Psicologia Del Ciclo Di Vita

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Teorie sul ciclo di vita in italiano

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Psicologia del ciclo di vita

Psicologia del ciclo di vita

Cap 1 La psicologia del ciclo di vita

La psicologia del ciclo di vita si sviluppata nel corso degli ultimi due decenni essa una disciplina che si occupa della descrizione, spiegazione e modificaizone sia del cambiamento intra-personale, sia della stabilit, a partire dalla nascita fino alla morte, oltre che delle differenze delle analogie mostrate dagli individui nel cambiamento intra-personale.

1Il cambiamento e la continuitSono 2 elementi contemporaneamente presenti nel ciclo di vita.

2Lo sviluppoLo sviluppo da considerarsi un processo e non uno stato.

Thomas: individua alcune condizioni quali: quando si ha la sensazione di soddisfare i propri bisogni, quando il comportamento non lede i diritti altrui etc.

Chaplin @: vede lo sviluppo come una spirare e non come una linea retta.

Rogers: lo interpreta come unespansione personale che proviene dallapprendimento e come il risultato dei rischi che si affrontano

Ford e Lerner: vedono lo sviluppo come un viaggio.

Rogers: la persona pienamente funzionante ha:

Una crescente apertura alle esperienze Una crescente consapevolezza del presente Una crescente fiducia nel proprio organismo

3letOccorre considerare anche let psicologica, sociale, funzionale e biologica.

4Ageism: i pregiudizi sulletAgeism: un termine che indica i pregiudizi sugli anziani.

5Le diverse immmagini del corso della vitaUn intreccio di esperienze

6I principi fondamentali del ciclo di vita

Baltes

Inizialmente 4 punti poi divenuti 7 assunti1. Lo sviluppo un processo che contintua per tutta la vita:2. un processo multidimensionale e multidirezionale: Lo sviluppo non procede necessariamente in maniera simultanea o equivalente su tutti i fronti. Arcobaleno della vita di Super. 9 ruoli allinizio solo 1, quello di bambino, man mano, poi, aumentano.

3. Un processo caratterizzato dalla plasticit: la plasticit si riferisce alla possibilit di modificare le traiettorie dello sviluppo individuale.

4. Un processo che comprende guadagni e perdite: 5. Un processo interattivo: Lo sviluppo il risultato dellinterazione tra individuo e ambiente. Bronfenbrenner facendo riferimento alle teorie di K. Lewin, propone una visione ecologica pi ampia dellambiente. Egli definisce lambiente come qualsiasi evento o condizione esterna allorganismo che influenzi o sia influenzato dallo sviluppo della persona. Egli dipinge lambiente alla luce di un ordine gerarchico, che prevede unorganizzazione basata su strutture concentriche ognuna contenuta in quella successiva:

Macrosistema: livello di influenza pi vasto che comprende le tradizioni popolari, la lingua e le regole, ossia gli elementi culturali che veicolano i valori e le priorit della societ.

Esosistema: raccoglie i microsistemi e i mesostimeni comprende le maggiori istituzioni di una societ: Istruzione, Governo, economia, mass media, religioni

Mesosistema: rete di sistemi personali interattivi di cui gli individui fanno parte: interazioni dei contesti personali (es. quando leducazione di un figlio influenza o meno la scelta di accettare o rifiutare un lavoro). Microsistema: interazioni tra singoli e il loro ambiente sociale e fisico pi immediato: casa, la scuola, lavoro.

6. Un processo calato nella realt storica e culturale: 7. Un campo di studi multidisciplinare: antropologia, storia, sociologia, psico sociale, psicologia, biologia.

14Le prospettive relative alla mezza etaC la fase del nido vuoto. Pu essere immaginata come quel braccio di altalena su cui siedono 2 bambini: la persona oscilla tra luna e laltra direzione o mantiene il suo precario equilibrio.

15Le prospettive relative allet anzianaTeoria del disimpegno: Cumming e Henry 1961. la teoria ha come fondamento due serie di dati: una relativa ai cambiamenti nella personalit durante linvecchiamento e laltra relativa allinterazione dei singoli con lambiente. La prima questione emersa quella relativa al crescere dellattenzione verso se stessi piuttosto che verso lesterno; inoltre il numero dei ruoli nei quali lindividuo era impegnato da giovane, diminuiscono. Gli autori sono giunti alla conclusione che nellet anziana si verifica un processo di disimpegno, e che questo universale, normale e naturale, ossia la giusta via dellinvecchiamento

Teoria dellattivit: R. Havinghurst: questa teoria suggerisce che nellet anziana le persone raggiungono la massima soddisfazione quando riescono a mantenere i pattern di attivit e i valori che avevano caratterizzato la loro vita adulta.

Modello sviluppato da Baltes: prevede un generale processo di adattamento che persiste durante tutta la vita, ma che assume un particolare significato nellet anziana:

1. La selezione: concentrare le proprie energie sugli ambiti della vita ritenuti pi rilevanti.

2. Lottimizzazione: strategie che le persone utilizzano per migliorare il loro potenziale.

3. La compensazione: es. il pianista anziano intervistato da Baltes, che invece di eseguire tutto il repertorio si concentra nellesecuzione di pochi brani al meglio.

Cap 2 La raccolta dei dati sulla vita delle persone

1I metodi Osservazione: sia naturalistica che controllata

Testimonianze dirette dei partecipanti: interviste, questionari e test.

Autobiografia, racconto, diari, narrazione.

2I metodi osservazionaliiLoservazione naturalistica pu avvenire:

Descrizioni diaristiche

Descrizioni di specimen: sequenze di comportamento. Campionatura temporale: es. osservare comportamenti dei bambini per 30 secondi ogni mezzora. Strategia di rilevazione per eventi: es. osservare solo quando il bambino aggressivo.

3Metodi basati sul self reportI principali metodi di self reporto sono:

Interviste

Questionari

Test standardizzati: Sono questionari concepiti per misurare una serie di costrutti psicologici come lintelligenza e la personalit che vengono usati per scopi diagnostici e di ricerca.

4La triangolazioneDenzin ha individuato 4 tipi di triangolazione, ai quali Janesick ne ha aggiunto un quinto:

1. Triangolazione delle fonti: impiego di varie fonti di dati. Es. intervista anche ai membri della famiglia.

2. Triangolazione del ricercatore: impiego di varie fonti vari ricercatori.3. Triangolazione metodologica: impiego di vari metodi di ricerca. 4. Triangolazione teorica: impiego di prospettive multiple per interpretare una sola serie di dati.5. Triangolazione interdisciplinare: impiego del contributo di fonti, dati e teorie di altre discipline .

5Il disegno di ricercaRiguarda il momento in cui raccogliere i dati.

6La ricerca longitudinaleQuesto studio prevede una ricerca su un gruppo di soggetti che viene seguito nel tempo, ponendo particolare enfasi sui cambiamenti delle caratteristiche che vengono prese in esame.

7La ricerca trasversaleNello stesso momento vengono esaminate persone di diverse et. Nel 2000 si esaminano 20enni, 30enni, 40enni.

8La ricerca time-lag (intervallo temporale)Prende in esame gruppi di persone della stessa et provenienti da coorti diverse: es. trentenni del 50, 60, 70. Viene utilizzato per indagare le differenze di coorte: es. bambini di oggi pi obesi.

9La ricerca sequenzialeSchaie: modello evolutivo generale:

Disegno sequenziale di coorte: esamina le sequenze longitudinali in due o pi coorti. Combina le caratteristiche dello studio longitudinale e dello studio basato sul time lag..

Sequenza temporale sequenziale: esamina i campioni trasversali in 2 o pi occasioni. Combina le caratteristiche dei progetti trasversali e dei progetti basati sul time-lag. Es. studio che analizza un campione di trentenni, quarantenni e cinquantenni nel 1990 e un diverso campione di trentenni, quarantenni e cinquantenni nel 2000.

Disegno sequenziale trasversale:combina le caratteristiche degli studi longitudinali, trasversali e del time-lag. Es. esaminando un campione di trentenni, quarantenni nel 80, 90 e 2000.

10Il campionamentoCampione casuale:

Campionamento mirato:

11La valutazioneI dati raccolti devono essere il pi possibile attendibili.

12La validit4 criteri:

1. Validit interna: la misura in cui le variazioni di una variabile dipendente possono essere attribuite alla variazione controllata di una variabile indipendente. 2. Validit esterna: si riferisce alla generalizzabilit, vale a dire alla possibilit di estendere i risultati della ricerca anche per altri gruppi e contesti.

3. Affidabilit: riguarda la stabilit e la replicabilit dei risultati della ricerca. Laffidabilit una precondizione della validit.

4. Obiettivit: si riferisce alla neutralit della ricerca: il distacco del ricer catore dai dati e lassenza di preconcetti.

13LATTENDIBILITGuba sostituisce i precedenti criteri con:

1. Credibilit: impegno prolungato, osservazione continuativa, discussione di sintesi tra pari, analisi dei casi negativi, soggettivit progressiva controllo da parte dei partecipanti, triangolazione e cristallizzazione. 2. Trasferibilit3. Aderenza4. Confermabilit:

14LautenticitLincoln e Guba: per loro, la ricerca un processo di apprendimento. Per valutare la misura dellapprendimento occorre considerare 4 aspetti: Autenticit ontologica: Autenticit educativa

Autenticit catalitica

Autenticit tattica:

15Gli aspetti etici della ricerca Il consenso

Linganno

La discussione di sintesi

Il ritiro della ricerca: i ricercatori devono chiarire ai partecipanti che possono ritirarsi quando vogliono dalla ricerca. La riservatezza

La protezione dei partecipanti

La ricerca osservazionale: i partecipanti devono esserne informati. I consigli

I colleghi: i ricercatori hanno lobbligo di controllare anche il lavoro dei colleghi.

Cap 3 Gli stadi et e le linee della vita

Lapproccio basato sugli stadi di et utilizzato per esaminare il percorso della vita rappresenta la posizione trasversale (quasi unistantanea di un determinato momento), quello tematico la posizione longitudinale (es. come lo sviluppo cognitivo progredisce nel tempo).

1Gli stadi dellet la trama dello sviluppo1. Prima infanzia 0-2 anni: gi prima della nascita ha inizio linterazione tra bambino e ambiente. La prima infanzia caratterizzata da uno sviluppo di rapidit ed estensione veramente sorprendente. Sviluppano abilit motorie, sociali e personali.2. Periodo prescolastico 2-6 anni: anche questo periodo caratterizzato da grandi cambiamenti a livello fisico, cognitivo,personale e sociale. 3. Infanzia: 6-12 anni: questo periodo caratterizzato da un grande sviluppo cognitivo. La famiglia rimane un contesto importante, ma aumenta il tempo trascorso con i pari. 4. Adolescenza: 12-18 anni: Ladolescenza rappresenta un ponte tra linfanzia e let adulta. Pubert e spesso conflitti in famiglia. 5. Prima et adulta: 18-40 anni: raggiungere lintimit, operare scelte professionali conseguire successi sul lavoro sono le sfide fondamentali dellet adulta. Gestire le sfide di questo periodo in maniera positiva pu incrementare la fiducia in se stessi e lindipendenza. 6. Et adulta media: 40-60 anni: in questa fase la memoria pu iniziare a diminuire. Rughe, minore prestazioni fisiche, ma spesso il significato che la societ associano a questi cambiamenti che accresce la loro importanza. Lattenzione si rivolge maggiormente verso il mondo interiore. 7. Et adulta avanzata: 60-75 anni: diminuisce il numero di ruoli sociali e anche in questa fase dovranno essere rinegoziate le relazioni con il partner. Fondamentale laccettazione della propria vita per ci che e ci che non sar pi.8. Tarda et adulta: oltre i 75 anni. Neugarten ha distinto gli anziani giovani dagli anziani anziani.

2Una panoramica degli stadi delletLet cronologica fornisce una struttura di base utile per dipingere una panoramica dellintero corso della vita.

3Le linee della vita: lordito dello sviluppo Cambiamento Continuit Caos

4Il cambiamento e il corso della vitaE visto da gran parte della psicologia evolutiva, come una serie di stadi

Gli Stadi La concezione strutturale di stadio: struttura gerarchica. I diversi stadi rappresentano unit complesse e strutturate, cio unificano ed equilibrano le abilit, le idee e i comportamenti interrelati. Il concetto strutturale di stadio applicato quasi esclusivamente allos viluppo infandite e adolescenziale, nellet adulta predomina la concezione maturazionale.

La concezione maturazionale di stadio: in questo caso il concetto di stadio si riferisce allo sviluppo maturazionale del potenziale innato negli individui in base a un piano universale caratterizzato da scadenze uniformate.

La concezione socioculturale di stadio: tale concezione riconosce che una cultura delinea una sequenza grezzadi ruoli o di compiti dalla nascita fino alla morte e prevede che ladattamento a tale sequenza determini i cambiamenti di personalit associati alle et. Kohlberg distingue 2 tipi di stadi socioculturali:

Il concetto di ruolo sociale legato allet: tale concezione basata sui ruoli in parte biologici, in parte sociali che lindividuo chiamato a svolgere in diversi momenti del corso della sua vita.

Il concetto di compito di sviluppo: comprende i desideri e gli obiettivi personali e riconosce che questi sono influenzati, ma non totalmente determinati da norme e aspettative sociali.

Le eree sovrastanti

Il corso della vita visto come una successione di ere invece che come una serie di stadi. 1. Crescita - mantenimento e declino: -Super arcobaleno del percorso professionale. Anche la teoria del disimpegno un modello che identifica un periodo di declino negli ultimi anni della vita.

2. acquisizione, specializzazione e integrazione: Kolb divide il processo evolutivo in 3 grandi ere:

Acquisizione: dalla nascita alladolescenza

Specializzazione: comprende listruzione formale, laddestramento professionale e le prime esperienze di vita adulta in campo personale e lavorativo.

Integrazione: spesso nel passaggio dallera della specializzazione a quella dellintegrazione si genera un conflitto causato dalle esigenze della societ e i bisogni e le aspirazioni personali. Il s viene sempre pi percepito come processo invece che come contenuto. Questa fase non pu essere paragonata al declino, perch implica la possibilit di crescita ulteriore.

La progressione non normativaQuesta immagine coerente con un modello di progressione del corso della vita che propone un percorso potenziale, senza presupporre che tutte le persone percorreranno su di esso il medesimo tratto.

5La coerenza e il corso della vitaStabilit e immutabilit, invece del cambiamento. Questo approccio valuta gli elementi costanti. Costa e Mc Crae. Hanno dimostrato la presenza di una considerevole stabilit dopo i 30 nei 5 tratti della personalit definiti big five:

1. stabilit emotiva

2. energia

3. apertura mentale

4. amicalit

5. coscienziosit

La coerenza, per, non implica una totale assenza di cambiamento, cos si distingue in:

Coerenza di livello: un concetto quantitativo che si riferisce alla persistenza della quantit o della forza di un fenomeno nel corso del tempo.

coerenza strutturale: un concetto qualitativo che si riferisce alla continuit nel tempo della natura del fenomeno oggetto di studio.

coerenza processuale: riguarda la regolarit della forma del cambiamento e si riferisce al limite entro il quale il corso dello sviluppo di un attributo coerente tra vari individui.

coerenza ipsativa: un concetto intraindividuale cheindica la stabilit nella forza relativa degli attributi di una persona, ossia la persistenza di una relazione gerarchica tra le attitudini complementari allinterno di un individuo.

coerenza normativa: si riferisce alla costanza della posizione relativa allinterno di un gruppo in relazione a un particolare attributo.

Il punto che mentre molti aspetti sono soggetti a cambiamento, alcune cose rimangono pi o meno invariate.

6Il caos e il corso della vitaCome affrontare il disordine. Questo terzo orientamento suppone che noi entriamo nel mondo con un sistema biologico che stabilisce i limiti delle nostre attivit, ma non il carattere preciso delle attivit stesse.

Transizioni psicosociali: Questa prospettiva si concentra sugli eventi della vita che implicano il cambiamento. Levinson ingloba questo concetto di transizione in un modello dello sviluppo adulto. Per lui la vita un percorso che si dipana attraverso lalternarsi di periodi cambiamento e di consolidamento (di solito 5 anni).

Narrazione personale coerente: Il concetto di sviluppo nel ciclo di vita come processo di costruzione della narrazione riconosce appieno lindividualit della persona.

Cap 4 Le sequenze cumulative

1Gli stadi dello sviluppo psicossessuale secondo freudes: parte inconscia

Io: parte conscia

Super-Io: fulcro della coscienza e moralit

2Gli stadi dello sviluppo cognitivo secondo piagetGli stadi dello sviluppo cognitivo secondo Piaget: Senso motorio 0/2 anni si sotodivide in ulteriori 6 stadi

Preoperatorio 2-6/7 anni

Operatorio concreto 6-7/12 anni

Operatorio formale 12 +

3Il pensiero postformalePiaget non ha ipotizzato un 5 stadio dellos viluppo cognitivo.

Kramer: 3 caratteristiche del pensiero postformale:

1. consapevolezza della natura relativa della conoscenza

2. Accettazione della contraddizione

3. Integrazione delle contradizioni in un insieme dialettivo

Riegel: nellet adulta, soluzione delle contraddizioni.

Basseches: importanza del pensiero dialettico.

4Il ragionamento moraleIl ragionamento morale riguarda i tipi di pensiero impiegati dai bambini pi grandi e dagli adulti quando si trovano di fronte a dilemmi morali ed etici.

5Le fasi dellos viluppo morale di KohlbergKohlberg ha esaminato il come invece che il che cosa pensano le persone. Si concentrato sul tipo di giustificazioni che le persone addicevano per i loro giudizi morali. Ha identificato 3 diversi livelli di pensiero convenzionale:

Pensiero preconvenzionale: se un comportamento debba essere o meno punito.

Pensiero convenzionale: la pietra di paragone del pensiero morale del bambino a questo livello passa dalle conseguenze personali del comportamento alle definizioni di ci che giusto proposte dai gruppi di riferimento come la famiglia o il gruppo dei pari, nel 2 stadio, il paragone con le istituzioni (Chiesa, scuola etc). Tra il 2 stadio del pensiero convenzionale e il primo stadio del livello postconvenzionale possibile che lindividuo attraversi una fase intermedia dello sviluppo morale (messa in discussione delle definizioni di giusto e sbagliato che precedentemente erano state accettate senza riserva).

Pensiero Postconvenzionale: in questa fase lindividuo sviluppa alcuni standard di comportamento che sono indipendenti dalle posizioni di altre persone e dallautorita estena, e che possono essere o non essere conformi agli standard convenzionali.

6Una voce diversa: Carol Gilligan 1982Gilligan in seguito alla sua esperienza di ascolto dei racconti di vari dilemmi vissuti da donne ha elaborato la sua concezione affermando che la donna vive in termini di legami e luomo in termini di autonomia. Identifica 3 stadi diversi, ognuno separato da un periodo di transizione:

La cura di s per la propria sopravvivenza la cura degli altri: cessa legoismo e diviene centrale il bene degli altri.

La cura dellintegrit: Secondo questa studiosa la moralit imperniata sulle relazioni e non sui diritti.

7Erik Erikson: la risoluzione sequenziale delel crisi psicosociali

Autore centrale per lo studio del corso della vitaIl modello di Erikson illustra un individuo in via di sviluppo inserito in una societ che a sua svolta in costante mutamento. Man mano che lindividuo si evolve, la societ avanza nuove richieste nei suoi confronti, richieste alle quali lIo deve cercare di adattarsi. Ogni nuova richiesta provoca una crisi emotiva e una soluzione positiva di tale crisi porta allo sviluppo di una nuova virt o forza vitale. Tale sviluppo non avviene in odo casuale, ma in base ad un oridne definito. Erikson individua una serie di 8 compiti o crisi:

EtStadioCrisiNuova virt potenzialeManifestazioni sociali

0-1NeonatiFiducia fondamentale vs sfiduciaSperanzaReligione e fede

1-6Prima infanziaAutonomia vs vergogna e dubbioVolontLegge e ordine

6-10Et del giocoSpirito di iniziativa vs senso di colpaFermezza di propositiEconomia

10-14Et scolareIndustriosit vs senso di inferioritCompetenzaTecnologia

14-20AdolescenzaIdentit vs disperisioneFedeltIdeologia

20-35Et adulta giovaneIntimit vs isolamentoAmoreEtica

30-39 consolidamento in campo professionale

35-65MaturitGenerativit vs stagnazioneCuraIstruzione, arte e scienza

50-59 mantenere il significato vs rigidit

65+Et anzianaIntegrit dellio vs disperazioneSaggezzaTuelle le istituzioni culturali fondamentali

8Gli stadi dello sviluppo psicosociale di Erikson1. Fiducia fondamentale vs sfiducia: bambino comincia a fidarsi o meno degli altri e di se stesso.

2. Autonomia vs vergogna e dubbio: maggiore autonomia perch si possono muovere da soli, ma se sbagliano sviluppano un senso di inadeguatezza che porta al dubbio.

3. Iniziativa vs senso di colpa: i bambini in questa fase autonomi, cominciano ad immaginarsi da grandi.Con levolversi della coscienza si sviluppa anche il potenziale senso di colpa del bambino che, non solo prova vergogna, ma ha anche paura di essere scoperto.

4. Industriosit vs senso di inferiorit: io sono ci che apprendo. In questa fase al bambino viene trasmessa idealmente lindustriosit, il rischio che questa si sviluppi invece in senso di inadeguatezza ed inferiorit.

5. Identit vs disperisione: durante ladolescenza si cerca di individuare un nuovo senso di continuit e di identit. L pericolo in questa fase la dispersione dellidentit o la confusione e lincertezza su ci che si e che cosa dsi diventer.

6. Intimit vs isolamento: in questa fase si sviluppa lintimit che implica la capacit di abbandonarsi. Il senso di identit faticosamente conquistato viene quindi messo in pericolo e il rischio per evitare tale conseguenza lisolamento.

7. Generalit vs stagnazione: il fallimento nel conseguire la generativit (es. genitorialit) porta alla stagnazione e allimpoverimento personale.

8. Integrit delio vs disperazione: Erikson descrive un Io integrato come il frutto maturo dei primi sette stadi. La mancanza o la perdita di una matura integrit dellIo porta alla disperazione.

9Dan Mcadams: costruire la storia di una vitaAnche McAdams, si concentra sullidentit che per lui la storia della vita di una persona.

10La teoria di McAdams dello sviluppo della storia dela vitaMcAdams costruisce una teoria sucome le nostre identit vengono costruite attraverso la narrazione.

1. Il tono narrativo: il tono narrativo di una persona viene formulato durante i primi anni di vita ed influenzato dalla natura della relazione del bambino con il caregiver fondamentale. Un attaccamento sicuro rispecchia un racconto ottimistico. 2. Limmaginario: i fermo immagine sono una sintesi di sentimenti conoscenze e sensazioni. Et prescolare. 3. Le linee tematiche: il contenuto delle linee tematiche incentrato sul bisogno di potere e di amore che sono secondo questo autore le 2 motivazioni centrali della vita umana. Infanzia. Il conflitto tra agentivit e comunione. 4. Le impostazioni ideologiche: nelladolescenza viene definita limpostazione ideologica, una serie di credenze che riguardano ci che bene e ci che male. Mc Adams suggerisce 2 percorsi per comprendere limpostazione ideologica: Il contenuto: agentivit/comunione. La struttura: si riferisce alla complessit del sistema di credenza di un individuo. 5. Le immagini: durante le prime fasi dellet adulta 20-30 anni il compito principale quello di creare e perfezionare i personaggi o immagini principali. Le immagini sono complessi interiorizzati di persone reali o immaginarie. Alcune immagini sono orientate al potere agentivit e altre allamore comunione. 6. La conclusione generativa: per le nostre storie, cerchiamo finali che siano anche nuovi inizi, attraverso i quali il nostro s possa continuare a vivere. Et adulta media. 7. La valutazione della storia: in questa fase si passer soprattutto alla valutazione della storia e ad accettare il s che abbiamo creato nella storia della nostra vita.

Cap 5 I compiti di sviluppo

1Robert Havinghurst: i compiti di sviluppo concretiUn compito di sviluppo definito un compito che emerge in un creto momento nella vita dellindividuo e il cui esito positivo porta al conseguimento della felicit e del successo nei compiti che seguiranno, mentre il fallimento porta allinfelicit, alla disapprovazione da parte della societ e allinsorgere di difficolt con i compiti successivi. Havinghurst considera i compiti di sviluppo come una via di mezzo tra un bisogno individuale e una richiesta della societ. Distingue 3 fonti di compiti di sviluppo:

1. La maturazione biologica: 2. la pressione culturale (aspettative della societ):

3. i desideri, le aspirazioni e i valori dellindividuo:

H. ritiene che la personalit o il s, emerge inizialmente dallintegrazione tra forze organiche e ambientali. Evolvendosi, il s diviene una forza autonoma, capace di orientare lo sviluppo successivo dellindividuo.

H. identifica 3 procedure per scoprire e definire i compiti di sviluppo:

Losservazione

Linterrogazione

Lintrospezione. H. ha utilizzato tutti questi metodi, per identificare da 6 a 9 compiti di sviluppo per ognuno dei sei periodi che vanno dai primi anni di vita e fino alla tarda maturit.

Meno specifiche e meno legate al contesto culturale, sono altre liste di compiti di sviluppo destinate alle diverse fasi della vita proposte da Newman e Newman (42 compiti).

Gail Sheehy ha constatato che nel breve volgere di una generazione, lintera forma del ciclo di vita stata alterata in modo sostanziale, oggi si conclude prima linfanzia, ma si impiega pi tempo a diventare adulti.

2Daniel Levinson levolversi della struttura della vitaLa ricerca di Levinson basata su uno studio approfondito e multidisciplinare condotto su 40 soggetti maschi, reclutati in 4 diversi gruppi in base allattivit professionale. 1969. Let dei soggetti: 35-45 anni. Dati raccolti con interviste. Lidea di L. del corso della vita di una sequenza di fasi alternanti di cambiamento e consolidamento ognuna della durata di 7 anni.

3I periodi evolutivi dellet adulta

Eat: early adult transitino (prima et adulta).

Eaw: Entering the adult world (ingresso nel mondo adulto).

Att: Age 30 transition (transizione dei 30 anni)

Sd: selling down (fase di stabilizzazione.).

Mlt: mid-life transitino (transizione della mezza et).

Ema: entering middle adulthood (et adulta media).

Levinson descrive la transizione della prima et adulta Eat come un ponte evolutivo tra linfanzia e ladolescenza da un lato e let adulta dallaltro. Separazione dalla famiglia di origine

La fase successiva di ingresso nel mondo adulto Eaw una fase di costruzione strutturale. Si basa su 2 compiti: 1) esplorare diverse possibilit e tenere aperte varie opzioni 2) desiderio di stabilit che consiste nella creazione di una struttura stabile della vita attraverso le scelte e gli impegni assunti per lo pi con la scelta del lavoro e del partner, lo sviluppo di obiettivi di vita e la costruzione di una vita pi strutturata.

La transizione dei 30 anni Att fornisce lopportunit di modificare la prima struttura della vita adulta. E annunciata dalla sensazione che la vita stia diventando pi seria e si percepisce il passaggio del tempo.

Sd fase di stabilizzazione. La struttura della vita viene consolidata ed edificata. Lobiettivo principale la stabilizzazione. I 2 compiti principali sono: 1) consolidamento della propria nicchia nella societ, 2) progresso allinterno dei quella struttura stabile che risulta dal lavoro svolto in occasione del primo compito.

Transizione della mezza et Linizio di un nuovo periodo avviene intorno ai 40 anni Mlt la caratteristica di questo periodo la continuazione del processo di individuazione BOOM (becoming ons own man).

C bisogno di quasi tutto il periodo Ema: ingresso nellet adulta media per fissare gli elementi su cui costruire la nuova struttura. Questa fase dura fino a quando il compito predominante dellindividuo rimane il tentativo di costruire una struttura soddisfacente della vita.

L. ha definito la fase successiva come transizione dei 50 anni, ma mancano i dati empirici .

4Le eree della prima et adulta e dellet adulta mediaSovrapposto al lidea di fasi alternanti di cambiamento e costruzione il concetto di ere:

1. Lera preadulta: dal concepimento fino ai 22 anni

2. Lera della prima et adulta: dai 17 ai 45

3. Lera dellet adulta media: dai 45 ai 60

4. Lera della tarda et adulta: inizia a 60

5. Lera adulta finale: gli ultimi anni della vita

Il lavoro di Levinson si concentra sulla prima et adulta e sullet adulta media.

I compiti dellera della prima et adultaLevinson e collaboratori hanno individuato 4 compiti principali di questa era:

1. Costruire un sogno: individuare il sogno e cercare di realizzarlo.

2. Creare relazioni con figure di mentori: la funzione pi importante del mentore sostenere e facilitare il sogno del suo protetto.

3. Intraprendere unattivit lavorativa:4. Instaurare relazioni intime fino al matrimonio e alla formazione di una famiglia.

5. costruire relazioni di muta amicizia:

Le componenti dellindividuazione nellet mediaLevinson e collaboratori presentano let media come il momento del confronto e della reintegrazione di 4 polarit allinterno delle persone:

1. Giovane/anziano: questi concetti sono solo legati in maniera marginale allet cronologica, ognuno di noi, troppo grande o piccolo per fare alcune cose. 2. Distruzione/creazione: il compito di questa era venire a patti con la colpa che riguarda la ns distruttivit verso gli altri e la ns rabbia per la loro distruttivit nei ns confronti. 3. Maschile/femminile: 4. Attaccamento/separazione: la separazione prevale quando ci troviamo nel ns mondo interiore. Lattaccamento il meccanismo mediante il quale soddisfiamo i ns bisogni di essere impegnati, coinvolti e radicati.

5Lo sviluppo della coscienza adulta secondo roger gouldgould parla di evoluzione della coscienza adulta nel momento in cui ci liberiamo dei vincoli e dei legami della coscienza infantile. Lindividuo deve liberarsi dagli obblighi dellinfanzia e sostituirli da valori e assunti pi suoi. Questo processo di crescita e trasformazione ha luogo nel momento in cui vengono corretti i falsi assunti che ci hanno accompagnato fino a quel momento che ci hanno limitato. La prospettiva di gould pu essere prevista come una serie di compiti di sviluppo legati allet. I falsi assunti messi in discussione durante let adulta:

Tarda adolescenza inizio 20 anni

Il 1 falso assunto viene messo in discussione quando lasciamo la casa dei ns.Apparterr sempre ai miei genitori e creder sempre nel loro mondo.

se diventer + indipendente sar una catastrofe.

Posso vedere il mondo solo attraverso gli assunti dei miei genitori

Solo loro possono garantire la mia sicurezza

Devono essere la mia sola famiglia

Non possiedo il mio corpo

Durante i 20 anni

Il compito da realizzare in questa fase quello di diventare sufficientemente indipendenti. Sguardo verso lesternoSeguire i dettami dei miei genitori, con volont e perseveranza, dar probabilmente buoni frutti. Ma se mi sentir frustrato, confuso o stanco, o in difficolt, loro verranno e mi indicheranno la strada.

Le ricompense arriveranno automaticamente se faccio ci che si suppone io debba fare

Vi un solo modo corretto di fare le cose

I miei cari sono in grado i fare per me ci che io non sono stato capace di fare per me stesso

La razionalit, limpegno e lo sforzo prevarranno sempre su tutte le altre forze.

Fine dei 20 anni inizio 30 anni

Sguardo verso linterno. Il 3 falso assunto viene messo in discussione d questo confronto con il s.La vita semplice e controllabile. Non vi sono forze contraddittorie significative che coesistono dentro di me

Ci che conosco intellettualmente, lo conosco emotivamente

Sono diverso dai miei genitori nelle cose in cui desidero essere diverso

Sono in grado di vedere chiaramente la realt di coloro che mi sono a fianco

Le minacce alla mia sicurezza nono sono reali

35- 50 anni

Attraverso la negazione dei 4 assunti si arriva al riconoscimento del proprio s che sar il centro della ns vita.Non esiste male in me o morte nel mondo. Ci che funesto stato eliminato

Il mio lavoro o la mia relazione (per le donne) mi garantisce limmunit dalla morte e dal pericolo

Non esiste vita al di l della famiglia

Sono innocente

Cap 6 Gli eventi e le transizioni dellavita

1I tipi di eventi della vitaBaltes e collaboratori hanno classificato gli eventi della vita in:

Normativi associati allet: predominanti nellinfanzia Normativi associati alla storia: hanno un picco durante ladolescenza Non normativi: et adulta

Gli eventi della vita come Marcatori La descrizione e la classificazione degli eventi

2Le dimensioni degli eventi della vitaLe dimensioni dellevento descrivono le caratteristiche oggettive degli eventi stessi.

Le dimensioni della percezione riguardano limpressione soggettiva delle persone toccate dallevento o dalla loro valutazione degli eventi.

Reese e Smyer: 3 dimensioni degli eventi della vita:

1. Dimensione delleffetto: risultati o conseguenze degli eventi

2. Dimensione della percezione: impressione soggettiva

3. Dimensione dellevento: caratteristiche oggettive

3le tassonomie (classificazioni) degli enti della vitaUna tassonomia tridimensionale degli eventi stata compilata da Brim e Ryff sulla base di 3 elementi:

1. La probabilit che un evento abbia luogo

2. La correlazione dellevento con let cronologica

3. Il fatto che levento si verifichi per molte persone o per poche.

Molte tassonomie degli eventi utilizzano solo una dimensione, la pi nota la Scala di valutazione de riadattamento sociale di Homes e Rahe ai soggetti intervistati veniva chiesto quale tra i 43 eventi classificati in base al grado di stress che provocano, avessero affrontano negli ultimi 12 mesi. La somma delle valutazioni dello stress associato a questi eventi considerata un indicatore della quantit di stress sperimentato dagli individui e indicatore della probabilit dellinsorgenza di problemi di salute legati allo stress.

Gli elementidella vita come Processi Le dinamiche delle transizioni psicosociali

Lattenzione si sposta alle esperienze degli individui coinvolti negli eventi. Si possono riscontrare 7 stadi che rappresentano una sequenza generale delle relazioni che accompagnano una grande gamma di transizioni.

1 La paralisi: fase dello shock, ci si sente sopraffatti, raggelati.

2 La reazione: Esaltazione - minimizzazione

3Il dubbio su di s: la dimensione del dubbio, pu emergere con lansia, la rabbia o la tristezza.

4Accettare la realt e lasciar andare: indispensabile accettare la realt del cambiamento.

5 I tentativi: un periodo di sperimentazione.

6 La ricerca del significato: una fase cognitiva, si cerca di trovare un senso a quanto accaduto.

7 lintegrazione: il processo terminato quando lindividuo si integra nella nuova realt.

4Fare fronte alle transizioni copingSchlossberg: ha elaborato un quadro di riferimento che individua 4 gruppi di fattori che influenzano la capacit individuale di affrontare le transizioni: far fronte alle transizioni, 4 punti (le 4 S): Situazione s sostegno strategie.

1. Variabile situazione: che cosa sta accadendo?

1. Elemento scatenante: cosa provoca le transizioni?2. Il momento: in che modo la transizione associata alle norme sociali e allo stadio di vita che la persona sta attraversando?3. Il controllo: quali aspetti della transizione posso controllare?4. Il cambiamento di ruolo: la transizione, implica un cambiamento di ruolo?5. La durata: la transizione considerata temporanea o permanente?6. Le esperienze precedenti: lindividuo ha vissuto esperienze simili?7. Lo stress associato: quali altre situazioni di stress vive la persona?8. La valutazione: lindividuo considera la transizione in positivo o in negativo?2. Variabile del s: A chi sta accadendo?

I fattori del s importanti per far fronte alle situazioni sono:

- Risorse personali edemografiche:Stato socioeconomico

Sesso

Gruppo etnico

Et e fase della vita

Stato di salute

- Risorse psicologiche:

Maturit psicologica

Personalit

Impegno e valori.

3. Variabile del sostegno: Quale aiuto disponibile?

Le fonti del sostegno: es famiglia, amici, affetti. Importanti sono quelle definitive da Toffler: zone di stabilit: persone, idee, luoghi, oggetti, organizzazioni. Le funzioni del sostegno sociale4. Variabile delle strategie: come affrontare la situazione?

Le strategie riguardano ci che le persone fanno effettivamente. Sono previsti 4 obiettivi distinti, 2 orientati sullambiente e 2 alle persone:

Coping focalizzato sullambiente mediante: Modifica della situazione

Fuga per evitare la situazione

Coping focalizzato sulle persone Sviluppo di strategie addizionali

Modifica della percezione e della valutazione della situazione

Perlin e Schooler individuano ulteriori 4 tematiche .

Cap 7 La continuit dinamica nelle narrazioni

La pi importante alternativa allapproccio del cambiamento ordinato rappresentata dallorientamento alla stabilit identificato da Gergen che, si concentrato sugli elementi di continuit.

1La teoria della continuit del corso della vitaatchley parla di continuit statica e di continuit dinamica (che permette una serie di cambiamenti) e identifica una distinzione tra le strutture interne ed esterne.

La continuit esternaLa continuit esterna si manifesta con la tendenza a vivere in ambienti a noi familiari, con lesercizio di attivit e abilit a noi note e nellinterazione con persone che conosciamo bene. Ad esempio:

La continuit dellambiente: La continuit delle relazioni: Le aspettative e le richieste degli ambienti e dei ruoli: gli elementi coerenti del nostro ambiente fisico, politico e sociale contribuiscono alla continuit esterna delle nostre vite influenzando le situazioni che dobbiamo normalmente affrontare. Le aspettative e le richieste degli altri: generalmente le persone con le quali interagiamo, si aspettano da noi lo stesso comportamento gi messo in atto in precedenza.

La continuit internaLa continuit interna riguarda il mantenimento di un senso coerente di chi siamo, cio del s e dellidentit.

La rottura delle continuitLa continuit esterna pi minacciata di quella interna, comunque, entrambe, possono essere interrotte da fattori di cambiamento di ruolo, trasferimento geografico etc.

La continuit ottimale significa che lindividuo considera il grado e lavvicendarsi del cambiamento in sintonia con la sua capacit di affrontarlo.

2Il corso della vita come narrazioneInvece di sottolineare la continuit, la prospettiva della narrazione punta sullemplotment, cio il processo grazie al quale la persona inserisce se stessa come protagonista, in una narrazione significativa, produttiva e soddisfacente.

Mc Adams propone:

I capitoli della vita

Gli eventi chiave

Le persone significative

Lo script futuro

Lo stress e i problemi

Lideologia personale

Il tema generale della vita

3La funzione delle narrazioniLa costruzione del racconto fornisce un meccanismo per sviluppare e mantenere un senso di identit. Altre funzioni sono di carattere psicologico: autostima e attribuzione altrove di certe responsabilit.

4Le caratteristiche della narrazioneInvece di sottolineare il processo di continuit, la prospettiva della narrazione punta sullemplotment, cio il processo grazie a quale la persona inserisce se tessa in qualit di protagonista in una narrazione significativa.

Cohel afferma che vi sono 3 trasformazioni nella vita di una persona che agiscono in maniera distruttiva sulla sua narrazione:

1. Transazioni dalla prima alla media infanzia: Passaggio dal pensiero egocentrico al pensiero sociocentrico.

2. Dallinfanzia alladolescenza: tale periodo inglobato in quello che Erikson chiama crisi di identit.

3. Dalla prima et adulta allet adulta media: comprende la valutazione e rivalutazione del s in relazione al momento e al superamento dei momenti normativi fondamentali stabiliti dalla societ.

5Le forme della narrazioneAlcuni esperti in campo letterario affermano che esiste un numero limitato di forme narrative frye distingue tra:

Commedia: Friye la associa alla primavera.

Romanzo: il bene trionfa sul male e viene associata allestate.

tragedia: autunno

satira: inverno

Salmon concorda con lidea di costruire il corso della vita in maniera diversa secondo i diversi stadi che si attraversano:

6Le forme narrative nei resconti della mezza etLidea generale di Sheehy del corso della vita adulta paragonabile al romanzo, poich contempla la lotta per far fronte al conflitto tra 2 forze allinterno del s: il sogno (forza positiva che origina dalle fantasie infantili) e il sorvegliante interiore (forza negativa che trae origine dalle richieste dei genitori). Questo conflitto raggiunge lapice nellet media e lautore suggerisce di affrontarlo con la speranza.

Gould impiega unaltra forma narrativa: la satira.

7I temi narrativiRogers: si concentra su un singolo tema motivazionale: la tendenza alla realizzazione.

McAdams: si rif alla distinzione di Bakan tra agentivit (potere) e comunione (amore).

Jacobs: distingue 3 temi che vengono costantemente rielaborati nel corso della vita: fiducia e dipendenza, autorit e autonomia, cooperazione e competizione.

8Le trame della narrazioneElsbree ha distinto 5 trame generali:

1. fondare o consacrare una casa:2. impregnarsi in un contesto: lottare per raggiungere un obiettivo.

3. intraprendere il viaggio: la vita vista come un viaggio

4. sopportare la sofferenza: pu accadere di dover rompere qualche rapporto affettivo che pu procurare sofferenza

5. costruire il finale:

9La prospettiva narrativaLa prospettiva narrativa, grazie alla centralit che attribuisce allindividuo come autore della propria storia, ha acquisito unimportanza sempre maggiore.

Cap 8 Lintervento

La psicologia del ciclo di vita pu essere definita come la spiegazione e il cambiamento del corso della vita. Lintervento lultimo ambito e si riferisce al cambiamento e a tutto ci che ne favorisce o inibisce lattuazione. Non possibile offrire consigli prestabiliti sullintervento ideale.

1Lapproccio evolutivo vs lapproccio patologicoLapproccio patologico: agli eventi e alle transizioni della vita considera queste esperienze come momenti di stress. Lintervento in questottica, volto a limitare lo stress.

Lapproccio evolutivo: considera gli eventi della vita come condizioni di disequilibrio che precedono la crescita e possono favorirne lattuazione.

2Le attribuzioni di responsabilit Modello morale: il soggetto ritenuto responsabile del problema e della sua soluzione, lintervento secondo questo modello enfatizza il s come fonte di aiuto. Modello medico: il soggetto non ritenuto responsabile n del problema n della soluzione:; dal paziente ci si aspetta che si assuma la responsabilit di seguire il consiglio dellesperto. Modello compensatorio: il soggetto ritenuto non responsabile del problema, ma responsabile della soluzione. Lintervento basato a far s che si aiutino i soggetti ad aiutare se stessi. Modello chiarificatore: il soggetto ritenuto responsabile del problema, ma non capace a risolverlo. Le figure che forniscono laiuto, prima di tutto chiariscono il problema ai clienti e insegnano loro come dovranno agire per affrontarlo.

3Le fonti di aiutoGolan individua 5 fonti potenziali di assistenza disponibili ad una persona in condizioni di bisogno:

se stessa sistema di aiuto naturale: sistemi di supporto sociale come rete di amici e parenti. Kahn e Antonucci hanno parlato dei Convogli di supporto sociale (un convoglio non include tutte le persone che un individuo conosce, ma quelle per lui pi importanti in termini di supporto sociale).

sistema di mutuo aiuto: sono costituiti da gruppi di persone che soffrono per lo stesso problema e che sono convinti dellefficacia delaiuto dei pari. sistema di aiuto non professionale: operatori volontari, caregiver della comunit e figure paraprofessionali. il sistema di aiuto professionale: psichiatri, assistenti sociali.

4I parametri tecnici degli interventi basati sul ciclo di vitaQualsiasi intervento pu essere descritto in relazione ad una serie di parametri chiave che comprendono:

Lobiettivo: occorre distinguere tra gli interventi diretti al trattamento, alla prevenzione, alladattamento e allottimizzazione. I tempi dellintervento associati allobiettivo: lintervento pu avere luogo, prima, durante e dopo levento, a seconda degli obiettivi posti. i livelli di analisi e di intervento: analisi dei problemi individuali, nel contesto di piccoli gruppi, organizzazioni, istituzioni, comunit e/o allinterno del sistema culturale. La modalit dellintervento: pu essere di tipo autoritario o concordato. Lo stile di erogazione dellintervento: c lo stile basato sulla modalit di attesa e quello basato sulla modalit di ricerca.

5Le tassonomie dellintervenotDanish tipologia di intervento basata sulla componente concettuale e sui tempi dellintervento.

6Un modelo per la pratica dellintervenotGli operatori devono essere in grado di stimolare condizioni che favoriscano il raggiungimento di una buona consapevolezza di s e ad avere pi controllo sulle proprie reazioni sugli eventi.

7Un modello generalizzato per la gestione del problema e per lo sviluppo delle opportunitEganm preferisce parlare di gestione del problema. Il nucleo del modello di Egan si fonda sullaffermazione che tutti i modelli di aiuto comprensivi aiutano le persone ad affrontare 4 tematiche fondamentali e progressive, ognuna delle quali si divide in 2 fasi:

Stadio 1 comprendere lo scenario attuale: porsi domande su cosa stia accadendo. Fasi: esplorazione e focalizzazione

Stadio 2 definire lo scenario preferito: si guarda al futuro. Fasi di ristrutturazione e impostazione obiettivo.

Stadio 3- sviluppare un piano dazione: riguarda le strategie Fasi di analisi del programma e scelta del programma.

Stadio 4 piano di realizzazione e valutazione del progresso: Fasi di implementazione e di valutazione.

7Le applicazioni del modello PM-OD

problem management and opportunity developmentQuesto modello trova unapplicazione pi diretta nelle relazioni di aiuto diadiche. Il modello stato applicato, allo sviluppo delle abilit di problem solving in campo dirigenziale, i cui momenti chiave sono: la sintonizzazione, limpostazione degli obiettivi, la valutazione del successo, la raccolta di informazioni, le decisioni, la pianificazione, la programmazione delle azioni e la correzione degli errori.

8Il modello pm-od nella guida di autoaiuto alla scelta e al acambioamento della professioneBaLLG ha scritto il libro Manage your own career, secondo lui la pianificazione professionale, comprende 3 attivit:

Rivedere le precedenti esperienze

Comprendere la situazione attuale

Realizzare le idee e impostare gli obiettivi per il futuro.

9Il cambiamento pianificato: un mezzo per raggiungere un fine, non un fine in s

10Lo sviluppo delle abilit per la vitaIl cambiamento e lo sviluppo, non sono sinonimi. Perch il cambiamento si possa definire evolutivo occorre che vi sia un movimento verso una realizzazione pi piena del potenziale personale, un processo che implichi lacquisizione di nuove abilit, lincremento della consapevolezza di s e dei propri valori. Hopson e scally hanno identificato 4 abilit fondamentali:

1. Io2. Io e te3. Io e gli altri4. Io e le situazioni specifiche.

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