Quattro passi, anzi cinque, nella stanza della psicoterapia

34
quattro passi anzi cinque nella stanza della terapia Massimo Schinco - Psicoterapeuta

description

La modellizzazione è un procedimento caratteristico dell’approccio sistemico. In questa relazione viene proposto un modello di conduzione di seduta metaforicamente assimilabile ad una danza in cui si compiono cinque tipi di passi: partecipazione, decostruzione giocosa, esplorazione del potenziale, ritorno alla semplicità, esercizio attivo della responsabilità. Un breve esame dei cinque passi e della loro articolazione permetterà di soffermarsi su due ambiti: l’interazione tra l’applicazione della conoscenza teorica e l’affidarsi all’intuizione nella conduzione di seduta e l’avvio di processi di cambiamento identitario in psicoterapia, particolarmente in terapia familiare. La relazione si concluderà con alcune riflessioni teoriche a cavallo tra “passato” (con riferimento a Karl Jaspers) e “futuro” (con riferimento a visioni post-quantistiche del reale) rispetto alle finalità e allo svolgersi della relazione psicoterapeutica.

Transcript of Quattro passi, anzi cinque, nella stanza della psicoterapia

Page 1: Quattro passi, anzi cinque, nella stanza della psicoterapia

quattro passi

anzi cinque

nella stanza

della terapia

Massimo Schinco - Psicoterapeuta

Page 2: Quattro passi, anzi cinque, nella stanza della psicoterapia

la terapia familiare è utile?

per rispondere chiediamoci

che cosa facciamo in terapia familiare?che cosa facciamo in psicoterapia?

Massimo Schinco - Psicoterapeuta

Page 3: Quattro passi, anzi cinque, nella stanza della psicoterapia

modellizzare la conduzione di seduta

un’ipotesi

Massimo Schinco - Psicoterapeuta

Page 4: Quattro passi, anzi cinque, nella stanza della psicoterapia

primo passo

se è possibile, partecipare

Massimo Schinco - Psicoterapeuta

Page 5: Quattro passi, anzi cinque, nella stanza della psicoterapia

partecipare

esplorare la possibilità – che non è garantita a priori – di partecipare

non tutte le differenze sono tollerabili

ingaggi faticosi possono inaugurare percorsi terapeutici proficui

ingaggi apparentemente semplici possono essere gravidi di rischi

Massimo Schinco - Psicoterapeuta

Page 6: Quattro passi, anzi cinque, nella stanza della psicoterapia

secondo passo

giocare a smontare e rimontare

Massimo Schinco - Psicoterapeuta

Page 7: Quattro passi, anzi cinque, nella stanza della psicoterapia

giocare a smontare e rimontare

stabilire un clima non minaccioso né per i clienti né per i terapeuti

assumere una attitudine “giocosa”

il gioco permette di allentare legami e connessioni che imprigionano lanarrativa e le relazioni all’interno di schemi ripetitivi

si gioca frammentando frasi, catene di azioni, cambiando il peso e gliaccenti di parole e di singoli atti, introducendo e modificando pause epunteggiature, cambiando discorso, facendo domande, dilazionandorisposte

Massimo Schinco - Psicoterapeuta

Page 8: Quattro passi, anzi cinque, nella stanza della psicoterapia

il giocare a smontare e rimontare

presuppone e configura una teoria della conoscenza

“si conosce e si comprende solo ciò che si può in qualche misura reinventare”

“la coscienza è esigenza di creazione”

Henri Bergson

Massimo Schinco - Psicoterapeuta

Page 9: Quattro passi, anzi cinque, nella stanza della psicoterapia

terzo passo

esplorare il potenziale

Massimo Schinco - Psicoterapeuta

Page 10: Quattro passi, anzi cinque, nella stanza della psicoterapia

esplorare il potenziale

relazioni, narrative, “frammenti” di sistema, se ricombinati diversamente oindirizzati in una direzione nuova, possono rivelare o acquisire potenziale

si creano tensioni e differenze di potenziale modificando i rapporti tra lerealtà affettive di cui i diversi frammenti di discorso sono espressione

alcune parole, alcune immagini, alcuni passaggi logici sono più importantidi altri

Massimo Schinco - Psicoterapeuta

Page 11: Quattro passi, anzi cinque, nella stanza della psicoterapia

il setting psicoterapeutico acquisiscecaratteristiche oniriche, che sfidano la realtàattuale e ne esplorano l’amplissimo territoriovirtuale

si apre la porta che da accesso ad una moltitudinedi mondi paralleli in cui i vari frammenti disemplicità acquisiscono fisionomie e significatidiversi

a volte la seduta finisce qui, e i clienti se ne vannoa casa un po’ spaesati ma in senso positivo,disponibili a “ricombinare” la loro quotidianitàsecondo forme diverse, a volte originali

Ernest Hartmann

Massimo Schinco - Psicoterapeuta

Page 12: Quattro passi, anzi cinque, nella stanza della psicoterapia

quarto passo

recuperare la semplicità

Massimo Schinco - Psicoterapeuta

Page 13: Quattro passi, anzi cinque, nella stanza della psicoterapia

ritornare alla semplicità dell’essenziale

con l’aiuto della intuizione e della metafora far emergere l’ordine implicatoche sottende quello esplicato della narrazione

ovvero il principio significativo e l’ordine generativo che risuonano in quelmomento

attualizzare l’ordine, o un altro che vi è connesso, in una proposta, in unadomanda a cui si possa rispondere con una azione

Massimo Schinco - Psicoterapeuta

Page 14: Quattro passi, anzi cinque, nella stanza della psicoterapia

quinto passo

esercitare attivamente la responsabilità

Massimo Schinco - Psicoterapeuta

Page 15: Quattro passi, anzi cinque, nella stanza della psicoterapia

restituire alla diade cliente-terapeuta una migliore possibilità di scegliere edesercitare la responsabilità

la responsabilità si esplica nel compiere azioni concrete in questo mondo diazioni e percezioni condivise

sistema-cliente e terapeuta sono uniti in questa avventura, benché su livellidiversi

Massimo Schinco - Psicoterapeuta

Page 16: Quattro passi, anzi cinque, nella stanza della psicoterapia

accenni alle questioni teoriche implicate

Massimo Schinco - Psicoterapeuta

Page 17: Quattro passi, anzi cinque, nella stanza della psicoterapia

Karl Jaspers nel 1913 pubblica la prima edizione della sua

“Psicopatologia Generale“ in cui evidenzia

la differenza tra “spiegazione” e “comprensione”

la portata e i limiti dell’empatia nella relazione terapeutica

coerentemente con l’approccio fenomenologico la psicosi è definita

come “l’orizzonte della incomprensibilità”

Massimo Schinco - Psicoterapeuta

Page 18: Quattro passi, anzi cinque, nella stanza della psicoterapia

in seguito (psicologia delle visioni del mondo)Jaspers preciserà meglio come procedere nellarelazione terapeutica:

attraverso l’applicazione del metodofenomenologico della riduzione invita a costruireuna narrativa su base relazionale

così da fornire una cornice per cui l’orizzontedell’incomprensibilità diventi mobile e il sintomocomprensibile

le posizioni di Jaspers sono pertinenti – seppur indiversa misura - anche al di là della terapia dellapsicosi

Massimo Schinco - Psicoterapeuta

Page 19: Quattro passi, anzi cinque, nella stanza della psicoterapia

l’approccio sistemico invita a contrastare il buon senso, anche quello suggerito da un applicazione ingenua dell’approccio empatico al paziente

procede prevalentemente per costruzione di modelli

i modelli si rivelano utili per “dislocare” il punto di vista del terapeuta e costruire narrative su base relazionale

la psicoterapia su base sistemica e costruttivista ha raccolto – seppur inconsapevolmente – l’invito di Henri Bergson e si è configurata come un’ottima occasione per tradurre in pratica le intuizioni di Jaspers, superando la dicotomia tra “ spiegazione” e “comprensione” attraverso la “re-invenzione”

Massimo Schinco - Psicoterapeuta

Page 20: Quattro passi, anzi cinque, nella stanza della psicoterapia

naturalmente, con l’andar del tempo la costruzione e l’applicazione di modelli mette alla prova la teoria generale a cui i modelli fanno riferimento

Massimo Schinco - Psicoterapeuta

Page 21: Quattro passi, anzi cinque, nella stanza della psicoterapia

“corpo e mente, materia e coscienza sono concettualizzazioni che devono

essere rivedute, con l’obiettivo lontano di una scienza unificata che sarà

sostanzialmente una teoria dei sistemi e che abbraccerà sia gli aspetti fisici che

quelli psichici. (…)Anche questa breve osservazione può suggerire implicazioni

utili per la psichiatria. Materia e mente, corpo e coscienza non sono realtà

ultime. Esse sono invece concettualizzazioni destinate a mettere ordine nella

“ronzante, abbagliante confusione” dell’esperienza immediata di William

James. Per questa ragione non ci sono rigidi confini metafisici fra eventi

fisiologici, inconsci e coscienti.”

Ludwig Von Bertalanffy, 1967

Massimo Schinco - Psicoterapeuta

Page 22: Quattro passi, anzi cinque, nella stanza della psicoterapia

anche le posizioni di Bateson si rivelano più o meno consapevolmente

riduzioniste (riduzione dell’ontologia all’epistemologia)

i confini metafisici non si annullano, cambiano fisionomia e si dislocano

la questione è importante per quanto attiene all’esercizio della responsabilità

terapeutica, che è il punto di arrivo del modello che ho presentato

dal mio punto di vista la posizione di Von Bertalanffy

tende a essere “totalizzante” nel senso che al termine

è stato dato da Emmanuel Lévinas in “Totalità e

Infinito”

Massimo Schinco - Psicoterapeuta

Page 23: Quattro passi, anzi cinque, nella stanza della psicoterapia

chi mette ordine, e come, nella abbagliante confusione di cui parla

William James (citato da Von Bertalanffy)?

Edith Stein introduce il concetto di “Io puro” e del suo insediamento

in un metaforico “terreno”

L’Io puro è un’entità metafisica, non ha a che vedere con il

concetto di Io della psicoanalisi

il terreno è costituito da tutti i contenuti di coscienza che hanno a

che fare con l’identità del soggetto

Massimo Schinco - Psicoterapeuta

Page 24: Quattro passi, anzi cinque, nella stanza della psicoterapia

la coscienza, le sue operazioni, i suoi contenuti

Massimo Schinco - Psicoterapeuta

Page 25: Quattro passi, anzi cinque, nella stanza della psicoterapia

Henri Bergson, matematico, filosofo, Premio Nobel

David Bohm, fisico e filosofo della scienza

Montague Ullmann, psichiatra, psicoanalista, ricercatore

Efstratios Manousakis, fisico teoretico, Università della

Florida

condividono diversi concetti a proposito della coscienza,

benchè il linguaggio usato e alcune implicazioni

filosofiche siano differenti

Massimo Schinco - Psicoterapeuta

Page 26: Quattro passi, anzi cinque, nella stanza della psicoterapia

la coscienza e le operazioni su di essa sono la

realtà primaria a cui far riferimento

la coscienza non è “prodotta” dal cervello

“subflussi di coscienza” individuali sono parte di

un”flusso di coscienza globale” che comprende

tutto ciò che esiste ed è esistito

1

2

3

Massimo Schinco - Psicoterapeuta

Page 27: Quattro passi, anzi cinque, nella stanza della psicoterapia

importanti regioni del flusso di coscienza, sia

individuali che globali, sono in uno “stato

potenziale” che può essere attualizzato grazie ad

operazioni della mente

l’intuizione funziona senza l’aiuto della memoria

sia la produzione di teorie che la percezione della

materia implicano viceversa l’utilizzo della

memoria e del confronto

intuizione e azione sono in stretta relazione tra loro

4

5

6

7

Massimo Schinco - Psicoterapeuta

Page 28: Quattro passi, anzi cinque, nella stanza della psicoterapia

emozioni e affetti hanno una posizione speciale

all’interno dei contenuti di coscienza

Massimo Schinco - Psicoterapeuta

Page 29: Quattro passi, anzi cinque, nella stanza della psicoterapia

“noi siamo molto meno separati di quanto

pensiamo di essere (…) quella parte di noi che é

collegata agli altri attraverso gli affetti è più reale,

più resistente e più significativa di altre dimensioni

della nostra esistenza. Mette alle strette ciò che

crediamo. Dissolve le distanze, crea unità e ci

collega al mondo reale. La realtà è fatta di

questo.”

Montague Ullman

Massimo Schinco - Psicoterapeuta

Page 30: Quattro passi, anzi cinque, nella stanza della psicoterapia

la terapia familiare è utile per almeno due

principali ragioni

Massimo Schinco - Psicoterapeuta

Page 31: Quattro passi, anzi cinque, nella stanza della psicoterapia

vi sono affetti che possono essere trasformati solo

attraverso una azione rappresentativa comunitaria su

un “insediamento” condiviso

l’elaborazione individuale è possibile solo a valle di tali

azioni

Massimo Schinco - Psicoterapeuta

Page 32: Quattro passi, anzi cinque, nella stanza della psicoterapia

trasformando pesi psicologici insostenibili in

responsabilità sostenibili

la terapia familiare privilegia il versante del decidere e dell’agire responsabile

Massimo Schinco - Psicoterapeuta

Page 33: Quattro passi, anzi cinque, nella stanza della psicoterapia

“l’azione scaturisce non dal pensiero ma

dal tenersi pronti alla responsabilità”

Dietrich Bonhoeffer

Massimo Schinco - Psicoterapeuta

Page 34: Quattro passi, anzi cinque, nella stanza della psicoterapia

pubblicazioni dell’autore su carta, elettroniche e on line particolarmente connesse con il tema trattato

The Systemic Psychotherapy between Science and Intuitionhttp://www.slideshare.net/beinetter/the-systemic-therapy-between-science-and-intuition-krakow-version

Siamo sognati a nostra volta Gli e-books di “ connessioni – CMTF ” http://www.ultimabooks.it/siamo-sognati-a-nostra-volta

The Composer’s Dream: Essays on Dreams, Creativity and Change. Pari Publishing, 2011

Quella sostanza di cui sono fatti i sogni (intervista di M. Giuliani a M. Schinco)http://www.psychiatryonline.it/node/4474

La natura dialogica della psicoterapia, in: I non colloqui di Alice, a cura di Capello C., Gianone E. – ISU Università CattolicaMilano, 2007

O divina bellezza… o meraviglia – uno psicoterapeuta ascolta Turandot. Carabà Edizioni, Milano 2002

Massimo Schinco - Psicoterapeuta