Questione di giorni

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11 DICEMBRE 2021 - NUMERO 3069 - ANNO 23 - Direttore responsabile: RAFFAELE TOMELLERI - Aut. Trib. di Verona n° 41356 del 20/01/1997 - Le Cronache srl - Via Frattini 12/c - 37121 Verona - Telefono 0459612761 - E-mail: [email protected] - Stampa in proprio - Tutti i diritti RISERVATI Seguici su Cronacadiverona.com Scrivici su [email protected] KO OK A 22 anni vince il premio come miglior pasticcere emergente. Una scoperta dello chef Giancarlo Perbel- lini e della Locanda XDolce. Talento e creatività. Il “molestatore” della giornalista televisiva si è rifugato in cucina. Dopo il clamore organizza una tavolata per sole donne che gli manifestano la loro solidarietà. “Non è un mostro”. Debora Vella Andrea Serrani Riello “chiama” Draghi PARLIAMONE Continua la corsa dell’ex- port veronese che guada- gna un 10,4% in più nei primi nove mesi di que- st’anno rispetto allo stesso periodo del 2019 totalizzando 9,7 miliardi di euro di prodotti venduti all’estero. Ben al di sopra della media veneta del 6,3% e di quella italiana del 5,8%. Se si confron- tano i primi nove mesi di quest’anno con l’anno della pandemia, il 2020, la percentuale di crescita è di 18 punti. “Il sistema economico ve- ronese è sempre più com- petitivo sui mercati esteri – afferma il Presidente della Camera di Commer- cio, Giuseppe Riello – ma c’è forte preoccupazione Molto dipende dalle scelte del governo Draghi, deci- sive per il futuro”. PRIMO PIANO. I L P UNTO E LETTORALE Questione di giorni Sembra ormai scontato (come La Cronaca aveva anticipato) che sia Federico Sboarina il candidato del centrodestra alle elezioni di maggio. La Lega ha sciolto le riserve, l’annuncio è prossimo...

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11 DICEMBRE 2021 - NUMERO 3069 - ANNO 23 - Direttore responsabile: RAFFAELE TOMELLERI - Aut. Trib. di Verona n° 41356 del 20/01/1997 - Le Cronache srl - Via Frattini 12/c - 37121 Verona - Telefono 0459612761 - E-mail: [email protected] - Stampa in proprio - Tutti i diritti RISERVATI

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KOOKA 22 anni vince il premio come miglior pasticcere emergente. Una scoperta dello chef Giancarlo Perbel-lini e della Locanda XDolce. Talento e creatività.

Il “molestatore” della giornalista televisiva si è rifugato in cucina. Dopo il clamore organizza una tavolata per sole donne che gli manifestano la loro solidarietà. “Non è un mostro”.

Debora Vella Andrea Serrani

Riello “chiama” Draghi

PARLIAMONE LE RICERCHE DI UN VERONESE SCOMPARSO

Continua la corsa dell’ex-port veronese che guada-gna un 10,4% in più nei primi nove mesi di que-st’anno rispetto allo stesso periodo del 2019 totalizzando 9,7 miliardi di euro di prodotti venduti all’estero. Ben al di sopra della media veneta del 6,3% e di quella italiana del 5,8%. Se si confron-tano i primi nove mesi di quest’anno con l’anno della pandemia, il 2020, la percentuale di crescita è di 18 punti. “Il sistema economico ve-ronese è sempre più com-petitivo sui mercati esteri – afferma il Presidente della Camera di Commer-cio, Giuseppe Riello – ma c’è forte preoccupazione Molto dipende dalle scelte del governo Draghi, deci-sive per il futuro”.

PRIMO PIANO. IL PUNTO ELETTORALE

Questione di giorniSembra ormai scontato (come La Cronaca aveva anticipato) che sia Federico Sboarina il candidato del centrodestra alle elezioni di maggio. La Lega ha sciolto le riserve, l’annuncio è prossimo...

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Questione di ore, si dice così in questi casi. Man-ca davvero poco alla scelta ufficiale di Federi-co Sboarina come candi-dato del centrodestra alle prossime elezioni per Palazzo Barbieri, nel maggio del 2022. Chi ha seguito “La Cro-naca”, va detto, non ci troverà grandi novità, questo è vero. Non sia-mo qua a dire “l’aveva-mo detto”, ma, in realtà, “l’avevamo detto già molto tempo fa”. Fino a scatenare, a un certo punto, una serie di rea-zioni sorprendenti, che andavano dall’essere “filogovernativi”, all’esse-re “gregari di Sboarina”, fino a tirargli la volata. Nulla di tutto questo, invece. Solo un po’, (ma solo un po’) di buonsen-so e di conoscenza del mondo politico. Era chia-ro, molto chiaro, fin da allora (tre, quattro mesi fa, forse anche di più) che il centrodestra diffi-cilmente avrebbe trovato un candidato diverso da Sboarina, migliore di Sboarina. E questo, al di là delle perplessità della Lega, accentuate dalla scelta, se vogliamo discutibile, del sindaco, di “tesserarsi” per Fratel-li d’Italia, subito dopo il primo “via libera di Salvi-ni”. Così come, storia di qualche settimana fa,

avevamo indicato Natale come termine entro il quale il centrodestra avrebbe probabilmente deciso. Profezia azzec-cata, anche questa mol-to più facile del previsto. Tergiversare ancora, infatti, vorrebbe dire concedere troppo van-taggio a Damiano Tom-

masi e al centrosinistra, da tempo unito sull’Ani-ma candida. E avrebbe dato, pure, un’impressio-ne negativa al mondo degli elettori, che già hanno letto con qualche legittimo dubbio il “giro-tondo” di notizie che il centrodestra, ha offerto in questo periodo. Da qui la necessità di tirare in fretta le somme e di fare una scelta, oltre la quale scatterà, ovvia-

mente, la strategia elet-torale vera e propria, sulla quale costruire il percorso, per niente semplice, verso Verona 2022. Restano da “limare’ alcuni aspetti, comunue secondari rispetto alla scelta fondamentale. In questo quadro, resta

da definire la posizione di Flavio Tosi, che parte-ciperà alla “volata” per Palazzo Barbieri da una posizione forse più defi-lata di quella che poteva immaginare. Tosi conte-rà sull’apporto dei suoi storici “compagni di viag-gio”, sul contributo di Michele Croce e di Pri-ma Verona (a sua volta in lista, ma in appoggio a Tosi) e su quella parte di elettorato che non

apprezza la scelta di Sboarina. Poco, almeno così sem-bra, per puntare al bal-lottaggio, ma certamente sufficiente a pesare al secondo turno, dove una parte di questi voti potrebbe finire su Tom-masi, rendendo più com-plicato il bis di Sboarina,

che parte comunque con i favori del pronostico. Ma di questo, ovviamen-te, ci sarà tempo per parlare. Con la (quasi) certa can-didatura di Sboarina sal-gono ora a 5 i candidati ufficiali. Lo stesso Sboa-rina, Tosi, Tommasi, Cro-ce e Valdegamberi che sarà presente come gui-da di una lista di Vale Verona. Il quadro si sta lentamente completando

2 • 11 dicembre 2021

IL PUNTO ELETTORALE. VERSO VERONA 2022

E adesso sono 5 i candidati già in corsaLo stesso Sboarina, poi Tosi, Tommasi, Croce e Valdegamberi, con “Vale Verona”

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Primo piano

Ecco qua, da sinistra in senso orario, i cinque

candidati sicuri di esserci alle prossime elezioni:

Federico Sboarina, Flavio Tosi, Damiano Tommasi, Michele Croce e Stefano Valdegamberi. L’elenco

potrebbe preso allungarsi. Chi sarà il sesto candidato ?

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Mentre la Giunta Sboa-rina è impegnata nell'or-ganizzazione di propagandistiche inizia-tive pseudo ambientaliste, in Comune resta ancora vacante la posizione di Energy manager, che è una delle figure professio-nali cardine per un'azienda o una pubblica amministrazione effi-ciente. Il Municipio è sprovvisto dell'Energy manager

ormai da un anno e ri-schia una sanzione am-ministrativa (non inferiore ai 5.164 euro e i 51.645 euro), poiché la legge ne impone la nomina. «L'incarico di Energy ma-nager scadeva a dicem-bre del 2020 e la persona a cui era stato affidato, l'ingegner Andrea Bom-bieri, non figura più nel-l'organico del Comune», spiega Tommaso Ferra-rie.

C’è un passo indietro ri-spetto a quanto indicato dalla Corte costituzio-nale, come la presenza per il malato di sostegni sanitari vitali; si prevede che i malati debbano es-sere coinvolti in percorsi di cure palliative, una norma piuttosto fumosa; viene introdotta l'obie-zione di coscienza che, nelle regioni in cui aderirà la totalità dei medici, ri-schia di svuotare la

legge, come avviene per l'aborto. Nel giorno in cui la Cas-sazione ammette i quesiti sul referendum eutana-sia, il parlamento esplicita un testo sul fine vita insuf-ficiente. L'eutanasia non può es-sere un tema su cui i par-titi, senza coraggio, cercano di lavarsi la co-scienza. La strada maestra è quella del referendum: a questo punto, dare la pa-rola ai cittadini è l’unico strumento democratico per avere in Italia una legge dignitosa sul fine vita.

Non senza polemiche, oggi in Commissione Sesta, presieduta dal pre-sidente Mauro Bonato, è stata licenziata all’unani-mità la mozione del consi-gliere Andrea Bacciga, per essere votata in Con-siglio, affinché il Comune di Verona si attivi con per-corsi culturali e turistici per valorizzare la figura di Ezra Pound, grande esti-matore della nostra città – la sua opera più impor-tante I Cantos è conside-rata un capolavoro della

letteratura modernista, nella quale i riferimenti a Verona sono molteplici – e in cui soggiornò nel 1898 e nel 1929. Il presidente Bonato, che ha voluto portare in Com-missione la mozione, si è trovato d’accordo con l’ini-ziativa di Bacciga, riba-dendo il legame di Pound con Verona e la necessità di riconoscerlo. Alle parole di Bonato si è unita la consigliera Da-niela Drudi, che aveva or-ganizzato la visita

conoscitiva in Capitolare, dove il prefetto Bruno Fa-sani aveva messo in evi-denza le prove del

passaggio dello scrittore, che si intratteneva a stu-diare i libri lì custoditi. Nella foto, Ezra Pound

3 • 11 dicembre 2021

IL DIBATTITO POLITICO

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L’OPINIONE di Traguardi

MICROFONO ad Andrea Bacciga

IL PENSIERO di Giorgio Pasetto

Approvata mozione per Ezra Pound

“Fine vita? La parola

al referendum”

Attualità

“Cercasi Energy manager”

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4 • 11 dicembre 2021

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Debora Vella, 22 anni pasticcera della XDolce Locanda di Giancarlo Per-bellini è la vincitrice del-l’Emergente Pastry 2021, il contest svoltosi all’Irca Academy di Milano, dove hanno partecipato le migliori promesse under 30 di quest’anno nell’alta pasticceria della ristora-

zione. Siciliana, nata a Ribera, la meravigliosa terra delle arance in provincia di Agri-gento, scoperta dallo chef scaligero patron di Casa Perbellini, Debora unisce al talento una buona dose di creatività e immensa passione per quello che fa. I giudici del concorso

(maestri pasticceri e gior-nalisti del settore) promos-so da Witaly, hanno rico-nosciuto nei suoi dolci una qualità nettamente supe-riore sia per consistenza che per gusto. “Sono contenta che nella motivazione abbiano sot-tolineato quanto si vede dietro al mio lavoro la

scuola di un grande pastry chef. Per me, a distanza di poco tempo, è un grande traguardo far notare il know-how di Giancarlo Perbellini che mi ha inse-gnato davvero tutto.

5 • 11 dicembre 2021

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Prima di passare di casa in casa per lasciare doni e dolciumi ai bimbi, Santa Lucia farà tappa in piazza Bra. Domenica pomerig-gio, assieme al suo asinel-lo, guidato dal Gastaldo, incontrerà grandi e piccini alle ore 16.30 e alle 18. Una iniziativa, quella orga-nizzata dall’Amministra-zione comunale insieme a Confesercenti, per regala-re un momento speciale ai bambini, ma anche per far rivivere la tradizione. E far conoscere la storia di uno degli appuntamenti imper-dibili del calendario vero-nese. La Santa con l’assessore al Commercio Nicolò Zavarise in versione Gastaldo, farà una pas-seggiata tra i 238 banchi della Fiera di Santa Lucia. Gli ambulanti arriveranno

questa notte fino a dome-nica , saranno aperti dalle 8 alle 23. Lunedì, giorno di Santa Lucia, dalle 8 alle 20. Si ricorda che per entrare nella zona della Fiera, restano in vigore le misure di sicurezza degli altri mer-cati: mascherina, distan-ziamento e obbligo di gre-en pass. Non ci saranno dei varchi di controllo ma

verifiche a campione. L’iniziativa, nata nel 2019 e poi sospesa per Covid, punta ad allargarsi e, nei prossimi anni, a raggiun-gere tutti i quartieri cittadi-ni. A presentare l’iniziativa, in diretta streaming, l’asses-sore al Commercio Nicolò Zavarise, entrato in sala con Santa Lucia, e il diret-

tore generale di Confeser-centi Alessandro Torluccio, con Fabio Vecchia respon-sabile dell’ufficio Manife-stazioni. “Un appuntamento che abbiamo voluto per ricor-dare la nostra tradizione, identità e storia – ha detto Zavarise -. È un orgoglio conoscere le nostre origini e i valori fondanti della società. Oltre a piazza Bra, arriviamo al Chievo, ma nei prossimi anni vorremmo portare la Santa in tutti i quartieri”. “Un percorso iniziato 2 anni fa che vogliamo riprendere e rilanciare – ha detto Tor-luccio -. Una rievocazione della storia di Santa Lucia e della nostra tradizione per far conoscere a grandi e piccoli come è nato que-sto bellissimo appunta-mento”.

DOMANI ALLE 16.30 E ALLE 18

Santa Lucia arriva in piazza BraAssieme al suo asinello, incontrerà grandi e piccini. Amministrazione e Confesercenti

La presentazione dell’evento

SICILIANA, 22 ANNI, LAVORA ALLA LOCANDA DI PERBELLINI

Debora Vella, la pasticcera è una promessa under 30

Debora Vella

Attualità

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6 • 11 dicembre 2021

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Anticorruzione, lavoro agile, valutazione della performance: questi alcu-ni dei temi che verranno affrontati nell’evento “Il nuovo Piano integrato di attività e di organizzazio-ne (Piao): reale opportu-nità di semplificazione?” in programma nella Sala Barbieri di Palazzo Giulia-ri, lunedì, in occasione della Giornata della tra-sparenza 2021. Sarà pos-sibile seguire l’evento in streaming tramite Zoom. Obiettivo di questa quinta edizione, ospitata dal-l’ateneo scaligero, sarà proprio quello di discutere del Piano integrato di atti-vità e di organizzazione,

strumento previsto dalla legge n. 113 del 6 agosto 2021, che dovrà essere adottato da parte di tutte le pubbliche amministra-zioni con più di 50 dipen-denti. Il Piano, che si pone come testo unico, dovrà contenere, tra gli altri, il

piano della performance, del lavoro agile, della pari-tà di genere, dell’anticor-ruzione e della trasparen-za e che, per tale motivo, necessita di confronto tra gli operatori del settore sulle modalità concrete di attuazione.

Dopo i saluti del magnifico rettore Pier Francesco Nocini, del prorettore dell’università di Padova Antonio Parbonetti, del prorettore dell’università Ca’ Foscari di Venezia Gaetano Zilio Grandi e del delegato del rettore del-l’università Iuav di Vene-zia Carmelo Marabello, Cecilia Pedrazza Gorlero, referente del rettore per la Trasparenza e Anticorru-zione, introdurrà l’inter-vento di Paolo Giacomaz-zo, consigliere dell’Autori-tà nazionale anticorruzio-ne, moderato da Donata Gottardi, già pro-rettrice vicaria dell'ateneo, ordi-naria di Diritto del lavoro

LUNEDÌ VERONA OSPITA LA GIORNATA DELLA TRASPARENZA DEGLI ATENEI VENETI

Università, opportunità di semplificazione?Il nuovo Piano integrato di attività e di organizzazione, in discussione lo strumento

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Attualità

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Quello che si spalanca alla vista, varcando il can-cello d’accesso in via Antonio Badile 89, è il quarto cimitero israelitico succedutosi in più di sei secoli di stanziamento ebraico a Verona. Dell’ini-ziale si sono reperite noti-zie in un atto del 1435 che faceva riferimento ad un contratto d’acquisto del 1390 d’un ap-pezzamen-to di Giacomo Pompei da parte del banchiere Laz-zaro di fu Samuele. Si tro-vava sulla riva sinistra del fiume Adige, nella contra-da di San Paolo presso il Campo Marzio, mentre del secondo di Campofio-re (tra le attuali vie San Francesco e dell’Artiglie-re, sul luogo dell’odierna scuola elementare “Mas-salongo”) si sa che fu in funzione durante i secoli XVII e XVIII o, stando ad un riferimento più preciso, dal 1599 al 1780 (chissà quanti maestri e bambini non hanno mai sospettato che, sotto o nei pressi dell’edificio scolastico, esistesse un cimitero!). Il terzo si rese necessario dopo i raggiunti limiti di capienza del precedente (anche per l’alto numero di morti dovuto alla fami-gerata epidemia di peste del 1630) ed era ubicato nelle vicinanze di Porta Nuova, nello spazio del-l’attuale Camera di Com-mercio. Accolse salme dal 1755 al 1855. Il quarto,

l’attuale, venne allestito nel 1855 su una superficie concessa in lascito dalla famiglia Forti e progettato dall’ingegner Gemma. Oltre a personaggi illustri o facoltosi, qui hanno tro-vato sepoltura esponenti noti per meriti, vicende, tragedie. Come Rita Rosani (con cognome ori-ginario Rosenzweig, Trie-ste, 20 novembre 1920 – Monte Comun, Alcenago, Grezzana, Verona, 17 settembre 1944, maestra di scuola elementare e partigiana, uccisa durante o subito dopo uno scontro con nazifascisti, medaglia d’oro al valor militare); Israele Achille Italo Forti (botanico e mecenate che lasciò il suo patrimonio al Comune di Verona come erede universale, Verona, 28 novembre 1878 – Verona, 11 febbraio 1937, nella tomba di famiglia

realizzata nel 1925 dallo scultore Carlo Spazzi); parenti del discusso Mar-co Ezechia Lombroso, detto Cesare, medico, antropologo, accademi-co, filosofo e giurista, fon-datore dell’antropologia criminale, considerato da certa parte di studiosi come il padre della moderna criminologia, Verona, 6 novembre 1835 – Torino, 19 ottobre 1909); Eugenia Vitali Lebrecht (saggista, giornalista, emancipazionista, confe-renziera, fondatrice della prima cooperativa in Italia per il lavoro femminile, Ferrara, 27 agosto 1858 – Verona, 24 dicembre 1930); i cenotafi dei fratelli Ruggero (Venezia, 17 dicembre 1887 – KL Auschwitz, 28 ottobre 1944) e Lina Arianna (poetessa e scultrice, Venezia, 17 dicembre

1886 – KL Auschwitz, 20 marzo 1945) Jenna, figli di Riccardo Jenna e Ida Ore-fici, nella sepoltura di famiglia; i cenotafi dei fra-telli Olga (Verona, 14 ago-sto 1878 – rastrellata a Stresa il 16 settembre e vittima dell’“eccidio del lago Maggiore” compiuto tra il 13 settembre e l’8 ottobre 1943 dal 1. SS-Panzer-Division “Leib-standarte SS Adolf Hitler”) e Tullo (avvocato, Verona, 1° luglio 1879 – anche lui rastrellato a Stresa il 16 settembre e, come la sorella, ucciso nell’“ecci-dio del lago Maggiore”) Massarani; Tullio Basevi (insegnante, Verona, 29 giugno 1889 – Lager di Flossenburg?, 11 gennaio 1945) ed altri coinvolti nel-la “soluzione finale”. Proprio per ricordare la persecuzione razziale e la Shoah, dal 27 gennaio 2004 (cioè 4 shevath 5764 del calendario ebraico) sorge nell’area nord-ovest del cimitero un agglomerato marmoreo “in memoria degli ebrei deportati da Verona e vit-time della barbarie nazi-fascista”, con il freddo elenco di 63 nominativi della comunità ebraica scaligera e di forestieri ebrei rastrellati in città e provincia deportati verso i campi di sterminio hitle-riani. Claudio Beccalossi

7 • 11 dicembre 2021

IL CIMITERO ISRAELITICO IN VIA BADILE

Le ultime dimore di ebrei non errantiOltre a personaggi illustri, qui sono sepolti esponenti noti per meriti, vicende, tragedie.

La lapide di Rita Rosani

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Attualità

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8 • 11 dicembre 2021

ZIBALDONE. APPUNTI DI VIAGGIO

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“Quanto pesa una lacrima? si chiese Gianni Rodari -. Dipende: la lacrima di un bambino capriccioso pesa meno del vento, quella di un bambino affamato pesa più di tutta la Terra”. Per portare loro sollievo e fornirgli sostegno, l’11 dicembre 1946 nacque l’Unicef (Fondo delle Nazioni Unite per l’Infan-zia), istituito inizialmente dall’Assemblea Generale

dell’Onu come Fondo di emergenza per assistere i bambini dei Paesi europei usciti dalla Seconda guerra mondiale, Italia compresa. Tale attività è oggi estesa a tutto il mondo: nel 1953 l’Unicef è divenuto infatti permanente con un man-dato rivolto all’infanzia e all’adolescenza di Africa, Asia e America latina. Un evento che ha aiutato molti bambini nel mondo.

Oggi abbiamo più di 4.000 contagiati", però "il vero tema è che ci vorrebbe un po' di impegno a leggere le percentuali sui tamponi"."Il Veneto - ha proseguito Zaia - è la regione che fa più tam-poni in Italia. La media nazionale dei positivi sui tamponi è del 2,9%, il Vene-to ha il 3,1%, l'Emilia-Romagna il 4,8%, la Cala-

bria il 6,4, le Marche il 7", ha concluso. In ventiquattro ore 20.497 nuovi contagi e 118 vittime per Covid-19. Sono i nume-ri più alti registrati finora in questa quarta ondata epi-demica, mentre gli indica-tori continuano a peggiora-re: l'incidenza ha toccato quota 176 casi per 100mila abitanti.

DOMANI

DOPODOMANI

“In Veneto, oltre 4000 contagiati”

75 anni fa, ecco l’Unicef

Attualità

“Per i nemici le leggi si applica-no, per gli amici si

interpretano”

Giovanni Giolitti

IPSE DIXITCHE TEMPO FA ? UN PENSIERO, UN SORRISO

ACCADDE OGGI: 11 DICEMBRE 1946 LA FOTO DEL GIORNO

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9 • 11 dicembre 2021

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10 • 11 dicembre 2021

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Da Il vecchio e il bam-bino a La locomotiva, da Autogrill a L‘Avvele-nata, da Auschwitz a Dio è morto, fino a Noi non ci saremo, Canzo-ne per un'amica, Vedi cara, Cyrano, e molte altre. Non è certo semplice affrontare lo sconfinato repertorio dell'immenso Francesco Guccini, che già da anni ha deciso di ritirarsi dai concerti, per dedicarsi all'altra sua passione, la scrittura. Non è semplice a meno che, a riportarlo dal vivo, non siano gli storici musicisti che l'hanno accompagnato per gran parte della sua carriera. Stasera torneranno pro-prio loro, I Musici di Francesco Guccini al Club Il Giardino in ver-sione unplugged, per dare continuità e valore a un patrimonio musica-le e poetico immenso. Questa volta con l'ag-giunta del grande Ellade Bandini alla batteria, le chitarre e la voce di Juan Carlos “Flaco“ Biondini (spesso intrec-ciata a quella di France-sco come nella mirabile “Don Chisciotte”), il pia-noforte di Vince Tempe-ra (che con i suoi arran-giamenti ha fortemente connotato il “suono” del-le canzoni di Guccini) e il sax di Antonio Maran-golo (protagonista di

assoli e aperture sonore inconfondibili nelle balla-te gucciniane): probabil-mente la più emozionan-te occasione di rivivere le canzoni del cantauto-re. Dal 2013 ad oggi hanno partecipato ad alcuni dei Festival più importanti d'Italia (dal Premio Ten-co al Festival di Villa Arconati, da Lunaria al

Carpi Summer Fest, da La Versiliana al Festival della Bellezza) e nei più prestigiosi Teatri italiani (dal Teatro degli Arcim-boldi, al Teatro Carlo Felice, dall'Auditorium Parco della Musica sala Santa Cecilia, all'Euro-pauditorium). I "Musici" sono presenti nell'album Note di Viag-gio, nel secondo volume

della raccolta delle più belle canzoni di France-sco Guccini, prodotte e arrangiate da Mauro Pagani e interpretate dalle grandi voci della musica italiana. "Migran-ti", è il brano inedito rea-lizzato e cantato insieme a Francesco Guccini e Flaco Biondini. Quattro musicisti che oltre alla straordinaria bravura, riporteranno sul palco di Lugagnano le emozioni e gli aneddoti, vissuti fianco a fianco di un cantautore senza tempo. Ingresso con tessera e posti prenotabili contat-tando il 3485358957. EffeErre

QUESTA SERA, ALGIARDINO DI LUGAGNANO

Signore e signori, i Musici di GucciniLe più belle canzoni del repertorio nell’interpretazione dei suoi grandi musicisti

La locandina del concerto A sinistra, il grande Francesco Guccini

Spettacoli

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11 • 11 dicembre 2021

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Nasce nell’ambito del pro-getto dell’università di Verona “Dante in scena” coordinato dal docente Nicola Pasqualicchio, “La disputa di Dante” il nuovo lavoro di Alessandro Anderloni. Lo spettacolo in prosa andrà in scena al Teatro Ristori il 13 dicem-bre, alle 10.30 per gli stu-denti e le studentesse del-le scuole di Verona, e alle 21 per il grande pubblico. La disputa di Dante, di cui Anderloni è autore e inter-prete insieme al giovanis-simo Giovanni Meneghet-ti, nasce in occasione dell’anniversario dalla Questio de aqua et terra, la “disputa”, appunto, che

l’Alighieri tenne nel tem-pietto di Sant’Elena, a Verona, il 20 gennaio 1320. Lo spettacolo era,

infatti, in programmazione per la primavera del 2020, ma è stato posticipato per le restrizioni causate dalla pandemia. Il testo nasce per tradurre una delle ope-re meno conosciute e meno studiate di Dante, la “Questio” e per la prima volta viene trasposto tea-tralmente. La produzione è di Àissa Màissa e Le Falìe con il progetto “Dan-te Settecento” che da tre anni onora l’anniversario dantesco a Verona con centinaia di eventi. Le sce-nografie e i costumi sono di Giovanna Ferrarese, suono e disegno luci di Samuele Tezza con musi-ca di Mauro Palmas.

LUNEDÌ AL TEATRO RISTORI

“La disputa di Dante” al viaDebutto dello spettacolo di Anderloni. Collaborazione con Univr

Alessandro Anderloni

Nuovi appuntamenti a Verona per l'autore e atto-re Nicolò Sordo: lunedì 13 dicembre al Teatro S.Teresa e martedì 14 al teatro Camploy. Dopo la vittoria del 14° Premio Riccione “Pier Vittorio Tondelli”, l'emozione del debutto al Romaeuropa Festival, i due testi di Gol-doni e Tondelli riletti con Teatro Da Bar. Due eventi molto diversi che impiega-no il teatro come strumen-to di conoscenza, lotta, consapevolezza e bellez-za senza convenzioni. Al Teatro S. Teresa, lunedì 13 si condivideranno temi

come: "la mamma, la famiglia, il matrimonio, il divorzio, la religione, il tra-dimento, le app di incontri, il machismo”. Al teatro Camploy, marte-dì 14 dicembre Nicolò Sordo sarà in scena con Dissipatio F.G. l’autobio-grafia in versi di Fabio Garriba

Domenica 19 dicembre alle 18:00 il duo veronese, composto dai fratelli Luca e Diego Fainello, si esibirà sul prestigioso palco del TEATRO CAMPLOY di VERONA. Per l’occasio-ne, i Sonohra saranno accompagnati da una

band d’eccezione e pro-porranno un live comple-tamente rivisitato e arric-chito dal ritorno delle chi-tarre elettriche. “Per noi è un onore gran-dissimo poter chiudere questa tranche invernale nella nostra città”.

LUNEDÌ S. TERESA E MARTEDÌ CAMPLOY

Ecco Nicolò SordoDOMENICA PROSSIMA AL CAMPLOY

Tornano i SonohraI Sonohra (Luca e Diego)

Nicolò Sordo

Nuovo allestimento nella sala Boggian del Museo di Castelvecchio. In esposi-zione da oggi i 60 acquerelli donati quest’anno da Fran-cesco Arduini per il Gabi-netto Disegni e Stampe del Museo scaligero. Una mostra speciale, in visione al pubblico fino a 6 marzo 2022, realizzata in occasio-ne delle celebrare del cen-tenario della nascita di Lici-sco Magagnato. L’esposizione dossier, dal titolo ‘Ritorno alla rappre-sentazione. Gli acquerelli di Francesco Arduini. Una donazione al Museo di Castelvecchio’, è a cura di Francesca Rossi e Ketty Bertolaso.

Gli acquerelli di Arduini

in esposizione

CASTELVECCHIO

Spettacoli

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12 • 11 dicembre 2021

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1.000 aziendeinsediate nel territorio

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Impossibile? Macchè, per il Verona niente lo è. Ultima dimostrazione, giusto per non andare lontano, sabato scorso a Venezia: da 0-3 a 4-3, roba d’altri tempi. Detto questo, arriva un’Atalanta che può es-sere anche stanca per la Champions, delusa per l’eliminazione, ma, come dice Tudor, “anche arrab-biata e dunque ancora più pericolosa”. Il Verona ci prova, ha le armi per metterla in difficoltà, di si-curo le userà tutte, “ve-diamo se basteranno”, dice Tudor. QUI HELLAS. L’infortu-nio di Dawidowicz spa-lanca l’emergenza in

difesa. Scelte pressoché obbligate per Tudor, che deve rinunciare anche a Gunter, alle prese con una lesione al polpaccio: sarà Magnani a guidare il terzetto, insieme a Ca-sale e Ceccherini. Fa-raoni e Lazovic presidieranno gli esterni, ai lati di due tra Ilic, Ve-loso e Tameze, con que-st’ultimo leggermente più orientato verso la pan-china. Barak è pronto a rientrare, davanti - salvo sorprese - si rinnoverà il tandem Simeone-Ca-prari. QUI ATALANTA. Dopo la delusione europea i nerazzurri vogliono tor-nare al successo in cam-

pionato per poter mettere pressione alle prime tre della classifica. Ci sarà qualche cambio rispetto alla gara col Vil-larreal, Musso confer-mato tra i pali con la difesa a tre composta da Toloi, Palomino e Djim-siti. In mezzo al campo potrebbe tornare Koop-meiners a far coppia con Freuler, Zappacosta e Maehle si piazzeranno sulle corsie esterne. Sulla trequarti tornerà Mario Pasalic, con Ilicic e Zapata in attacco. As-sente Malinovskyi per squalifica, l'unico ancora indisponibile resta Go-sens: l'esterno tedesco tornerà nel 2022.

13 • 11 dicembre 2021

SERIE A. DOMANI, GRANDE SFIDA AL BENTEGODI (ORE 15)

Vai Hellas, niente è impossibile con teDopo l’impresa di Venezia, i gialloblù cercano di affondare l’Atalanta, stanca ma “arrabbiata”

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Il Cholito Simeone, cannoniere scatenato, va ora all’assalto dell’Atalanta sfidando un rivale come Zapata

Sport

“In Europa abbiamo fallito

ma adesso vogliamo

rialzare la testa in campionato”

Giampiero Gasperini

PAROLA MIA

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“Come la ricerca scientifica cambierà lo sport paralimpi-co”: un tema di stretta attualità quello trattato in Sala Civica a Marmirolo per iniziativa del Comune, dell’Università di Verona (Dipartimento di scienze motorie), del Pana-thlon e del Coni. Al centro dell’attenzione la ricerca che due docenti illuminate, Chiara Milanese e Valentina Cave-don stanno portando avanti in vista dei Giochi di Parigi 2024. Accanto a loro, come testimo-nial d’eccezione, una campio-nessa plurimedagliata come la mitica Francesca Porcella-to, e una new entry ai vertici dello sport paralimpico come Xenia Palazzo. In più due stu-denti prossimi alla laurea magistrale, Emanuele Pado-an, centrocampista della Nazionale amputati, e Silvia Boscaini, presente da tempo nel mondo del tennis, oltre alla squadra di hockey in car-rozzina dei Warriors, capita-nati da Fabio Merlino. Rispetto al passato, quando le disabilità erano racchiuse in sei voci a seconda della patologia, del grado di disabi-lità e delle funzionalità atleti-che, oggi i tipi di impedimento sono dieci, racchiusi in tre grandi gruppi: disabilità moto-rie, disabilità visive e disabilità intellettive. Ed è un aspetto questo che il Dipartimento di scienze motorie dell’Universi-tà di Verona sta perfezionan-do attraverso il laboratorio di ricerca affidato a Chiara Mila-nese e a Valentina Cavedon. Perché proprio Verona? La

risposta è nella qualità del-l’ateneo scaligero, oggi al quarto posto nel ranking inter-nazionale dopo aver scalato negli anni la classifica e dan-do continuità alle intuizioni visionarie di Walter Braga-gnolo poi proseguite attraver-so la regia attenta di Carlo

Morandi e, oggi, di Federico Schena. Dopo l’introduzione di Chiara Milanese, è spettato a Valen-tina Cavedon il compito di inquadrare sotto il profilo scientifico gli aspetti del lavo-ro di ricerca. “L’incontro con il mondo para-limpico -ha raccontato- mi ha permesso di vedere lo sport sotto un’altra luce, non più

come un modello preconfe-zionato e indeformabile cui era l’atleta a doversi adegua-re. Mi ha poi affascinato il fatto che, quando si parla di sport paralimpico, non c’è un unico modello teorico a cui l’atleta fa riferimento per eseguire un gesto sportivo bensì un com-pito motorio e infinite modalità per eseguirlo. Sono proprio le tante peculiarità e specificità di questo mondo sportivo a

rendere la ricerca scientifica tanto intrigante quanto com-plessa. Una vera e propria sfi-da”. A emozionare un pubblico molto attento hanno contri-buito in larga misura gli inter-venti di Francesca Porcella-to, atleta unica per i risultati agonistici ma anche per la sensibilità con cui sa trattare gli aspetti peculiari dello

sport, e di Xenia Palazzo, che ha raccontato come in un film una vicenda umana che a tratti ha davvero dell’incredi-bile. Sulla medesima lun-ghezza d’onda, infine, le testimonianze di Emanuele Padoan, Silvia Boscaini e Fabio Merlino e l’intervento conclusivo dell’avv. Elena Betteghella, assessore allo sport di Marmirolo e vicepre-sidente del Panathlon Man-

tova Tazio Nuvolari e Learco Guerra che con il club gemel-lo Panathlon Gianni Brera-Università di Verona ha patrocinato l’iniziativa desti-nata a trovare continuità: in primavera il secondo step e in autunno l’uscita di un libro-documento destinato a coin-volgere anche gli studenti di scienze motorie dell’ateneo scaligero.

14 • 11 dicembre 2021

IL CONVEGNO. ORGANIZZATO DAL PANATHLON GIANNI BRERA

Francesca e Xenia, ecco le emozioni“Come cambierà lo sport paralimpico”, il tema dell’incontro, tra speranze e brividi

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Sport

I relatori del convegno organizzato dal Panathlon

Gianni Brera di Verona

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15 • 11 dicembre 2021

Il menù è diviso in diverse sezioni: quella dei Panini è appunto quella che va per la maggiore, e si capi-sce il perché. In tutti, ci sono pesce, oppure crosta-cei, con formaggi, verdure, frutta: come il Gamberoni al Ghiaccio, con melanzane infornate, fiordilatte, pancetta Santoro, chips di patate, rucola fresca, salsa fatta in casa. Oppure il Tartare di Sal-mone, con zucchine fritte, fiordilatte, lattuga, pesto di pomodoro secco e maio al peperone arrosto.

Per chi preferisce le crudità, nel menù ci sono le sezioni Mare Crudo, Pesce Crudo – con ostriche, scampi, cozze, carpacci – e quella Tartare. In alternativa, non mancano le Insalate – stessi ingredienti di panini e altri piatti, freschi, ricercati – e il Pesce Cotto, con tataki di salmone, polpo arrosto e tagliata di tonno. Ultime, ma non per importanza, le Fritture. Da quella mista a quella di paranza, dalle polpette di crostaceo al fish and chips:

tutte preparate al momento e intramontabili, come le defi-niscono i ragazzi di Pescaria. Grande attenzione viene de-dicata anche alle alternative gluten free, che comprendono panzerotti di mare, friselle e focaccine. Pescaria è, inoltre, il primo fast food italiano plastic free. Anche nel momento del delivery, vengono preferiti materiali biodegradabili e compostabili. Le tonnellate di plastica ri-sparmiate, da questo format, sono sette al mese, per punto

vendita. Così facendo, dopo l’adesione a Sustainable Re-staurant Program, Pescaria ha ottenuto la certificazione Friend of the Sea per la promozione di consumo ittico eco-sostenibile. Tra cibo bello e delizioso e rispetto dell’ambiente, Pescaria è diventato in pochissimo tempo un must in città. Da pro-vare assolutamente.

Pescaria: il pesce da Polignano a VeronaUn’apertura recente – recentissima, avvenuta giusto un paio di mesi fa – in centro a Verona è

quella di Pescaria, in Corso Porta Nuova 11. Si tratta del primo fast food italiano di pesce, nato a Polignano a Mare nel 2015 e poi approdato in tutta Italia. Il locale lo si riconosce: si fa la fila per entrare, perché i panini di Pescaria oltre che belli e celebri su Instagram, sono buoni e il pesce freschissimo.

IL PANINO GOURMET COME NON L’AVETE MAI VISTO - DI ELETTRA SOLIGNANI

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Cucina

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Il fonte battesimale è una vasca presente nei batti-steri o nelle chiese: tale struttura è funzionale alla celebrazione del rito del battesimo, che può avve-nire per infusione dell'ac-qua sul capo o, in modo più corrispondente all'eti-mologia della parola, per immersione San Giovanni in fonte è un piccolo e raccolto luogo di culto, molto bello e sugge-stivo, posto accanto al Duomo di Verona. Si può entrare nella chie-sa da due ingressi, uno dalla zona sotto l'organo di sinistra del Duomo di Verona, l’altro da un pas-saggio all'esterno della Cattedrale. Per secoli venne utilizzato come battistero della Cat-tedrale, avendo al suo interno una notevole fonte battesimale del XII secolo in marmo rosso, autentico capolavoro della scultura romanica veronese. Costruita probabilmente nel VII o VIII secolo ma danneggiato pesante-mente dal terribile terre-moto di Verona del 1117, per cui nel 1123 venne ricostruito per volere del vescovo nelle caratteristi-che forme romaniche che ancora oggi lo contraddi-stinguono, e quindi venne adibito a battistero della Cattedrale. Questo batti-stero si differenzia da mol-ti altri per forma, essendo, come dicevamo, una vera e propria chiesa a tre navate,con quella centra-le più lunga delle laterali. Presenta numerose ana-

logie con la chiesa di San Giovanni in valle, sia per quanto riguarda caratteri-stiche architettoniche che scultoree. Il monumentale fonte bat-tesimale, venne realizza-to sul finire del XII secolo, probabilmente da Briolo-to, che sulle otto facce, delimitate da colonnine e archetti pensili, raffigurò i diversi racconti che riguardano l’infanzia di Gesù, più il battesimo di Gesù: L'Annunciazione, La Visitazione, La Nativi-tà, L'Annuncio ai pastori, L'Adorazione dei Magi, Erode che ordina la strage degli innocenti, La strage degli innocenti, La fuga in Egitto ed il Battesimo di Cristo. Nel XIV secolo l'interno della chiesa venne deco-rato ad affresco, di cui alcuni lacerti sono ancora

visibili, in particolare la Madonna della Misericor-dia situata nell' abside di destra. La chiesa, inserita all'in-terno del complesso architettonico della Catte-drale di Verona presenta una facciata a capanna con i resti di un protiro pensile in tufo in cui è dipinta una Madonna del XII secolo. Il semplice por-tale d’ingresso è di forma rettangolare e sovrastato da un’ampia nicchia entro la quale vi era una raffigu-razione ad affresco, ormai illeggibile. Sopra la nic-chia si trova una bifora con capitello e, a delimita-re in alto il prospetto, una cornice ad archetti pensi-li. Anche i prospetti laterali presentano il paramento murario a vista, tuttavia in questo caso furono utiliz-

zati corsi in mattoni di late-rizio alternati a corsi in conci di tufo, una tecnica tipica dell'architettura romanica veronese. Que-sti prospetti, inoltre, sono articolati in altezza in due ordini corrispondenti alla suddivisione delle navate interne, quindi coronati da cornici modanate in cotto e, sul lato meridionale, da un piccolo campanile a vela. Il prospetto orientale è in conci di tufo ed ha delle caratteristiche date dalle strutture emergenti del-l'abside maggiore e delle più piccole absidi laterali, con sottili lesene e una doppia cornice con archetti pensili. Lungo tutti e tre i lati ci sono delle monofore strombate a feritoia tipiche nell’archi-tettura romanica.s Tiziano Brusco

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IL VIAGGIO DENTRO LA NOSTRA SPLENDIDA CITTÀ

San Giovanni in fonte

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Storia dell’arte

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17 • 11 dicembre 2021

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Cronaca del Veneto18 • 11 dicembre 2021

UNA “JOINT DECLARATION’’ TRA ITALIA, SLOVENIA E CROAZIA

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È stato siglato a Ca’ Cor-ner, a Venezia, l’accordo che dà concretezza alla “Joint Declaration” tra por-ti NAPA (North Adriatic Ports Association) per la promozione della coope-razione trilaterale tra Ita-lia, Slovenia e Croazia. La sottoscrizione è avvenuta alla presenza della Vice-presidente della Regione Veneto Elisa De Berti, il Sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, Enrico Giovan-nini, Ministro delle Infra-strutture e della Mobilità Sostenibili, Jernej Vrto-vec, Ministro delle Infra-strutture della Repubblica slovena, Oleg Butković, Ministro agli Affari Maritti-mi, Trasporti e Infrastrut-ture della Repubblica croata e Adina Vălean, Commissario Europeo per i Trasporti. Si tratta del documento finale che conclude un processo iniziato un anno fa e nato con l’obiettivo di rilanciare la cooperazione tra i tre paesi afferenti al Mare Adriatico, e in grado di coinvolgere i cinque porti aderenti all’Associa-zione: Venezia, Trieste, Ravenna, Koper e Rijeka. L’iter che ha portato alla firma odierna si è svilup-pato attraverso una serie di fasi costitutive ed attua-tive la prima delle quali, avvenuta nel dicembre del 2020, ha basato i pro-pri presupposti sulla con-sapevolezza comune che

l’Adriatico, mare con un intenso traffico marittimo e un sistema vulnerabile, necessiti di un approccio integrato per salvaguar-dare l’ambiente, preveni-re i rischi e assicurare uno sviluppo sostenibile. In particolare, le aree chiave individuate contempora-neamente come oggetto e opportunità comuni di cooperazione, da parte di Italia, Slovenia e Croazia, sono state quelle relative a sviluppo economico, connettività, blue econo-my, piena protezione del Mare Adriatico in termini di tutela ambientale e sicurezza marittima. Nel gennaio 2021 l’Auto-rità di Sistema Portuale del Mar Adriatico Setten-trionale, in capo alla quale è la Presidenza NAPA, ha ricevuto incarico dal Mini-stero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili,

di proporre un’iniziativa capace di dare concretez-za ai temi cardine della cooperazione. Il risultato del lavoro di negoziazione tra i cinque porti è stata appunto l’elaborazione della “Joint Declaration” che ha delineato le attività dell’Associazione, focaliz-zate su tre direttrici priori-tarie: nell’ambito delle ini-ziative in corso (co-finan-ziate da fondi europei) e volte a tutela ambientale e connettività (in partico-lare attraverso tre progetti in materia di “green port policies” che prevedono investimenti per 15 mln di euro e altri tre progetti in materia di “smart port poli-cies”, per un totale di 8 mln di euro) il primo impegno è quello di istituzionalizza-re una cooperazione per-manente in materia di sostenibilità ambientale, efficienza energetica,

security e digitalizzazione delle procedure logistiche e di trasporto”. In secondo luogo, in relazione ai pro-getti strategici per la con-nessione del NAPA alla rete TEN-T (rete transeu-ropea di trasporto) con particolare riferimento all’ultimo miglio ferrovia-rio, è stata elaborata la proposta “ACCESS2NAPA” di uno studio su come migliorare ulteriormente l’accessibi-lità marittima e l’intermo-dalità del Nord Adriatico. Infine sono state definite una serie di proposte per un ulteriore rafforzamento della cooperazione trilate-rale, tra le quali l’estensio-ne della rete Ten-T a Pae-si terzi vicini non europei e l’inclusione della dimen-sione marittima e ferrovia-ria nel Programma di coo-perazione territoriale 2021-2027.

Il vicepresidente Elisa De Berti alla Trilaterale con Italia, Slovenia e Croazia

Si tratta di un accordo importante per potenziare la collaborazione con i nostri vicini

Firmato un patto a tre per l’Adriatico

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19 • 11 dicembre 2021

AL VIA A VERONA IL SERVIZIO CON UNA SEMPLICE VIDEOCHIAMATA

Cronaca dell’Economia

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Al via a Verona lo “spor-tello online” di Agenzia delle entrate-Riscossione per ricevere assistenza ed eseguire operazioni con una semplice video-chiamata. I primi appunta-menti “a distanza”, che si svolgeranno tramite un collegamento diretto con un operatore dell’Agen-zia, partiranno dal 13 dicembre, ma già da gio-vedì 9 dicembre i contri-buenti possono prenotarsi nell’area riservata del sito www.agenziaentrateri-scossione.gov.it. Il servi-zio, che sarà progressiva-mente esteso, è già attivo in altre province come Bari, Brescia, Bologna, Lecce, Milano, Modena e Roma, a cui in questa fase si aggiungono anche Tori-no e Cosenza. Si potrà dialogare e chie-dere assistenza in modo semplice e veloce da pc, smartphone o tablet, sen-za la necessità di muover-si da casa. Lo “sportello online” consente di rela-zionarsi con l’Agenzia in tempo reale, con la possi-bilità di svolgere le stesse operazioni disponibili allo sportello fisico (ad es. informazioni, assistenza per richieste di rateizza-zione, di sospensione o di rimborso), tramite una piattaforma che semplifi-ca le procedure di ricono-scimento del contribuente e permettere lo scambio di documentazione anche

firmata digitalmente. L’attivazione dello “spor-tello online” rientra nel più ampio progetto di digita-lizzazione intrapreso da Agenzia delle entrate-Riscossione con l’obietti-vo di sviluppare nuovi ser-vizi a distanza che possa-no rendere sempre più agevole e immediato il rapporto con i contribuen-ti. Tali soluzioni consento-no in primo luogo di rispar-miare tempo, eliminando le attese negli uffici, anche in considerazione dell’alta affluenza registrata mediamente allo sportello di Verona prima del-l’emergenza sanitaria,

con circa 50 mila contri-buenti nel 2019. COME PRENOTARE. La sezione “Trova lo sportel-lo e prenota”, presente sul sito www.agenziaentrate-riscossione.gov.it, con-sente di scegliere tra due modalità di appuntamen-to: in presenza o a distan-za. Per prenotare un appuntamento online, “a distanza”, basta accedere all’Area riservata del sito utilizzando le credenziali SPID o CIE ed entrare nel-la pagina “Appuntamenti e contatti”. È possibile prenotare fino ai succes-sivi quattro giorni lavorati-vi, indicando data e ora tra

quelle disponibili. Le pre-notazioni sono aperte dal 9 dicembre quando si potrà iniziare a fissare gli appuntamenti per la prima data utile del 13 dicembre. A seguito della prenota-zione il sistema genera una e-mail di riepilogo con tutte le informazioni utili, comprese le istruzioni per avviare la videochiamata. Il contribuente riceverà anche una successiva e-mail di promemoria del-l’appuntamento. Nel gior-no e ora scelti, bisognerà accedere all’Area riserva-ta del sito, nella sezione “Consulta la tua agenda appuntamenti”, e avviare il collegamento. Nella stessa pagina è possibile anche cancellare l’appun-tamento. È consentito un ritardo massimo di colle-gamento di 10 minuti rispetto all’orario fissato, dopo i quali l’appunta-mento non sarà più dispo-nibile. È possibile colle-garsi da computer, smar-tphone o tablet dotati di una connessione che supporti correttamente la trasmissione di dati. Per agevolare l’interazione sono stati predisposti dei moduli in formato PDF editabili che possono essere utilizzati nel corso dell’appuntamento o com-pilati dal contribuente pre-ventivamente. In alternativa allo sportello online sono disponibili sul sito i principali servizi.

Gli uffici dell’Agenzia delle Entrate “Verona 1’’

I primi appuntamenti “a distanza’’ con un operatore partiranno dal 13 dicembre

Agenzia delle Entrate, sportello online

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20 • 11 dicembre 2021

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