PSA - Azione Incendio: caratteristiche del fenomeno fisico - Gentili
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IL FENOMENO FISICO
L’AZIONE INCENDIO:
Prof. Ing. Franco Bontempi
Ing. Filippo Gentili
Facoltà di Ingegneria
Sapienza – Università di Roma
CORSO DI
PROGETTAZIONE STRUTTURALE ANTINCENDIO
A.A. 2012 - 2013
www.francobontempi.org
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Indice
• L’incendio: generalità
• Fattori
• La combustione
• Le fasi dell’incendio
• Meccanismi di trasmissione del calore
• Parametro di intensità
• Modelli pre-flashover
• Modelli post-flashover
• I prodotti della combustione
• La propagazione dell’incendio
• Effetti dell’incendio
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Indice
• L’incendio: generalità
• Fattori
• La combustione
• Le fasi dell’incendio
• I meccanismi di trasmissione del calore
• Parametro di intensità
• Modelli pre-flashover
• Modelli post-flashover
• I prodotti della combustione
• La propagazione dell’incendio
• Effetti dell’incendio
• Fuoco non controllato
• Velocità
• Cause
• Ambiente
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Fire Safety
Con il termine incendio si indica il processo di combustione libera che siinstaura e si sviluppa in modo incontrollato con reazioni di ossidazione dimateriali combustibili e rilascio di energia termica, fiamme, fumi e gas caldi.
IncendioPuò minacciare la sicurezza delle
persone (inalazione dei fumi, ustioni) e l’integrità delle strutture.
FuocoFenomeno controllato che causa il rilascio di calore, luce e prodotti di
reazione.
Sicurezza antincendio si riferisce alle precauzioni che vengono prese per
prevenire o ridurre la probabilità di un incendio che può provocare la morte,
lesioni o danni alla proprietà, o per ridurre i danni causati da un incendio.
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In relazione alla velocità di combustione, si può avere:
• Normale combustione
• Deflagrazione (1/800 metri al secondo)
• Detonazione (1500/2000 di metri al secondo)
Dalla velocità di ossidazione dipendono:
• La velocità di decomposizione e la successiva combinazione dei
prodotti ottenuti
• Quantità di calore sviluppato
Si possono manifestare:
• Incendi con propagazione di fiamma
• Incendi covanti
L’incendio: generalità
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• Termiche (es. surriscaldamento)
• Meccaniche (es. attriti , guasti)
• Elettriche (es. scariche elettriche)
• Comportamento umano (es. negligenza)
• Termiche (es. irraggiamento)
• Elettriche (es. fulmini)
• Dolo (es. azioni volontarie)
CAUSE INTERNE
CAUSE ESTERNE
Cause innescanti
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Ambiente di sviluppo
Outdoor Fire
Tunnel Fire
Compartment Fire
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Indice
• L’incendio: generalità
• Fattori
• La combustione
• Le fasi dell’incendio
• I meccanismi di trasmissione del calore
• Parametro di intensità
• Modelli pre-flashover
• Modelli post-flashover
• I prodotti della combustione
• La propagazione dell’incendio
• Effetti dell’incendio
• Compartimento
• Ventilazione
• Combustibile
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Tipologia e quantità di combustibile contenuto nel compartimento;
Superficie di ventilazione
Caratteristiche dei materiali di pareti, pavimenti e solai
porosità, dimensione, forma, orientamento e distribuzione spaziale
grandezza, forma, posizione aperture
densità, calore specifico, conduttività termica
Fattori
• COMBUSTIBILE
o Ventilazione
• COMPARTIMENTO
L’evoluzione dell’incendio dipende da:
o Materiali
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Compartimento
b = √ ( · c · [J / (m2··K·s½)]
thermal conductivity [W/(m·K)]
density [kg/m3]
specific heat capacity [J/(kg·K)]
Thermal inertia:
Analogy with mechanical inertia: difficulty in being accelerated / heated!
ENCLOSURES WITH HIGHER THERMAL INERTIA LOWER GAS TEMPERATURE
Volumetric heat capacity of the enclosures:
amount of heat required to increase the enclosure temperature of a T (heat capacity), per unit volume of the enclosure (walls, floors, ceiling…)
· c [J / (m3··K)]
Thermal conductivity of the enclosure:
ability to conduct heat:refers to the heat transfer along the thickness of the enclosures!
[W / (m··K)]
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Ventilazione
O = A √hav / At [m½]Opening factor:
total area of the enclosure [m2]air flow factor [m5/2]
Total enclosure area:
sum of the area of all the enclosures walls (walls, ceiling, floors)
At = 2BW + 2BH + 2WH [m2]
Horizontal opening factor:USE THE NOMOGRAM FOR CALCULATING fk!(depends on the distance of the midpoint of the window to the ceiling)
Oh = fk Ov [m½]B
H
W
O = Ov + Oh [m½]Global opening factor:
IN PRESENCE OF HORIZONTAL OPENINGS!
Ai
hi
Total opening area:sum of the area of all the openings (windows, doors, …)
A = Σi Ai [m2]
Average opening height:
average of the height of all the opening, weighted by the opening area
hav = Σi Ai hi / Σi Ai [m½]
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Opening factor:
Horizontal opening factor:
USE THE NOMOGRAM FOR CALCULATING fk!(depends on the distance of the midpoint of the window to the ceiling)
Oh = fk Ov [m½]
Ventilazione
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Combustibile
Effective calorific value:
heat developed by combustion of a mass unit of the combustible material
H [J/kg]
Tab. E.3 - EN 1-2 :
List of net calorific valuefor different material
Tab. 3.1 – SW52:
List of net calorific valuefor different materials
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Valore nominale del carico di incendio
��� = �� ∙ � ∙ �
�� potere calorifico inferiore
� massa del combustibile
� fattore di limitazione
• D. M. 09.03.2007
• EC 1
�� =∑ �� ∙ �� ∙ �� ∙ ����=1
�
�� massa dell’iesimo combustibile
�� potere calorifico inferiore dell’iesimo combustibile
�� fattore di limitazione alla combustione
�� fattore di partecipazione alla combustione
� superficie del compartimento
Table E.4 – Fire load densities
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D.M. 08
Carico di incendio specifico
300 MJ/m2 for car parks 200 MJ/m2 for buildings
AS SIMPLE RULE APPLY
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Table E.1
EUROCODES
Table E.2
Carico di incendio specifico
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• incendi aventi sviluppo controllato dalla superficie di ventilazione
• incendi aventi sviluppo controllato dal combustibile
BIG OPENING / FEW FUEL FUEL CONTROLLED FIRE
SMALL OPENINGS / MUCH FUEL VENTILATION CONTROLLED FIRE
Rate of combustion can reach the maximum!Fire developing is governed by fuel properties (exposed area and quantity)!
Rate of combustion can’t reach the maximum because limited oxygen inflow!Fire developing is governed by fuel compartment properties (air flow factor)!
Incendi controllati da ventilazione o dal combustibile
HRR [W]
t [s]
ventilation controlled
fuel controlledHRR1 = HRRmax (fuel)
HRR1
HRR2
tmax,1 tmax,2 t1 t2
HRR2 < HRRmax (fuel)
VENTILATION CONTROLLED FIRE
HIGHEST TEMPERATUREIN THE ELEMENTS
SAFE SIDE ASSUMPTION!
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• L’incendio: generalità
• Fattori
• La combustione
• Le fasi dell’incendio
• I meccanismi di trasmissione del calore
• Parametro di intensità
• Modelli pre-flashover
• Modelli post-flashover
• I prodotti della combustione
• La propagazione dell’incendio
• Effetti dell’incendio
Indice
• Triangolo del fuoco
• Quadrilatero del fuoco
• Classificazione
• Parametri fisici
• Combustibili
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Comburente
TRIANGOLO DEL FUOCO
Processo di combustione
È il materiale che è in grado di combinarsi
chimicamente con l’ossigeno con emissione di
energia termica
Rilascia un adeguato valore di
energia termica che è in grado di
dare avvio al processo di combustione
È la sostanza che alimenta la combustione mediante ossidazione del combustibile
C’è formazione o liberazione di gruppi atomici chimicamente attivi (radicali) capaci di produrre reazioni a catena
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Quadrilatero del fuoco
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Classificazione
COMBUSTIONE
Combustione degli esplosivi
Combustione eterogenea
Combustione omogeneacombustibile gassoso comburente gassoso
combustibile solido comburente gassoso
combustibile liquidocomburente gassoso
sostanze che contengono nella composizione parte
del comburente
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Parametri fisici
Temperatura di ignizione
È la minima temperatura alla quale, in presenza di innesco, la miscela combustibile – comburente inizia localmente a bruciare.
Temperatura di infiammabilità – Flash Point
Calore di Combustione
È la quantita di calore prodotta dalla combustione di un grammoatomo o di una grammomolecola di un elemento o composto chimico definito in rapporto a una reazione chimica.
Sostanze Temperatura [°C]
Gasolio 65
Acetone -18
Benzina -20
Alcool metilico 11
È la minima temperatura alla quale, in presenza di innesco, i liquidi combustibili emettono vapori che miscelati con l’ossigeno si incendiano.
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frazione del flusso termico creato dalla stessa fiamma che si origina dalla combustione dei prodotti e reirradiatasulla superficie del combustibile
quantità di energia termica necessaria per produrre la pirolisi in 1 kg di combustibile
il potere calorifico del combustibile
flusso di massa critico dei prodotti di pirolisi che si liberano dalla superficie del combustibile
flusso termico disperso per convezione ed irraggiamento
flusso termico prodotto dalla sorgente termica che agisce sul combustibile
Condizione per la stabilità della combustione
Temperatura di accensione – Fire Point Sostanze Temperatura [°C]
Gasolio 220
Acetone 540
Benzina 250
Alcool metilico 455
Temperatura alla quale la miscela combustibile – comburente inizia a bruciare in modo continuo senza ulteriore apporto di calore.
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Ossidazione Completa
Si intende la reazione nel corso della quale si ha
C CO2 H H2O S SO2 N N2
Potere calorifico
Il potere calorifico superiore è la quantità di calore che si rende disponibile per effetto della combustione completa a pressione costante della massa unitaria del combustibile, quando i prodotti della combustione siano riportati alla temperatura iniziale del combustibile e del comburente.
Il potere calorifico inferiore è il potere calorifico superiore diminuito del calore di condensazione del vapore d'acqua durante la combustione".
Parametri fisici
SostanzePotere Calorifico Inferiore [MJ/Kg]
Gasolio 42.7
Benzina 42
PVC rigido 15 – 21
Legno 17 – 20
Si misurano in MJ/kg per solidi e liquidi, in MJ/nm3 per gas.
Nella prevenzione incendi si fa sempre riferimeno al potere calorifico inferiore.
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Parametri fisici
Aria necessaria alla combustione
Il volume di aria teoricamente necessario per la combustione completa di 1 kg o di 1 m3 di combustibile prende il nome di potere comburivoro ed è espresso in m3/kg per i combustibili solidi e liquidi e in m3/m3 per combustibili gassosi.
Vta = 4.76 Vto
dove
Vta = volume teorico di aria Vto = volume teorico di ossigeno
L’utilizzazione massima di un combustibile si può avere quando esso bruciacompletamente. L’aria teorica è sufficiente solo in presenza di una totalemiscelazione comburente – combustibile.
Vea = E Vta
dove
Vea = volume effettivo di aria E = coefficiente E = 1.5-2 combustibili solidi
E = 1.15-1.3 combustibili liquidiE = 1.05-1.2 combustibili gassosi
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Parametri fisici
Difetto di aria
Eccesso di aria
Si forma monossido di carbonio invece di anidride carbonica. Non si sviluppa tutto il calore possibile.
Si sviluppa la massima energia termica possibile ma con temperature inferiori perché il calore si distribuisce su una massa di aria più grande.
Energia rilasciata da un combustibile per unità di massa di aria consumata
Nella maggior parte dei combustibili il rapporto tra il potere calorifico sull’aria teorica
di combustione è pari a circa 3MJ/kgaria
Quantità di energia termica liberata in una combustione completa per ogni kg di aria consumata
Pc
Su tale proprietà si basano le misure della potenza termica rilasciata da un combustibile durante la combustione
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Parametri fisici
Oxigen-fuel mass ratio r0
Quantità in grammi di ossigeno necessaria per la combustione completa di 1 grammo di combustibile
00aria r29.4r
32
8.28
21.0
1r
Concentrazione volumetrica di O2 in aria
Massa di una mole di ossigeno
Massa di una mole di aria
Combustibile completa
Combustibile incompleta
ecombustion_prodottiariaariaarialecombustibi kgr1kgr1kg
ecombustion_prodotti
ariaaria
arialecombustibi kg
r1kg
r1kg
ariarPuò valutarsi non appena nota la formula del combustibile
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Materiali si dividono in:
• Incombustibili (sostanze che non bruciano);
• Difficilmente combustibili (sostanze che smettono di bruciare se non a contatto con una sorgente di ignizione);
• Combustibili (sostanze capaci di bruciare da sole, dopo l’ignizione);
• Facilmente accendibili (sostanze capaci di bruciare per un’ignizione debole);
• Difficilmente accendibili (sostanze capaci di bruciare solo con una sorgente forte).
CLASSE A
CLASSE B
CLASSE C
CLASSE D
CLASSE E
CLASSE F
Materiali solidi
Liquidi infiammabili
Gas infiammabili
Metalli combustibili
Innesco sotto tensione
Incendi di oli e grassi vegetali
Norma UNI EN2 del 2005 classifica i fuochi:
Combustibili: classificazione fuochi
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Combustibili
COMBUSTIBILI
Sostanze gassose
Sostanze liquide
Sostanze solide
Oli minerali grezzi
Benzine, kerosene
Naturali: legno – torba – antracite
Derivati: carbone di legna – coke
Naturali: metano
Illuminanti: idrogeno, acetilene
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Combustibili solidi
Dipende da: • pezzatura
• umidità
per piccoli valori della pezzatura sono sufficienti basse quantità di energia per l’innesco
si rallenta l’ignizione perché è necessaria l’evaporazione dell’acqua dal combustibile
densità temperatura di ignizione
calore specifico temperatura iniziale del combustibile
conduttività termica thermal response parameter
TRP
parametro per la resistenza offerta da un materiale combustibile sottoposto all’azione di un flusso termico radiante, a creare prodotti di pirolisi e ad iniziare a bruciare
tig: tempo dopo il quale un materiale combustibile sul quale incide un flusso termico radiante q, costante nel tempo, raggiunge la temperatura di ignizione
flusso termico flusso critico
materiale termicamente sottile materiale termicamente spesso
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Pirolisi:
passaggio in fase di vapore (sublimazione) dei
componenti più leggeri che formano con l’aria una miscela in grado di
bruciare
sostanza solida
ossigeno
calore
fiamma
combustione
prodotti di pirolisi
calore
Combustibili solidi
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Combustibili liquidi
Bruciano come vapori originati al di sopra della superficie del liquido che si comportano come i gas combustibili.
Limite di infiammabilità inferiore: limite al di sotto del quale i vapori prodotti dalliquido sono insufficienti a innescare emantenere la combustione.
Limite di infiammabilità superiore: limite al di sopra del quale l’aria èinsufficiente per innescare e mantenere lacombustione.
Categoria A:
LIQUIDI INFIAMMABILI Punto di infiammabilità ≤ 21°C
Categoria B:
LIQUIDI COMBUSTIBILI Punto di infiammabilità fra 21°C e 65°C
Categoria C:
OLII MINERALI COMBUSTIBILI Punto di infiammabilità fra 65°C e 125°C
OLII MINERALI LUBRIFICANTI Punto di infiammabilità superiore a 125°C
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Combustibili gassosi
Limite di infiammabilità inferiore: concentrazione minima in volume del gas combustibile della miscela al di sotto della quale l’ignizione non può propagarsi a tutta la miscela.
Limite di infiammabilità superiore: concentrazione massima in volume del gas combustibile della miscela al di sopra della quale l’ignizione non può propagarsi a tutta la miscela.
PESANTI: densità maggiore di quella dell’aria (g.p.l.)
MEDI: densità uguale a quella dell’aria (etilene)
LEGGERI: densità minore di quella dell’aria (metano)
COMPRESSO: allo stato gassoso ad una pressione superiore a quella atmosferica
LIQUEFATTO: allo stato liquido a temperatura ambiente mediante compressione
REFRIGERATO: allo stato liquido alla temperatura di equilibrio liquido-vapore
DISCIOLTO: allo stato gassoso disciolto entro un liquido ad una determinata pressione
Classificazione per proprietà fisiche
Classificazione per modalità di conservazione
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Indice
• L’incendio: generalità
• Fattori
• La combustione
• Le fasi dell’incendio
• I meccanismi di trasmissione del calore
• Parametro di intensità
• Modelli pre-flashover
• Modelli post-flashover
• I prodotti della combustione
• La propagazione dell’incendio
• Effetti dell’incendio
• Ignizione
• Crescita
• Pieno sviluppo
• Decadimento
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Fasi dell’incendio
Si distinguono 4 fasi nell’evoluzione di un incendio:
Ignizione Crescita Incendio pienamente sviluppato Decadimento
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Attività delle persone coinvolte nelle varie fasi dell’incendio
Fasi dell’incendio
Fase
Ignizione Crescita
Incendio
pienamente
sviluppato
Decadimento
pre – eventocombustione
iniziale
incendio di
piccole
dimensioni
intero ambiente
coinvolto
propagazione a
tutti i materiali
distruzione di
tutti i beni
persone
presentiinformazione esodo
squadra di
emergenzaformazione osservazione
intervento
soccorso alle persone
intervento dei
Vigili del Fuoco
sistemi
automaticimonitoraggio ambientale
rilevazione ed
allarme
intervento di impianto
di estinzione
chiusura porte
controllo fumi
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Effetti su persone e beni nelle varie fasi dell’incendio
Fasi dell’incendio
Fase Ignizione CrescitaIncendio pienamente
sviluppatoDecadimento
Eventi
Innesco del primo
oggetto, produzione
di fumo e gas
Produzione
di fumo e gas
I materiali partecipano alla
combustione completamente,
le temperature superano i
1000 °C
Le temperature si
abbassano
Effetti
sulle
persone
L’aria inizia ad
essere contaminata
L’aria diventa
progressivamente intollerabile
fino ad essere letale
L’atmosfera è letale
Effetti sui
materialiEffetti trascurabili
I materiali sono contaminati ed
anneriti dal fumo compaiono
bolle sulla vernice
Le rifiniture sono distrutte, il
legno strutturale brucia, la
muratura non strutturale cede
Gli elementi protetti
dall’incendio
resistono
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La durata della fase di ignizione
dipende dai seguenti fattori:
• infiammabilità e caratteristiche superficiali del combustibile
• umidità, porosità, distribuzione e orientamento spaziale del combustibile;
• velocità di decomposizione del combustibile;
• possibilità di dissipazione del calore nel combustibile.
Ignizione
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Lo sviluppo dell’incendio produce:
• produzione di gas tossici, irritanti e corrosivi;
• riduzione di visibilità a causa dell’emissione dei prodotti di combustione;
• aumento della velocità di combustione nel tempo;
• aumento della temperatura e dell’energia termica irradiata nell’ambiente.
Crescita
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Fattori da cui dipendono la propagazione e
l’intensità di un incendio:
• tipologia, quantità ed orientamento spaziale del materiale combustibile
contenuto nel locale;
• la superficie di ventilazione di ciascun compartimento;
• posizionamento delle varie aperture presenti;
• le proprietà termoisolanti di muri e solai del compartimento;
• caratteristiche di partecipazione all’incendio dei materiali di arredo e di
rivestimento di pavimenti, pareti e soffitti.
Crescita
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Transizione da un incendio in crescita ad uno
pienamente sviluppato nel quale tutti i materiali
combustibili presenti nel compartimento sono
coinvolti simultaneamente nell’incendio
soprattutto a causa dell’irraggiamento
provocato dai prodotti della combustione.
Sviluppo è
influenzato da
FLASHOVER
entità della superficie di ventilazione
distribuzione e posizione delle varie aperture
Incendio pienamente sviluppato
CRITERIO: Temperatura al soffitto 600°C e flusso termico al pavimento 20 kW/m2
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fenom
eno f
isic
o
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forte innalzamento della velocità di
combustione
elevato rilascio di calore e, quindi,
brusco aumento della temperatura
rilevante crescita della produzione di
fumo e gas di combustione
temperatura non uniforme: sul
pavimento è inferiore
Cambiamenti:
quantità e caratteristiche dei materiali combustibili presenti
posizionamento e dimensioni delle aperture di ventilazione
caratteristiche delle pareti di delimitazione del locale
Temperatura massima:
Incendio pienamente sviluppato
L’a
zione ince
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: il
fenom
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o
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Raggiunta l’ignizione completa di tutti i
combustibili, il fenomeno rallenta per il
progressivo esaurimento combustibile
Si riduce:
• flusso di calore generato;
• la velocità di combustione;
• la temperatura.
Si considera concluso quando la temperatura media è inferiore a 200°
Decadimento
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44
ACTIVEMEASURES
(systemic approach)
Time t
Temperature course after success of active measures
Tem
per
atu
re T
(t)
PASSIVEMEASURES
(structural approach)
fla
sho
ver
Pustorino, 2006
Strategia sicurezza antincendio
L’a
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PROGETTAZIONE STRUTTURALE ANTINCENDIOwww.francobontempi.org
• L’incendio: generalità
• Fattori
• La combustione
• Le fasi dell’incendio
• Meccanismi di trasmissione del calore
• Parametro di intensità
• Modelli pre-flashover
• Modelli post-flashover
• I prodotti della combustione
• La propagazione dell’incendio
• Effetti dell’incendio
Indice
• Convezione
• Conduzione
• Irraggiamento
L’a
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PROGETTAZIONE STRUTTURALE ANTINCENDIOwww.francobontempi.org
l’aria aumentando di temperatura diventa meno densa e tende a muoversi verso l’alto, venendo rimpiazzata dall’aria circostante più
fresca
È associata al moto di un fluido
Effetto del vento
Fondamentale
nell’afflusso d’aria che alimenta un incendio
nell’evacuazione dei fumi da un ambiente.
si manifestano di flussi d’aria e di fumi sia all’interno che
all’esterno dell’edificio
possibile propagazione di incendi tra edifici vicini, anche non contigui.
Negli incendi la convezione è di tipo
naturale:
Convezione
L’a
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• È un processo di propagazione del calore tra corpi aventi differente temperatura.
• Il flusso di calore avviene dai punti a temperatura più alta a quelli a temperatura più bassa.
• Esso si propaga gradualmente lungo tutto il corpo ed è accompagnato dall’uniformarsi della temperatura in tutta la massa.
• Può causare la propagazione di un incendio anche in ambienti non direttamente investiti dalle fiamme.
Conduzione
Equazione di Fourier: Vddt
dTcdV
dx
dT
dx
d wp,ww
Tg
To
T1
T2
TkTn
È funzione di
diffusività termica inerzia termica
dove
densità calore specifico conduttività termica
wp,w
w
c
wp,ww c
w w wp,c
L’a
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• Non richiede la presenza di un mezzo interposto.• Si propaga con leggi analoghe a quelle della trasmissione della luce.
è tanto più pericoloso quanto più vicini sono i corpi
interessati.
La potenza specifica ricevuta da una superficie diminuisce con il quadrato
della distanza dalla sorgente
La quantità di calore emessa è proporzionale alla quarta potenza
della temperatura assoluta
per corpi molto caldi è preponderante rispetto alla
conduzione e alla convezione
Irraggiamento
4r
4e TTq
42
8
km
W1067.5
q
erre
re
flusso termico
2m
Wfattore di configurazione compreso tra 0 e 1
emissività compreso tra 0 e 1
costante di Stefan-Boltzmann
L’a
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Indice
• L’incendio: generalità
• Fattori
• La combustione
• Le fasi dell’incendio
• I meccanismi di trasmissione del calore
• Parametro di intensità
• Modelli pre-flashover
• Modelli post-flashover
• I prodotti della combustione
• La propagazione dell’incendio
• Effetti dell’incendio
• Burning Rate
• Potenza termica totale rilasciata HRR
• Variazione nel tempo della curva HRR
L’a
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Burning rate
Il burning rate è definito come la massa di combustibile solido o liquido
che partecipa alla combustione per unità di tempo.
In incendi di grandi quantità di combustibile
In sovrabbondanza di ossigeno o nella combustione di quantità
limitate di combustibili
burning rate < mass loss rate burning rate = mass loss rate / tempo
Vaporizzazione sì, ma non combustione totale
L’a
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Burning rate
"m
"" qm
L
L’area di combustibile interessata dalla combustione è controllata dallatemperatura di accensione e dalla velocità di propagazione e quindi il burning ratepuò non esser uniforme su tutta la superficie interessata.
dove q” flusso termico netto verso la superficie del combustibileL il calore di gassificazione (kJ/g).
Si usa il mass burning flux (portata massica specifica di combustione)
mass burning flux = burning rate / area [g/m2 s]
[W/m2 ]
L’a
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velocità
dove
Indica la rapidità con la quale l’energia termica viene rilasciata
flusso termico convettivo generato dalla fiamma
flusso termico disperso per irraggiamento dal combustibile
flusso termico radiante generato dalla fiamma
quantità di energia termica necessaria per produrre la pirolisi in 1 kg di combustibile
potere calorifico del combustibile
Necessaria la stima della variazione del valore di RHR durante un incendio
Al generico istante vale
RHR → Rate of Heat Released HRR → Heat Release Rate
Potenza termica totale rilasciata
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Velocità di combustione
Letteratura specializzata
Prove sperimentali
Modelli teorici
Modelli avanzati di simulazione di incendi richiedono la HRR come dato di input
Potenza termica totale rilasciata
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Modelli di curva HRR
t
HRR
t
HRR
t
HRR
t
HRR
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FASE DI CRESCITA
Potenza termica rilasciata
Velocità mc di combustione
Quattro curve predefinite di sviluppo
• lento
• medio
• veloce
• ultraveloce
Tempo in corrispondenza della potenza massima
Variazione nel tempo della curva RHR
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L’INCENDIO PIENAMENTE SVILUPPATO
• Le correlazioni esistenti per prevedere il valore di RHR al momento del flashover
forniscono stime al ribasso. Dal momento che le previsioni ingegneristiche sono
cautelative, questo tipo di previsione si accorda con le caratteristiche di sicurezza
richieste al progetto ingegneristico.
• Fino ad ora la ricerca ha approfondito più gli effetti del flashover che le cause che
ne determinano le condizioni. È ancora necessario, quindi, caratterizzare le condizioni
geometriche del plume (colonna di fumo e di gas caldi che si eleva dal focolaio), dello
strato di gas caldi e delle superfici del compartimento per facilitarne la comprensione;
• Il flashover è largamente determinato dal rapporto RHR – tempo. In un intervallo di
curve di crescita la forma della curva è di importanza sostanzialmente secondaria, come
pure le curve con picchi multipli di RHR.
.
Va considerato che:
LA POTENZA TERMICA NEL FLASHOVER
Variazione nel tempo della curva RHR
L’a
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L’INCENDIO PIENAMENTE SVILUPPATO. Metodo di Thomas LA PREVISIONE DEL FLASHOVER
è l’area della apertura equivalente
rappresenta la differenza in m tra l’altezza del punto più alto e quella
del punto più basso fra tutte le aperture di ventilazione presenti nella
pareti
è la larghezza della apertura equivalente ottenuta imponendo
l’uguaglianza tra il fattore di ventilazione del locale sia pari alla
somma dei fattori di ventilazione delle singole aperture
è la differenza fra la superficie totale del locale e l’area
Variazione nel tempo della curva RHR
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L’INCENDIO PIENAMENTE SVILUPPATO. LA PREVISIONE DEL FLASHOVER Metodo di Babrauskas
Dal bilancio energetico:
calore specifico a pressione costante dei gas di combustione potenza termica perduta
portata massica dei prodotti della combustione che fuoriesce dalle aperture
temperatura dei gas di combustione temperatura ambiente
Si ipotizza che:
• la portata massica di aria entrante durante il flashover:
• la perdita di potenza maggiore sia dovuta all’irraggiamento termico verso il 40% della superficie delle pareti a temperatura ambiente;
• il valore dell’energia termica rilasciata per ogni kg di aria consumata sia pari a 3000
• la potenza massima sia pari a circa la metà di quella stechiometrica,
Variazione nel tempo della curva RHR
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EVOLUZIONE NEL TEMPO DELLA POTENZA TERMICA
Variazione nel tempo della curva RHR
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PROGETTAZIONE STRUTTURALE ANTINCENDIOwww.francobontempi.org
INCENDIO CONTROLLATO DA COMBUSTIBILE
Potenza termica dipende da quantità di combustibile totale e durata incendio
• EC 1
• Drysdale • Babrauskas (legno)
sviluppo medio sviluppo lento sviluppo veloce
flusso termico nella fase post-flashover
superficie del combustibile esposta densità del combustibile
calore necessario per pirolisi di 1kg di combustibile
potere calorifico del combustibile
velocità di carbonizzazione
Variazione nel tempo della curva RHR
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PROGETTAZIONE STRUTTURALE ANTINCENDIOwww.francobontempi.org
CONFRONTO TRA
INCENDI CONTROLLATI DA COMBUSTIBILE E
INCENDI CONTROLLATI DA VENTILAZIONE
Variazione nel tempo della curva RHR
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PROCEDIMENTO PER IL CALCOLO DELLA CURVA RHR
Si deduce
Se Si può sviluppare pienamente l’incendio
2) Si valuta la
Si deduce
1) Si valuta il minimo valore di RHRF (Metodo di Thomas e Metodo di Babrauskas)
Variazione nel tempo della curva RHR
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PROGETTAZIONE STRUTTURALE ANTINCENDIOwww.francobontempi.org
4) Si calcola
3) Si calcola l’intervallo di tempo
Variazione nel tempo della curva RHR
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• Quantitativo di combustibile carico di incendio
• Superficie di ventilazione
Modifica della curva RHR
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• Azione di estinzione
Effetti acqua
Soffocamento
Raffreddamento sostanze
Priva l’incendio dell’ossigeno
Superficie idrica esposta
Diametro medio delle gocce
Coefficiente di convezione aria-acqua
Velocità relativa aria gocce
SprinklerControllo dell’incendio attraverso una mirata
progettazione
Modifica della curva RHR
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PROGETTAZIONE STRUTTURALE ANTINCENDIOwww.francobontempi.org
• L’incendio: generalità
• Fattori
• La combustione
• Le fasi dell’incendio
• Meccanismi di trasmissione del calore
• Parametro di intensità
• Modelli pre-flashover
• Modelli post-flashover
• I prodotti della combustione
• La propagazione dell’incendio
• Effetti dell’incendio
Indice
• Fire plume
• Ceiling Jet
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Fire plume: low flame
Crosti et al. 2009
Ceiling jet: high flame
Crosti et al. 2009
Pre-flashover models
the flame doesn’t reach the ceiling plume expands and becomes cooler
the flame touches the ceiling and ceiling jet develops
DIFFERENT TEMPERATURES IN UPPER AND LOWER LAYERS
Modelli pre-flashover
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Modelli pre-flashover
• Fiamme a diffusione quando la miscelazione combustibile-comburente avviene al momento della combustione.
• Fiamme premiscelate quando la miscelazione avviene prima della combustione.
Da un punto di vista qualitativo la regione del fire plume è la zona dove le fiammesono presenti per oltre il 50% del tempo,Da un punto di vista quantitativo l’apice delle fiamme è definito come l’altezza allaquale entra ancora aria sufficiente per ossidare le sostanze volatili e può essercalcolata mediante la relazione funzionale
dove H è l’altezza di fiamma sopra la superficie del combustibile, D è il diametrocaratterizzante la superficie su cui si sviluppa un incendio, e sono la portatamassica (burning rate) e la densità dei vapori di combustibile, T è la temperaturamedia di fiamma, g e sono l’accelerazione di gravità ed il coefficiente diespansione dell’aria. Il gruppo gT è indicativo dell’importanza delle spinte digalleggiamento.
TDg
m
D
H
52
2
f
m
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Modelli pre-flashover
Fire Plume
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Modelli pre-flashover
• Diametro equivalente della base della fiamma Df
Suppunendo uno sviluppo quadratico dell’incendio nel tempo si ricava
s
fRHR
RHR4tD
4
tDRHRRHR f
s
4
tDRHR
t
t1000RHR
2f
s
2
g
La variazione nel tempo del diametro equivalente Df della base della fiamma può calcolarsi se è nota la RHRs rilasciata per unità di superficie del pavimento, espressa in kW/m2. Si ha
Si ottiene quindi
ttRHR
9.1273tD
2gs
f
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Modelli pre-flashover
• Altezza media visibile della fiamma Lf
4.0ff RHR235.0D02.1tL
8.0
2g
2gs
f tt
8.26t
tRHR
3.1325tL
Miglior campo di applicabilità è 5.16D
RHR
f
4.0
m93.21.1161235.0102.1L 4.0legno
m73.01.151235.0102.1L 4.0legno
m13.41.2245235.0102.1L 4.0legno
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Modelli pre-flashover
• Origine virtuale dell’incendio z0
8.0
2g
2gs
0 tt
2t
tRHR
3.1325tz
4.0f0 RHR083.0D02.1z
Nei modelli di calcolo l’incendio è schematizzato come una sorgente puntiforme.
Questo può essere accettabile solo nelle fasi iniziali. Durante lo sviluppo si può assimilare l’incendio ad una sorgente puntiforme concentrata in una origine virtuale posta a profondità z0 sotto il pavimento.
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Modelli pre-flashover
Ceiling Jet
2 / 3
5 / 3
16,9QT T
H
1/ 30,96( )Q
UH
2 / 35,38( / )Q rT T
H
1/ 3 1/ 2
5 / 6
0,195Q HU
r
per r/H<0,18
per r/H<0,15
per r/H>0,18
per r/H>0,15
dove la temperatura T è espressa in °C, la velocità U è espressa in m/s, lapotenza termica emessa è espressa in kW, l’altezza del soffitto H e la posizioneradiale r sono espresse in m
.
Q
Appena il pennacchio urta contro il soffitto si ha una propagazione laterale dei gas caldi che
lambiscono l’intradosso con formazione di un jet circolare dotato di notevole quantità di moto.
Una teoria generalizzata per predire velocità e temperatura dei gas caldi, e lo spessore di un
flusso di ceiling jet in condizioni stazionarie è stata sviluppata da Alpert.
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• L’incendio: generalità
• Fattori
• La combustione
• Le fasi dell’incendio
• Meccanismi di trasmissione del calore
• Parametro di intensità
• Modelli pre-flashover
• Modelli post-flashover
• I prodotti della combustione
• La propagazione dell’incendio
• Effetti dell’incendio
Indice
• Bilancio energetico
• Bilancio di massa
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PRE-FLASHOVER POST-FLASHOVER
Post-flashover models
DESIGNmonotonically increasing
PARAMETRICwith cooling phase
DECAY:fire temperature decreases –NOT structure temperature!
analyticalmodels
fire tests(conventional)
Modelli post-flashover
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Trasmissione del calore
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Bilancio termico
HRRw
HRRw
HRRw
HRRirr
HRRc
HRR
HRR= HRRc + HRRw + HRRirr + HRRgas
HRR
HRRc
HRRw
HRRirr
HRRgas
Potenza termica totale generata dall’incendio
Potenza termica dispersa per convezione dai gas caldi di combustione che fuoriescono dal locale dalle aperture (60%-70%)
Potenza termica dispersa per convezione e irraggiamento alle strutture che delimitano il locale (25%-30%)
Potenza termica dispersa per irraggiamento attraverso le aperture (10%)
Quantità di calore che si accumula nei gas combusti (di solito si trascura)
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Bilancio di massa
ma
mu
mu = mc + ma
mu Portata massica di aria uscente
mc
yp
Portata massica di ariaentrante
Portata massica del combustibile
mc
ma
Piano neutroyp
Le equazioni di bilancio termico e di massa sono un sistema Equazioni differenziali
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Indice
• L’incendio: generalità
• Le fasi dell’incendio
• La combustione
• I combustibili
• La ventilazione
• Le proprietà del compartimento
• Potenza termica rilasciata
• I prodotti della combustione
• La propagazione dell’incendio
• Effetti dell’incendio
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Prodotti della combustione
fumo;
gas tossici ed irritanti;
fiamma e calore.
• si ostacola lo sviluppo dell’incendio;
• si evita la propagazione dei prodotti della combustione oppure si indirizzano
verso predeterminati ambienti;
• si favorisce la rapida evacuazione dei locali.
L’evoluzione dei prodotti della combustione può essere prevista adottando
correttamente i sofisticati modelli d’incendio numerici avanzati
Per impedire che il contatto con le persone:
Prodotti della combustione
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Indice
• L’incendio: generalità
• Le fasi dell’incendio
• La combustione
• I combustibili
• La ventilazione
• Le proprietà del compartimento
• Potenza termica rilasciata
• I prodotti della combustione
• La propagazione dell’incendio
• Effetti dell’incendio
• All’interno del locale
• Al resto dell’edificio
• All’esterno dell’edificio
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PROGETTAZIONE STRUTTURALE ANTINCENDIOwww.francobontempi.org
• Velocità di propagazione della fiamma
In un ambiente chiuso dipende da:
• Possibilità di coinvolgimento di altri materiali
densità
spessore
orientamento della superficie
temperatura iniziale
calore specifico
ossigeno presente
flusso termico
conduttività termica
direzione moti convettivi
Velocità V di propagazione laterale
attraverso contatto diretto con fiamma
attraverso irraggiamento del flusso termico
Propagazione dell’incendio
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PROGETTAZIONE STRUTTURALE ANTINCENDIOwww.francobontempi.org
Estensione dell’incendio all’interno del locale incendiato
Estensione al resto dell’edificio
Propagazione all’esterno dell’edificio
• estensione del locale• posizione della sorgente di ignizione in relazione alla distanza da muri e finestre• stato di apertura delle porte e delle finestre (ventilazione)• natura e distanza reciproca degli oggetti soggetti ad irraggiamento termico• tipologia dei rivestimenti delle superfici del locale
• per distruzione della porta d’ingresso da parte delle fiamme o dei gas caldi• per passaggio da cavità non chiuse o fessure (solai, canalizzazioni collettive) e attraverso cavità destinate ad alloggiare mezzi e servizi tecnici (scale, ascensori)
• irraggiamento termico prodotto dalle fiamme;• convezione a causa dei gas caldi che l’incendio libera; • contatto diretto di parti riscaldate dall’incendio con materiali combustibili (conduzione)
Propagazione dell’incendio
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Valore minimo della potenza termica che provoca l’ignizione di un materiale per irraggiamento secondo la NFPA 555
Materiali facilmente accendibili
Materiali normalmente resistenti all’ignizione
Materiali difficilmente accendibili
������ = 30 ∙ 10(�+0.08) 0.89⁄
������ = 30 ∙ (� + 0.05) 0.019⁄
������ = 30 ∙ (� + 0.02) 0.0092⁄
Propagazione dell’incendio
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PROGETTAZIONE STRUTTURALE ANTINCENDIOwww.francobontempi.org
Propagazione dovuta ad uncedimento dell’isolamentotermico o della strutturaoppure attraverso la parete adun elemento adiacentepresente prima dell’incendioo determinatosi per imovimenti differenziali deglielementi durante l’incendio
Propagazione attraversosuperfici a minoreresistenza al fuoco, qualiporte o serrande nonresistenti al fuoco
Propagazione dovutaall’irraggiamento dall’altoverso il compartimentoadiacente delle fiammesovrastanti o allospostamento delle fiammesulla copertura o algocciolamento dimateriali che bruciano aseguito del cedimentodella copertura
Propagazione dell’incendio
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PROGETTAZIONE STRUTTURALE ANTINCENDIOwww.francobontempi.org
Propagazione permessa dalpassaggio dei gas chepenetrano nella strutturadel tetto e che determinanoil gocciolamento o lacombustione dei materialicontenuti
Propagazione che utilizza ilcontrosoffitto, nei casi in cuil’elemento di separazione nonraggiunga l’elementoseparante orizzontalesuperiore
Propagazione che utilizza ilsolaio sottostante, nei casiin cui l’elemento diseparazione non raggiungal’elemento separanteorizzontale inferiore
Propagazione di un incendio esterno perirraggiamento, contatto diretto dellefiamme o lapilli
Propagazione da un edificio esterno perirraggiamento o lapilli
Propagazione dell’incendio
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Propagazione permessa dai condotti orizzontali, verso i compartimenti adiacenti
Propagazione permessada condotti verticali,normalmente favorita daimoti d’aria dovuti alledifferenze di pressionetra ambienti a quotediverse
Propagazione permessa dallapresenza di vani scala oascensori
Propagazione dell’incendio
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Propagazione permessadalla presenza di aperturesul solaio, di discontinuitàtra solaio e parete o dicedimenti dell’isolamentotermico
Propagazione permessa dallefinestre o da altre aperturepresenti sulla facciata nel casoin cui il flusso termico dei gaso delle fiamme è in grado diinnescare la combustione alpiano sovrastante
Propagazione permessa dallafacciata continua attraversole sue cavità
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Indice
• L’incendio: generalità
• Le fasi dell’incendio
• La combustione
• I combustibili
• La ventilazione
• Le proprietà del compartimento
• Potenza termica rilasciata
• I prodotti della combustione
• La propagazione dell’incendio
• Effetti dell’incendio
• Sull’uomo
• Sui materiali
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Conseguenze
PERSONE MATERIALI DA COSTRUZIONE
• Calore
• Fiamma
• Fumo
• Gas di combustione
o Ossido di carbonio
o Anidride carbonica
o Anidride solforosa
o Idrogeno solforato
o Acido cianidrico
o Ammoniaca
o Acido fluoridrico
• Effetti sul legno
• Effetti sull’acciaio
• Effetti sul cemento armato
• Effetti su laterizi
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StroNGER S.r.l. Research Spin-off for Structures of the Next Generation
Energy Harvesting and Resilience
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Sede operativa: Via Giacomo Peroni 442-444, Tecnopolo Tiburtino, 00131 Roma (ITALY) – [email protected]