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OGNUNO E’ CHIAMATO A PERCORRERE LA VIA CHE CONDUCE ALLA VERITA’,

CHE SOLO NEL CAMMINO SI DISCHIUDE IN QUANTO VERITA’. Attorno alla parola “Amore”, intesa in un senso molto più spirituale e meno comune di quello odierno, si sviluppò una delle società a carattere iniziatico che ha contraddistinto il Medioevo a partire dal XIII secolo. Concetto cardine di quest’antico ordine era la ricerca della Verità avviata in seguito ad un’illuminazione del tutto personale e protesa verso il divino. Nel caso dei Fedeli d’Amore, l’iniziazione era legata fortemente ad un’illuminazione interiore ed individuale che veniva antropomorfizzata sotto forma di amore per una donna (o dama), che acquisiva una valenza doppia: da un lato, ella era oggetto dell’amore del Fedele in quanto essere umano e, dall’altro, trasposizione simbolica di quell’anelito d’amore che conduce ad una ricongiunzione col divino. In questo senso, la confraternita dei Fedeli d’Amore è spesso fatta derivare da o accostata al sufismo, deviazione esoterica della religione islamica secondo la quale il traguardo dell’esistenza umana consiste nell’andare incontro alla Verità, attraversando i sentieri lastricati di Amore Puro e devozione assoluta. Il Fedele d’Amore, iniziato a questo tipo di Verità scevra dai vincoli terreni, s’incamminava così in quello che Dante definiva “il lungo cammin di nostra vita”, guidato da una sensazione, l’intuizione di qualcosa che percepiva come più grande di lui, da cui egli stesso discendeva e a cui anelava con passione ed ardore. È da ben intendersi che i termini passione ed ardore erano, in questo caso, utilizzati nel loro significato originario e depurati, quindi, dai valori aggiunti associativi nel corso dei secoli: passione – dal latino patire – identificava una forte commozione dell’animo, talvolta seguita dal dolore e dal travaglio (momenti, d’altronde, obbligati nell’ambito di un percorso iniziatico); ardore – dal latino ardere – rappresentava l’atto dell’essere arso, consumato dal fuoco dell’amore. La donna era veicolo e, al tempo stesso, fulcro di questo movimento di ascesa verso l’alto; decantata per la sua bellezza infinita e per le forme perfette, ella simboleggiava la Sapienza eccelsa tramandata e purificata da Cristo ma occultata da un velo che impedisse, a chi non ne era degno, di goderne. (da LE SOCIETA' SEGRETE E INIZIATICHE: I FEDELI D'AMORE di Paola Mastrorilli)

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puSHEr – Fatti d’Amore parla di un incontro speciale che avviene dopo una crisi dovuta a un lutto. Ma la parola crisi in greco significa “opportunità”. E l’opportunità in questione si chiama rinascita. SINOSSI Luigi Braganza, detto Lui, è un giovane autore come tanti, che vive in una città come tante, alle prese con i comuni problemi quotidiani: soldi, lavoro, sentimenti, ecc. Lui ha scritto una commedia che parla della sua personale esperienza mistico-religiosa. Trovandosi in difficoltà economiche, egli propone lo script a un suo amico produttore auspicandosi la realizzazione del film. Il produttore all’inizio è contrariato perchè non comprende la reale natura e le finalità l’opera e reputa il progetto non in linea con gli abituali canoni commerciali. Ma allo stesso tempo egli è attratto a livello personale dalle tematiche trattate nello script, così approfondisce la lettura e, anche grazie all’aiuto dell’autore, inizia a penetrare lentamente nello spirito dell’opera, ripercorrendo anch’esso, insieme agli spettatori, le tappe del percorso che vi è narrato, fino alla realizzazione effettiva del film. NOTE DI REGIA A livello narrativo, si tratta di un film nel film, dove i confini tra l’uno e l’altro si confondono continuamente grazie a un “caos ordinato” di flash-back e flash-forward che disorientano lo spettatore mantenendolo sempre al limite tra realtà e immaginazione, sanità e insanità; al di qua e al di là di un percorso circolare dove alla fine tutto torna. Il film è ambientato ai giorni nostri, ma una didascalia ci informa che siamo nell’anno 2013, data che ormai tutti associano al famoso cambio di frequenza elettromagnetica del pianeta con conseguente evoluzione dell’umanità (vedi sul web Gregg Braden). Questo espediente serve in primo luogo a giustificare la presenza di alcuni elementi drammaturgici di natura apparentemente fantasy, tipo il “sistema” alla Matrix che controlla le menti della popolazione e la rete di ultra-terrestri, ovvero esseri “risvegliati” che vivono e comunicano una sorta di paradiso in Terra. In secondo luogo serve a porre una certa distanza tra il pubblico e alcune delicate tematiche che vengono affrontate nel film, tematiche che coinvolgono la sfera personale e interiore dello spettatore e che di norma necessitano di essere trattate in maniera “indiretta”. Questo script è un’opera di arte-terapia, ovvero una creazione artistica concepita e strutturata secondo canoni etici ed estetici che si ispirano alla narrazione poetico-visuale sufica e alla psicomagia (Jodorowsky). E, cosa non trascurabile dal punto di vista produttivo, rappresenta la canalizzazione artistica di una “visione collettiva”, dunque di probabile successo, anche commerciale La tecnica visiva mescola sapientemente immagini visionarie a immagini realistiche, scene girate in modo classico (macchina fissa, CAMPO e CONTRO CAMPO, ecc.) a scene girate tipo video-clip, con riprese “sporche”, effetti di montaggio e musica. Il tono alterna momenti surreali a momenti drammatici che spesso sfociano nel grottesco. Il cast sarà formato da due attori principali (Lui e Gea) e da una serie di cameo di attori e/o personaggi noti (es.: Monica Bellucci per la psicologa, Alejandro Jodorowsky per il prof. Guru, ecc.)

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1 - CASA DI LUI. INT/GIORNO LUI rientra a casa sua, accende la luce e trova NINA, seduta sulla poltrona in atteggiamento alquanto minaccioso. LUI, spaventato dall’orrenda visione, rimane impietrito davanti a lei. NINA è la padrona di casa, una donna sulla sessantina molto magra, mora, naso aquilino e occhi profondi; è caratterizzata da una tirchieria e da un cinismo sfrenato in materia di soldi. NINA, immobile sulla poltrona illuminata da una tetra penombra, si rivolge a LUI in tono lapidario... NINA …Ho messo l’annuncio sul giornale. Da domani l’appartamento è di nuovo sul mercato. LUI No aspetta, non puoi farmi questo. NINA Ce li hai i soldi dell’affitto? LUI rimane in silenzio. NINA infierisce... Lui, ti avevo avvertito. E’ da dicembre che non vedo una lira. Adesso è ora di finirla… LUI Ti giuro che il mese prossimo ti pago tutto. NINA Tutto? Sono più di duemilacinquecento euro, non prendermi in giro. Ti conviene abbandonare subito il campo.

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LUI (secco) Mi hanno comprato il film. NINA (con enfasi) Ma davvero?! LUI Si. … Stanno preparando i contratti, devi solo avere un po' di pazienza. Nina, alla fine del mese saldiamo i conti, te lo prometto. NINA Stai diventando arteriosclerotico: sono tre mesi che mi ripeti la stessa cosa, para para. LUI Questa volta è diverso, credimi. C’è un produttore che è seriamente interessato al progetto. Abbi fede. NINA Hai firmato un’opzione? LUI è sorpreso e ha un attimo di esitazione… LUI Un opzione? ...Si.

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NINA Non ci credo.... Ma se è veramente così, allora dimostramelo: voglio millecinquecento euro come acconto. Hai una settimana di tempo, dopo di che sarò costretta a cacciarti. LUI Va bene, Nina. Grazie. NINA si avvicina alla porta d’ingresso, la apre e saluta LUI senza voltarsi... NINA (lapidaria) Arrivederci. NINA esce di casa e richiude la porta. LUI rimane immobile a riflettere sulla drammaticità della situazione. Dopo qualche istante un pensiero gli ritorna in mente illuminando quell’oscurità... LUI (tra sé e sé) Opzione... 2 - CASA DI LUI. CAMERA DA LETTO. INT/MATTINO LUI, il mattino dopo, si sveglia nel suo letto. Sono circa le undici e mezzo, i raggi di sole entrano di traverso dalla finestra creando degli intensi fasci di luce che riempiono la scena di un’estrema vitalità e positività. LUI si alza dal letto in boxer e va alla finestra, poi la apre e si affaccia respirando qualche istante quell’aria primaverile. LUI guarda il sole (e viceversa).

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3 - SCENA - BAR DELLA PACE. EST/GIORNO GEA, fuori dal bar, sta mostrando la disposizione dei tavolini all’aperto a una nuova cameriera... GEA (indica i tavolini alla sinistra della porta d’ingresso) ...S1, S2, S3, S4, S5, S6, S7, S8, S9, S10 Poi indica i tavolini alla destra della porta d’ingresso... ...T1, T2, T3, T4, T5, T6, T7, T8 E infine, i tavolini dietro l’angolo, quelli situati su un’altra strada... U0, U1, U2, U3, l’U4 non c’è.. La ragazza parla veloce, a macchinetta, con la sicurezza e l’esperienza di una veterana, anche se ha solo ventun’anni e lavora nel “mitico” locale del centro solo da un paio di mesi.. continua con U5, U6, U7, U8, U9, U10. …U3, T6, T7, T8, S1, S2, S3 sono sempre riservati e li faccio io. GEA si ferma un istante, dà una tirata di sigaretta, poi riprende entrando nei particolari... (alla nuova arrivata) Allora, ascoltami bene… Primo, le mance vanno tutte insieme, nel bicchierone che sta alla cassa, a fine serata si dividono. Secondo, non dare mai troppa confidenza… Ricorda: qui il cliente non ha mai ragione! Terzo: carica sempre i drink di noccioline, così gli fai viene sete e bevono di più.

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GEA …A proposito, se ti chiedono le olive, ricordati di aggiungerci il sale. Le comande… Prende un foglietto dalla tasca posteriore dei suoi jeans a vita bassa che lasciano intravedere un bacino/pancino alquanto invitante… …A destra ci metti il numero del tavolo, in alto metti il tuo nome. …ti do un consiglio, abbrevia tutto, altrimenti ci stai le ore: per esempio, se ti chiedono dell’acqua, scrivi H2O; Gyn Tonic, Gin T; Cuba Libre, Cuba, eccetera eccetera. Basta… Non ti dico nient’altro. …Il resto lo imparerai da sola…. Scusami, ma ti devi fare le ossa... GEA si avvicina al tavolo che sta nell’angolo, dove, seduto comodamente sul divanetto “reale” di vimini, c’è LUI... Ecco, vedi.. Questo è il prototipo dell’anticliente del bar della Pace… Di solito si presenta in questa fattispecie: sbragato sul divanetto del tavolino… Riservato. Notare la consumazione: caffè americano, perchè dura di più e 1 bicchiere d’acqua, rigorosamente di rubinetto. Della serie: minimo esborso massimo rendimento. …Se fossero tutti come lui i bar andrebbero in rovina. LUI (sconsolato) Non preoccuparti, sono un esemplare in via d’estinzione. …D’ora in avanti non mi si vedrà più tanto in giro. GEA Non posso crederci!… Sono riuscita ad attaccarti la depressione!?

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LUI Non ancora.… Più che altro è una questione economica: ho esaurito tutte le risorse. A proposito, ti comunico che dal prossimo mese forse avrai un nuovo vicino... GEA Te ne vai dalla “Piccola Londra”? LUI annuisce… No, ti prego! …Non lasciarmi sola anche tu! Sei diventato il mio migliore amico. ...Dopo il Prozac, naturalmente! LUI Che devo fare? Nina mi ha dato un ultimatum. …E questa volta mi sa che è proprio l’ultimo. GEA L’ultimo ultimatum… Bello come titolo… LUI Si… Di una tragedia però! …Ha detto che se non pago gli arretrati, tra una settimana mi sbatte fuori. GEA Ti capisco… In fondo tu sei fortunato, Nina, in confronto a mio padre è un agnellino… L’ultima volta che ho sgarrato con l’affitto ha avviato le pratiche per l’interdizione. …Mi faranno il T.S.O. per incapacità locataria! LUI è depresso… Lei cerca di consolarlo

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GEA Vabbè, ho capito… Tu da me? O io da te? LUI E’ uguale. GEA …Okkey, io da te e porto il vino. LUI si rianima in un istante… LUI Posso sceglierlo io? GEA Pure… Ci manca solo che mi fai licenziare! 4 - CASA DI LUI. CAMERA DA LETTO. INT/SERA LUI e GEA sono sdraiati comodamente sul letto: immersi in una luce calda, romantica e soffusa della candele, stanno chiacchierando piacevolmente tra una tirata di canna e un sorso di vino rosso, nobile e corposo. In sottofondo una morbida musica chill-out riempie l’atmosfera… GEA …Da quando mi sono lasciata col bastardo mi è cambiata la vita… Prima dividevamo tutte le spese… Adesso mi trovo sul groppone tutto il cucuzzaro… Lui, non ce la faccio più ad andare avanti.…

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GEA In più sono esaurita. LUI Vabbè quella non è una novità… …Comunque, se stai così ti conviene rimettertici insieme GEA Con chi? Col bastardo?! …No grazie: toglietemi tutto, ma non la mia dignità. …Lo sai le corna che mi ha messo quell’infame!? LUI (la interrompe) Aspetta, fammi filtrare… E’ una certezza o una delle tue solite paranoie? GEA (decisa) L’ho trovato a letto con la mia migliore amica! LUI Mmh… Questa l’ho già sentita.… E chi sarebbe st’amichetta? GEA Luisa, quella troia che lavora con me al bar. …Ma tanto già lo sapevo. LUI Che era una troia?

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GEA Vabbè, quello era scontato.… Sapevo che il bastardo mi metteva le corna. LUI I mille vantaggi della telepatia… GEA Tu ci scherzi!… Noi abbiamo un metodo infallibile per capire se il nostro uomo ha scopato con un’altra. LUI s’incuriosisce… LUI Cioè, vuoi dire che questo metodo lo conoscono tutte le donne? …E’ una cosa risaputa?! GEA Si, è una cosa che viene tramandata automaticamente dai tempi dei tempi, è uno dei segreti delle donne. Ma tu che ne sai... LUI Quindi immagino che non puoi assolutamente svelarmelo!? GEA Che sei matto?… Nessun uomo deve venire a conoscenza di questo trucco, altrimenti sarebbe finita.… E’ già tanto che ti ho detto questa cosa.

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LUI (si scalda) No, così mi mandi ai matti! Le donne hanno un modo infallibile per capire se i loro partner le tradiscono e noi non ne sappiamo niente?! …Ma non è giusto! GEA E’ giusto invece… E’ un’arma che abbiamo per difenderci dalla vostra stronzaggine. LUI Aspetta, questo discorso va approfondito, ci vuole un’altra bottiglia... LUI si alza e va in cucina a prendere un’altra bottiglia di vino. GEA, rimasta sola, continua a confabulare tra sé e sé… GEA Mi fate schifo… Voi uomini siete: a) froci b) impotenti c) papponi d) senza palle e) malati psicopatici In quel momento ritorna LUI con la bottiglia di vino in mano... LUI Dicevi? GEA …Che ho deciso che divento lesbica!

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LUI No ti prego!… Non gettare la spugna anche tu! Devi tenere duro.… In ballo c’è la continuazione della specie umana. GEA Che colpa ne ho io se non ho fortuna con gli uomini: va sempre a finire male. E sempre per colpa loro... LUI (mentre stappa il vino) Anche questa l’ho già sentita… LUI versa il vino… Subito dopo i due avvicinano i loro bicchieri e brindano in un sorriso di sguardi. Poi conclude… …Non preoccuparti, si vede che non sei ancora pronta per incontrare la tua anima gemella. GEA (sbalordita) Cosa?!… La mia anima gemella? Non dirmi che credi a queste stronzate?! LUI Certo. GEA Okkei, ammettiamo che sia vero… Ti rendi conto? Una sola anima gemella in tutto il mondo… …E’ impossibile trovarla! Ce ne vorrebbero almeno una decina!

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LUI …D’accordo è una sola, però c’è. Devi solo desiderare intensamente di incontrarla. fà una pausa… …Conosco delle persone che l’hanno cercata e sono state premiate GEA (stupita) Hanno trovato la loro anima gemella? LUI Già. GEA ci pensa un po’ su, beve un sorso di vino, poi domanda… GEA E adesso che fanno? LUI (con semplicità) …Si amano. LUI rimane qualche istante in silenzio, poi prosegue… LUI Alcuni hanno una famiglia. …Una famiglia vera. …Dove regna la serenità e il buon senso. Loro affrontano la vita in maniera diversa. …Sono tranquilli, appagati, felici.

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GEA Vuoi dire niente ansia, niente attacchi di panico, niente crisi maniaco-depressive? LUI Niente di tutto questo, cara la mia “miss paranoy”. LUI fà un lungo e meditativo sospiro. Poi sentenzia… …Solo da una coppia così può nascere un bambino con le palle. .…Un futuro uomo con la U maiuscola. GEA lo guarda tra il divertito e l’affascinato… GEA I tuoi erano così? LUI (fa un’espressione di disappunto) No, non credo. …Loro si sono fermati al primo stadio, quello dell’incomprensione reciproca. 5 - FLASHBACK - CASA DI LUI. META’ ANNI 70. INT/SERA La MADRE di Lui, seduta a tavola in cucina, chiede un bicchiere d’acqua al MARITO che è in piedi davanti al lavandino... MADRE Amore, già che ci stai, mi prendi un bicchiere d’acqua per favore?

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l’UOMO si gira verso la MOGLIE con aria ebete-paranoica… PADRE (stranito) ...In che senso? LUI/OFF C’hanno messo quattordici anni per capirsi… Poi, quando si sono capiti, si sono lasciati… 6 - STUDIO DEL PRODUTTORE.INT/GIORNO LUI è seduto davanti al PRODUTTORE… PRODUTTORE …Se vuoi un opzione la possiamo anche preparare, ma per quanto riguarda i soldi non se ne parla per niente. Mi dispiace Lui, ma per me occuparmi del tuo film è già abbastanza oneroso.… Lo sai quanto mi costano tutte le pratiche burocratiche? Più il tempo che ci vuole, le telefonate, i contatti… LUI Va bene… Ma qualche soldo, così a livello simbolico, per solidizzare il rapporto?! PRODUTTORE Senti, ti ho già detto che il tuo film non mi convince… Se sto provando a richiedere un finanziamento statale, lo faccio solo ed esclusivamente per te, per darti una mano, visto che credi tanto al tuo progetto. Se mi chiedi dei soldi mi fai passare la voglia.… Dovresti pagarmi tu!

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LUI (sconsolato) Certo… LUI rimane qualche istante in silenzio, sovrapensiero, poi si rivolge con calma al produttore… Posso chiederti una cosa? …Ma che cos’è che non ti piace esattamente del mio film? PRODUTTORE (secco e perentorio) Tutto! LUI rimane impietrito. Il PRODUTTORE prosegue… PRODUTTORE …Tanto per cominciare, non c’è storia. LUI C’è invece… E’ la storia di un percorso. PRODUTTORE Lui, io faccio il produttore… …Non la guida turistica. L’uomo si ferma un attimo, poi prosegue… …La verità è che nel tuo film c’è troppa roba, troppa confusione.… Non ci si capisce niente!

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PRODUTTORE …Angeli, extraterrestri, internet, trasmissione del pensiero… LUI (controbatte) Sono metafore del nostro tempo: spiritualità… Evoluzione… Tecnologia… Connettività… Il PRODUTTORE lo guarda perplesso per qualche istante. …Poi prosegue contrariato: PRODUTTORE …E poi questa storia della fine del mondo, del giudizio universale… Del paradiso! LUI Crisi del sistema di pensiero… Presa di coscienza individuale… Cambio di frequenza energetica… Accesso a un nuovo ecosistema, governato da.. Vabbè, lasciamo stare.. LUI si ferma un attimo, poi si fa più serio e si rivolge al produttore guardandolo dritto negli occhi… LUI Questo è un film sull’importanza dei simboli. …E sulla loro interpretazione. il PRODUTTORE rimane in silenzio, quasi ipnotizzato dalle parole di LUI. Ma è solo un’illusione… PRODUTTORE Bene… Allora, per favore, potresti riassumermi il soggetto di questo benedetto film in una frase simbolo?

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PRODUTTORE …Perché io ancora non l’ho capito! LUI ci pensa qualche istante su, poi risponde… LUI …È’ la storia di un ragazzo addormentato che lentamente si sveglia e si accorge di vivere dentro un sogno… LUI e il PRODUTTORE rimangono in silenzio a guardarsi. Anzi, a studiarsi… PRODUTTORE Senti un po’… Ma tu ci credi a questo sogno? LUI raccoglie la sfida… LUI Certo… Anche se non mi produci il film. DISSOLVENZA IN NERO Udiamo il sonoro rumore di un tuono che anticipa la scena seguente

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7 - ROMA ANNO 2013 Musica. Video-clip. Immagini varie: tecnologia, internet, traffico, catastrofi atmosferiche, crolli di borsa… FUORI CAMPO udiamo la voce di un uomo che commenta le scene in modo aulico: UOMO/OFF La realtà virtuale è la più grande invenzione che l’umanità abbia mai prodotto in tutta la sua storia. È il punto d’arrivo, la chiusura del cerchio… È l’uomo che finalmente ritorna bambino e riprende la sua attività preferita: il gioco. Si ferma un attimo, poi conclude… Con una piccola, “trascurabile” variante… 8 - TERRAZZA HOTEL - QUARTIER GENERALE “E.C.” INT/SERA Dalla lussuosa terrazza di un hotel a 5 stelle situato al centro della citta’, un bel tipo sulla cinquantina, diabolicamente scaltro e piacente, sta osservando, compiaciuto, quell’apocalittico “spettacolo” metropolitano. DAIMON, proprietario dell’E.C. Electromagnetic Chains, si rivolge a JACO, il suo fedele assistente, anch’egli presente nella stanza… DAIMON (conclude la frase) …La realtà virtuale rende il gioco reale. l’UOMO si gira e la telecamera lo inquadra frontalmente…

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DAIMON (prosegue) …A che gioco vogliamo giocare? …È questa, ora, l’unica decisione seria che dobbiamo prendere. DAIMON sorride compiaciuto mentre osserva dall’alto le automobili imbottigliate nel traffico Guarda qua.. …Esseri umani fedeli e ubbidienti, a totale disposizione dei loro padroni, felici di svolgere I servizi e le mansioni che gli vengono affidate… …Per il bene dell’economia globale. Ma la cosa più geniale… E’ che loro si sentono… Liberi! E la cosa più confortante… …E’ che sono felici per questo. Da una tirata di sigaro, poi prosegue pieno d’orgoglio… Le nostre “catene elettromagnetiche” hanno trasformato questa gente in “robot mentali dall’aspetto umano”. JACO Perché non li chiami col loro vero nome? Daimon Ridacchia… DAIMON Siamo nell’era dei servizi… E i servitori sono indispensabili… Nella stanza regna un silenzio di ghiaccio. JACO lo rompe…

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JACO Perché mi hai fatto chiamare? DAIMON Per una missione… Mi è giunta notizia di un nucleo di “indipendenti”, che opera proprio qui nella capitale, sotto il nostro naso… Pare che abbiano intenzione di creare una rete di contro-informazione, ma non si riesce a capire che tipo di mezzi e di risorse abbiano a disposizione, nè che tipo di strategie intendono adottare... Dovresti scovarli e… Farmeli conoscere. Jaco ascolta, mentre Daimon si fa più serio… ..A fine mese c’è il rinnovo dei contratti pubblicitari, ed è molto importante che i nostri “prestigiosi” clienti non nutrano alcun dubbio sull’efficienza del servizio che gli viene offerto… JACO Abbiamo qualche traccia? DAIMON si avvicina a JACO e gli porge una specie di giornaletto che sembra un flyer, fatto a forma di occhio, il giovane lo prende e lo osserva con attenzione… DAIMON Da qui… E’ l’unico indizio che abbiamo. …Ma con i nostri “mezzi” e la tua sagacia, non avrai problemi ad individuarli…

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9 - SCENA - ROMA. UNA STRADA SOMMERSA DAL TRAFFICO. EST/GIORNO Giornata di black-out elettrico che paralizza mezza città: tutto si ferma: semafori, traffico, computer, uffici, lavoro, finanza, economia, soldi, vita. SIAMO NELLA SOCIETA’ DI INTERNET E DELLE TELECOMUNICAZIONI. TUTTO E’ DIGITALE E VIRTUALE: (RELAZIONI, SERVIZI PUBBLICI E PRIVATI, SESSO ECC.). BASTA UN GUASTO ELETTRICO PER PROCURARE UNA “CATASTROFE”. LUI, chiuso nella sua macchina, imbottigliato nell’abituale traffico cittadino, parla con un suo VICINO DI TRAFFICO, che lo informa del black-out che ha bloccato l’intera città… Poi, a un certo punto, molto tranquillamente, sbrocca: scende dalla macchina e la abbandona in mezzo al traffico, tipo Michael Douglas in “Un giorno di ordinaria follia”. 10 - UNA CABINA TELEFONICA. EST/GIORNO LUI, depresso, cammina per la strada in cerca di una cabina… 11 - CASA DI JOE. CAMERA DA LETTO. INT/GIORNO P-P- di JOE, un ragazzo moro sui trent’anni, alle prese con una crisi di “coppia”… JOE (guarda davanti a lui) Hey, si può sapere che cos’hai? Non puoi farmi così… Avevo quasi finito. Hai qualche problema? Dimmelo, se è così…

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JOE Si può risolvere tutto, sai… …Basta che non mi lasci. Ti prego non abbandonarmi così… Proprio adesso… Dopo tutto quello che ho fatto per te… Avevi bisogno di un processore nuovo… E io te l’ho comprato… Ti serviva una scheda grafica più potente… Adesso ce l’hai… Ti ho perfino deframmentato i dischi… Si può sapere che cosa c’è che non va? Dai muoviti bella! …Devo finire la partita! La Mdp inquadra il monitor-interlocutore di JOE. Il ragazzo, quasi in preda al panico, prova a spingere ripetutamente i tasti sulla tastiera, ma niente, il computer non va. JOE si incazza… Ma allora ce l’hai con me! Mi fai schifo! Sei come tutte le altre! Ora ti faccio a pezzi! In quel momento squilla il telefono. JOE risponde… Chi è? LUI (da una cabina) Ciao Joe, sono Lui.

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JOE Lui chi ?! LUI …Hey! Ti ricordi degli umani? JOE ..Senti fratello non è il momento per gli scherzi, stò impicciatissimo… LUI Non è uno scherzo, ho bisogno di un aiuto, mi trovo in difficoltà… Perché non ci vediamo per un caffè? JOE Che sei matto! Non ce la faccio a uscire. Sto male.… Non ti sarei d’aiuto. LUI Ti sei di nuovo incastrato con la macchina? Joe sospira preoccupato guardando la scritta che compare sullo schermo del pc: GAME OVER. JOE …Questa troia mi vuole distruggere!

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12 - UN VIALE TRAFFICATO. EST/GIORNO LUI è triste, deve assolutamente trovare i soldi per l’affitto. Ora prova la carta “Porta Portese”, il giornale. Lo vediamo impegnato a leggere gli annunci delle offerte di lavoro: LUI “O.G.M., azienda leader nelle produzioni di pesticidi, ricerca informatori commerciali per posizionare sul mercato una nuova linea di prodotti alimentari.” “Cercasi giardiniere professionista esperto in tecniche di fioricultura artificiale.” “Sei uno normale, con i piedi saldamente ancorati per terra? Entra anche tu nel TSO, il reparto operativo della POLIZIA MENTALE. Segnalaci le persone sospette.” “Importante impresa a carattere familiare cerca urgentemente resources manager. Subito anticipo di 2.500 euro. Presentarsi in via dei trapassi, 33 Settimo piano.” Eccolo! Finalmente LUI trova l’annuncio che stava cercando… 13 - UNA PALAZZINA. EST/GIORNO LUI, davanti a una palazzina, confronta il numero civico con quello indicato sul giornale. Un istante dopo entra nel portone.

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14 - PALAZZINA. ASCENSORE. INT/GIORNO LUI prende l’ascensore, uno di quelli moderni, tutti cromati, da ospedale, claustrofobici. Rimaniamo in ascensore fino all’arrivo al piano: le porte si aprono e LUI esce sul pianerottolo. LUI si avvicina all’entrata di uno studio e si ferma davanti alla porta dove è apposta un’insegna con scritto: DONATO LAMORTE ONORANZE FUNEBRI. LUI rimane di stucco. 15 - IMPRESA FUNEBRE. INGRESSO. INT/GIORNO LUI entra nello studio. Una segretaria, una donna spenta, di mezza età, è seduta dietro una scrivania. LUI la saluta… LUI Buongiorno. SEGRETARIA (acidula) Se lo dice lei… LUI …Sono qui per il lavoro. SEGRETARIA Quale lavoro?

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LUI Sul giornale c’è scritto che cercate personale… LUI gli mostra il giornale… SEGRETARIA …Tu non sei adatto. LUI (stupito) Perché? SEGRETARIA Troppo pieno di vita… LUI la guarda perplesso, la segretaria gli porge un foglio… SEGRETARIA Compila questo questionario e riportamelo domani. 16 – UN BAR DEL CENTRO. EST/GIORNO E’ una splendida giornata di sole. LUI è seduto in un bar del centro con una media chiara e sta compilando il questionario… LUI (legge le domande) 1. “Qual è il tuo colore preferito?

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LUI Giallo, Rosso, Azzurro, Nero.” …e risponde ad alta voce segnando le caselle. …Nero. 2. “Qual è il tuo filosofo preferito? Nietchzsche, Kant, Hegel, Shopenauer?” …Shopenauer. 3. “Qual’è il tuo scrittore preferito? Baudelaire, D’annunzio, Paolo Coelho, Leopardi?” …Leopardi. 4. “Quale abito preferisci tra i seguenti? Jeans e maglietta giacca e camicia, abito scuro?”…Abito scuro. 5. “Come definisci la tua personalità? Tetra, macabra, lugubre…

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LUI estremamente vitale?” …Tetra, macabra e lugubre. 6. “Che cos’è per te la morte? La fine di tutto, un passaggio di dimensione, un lieto e fruttuoso evento.” LUI si ferma, leva gli occhi dal questionario e commenta… Questa è a trabocchetto… Poi segna deciso la risposta… …Un lieto e fruttuoso evento. LUI viene distratto dalla RAGAZZA che è seduta al tavolo accanto, la quale sta parlando al suo cellulare in inglese. La ragazza chiude la comunicazione, e LUI le attacca bottone… American? AMERICANA Si… Di origine siciliana. I due sorridono… LUI Sei in vacanza? AMERICANA Diciamo vacanza-lavoro.

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LUI E di che ti occupi? …Se è lecito. AMERICANA Di arte contemporanea. LUI (piacevolmente colpito) Sei un artista? AMERICANA Non proprio. …Ho una galleria a Manhattan. …Ma adoro Roma. …Così sono venuta a rapire qualche giovane talento che me la possa ricordare. …Solo che i miei gusti sono difficili da soddisfare. LUI Che cosa stai cercando esattamente? AMERICANA Qualcosa di intenso… Non mi importa della tecnica: può essere pittura, scultura, videoart, fotografia. L’importante è che mi trasmetta qualcosa. …A me, e agli altri, naturalmente… LUI si incupisce un po’ e rimane in silenzio a riflettere sulle parole della ragazza AMERICANA Scusami, ma adesso devo andare. Ho un appuntamento con un artista.

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LUI …Peccato. AMERICANA (perplessa) Cosa? LUI Niente... Che io non arrivo mai puntuale... 17 - IMPRESA FUNEBRE. ASCENSORE. INT/GIORNO LUI entra nel palazzo e si avvicina all’ascensore, ma il quel momento si blocca: un leggero, profetico, stato di ansia si impossessa di lui. Emette un profondo sospiro per vincere la paura, poi entra, preme il tasto del piano, e comincia l’ascesa che, piano piano, diventa sempre più lenta, interminabile, claustrofobica. Fino a che… Zac! Succede! L’ascensore si ferma di colpo al piano, ma le porte non si aprono… LUI, immobile, col fiato sospeso, affronta tragicamente il suo momento di panico. La pulsantiera è enorme, piena di tasti inutili, incomprensibili, LUI non ha il tempo per ragionare lucidamente, gli manca il respiro, si sente svenire… 18 - SCENA - IMPRESA FUNEBRE. INT/GIORNO Una PANORAMICA ci mostra l’ambiente in tutta la sua macabra sobrietà. LUI è seduto su una poltroncina (tipo sala d’aspetto) e sta rovistando curiosamente alcune riviste specializzate (in pompe funebri).

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A un tratto squilla il telefono accanto alla SEGRETARIA; la donna, la solita signora di mezza età dall’aria piuttosto spenta, alza il ricevitore e ascolta per un secondo, poi riattacca, si alza si avvicina a LUI... SEGRETARIA Prego, puoi accomodarti. La segretaria accompagna LUI nell’ufficio di LAMORTE. 19 - IMPRESA FUNEBRE. UFFICIO DI LAMORTE. INT/GIORNO Il SIGNOR LAMORTE, inquadrato in MEZZO BUSTO, parla in tono fiero e autorevole, seduto sulla sua poltrona in similpelle umana… SIGNOR LAMORTE …Questa impresa ha una grande tradizione familiare. Seduto su questa sedia prima di me, c’è stato mio padre. …E prima di mio padre, c’è stato il padre di mio padre. …E prima di lui, il padre del padre di mio padre, e così via… …Su quella sedia dove sei seduto tu invece, si sono sedute migliaia di persone: intere generazioni che hanno scelto di… Morire con noi. LUI si gratta. LAMORTE prosegue… …Siamo un’azienda leader nel settore. Siamo in continua crescita e abbiamo intenzione di crescere ancora. Ma più che il volume d’affari ci interessa la qualità. ...E’ una questione di palle! …Chi decide di varcare quella soglia, merita di essere premiato con un servizio privilegiato.

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LAMORTE …Il nostro motto qui è: FINCHE’ C’E’ LAMORTE C’E’ SPERANZA. LAMORTE si ferma un attimo, poi si rivolge più intimamente a LUI… Quanto a te… Devo farti i miei complimenti più… Vivi. Dà un’occhiata al questionario… Vedo che hai superato brillantemente la selezione. E quindi… Sei assunto. Prima di prendere servizio ufficialmente, però, è necessario che tu ti sottoponga a un breve corso di preparazione. ..Un full immersion, come lo chiamano quaggiù. LUI Spero di essere all’altezza… LAMORTE Non preoccuparti, tutto sarà rapportato al tuo grado di apprendimento… Tieni, questo è il tuo anticipo. So che ne avevi bisogno… LAMORTE porge a LUI un assegno di 2.500 euro… …Il resto lo riceverai a fine corso, come premio. LUI Grazie, Signore. LAMORTE …In bocca al lupo, figliolo.

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LUI Crepi LAMORTE (sorride bonariamente) …E’ proprio il caso di dirlo,figlolo. DISSOLVENZA VOCE FUORI CAMPO “I nostri giochi sono finiti. Questi attori, come ti avevo detto, erano solo fantasmi e si sono dissolti nell’aria… In aria sottile. E come l’edificio senza base di questa visione anche gli alti torrioni, incoronati di nuvole, e i sontuosi palazzi e i templi solenni di questo stesso globo immenso, con le inerenti sostanze dovranno dissolversi. E come l’irreale spettacolo, appena svanito, svanirà, senza lasciare fumo di sé. Noi siamo della sostanza di cui sono fatti i sogni e la nostra piccola vita è cinta di sonno.” (William Shakespeare)

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MYSTIC JOYnt 20 - AMBIENTAZIONI VARIE. In una specie di video-clip artistico, le immagini-illustrazioni delle tappe fondamentali del percorso di LUI: MONTAGGIO ALTERNATO: Immagini del FUNERALE. Una bara domina la scena. LUI, sulla soglia della chiesetta di un grazioso e ridente cimetero di città, assiste al funerale dello zio. È estate: fuori c’è un sole caldo e luminoso che contrasta con la penombra all’interno della cappella dove si sta svolgendo la messa. FUORI CAMPO le voci chiare dei ricordi vanno a sbiadire le immagini… LUI/OFF Zio che hai? Come ti senti? MEDICO/OFF …Sta messo male: coronarie, diabete, tumore al polmone… Bisognerebbe operarlo ma nelle sue condizioni non sarebbe una cosa facile LUI/OFF …Perchè non ti vuoi operare? ZIO/OFF Tanto si deve morire prima o poi… ALTERNATE anche le immagini/ILLUSTRAZIONI della morte e della “resurrezione” dello ZIO: E’ estate, siamo nella stanza di un piccolo ospedale, in una zona di villeggiatura.

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Lo ZIO se n’è appena andato, col volto sorridente di un bambino. LUI esce dall’ospedale e passeggia pensieroso lungo la laguna al tramonto, ma non ha il tempo di piangere, ne di disperarsi, perché un attimo dopo il calar del sole, spunta dalla parte opposta una gigantesca luna piena colorata di rosso arancio. Per LUI è un prodigio: non si era mai vista una luna così grande, così viva e così miracolosamente in anticipo. VOCE FUORI campo di LUI… LUI/OFF Sin da piccolo avevo sempre avuto un rapporto strano con la luna… Come se, prima o poi, avessi dovuto capire a che serviva. …Quella volta lo capii. Quello strano volto umano disegnato dai crateri che mi affascinava da sempre, in quel momento… Era la sua faccia: piena, sorridente, rassicurante… Fine della musica… 21 - STUDIO DELLA PSICOLOGA. INT/SERA LUI è seduto su una poltrona in una stanza vuota e asettica. Davanti a lui, la PSICOLOGA, una donna piacente sulla quarantina, dallo sguardo attraente e intelligente… PSICOLOGA Come è arrivato fino a Lui? LUI Dopo aver conosciuto la morte. …Prima quella di mio zio, che per me era come un padre.

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LUI Anzi, più di un padre. …Una specie di padre eterno. …Poi quella del mio rapporto di coppia: una storia unica, indescrivibile, perfetta. …Troppo perfetta. Una specie di matrimonio alchemico. …Che però, purtroppo, dopo aver esaurito il suo compito, si è sciolto… la psyco si sofferma… PSICOLOGA …Il suo compito? 22 - FLASHBACK - CASA DI LUI. INT/GIORNO LUI è davanti a CECILE, la sua bella e magnetica ex ragazza, più grande di lui di qualche anno… LUI (estasiato) Amore… Ho avuto l’illuminazione! …Sei pronta vivere tutta la vita accanto a un artista? CECILE No. LUI ci rimane di merda…

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CECILE (si confessa a malincuore) …Lui, io bisogno di certezze, non ce la faccio più ad andare avanti così! LUI (la abbraccia affettuosamente) Cecìle, devi resistere. …Ti giuro che andrà tutto bene, me lo sento… Questo momento passerà, vedrai: è solo un passaggio che serve a metterci alla prova. CECILE (sbrocca) Basta con queste prove! Non sai parlare di altro! Io non ti riconosco più… Tu sei cambiato. LUI si altera… LUI Certo che sono cambiato, è normale! Dopo quello che mi è successo… …Si chiama evoluzione! …E purtroppo comporta anche dei sacrifici. CECILE (perentoria) Mi dispiace, Lui, ma mi hai deluso… Non sei più l’uomo della mia vita.

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23 - PONTE. EST/GIORNO Musica in sottofondo. LUI, a metà di un ponte deserto in pieno centro della città, sta guardando immobile e pensieroso le acque mutevoli del fiume che scorre lento… Udiamo la sua VOCE FUORI CAMPO… LUI/OFF Dopo mio zio… Anche lei, l’altra mia unica certezza, mi abbandonava. 24 - STUDIO DELLA PSICOLOGA. INT/SERA LUI sospira davanti alla PSICOLOGA… LUI …Il problema della Grazia… E’ che quando ti viene a mancare… Si cade in disgrazia… Crisi affettiva… Crisi economica… Crisi di coppia… Crisi d’identità… qualche istante di riflessione, poi la PSICOLOGA si fa viva… PSICOLOGA La parola crisi viene dal greco, e significa “opportunità”

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25 - CORRIERE ESPRESSO LENTI. EST/GIORNO Due ragazzi con i pettorali da pony express stanno parlando sbragati sui loro rispettivi motorini: sono LELLO e il FOCA… LELLO …Quante te ne sei fatte oggi? FOCA Una quindicina… LELLO Non saranno troppe? FOCA Finchè le reggo… LELLO Io mi fermo a sette, otto… Dopo non ce la faccio più. …Mica voglio fare la fine di Filippo! FOCA Vabbè, lui attaccava la mattina alle 9 e finiva la sera alle 7! …Ti credo che ha sbroccato! Quaranta consegne al giorno! Alla fine s’è consegnato lui! …Alla neuro, però! In quel momento arriva LUI, parcheggia il motorino e va a salutare i suoi amici del quartiere… LUI Ciao ragazzi.

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LELLO Eilà!… Chi non muore si rivede! FOCA Qual buon vento? LUI Vento di iniziazione… Scusate, ho un colloquio di lavoro… 26 - CORRIERE ESPRESSO LENTI - UFFICIO. INT/GIORNO P.P. del SIG. LENTI, un signore oltre la sessantina, un vero e proprio manager, casereccio ma efficace, che manda avanti la baracca in maniera esemplare per operatività e per umanità. Un tipo alla “C’era una volta in America”. Il SIGNOR LENTI è nel suo ufficio e sta parlando con LUI… SIGNOR LENTI …Figurati Lui, per me non c’è problema. …Se vuoi lavorare da noi sei il benvenuto, Riaverti qui dopo tanto tempo per me è un piacere… Lo sai che questa è come una famiglia… LUI Grazie signor Lenti, sapevo che potevo contare su di Lei. SIGNOR LENTI Ce l’hai il motorino?

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LUI (sconsolato) E’ l’unica cosa che mi è rimasta… 27 - CORRIERE ESPRESSO LENTI. EST/SERA LUI esce fuori e ritrova i suoi due amici pony express… LELLO Allora com’è andata?… Sei dei nostri? LUI Si, inizio domani. FOCA indica il motorino di LUI, un catorcio di SH, tutto sporco e malandato, e gli fa una battuta… FOCA (gli viene da ridere) Con quel coso lì? …Guarda che mica è un Camel Trophy! LUI sorridendo prende atto, poi cambia discorso… LUI Che c’avete una cartina? LELLO si fa serissimo e si rivolge a LUI in maniera grave ma ironica…

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LELLO Che sei matto? Prima regola: niente droga in servizio! 28 - SCENA - PIAZZETTA CON FONTANA. EST/GIORNO LUI alla fontana vicino casa sua, lava il motorino. C’è anche GEA, che gli sta facendo una ramanzina… GEA (seduta su un gradino davanti a LUI) Tu sei un avvocato praticante… Uno sceneggiatore… Un regista… Lui sta passando il panno bagnato sul vecchio scooter… LUI Sbagli. …Potevo essere tutto questo. Ma non ce l’ho fatta… GEA Ma ce la farai! …Sei sulla buona strada. LUI (la guarda) Gea, adesso come adesso, mi trovo “in mezzo” a una strada!

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GEA E’ proprio questo il punto! D’accordo, stai vivendo un momento difficile… Ma quello che sto cercando di dirti è… …Che non puoi fare il pony express! LUI si blocca e la gela con lo sguardo… LUI Pony express????!!!! Ma come ti permetti?! …Io faccio il fattorino! …Non devo neanche portare il pettorale! Qualche istante e GEA insiste… GEA …Ma ti rendi conto? Il freddo, il gelo, la pioggia, gli incidenti… LUI risponde in maniera naturale… LUI Si vede che deve essere così. …Magari adesso ho bisogno di questo… GEA Sentilo… Ma chi sei? …Il Budda delle due ruote?! …Lui, sei sicuro che non staresti meglio in un ufficio al calduccio? …Con le tue scartoffie, i colleghi e la pausa pranzo? LUI si blocca e guarda GEA per due nanoscondi, poi confessa…

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LUI (profondo) …Ma non lo capisci? …E’ proprio quello da cui sto scappando! 29 - STUDIO DELLA PSICOLOGA. INT/SERA LUI davanti alla PSICOLOGA… LUI (sospira) Solo, senza una lira e senza futuro… Era arrivato il momento della verità… Dovevo dimostrare a me stesso se il mio talento valeva veramente a qualcosa, o se era solo il frutto di un comodo gioco. La PSICOLOGA guarda LUI in silenzio, con l’aria vivamente interessata… PSICOLOGA …Parlami della crisi mistica. STACCO 30 - CORRIERE ESPRESSO LENTI. EST/GIORNO Un giorno di lavoro come tanti: anche oggi piove a dirotto.

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LUI è fuori dell’ufficio e si sta riparando sotto il cornicione del palazzo: il suo sguardo, fisso ed eloquente è rivolto verso il motorino inondato dalla pioggia torrenziale che si abbatte sulla città. Dall’ufficio esce il SIGNOR LENTI con un foglietto in mano… SIGNOR LENTI (gli consegna il foglietto) Tieni, devi andare a ritirare una busta. LUI prende il foglietto… LUI Ok, vado! SIGNOR LENTI (gli dà una pacca sulle spalle) Coraggio! Dicono che l’acqua purifichi gli animi… LUI (ironico) …Speriamo almeno che non duri molto. SIGNOR LENTI Vai.. E attento a non scivolare! Il signor Lenti rientra in ufficio. LUI, sotto l’acqua, dà un’occhiata all’indirizzo scritto sul foglietto… LUI (tra sé e sé) …”Via della dell’Umiltà”.

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31 - TAXI. INT/GIORNO LUI è seduto comodamente dentro un taxi e si sta dirigendo all’indirizzo prestabilito per il ritiro della busta. Fuori continua a diluviare. LUI osserva la città dal finestrino. Musica in sottofondo. Scena suggestiva, luci metropolitane sfocate dalle gocce d’acqua che bagnano i finestrini (stile COLLATERAL) 32 - UNA PALAZZINA. EST/GIORNO LUI è davanti al portone di una palazzina: si avvicina al quadro dei citofoni e, dopo aver cercato il nome, citofona: DE SANTIS. Dopo qualche istante, risponde la voce tremola di una signora apparentemente molto anziana… VOCE FEMMINILE/OFF (dal citofono) Chi è? LUI Buongiorno signora, è il Corriere Espresso Lenti, sono venuto a ritirare il plico. La signora risponde lentamente, scadenzando bene tutte le parole… SIGNORA/OFF …Allora, mi ascolti bene: una volta entrato, deve percorrere tutto il corridoio… E’ un pò buio lo so, ma non si scoraggi… Alla fine del corridoio si troverà nel bel mezzo di un giardino… Lo attraversi… Fino ad arrivare davanti alla scala numero 3… Lì deve entrare dentro e salire al nono piano.

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Parte la musica, la scena diventa lentamente a RALENTY, con un effetto fleshato, mezzo onirico. LUI entra nel portone, percorre un lungo corridoio un po’ angusto e tetro, poi, finalmente, arriva nel cortiletto, splendido; lo attraversa lentamente guardandosi intorno stralunato, e infine arriva davanti alla scala numero 3. Entra. Mentre fuori piove ancora a dirotto. Nella scala c’è l’ascensore, ma è di quelli “claustrofobici”: LUI si blocca, pensieroso, davanti a una decisione amletica: prendere l’ascensore o andare a piedi? Dopo qualche istante di intensa “passione” LUI, sconfitto dalla paura, si rassegna ad andare a piedi e comincia a salire le scale. Un brano suggestivo accompagna “il percorso”: (alternate: le immagini della “Danza della vita e della morte”) LUI/OFF Nel mezzo del cammin di nostra vita, mi ritrovai per una selva oscura… …Chè la retta via era smarrita. LUI sale le scale, e arriva al primo piano. La scena è abbastanza visionaria: notiamo che sulle placche delle porte, al posto dei cognomi, ci sono incisi i termini che indicano i vari stati psicofisici… LUI/OFF Sconforto… Sale le scale, secondo piano… LUI/OFF Esaltazione… Sale le scale, terzo piano… LUI/OFF Esaurimento…

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Sale le scale, quarto piano. Il fiato inizia a farsi affannoso… LUI/OFF Ansia… Sale le scale, quinto piano… LUI/OFF Paranoia… Sale le scale, sesto piano. Il fiato è sempre più affannoso e sonoro… LUI/OFF Allucinazione… Sale le scale, settimo piano… LUI/OFF Depressione… Sale le scale, ottavo piano. Fiato affannosissimo e sonorissimo… LUI/OFF Agonia… Sale le scale e, finalmente, arriva al nono piano, l’ultimo… LUI/OFF La Fine…

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LUI, superaffannato e stanco, si ferma a riprendersi davanti alla porta dell’appartamento, che è socchiusa. Aspetta alcuni, lunghissimi istanti, in attesa di un cenno, poi, non sentendo nessuno, decide di entrare. Varca la soglia ed entra nell’appartamento: uno splendido attico pieno di luce… Nota subito, con meraviglia, che ha smesso di piovere e che è uscito uno splendido sole primaverile. Attraversa la casa e sbuca sull’ampio e assolato terrazzo, poi fa qualche passo e si avvicina al parapetto: da quel punto si vede tutta la città, in tutto il suo splendore. LUI tira un sospiro di sollievo davanti a quel panorama paradisiaco. Il brano musicale raggiunge il suo picco d’intensità. La musica cala, LUI, rimane qualche istante in contemplazione davanti a quello spettacolo. Poi, all’improvviso, nota nel lato opposto del terrazzo, una tavola apparecchiata con un signore seduto che mangia. LUI rimane folgorato da quella apparizione… Si avvicina lentamente all’uomo… LUI (stupito) Zio… Sei proprio tu?! E’ lo ZIO, che era morto recentemente: un signore senza età, di quelli “gagliardi”, con I capelli brizzolati e una pancia abbondante, dall’aspetto giovanile e sorridente… ZIO (rassicurante) …In carne e ossa. I due si abbracciano molto affettuosamente, poi LUI si mette a sedere, al “suo” posto, che era già apparecchiato… LUI Zione! …Come stai? ZIO (lo guarda negli occhi e sorride) Da Dio…

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LUI sorride di gioia vera, e rimane in silenzio qualche istante a metabolizzare il momento. Poi, Improvvisamente, un velo di tristezza attraversa il suo sguardo… LUI …Io invece sto passando un periodaccio! ZIO (sospira) Lo so, figlio mio… Ma è necessario. …Ci sono passato anch’io. Lo ZIO prende in mano una grossa fetta di prosciutto dalla confezione aperta sul tavolo e gliela porge… Tieni, reggi un po’… LUI prende la fetta con naturalezza e inizia a mangiare, rievocando quel gesto abituale… Ascolta… Ti ho fatto chiamare perché volevo dirti una cosa… lo ZIO assume per un istante un tono severo… …Basta fumare! LUI è visibilmente sorpreso, e anche un po’ imbarazzato… Lo ZIO prosegue… Tieni… Questa adesso è la droga che fa per te. Gli mette in mano una busta…

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LUI la apre e tira fuori un cdROM: il ragazzo è stupito, non capisce. ZIO È la tua salvezza. …E quella dell’umanità. Ma stai attento… Va trattata con giudizio. Ricorda: deve essere solo il mezzo, guai a te se la farai diventare il fine. …Rischieresti di infognarti. LUI è perplesso, ma ascolta con attenzione… LUI Non capisco... ZIO Capirai… Non ti preoccupare. Mangia che ti si fredda! Lo ZIO indica il piatto di pastasciutta sotto il mento di LUI… LUI Zio… Perché te ne sei andato? ZIO (sospira) Ho dovuto farlo. …Era l’unico modo per farti diventare un uomo. I due rimangono qualche istante in silenzio. LUI riflette… LUI Ma che significa esattamente essere un uomo?

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Lo ZIO, dopo un saggio sospiro, gli risponde… ZIO Il vero uomo è chi ha le palle… ...Di rimanere bambino dentro. LUI accenna a un sorriso di condivisione… LUI E’ dura resistere… A volte ho paura di non farcela da solo ZIO (sorride affettuosamente) Credimi, non sei per niente solo… Il mondo è pieno di gente come te e come me. …Devi solo imparare a “vedere” l’invisibile. Fa una breve pausa, poi riprende rivolgendosi a LUI in un tono ed uno sguardo calorosamente serio e importante… (parla lentamente) Guardati intorno… Osserva bene le cose che ti circondano: i nomi, le forme, i segni, i simboli… La strada è piena di indicazioni… Seguile e vedrai che non ti perderai… I due rimangono qualche istante in silenzio, “collegati”. Poi lo ZIO si rivolge a LUI, come ai vecchi tempi…

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ZIO Te la faccio una bistecchina? LUI No zio grazie, non ho fame… ZIO Allora vai, che ti stanno aspettando… LUI si alza, quasi automaticamente. Lo ZIO lo saluta dandogli una pacca sulle spalle, poi anche lui si allontana… (sorride) Ci sentiamo… LUI …E Come? ZIO Basta che mi chiami… Lo ZIO svanisce dietro un angolo. LUI rimane immobile, poi, qualche istante dopo, sente la voce dello zio dentro di lui… ZIO/OFF …Col cuore. DISSOLVENZA

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34 - UN PARCO. EST/GIORNO Musica. Video-clip. LUI cammina in mezzo al verde rigoglioso di un infinito e assolato parco pubblico… LUI/OFF Ora so… Che tutto quello che mi stava capitando faceva parte di un progetto. …Un bellissimo progetto. Alternate le immagini confuse della città, con i suoi segni, le sue icone, le sue merci, i suoi ritmi, e i suoi messaggi metropolitani (scritte, insegne, manifesti di film in uscita, cartelloni pubblicitari, ecc.) Torniamo nel parco. La scena termina con le immagini di LUI che si va a sedere su una panchina. Dopo qualche istante si accorge che, lì, accanto a lui, c’è un libro che “lo stava aspettando”: “Filosofia della Rivelazione”. LUI/OFF Era questo il premio di fine corso… Fine della musica DISSOLVENZA

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35 - ASCENSORE. INT/GIORNO Riprendiamo da quando LUI rimane bloccato in ascensore, nella scena dell’agenzia funebre. L’ascensore, improvvisamente, e miracolosamente, si sblocca aprendo le porte proprio in corrispondenza del piano. LUI, rianimato dalla “Grazia”, esce sul pianerottolo e si avvicina lentamente all’entrata dell’agenzia di DONATO LAMORTE. Stavolta però, nella placca apposta sulla porta LUI trova scritto: nomadtv - advertising.heART.network L’immagine è quella di LUI, immobile davanti alla porta, che osserva stupito quella scritta. Intanto la sua voce FUORI CAMPO, attraverso una DISSOLVENZA, ci introduce nella scena seguente… LUI/OFF Adesso cominciava la missione. Anzi… La trasmissione. 36 - SCENA - STUDIO DI LAMORTE. INT/GIORNO L’incubo ha lasciato il posto al sogno reaIe: al posto del grottesco signor Lamorte c’è Gae, un bellissimo e angelico ragazzo senza età che non parla di pompe funebri, ma di comunicazione. LUI ascolta le parole di GAE, inquadrato in M.P.P., dietro la sua scrivania… GAE (parla dolcemente ma in maniera convincente) Le strategie sono importanti… E anche gli studi sul target… Ma ancor più lo sono: la qualità del bene, la nobiltà degli scopi e la purezza negli intenti.

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GAE In quel caso, la comunicazione diventa infallibile… Perché viaggia da sola, su un canale universale… 40 - STUDIO LAMORTE. INGRESSO. INT/GIORNO LUI uscendo dallo studio passa davanti alla solita SEGRETARIA, la donna sembra essersi letteralmente trasformata dall’ultima volta: adesso appare più giovane, più bella e più luminosa. LUI la saluta sorridendole con lo sguardo, poi all’improvviso si ferma, torna un attimo indietro e le chiede… LUI Scusi, ma che si intende esattamente per “resource manager”? La SEGRETARIA, con un sorriso angelico, si tocca gentilmente il cuore e risponde… SEGRETARIA Materia prima… 37 - BARCA A VELA. EST/GIORNO E’ una splendida giornata di sole. Siamo in mezzo al mare, sulla barca a vela di LEO, un giovane pittore amico di LUI che ha una agenzia di charter. LEO sta dipingendo un quadro “all’aperto” sfumacchiando di tanto in tanto il suo sigaro mentre ascolta le parole di LUI che è seduto a qualche metro di distanza…

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LUI …Nel tuo caso, abbiamo un’agenzia nautica, che offre una serie di servizi, che sono: compravendita di barche nuove e usate, noleggio di barche a vela per charter vacanzieri, scuola di vela per l’acquisizione della patente… Ora, per quanto riguarda la qualità e l’affidabilità dei servizi non ci sono dubbi, perché ti conosco da una vita e so la passione che metti nel tuo lavoro… LUI fa una piccola pausa, poi riprende… Quindi, in definitiva, tu per me hai già tutto quello che ti serve… LEO non capisce, è perplesso… LEO Si, ma io ho bisogno di venderli questi servizi. …Mi serve la pubblicità. LUI No, tu non ne hai bisogno… Il tuo lavoro si pubblicizza da solo. …Devi solo avere pazienza e fiducia. LEO Scusa, ma che razza di strategia è questa? LUI Si chiama “invisibile advertising” LEO Pubblicità invisibile?

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LUI Esatto. …È un tipo di pubblicità che viene trasmessa con dei canali diversi da quelli convenzionali. LEO Per esempio? LUI Il passaparola… È un metodo vecchio come il cucco ed è estremamente efficace. …Però, funziona solo con le cose che valgono. LUI si ferma un attimo, poi riprende in tono più convincente… …Ti rendi conto? Tu nell’attuale stato di crisi del sistema economico, puoi considerarti un privilegiato! Sarai uno di quei pochi che rimarranno dopo la fine del diluvio. E sai perché? …Perché metti la passione in quello che fai. LEO (fiduciosamente perplesso) Va bene, ma almeno un sito internet me lo puoi fare? LUI (sorride compiaciuto) …Leo, sono qui per questo. Per farti entrare in rete. Tu sai come si naviga… La scena termina con una panoramica del mare.

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38 - SPIAGGIA. EST/CREPUSCOLO Il PROF. SERGIO GURU, sardo, docente di “arte e comunicazione etica”, parla animatamente a un gruppo di ragazzi e di ragazze che stanno sdraiati sulla spiaggia proprio davanti lui… PROF. GURU Internet non è che un simbolo… Il simbolo di un altro mondo, un mondo senza spazio né tempo, Dove gli esseri umani sono tutti collegati e uniti serenamente nella condivisione libera e gioiosa di valori universali, che si esprimono attraverso le differenze di razza, di religione o di pensiero. Tutti sono sullo stesso piano, tranne, naturalmente, Il provider: lui è, come dire… “Super partes”. …Per collegarti hai bisogno del suo consenso. Il PROFESSORE si ferma un attimo, poi conclude in tono deciso e persuasivo… …La realtà che ci circonda è la proiezione della realtà che abbiamo dentro. Internet, letteralmente significa, “rete interna”. …E non è altro che un simbolo delle nostre potenzialità interiori. 39 - CASA DI LUI. BAGNO. INT/SERA Musica. Video-clip. Immagini alternate: LUI è in bagno, seduto sulla tazza e sta leggendo un libro intitolato “L’umanità di internet”

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40 - CASA DI LUI. SALONE. INT/SERA Musica. Video-clip. LUI è in piedi, immobile davanti al computer portatile spento: se lo guarda, gli gira intorno, lo studia, pensa, riflette. Poi, con fare mistico, accende il computer e osserva, come un bambino di fronte a un marziano, le procedure di avvio che man mano compaiono sullo schermo. LUI prende il cdROM che gli ha dato lo zio e lo inserisce nel computer: si tratta di un programma. La macchina avvia la procedura di caricamento; LUI osserva e aspetta in silenzio. La macchina ha terminato la procedura. LUI spinge un tasto e apre il programma: sullo schermo compare il breve filmato animato col nome e la presentazione del software: pusHEr 5.0 Subito dopo compare un’interfaccia simile a quella di altri programmi di grafica: c’è un grande spazio bianco circondato da piccole finestre con indicatori vari e al lato una finestra più grande con tutti gli strumenti grafici e di testo. La musica cresce d’intensità. LUI apre una casella di testo e scrive una frase nello spazio bianco: COME FUNZIONI? La telecamera va a stringere sullo schermo inquadrando la scritta in DETTAGLIO. Qualche istante di tensione musicale e poi… 41 - UNA LIBRERIA DEL CENTRO. EST/GIORNO LUI in libreria, sta rovistando nel reparto dei manuali per software. A un certo punto trova quello che cercava: la telecamera inquadra in dettaglio la copertina del libro… pusHEr 5.0 - CREARE ANIMAZIONI IN MODO SEMPLICE E INTUITIVO. AGGIUNGERE EFFETTI MULTIMEDIALI AI FILMATI. GESTIRE GLI OGGETTI E LE AZIONI

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42 - AMBIENTAZIONI VARIE. INT-EST/GIORNO In un video musicale vediamo le immagini di LUI che comincia a sperimentare il programma sul suo computer portatile in giro per la città in alcuni posti suggestivi: caffè, parchi, scorci, piazzette, sull’autobus… 43 - CASA DI LUI. INT/SERA Finalmente per LUI arriva il momento della creazione. LUI è a casa sua, in camera da letto, davanti al computer, come Neo in Matrix. DETTAGLIO del dito che preme il pulsante “INVIO” sulla tastiera. STACCO sul P.P. di LUI che rimane affascinato dalla “visione” del suo primo, straordinario filmato. Immagini flashate e confuse di una bellissima creatura femminile reale/virtuale che si anima… Miss Nomad. Ma, in quel momento, gli ritornano in mente le immagini e le parole dello ZIO: 44 - FLASHBACK ZIO Stai attento… Va trattata con giudizio. Ricorda: deve essere solo il mezzo, guai a te se la farai diventare il fine. …Rischieresti di infognarti. 45 - FLASHBACK – EX STUDIO LAMORTE. INT/GIORNO A LUI torna in mente anche l’immagine di GAE che gli conferisce “l’incarico”…

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GAE …Dovresti creare qualcosa che sappia risvegliare le persone in attesa… Ma che allo stesso tempo possa indicare la via a quelli che si sono persi. Una specie di segnale di luce, per capirci… Trova tu la forma e le modalità, l’importante è che il messaggio vada diretto al cuore. DISSOLVENZA 46 - STUDIO DELLA PSICOLOGA. INT/GIORNO LUI davanti alla PSICOLOGA… LUI La prima volta avevo sbagliato: mi ero identificato. La psyco lo interrompe… PSICOLOGA Che significa la prima volta? LUI Il primo film… Il primo amore… La prima vita… La PSICOLOGA lo guarda affascinata, LUI si ferma un istante, poi prosegue in maniera più profonda… …Finalmente avevo capito. La lezione era sempre la stessa: per portare a termine la missione dovevo imparare a distaccarmi.

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47 - CASA DI CARLO. INT/SERA Musica in sottofondo. Le immagini grafiche “meditative”, emesse del programma musicale del computer, si alternano a quelle dell’accogliente studio della casa di Carlo Crocella, un giovanilissimo professore e scrittore sulla sessantina, simpaticamente rassomigliante al Sai Baba, dove troviamo un piccolissimo gruppo di amici di varia età si che si prepara a una seduta di meditazione guidata col maestro… CARLO …Siedi in meditazione profonda. Come al solito, mettiti in una posizione di quiete e disidentificati dal corpo. Io non sono il mio corpo fisico: il mio corpo fisico è un dono di Dio, un “veicolo”, lo strumento essenziale per il compito affidatomi nel mondo materiale. E’ lo strumento con cui entro in comunione con l’incarnazione di Cristo (la via per realizzare il compito)… Ma io non sono il mio corpo fisico. Metti le tue emozioni in una posizione di quiete e disidentificati dalle emozioni. Io non sono le mie emozioni. La mia sfera emotiva è un dono di Dio, un veicolo, un livello di manifestazione del mio Spirito. E’ lo strumento ordinario in cui muovo I primi passi verso il mistero dell’amore divino… Ma io non sono le mie emozioni. Metti i tuoi pensieri in uno stato di quiete e disidentificati dai pensieri. Io non sono i miei pensieri. I miei pensieri, sono un dono di Dio, uno strumento essenziale per l’operare umano, sono un riflesso del Logos divino… Ma io non sono i miei pensieri. A questo punto puoi dire: Io sono. CARLO prosegue in un clima di concentrazione e rilassamento assoluto, intorno a lui le persone eseguono l’esercizio nelle loro rispettive posizioni respirando lentamente ad occhi chiusi… Dimentica il tuo corpo fisico. Osserva svanire le tue emozioni. Non dedicare attenzione ai tuoi pensieri. Lasciali sorgere e svanire, sempre più radi. Assumi la posizione dell’Osservatore: tu vedi passare i tuoi pensieri, ma non sei loro preda. …Non dare ad essi la tua energia. Adesso procediamo con l’esercizio vero e proprio… Una panoramica della stanza ci svela che alla seduta di meditazione partecipano anche LUI e il PRODUTTORE.

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48 - UNA STRADA. EST/NOTTE A fine serata LUI e il PRODUTTORE passeggiano insieme. Il PRODUTTORE sembra estasiato… LUI Bella esperienza, vero? Scommetto che ti ha “aperto”. PRODUTTORE (un po’ stralunato) Ma che mi hai fatto fare? …Mi sento tutto strano, rilassato, positivo… LUI (soddisfatto) Cominci a comprendere ora? PRODUTTORE (con enfasi) Si. Ora mi appare tutto più chiaro… Il PRODUTTORE rimane qualche lungo istante in silenzio, poi si ferma e si rivolge a LUI… PRODUTTORE Tranne una cosa. …Ma dove sono i cattivi? LUI (deluso) Allora non hai capito niente?! …I cattivi non esistono.

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LUI …Sono le proiezioni dei nostri blocchi, delle nostre paure, che dobbiamo imparare a rimuovere da soli. PRODUTTORE Questa cosa non mi va giù! Non può esistere un film che non abbia un problema da risolvere, un nemico da combattere, un conflitto da superare! LUI Ma certo che c’è il conflitto! …E’ interiore. PRODUTTORE (comincia ad alterarsi) Lui, per andare al cinema bisogna ‘uscire’, e tirare fuori i dindi… il PRODUTTORE fa il segno dei soldi con le dita. Poi cambia tono… (deciso) Voglio i cattivi! Altrimenti il film non si fa! LUI lo guarda sconsolato. DISSOLVENZA

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49 - DIVERSI AMBIENTI. INT-EST/GIORNO Musica. Videoclip. In città è in corso una delle frequenti retate dei TSO, le famigerate squadre di Polizia Mentale, con licenza di internamento… 1. Per strada: un AGENTE ferma un RAGAZZO e, dopo aver esibito il tesserino, se lo porta via… 2. Esterni vari: locali, club, piazze, biblioteche, caffè, ecc. La stessa cosa succede con altri individui “sospetti”, tutti prevalentemente giovani, artistoidi, un po’ troppo “estrosi”… 3. IACO, insieme a un altro agente suona alla porta di un appartamento… IACO TSO, dobbiamo fare un accertamento… le persone all’interno della casa, impaurite, si “premuniscono”… Un ragazzo si fionda davanti alla T.V. con il telecomando in mano… Un altro ragazzo risponde mentre sistema le scatole degli psicofarmaci in bella vista sul tavolo… RAGAZZO Arrivo.. Nella casa c’è anche una RAGAZZA, che esce in fretta dalla sua stanza e si catapulta sul divano a vedere il telegiornale che sta comunicando le solite notizie ansiogeno-catastrofiche: guerre, guerriglie, stragi, serial killer, incidenti mortali, terremoti, ecc. Il ragazzo apre la porta e IACO e il suo assistente entrano in casa a controllare la situazione… IACO Posso vedere i vostri codici?

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Le persone mostrano le loro tessere di riconoscimento; l’agente controlla la validità delle cards inserendole in un piccolo computerino palmare. Intanto l’agente controlla nelle stanze dell’appartamento e trova due ragazzi che giocano a un videogioco “sparatutto”, poi ritorna dal capo in salone… 2° AGENTE Tutto a posto, non ci sono tracce di droghe leggere, né di libri spirituali… I ragazzi sono on-line. 50 - TELE.TRIBUNALE GIUDIZIARIO. INT/GIORNO In un claustrofobico e asettico ambiente, uno schermo gigante tramette l’immagine di un giudice donna che attraverso una telecamera comunica in tempo reale gli esiti dei “processi istantanei”, un nuovo ed efficace strumento giudiziario che permette al Governo di sveltire le procedure di pulizia mentale. La particolarità della Democrazia Dittatoriale è che i poteri legislativi, giudiziari ed esecutivi non sono più separati, ma accorpati e detenuti da un solo soggetto: il Governo. Per la cronaca: se un individuo risulta positivo a un accertamento dei TSO, viene giudicato “in istantanea”, e “trattato” secondo la legge. Tecnicamente queste persone vengono definite off-line; in gergo comune, si chiamano “scollegati”… GIUDICE DONNA (nello schermo) L’accertamento RN 12.4.69 21.3.13 è terminato. …Procedere con l’accertamento AF 14.6.70 21.3.13 Un agente del TSO accompagna fuori il neo-condannato, mentre un altro agente introduce in sala un GIOVANE per fargli ascoltare la sentenza... L’imputato è sempre inquadrato da dietro e non riusciamo a capire chi è…

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GIUDICE DONNA (legge la sentenza) Dalle registrazioni effettuate risulta che l’accertato ha usato in contesti non autorizzati le seguenti espressioni: energia, esseri di luce, passaggio di dimensione, fede, paradiso in terra… Quindi, in osservazione delle norme di legge, viene applicata la procedura del “Trattamento Sanitario Obbligatorio”, che prevede il ricovero coatto dell’accertato nelle apposite strutture riabilitative, dove verrà sottoposto alla somministrazione di psicofarmaci per una durata non inferiore a 14 mesi. In base alla suddetta procedura, al termine del trattamento, l’accertato verrà reintegrato nel Sistema munito del “Codice Seriale di Normalizzazione”, titolo che servirà a favorire la sua assunzione come impiegato full-time presso le strutture operative della privata amministrazione. L’accertamento AF 14.6.70 21.3.13 è concluso.… Procedere con l’accertamento LB 21.7.71 21.3.13 DISSOLVENZA 51 - CORRIERE ESPRESSO LENTI. EST/GIORNO Fuori piove. LUI, LELLO e FOCA stanno chiacchierando sotto al cornicione in attesa di ricevere gli ordini di consegna… FOCA (a Lello) …Non ci credo. …Ti sei fatto arrestare a Parigi?! LELLO annuisce… LELLO …Ti dico di si!

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FOCA Perché, che hai fatto? LELLO …Ho legato il motorino alla Torre Eiffel. FOCA scoppia a ridere con un’espressione comica… LELLO (grottescamente risentito) Non ci credi? Oh, c’avevo un appuntamento lì, sulla spianata del Trocadero, non c’era un posto per parcheggiare il motorino… Io stavo in ritardo, c’avevo una punta con una pischella, e non me n’è fregato niente: ho preso la catena e lo legato lì a un ferro. …Poi però, quando sono tornato a prenderlo i ferri me li hanno fatti vedere a me! FOCA Te sei un pazzo! LELLO …Ti giuro, lì per lì non c’ho proprio pensato che era la Torre Eiffel. …Pensa quanto stavo parigino! Un istante dopo dall’ufficio esce il SIGNOR LENTI e consegna il foglietto della consegna a LUI… SIGNOR LENTI (a LUI) Vai… Via delle Convertite. LUI prende il foglietto e corre via a piedi…

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SIGNOR LENTI (da lontano) Ma dove vai a piedi? Che fine ha fatto il tuo motorino? LUI (mentre corre via) Me l’hanno sequestrato gli ausiliari. 56 - AUTOBUS. INT/GIORNO LUI è sull’autobus, con il plico in mano. Dopo qualche istante riceve una telefonata… VOCE FEMMINILE/OFF Buongiorno, sono Leila, della Telephon Service… LUI Buongiorno Leila, come va? LEILA/OFF (imbarazzata) Non c’è male, grazie. …Mi scusi, la informo che lei, dopo un’accurata ricerca, è risultato uno dei dieci migliori fruitori del nostro servizio di telefonia mobile e quindi ha vinto l’attivazione gratuita del servizio “felice e informato”, che consiste in un pacchetto di 30 sms al giorno che le verranno recapitati gratuitamente sul suo telefonino per informarla in tempo reale su quello che succede nel mondo. Deve solo scegliere gli argomenti che le interessano… E’ pronto a prendere nota?

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LUI (tra lo scazzato e il divertito) Si… sono pronto. LEILA/OFF Allora, le opzioni sono: - “cataclismi, terremoti e calamità naturali” - “guerre, guerriglie, stragi e attentati” - “omicidi, infanticidi e delitti cruenti” - “novità in tavola e arte culinaria” quale sceglie? LUI …“Felice e informato”, eh? LEILA/OFF Esatto. LUI Leila, abiti a Roma? LEILA/OFF (perplessa) Si… Perché. LUI Che fai stasera?

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57 - UN SUGGESTIVO CAFFE’ – SALA DA THE’. INT/POMERIGGIO LUI e LEILA sono seduti, uno di fronte all’altra in un tavolino della sala e stanno bevendo del thè. LUI, di tanto in tanto, intinge dei biscottini al cioccolato… LUI …Io non ricarico il mio telefonino dal 2003. Adesso spiegami, come faccio secondo te ad essere risultato il miglior cliente della Telephon Service? LEILA Non lo so. …Non mi è dato di saperlo. LUI Non ti è dato di saperlo… Che dolce che sei… LUI E… Posso sapere cosa è ti è dato di sapere? LEILA Parli del lavoro? LUI No, della tua vita privata. La ragazza ha come ha un attimo di blocco, poi risponde imbarazzata… LEILA Io devo solo pensare a lavorare…

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LUI …Per? LEILA Per guadagnare… LUI …Per? LEILA Per mantenermi… LUI Leila… Che intendi per mantenerti? LEILA Pagare le rate del mutuo della casa, pagare le rate della macchina, pagare l’assicurazione, pagare le tasse, le ricariche del telefono, gli psicofarmaci, gli abbonamenti ai canali pubblicitari… LUI (la interrompe) Okkei, okkei, basta… Ho capito. Lui rimane qualche istante in silenzio a guardare la ragazza, poi le chiede… …Ma a che serve tutto questo? Leila ci pensa su per un po’, forse non l’aveva mai fatto… LEILA A che serve?

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LEILA …Non lo so. LUI guarda LEILA intensamente negli occhi, poi si manifesta… LUI Leila, ti avverto che mi sto innamorando di te… 58 - SPIAGGIA. EST/GIORNO Il PROF. GURU continua le sue lezioni sulla spiaggia… GURU Il nostro problema più grande? …Il tempo. Abbiamo confuso il tempo con “la misurazione del tempo”. Il tempo non è la sua misurazione! C’è il nostro tempo, quello biologico e c’è il tempo misurato, cronologico, quello che serve solo ed esclusivamente per gestire le nostre relazioni con l’esterno. Le nostre relazioni interne hanno un tempo tutto loro, e devono essere rispettate, altrimenti andiamo tutti fuori sync. 59 - SPIAGGIA IN RIVA AL MARE. EST/CREPUSCOLO Contemporaneamente, su un altro litorale, LUI e LEILA stanno sdraiati sulla spiaggia davanti a uno splendido tramonto.

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LUI tira fuori dalla sua borsa una bottiglia di vino, poi si rivolge pacatamente alla ragazza scandendo bene le parole, come se lei fosse una piccola scolara… LUI Questa è una bottiglia di vino… Poi tira fuori un apribottiglia… Questo è un apribottiglia… …L’apribottiglia serve ad aprire la bottiglia di vino. Da solo, senza la bottiglia di vino, non servirebbe a niente… Non avrebbe ragione di esistere. …Non avrebbe vita. LUI apre la bottiglia e prosegue la frase… L’apribottiglia ha un senso finchè rimane un mezzo… Versa il vino in due calici che tira fuori dalla sua borsa. I due brindano toccando i calici e proprio in quel momento LUI finisce il concetto… …Che serve a fare questo. dopo aver sorseggiato il vino, LUI guarda verso l’orizzonte e rimane in silenzio qualche istante, dopodichè si rivolge a la ragazza, che è bellissima… Questo è un tramonto. LEILA guarda il tramonto, poi LUI avvicina le sue labbra a quelle di lei e le sussurra… …E serve a fare questo.

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I due si scambiano lungo e intenso bacio, alla fine del quale lei, improvvisamente, cambia aspetto ed espressione diventando più umana, naturale, come se fosse stata “risvegliata”… Passa qualche istante LEILA cambia ancora espressione mostrandosi leggermente preoccupata per il futuro… LEILA E adesso che faccio? LUI Spegni il telefonino e abbi fede. 60 - AUTOMOBILE. INT-EST/SERA La macchina di LUI percorre una strada marittima per fare ritorno in città. Udiamo le VOCI FUORI CAMPO dei due ragazzi… LUI/OFF Sei sicura di non avere nessun’altra alternativa? LEILA/OFF Bè, potrei rimettermi a lavorare con i miei… LUI/OFF Che fanno i tuoi? LEILA/OFF Hanno un negozio di mobili artigianali al centro.

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STACCHIAMO all’interno della macchina: LUI ferma improvvisamente l’auto, poi si volta verso la ragazza e la guarda con stupore… LUI Leila… Tu sei una ragazza fortunata! Devi iniziare a valorizzare quello che hai. …Ma che altro devi cercare. A parte l’Amore? 61 - SALA MULTIMEDIALE DELL’”E.C.”. INT/SERA Sullo schermo di un terminale viene visualizzata una segnalazione. Un’OPERATRICE si rivolge al suo superiore… OPERATRICE Ne abbiamo perso un altro… 62 - QUARTIER GENERAL E.C.. INT/SERA JACO è davanti a DAIMON, a rapporto… DAIMON Allora? Hai scoperto qualcosa? JACO …”Nomadtv: advertising heART network”. Il nome è un gioco di codici che potrebbe svelare diversi significati. In ogni caso il termine nomad allude al concetto di nomadismo, inteso come migrazione sia fisica che mentale,

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che secondo loro, avverrebbe per mezzo …Dell’arte. Una specie di trip creativo… DAIMON (contrariato) Sono artisti?! JACO (annuisce) …Già, ma di una razza molto particolare. Vivono alla giornata, senza programmi, e senza scadenze, conoscono le tecnologie, ma le usano solo per creare. Cambiano spesso lavoro e non hanno punti di ritrovo, nè frequentazioni fisse, si incontrano casualmente in luoghi e circostanze imprevedibili, senza darsi mai appuntamento… DAIMON Stai dicendo che non abbiamo prove per incastrarli? JACO (scuote il capo) Non possiamo registrarli: sono scollegati. Entrano nel sistema solo per prendere le informazioni che gli servono, poi escono senza lasciare traccia. DAIMON Ma come fanno a comunicare? JACO Non lo so, non siamo ancora riusciti a capirlo.. DAIMON (si spazientisce) Be cerca di scoprirlo!

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DAIMON Escogita un modo, inventati qualcosa… Dobbiamo fermarli! Ci sarà un modo per rimetterli a dormire?! 63 - NEGOZIO DI MOBILI ARTIGIANALI. INT/NOTTE Immagini varie: traffico metropolitano, frenesia, ecc. Sottofondo musicale. E’ notte, siamo dentro al negozio dei genitori di Leila. MEZZO PRIMO PIANO di LEILA con lo sguardo fisso davanti a lei: dietro la sua testa si intravede LUI che sta dentro a un letto matrimoniale in esposizione e la sta guardando. Udiamo le loro VOCI FUORI CAMPO, come fossero pensieri… LEILA/OFF Perché proprio io? SOGGETTIVA di LUI che, da dentro al letto, guarda lei di spalle: è nuda, ha indosso solo un perizoma e sta di fronte alla vetrina interna del suo negozio di camere da letto: la luce è spenta, la gente che passa in strada non può vedere né lei né LUI, ma loro si: è un vero spettacolo… Lo “spettacolo della vita”. LUI/OFF (le risponde) Sei capitata… SOGGETTIVA di LUI: LEILA, inquadrata di spalle, si gira mostrando frontalmente il suo corpo perfetto: alta, magra, un seno scolpito ad arte. Ancora le loro voci-pensieri FUORI CAMPO…

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LEILA/OFF Si ma perché ti sei fatto capitare proprio una… Come me? LUI/OFF (inquadrato in P.P.) Meglio un robottino col cuore, che un’anima gemella con le paranoie. LEILA entra dentro al letto con LUI. In quel momento la telecamera ritorna ad inquadrare la vetrina dall’interno verso l’esterno, con “il film” della gente e delle macchine che passano per la strada. DISSOLVENZA 64 - CASA DI GEA. INT/SERA PRIMO PIANO di CHECCO, il ragazzo del supermercato di quartiere, che dà una lunga tirata di canna, dopodiché sentenzia gravemente… CHECCO Ci siamo lasciati.… Non si sa perché. 65 - SPIAGGIA. EST/GIORNO Il PROF. GURU ci parla della “mistica del pusher”…

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PROF. GURU Il problema è cambiare la visuale… Mettersi sempre dall’altra parte. E… Dare. Fateci caso, tutti quelli che “danno” sono posti sempre in una posizione, privilegiata, rialzata. Guarda gli attori a teatro: sono sul palcoscenico. Lo stesso vale per i pittori: i loro quadri sono posizionati in alto, rispetto al nostro sguardo. Al cinema, i personaggi proiettati su un grande schermo, appaiono più grandi, e le loro azioni assurgono a miti. Tutte queste persone ti stanno dando qualcosa. Ora, osservate bene… Nella vita quotidiana, questo ruolo lo ha chi dà, perché è posto automaticamente in una condizione superiore… I discepoli ascoltano… Guru prosegue… Il barman, per esempio, sta dietro a un bancone, e il bancone è rialzato; per te che stai sotto e che chiedi da bere il barman è un idolo, un eroe, perché ti sta dando qualcosa. Questo meccanismo funziona solo se quello che uno da è qualcosa di veramente indispensabile, in un certo senso, di naturale: bere, mangiare, viaggiare, giocare, divertire… Amare. Questi sono pusher. Quelli che ti danno qualcosa. Qualcosa di cui tu hai veramente bisogno… 66 – TITOLO puSHEr 67 - CASA DI GEA. INT-EST/GIORNO Suonano alla porta. GEA va ad aprire e si trova davanti LORENZO, il suo famigerato ex, meglio conosciuto come “il bastardo”. GEA rimane di stucco, beotamente immobile per qualche istante, poi rientra in lei…

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GEA Mbè? LORENZO (sulla soglia) Quando sono andato via da qui... GEA (lo interrompe in malo modo) …Vuoi dire quando ti ho cacciato da casa mia?! LORENZO Va bene quello che è… Comunque, in quella circostanza, non ho preso tutta la mia roba... GEA (dura) Mi dispiace, ma qui di tuo non c’è più niente, neanche il ricordo! LORENZO (insiste) Si invece, sono sicuro di aver lasciato qualcosa. GEA (sempre più dura) …Ti conviene cercare nelle discariche della nettezza urbana perchè tutto quello che ho trovato l’ho buttato nei secchioni dell’immondizia. LORENZO sospira, poi, finalmente, procede alla “rivelazione”…

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LORENZO E va bene… Ho nascosto una palla nell’armadio, posso riaverla? GEA spalanca gli occhi, incredula… GEA Che cosa???!!! Vuoi dire una palla di fumo? LORENZO No, una palla di pelle di pollo... Dai, fammi entrare che mi serve. GEA (minacciosamente incazzata) Senti, brutto figlio di puttana, tu non entri da nessuna parte! Sei proprio un bastardo! Come cazzo ti sei permesso di nascondere il fumo a casa mia?! Eh? LORENZO Senti io vivevo qua, te lo sei dimenticato? Dove cazzo lo dovevo tenere?! GEA Dove lo dovevi tenere???? …A casa di tutte quelle troie che sei scopato! LORENZO Te stai fuori di testa, mi sa che ti ho fatto fare troppe canne! GEA Maledetto schifoso che non sei altro, vattene via! Ti avevo detto di non farti più vedere!

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LORENZO Ho bisogno di quel fumo, me lo puoi dare per favore? GEA No! Ti ho già detto che qui non c’è più niente che appartiene a te. Ho buttato tutto lo vuoi capire! LORENZO Gea, te lo dico, se non me lo dai sono cazzi tuoi! GEA E che fai? Mi meni? Eh? Oppure mi denunci?! …Ecco bravo, denunciami se c’hai il coraggio! Lo sai che ti dico? …Che se non sparisci immediatamente dalla mia vita ti denuncio io! LORENZO Questa me la paghi! LORENZO se ne va. GEA chiude la porta. Poi, subito dopo, va a vedere nell’armadio e, cerca che ti ricerca… Trova la palla di fumo. 68 - SUPERMERCATO DEL QUARTIERE. INT/GIORNO GEA sta facendo la spesa dentro al supermercato del suo quartiere. È felice, rilassata e sta prendendo un sacco di roba. Alla fine passa alla cassa, dove c’è il suo amico CHECCO (il ragazzo della scena 64) che non le fa pagare niente. I due si salutano con un sorriso di complicità.

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69 - CASA DI GEA - CAMERA DA LETTO. INT/SERA Ritroviamo CHECCO in camera di GEA, inquadrato in M.P.P. mentre dà una lunga e piacevole tirata di canna. In sottofondo una calda musica chill-out… CHECCO Io non capisco che cosa sia successo… …E il bello è che non lo sa nemmeno lei. GEA Da quant’è che stavate insieme? CHECCO Cinque anni… Ma era una vita che stavamo in crisi. Forse eravamo arrivati anche noi al punto di rottura. …Il momento in cui devi decidere: o ti lasci o ti sposi. GEA Questa l’ho già sentita… CHECCO Anch’io… lo stesso vele per “ci siamo presi una pausa di riflessione”. …Sono frasi che quando te le dicono gli altri ti fanno ridere; lì per lì pensi: poveracci, questi stanno proprio alla frutta! …Poi però arriva il momento che ti tocca pure a te, e ti senti un coglione… E’ incredibile… Non riesci a credere che, anche tu, sei un coglione.

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70 - BISTRO’ . INT/GIORNO Gea sta bevendo un the, seduta a un tavolino di un bistrò del suo quartiere. Sta scrivendo degli appunti su un blocco… MIRKO, il ragazzo del bistrò si rivolge a lei… MIRKO Che scrivi un romanzo? GEA No, solo la mia tesi di laurea. MIRKO Tu che studi? GEA Psicologia infantile. Il ragazzo, dopo una breve pausa di riflessione, si rivolge nuovamente a GEA… MIRKO …Senti, stasera passo un po’ prima, ti va bene? GEA sorride e annuisce. 71 - CASA DI GEA – CAMERA DA LETTO. INT/SERA Musica in sottofondo. Ritroviamo Mirko, inquadrato in M.P.P.: sta fumando anch’egli una canna, e, con l’occasione, si confida con GEA…

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MIRKO La mia ragazza sta fuori di testa. …Ti giuro io non la riconosco più! Dà una lunga tirata di canna, poi prosegue con calma nell’esposizione dei fatti… Prima si lamenta del fatto che non la ami perché non le dedichi tutto il tuo tempo.… Poi, quando le dedichi tutto il tempo e ti annulli per lei, ti dice che sei troppo appiccicoso e ti accanna perché ha bisogno della sua sua libertà.… Prima ti dice che vorrebbe scappare da questo mondo e andare a vivere su un’isola deserta mangiando pesce e noci di cocco.… Poi, quando tu decidi di mollare tutto e inizi a farci un pensierino, lei ti rinfaccia che sei un fallito e ti lascia perché non le dai più sicurezza. …Prima vuole andare a convivere per dare una serietà al rapporto… Poi quando ti sei fatto un culo così per emanciparti e trovare una casetta, lei ci ripensa e ti accanna dicendoti che non è ancora pronta per una convivenza stabile. I due rimangono qualche istante in silenzio, poi GEA interviene… GEA Basta così? Il ragazzo ci pensa un po’ su, poi risponde sconsolato… MIRKO …Prima facevamo tanto l’amore, e adesso non lo facciamo più.

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72 - SCUOLA DI DANZA. INT/GIORNO GEA, alla fine della lezione di danza va a salutare il suo insegnante, MARCEL, che sta raccogliendo i soldi dalle altre ragazze. Anche in questa circostanza GEA non paga, ma si scambia con il ragazzo uno sguardo sorridente e complice. 78 - SCENA - CASA DI GEA – CAMERA DA LETTO. INT/SERA Davanti a GEA c’è proprio MARCEL, l’insegnante di danza, anch’egli convenuto per il “fumo”. I due stanno parlando… GEA …Che c’è che non va tra voi? Dà una tirata e confessa… Che ti devo dire… Quello che ci dovevamo dare ce lo siamo dati, fino in fondo. Oggi si corre molto, si bruciano le tappe. I miei tre anni di rapporto con lei equivalgono ai quindici dei miei genitori e ai venticinque dei miei nonni. Abbiamo fatto tutto: gli innamorati, i conviventi, gli sposati, i separati in casa, i divorziati… Forse un giorno rimarremo amici, chi lo sà…… 79 - CASA DI GEA. INT/SERA In questa scena tutti e tre i ragazzi (CHECCO, MIRKO e MARCEL) sono di fronte a GEA, in attesa del suo prezioso consulto… CHECCO Senti Gea, noi siamo molto confusi riguardo all’universo femminile…

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CHECCO Ora, tu sei una donna… GEA (ironica) …Fino a prova contraria. CHECCO Ecco, noi vorremmo sapere… Che vogliono le donne in questo momento? A noi, onestamente, sembra che state tutte fuori di testa… GEA, che fino a quel momento aveva ascoltato tutti molto attentamente (senza fumare), ora si accende una sigaretta e prova a fotografare la situazione… GEA Io credo che sia un momento di crisi generalizzato… È vero che adesso siamo molto confuse, ma questo è un momento funzionale… Stiamo rimettendo tutto in discussione, proprio noi, che notoriamente siamo la parte più concreta della coppia. …Rappresentiamo il simbolo di un sistema di cose che sta cambiando. Per noi è molto più difficile… Distaccarci dall’aspetto terreno… Raggiungere una serenità totale che non si basi più sulle sicurezze esterne, sugli schemi familiari, sui conformismi… Ma sulla nostra interiorità. STACCO su tutti e tre i personaggi muti ad ascoltarla. Poi uno dei tre, interrompe il silenzio… MIRKO Si, ma che vuole esattamente la donna in questo momento? GEA ci pensa un attimo su, poi, dà una tirata di sigaretta… Marcel insiste…

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MARCEL La coppia classica? La condivisione della vita in due? I figli? Che fine hanno fatto? GEA (perentoria) Mi dispiace ragazzi, ma il fumo è finito. Quella che vi siete appena fumati era l’ultima canna. …Adesso dovete andare avanti da soli. …Come d’accordo, continuerò ad usufruire dei servizi da voi offerti, fino alla totale copertura del valore… MARCEL Dicci almeno che ne pensi del matrimonio! 80 - MERCATO RIONALE. EST/GIORNO LUI e GEA stanno facendo la spesa al mercato rionale. Passeggiano tra i vari banchi di frutta e verdura confrontando i prezzi… LUI Madonna, che prezzi! Nella prossima vita voglio fare l’ortolano! Ricordamelo se ci incontriamo… I due si fermano davanti a un banco, LUI inizia a riempire una busta di verdure varie… GEA Io non capisco… Che senso ha andare alla rimpatriata delle coppie se non state più insieme?

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LUI …Abbiamo seguito un corso prematrimoniale. Non per sposarci. …Per vedere di che si trattava. L’abbiamo capito, ci siamo lasciati, e adesso andiamo là per ringraziare quelle persone. …E per salutare gli sposini. Che c’è di male? Non è che sei gelosa per caso? GEA Non c’è niente di male… E non sono gelosa. …È solo che trovo questo riappacificamento una cosa inutile. LUI Io invece la trovo divertente. La sai una cosa Gea? Anche tu eri più divertente, una volta… E più positiva! Io la farei finita con questa storia della donna vittima che ha preso la mazzata dall’uomo sbagliato e non si riprende più… Che ne dici? LUI da la busta con la roba alla FRUTTIVENDOLA, che la pesa… Quant’è? FRUTTIVENDOLA Sono nove euro, tesoro bello! GEA si rivolge alla FRUTTIVENDOLA, una signora romana sulla settantina, supersaggia… GEA Mi scusi… Che cos’è per lei l’amore? Dico l’amore tra due persone? …Che cacchio mi rappresenta?

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La pittoresca signora si avvicina ai due ragazzi e gli rivela la sua verità, a mò di oracolo romanesco… FRUTTIVENDOLA (affettuosa) Belli de nonna… L’amore vero non è altro che il passaggio dello Spirito Santo… Che per poter fluire in tutte le cose deve necessariamente attraversarle una a una. E’ questione di un attimo. …O di un’eternità. LUI e GEA rimangono muti. DISSOLVENZA 81 - PARROCCHIA - INCONTRO POST-MATRIMONIALE. INT/GIORNO Il parroco PADRE CRISTIANO, inquadrato in PRIMO PIANO, sta parlando della coppia, del matrimonio, dell’amore, della famiglia, ecc. Come se si stesse rivolgendo a più coppie. La famiglia per PADRE CRISTIANO non è altro che la condivisione di una nuova serenità interiore personale che può essere utilizzata anche e soprattutto al di fuori della coppia per sostenere gli altri nei momenti di difficoltà… PADRE CRISTIANO Il matrimonio religioso non è che un simbolo di tutto ciò… Alla fine del sermone stacchiamo sul TOTALE dell’ampia sala e scopriamo che all’incontro sono presenti solo LUI e CECILE, che ascoltano interessati, (ma in realtà non stanno più insieme).

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82 - RISTORANTE. INT/SERA A fine serata la “coppia” cena insieme dopo tanto tempo in un suggestivo e romantico ristorantino. LUI e CECILE sembrano perfetti: parlano dei loro progetti personali di lavoro e di vita, in un tono sereno e rilassato, privo di astio, come se non si fossero mai lasciati del tutto. A un certo punto CECILE fa una proposta a LUI… CECILE …Io sarei pronta a ritornare con te, sicuramente in una forma diversa, più evoluta. Però, ci terrei tanto che tu facessi una cosa… LUI Cosa? CECILE Vorrei che facessi un colloquio con uno psicologo. LUI (leggermente risentito) Ci risiamo… LUI fa un lungo sospiro e prosegue… LUI Cecile, per il tuo bene farei qualunque cosa… Però da uno psicologo proprio no! Poi sorride… …Semmai da una psicologa.

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DISSOLVENZA 83 - STUDIO DELLA PSICOLOGA. INT/GIORNO LUI è davanti alla PSICOLOGA… LUI Il mondo è esattamente come lo vogliamo percepire noi.… Se nella nostra percezione del mondo prevalgono le cose negative su quelle positive, vuol dire che c’è qualcosa in noi che ancora non va, e quello che percepiamo non è che una proiezione di queste lacune. Ridimensionare il male e prendere in considerazione solo le cose belle della vita sarebbe un atteggiamento nobile e costruttivo. …Quando stiamo bene noi, interiormente, ci accorgiamo automaticamente che tutto va bene e che le cose brutte che succedono hanno un loro scopo ben preciso, che a volte noi ignoriamo. …Vedere il mondo con gli occhi dell’Amore significa essere sereni. Ma comporta anche un impegno costante nel migliorare il nostro lavoro di comprensione e di comunicazione. Per questo è importante purificarsi da tutte le fonti di trasmissione artificiale che ci impediscono di percepire nella sola e unica maniera sana e veritiera. PSICOLOGA Sarebbe? LUI L’intuizione. …L’intuizione è il linguaggio di Dio. Dall’intuizione nascono le opere che sono i segni concreti e tangibili della sua presenza. DISSOLVENZA

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84 - CORRIERE ESPRESSO LENTI. EST/GIORNO Conversazione surreale dei due pony express fuori dall’ufficio… FOCA Certo che gli Egizi avevano capito tutto… Non si sa che fine hanno fatto… Sono spariti così, nel nulla. LELLO Hanno fatto la fine che faremo noi. Fra centomila anni Roma sarà un sasso… Dentro a un museo. …La gente s’accalcherà per vederlo stò sasso. FOCA …Che poi il sasso se lo giri, lo sai dietro che ci sta? …Un lupetto giallorosso piccolo così. LELLO Nooo… Non hai capito! …La foto di Totti! 85 - CORRIERE ESPRESSO LENTI. INT/GIORNO Intanto, dentro l’ufficio, LUI sta parlando con il SIGNOR LENTI… LUI …La ringrazio infinitamente per l’aiuto che mi ha dato in questi mesi. Ma adesso credo di essere pronto per portare a termine il mio progetto.

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SIGNOR LENTI Bene, questa sì che è una bella notizia… Ognuno deve seguire la propria strada. Sono sicuro che riuscirai nelle cose in cui credi. …Noi comunque siamo sempre qua, se dovessi aver bisogno di qualcosa, non farti problemi… LUI e il SIGNOR LENTI si stringono la mano. 86 - STUDIO DEL PRODUTTORE. INT/GIORNO LUI è seduto davanti al PRODUTTORE, che gli legge un pezzo di sceneggiatura: PRODUTTORE “JACO va in cerca di LUI e dei suoi compagni alle inaugurazioni delle mostre, quelle un po’ più convenzionali, concettuali, leccate, spesso asettiche, frequentate da critici, curatori, collezionisti, galleristi e altri personaggi più o meno surreali che gravitano nel “sistema” dell’arte contemporanea. Ma loro non sono là..” poi si rivolge a LUI in tono curioso… ..E dove sono? Qui non c’è scritto? LUI …Te l’ho detto. Lui frequenta VERI artisti. E i veri artisti quando vogliono sanno essere invisibili. il produttore si altera…

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PRODUTTORE Quando fai così mi fai incazzare… Mi stai dicendo che stiamo facendo un film, che parla di persone… Che non si vedono nel film. Ti rendi conto? LUI Tranquillo… Loro non sono così importanti. E’ il loro progetto quello che conta. il produttore resta immobile con uno sguardo tra il contrariato e l’inebetito. STACCO 87 – TITOLO heART JOYnt 88 - AMBIENTAZIONI VARIE. DISSOLVENZA 89 - UN CAFFE’ DEL CENTRO. EST/SERA LUI è seduto a un tavolino all’aperto di un caffè del centro. Davanti a se ha il suo computer portatile aperto e sta “animando“ MISS NOMAD (una sorta di testimonial virtuale) con il suo nuovo programma PUSHER. Dal tavolino accanto una ragazza sotto la trentina, mora e attraente, nota la scena…

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LEI Sei un “pusher”? LUI (piacevolmente sorpreso) Non mi dire che lo conosci? LEI Più o meno… LUI annuisce in tono di approvazione… LUI (entusiasta) È la creazione fatta programma… Chi l’ha inventato è un Dio! Ci puoi animare di tutto: musica, immagini, scritte, simboli… Perfino gli esseri umani! LEI Dai fammi vedere qualcosa! LUI (ironico) Qui? …davanti a tutti??!! Questa è roba che scotta… I due sorridono, poi LUI fa partire un filmato. La ragazza rimane colpita dallo straordinario impatto emozionale e comunicativo dell’opera… LEI Che cos’è?

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LUI E un po’ difficile definirlo, tecnicamente si chiama multimediaLive. In sostanza si tratta di un progetto che comincia virtualmente, attraverso il web, e prosegue nella realtà seguendo un percorso ben preciso… LEI Pas mal! LUI Ma dietro c’è qualcosa di più grosso… LEI (s’incuriosisce) Si eh? Non so perché, ma questa cosa mi eccita… …Senti, io scrivo di arte digitale su una rivista online. Mi piacerebbe approfondire il discorso, e magari scrivere un pezzo su questo progetto… Ti andrebbe di incontrarci in privato? LUI Certo. Non vedo l’ora… …Ma tu chi sei? LEI Mi chiamo Marla. …Sono una critica d’arte. …Ma spesso mi capita di trasformarmi in… Curatrice.

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90 - SCENA - CASA DI LUI. INT/SERA MARLA va a casa di LUI. Durante la serata i due cenano, bevono vino e ascoltano musica. L’atmosfera naturalmente si scalda e a un certo punto la curatrice esprime il desiderio di vedere l’artista all’opera… MARLA Perchè non mi mostri che cosa intendi per “arte sacra multimediale”? Ma proprio nel momento in cui LUI sta per iniziare la “performance”, stacchiamo. 91 - SPIAGGIA. EST/GIORNO Ritroviamo il PROF. GURU con i ragazzi in riva al mare, stavolta alle prese con una importante ed esplicativa citazione che legge da un libto… PROF. GURU “Il divino, obietta l’iconoclasta, è indescrivibile; è per questo che ogni sua immagine non può che essere “pseudo” e non “homo”, menzognera e non somigliante. Spirituale e invisibile sarebbero allora sinonimi. E’ questa coppia immemorabile che il cristianesimo spezza, rivoluzione nella Rivelazione. Ecco che la materia dà il cambio alle energie divine invece di sbarrarle. Lungi dal doversene distaccare, la liberazione dell’anima passa per il corpo, la sua antica tomba, e per corpi del corpo che sono le immagini santificanti e vivificanti del Salvatore. L’esteriore è anche l’interiore. Rovesciamento del “corpo spirituale”. Redenzione del vergognoso: il ventre è ciò che serve a cantare, la gola a parlare, e l’alito di Dio passa per la mia bocca. Non c’è più incompatibilità tra il godimento del sensibile e l’ascesi della salvezza. Nessuna gloria è vanagloria, si può accedere all’invisibile tramite i nostri occhi di carne, la salvezza si gioca direttamente nella storia.

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PROF. GURU Il dono che ha il cattolico per la militanza fa tutt’uno con il suo dono per le immagini, la loro fabbricazione e la loro comprensione. La riabilitazione della carne fonda un attivismo senza tregua nè sponde.” poi il prof. chiude il libro e cita la fonte… Regis Debray, “Vita e morte dell’immagine” I discepoli ascoltano interessati. 92 - CASA DI LUI. CAMERA DA LETTO. INT/SERA LUI e MARLA sono sul letto e stanno parlando… MARLA (entusiasta e appagata) …Sei un vero artista. Hai un talento smisurato! Lui ascolta. La ragazza incalza… Lo sai che ti dico? …Dovresti fare una mostra! LUI (ironico) Sei sicura che non saresti gelosa?

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MARLA No… Ci sono cose che non possono essere possedute, perché appartengono a tutti. LUI (scherza) Vuoi dire che sono una specie di patrimonio dell’umanità? MARLA Non tu. Il tuo… Amore. DISSOLVENZA 93 - BASILICA. EST-INT/GIORNO LUI passando per una via del centro, viene colpito dall’architettura di una meravigliosa basilica. Un attimo dopo lo ritroviamo all’interno dell’edificio mentre sta parlando con Giorgio, un organizzatore dei concerti di Opera lirica che si tengono abitualmente nella chiesa… LUI …Sto cercando un posto per fare una performance di arte contemporanea, e ho pensato che questa chiesa sia il posto migliore. GIORGIO Bisognerà parlare col reverendo… Allora, in che consiste questa performance? LUI Tecnicamente si può definire un evento multimediale “umanamente” interattivo, concepito per trasmettere e condividere certi valori.

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GIORGIO (non capisce) Capisco… Ma di che parla esattamente? LUI sospira e s’illumina nel dare la risposta… LUI Di una rivelazione. DISSOLVENZA 94 - AMBIENTI VARI. INT-EST/GIORNO Musica. Video-clip. In un MONTAGGIO ALTERNATO, vediamo le immagini di LUI che va a trovare alcuni suoi amici artisti: Tommy, che sta allestendo in un teatro l’illuminazione per uno spettacolo, Emilio, il dj-breaker-cantante che lavora come barman in un locale del Centro, Andrè, un ventenne pittore e musicista che sta registrando il suo nuovo disco in una saletta di registrazione, e altri ancora… A tutti LUI dà i flyers a forma di occhio con l’indicazione della data e il posto dell’ “evento”... DISSOLVENZA IN NERO

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95 - STUDIO DELLA PSICOLOGA. INT/GIORNO LUI è davanti alla PSICOLOGA… PSICOLOGA Bene, Luigi… Ora ti farò alcune brevi domande a cui dovrai rispondere in maniera sintetica… Sei pronto? LUI E’ la valutazione finale? La PSICOLOGA sorride evasivamente, poi si fa seria e inizia le domande… PSICOLOGA Qual è il tuo sogno più ricorrente ? LUI Questo. PSICOLOGA Il tuo film preferito? LUI Questo. PSICOLOGA Credi che la vita è un gioco? LUI Credo a quel tale che ha detto “la vita è una cosa troppo importante per essere presa sul serio…”

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La PSICOLOGA rimane qualche istante in silenzio, piacevolmente intrigata… PSICOLOGA (con un lieve atteggiamento di sfida) Tu dici bugie? LUI Io so dire talmente bene la verità che anche una bugia può sembrarle vera… La donna sia alza dal suo posto e si va a mettere proprio davanti a LUI, appoggiando il fondoschiena alla scrivania… PSICOLOGA (con fare suadente) Bene, e adesso, l’ultima domanda. Dimmi… Qual è il vostro segreto? LUI (sorridendo) Se ami non ti beccano. PSICOLOGA Chi? LUI Ha detto che era l’ultima domanda… Mi dispiace, non vado mai Aldilà senza autorizzazione… PSICOLOGA E va bene… Concedimi una proroga… Qual è il tuo nemico?

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LUI Il nemico numero uno? …La tua mente. 96 - QUARTIER GENERALE “E.C”. INT/GIORNO L’inquadratura si allarga e scopriamo che tutta la conversazione di Lui con la psicologa è stata ascoltatada da JACO, capo dei reparti del TSO, che ha seguito la scena nel suo studio davanti a un monitor dove scorrono le immagini riprese dalle telecamere presenti nella stanza. JACO osserva con attenzione la scena rimanendo in silenzio, pensieroso. Accanto a lui c’è CECILE, la ex fidanzata di LUI: i due si scambiano uno sguardo di complice intesa. DISSOLVENZA 97 - CASA DI LUI. SALONE LUI sta parlando con NINA, la padrona di casa, come nella prima scena. L’atmosfera è sempre un po’ cupa e penombrata, come NINA del resto; anche se, stavolta, la donna appare leggermente più affettuosa nell’atteggiamento… NINA (fa una battuta) Come? Te ne vai? Non puoi farlo se non ti caccio io… Poi, si rivolge a LUI in maniera più affettuosa…

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NINA …Che è successo? LUI (triste) …Mi trasferisco. LUI tira fuori un mucchio di euro e lo porge a NINA… LUI Tieni… Questo è il resto dell’affitto, fino alla fine dell’anno. NINA (mentre prende il denaro) Peccato… Proprio ora che cominciavo ad affezionarmi… Ai tuoi soldi… 97 - AUTOMOBILE DI JACO. INT/GIORNO JACO guida l’auto su una strada fuori città, LUI è sul sedile accanto… JACO Vedrai… Andrai a stare in un posto migliore. …Il posto che fa per te. Lì avrai tutto quello che ti serve, e non dovrai più soffrire per ottenere quello che desideri… LUI Mi drogherete, non è vero?

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JACO No… Sarai tu a drogare noi. LUI Potrò continuare a creare? JACO (gli sorride con lo sguardo) Lui… …Non dovrai fare altro. 98 - PORTO. EST/SERA IACO accompagna LUI al porto dove un traghetto lo sta aspettando. IACO si scambia uno sguardo d’intesa con il COMANDANTE, il quale prende in consegna LUI e lo fa entrare nell’imbarcazione. Poco dopo il traghetto salpa e si allontana in mare aperto. DISSOLVENZA 99 – MARE APERTO. EST/SERA LUI è sul ponte della nave, da solo, in mezzo al mare, sotto le stelle, la luna. Si addormenta beato.

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101 – NAVE - PONTE. EST.MATTINO LUI si sveglia sotto gli intensi raggi di luce di una bellissima e assolata giornata estiva. Si guarda intorno meravigliato e lentamente si avvicina alla ringhiera del ponte per capire dove si trova. La nave si sta avvicinando a un’isola. All’Isola. Il panorama è splendido, LUI è estasiato davanti a quella vista. L’Isola si avvicina sempre di più. Improvvisamente sulla nave deserta, compare la figura di un uomo, annunciata da una voce forte e sonante… VOCE/OFF …La realtà virtuale è la più grande invenzione che l’umanità abbia mai prodotto in tutta la sua storia. LUI si gira e si trova davanti DAIMON… DAIMON …È il punto d’arrivo, la chiusura del cerchio… È l’uomo, che finalmente ritorna bambino e riprende la sua attività preferita: il gioco. Con una piccola, “trascurabile” variante… La realtà virtuale rende il gioco reale… DAIMON si avvicina a LUI gli si piazza davanti con aria amichevole… …A che gioco vogliamo giocare? È questa, ora, l’unica decisione seria che dobbiamo prendere… L’uomo si avvicina alla ringhiera del ponte e indica l’isola che ormai è proprio davanti alla nave… Guarda che cosa abbiamo creato… Chi l’avrebbe mai detto? Un mondo perfetto… Libero, pacifico e a misura d’uomo. …Ma nel pieno rispetto di Madre Natura. …E del Padre Eterno.

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DAIMON E tutto questo è anche merito tuo. Benvenuto, fratello… LUI è piacevolmente sollevato da quella rivelazione e anche lusingato dall’attestato di stima. Seguono alcuni istanti di pacifica e silenziosa condivisione, mentre la nave si appresta ad attraccare al piccolo molo dell’isola. LUI si rivolge a DAIMON… LUI Daimon… C’è una cosa che ancora non ho capito… Ma perché ti sei voluto dare per forza questo nome? DAIMON (sorride sornione) Sai cosa significa Daimon? LUI (in tono affermativo) …Demonio! DAIMON scuote il capo sghignazzando… DAIMON No… Daimon, dàimonos… In greco significa l’ “oppositore”. …Senza di me non si potrebbe “giocare”. I due rimangono qualche istante in silenzio. Intanto la nave ha attraccato al piccolo molo.

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Come al solito, un folto gruppo di persone è pronto ad accogliere i nuovi arrivati… DAIMON Adesso vai, ti stanno aspettando… 102 – SCENA – MOLO – ISOLA. EST.GIORNO LUI esce dalla nave e sbarca sull’isola. Sul molo, ad aspettarlo, ritroviamo tutti i personaggi della storia che abbiamo appena narrato, compreso il prof. GURU e i suoi allievi. Ci sono tutti, tranne uno.. LUI saluta tutti affettuosamente, poi si volta verso la nave che sta ripartendo per salutare DAIMON, ma l’uomo non c’è più. Al suo posto c’è lo ZIO, il quale lo saluta affettuosamente da lontano. LUI, meravigliato e sereno, contraccambia il saluto. La nave si allontana in mare aperto, mentre sullo schermo appare la scritta:

heaven is a place on Heart

Mentre scorrono i TITOLI DI CODA vediamo le persone uscire lentamente dalla Basilica dopo aver assistito alla proiezione del film. Sono tutti molto soddisfatti, soprattutto il PRODUTTORE.