Ciclo di Vita dei Prodotti
Transcript of Ciclo di Vita dei Prodotti
Ciclo di Vita di Prodotti,
Processi e Attività.Prof. Attilio Citterio
Dipartimento CMIC “Giulio Natta”
https://iscamapweb.chem.polimi.it/citterio/education/course-topics/
Scuola di Ingegneria Industriale e dell’Informazione
Course 096125 (095857)
Introduction to Green and Sustainable Chemistry
Attilio Citterio
Valutazione del Ciclo di Vita.
”Dalla nascita alla morte”
Impatti su:
• Salute umana
• Ecosistemi
• Risorse
Attilio Citterio
Ciclo di Vita delle Imprese.
IIZIO CRESCITA MATURO DECADIMENTO FASI
Sfo
rzo
Tempo Life cycle
Ritiro dal
mercato
Fine Brevetto
Ie Vendite
1 - 30 anni1 - 10 anni
INVENZIONE
Sviluppo
decisione
Flu
sso
Mo
neta
rio
• Massimizzare il
valore del prodotto
• Minimizzare il
tempo al mercato
Miglioramento
Tecnologia
SCIENZA TECNOLOGIA &
COMMERCIO
COMMERCIO &
FINANZIA
LEGALE Competenze d’affari
Attilio Citterio
Dinamica delle Attività Industriali. S
FO
RZ
O
TempoLife cycle
INIZIO CRESCITA MATURA DECADIMENTO
SCIENZA TECNOLOGIA &
COMMERCIO
COMMERCIO &
FINANZIA
LEGALE
FASI
Competenze d’affari
R
5% Costi
Attività
10 -15 %
Sviluppo Produzione
15 -20 %
M & F
60 %
EntitàUn SME Multinazionali
Attilio Citterio
Valutazione del Ciclo di Vita.
ESTRAZIONE
MATERIE PRIMEPRODUZIONEG
CONFEZIONAMENTO
E TRASPORTO
USO E
GESTIONE
RICICLO E
SMALTIMENTO
USO RISORSE IMPATTO AMBIENTALE GENERAZIONE SCARTI
Rinnovabile e Non
rinnovabile Riscaldamento
globale
Acidificazione
Eutrofizzazione
Riduzione
Strato di Ozono
Formazione
Smog
Deterioramento
AbioticoScarti e
riciclabili
Attilio Citterio
Ciclo di Vita dei Prodotti Chimici.
Riciclo (dei Composti Chimici o Prodotti)
Esposizioni Ambientali
Inquinamento di Aria, Acqua e/o Suolo da Rilasci e/o Discariche
Estrazione di Materie Prime
Produzione Chimica,
Lavorazione o Raffinazione
Produzione e Uso di
Prodotti Chimici Derivati a valle
Produzione
Prodotti
Uso e Riuso di Prodotti
Impoverimento di
risorse
non-rinnovabili
Esposizione Occupazionale
Attilio Citterio
Produzione Industriale Chimica: Regioni
Sviluppate* e Meno sviluppate**.
*
**
Attilio Citterio
*Society of Environmental Toxicology and Chemistry Guidelines
for Life Cycle Assessment ‘A Code of Practice’ August 1993.
Valutazione del Ciclo di Vita (LCA).
La LCA è definita dalla “Society of Environmental Toxicology and
Chemistry” (SETAC)* come
"un procedimento obiettivo di valutazione dei carichi energetici ed
ambientali associati all'intero ciclo di vita di un prodotto, processo o
attività, effettuate tramite l'identificazione e la quantificazione dell'energia
e dei materiali usati nonché dei rifiuti rilasciati nell'ambiente per valutarne
l’impatto e per identificare e valutare le opportunità di miglioramento".
E in base alla norma ISO 14040:
LCA è una tecnica […] che stila un inventario di rilevanti ingressi e
uscite di un sistema prodotto; valutando i potenziali impatti per
l’ambiente associati con tali ingressi e uscite; e interpretando i
risultati dell’inventario e le fasi dell’impatto in relazione agli obiettivi
dello studio.
Attilio Citterio
I Primi Anni.
• I primi studi sugli aspetti del ciclo di vita dei prodotti e dei materiali datano al
1968-1972, e si focalizzarono su temi quali l’efficienza energetica, il consumo di
materie prime e lo smaltimento di rifiuti.
• Al 1969 risale, per es., uno studio sui contenitori per bibite e, in Europa, si
sviluppò un approccio per la valutazione della LCA, noto come ‘Ecobalance’.
• Nel 1972, in UK, Boustead calcolò l’energia totale usata nella produzione di
alcuni beni di consumo e consolidò la metodologia per renderla applicabile a
vari materiali (Handbook of Industrial Energy Analysis, 1979).
• Inizialmente, si considerò a priorità più alta l’energia rispetto a reflui ed ai
sottoprodotti. Perciò, si faceva poca distinzione tra sviluppo degli inventari
(risorse che finiscono in prodotto) e l’analisi degli impatti totali associati. Ma,
finita la crisi petrolifera, la questione energetica si fece meno pressante e, pur
continuando l’interesse per l’LCA, non si ebbero più novità rilevanti.
• Solo alla metà degli anni 80 - inizi 90 si accentuò l’interesse per l’LCA in forma
generale da parte di industrie e società di progettazione e commerciali. Molti
studi senza una metodologia comune portarono a risultati contradditori.
Attilio Citterio
Rapida Crescita e Adolescenza.
• "LCA è uno strumento relativamente giovane." Solo nel 1992 l’UN sancì che le metodologie di valutazione del ciclo di vita erano tra i supporti più promettenti per affrontare un ampio spettro di compiti di direzione ambientale.
• La più completa raccolta sull’LCA a tutt’oggi è il testo The LCA Sourcebook (1993). Questi studi circolanti tra una ristretta comunità scientifica in Europa e Nord America, passarono finalmente dal laboratorio al mondo reale.
• 1993, SETAC pubblica le “Guidelines for Life-Cycle Assessment: A ‘Code of Practice’”
• Ancora oggi le competenze in materia di LCA sono limitate a livello mondiale, ma i paesi più sviluppati si sono organizzati con accademici, consulenti e società per affrontare i problemi ambientali più disparati.
• 1997-2000, ISO pubblica gli Standard 14040-43, definendo i diversi stadi dell’LCA.
• 1998-2001, ISO pubblica gli Standard e i Technical Reports 14047-49
• 2000, l’UNEP e il SETAC creano l’Iniziativa Ciclo di Vita
• 2006 ISO pubblica gli Standard 14040 e 14044, che aggiornano e sostituiscono i 14040-43.
Attilio Citterio
Verso la Maturità.
• Attualmente si è in una fase di sviluppo e consolidamento della metodologia.
Il grado di confidenza acquisito indica un reale futuro sia per la realizzazione
degli inventari che per l’acquisizione di una mentalità sul ciclo di vita.
• Alcuni però pensano che l’LCA sia ancora lontana dall’offrire analisi e
soluzioni chiare a tutti. Le principali difficoltà sono connesse a:
la complessità della maggior parte delle metodologie e dei processi;
gli alti costi e le scale temporali lunghe, nonostante i progressi fatti;
la necessità di esprimere giudizi di merito nel corso dell’analisi;
la mancanza di standard internazionalmente accettati (tentativi sono il SPOLD LCA
e lo standard ISO);
la continua invisibilità di gran parte del lavoro LCA alla comunità
• Le difficoltà stanno in parte nell’accessibilità delle conclusioni anche ai non
esperti e nella trasparenza delle decisioni collegate da parte delle autorità.
• Alcune semplificazioni sono state introdotte allo scopo, in particolare una
serie di software, ma rimane la difficoltà di acquisire dati iniziali affidabili.
Attilio Citterio
Applicazioni dell’LCA.
• Le metodologie LCA sono state sviluppate originariamente per creare
strumenti di supporto alle decisioni per differenziare prodotti, sistemi
di prodotti, o servizi su basi ambientali (Il termine "prodotto" si usa
spesso come sinonimo sia di prodotti, sistemi di prodotto e servizi).
• Nel corso dell’evoluzione dell’LCA, è emerso un certo numero di
applicazioni correlate; le più significative sono:
LCA può essere usata da parte di: industria e altri tipi di imprese
commerciali, governi a tutti i livelli, organizzazioni non-governative quali le
organizzazioni dei consumatori e gruppi ambientali, e consumatori. Le
motivazioni per l'uso variano tra i vari gruppi di utenti.
Uno studio LCA si può condurre per scopi operativi, come per valutare
singoli prodotti, o per ragioni strategiche, come per valutare scenari di
differenti politiche, strategie di gestione o concetti di progettazione.
LCA si può usare per applicazioni interne o esterne e per scopi
commerciali, per orientare le politiche governative nelle aree dei marchi
ambientali, opportunità di acquisti verdi e smaltimento di rifiuti.
Attilio Citterio
LCA: Organizzazioni Internazionali.
LCA gioca un ruolo importante nella politica ambientale dei prodotti. Le
seguenti organizzazioni internazionali hanno un ruolo rilevante nello
sviluppo e applicazione dell’LCA:
• SETAC (Society of Environmental Toxicology and Chemistry), è il
forum scientifico internazionale dell’LCA;
• ISO (International Organization of Standardization). ISO ha introdotto
gli standard per l’LCA (serie ISO 14040-14044) e ha contribuito ad
uniformare differenti scuole di questa metodologia. Come risultato, la
credibilità dell’LCA è sensibilmente aumentata;
• L'UNEP (United Nations Environmental Programme) ha la missione
di applicare l’LCA. Collabora con SETAC per la “life cycle initiative”,
con l’obiettivo di promuovere il “life cycle management” nell'industria,
per trovare i metodi migliori nella valutazione dell’impatto e nel
migliorare la qualità dei dati LCA.
• ELCD 3.2, La banca dati Europea del ciclo di vita, disponibile dal
2006, comprende i dati di Life Cycle Inventory (LCI) dalle migliori
associazioni d'affari a livello EU e altre fonti per i materiali chiave,
energia, trasporti e gestione rifiuti.
Attilio Citterio
Banca dati Europea di Riferimento sul Ciclo di vita
(ELCD)* e Relativo Sistema Internazionale di dati (ILCD)*.
Il volume ILCD fornisce una guida su tutti gli stadi richiesti per condurre
una Valutazione del Ciclo di Vita (Life Cycle Assessment - LCA).
ELCD3.2 (European reference Life Cycle Database)** è la banca dati
che fornisce i dati dettagliati per l'analisi LCI.
Nella comunicazione sulla Politica Integrata sui Prodotti, la
Commissione Europea ha richiesto di produrre un volume sulle migliori
pratiche in LCA. Il "Sustainable Consumption and Production Action
Plan" ha confermato che “(…) dati consistenti e affidabili metodologie
sono indispensabili per valutare la prestazione ambientale complessiva
dei prodotti (…)”.
L'obiettivo principale del Volume è di assicurare qualità e consistenza ai
dati LC, metodi e valutazioni. Si rivolge a operatori di LCA, fornitori di
dati, e estensori di rassegne.
http://eplca.jrc.ec.europa.eu/ELCD3/datasetDownload.xhtml**
http://eplca.jrc.ec.europa.eu/uploads/JRC-Reference-Report-ILCD-Handbook-Towards-more-sustainable-
production-and-consumption-for-a-resource-efficient-Europe.pdf
*
Attilio Citterio
Piattaforma Europea per LCA - Supporta il pensiero
LC e la valutazione LCA nei governi e negli affari.
Comunicazione di Politica Integrata sui Prodotti (IPP)
Piano d'azione sul Consumo Sostenibile e Produzione (SCP)
http://eplca.jrc.ec.europa.eu/
Distribuzione
Uso
Raccolta
Ri-uso,Recupero energetico, Riciclo,Discarica
Progettazione
Risorse
Estrazione e
Lavorazione
Produzione e
distribuzione
Beni e
Servizi
Attilio Citterio
Banca Dati Europea ELCD.
Attilio Citterio
Strumenti della LCA.
• EIA (valutazione dell'impatto ambientale) uno strumento sito-specifico
tipicamente usato per valutare l’impatto ambientale di investimenti/servizi
progettati. (Una procedura per incoraggiare le autorità a tenere in
considerazione i possibili effetti dello sviluppo di investimenti sulla qualità
ambientale e sulla produttività delle risorse naturali e uno strumento per la
raccolta e organizzazione dei dati di pianificazione necessari a realizzare
progetti di sviluppo più sostenibile e ambientalmente validi [e ...] è
normalmente applicata in supporto alle politiche per un più razionale e
sostenibile uso delle risorse per raggiungere uno sviluppo economico)
• EA (verifica ambientale) uno strumento sito-specifico tipicamente usato per
valutare un servizio esistente. Include considerazione sulle comunicazioni e
sulla gestione delle informazioni legate all’ambiente.
• RA (valutazione del rischio, talvolta incluso sia in EA che EIA) considera il
rischio presentato da un materiale o servizio e include considerazioni sia sul
potenziale pericolo che sulla probabilità di accadimento.
Attilio Citterio
Spazio
Tempo
Estrazione Produzione Uso Smaltimento
LCA
EIA Concentrazioni/velocità di
produzione delle emissioni
Trasversale a tutte le fasi
LCA vs. EIA (Valutazione dell’Impatto Ambientale).
Un’analisi completa del ciclo di vita di norma si riferisce ad un flusso di
materiali ed energia inerenti un prodotto “dalla culla alla tomba” («from
cradle to grave»): inizia dalle materie prime nel loro stato naturale e
copre l’insieme di tutti i processi ed operazioni di utilizzo del prodotto
stesso fino al suo smaltimento finale come rifiuto.
Gli ecoprofili costituiscono invece un’analisi del tipo “dalla culla al
cancello” (from «cradle to gate»), e si concludono con l’ottenimento di
un prodotto utile, più o meno finito.
Attilio Citterio
Definizione
obiettivi e scopi
Analisi inventari
Valutazione
impatto
Interpretazione
Struttura LCA Applicazioni
Dirette
• Sviluppo, migliora-mento del prodotto
• Programmazionestrategica
•Direttive politiche pubbliche
•Commercializzazione
•Altro
Altri aspetti
• Tecnico•Economico•Mercato• Sociale, ecc.
Metodologia LCA: Principi e Struttura.
http://lca.jrc.ec.europa.eu/lcainfohub/index.vm
http://www.epa.gov/nrmrl/lcaccess/index.html
Attilio Citterio
Fasi dell’LCA (ISO 14044).
Generalmente, una LCA consiste di varie attività iniziali :
a. Definizione di obiettivi e ambito (ISO 14040):
Definisce e descrive il prodotto, processo o attività. Si definiscono le basi e lo scopo della valutazione.
b. Analisi degli Inventari (LCI):
Crea un albero di processo in cui tutti i processi dall’estrazione delle materie prime fino al trattamento dei reflui sono mappati e connessi e si chiudono i bilanci di massa ed energia (tutte le emissioni e i consumi sono presi in esame).
c. Valutazione dell’Impatto (LCIA):
Le emissioni e i consumi sono trasferiti in effetti ambientali. Gli effetti ambientali sono raggruppati e pesati.
d. Valutazione miglioramento/interpretazione:
Si determinano quindi i risultati dell’analisi degli inventari e della valutazione dell’impatto. Si identificano le aree di miglioramento.
e. Relazioni e revisione critica della LCA,
f. Limitazioni della LCA,
g. Relazioni tra le fasi di LCA, e
h. Condizioni per l'uso dei valori scelti ed elementi opzionali.
Attilio Citterio
Valutazione del Ciclo di Vita
e Norme ISO 14 000.
Definizione
dell’Obiettivo
e del Campo
Analisi degli
Inventari
Diagramma a
blocchi del
processo; raccolta
dati; definizione
dell’intorno del
sistema ed
elaborazione dati
Valutazione
dell’Impatto
Classificazione e
caratterizzazione
degli effetti
dell’uso di risorse;
valutazione
Valutazione
migliorie
Rapporti;
valutazione
delle necessità
e opportunità di
ridurre l’impatto
ISO 14 040 ISO 14 041 ISO 14 042 ISO 14 043
ISO 14044
Attilio Citterio
LCA di prodotti LCA di processi
Valutazione degli impatti ambientali tramite l’intero ciclo di vita
di prodotti/processi che soddisfano la funzione d’interesseObiettivo
Prodotti con specifiche funzioni Processi per specifici prodottiOggetto
Percorso Produzione-uso-smaltimento Costruzione-attività-demolizione
Base della
valutazione
Unita funzionale : prestazione
caratteristica dei prodotti
Flusso di riferimento: quantità
di prodotto che soddisfa l’unità
funzionale
Unita funzionale : quantità di
prodotto o oggetto del trattamento
Flusso di riferimento: lo stesso
dell’unità funzionale
Due Diversi Approcci all’LCA.
Attilio Citterio
Valutare
Migliorare
Confrontare
Progettare
nuovi prodotti
Creare
specifiche di
prodotto
Unità funzionale
Prodotto(i) di
riferimento
Parametri di
valutazione
Processi
importanti
Orizzonte Temp.
Allocazione
Scambi
Ambientali
Ingressi (Energia
e Materiali)
Uscite (Aria,
Acqua e Scarti)
Ambiente di lavoro
Potenziali Impatti
Consumo risorse
(Energia e Materiali)
Impatti ambientali
(Acidificazione, GWP,
Ozono, ecc.)
Impatti sull’ambiente
di lavoro
Obiettivi Portata InventariValutazione
impatto
Il Processo LCA per Prodotti.
Attilio Citterio
LCA – Definizione dell’Obiettivo.
• E’ importante stabilire in anticipo a che scopo deve servire il modello,
che cosa si vuol studiare, quali approfondimenti e grado di
accuratezza sono richiesti, e quali criteri di decisione si adotteranno
alla fine.
• In aggiunta, si devono determinare i confini del sistema – sia per
quanto riguarda il tempo che lo spazio.
• Lo scopo deve includere / tenere in considerazione:
funzione del prodotto assunti
unità funzionale limiti
confini tipo di formato del report
procedure di assegnazione il sistema prodotto
tipi di impatto e metodologia di
valutazione
requisiti dei dati
Attilio Citterio
Sistema.
Concetto di Sistema
Sistema – un gruppo di oggetti e fenomeni interconnessi ed
interagenti; qualsiasi porzione dell’universo che si può isolare dal
resto dell’universo allo scopo di osservarne le variazioni.
Ambiente – la regione ad di fuori dei confini del sistema.
– Classificazione:
Natura del contorno
Aperto
Chiuso
Isolato
Attilio Citterio
La maggior parte
dei sistemi
terrestri sono dei
Sistemi Dinamici
A. Sistema isolato B. Sistema chiuso C. Sistema aperto
Sole
Classificazione dei Sistemi.
Attilio Citterio
Velocità di flusso (flussi)
Riserva Scorta
Componenti di un Sistema.
Attilio Citterio
Energia solare
Atmosfera
Ciclo Idrologico
Precipitazione
Evaporazione
Ciclo delle rocce
Attrazione
Gravitazionale
Dal Sole e Luna
Ciclo Biochimico
Fotosintesi
Biosfera
Pedosfera
Litosfera
Vulcano
CircolazioneOceano
Oceano
Flusso di CaloreEnergia Geotermica
Risalita magma
Ambienti del Sistema Terra e Relativi Flussi.
Attilio Citterio
Questi tre sottosistemi della biosfera sono legati tra loro tramite le movimentazioni del ciclo idrologico e dell’atmosfera.
Lo scambio gassoso oceano-atmosfera, che è controllato dalla biologia marina a tempi lunghi, determina la
concentrazione atmosferica della CO2 e perciò del clima globale. Le piante terrestri sono sensibili al clima e alla
concentrazione della CO2 nell’atmosfera. Lo stato della vegetazione controlla la velocità di trasferimento dalla terra al
mare di elementi essenziali agli organismi marini, così chiudendo il ciclo.
CLIMA CONTROLLI
CO2CO2
OCEANOGEOSFERA
DESERTO
FIUME
I cicli del carbonio, azoto, fosforo e molti altri elementi biologicamente essenziali sono strettamente accoppiati in ecosistemi terrestri, acque dolci e marine.
Attilio Citterio
Confini.
• La scelta dei processi, prodotti e attività che si valutano e quelli che non si valutano, può avere un grande impatto sui risultati dell’analisi sul ciclo di vita…. Di fatto l’assegnazione dei confini può avere una ricaduta diretta sulle conclusioni complessive.
• E’ impossibile isolare clinicamente un processo o un prodotto –naturalmente, la questione letteralmente è:
Dove si deve tracciare il confine?
• Determinato da vari fattori:
applicazione d’interesse dello studio
assunti
criteri di eliminazione
limiti di dati e costi
a chi ci si rivolge
Attilio Citterio
Confini e Struttura di un Sistema.
Processo
d'interesse
Energia
non-
rinnovabile
Materiali
non-
rinnovabili
emissioni
energia
Prodotto finale
Emissioni nette
emissioni
emissioni
emissioni
emissioni
emissioni
emissioniMaterie
prime
Materie prime
energiaenergia
energia
energia
energia
Materiali di scarto
IntermediIntermedi
Intermedi
Smaltimen-
to scartiProcesso di
estrazione
Processo di
estrazione
ProcessoProcesso
Processo
energia
Attilio Citterio
Il Processo LCA.
Valutare
Migliorare
Confrontare
Progettare nuovi
prodotti
Creare specifiche
di prodotto
Unità funzionale
Prodotto(i) di
riferimento
Parametri di
valutazione
Processi
importanti
Orizzonte Temp.
Allocazione
Scambi
Ambientali
Ingressi (Energia e
Materiali)
Uscite (Aria,
Acqua e Scarti)
Ambiente di lavoro
Potenziali Impatti
Consumo risorse
(Energia e Materiali)
Impatti ambientali
(Acidificazione, GWP,
Ozono, ecc.)
Impatti sull’ambiente
di lavoro
Obiettivi Portata InventariValutazione
impatto
Attilio Citterio
Unità Funzionale (FU) o Base.
Una FU è una misura della prestazione dell’uscita funzionale del sistema
prodotto. Nella LCA il punto focale non è il prodotto, ma il servizio o
funzione fornita dal prodotto.
Scopo fornire un riferimento per correlare gli ingressi e le uscite.
Necessario per assicurare comparabilità dei risultati della LCA
FU deve essere definito e misurabile.
1 milione di bottiglie
per distribuire l’acqua”
“Distribuire 1 milione
di litri di acqua in
bottiglia”
bottiglie vs. Bottiglie
di vetro I di plastica
Attilio Citterio
Finalità.
Unità Funzionale
Cosa fornisce il servizio?
• Portauova
– Trasporta 6-12 uova dal negozio a casa senza romperle …
• Braccio di una gru
– Si innesta su una base esistente, solleva almeno 200 kg…
Prodotto(i) di Riferimento
Prodotti esistenti che forniscono lo stesso o quasi lo stesso
servizio
• Portauova già in uso
• Esistono già gru che forniscono circa lo stesso servizio?
Attilio Citterio
Finalità (cont.)
Parametri di valutazione
Impatti Ambientali
Consumo Risorse
Ambiente di lavoro…
Processi Importanti
Orizzonte Temporale
In che tempo il prodotto è fabbricato?
Per quanto tempo il prodotto sarà in uso?
Effetti ambientali a lungo termine?
• Possono essere di centinaia di anni o più!
Allocazione
Può essere difficile allocare
gli impatti ambientali• Si può avere più prodotti da
un singolo processo
• Un ingresso può essere un
sottoprodotto di altri processi
• Le uscite possono diventare
ingressi per altri processi
Attilio Citterio
Il Processo LCA.
Unità funzionale
Prodotto(i) di
riferimento
Parametri di
valutazione
Processi
importanti
Orizzonte Temp.
Allocazione
Scambi
Ambientali
Ingressi
(Energia e
Materiali)
Uscite (Aria,
Acqua e Scarti)
Ambiente di
lavoro
Potenziali Impatti
Consumo risorse
(Energia e Materiali)
Impatti ambientali
(Acidificazione, GWP,
Ozono, ecc.)
Impatti sull’ambiente
di lavoro
Portata InventariValutazione
impatto
Valutare
Migliorare
Confrontare
Progettare nuovi
prodotti
Creare specifiche
di prodotto
Obiettivi
Attilio Citterio
Cosa sono i Flussi degli Inventari?
L’inventario LCA è un processo "obiettivo", computerizzato
di quantificazione dei flussi di materiali e energia lungo
l’intero ciclo di vita di un prodotto, processo o attività…
Requisiti di energia e materie prime
Emissioni in aria
Effluenti liquidi
Rifiuti solidi
Ecc.
raccolta
dati
procedure di
calcolo
quantificazione
ingressi e uscite
uso di risorse
rilascio nell’aria
rilascio nell’acqua
rilascio nella terra
Attilio Citterio
Analisi degli Inventari (LCI).
• Stabilire che ingressi e uscite di tutti i processi del ciclo di vita si determinino in termini di materiali ed energia (p.es., kg di prodotto fatto per kg di CO2 prodotta o kg di CO2 prodotta / kg di prodotto)
• Iniziare costruendo un albero di processo o un diagramma di flusso classificando gli eventi in un ciclo di vita del prodotto che si devono considerare nella LCA, più le loro interconnessioni.
• Quindi, iniziare a raccogliere i dati rilevanti per ciascun evento: le emissioni da ciascun processo e le risorse (materie prime) usate.
• Stabilire bilanci di materia e energia (corretti) per ogni stadio del processo ed evento.
Esempi di inventari:
Gas che contribuiscono al riscaldamento globale
Gas che contribuiscono alla riduzione dello strato di ozono
Gas che favoriscono la formazione dello smog
Composti chimici tossici
Calore/Energia
Degrado della terra/habitat
Inventari nella Sintesi del
MonoMetilAmminoMalonato
(MMAM).
11° 12°2°
Dimetil
malonato
Metilammina
Acqua
Acetato d’etile
3°
Acido cloroacetico
Cianuro di sodio
Metanolo
Idrossido di sodio
Acido solforico
Metanolo
Ammoniaca
Acqua
Acido solforico
Acido acetico
Etanolo
Acqua
4°
Acido acetico
Anidride acetica
Cloro
Idrossido di sodio
Acido cianidrico
Gas naturale
Idrogeno
Monossido carbonio
Cloruro di sodio
Acqua
Triossido di zolfo
Gas naturale
Idrogeno
Monossido carbonio
Aria
Gas naturale
Acqua
5°
Metanolo
Monossido carbonio
Acido acetico
Chetene
Cloruro di sodio
Acqua
Cloruro di sodio
Acqua
Ammoniaca
Gas naturale
Ossigeno
Gas naturale
Gas naturale
Sale
Acqua
Zolfo
Aria
Acqua
Gas naturale
Gas naturale
6°
Gas naturale
Idrogeno
Monossido di carbonio
Gas naturale
Metanolo
Acetone
Sale
Acqua
Sale
Acqua
Aria
Gas naturale
Acqua
Aria
Estrazione petrolio/raffineria
7°
Gas Naturale
Gas naturale
Gas naturale
Idrogeno
Monossido carbonio
Isopropanolo
Ossigeno
8°
Gas naturale
Gas naturale
Propilene
Acido solforico
Acqua
9°
Estrazione petrolio/raffin.
Acqua
Triossido di zolfo.
Acqua
10°
Biossido di
zolfo
Ossigeno
Zolfo
Ossigeno
Estrazione petrolio/raffineria
Attilio Citterio
Toluene
SMB
EtOH
THF
T
S
Diagramma di Flusso per la Sintesi della
Sertralina.
Farmaco
antidepressivo
Inventari quantificati nella
produzione di alcuni polimeri
(Nylon 6,6, Polipropilene,
Gomma Naturale (NR)).
7 th 8 th 9 th 10 th 11 th 12 th 13 th 14 th 15 th
Benzene (182 kg) Nafta (2230 kg) Raffineria Petrolio
Idrogeno (14.9 kg)
Gas Naturale (209 kg)
Acqua (418 kg)
Ossigeno (61.1 kg) Aria (364 kg)
Aria (134 kg)
Benzene (246 kg) Nafta (3010 kg) Raffineria Petrolio
Gas Naturale (72.4 kg)
Acqua (145 kg)
Ossigeno (82.4 kg) Aria (489 kg)
Idrogeno (20.1 kg)
Aria (433 kg)
Aria (2800 kg)
Gas Naturale (697 kg)
Acqua (1870 kg)
Cicloesano (196 kg)
Ossigeno (22.5 kg)
Cicloesano (265 kg)
Ossigeno (72.7 kg)
Cicloesanolo (223 kg)
Cicloesanone (223 kg)
Ammoniaca (1560 kg)
Acqua (641 kg)Aria (22000 kg)
Acido Nitrico (6410 kg)
Aria (252 kg)
Gas Naturale (62.5 kg)
Acqua (168 kg)
Aria (811 kg)
Benzene (197 kg)
Idrogeno (16.1 kg)
Aria (145 kg)
Benzene (265 kg)
Idrogeno (21.7 kg)
Aria (469 kg)
Aria (3010 kg)
Gas Naturale (751 kg)
Acqua (2010 kg)
Acido Adipico (599 kg)
Gas Naturale (119 kg)
Ammoniaca (140 kg)
Acqua (283 kg)Ossigeno (136 kg)
Cicloesano (212 kg)
Ossigeno (24.3 kg)
Cicloesano (286 kg)
Ossigeno (78.6 kg)
Ammoniaca (1679 kg)
Acqua (699 kg)Aria (23700 kg)
Adiponitrile (443 kg)
Idrogeno (33.1 kg)
Cicloesanolo (241 kg)
Cicloesanone (241 kg)
Acido Nitrico (6902 kg)
Esametilene-
Diammina
(476 kg)
Acido Adipico
(645 kg)
Hevea Brasiliensis
pianta
Nylon 6.6
(1000 kg)
Raffineria Petrolio
Acqua (3005 kg)
Nafta (6010 kg)
Vapore (3005 kg)
Propilene (1058 kg)Polipropilene
(1058 kg)
Hevea
Brasiliensis
lattice
Attilio Citterio
Diagramma del Ciclo di Vita di un Tappeto in
Nylon-6,6.
P11 P10 P9 P8 P7 P6 P5 P4 P3 P2 P1 Primario 2° 3° 4° 5° 6°
Riuso Nylon 6,6
Cimatura
14.03MJ
Formatura
Estrusione
Lattice
Non-poliam-
mide 6,6
Tintura
36400MJ
Tappeto
pronto alla
vendita
1029m2
2058kg
Tappeto
1029m2
2058kg
Filo di
nylon
1000kg
Adesivo
Scarti
tappeto
Filatura
2909MJ
Tappeto
supporto
1058kg
Vuoto
900MJ
Fusione
Nylon
Vergine +
Riciclato
Pulitura a
vapore
Impianto
Cogeneraz.
Selezione
Automatica
Gesso
da
supporto
Poliammide
6,6
Riduzione
dimensioni Separazione
Nylon-6,6
Attilio Citterio
Vie a MDI e TDI Rispetto agli Altri Processi
Chimici di Grande Volume.
MDI
metilendifenil diisocianato
TDI
Toluene diisocianato
BZ
NitroBZ
Anilina
MDA
MDI
Formaldeide
MeOH
Ammoniaca
Acido Nitrico
H2SO4
H2
Fosgene
CloroCO2
Toluene
DNT
TDA
TDI
Attilio Citterio
Eco-Efficienza e Progettazione.
Salvaguardarsi dai problemi noti
Evitare i composti chimici che si sa essere problematici
• p. es., cadmio, piombo, mercurio
Seguire le Preferenze del Personale Informato
Se si trattano aree grigie, incertezze nei dati,…
Creare degli elenchi
elenco X (sostanze con problemi noti): da evitare
Elenco grigio: problematici, ma possono essere i migliori, o solo,
disponibili
Elenco positivo: Preferito
Reinventare
Buono
Migliore
Ottimo
Cradle to Cradle, by
McDonough & Braungart, 2002
Attilio Citterio
Cinque Criteri Principali per Valutare i
Composti Chimici Pericolosi.
(1) Quantità. Il quantitativo di composto chimico da applicare, come
anche il metodo.
(2) Persistenza. Viene data in termini di vita media o tempo di
residenza.
(3) Tossicità - LC50 , LD50 o altro
(4) Bioaccumulazione e bioamplificazione. Il pericolo è che la
bioaccumulazione possa causare tossicità. La maggior parte dei
pesticidi sono idrofobici, ”insolubili in acqua," e lipofili. Inoltre,
possono avere più di un gruppo funzionale che influenza le proprietà
di solubilità.
(5) Altri effetti negativi, p. es. proprietà chimiche inusuali come capacità
chelanti che alterano la disponibilità di altri composti chimici
nell’ambiente, generatori di altre sostanze problematiche.
REACH - Libro bianco CEE
Attilio Citterio
Acquisti Verdi.
ACQUISTI
VERDI
Considerazione del ciclo del prodotto
Gli Acquisti verdi sono a 2 livelli
Approvvigionamento di materiali più sicuri
eco-compatibili, tecnologie, ecc. da parte
del produttore
Richiesta dei Consumatori di prodotti
eco-compatibili
I tre principi di base degli Acquisti Verdi
Politiche e pratiche di Gestione degli Acquisti Verdi
Disponibilità di informazioni eco-correlate per valutare
i produttori e i distributori di prodotti
Attilio Citterio
Il Processo LCA.
Unità funzionale
Prodotto(i) di
riferimento
Parametri di
valutazione
Processi
importanti
Orizzonte Temp.
Allocazione
Potenziali Impatti
Consumo risorse
(Energia e Materiali)
Impatti ambientali
(Acidificazione,
GWP, Ozono, ecc.)
Impatti sull’ambiente
di lavoro
PortataValutazione
impatto
Valutare
Migliorare
Confrontare
Progettare nuovi
prodotti
Creare specifiche
di prodotto
Obiettivi
Scambi
Ambientali
Ingressi (Energia
e Materiali)
Uscite (Aria,
Acqua e Scarti)
Ambiente di lavoro
Inventari
Attilio Citterio
Valutazione dell’Impatto.
Identificazione degli impatti valutazione impatto
Metodi di valutazione :
1) Modelli
– Basati su relazioni matematiche tra causa ed effetto
– Possono essere: Fisici, Chimici, Biologici
2) Esperimenti
– Sul campo
– In laboratorio
3) Rappresentazione fisica (disegni, fotografie, film, modelli 3D)
4) Valutazione
– Usata per calcolare i costi o i benefici di un aspetto
ambientale come conseguenza di una attività.
Attilio Citterio
Da LCI a LCA – Conversione a Dati Utili.
Inventari del Ciclo di vita
> 5000 dati
}
Valutazione dell’impatto del
Ciclo di VitaConverte i dati LCI in 12-20
“indicatori d’impatto” che
riguardano tutte le rilevanti
problematiche ambientali
Attilio Citterio
Da LCI a LCA.
Fonte (modificata): Studio "Policy Review on Decoupling" (CML and partners) for EC, DG Env
Analisi degli Inventari Valutazione dell’Impatto
Estrazione da
miniere e
minerali
Estrazione di
combustibili
fossili
Produzione
energia
Produzione
materie
prime
produzione
materiale
finale
uso
Waste
treatment
Albero di processo tabella inventari
Benzene in acqua
Metiletilchetone in aria
Alcool etilico in aria
Xilene in aria
Toluene in aria
Benzene in aria
Zinco nel suolo
Nichel in acqua
SO2 in aria
NOx in aria
CH4 in aria
CO2 in aria
risultati
indicatore categorie
risultati normalizzati
Indicatore categorie risultati pesati
riduzione delle
risorse abiotiche
eutroficazione
acidificazione
ecotossicità
tossicità umana
ossidazione fotoch.
Diminuzione ozono stratosferico
riscaldamento globale
Categorie d’Impatto
caratterizzazione normalizzazione
pesatura
Attilio Citterio
Impatti ecotossicologici
Impatti tossicologici umani
Formazione di ossidanti da luce
Diminuzione ozono stratosferico
Eutroficazione
Ambiente di lavoro
Scelta delle Categorie di Impatto.
Comunemente si prendono in considerazione le seguenti
categorie di impatto :
Risorse abiotiche
Risorse biotiche
Uso della terra
Riscaldamento Globale
Acidificazione
Attilio Citterio
0
50
100
150
1980 1985 1990 1995 2000 2005 2010
ind
ice
(a
nn
o d
i ri
feri
me
nto
=1
00
)
Anno
produzione
Cambiamento
climatico
rumori
discariche
acidificazione
composti tossici
diminuzione ozono
Indicatori Ambientali (EPI).
“Un indicatore è un parametro (o valore derivato da parametri), che
fornisce informazione su un fenomeno. L’indicatore ha un significato
che va oltre le proprietà direttamente associate al valore del
parametro stesso”
Attilio Citterio
Soggetti degli Indicatori -
Le Tre Linee Fondamentali.
Fisico/chimico/bio-
logico
Volatilità
GWP
Energia
Primaria
Ecotossicità
Acquatica
Efficienza
atomica
Finanziario
Turnover
Stipendi netti
“Valore
Aggiunto”
Flusso di
denaro
ecc.
Sociale
Tasso di
istruzione
Accesso a
acqua potabile
Reddito
famigliare
ecc
Attilio Citterio
Categorie di Impatto di Ciclo di Vita
Comunemente Usate.
Categoria di Impatto
Scala Dati LCI Rilevanti (p. es., classificazione)
Fattore Comune Caratterizzante
Descrizione del Fattore
Riscaldamen-to Globale
(GWP)
Globale Biossido di carbonio (CO2) Biossido di azoto (NO2) Metano (CH4) Clorofluorocarburi (CFC) Idroclorofluorocarburi (HCFC) Metil Bromuro (CH3Br)
Potenziale di Riscaldamento Globale
Converte i dati LCI in equivalenti di CO2. Nota: i potenziali di riscaldamento globale sono 50, 100, o 500 anni.
Diminuzione dell’Ozono Stratosferico
Globale Clorofluorocarburi (CFC) Idroclorofluorocarburi (HCFC) Halon Metil Bromuro (CH3Br)
Potenziale di distruzione dell’ozono
Converte i dati LCI in equivalenti di triclorofluorometano (CCl3F, CFC-11).
Acidifica-zione
(AC)
Regionale Locale
Ossidi di zolfo (SOx) Ossidi di Azoto (NOx) Acido Cloridrico (HCl) Acido Fluoridrico (HF) Ammoniaca (NH3)
Potenziale di Acidificazione
Converte i dati LCI in equivalenti di ioni idrogeno (H
+) .
Eutrofiz-zazione
(EP)
Locale
Fosfato (PO4), Nitrati (NO3) Ossido di azoto (NO) Biossido di azoto (NO2) Ammoniaca (NH3)
Potenziale di Eutrofizzazione
Converte i dati LCI in equivalenti di fosfato (PO4).
Attilio Citterio
Categorie di Impatto di Ciclo di Vita
Comunemente Usate.
Categoria di Impatto
Scala Dati LCI Rilevanti (p. es., classificazione)
Fattore Comune di Caratterizzazione
Descrizione del Fattore
Smog Fotochimico (POCP)
Locale Idrocarburi diversi dal metano (NMHC)
Potenziale di Creazione di ossidanti fotochimici
Converte i dati LCI in equivalenti di C2H6
Tossicità terrestre (TETP)
Locale Composti chimici tossici con una concentrazione letale nota sui topi
LC50 Converte i dati LCI in equivalenti.
Tossicità acquatica (AETP)
Locale Composti chimici tossici con una concentrazione letale nota sui pesci
LC50 Converte i dati LCI in equivalenti.
Salute dell’uomo (HTP)
Globale Locale Regionale
Rilasci totali nell’aria, nell’acqua, e nel suolo.
LC50 Converte i dati LCI in equivalenti.
Impoveri-mento delle risorse
Globale Locale Regionale
Quantità di minerali usati Quantità di combustibili fossili usati
Potenziale di impoverimento delle risorse
Converte i dati LCI in un rapporto tra quantità di risorsa usata e quantità di risorsa lasciata
Uso della terra
(LU)
Globale Locale Regionale
Rifiuti solidi Converte la massa dei
rifiuti solidi in volume usando stime di densità
Attilio Citterio
Estrazione
Materie
prime
Energia
Impatti
Lavorazione
Materie prime
Impatti
Manifattura
Prodotto
Impatti
Uso, Riuso,
Smaltimento
Impatti
Materie prime
Energia
Materie prime
Energia
Materie prime
Energia
Materie prime
Stadi del
Ciclo di
Vita
Riscald.
globale
Diminuz.
ozono
Formaz.
smog
Acidifi-
cazione
Altri rilasci
tossici
Salute umana
e danni
all’ecosistema
Impatti
del Ciclo
di Vita
Impoverim.
risorse
Complessità della Valutazione dell’Impatto
Associato al Ciclo di Vita.
Attilio Citterio
Effetti AmbientaliMateriali/impatto
Effetto serra
Diminuzione strato di ozono
Eutrofizzazione
Diminuz. di risorse abiotiche
Smog (estivo)
Acidificazione
Rame
CO2
CFC
SO2
NOx
fosforo
composti organici volatili (VOC)
Metalli pesanti
PCB
pesticidi
stirene
Eco-tossicità
Diminuzione di risorse biotiche
Tossicità umana
Odore
Esistono vari modi per
valutare e pesare gli
effetti ambientali.
Pesare l’effetto?
(esempio)
La Valutazione dell’Impatto si Focalizza sulla
Caratterizzazione del Tipo e Severità dell’Impatto Ambientale.
Attilio Citterio
Eco Indicatori – Metodologia.
• Tutti gli impatti ambientali sono convertiti in punteggi di
Eco-indicatore EPI usando un metodo di pesatura
• Il punteggio è calcolato per: Produzione del Materiale (per kg)
Processi di Produzione (per unità appropriata al processo)
Trasporto (m3·km-1)
Generazione e Uso di Energia (elettricità e calore)
Smaltimento (per kg)
• Eco-punteggi negativi per ricicli e riusi
• Inventari emissioni, estrazioni risorse, usi della terra connessi al ciclo
di vita del prodotto
• Calcolo del danno a salute umana, qualità ecosistemi e risorse
• Pesatura delle tre categorie di danno per arrivare a un numero.
Attilio Citterio
Valutazione dell’Impatto: Classificazione e
Caratterizzazione – Esempio 1.
Categoria d’impatto Acidificazione
Risultati LCI Emissioni di sostanze acidificanti all’aria (in kg)
Modello caratterizzazione Modello che descrive l’evoluzione e la deposizione di
sostanze acidificanti, adatto per la LCA
Indicatore di categoria Deposizione/carico critico di acidificazione
Fattore caratterizzazione Potenziale di acidificazione (AP) per ogni emissione
acida nell’aria (in kg SO2 equivalenti/kg emissione)
Risultato per unità indic. kg SO2 eq.
(in kg SO2
equivalenti/ kg
emission)
2 2
/
/
i ii
SO SO
MWAP
MW
A i i
i
I AP m
Composto MW Acido risultante α APi
SO2 64.1 H2SO4 2 1.00
NO 30.0 HNO3 1 1.07
NH3 17.0 HNO3 1 1.88
NO2 46.1 HNO3 1 0.70
HCl 36.5 - 1 0.88
HF 20.0 - 1 1.60
H2S 34.8 H2SO4 2 1.88
HNO3 63.1 - 1 0.51
H2SO4 98.2 - 3 0.65
Attilio Citterio
Valutazione dell’Impatto: Classificazione e
Caratterizzazione – Esempio 2.
Categoria d’impatto Riduzione dell’ozono stratosferico
Risultati LCI Emissioni di gas distruttivi per l’ozono in aria (in kg)
Modello di caratterizzazione Il modello sviluppato dal WMO, definendo il
potenziale distruttivo per l’ozono di differenti gas
Indicatore di categoria Scomparsa dell’ozono stratosferico
Fattore di caratterizzazione Potenziale di riduzione dell’ozono in st. staz. (ODP∞)
per emissione (in kg CFC-11 equivalenti/kg emis,)
Risultato per unità indicatore kg CFC-11 eq.
3
3
3
O
Oi
i
CCl F
ODP
OD i i
i
I ODP m
Formula Nome emivita, anni ODP
CH3Br methyl bromide 0.37
CH2Cl2 methylene chloride 0.47 <0.001
CHCl3 chloroform 0.17 <0.001
CHClF2 HCFC-22 15 0.055
CHBrF2 Halon 1201 60 1.4
CCl4 carbon tetrachloride 47 1.1
CCl3F CFC-11 60 1.0
CCl2F2 CFC-12 120 0.82
C2HCl2F3 CHFC-123 1.4 0.012
CBrF3 Halon 1301 16.0
CBr2ClF2 Halon 1211 13 4.00
Attilio Citterio
Valutazione dell’Impatto: Classificazione e
Caratterizzazione – Esempio 3 – SMOG
Alcani Alcheni/Alchini Aromatici
Composto MIR
Metano 0.015
Etano 0.25
Propano 0.48
Butano 1.02
Pentano 1.04
Esano 0.98
Ottano 0.60
Decano 0.46
Metilpentani 1.5
Ciclopentano 2.40
Cicloesano 1.28
Composto MIR
Etilene 7.40
Propene 9.40
1-Butene 8.90
1-Esene 4.40
1-Ottene 2.70
2-Buteni 10.0
2-Penteni 8.80
2-Eseni 6.70
1,3-Butadiene 10.9
Etino 0.50
Propino 4.10
Composto MIR
Benzene 0.42
Toluene 2.7
o-Xilene 6.5
m-Xilene 9.0
p-Xilene 6.6
1,3,5-Trimetilbenzene 10.1
Naftalene 1.17
Tetralina 0.94
Metilnaftaleni 3.3
Stirene 2.2
• Allen and Shonnard, Green Engineering, Prentice-Hall, 2002
• Extensive list in Guinée, Handbook on Life Cycle
Assessment, Kluwer 2002, p. 335 (but divided by 3.1)
ii
ROG
MIRSFP
MIR
SF i i
i
I SFP m
Attilio Citterio
Altri Contributi allo SMOG.
Alcoli e eteri Carbonil-derivati Alogeno-derivati
Composto MIR
Metanolo 0.56
Etanolo 1.34
1-Propanolo 2.08
2-Propanolo 0.56
1-Butanolo 2.70
Alcol t-Butilico 0.42
Glicol etilenico 1.74
Fenolo 1.12
Alchil fenoli 2.30
Dietil etere 2.82
Metil t-butil etere 0.62
Ossido di etilene 0.03
Ossido di Propilene 0.31
Furano 16.9
Composto MIR
Monossido di carbonio 0.05
Acetato di metile 0.09
Acetato di etile 0.53
Acetato di Vinile 5.27
Acrilato di metile 5.27
Acrilato di etile 4.53
Formaldeide 7.20
Acetaldeide 5.50
Aldeidi C3 6.50
Benzaldeide -0.57
Acetone 0.56
2-Butanone 1.09
2-Pentanone 2.54e
2-Eptanone 2.33e
Propilen carbonato 0.33
Composto MIR
Trifluorometilbenzene 0.28
Clorobenzene 0.25
2-Clorotoluene 2.86c
1-Clorobutano 0.74
1,4-diclorobenzene 0.09
1,2-diclorobenzene 0.17c
Diclorometano 0.03
Triclorometano 0.03
Vinil cloruro 1.93
Cloro 18.3d
1,2-Dicloroethano 0.2a
1,2-Dibromoetane 0.1a
Metil ioduro -0.54b
cCarter, Report to the California Air Resources
Board, Contract 06-408, February 2008.
Altri
Chemical MIR
DMSO 5.86b
ROG 3.10
Attilio Citterio
Kow e Bio-accumulazione.
1-ottanolo
acqua
-1 1 3 5 70 2 4 6 8 9
metanolo
-0.7
HCO2H
-0.5
toluene
2.7
NEt31.5
esano
4.0
decano
6.3
(C6Cl5)2O
8.3
Acido stearico
8.2
ottano
5.2
1-butanolo
0.8
THF
0.5
1-esanolo
2.0
C6Cl6
5.5
1-decanolo
4.6
idrofobico
lipofilico
idrofilo
lipofobico
logKow
3.5 4.3 alto potenziale di
bio-accumulazione
Basso potenziale di
bio-accumulazione
potenziale
moderato
Log Kow
ottanolo[soluto]
[soluto]ow
acqua
K
Attilio Citterio
Potenziale di Riduzione Abiotica.
Non tutti gli elementi
preoccupano!
Bi 0.0731
B 0.00467
Br 0.00667
Cd 0.33
Cr 0.00086
Co 2.6 10-5
Cu 0.00194
F 3.0 10-6
Ge 1.5 10-6
89.5
He 148
In 0.0090
I 0.0427
Ir 32.3
Kr 20.9
Pb 0.0135
Li 9.2 10-6
Mn 1.4 10-5
Hg 0.495
Res. ADP
Sb 1
Res. ADP
Au
Res. ADP
Mo 0.032
Ne 0.325
Ni 1.1 10-4
Os 14.4
Pd 0.323
P 8.4 10-5
Pt 1.29
Re 0.77
Rh 32
Ru 32
Res. ADP
Se 0.48
Ag 1.8
S 3.6 10-4
Sn 0.33
W 0.012
U 0.0029
V 1.2 10-6
Xe 17,500
Zn 9.9 10-4
Zr 1.9 10-5
(velocità riduzione) / (riserva)
(velocità riduzione) / (riserva)
i ii
ref ref
ADP AD i i
i
I ADP M
Mi è la massa
usata, non la
massa emessa.
Attilio Citterio
Coefficiente di Assorbimento del Suolo (Koc).
Fonte Dati : Huuskonen, J. Chem. Information & Computer Sci. (2003), 43(5), 1457
(disponibiie online, supporting information PDF file)
suggerimento: Koc ≈ 0.41 Kow
0 2 3 4 5 6
idrofobico
lipofilo
idrofilo
lipofobico
logKoc1
Concentrazione in carbonio organico del suolo (in µg per g di C organico)
Concentrazione in acqua (in µg per ml)K =oc
etanolo 1-esanolo 1-decanolo C6H5OH DDT
0.20 1.0 2.6 3.7 5.3
1-butanolo
0.50
PhCO2H PhCO2Me 1.5 2.1
di-n-esilftalato
4.7
Attilio Citterio
Valutazione dell'Impatto: Classificazione e
Caratterizzazione – GWP.
Categoria d'Impatto Cambiamenti climatici
Risultati LCI Emissioni di gas serra nell’aria (in kg)
Modello caratterizzazione il modello sviluppato dal IPCC definisce il potenziale
di riscaldamento globale di diversi gas
Indicatore di categoria irraggiamento infrarosso (W·m-2)
Fattore caratterizzazione potenziale di riscaldamento globale per un orizzonte
di 100-anni (GWP100) per ogni emissione GHG in aria
Unità dell'indicatore (in kg CO2 equivalenti/kg emissione)
Abbondanza
1998, ppt
Andamento
ppt/anno
Emissioni
annuali
emivita, anni GWP
CO2 367,000 2,000 6.4 PgC - 1
CH4 1,745 7.0 600 Tg 8 23
N2O 314 0.8 16 TgN 120 296
CF4 80 1.0 15 Gg >50,000 6,500
C2F6 3 0.08 2 Gg 10,000 11,900
SF6 4.2 0.24 6 Gg 3,200 23,900
CHF3 14 0.55 7 Gg 260 12,000
CF3CH2F 7.5 2.0 25 Gg 14 1,300
CH3CHF2 0.5 0.1 4 Gg 1 120
CHCl3 4
IGW = Σ GWPi • mi
Attilio Citterio
Metodologia degli Indicatori :
Riscaldamento Globale (GWP).
Valori di Potenziale Riscaldamento Globale Assoluto (GWP)
Emissioni di CO2
non-mobili
Emissioni di CO2 legate all’Energia Emissioni legate al
processo, es. rilascio CFC
Emissioni di CO2
mobili
Espressione dell’indicatore :
“Potenziale riscaldamento globale assoluto (Mt CO2)”
2 2
/(indiretto)
/
i ii
CO CO
NC MWGWP
NC MW
GWP for short-lifetime chemicals
Attilio Citterio
Intervallo di tempo considerato
20 anni 100 anni
CH4 62 24
NO2 290 320
O3 2000
H1201 Halon* 6200 5600
CO2 1 1
R134aFCKW** 3300 1300
R22FCKW*** 4300 1700
Importanza del tipo le Sostanze per il GWP
(IPCC 1996)
*CHF2Br
**CH2FCF3
***CHF2Cl
Attilio Citterio
Vite Medie e Incertezze di ODS
Secondo i Modelli WMO e SPARC – 2013.
ODS = Sostanze che
riducono l’ozono
G. J. M. Velders and J. S. Daniel
Atmos. Chem. Phys., 14, 2757–2776, 2014
Attilio Citterio
Risultati del Calcolo dell’Indicatore.
Valore dell’Indicatore = ∑ (Risultati Inventari × Fattore Caratterizzazione)
Esempio – Potenziale di Riscaldamento Globale:
Inventario – 1000 kg di emissioni di CO2 e 100 kg di emissioni di CH4 per
0.454 kg di prodotto
GPW = (1000 kg CO2 × 1 eq/kg CO2) + (100 kg CH4 × 23 eq/kg CO2)
GPW = 1000 kg CO2 eq + 2300 kg CO2 eq
GPW = 3300 kg CO2 eq per 0.454 kg di prodotto
Nota: I soli dati di inventario dicono di focalizzarsi sulle emissioni di CO2.
La valutazione dell’impatto informa però che le emissioni di metano
(CH4) hanno un impatto maggiore sul riscaldamento globale.
Attilio Citterio
Riscaldamento Globale Associato all’Uso di
Energia Termica (per es. distillazione solventi).
SolventeTb,
˚C
Cp,
J g-1 K-1
∆Hvap
J g-1
Calore
distill.,
J/g
Acetone 56 2.18 501 580
Acetonitrile 82 2.23 725 863
Benzene 80 1.74 393 498
Cloroformio 61 0.96 245 284
Dicloro-
metano
40 1.19 330 354
Etere 34 2.33 358 390
DMF 153 2.06 578 852
DMSO 189 1.96 552 883
SolventeTb,
˚C
Cp,
J g-1
K-1
∆Hvap
J g-1
Calore
distill.,
J/g
Etil acetato 77 1.94 363 473
Etanolo 78 2.44 837 979
Esano 69 2.27 335 446
Metanolo 65 2.53 1099 1213
Nitrometano 101 1.75 557 699
Tetraidrofurano 65 1.72 413 491
Toluene 111 1.70 360 515
Acqua 100 4.18 2259 2593
150 g CO2 per kWh
or 0.042 g CO2 per kJ
Per riscaldare un liquido = q = m CP (Tf-20˚C)
Per distillare un liquido = q = m CP (Tb-20 ˚C) + m ∆Hvap
Per rifluire un liquido = q = m CP (Tb-20 ˚C) + n m ∆Hvap
×
Attilio Citterio
Chiusura del carbonio 0%
Estrazione
CarboneTrasporto Costruzione
Operatività
Impianto
28.5
(3%)
17.5
(2%)5.0
(<1%) (95%)
1.0
Immis.
Energia
Fossile
Elettricità
In uscita
0.3
Emissioni totali di gas serra
1.041 g CO2 equivalente/kWh
990.6
Bilanci EN e GWP per un Sistema di Produzione di
Energia Basato sulla Combustione del Carbone.
Attilio Citterio
Chiusura del carbonio 134%
Discarica e
copertureTrasporto Costruzione
Operatività
Impianto
10 31.0
Immis.
Energia
Fossile
Emissioni nette di gas serra
- 410 g CO2 equivalente/kWh
1204
Elettricità
In uscita
28.4
Emissioni
Evitate
1627
Bilancio EN e GWP del Ciclo di Vita per un Sistema di
Potenza a Combustione Diretta di Residui di Biomasse.
Attilio Citterio
Chiusura del carbonio 95%
Discarica e
copertureTrasporto Costruzione
Operatività
Impianto
5.6
11%
12.1
15%
1.0
Immis.
Energia
Fossile
Emissioni nette di gas serra
49 g CO2 equivalente/kWh
890
Elettricità
In uscita
15.6
890
10 3
31.3
64%
Bilancio Energetico e GWP del Ciclo di Vita per
Tecnol. IGCC che usa Energia da Biomasse Coltivate.
Attilio Citterio
Fotosintesi
Energia solareH2O
6 CO2
6 O2
C6H12O6
(biomasse)
Bilancio per 1 kg di legno
Ingresso
1.44 kg CO2
0.56 kg H2O
18.5 MJ energia solare
Uscita
1 kg biomassa
1 kg O2
18.5 MJ uso termico
Attilio Citterio
Ciclo di Vita di Emissioni di Gas Serra.
-600
-400
-200
0
200
400
600
800
1000
1200
GW
P (
g C
O2-e
qu
iva
len
ti / k
Wh
)
Attilio Citterio
RIASSUNTO DEI POTENZIALI.
1. Acidificazione
2. Riduzione Ozono
3. Formazione Smog
4. Riscaldamento Globale
5. Tossicità umana per inalazione
6. Tossicità umana per ingestione
7. Persistenza
8. Bioaccumulazione
9. Riduzione risorse Abiotiche
dove m = massa del composto emesso
M = massa dell'elemento consumato
2 2
/
/
i ii
SO SO
MWAP
MW
A i i
i
I AP m
3
3
3
O
Oi
i
CCl F
ODP
OD i i
i
I ODP m
ii
ROG
MIRSFP
MIR SF i i
i
I SFP m
iGWPSF i iI SFP m
INH i iI INHTP m
ING i iI INGTP m
,
,
/
/
i a i
i
tol a tol
C RfCINHTP
C RfC
,
,
/
/
i w i
i
tol w tol
C RfDINGTP
C RfD
Indice Boethling
logKow
ADPi AD i iI ADP M
Attilio Citterio
Profilo dell’Impatto Ambientale di una
Centrale Termica a Carbone.
Per 1,000 GWh
equiv. = equivalente -- indica risultati trascurabili
Impianto a Carbone di Eddystone
(ton. equiv. di petrolio)
(acri equiv..)
(ton equiv. CO2
(ton. equiv. O3)
(ton. equiv. Hg)
Superiore
Sostenibilità delle Risorse Energetiche Qua.
Carichi Emissioni e Scarti
Scarti
Esaurimento netto – ris. energia
Inferiore
Scala degli impatti
51,800
Perturbazione Ecosistema 4,600
NA
Gas Serra
Composti Acidificanti (ton. equiv. SO2 Ozono a livello suolo Particolati (ton. equiv. PM-10)
Riduzione Ozono Stratosferico (ton. equiv. CFC-113)
Inquinanti pericolosi dell’aria
Scarti Per./Radioattivi (ton IBHP U ore equiv. )
Habitat terrestre e Aquatico
Specie chiavi (aumento % della mortalità)
mortalità)
Profilo di Impatto Ambientale
(Capacità 1500 MW; 2,296 GWH Produzione Annuale)
1,545,000
300
180
310
--
0.008
--
*
*
PJM Impatti Medi (1998)
Attilio Citterio
Profilo dell’Impatto Ambientale di una
Centrale Idroelettrica.
Sostenibilità delle Risorse Energia Qua.
Carichi Emissioni e Scarti
Esaurimento Netto – ris. energia (ton. equiv. di petrolio)
Inferiore Superiore
Scala degli Impatti
Perturbazioni Ecosistema
1610
< 50%
Gas Serra (ton equiv. CO2)
Composti acidificanti (equiv. tons SO2)
Ozono a livello suolo (equiv. tons O3)
Particolati (equiv. tons PM-10)
Riduzione ozono stratosferico (equiv. tons CFC-113)
Inquinanti pericolosi dell’aria (equiv. tons Hg)
Scarti per./Radioattivi (tons IBHP U ore equiv. )
Habitat Terrestre e Aquatico (acri equiv.)
American Shad (aumento % della mortalità)
equiv. = equivalente-- indica risultati trascurabili
Capacità (512 MW , 1714 GWH Produzione Annuale)
1,022
0.2
--
--
--
--
--
PJM Impatti Medi (1998)Per 1,000 GWh*
*209
Attilio Citterio
Emissioni VOC nella Produzione del
Perossido di Idrogeno.
InquinanteEPD (1)
(g/kg)
Ecoprofilo(2)
(mg/kg)
CO2 523000 39000
NOX 760 210
SO2 360 400
Ceneri 170 120
HC 300 150
HC Aromatici 150
CO 130 37
CH4 410
Idrogeno 340
(1) AkzoNobel's dichiarazione certificata ambientale:
LCA delle emissioni complessive(2) Cefic Ecoprofile data sheet: Manufacturing process
emissions
Idrogenazione Ossidazione Estrazione
Recupero Cataliz. Rigenerazione
WSEssiccaz.
WSPurificazione
Concentrazione
AC Assorbitore
3.2
2.4
2.1
2.2 2.3
3.4
3.1
3.3
H2
H2O2
H2O
Org. Aqu.
WS
WS
Materiale
rigenerato
Attilio Citterio
Sintesi dell’Anilina da Benzene Via TMSAzide.
Si scaldano il benzene (75 mL, 0.842 mol) e
l'acido triflico (20 mL, 0.22 mol) a 55 °C.
Si aggiunge la trimetilsiliyl azide (0.037 mol, 4.4
g) in 20 mL di benzene (0.224 mol). Si agita
la miscela per 50 min. fino al termine dello
svolgimento di N2. La miscela si raffredda a
temperatura ambiente e si mette in ghiaccio. Si
estrae con diclorometano 3 volte. La fase
acquosa è basificata a pH ∼13 e si riestrae con
diclorometano 3 volte. Le frazioni organiche
sono riunitr e seccate su MgSO4. Si evapora il
solvente ottenendo l'anilina in rese del 95% e
100% di selettività.
(modificato da Olah e Ernst, JOC (1989)
54, 1203)
Composto Ruolo Massa
usata (o
fatta) /kg
Massa
emessa /
kg
Benzene
Me3SiN3
Acido Triflico
Me3SiOTf
NaOTf
CH2Cl2
NaOH
MgSO4 CO2
Reagente
Reagente
Reagente
Sottoprod.
Sottoprod.
Solvente
Reagente
Essiccante
Energia
sotto- prod.
20
1.3
9.8
(2.4)
(9.3)
236
2.3
8.9
(1.8)
2.0x10-2
1.3x10-3
9.8x10-3
2.4x10-3
9.3
0.24
0.12a
8.9
1.8
Tabella 1. Masse (per fare 1 kg)
Attilio Citterio
Assunti sulle Quantità Usate nell’Esempio.
Se il metodo di letteratura non ci da abbastanza informazioni:
• Reflusso: n = 1 per ogni mezz'ora
• L'essiccante standard è Na2SO4. Assumere 10 g per 100 mL del solvente umido.
• Il riempitivo standard di una colonna per cromatografia flash è il gel di silice. La
quantità standard di questo gel è 100 g per g di campione. Il volume standard del
solvente eluente è 1 L per grammo di campione.
• Se si estrae un prodotto da una soluzione di volume V, usare tre volumi uguali (3V) del
solvente estraente. Lo stesso per lavare la soluzione,
Soluzioni concentrate:
La salamoia concentrata (NaCl) contiene 359 g per L di soluzione
Quella di NH4Cl concentrata contiene 371 g per L di soluzione.
Quella di NH4OH commerciale concentrata iè al 28 wt% NH4OH.
L'HCl concentrato (12 M) è al 37 wt% HCl pari a 440 g HCl per L di soluzione.
L'acido acetico glaciale (17 M) è acido acetico al 100 wt%
L'acido solforico concentrato (18 M) è al 96% H2SO4.
L'acido d fosforico concentrato (15 M) è al 85 wt% H3PO4.
Attilio Citterio
Assunti sulle Emissioni.
L'acqua, N2, O2, H2 e il prodotto sono omessi dai calcoli.
Si fissa in 0.1% la quantità di tutti i materiali consumati nella reazione
che finiscono nell'ambiente.
I materiali organici non-gassosi, inclusi solventi, sotto-prodotti,
intermedi e materiali di partenza sono bruciati. Si assume che lo 0.1
% di quanto usato o generato sfugga nell'ambiente.
Per reagenti e intermedi gassosi, reagenti/additivi inorganici, e
intermedi inorganici, si assume che il 100 % del materiale rimanente
(dopo la reazione) sfugga nell'ambiente.
Per tutti gli altri materiali usati o generati si assume un'analoga perdita
del 100 %, inclusi i sotto-prodotti inorganici, i reflui acquosi, gli
essiccanti, i sotto-prodotti gassosi, i catalizzatori, e i riempitivi per la
colonna.
Attilio Citterio
Sintesi dell’Anilina da Benzene Via TMSAzide (2).
Composto AP ODP SFP GWP INHTP INGTP PER ACCU
logKow
ADP
Benzene 0 0 0.14 3.4 12 1.0 mesi 0.6 0
Me3SiN3 0 0 0 0 ? ? mesi 2.3 0
Acido Triflico 0 ? ? 0 0 4.7x10-2 settim. -0.5 F: 3.0x10-6
S: 3.6x10-4
Me3SiOTf 0 0 0 0 ? ? mesi 0.6 n/a
NaOTf 0 0 0 0 0 ? - n/a n/a
CH2Cl2 0 0.4 3.0x10-2 0.5 5.0x10-2 160 settim. 1.3 0
NaOH 0 0 0 0 0 ? - n/a 0
MgSO4 0 0 0 0 0 ? - n/a S: 3.6x10-4
CO2 0 0 0 1 0 0 - n/a 0
Potenziali
Attilio Citterio
Sintesi dell’Anilina da Benzene Via TMSAzide (3).
IINGT PER
t1/2, h
ACCU
logKow
IADComposti. IAP IOD ISF IGW IINHT
Indici
Benzene 0 0 2.8 66 240 19 mesi 2.1 0
Me3SiN3 0 0 0 0 0 ? mesi 2.3 0
Acido Triflico 0 0 0 0 0 0.5 settim. -0.5 F: 0.011
S: 0.754
Me3SiOTf 0 0 0 0 0 ? mesi 0.6 -
NaOTf 0 0 0 0 0 ? n/a n/a -
CH2Cl2 0 94 7.2 123 12 38,081 settim. 1.3 0
NaOH 0 0 0 0 0 ? n/a n/a 0
MgSO4 0 0 0 0 0 ? n/a n/a 0.94
CO2 0 0 0 1829 0 0 n/a n/a 0
TOTAL 0 94 10 2018 252 38,100 mesi 2.3 1.7
Attilio Citterio
Sintesi dell’Anilina da Benzene Via TMSAzide (4).
Indici
Composto IAP IOD ISF IGW IINHT IINGT PER
t1/2, h
ACCU
logKow
IAD
Benzene 0 0 2.8 66 240 19 mesi 2.1 0
Me3SiN3 0 0 0 0 0 ? mesi 2.3 0
Acido Triflico 0 0 0 0 0 0.5 settim. -0.5 F: 0.011
S: 0.754
Me3SiOTf 0 0 0 0 0 ? mesi 0.6 -
NaOTf 0 0 0 0 0 ? n/a n/a -
CH2Cl2 0 94 7.2 123 12 38,081 settim. 1.3 0
NaOH 0 0 0 0 0 ? n/a n/a 0
MgSO4 0 0 0 0 0 ? n/a n/a 0.94
CO2 0 0 0 1829 0 0 n/a n/a 0
TOTALE 0 94 10 2018 252 38,100 mesi 2.3 1.7
Attilio Citterio
Confronto tra le Quattro Sintesi.
Confronto delle vie (tutte in grammi)
Processo IAP IOD ISF IGW IINHT IINGT PER
t1/2, h
ACCU
logKow
IAD
#1 0 90 10 2,000 300 40,000 mesi 2.3 2
#2 1 0 200 5,000 20 40,000 mesi 0.6 0.2
#3 600 0 0.2 100 4,000 100,000 mesi 1.9 0.1
#4 3,000 0 5 1,000 600,000 300,000 mesi 1.9 1000
Attilio Citterio
Dati Primari
Indicatori per Scienziati
Quantità Totale di Informazioni
Aumento
Condensazione
dei Dati
Indicatori per Operatori Politici
Indicatori per il Pubblico
Dati Analizzati
FONTE: World Resources Institute, 1995, ‘Environmental Indicators’
Gerarchia degli Indicatori.
Attilio Citterio
Problematiche dell’Indicatore.
• Aggregazione per es. operazioni, prodotti, divisioni, strutture
Diversità Biologica?
Velocità di alfabetizzazione?
Investimento della comunità?
• Normalizzazione e Misura “efficienza”, per es. energia per unità
di che tipo (fisico-chimico, finanziario, sociale)
• Resoconto
• Utilizzatori
• Standardizzazione e Confronti
Attilio Citterio
Approccio ECO-it - Valutazione del Rischio.
Sviluppato in Olanda
Basato su requisiti e dati Europei
Tre parametri “Eco”
Salute umana
• Numero/durata di malattie-infortuni, anni di vita persi
• Cause: variazioni climatiche, distruzione strato di ozono, effetti cancerogeni, effetti respiratori, radiazioni ionizzanti
Qualità dell’Ecosistema
• Diversità delle specie
• Cause: eco-tossicità, acidificazione, eutrofizzazione, uso della terra
Risorse
• Energia in eccesso necessaria in futuro per estrarre minerali/ risorse fossili di qualità inferiore
• Impoverimento delle risorse agricole / totali considerate sotto la voce uso della terra
Attilio Citterio
no si
Definizione dell’obiettivo
Identificazione dei pericoli
Identificazione di come si può
valutare il pericolo
Stima delle conseguenze se si
verifica il pericolo
Stima della probabilità che
succeda l’evento pericoloso
Calcolo del rischio
Valutazione della rilevanza
del rischio
Scelta di un esame
più approfondito
Fasi della Valutazione del Rischio.
Attilio Citterio
vedi: http://www.pre.nl/eco-indicator99/
Fase
Inventari
Modelliz-
zare tutti i
processi nel
ciclo di vita
Soprattutto
nella sfera
tecnologica
Risultati
Inventari
Emissioni
Modelliz-
zare effetti e
danni
Soprattutto
nella sfera-
Eco e nella
sfera Valore
Peso delle
tre categorie
di danno
Soprattutto
nella sfera-
Valore
Indicatore
Danni
alle
risorse
Danni a
qualità
eco-
sistema
Danni a
salute
umana
Risorse
Uso terra
Emissioni
Metodo di Valutazione Eco-Indicatore 99.
Si prendono in esame tre sfere:
• La sfera tecnica
• La sfera ecologica
• La sfera economica
Attilio Citterio
LivelloConsiderazioni su salute umana Considerazioni su ecosistema
200
10
130
10
Effetti Acuti
20
Effetti acuti misurabili nel 5%
delle specie della
comunità acquatica
Effetti Cronici
Effetti cronici misurabili nel 5%
delle specie della
comunità acquatica
Intervallo Voluto di Qualità
µg/m3
Concentrazione tollerabile, ma basso
Rischio di cancro alla pelle in
Individui molto sensibili
a lungo termine
Rischi sulla salute inaccettabili
Intervallo Voluto di Qualità
Es.: Livelli di Arsenico (As) nell’Acqua.
Attilio Citterio
Pesatura Valore Rischi nell’intervallo
Alto
Medio
Basso
5
4
3
2
10 – 10 µg/m3: Nessun effetto sulla salute umana o sull’ecosistema
In una regione delle concentrazioni di arsenico
10 – 20 µg/m3: Basso rischio per la salute umana e nessun effetto
misurabile sull’ecosistema acquatico
20 – 130 µg/m3: rischio crescente per la salute umana ed effetti
cronici misurabili per l’ecosistema acquatico
130 – 200 µg/m3: Rischi elevati alla salute umana ed effetti
acuti misurabili sull’ecosistema acquatico
200 µg/m3: Rischi inaccettabili per la salute umana e l’ecosistema
in una regione per le alte concentrazioni di arsenico
Livelli di Rischio per l’Arsenico nell’Acqua.
Attilio Citterio
tecnica
caratterizzazione
De
fin
izio
ne
ob
iett
ivo
e s
co
pi
pre
pa
razio
ne d
i u
na
de
cis
ion
e
tecnico
(e.g. TQM)
economico
(e.g. LCC)
ambientale
Struttura
dei costi
valutazione dati
caratterizzazione
valutazioneimpatto
decisione
Continua fornitura di dati e controllo
regolamenti
(i.e. leggi)Rispetto delle
norme
company specific
goals
Sistema digestione
verifica
del sistema
obiettivi specifici
della società
t
w
u
econ.
tec.
env.
t
w
u
econ.
tec.
env.
Strumenti per
l’assunzione
di decisioni
Raccolta dati
inventario
Ingegnerizzazione del Ciclo di Vita.
Attilio Citterio
Analisi del Mercato, Competitori, Governo e Clienti
Esame dei processi a creazione di valore
Ciclo R+D Ciclo Marcato e Servizi
Vecchie risp.
Prodotti prec.
Ideazione
e definizione
fasi
Progettazione
verifica
prototipi
Pianificazioni
Batch, serie 0
Produzione,
vendite
servizi
Processo di
definizione
del prodotto
Livello operativo
Innovazione Variazione
Valutazione e Scelta delle Alternative
Strategia aziendale, Politica aziendale
Valutazione del
processo
Livello decisionale
Informazione
Orientamenti, Strategie
Co
ntr
oll
o
avvio
R+D
Co
ntr
oll
o
Co
ntr
oll
o
Co
ntr
oll
o
Co
ntr
oll
o
Avvio
Prod.
Variazione
Eliminazione
Avvio
VenditeScelta
Idee
Linee Guida per l’Assunzione di Decisioni.
Attilio Citterio
Analisi del Mercato, Competitori, Governo e Clienti
Esame dei processi a creazione di valore
Ciclo R+D Ciclo Marcato e Servizi
Vecchie risp.
Prodotti prec.
Ideazionee
Definizione fasi
ProgettazioneVerifica
Prototipi
Pianificazioni
Batch, serie 0
Produzione,venditeservizio
Processo di
definizione
del prodotto
Livello operativo
Innovazione Variazione
Valutazione e Scelta delle Alternative
Strategia aziendale, Politica aziendale
Valutazione del
processo
Livello decisionale
Informazione
Orientamenti, Strategie
Co
ntr
oll
o
Scelta
Idee
Attività
R+DAttività
Didtrib.
Modifiche
Elimin.Co
ntr
oll
o
Co
ntr
oll
o
Co
ntr
oll
o
Co
ntr
oll
o
Attività
Produz.
LCA
completo
EMS EPE
LCE+LCCLCA
preliminare
Strumenti per l’Informazione Ambientale.
Attilio Citterio
Obiettivo / Impegno.
• LCA Concettuale - Pensare il ciclo di vita
E’ il primo e più semplice livello di LCA, usato per effettuare
valutazioni basate su un inventario limitato e di tipo qualitativo.
• LCA Semplificata - Indagine
Lo scopo di questo approccio è lo stesso di una LCA dettagliata
ma qui vengono praticate semplificazioni volte a ridurre
sensibilmente il tempo necessario a compiere lo studio.
• LCA dettagliata
E’ l’approccio più specialistico e scientifico.
Attilio Citterio
Costi e
Livello d’impegno
Cambi di Processo e Strumentazione
Tecniche GP
Progettazione per l’Ambiente
Cambi nelle Materie in Ingresso
Conservazione delle Risorse
Riciclo, Riuso e Recupero
Miglioramento Procedure Operative
Buona conduzione e attenzione ai Reflui
Controllo dell’Inquinamento
Tecniche GP, Costi e Livello d’Impegno.
Attilio Citterio
Livello di dettaglio in alcune applicazioni dell'LCA. "x" in grassetto indica il livello più usato.
Livello di dettaglio nella LCA.
Applicazioni Concettuale Semplificato Dettagliato Commenti
Progettazione per l'Ambiente x x - Nessun legame formale al LCA
Sviluppo di Prodotto x x x Forte variazione nella sofisticazione
Catene ambientali (marchio ISO tipo II)
x Talvolta basata sull'LCA
Marchi ambientali (marchio ISO tipo I)
x Valutazione inventari e/o dell'impatto
dichiarazione Ambientale (marchio ISO tipo III)
x Valutazione inventari e/o dell'impatto
Organizzazione delle vendite x x Inclusione dell'LCA nel rapporto ambientale
Progettazione strategica x x sviluppo delle conoscenze LCA
Approvvigionamento verde x x LCA non dettagliata come nella definizione di marchi ambientali
Schemi di deposito/rimborso x LCA a ridotto numero di parametri
Tasse Ambientali "verdi" x "
Livelli di Dettaglio nell’LCA.
Attilio Citterio
Gestione del Ciclo di Vita (LCM = Life Cycle
Management).
• LCM è l’applicazione del modo di pensare in termini di ciclo di vita nella
moderna pratica aziendale con l’obiettivo di gestire il ciclo di vita totale dei
prodotti e servizi di una organizzazione verso un consumo e una produzione
più sostenibile.
• LCM è una integrazione sistematica della sostenibilità, cioè nella strategia e
pianificazione aziendale, nella progettazione e sviluppo del prodotto, nella
presa di decisioni e nei programmi di comunicazione.
• LCM non è un singolo strumento o metodologia ma un contesto gestionale
flessibile e integrato di concetti, tecniche e procedure che incorporano aspetti
ambientali, economici, e sociali dei prodotti, processi ed organizzazioni
• LCM è volontaria e si può adattare gradualmente alle specifiche necessità e
caratteristiche delle singole organizzazioni.
Attilio Citterio
Promotori dell’LCM e Benefici.
Strategia aziendale
Espansione dei programmi di gestione del prodotto Vantaggio competitivo: essere alla frontiera dello sviluppo Riduzione costi: aumentata efficienza operativa e delle risorse Miglioramento della reputazione/immagine pubblica, e delle relazioni generali con
gli operatori Aumento dell’innovazione di prodotto: sviluppo e progettazione di nuovi prodotti Aumento del valore del marchio (prodotti ‘sostenibili’)
Requisiti di mercato
Aumento di quote di mercato: vantaggi dei ‘primi attori’ su problemi di sostenibilità Abilità a focalizzarsi sulla sostenibilità ed andare oltre il limite della produzione; es.
• Gestione della catena degli approvvigionamenti (valutazione fornitori)• Comunicazione nella catena del valore• Dichiarazione di prodotto ambientale
Requisiti del settore finanziario
Aumento del valore degli attori, diventare un ‘Dow Jones Sustainability Index’ Attività meno rischiosa con diminuita responsabilità sfociante in tassi di
assicurazione inferiori e ridotte sanzioni.
Nuove norme regolatorie o legislative
Anticipare future norme legislative, Associarsi a schemi di ”eco-labeling” e programmi di “green public procurement” Associarsi a programmi di responsabilità sociale aziendale.
Attilio Citterio
GESTIONE DEL CICLO DI VITA
Obiettivo
Concetto
Strategie
Strumenti
SOSTENIBILITA’
PENSARE IN TERMINI DI CICLO DI VITA
Prevenzione inquinamentoGestione del prodotto e
della catena di fornitura
Sistemi ISO 9001, TQM, EFQM
Produzione più pulita,
LCA, Eco-design
Dimensione sociale Dimensione Ambientale Dimensione economica
EMA & LCC
Spiegazioni: OHSAS = Occupational Health And Safety, POEMS = Product Oriented Environmental,
Management System, TQM = Total Quality Management, EFQM = European Foundation for Quality
Management, LCA = Life Cycle Assessment, EMA = Environmental Management Accounting, LCC =
Life Cycle Cost Analysis.
Valutazione posto di lavoro
Responsabilità
sociale dell’azienda
OHSAS 18001 Liv
ell
o d
i g
es
tio
ne
LCM Obiettivi, Strategie, Sistemi, Strumenti.
ISO 14001 & POEMS
Attilio Citterio
Sommario delle Problematiche LCM.
Politiche / Strategie
Sistemi / Processi
Concetti / Programmi
Strumenti/ Tecniche
Dati / Informazioni / Modelli
Sviluppo Sostenibile, Triple bottom line, Politica Integrata del
Prodotto (IPP), Dematerializzazione (Fattore 4 -10),
Produzione più pulita, Ecologia Industriale, Eco-efficienza,
Gestione della Qualità Sostenibile, ecc.
Sistemi di Gestione Integrata e Ambientale (p.es. ISO 9000/
14000, EMAS, EFQM), Responsabilità Estesa del Produttore
(EPR), Processo di Sviluppo del Prodotto (PDP),
Certificazione, Comunicazione Ambientale, Gestione Catena
del Valore, ecc.
Gestione del Prodotto, Progettazione per l’Ambiente,
Gestione Catena Forniture, Approvvigionamenti Verdi
Pubblici, Coinvolgimento Operatori, Responsabilità Sociale
dell’Azienda, Contabilità verde, Valutazione Fornitori, ecc.
Analitica: LCA, MFA, SFA, I/O, ERA, CBA, LCC, TCO, ecc.
Procedurale: Audizioni, Liste di Controllo, Etichettatura, EIA,
ecc. D’appoggio: Pesatura, Incertezza,
Sensibilità/Predominanza, Scenari, Retrospettive, Standard,
Accordi Volontari, ecc.
Dati: Banche dati, Immagazzinamento dati, Controllo.
Informazione: Riferimenti di Pratica Ottimale, Riferimenti,
ecc. Modelli: Indicatori, Sorte, Dose-Risposta, Monte Carlo, .
Attilio Citterio
La LCM Coinvolge Molti Livelli Organizzativi.
• LCM deve essere una priorità elevata per tutte le sezioni direttive, e tutti i dipartimenti / funzioni rilevanti devono parteciparvi
• La partecipazione degli addetti assicura che le iniziative LCM saranno profondamente radicate nell’organizzazione e che l’attenzione verterà su miglioramenti concreti al profilo ambientale del prodotto, piuttosto che mere parole e raccolta di dati.
Distribuzione
verde
Vendite
verde
Produzione più pulita
Acquisti
verdi
Progettazione
per l’ambiente
Politica ambientale
e strategia di prodotto
basate sul ciclo di vita
Distribuzione
Vendite e
marketing
Produzione
Sviluppo
prodotto
Acquisti
Gestione
Gestione del
Ciclo di Vita
Attilio Citterio
Con LCM si va oltre i Confini Aziendali.
• La LCA: flusso di materiali
dall’acquisto delle materie
prime alla produzione,
trasporto, uso e
smaltimento.
• Il mercato: un flusso di
valore e danaro dal
consumatore al produttore.
• Comunicazione e
cooperazione in forma di
scambio di conoscenze ed
esperienze.
Spostare la focalizzazione dall’ambito ristretto dell’organizzazione all’intera catena del prodotto include:
Collaborazione nella Catena del Prodotto
consumatori
Sub-fornitori
Distributori
Produttori
CommerciantiSmaltitori
Produttori di
Materie prime
Flusso di materiali e servizi
Flusso di denaro e qualità
Comunicazione e cooperazione
Attilio Citterio
Esempi di Sistemi Integrati di Gestione.
ISO 9001:2000
qualità
ISO 14001:2004
ambiente
ISO 18001:2004
sicurezza e salute
occupazionale
SA 8000:1999
responsabilità sociale
AA 1000:1999
responsabilità
AFNOR FD X 50-189:2003
Sistemi di gestione – Linee guida
per l’integrazione
AFNOR AC X 50-200:2003
Sistemi di gestione Integrata –
Buone pratiche e ritorni
d’esperienza
DS 8001
Guida ai sistemi integrati di
gestione
Attilio Citterio
Progettazione Basata sul Ciclo di Vita e
Sviluppo del Prodotto.
La Progettazione determina:
Il 70~80% dei costi totali di progetto del ciclo di vita
la maggior parte degli impatti ambientali del ciclo di vita.
La valutazione preventiva degli aspetti ambientali “dalla
culla alla tomba” del sistema prodotto può portare ad
una efficace integrazione delle considerazioni ambientali
nel processo di progettazione.
“Long-term prosperity depends not on the efficiency of a fundamentally
destructive system, but on the effectiveness of processes and products
designed to be healthy and renewable in the first place”.
William McDonough
Attilio Citterio
Progettazione per l’Ambiente (DFE).
Esame dell’intero ciclo di vita progettato per il prodotto ed
identificazione delle misure che si possono prendere per
minimizzare l’impatto ambientale del prodotto in fase di progetto.
Le strategie DFE considerano le misure di progetto per ridurre
l’impatto ambientale in ogni stadio del suo ciclo di vita
• Materie prime: soluzioni per es. per la conservazione delle risorse
• Produzione: predisporre per l’eco-efficienza in fase di produzione
• Uso del prodotto: Prevedere le fasi di uso del prodotto per es. per
l’efficienza energetica e dell’acqua, ridotto uso di materiali, e aumentata
durabilità
• Fine vita: considerazioni chiave di progetto includono la progettazione
per il smontaggio, la progettazione per la durabilità, il ri-uso del prodotto
e la progettazione per il riciclaggio.
Attilio Citterio
Progettazione per l’Ambiente (DfE) Valutazione.
• Tre Categorie di Criteri di Valutazione
Energia Consumi durante l’intero Ciclo di vita
Materiali Uso e Scelta
Processo Miglioramento e Scelta
• Strumenti
Strumenti per la valutazione del ciclo di vita
Strumenti per scelte CAD/Materiali/Processo
Strumenti per la Modellizzazione per il Smontaggio e Analisi
Strumenti di Simulazione
Attilio Citterio
Sviluppo Integrato di Prodotto.
Tecnico
EcologicoEconomico
Materie prime Produzione Uso Fine vita Materie prime Produzione Uso Fine vita
Criteri
Progettazione Misure
Cambio compito
Cambio di funzione
Cambio del principio
di lavoro
Cambio di progetto
Cambio di materiale
Attilio Citterio
Progettazione per l’Ambiente.
classificazione
dei compiti
Progetto
concet.
Progetto
Progetto
dettagliato
produzione usoriciclo
smaltimento
Materie
prime
Attilio Citterio
Eco-Design.
L’Eco-Design considera le relazioni tra un prodotto e l’ambiente.
Proposte comuni:
Gli impatti ambientali derivati dai prodotti sono continuati a crescere
relativamente ai processi di produzione
Una prospettiva di ciclo di vita sugli impatti ambientali di un prodotto
cattura l’intera catena produzione-consumo
Degli impatti (ciclo di vita) derivanti dai prodotti, il 60% - 80% sono
determinati in fase di progetto
Focalizzarsi sul prodotto è il modo migliore per attrarre l’interesse e
l’azione del mondo finanziario in quanto si focalizza sulla vulnerabilità di
mercato del prodotto.
Progettazione Cradle-to-Cradle – Un Nuovo Paradigma
• Cambio effettivo: Progettare in primo luogo processi e prodotti
industriali senza generare inquinanti tossici ne “scarti"
Attilio Citterio
Progettazione da Fonte a Fonte –
“Ambientalmente Intelligente”.
Il nuovo paradigma modella l’industria umana sui processi naturali per cui
SCARTI = CIBO
I materiali sono visti come nutrienti circolanti in metabolismi salubri e sicuri:
1) Il metabolismo biologico della Natura deve essere protetto e arricchito
tutti gli scarti = cibo per sistemi biologici (biodegradabili)
2) Il metabolismo tecnico accresciuto dalla circolazione di minerali e materiali sintetici
Tutti gli scarti = fonti per altri sistemi industriali
Cradle-to-Cradle by William McDonough & Michael Bragnaurt
http://www.mbdc.com
Attilio Citterio
Progettazione da Fonte a Fonte – Benefici.
• Progettare per acquirenti a tempo – prodotti affittati più e più volte alla base
acquirente
• Gestione del rischio – i rischi per la salute umana e ambientale sono ridotti
eliminando il concetto di scarto e scegliendo materiali che sono sicuri per
entrambi i sistemi umano e naturale
• Riduzione dei costi – drammaticamente riduce i costi legali e dei materiali
• Differenziazione di prodotto – i prodotti che offrono eccellenza di vendita da
tutti i punti di vista
“Cradle-to-Cradle designs have positive effects extending beyond the client company to its suppliers, customers, communities, and the natural world”
William McDonough
Attilio Citterio
Product Stewardship.
Un approccio alla gestione ambientale centrato sul prodotto, in cui i produttori –sia volontariamente o sotto spinte governative – si assumono la responsabilità per gli impatti dell’intero ciclo di vita di un prodotto e della sua confezione
Benefici:
- Opportunità di marketing verde
- Evitare normative
- Raggiungere obiettivi ambientali
L’obiettivo della gestione del prodotto è di incoraggiare i produttori a ridisegnare i prodotti con minori tossine, a farli più durevoli, riusabili, riciclabili, e a usare materiali riciclati.
Gli strumenti del Product Stewardship includono:
Programmi Take-back
Leasing
Gestione del ciclo di vita
Responsabilità condivisa
Responsabilità estesa del produttore
Responsabilità del formulatore
Attilio Citterio
Valutazione dell’Impatto Tossicologico.
Metodi per la valutazione degli impatti tossici
tossici
CML 96 Eco-indicatore 99
A B
alternativa
riferimento
A B
+ a
ltri me
tod
i
cancerogeni
+ a
ltri me
tod
i
Unit-Risk
A B
endocrini
A B
EAP (Potenziale
d’attività Estrogenica)
alternativa
riferimento
alternativa
riferimentoalternativa
riferimento
soluzione: metodo «Darmstadter Model»
LCAD
localeregional
e
globale
Valutazione
impatti
Aggre-
gazione
risultati
Cd
Pb
Hg
PCDD/F
SO2
Nox
PCB
Benzene
Impatti
tossico
cancerogeno
endocrino
fattori di
pesatura
inventory
analysis
Su
plu
s c
ari
co
am
bie
nta
le d
isc
ari
ca
alternativa
riferimento
Attilio Citterio
Tox Acuta umanaTox Acquatica Ult. Biodegradabile Classif. Amb. EU
Ottimo (3)
Migliore (2)
Accettabile (1)
Classe 3
• LD50 >2000
mg/kg
Classe 2
• LD50 tra 500 -
2000 mg/kg
Classe 1
• LD50 < 500 mg/L
Classe 3, Preferito
• LC50/EC 50> 1mg/L
• 3 o più specie
testate
Classe 2
• LC50/EC 50> 1mg/L
• 1/2 specie testate
Classe 1
• LC50/EC50 < 1mg/L
Classe 3
• Rapidamente
biodegradabile
(OECD 301)
>60% w/in 10 giorni
Classe 2
• >60% w/in 28 giorni
Classe 1
• <60% w/in 28 d
Classe 3 (Ottimo)
• tos. acquatica 100mg/L
Classe 2 (Migliore)
• No classificazione neg.
• Rapidamente
biodegradabile
• Aquatic tox >1mg/L
Classe 1 (Accettabile)
• Qualsiasi classificazione
• EU (N, R50; N, R50-53; N,
R51-53; R52-53, R52 or
R53)
Carta Verde Chimica per Tensioattivi.
Attilio Citterio
Processo di Sviluppo di una Prodotto.
Pianificazione
Progettaz.
concettuale
Proget.
dettagliata
Prove/
Prototipo
Produzione
Lancio
G Obiettivi e Politiche Aziendali
Attività di Supporto
GG G G
Rassegna
Prodotto
Fonte ISO/TR 14062: 2002
tappa
Un insieme di compiti che generano informazione, tipicamente in forma di
risultati quali disegni, report, ecc. Necessari a supportare le decisioni chiave
porta
Un punto per esaminare se si può decidere di continuare ad investire nel
progetto o di terminarlo.
tappa
G
Attilio Citterio
Tappe – Dettagli.
Indagini sulle pressioni esterne, attese del pubblico, bisogni dei
clienti, e degli orientamenti industriali per definire i requisiti per
una riuscita offerta del prodotto
Pianificazione
Progettaz.
Concettuale
Progettaz.
Dettagliata
Valuta l’adattamento strategico delle singole opportunità di
affari con le capacità ed obiettivi aziendali. Sviluppa il concetto
di prodotto
Sviluppa liste complete di materiali, disegni, piani di
fabbricazione, ecc. che soddisfano le specifiche tecniche e
avvia la progettazione dei processi di produzione e sostiene i
processi consistenti con i costi di progetto e la qualità degli
obiettivi
Attilio Citterio
Tappe – Dettagli (2)
Costruisce prototipi e realizza prove di prestazione
Gli obiettivi prefissati confermano la fattibilità del progetto e
verificano i costi progettati di produzione.
Lancio
Produzione
Sguardo sul
Prodotto
Introduce il prodotto in mercati selezionati.
Rianalizza e fa proprie le lezioni derivanti dal progetto e le
utilizza per migliorare i progetti successivi.
Prove/
Prototipo
Attilio Citterio
Beni durevoli, (p.es. dispositivi)
Uso singolo, (p.es. pannolino)
Matl. Prod. Uso EOL
Impatto
Matl. Prod. Uso EOL
Impatto
Strategie di Eco-design
• Risparmio energetico
• Eliminazione di costituenti tossici e di
altri costituenti minori che complicano
la manutenzione e i miglioramenti
• Biodegradabilità
• Eliminazione di qualsiasi materiale
problematico dopo il suo smaltimento
Esempi di Profili di Ciclo di Vita di un Prodotto.
Attilio Citterio
Approccio Eco-design.
Definizione di
Prodotto (Sistema) Eco-designComunicazione
Ambientale
Valutazione Ambientale
Prospettiva
Ciclo di vita
Prospettiva
fornitori
Definisce un prodotto da migliorare da un punto di vista ambientale
Identifica i componenti, parti, e materiali del prodotto, oltre che le informazioni sugli stadi del ciclo di vita del prodotto.
Risultato
La composizione del prodotto, sistema di prodotti, dati sugli stadi del ciclo di vita, e parametri tecnici del prodotto rilevanti per gli aspetti ambientali significativi o per i parametri ambientali
Attilio Citterio
Valutazione Ambientale (II).
Prospettiva
Ciclo di Vita
Prospettiva
Attori
• Valuta gli aspetti ambientali di un sistema prodotto in base alla
visione degli attori come le normative legislative, le richieste di
mercato, e i prodotti dei competitori.
• Strumenti: EQFD e EBM
• Valuta gli aspetti ambientali di un sistema prodotto in base
all’impatto ambientale causato dal sistema prodotto.
• Strumenti: pensare in termini di ciclo di vita e LCA
Risultato
Un insieme di parametri ambientali significativi di un prodotto
sull’ambiente
Attilio Citterio
Eco-design (III).
• Connette i parametri ambientali significativi a rilevanti strategie ambientali
• Identifica rilevanti misure di adeguamento per il miglioramento dei parametri
ambientali implicati in una determinata strategia ambientale
• Sviluppa riprogetta compiti per l’adeguamento scelto
• Sviluppa specifiche di prodotto. Si basa su specifiche fisse e auspicate
• Identifica la funzione del prodotto di riferimento e quindi aggiunge nuove
funzioni e/o modifica le funzioni esistenti in base alle specifiche del prodotto.
• Genera idee per realizzare la funzione
• Genera varianti. Connettendo le idee corrispondenti a ciascuna funzione del
nuovo prodotto migliorato genera le varianti
• Sviluppa il concetto di prodotto selezionando le varianti. Si valutano le varianti
in base a criteri economici, tecnici, sociali e ambientali
• Articola una progettazione dettagliata di personalizzazione, aspetto, prove,
prototipo, produzione e lancio sul mercato
Attilio Citterio
Quadro LCA, 13101 e Oltre.
Fuoco sugli
attributi del
Prodotto –
Contenuto del
Prodotto,
Profilo di
Emissioni,
Caratteristiche
Prestazionali
Fuoco sul
Processo –
Consumi e
Fonti
d’Energia
Difetti,
Generazione
Scarti,
Emissioni in
Aria e Acqua.
Dove si tende –
Ambientalmente Preferibile,
Ben Gestito, Sostenibile
CONTENUTO
RICICLATO
ISO 9000
BASSA
EMISSIONE
EFFICIENZA
ENERGETICA
BIODEGRADABILE
LCI/LCA
ISO 14000
ORGANICO
EPP
REGISTRO
GHG
ENERGIA
RINNOVABILE
Attilio Citterio
Comunicazioni Relative al Ciclo di Vita.
• Distinguere tra strumenti di comunicazione e operatori interessati
• Consumatori finali
• Clientela d’affari
• Operatori finanziari
• Amministratori pubblici e programmatori di politiche
• Altri operatori sociali
• Marchi ISO-tipo I (etichette) rivolti ai consumatori
Però, limitazioni importanti degli eco-marchi
altri strumenti di comunicazione aumentano la consapevolezza e
favoriscono un uso migliore dei prodotti
Semplificazione delle complesse informazioni sul ciclo di vita raccolte
nelle rivendicazioni ISO-tipo II
Dichiarazioni ISO-tipo III per B2B
Combinazione di strumenti
Attilio Citterio
Consumatori Finali – Marchi ISO-Tipo I.
• Diffusione delle etichette ISO-tipo 1
• Numero di gruppi di prodotto, aziende e prodotti per i principali
schemi di etichettatura ISO-tipo 1 alla fine del 2002.
Nazione Gruppi di
Prodotto Aziende Prodotti
Giappone 1989 64 2107 5152
Germania 1978 94 995 3114
Paesi Nordici 1989 55 658 2872
Svezia (Falcon) 1992 14 617 1226
Spagna/Catalogna (DGQA)
1994 16 79 864
Austria 1991 44 334 645
EU2 1992 19 128 576
Francia 1992 15 47 443
Olanda 1992 69 257 360
Spagna (AENOR) 1994 13 71 77
Anno di
istituzione
Attilio Citterio
Confronto degli indicatori di prestazione
chiave dal 2001 al 2012 (EU Ecolabel).
KPI 2001 2005 2011 2012
N° di compagnie 83 250 887 ~ 1000
N° di licenze 95 279 1357 1671
N° di prodotti (no stat.) (no stat.) 17935 17176
N° di persone che
hanno visto/sentito o
comprato prodotti
Ecolabel
(no stat.) 11% (in 2006) 37% (in 2009) (no stat.)
EU Ecolabel Work Plan for 2011 – 2015
http://ec.europa.eu/environment/ecolabel/about_ecolabel/pdf/work_plan.pdf
Attilio Citterio
Consumatori Finali – Marchi ISO-Tipo II.
Esempio: Marchi ISO-tipo II in Giappone
Panasonic: Il fattore X fornisce informazioni concise sul miglioramento
di nuovi prodotti rispetto a quelli vecchi
fattore GHG = (efficienza GHG del nuovo prodotto) / (efficienza GHG del vecchio prodotto), dove
efficienza GHG = (vita prodotto x funzioni prodotto) / (emissioni GHG sull’intero ciclo di vita)
Attilio Citterio
SCHEMA SETTORIALE
AIMCC (costruzioni)
RTS (costruzioni), carta
AUB (costruzioni)
MRPI (costruzioni)
NAZIONE
Danimarca
Francia
Finlandia
Germania
Italia
Olanda
Norvegia
Svezia
Inghilterra Profili ambientali BRE (costruzioni)
SCHEMA NAZIONALE
Progetto pilota EPD
(DEPA – Danish Envir. Protection Agency)
Programma ANPA 2000-2001
EU-LIFE INTEND - EPD (2003/05)
-
Standard sperimentali sulle dichiarazioni
ambientali tipo III
AFNOR – Ass. Francaise de Normalisation)
Progetto NHO Tipo III
NHO – Conf. Norwegian Industry
programma EPD
(SWEDAC - Swedish Environmental
Management Council)
Macchine Volvo EPDs
Camion Volvo EPDs
Dichiarazione IT Eco
Byggvarudeklaration (Costruzioni)
Dichiar. Ambientali Teko (Tessile)
Clientela d’Affari – Dichiarazione ISO – Tipo III.
Attilio Citterio
Relazioni tra gli Operatori.
Operatori Secondari
Media
Comunità Locali
Fornitori di Tecnologia
Commercio /Associazioni di Categoria
Sindacati
Istituti di Ricerca /Università
Organizzazioni Non-governativeAmbientali e Sociali
Organizzazioni Intergovernative
Fonte: Wuppertal Institute, 2004
Dipendenti
Banche, Compagnie Assicurazione, Analisti Finanziari
Affari & Prodotti
Fornitori / Attività precompetitive
ClientiAutorità Pubbliche
Operatori Primari
Attilio Citterio
Comunicazioni - Depliant Illustrativi (es.
detergenti liquidi).
Fonte: Unilever
Attilio Citterio
Comunicazioni: Relazioni
su Inventari Ambientali.
Eisai Co., Ltd.
(2012)
Attilio Citterio
Esempio di Report: Andamento Emissioni in
Svezia.
Attilio Citterio
Responsible Care (un programma volontario).
• Un obbligo per i membri dell’American Chemistry Council (ACC)
• Iniziato nel 1988 a seguito dell’incidente industriale di Bhopal, India
• Focalizzazione inerentemente negativa: miglioramento prestazioni su
Ambiente, Salute e Sicurezza (EHS), garanzie, problematiche di
gestione del prodotto, e catena del valore
• In Italia il programma è partito nel 1992 con l’obiettivo di raggiungere:
Miglioramenti continui delle predette prestazioni
Buona comunicazione dei risultati ottenuti favorendo una relazione
trasparente con le istituzioni e il pubblico.
Esempi di LCA
Prof. Attilio Citterio
Dipartimento CMIC “Giulio Natta”
https://iscamapweb.chem.polimi.it/citterio/education/course-topics/
Scuola di Ingegneria Industriale e dell’Informazione
Course 096125 (095857)
Introduction to Green and Sustainable Chemistry
Attilio Citterio
Esempi di LCA.
(1) Prodotto chimico. Dalle materie prime e da intermedi si passa
tramite trasformazioni chimiche al prodotto con specifiche di
composizione, da usarsi tal quale.
(2) Formulato. Miscela di materie prime con prestazioni ben definite.
(3) Componente di un prodotto - Parte di un prodotto più complesso
ma realizzabile per produzione separata e alla fine assemblato
(per es. paraurti di un’automobile)
(4) Settore industriale. Ambito di trasformazioni in cui si realizza una
serie di attività atte a raggiungere un obiettivo, per. es. editoria,
tessile, automobilistico, ecc.
Attilio Citterio
Esempio 1: LCA dell’Industria Cloro-Soda.
L’industria cloro-soda produce cloro gas, idrossidi di sodio/potassio e idrogeno
per elettrolisi del sale NaCl. Oggi, sono applicate tre differenti tecniche
elettrolitiche: celle a mercurio, diaframma, e membrana. Da tutte queste
tecnologie, la Commissione Europea ha catalogato il processo a membrana
come la Migliore Tecnica Disponibile (BAT). Un sunto di LCA che lo supporta.
Attilio Citterio
Esempio 1:
Processi di Produzione Cloro-Soda.
Profilo ambientale normalizzato dei tre processi di produzione cloro soda. La normalizzazione
si basa sul confronto con il peso ambientale totale annuale dell’Europa
0
0,001
0,002
0,003
0,004
0,005
0,006
0,007
0,008
0,009
0,01(e
q./yr)
diaframma
mercurio
membrana
Attilio Citterio
Esempio 2 – Lavaggio Domestico in Europa –
Struttura del ciclo di vita di Ariel 2001 (Formulato).
Attilio Citterio
Indicatori LCIA per il detergente in polvere
Ariel 2001 (Formulato).
indicatore LCIA Unità Totale Formulazione Produzione Confezion. Distribuzione Uso Trattamento
acque
Cambiamento climatico g eq. CO2 298 50,40% 5,44% 1,99% 1,15% 27,80% 13,21%
Riduzione strato di ozonog. eq. CFC-11 0,000049 75,79 0 1,6 5,23 10,95 6,43
Ossidanti fotochimici g eq. C2H4 0,029 44,70% 0,68% 0,81% 1,22% 40,86% 11,73%
Tossicità umana g 1,4-DCB eq 26,42 51,75% 0,00% 0,91% 1,11% 42,09% 4,14%
Acidificazione g eq. SO2 0,58 72,24% 3,45% 2,31% 3,34% 16,90% 1,77%
Eutrofizzazione g eq. PO43- 0,46 31,29% 1,19% 0,83% 1,11% 5,75% 59,83%
Eco-tox. acquatica
(USES 2,0) g 1,4-DCB eq 27474 38,58% 0,00% 0,32% 1,30% 25,16% 34,63%
Eco-tox. acquatica
(CML1992) m3 poll. wat 0,032 49,32% 0,00% 1,22% 0,43% 3,88% 45,16%
Procter & Gamble (2001)
Attilio Citterio
Ingredienti in Detergenti da Bucato e Smacchiatori.
Tipo di ingrediente Funzione Esempi Anti-redeposition agents Prevents dissolved dirt to reattach to textiles and greying. CMC, CEC, polymers, starch
Bleaching agents Removes or decolorizes (whitens or lightens) stains that are
not removed by surfactants Perborate, percarbonate, hydrogen
peroxide, peracids, sodium hypochlorite
Bleach activators Activates the bleaching agent. Peracid precursors. TAED
Bleach catalysts Makes H2O2 or O2
1 more effective. Enables bleaching at lower T, complexing organic molecules with a metallic center. Manganese complexes
Buffering agents Stabilizes the pH of the wash water to maintain the cleaning
efficiency. Cleaning is reduced under acidic conditions Carbonate, citrate, citric acid
Builders (co-builders) Binds Ca2+ in water and soil on the clothing. Allow better
access to the soil for surfactants and thus improves cleaning Phosphate, phosphonate, zeolite, silicates,
X2CO3, citrate, polycarboxylates
Colorants Aesthetic / marketing value Various coloring agents
Corrosion-inhibitors Protects the washing machine against corrosion Silicates
Dye-transfer inhibitors Prevents transfer of dyes from one textile to another Polymers, co-polymers (PVP or PVPI)
Enzymes Specific stain removal, biodetergency, whiteness, colorProteases, lipases, amylases, cellulases,
mannanase, pectinase
Optical brighteners Reflect ultra-violet sunlight as white, visible light. Impression. FWA-1, FWA-5
Fillers Adds structure Na2SO4 (In liquid products: water)
Fragrance Aesthetic / marketing value Various fragrance mixtures
HydrotropesIncreases the solubility of other ingredients in liquid products.
Regulates viscosity. Cumene/xylene/toluene sulfonates, urea,
ethanol
Preservatives Prevent growth of microorganisms in liquid products Various types of preservatives
Soap Cleaning agent. Reduces surface tension and
loosens/disperses/ suspends the soil. Soluble sodium or potassium salts of fatty
acids (C8-C22)
Solvents Dissolution of ingredients (in liquid products) Alcohols
Suds inhibitors Reduces the quantity of suds (foam) in the washing machine Soap, low foaming surfactants, silicones
Surfactants As soap (Alkyl ether sulfates, alkyl sulfates) alcohol ethoxylates, alcohol alkoxylates
Attilio Citterio
Progettazione Spessore Peso Peso
2 Paraurti Paraurti semi-finiti
[mm] [kg] [kg]
Acciaio 0.75 5.6 11.16
Alluminio 1.1 2.77 5.63
PP/EPDM T10 3.2 3.21 3.37
PPO/PA 3.2 3.35 3.52
PC/PBT 3.2 3.72 3.9
Nota simboli: PP polipropilene, PPO polifenilenetere, EPDM polietilene-propilene
PA poliammide, PC policarbonato, PBT polibutilentereftalato
Esempio 3 - Materiale per Paraurti d’Auto –Progettazione.
Attilio Citterio
0
100
200
300
400
500
600
700
800
900
Alluminio Acciaio PC/PBT PP/EPDM PPO/PA
[MJ
/2 P
ara
urt
i]
Alternative Costruttive dei Paraurti
Carbone Gas naturale
Petrolio grezzo Petrolio peci
Uranio (U) naturale Energia primaria idroelettrica
Richiesta Primaria di Energia per la
Produzione di Paraurti.
Attilio Citterio
0
20
40
60
80
100
120
Alluminio Acciaio PC/PBT PP/EPDM PPO/PA
GW
P [kg C
O2
equ
iv]
Operatività
Combustibile
Trasformazione
Materiale
La fase d’uso è dominante; un “design” leggero è vantaggioso I profili del materiale sono decisivi (Al, PPO/PA) La qualità dei dati dai profili del materiale sono importanti (PPO/PA)
Valutazione dell’Impatto - GWP.
Attilio Citterio
0,00E+00
2,00E+01
4,00E+01
6,00E+01
8,00E+01
1,00E+02
1,20E+02
GW
P [kg
CO
2e
qu
iv.]
Alluminio Acciaio PC/PBT PP/EPDM PPO/PA
Altri
Metano (CH4)
Anidride Carbonica (CO2)
CO2 è l’emissione dominante
PPO/PA è dominato dall’emissione di N2O dal PA
Valutazione dell’Impatto – Emissioni.
Attilio Citterio
Alluminio Acciaio PC/PBT PP/
EPDM
PPO/PA
energia 1290 1120 1060 810 1080
risorse 15 25 18 14 21
acqua 36 27 22 17 25
GWP 104 105 83 62 115
ODP 1 0.1 0.4 0.2 1.2
AP 28 19 20 16 20
EP 4.4 4.2 3.9 3.5 7.2
POCP 6.7 9.2 8.7 8 9.1
Aria Htoss. 3.8 3.7 2.5 1.9 2.5
Acqua Htoss. 0.66 0,92 0.99 0.62 0.74
Eco toss. 2.9 3.4 2.7 1.9 2.4
reflui 3.7 1.2 1 0.25 0.25
Studio Paraurti - Valutazione Impatto – Totale.
Attilio Citterio
Studio Paraurti - Risultati Ambientali – Totale.
Alluminio Acciaio PC/ PBT PP/ EPDM PPO/PA
punteggio 168,5 164,2 234,9 322,3 183,0
risultato 48,1% 46,9% 67,1% 92,1% 52,3%
ordine 4 5 2 1 3
PP/EPDM sembra di gran lunga essere il design più favorevole.
PC/PBT segue a significativa distanza.
PPO/PA, Alluminio e Acciaio non sono competitivi per questo design.
Attilio Citterio
Alluminio Acciaio PC/ PBT PP/ EPDM PPO PA
Reflui
Ecotos.
Acqua Htoss.
Aria Htoss
POCP
EP
AP
ODP
GWP
Acqua
Risorse
Energia
I risultati pesati sono stati invertiti per evidenziare il carico ambientale.
Studio Paraurti - Risultati Pesati.
Attilio Citterio
Materiale Acciaio Alluminio PP/ EPDM PPO/ PA PC/ PBT
Punteggio 7,09 4,53 7,05 5,76 4,74
Contributo 70,9% 45,3% 70,5% 57,6% 47,4%
Ordine 1 5 1 3 4
• PP/EPDM e acciaio sono economicamente più validi.
• PPO/PA sta per diventare competitivo.
• PC/PBT non è ancora in un’area competitiva.
• L’alluminio è la soluzione meno favorevole.
Studio Paraurti - Caratterizzazione Economica.
Attilio Citterio
Design Acciaio Alluminio PP/ EPDM PPO/ PA PC/ PBT
Punteggio 7,23 5,18 7,94 7,19 6,91
Contributo 72,3% 51,8% 79,4% 71,9% 69,1%
Ordine 2 5 1 2 3
• PP/EPDM è il design tecnicamente più favorevole.
• Acciaio e PPO/PA seguono da vicino.
• PC/PBT presentano alcuni svantaggi tecnici.
• L’alluminio è la soluzione meno favorevole.
Studio Paraurti - Caratterizzazione Tecnica.
Attilio Citterio
Studio Paraurti - Valutazione Complessiva.
Acciaio Allum.
PP/
EPDM
PPO/
PA
PC/
PBT
tecnica 7.2 5.2 7.9 7.2 6.9
economica 7.1 4.5 7.0 5.8 4.8
ambientale 4.7 4.8 9.2 4.7 6.7
• PP/EPDM è la soluzione più favorevole.
• L’alluminio è il design peggiore.
• L’acciaio è competitivo.
• PPO/PA e PC/PBT non sono ancora competitivi.
Attilio Citterio
4
6
8
10
6
8
10
6 8 10
1= cattivo 10= molto buono
Punteggio Tecnico
Punteggio Economico
Punteggio Ambientale
Ottimo
Acciaio
Alluminio
PP/EPDM
PC/PBT
2
2
PPO/PA
42
4
• L’acciaio ha vantaggi economici, ma grossi svantaggi ambientali ed è tecnicamente valido.
• L’alluminio non è attraente da nessun punto di vista.
• PP/EPDM è la soluzione per tutte le dimensioni.
• PC/PBT è tecnicamente e ambientalmente valido, ma ha svantaggi economici.
• PPO/PA è tecnicamente buono, ma ha svantaggi ambientali ed economici.
• La scelta del materiale è difficile e dipende dal design.
• Si può migliorare molto.
Studio Paraurti - Valutazione Complessiva.
Attilio Citterio
Diagramma di Flusso (inventario) per
l’Industria della Stampa.
coating
Glue &Trim Packaging
IDstribution/retail
UseWaste disp.
Recycling
Print Press
coatingpaper
Printing ink
HEAT
Natural gas
electricity
electricity
Cardboard
(packaging)
Recycled
paper
Waste paper
to landfill
Attilio Citterio
Indicatori per l’Industria della Carta Stampata.
Indicatore, per peso prodotto
Materiali
Uso materiali
Materiali non rinnovabili
Materiali Pericolosi
Carta da stampa, totale
Carta da stampa, non Swan
Energia
Consumi di energia
Energia non-rinnovabile
Trasporti
Trasporti totali
Trasporti (diesel)
Rifiuti
Scarti, totale
discariche
Rifiuti pericolosi
Emissioni
VOC (interni)
VOC (prod/transp. Energia)
Anidride carbonica
Unità
kg/ ton
kg/ ton
kg/ ton
kg/ ton
kg/ ton
kWh/ ton
kWh/ ton
tonkm/ ton
tonkm/ ton
kg/ ton
kg/ ton
kg/ ton
kg/ ton
kg/ ton
kg/ ton
Intervallo
1130–1390
0.498–12.7
0–0.529
1110–1370
0–1370
520–550
130–330
200–960
18–880
127–422
0–6.32
1.13–9.44
0.17–0.45
0.034–0.099
33–55
Attilio Citterio
Significato Ambientale Relativo nel Ciclo di
Vita della Carta Stampata.
-15
-10
-5
0
5
10
15
20
25
Attilio Citterio
Risultati del LCI Sunto degli ingressi in
kg/unità funzionale.
0 50 100
4 - Esempio di stampa - scenario 3
3 - Esempio di stampa - scenario 2
2 - Esempio di stampa - scenario 1
1 - Esempio di stampa - scenario 0
0 - attuale
1 - nuova stampa
2 - nuova distribuz.
3 - velocità riciclo
Attilio Citterio
Risultati LCI Sunto degli Scarti in kg/Unità
Funzionale.
0 20 40 60 80 100
Discariche (m3)
Uscite aperte (x 10)
rifiuti solidi
Oli (x1000)
Acqua mix (x10)
Acqua n.s. (x10)
Acqua org.(x100)
Acqua n.m.
Metalli (acqua)
acqua us.(x0.1)
Tossici
TSP(x1000)
metalli aria(x1000)
VOC
altri aria(x1000)
alogenuri(x100)
NH3(xe4)
SO2(x10)
NOx
CO2
CO(x10)
4 - Esempio di stampa - scenario 3
3 - Esempio di stampa - scenario 2
2 - Esempio di stampa - scenario 1
1 - Esempio di stampa - scenario 0
Attilio Citterio
Valutazione dell’Impatto – Confronti degli
Scenari.
0 5 10 15
Discariche (m3 x 10)
Diminuz.Risorse(/anni x10)
Gas serra(Kg CO2x0.1)
Acidific.(Kg SO2)
Ecotossicità(m3x100)
Eutrofiz(Kg PO4x100)
Tossicitàumana(Kg/Kg 0.1)
Diniz. Ozono(CFC)
Smog (Kgx10)
4 - Esempio di stampa - scenario 3
3 - Esempio di stampa - scenario 2
2 - Esempio di stampa - scenario 1
1 - Esempio di stampa - scenario 0
Attilio Citterio
Inchiostro di Soia.
Introdotto nel 1987 è entrato
nell’industria dei giornali e nel
commercio. E’ composto da olio
di soia anziché petrolio.
• L’agricoltura della soia costituisce meno dell’1 % dell’energia
insita nel ciclo di vita di questo olio.
• Le peci da tallolio (38 %) sono sostituibili con derivati dell’olio
di soia
• L’energia impiegata nel ciclo di vita è ancora per lo più a
partire dal petrolio ma si stanno verificando fonti alternative.
Coltivazione soia Pasta
di legno
Altro
Generazionedi elettricità
stampa
Peci ditallolio
Attilio Citterio
Criterio Ecologico e Marchi Ecologici.
• E’ un requisito che deve essere rispettato da un prodotto o da un
produttore per dimostrare che quel dato prodotto o processo
produttivo ha un impatto ambientale ridotto rispetto a un prodotto o
processo che svolga la stessa funzione.
• Ad esempio, il Comitato dell’Unione Europea per il Marchio Ecologico
(CUEME) fissa i criteri ecologici a cui si deve conformare un prodotto
per ottenere l’Ecolabel.
• Allo stesso modo, le pubbliche amministrazioni possono inserire dei
criteri ecologici nei propri bandi di gara per orientare le proprie scelte
verso l’acquisto di prodotti/servizi a impatto ambientale ridotto.
Attilio Citterio
Marchi Ambientali (Eco-labeling).
• Sono etichette applicate direttamente su un prodotto o su un servizio
che forniscono informazioni sulla sua “performance” ambientale
complessiva, o su uno o più aspetti ambientali specifici.
• Le etichette ecologiche in commercio sono oggi molto numerose ed i
sistemi di etichettatura sono suddivisi in:
TIPO I: Marchi Volontari verificati da organismi indipendenti, attribuiti aiprodotti che soddisfano i criteri corrispondenti alle migliori prestazioniambientali all’interno di ciascun particolare gruppo di prodotti.
TIPO II: Marchi auto-dichiarati usati dai produttori per indicare gli aspettiambientali di un prodotto o servizio. I marchi possono avere la forma diaffermazioni, simboli o grafici sul prodotto o etichetti di confezioni,letteratura sul prodotto, avvisi o simili.
TIPO III: Marchi licenziati da organizzazioni indipendenti, usabili comecertificati di accompagnamento e recanti informazioni sul possibileimpatto ambientale di un prodotto, lasciando al consumatore deciderequale prodotto è migliore. Anche noto come Environmental ProductDeclaration.
Attilio Citterio
Etichettature Obbligatorie.
• Le etichettature obbligatorie in U.E. si applicano in diversi settori e
vincolano i produttori utilizzatori, distributori e le altri parti in causa ad
attenersi alle prescrizioni legislative.
• Questa tipologia di etichettatura “command and control” contribuisce
molto al raggiungimento di alcuni fondamentali obiettivi ambientali
fissati a livello europeo e nazionale, tanto che in alcuni casi
rappresenta un forte stimolo per le imprese all’attivazione di iniziative
ambientali volontarie (accordi di programma, EMAS)
• Le etichettature obbligatorie si applicano principalmente
ai seguenti gruppi di prodotti:
Sostanze tossiche e pericolose (direttiva 93/21/EEC)
Elettrodomestici - Energy Label (direttiva 92/75/CEE)
Prodotti alimentari
Imballaggi - Packaging Label
Elettricità da fonti rinnovabili – Certificati Verdi
Attilio Citterio
Etichettature Volontarie.
ISO Tipo I – ISO 14024, 1999
Etichetta basata su un sistema a criteri multipli che considera
l’intero ciclo di vita del prodotto, certificata e gestita da una
terza parte indipendente. Indica le migliori prestazioni
ambientali di un prodotto appartenente a delle categorie
particolari. L’Ecolabel rientra in questa categoria.
Tra le etichette ambientali di prodotto ci sono alcuni marchi
nazionali da lungo tempo sul mercato. Tipici sono i marchi per i
prodotti dell’agricoltura
Blauer Engel:
Germania dal 1978
White Swan: dal 1989
in Danimarca, Svezia,
Finlandia e Islanda
Green Seal:
Stati Uniti.
Umweltzeichen:
Austria dal 1991
NF Environnement:
Francia dal 1992
Energy Star:
Stati Uniti.
Attilio Citterio
Marchi Ambientali dei Prodotti.
• Un marchio ambientale (per es. "ecolabel") può essere considerato ”garanzia"
per prodotti ambientalmente compatibili ed è attraente a scopi commerciali.
• L’obiettivo generale degli schemi di marchi ambientali nazionale e sopra-
nazionali è di fornire prodotti con minor impatti ambientali trasparenti per il
consumatore. Il successo di uno schema di marchi ambientali è così in certo
modo dipendente dal numero di classi di prodotti con tale marchio.
• Il marchio EU Ecolabel (”Il fiore”)
Le norme EU (Norma Commissione No 882/92) cerca di
Promuovere la progettazione, produzione, commercializzazione ed uso di
prodotti aventi ridotto impatto ambientale nell’intero ciclo di vita
Fornire ai consumatori migliore informazione sull’impatto ambientale di
prodotti, senza, però, compromettere prodotti o salute dei lavoratori e
alterare significativamente le proprietà che li rendono adatti all’uso.
Attilio Citterio
Normativa ISO 14000.
Benefici:
Migliorare la prestazione ambientale
Ridurre i costi
Stabilire un solo standard di sistema e di processo nella
direzione
• Integrare con altri sistemi di gestione
• Aumentare la credibilità verso il pubblico
• Competitività
• Migliorare le relazioni con le Agenzie di Controllo
Attilio Citterio
Il pacchetto di Norme ISO 14000 sulla
Valutazione del Ciclo di Vita.
ISO 14001 – Sistemi di Gestione Ambientale – Descrizione con guida per l’Uso
ISO14004 – Sistemi di Gestione Ambientale – Guide generali sui principi, sistemi e tecniche di supporto
ISO 14010/11/12 – Sostituite dalle norme ISO 19011 – Guide per la qualità e/o per le verifiche EMS
ISO 14015 – Gestione Ambientale – Valutazione ambientale dei siti e delle organizzazioni
ISO 14020 – Marchi e dichiarazioni ambientali – Principi generali
ISO 14021 – Marchi e dichiarazioni ambientali – Autocertificazione ambientale (etichettatura ambientale Tipo II)
ISO 14024 – Marchi e dichiarazioni ambientali – Etichettatura ambientale Tipo I – Principi e procedure (etichettatura di prodotti)
ISO TR 14025 – Marchi e dichiarazioni ambientali – Dichiarazione ambientale Tipo 111
ISO 14031 – Gestione Ambientale – Valutazione della efficienza ambientale – Linee guida
ISO 14032 – Gestione Ambientale – Valutazione dell’efficienza ambientale – Esempi illustrativi dell’uso della ISO 14031
ISO 14040 – Gestione Ambientale – Valutazione del ciclo di vita - Principi e Struttura
ISO 14041 – Gestione Ambientale – Valutazione del ciclo di vita – Definizione degli obiettivi e dell’ambito e analisi degli inventari
ISO 14042 – Gestione Ambientale – Valutazione del ciclo di vita – Valutazione dell’impatto del ciclo di vita
ISO 14043 – Gestione Ambientale – Valutazione del ciclo di vita – Interpretazione del ciclo di vita
ISO TR 14047 – Gestione Ambientale – Valutazione del ciclo di vita – Esempi di applicazione della ISO 14042
ISO 14048 – Gestione Ambientale – Valutazione del ciclo di vita – Formato dei dati per la documentazione della valutazione del ciclo di vita
ISO TR 14049 – Gestione Ambientale – Valutazione del ciclo di vita – Esempi di Applicazione della ISO 14041 alla definizione di obiettivi ed ambiti
ed analisi degli inventari
ISO 14050 – Gestione Ambientale – glossario
ISO 14060 – Guida per l’inclusione degli Aspetti Ambientali negli Standard di Prodotto
ISO TR 14061 – Informazioni per assistere le organizzazioni estere nell’uso degli standard ISO 14001 e ISO 14004 del Sistema di Gestione
Ambientale
ISO TR 14062 – Gestione Ambientale – Linee guida per integrare gli aspetti ambientali nello sviluppo di prodotto
ISO 14063 – Gestione Ambientale – Comunicazioni Ambientali – Linee guida e esempi
ISO 14064 – Linee guida per Misurare, Rendicontare e Verificare l’entità e il livello prefissato di Emissioni di Gas Serra
ISO-14065 – Guida al rispetto dei programmi nazionale e internazionali
Attilio Citterio
Standard orientati a Sistemi e orientati ai
prodotti nell’ambito della famiglia ISO 14000.
Anno Standard Published
1997 ISO 14040: LCA: Principles and Framework
1998 ISO 14041: LCA: Goal and Scope
2000 ISO 14042: LCA: Impact Assessment
2000 ISO 14043: LCA: Interpretation
2001 ISO 14020: Labels General Principles
2004 CEN TC350 Standardisation Mandate issued
2006 ISO 14025: Labels: Type 3 EPDs
2006 ISO 14040: LCA Principles and Framework updated
2006 ISO 14044: LCA: Requirements and Guidelines updated
2007 ISO 21930: EPDs for Construction Products
2010 CEN TR 15941: Generic Data
2010 EN 15643-1: General Framework
2011 EN 15643-2: Environmental Framework
2011 EN 15878: Building level Calculation methods
2011 EN 15942: EPD B2B Communication Formats
2012 EN 15643-3: Social Framework
2012 EN 15643-4: Economic Framework
2012 EN 15804 Core Rules for the Product Category Construction Products
Attilio Citterio
Valutazione della
Prestazione Ambientale
(EPE)
ISO 14031 – Guida alla
Valutazione della Prestazione
Ambientale
Auditing Ambientale (EA)
14010 – Linee guida per l’Auditing
ambientale – Principi Generali
14011-1 – Linee guida per l’Auditing
Ambientale – procedure di Audit
- Parte 1: Auditing dei sistemi di
gestione ambientale
14012 Linee guida per l’Auditing
Ambientale – Criteri di
Qualificazione per gli Auditors
Mezzi di Auditing e Valutazione
ISO 14001 –
Sistemi di Gestione
Ambientale (EMS)
Specifiche con Guida per
l’Uso
ISO 14004 - Sistemi di
Gestione Ambientale
(EMS)
Linee guida Generali sui
principi dei sistemi e delle
tecniche di supporto
Valutazione del Ciclo di Vita (LCA)
14040 – Valutazione del Ciclo di Vita - Principi Generali e
Prassi
14041- Valutazione del Ciclo di Vita – Analisi degli
Inventari del Ciclo di Vita
14042 - Valutazione del Ciclo di Vita – Valutazione
dell’Impatto del Ciclo di Vita
14043 - Valutazione del Ciclo di Vita - Stima dei
miglioramenti nel Ciclo di Vita
Etichettatura Ambientale (EL)
14020 – Etichettatura Ambientale – Principi di base per
tutte le Etichettature Ambientali
14021 - Etichettatura Ambientale - Auto-certificazioni
Affermazioni Ambientali – Termini e Definizioni
14022 - Etichettatura Ambientale - Auto-certificazioni
Affermazioni Ambientali – Simboli
14023 - Etichettatura Ambientale - Auto-certificazioni
Affermazioni Ambientali – Metodologie di Test
e di Verifica
14024 - Etichettatura Ambientale - Principi Guida, Prassi
e Criteri per i Programmi di Certificazione -
Guida alle Procedure di Certificazione
Sistemi di Gestione
Mezzi di Supporto rivolti al Prodotto
Percorso della ISO 14000 (iniziale).
Attilio Citterio
Percorso ISO 14000 (attuale).
Plan
DoCheck
Act
Do
Prioritizing
environmental
aspects
ISO 14040 SeriesLife cycle assessment
ISO 14062Design for environment
Improvement
of environmental
performance
of products
Description of environmental
performance of products
Information about
environmental
aspects of products
ISO 14020 SeriesEnvironmental labels
and declarations
ISO 14063Environmental
communications
Communication on
environmental
performance
ISO 14030 SeriesEnvironmental
performance evaluation
Description of
environmental performance
of organization
ISO 19011Environmental
management systems
auditing
Information about the performance
of the environmental
Management system
ISO 14064 SeriesGas emissions
ISO 14065
Validation
Compliance with
Kyoto Protocol
Monitoring
system
performance
Monitoring
system
performance
Communicating
environmental
performance
Integration of
environmental
aspects in
design and
development
Compliance of
national and
international
protocols and
programs
Attilio Citterio
Sistemi di Gestione Ambientale (EMS).
Un EMS è la parte dell’insieme del sistema di gestione che include la struttura
organizzativa, le attività di progettazione, le responsabilità, l’esercizio, le
procedure, i processi e le risorse per lo sviluppo, miglioramento, acquisizione,
revisione e mantenimento della politica ambientale. Esempi chiave includono
ISO 14001 e EMAS.
Gli EMS si usano per:
Aiutare le aziende ad identificare e dare priorità ai loro impatti
ambientali chiave in modo strutturato e sistematico
Fornire un contesto per definire chiari obiettivi e risultati per gestire
questi impatti
Assicurare che processi e procedure strutturate sono attivate per
misurare e monitorare le prestazioni
Il tipo di EMS dipende dalla natura, dimensione e complessità delle attività
dell’azienda, dai prodotti e servizi interessati.
Attilio Citterio
Sistemi di Gestione Ambientale ISO 14001 :
Il Contesto.
Agire
Controllare
Farecontinuo
miglioramento
Pianificare
Attilio Citterio
Sistema di Gestione Ambientale ISO 14001.
Agire
Controllare
Fare
Pianificare• Identificare gli aspetti e gli impatti, pericoli e rischi
• Documentare norme e altri requisiti
• Formulare obiettivi e targets misurabili
• Programmare la politica e la gestione
continuo
miglioramento
Attilio Citterio
Sistema di Gestione Ambientale ISO 14001.
Agire
Controllare
Pianificare
FareStruttura e responsabilità
Addestramento, consapevolezza e
competenza
Comunicazione
Documentazione EMS
Controllo documenti
Controllo operativo
Emergenza attivazione e risposta
continuo
miglioramento
Attilio Citterio
Sistema di Gestione Ambientale ISO 14001.
Agire
Controllare
Monitorare, misurare e revisionare le prestazioni
Mantenere gli archivi
Temporizzare, pianificare e condurre il monitoraggio
Non-conformità e azioni correttive
Fare
Pianificare
continuo
miglioramento
Attilio Citterio
Sistema di Gestione Ambientale ISO 14001.
Controllare
Fare
Pianificare
Agire
Migliorare le azioni correttive
Registrare i miglioramenti
Recensire la gestione
continuo
miglioramento
Attilio Citterio
Produzione più Pulita
(Cleaner Production – CP).
“L’applicazione continua di una strategia ambientale integrata e preventiva
applicata a processi, prodotti e servizi. Essa comprende l’uso più efficiente
delle risorse naturali e perciò minimizza gli scarti e l’inquinamento come
anche i rischi per la salute umana e la sicurezza.”
UNEP
• La CP promuove lo spostamento del punto di vista da un approccio correttivo
a uno preventivo
• Mira a realizzare una combinazione di risparmi economici e di miglioramenti
ambientali
• La CP affronta alla radice le cause dei problemi piuttosto che i loro effetti.
• La CP vuole ridurre l’impiego delle risorse naturali per unità di produzione, la
quantità di inquinanti generati e il loro impatto ambientale disaccoppiando
la produzione dagli impatti ambientali
• Allo stesso tempo, essa propone prodotti e processi alternativi
finanziariamente più attraenti.
Attilio Citterio
Strategia di Produzione più Pulita (CP).
Per i processi di produzione, la CP include
Uso più efficiente delle materie prime, acqua e energia.
Eliminazione di materiali tossici o pericolosi in ingresso al processo.
Minimizzazione del volume e tossicità di tutte le emissioni e degli scarti.
Per i prodotti, la CP si focalizza su
Riduzione degli impatti tramite il ciclo di vita del prodotto.
Adattare progettazione, ingresso di materie prime, produzione, uso e
smaltimento.
Per servizi, la CP implica
Strategia ambientale preventiva nel progettare e fornire servizi.
Attilio Citterio
Migliorare un Programma di Gestione CP.
STADIO 1: PROGRAMMAZIONE
Compiti della gestione
Preparazione linee politiche
Stabilire il gruppo di lavoro
Definire il capo progetto
STADIO 2: ANALISI PRELIMINARI
Valutare i flussi in uscita
Ottenere rapporti sulle normative
Fare sopraluoghi ed ispezioni
Preparare un piano di programma
Sviluppare la tempistica con tappe
STADIO 3: VALUTAZIONE DETTAGLIATA
Rivedere dati e siti
Raccogliere dati d’ingresso e uscita
Preparare bilanci di materie e energia
Definire le opzioni CP
STADIO 6: MONIT. PROGRESSI
Tracciare scarti, uso di materiali,
risparmi
Documentare risultati e guadagni
STADIO 5: MIGLIORAMENTI
Pianificare e definire tempi
Implementare opzioni CP scelte
STADIO 4: ANALISI FATTIBILITA’
Ordinare varie opzioni tecniche
Analisi tecnica
Analisi ambientale
Analisi economica
Scegliere le opzioni più valide
Preparare un riassunto
Attilio Citterio
Aree di Gestione della CP.
CP copre 3 aree di gestione ambientale
Prevenzione dell’inquinamento (P2)
Riduzione nell’uso di sostanze tossiche (TUR)
Progettazione per l’ambiente (DfE)
Cleaner
Production
Assessment
IntegrareAnalizzare
Migliorare
time
* ri
du
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razio
ne
di
sc
art
i e
em
iss
ion
i
Fonte: Van
Berkel, Willema,
& Lafleur, 1997
Attilio Citterio
Dichiarazione di Impatto Ambientale.
Definizione
Un EIS è un rapporto che traccia i potenziali effetti ambientali derivanti dal
compimento di una azione proposta
Finalità
Presentare le conclusione della EAI a politici, autorità che stabiliscono
norme e comunità in modo che si possono prevenire delle conseguenze
ambientali
Include
• L’impatto ambientale dell’azione proposta
• Gli impatti ambientali sfavorevoli che non si possono evitare
• Le alternative alle azioni proposte
• La relazione tra uso a tempi brevi e il mantenimento/miglioramento della
produttività a lungo termine
• Ogni bando irreversibile e irrecuperabile di risorse
Attilio Citterio
Approcci Politici.
In base al grado di intervento, e nell’intento di cercare di minimizzare il costo dell’attività economica e della degradazione dell’ambiente, i governi possono assumere tre diversi approcci:
Normative
• Di natura amministrativa fissa
• Complesse e costose
• Basate sulla costrizione
• Conseguenze non volute (p.es. Mercato nero dei CFC in alcuni paesi)
• Favorite in passato, ora meno popolari a causa dei costi richiesti nel controllo e le difficoltà nell’applicarle
Incentivi economici o soluzioni basate sul mercato
• Variazione nei prezzi relativi per influenzare le modalità di uso delle risorse: Il prezzo di un bene o servizio deve includere tutte le esternalità ed I costi ambientali
Bando di una sostanza
• Il caso della Diossina e dei CFC (considerati troppo pericolosi per essere consentiti nella comunità)
Attilio Citterio
Altri Approcci Politici.
Basati sull’effetto desiderato su produttori e consumatori
1) Programmi Volontari
– Approccio comune
– Successo limitato
– Il più riuscito: “Responsible Care”
2) Controllo diretto, riferito a normative, imposizioni e pene
– Scarsamente imposto (votato in 12 paesi - (2000))
3) Strumenti economici e tasse
– Il più efficace
– Misure economiche: permessi negoziabili, tasse da inquinamento
– Strumenti economici: schemi di sussidi e rimborso del deposito,
compensazione con biomasse (sequestro del carbonio per
piantumazione di foreste)
Attilio Citterio
Programmi Software per la LCA.
1. ECO-it 1.0 PRé Consulting http://www.pre.nl/eco-it.html
2. EcoManager 1.0 Franklin Associates, Ltd.
http://www.fal.com/software/ecoman.html
3. EcoPro 1.5 EMPA http://www.sinum.com/
4. GaBi 3.0 IPTS http://www.pe-product.de/englisch/main/software.htm
5. IDEMAT Delft Univ. of Technology
http://www.io.tudelft.nl/research/mpo/idemat/idemat.htm
6. LCAD Battelle/DOE http://www.estd.battelle.org/sehsm/lca/LCAdvantage.html
7. LCAiT 2.0 CIT EkoLogik http://www.ekologik.cit.chalmers.se/lcait.htm
8. REPAQ 2.0 Franklin Associates, Ltd. http://www.fal.com/software/repaq.html
9. SimaPro 4 PRé Consulting http://www.pre.nl/simapro.html
10. TEAM 2.0 Ecobalance
http://www.ecobalance.com/software/team/team_ovr.htm
11. Umberto 3.0 IFEU http://www.ifu.com/software/umberto-e/
12. BEES 3.0 http://www.nist.gov
http://eplca.jrc.ec.europa.eu/ELCD3/datasetDownload.xhtml
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Attilio Citterio
Giornali Scientifici sull’LCA.
International Journal of Life Cycle Assessment
Journal of Industrial Ecology
Journal of Cleaner Production
Integrated Environmental Assessment and Management
Progress in Industrial Ecology
ISO Standards 14040 & 14044 (2006)
U.S. EPA (2006) Life Cycle Assessment Principles & Practice EPA/600/R-06/060
Curran, M.A. (ed.) (1996) Environmental Life Cycle Assessment. McGraw-Hill, New York
Baumann & Tillman (2004) The Hitch Hiker's Guide to LCA: An Orientation in Life Cycle Assessment Methodology and Application
Heijungs R, et al (1992) Environmental Life Cycle Assessment of Products. Vol. I: Guide, and Vol. II: Backgrounds, Center for Envir.
Studies, Leiden University
International Journal of Life Cycle Assessment; Journal of Cleaner Production; Journal of Industrial Ecology