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quarta quinta classi EDIZIONI il Capitello Con la collaborazione didattico-pedagogica di Luciano Fiorentini Testo di IRC per le classi 4 a ,5 a Testo di IRC per le classi 4 a ,5 a Simona Boccignone Simona Boccignone Fabbio Marino Fabbio Marino

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quarta

quintaclassi

EDIZIONI

il Capitello

Con la collaborazione didattico-pedagogicadi Luciano Fiorentini

Testo di IRC per le classi 4a, 5aTesto di IRC per le classi 4a, 5a

Simona BoccignoneSimona Boccignone Fabbio MarinoFabbio Marino

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2Unità di Apprendimento 1: La figura storica di Gesù

Classe 4 LA PALESTINA AI TEMPI DI GESÙLA PALESTINA AI TEMPI DI GESÙ

Per capire meglio molti episodi della vita di Gesù – e anche l’ambiente nel quale si svol-gono le parabole da lui narrate – è opportuno conoscere le categorie di persone che egliincontrava tutti i giorni.

Nei paesi lungo le rive del lago di Tiberiade abita-vano molti pescatori. Per pescare usavano di soli-to ami e lenze di rame o di ferro; per la grandepesca adoperavano invece le reti.

La società

I braccianti lavoravano saltuaria-mente. Ogni mattina si recavanonella piazza del paese, sperando chequalche ricco proprietario li assumes-se almeno per un giorno.

I commercianti trasportavano i prodotti davendere sul dorso di un asino o su un carrettotrainato da un asino o da loro stessi. Solo nellecittà esistevano vere botteghe.

In tutto il territorio della Palestinaerano presenti soldati dell’eser-cito romano.

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U.A.1: La figura storica di Gesù3

Classe 4I contadini erano spesso proprietari di piccoli campi che, gene-ralmente, venivano ereditati di padre in figlio. Erano sottopostia un duro lavoro che permetteva però loro di sopravvivere.

le parole

EE PP II DD EE MM II EE : il diffondersi, in persone, animali e piantedi malattie contagiose.

I pastori si spostavanospesso in cerca di acquae di nuovi pascoli. Laloro vita era molto fati-cosa ed erano considera-ti come gli «ultimi».

Le donne non avevano gli stessi diritti dell’uomo ederano sottomesse al padre o al marito. Non potevanopossedere alcun bene e, se rimanevano orfane ovedove, per loro c’era solo la totale povertà.

I malati contagiosi, comei lebbrosi, venivano allonta-nati dalle città e dai paesiper evitare EE PP II DD EE MM II EE .

Spesso si incontravano persone amma-late e invalide (storpi, ciechi, sordomu-ti…). Erano costrette a vivere di elemosi-na perché non in grado di lavorare.

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Classe 4

«All’inizio i cristiani erano come un piccolo gregge inmezzo ai popoli della terra. Oggi sono moltissimi. LoSpirito di Dio li chiama da tutte le nazioni e suscita inloro l’amore verso Gesù e il prossimo»

da Venite con me

La «buona notizia» annunciata dagli apostoli e dai disce-poli di Gesù stupiva e sconvolgeva le persone che non laconoscevano.La novità del messaggio di Gesù invitava a gesti concreticome: la condivisione, il perdono, la fratellanza, l’acco-glienza… Non era facile accettare il nuovo stile di vita.Paolo di Tarso cercò di offrire indicazioni alle giovani comu-nità con delle lettere e diversi viaggi. Così scrisse ai GG ÀÀ LL AA TT II :

LA NOVITÀ DEL CRISTIANESIMODELLE ORIGINI

LA NOVITÀ DEL CRISTIANESIMODELLE ORIGINI

I messaggi di Paolo venivano accolti dalle comunità cri-stiane, ma difficilmente erano seguiti da coloro che noncredevano in Cristo.Mettere in pratica, nell’Impero Romano, una simile affer-mazione avrebbe stravolto l’ordine politico ed economicodi tutto lo Stato.Non più schiavi né popoli sottomessi… Chi allora avreb-be eseguito i servizi e i lavori senza remunerazione?I primi cristiani, per rispondere all’invito di Gesù: «Ama ilprossimo tuo come te stesso», seppero trovare i mezzinecessari per soccorrere i poveri, gli ammalati, gli anzianisoli e bisognosi…

le parole

GGÀÀ LL AA TT II : gli abitanti della Gala-zia, regione della Turchia cen-trale.

attività

Secondo te in che cosa sidifferenziava la vita deiprimi cristiani da quelladegli uomini d’oggi?

… tenevano in comune ogni cosa; chi aveva dei beni livendeva e ne faceva parte ai fratelli bisognosi.

da Atti 2, 44

S IAMO MOLTO POVERI .I NOSTRI FRATE LL I IN GESÙ

C I A IUTERANNO.ECCO QUA UN CARRETTO

CON PANE, CARNE E FRUTTADA DONARE

HO VEN DUTO UN MIOTERRENO. CON IL R ICAVATOCOSTRUIRÒ UNA CASETTA

PER I SENZATETTO.

Non c’è più giudeo né greco, né schiavo né libero, poichétutti voi siete uno in Cristo Gesù

da Galati 3, 28

22U.A. 3: La Chiesa nel corso della storia

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U.A. 3: La Chiesa nel corso della storia23

Classe 4

Diffondere il messaggio evangelico all’interno dell’Im-pero Romano divenne sempre più difficile.I cristiani erano accusati di essere cittadini ribelli e slealiverso l’Impero, infatti:

non riconoscevano la divinità dell’imperatore;predicavano l’uguaglianza di tutti gli uomini;

L’ostilità si trasformò ben presto in odio. Contro i cristia-ni vennero messe in atto vere e proprie persecuzioni.Molti furono però fedeli all’insegnamento di Gesù fino alMM AA RR TT II RR II OO .Tra il 64 e il 68 d.C., l’imperatore Nerone fu il primoad iniziare le persecuzioni. La più violenta e crudele fuquella di Diocleziano nel 304 d.C. contro tutti colo-ro che non consideravano l’imperatore come undio. Nonostante le violenze, i cristiani trovarononel Vangelo la forza e il sostegno per conti-nuare a diffondere il messaggio di Gesù.

PERSECUZIONI E MARTIRIPERSECUZIONI E MARTIRI

le parole

MM AA RR TT II RR II OO : parola di originegreca che significa: «testimo-nianza».Martire è colui che testimoniacon coraggio e con fermezza lapropria fede, anche a costo del-la propria vita.

attività

1 Scrivi nel quadratino V se l’affermazione è vera oF se è falsa.

I cristiani consideravano l’imperatore come un dio;I cristiani erano contrari ai combattimenti deigladiatori;L’imperatore Nerone proteggeva i cristiani;Diocleziano perseguitò con violenza le personeche credevano in Cristo;Il martire testimonia la propria fede a costodella propria vita.

2 Rispondi alle domande par-landone con l’insegnante.– Perché i cristiani erano consi-derati ribelli dai Romani?– Cosa non accettavano nell’im-pero e perché?– I cristiani sono ancora perse-guitati oggi?– Cosa pensi di coloro che sonopronti a sacrificare la propriavita per la loro fede?

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La gioia della Pasqua si esprime in una ricchezza e varietà ditradizioni. Te ne presentiamo alcune.

Nell’Abruzzo e nel Molise permane ancora l’usanzadetta «Bacio dell’uovo». Nel giorno di Pasqua s’invita-no in casa delle persone. Nessuno può rifiutare,anche se qualcuno non è in buoni rappor-ti con chi l’invita. Tutti devono prende-re da un cestino un uovo e farlo urta-re contro quello che l’invitante tiene inmano. La rottura dell’uovo è segno dipace e riconciliazione.

In Puglia, al suono delle campane diPasqua, vengono dati, con un bastone,sonori colpi alla porta della casa per cac-ciare il maligno (il diavolo) e per protegge-re la famiglia dalle avversità.

A Firenze, capoluogo della Toscana, èfamoso «lo scoppio del carro», un’alta e arti-stica costruzione in legno intorno alla qualesono attaccati numerosi petardi. Almomento del «Gloria», una colombinaparte dall’altare maggiore del Duomo, por-tando, lungo un filo di ferro, il fuoco alcarro che si trova fuori di fronte alla catte-drale.Dal modo con cui i petardi si accendono escoppiano, si traggono auspìci sull’annata.

In Calabria si preparano, in occasione dellafestività, colombe di pasta dolce, adornatedi uova sode benedette e dipinte a vivacicolori.

DOSSIER

PASQUA

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TRADIZIONI PASQUALI IN ITALIATRADIZIONI PASQUALI IN ITALIA

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PASQUA

DOSSIER

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La Settimana Santa è celebrata in tutto il mondo.Ti presentiamo alcune tradizioni cristiane.

TRADIZIONI PASQUALI NEL MONDOTRADIZIONI PASQUALI NEL MONDO

GIOVEDÌ SANTO: UN GIORNO PER DONARE

Il nome inglese del Giovedì Santo, «MaundyThursday», deriva da un’antica parola chesignifica «io do». Molte chiese e associa-zioni caritatevoli in Gran Bretagna in taleoccasione donano il denaro, raccoltodurante la Quaresima, alle persone biso-gnose.

PROCESSIONI E PARATE

Durante la Domenica delle Palmealcuni preti in Germania si recano inchiesa sul dorso di un asino per ricor-

dare che anche Gesù entrò a Geru-salemme sul dorso di quel paziente ani-

male. Il Venerdì Santo in Spagna, i fedelicamminano scalzi dietro grandi statue di Gesù e

Maria.Le manifestazioni e le processioni della Domenica di

Pasqua sono assai gioiose, come la processione diPasqua a New York, o a Sidney in Australia.

IL CONIGLIO PASQUALE

La caccia alla lepre faceva parte dei festeggiamenti inonore di Eostre, antica dea della primavera. Con il pas-sare degli anni la lepre è stata sostituita dal coniglio,popolare nei paesi nordici dove vive la credenza cheporti le uova. Il coniglio viaggia in lungo e inlargo, come Babbo Natale, nascondendole uova nei giardini perché i bambini letrovino la Domenica di Pasqua.Alcuni bambini tedeschi preparano nididi muschio perché il coniglio possariempirli di uova.

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Statua deldio Osiride.

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Classe 5 LE RELIGIONI DEI POPOLI ANTICHILE RELIGIONI DEI POPOLI ANTICHI

Più di 4000 anni fa si svilupparono delle civiltà chetutt’ora ci meravigliano.

I popoli della Mesopotamia (terra tra i fiumi Tigried Eufrate) adoravano molti dèi, ai quali attribuivanosembianze umane.Credevano di vederli nelle stelle che temevano e ono-ravano. I sacerdoti le studiavano attentamente dall’al-to delle ziggurat.

Gli Egizi adoravano un gran numero di dèi, sia informa di animali come il gatto, il bue, l’ibis…, sia informa umana come Iside, dea della Luna, e il suosposo Osiride, giudice dei morti. Ma la divinità piùimportante era Rha, dio del Sole e creatore degli altridèi e degli uomini.

L’ibis, uccello sacro agli Egiziche trasportava sulle sue alile anime dei defuntinell’aldilà.

La ziggurat.

La piramide.

Gli antichi Greci immaginavano che gli dèi aves-sero non solo l’aspetto, ma anche il carattere degliuomini, con i loro pregi e i loro difetti. Gli dèi erano considerati immortali e dotati di straor-dinari poteri. Si credeva che abitas-sero in una splendida reggia sulmonte Olimpo. Da lassù osserva-vano gli uomini e spesso interve-nivano nelle loro vicende.Padre degli dèi e signore delmondo era Zeus.

approfondimento

LLe zziigggguurraatt sono alte torri a piùpiani con in cima un tempio.Erano considerate la scala sucui la divinità invocata scende-va verso gli uomini e gli uominisalivano verso di lei.LLe ppiirraammiiddii sono le costruzionipiù famose dell’antico Egitto. I fa-raoni, re degli Egiziani, le fecerocostruire affinché fossero i lorograndiosi sepolcri. All’interno, inapposite stanze, si trovano anco-ra oggi gli oggetti personali delfaraone. Le piramidi testimonia-no la fede in una vita senza fine.

Statua in bronzo di Zeus.

Unità di Apprendimento 1: La «ricerca di Dio» nelle religioni

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U.A. 1: La «ricerca di Dio» nelle religioni47

Altre divinità importanti erano:• Atena: dea della sapienza e

delle arti.• Era: dea del matrimonio e

moglie di Zeus.• Poseidone: dio del mare.• Ermes: dio del commercio e

messaggero degli dèi.• Afrodite: dèa della bellezza e

dell’amore.

I Romani, in un primo tempo, avevano le lorodivinità, per lo più legate alla casa e all’agricoltura. Icapifamiglia offrivano loro fiori, grano e sale. Poi, affa-scinati dalla civiltà dei Greci, «adottarono» gli dèi diquel popolo, cambiandone però i nomi.Greci e Romani offrivano animali in sacrificio agli dèi(tori, vitelli, …) e li adoravano in grandiosi templi.

I templi greci e romanivenivano spesso costruiti incima a un’altura e rappre-sentavano la casa degli dèiin mezzo agli uomini.Erano formati da un insiemedi meravigliose colonne, al

centro delle quali si trovava la statua della divinitàcon davanti l’ara, cioè l’altare, sulla quale ardeva ilfuoco per bruciare la carne degli animali sacrificati.Ancora oggi possiamo ammirare, anche in varie loca-lità d’Italia, i resti di questi antichi templi.

Il Partenone, tempio grecodedicato alla dea Atena.

LLee ggrraannddiicciivviillttàà aannttiicchhee..

Egitto

Eufrate

GreciaRoma

TigriMesopotamia

MARE MEDITERRANEO

approfondimento

CCosì i Romani cambiarono inomi delle divinità greche.Greci RomaniZeus GioveEra GiunoneAres MarteAtena MinervaErmes MercurioPoseidone NettunoAfrodite Venere

NON È MAI ESISTITONÉ ESISTE UN POPOLO PRIVODEL SENTIMENTO RELIGIOSO.

Classe 5

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72U.A. 5: La Chiesa: popolo di Dio e istituzione

Classe 5 MARIA MADRE DELLA CHIESAMARIA MADRE DELLA CHIESA

Maria, la madre di Gesù, non compare spesso nellepagine dei Vangeli, ma è sempre presente nei momentipiù importanti della vita pubblica del Figlio.La incontriamo quando Gesù compie il primo miracolodurante le nozze di Cana o nel momento drammaticodella crocifissione. Il suo ruolo non è soltanto quello di Madre di Gesù. PapaPaolo VI, durante il Concilio Vaticano II, ha proclamatoMaria Madre della Chiesa. La sua fede in Dio, e il suo esempio di fiducia e di amoreverso il prossimo, fanno di lei un modello che tutti i cre-denti devono imitare.Esistono molti santuari dedicati a Maria. Alcuni, comequelli di Lourdes e di Fatima, sorgono in luoghi in cuila Madonna è apparsa ai credenti, invitandoli alla pre-ghiera e all’amore fraterno. I cristiani, andando in questiluoghi, sentono particolarmente viva la presenza dellaMadre: per questo si recano in PP EE LL LL EE GG RR II NN AA GG GG II OO , si raccol-gono in preghiera e chiedono il suo aiuto per vivere conpiù coerenza la vita cristiana.

Santuario di Fatima,Portogallo.

le parole

PPEE LL LL EE GG RR II NN AA GG GG II OO : viaggio didevozione in luoghi santi. È unadelle forme più antiche di reli-giosità.

approfondimento

NNel corso delle Giornate mon-diali della Gioventù, istituite dapapa Giovanni Paolo II nel1986, molti giovani si affidanoa Maria con queste parole:Noi, giovani di tutto il mondo,veniamo a te,madre di Cristoe madre della Chiesa.Ci rivolgiamo a te,la più sicura maestrasulle vie umane:aiutaci a vinceretutte le disperazioni,aiutaci a essere più fortidi tutto ciò che sembraassediarci.

attività

1 Commenta l’atto di affi-damento dei giovani aMaria.

2 Oltre che di Maria,madre di Gesù, i Vangeliparlano anche di altredonne. Ricordi il nome dialcune di loro?

MARIA: UNA MADREPER TUTTI I CRISTIANI.

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U.A. 5: La Chiesa: popolo di Dio e istituzione73

Classe 5LA DEVOZIONE A MARIALA DEVOZIONE A MARIA

attività

1 Leggi la seguente poesia.Umile come le viole,dolce come il miele,fedele a Dio del cielo,tra le case e gli orti brevia Nazaret, Maria, crescevi.Correvi alla fontana,col fuso filavi la lana,poi macinavi il grano.Docile come gli agnellieri, e lieta come gli uccelli.

2 Ricercate ingruppo immagini arti-stiche della Madonna.Preparate anche un breveresoconto delle feste a leidedicate nella vostra cittào paese.

le parole

AA SS SS UU NN ZZ II OO NN EE : festa che celebracome Maria venne portata incielo.II MM MM AA CC OO LL AA TT AA CCOO NN CC EE ZZ II OO NN EE :festa che ricorda Maria conce-pita senza peccato originale.

Maria, una ragazza di Nazaret sconosciuta al mondo, manon a Dio. Con il suo «sì» all’angelo dell’Annunciazioneaccettò di porre la sua vita nelle mani di Dio affinché sirealizzasse la salvezza dell’umanità.

I cattolici dedicano alla Madonna il mese di maggio enumerose feste. Ne ricordiamo alcune:

1 gennaio Á Maria, Madre di Dio

25 marzo Á Annunciazione

15 agosto Á AA SS SS UU NN ZZ II OO NN EE

8 dicembre Á IIMM MM AA CC OO LL AA TT AA CC OO NN CC EE ZZ II OO NN EE

In occasione di queste feste si svolgono spesso delle pro-cessioni in cui la statua o il quadro della Madonna ven-gono portati per le strade dei paesi e delle città, mentre ifedeli intonano canti e preghiere.

Corona delSanto Rosario

AveMaria

Padre nostroe Gloria

I cristiani hanno avuto sempre una grande devozione perMaria; per lei hanno composto preghiere e canti, hannodipinto quadri e scolpito statue, hanno costruito in tutto ilmondo chiese e santuari.A lei si rivolgono recitando il «rosario», una preghieradurante la quale vengono ricordati i fatti più importantidella vita di Gesù e di Maria, quindi si recitano cinquedecine di «Ave Maria», intercalate da un «Padre nostro» eda un «Gloria».

Donatello, Incoronazione di Maria.