ASPETTI AMBIENTALI DEL CICLO DI VITA DI PRODOTTI … · 2015-05-04 · ciclo di vita di un sistema...

UNA FILIERA SOSTENIBILE PER PRODOTTI VEGETALI SURGELATI, 31.03.2015

ASPETTI AMBIENTALI DEL CICLO DI VITA DI PRODOTTI VEGETALI SURGELATI

Francesca Falconi


ANALISI DEL CICLO DI VITA

STUDIO DELL’INTERAZIONE TRA IL CICLO DI VITA DI UN SISTEMA DI PROCESSO E L’AMBIENTE

PRODOTTI PROCESSI

AMBIENTE

IMPATTO AMBIENTALEqualsiasi modifica all’ambiente derivante da attività, prodotti e servizi



CICLO DI VITA partire dall’estrazione delle materieprime necessarie alla creazione del prodotto fino almomento in cui tutti i materiali che lo compongonogiungono a fine vita.

Fonte: Danish Environmental Protection Agency

DALLA CULLA ALLA TOMBAla vita di un bene non si esaurisce nella sua produzione ma coinvolge risorse e materie prime e genera rifiuti sia a monte che a valle del

proprio processo

FILIERA



IMPORTANZA DELL’ APPROCCIO CICLO DI VITA ALLE PROBLEMATICHE AMBIENTALI

Tenere conto dell’intera filiera vuol dire cercare di evitaredi trasferire delle criticità ambientali da una fase all’altra,intervenire su singoli processi tenendo conto anche deglieffetti che possono avere nella scelta delle materie primeo nel loro utilizzo e fine vita APPROCCIO GLOBALE E DISISTEMA


LCA (LIFE CYCLE ASSESSMENT): PROCEDIMENTO DI CALCOLO DEI

CARICHI AMBIENTALI, ENERGETICI E DEI RIFIUTI RELATIVI ALLA VITA

DI UN PRODOTTO/PROCESSO DALL’ESTRAZIONE DELLE MATERIE

PRIME ALLO SMALTIMENTO FINALE

INTERAZIONE INPUT-OUTPUT

MODELLO ANALOGICO

DINAMICA DEGLI INQUINANTI

ESTRAZIONE

USO

FINE VITA

TRASPORTO

PRODUZIONE



CARBON FOOTPRINTCO2 equivalente

ENERGIA MJ

WATER FOOTPRINTLitri di acqua di ciclo di vita

RIFIUTIkg

ACIDIFICAZIONE [SO2eq.]

EUTROFIZZAZIONE [PO4eq.]

SMOG FOTOCHIMICO [C2H4eq.]


QUANTIFICAZIONE DEI POTENZIALI IMPATTI AMBIENTALI SECONDO

SPECIFICI INDICATORI:


IL CICLO DI VITA DEI PRODOTTI SURGELATI

Fonte: BONDUELLE

…dal cancello alla tomba

Dalla culla al cancello…



COLTIVAZIONE DEI PRODOTTI

RACCOLTA E CONSEGNA AI SITI PRODUTTIVI

SELEZIONE, MONDA, TAGLIO, CALIBRATURA, BLANCHING (LEGGERA SCOTTATURA A VAPORE)

SURGELAZIONE E STOCCAGGIO

CONFEZIONAMENTO

STOCCAGGIO A TEMPERATURA SURGELAZIONE



TRASPORTO AI PUNTI VENDITA

CONSERVAZIONE NEI PUNTI VENDITA

ACQUISTO DEL CONSUMATORE E CONSERVAZIONE IN CASA

COTTURA DEL PRODOTTO

FINE VITA DELL’IMBALLAGGIO



FILIERA COMPLESSA

SOSTENIBILITÀ DEI PRODOTTI SURGELATI

UNA RESPONSABILITÀ CONDIVISA

DALL’INTERA FILIERA



COLTIVAZIONE

PREPARAZIONE DEL TERRENO

SEMINA

LAVORI DI COLTIVAZIONE

TRATTAMENTI RACCOLTA

GASOLIO

SEMI

FERTILIZZANTI

FITOFARMACI

MATERIALI VARI

EMISSIONI DA CARBURANTE

EMISSIONI DA USO FERTILIZZANTI

RIFIUTI (ES. IMBALLAGGI FERTILIZZANTI/FITOFARMACI)

FERTILIZZAZIONE

ACQUA


COLTIVAZIONE

suolo, acqua, fertilizzanti, fitofarmaci

ed energia

EMISSIONI DI GAS SERRA, ALTRE EMISSIONI INQUINANTI

(eutrofizzazione e acidificazione),IMPOVERIMENTO DEI SUOLI,

ACQUE REFLUE, RIFIUTI ORGANICI E CONSUMI DI RISORSE

CAUSA

FATTORI DI PRESSIONE AMBIENTALE NELLA FASE AGRICOLA

IMPATTO

EFFETTO


l’agricoltura è la maggiore utilizzatrice di acqua nel mondo

con il 70% del consumo mondiale, il 37% di quello

europeo e il 60% del consumo nazionale italiano (fonti:

IEA, EEA e ISPRA);

l’agricoltura contribuisce per il 9% sul totale delle

emissioni di gas ad effetto serra nell’UE (fonte: EEA) e in

Italia l’agricoltura è la seconda fonte di emissioni di gas

serra, responsabile del 6,7% delle emissioni totali (fonte:

ISPRA)



Proprio l’industria alimentare è quella più esposta ai rischi

dei cambiamenti climatici indotti dai gas-serra attraverso:

l’alterazione dei cicli climatici tradizionali

il degrado ambientale,

la siccità,

la salinizzazione e l’erosione dei suoli,

le infestazioni e le patologie fungine e virali,

la desertificazione



LA CATENA DEL FREDDO NEI PRODOTTI SURGELATI

LA GESTIONE DELLA CATENA DEL FREDDO È UN ASPETTO MOLTO DELICATO NEL CICLO DI VITA DEI

PRODOTTI SURGELATI: LA SURGELAZIONE VA MANTENUTA DALLO STABILIMENTO PRODUTTIVO AL

FRIGORIFERO DEL CONSUMATORE

UTILIZZO GASREFRIGERANTI

ELEVATI CONSUMIENERGETICI

FINE VITA MACCHINE

REFRIGERANTI

TRASPORTO REFRIGERATO DEI PRODOTTI


LA CATENA DEL FREDDO NEI PRODOTTI SURGELATI

ATTRIBUZIONE DEI CONSUMI ENERGETICI PER LA REFRIGERAZIONE AD UN SINGOLO PRODOTTO

IL CONSUMO RELATIVO AD UN SINGOLO PRODOTTO PUÒ ESSERE CALCOLATO IN BASE ALLE POTENZE DEI

SURGELATORI/FRIGORIFERI, AI VOLUMI CHE POSSONO CONTENERE E AL PERIODO DI STOCCAGGIO E

CONSERVAZIONE

ALLOCAZIONE DEI DATI


IL CONSUMO DEI PRODOTTI SURGELATI

FASE DI COTTURA

CONSUMO DI RISORSE: GAS METANO, ENERGIA ELETTRICA E ACQUA

PER IL CALCOLO DEI CONSUMI ENERGETICI SONO IMPORTANTI I TEMPI DI COTTURA


IL PACKAGING DEI PRODOTTI SURGELATI

LA SOSTENIBILITÀ DEI PRODOTTI SURGELATI INTERESSA ANCHE LA SCELTA DEL PACKAGING:

IN EUROPA I RIFIUTI DEGLI IMBALLAGGI ALIMENTARI SONO IL 65% DEL TOTALE DEI RIFIUTI DA IMBALLAGGIO

INDUSTRIA ALIMENTARE: SFIDA TECNOLOGICA DI RIDURRE I RIFIUTI DA IMBALLAGGIO (SENZA COMPROMETTERE LA QUALITA’ E LA FRUIBILITA’DA PARTE DEL CONSUMATORE)

RIDUZIONE PESO, VOLUME

SCELTA MATERIALI/MATERIE PRIME

INCREMENTO MATERIALI RICICLATI/RICICLABILI

[Fonte: www.ilfattoalimentare.it]


ESEMPI DI RISULTATI LCA

PRODOTTO ANALIZZATO1 kg di pere in cassetta di plastica con alveolo

FERTILIZZANTI

GASOLIO PER COLTIVAZIONE E

RACCOLTA

IMPIANTO PER FRUTTETO

ACQUA

COLTIVAZIONE

TRATTAMENTI CHIMICI

FRIGOCONSERVAZIONE E CONFEZIONAMENTO

ENERGIA ELETTRICA

ACQUA

ALVEOLO

IMPIANTO DI IRRIGAZIONE

PRODOTTI PER IL LAVAGGIO E LA

PULIZIA

CASSETTE E PER LA CONSERVAZIONE

CONFINI GEOGRAFICI: Emilia Romagna


ESEMPI DI RISULTATI LCA

PRODOTTO ANALIZZATO1 kg di pere in cassetta di plastica con alveolo

ACQUA(m3)

CO2 eq.(kg)

OCCUPAZIONE SUOLO (m2a)

COLTIVAZIONE 0,43 0,21 0,559FRIGOCONSERVAZIONE E CONFEZIONAMENTO

0,55 0,13 0,002

TOTALE PER 1kg DI PERE 0,98 0,34 0,561


PCR (PRODUCT CATEGORY RULES) DI PRODOTTI SURGELATI

LINEE GUIDA PER STUDIO LCA DI VERDURE SURGELATE SECONDO IL SISTEMA EPD -ENVIRONMENTAL PRODUCT DECLARATION

AUTORI: Life Cycle Engineering Ecodynamics Group, Siena University


Il sistema nasce in Svezia nel 1997 ed è oggi una delle iniziative di maggior successo nel panorama internazionale delle dichiarazioni ambientali di terzo tipo (ISO 14025) (a cui aderisce l’Italia).

THE GENERAL PROGRAMME INSTRUCTIONS (GPI)VERSION 2.01 DATED 2013-09-18

ISO 14025LCA: ISO 14040-44PCR –Product Category Rules

VALIDITA’ 3 ANNI CON AGGIORNAMENTO ANNUALE

LOGO

RIFERIMENTI NORMATIVI

IL SISTEMA EPD – ENVIRONMENTAL PRODUCT DECLARATION

www.environdec.com


[rielaborazione da www.environdec.com Novembre 2014]

SVILUPPO EPD 2009-2014

49

129

159

250

387

411

0

50

100

150

200

250

300

350

400

450

ANNO

2009

ANNO

2010

ANNO

2011

ANNO

2012

ANNO

2013

ANNO

2014

Serie1


[rielaborazione da www.environdec.com NOVEMBRE 2014]

ALIMENTI, BEVANDE E PRODOTTI AGRICOLI

STATO DELL’ARTE EPD PER SETTORE MERCEOLOGICO


[Dati ERVET Luglio 2014]

STATO DELL’ARTE EPD: SUDDIVISIONE REGIONI ITALIANE


VALUTAZIONE CHE INCLUDE L’ ESTRAZIONE E IL TRATTAMENTO DELLE MATERIE PRIME, LA FABBRICAZIONE, IL TRASPORTO, IL RIUSO, IL RICICLO E LO SMALTIMENTO FINALE

ATTIVITA’ MIRANTI AD INCORPORARE LE PROBLEMATICHE AMBIENTALI GIA’ NELLA FASE DI PROGETTAZIONE DEL PROCESSO O PRODOTTO -PREVENZIONE-. NON PIU’ STRATEGIE END OF PIPE -INTERVENTI TECNOLOGICI A VALLE-

VISIONE GLOBALE DEL SISTEMA

STRATEGIA“PRO-ATTIVA”

ATTENZIONE A ORIENTAMENTI ECOLOGICI DELLA DOMANDAVANTAGGI COMPETITIVI : REALE DIMINUZIONE IMPATTO AMBIENTALE (PRODUZIONE PULITA), MIGLIORAMENTI NELLA QUALITA’ DEI PRODOTTI/PROCESSI, IMMAGINE AZIENDA, NUOVE NICCHIE DI MERCATO, RISPETTO NORMATIVE AMBIENTALI

LOGICA DELL’ECO-EFFICIENZA

MISURA LE PERFORMANCE AMBIENTALIQUANTIFICAZIONE

CONCLUSIONI: L’IMPORTANZA DI UN APPROCCIO LCA


LCA-lab srlTel.+39-051/6098607E-mail: [email protected] site: www.lca-lab.com

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GRAZIE PER L’ATTENZIONE

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