clochart

Teatro Rasi martedì 11 dicembre ore 10.008 - 14 anni / 60 minuti / teatro d’attore e teatro danza

Aiutami tuDue attori-clown, Alessandra e Michele, affrontano in scena, con la parola e con il linguaggio del corpo, la questione della tristezza e di quegli ostacoli che ogni crescita emotiva e psichica si trova a dover superare. Alessandra è, nella realtà, una persona con la sindrome di down, ovvero portatrice di una disabilità intellettiva e di una grazia tutta particolare. Michele, nella finzione, è un ragazzo alle prese con un momento di crisi che lo porta a isolarsi dalla realtà. Il loro “gioco”, tra dialoghi e movimenti di danza, tra verità e ironia, porterà al rovesciamento di quel punto di vista secondo il quale la forza dovrebbe risiedere in una presunta “normalità”, punto di vista che si rivela limitato soprattutto se non è capace di riconoscere l’esistenza di infinite “normalità”. Sarà proprio Alessandra ad aiutare Michele a risollevarsi, con il suo “segreto” di vitalità.

Un esercizio dello sguardoLa dimensione della disabilità viene qui guardata sotto una luce elementare, che ne svela la potenzialità espressiva ed esistenziale, al di là di pietismi e sensazionalismi. Il teatro si dimostra ancora una volta uno strumento speciale per indagare i temi dell’accoglienza e del rapporto con l’altro. Un gioco scenico capace di smontare con agilità i pregiudizi e farsi modello di esperienza. Un esercizio dello sguardo che, mentre si posa sui limiti, viene portato a riconoscerne le sconfinate possibilità.

produzione Collettivo Clochart / fb Clochart

SOGNO Fontemaggiore

da Sogno di una notte di mezza estate di William Shakespeare Teatro Rasi martedì 15, mercoledì 16 gennaio ore 10.00dai 5 anni / 55 minuti / teatro d’attore

Magie d’amoreFitto di personaggi, Sogno di una notte di mezza estate è un testo teatrale che offre giocosità e intrecci amorosi. Ciò che lo spettacolo trae dall’originale shakespeariano sono l’ambientazione immersa nella natura e i rapporti tra le figure che vi abitano, a partire da Oberon e Titania, il re e la regina delle fate. I due formano una coppia litigiosa che porta scompiglio nella vita pacifica del bosco. I loro fedeli servitori, Puck e Fiordipisello, vivono al seguito dei due so-vrani l’incanto della scoperta dell’amore, ma vengono coinvolti, loro malgrado, nelle liti. Grazie al potere magico di un fiore fatato, la pace sta per essere ristabilita, quando l’improvviso sopraggiungere nel bosco di due coppie di esseri umani (Elena e Demetrio, Ermia e Lisandro) distrae gli esseri magici dalle loro faccende. Dopo qualche “errore” di Puck, che complica la vicenda, l’amore tornerà a trionfare nel cuore di tutti e l’armonia a regnare nel bosco.

Un sogno in mascheraOccasione per far conoscere anche ai più piccoli un classico del teatro mondiale, Sogno suggerisce la possibilità di esporre ai ragazzi come gli affetti umani siano spesso cangianti e intrisi di umori impalpabili. La commedia di Shake-speare, facendo leva sul potere dell’immaginazione, suggerisce che siamo noi, e noi soltanto, a poter scegliere cosa sia reale e cosa non lo sia, nell’atto di creare la nostra identità di fronte al mondo. Scambiandosi le parti, gli attori in scena restituiscono l’opera attraverso una visione leggera, poetica, mettendo in evidenza soprattutto gli aspetti magici della commedia shakespeariana e la contraddittorietà delle situazioni ed emozioni vissute dai protagonisti.

produzione Fontemaggiore / fontemaggiore.it

RAPERONZOLO Accademia Perduta / Romagna Teatri

Teatro Rasi martedì 22, mercoledì 23 gennaio ore 10.006 - 10 anni / 50 minuti / teatro d’attore

A reinventare le storieChi non conosce la storia di Raperonzolo, che con le sue lunghe trecce incarna molteplici significati, divenuta popolare grazie ai Fratelli Grimm, ma che vanta versioni e varianti antiche in diverse culture e paesi? Una bambina portata via ai genitori da una Maga in cambio di una manciata di raperonzoli, da lei rinchiusa e costretta a vivere in una torre, imprigionata fino all’arrivo di un principe che scala le mura grazie alle lunghe chiome della ragazza. Questo spettaco-lo immagina che la storia da noi conosciuta sia andata persa, e che due sorelline, Anna e Dorotea – ultime discendenti della famiglia dei Grimm – abbiano il compito di ricostruirla. Proveranno a reinventarla nell’oggi, mettendosi in con-tatto con i loro avi attraverso una montagna incantata situata in un luogo magico.

Come raccontare il “reale” attraverso una fiaba?Il desiderio di raccontare di nuovo Raperonzolo è legato all’idea di poterne scandagliare tutte le pieghe alla luce dei nostri giorni. L’eredità solida e vitale della fiaba classica si incontra con nuovi linguaggi, nuove riscritture, nuove domande che rileggono i protagonisti e le loro azioni. Come raccontare, quindi, una fiaba conosciuta dai bimbi so-prattutto attraverso versioni cinematografiche o televisive, con lo sguardo di un possibile “reale” contemporaneo, smarcandosi dalla semplificazione che divide i buoni dai cattivi? Come raccontare che siamo esseri umani che den-tro di sé contengono sia il bene che il male? Alla luce di questo punto di vista, al centro del racconto è qui il rapporto tra Raperonzolo e la Maga; non un rapporto tra una giovane innocente e una perfida megera, ma, a tutti gli effetti, un rapporto tra una figlia e una madre, con tutto ciò che questo comporta. Nel tentativo, attraverso l’esempio delle due sorelline Grimm, di rivelare una possibilità: che la creazione nasca solo da un confronto fra posizioni diverse, se unite da una volontà comune. E da una buona dose di fantasia.

produzione Accademia Perduta/Romagna Teatri / accademiaperduta.it

COME NELLE FAVOLELa Piccionaia / Babilonia Teatri

Teatro Rasi martedì 29, mercoledì 30 gennaio ore 10.005 - 10 anni / 55 minuti / teatro d’attore

Il viaggio iniziatico di due fratelliniCome scrivere una fiaba contemporanea, rispettando la struttura della fiaba tradizionale, ma calando la vicenda nel mondo di oggi? Lo spettacolo parte da questa domanda per raccontare la formazione e la crescita di due fratelli, Leo e Cloe, che, attraverso un viaggio iniziatico, affrontano il cammino per diventare grandi. Leo e Cloe partono, soli, alla ricerca di se stessi e delle loro bambole, in cui potranno rispecchiarsi e identificarsi. I due bambini supereranno tutti gli ostacoli e le prove che incontreranno sul loro cammino attraverso continue scoperte e conquiste. E, infine, sconfiggeranno anche la vecchia strega, con la forza del gioco e dell’immaginazione.

L’arte che liberaSi espone la difficoltà di costruirsi una propria identità nel nostro mondo ma, al tempo stesso, si mostrano la forza e la determinazione con cui i bambini possono farlo, quando vengono loro offerti gli strumenti necessari. A narrare le avventure dei protagonisti è il nonno pittore, custode del passato e ponte verso il futuro. È lui a incarnare la figura del pater, che sostiene i due protagonisti ed è per loro punto di riferimento nelle difficoltà. Saranno i colori e la magia di cui egli dispone a fornire ai due bambini la chiave per liberarsi dai vincoli che impediscono loro di crescere.

produzione La Piccionaia/Babilonia Teatri / piccionaia.it, babiloniateatri.it

LEO. UNO SGUARDO BAMBINO SUL MONDO Drammatico Vegetale

Teatro Alighieri mercoledì 6 febbraio ore 10.006 - 13 anni / 50 minuti / teatro corporeo e visivoLo spettacolo è realizzato in collaborazione con Fondazione Ravenna Manifestazioni

Tra gioco, scienza e arteIl mondo visto e interpretato con gli occhi curiosi di un bambino che diventa uomo e continua ad avere lo stesso sguardo bambino: così ci si immagina Leonardo da Vinci, sempre alla ricerca di ciò che non conosce, sempre con la voglia insaziabile di mettere le dita fra gli ingranaggi della vita, per capire come la vita stessa funziona. Per lui, dove non arriva l’osservazione arriva l’immaginazione. Immaginare il futuro con gli occhi del bambino dilata il presente, perché vedere qualcosa che non c’è ancora vuol dire averla già creata. Gioco, scienza e arte si inseguono e modellano l’uomo nuovo, l’uomo moderno.

Immaginando Leonardo da piccoloLeo alle prese col mondo. Per prima cosa Leo scopre i quattro elementi della natura che, secondo la filosofia occidentale, combinandosi fra loro generano la vita e le leggi che la regolano: terra, aria, acqua e fuoco. Leo in ginocchio sulla spiaggia lambita dalle onde. Terra e mare si incontrano e si scontrano: è la natura delle cose. Le mani di Leo giocano con la sabbia e con l’acqua; disegnano e modellano. Prima imitano, poi interpretano, infine creano. Dalla terra e dalla sabbia nascono il disegno, la pittura, la scultura, l’arte. Leo sdraiato in un prato. Lo sguardo sul cielo si perde fin dove il suo colore sfuma dolcemente verso l’orizzonte. Le nuvole si muovono lentamente e cambiano continuamente la loro forma. Dove vanno? E chi le porta in giro? Anche gli steli dell’erba tutt’intorno si muovono. Da dove viene il vento che li scuote? Leo cammina, guarda in alto, poi si ferma. C’è un ruscello dove il cielo si riflette nell’acqua e ne fa uno specchio che si muove. Leo parla all’acqua, a volte bisbiglia, a volte grida forte e canta. Leo accanto al fuoco del camino. È ipnotizzato di fronte al fuoco che illumina il suo volto creando il suo doppio nella parete opposta. Nelle fiamme, il bianco, l’azzurro, l’arancio, il rosso si alternano vorticosamente disegnando volute, come attratte irresistibilmente dalla cappa del camino. Le faville corrono verso l’alto tracciando nell’aria disegni di luce. Leo osserva, disegna, studia, immagina, crea. Lo spettacolo è una nuova produzione della compagnia Drammatico Vegetale.

produzione Drammatico Vegetale/Ravenna Teatro / drammaticovegetale.com

LEO DELLE MERAVIGLIEDrammatico Vegetale

MAR Museo d’Arte della città di Ravennavenerdì 1, giovedì 7, venerdì 8, venerdì 15, martedì 19, mercoledì 20, giovedì 21, venerdì 22, martedì 26, mercoledì 27 febbraio ore 9.20 e 10.45 posti limitati4 - 10 anni / 50 minuti / installazione interattivaL’installazione è realizzata in collaborazione con la Sezione Didattica del Museo d’Arte della città di Ravenna

Vedere il mondo con gli occhi di un bambinoUna mostra interattiva per vedere il mondo con gli occhi d’incanto di un bambino. Infinita curiosità guida il suo sguar-do verso le cose e le persone che lo circondano; e ogni momento della sua giornata è una continua scoperta: tutto va assimilato e interpretato, e il suo ruolo nel mondo cambia giorno dopo giorno. Non giudica, piuttosto misura, soppesa, assaggia. Eterno inventore, come Leonardo da Vinci, elaborando i dati che trova in giro, il bambino crea costantemente il suo stare con sé e con gli altri. Il suo sguardo di meraviglia e stupore è come lo sguardo di Leonardo.

Un’installazione delle meraviglieLa mostra si articola in quattro sezioni-stanze ispirate agli elementi della natura: aria, acqua, terra e fuoco; il volo degli uccelli e il gioco delle nuvole in cielo, le onde del mare e l’acqua che scorre nei ruscelli, la meraviglia del fuoco tra il buio e la luce, i fiori e le piante che nascono dalla terra. Il percorso installativo è liberamente ispirato alle opere grafiche di Leonardo dedicate alla natura e alla sua interpretazione, e prosegue la ricerca iniziata anni fa dalla com-pagnia Drammatico Vegetale con la mostra Wunderkammer, la camera delle meraviglie.

produzione Drammatico Vegetale/Ravenna Teatro / drammaticovegetale.com

LA TERRA DEI LOMBRICHI. UNA TRAGEDIA PER BAMBINIChiara Guidi / Societas

da Alcesti di EuripideTeatro Rasi martedì 12 e mercoledì 13 febbraio ore 9.20 e 11.20, giovedì 14 febbraio ore 9.20, 11.20 e 15.00dai 7 anni / 50 minuti / teatro d’attore e di drammaturgia con il coinvolgimento dei bambini e un dialogo con gli insegnanti sul “Metodo errante”

Il segreto dei lombrichiI lombrichi ciechi e sordi, giorno dopo giorno, rivoltano e vagliano la terra. Dalle profondità del suolo, portando in superficie mucchietti di terriccio, sollevano il terreno, trasformano il paesaggio e seppelliscono, custodendoli, molti oggetti antichi. Essi ricoprono e proteggono ciò che è sepolto, permettendogli prima o poi di ritornare alla luce. Per incontrare i lombrichi occorre dunque “entrare nella terra”: solo stando un po’ con loro è possibile comprendere bene il loro segreto. Oh! Ma è un’impresa impossibile, perché nessuno può andare sottoterra e restare vivo! Occorre, allora, fare come Alcesti, l’eroina raccontata da Euripide, un poeta dell’antica Grecia. Alcesti, accettando di morire al posto del marito Admeto, scende nelle viscere della terra e poi, grazie all’aiuto del semidio Eracle, risale in super-ficie. Proprio come nella vicenda di Alcesti, l’azione infaticabile dei lombrichi è quella di andare sotto e poi risalire sopra… sotto… sopra… sottosopra… un movimento inestinguibile che, promettendo il lieto fine, illumina di speranza anche la tragedia.

Attraversare l’altroveLo spettacolo – nato all’interno della riflessione tecnica sul teatro infantile chiamata “Metodo errante”, studiata da Chiara Guidi della compagnia di Cesena Societas – è una forma teatrale aperta, ha cioè bisogno dei bambini per comporsi e per compiersi. I bambini, guidati dalle figure della narrazione – che li coinvolgeranno in alcune precise azioni – entreranno letteralmente dentro lo spazio scenico suddiviso in tre luoghi consecutivi, e parteciperanno all’andamento della vicenda con le loro decisioni o con i loro interventi. Gli insegnanti, o gli altri adulti che accompagnano i bambini, saranno osservatori privilegiati, che possono seguire lo spettacolo attraverso lo sguardo infantile e lasciarsi guidare dalle domande che questo genera. Inoltre, attraverso due incontri che accompagneranno la visione dello spettacolo, l’artista incontrerà gli insegnanti e con loro affronterà le tematiche del lavoro fornendo alcune linee aperte di ricerca.

Chiara Guidi tiene due incontri nel ciclo Siamo Asini o Maestri?. Si veda in fondo a queste pagine il programma completo.

produzione Societas / societas.es

ORAZIONE EPICAEugenio Sideri / Enrico Caravita / Nicola Zappaterra

Recital-concerto per voce, poesia e batteria Teatro Rasi martedì 19, mercoledì 20 febbraio ore 10.00dai 14 anni / 55 minuti / teatro d’attore, musicale

FilotteteSpettacolo incentrato sulla figura mitologica di Filottete, eroe greco sventurato, tormentato dal dolore di una ferita perenne nella carne, e roso dal rancore nei confronti dei compagni che, nel corso del viaggio verso Troia, lo hanno abbandonato sull’isola di Lemnos. Filottete è un grande personaggio teatrale dell’antichità, di cui vi è traccia in Eschilo ed Euripide, ma soprattutto in Sofocle. Questo spettacolo però trae ispirazione anche dalla riscrittura dell’autore contemporaneo tedesco Heiner Müller, che lo ha rivisitato alla luce della realtà del Novecento, coniugando il tema dell’emarginazione e della solitudine del “diverso” con la condanna senza attenuanti della guerra, di tutte le guerre.

Mitologia rockIn un flusso intermittente le parole si inseguono, evocando mondi lontani dal respiro presente. Protagonisti di questo assolo drammaturgico in musica – quasi un concerto rock, in cui la poesia si fa battito feroce, lamento, suono – sono Filottete e Ulisse, e con loro l’eco della guerra di Troia. Ispirato alla riscrittura novecentesca come al mito originario, il racconto prende la forma di un’antica lectio, dove verso e commento si intrecciano in un unico ritmo.

produzione Lady Godiva Teatro / fb Lady Godiva Teatro

BECCO DI RAMETeatro del Buratto

Teatro Rasi giovedì 28 febbraio ore 10.00, venerdì 1 marzo ore 10.003 - 8 anni / 65 minuti / teatro di animazione su nero

Una storia veraUno spettacolo che nasce da una storia vera, quella di un’oca tolosa maschio, che, ancora pulcino, viene comprata al mercato per essere cresciuta dalla famiglia, con amore e cura, in compagnia dei molti altri animali che popolano la fattoria. Ma, una notte, con l’intento di proteggere l’aia e il pollaio, il pulcino intraprende una furiosa lotta con una volpe e perde la parte superiore del becco rischiando di non poter sopravvivere. Ecco allora la felice intuizione di un veterinario che applica al piccolo una protesi di rame, permettendogli di continuare la propria vita nonostante la disabilità. Una storia a lieto fine, attraverso la quale si può raccontare l’importanza di rialzarsi davanti alle difficoltà e la bellezza di ri-innamorarsi della vita, ogni giorno, nonostante tutto.

La metafora del mondo animale e l’animazione invisibileQuale modo migliore di raccontare la realtà se non attraverso la poesia e la meraviglia del teatro? I bambini possono immedesimarsi nel protagonista e nelle sue relazioni con gli amici della fattoria: le galline, tre vecchie zie brontolone dal cuore tenero, che inizialmente escludono il pulcino, ma poi infondono in lui coraggio; la cicogna, ideale di bellezza e libertà, viaggiatrice instancabile che conosce il mondo e gli insegna a riconoscere le cose guardandole nel profondo e non solo basandosi sulle apparenze; e i maiali, marito e moglie, che lo accolgono, lo guardano crescere, gli stanno accanto e se ne prendono cura diventano per Becco di Rame affettuosi genitori adottivi. La metafora del mondo animale aiuta ad affrontare, con leggerezza e profondità, temi delicati come quelli della diversità, della ricerca di un’identità, della disabilità acquisita e del coraggio necessario per mostrarsi al mondo esattamente per quello che si è, mostrando come sia proprio ciò che siamo a renderci unici, e come gli ostacoli possano trasformarsi in forza. Il linguaggio scelto per raccontare questa storia è quello di pupazzi e oggetti, che vengono mossi attraverso la particolare tecnica dell’“animazione su nero”, propria del teatro di figura che, con l’ausilio di tagli di luce, permette agli attori-animatori di nascondersi nel buio, facendo emergere alla vista solamente i protagonisti della narrazione. Lo spettacolo è tratto dal libro Becco di Rame di Alberto Briganti, Edizione Becco di Rame 2016.

Nadia Milani, Matteo Maglianesi, Serena Crocco, attori e animatori della compagnia, terranno un incontro nel ciclo Siamo Asini o Maestri?. Si veda in fondo a queste pagine il programma completo.

produzione Teatro del Buratto / teatrodelburatto.it

I RACCONTI DI MAMMA OCA Drammatico Vegetale

Teatro Rasi lunedì 18, martedì 19 marzo ore 10.004 - 10 anni / 45 minuti / teatro d’attore e figura

Siamo fatti della stessa sostanza dei sogni?I racconti di Mamma Oca è una celebre raccolta di fiabe pubblicata da Charles Perrault che, oltre a contenere molti tra i suoi racconti più noti, contribuì alla nascita della tradizione letteraria del personaggio di Mamma Oca: perso-naggio archetipico, questa oca antropomorfizzata nel ruolo di anziana signora di campagna, racconta fiabe e recita filastrocche. Il compositore francese Maurice Ravel intitolò a questa figura una suite per pianoforte a quattro mani - successivamente ampliata e trascritta per orchestra – creata a partire dalle illustrazioni di un libro per l’infanzia dell’epoca. Questa delicata narrazione scenica segue le tracce della partitura musicale, composta da cinque pezzi, ispirati ad altrettante illustrazioni: La bella addormentata nel bosco, Pollicino, Laideronnette imperatrice delle pa-gode, La bella e la bestia, Il giardino fatato. I disegni che hanno ispirato Ravel prendono vita in un sogno che diventa un altro sogno, e poi un altro ancora: la principessina si punge e cade in un sonno fatato che la trasporta in un mondo onirico abitato da uccellini che cancellano le tracce di briciole di pane lasciate da Pollicino; sogna poi di Bruttina, la piccola imperatrice delle pagode amata dal serpentino verde, e della Bella prigioniera della Bestia, a sua volta prigio-niera di un incantesimo; infine il principe azzurro, col suo cavallo bianco, arriva nel giardino incantato e la risveglia con la forza dell’amore.

Ravel dialoga con PerraultNe I racconti di Mamma Oca, personaggi come Pollicino, la Bella addormentata e tutti gli altri piccoli protagonisti delle favole di Perrault dialogano con le note di Ravel, evocando la poesia dell’infanzia in un intreccio tra sogno e musica. Con le parole, le note e le figure animate, le mani leggere degli attori-animatori tessono una favola semplice e profonda.

produzione Drammatico Vegetale/Ravenna Teatro / drammaticovegetale.com

SUPERABILE Teatro la Ribalta / Kunst der Vielfalt

Teatro Rasi mercoledì 20 marzo ore 10.00dagli 8 anni / 50 minuti / teatro di figura, fumetto

E voi che ci guardate, come ci vedete?Superabile parla del mondo, di quel mondo che non si ferma alla prima occhiata, ma supera lo stereotipo della defi-nizione. Racconta la disabilità, partendo dalla conoscenza intima delle persone, tutte così diverse e complesse. Supe-rabile oltrepassa le barriere fisiche e culturali, e per questo fa riferimento al “super” che è il contrario di “dis”.Una conferenza-spettacolo dove un regista disegnatore dotato di lavagna magica creerà per il pubblico un mondo fatto di segni all’interno del quale gli attori della compagnia saranno immersi come in una sorta di fumetto vivente. “E voi che ci guardate, come ci vedete?” chiedono i cinque attori, di cui due in carrozzina, che si raccontano, portando idealmen-te nel viaggio lo spettatore. Il loro quotidiano è lo spazio che racchiude i sogni, le gioie, ma anche gli sguardi degli altri, la necessità di essere accompagnati, la mancanza di intimità, la perdita di autonomia che è quindi la perdita di un pri-vato. Si sorride e ci si commuove, con leggerezza e ironia, grazie alla possibilità data da questi ragazzi di fare entrare gli spettatori nelle loro vite, di aprire al loro mondo, con uno sguardo capace anche di irridere l’asprezza della realtà.

Giocare con la diversitàIl Teatro la Ribalta/Kunst der Vielfalt è una compagnia composta da un gruppo misto di attori professionisti in situa-zione di handicap e non, e da tempo dedica il proprio lavoro all’infanzia e ai giovani, costruendo una poetica originale e personale. Al centro vi è una riflessione sulla disabilità, che non intende porsi come azione terapeutica, bensì creare le condizioni per una vera inclusione culturale e sociale, che attraverso la potenzialità etica del teatro lasci la parola agli esclusi. Superabile è anche un libro illustrato, per le edizioni ab/AlphaBeta Verlag.

Antonio Viganò, storico regista del Teatro la Ribalta, terrà un incontro del ciclo Siamo Asini o Maestri?. Si veda in fondo a queste pagine il programma completo.

produzione Teatro La Ribalta/Kunst der Vielfalt, Lebenshilfe Südtirol / teatrolaribalta.it

CHI HA PAURA DI DENTI DI FERRO? TCP Tanti Cosi Progetti

Teatro Rasi martedì 26, mercoledì 27 marzo ore 10.003 - 8 anni / 50 minuti / teatro d’attore, pupazzi e oggetti

Qual è la storia più spaventosa che hai mai sentito? Questo spettacolo esplora il mondo della fiaba di magia. A essere raccontata è la storia della strega Denti di ferro, una fiaba “spaventosa” che racconta di tre fratelli: i due grandi un po’ ingenui e il piccolo, prudente e furbo. Nonostante questi vengano avvertiti del pericolo dell’avventurarsi nel bosco per via di una malvagia strega che vi abita, decidono caparbiamente di andare in esplorazione, perdendo poi la via del ritorno, tra rami intricati e tronchi che paiono uomini. Mentre cala l’oscurità, appare una vecchina gentile e premurosa, e i due fratelli più grandi accolgono l’invito a entrare nella sua casa per un cibo caldo e un letto per la notte. Anche il più piccolo entra, ma con grande sospetto. La visione di alcuni “terribili” oggetti e la stranezza del luogo lo fanno mettere in guardia, e lui, con grande sforzo, resiste al sonno escogitando una via di fuga. Forse che la vecchina gentile sia la tanto temibile Denti dei ferro? Le insolite ri-chieste che il bimbo farà alla vecchia e che lei asseconderà – un uovo fritto, i fiocchi d’avena, dell’acqua per dissetarsi da bere rigorosamente dentro un colino – gli permetteranno di prendere tempo, fino a che…

Immaginiamoci una fiabaPerché i tre fratelli si sono avventurati nonostante le raccomandazioni? Che cosa avreste fatto voi al loro posto? Quali emozioni suscita l’intricato bosco pieno di alberi dalle forme più strane? Che idea ci si può fare di una malvagia strega che è allo stesso tempo tanto maldestra? E perché il fratello più piccolo ha chiesto di bere l’acqua in un colino? Oggetti, figure, pupazzi, musica, attori, luci paiono note in uno spartito, che restituiscono ai piccoli spettatori la possibilità di costruirsi una trama attraverso le domande e le emozioni provate nel cammino.

produzione Accademia Perduta/Romagna Teatri tanticosiprogetti.tumblr.com, accademiaperduta.it

DIGIUNANDO DAVANTI AL MARE Principio Attivo Teatro

Teatro Rasi mercoledì 3 aprile ore 10.00dai 10 anni / 60 minuti / teatro d’attore e di narrazione

Dedicato a Danilo DolciLa figura di Danilo Dolci sfugge a qualsiasi tentativo di univoca classificazione: poeta, intellettuale, pedagogo, attivista della non violenza. Negli anni Cinquanta, dopo un breve viaggio in Sicilia, decide di stabilirvisi e di mettersi al fianco degli ultimi, dei diseredati. Organizza e promuove numerose manifestazioni in difesa dei diritti dei contadini, dei pe-scatori, dei disoccupati, e il suo attivismo gli vale due candidature a premio Nobel per la pace. Con i contadini progetta e realizza una radio clandestina, un asilo, una diga, l’università popolare... Capace di grande potere comunicativo e di spargere fiducia attorno a sé, Dolci riuscì a creare un grande movimento popolare che sfociò nel noto “Sciopero alla rovescia”: una manifestazione di disoccupati che per protesta andavano a lavorare rendendosi utili in lavori per la collettività. Si voleva ricordare al paese che, per la Costituzione italiana, il lavoro è un diritto, ma anche un dovere nella sua utilità pubblica. Durante tale manifestazione Dolci fu arrestato assieme ad alcuni collaboratori, e seguì un processo che segnò un profondo spartiacque nell’Italia del dopoguerra.

Cosa vuol dire quando le anatre ritornano?Anatre che nella Sicilia occidentale non si fermavano più da molti anni. Vuol dire che è arrivato un uomo che con le sue mani si è messo a fare quanto gli altri hanno dimenticato: lavorare la terra, costruire asili e fognature, erigere dighe, opporsi alla mafia, affermare il diritto. Quell’uomo si chiamava Danilo Dolci, veniva da Nord e ha scelto la terra più po-vera che conosceva, la Sicilia di Trappeto e Partinico, per cercare se stesso. Aveva tutti contro, fuorché la povera gen-te, quelli che lo Stato chiamava “banditi”, negava loro l’educazione e li chiudeva in galera. In mezzo a queste persone fece amicizia con Ambrogio Gallo. Questa è la storia della loro amicizia. E delle anatre, che sono tornate. Dall’esistenza di questo gigante dimenticato, Giuseppe Semeraro con Francesco Niccolini e Fabrizio Saccomanno hanno creato un pezzo teatrale che tenta di raccontarne ed evocarne le gesta più importanti attraverso il corpo nudo del teatro.

Giuseppe Semeraro, interprete dello spettacolo, terrà un incontro nel ciclo Siamo Asini o Maestri?. Si veda in fondo a queste pagine il programma completo.

produzione Principio Attivo Teatro / principioattivoteatro.it

I COLORI DELL’ACQUA La Baracca

Teatro Rasi lunedì 15, martedì 16 aprile ore 10.002 - 5 anni / 40 minuti / teatro corporeo, con oggetti e figure

Lo spettacolo della luce con la pioggiaI colori sono un fenomeno importante, soprattutto per i piccolissimi. E dunque, cosa di più magico dell’arcobaleno – la più affascinante manifestazione dei colori – per conoscere l’origine di questi elementi che riempiono la nostra visione? È questo uno spettacolo che parla del rapporto tra pioggia, cielo e aria. Che racconta di vasche, fontane, frutti e foglie, e di due giovani cercatrici d’acqua. Le due fanciulle vogliono rivivere le emozioni di un tempo, quando erano ancora bambine. Danzando nel giardino nascosto vogliono giocare a stupirsi con il giallo del grano, il rosso dei pomodori, il viola dei fiori. Grazie al loro movimento, alberi, piante e frutti spolverano allora nell’aria i loro colori, fino a raggiungere l’apice della bellezza, ovvero quell’incontro magico tra la luce e la pioggia che crea l’arcobaleno.

Emozioni in movimento È uno degli spettacoli che ha portato la compagnia La Baracca/Testoni ragazzi in giro per il mondo a far conoscere la propria ricerca teatrale dedicata alla prima infanzia. Lo storico lavoro torna ora in scena con una nuova regia, un nuovo cast e un nuovo allestimento. Ma, questa volta, i colori e le emozioni da essi suscitate sono collegati all’acqua che, mossa dalla danza delle due interpreti, assume toni cangianti. Un gioco di colori per conoscere tutte le sfuma-ture del mondo con un’unità stilistica fatta di luci, suoni e coreografie, e con poche parole. Anche la scenografia è essenziale: un giardino con alberi stilizzati che, a poco a poco, si caricano di sacchetti di liquido colorato e di oggetti che simboleggiano diverse tinte – un’arancia, l’insalata, l’azzurro di un volo di piume, il rosso di un cuore-pomodoro. I costumi bianchi e i movimenti fluidi accolgono i giochi di luce e si fanno… “di arcobaleno”.

produzione La Baracca/Testoni ragazzi / testoniragazzi.it

KATËR I RADËS. IL NAUFRAGIO Koreja

Opera da camera - commissione la Biennale di Venezia musica Admir Shkurtaj libretto Alessandro Leogrande (dal romanzo-reportage Il naufragio)Teatro Alighieri mercoledì 17 aprile ore 10.00dai 14 anni / durata 50 minuti / opera da cameraLo spettacolo è realizzato in collaborazione con Fondazione Ravenna Manifestazioni

Un’opera in musica per raccontare l’universo umano di chi è andato incontro a una delle tante tragedie del Mediterraneo: quella di una piccola motovedetta albanese, stracarica di uomini, donne e bambini, affondata nel marzo del 1997 davanti alle coste italiane. Vi si affollano i sommersi e i salvati, chi è sopravvissuto e chi è scomparso, le loro voci, i loro pensieri, e soprattutto il loro viaggio verso il buio, pieno di grandi ansie e piccoli desideri, sogni e paure, digressioni, apparizioni, improvvise rammemorazioni. Il libretto è stato scritto da un giornalista d’inchiesta di rara intelligenza e sensibilità, Alessandro Leogrande, alla cui memoria la giornata sarà dedicata, anche attraverso un momento di riflessione critica.

produzione la Biennale di Venezia, Koreja / teatrokoreja.it

SIAMO ASINI O MAESTRI? INCONTRI FORMATIVI E SPETTACOLI PER INSEGNANTI, EDUCATORI E GENITORI - VIII EDIZIONE 2018-19

Teatro Rasi Sala Mandiaye N’Diaye

Gli incontri sono riconosciuti dall’Ufficio qualificazione scolastica e formazione del Comune di Ravenna che dispone crediti per gli insegnanti delle scuole dell’infanzia e materne comunali. Sono inoltre aperti a tutti gli insegnanti, gli educatori e i genitori interessati. L’ingresso è gratuito. Su richiesta si rilascia un attestato di partecipazione.È un percorso di formazione sulle molteplici forme ed espressioni artistiche e sulla relazione tra arte e crescita, tra gioco e invenzione, con particolare attenzione al settore del teatro per la prima infanzia. Attraverso il rapporto diretto con alcuni testimoni e “maestri” dell’arte scenica, si indagano le contaminazioni tra le forme espressive, nel confronto tra la tradizione e la sperimentazione dell’arte applicata all’infanzia. In alcuni casi, gli incontri prevedono momenti di pratica dei linguaggi trattati.

THIORO. UN CAPPUCCETTO ROSSO SENEGALESEKer Théâtre Mandiaye N’Diaye

Teatro Rasi dal 29 aprile al 4 maggio, dal 13 al 17, dal 20 al 24 e dal 27 al 31 maggio ore 10.00dai 5 anni / 45 minuti / teatro di narrazione con danze e musica dal vivo

Attenzione a Buki la ienaQuesto spettacolo è nato in Senegal, nel solco della feconda relazione del ravennate Teatro delle Albe con il villaggio di Diol Kadd, luogo d’origine di Mandiaye N’Diaye, attore storico della compagnia scomparso nel 2014. Mettendo in corto circuito la fiaba europea di Cappuccetto rosso con la tradizione africana, Thioro vede in scena Adama Gueye, Fallou Diop, attori e musicisti senegalesi, e Simone Marzocchi, compositore e trombettista romagnolo. I tre artisti danno vita a un viaggio dal ritmo pulsante, che grazie all’intreccio di lingue, strumenti e immaginari, porta i bambini ad addentrarsi nella Savana – per raggiungere la nonna – dove s’incontra la temibile Buky la iena, archetipo del pericolo nella tradizione popolare senegalese.

Ricreare il cerchioThioro è un racconto che si ascolta stando seduti in cerchio. Al centro, la tromba s’intona con la voce del tamburo e i corpi degli attori si accendono in danze tribali. Cappuccetto rosso, finora da noi identificata con un indumento, prende un nome senegalese, Thioro, di tradizione animista, che significa “amore mio”. Il racconto di questa fanciulla e della sua coraggiosa avvenura crea un legame con un luogo lontano, Diol Kad: poche capanne e molti bambini nella savana del Senegal, area culturale non ancora invasa dall’opulenza comunicativa della nostra società. Ritrovare oggi il nucleo vivo del racconto, grazie anche a questo contatto tra i mondi, è il desiderio di questa esperienza, che ricrea il cerchio per invocare l’ascolto.

produzione Teatro delle Albe/Ravenna Teatro, Accademia Perduta/Romagna Teatri, Ker Théâtre Mandiaye N’Diaye / teatrodellealbe.com

SOGNI. ARLECCHINO E LA BAMBINA DEI FIAMMIFERI Drammatico Vegetale

Teatro Rasi martedì 7, mercoledì 8 maggio ore 10.006 - 11 anni / 55 minuti / teatro di figura, con attori e videoproiezioni

Se la Piccola fiammiferaia s’innamora di ArlecchinoA partire dalla favola della Piccola fiammiferaia (ripresa da La bambina dei fiammiferi di Hans Christian Andersen), lo spettacolo ripercorre alcuni temi classici della letteratura per l’infanzia associandoli ad ambienti visivi ispirati a capolavori dell’arte figurativa. Accendendo i suoi fiammiferi, la piccola sognatrice entra nel luogo fantastico del tea-tro, dove nascono, si perdono e si riannodano storie connesse a “visioni”. Ecco allora che appare Arlecchino, novello principe azzurro, che rappresenta il colore e la gioia di vivere. La Fiammiferaia s’innamora di lui e i due si rincorrono nell’intreccio delle storie e delle immagini che attraversano. Ne La bella addormentata Arlecchino la risveglia con un bacio, poi la conduce in Hänsel e Gretel, Biancaneve e i sette nani, Il piccolo principe, I tre porcellini, Cappuccetto rosso… cui ruota intorno il mondo fantastico di Arcimboldo e Botero, Ernst, Magritte, Dalì, Mondrian, Burri, Mirò e Klee… per uscire di scena attraverso il taglio di Fontana.

Ambienti visivi, plastici e narrativiDiverse tecniche multimediali completano lo spettacolo, che assume un’atmosfera ad alto impatto virtuale: proiezio-ni video, animazioni, disegno e grafica realizzata in tempo reale attraverso il computer compongono la stratificazio-ne scenica di questa narrazione. Ciò non intende però sostituirsi allo spazio fisico, che anzi diviene ancor più materico e tridimensionale, integrato anche da una incessante e certosina ricerca plastica e dei materiali nella costruzione di figure e oggetti.

produzione Drammatico Vegetale/Ravenna Teatro / drammaticovegetale.com

Sono reperibili in rete materiali video di diversi spettacoli. È possibile visionarli attraverso il sito ravennateatro.com dove, nella pagina dedicata a ogni spettacolo della rassegna, si trovano link utili.

LUNA spettacolodi e con Dario Moretti, regista e attore di Teatro all’Improvvisogiovedì 22 novembre ore 18.00

Lo spettacolo, presente anche nella rassegna mattutina per le scuole (lo stesso giorno alle 10.00), osserva la figura di una maestra molto speciale, ed è per questo che lo si presenta in un contesto di formazione per insegnanti, offrendo così la possibilità di sviscerare gli aspetti di sensibilità, invenzione, intuito e passione, che, al di là dell’esecuzione dei programmi scolastici, fanno di un bravo insegnante un vero Maestro. Dario Moretti, regista, illustratore e direttore artistico, è attivo nel teatro per l’infanzia dal 1978, anno in cui ha fondato a Mantova il Teatro all’Improvviso, sviluppan-do fino a oggi un percorso che intreccia diversi linguaggi della scena, dal teatro di burattini e di figura, ai linguaggi del corpo, della voce, all’arte visiva e della musica dal vivo.

TEATRO INFANTILE incontrocon Chiara Guidi, regista, drammaturga, attrice e didatta di Societasgiovedì 13 dicembre ore 15.30

Chiara Guidi, da anni impegnata in una ricerca teatrale che si pone domande a partire dallo sguardo infantile, ha messo a punto un metodo di lavoro che mette in relazione gli attori, i bambini e gli insegnanti. Tale esperienza, definita “errante” per la sua volontà di contemplare la mobilità e l’errore, concepisce spettacoli la cui forma teatrale aperta, ha bisogno dei bambini per comporsi e per compiersi. I bambini, guidati dalle figure della narrazione, entrano lette-ralmente dentro lo spazio dell’azione con le loro decisioni o con i loro interventi. Gli insegnanti che li accompagnano hanno la possibilità di incontrare l’artista prima dello spettacolo (in scena in febbraio) per mettere a fuoco il proprio punto di osservazione. La terra dei lombrichi è in programma martedì 12 e mercoledì 13 febbraio alle ore 9.20 e 11.20, giovedì 14 febbraio alle ore 9.20, 11.20 e 15.00.

TEATRO INFANTILE. L’ARTE SCENICA DAVANTI AGLI OCCHI DI UN BAMBINO presentazione del librodi Chiara Guidi e Lucia Amara, Sossella editoremercoledì 13 febbraio ore 15.30

Il libro testimonia l’opera di una delle formazioni teatrali più radicali della scena contemporanea, la Socìetas Raffaello Sanzio (oggi Societas), da quando nel 1992 ha invocato lo sguardo dei bambini sulla propria arte, dando vita a opere visionarie e originando un esercizio infante che ancora oggi prosegue nell’esperienza di Chiara Guidi, tra i fondatori della compagnia. Si narra di un’origine in cui la fiaba ha preso letteralmente corpo, investendo mondo animale, spazi extrateatrali, ricerca vocale e sonora; e di una vocazione iniziatica che presto ha coinvolto i bambini nel gioco scenico, prima con la Scuola Sperimentale di Teatro Infantile, realizzata a Cesena alla fine degli anni Novanta, e oggi con il percorso del “Metodo errante”, una pratica che mette in relazione – in un unico solco d’arte – il bambino, l’attore e il maestro. Il Teatro infantile schiude nei capitoli di questo volume domande di carattere teorico e pratiche dello scavo, nell’intento di destare qualcosa di sotteso al regno del visibile, e toccare con mano l’infanzia del teatro.

TEATRO SU NERO incontrocon Nadia Milani, Matteo Moglianesi, Serena Crocco, attori e animatori del Teatro del Burattogiovedì 28 febbraio ore 15.30

Nato nel 1975, il Teatro del Buratto ha da sempre rivolto un’attenzione particolare ai diversi linguaggi della scena, dall’aspetto musicale a quello pittorico e visivo, nella direzione di un “teatro totale”, dove alle consuete tecniche d’attore, e dunque alla componente verbale e gestuale, si accompagna una ricerca nel teatro d’animazione secondo tecniche diverse, tra le quali il teatro su nero. Quasi privo di testo, questo fare scenico è ricco di immagini, forme, oggetti, suoni, che consentono allo spettatore di mettersi in gioco con la propria personale visione. L’incontro è legato alla presenza dello spettacolo Becco di rame, in scena nella rassegna mattutina per le scuole lo stesso giorno e il successivo (ore 10.00).

TEATRO E DIVERSITÀ incontrocon Antonio Viganò, regista del Teatro la Ribalta/Kunst der Vielfaltmercoledì 20 marzo ore 15.30

Antonio Viganò è tra i fondatori di un’esperienza unica in Italia, ovvero una compagnia teatrale composta anche da uomini e donne che, nonostante abbiano uno statuto da soggetti “svantaggiati”, svolgono la loro attività di attori e danzatori in forma professionale. Con sede a Bolzano, da venticinque anni il Teatro la Ribalta realizza spettacoli, labo-ratori, attività di formazione e tournée in Italia e all’estero. Ciò per cui si battono questi artisti è il desiderio di essere giudicati e guardati per quello che fanno e non per quello che sono. L’incontro prende le mosse dalla conferenza-spet-tacolo Superabile, in programma lo stesso giorno (ore 10.00) nella rassegna mattutina per le scuole. Ma Superabile è anche un libro illustrato (edito da ab/AlphaBeta Verlag), che porta lo sguardo a scorrere il materiale scenico con delicatezza e forza al contempo, per coglierne il nocciolo umano pulsante. Il testo è di Paola Guerra, pedagoga teatra-le, le illustrazioni di Michele Eynard.

DANILO DOLCI incontro/spettacolocon Giuseppe Semeraro, attore di Principio Attivo Teatro mercoledì 3 aprile ore 15.30

Lo spettacolo che narra di Danilo Dolci è in scena nella rassegna il 3 aprile alle ore 10.00. L’attore che ne è protago-nista incontra gli insegnanti per approfondire la figura di questo uomo, la cui esistenza sfugge a qualsiasi tentativo di univoca classificazione: poeta, intellettuale, pedagogo, attivista della non violenza, arrestato durante una pacifica manifestazione negli anni Cinquanta. In occasione del processo, nel marzo 1956 a Palermo, il giurista Piero Cala-mandrei scrive nella propria arringa difensiva: “Questo intellettuale Triestino, che se avesse voluto avrebbe potuto costruirsi in breve, coi guadagni del suo lavoro di artista, una vita brillante e comoda in qualche grande città e una casa ricca di quadri e libri, è andato a esiliarsi a Partinico (in Sicilia n.d.r.), nel povero paese rimasto impresso nei suoi ricordi di bambino, e si è fatto pescatore affamato espalatore della trazzera per far intendere a questi disereda-ti, colla eloquenza dei fatti, che la cultura è accanto a loro, che la sorte della nostra cultura è la loro sorte, che siamo, scrittori e pescatori e sterratori, tutti cittadini dello stesso popolo, tutti uomini della stessa carne. Egli ha fatto quello che nessuno di noi aveva saputo fare. Per questo sono venuti qui da tutta Italia gli uomini di cultura a ringraziarlo: a ringraziarlo di questo esempio, di questo riscatto operato da lui, agnus qui tolli peccata di una cultura fino a ieri immemore dei suoi doveri”.

LA STAGIONE DEI PICCOLIda novembre al Teatro Rasi

Dal 5 novembre, il giovedì (e non solo), spettacoli e laboratori pomeridiani per i bambini e incontri e seminari

per insegnanti e genitori

Per informazioni

Ravenna Teatro tel. 0544 36239, [email protected] ravennateatro.com, drammaticovegetale.com, fb Ravenna Teatro Teatro Rasi, fb Drammatico Vegetale

RAGAZZI A TEATRO TEATRO RASI / TEATRO ALIGHIERI / MAR / RAVENNA 2018-19SPETTACOLI E INCONTRI PER LE SCUOLE

Comune di RavennaAssessorato alla Cultura

Comune di RavennaAssessorato Pubblica Istruzione e Infanzia,Istruzione Superiore, Formazione Professionale, Università, Politiche Europee, Coop. Internazionale, Politiche e Cultura di Genere

Centro di Produzione Teatrale

Biglietti Ingresso spettacoli 5 €; insegnanti e accompagnatori ingresso gratuito; pullman 4 € Incontri formativi ingresso gratuito. Per Piccola cavalcata rossiniana, Leo. Uno sguardo bambino, Leo delle meraviglie, La terra dei lombrichi, Katër i radës. Il naufragio prezzi dei biglietti e trasporto in via di definizione.

PrenotazioniLe prenotazioni si possono effettuare durante tutto l’anno scolastico esclusivamente per via telefonica nei giorni di martedì, mercoledìe giovedì dalle 9.30 alle 12.00: dal 25 settembre al 31 ottobre al numero 0544 30227 e dal 2 novembre al numero 0544 32149 (Sara Maioli). La prenotazione telefonica va necessariamente confermata entro tre giorni inviando il modulo compilato all’indirizzo [email protected] biglietti si ritirano e si pagano il giorno stesso dello spettacolo. Per lo spettacolo Katër i radës. Il naufragio informazioni presso la biglietteria del Teatro Alighieri tel. 0544 249242, [email protected] eventuali disdette vanno comunicate telefonicamente e confermate via mail entro 30 giorni prima della data dello spettacolo prenotato. La disdetta non comunicata entro i tempi comporta il pagamento di una penale pari a 3 € per ogni prenotato.

PullmanRavenna Teatro offre la possibilità di raggiungere il teatro in pullman. Il servizio va richiesto al momento della prenotazione degli spettacoli e costa 4 € a testa. Il pullman partirà dalle scuole di Ravenna città alle ore 9.30, e da quelle del forese alle 9.10. I bambini delle scuole dell’infanzia saranno accompagnati all’ingresso del Rasi, i più grandi giungeranno al teatro dalla fermata di viale Farini di fronte al Liceo Classico “Dante Alighieri”. Si invitano i docenti a utilizzare i mezzi pubblici; le fermate prossime al teatro Rasi sono delle linee: 1, 3, 4, 5, 8, 18, 70, 80.

LuoghiTeatro Rasi via di Roma 39 RavennaTeatro Alighieri via Mariani 2 RavennaMAR Museo d’Arte della città di Ravenna via di Roma 13 Ravenna

ContattiGli uffici di Ravenna Teatro sono aperti al pubblico dal lunedì al venerdì dalle ore 9.30 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00 presso il Teatro Rasi in via di Roma 39 Ravenna, tel. 0544 36239, [email protected]

Ragazzi a teatro è su ravennateatro.com, drammaticovegetale.com, fb Ravenna Teatro Teatro Rasi, fb Drammatico Vegetale

Questo programma è stato stampato nell’agosto 2018. La Direzione si riserva di apportare modifiche che cause di forza maggiore imporranno. In caso di annullamento o sostituzione di uno spettacolo, verrà data tempestiva comunicazione.

DRAMMATICO VEGETALE