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Due atti unici di Pirandello NEW YORK, Procedono a ritmo serrato le iniziative di italytime nel suo Caffè Lettera- rio di Carmine Street, tese a promuovere il neonato Centro Culturale Italiano, tenuto ufficialmente a battesimo da Dacia Maraini il 25 febbraio scorso. Non si sono infatti ancora dissolte le note delle belle canzoni napoletane inter- 13 Oggi america “S HORT R EADINGS VENERDÌ NEL C AFFÈ LETTERARIO DI ITALYTIME NEL W EST V ILLAGE di Giuseppe Greco cultura Martedì 20 giugno 2017 NEW YORK. E’ dai tempi di Omero che un manipolo di pe- scatori si avventurano nelle ac- que dello Stretto di Messina a caccia del ‘paladino del mare’: il pesce spada. Una tradizione antichissima che probabilmen- te risale a più di 2000 anni fa e che tutto il mondo ci invidia ma che è patrimonio esclusivo dello Stretto di Messina. Un tempo praticata anche a Scilla, questa vera e propria caccia con l’arpione oggi è qua- si completamente estinta e solo un piccolo gruppo di pescatori del villaggio di Ganzirri, a nord di Messina, continua a prati- carla. “Ma per quanto ancora?” si chiede il regista americano Richard Patterson, rimasto af- fascinato da questa disciplina durante un viaggio in Sicilia assieme alla moglie Sarina, di origini siciliane. “Mi innamorai della leggen- da e della tradizione di questi pescatori”, continua Patterson - e decisi che questa storia me- ravigliosa andava raccontata attraverso le immagini di un film documentario”. I ‘Soldati del Mare’ è il tito- lo di questo progetto che verrà filmato questa estate a Ganzirri e a Messina. Il film durerà tren- ta minuti e una volta completa- to verrà sottoposto all’atten- zione dei più importanti festi- val del cinema e distribuito da prestigiose televisioni america- ne. Soldati del Mare seguirà Nino, uno dei più grandi pe- scatori siciliani, mentre naviga con la sua squadra nelle acque di Messina alla caccia di un ma- gnifico pesce spada, così come suo padre, suo nonno e i suoi antenati hanno fatto per seco- li. Questi uomini sono maestri del mare ma nonostante tutta la loro esperienza questa for- ma di pesca è destinata a mori- re, spazzata via dalle regole della Comunità Europea e dalla modernità. “Dopo due viaggi di pre- produzione a Messina per in- contrare Nino e capire come viene praticata la caccia al pe- sce spada - continua Patterson - ci siamo presto resi conto che la storia è molto più grande della pesca, e passa attraverso famiglia, comunità e tradizio- ne”. Soldati del Mare narra della tensione fra tradizione ed era moderna: il sogno di preserva- re tradizioni antiche e di accet- tare le necessità di un pianeta in continua trasformazione. “La Sicilia è un luogo unico che ho I “Soldati del Mare” dello Stretto imparato ad amare attraverso la famiglia di mia moglie. - dice il regista - E’ un luogo legato ai modi e ai tempi del passato, ma ho paura che i tempi stiamo per cambiare”. Di prim’ordine il gruppo di film-maker che lavo- reranno assieme a Patterson in Sicilia e che hanno realizzato documentari in tutto il mondo, fra cui Gaspar Gonzalez, Jared Levy, Mike Isler e Gianclaudio Angelini, quest’ultimo già col- laboratore di America Oggi. Il documentario verrà girato con telecamere Red Cinema, con lenti Canon cine e con l’ausilio di droni DJI. manzia è una disciplina nata nel 3000 A.C. in Cina, assurta nel tempo ad un valore quasi scientifico e che ha numerosi adepti ovunque nel mondo, i quali spesso ricevo- no benefici non indifferenti a livello psico- logico ed emotivo. Appuntamento quindi per venerdì 23 giugno alle 7 pm nell’italytime Caffè, Our Lady of Pompeii Theater, 25/B Carmine Stre- et (@ Bleecker Street) per un evento ad ingresso libero. Visto il numero limitato dei posti è consigliabile la prenotazione: italytime.org/contact/ - 212-860-2983 . “Siamo nella fase più deli- cata in quanto stiamo racco- gliendo i fondi per la produzio- ne del film - dice il regista - ma siamo felici di aver già riscon- trato l’interesse di importanti aziende sia italiane che ameri- cane e anche di associazioni italoamericane come l’Italian Cultural Foundation of South Jersey. A tal riguardo abbiamo creato una pagina per finanzia- re una parte dei costi del film via kickstarter che qui pubbli- chiamo: https://www.kickstar- ter.com/projects/fourbentcor- ners/soldiers-of-the-sea-docu- mentary UN DOCUMENTARIO SULLANTICA CACCIA AL PESCE SPADA A MESSINA le, i quali, insieme all’attore professionista Davide Nebbia (nuovo prezioso “acquisto” di italytime) e all’assistente alla regia Mau- reen Gonzalez, offriranno una lettura dram- maturgica originale. La serata, ad ingresso gratuito, celebra anche la ricorrenza dei 150 anni della nascita dello scrittore Premio Nobel, che ha visto i natali ad Agrigento il 28 giugno del 1867. I due atti unici si addentrano nella paura del malocchio e della iettatura e del modo in cui essi abbiano presa sull’umanità (“La Patente”), ma anche di come sentimenti e passioni popolari possano essere utilizzati a fini di interessi personali (“Cecè”), in un episodio che riesce a far passare una cosa assolutamente finta per realtà (il “sembrare e l’essere” pirandelliani). Dopo la lettura degli attori si aprirà una conversazione in italiano tra il pubblico e il regista, in cui Capotorto, vista la presenza fra gli interpreti di Padre Angelo, nel corso delle domande e risposte con gli intervenu- ti, cercherà di fare un raffronto fra talune legittime credenze e/o superstizioni e la fede cristiana. Senza dimenticare che la chiro- potorto ha predisposto per inaugurare il nuovo programma di italytime “Short Rea- dings: Italian Plays, Poems and Stories”. Si tratta di un programma che copre una parte importante degli obiettivi dell’asso- ciazione “non profit” che opera nel teatro della Chiesa della Madonna di Pompei nel West Village: divulgare la lingua e la cultura italiana. Per questo sono coinvolti anche attori non professionisti di madrelingua ita- liana, come Alessandra Bonito, Maria Gian- sante, Francesca Bavaro Illuzzi, Padre An- gelo Lodari, Giuseppe Scorcia, Rosa Sotti- Dal “Summer of Love” 50 anni di cultura hippy di Gina Di Meo NEW YORK. Cantavano ‘All you need is love’ e predicavano il messaggio dell’amore sulla guerra. Cinquant’anni fa esplodeva a San Francisco il movi- mento degli hippy, con i figli dei fiori che durante una memorabile estate di mezzo secolo fa con indos- so vestiti decorati con fiori o vivacissime stoffe in- vadevano le strade della città californiana durante la cosiddetta ‘Summer of Love’ per dare il via ad una rivoluzione culturale. Il termine ‘hippy’ deriva da ‘hipster’, all’inizio usato per indicare i cosiddetti ‘beatnik’ (membri del- la Beat Generation) che si erano trasferiti nel distret- to di Haight-Ashbury quello che poi sarebbe diven- tato il centro del movimento. Non a caso gli hippy si nutrirono della sottocultura della Beat Generation dando vita ad una controcultura all’insegna del rock psichedelico abbracciando inoltre la rivoluzione ses- suale e nel tentativo di esplorare lo stato di coscien- za si davano a stupefacenti come allucinogeni e cannabis. L’estate dell’amore ebbe inizio ufficialmente dal 16 al 18 giugno del 1967 al Monterey Pop Festival, che chiamò a raccolta ben 200mila persone e fu con- siderato il precursore del festival di Woodstock, svol- tosi nello Stato di New York due anni più tardi. Tra gli organizzatori del festival c’era un giovane Paul Simon mentre nel comitato dei garanti figuravano tra gli altri Mick Jagger e Paul McCartney. Tra i parteci- panti i Beatles e i Beach Boys. Il festival entrò nella storia anche per la prima grande apparizione ameri- cana di Jimi Hendrix. Tutti gli artisti, ad eccezione di Ravi Shankar, suo- narono gratis. Il prezzo del biglietto era di un dollaro e il ricavato fu donato in beneficenza. Ma la repul- sione contro le istituzioni, la classe media, le armi nucleari e la guerra del Vietnam non rimase limitata ai confini degli Stati Uniti. Ben presto la rivoluzione si diffuse a macchia d’olio in tutto il globo creando versioni locali del movimento in ogni nazione. In Messico, gli jipitecas dettero origine a La Onda Chicana e si riunirono al Festival Rock y Ruedas de Avándaro, in Nuova Zelanda i nomadi housetruckers praticarono stili di vita alternativi e promossero il culto dell’energia sostenibile di Nambassa, nel Re- gno Unito, gruppi nomadi uniti nelle ‘carovane di pace’ facevano pellegrinaggi estivi ai festival di mu- sica libera a Stonehenge. La moda e i valori hippie inoltre ebbero impatto anche sulla cultura, influenzando la televisione, la musica e tutte le arti in generale. Ancora oggi l’eredi- tà hippie può essere osservata in una miriade di for- me, dalla salute alimentare, ai festival di musica, ai costumi sessuali contemporanei. pretate dagli ap- plauditi Roberto Iriti e Robin Danie- le Grasso, che le luci della ribalta sono pronte ad ac- cendersi sugli in- terpreti delle lettu- re dei due atti uni- ci “La Patente” e “Cecè” di Luigi Pi- randello, che il di- rettore artistico e regista Vittorio Ca- A destra, Andrea Nebbia, nuovo at- tore ed aiuto regi- sta di italytime. Nell’altra foto, Fran- cesca Ba- varo Illuz- zi, Rosa Sottile, Alessan- dra Boni- to, Maure- en Gonza- lez e Ma- ria Gian- sante ascoltano i suggeri- menti di Vittorio Capotorto. Nelle foto, una “feluca” nello Stretto e un pescatore con la fiocina

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Due atti unici di PirandelloNEW YORK, Procedono a ritmo serrato leiniziative di italytime nel suo Caffè Lettera-rio di Carmine Street, tese a promuovere ilneonato Centro Culturale Italiano, tenutoufficialmente a battesimo da Dacia Marainiil 25 febbraio scorso.

Non si sono infatti ancora dissolte lenote delle belle canzoni napoletane inter-

13Oggiamerica

“SHORT READINGS” VENERDÌ NEL CAFFÈ LETTERARIO DI ITALYTIME NEL WEST VILLAGE

di Giuseppe Greco

culturaMartedì 20 giugno 2017

NEW YORK. E’ dai tempi diOmero che un manipolo di pe-scatori si avventurano nelle ac-que dello Stretto di Messina acaccia del ‘paladino del mare’:il pesce spada. Una tradizioneantichissima che probabilmen-te risale a più di 2000 anni fa eche tutto il mondo ci invidiama che è patrimonio esclusivodello Stretto di Messina.

Un tempo praticata anche aScilla, questa vera e propriacaccia con l’arpione oggi è qua-si completamente estinta e soloun piccolo gruppo di pescatoridel villaggio di Ganzirri, a norddi Messina, continua a prati-carla. “Ma per quanto ancora?”si chiede il regista americanoRichard Patterson, rimasto af-fascinato da questa disciplinadurante un viaggio in Siciliaassieme alla moglie Sarina, diorigini siciliane.

“Mi innamorai della leggen-da e della tradizione di questipescatori”, continua Patterson- e decisi che questa storia me-ravigliosa andava raccontataattraverso le immagini di un filmdocumentario”.

I ‘Soldati del Mare’ è il tito-lo di questo progetto che verràfilmato questa estate a Ganzirrie a Messina. Il film durerà tren-ta minuti e una volta completa-to verrà sottoposto all’atten-zione dei più importanti festi-val del cinema e distribuito daprestigiose televisioni america-ne.

Soldati del Mare seguiràNino, uno dei più grandi pe-scatori siciliani, mentre navigacon la sua squadra nelle acquedi Messina alla caccia di un ma-gnifico pesce spada, così comesuo padre, suo nonno e i suoiantenati hanno fatto per seco-li. Questi uomini sono maestridel mare ma nonostante tuttala loro esperienza questa for-ma di pesca è destinata a mori-re, spazzata via dalle regoledella Comunità Europea e dalla

modernità.“Dopo due viaggi di pre-

produzione a Messina per in-contrare Nino e capire comeviene praticata la caccia al pe-sce spada - continua Patterson- ci siamo presto resi conto chela storia è molto più grandedella pesca, e passa attraversofamiglia, comunità e tradizio-ne”.

Soldati del Mare narra dellatensione fra tradizione ed eramoderna: il sogno di preserva-re tradizioni antiche e di accet-tare le necessità di un pianetain continua trasformazione. “LaSicilia è un luogo unico che ho

I “Soldati del Mare” dello Stretto

imparato ad amare attraversola famiglia di mia moglie. - diceil regista - E’ un luogo legato aimodi e ai tempi del passato, maho paura che i tempi stiamo percambiare”. Di prim’ordine ilgruppo di film-maker che lavo-reranno assieme a Patterson inSicilia e che hanno realizzatodocumentari in tutto il mondo,fra cui Gaspar Gonzalez, JaredLevy, Mike Isler e GianclaudioAngelini, quest’ultimo già col-laboratore di America Oggi. Ildocumentario verrà girato contelecamere Red Cinema, conlenti Canon cine e con l’ausiliodi droni DJI.

manzia è una disciplina nata nel 3000 A.C.in Cina, assurta nel tempo ad un valorequasi scientifico e che ha numerosi adeptiovunque nel mondo, i quali spesso ricevo-no benefici non indifferenti a livello psico-logico ed emotivo.

Appuntamento quindi per venerdì 23giugno alle 7 pm nell’italytime Caffè, OurLady of Pompeii Theater, 25/B Carmine Stre-et (@ Bleecker Street) per un evento adingresso libero. Visto il numero limitato deiposti è consigliabile la prenotazione:italytime.org/contact/ - 212-860-2983 .

“Siamo nella fase più deli-cata in quanto stiamo racco-gliendo i fondi per la produzio-ne del film - dice il regista - masiamo felici di aver già riscon-trato l’interesse di importantiaziende sia italiane che ameri-cane e anche di associazioniitaloamericane come l’ItalianCultural Foundation of SouthJersey. A tal riguardo abbiamocreato una pagina per finanzia-re una parte dei costi del filmvia kickstarter che qui pubbli-chiamo: https://www.kickstar-ter.com/projects/fourbentcor-ners/soldiers-of-the-sea-docu-mentary

UN DOCUMENTARIO SULL’ANTICA CACCIA AL PESCE SPADA A MESSINA

le, i quali, insieme all’attore professionistaDavide Nebbia (nuovo prezioso “acquisto”di italytime) e all’assistente alla regia Mau-reen Gonzalez, offriranno una lettura dram-maturgica originale. La serata, ad ingressogratuito, celebra anche la ricorrenza dei 150anni della nascita dello scrittore PremioNobel, che ha visto i natali ad Agrigento il28 giugno del 1867.

I due atti unici si addentrano nella pauradel malocchio e della iettatura e del modo incui essi abbiano presa sull’umanità (“LaPatente”), ma anche di come sentimenti e

passioni popolari possano essere utilizzatia fini di interessi personali (“Cecè”), in unepisodio che riesce a far passare una cosaassolutamente finta per realtà (il “sembraree l’essere” pirandelliani).

Dopo la lettura degli attori si aprirà unaconversazione in italiano tra il pubblico e ilregista, in cui Capotorto, vista la presenzafra gli interpreti di Padre Angelo, nel corsodelle domande e risposte con gli intervenu-ti, cercherà di fare un raffronto fra talunelegittime credenze e/o superstizioni e la fedecristiana. Senza dimenticare che la chiro-

potorto ha predisposto per inaugurare ilnuovo programma di italytime “Short Rea-dings: Italian Plays, Poems and Stories”.

Si tratta di un programma che copre unaparte importante degli obiettivi dell’asso-ciazione “non profit” che opera nel teatrodella Chiesa della Madonna di Pompei nelWest Village: divulgare la lingua e la culturaitaliana. Per questo sono coinvolti ancheattori non professionisti di madrelingua ita-liana, come Alessandra Bonito, Maria Gian-sante, Francesca Bavaro Illuzzi, Padre An-gelo Lodari, Giuseppe Scorcia, Rosa Sotti-

Dal “Summer of Love”50 anni di cultura hippy

di Gina Di Meo

NEW YORK. Cantavano ‘All you need is love’ epredicavano il messaggio dell’amore sulla guerra.Cinquant’anni fa esplodeva a San Francisco il movi-mento degli hippy, con i figli dei fiori che duranteuna memorabile estate di mezzo secolo fa con indos-so vestiti decorati con fiori o vivacissime stoffe in-vadevano le strade della città californiana durante lacosiddetta ‘Summer of Love’ per dare il via ad unarivoluzione culturale.

Il termine ‘hippy’ deriva da ‘hipster’, all’iniziousato per indicare i cosiddetti ‘beatnik’ (membri del-la Beat Generation) che si erano trasferiti nel distret-to di Haight-Ashbury quello che poi sarebbe diven-tato il centro del movimento. Non a caso gli hippy sinutrirono della sottocultura della Beat Generationdando vita ad una controcultura all’insegna del rockpsichedelico abbracciando inoltre la rivoluzione ses-suale e nel tentativo di esplorare lo stato di coscien-za si davano a stupefacenti come allucinogeni ecannabis.

L’estate dell’amore ebbe inizio ufficialmente dal16 al 18 giugno del 1967 al Monterey Pop Festival,che chiamò a raccolta ben 200mila persone e fu con-siderato il precursore del festival di Woodstock, svol-tosi nello Stato di New York due anni più tardi. Tragli organizzatori del festival c’era un giovane PaulSimon mentre nel comitato dei garanti figuravano tragli altri Mick Jagger e Paul McCartney. Tra i parteci-panti i Beatles e i Beach Boys. Il festival entrò nellastoria anche per la prima grande apparizione ameri-cana di Jimi Hendrix.

Tutti gli artisti, ad eccezione di Ravi Shankar, suo-narono gratis. Il prezzo del biglietto era di un dollaroe il ricavato fu donato in beneficenza. Ma la repul-sione contro le istituzioni, la classe media, le arminucleari e la guerra del Vietnam non rimase limitata aiconfini degli Stati Uniti. Ben presto la rivoluzione sidiffuse a macchia d’olio in tutto il globo creandoversioni locali del movimento in ogni nazione.

In Messico, gli jipitecas dettero origine a La OndaChicana e si riunirono al Festival Rock y Ruedas deAvándaro, in Nuova Zelanda i nomadi housetruckerspraticarono stili di vita alternativi e promossero ilculto dell’energia sostenibile di Nambassa, nel Re-gno Unito, gruppi nomadi uniti nelle ‘carovane dipace’ facevano pellegrinaggi estivi ai festival di mu-sica libera a Stonehenge.

La moda e i valori hippie inoltre ebbero impattoanche sulla cultura, influenzando la televisione, lamusica e tutte le arti in generale. Ancora oggi l’eredi-tà hippie può essere osservata in una miriade di for-me, dalla salute alimentare, ai festival di musica, aicostumi sessuali contemporanei.

pretate dagli ap-plauditi RobertoIriti e Robin Danie-le Grasso, che leluci della ribaltasono pronte ad ac-cendersi sugli in-terpreti delle lettu-re dei due atti uni-ci “La Patente” e“Cecè” di Luigi Pi-randello, che il di-rettore artistico eregista Vittorio Ca-

A destra,AndreaNebbia,nuovo at-tore edaiuto regi-sta diitalytime.Nell’altrafoto, Fran-cesca Ba-varo Illuz-zi, RosaSottile,Alessan-dra Boni-to, Maure-en Gonza-lez e Ma-ria Gian-santeascoltano isuggeri-menti diVittorioCapotorto.

Nelle foto, una “feluca” nello Strettoe un pescatore con la fiocina