MERCATI Fotovoltaico pronto all a scalat a · rocrazia che frena il mercato e complica la...

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luglio - agosto 2012 MERCATI RINNOVABILI/1. Il posizionamento strategico dell'Italia nel settore energia Fotovoltaico pronto alla scalata II mercato si prepara ad andare avanti con le proprie gambe, senza sostegno pubblico, e a giocare un ruolo di primo piano in Europa e nel mondo di Luigi Dell'Olio L M epoca post-incentivi è già iniziata per il ^ mercato delle energie rinnovabili. L'en- nesima revisione al ribasso dei contributi pubblici al settore, predisposta con il I Quinto Conto Energia, impone agli ope- ratori di attrezzarsi per il momento in cui dovranno dimostrare di saper stare sul mercato contando esclusivamente sulle proprie forze. Un punto di sno- do vicino, al quale l'Italia può arrivare in condizioni migliori rispetto ad altri paesi europei, mettendo a frutto l'esperienza maturata negli ultimi anni. Obiettivi europei a portata di mano Per una volta, la Penisola non parte dalle retro- vie. La Commissione europea ha stabilito che, entro il 2020, i consumi di energia nel Vecchio Continente dovranno essere coperti per un quin- to dalle fonti rinnovabili, ma per il ministro dello Sviluppo Economico, Corrado Passera, l'Italia arriverà a quella data con una quota non inferiore al 32-35%. Un successo figlio sia delle condizioni cli- matiche favorevoli del nostro paese, sia soprattutto della generosa politica incentivante degli ultimi an- ni. La risposta del mercato è stata così forte da aver messo a dura prova la struttura incentivante (il cui peso si scarica sulle bollette elettriche degli italiani). Basti pensare che nel 2011 il Gse (Gestore dei servizi energetici) ha riconosciuto incentivi per 11,2 miliardi, generati da oltre 335mila impianti, per una produzione di 63 TWh di energia incentivata e oltre 30mila MW di energia rinnovabile gestita. Con l'approvazione del Quinto Conto Energia, che dovrebbe entrare in vigore a fine estate, l'impegno pubblico a sostegno del fotovoltaico viene ridotto proprio per venire incontro a questi problemi,

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       luglio - agosto 2012  

     

   

MERCATIRINNOVABILI/1. Il posizionamento strategico dell'Italia nel settore energia

Fotovoltaicopronto alla scalata

II mercato si prepara ad andare avanti con le propriegambe, senza sostegno pubblico, e a giocare unruolo di primo piano in Europa e nel mondo

di Luigi Dell'Olio

LM epoca post-incentivi è già iniziata per il^ mercato delle energie rinnovabili. L'en-

nesima revisione al ribasso dei contributipubblici al settore, predisposta con il

I Quinto Conto Energia, impone agli ope-ratori di attrezzarsi per il momento in cui dovrannodimostrare di saper stare sul mercato contandoesclusivamente sulle proprie forze. Un punto di sno-do vicino, al quale l'Italia può arrivare in condizionimigliori rispetto ad altri paesi europei, mettendo a

frutto l'esperienza maturata negli ultimi anni.

Obiettivi europei a portata di manoPer una volta, la Penisola non parte dalle retro-vie. La Commissione europea ha stabilito che,entro il 2020, i consumi di energia nel VecchioContinente dovranno essere coperti per un quin-

to dalle fonti rinnovabili, ma per il ministro delloSviluppo Economico, Corrado Passera, l'Italiaarriverà a quella data con una quota non inferiore al32-35%. Un successo figlio sia delle condizioni cli-matiche favorevoli del nostro paese, sia soprattuttodella generosa politica incentivante degli ultimi an-ni. La risposta del mercato è stata così forte da avermesso a dura prova la struttura incentivante (il cuipeso si scarica sulle bollette elettriche degli italiani).Basti pensare che nel 2011 il Gse (Gestore deiservizi energetici) ha riconosciuto incentivi per 11,2miliardi, generati da oltre 335mila impianti, peruna produzione di 63 TWh di energia incentivatae oltre 30mila MW di energia rinnovabile gestita.

Con l'approvazione del Quinto Conto Energia, chedovrebbe entrare in vigore a fine estate, l'impegno

pubblico a sostegno del fotovoltaico viene ridottoproprio per venire incontro a questi problemi,

 

       

 

 

ma non senza conseguenza. Gli operatori del mercatonon contestano tanto il calo dei contributi - reputatonormale a fronte di costi di produzione in costantecalo -, quanto la mancata chiarezza della normativa sudiversi punti cruciali e l'eccessiva burocrazia prevista dalRegistro delle energie green. Critiche condivise anchedalla Commissione Europea e da rappresentanti deicomuni e delle regioni, che il Governo ha fatto saperedi voler considerare nella stesura del provvedimen-to definitivo. Per Valerio Natalizia, presidente delGruppo imprese fotovoltatche italiane (Gifi), costitu-ito all'interno della Federazione Anie-Confindustria,«la riproposizione dei bonus per le produzioni madein Italy e per i lavori di sostituzione dell'eternit sonomolto positivi, anche se occorre intervenire sulla bu-rocrazia che frena il mercato e complica la bancabilitàdei progetti».

Spazi ridotti per i grandi impiantiRafforzando quanto già previsto dal Quarto ContoEnergia, il nuovo provvedimento a sostegno del foto-voltaico stringe la cinghia nei confronti degli impianti aterra, mostrando maggior favore per le installazioni suitetti. «Gli operatori sono chiamati a riposizionarsi sulmercato puntando soprattutto sui piccoli impianti, cheper altro garantiscono maggiori benefìci alla filiera pre-sente sul territorio, compresi gli installatori». SecondoAndrea Marchisio, partner di eLeMeNS (societàdi consulenza indipendente specializzata nel settoredell'energia), il fatto che gli impianti sotto i 12 kW(taglia soggetta a possibili modifiche) continuerannoad accedere direttamente agli incentivi senza necessitàdi iscrizione al registro potrebbe generare rischi permolti progetti. «Secondo nostre stime, è possibile checirca la metà del budget a disposizione venga eroso avantaggio dei piccolissimi impianti, mentre i grandi

impianti rischiano di essere esclusi dalla graduatoria».Più in generale, secondo l'analista, «l'intero settore saràposto di fronte a un tema nuovo: gli operatori dovran-no affrontare la competizione adeguando la produzioneai vincoli di rete e alla gestione diretta della vendita dienergia. In particolare occorrerà contenere il costo digenerazione dell'energia».

L'evoluzione del mercato non riguarda solo l'Italia.Germania e Spagna, i due paesi europei che per primiavevano mostrato di credere nello sviluppo del fotovol-taico, negli ultimi mesi hanno ridotto sensibilmentegli incentivi pubblici. All'inizio della primavera ilcostruttore tedesco di pannelli solari QjCells ha de-

Estate senza cravatte in casa Eni

Con l'arrivo della bella stagione è tornata l'iniziativa "Eni sitoglie la cravatta", ideata dalla società del Cane a sei zampeper ridurre i consumi di energia negli uffici. Evitando giaccae cravatta è possibile alzare di un grado la temperatura negliedifici, contribuendo a contenere le emissioni di Co2 genera-te dagli impianti di aria condizionata. Durante l'edizione del2011 sono state risparmiate 430mila kWh di energia elettrica,pari a una riduzione del 9,5% dei consumi elettrici per ilcondizionamento. Il risparmio complessivo durante i giornidell'iniziativa corrisponde ai consumi elettrici annui per usodomestico di 360 persone. La quantità di anidride carbonicarisparmiata equivale a quella prodotta da circa 1.350 viaggiandata e ritorno in aereo sulla tratta Milano-Roma e a quellaemessa da un'auto nuova per compiere 40 volte il giro delmondo. Il risparmio economico risultato dell'iniziativa "Eni sitoglie la cravatta" è stato investito in progetti di sostenibilità.

Autonomia attesa - Confronto tra paesi100%

80%

Italia ' Argentina Australia Brasile Canada Cina Corea del Sud Giappone India Taiwan US

I Extra Europa

<80 km • <Ì6O km M <320 km <480 km • <640 kmFonte: xxx

L'IMPRESA N°7-8/2012 23

 

 

ciso di portare i libri in tribunale,mentre il valore delle sue azioni ècrollato, vanificando una capita-lizzazione da 10 miliardi di eurotoccata nel 2007. Mentre FirstSolar, colosso americano nellatecnologia del film sottile, haannunciato la chiusura per fineanno dell'impianto a Francofortea causa della crisi in Europa. Em-blematico anche il caso di Solyn-dra, simbolo della "green way" diBarack Obama, che il presidenteamericano aveva foraggiato conun prestito da 535 milioni di dol-lari (con l'obiettivo di accrescerei posti di lavoro) e che lo scorsoautunno è andata in bancarotta.Tre realtà fortemente penalizzatedalla concorrenza asiatica, capa-ce di proporre prezzi stracciati.Eppure le occasioni di crescitadel mercato non sono del tuttocompromesse: oltre a occasioni disviluppo a valle della filiera (lad-dove la vicinanza al territorio èfondamentale), si stanno aprendonuove frontiere in campo ener-getico, dalle batterie per i veicolielettrici alle smart city, ai si-stemi moderni di illuminazione,che offrono grandi opportunità achi non resta fermo ad attenderel'evoluzione degli eventi.

Intervista a Roberto Vigotti

Energia dal desertoSfruttare il grande irraggiamen-to del Continente africano persoddisfare la domanda energeticaeuropea e favorire lo sviluppodel Continente Nero. Il temaè da tempo oggetto di analisi egli ultimi tempi hanno registratograndi progressi in questa dire-zione. Al Festival dell'Energia2012 abbiamo discusso del temacon Roberto Vigotti, esperto dienergia di PwC, autore del libroEnergia dal deserto e segretariogenerale di Res4Med, l'associa-zione promossa da Cesi, Edison,Enel Green Power, Gse, PwC ePolitecnico di Milano per pro-muovere lo sviluppo delle rinno-vabili nel Mediterraneo. «I paesidel Sud del Mediterraneo stannosperimentando una forte crescitademografica e un tasso di urba-nizzazione considerevole, tra red-diti relativamente bassi e nuovibisogni socioeconomici. Questidati sono facilmente traducibili,a livello energetico, in un incre-mento notevole della domanda di

II piano d'azione nazionaleper le rinnovabili: obiettivi 2020Obiettivi indicativi del Pari al 2020 nei tre macrosettori applicativi delle fontirinnovabili, Mtep finali

ElettricoTermicoTrasporti*TrasferimentiStatiTOTALE

MTEP2020

8,510,53 /

1,1

23,5

%SUTOTALE

FER 202036,1%44,4%14,6%

4,8%

100%

EsteroTrasporti 15% Elettrico 36%

Roberto Vigotti,esperto di energia di PwC e segre-tario generale di Res&Med

'Include elettricità per i trasporti da fonti rinnovabili e anche i premi previsti

Fonte: Piano di azione nazionale per ie energie rinnovabili dell'Italia, luglio 2010

energia eun bisognodi nuoveinfrastrut-ture», spie-ga l'esper-to. Questistessi paesipresentanovaste zo-ne aride odesertichecon fortedensità diradiazionesolare e an-che di vento: le ore di sole varianoin una fascia da 2mila a 3mila oreall'anno, rispetto alle 900 dellaGermania e alle 1.100 dell'Italiadel Nord e alle 1.500 dell'Italiadel Sud. Eppure le barriere tec-niche e finanziarie limitano losviluppo delle fonti rinnovabili.«Qualcosa sta però cambiando- sottolinea Vigotti -. Maroc-co, Algeria, Tunisia e Giordaniahanno adottato programmi na-zionali consistenti per favorireuno sviluppo deciso di centralisolari. Questi programmi pro-pongono uno sviluppo industrialelocale, con la costruzione in locodi componenti e sistemi che au-mentano la catena del valore afavore del paese ospitante, e lacreazione di posti lavoro». Eppu-re i megawatt finora installati re-stano pochi. Per l'esperto, «l'Ita-lia dovrebbe essere un naturaleprotagonista di queste iniziative,vista la sua storia energetica nelsettore e la posizione geografi-ca centrale e determinante per iprogetti mediterranei. Ma finoranon abbiamo saputo esprimereuna posizione "paese" coerentee convinta per la formulazionedelle scelte stratemche».

LIMPRESAN°7-8/2012 25

 

       

 

 

Tipologia di impianti fv installati Andamento potenza installata12.871

36% 25%

36%

2.322

m, 19%30%

2009

P<20Fonte; xxx

2010

• 20<P<2002011

200<P<10002012

• P>10002010 2012

Quota di energia fotovoltaicala domanda nazionale, 2012

E

che

gen-12 feb-12 mar-12

Fonte: Nomisrna 2010

ha soddisfatto

•1.1 IW ~ " ^

apr-12

o FV

mag-12

T~Tempo di diversificareCome mostra l'esperienza di Cramaro Ita-lia, Sri veneta nata con la specializzazionedelle coperture per tetti, che da qualcheanno ha deciso di applicare su queste strut-ture il sistema fotovoltaico. «Si è trattato diun'evoluzione in un certo senso naturale,che ha tenuto in considerazione le nuovepotenzialità ed esigenze del mercato», spiegaFausto Cionini, responsabile commercialedell'azienda, che conta 40 dipendenti e unfatturato di 40 milioni di euro, consideran-do anche le aziende satellite che si occupanodi pellet e cogenerazione. In particolare,la Cramaro si è specializzata nel compartodelle serre fotovoltaiche, che consentonodi puntare su una duplice fonte di reddito:quella derivante dagli impianti fotovoltaicisommata alla produzione vivaistica. «Si trat-ta di un comparto in continua evoluzione— commenta Cionini —, con la tecnologiache evolve rapidamente in direzione di unamaggiore efficienza».

| Potenza annuale (MW/anno) ^. Potenza cumulata (MWI

II crescente interesse per l'energia greenporta con sé nuovi spazi di mercato ancheper chi opera nel trading, come dimostrail caso di ABenergia, che si è specializzatasull'energia elettrica da fonti rinnovabili esul gas naturale a filiera corta. «I certificatiche attestano che l'energia è prodotta dafonte rinnovabile provengono dallo stessoterritorio in cui il cliente finale è localizzato— spiega il presidente della società Ales-sandro Bertacchi -. In questo modo lerisorse finiscono direttamente al territorioda cui l'energia arriva: un approccio che ilmercato mostra di apprezzare particolar-mente».

L'M&À non conosce crisiII peggioramento del quadro macroecono-mico, il calo degli incentivi per le rinno-vabili e la crescente difficoltà di accesso alcredito bancario. Il 2011 non è certo statoun anno positivo per l'energy, eppure i datipubblicati dallo studio "M&A in Renewa-ble Energy - Global Outlook 2012", con-dotto da Mergermarket in collaborazionecon Roedl & Partner, rivela che il mercatodelle fusioni e acquisizioni procede a gon-fie vele nel settore (in controtendenza conquanto avviene nel mercato in generale).Lo scorso anno sono state avviate 210operazioni in questo campo per un valoredi 25 miliardi di euro, in crescita del 130%rispetto al 2010. Gli operatori intervistatihanno mostrato fiducia sul proseguimentodel trend anche nell'anno in corso. H

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