Quadro normativo

17
Quadro normativo Dall’handicap ai BES 07/02/2014 R. Scialis

description

Quadro normativo. Dall’handicap ai BES 07/02/2014 R. Scialis. fonti. Costituzione DISABILITA’: L. 104/92 e successive integrazioni (L. 53/2000 – Dlgs 151/2001 – art 24 L 183/2010 artt. 3,4,6 Dlgs 119/2011) DSA: L. 170/2010 – DM 5669/2011 e Linee guida 12/07/2011 - PowerPoint PPT Presentation

Transcript of Quadro normativo

Page 1: Quadro normativo

Quadro normativo

Dall’handicap ai BES07/02/2014

R. Scialis

Page 3: Quadro normativo

Integrazione interistituzionaleCOSTITUZIONE: • PRINCIPIO FONDAMENTALE art.3 “dovere di rimuovere gli ostacoli di

ordine economico e sociale che, limitando di fatto la libertà e l’uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana”

• Il dovere dell’integrazione ricade su:• Scuola (art. 30,34 – diritto allo studio, all’educazione MIUR-

scuole autonome )• Lavoro (art. 38 – diritto all’assistenza e all’avviamento professionale –

Regioni, Comuni)• Sanità (art. 32 – diritto alla salute ASL – Regioni- Province -

Comuni)• Famiglia (art. 31 – diritto all’educazione)

Page 4: Quadro normativo

Disabilità L. 104/92

• Soggetti tutelati: A) disabili; B) coloro che assistono i disabili

• A) PERSONA CON DISABILITA’ (art 3 c.1)– “E’ persona handicappata colui che presenta una

minorazione fisica, psichica e sensoriale, stabilizzata o progressiva, che è causa di difficoltà di apprendimento, di relazione o di integrazione lavorativa e tale da determinare un processo di svantaggio sociale e di emarginazione”

Page 5: Quadro normativo

Disabili in situazione di gravità

• Handicap in situazione di gravità (art. 3 c.3) quando: “la minorazione abbia ridotto l’autonomia personale, correlata all’età, in modo da renderne necessario un intervento assistenziale permanente, continuativo e globale nella sfera individuale e in quella di relazione.”

• In questo caso sono riconosciuti benefici. Anche per i soggetti che assistono (permessi)

• L’accertamento dello stato di gravità avviene tramite Commissioni mediche delle USL.

Page 6: Quadro normativo

Integrazione scolastica

• Garantita nella scuole superiori nel 1988 (sentenza 215 C. Costituzionale)– Sent. 80/2010: incostituzionalità artt . 413-414 L244/07 (rapp. 1

a 2) che eliminavano la possibilità di assegnazione in deroga– Pron. del CdS 2231/2010: precisa che “l’assegnazione in deroga

deve essere volta a volta commisurata alle specifiche difficoltà riscontrate”. L’entità del sostegno dipende dalla gravità e dalla presenza di altre tutele.

• Art 314 del TU 297/94 : “ l’integrazione scolastica ha come obiettivo lo sviluppo della potenzialità della persona handicappata nell’apprendimento, nella comunicazione, nelle relazioni e nella socializzazione”

Page 7: Quadro normativo

Certificazione

• Regolamento recante modalità e criteri per l’individuazione dell’alunno come soggetto portatore di handicap (dPCM 185/2006):– L’accertamento è collegiale (Commissione medica ASL integrata

con medico INPS ed operatore sociale)– Avviene su richiesta della famiglia– Dà diritto al sostegno scolastico ed eventualmente al supporto

assistenziale– Impone la redazione della diagnosi funzionale (DF ) sulla base

dei criteri ICF, del Profilo dinamico funzionale (PDF)– Impone la redazione del piano educativo individualizzato (PEI) e

della programmazione didattica ed educativa individualizzata.

Page 8: Quadro normativo

Diagnosi funzionale• “descrizione analitica della compromissione funzionale

dello stato psicofisico dell’alunno handicappato, con riferimento agli aspetti clinici ed alle diverse aree psico-sociali (cognitiva, affettivo-relazionale, linguistica, sensoriale, motorio-pressica, neuropsicologica, autonomia)”

• elaborata in base ai criteri dell’ICF– ICF: Classificazione internazionale del funzionamento della

salute e della disabilità (=risultato della complessa relazione tra salute, fattori personali e fattori ambientali)

• dall’unità multidisciplinare dell’ASL• Deve essere consegnata dalla famiglia alla scuola

Page 9: Quadro normativo

Profilo dinamico-funzionale

• “dopo un primo periodo di inserimento scolastico” si redige il PDF: “descrizione delle difficoltà e dello sviluppo potenziale dell’alunno nei tempi brevi (6 mesi) e medi (2 anni)”

• Redatto da unità multidisciplinare ASL, docenti curricolari, docente di sostegno e genitori

• Comprende: l’asse cognitivo, affettivo-relazionale, comunicazionale, linguistico, sensoriale, motorio-prassico, neuropsicologico, l’autonomia, l’apprendimento

• per ogni asse si analizza il funzionamento e il livello di sviluppo• DF e PDF dovrebbero essere unificati (intesa Stato- Regione

2008). Mancano decreti attuativi.

Page 10: Quadro normativo

PEI Piano educativo individualizzato

• “è il documento nel quale vengono descritti gli interventi finalizzati alla piena realizzazione del diritto all’educazione, all’istruzione e all’integrazione scolastica”

• Elaborato dal GLHO (docenti sostegno e curricolari, genitori, operatoti ed esperti)

• Redatto ad inizio anno scolastico, deve coordinare il progetti didattico-educativi e di socializzazione individualizzati

• La programmazione didattica individualizzata deve prevedere i punti di partenza e la progressione dei traguardi, da verificare in itinere (quadrimestrale)

Page 11: Quadro normativo

Responsabilità professionali

• Ai docenti curricolari compete la responsabilità diretta della programmazione didattica ed educativa

• Inoltre devono realizzare la concreta integrazione professionale con il docente di sostegno

• Contitolare della classe, con compiti di coordinamento e diretto intervento con l’alunno disabile (drp 122/09)

Page 12: Quadro normativo

Valutazione (drpr 122/2009)• Art. 16 L. 104/92: la valutazione deve riferirsi al percorso

individualizzato, con esplicita indicazione delle discipline per le quali siano stati “adottati particolari criteri didattici” e di “quali attività integrative e di sostegno siano state svolte”

• Il valore legale di titolo conseguito dipendono dal livello raggiunto che “deve essere globalmente corrispondente agli obiettivi didattici ministeriali”

• In caso contrario si ha diritto ad ottenere l’attestazione del credito formativo (art. 15 c. 5 OM 90/2001 – art.13c.2 dpr323/98))

• Le prove finali possono essere differenziate e prevedere tempi più lunghi ma comunque equipollenti (Art.6 dpr 323/98)

Page 13: Quadro normativo

DSA L.170 /2010: diagnosi

• DIAGNOSI, possibilmente precoce, a cura degli specialisti dell’ASL, sulla base di Raccomandazioni e Consensus conference (accordo Stato –Regioni 2012)

• Comunicata dai genitori alle scuole• Deve contenere: i codici ICD10, il disturbo specifico

(lettura e/o scrittura e/o calcolo); gli elementi per delineare un profilo di funzionamento (da aggiornare ogni 3 aa.) “facilmente traducibile in indicazioni operative per la prassi didattica”

Page 14: Quadro normativo

Interventi didattici

• Gli studenti con DSA hanno diritto di fruir di specifici interventi (art. 5 L. 170)

• DM 5669/2011 attuativo della L. 170 (artt. 4 e 5) prescrive interventi INDIVIDUALIZZATI (calibrati sul singolo, ma con obiettivi comuni) e PERSONALIZZATI (obiettivi diversi per ciascun discente)

• Obbliga all’impiego di metodologie ad hoc e di strumenti compensativi e di misure dispensative, sulla base di una pianificazione formalizzata e partecipata

• I contenuti minimi del PDP Piano didattico personalizzato sono indicati nelle Linee guida/2011

Page 15: Quadro normativo

Valutazione alunni con DSA

• Art. 6 del DM/2011: coerenti con gli interventi pedagogici-didattici “riservando particolare attenzione alla padronanza dei contenuti disciplinari, a prescindere dagli aspetti legati all’abilità deficitaria” – Nel caso delle lingue straniere occorre privilegiare

l’espressione orale. Per la dispensa dalle prove scritte occorre la richiesta dalla famiglia, la certificazione della gravità e l’approvazione del cdc.

– Agli esami la differenziazione può riguardare tempi, strumenti e criteri valutativi, non i contenuti. (In caso di esonero la differenziazione conduce all’attestazione non al diploma)

Page 16: Quadro normativo

Linee Guida DSA

• Consensus conference: riportano più recenti conoscenze scientifiche condivise

• Corrispondono a livelli essenziali di prestazioni• Prevedono: osservazione in classe, la predisposizione di

specifiche attività di recupero; per le scuole superiori, indicazioni per la didattica individualizzata, in particolare per la didattica delle lingue straniere.

• Danno molta importanza alla dimensione relazionale docenti-alunno-famiglia, ma anche tra pari

Page 17: Quadro normativo

BES

• Riguarda alunni con disabilità (L. 104/92), con DSA (L. 170/2010), ma anche:

• Con funzionamento cognitivo border line (codice F83) senza elementi di specificità indirizzati verso percorsi scolastici più consoni

• Deficit di attenzione e iperattività (ADHD Attention Deficit Hyperctivity Disorder), spesso associato a DSA (tutela L. 170) o a comorbilità (tutela L. 104, sostegno)

• Con svantaggio socio-economico, linguistico e culturale• Adozione di un PDP• A livello di Istituto Piano annuale per l’inclusività