q Fossa e Bocchi, american boy...2016/01/13  · mese di maggio a Genivolta (Cre-mona). Terzo...

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KARATE q . QUINDICI IN TOTALE LE MEDAGLIE VINTE DAI PARMENSI Bazzocchi conquista l'oro nel mondiale kumite senior II Sono passati pochi giorni dal- limpresa allEuropean Cham- pionship Ikga (International ka- rate do gojukai association) in Inghilterra, dove due ragazzi del Karate Center Parma e una de- legazione della Shu Ren Kan di Fidenza hanno sbaragliato la concorrenza, portando a casa quindici medaglie delle diciotto conquistate dallItalia. Tra tutti, ha spiccato il fidentino Manuel Bazzocchi, autore di una prova eccezionale nel kumite senior (dai 18 anni in avanti) -75 kg, dove è arrivato alla medaglia do- ro. «Dopo aver superato il primo turno per sorteggio (senza com- battere) ha raccontato il gio- vane Bazzocchi -, in pochi se- condi ho vinto 9 a 0 con un in- glese, in semifinale 11 a 5 con uno svedese e, in finale, 9 a 1 con uno svizzero. Alla fine, scaricata la tensione, ho abbracciato il mio maestro e mia madre». «I prossimi impegni? Tra due anni ha proseguito Bazzocchi -, ci saranno i Mondiali Ikga, che così come gli Europei appena conclusi, seguono il regolamen- to WKF, che è lo stesso adottato dalla Fijlkam». Sport, sì, ma non solo: Manuel Bazzocchi, diciannove anni, ha appena terminato gli studi su- periori. «Prima di andare in In- ghilterra ha dettoBazzocchi -, ho sostenuto la maturità allisti- tuto per geometri a Fidenza, ot- tenendo 90/100 e poi farò ser- vizio civile nelle scuole: dopo le- same, ho ripreso subito agli al- lenamenti perché i sacrifici li ho sempre fatti. E, anche per que- sto, ringrazio il mio maestro e la mia famiglia, che mi seguono sempre». E il maestro Mario Laurini, che allena il giovane da quando aveva quattro anni e mezzo, conferma: «Chi vuole, trova il modo; chi non vuole, tro- va scuse: era tanto tempo che Bazzocchi non faceva gare per- ché si era concentrato per gli Eu- ropei ed era un rischio questa scelta ma lui, con concentrazio- ne e determinazione, ha vinto loro». u L. B. Oro Manuel Bazzocchi

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Page 1: q Fossa e Bocchi, american boy...2016/01/13  · mese di maggio a Genivolta (Cre-mona). Terzo gradino del podio, do-menica, anche per la fontanel-latese Giulia Affaticati (Cadeo Carpaneto),

GIOVEDÌ 13 AGOSTO 2015 37

CICLISMO q.GARA IMPEGNATIVA RISERVATA AGLI JUNIORES

Covili porta il team Noceto-Nialsul podio della Firenze-Faenza

Juniores Luca Covili sul terzo gradino del podio.

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La fontanellateseGiulia Affaticatiè arrivata terzatra le Esordienti---------------------------------------

II Gran bella prestazione di LucaCovili nella Firenze-Faenza, garaper Juniores piuttosto impegna-tiva, voluta dal Ct Davide Cas-sani per valutare i talenti dellacategoria.

Il modenese del Noceto-Nialha infatti chiuso al terzo posto,arrivando al traguardo in com-pagnia di Michael Galluzzi (se-condo), a 33” dal vincitore Da-niel Savini (al sesto successo sta-gionale), scattato solitario quan-do mancavano 60 chilometri altraguardo e mai più ripreso (nonposto per Gregorio Ferri, altroalfiere del Noceto-Nial).

La gara è partita dalla casa diAlfredo Martini a Sesto Fioren-

tino, dove il gruppo ha resoomaggio al grande saggio del ci-clismo italiano venuto a man-care un anno fa. Per Covili si trat-ta della quarta volta sul podioquest’anno, con una vittoria nelmese di maggio a Genivolta (Cre-mona).

Terzo gradino del podio, do-menica, anche per la fontanel-latese Giulia Affaticati (CadeoCarpaneto), tra le Esordienti aVerica, nel Modenese; stessamanifestazione che ha visto lasua compagna di squadra Mar-garita Pakhomova piazzarsi alquinto posto nella gara per Al-lieve. A chiudere la serie di piaz-zamenti dei nostri corridori nelweekend, da segnalare il buonquarto posto di Noah Guarinellidel Torrile a Monticelli Brusati,in provincia di Brescia, nella ga-ra per Esordienti secondo annovinta in solitaria dal brianzoloColombo.u A. Dal.

BASEBALL q.I DUE TALENTI CRESCIUTI NELLA FARMA CROCETTA GIOCHERANNO NEI COLLEGE DEGLI STATI UNITI: «UN'ESPERIENZA CHE CI CAMBIERA' LA VITA»

Fossa e Bocchi, american boyMatteo nell'Odessa College, Texas:«Il mio sogno? Guadagnarmida vivere giocando a baseball»

II Avventura americana per Al-berto Fossa, talentocresciuto nella Crocettae in questa stagione affinatosinel Parma in Ibl1. Finoa maggio giocherà estudierà al BrookdaleCollege di Union Bea-ch, nel New Jersey, a 40minuti da New York.

Sorride. Ben pochi ragazzi divent'anni possono permettersi divivere un anno di studio e sportnegli Stati Uniti. «Sono in smania.Questa meravigliosa avventurapotrebbe cambiarmi la vita».

Non vuole farla diventare unaesperienza «mordi e fuggi». Anzi,il suo sogno è proprio quello direstare a vivere negli States: manon come giocatore di baseball atempo pieno, bensì sfruttando lalaurea in Digital animation, il suotraguardo al termine del percorsodi studio. «Vorrei diventare un vi-deomaker e lavorare sulle elabo-razioni grafiche dei video al com-puter. In America c'è un gran belmercato. E se non dovessi trovarespazio là, avrò comunque a dispo-sizione un pezzo di carta abba-stanza importante qui in Italia».

Ma anche se non punta a di-ventare un campione del baseballyankee, pure il batti e corri avràuna parte importante nelle suegiornate Usa. «Se vado in Ame-rica lo devo al baseball, e questonon posso certo dimenticarlo». Eanche se lui dà più risalto allo stu-dio, pure «lavorerò con i coachdel college per migliorare la miatecnica in battuta e sul monte».

Il viaggio è incominciato nel-l'ottobre dello scorso anno,«quando ho partecipato a uncamp con i migliori prospetti eu-ropei curato da Mauro Mazzotti.Evidentemente devo avere beneimpressionato, se cinque collegemi hanno offerto la borsa di stu-dio: alla fine, dopo avere decisoinsieme ai miei di partire, hoscelto quella del BrookdaleCollege perché mi sembra ilcollege migliore per la scuola

e per lo sport».Ha un pò di tremarella, Alber-

to. «Beh, è comprensibile. I mieimi accompagneranno all'anda-ta, poi torneranno a Collecchio.Con altri sei ragazzi del collegevivrò in una famiglia: diventeràil mio punto di riferimento, madovrò comunque imparare a ca-varmela da solo. Mi mancheran-no gli amici, il cibo, anche se ioadoro il fast food: ma un'occa-sione così, quando mai mi ca-piterà di nuovo?».

E allora la lontananza dalleproprie radici diventa menoamara quando pensa «che co-munque imparerò ad essere in-dipendente; che sicuramentemigliorerò nel baseball e nellostudio; che vivrò in un tranquillopaesino americano, e io adoroquesti piccoli agglomerati dovesi conoscono tutti. Ma soprattut-to sto ripensando all'augurio diun mio amico. Lui è già stato inAmerica, e mi ha detto: tranquil-lo, Albi, le ragazze americane im-pazziscono per noi italia-ni».u An. Po.

II Alberto e Matteo partonoper gli Stati Uniti con il voltosorridente dei liceali che van-no a studiare nei college, siaugurano di diventare cam-pioni nello studio e nellosport, e di trovare - non guastamai... compagne di classe ca-rine ed espansive.

Sono la faccia pulita del no-stro baseball. Belli, educati,compìti: non ci meraviglie-remmo se, quando si presen-teranno in casa delle loro nuo-ve famiglie americane, lo fa-ranno con il garbo dell'ospiteeducato, e chiederanno allapadrona di casa le pattine pernon rigare i pavimenti.

Dobbiamo essere orgogliosidi loro. Non capita a tutti di po-ter vivere un 'esperienza così:giocare e studiare negli StatiUniti. Sono bravi, altrimenti al-meno cinque college a testa,dopo averli visti nei camp, nonavrebbero fatto a gara per of-frire loro la borsa di studio. Siapprestano a vivere un mera-viglioso viaggio nel futuro. Vo-gliono entrambi restare a vi-vere negli States: e anche senon ci riusciranno, per loro sa-rà comunque bello vivereun'esperienza fondamentaleperché li aiuterà a superarequello spartiacque della vitache divide il mondo dell'ado-lescenza da quello dei grandi.

AnalisiAndrea [email protected]

S p e ra n zeed emozionia stelle e strisce II Dall'Italia al Texas, dalla Far-

ma Crocetta all'Odessa College,da Parma a una città, appuntoOdessa, «che mi hanno descrittogrande come la nostra ma inmezzo al deserto».

Valigie già chiuse per MatteoBocchi, destinazione Usa: conun carico di speranze e diemozioni, insieme allaconsapevolezza di vive-re «quello che sperodiventi l'anno piùbello della miavita».

Specialmen -te se riuscirà a

raggiungere il suoobiettivo: «trasferir-

mi in America e fare diventare ilbaseball il mio lavoro».

Il sogno comincia nell'OdessaCollege. Un'opportunità nata«quando a Bangor, nel Maine, hogiocato con la Selezione dell'E-milia Romagna alle Junior WorldSeries. Il Chiuzza (Stefano Chiuri,il suo coach - n.d.r) ha parlato dime allo scout dei Baltimora Orio-les: non finirò mai di ringraziarlo,il Chiuzza, perché lo scout mi hainserito nella sua lista».

Poi in ottobre a Washington hagiocato in un camp con i miglioritalenti provenienti da tutto ilmondo. «Ho giocato bene: nu-merosi allena-

Alberto nel Brookdale College, NewJersey: «Vorrei diventare un videomakere stabilirmi negli Stati Uniti»

tori mi hanno offerto la borsa distudio per il loro college. MauroMazzotti, il tecnico scout in Italiaper le squadre americane, mi haconsigliato Odessa per la miglio-re organizzazione».

Parte con sentimenti contra-stanti. «Sarà bello, ne sono certo.Mi piace come in America con-siderano sport e studio: puoi an-

che essere un campione, mase vai male sui libri... Peròsono anche un po' preoc-cupato: vivrò da solo, dovrò

imparare a diventare gran-de». Potrà sempre contaresull'appoggio di mamma epapà: «gli dispiace che va-da via per così tanto tempo,

ma sono anche contenti perme. Sanno quanto ci tengo».E saranno orgogliosi del loro

figliolo se conquisterà anche iltanto agognato pezzo di carta:«all'inizio frequenterò i corsi perimparare meglio la lingua, poivaluteranno cosa farmi studiare.

Io vorrei diventare un matema-tico». Il sogno americano di

Matteo Bocchi viaggiatra valide ed equazio-

niu An. Po.

JUDO q.ANCHE LE DUE ATLETE PARMENSI COINVOLTE NEL CASO CHE STA SCUOTENDO LA NAZIONALE ITALIANA DOPO LA RINUNCIA DEL CITTI' MADDALONI

La Gwend ai Mondiali, la Cantoni noLucia Bandini

II Un vero e proprio terremoto sista abbattendo sulla Nazionaleitaliana di judo: in queste ore,infatti, non si parla d’altro chedelle polemiche nate dopo lescelte fatte sulle convocazioniper i Mondiali, in programma adAstana, in Kazakhstan, tra menodi quindici giorni.

Sono «solo» nove gli atleti chesono stati convocati per l’ultimacompetizione importante, siaper prestigio che per i punti cheregala, prima delle Olimpiadi diRio 2016 e questo ha scatenato

non pochi malumori proprioperché diversi judoka vicini alleposizioni di rilievo nel rankingnon sono stati convocati.

Per esempio, per quanto ri-guarda le atlete del nostro ter-ritorio, gli umori sono all’oppo -sto: da un lato, Edwige Gwenddel gruppo sportivo delle Fiam-me Gialle, cresciuta nel Kyu ShinDo Kai Parma, numero nove almondo nei 63 kg, gareggerà gio-vedì 27 agosto, mentre GiuliaCantoni del gruppo sportivo del-le Fiamme Azzurre e cresciutanella Polisportiva Inzani IsomecParma, numero quarantaduenel ranking internazionale dei70 kg, non è stata presa in con-siderazione per Astana.

Peccato, perché sia la Gwend

che la Cantoni erano reduci dalbronzo agli Europei a squadre diBaku ma proprio le prove indi-viduali a Baku, dove nessuno deiconvocati ha raggiunto il podio,sembra possano essere uno deimotivi della restrizione del nu-mero dei chiamati ai Mondiali.

C’è chi parla di confusione alivello dirigenziale all’internodella Fijlkam, la federazione sot-to il Coni che racchiude judo,lotta libera, karate ed arti mar-ziali, c’è chi dice che ci vorrebbeun ricambio generazionale ma,tra tante chiacchiere, c’è chi, adAstana, non andrà.

«Sono amareggiata – ha dettoGiulia Cantoni -: mi hanno co-municato dopo la gara a Tyu-men, e quindi a meno di un mese

dai Mondiali, che non sarei an-data ad Astana. Ovviamente noncondivido la scelta perché ilMondiale avrebbe dato prestigioe punti preziosi per il rankingma ci hanno detto che la volontàè quella di farci partecipare adaltre gare internazionali, Open eGrand Prix, più avanti. Certo èche, ad ottobre, al Grand Prix inUzbekistan, andrò a mie speseperché capita anche questo, co-me è successo a Praga, quandosono arrivata seconda all’Euro -pean Open».

Amarezza più che comprensi-bile e, per una volta, si torna pur-troppo a parlare e scrivere di ju-do ma non per i successi sul ta-tami in qualche gara internazio-nale…uParmensi Destini diversi per la Cantoni, a sinistra, e la Gwend.

KARATE q.QUINDICI IN TOTALE LE MEDAGLIE VINTE DAI PARMENSI

Bazzocchi conquista l'oronel mondiale kumite seniorII Sono passati pochi giorni dal-l’impresa all’European Cham-pionship Ikga (International ka-rate do gojukai association) inInghilterra, dove due ragazzi delKarate Center Parma e una de-legazione della Shu Ren Kan diFidenza hanno sbaragliato laconcorrenza, portando a casaquindici medaglie delle diciottoconquistate dall’Italia. Tra tutti,ha spiccato il fidentino ManuelBazzocchi, autore di una provaeccezionale nel kumite senior(dai 18 anni in avanti) -75 kg,dove è arrivato alla medaglia d’o-ro.

«Dopo aver superato il primoturno per sorteggio (senza com-battere) – ha raccontato il gio-vane Bazzocchi -, in pochi se-condi ho vinto 9 a 0 con un in-glese, in semifinale 11 a 5 con unosvedese e, in finale, 9 a 1 con unosvizzero. Alla fine, scaricata latensione, ho abbracciato il miomaestro e mia madre».

«I prossimi impegni? Tra dueanni –ha proseguito Bazzocchi -,ci saranno i Mondiali Ikga, checosì come gli Europei appenaconclusi, seguono il regolamen-to WKF, che è lo stesso adottato

dalla Fijlkam».Sport, sì, ma non solo: Manuel

Bazzocchi, diciannove anni, haappena terminato gli studi su-periori. «Prima di andare in In-ghilterra – ha dettoBazzocchi -,ho sostenuto la maturità all’isti -tuto per geometri a Fidenza, ot-tenendo 90/100 e poi farò ser-vizio civile nelle scuole: dopo l’e-same, ho ripreso subito agli al-lenamenti perché i sacrifici li hosempre fatti. E, anche per que-sto, ringrazio il mio maestro e lamia famiglia, che mi seguonosempre». E il maestro MarioLaurini, che allena il giovane daquando aveva quattro anni emezzo, conferma: «Chi vuole,trova il modo; chi non vuole, tro-va scuse: era tanto tempo cheBazzocchi non faceva gare per-ché si era concentrato per gli Eu-ropei ed era un rischio questascelta ma lui, con concentrazio-ne e determinazione, ha vintol’oro». uL. B.

Oro Manuel Bazzocchi