R1 - Relazione descrittiva e quadro economico...

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COMUNE DI ISCA SULLO JONIO (Provincia di Catanzaro) DELIBERA CIPE NR. 35 DEL 27/05/2005. APQ – ACCORDO DO PROGRAMMA QUADRO- DIFESA DEL SUOLO EROSIONE DELLE COSTE RECUPERO AMBIENTALE E SALVAGUARDIA DEL LITORALE COSTIERO DEL COMUNE DI ISCA SULLO JONIO FASE DI ATTUAZIONE (CIPE 35/2005 ) REGIONE CALABRIA PROGETTO DEFINITIVO RELAZIONE GENERALE 1 INDICE 1 - PREMESSE ................................................................................................................... 2 2 - NORMATIVA DI RIFERIMENTO ................................................................................ 4 3 - REQUISITI E PRESTAZIONI DELLE NUOVE OPERE DI DIFESA .......................... 5 3.1 - Selezione e descrizione degli interventi progettati ................................................... 6 3.2 - Metodologia seguita per la scelta della tipologia di intervento ................................. 7 3.3 - Descrizione dell’intervento generale di riqualificazione del litorale in esame............ 7 3.4 - Pareri ed eventuali prescrizioni relative all’approvazione del progetto preliminare ..8 3.5 - Motivazioni che hanno introdotto variazioni rispetto a quanto previsto dal progetto preliminare ....................................................................................................................... 9 4 - CRITERI DI PROGETTAZIONE SEGUITI ............................................................... 10 4.1 - Indagini di campo e studi specialistici condotti ...................................................... 10 4.2 - Descrizione delle opere progettate......................................................................... 11 5 - INDIRIZZI PER LA PROGETTAZIONE ESECUTIVA DELLE OPERE ..................... 13 6 - CRONOPROGRAMMA DI ATTUAZIONE DELL’INTERVENTO .............................. 13 7- COSTO COMPLESSIVO DELL’INTERVENTO ........................................................... 13

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DELIBERA CIPE NR. 35 DEL 27/05/2005. APQ – ACCORDO DO PROGRAMMA QUADRO- DIFESA DEL SUOLO EROSIONE DELLE COSTE

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FASE DI ATTUAZIONE (CIPE 35/2005 )

REGIONE CALABRIA

PROGETTO DEFINITIVO – RELAZIONE GENERALE

1

INDICE

1 - PREMESSE ...................................................................................................................2

2 - NORMATIVA DI RIFERIMENTO................................................................................4

3 - REQUISITI E PRESTAZIONI DELLE NUOVE OPERE DI DIFESA ..........................5

3.1 - Selezione e descrizione degli interventi progettati ...................................................6 3.2 - Metodologia seguita per la scelta della tipologia di intervento .................................7 3.3 - Descrizione dell’intervento generale di riqualificazione del litorale in esame............7 3.4 - Pareri ed eventuali prescrizioni relative all’approvazione del progetto preliminare ..8 3.5 - Motivazioni che hanno introdotto variazioni rispetto a quanto previsto dal progetto preliminare .......................................................................................................................9

4 - CRITERI DI PROGETTAZIONE SEGUITI ...............................................................10

4.1 - Indagini di campo e studi specialistici condotti ......................................................10 4.2 - Descrizione delle opere progettate.........................................................................11

5 - INDIRIZZI PER LA PROGETTAZIONE ESECUTIVA DELLE OPERE.....................13

6 - CRONOPROGRAMMA DI ATTUAZIONE DELL’INTERVENTO ..............................13

7- COSTO COMPLESSIVO DELL’INTERVENTO ...........................................................13

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1 - PREMESSE

La presente relazione tecnica, relativa alla progettazione e realizzazione degli interventi di

riqualificazione ambientale e di difesa del litorale del Comune di ISCA SULLO IONIO è stata redatta

in conformità a quanto prescritto dagli artt. 18 e 20 del Regolamento (D.P.R. 554/99) e in

ottemperanza all’incarico conferito affidato con determinazione n. 206 del 27.08.2007 al

raggruppamento temporaneo di professionisti tra gli ingegneri ingg. Paolo Contini (capogruppo),

Prof. Felice Arena, Nicola Gioffrè e Alessio Iozzo ed il Geol. Rina Nisticò; Finanziamento da Accordo

di Programma Quadro in materia di “Difesa del suolo” - Erosione delle coste per un importo totale

di € 800.000,00 relativo ai “Lavori di recupero ambientale e salvaguardia del litorale costiero del

Comune di Isca sullo Jonio con l’utilizzo degli inerti depositatesi in corrispondenza del porto sul

torrente Gallipari”.

Per la definizione degli obiettivi progettuali di base si è fatto riferimento ai temi già chiaramente

individuati ed esposti dalle linee guida dell'ABR (“Gestione integrata dell’area costiera: Piano

organico per il rischio delle aree vulnerabili. Fattibilità di interventi di difesa e gestione della fascia

litoranea su scala regionale”)

Esaminati i dati dei rilievi di campo effettuati, sono stati condotti una serie di sopralluoghi e studi

specialistici di idraulica-marittima e morfodinamica al fine di verificare e ottimizzare nel dettaglio le

ipotesi di intervento stimandone i relativi costi.

Al fine di ridurre i tempi necessari per le fasi progettuali seguenti, è stata impostata una campagna

di rilievi topografici, batimetrici e la caratterizzazione sedimentologica e chimico fisica delle sabbie

presenti nei siti di intervento.

La presente relazione descrittiva è stata redatta in conformità a quanto previsto dagli art. 25 e 26

del Regolamento (D.P.R. 554/99) e si articola nelle seguenti argomentazioni.

- Con espresso riferimento ai contenuti del progetto preliminare, alle motivazioni che

hanno portato alla selezione della tipologia di intervento ed alle integrazioni richieste in

sede di approvazione del progetto preliminare, vengono illustrati:

o i criteri utilizzati per le scelte progettuali;

o gli aspetti dell'inserimento dell’intervento sul territorio;

o le caratteristiche prestazionali e descrittive dei materiali prescelti;

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o i criteri di progettazione delle strutture con particolare riferimento agli aspetti

funzionali inerenti le fasi di costruzione e di esercizio.

- Descrizione degli aspetti tecnici relativi alla batimetria e topografia, la geologia,

l’esposizione meteomarina, l’ambiente ed il paesaggio che sono stati esaminati in sede di

progettazione definitiva delle opere sulla base di apposite indagini di campo e studi

specialistici.

- Indicazioni sulla disponibilità delle cave necessarie per le forniture del materiale lapideo

occorrente per la realizzazione dell’intervento progettato con riferimento anche alle

quantità complessive necessarie.

- Definizione dei tempi necessari per la redazione del progetto esecutivo riferendo anche

in merito ai criteri ed agli elaborati che lo dovranno comporre.

- Aggiornamento del cronoprogramma delle fasi attuative.

- Aggiornamento del quadro tecnico economico di spesa sulla base della stima sommaria

dell’intervento.

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2 - NORMATIVA DI RIFERIMENTO

Rappresentazioni grafiche:

− UNI-3972, UNI-ISO 3766, UNI-9120.

Norme in materia di sicurezza:

− D.Lgs. n°494 del 14/08/1996 e succ. mod. ed int.

− D.Lgs. n°626 del 19/09/94 succ. mod. ed int.

Redazione elaborati progettuali:

− Art.16 L. 109/94 e succ. mod., Capo II Sezione seconda

− artt. 18-24 D.P.R. 554 del 21/12/99, Capo II Sezione terza

− artt. 25-34 D.P.R. 554 del 21/12/99, Capo II Sezione quarta

− artt. 35-45 D.P.R. 554 del 21/12/99

Normativa speciale:

− D.M. dei LL. PP. 11 marzo 1988 "Norme tecniche riguardanti le indagini sui terreni e sulle

rocce, la stabilità dei pendii naturali e delle scarpate, i criteri generali e le prescrizioni per

la progettazione, l'esecuzione ed il collaudo delle opere di sostegno delle terre e delle

opere di fondazione".

− Istruzioni tecniche per la progettazione e l’esecuzione di opere di protezione delle coste

(Delibera del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici n.151/91)

− Istruzioni tecniche per la progettazione delle dighe marittime (Consiglio Superiore del

Ministero dei LL.PP., Pubblicazione GNCDI n.1450, 1996).

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3 - REQUISITI E PRESTAZIONI DELLE NUOVE OPERE DI DIFESA

Nella stesura della presente relazione tecnica, propedeutica alle attività di progettazione definitiva

ed esecutiva, è stata verificata la piena rispondenza degli interventi di difesa progettati rispetto agli

obiettivi di difesa e salvaguardia del litorale in esame, individuati nelle linee guida dell'ABR ed in

particolare nello specifico prevedere interventi finalizzati al recupero ambientale del litorale marino

ormai provato per la presenza dell’attiguo porto esistente alla foce del torrente Gallipari.

Come già è stato illustrato nel progetto preliminare è evidente la continua azione erosiva ad opera

del moto ondoso e dalla presenza delle strutture portuali realizzati in assenza di una visione

generale del problema.

In questa sede si ribadisce che l’insieme delle opere contemplate da questo progetto preliminare

oltre a riqualificare il litorale dovranno assicurare la difesa del retrospiaggia da eventuali fenomeni

di sormonto ed ingressione marina limitando nel contempo le possibili interferenze ed effetti

negativi nei confronti del litorale posto sottoflutto, sono finalizzate anche alla salvaguardia

dell’ecosistema. In quanto l’area specifica ha una importanza di rilievo Comunitaria (SIC), difatti

definita “Dune di Isca” con Codice IT9330107.

L’area interessata è uno dei pochissimi siti in Calabria di nidificazione della tartaruga Caretta

caretta, l’alto grado di vulnerabilità per pericolo di disturbo nel periodo di deposizione e schiusa

delle uova, impone soprattutto una ricostruzione della spiaggia e quindi la salvaguardia della duna

costiera a vegetazione psammofila.

Sulla base dell’esperienza derivata dalle attività promosse negli ultimi anni dal gruppo di

progettazione ed in particolare dall'ing. P. Contini, si può affermare che questo obiettivo può

essere raggiunto tramite l’adozione, per il sito del litorale di Isca sullo Jonio, di due tipologie di

intervento base che possono essere sinteticamente distinte in:

- intervento di ripascimento sostanziale da distribuire lungo il litorale in esame

determinando un congruo ampliamento della fascia di spiaggia attuale, con

prelevamento del materiale addossato a tergo del porto esistente;

- posizionamento di pennelli trasversali alla linea di riva emergenti e/o sommersi con

prelievo da cave di prestito. Per i tratti di litorale la cui dinamica evolutiva è già

condizionata dalla presenza di opere di tipo rigido si è verificato che è

indispensabile realizzare opere complementari che migliorino le caratteristiche

prestazionali dei sistemi di difesa già esistenti minimizzandone gli attuali effetti

negativi sui litorali limitrofi.

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La combinazione di queste tipologie di intervento opportunamente calibrate e commisurate alla

dinamica evolutiva del singolo sito in funzione degli obiettivi progettuali preposti ha portato a

selezionare ed ottimizzare il progetto definitivo di riqualificazione e difesa dei tratti di costa in

esame.

Particolare attenzione verrà posta alla dinamica litoranea al fine di ridurre eventuali problemi di

impatto in corso d’opera (fenomeni di intorbidimento delle acque marine e/o deflazione di polveri e

sabbie fini nelle fasi di esercizio) e minimizzare nel contempo gli interventi di ricarica/manutenzione

dei volumi di ripascimento da attuare negli anni successivi.

Per quanto riguarda le opere rigide contemplate dal presente progetto preliminare si è adottata

una tipologia costituita da pennelli parzialmente sommersi. Inoltre, sono previsti interventi per la

protezione del fondale in corrispondenza dei varchi esistenti tra le barriere al fine di ovviare agli

attuali problemi di fuga di materiale verso il largo ad opera delle correnti di rip che potrebbero

determinare marcati approfondimenti dei fondali e conseguenti cedimenti delle limitrofe testate.

3.1 - Selezione e descrizione degli interventi progettati

La scelta della tipologia di interventi da attuare per la salvaguardia e difesa del litorale in esame è

stata fatta nell’ambito della stesura di un Progetto Preliminare Generale tenendo conto delle ultime

tendenze evolutive, nonché delle problematiche costruttive e di esercizio degli interventi realizzati

in precedenza.

L’insieme degli studi specialistici sviluppati e gli elementi oggettivi acquisiti nel corso dei

sopralluoghi e dei rilievi di campo in fase di espletamento hanno consentito un oggettivo

aggiornamento degli scenari di intervento ipotizzati dal citato Studio di Fattibilità.

In linea generale si è riconfermata la strategia di intervento contraddistinta dalla realizzazione di

interventi di “ripascimento protetti” dalla presenza di un sistema composito di opere rigide (opere

trasversali e longitudinali parzialmente sommerse).

Nella selezione delle tipologie di intervento da attuare lungo il litorale comunale si è fatto

riferimento ai moderni indirizzi di ingegneria costiera.

Nei paragrafi seguenti si riporta una sintesi del “percorso logico” seguito per la selezione della

tipologie degli interventi e per la loro l’ubicazione, sulla base delle finalità preposte e concordate

con i tecnici dell’Amministrazione.

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3.2 - Metodologia seguita per la scelta della tipologia di intervento

Il più che decennale deficit degli apporti solidi fluviali registrato negli ultimi decenni lungo tutta

l’unità fisiografica ove ricade il litorale del Comune di Isca sullo Ionio impone la necessità di

promuovere comunque interventi di ripascimento del litorale.

Peraltro, tenuto conto delle condizioni di esposizione al moto ondoso e del conseguente regime

del trasporto solido litoraneo che contraddistingue il litorale in esame, un intervento di

ripascimento deve essere necessariamente “protetto” dalla presenza di un sistema di opere rigide

composto da una barriere debolmente sommerse e pennelli trasversali, parzialmente sommersi,

disposti ad interasse tali da conformare degli elementi contigui in grado di delimitare “celle di

contenimento” delle sabbie di ripascimento. Al fine di assicurare un adeguata vivificazione delle

acque a tergo delle scogliere sommerse queste devono avere comunque un estensione limitata

(con uno sviluppo massimo di 150 m) e presentare dei varchi al fine anche di consentire il transito

di piccole imbarcazioni.

Il sistema di barriere sommerse con protezione del fondale tra i varchi ha la funzione di imporre il

frangimento delle onde più elevate riducendo così le condizioni di erosione del litorale a tergo.

Inoltre contribuisce alla realizzazione di una spiaggia sospesa, limitando i fenomeni di fuga verso

il largo dei sedimenti.

La disposizione di pennelli trasversali a tergo delle barriere sommerse completa la configurazione

a celle del sistema di opere rigide posto a protezione del litorale; il sistema di difesa così

realizzato consente inoltre di limitare il volume di sabbia altrimenti necessario per realizzare un

ripascimento puro.

La ricostituzione di una adeguata larghezza di spiaggia tramite il versamento di sabbia a tergo

degli elementi a T completa l’intervento e consente una naturale difesa nei confronti delle azioni

del moto ondoso ripristinando in qualche misura le originarie condizioni del litorale in esame.

3.3 - Descrizione dell’intervento generale di riqualificazione del litorale in esame

Sulla base degli studi e delle indagini condotte sono state individuate innanzitutto le zone ove è

necessario procedere con carattere di priorità alla realizzazione degli interventi di difesa costiera.

Si è quindi verificata la sostenibilità della tipologia di intervento descritta in precedenza

effettuandone un dimensionamento preliminare.

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Si è scelto di operare realizzando immediatamente a tergo del porto sul torrente Gallipari un

elemento a T (denominato “pennello A”) ed a circa 1400 m da questo un pennello corto

(denominato “pennello B”).

Gli elementi a T sono opere a gettata in massi naturali composti da un pennello parzialmente

sommerso che si raccorda ad una barriera sommersa.

Entrambe i pennelli presentano un tratto di radicamento emerso con una berma di sommità a

quota +1,5 m s.m.m. e larghezza di 3 m; il tratto sommerso del pennello ha una berma di

sommità con quota variabile da -0.50 m s.m.m e -1.00 m s.m.m. e larghezza di 10.5 m.

Il pennello A presenta una barriera sommersa della lunghezza di 66 m ha una sezione trasversale

con berma di sommità larga 10 m a quota -0,5 m s.m.m.

Complessivamente gli interventi oggetto del citato Progetto Definitivo sono così articolati:

- nella zona a nord del porto sul torrente Gallipari, per uno sviluppo complessivo di circa

1400 m, si è prevista la realizzazione di un sistema a celle per il contenimento dei volumi di

ripascimento, composto da due opere a gettata contraddistinte con le lettere “A” e “B”, di cui il

pennello A presenta conformazione a T.

- a tergo del pennello “A” per un tratto di circa 600 m verrà effettuato il ripascimento per

un quantitativo di circa 21.000 m3 (incidenza di circa 35 m3/m)

- a tergo del pennello “B” per un tratto di circa 100 m verrà effettuato il ripascimento per

un quantitativo di circa 4.500 m3 (incidenza di circa 45 m3/m).

3.4 - Pareri ed eventuali prescrizioni relative all’approvazione del progetto preliminare

N. PRESCRIZIONI

1

Valutare l’opportunità di abbinare al ripascimento opportune opere di contenimento da localizzare e dimensionare a seguito di studi sull’evoluzione del litorale nel tempo, procedendo ad una valutazione dei costi ed eventualmente operando una diminuzione della spesa per il ripascimento a vantaggio di tali opere

2 Lo studio idraulico-marittimo presenta i dati ondsosi riferiti alla boa di KR all’anno 2005. Andrebbero aggiornati fino ad aprile 2007

3 Nelle tabelle del clima meteomarino medio al largo, occorre controllare la correttezza dei risultati, poiché la dicitura in testata fa riferimento al paraggio di Soverato

4

Approfondire lo studio morfodinamico attraverso l’utilizzo del modello proposto per l’evoluzione della linea di riva da applicare per simulare il comportamento del litorale ante e post operam. Nello studio della dinamica del litorae è opportuno inserire i profili trasversali di spiaggia e quelli di equilibrio.

5

In relazione a quanto sopra devono essere specificati i criteri di dimensionamento adottati per il ripascimento e le opere di contenimento ed effettuate le necessarie verifiche riguardo l’efficienza dell’intervento, sia dal punto di vista strutturale che da quello idraulico-marittimo, valutandone l’evoluzione in funzione del regime della dinamica

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litoranea.

6

Va effettuato il calcolo del massimo run up, al fine di conoscere la zona di ammorsamento a terra di eventuali pennelli. Inoltre, rivedere il posizionamento del primo pennello posto a nord del porto attraverso una corretta giustificazione della sua reale efficacia nei riguardi del contenimento del fenomeno erosivo nel tratto litoraneo oggetto di studio.

5

definire la zona di prelievo dei materiali per il ripascimento mediante apposito rilievo delle sezioni dello stato di fatto, nelle quali riportare le aree di scavo: ciò al fine di consentire l’individuazione dei quantitativi che si intendono prelevare e la corretta gestione dei lavori in fase esecutiva.

6

Per il ripascimento della spiaggia definire: - le caratteristiche granulometriche del materiale da utilizzare, valutandone la sua

stabilità nel tempo con riferimento al regime della dinamica litoranea; - le modalità di esecuzione del versamento, preferibilmente da terra per ridurre i

costi, la sua tempistica e progressione spaziale; - il costo unitario a mc per lo scavo, il btrasporto e la messa in opera.

7 Attivare la procedura di verifica dell’assoggettabilità dell’intervento alla Valutazione di Impatto Ambientale di cui all’art. 32 del D.Lgs.152/2006

8

Il materiale destinato al ripascimento, prima del suo impiego, dovrà essere caratterizzato dal punto di vista granulometrico e chimico-microbiologico mediante opportune prove di laboratorio in modo da accertarne l’idoneità con riferimento alle previsioni progettuali ed alle normative ambientali vigenti in materia.

9

Nel piano di monitoraggio e manutenzione delle opere, congiuntamente alla valutazione dell’incidenza dei relativi costi, deve prevedere il controllo e l’evoluzione dei fondali e della linea di costa mediante rilievi topografici, batimetrici ed analisi sedimentologiche, ante, durante e post realizzazione delle opere.

10 Attivare la procedura di verifica all’assoggettibilità dell’intervento alla Valutazione di Impatto ambientale di cui all’art. 32 del D.Lgs. 152/2006

11 Eseguire documentate ricerche di mercato per dettagliata analisi dei prezzi unitari del materiale lapideo

12 Nel calcolare delle tonnellate dei massi da utilizzare occorre tenere conto dei volumi effettivi al netto dei vuoti e del peso specifico del materiale da utilizzare

13 Le spese tecniche appaiono sovrastimate: è necessario, pertanto, motivare dettagliatamente le modalità di calcolo delle stesse.

14 Acquisire i pareri tecnici necessari alla definizione di tutti gli aspetti del progetto e di procedere alla validazione dello stesso in conformità a quanto indicato agli artt. 46-47-48-49 del DPR n. 554/99 e sm.i.

3.5 - Motivazioni che hanno introdotto variazioni rispetto a quanto previsto dal progetto preliminare

Nella fase di redazione del progetto definitivo si è tenuto conto delle prescrizioni ed indicazioni

formulate dagli enti ed amministrazioni coinvolte nella fase di approvazione del progetto

preliminare.

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4 - CRITERI DI PROGETTAZIONE SEGUITI Le attività di progettazione definitiva delle opere hanno riguardato innanzitutto l’aggiornamento ed

integrazione del quadro conoscitivo già tracciato nella fase di progettazione preliminare. A tal

riguardo sono stati concordati con il RUP una serie di indagini di campo e di studi specialistici che

oltre ad adempiere alle disposizioni delle Linee Guida redatte dall’AdB sono state finalizzate alla

impostazione dei parametri progettuali necessari al dimensionamento preliminare delle opere.

4.1 - Indagini di campo e studi specialistici condotti

Prima di procedere al dimensionamento preliminare delle nuove opere di difesa costiera, anche in

considerazione delle prescrizioni introdotte e delle varianti introdotte sul progetto preliminare, si è

verificata la piena fattibilità dell’intervento sulla base sia dei vincoli di legge relativi al contesto in

cui si inserisce l’intervento sia dei vincoli progettuali legati alle caratteristiche geologiche,

geotecniche, idrologiche, idrauliche e sismiche.

L’insieme delle indagini di campo e degli studi specialistici condotti aggiornando e completando il

quadro conoscitivo di cui al progetto preliminare hanno permesso di verificare in modo oggettivo

la validità dell’intervento anche in considerazione delle prescrizioni e disposizioni emerse nelle fasi

di approvazione del progetto preliminare.

Relativamente alle indagini di campo si rimanda alle specifiche relazioni per i dettagli in questa

sede si precisa che:

- il rilievo topografico e batimetrico è stato condotto ad un livello di dettaglio pienamente

esaustivo per la progettazione definitiva ed esecutiva delle opere;

- relativamente alle analisi sedimentologiche, granulometriche queste hanno trattato sia

dell’ analisi fisica della frazione delle sabbie e delle ghiaie, che dell’analisi chimica

batteriologica delle stesse per definirne la compatibilità al versamento.

Nella stesura del progetto esecutivo verranno condotte specifiche indagini in sito al fine di

procedere ad una piena caratterizzazione della coltre di sedimenti presenti lungo le zone di

intervento. Ciò non solo al fine di definire le specifiche di accettazione del materiale di

ripascimento ma anche nella previsione di progettare nel dettaglio esecutivo interventi di

“bonifica” dei litorali prevedendo la selezione e vagliatura degli inerti e scogli di cava versati negli

anni passati.

Gli studi specialistici condotti, cui si rimanda per i dettagli, hanno completato il quadro conoscitivo

finalizzato alla progettazione definitiva delle opere.

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DELIBERA CIPE NR. 35 DEL 27/05/2005. APQ – ACCORDO DO PROGRAMMA QUADRO- DIFESA DEL SUOLO EROSIONE DELLE COSTE

RECUPERO AMBIENTALE E SALVAGUARDIA DEL LITORALE COSTIERO DEL COMUNE DI ISCA SULLO IONIO

FASE DI ATTUAZIONE (CIPE 35/2005 )

REGIONE CALABRIA

PROGETTO DEFINITIVO – RELAZIONE GENERALE

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In particolare lo studio specialistico di morfodinamica costiera oltre a verificare che le possibili

interferenze sottoflutto sono comunque limitate a poche centinaia di metri e possono essere

facilmente compensate nell’ambito di ordinari interventi di manutenzione del litorale da attuarsi

con cadenza annuale e consistenti nel trasferimento sottoflutto di parte del materiale che tende

ad accumularsi sopraflutto.

Nella stesura del progetto esecutivo i suddetti studi specialistici potranno essere oggetto di

ulteriori aggiornamenti sulla base dei riscontri e delle eventuali indicazioni e/o prescrizioni che

potrebbero emergere in sede di Conferenza dei Servizi.

4.2 - Descrizione delle opere progettate

Sulla base degli elementi acquisiti con le indagini di campo e dei risultati degli studi specialistici

tenuto conto dell’ubicazione delle opere concordata con i tecnici del comune si è passati alla

progettazione definitiva dei lavori. Questi consistono in:

- forniture e provviste di materiale lapideo occorrenti per l’esecuzione di opere a gettata

(scogliere) per un quantitativo a misura pari a 6.850 m3;

- versamenti di materiale (sabbie) per la ricostituzione dei fondali limitrofi per un

quantitativo a misura pari a 25.400 m3;

- lavori marittimi da contabilizzare a corpo per l’eventuale salpamento e rimodellazione di

scogliere esistenti e selezione del materiale da riutilizzare per le nuove opere;

- realizzazione di una barriera frangiflutti sommersa prospiciente il pennello A parzialmente

sommerso al fine di conformare una scogliere del tipo a “T”;

- prefabbricazione, stoccaggio e posa in opera in corrispondenza delle testate della barriere

sommerse di pali di segnalazione strutturalmente solidali al plinto di fondazione, per un

quantitativo a misura di 2 elementi;

- realizzazione a corpo di due pennelli, emersi nel tratto di radicamento a terra e sommersi

lato mare, uo dei quali sarà posti in corrispondenza della testata delle suddette barriere

per costituire l’elemento di radicamento a terra delle scogliere a “T”. Partendo

dall’estremo sud del litorale del Comune di Isca in corrispondenza del porto su Torrente

Gallipari le due scogliere oggetto dei lavori sono così distinte

o A – pennello semisommerso lungo circa 142.00 m (71 m emersi) in sx idrografica della foce del Torrente Gallipari (volume totale 5429.23 m3); si combina con la realizzazione di una barriera sommersa avente uno sviluppo di 66 m circa;

o B – pennello semisommerso lungo circa 65.00 m (28.5 m emersi) a Nord

dell’intervento A ed alla distanza di 1400 m circa (volume totale 1418 m3);

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PROGETTO DEFINITIVO – RELAZIONE GENERALE

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o Intervento di ripascimento: a tergo del pennello A per un tratto di circa a tergo

del pennello “A” per un tratto di circa 600 m verrà effettuato il versamento per un quantitativo di circa 21.000 m3 (incidenza di circa 35 m3/m)

o Intervento di ripascimento: a tergo del pennello “B” per un tratto di circa 100 m

verrà effettuato versamento per un quantitativo di circa 4.500 m3 (incidenza di circa 45 m3/m).

E’ doveroso precisare che le limitate somme a disposizione, ulteriormente ridotte in ragione

dell’adeguamento dell’aliquota IVA dal 10% al 20% rispetto alle previsioni originarie, ha

inevitabilmente comportato una riduzione delle lavorazioni. Inoltre nell’ambito della verifica della

disponibilità delle cave necessarie per le forniture dei materiali e della relativa analisi dei prezzi si

è dovuto prendere atto di quanto segue:

- si è avuto modo di riscontrare e documentare la piena disponibilità di cave nelle vicinanze

(20-35 km dalle aree di cantiere) per assicurare le forniture del materiale lapideo in

pezzature e quantità adeguate alle esigenze e tempistiche esecutive delle opere

progettate;

- si è avuto modo di riscontrare e documentare la piena disponibilità nel reperimento di

materiale idoneo per il ripascimento del litorale in quantità conformi a quelle previste nel

progetto preliminare immediatamente a sud del molo di sopraflutto del porto Bocche di

Gallipari.

Per quanto concerne le fasi esecutive, le tipologie degli interventi previsti non comportano impatti

negativi sull’ambiente anzi le nuove opere sono finalizzate anche ad una minimizzazione degli

attuali impatti paesaggistici ed ambientali.

Le opere a mare sono di tipo prevalentemente sommerso e/o debolmente emerse, hanno

dimensioni limitate e comunque interessano tratti di litorale già ampiamente antropizzati; lo

scenario degli interventi prevede la rimozione di alcuni tratti di scogliere radenti o la loro

copertura con la sabbia di ripascimento.

Nelle fasi esecutive si provvederà con mezzi terrestri alla preliminare formazione, secondo sezioni

provvisorie, dei pennelli e delle barriere longitudinali. In una seconda fase si provvederà alla

fornitura e posa in opera del materiale occorrente per la formazione delle piattaforme adiacenti

alle scogliere; a tal riguardo si procederà allo sversamento diretto del materiale dagli autocarri ed

alla successiva modellazione secondo le sezioni di progetto con l’uso di mezzi meccanici adeguati

(gru e/o escavatori a braccio rovescio).

Infine si procederà a ritroso con i mezzi meccanici al fine di sagomare le scogliere secondo le

sezioni di progetto e pertanto la sezione provvisoria con funzione di pista di cantiere sarà

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PROGETTO DEFINITIVO – RELAZIONE GENERALE

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smantellata sino a sagomare le sezioni esecutive di progetto con berma di sommità posta al di

sotto del livello medio marino fatta eccezione per i tratti di radicamento dei pennelli.

5 - INDIRIZZI PER LA PROGETTAZIONE ESECUTIVA DELLE OPERE Il progetto esecutivo dovrà essere redatto sulla base di quanto disposto dal RUP, delle indicazioni

riportate nel presente capitolo e di quanto altro emerso in sede di conferenza di servizi istruita dal

responsabile del procedimento. In particolare si dovrà comporre degli elaborati conformi a quanto

previsto dall’art. 35 del D.P.R. 554/99 e al documento preliminare alla progettazione fornito dal

R.U.P..

6 - CRONOPROGRAMMA DI ATTUAZIONE DELL’INTERVENTO Per la definizione della tempistica necessaria per l’attuazione dell’intervento a partire dalle fasi

progettuali si è fatto riferimento ad indicazioni di massima essendo al momento definite in dettaglio

solo le tempistiche di progettazione sulla base del contratto sottoscritto tra il Committente ed il

raggruppamento di progettazione.

In questa fase si possono prevedere le seguenti tempistiche:

Attività di progettazione (esecutiva)……………………………… 10 giorni

Attività di approvazione……………………………………………….. 10 giorni

Attività di affidamento appalto …………………………………….. 30 giorni

Attività di esecuzione…………………………………………………… 120 giorni

Attività di collaudo …………………………………………………….. 90 giorni

Durata complessiva delle attività (compreso il collaudo) 260 giorni

7- COSTO COMPLESSIVO DELL’INTERVENTO Come si evince dalla allegato al presente Progetto definitivo, il costo complessivo dei soli lavori per

l’esecuzione degli interventi progettati, quindi al netto delle ulteriori somme a disposizione della

stazione appaltante, ammonta a 510.960,50 euro, comprensivo degli oneri per la sicurezza. Detto

importo sarà ovviamente oggetto di verifica ed aggiornato in sede di progettazione esecutiva

esplicitando in dettaglio le incidenze relative agli oneri per la sicurezza del cantiere non soggetti al

ribasso d’asta.

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PROGETTO DEFINITIVO – RELAZIONE GENERALE

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Quadro Economico Generale articolazione conforme all'art 17 del DPR n. 554/99

a1 Importo dei lavori al netto degli oneri per la sicurezza € 500 960.50

a2 Oneri per la sicurezza non assoggettabili a ribasso d'asta € 10 000.00

a) Totale lavori € 510 960.50

b) Somme a Disposizione della Stazione Appaltante

b1) Studi specialistici ed indagini b1.1 Studio Meteomarino € 23 870.00

b1.2 Studio Morfologico € 9 548.00

b1.3 Studio Morfodinamica € 14 322.00

Sommano b1 € 47 740.00

b2) Spese Tecniche

b2.1 Progettazione preliminare, definitiva ed esecutiva € 18 668.80

b2.2 Compensi accessori € 5 576.80

b2.3 Studio di Inserimento ambientale e paesaggistico € 3 320.00

b2.4 Coordinamento in fase di Progettazione Dlgs.494/96 € 4 076.00

b2.5 Compensi accessori per Coordinamento Prog. € 1 217.60

b2.6 Direzione Lavori € 11 815.20

b2.7 Compensi accessori per la Direzione Lavori € 3 529.60

b2.8 Misura e Contabilità € 4 500.00

b2.9 Compensi accessori per Misura e Contabilità € 2 700.00

b2.10 Coordinamento in fase di esecuzione Dlgs 494/96 € 8 492.00

b2.11 Compensi accessori per Coordinamento Esec. € 2 536.80

b2.12 Certificato di regolare esecuzione € 850.00

b2.13 Relazione Geologica € 3 040.00

b2.14 Indagini geologiche € 4 000.00

b2.15 Compensi accessori per Relazione Geologica € 960.00

Sommano b2 € 75 282.80

TOTALE b) € 123 022.80

c) Altre Spese

c1) Rilievi topografici e batimetrici € 8 000.00

c2) Attività di monitoraggio delle opere € 4 000.00

c2) Imprevisti € 4 581.94

c3) accantonamento di cui all'art. 26 comma 4 L 109/94 € 7 400.00

c4) spese per commissioni giudicatrici € 1 500.00

c5) spese per pubblicità legale degli atti afferenti il procedimento € 626.80

c6) IVA ed eventuali altre imposte € 129 688.75

c7) fondo art. 92 legge n.163/06. € 10 219.21

Totale c) € 166 016.70

Totale generale a) + b) + c) € 800 000.00

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Foto 1-Vista verso Nord del tratto di costa interessato dall’intervento B

Foto 2-Vista verso Sud del tratto di costa interessato dall’intervento B

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Foto 3-Lavori interessanti il porto “Bocche di Gallipari”

Foto 4-Vista pennello “sacrificale” (sabbia di dragaggio dell’imboccatura portuale) in sx idrografica

della foce del Torrente Gallipari

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Foto 5-Vista verso Nord dal pennello “sacrificale” (sabbia di dragaggio dell’imboccatura portuale) localizzato in corrispondenza del pennello A da realizzare

Foto 6-Vista verso Nord dal pennello “sacrificale” (sabbia di dragaggio dell’imboccatura portuale) localizzato in corrispondenza del pennello A da realizzare

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PROGETTO DEFINITIVO – RELAZIONE GENERALE

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Inquadramento territoriale S.I.C.

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Linee di riva acquisite e georeferenziate per l’analisi diacronica del tratto di costa in esame