racconti umoristici

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UN ALIENO AL SUPERMERCATO Un giorno Bing, un alieno del pianeta Bong, doveva fare la spesa. Allora con la sua astronave Bang, atterrò nel parcheggio del supermercato. Bing era giallo, con un occhio, due braccia (uno partiva dalla pancia, l’altro dalla schiena), tre gambe (quella al centro gialla, quella a sinistra rossa e quella a destra verde) e qualche peletto in testa. Bing aveva abitudini strambe, non mangiava il cibo ma le confezioni (lattino, bottiglie, scatolette, eccetera). Mentre girava per il supermercato, vide la coca e siccome voleva solo la confezione si mise a sbatterla per farla uscire. La bottiglia scoppiò e la coca fece una fontana alta tre metri! Bing rimase a bocca aperta per lo stupore tanto che la coca gli andò tutta in bocca, ma visto che non l’aveva mai assaggiata, su di lui fece un effetto strano: continuava a girare su sé stesso come una trottola facendo cadere tutte le cose dagli scaffali. Poi si mise a dare baci a tutti e le cassiere scapparono via urlando. Finalmente l’effetto finì e tranquillo, senza pagare, Bing tornò sul suo pianeta Bong con la pancia piena, non di confezioni, ma di coca! L’astronave decollò con un grande rutto! Un altro effetto della coca! Ilaria, 5B Bicetti

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UN ALIENO AL SUPERMERCATO Un giorno Bing, un alieno del pianeta Bong, doveva fare la spesa. Allora con la sua astronave Bang, atterrò nel parcheggio del supermercato. Bing era giallo, con un occhio, due braccia (uno partiva dalla pancia, l’altro dalla schiena), tre gambe (quella al centro gialla, quella a sinistra rossa e quella a destra verde) e qualche peletto in testa. Bing aveva abitudini strambe, non mangiava il cibo ma le confezioni (lattino, bottiglie, scatolette, eccetera). Mentre girava per il supermercato, vide la coca e siccome voleva solo la confezione si mise a sbatterla per farla uscire. La bottiglia scoppiò e la coca fece una fontana alta tre metri! Bing rimase a bocca aperta per lo stupore tanto che la coca gli andò tutta in bocca, ma visto che non l’aveva mai assaggiata, su di lui fece un effetto strano: continuava a girare su sé stesso come una trottola facendo cadere tutte le cose dagli scaffali. Poi si mise a dare baci a tutti e le cassiere scapparono via urlando. Finalmente l’effetto finì e tranquillo, senza pagare, Bing tornò sul suo pianeta Bong con la pancia piena, non di confezioni, ma di coca! L’astronave decollò con un grande rutto! Un altro effetto della coca! Ilaria, 5B Bicetti

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Un insegnante sbadato

Un giorno l’insegnante Pino che era grasso come una una botte si alzò,ma si sentiva

un po’ strano perché la sera prima era andato a letto alle tre di notte.

Dato che agli insegnanti era vietato andare a letto tardi i bambini iniziarono ad avere

qualche sospetto, ma per dirlo alla dirigente dovevano essere sicuri.

Quando è suonata la campanella Pino ha ingoiato il gessetto e si è pulito la bocca con

il cancellino.

In quel momento un bambino stava passando e vide tutto, allora lo disse alla

dirigente. La dirigente ha convocato Pino nel suo studio e gli ha dato una bella

sgridata allora Pino gli ha dato la nota.

Quando l’insegnante Pino uscì dallo studio vide uno striscione che avevano fatto gli

alunni sul quale c’era scritto: “complimenti maestro Pino si è fatto sgridare dalla

dirigente scolastica”.

RICCARDO, 5B BICETTI

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UN INSEGNANTE SBADATA

Un insegnante delle scuole elementari, un poco distratta,molto miope e veramente originale,una

mattina andò nella sua classe e lamentandosi disse:-Ahi, ahi che mal di testa!- e così facendo tirò

fuori una pastiglia e riempì un bicchiere d' acqua che lasciò sulla cattedra per cominciare la lezione.

Dopo poco tempo appoggiò il gessetto vicino alla pastiglia e finita la lezione si ricordò del suo mal

di testa e prese la pastiglia...no il gessetto!!!

Tutti gli studenti si misero a ridere mentre la maestra beveva la “medicina”!

Un' altra volta ,quando suonò la campanella, la maestra corse fuori a giocare a palla con gli

alunni!Tutte le altre maestre restarono a bocca aperta! Loro erano a discutere di verifiche, di schede

e compiti mentre lei era a giocare a pallavolo con gli alunni!

Quando rientrarono in classe, dieci minuti dopo, trovò ad attenderla il dirigente scolastico;la

maestra si arrabbiò molto per l'interruzione e diede una nota al dirigente!

Tutti gli studenti si misero a ridere fino a farsi venire le lacrime agli occhi!

Dalla rabbia il dirigente licenziò la maestra.

Cristian Possenti 5B Bicetti

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UN ELEFANTE SUL MIO LETTO

Un giorno trovai un elefante sul mio letto, pensai: “Come faccio a mandarlo via

da lì? E se me lo rompe?” poi arrivò il mio fratellino di 1 anno, prese la sua gru

di giocattolo, fece finta di tirarlo via ma poi pianse perché non ci riusciva.

Passò il giorno, passò la notte, ma l’elefante non si spostava da lì. Dopo la

notte mi venne un’idea, era quella di andare a prendere un elefante che

doveva attirarlo lontano dal letto, e così feci. Melissa portò un secondo

elefante, così anche l’altro si alzò dal letto. Snoopy, l’elefante nel mio letto,

andò nel suo habitat ma Melissa lo ricorderà per sempre.

Michela, 5B Bicetti

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Un elefante nel mio letto

Un giorno mi sono svegliato e mi sono ritrovato nel mio letto un elefante che

russava. Quando l’elefante si svegliò vide il mio topolino si spaventò e cercò di

scappare dalla mia finestra però si incastrò ,cercò di togliersi ma cadde per

terra.

Quando l’elefante si alzò corse verso la mia porta e inciampò nella gambe del

mio letto e con la faccia andò a finire nel cestino della carta, con l’aiuto della

proboscide riuscì ad alzarsi ed a uscire dalla mia camera.

Dopo si diresse verso le scale e scivolò giù fino ad arrivare alla porta di uscita di

casa e scappò nella via cadendo in una pozzanghera.

Daniele. 5B Bicetti

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UN ARBITRO. . .PER UN PALLONE!!!

C’era una volta un bambino di nome Luca Armani, che

aveva un sogno da realizzare: diventare un calciatore

professionista!

Peccato che lui fosse una schiappa nel correre e per di più

era daltonico e vedeva il pallone rosacarne.

Però dava dei calci molto potenti, infatti,sua mamma

Monica Motros e suo papà Gigio Armani, dicevano che

avevano un figlio pronto a menare tutti.

Luca aveva un solo idolo in testa.Giovanni Rana!

Lo lodava come un dio, perché senza i suoi ravioli diceva

che non poteva vivere!

Lui amava i ravioli più di ogni cosa, soprattutto quelli al

ragù: … e si vedeva… nelle vacanze aveva messo 12kg!

La mamma, il 22 Novembre 2009,lo iscrisse alla

Squadra di calcio A.C.O.S.

Si abituò subito ai compagni, all’allenatore e al campo, ma

all’arbitro no, perché… era brutto, antipatico e pelato.

Fece amicizia con Moustapha, un suo compagno. Anche a

lui stava antipatico l’arbitro, infatti lo chiamava “CRAPUS

PELATOS”.

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Arrivò il momento della sua prima partita, A.C.O.S. contro

Zanconti.

Durante l’importante partita arrivò il momento di tirare un

rigore e il coach decise di far tirare Luca e CRAPUS

PELATOS, l’arbitro, andò a sistemare il pallone. Mise la

testa davanti al piede di Luca e lui, essendo daltonico, lo

scambiò per il pallone e gli diede un calcio che lo fece

volare in porta!

CRAPUS PELATOS disse: << Come?! Questo non è un goal!

Non è possibile ! Perché?>>

<<Nessuno meglio di lei può aver vissuto da così vicino

questo goal!>> disse Moustapha e se ne andò via divertito.

E così Luca iniziò la sua lunga carriera nel mondo del calcio!

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Un alieno al supermercato

Un giorno l’alieno Filip era sul suo pianeta chiamato “XX4” e stava

guardando “La prova del cuoco alieno”.

Visto che a lui piaceva cucinare voleva andare al supermercato ma sul suo

pianeta non c’era.

Allora decise di sbarcare sulla Terra con la sua navicella.

Arrivato al supermercato entrò e tutti si spaventarono in un modo

pazzesco. Filip non era molto carino perché aveva quattro braccia , due

gambe e quattro occhi. Era ricoperto da squame giallo-verdi e aveva due

antenne: una per prendere “Sky” e una per “Mediaset Premium”.

Tra la folla urlante c’era un’ex lottatrice di wrestling abbastanza anziana,

che si chiamava Peppina.

Lei era grassa e aveva un segreto. Quando vide l’alieno che stava

gironzolando in cerca delle uova, disse: “Super nonna in azione!!!”.

Proprio in quel momento Peppina tirò pomodori, pasta e uova a Filip.

Quando Filip cadde a terra Super-nonna lo prese e lo sbattè fuori a calci

nel sedere.

A quel punto Filip prese la sua navicella e se ne andò via.

Da quel giorno non vide più “La prova del cuoco alieno” ma inventò un

pasticcio a base di pomodori, pasta e uova.

Riccardo 5^ B

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un alieno al super mercato

Cera una volta un alieno di nome John,non era un alieno normale ma un po’

speciale. Era metà blu scuro e metà verde marcio, aveva tre occhi di diverso tipo che

gli servivano per captare i segnali e vedere tridimensionale , braccia corte e piedi

lunghi. Non viveva sulla navicella spaziale , ma in una casetta grezza , buia e

puzzolente vicino alla grande città. Mangiava lombrichi ,scarafaggi e altri insetti,gli

piaceva tanto dormire e stare chiuso in casa. Ma un bel giorno ricevette trenta uova

d’oro e una gallina in regalo e si domandò che cosa poteva fare con tutte quelle

uova e disse<Oggi andrò < Oggi andrò <.Al supermercato!! Quello grande in città.

Con grande dispiacere l ‘ alieno andò al supermercato e comprò tantissimi oggetti:

lampade profumi e cibo. Quando andò alla cassa la cassiera gli disse: < sono tredici

euro e cinquanta> rispose < ma io ho trenta uova d’ oro e una gallina> così John

disperato prese la gallina e la lanciò nel supermercato, tutti si spaventarono. La

cassiera lo sgridò con forza e lui scappò dal supermercato senza chiedere scusa e

senza pagare!!!!! Quando arrivò a casa sistemò gli oggetti e il cibo , si sdraio sul letto

e riprese a dormire, sfinito per la tremenda giornata, era talmente stanco e

arrabbiato che dormi per tre giorni di fila.

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Povero cameriere!

Sabato, ero in cucina come sempre oppure a prendere gli ordini dei clienti ; infatti io sono l’aiuto cuoco. Arrivò una classe in gita; infatti il mio ristorante “Il pagliaccio mangione” è a Roma , città famosa e perfetta per le gite. Non sapevano cosa ordinare, allora li portai in cucina: loro videro le polpette, dissero che erano buone e che le volevano assaggiare, io risposi loro di sì, ed essi lo fecero nel loro modo: rovesciarono le pentole e iniziarono a giocare a calcio con le polpette, erano 12 maschi e 12 femmine ! Ordinarono le polpette, poi videro il pentolone gigantesco di spaghetti al sugo, spensero il fuoco e poi tutti e 24 lo posarono per terra e mi buttarono dentro! Era il momento degli ossi buchi e me li infilarono nel naso! Arrivò il capocuoco-chef che pensò che fosse colpa mia e mi licenziò! ILARIA, 5B BICETTI

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MAESTRI NEI BANCHI . . .

E SCOLARI IN CATTEDRA !

Nella scuola di Milano era successa una catastrofe: un

maestro di nome Mastin Russent aveva fatto un errore!

Aveva scritto TU HAI senza acca!era una cosa gravissima!

Allora tutti i professori della scuola si vergognavano di lui

ed erano in una fase di decadenza di organizzazione.

L’Acca,dopo aver saputo del fatto, saltò fuori dal

vocabolario infuriata nera!

Andò subito dal professore e gli saltò addosso cominciando

a strappargli i capelli e i peli del naso!

Poi urlò:<<Come ti permetti di lasciarmi in disparte e

isolata!>>.

Il professore spaventato disse:<<T…t…tu chi sei?>> <<Io

sono l’acca e tu d’ora in poi non potrai mai più fare il

maestro,anzi,i tuoi alunni, che sono più bravi di te, ti

insegneranno le mie regole, quelle dell’acca!>>.

E da quel momento, Mastin, non fece più il maestro,ma

non sbagliò più le regole dell’acca!

Margot, 5B Bicetti

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LO STRANO ERRORE…

Nel ristorante di Hell’s Kitchen è molto particolare la disposizione dei

tavoli e le sedute entrambi rotondi.

Lo Chef è molto ricco e un po’ antipatico.

I clienti del tavolo due hanno ordinato una pizza ai quattro formaggi,Gordon dà

l’ordinazione hai cuochi che cominciano a cucinare la pizza e mettono

nell’impasto:farina,fecola di patate,uova,zucchero,sale e mescolano.

Poi prendono la teglia per la pizza e versano l’impasto all’interno di essa.

Distribuiscono sopra: grana,gorgonzola,taleggio e ricotta e mettono tutto in forno

facendo cuocere a 90°.

I primi piatti escono dalla cucina. I clienti dopo aver assaggiato questa

delizia,sentono un gusto dolce e lo riferiscono a Gianfilippo ,il cameriere egli va a

dirlo allo Chef che lo comunica ai cuochi.

Allora loro escono dalla cucina un po’ con la “strizza”,imbarazzati,confusi e po’

amareggiati per il danno causato: la pizza è diventata “TORTA AI QUATTRO

FORMAGGI”. Si scusano con i clienti,ma questi avevano apprezzato i “nuovi

piatti”e si congratulano con i cuochi perché la “torta ai quattro formaggi”è veramente

eccezionale!!!

CORTI NICOLE 5°B Ricetti.

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LA NONNA CICLISTA E I SUOI NIPOTINI

C’era una volta una nonna che non sapeva andare in bicicletta ma il giorno dopo

era il suo compleanno .

Così trovò come primo dei suoi regali una bicicletta bellissima e come secondo

regalo un biglietto per andare alle olimpiadi, regalato dal suo nipotino, Tino di 45

anni, che tra le altre cose non sapeva che la nonna non era capace di andare in bici.

Allora decise di chiedere ad un suo amico di farle imparare ad usare la sua nuova

bici e di allenarla per la gara .

La mattina dopo la nonna insieme ai suoi nipoti parte con l’ aereo per partecipare

alle olimpiadi .

Lei era tutta in tensione contro tutti quei campioni che partono e lei non ce la fa a

partire .

Al termine della gara il primo stava tagliando li traguardo ma inciampò e tutti

caddero come pecoroni uno sull’ altro .

Lei che era riuscita a partire per ultima ,aveva già superato il tra guardo e tutta la

folla si alzò in delirio e i suoi nipoti furono contentissimi e non credettero ai loro

occhi!

DAVIDE, 5B BICETTI

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Un giorno come un altro, nei saldi, nel parcheggio del Globo atterrò una navicella spaziale e ne usci

un alieno strambo: era Lunar Jim che viene ogni diecimila anni a far la spesa, ma nessuno si

ricordava di lui.

Entrando nel Globo, si accorse di una bella nonna (perché le ragazze sopo troppo giovani per lui)

che lo fece innamorare e andò sparato da lei a chiederle di sposarlo, ma lei rispose:

“Ciao, strano giovanotto, chi sei?”

“Sono un alieno innamorato di te”

“Mi dispiace figliolo, sono già sposata, ma... mi* piaci e verrò con te, amore mio”

E così andarono nel supermercato interno e Lunar Jim lesse l'elenco della spesa: “Polvere di Luna

non c'è, sciroppo di moscerini non c'è, merendine di mucca non ci sono” poi più depresso che mai

urlò: “In questo supermercato non c'è un TUBO! Tranne i marshmallow” e li rubò a un bambino che

cominciò a piangere, sua mamma si accorge e gli tirò la sua borsa urlando: “Così impari a rubare i

dolci al mio bimbo!”.

Lunar Jim, un po' confuso, andò con la nuova fidanzata sulla navicella e sparò al supermercato

sbraitando: “Così imparate a rendere insoddisfatto un cliente” e ritornò su Marte.

CAMILLA, 5B BICETTI

* Ho messo Ma...mi perché i nonnini (compresa la mia) sbagliano queste cose.

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IL CALCIATORE SFORTUNATO

Il giorno 13 febbraio 2006 si disputò la partita più emozionante del mondo cioè

Barcellona Milan. Alla fine del primo tempo sono 2 a 1 con i gol di Messi, Pujol e di

Pato. Al 74° minuto il Milan fa gol con Ibrahimovic, al recupero del secondo tempo

c’è il fallo in area di Nesta che poi viene espulso, il rigore lo tira Xavi. Xavi prende il

palo ma sembrava gol la causa del rigore sbagliato è di un lombrico che stava

passando in quel punto del prato e il pallone la preso in pieno. Dopo la fine del primo

tempo supplementare, negli spogliatoi, Allegri dice “Dai dobbiamo vincere”.

Quando mancano 4 minuti alla fine fa gol Seedorf su punizione e cosi il Milan vince

la Champions League. Il lombrico, passato dal prato, era milanista e nonostante

avesse perso la coda era contento che il Barcellona non fece gol: vero sacrificio, vero

tifoso!!

CRISTIAN L., 5B BICETTI

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Un bambino distratto

Un giorno il bambino Geppino, sempre molto preciso e ordinato, una mattina si svegliò confuso e distratto a causa delle strane erbe che aveva mangiato dalla nonna Geppa.

Così successe che, aprendo il frigorifero, prese il contenitore della pasta al posto del latte, quindi pranzò anziché fare colazione.

Mentre preparava la cartella prese il gatto che si era nascosto tra i suoi quaderni e ce l'ho mise dentro senza accorgersene.

Durante la lezione si sentì miagolare un po' di volte, quindi il professore chiese alla classe: <C'è qualcuno che scherza?>. Gli alunni in coro: <No prof>. In quell'istante si sentì di nuovo miagolare. Il professore domandò: <C'è un gatto vero?>. Il bambino distratto si accorse che il rumore proveniva dalla sua cartella.

Guardò dentro e...sorpresa! Vide il suo gatto Fufi tutto schiacciato e impaurito. Allora ribatté: <No, prof ho il singhiozzo.>

All'intervallo, di nascosto, il bambino lasciò libero il gatto.

Prima di entrare in classe andò in bagno a lavarsi le mani e al posto di prendere il sapone prese un gessetto dimenticato da un suo compagno. <Oh no! Ho usato il gessetto ed è diventato poltiglia! Se i miei compagni mi vedono sono fritto!!>. <Allora farò uno scherzo!> - pensò di nuovo.

Il bambino distratto la modellò formando un gatto e davanti alla classe disse: <ecco il colpevole!>.

Tutti risero a crepa pelle.

Alessandro Pedroni

5^B

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ILCUOCO PASTICCIONE

C’ era una volta un cuoco grasso,basso e pasticcione!!!Un giorno il sindaco della città

radunò tutte le persone nella piazza e propose una cena.

Il cuoco si propose di cucinare e il sindaco accettò a patto che il cuoco cucinasse al

momento su ordinazione!!!Quel sabato il cuoco era tutto agitato e arrivò il sindaco ed

arrivò il sindaco , non solo lui aveva invitato quasi tutta la città. Il cuoco andò in cucina e si

preparò, arrivarono subito tantissime ordinazioni e quella del sindaco lo fece agitare

tantissimo!!!Voleva come primo piatto pasta al pesto ,di 2 gamberi fritti e patatine e come

dolce budino al cioccolato cuoco indaffarato confondeva tutti gli ingredienti :sale con

zucchero ,pesto con sugo e cosi via. Quando arrivò il cameriere al tavolo del sindaco, una

dopo l’altra gli presentò le varie pietanze. Questi dopo aver mangiato si ingozzò e poi

svenne all’ istante i camerieri chiamarono l’ambulanza che arrivò subito,ma ci volle più di

un’ora per far rinvenire il sindaco. Quel cuoco non ebbe cosi molta fortuna e fu licenziato.

Arianna Asoni 5^B Bicetti