prova stampa reggiana 08 settembre settembre.pdf · sfera, con Prodi sotto tenace ... ma anche per...

40
STAMPA REGGIANA periodico di attualità > cultura > spettacolo > sport Editoriale Teletricolore srl - Direttore Responsabile: Ivano Davoli - Direzione,Redazione e Amministrazione: Via Pasteur, 2 - 42100 Reggio Emilia - Tel. 0522/337665 - Fax 0522/397794 E-mail: [email protected] sito web: www.stampareggiana.it - Pubblicità: PUBLI7 Via Edison 14/a Reggio Emilia Tel.0522/331299 - Fax 0522/392702 Poste italiane spa - spedizione in a. p. D.L. 353/03 (conv. L. 46/04) art. 1 comma 1, DCB Reggio Emilia - Iscrizione al ROC nr.10590 anno V numero 8 > SETTEMBRE 2007 www.autogepy-chryslergroup.it AutoGepy www.autogepy-chryslergroup.it AutoGepy IN ESCLUSIVA UNA ECCEZIONALE SCOPERTA di Francesca Chilloni Micro-aree per i nomadi, sicu- rezza e lotta al degrado, piano del traffico, referendum sulla raccolta rifiuti porta a porta, riqualificazio- ne del centro storico. Sono solo alcuni dei problemi che, come for- che caudine post ferragostane, si prospettano alla giunta Delrio. Un'agenda fitta di impegni, tutti gravidi di incognite per l'indice di gradimento già in calo dell'ammi- nistrazione comunale di Reggio. La situazione politica nazionale rende ancora più nervosa l'atmo- sfera, con Prodi sotto tenace attacco anche dall'interno nell'at- tesa dell'avvento di Veltroni, con le fughe in avanti brambilliane, con un dibattito poco costruttivo e decisamente sgradevole sull'eti- cità di una pressione fiscale pro- porzionata solo agli immani spre- chi di denaro pubblico che nessu- no riesce, o meglio vuole contene- re. Serpeggia una crescente esaspe- razione tra i cittadini, che da chi li governa reclamano maggiore rispetto: vorrebbero essere consi- derati non sudditi infanti, Euro 2, 00 POTERI FORTI POTERI DEBOLI di Dario Caselli segue a pagina 3 a pagina 5 I MALI DELLA GIUNTA DELRIO di Gian Carlo Pellacani Rettore dell’Ateneo di Modena-Reggio L' anno accademico che sta per ini- ziare parte sotto i migliori auspici. Non si può interpretare diversamente quanto apparso nei mesi estivi a pro- posito delle varie classifiche stilate dal Sole 24 Ore, dalla rivista Campus e dal quotidiano Repubblica. Comunque si guardino e si combinino i parametri presi a riferimento per le graduatorie, il nostro Ateneo primeggia, segnalan- dosi come quello dalla più marcata impronta di qualità non solo didatti- ca, ma anche per la sua intensa attività di ricer- ca. E' un risultato che ci riempie di orgoglio, che tuttavia dobbiamo affrontare con la consa- pevolezza che non sarà semplice mantenere le performance raggiunte. A nove anni dall'apertu- ra ufficiale della sede accademica di Reggio Emilia siamo riusciti nel- l'impresa - davvero non scontata - di promuovere un nuovo polo didattico senza penalizzare quello storico, com- piendo anzi il "miracolo" di innalzare il livello di efficienza e di efficacia degli studi universitari e più ancora di perseguire questo obiettivo attraver- so una raggiunta eccellenza in molti campi della ricerca. Sarebbe, infatti, impensabile oggi poter rispettare il nostro compito istituzionale di tra- smettere ai giovani conoscenze e saperi senza contare sull'appoggio di un diffuso ed elevato sistema di ricer- ca, al quale i giovani possano attinge- re per il loro aggiornamento e verso il quale possano indirizzare le compe- tenze acquisite e la loro professiona- lità. Per crescere ancora, in maniera equilibrata, l'Ateneo a Reggio Emilia ha bisogno di due solide e robuste stampelle: una forte proposta didatti- ca, capace di attrarre studenti da tutta Italia e dall'estero che contribuisca a caratterizzare sempre più la vocazio- ne universitaria della città, e di un'at- trezzata rete di laboratori, dove poter coltivare la ricerca, avviare sperimen- tazioni e promuovere innovazione culturale e tecnologica a sostegno del territorio e delle sue imprese. In omaggio la prima grande foto della sacra immagine. Il servizio dell’Arch. Maria Cristina Costa Il diario di MARIELLA BURANI con le foto della collezione autunno inverno 2007-08 a pagina 8-9 a pagina 14-15 > V V enezia enezia ringrazia ringrazia Fagioli per Fagioli per la storica impresa la storica impresa segue a pagina 7 UNIVERSITA’ : OCCORRONO NUOVI SPAZI PER LE RICERCHE LA MADONNA DELLA GHIARA RIAPPARE IN UN AFFRESCO a pagina 19-20-21 > La grande festa per il matrimonio di Sonia Veroni e Giovanni Landini a pagina 38-39

Transcript of prova stampa reggiana 08 settembre settembre.pdf · sfera, con Prodi sotto tenace ... ma anche per...

Page 1: prova stampa reggiana 08 settembre settembre.pdf · sfera, con Prodi sotto tenace ... ma anche per la sua intensa attività di ricer-ca. E' un risultato che ci riempie di orgoglio,

STAMPA REGGIANAperiodico di attualità > cultura > spettacolo > sport

Editoriale Teletricolore srl - Direttore Responsabile: Ivano Davoli - Direzione,Redazione e Amministrazione: Via Pasteur, 2 - 42100 Reggio Emilia - Tel. 0522/337665 - Fax 0522/397794 E-mail: [email protected] sito web: www.stampareggiana.it - Pubblicità: PUBLI7 Via Edison 14/a Reggio Emilia Tel.0522/331299 - Fax 0522/392702

Poste italiane spa - spedizione in a. p. D.L. 353/03 (conv. L. 46/04) art. 1 comma 1, DCB Reggio Emilia - Iscrizione al ROC nr.10590

anno V numero 8 > SETTEMBRE 2007

www.autogepy-chryslergroup.it

AutoGepy

www.autogepy-chryslergroup.it

AutoGepy

IN ESCLUSIVA UNA ECCEZIONALE SCOPERTA

di Francesca Chilloni

Micro-aree per i nomadi, sicu-rezza e lotta al degrado, piano deltraffico, referendum sulla raccoltarifiuti porta a porta, riqualificazio-ne del centro storico. Sono solo

alcuni dei problemi che, come for-che caudine post ferragostane, siprospettano alla giunta Delrio.Un'agenda fitta di impegni, tuttigravidi di incognite per l'indice digradimento già in calo dell'ammi-nistrazione comunale di Reggio.La situazione politica nazionale

rende ancora più nervosa l'atmo-sfera, con Prodi sotto tenaceattacco anche dall'interno nell'at-tesa dell'avvento di Veltroni, conle fughe in avanti brambilliane,con un dibattito poco costruttivoe decisamente sgradevole sull'eti-cità di una pressione fiscale pro-porzionata solo agli immani spre-chi di denaro pubblico che nessu-no riesce, o meglio vuole contene-re.

Serpeggia una crescente esaspe-razione tra i cittadini, che da chi ligoverna reclamano maggiorerispetto: vorrebbero essere consi-derati non sudditi infanti,

Euro 2,00

POTERI FORTI

POTERI DEBOLI

di Dario Caselli

segue a pagina 3

a pagina 5

I MALI DELLA GIUNTA DELRIO

di Gian Carlo Pellacani Rettore dell’Ateneodi Modena-Reggio

L'anno accademico che sta per ini-ziare parte sotto i migliori auspici.Non si può interpretare diversamentequanto apparso nei mesi estivi a pro-posito delle varie classifiche stilate dalSole 24 Ore, dalla rivista Campus e dalquotidiano Repubblica. Comunque siguardino e si combinino i parametripresi a riferimento per le graduatorie,il nostro Ateneo primeggia, segnalan-dosi come quello dalla più marcataimpronta di qualità non solo didatti-

ca, ma anche per la suaintensa attività di ricer-ca. E' un risultato che ciriempie di orgoglio, chetuttavia dobbiamoaffrontare con la consa-pevolezza che non saràsemplice mantenere leperformance raggiunte.A nove anni dall'apertu-ra ufficiale della sedeaccademica di ReggioEmilia siamo riusciti nel-

l'impresa - davvero non scontata - dipromuovere un nuovo polo didatticosenza penalizzare quello storico, com-piendo anzi il "miracolo" di innalzareil livello di efficienza e di efficaciadegli studi universitari e più ancora diperseguire questo obiettivo attraver-so una raggiunta eccellenza in molticampi della ricerca. Sarebbe, infatti,impensabile oggi poter rispettare ilnostro compito istituzionale di tra-smettere ai giovani conoscenze esaperi senza contare sull'appoggio diun diffuso ed elevato sistema di ricer-ca, al quale i giovani possano attinge-re per il loro aggiornamento e verso il

quale possano indirizzare le compe-tenze acquisite e la loro professiona-lità. Per crescere ancora, in manieraequilibrata, l'Ateneo a Reggio Emiliaha bisogno di due solide e robustestampelle: una forte proposta didatti-ca, capace di attrarre studenti da tuttaItalia e dall'estero che contribuisca acaratterizzare sempre più la vocazio-ne universitaria della città, e di un'at-trezzata rete di laboratori, dove potercoltivare la ricerca, avviare sperimen-tazioni e promuovere innovazioneculturale e tecnologica a sostegno delterritorio e delle sue imprese.

In omaggio la prima grande foto della sacra immagine.Il servizio dell’Arch. Maria Cristina Costa

Il diario diMARIELLABURANIcon le foto della collezioneautunnoinverno 2007-08

a pagina 8-9

a pagina 14-15

> VVeneziaeneziaringraziaringraziaFagioli perFagioli perla storica impresala storica impresa

segue a pagina 7

UNIVERSITA’ : OCCORRONO NUOVI SPAZI PER LE RICERCHE

LA MADONNA DELLA GHIARARIAPPARE IN UN AFFRESCO

a pagina 19-20-21

> La grandefesta per il matrimoniodi Sonia Veronie GiovanniLandini

a pagina 38-39

Page 2: prova stampa reggiana 08 settembre settembre.pdf · sfera, con Prodi sotto tenace ... ma anche per la sua intensa attività di ricer-ca. E' un risultato che ci riempie di orgoglio,

STAMPA REGGIANA > anno V numero 8 > SETTEMBRE 2007STAMPA REGGIANA > anno V numero 8 > SETTEMBRE 2007

MECCANICA TEDESCA (MOTORE DIESEL)

A PREZZO AMERICANO!Da 38.000 Euro IVA compresa3.000 T.Diesel (Motore Mercedes) 6 cilindri 218 CV

CHRYSLER

300C

AutoGepy Reggio E. Via Bocconi, 29 - Tel. 0522.332686 - www.autogepy-chryslergroup.it

Concessionaria ufficiale per Reggio e provincia:

BERLINA300C

TOURING300C

MOTORIZZAZIONI:

Diesel: 3.000 T.Diesel (Motore Mercedes)6 cil indri 218 CV

Benzina: 3500 4 ruote motrici,

Benzina: 5700 4 ruote motrici, motore V8HEMI® (funziona a 4 e 8 cilindri),

Benzina: 6100 430 CV

Perchè un’ammiraglia ha un prezzo così conveniente?Perchè è la più venduta?

Perchè ha un PREZZO AMERICANO!!

p.n.i.

Page 3: prova stampa reggiana 08 settembre settembre.pdf · sfera, con Prodi sotto tenace ... ma anche per la sua intensa attività di ricer-ca. E' un risultato che ci riempie di orgoglio,

STAMPA REGGIANA > anno V numero 8 > SETTEMBRE 2007 3

Primo Piano >

di Francesca Chilloni

segue dalla prima

ma maggiorenni portatori diistanze a cui democraticamentebisogna dare risposte plausibili.

Prodi, nel reggiano nei giorniscorsi, è parso a chi lo ha incontra-to più in affanno che mai: evasivosugli obiettivi prossimi e concreti,rifugiato in considerazioni vaghe egeneriche sul futuro. Come se ildecollo del Partito Democraticosignificasse per lui la fine dell'espe-rienza di governo.

Il sindaco di Reggio non fluttuain quel limbo tragico ma - si è vistoanche nel "caso Gobbi" - la suaindipendenza di azione pare vera-mente ridotta rispetto alle richie-ste avanzate sempre più aggressi-vamente da una parte della mag-gioranza, in una tensione dialetti-ca che il Pd non potrà che esaltare.La capacità di movimento di Delriosi è ulteriormente ridotta da quan-do ad una cittadinanza già percor-sa da fremiti d'insofferenza per ildegrado urbano e la situazioned'insicurezza crescente, sono stateimposte decisioni sgradite. La diffi-coltà di dialogo con la gente, lapoca interazione costruttiva con imovimenti e i tanti comitati (han-dicap evidente in alcuni assessori,tra cui Uberto Spadoni), ha pro-gressivamente alimentato un

clima di sfiducia nelle capacitàreali della giunta di migliorare laqualità della vita dei reggiani. E laquestione campine appare unnuovo vulnus.

A tre anni e mezzo dall'elezionedi Delrio, il traffico in città e nellacintura dei comuni limitrofi è deci-

samente peggiorato, con effettipesanti sull'inquinamento atmo-sferico ed acustico, nonché preve-dibili gravi impatti sulla salutepubblica a breve e lungo termine.Non vi è stato un potenziamentodei trasporti pubblici, al contrariosi continua a costruire nuovi quar-tieri e ad ampliare l'esistentesenza modificare la rete viabilisti-ca: transitare sulla via Emilia è uncalvario; le case ormai circondanola tangenziale nord; la sud - oltread essere incompleta - è assediatada metastasi di cemento. Il sistemadi progettazione urbana reggianoha invertito i canoni ippodamei:prima si edificano quartieri, poi sitenta di dotarli di infrastrutture,servizi pubblici e reti commerciali.Ma in tre anni e mezzo né il nodo

traffico-smog è stato toccato dal-l'operato dell'amministrazioneDelrio, né sono state apprezzabilile azioni per migliorare la qualitàdella vita nelle ville del forese enelle frazioni. Di contro, il centrostorico è stato oggetto d'attenzio-ni quasi morbose. Ma lastricando

piazza Fontanesi per la secondavolta in pochi anni non si può, adesempio, supplire all'assenza dicinema nel cuore città…

La sicurezza (e la sua percezio-ne) non è migliorata. Il degradodei quartieri e il disagio delle per-sone si autoalimentano come

roghi dolosi innescati dal muta-mento in pochissimi anni di unatranquilla ed ordinata realtà pro-vinciale in una società metropoli-tana, senza però le opportunità ela vivacità culturale di una metro-poli. Delle realtà urbane maggiorisi è invece presa la disgregazionesociale che porta a non conoscersipiù tra vicini di casa in quei quar-tieri dormitorio che sorgono persostenere un mercato immobiliarefolle e un altrettanto malsano set-tore edile. Si è imitato il mododisordinato e spontaneistico digestire una pressione migratoriafortissima, che è sfociato nella for-mazione di ghetti etnici, con tantodi scuole dove i bambini bianchisono la minoranza. Della dimen-sione metropolitana si sono assimi-

lati anche i vizi - la cafonaggineostentata, una aggressività com-pulsiva nelle relazioni, un modobulimico di gestire il tempo liberotra aperitivi, droga e discoteche.

Anche il modo di comprare e ilsistema dei consumi è stato forte-mente modificato da una politicache ha incentivato la nascita dicentri commerciali legati alla gran-de distribuzione, e il proliferare difranchising che hanno cannibaliz-zato i negozi e le boutique di tra-dizione…

In tre anni e mezzo la giuntaDelrio ha esibito una sconcertantedifficoltà a gestire le questioni sto-riche ereditate dall'era Spaggiari(aggiungiamo, tra le altre, la sta-zione di Calatrava, lo stadio Giglio,il PalaBigi e l'inceneritore), edaltrettanta deficienza nel rapportocon i cittadini.

Decine di comitati, costante-mente, con le loro rimostranzericordano all'amministrazionecomunale il fallimento delle tantoostentate capacità di ascolto, dia-logo e concertazione.

A fronte di questo scenario scon-solante di pratiche inevase, il sin-daco ha deciso di mettere in agen-da un altro problema: quello deinomadi. Forse da un ordine di scu-deria ulivista - anche in altre città,

tra cui Modena, siprogetta di chiude-re i campi -, forsepiù semplicementeda sollecitazionilegate alla sua for-mazione politico-morale: l'originedell'input non èchiara. Di certomentre a Modenae in altri capoluo-ghi i sindaci annun-ciavano con conferenze stampa leproprie intenzioni, ed enunciava-no con argomentazioni pubblichel'obiettivo che le loro giunte sierano prefisse, i reggiani sonovenuti a conoscenza del progetto"micro-aree" indirettamente,quando i giornali hanno riferitoche Delrio aveva cercato sostegnonell'impresa tra i compagni di par-tito nel corso del congresso dellaMargherita. Un modo quantomeno irrituale di far sapere ai cit-tadini che tutti dovranno avere deinomadi stanzializzati come vicinidi casa. Di sicuro, la percezionedella sicurezza da parte dei reggia-ni non è migliorata: oggi l'ansia siacuisce, così come l'ostilità socialeper il diverso e il rigetto per unacultura che non pone certo le suebasi nel rispetto delle leggi e nellavoro.

Sul piano della comunicazione,l'esordio è stato il naufragio delgalateo; non migliore è risultata lamodalità con cui il tema è statotrattato in seguito. Assistiamoogni giorno ad un toto-campinasenza né smentite né conferme:senza che i cittadini, le circoscrizio-ni e il consiglio comunale venganominimamente coinvolti nel proces-so decisionale. Un sistema demen-ziale che ha fatto crescere a dismi-sura l'antipatia verso il Municipio everso i nomadi stessi.

I campi, è vero, sono bidonvilleinvivibili e malsane che nondovrebbero esistere. Ma,nella nostra società, è dallavoro che deriva la dignitàsociale di un individuo: adesempio, il cammino d'e-mancipazione della donna(e di conseguente crescitacivile dell'intera società) èpassato dal lavoro. Per que-sto appare fragile il fonda-mento della dottrina Delrio- quei "patti di legalità" allabase della "delocalizzazio-ne" dei nomadi in tuttiquartieri. Il rispetto delledifferenze culturali non sipuò spingere al punto didonare case e terreni a cen-tinaia di persone sane chevivono apparentementesenza lavorare: questo

pensa la stragrande maggioranzadei reggiani, mentre il centrosini-stra ed i suoi amministratori nonriescono a cogliere l'esacerbarsidegli animi e l'esasperarsi dellapercezione d'insicurezza sociale.

Tre anni e mezzo sono trascorsidal suo insediamento inMunicipio, e Delrio non ha ancoraimparato ad amministrare inmodo concertativo il potere che gliè stato conferito dai reggiani. Ilsuo approccio alla pratica di gover-no ancora una volta non pareimprontato al confronto con i cit-tadini. Una chiusura sorda e politi-camente masochista che fa da con-trappunto tragicomico al perso-naggio umile, sensibile e aperto aldialogo che il sindaco tenta diinterpretare sin dalla campagnaelettorale 2004.

Alla vigilia delle elezioni, pro-metteva: <La capacità d'ascolto edil coinvolgimento di singoli e asso-ciazioni sarà il punto qualificantedella nuova Amministrazione. Nonpenso che basti ottenere il consen-so una sola volta per fare libera-mente ciò che si vuole, senza ilconfronto con gli attori sociali. Gliindividui, i gruppi, le associazionisaranno protagonisti costanti delconfronto con l'Amministrazioneper realizzare, insieme, le analisi edare, sempre insieme, risposte aibisogni collettivi>.

Le parole rimangono, le inten-zioni sfumano…

Proprietario Editore Editoriale Tricolore srl Direttore ResponsabileIvano DavoliArt DirectorRoberta CastagnettiServizi fotograficiStefano RossiMarco Moratti

Sede e RedazioneVia Pasteur 2 - Reggio EmiliaTel. O522.337665 Fax O522.397794PubblicitàEDIT 7 Uff. Commerciali Via Pasteur 2 42100 Reggio Emilia StampaSocietà Editrice Lombarda S.R.L.Via Dè Berenzani 6-26100 Cremona

Autorizzazione del Tribunale di Reggio Emilian. 1093 del 17/03/2003

STAMPA REGGIANAperiodico di attualità cultura spettacolo sport

PERCHE’ LA CITTA’ E’ CONTRO LA GIUNTA DELRIO

Page 4: prova stampa reggiana 08 settembre settembre.pdf · sfera, con Prodi sotto tenace ... ma anche per la sua intensa attività di ricer-ca. E' un risultato che ci riempie di orgoglio,

STAMPA REGGIANA > anno V numero 8 > SETTEMBRE 2007

Page 5: prova stampa reggiana 08 settembre settembre.pdf · sfera, con Prodi sotto tenace ... ma anche per la sua intensa attività di ricer-ca. E' un risultato che ci riempie di orgoglio,

STAMPA REGGIANA > anno V numero 8 > SETTEMBRE 2007 5

Commenti & Opinioni >

PegasoPegaso

SUPERMERCATO

SCELTE DI QUALITA’

SUPERMERCATO

SCELTE DI QUALITA’

ORARI DEL CENTRO:Dal lunedì al sabato (orario continuato)

8:00 alle 20:30Martedì dalle 8:00 alle 14:00

di Sebastiano Simonini

Masterplan, nuova parola chepresto entrerà a pieno titolo nelvocabolario dei reggiani, possiamoesserne certi. E possiamo anche esse-re certi del fatto che ne dibatteremoa lungo. Mi riferisco, ovviamente, alMasterplan per il riordino dell'areaex Reggiane, presentato di recentecon il modulo classico: conferenzastampa-convegno. Enfasi innanzitutto.

Il tema è di vitale importanza per ilfuturo della città, sono anni che ci sidomanda cosa fare di quest'areaenorme, di dimensioni pari a quelladi tutto il centro storico, posta in unaposizione più che strategica, fra sta-zione ferroviaria, aeroporto (delquale pure non si conosce il destino)e stazione medio padana dell'altavelocità (a proposito, la faremo o civerrà davvero scippata da Parma?).Senza dimenticare, particolare non disecondaria importanza, che dallavendita dell'area deriverà la concretapossibilità di ricapitalizzare laFantuzzi Reggiane, con l'auspicio dipoter finalmente dar corso al suopiano di risanamento e rilancio.

La domanda fondamentale oggi è:cosa farne? E la risposta arriva prontadal Sindaco Delrio, che lancia l'idea diun polo tecnologico: "Un polo fortis-simo dove valorizzare i talenti. Potràospitare Reggio Innovazione svilup-pando la parte meccatronica, i labo-ratori di ingegneria, centri di ricercasul risparmio energetico, spazi per igiovani ricercatori"… Mi sembrano lesolite idee in libertà poco concrete e

più attente al contenitore che al con-tenuto. L'importante è spararla gros-sa, inventare qualcosa di stupefacen-te, polo tecnologico, boulevard e cosìvia. Per finire con la nuova ideadell'Assessore Spadoni che prometteuna nuova Piazza della Stazione inte-ramente coperta, una vera e propriahall di accesso alla città (paroletestuali). Ma si riferisce all'attuale sta-zione adiacente Via Turri o a quella arischio di scippo dell'alta velocità?Comunque anche questa è bella.

Torniamo alle Reggiane, e dobbia-mo ammettere che c'è un'attenuan-te: il problema è veramente enorme,è la sfida più difficile per qualunqueamministrazione, per la nostra in par-

ticolare, è un impegno evidentemen-te sovradimensionato per ReggioEmilia. Per fare un esempio, è comese il Comune di Collagna volesse can-didare il Cerreto ad ospitare leOlimpiadi invernali del 2024.

Una grande città potrebbe affron-tare la cosa con ben altre risorse ecompetenze, Reggio no. Un'altracittà potrebbe beneficiare di un aero-

porto e di un polo fieristico degno diquesto nome, Reggio no. Noi siamobravissimi a parlare, a fare progetti,conferenze stampa e convegni perpoi raccontarcela. Fare le cose e por-tarle a compimento è altra storia. Sesolo penso che per realizzare unmodesto sottopasso pedonale eristrutturare i servizi della stazione hovisto operai al lavoro per oltre dueanni…

Senza dimenticare che quest'areasmisurata è posta in un contesto giàafflitto da non pochi problemi di via-bilità . L'architetto Malaguzzi (mem-bro del centro operativo autore delMasterplan) garantisce che "l'inter-vento non avrà ricadute negative

sulla viabilità del territorio circostan-te perché verranno realizzati cinquenuovi sovrappassi e due sottopassiper collegare l'area al centro", manon mi convince: o è un mago o,come temo, rischiamo ancora unavolta di avventurarci in un'impresadecisamente superiore alle nostreforze.

PROGETTI FARAONICI

di Dario Caselli

È prassi ormai consueta che ipolitici portino, a scusante dei loroinsuccessi, l'accusa ai "poteri forti"di averli boicottati, senza che nes-suno individui con esattezza qualisiano questi "poteri forti", che divolta in volta sono imprenditori,banchieri, giornali, o un insieme ditutti costoro. Lo stesso sindacoDelrio, in un recente intervento allaFesta dell'Unità, ha ricordato che ilvuoto in politica non può esistere,omettendo però di dire che sono ipolitici a crearlo quando non sonoall'altezza.

Allora è opportuno chiarire chenel nostro Paese i poteri veri sonoquelli costituiti: l'esecutivo, che conle sue decisioni incide direttamentesulla vita di ogni cittadino, dallasua capacità amministrativa dipen-de se ognuno di noi paga più omeno tasse, dalla sua efficienzadipende la qualità dei servizi socia-li, della sanità, della scuola e dellasicurezza. Vi è poi il potere legisla-tivo, che con le sue leggi determinai nostri comportamenti, l'evoluzio-ne della società; può rendere piùsemplice o complessa la nostra vitae il nostro lavoro. Vi è infine il pote-re giudiziario, che è il garante diuno dei beni supremi della demo-crazia, la giustizia, che ci rende piùfiduciosi e consapevoli del nostrovivere comune. Ove ciò non acca-

da, ove si determini l'incertezza deldiritto, le società tendono a disgre-garsi e la fiducia dei cittadini nelloStato viene meno. Vi sono poi ipoteri locali, le regioni, le province,i comuni. Le associazioni d'impresa,quelle professionali, i sindacati, levarie lobby, fanno parte del liberoorganizzarsi della società civile, perdifendere idee e legittimi interessi;il peso di queste organizzazionidiventa più incisivo quanto piùdebole è l'azione dei poteri costi-tuiti. Dunque non esistono "poteriforti", ma esistono soltanto potericostituiti, incapaci di esercitare laloro azione. Non è colpa dei poteriforti se il parlamento è screditato,se i suoi privilegi sono vissuti consempre maggior fastidio da chifatica a far quadrare i conti. Non ècolpa dei poteri forti se la giustizianon funziona ed una causa civiledura dieci anni, mentre chi delin-que è sovente a piede libero. Non ècolpa dei poteri forti se comuni eregioni sono inefficienti, ma dellaclasse politica che li governa, sem-pre più inefficace. È evidente che sele lobby riescono a imporre i propriinteressi è perché il potere, quellovero, è debole o colluso. L'enormecrescita edilizia della nostra città, iproblemi d'integrazione di un'im-migrazione con pochi controlli, ildilagare dell'economia illegale edel lavoro nero sono in parte figlidei tempi e molto dell'incapacità digoverno. Colpevole è stato daparte della classe politica averlasciato che per decenni la macchi-na dello Stato, in tutti i suoi livelli,diventasse costosa, inefficiente earrogante. In fondo questa storiadei "poteri forti" ricorda la favoladel lupo che accusa l'agnello disporcargli l'acqua.

POTERI FORTI E POTERI DEBOLI

Page 6: prova stampa reggiana 08 settembre settembre.pdf · sfera, con Prodi sotto tenace ... ma anche per la sua intensa attività di ricer-ca. E' un risultato che ci riempie di orgoglio,

STAMPA REGGIANA > anno V numero 8 > SETTEMBRE 2007

Page 7: prova stampa reggiana 08 settembre settembre.pdf · sfera, con Prodi sotto tenace ... ma anche per la sua intensa attività di ricer-ca. E' un risultato che ci riempie di orgoglio,

STAMPA REGGIANA > anno V numero 8 > SETTEMBRE 2007 7

Analizzando nel dettaglio ilrisultato gli iscritti modenesi-reg-giani sono quelli più attivi, ovveroil loro Ateneo è quello con laminor percentuale di studenti chenon hanno sostenuto esami nelcorso del 2006, e quelli che si lau-reano più massicciamente in corso,anche perché vi arrivano unabuona percentuale di studenti conalti voti di maturità (nona miglioreperformance assoluta tra i pubbli-ci), è piuttosto equilibrato il rap-porto tra studenti in corso edocenti di ruolo ed è contenuto ilnumero di coloro che non rinnova-no l'iscrizione al secondo anno.

All'autorevole giudizio espressodal Sole 24 Ore si associa anche larivista milanese "Campus", che si èperitata a compilare un'analogaclassifica delle università pubblichee private, da cui si evince - anche inquesto caso - che l'Università deglistudi di Modena e Reggio Emilia siconferma ai vertici dell'eccellenzadidattica e qualitativa del sistemaaccademico ed entra nella top tendella classifica generale degliAtenei italiani. E limitatamentealle università "generaliste" pub-bliche incalza col terzo postol'Università di Siena e l'Universitàdi Pavia, che occupano rispettiva-mente il primo ed il secondo gradi-no del "virtuale" podio.Restringendo il confronto all'am-bito regionale l'Ateneo di Modenae Reggio Emilia precede Ferrara(16esima posizione di classificagenerale), Parma (21esima) eBologna (28esima). (Vedi tabella 1)

E' dunque, complessivamentepiù che lusinghiero il risultatodell'Università degli studi diModena e Reggio Emilia, che pri-meggia tra quelli della RegioneEmilia Romagna e che si distingue- tra tutti gli Atenei pubblici -, in

particolare, per la produttività deisuoi studenti (1° posto tra le uni-versità "generaliste" e 3° tra quel-le pubbliche dietro l'Università perStranieri di Siena ed il Politecnicodi Milano), per il numero di laurea-ti in corso (2° dietro Roma - TorVergata), per la soddisfazioneespressa da chi la frequenta (1°posto), per le sue biblioteche (5°posto). Unica nota negativa riguar-da il grado di internazionalizzazio-ne (35esimo posto, dietro anchealle altre università della RegioneEmilia Romagna), mentre perquanto riguarda la ricerca, dove leprime posizioni sono saldamenteappannaggio dei megaatenei, è16esima nella graduatoria genera-le e seconda in ambito regionale,

preceduta solamente da Bologna.Anche questo giudizio, che pure

si rifà a differenti parametri rispet-to a quelli utilizzati dal Sole 24 Orevede premiati gli sforzi e l'atten-zione prestati dal nostro Ateneoper offrire una valida qualitàdidattica. Al concorso economico,non leggero per entità della tassa-zione, chiesto ai suoi studenti edalle loro famiglie Modena eReggio Emilia ha cercato di far cor-rispondere una politica di servizi edi sostegni finalizzati a mantenereun ideale equilibrio nel rapportostudenti e docenti e di sviluppocoerente con le sue potenzialitàstrutturali e di ospitalità, cui siaccompagna una politica di pere-quazione di aiuti in favore deimeno abbienti. I risultati sono evi-

denti: si ha un elevato numero dilaureati in corso che sono tra i piùprecoci, come attesta anche ilConsorzio interuniversitarioAlmaLaurea: si laureano con 1.3anni di anticipo rispetto alla medianazionale!. Questo vuole dire che igiovani sono seguiti e motivati apartecipare alla vita accademicacon intensità. Ma, sta anche adindicare che l'Ateneo sa mantene-re quel patto sottoscritto con l'at-to di iscrizione di voler accompa-gnare le matricole lungo tutto illoro percorso di studi, fino alla lau-rea.

A questo proposito può essereilluminante circa la politica perse-guita dall'Ateneo vedere comeviene impiegata la tassazione uni-

versitaria.Questo significa che, insieme

alla ricerca della qualità didatticaper i suoi studenti ed al sostegnoai giovani più promettenti che siindirizzano alla prosecuzione deglistudi attraverso i dottorati di ricer-ca e le scuole di specializzazione,l'Ateneo di Modena e ReggioEmilia è chiaramente impegnato -come attesta il numero dei benefi-ciari degli interventi (9.382) - agarantire un'efficace politica pere-quativa a vantaggio dei menoabbienti durante il percorso di lau-rea e di inserimento post laureamdei giovani più promettenti nelmondo universitario. Questa pecu-liarità è senza dubbio motivo divanto!

Davide Leoni

Università >

Sul terreno della didattica conl'acquisizione all'Università dellaex Caserma Zucchi e dei primipadiglioni del S. Lazzaro si è datafinalmente funzionalità ad unapresenza che vede riversati suReggio Emilia oltre 20 corsi dilaurea e quasi 5.000 studenti,soddisfacendo un'esigenza di

spazi fondamentale per tenerealto il livello della formazioneofferta. Resta, invece, da colmare- e andrà fatto presto - il fabbiso-gno di contenitori idonei a svilup-pare le tante attività di ricerca, inparticolare in campi scientifico-tecnologici, che vedono impe-gnati i gruppi di docenti e giova-ni universitari reggiani. Attornoalle facoltà di Agraria, Ingegneriaed ai loro Dipartimenti universi-tari, infatti, si vanno aggregando

promettenti gruppi di ricercatoriimpegnati in importanti progettinazionali ed internazionali, chenecessitano di luoghi idonei adospitare e favorire la ricerca, non-chè lo scambio di esperienze coicolleghi e col sistema delle impre-se e delle istituzioni interessatead intrattenere rapporti colmondo accademico e ad avvalersidel contributo prezioso che puòvenire ai fini della sua capacitàcompetitiva dall'Università. Le

proposte elaborate localmente alriguardo non mancano. L'Ateneosi è espresso per le sue opzioni.Noi guardiamo con grande atten-zione allo sviluppo di un poloreggiano della ricerca tecnologi-ca all'interno delle ex OfficineReggiane, che da luogo simbolodella storia industriale passata diquesta città si trasformi in unavanzato centro per l'elaborazio-ne di idee e progetti innovativi,ed abbiamo in animo di mettere

sul tavolo del confronto istituzio-nale, in tempi brevi, una propo-sta per fare del S. Lazzaro la sededella ricerca agroalimentare.Sono obiettivi concreti, necessari,indilazionabili per quanto rap-presenta localmente l'Università.Occorre, tuttavia, decidere infretta se vogliamo mantenere ibrillanti risultati raggiunti e con-fermare i primati che ci sono statiassegnati da quelle classifiche.

Due differenti osservatori,espressione di alcune voci moltoautorevoli in ambito giornalistico e,soprattutto, che conoscono a fondoil sistema universitario italiano col-locano l'Università degli studi diModena e Reggio Emilia ai verticidella classifica per qualità didatticatra gli Atenei italiani. Per il milaneseSole 24 Ore addirittura il nostroAteneo non ha eguali.

Per ricavare la propria pagella ilSole 24 Ore ha impiegato sette indi-catori di qualità, che consentono didescrivere e cogliere tutti gli aspettiprincipali della vita universitaria,dalla forza di attrazione nei con-fronti degli studenti migliori allaconsistenza del corpo docente."Sono termometri - precisano dallaredazione del quotidiano - chefavoriscono le offerte formative piùcircoscritte, meglio se concentrate

su corsi scientifici o medicina, che ingenere vantano curricula più rego-lari e una maggiore capacità diattrazione degli studenti".

I parametri considerati sono: 1) lematricole con voto alto di maturità(> 9/10); 2) immatricolati da fuoriregione; 3) rapporto tra studenti incorso/docenti di ruolo; 4) dispersio-ne, ovvero mancate iscrizioni alsecondo anno; 5) iscritti che nonfanno esami nel corso dell'anno; 6)laureati in corso (esclusi e precoci);7) capacità di autofinanziamentoesterno dell'Ateneo.

Ebbene combinando i vari pun-teggi parziali l'Università degli studidi Modena e Reggio Emilia viene adassommare un punteggio di 1.122,8punti, che gli vale la prima posizio-ne assoluta tra gli Atenei pubblici,davanti al Politecnico di Milano,secondo con 1.098,3 punti, e aParma, terza con 1007,1.

Graduatoria generale:

Ateneo punteggio ranking 2006

1 - Modena e Reggio Emilia 1.122,8 2

2 - Politecnico di Milano 1.098,3 1

3 - Parma 1.007,1 5

4 - Padova 965,0 3

5 - Ferrara 961,4 11

6 - Torino Politecnico 961,4 6

7 - Pavia 947,4 7

8 - Siena 922,8 16

9 - Venezia Ca’ Foscari 912,3 20

10 – Ancona 898,3 4

15 – Bologna 852,7 9

IMPIEGO TASSE UNIVERSITARIE A.A. 2005/2006 (Fonte: Ufficio di Statistica MUR)

Tipologia Unimore Bologna Ferrara Parma

Totale popolazione studentesca 18.459 98.938 19.635 33.308

Entrate tasse a.s. 2005 23.479.429 120.903.668 22.122.948 34.253.970

Spesa interventi studenti 10.396.691 35.882.815 8.053.734 10.689.332

% restituzione 44,27% 29,67% 36,40% 31,20%

Iscritti corsi di laurea 16.681 93.376 16.837 31.682

Esoneri totali su corsi di laurea 1.738 9.550 1.351 2.197

% esonerati su corsi di laurea 10,41% 10,22% 8,02% 6,93%

N. interventi per studenti 9.382 10.405 1.805 5.036

Gian Carlo Pellacanisegue dalla prima

LE PAGELLE DELL’UNIVERSITA’ DI MODENA E REGGIO

Page 8: prova stampa reggiana 08 settembre settembre.pdf · sfera, con Prodi sotto tenace ... ma anche per la sua intensa attività di ricer-ca. E' un risultato che ci riempie di orgoglio,

8 STAMPA REGGIANA > anno V numero 8 > SETTEMBRE 2007

Arch. Maria Cristina Costa

Durante i lavori che si stannosvolgendo nella sede dellaPrefettura (ex Palazzo Ducale), perla rifunzionalizzazione, il consoli-damento e il restauro dell'impor-tante immobile cittadino grave-mente danneggiato dai passatieventi sismici, i cui danni a volte emurature hanno comportato losgombero totale dei locali, è statorinvenuto, nei locali al piano terraun tempo adibiti ad archivio, unaffresco raffigurante la Madonnadella Ghiara.

L'affresco che misura 97x130 cmcirca, di cui si allega la fotografia,sia pure in precarie condizioni dimanutenzione che ne velano for-temente la lettura, si rivela subitodi una pregevole fattura ben rile-vabile dalla espressione del volto e

dalla finezza di fattura delle mani.Tutta l'impostazione della figu-

ra e del pannegio dal quale emer-ge il piede, nonchè la posa delBambino Gesù rispecchiano com-piutamente la più classica rappre-sentazione presente nel tempiodella Ghiara.

Di notevole interesse anche ilfatto che, all'interno dell'edificio,tale raffigurazione sia posta di

fronte alla Basilica come a suggeri-re un rapporto e un dialogo con lamedesima.

Si è provveduto ad informare lecompetenti Sopraintendenze e apromuovere un sopralluogo; l'af-fresco è stato ritenuto assai prege-vole e pertanto meritevole di sal-

vaguardia.Alla ripresa dei lavori dopo la

pausa estiva, si procederà innanzi

tutto, secondo le indicazioni delleSoprintendenze, a metterlo insicurezza consolidando l'aderenzadell'affresco al muro sottostanteonde evitarne il distacco e proce-dendo poi a saggi al contorno peraccertare l'eventuale presenza discene complementari sulla stessaparete.

Si provvederà poi, fondi permet-tendo, al restauro vero e propriodi questa preziosa immagine, così

cara ai reggiani, che proprio inquesti giorni festeggiano con "laGiareda" un anniversario cosìprofondamente sentito e radicatonella tradizione cittadina.

Foto in alto l’immagine dellaMadonna posta sull’altare della Basilicadella Ghiara. A sx il palazzo dellaPrefettura che sorge di fronte allaBasilica in Corso Garibaldi. Nel paginoneaccanto l’affresco ritrovato all’internodella Prefettura (ex palazzo Ducale)

UNA STRAORDINARIA SCOPERTA:

di Camillo RossiPresidente Fabbriceria della Ghiara

La ventottesima edizione dellaGiarèda, che oggi - 8 settembre -raggiunge il suo apice, coincidecon il 410° anniversario della posadella prima pietra del Tempiodella beata Vergine della Ghiara.

Fu infatti il 6 giugno 1597 - pocopiù di un anno dopo la strepitosaguarigione del sordomutoMarchino - che alla presenza delvescovo, del duca e di una moltitu-dine di persone prendeva avvio ilcantiere che nel giro di qualchedecennio avrebbe consegnato allacittà un prezioso monumento diarte e fede.

La costruzione del Santuario e lasua splendida decorazione furonopossibili grazie al concorso diofferte da parte di tutta la comu-nità reggiana: dalle istituzioni aisingoli cittadini.

Da quell'ormai lontana fine delsecolo XVI non sono mai venutimeno la devozione dei reggianiper la Madonna, tanto da sceglier-

la quale loro regina, e la cura delTempio.

Anche le feste che contrasse-gnano la vita religiosa dellaGhiara - elevata da Pio XII nel

1954 al titolo di "Basilica" - hannosempre visto una formidabile pre-senza di fedeli, in particolare il 29aprile, festa del Primo Miracolo, el'8 settembre, solennità dellaNatività di Maria Santissima.

E' in particolare questa giornatache vede sempre il Tempio affol-larsi di persone e il concorso dimigliaia e migliaia di persone èfavorito dal contesto di iniziativeculturali, economiche, artisticheche da quasi sei lustri il Comitato,

guidato dall'AmministrazioneComunale, con grande passione eprofessionalità promuove.

Dal 1980 la sagra della Giarèdavede convergere gli sforzi di Enti,

Associazioni di categoria, Istitutiperché i primi giorni di settembre,che segnano la ripresa della vitacittadina dopo la pausa estiva,siano un'occasione di festa e diincontro per i reggiani.

Anche quest'anno il calendariodelle iniziative è risultato assaicospicuo: dal concorso di poesiadialettale, agli altari fioriti - unavera e singolare peculiarità delTempio, che richiama sempre tan-tissimi visitatori - , ai concerti, alla

visita guidata.L'atmosfera, che si respira

durante la Giarèda lungo corsoGaribaldi e le vie e piazze limitro-fe coinvolte nella manifestazione,è del tutto particolare ed unica:sono le persone che vivono daprotagoniste in una dimensioneappropriata la città, possono tran-quillamente incontrarsi e conver-sare in spazi restituiti alla pienafruibilità fino a tarda ora.

Giovani, adulti, ragazzi, anziani,famiglie con bambini per mano enei passeggini percorrono il corsodella Ghiara, osservano i prodottiesposti negli stands e sulle banca-relle, fanno acquisti, chiacchiera-no. Il tutto in un clima familiare,sereno, festoso.

La solennità mariana che dà vitaalla Giarèda segna anche la ripre-

sa della vita ecclesiale della dioce-si reggiano-guastallese.

Ecco perché il solenne pontifica-le che il vescovo Adriano presiedestamane alle ore 11, concelebratodai sacerdoti e religiosi, costituisceun momento fondamentale e l'o-melia che mons. Caprioli pronun-cia contiene le linee guida di unpercorso che la comunità intra-prenderà nei prossimi mesi.

L'auspicio che formulo è che ilclima di festa, serenità, accoglien-za, familiarità che si respira neigiorni della sagra contraddistin-gua anche nel resto dell'anno lavita civile, religiosa, economica,culturale della nostra città.

Foto a sx: un momento della solenneMessa celebrata lo scorso anno dalVescovo Caprioli .

Foto sotto: i reggiani davanti allebancarelle e agli stands della Giarèda

TRA ARTE E FEDE LA SAGRA DELLA GIARÈDA

Page 9: prova stampa reggiana 08 settembre settembre.pdf · sfera, con Prodi sotto tenace ... ma anche per la sua intensa attività di ricer-ca. E' un risultato che ci riempie di orgoglio,

L’AFFRESCO DELLA MADONNA DELLA GHIARA

Foto di Carlo Vannini

Page 10: prova stampa reggiana 08 settembre settembre.pdf · sfera, con Prodi sotto tenace ... ma anche per la sua intensa attività di ricer-ca. E' un risultato che ci riempie di orgoglio,

10 STAMPA REGGIANA > anno V numero 8 > SETTEMBRE 2007

di Stefano Catellani

Il terremoto che a metà agostoha fatto crollare al ribasso le borsedi tutto il mondo ha lasciato il segnoe ha certamente complicato le anali-si sui trend dei mercati azionari.Alcuni analisti stanno concentrandole attenzioni sui primi sette mesi del2007 per capire come si muoveran-no nell’arco dell’intero 2007 lesocietà quotate. Alcune indicazionipossono uscire anche dall’analisi sul‘paniere’ che comprende le societàreggiane quotate a Piazza Affari eall’AIM di Londra che si è ulteriori-mente arricchito.

Con la quotazione di Bialetti edella reggiana RCF Group, chehanno iniziato il 27 luglio le nego-ziazioni, salgono a 24 le IPO(Vendita di azione che precede laquotazione in borsa) completate suimercati gestiti da Borsa Italiana neiprimi sette mesi dell'anno, il livellopiù elevato di sempre.

I dati annunciati dal presidente diBorsa Italiana Angelo Tantazzi e dal-l'amministratore delegato MassimoCapuano confermano la crescita delmercato primario italiano rispetto

agli anni precedenti: le 24 nuoveammissioni a quotazione a seguitodi offerta pubblica superano infattile 21 IPO complessive di tutto il 2006e le 15 del 2005.

A oggi le società negoziate suimercati di Borsa Italiana sono 331(di cui 27 sul segmento MTAInternational), il livello più elevatodi sempre.

Il capitale raccolto da queste 24IPO ammonta a 3,65 miliardi di eurodi cui 3,08 miliardi di euro sono statisottoscritti da investitori istituziona-li e 496 milioni di euro da investitoriretail (il restante è stato collocato adipendenti o altre categorie di inve-stitori).

I capitali affluiti direttamente alleimprese di nuova ammissione, per ilfinanziamento della loro crescita,sono stati pari a 1,01 miliardi dieuro. Il controvalore raccolto dalle24 IPO deriva per il 45,3% da societàquotate sul segmento Blue Chip, peril 35,3% da società del segmentoStar, per il 13,9% da società delMercato Expandi, per il 3,6% dasocietà del segmento InvestmentCompanies e per l'1,9% da societàdel segmento Standard.

Le 24 IPO da inizio anno ad oggi sisono concluse con una oversubscrip-tion media di 4,8 volte.

Delle 24 società ammesse a quota-zione a seguito di offerta pubblica 2appartengono al segmento BlueChip, 9 al segmento Star, 9 alMercato Expandi, 2 al segmentoStandard e 2 al segmentoInvestment Companies.

> Finanza

LE AZIENDE REGGIANE A PIAZZA AFFARIE' un andamento 'alternato' con

molti 'segni negativi' quello regi-strato dalle matricole, le società chehanno debuttato a Piazza Affari. Idati sono riferiti al periodo tra laquotazione e il 27 luglio (ultimaseduta di Borsa dei primi 7 mesidell'anno)

Enìa + 8,45%La multi utilità di Parma Reggio e

Piacenza è certamente la miglioretra le matricole reggiane. E' entratada protagonista nel segmento Starquindi tra le eccellenze di Piazza

Affari e continua a brillare.

Landi Renzo - 6,23% Non è andata benissimo per

Stefano Landi che nel business del-l'alimentazione a GPL e Metanodelle auto crede da una vita.

E' entrato direttamente nel seg-mento Star e questo, secondo alcu-ni analisti, può avere inciso sul risul-tato non positivo della quotazionein questi mesi.

Servizi Italia - 1,97%la quotazione su Expandi è arri-

vata insieme alla 'bufera' sulla con-

trollante Coopservice di Cavriago ela società di Parma (lavanolo ospe-daliero) nonostante i buoni risulta-ti di bilancio ha patito un po' dellaraffica di dimissioni ai vertici e del-l'incertezza sulla conclusione del-l'affare FSH che è costato la poltro-na al presidente Pierluigi Rinaldini

RCF Group - 1,25 %Debutto su Expandi non all'altez-

za delle aspettative nemmeno perla RCF che aveva ottenuto in fase diIPO richieste 1,7 volte superioriall'offerta.

LE NUOVE “MATRICOLE”

FINAVAL vara la quotazioneFinaval, gruppo guidato dall'im-

prenditore reggiano GiovanniFagioli attivo nel trasporto deiprodotti petroliferi, debutterà aPiazza Affari nei prossimi mesi.L'assemblea degli azionisti dellacompagnia ha già deliberato larichiesta di quotazione. Il gruppo,che con una flotta di 10 navi (altresei sono in costruzione) trasportapetrolio greggio e prodotti petro-liferi derivati, ha chiuso il 2006con un utile netto di circa 3,9milioni di euro.

GRANDI SALUMIFICI ITALIANIfette 'da Star'

Il presidente è l'altoatesinoFranz Senfter, il vice è il reggianoIldo Cigarini. Sono le due 'anime',al 50%, dei Grandi SalumificiItaliani di Modena che portano inBorsa la lunga tradizione di ACM,poi Unibon e ora GSI: L'assembleadegli azionisti ha già avviato larichiesta di ammissione delle azio-ni ordinarie della società alla quo-tazione sul segmento STAR delMercato Telematico Azionario(MTA) della Borsa Italiana.

Grandi Salumifici Italiani è con-

trollata al 100% da IS Holding, asua volta partecipata con quoteparitetiche dal Gruppo Senfter(50%) e da Unibon (50%).

BREVINI POWER TRANSMISSION… pronti per il Listino

Renato Brevini ha rotto gli indu-gi e porterà alla quotazione aPiazza Affari il vero gioiello difamiglia: la Brevini PowerTransmission SpA di Reggio Emiliache ha chiuso il 2006 con un fattu-rato di 243 milioni (+ 20% sul2005). La quota di export è arrivataal 70% anche grazie alle sinergie

Dopo il terremoto d'agosto sono tre i nomi reggianiancora in lista d'attesa per la quotazione a Milano

Page 11: prova stampa reggiana 08 settembre settembre.pdf · sfera, con Prodi sotto tenace ... ma anche per la sua intensa attività di ricer-ca. E' un risultato che ci riempie di orgoglio,

STAMPA REGGIANA > anno V numero 8 > SETTEMBRE 2007 11

TITOLO SEGMENTO VARIAZIONE %

1) Arkimedica expandI + 117,23%2) Kerself expandI + 63,17%3) Greenvision Ambiente expandI + 39,96%4) Antichi pellettieri expandI + 14,57%5) Bioera expandI - 8,36%6) BPER expandI - 3,71%7) Servizi Italia expandI - 1,97%8) RCF expandI - 1,25%

1) MBFG star + 23,69%2) Emak star + 18,14%3) Interpump star + 10,55%4) Enìa blue chip + 8,45%5) Buongiorno star - 14,06%6) Credem blue chip - 8%7) Landi Renzo star - 6,23%

PIASTRELLE & FINANZA 1) Maffei standard + 25,11%2) Graniti Fiandre star + 17,97%3) Panaria group star + 12,49%4) Marazzi standard + 12,07%5) Ceramiche Ricchetti standard + 9,71%* dati al 27 luglio 2007 Borsa Italiana

Finanza >

E' andata complessivamente benenell'ultimo anno di quotazione permolti dei titoli 'made in Reggio': 13su 20 sono in terreno positivo. Lesocietà reggiane quotate in Borsa,quelle che ormai sono 'colonne diPiazza Affari' ma anche i nuovi

ingressi sono la conferma della gran-de attenzione alla finanza straordi-naria che il Sistema Reggio ha espres-so da qualche anno e che sta conti-nuando a 'far crescere' con nuovequotazioni ma anche con importantioperazioni di private equity, l'ingres-

so dei fondi di investimento nel capi-tale di rischio delle aziende. Leggere'i numeri' in Borsa vale più di molteanalisi…. E per questo abbiamo sin-tetizzato in questa tabella l'anda-mento dell'ultimo anno in Borsadelle società reggiane

LUCI E OMBRE SUI TITOLI DELLE SOCIETÀ’

Le società reggiane (o di area /proprietà reggiana) sono 20.Nell'ultimo anno la migliore dellistino 'nostrano' è certamente laArkimedica di Cavriago e la seguela Kerself di Correggio (crescitadimezzata rispetto alla N°1). BeneGreenvision ambiente, e fino a

questo punto sono tutte piccolesocietà quotate su Espandi. Sotto eintorno al 25% di incremento spic-cano Maffei (materie prime perceramica che però è stata vedutada Romano Minozzi e quindi èmeno legata a Piastrella Valley) e ilMariella Burani Fashion Group di

Cavriago. Numeri alla mano lapeggiore del 'paniere Reggio' è laBuongiorno del santiliarese Maurodel Rio che però sta recuperandoposizioni da quando è diventata laN°1 al mondo, la più importantesocietà nel servizi per I telefoni cel-lulari.

I TOP MANAGER

realizzate dopo la acquisizionedella tedesca Piv Drives. Nel settoredei riduttori epicicloidali e delletrasmissioni meccaniche, la BreviniPower Transmission vanta unaquota di mercato crescente nelleapplicazioni industriali (siderur-gia, macchine per la plastica,movimentazione materiali) maanche in applicazioni innovativecome i generatori eolici e gliimpianti per il riciclaggio e lagenerazione di energia pulita.Brevini Power Transmission è arti-colata su 5 stabilimenti produttivi(4 in Italia) con 1.000 addetti cheper il 45 % sono stabilmente all'e-stero . "Il valore aggiunto che daquasi 50 anni ci spinge avanti -spiega Renato Brevini - è lacostante attenzione alla ricerca esviluppo per seguire i clienti nelleapplicazioni tecnologicamentepiù avanzate con la fornitura dicomponenti integrati in sistemimeccatronici

Guido Leoni - BPER Ivan Strozzi - EnìaBrevini Renato

Brevini Power Transmission

Giovanni Burani - BDHOscar Zannoni -

Ceramiche Ricchetti Mario Del Rio - Buongiorno

Luciano Facchini - Serv. Italia Giovanni Cavallini -Interpump Giorgio Ferrari - Credem

Giacomo Ferretti - EmakMassimo Capuano

Amm. Borsa Italiana Stefano Landi - Landi Renzo

Filippo Marazzi - Marazzi

Angelo Masselli - Kerself

Giuliano Mussini - Panaria

Simone Cimino - ArkimedicaAngelo Tantazzi

Pres. Borsa ItalianaGraziano VerdiGranitifiandre

Arturo Vicari - RCF Giovanni Fagioli - Finaval

BDH .. da Cavriago all'AIM All'AIM (l'alternative invest-

ment market) la quinta societàdella famiglia Burani è arrivatacon un vero BOOM: ha raccolto150 milioni che serviranno pernuovi investimenti (subito avviati,ad esempio, con l'acquisizionedella Granulati Italia di Bergamo(nel settore fine food).

"E' stata una prova importante-spiega il presidente di BDHGiovanni Burani - Londra è lapiazza finanziaria più importantee affacciarsi con successo da quel'balcone' (come realmente avvie-ne il giorno del debutto sulListino) è una bella prova pertutto il team di una azienda. A noiha dato molti stimoli nuovi".

Il Gruppo BDH è basato su unagamma complementare di pro-dotti e servizi Italian lifestyle :opera nel settore della moda, deiprodotti in pelle e dei gioielliattraverso la sua controllata

Mariella Burani Fashion Group(MBFG) ed in tre segmenti di busi-ness complementari : beachwear& underwear, cosmesi, e finefoods. MBFG, controllata al 52,8%da BDH, è stata fondata dallafamiglia Burani nel 1960, e si è svi-luppata nel settore della modacon il marchio di sua proprietàMariella Burani e con una presti-giosa gamma di marchi trattati sulicenza. · Le azioni MBFG sonostate quotate alla Borsa Italiananel luglio del 2000 e nel segmen-to Star della Borsa da quando lostesso è stato istituito nel 2001.MBFG ha finanziato il suo aggres-sivo programma di espansione ediversificazione con i proventiderivanti dall'IPO allo scopo diampliare l'offerta di prodotti, lagamma di marchi e la zona geo-grafica in modo da diventareun'azienda leader nella fornituradi prodotti di lusso accessibili suscala internazionale

QUI LONDRA

Ildo Cigarini - GSI

Page 12: prova stampa reggiana 08 settembre settembre.pdf · sfera, con Prodi sotto tenace ... ma anche per la sua intensa attività di ricer-ca. E' un risultato che ci riempie di orgoglio,

STAMPA REGGIANA > anno V numero 8 > SETTEMBRE 2007

Page 13: prova stampa reggiana 08 settembre settembre.pdf · sfera, con Prodi sotto tenace ... ma anche per la sua intensa attività di ricer-ca. E' un risultato che ci riempie di orgoglio,

STAMPA REGGIANA > anno V numero 8 > SETTEMBRE 2007 13

di Nello Ferraroni Pres. Ass. Piccole Medie Industrie

La sollecitazione che "Stampareggiana", attraverso la pubblica-zione di un articolo-presentazionedella città di Rizhao, pone almondo economico reggiano mipare certamente degna di consi-derazione.

La rilevanza della Cina nel con-testo industriale mondiale è ormaiassolutamente riconosciuta e glistessi dati riguardanti l'interscam-bio tra quel Paese e la nostra pro-vincia dimostrano un crescenteinteresse.

In termini di import la Cina rap-presenta per Reggio Emilia il terzoPaese "fornitore", dopo Francia eGermania, per un controvalore diquasi 390 milioni di euro. Rispettoalle esportazioni in uscita dalnostro territorio, la Repubblicacinese ha nel corso degli anni sca-lato posizioni, portandosi dal 23°posto (per circa 43 milioni di euro)del 2001 al 15° del 2006 (con unvalore vicino ai 107 milioni). Nonsolo, tra il 2005 e il 2006 i volumi

delle esportazioni da Reggio allaCina sono cresciuti del 30,7%, adimostrare i grandi margini anco-ra esistenti.

I principali prodotti esportativerso la Cina riguardano il settoremetalmeccanico e macchine edapparecchi meccanici in particola-re, ma sono presenti anche gliarticoli di abbigliamento e i pro-dotti alimentari. Ad essere impor-tati sono soprattutto gli articoli diabbigliamento, seguiti dai prodot-ti della metallurgia e da quelli tes-sili.

Partendo da questi dati e dalletendenze in atto, risulta dunquenaturale guardare con attenzionea tutte le occasioni che possonoconsolidare i rapporti esistenti osviluppare nuove relazioni tra ilnostro territorio e il grande Paeseasiatico.

La disponibilità della municipa-lità di Rizhao - che l'API conoscebene, grazie alla partecipazionedi Tonino Mariani, alloraPresidente dell'Associazione, ad

una missione in quella città pro-mossa dal Comune di Reggio nel1998 - va quindi raccolta e atten-tamente considerata.

Naturalmente facendo le cose

bene e con attenzione. Ossia fis-sando con chiarezza alcune condi-zioni preliminari che consentanodi impostare nel modo più effica-ce il "progetto" e i suoi vari pas-saggi e di evitare di incorrere inpossibili errori, fermo restandoche su ipotesi che appartengonoalla dimensione "istituzionale",come ad esempio quella di gemel-laggio tra le due città, non ci pos-siamo pronunciare.

Bisogna dunque concentrarsisulle imprese, partendo da unoscambio propedeutico di informa-zioni molto dettagliate - in termi-ni di descrizione delle struttureeconomiche di Rizhao e ReggioEmilia e di individuazione dei pro-dotti e dei servizi che ciascuno dei"partner" può offrire o richiedere.

Un lavoro di analisi aggiornatae approfondita che consenta di

misurare, non in astratto, ma sulcampo, quali opportunità concre-te, quali convenienze reciprochepossano essere attivate.

Fatto questo, se emergerà lafattibilità di un incrocio positivotra i sistemi economici dei due ter-ritori, si potrà avviare la fase ope-rativa di incontro diretto tra ope-ratori.

Su tali basi, l'API ritiene dipotersi assumere l'impegno diportare la questione al "tavolointernazionalizzazione" dellaCamera di commercio, per verifi-care l'interesse sul tema da partedelle Associazioni reggiane ecostruire un percorso allargato econdiviso che possa favorire lacostruzione di un lungo "ponte"tra Rizhao e Reggio Emilia.

Nelle foto in alto il Comune di Rizhaoe a fianco un interno di una industriametallurgica.

s.r.l.

Via Nobel, 11 - SESSO (REGGIO EMILIA) - Tel. 0522/533223 Fax 0522/532257

LATTONERIEINDUSTRIALI E CIVILI

SMALTIMENTO AMIANTO MONTANARI & GRUZZA S.p.A.VILLA GAIDA (RE) - VIA NEWTON, 38

TEL. 0522/944251 - FAX 0522/944129 - www.montanari-gruzza.it

RIZHAO CHIAMA, L’API RISPONDEEsteri >

Page 14: prova stampa reggiana 08 settembre settembre.pdf · sfera, con Prodi sotto tenace ... ma anche per la sua intensa attività di ricer-ca. E' un risultato che ci riempie di orgoglio,

14 STAMPA REGGIANA > anno V numero 8 > SETTEMBRE 2007

IL DIARIO NON SEGRETO DI MARIELLA BURANI

8 LUGLIO SFILATA SUL SAGRATO

E' difficile sfilare nel proprio paese, tisembra di volerti esibire, desiderosa diapplausi ….. di sentirti dire belli (i vesti-ti) brava…

Prima di ogni show, sono quasi in imba-razzo, poi giunta l'ora, l'aiuto dei giovanie non giovani, il sentirmi chiamataMariella e ….. basta …. mi da serenità.

Non è il pubblico delle grandi città, nonci sono le signore ingioiellate, che ognistagione ti chiedono: ma quando farà lanostra taglia? né giornaliste annoiate allequali in venti minuti devi fare vedere illavoro di sei mesi, né fotografi che vendo-no immagini.

Finito tutto mi piace soffermarmi, senti-re i commenti, seduta sulle pecche dellacanonica; poi ritornare a casa serena,utile, con qualche amico in più!!

> Moda

AL MARE

Al mare non si è mai soli, ad occhi soc-chiusi sotto il sole guardo la fiumana digente che va, viene, si tuffa, si unge….bianchi, abbronzati, scottati, vicini sem-pre più vicini senza intenzione alcuna, èche ogni giorno aggiungono ombrelloni,

non so più quale sia la mia parte diombra, destra …. o sinistra.

Ci sono giovani uomini tirati come bron-zi, giovani ragazze esili come giunchi,meno giovani con muscoli che si sonosquagliati come gelati al sole….

Al mare ti devi spogliare, non conta laforma quando arrivi sulla spiaggia….. ilbuon gusto spesso va in vacanza in altrazona, ti rifai gli occhi guardando i bimbi,rosati, belli da accarezzare ….

Ti senti ingrata nei confronti dei numero-si venditori di colore accaldati, oppressidal peso della loro mercanzia, borse, scar-pe, caftani, gioielli che passano, offrono ese ne vanno desolati…. no grazie….

Più determinate e sorridenti le massag-giatrici cinesi, che se accetti ti ungonocome un pollo, ti danno colpi da fratturema si fanno clienti soprattutto maschi,hanno mani come piume dicono….

Ritorno con occhi, mente e cuore sulmio libro di uno scrittore sardoNiffoi, tanto avvincente che ti fadimenticare la gente…..

IL RITORNO

Sono all'aeroporto,finalmente torno a casa,intorno a me un mare digente, vestita alla marina-ra, minigonne che piùcorte non si può, calzonicome lacci emostatici, visiabbronzati, capelli biondi,gialli, scoloriti dal sole,visi stanchi di chi ha bal-lato troppo, mangiatotroppo, troppo sole.

L'aereo ritarda.La mia è stata una

vacanza di riposo, stessosole, stesso mare, stessoalbergo, veloce la mattina,troppo lungo il pomeriggiouniche risorse leggere, dor-mire.

Poche uscite, una serataindimenticabile con i mieinipoti, due con i mieiamici De Luca, Possenti,Cepelli con loro ho respi-rato l'aria di casa mia.

Non amo partecipare allecerimonie soprattutto aimatrimoni…. veri realityshow .

Preparativi e scelte chedurano mesi tutto si con-centra sulla sposa: l’ atte-sa del suo arrivo sempreun po’ in ritardo, il suoabito nuvole di tulle epizzo, il suo bouquet comeun giardino, capelli adornidi perle e boccoli, il suo

sorriso o la timidezza chel’impaccia.

Poi foto, applausi, baci,pranzi e rinfreschi lucul-liani , orchestre e balli,scherzi e battute a volte didubbio gusto.

E’ che il mio matrimonioè stato un po’ freddino,mattina nebbiosa, era il 22di dicembre, l’oratorio diSan Giovanni gelido, ilprete non proprio caloroso,

parenti neanche un po’commossi, non ricordo unbacio, un abbraccio, unaugurio, qualche firma,qualche foto e via…. conW.B l’uomo che avevo spo-sato, con la testa (lui)piena di progetti, sogni edesideri e tanto coraggio,io piena di domande maifatte che serbavo in cuore.

Comunque tanti auguri atutti.

SETTEMBRE TEMPO DI MATRIMONI

Page 15: prova stampa reggiana 08 settembre settembre.pdf · sfera, con Prodi sotto tenace ... ma anche per la sua intensa attività di ricer-ca. E' un risultato che ci riempie di orgoglio,

STAMPA REGGIANA > anno V numero 8 > SETTEMBRE 2007 15

Moda >

LE FOTO DELLACOLLEZIONE AUTUNNO/INVERNO 2007-08

Qualche anticipazione dell’in-verno prossimo, per ricordare chenon faccio solo vacanze ma ancheabiti. Buon Lavoro a tutti.

Mariella Burani

Page 16: prova stampa reggiana 08 settembre settembre.pdf · sfera, con Prodi sotto tenace ... ma anche per la sua intensa attività di ricer-ca. E' un risultato che ci riempie di orgoglio,

STAMPA REGGIANA > anno V numero 8 > SETTEMBRE 2007

COLLEZIONIAUTUNNOINVERNO 2007/2008

Via Mameli, 15 (lat. V.le Umberto I) - Reggio E. - Tel. 0522/283599Orario: dal Lunedì al Venerdì dalle 9,00 alle 13,00 - dalle 16,00 alle 20,00 - Sabato dalle 10,00 alle 13,00 - dalle 16,00 alle 20,00

...OFFERTISSIMA 50% ...OFFERTISSIMA 50%

SU:

CAMPIONARI CAPI SPALLA CON PELLICCIACAMPIONARI Borse di Bric’s e Fornarina

AUTUNNO/INVERNO ‘07/’08OFFERTA GIACCONI INVERNALI € 80,00

PIUMINI CORTI FASHION € 29.00

INOLTRE ALL’INTERNO...

Page 17: prova stampa reggiana 08 settembre settembre.pdf · sfera, con Prodi sotto tenace ... ma anche per la sua intensa attività di ricer-ca. E' un risultato che ci riempie di orgoglio,

STAMPA REGGIANA > anno V numero 8 > SETTEMBRE 2007 17

di Alessandro Carri

La Rupe di Canossa è crollata.Potrebbe essere questo il titolofantascientifico di un evento, col-locato in un tempo non lontano,che fa in tempo reale il giro delmondo. Sì, perché la Rupe diCanossa è una di quelle emergen-ze naturalistiche che si può bendire appartenere alla storia del-l'umanità e nessuno al mondopotrebbe giustificare l'incuria cheha portato alla sua scomparsa.Sulla Rupe fu costruito il Castello(VIII-IX secolo) che ospitò Matildee con Matilde acquisì quel presti-gio (XI-XII secolo) che la rese cele-bre soprattutto per l'episodio che- come tutti ben sanno - consentìlo storico incontro tra il ponteficeGregorio VII e l'imperatore EnricoIV. Incontro del quale Matilde fusovrana mediatrice e che consentìquel "perdono" che annullò lascomunica a Enrico e sancì la dua-lità di poteri (religioso e politico)che ancora oggi costituisce, invarie parti del mondo, più di unaragione di conflitto.

Il crollo della Rupe ci riporte-rebbe quindi agli avvenimentidella attualità come un infaustopresagio. Non vorrei essere pre-monitore di sventure, ma guai a

non pensare a questa tragicaeventualità e a quel che signifi-cherebbe per noi, per il nostroPaese e per il mondo.

Da non dimenticare che ilDonizone ( il biografo di Matildedell'XI-XII secolo) faceva parlareproprio la Rupe, tanto da conside-rarla la "nuova Roma" e il finaletriste perché Matilde ha scelto diessere sepolta a S. Benedetto Po:"O candida pietra, caccia i timori,e non gli onori…per anni Matildefece per te grandi cose…Smetti dipiangere e guarda alle gioie futu-re, poiché continuerai a viverecon onore".

Non fu così anche se a Canossasoggiornarono fino a pochi secolifa illustri personaggi e, fra questi,da non dimenticare, l'Ariosto inrappresentanza della Casa d'Este.Non fu così e oggi, quasi del tuttoscomparso il Castello, la RupeBianca sta progressivamente crol-lando. L'ultimo episodio si è regi-strato nei giorni scorsi (26 Giugnou.s.) con quel grande masso che siè staccato dalla sommità ed èrotolato fino al ciglio della stradasottostante, suscitando grandeimpressione e con l'impegno adintervenire ( Comune, Provincia,Regione), forse più per ragionievidenti di sicurezza, che non perla salvaguardia del monumentonaturale.

Quando nel 1975 fui elettoSindaco di Canossa (allora Cianod'Enza) mi interessai da vicino allastoria matildica, dando luogo aquel IX Centenario e a quelComitato che ebbe l'onore dipoter contare sul patrocinio del

Presidente della Repubblica,Sandro Pertini, e mi preoccupaidella stabilità della Rupe, già allo-ra pericolante, anche a seguitodel crollo di più di un quarto dellasua superficie. Consultai geologidi diverse università e diversi diloro adombrarono l'ipotesi che laRupe pendesse e che la conse-guenza di questo cedimento fossedovuta al macroscopico fenome-no dello sviluppo dei "calanchi". Icalanchi infatti si portano via laterra sottostante, la sbriciolano,la rendono sabbiosa e conseguen-temente sempre più instabile ilmasso che sta sopra. Il fenomenodell'avanzamento dei calanchi sivede del resto ad occhio nudo.Basta guardare la strada di acces-so a Canossa dal centro di Cianod'Enza, (insidiata ormai dai calan-chi) e non dimenticare che più ditrenta anni fa, quando ero ancoraSindaco, la dovetti fare ricostruirea 100 metri di distanza dall'allorasede, minacciata e poi crollata.

Eguale sorte sembra oggi tocca-re alla strada attuale. Questirichiami, per dire che i calanchiavanzano ad una media approssi-mativa di tre metri all'anno, ren-dendo sempre più instabile laRupe, che perde pezzi su tutti ilati.

Trenta anni fa consultai anchedegli esperti tedeschi che mi con-sigliarono appunto di intervenireper una rapida opera di bonifica-zione calanchiva. Le ipotesi dispesa furono però enormi, doven-do sradicare il sedimento attuale(alla profondità di più di unmetro), riscoprire la terra fertile

ed effettuare le opportune pian-tumazioni. Non se ne fece nulla,come è ben noto, anche perché cifu chi sostenne che i calanchifacevano parte, in modo pittore-sco, del paesaggio. Tra l'interven-to per salvare la Rupe e il paesag-gio calanchivo vinse quest'ultimo,che tanto…non costava niente.

Non rinunciai però a sostenerel'intervento, coinvolgendo laSoprintendenza e il Ministro del-l'ambiente, ma il tutto si tradussein interventi sporadici e parziali,(sulle pareti rocciose e non allabase), che c'è chi sostiene abbianofatto più male che bene. Ora lanotizia che la Provincia metta insicurezza la Rupe, per tutelare lastrada provinciale, dopo i cedi-menti di un paio di anni fa, per unimporto di più di 200.000 euro,non c'è che da rallegrarsene, mabisogna riprendere l'argomento:

vogliamo o no salvare la Rupe? Sesì, occorre predisporre un proget-to complessivo adeguato, calco-lando le spese che comporta, emagari, fare appello a tutte leorganizzazioni europee e mon-diali perché concorrano alla suarealizzazione. Di questo ipoteticoprogetto ci fu in passato, e forsevale ancora oggi, la propostasostenuta da studiosi degli StatiUniti e della Germania, di rico-struire il Castello matildico, cosìcom'era nel momento del suomaggior splendore, in altra sede(Monte Tesa) e farne un luogo diinteresse storico e culturale mon-diale, vicino a quella Rupe Biancache custodisce i resti e, purtrop-po, solo i resti di quel che rappre-sentò uno dei monumenti piùinsigni della moderna storiad'Italia e d'Europa.

CENTRO ASSISTENZA PER COMMERCIANTI ED ARTIGIANI

federimpresaASCOMserviziPROVINCIA DI REGGIO EMILIA s.r.l.

DELEGAZIONE DIMONTECCHIO

P.zza della Repubblica, 33 - MONTECCHIO E. (RE) • Tel. (0522) 86.65.49/40 - Fax (0522) 86.43.23

La proposta sostenuta da studiosi degli Stati Uniti e della Germania. RICOSTRUIRE IL CASTELLO MATILDICO

Ambiente >

Page 18: prova stampa reggiana 08 settembre settembre.pdf · sfera, con Prodi sotto tenace ... ma anche per la sua intensa attività di ricer-ca. E' un risultato che ci riempie di orgoglio,

STAMPA REGGIANA > anno V numero 8 > SETTEMBRE 2007

Page 19: prova stampa reggiana 08 settembre settembre.pdf · sfera, con Prodi sotto tenace ... ma anche per la sua intensa attività di ricer-ca. E' un risultato che ci riempie di orgoglio,

STAMPA REGGIANA > anno V numero 8 > SETTEMBRE 2007 19

LA FLOTTA FAGIOLINELLA STORIA DELLA LAGUNA

Il racconto e le foto della straordinaria impresa a Venezia dell’azienda di Sant’Ilario d’Enza. Nonostante le difficoltà del trasporto attraverso i canali il ponte di Calatrava è ora una realtàLa prima opera di architettura

moderna del secondo Millennioper Venezia "il 4°ponte sul CanalGrande" che va adaggiungersi agliormai celebri Rialto,Accademia e DegliScalzi.

L'opportunità dipartecipare alla rea-lizzazione di un'ope-ra tanto importantegalvanizza e scatenail "genio creativo"della più importanteazienda Italiana ditrasporti e solleva-menti eccezionali : la reggianaFagioli S.p.A. Appena coinvoltol'Amministratore DelegatoMarcello Bonomelli raccoglie tuttii "cervelli" dell'ingegneria nellagrande sala ovale del quartiergenerale di S. Ilario d'Enza e deter-mina gli obiettivi fondamentali:

- Tutto deve essere perfetto; ilvaro ed il posizionamento devonoessere in armonia con l'architettu-ra della Città: non si possono usaregru enormi che mettono a repen-taglio palazzi e chiese di valoreinestimabile che ogni giorno(anche durante le operazioni!)

pervadono di commozionemigliaia di persone provenienti da

tutto il mondo.- Il trasporto ed

il posizionamentodovevano quindipoggiare in acquacome del restoVenezia imponead ogni cosa.

-L'opera dovevaessere portata al"site" il più com-pleta possibile; ilponte di Rialtorappresenta ilpunto più arduo:consente uno spa-

zio di 58 Cm a sinistra e di 62 Cm adestra. Un nulla se rapportato alleconseguenze di colpirlo con unconvoglio da 200 Tonnellate:sarebbe uno sfregio imperdonabi-le alla sublime città (come disegna-re i baffi alla Gioconda!).

- Il sollevamento ed il posiziona-mento consentono margini d'erro-re nell'arco del centimetro, unamisura a dir poco delicata quandoil punto d'appoggio è l'acqua.

Il Brain Storming dei tecnicidella più importante realtàItaliana e probabilmente delmondo in queste attività, decide

che la sfida poteva essere accetta-ta.

E così è stato fatto : dal 27 al 29Luglio sono stati trasportati e posi-zionati i due Conci di supporto

sulle due rive; il 7 e l'8 Agosto èstato trasportato sotto Rialto ilponte intero; l'11 Agosto 2007Venezia ha visto in opera il Suoquarto ponte.

Brava Fagioli, c'è un poco diReggio Emilia anche a Venezia!

I.D.

Marcello Bonomelli Amministratoredelegato della Fagioli S.p.A.

Il momento del posizionamento del Ponte nella sua sede definitiva

Primo Piano >

Page 20: prova stampa reggiana 08 settembre settembre.pdf · sfera, con Prodi sotto tenace ... ma anche per la sua intensa attività di ricer-ca. E' un risultato che ci riempie di orgoglio,

20 STAMPA REGGIANA > anno V numero 8 > SETTEMBRE 2007

> Primo Piano

LE TRE MAPPE DEL PERCORSO LAGUNARE MIGLIAIA DI VENEZIANI HANNO

Foto 1 Da sinistra Mohamed Zennaro, Moreno Massetti (Direttore delle Risorse Umane edell'Organizzazione), Marcello Bonomelli (Amministratore Delegato), Riccardo Bernini(Direttore Tecnico), Ivano Coppi (Responsabile della Gestione Fluviale), Luca Fabbri, LuigiTamiso e Dario Borsetti.Foto 2/3/4/5/6 Alcuni suggestivi momenti del transito del convoglio nel "Canal Grande" esotto il Ponte di Rialto

1

2

3

6

Page 21: prova stampa reggiana 08 settembre settembre.pdf · sfera, con Prodi sotto tenace ... ma anche per la sua intensa attività di ricer-ca. E' un risultato che ci riempie di orgoglio,

STAMPA REGGIANA > anno V numero 8 > SETTEMBRE 2007 21

ASSISTITO ALLO STORICO EVENTO

Primo Piano >

Foto 7/8 Posizionamento primo concio Foto 9 Movimentazione arcata centrale Foto 10 Il Direttore Generale Rodolfo Annovazzi (al centro in tuta rossa) attorniato da tuttolo staff Fagioli

5

10

9

8

7

7

Page 22: prova stampa reggiana 08 settembre settembre.pdf · sfera, con Prodi sotto tenace ... ma anche per la sua intensa attività di ricer-ca. E' un risultato che ci riempie di orgoglio,

22 STAMPA REGGIANA > anno V numero 8 > SETTEMBRE 2007

di Adriano Caprioli Vescovo di Reggio e Guastalla

E' stato finalmente pubblicato,sabato 7 luglio scorso,il Motu pro-prio "Summorum Pontificum",ovvero il documento sulla Messapreconciliare in latino, promulga-to" di propria iniziativa" daBenedetto XVI, che ha accompa-gnato questo gesto con una lette-ra per spiegarne il significato.

Pochi giorni prima- il 27 giugno-in Vaticano si era svolta una riu-nione durante la quale BenedettoXVI si era intrattenuto per circaun'ora con una quindicina divescovi, rappresentanti delle

diverse Conferenze Episcopali, perun'approfondita conversazione; sitrattava, pertanto, di una consul-tazione previa.

L'aspetto di novità del "Motuproprio" è il fatto che introduce lapossibilità di celebrare l'Eucarestiasecondo il rito del MessaleRomano che Papa Giovanni XXIIIpromulgò nel 1962 (ultima edizio-ne del Messale di Papa Pio V, quel-lo del 1.570). Anche nell'edizioneaggiornata da Papa Roncalli ilcelebrante, dopo il segno dellacroce, inizia la Messa con le paroledel Salmo 42, "Introibo ad altaredei", e sta innanzi all'altare, conle spalle rivolte al popolo.

Dal 14 settembre di quest'anno,dunque, nei giorni feriali, ognisacerdote o cattolico, nelle Messesenza popolo potrà celebrare laMessa usando il Messale ( di fattomai abrogato) dal Beato PapaGiovanni XXIII. Quanto alle Messecon concorso di popolo, così vienestabilito: " Nelle Parrocchie in cuiesiste stabilmente un gruppo difedeli alla precedente tradizioneliturgica, il Parroco accolga volen-tieri le loro richieste per la celebra-zione della Santa Messa secondo ilrito del Messale Romano edito nel1962. Provveda a che il bene diquesti fedeli si armonizzi con lacura Pastorale ordinaria dellaParrocchia……evitando la discor-dia e favorendo l'unità di tutta laChiesa" (n.5). Le "letture" possonoessere fatte in lingua volgare.Questa riabilitata celebrazioneviene chiamata "forma straordina-ria" appunto perché la Messasecondo il Messale promulgato daPaolo VI nel 1970 è ritenuta la"forma ordinaria". Dopo quarantaanni, la possibilità di seguire ilMessale di Pio V deve potere assu-mere un significato e una valenzaben diversi da quell'arroccamentosulla tradizione- contro lo spiritodel Vaticano II- che rappresentòun gesto simbolico di rifiuto dellanovità Conciliare……

> Primo Piano

CHIEDETE E AVRETE LA MESSA IN LATINODal 14 settembre prossi-

mo, dopo 40 anni, la Messain latino potrà nuovamenteessere celebrata nelle ChieseCattoliche dove esiste ungruppo di fedeli che la

richiedono. Questa riabili-tata celebrazione in latinoviene definita"forma straor-dinaria" della Santa Messa,quella attuale, in italiano,"forma ordinaria". Lo sta-

bilisce il Motu proprio"Summorum Pontificum"promulgato da papaBenedetto XVI sabato 7luglio.Tutto questo è illu-strato nello scritto di Mons.

Adriano Caprioli, Vescovodi Reggio Emilia eGuastalla. Completanol'informazione sul nuovoimportante atto liturgicoaccompagnata da approfon-

dimenti storici e teologici distudiosi del clero Reggiano.

Pagine a cura di Sergio Masini

UN GESTO DI UNIONE, NON DI DIVISIONE

di Maria Pia Spadoni Pres. Nazionale Ass. Familiari del Clero

Esiste qualche nostalgico delfascino di antiche liturgie che evo-cavano in modo suggestivo il miste-ro, ma che erano seguite da mutispettatori. Il Concilio Vaticano II,con la riforma liturgica, ha offertola grande opportunità a tutto il

popolo di Dio di essere partecipe eprotagonista della preghiera litur-gica celebrata nella propria lingua.Provo disagio all'idea di tornareall'uso del latino anzitutto perchéla Chiesa del nostro tempo deveaffrontare ben altri problemi comequello della secolarizzazione e diquella" apostasia silenziosa" di cuiha parlato Giovanni Paolo II. Mi

pare inoltre che la riformaliturgica ci abbia sorpren-dentemente offerto la gran-de ricchezza della Parola diDio proclamata nella liturgiae riscoperta dopo il lungosilenzio della Controriforma,ricchezza mortificata nelmessale di Pio V. In fine, ed èil motivo per cui NON com-prendo i difensori d'ufficiodella lingua latina.L'immenso tesoro della litur-gia non dipende dalla linguain cui la si celebra, ma dalfatto che essa rende presen-te ed efficace di salvezza pernoi, la Pasqua del Signore.Forse è proprio qui chedovrebbe puntare la nostraattenzione e la nostra Fede,al di là di ogni ritualismo.

PER LA CHIESA ESISTONO ALTRI PROBLEMI

Page 23: prova stampa reggiana 08 settembre settembre.pdf · sfera, con Prodi sotto tenace ... ma anche per la sua intensa attività di ricer-ca. E' un risultato che ci riempie di orgoglio,

STAMPA REGGIANA > anno V numero 8 > SETTEMBRE 2007 23

di don Franco RanzaParroco di S. Francesco

Il Sacerdote oggi non presiedel'agape eucaristica, ma partecipaall'Eucarestia insieme al suo popo-lo, allo stesso tavolo. La lingua èun falso problema di religione,èsolo strumento adatto alla situa-zione. Dalla Pentecoste uscironodal Cenacolo lingue diverse, nontutti capivano la lingua degliApostoli. C'è invece un problemadi unità, collegato ad una liturgiache testimoni per tutti una comu-ne profonda identità cristiana cat-tolica. Il discorso è ecumenico. Ilrientro oggi della liturgia latina èun'apertura in senso pastorale (art. 5.del Motu Proprio diBenedetto XVI), vuole unificare eaccoglie volentieri il MessaleRomano del 1962. " La linguadell'Urbe fu adottata per unifica-re la lingua del popolo ( S.Gregorio Magno). Altri linguaggi

non unificano, in un certo sensodividono. Esempio: le Messe localisecondo le etnie. Così si pensaanche di certi" arbitrii liturgici"come le danze. Possono deviaredal Mistero, già difficile per sé daascoltare e proclamare con laparola profonda. I conflitti traSocietà e Chiesa Cattolica si risol-vono assumendo e diffondendoun punto fermo di unità e diappartenenza ad una comunitàreligiosa specifica, rigorosa. Il lati-

no serviva anche a questo.Oggi la tolleranza al cosiddetto

pluralismo culturale crea crisi diidentità religiosa. In più oggitutto viene mistificato perchétutti vogliono parlare di Chiesa,ma non conoscono i documentiveri. Ci si ferma agli annunci.Fedeè Mistero che ci penetra e non èsolo la lingua che fa Fede.

A volte basta uno sguardo o unsorriso di madre.

Primo Piano >

di Andrea Giovanni ZanichelliIII D. Liceo Classico Ariosto Spallanzani

Che cos'e il latino? Pensoche prima di esporre la miaposizione riguardo la possibi-lità di celebrare la S. Messa inlatino, sia opportuno risponde-re a questa domanda che, fre-quentando il Liceo Classico,sento spesso e alla quale, il piùdelle volte, non si trova unarisposta chiara ed efficace. Illatino non è nè un dialettoscomparso, nè una linguamorta come molti affermano,ma a parer mio, la definizioneche più si addice al latino èproprio questa, ovvero una lin-gua che si è evoluta nei secolie che rimane presente nellamaggior parte delle parole delnostro linguaggio quotidiano.Perciò la celebrazione della SSMessa in latino è da una parteun ritorno alle origini, dall’al-tra un grande passo verso ilfuturo nel quale, come hadetto Benedetto XVI neldiscorso pronunciato nellaBasilica di San Paolo fuori leMura, l'unità e la concordiadei cristiani saranno gli obbiet-tivi da raggiungere.

Forse qualcuno potrebbeaffermare che tutto ciò, piùche unire serva solamente adividere ulteriormente datoche molte persone non cono-scono il latino. Il problemainvece non si pone poichè que-sta "speciale” Liturgia deveessere espressamente richiestada un gruppo di fedeli all'offi-ciante.

Questo sistema offre quindiad ogni persona e in particola-re ad un giovane, sempre allaricerca di esperienze nuove, lapossibilità di domandarsi:"Come sarebbe partecipare aduna celebrazione interamentenella lingua degli antichiromani?". Mi sembra quindidoveroso porre, prima di tuttoa me stesso, questa domanda ecercare una giusta risposta: illatino, senza dubbi, conferiscemaggiormente, in questo casoalla Messa, valori come classi-cità e moralità che molte volte,soprattutto noi ragazzi,dimentichiamo o peggio, igno-riamo. Inoltre, la lettura di untesto biblico, specialmente delVangelo, in latino è differenteda quella in italiano, dato chenella nostra lingua molti ter-mini hanno un significato,mentre in latino corrispondo-no più concetti e ciò permettequindi, di riuscire a trovare cio'che meglio traduce la parola oil passo in questione.Personalmente ho partecipatoalla lettura e traduzione delVangelo in greco antico epenso che sia veramente ilmassimo, poichè il greco èancora più preciso del latino,visto che pure nelle primecomunità cristiane il grecoveniva utilizzato come linguateologica e filosofica, mentreal latino erano lasciati ambitidi uso più pratico come quelliorganizzativi e liturgici.

Ovviamente pensare di usu-fruire del greco a discapito dellatino sarebbe veramente pec-care di superbia o meglio dihubris, termine che indica pro-prio la tracotanza e la superbiain greco, anche se derivando illatino dal greco, i richiamisono inevitabili.

Quindi il latino non va vistocome un qualcosa di disgre-gante, ma piuttosto comevalore aggiunto che ci ricordache siamo cristiani e perciòdobbiamo agire e vivere ognigiorno come tali.

L’OPINIONE DI UNO STUDENTEUN PROBLEMADI UNITA’

di don Gianni GariselliParrocchia di S. Teresa

Religiosità è rito, gesti, parolefunzionali al fine importantissimodella diffusione della fede. È il rac-cordo dei credenti con Dio, la lin-gua è il mezzo. Ai tempi di Cristosi comunicava in aramaico, ebrai-co antico, forse il greco (non clas-sico). Il Nuovo Testamento fu inlatino, il Vangelo in greco. Pietroopera a Gerusalemme 10-13 anniin zone dal greco, anche aulico,molto diffuso.

Nelle "Lettere" S.Paolo scriveche "Apollo ha un oratoria (greca)più forte di me". Poi S. Pietro va aRoma, centro del latino, la Chiesasi estende in un enorme Impero,diviso in due e la liturgia fu roma-no- latino e greco- orientale. Illatino divenne lingua ufficialeunificante, diffusa nei monasteri enelle pievi dove i sacerdoti cele-bravano con la liturgia tutta rivol-ta verso l'alto. C'erano i fedeli, igradini, l'altare (più alto ancheper la visibilità), il sacerdote cele-brante con la schiena rivolta aifedeli, tutti gli occhi e i gesti sem-pre rivolti verso l'alto, verso Dio.Tutto aveva un significato di sup-plica, espiazione, invocazionedell'Altissimo da parte dei fedelicon la liturgia in latino. Così finoal Concilio Vaticano II che riformòdecisamente tutto, perché "ladovuta rispettosa riverenza neiconfronti del culto divino venisserinnovata e adattata alle necessitàdella nostra età". Le celebrazionivennero eseguite nelle varie lin-gue del mondo, col buon gradi-mento di vescovi, sacerdoti, fede-

li. Così è l'attuale liturgia detta"ordinaria", con la Messa celebra-ta "in condivisione". Il sacerdote èuno tra i fedeli, altare al centro, ilcelebrante rivolto verso l'assem-blea, con la loro lingua, con lorointerventi diretti, con frasi delpopolo in comunione. Si eviden-ziano però anche fedeli e sacerdo-ti che continuano con la liturgia inlatino, si separano, c'è lo scismadei "lefebriani". Adesso, col

Motu proprio del 7 luglio di que-sto anno, dopo 40 anni, si potràcelebrare ancora la Messa in lati-no, senza le centrali autorizzazio-ni. Queste Messe, concordate tra ifedeli che le richiedono e i sacer-doti che le celebreranno, prendo-no il nome di "forma straordina-ria", conviventi dal prossimo 14settembre, con quelle a "formaordinaria" cioè la nostra di tutti,oggi.

FORMA STRAORDINARIA E FORMA ORDINARIA

“DALLA LITURGIA IN LATINO TANTI RICORDI”di Euro PolettiDiacono

Quello che il Papa dispone la Chiesa stu-dia, riflette, esegue, con Fede. Oggi siamodentro alla sofferenza dell'uomo, alle leggidella Chiesa, alla gioia della fede nella litur-gia ordinaria, con la lingua comune. Io emia moglie facciamo come tanti sacerdoti efedeli: molto volontariato, preghiera e par-tecipazione ai riti e alle attività ecclesiali.Della liturgia in latino ci sono reminiscenzee ricordi cari: storie della nostra vita in

famiglia e in parrocchia.Mia moglie non ha maismesso di recitare le lita-nie in latino, le ha dentrofino al profondo, vissutee amate, le porta ancheoggi così, sempre in lati-no. La liturgia" ordina-ria" ci fa più pii, attivi,consapevoli, rende vivala partecipazione, lacomunione dei fedeli fraloro e con Dio.

Page 24: prova stampa reggiana 08 settembre settembre.pdf · sfera, con Prodi sotto tenace ... ma anche per la sua intensa attività di ricer-ca. E' un risultato che ci riempie di orgoglio,

STAMPA REGGIANA > anno V numero 8 > SETTEMBRE 2007

Via Cadoppi, 4/G - RE - Direzionale Regina Margherita(di fronte Hotel Cristallo Statale Reggio - Bagnolo)Tel. 0522.272002 • Fax 0522.231511

PROGETTAZIONE E REALIZZAZIONI PERSONALIZZATE(anche su appuntamento)

Page 25: prova stampa reggiana 08 settembre settembre.pdf · sfera, con Prodi sotto tenace ... ma anche per la sua intensa attività di ricer-ca. E' un risultato che ci riempie di orgoglio,

STAMPA REGGIANA > anno V numero 8 > SETTEMBRE 2007 25

Intervista a Emilio Bertolini Presidente Regionale Bonifiche e della Bentivoglio Enza

IL PO, PERICOLO SCONGIURATO

di Sergio Masini

Presidente come sta il Pooggi?

Il Po sta abbastanza bene e siamosoddisfatti in tanti: i gestoridell'Elettricità (società Terna), deiLaghi Lombardi, dell'Unione delleBonifiche dell' Emilia- Romagna. 4Regioni: Piemonte, Lombardia,E m i l i a - R o m a g n a , V e n e t o ) .Ovviamente anche i milioni di uten-ti che usufruiscono delle acque delBacino del Po.

Mi spiega il perché di tantasoddisfazione?

A maggio tutti insieme, noiresponsabili delle distribuzioni delleacque, abbiamo concordato unPiano di risparmio, con una regola-zione molto precisa. A giugno eluglio il prelievo totale dal Po sarà dinon più di 300 metri cubi mc. diacqua. Al 2 di agosto il Po garantiva300 mc. di acqua al secondo, comesi voleva, a Pontelagoscuro. Questoha scongiurato anche il grande peri-colo del reflusso nel Po delle acquamarine alla foce, disastro del saleche secca le colture. C'è stato un bel-l'impegno, nell'utilizzare dal 15/17% in meno dell'acqua, invecedell'8% preventivato.

Complessivamente si sonocosì prelevati 450/460 milionidi mc. di acqua invece dei570 ipotizzati.

L'eventuale secca si è scon-giurata con la razionalità, latecnica e l'unione. E'statosancito e garantito tutto ilsistema produttivo di stagio-ne. Grazie anche alle pioggedi giugno.

Come fate a garantirecosì simmetricamente irifornimenti su aree cosìgrandi e diverse?

E' un sistema matematicodi relazione informatica fra gli ero-gatori e gli utenti dell'acqua delBacino del Po. Ci sono oggi tre puntioperativi: 1) PROGRAMMA DISTRI-BUTIVO alle aziende delle concretee precise disponibilità dell'acquache siamo in grado di garantire per

ogni azienda. C'è un sistema, IRI-NET, accompagnato da uso conti-nuo di SMS. 2) TURNI DI DISTRIBU-ZIONE precisi, secondo i bisognidelle aziende agricole, che esprimo-no i tempi secondo le loro colture,3) MANUTENZIONE CONTINUA

DELLA RETE di distribuzionedelle acque: nelle condotte c'ètroppa dispersione, una perditagrave per la quale abbiamo giàstanziato 140.milioni di euro.

Presidente, ci risulta chel'Appennino è a rischio disecca e quindi nelle vallidell'Enza e del Secchia c'èsofferenza per le distribuzio-ni delle acque. Ci spieghi lacrisi.

Purtroppo i canali non hannoacqua e sfruttiamo acqua difalda, sottraendola all'acque-dottica. E' urgente una politicadi accumulo delle acque. Subitocerchiamo di trasformare le

cave di ghiaia in bacini appen-ninici. Però bisogna stoccarepiù acqua in altri bacini,medio-grandi, compatibili conl'ambiente.

In val d'Enza si levano dram-matiche richieste di interventidecisivi per salvare la zona cheha bisogno di acqua ogni diecigiorni altrimenti l'erba muoree di conseguenza va in crisi lapreziosa produzione del for-maggio grana tipicoReggiano.

In val Secchia piangonoperché ricevano acqua solo

al 30% per salvare un settoreagricolo di 1000 ettari. Voi pote-te intervenire presto e bene?

Il clima cambia, i ghiacciai chesono i nostri magazzini naturali,sono in pericolo. Si prevede una tro-picalizzazione anche da noi.Lavoriamo perché si finanzi unPIANO nazionale di stoccaggioacque, il governo organizzi gli inter-

venti e dia i soldi necessari anche anoi: per il Po, l'Enza il Secchia e ibacini di riserva. Adesso il Governoha in mano la cabina di regia perdecidere subito, perché tutte levarie autorità di bacino sono scioltee il potere centrale è in capo allaProtezione Civile. Ci vogliono pianie finanze eccezionali. I ministri DeCASTRO e Di Pietro sono pronti pergli interventi. Siamo ad una svolta.Noi siamo pronti da tempo.

Presidente come sta il bilanciodella Bentivoglio Enza?

Sarò assolutamente sintetico:acqua a posto, conti in riga, rigoredi gestione, risparmio idrico, investi-menti possibili. Il 2006 si è chiusocon un attivo di 337.417euro, chesommati ai precedenti avanzi cidanno una disponibilità di1.001.699 euro. Ci meritiamo edaspettiamo la certificazione (in arri-vo) per la qualità gestionale edambientale.

Bruno Caffarra ha lavoratonella Bonifica Bentivoglio dal1957, prima da operaio avventi-zio addetto al funzionamentodegli impianti, poi da dugaroloe capo dei dugaroli (40 anni).Oggi Bruno la pensa così "sonomolto orgoglioso del mio lavoroe della mia Bonifica, oggi moltopiù moderna ed efficiente, all'a-vanguardia in Italia”

PER QUARANT’ANNI A CAPO DEI DUGAROLI

Emilio Bertolini

Ambiente >

Page 26: prova stampa reggiana 08 settembre settembre.pdf · sfera, con Prodi sotto tenace ... ma anche per la sua intensa attività di ricer-ca. E' un risultato che ci riempie di orgoglio,

STAMPA REGGIANA > anno V numero 8 > SETTEMBRE 2007

Via Maiella, 63 - Reggio Emilia - Tel. 0522/333573 c/o Centro Commerciale Conad Reggio Sud

orario: 8,45 - 12,45 • 16,00 - 20,00 martedì pomeriggio chiuso

Abbigliamento donna delle migliori marche e firme

LA MODA IN TUTTE LE TAGLIE

ALANRED &C

o

SONO GIÀDISPONIBILI

I NUOVI CAMPIONARIAUTUNNO/INVERNO

2007/2008

SONO GIÀDISPONIBILI

I NUOVI CAMPIONARIAUTUNNO/INVERNO

2007/2008

Page 27: prova stampa reggiana 08 settembre settembre.pdf · sfera, con Prodi sotto tenace ... ma anche per la sua intensa attività di ricer-ca. E' un risultato che ci riempie di orgoglio,

STAMPA REGGIANA > anno V numero 8 > SETTEMBRE 2007 27

Costume & Società >

di Riccardo Caselli

Esistono molti tipi di droghe,gran parte delle quali sono vieta-te dalla maggioranza dei governiper gli effetti nocivi che nellungo termine producono, nonsolo sulla salute, ma anche sullavita sociale degli individui. Cisono quelle pesanti, come eroinao cocaina, altre cosiddette "leg-gere" come haschisch o marijua-na, e poi l'alcol, il tabacco e viadicendo. In questo panorama disostanze però ne esistono altrepiù invisibili, tra le quali mi piacesottolinearne una in particolare.Questa droga appartiene ad unacategoria diversa, non ricono-sciuta da alcun governo, e di cuicerto non esistono centri didisintossicazione come inveceper quelle menzionate, o persino

per il gioco d'azzardo o i video-games. Quella di cui sto parlan-do è una droga diversa, in quan-to è una droga al passivo: non siassume attivamente per viaorale, né si fa in vena, né sifuma, di essa ci si intossica senzafare nulla, ma produce gli stessieffetti delle altre, dà dipendenzae assuefazione, ed è la droga del"non osare", la droga del "nonfare".

Spesso l'uso di altre sostanzeva a braccetto con essa, perchépiù ci intossichiamo di questa, ladroga "al passivo", più quelle"all'attivo" ci saranno di soccor-so.

Non osare, rinunciare a fareciò che vorremmo, per paura,per scarsa confidenza nei nostrimezzi, per incapacità di rischiare,innesca infatti un meccanismo divera e propria dipendenza: dap-prima cerchiamo di trovare ilcoraggio per superare unanostra paura, per lanciarci in unacosa nuova, per metterci in motoed intraprendere qualcosa, poiman mano che il momento dimetterci in gioco si avvicina, l'an-sia inizia a salire. A quel punto

decidiamo di rinunciare: di colpol'ansia svanisce, subentra il natu-rale rilassamento, ed ecco che larinuncia è divenuta un potentemeccanismo di rinforzo. La voltasuccessiva l'ipotesi della rinunciaci tenterà in modo molto piùpotente e l'ansia sarà ancora piùforte. È un circolo vizioso chepuò essere spezzato solo con l'a-zione. Ma spesso una sola voltanon basta a interrompere unmeccanismo di assuefazione chemagari è stato coltivato per mesio anni, come una vera dipenden-za. Inoltre, così come il drogatospesso non vuole riconoscere lapropria condizione, anche noitroviamo più comodo cambiare ilpolo delle cognizioni piuttostoche quello dei comportamenti,così tendiamo a giustificare aposteriori le nostre rinunce, unpo' come la favola della volpe edell'uva.

Troveremo tracce di questadroga nelle vene di ciascuno dinoi, se cerchiamo bene, e questoa prescindere da sesso, età, sta-tus. Il ragazzo si fa di questasostanza ogni volta che a bordodella pista da ballo vorrebbe

abbordare una ragazza, ma poinon sa cosa dirle, ha paura di unrifiuto e spostandosi da un'altraparte pensa che "non era poineanche così carina". La voltasuccessiva magari sarà lui che"questa sera era un po' stanco",oppure in fondo "era uscito soloper bere una cosa". La donnaseparata alimenta la dipendenzaquando rimanda per l'ennesimavolta un viaggio da sola o conuna amica, perchè non si sentepiù in grado di fare qualcosa chenon ha fatto per anni. L'uomo dimezza età si intossica quandopensa che sia troppo tardi percogliere una diversa opportunitàdi lavoro, che magari comportauna componente di rischio, unarivoluzione nelle abitudini, mache potrebbe anche farlo sentiremolto più felice; tuttavia luipensa che "non ha più l'età" eche è meglio tenersi le propriesicurezze.

Spesso la ragione per cui moltepersone rinunciano a fare qual-cosa che vogliono è che si sonoormai abituate a "giocare indifesa" e preferiscono non arri-schiarsi a sfidare i loro limiti e le

QUELLA DROGA NON CONOSCIUTA

LA QUALITÀ È SOLO UNO DEI NOSTRI PREGI. VIENI A SCOPRIRE GLI ALTRI.

Offe

rta

non

cum

ulab

ile c

on a

ltre

in c

orso

.

Mobili da soggiorno, complementi d’arredo e oggettistica della ti.inavideinavid.www.izzutaN enoizelloC

• REGGIO EMILIA Via F.lli Cervi, 2 Tel. 0522-383383 • MODENA Via Emilia Ovest, 765/M (Centro Commerciale Senada) Tel. 059-821021

Klaus, un grande successo internazionale firmato Natuzzi. Composizione in foto 302X139 cm in pelle Lancaster al prezzo speciale di € 2.000, pouf coordinato € 340. Con RatamicaTM Natuzzi € 50 al mese a tasso zero, senza anticipo e prima rata a gennaio 2008. La qualità made in Italy Natuzzi è garantita fino a 10 anni.

Fino al 16 settembre, scopri le qualità del divano Klaus.

loro paure fintanto che nonsubentri la sofferenza o la neces-sità. Invece coloro che sanno"giocare all'attacco", sanno chenon serve la sofferenza comemolla per il cambiamento: biso-gna osare quando si sta beneperché chi gioca all'attacco ha lalegittima pretesa di poter stareancora meglio.

Molte volte ciò che ci frena,che ci impedisce di afferrare ciòche davvero ci piace e sta davan-ti ai nostri occhi, sono solo fanta-smi: la droga del "non osare",come tutte le altre, inizia sempredall'autopercezione di un pro-prio limite che si giudica insupe-rabile.

Eppure spesso ci vediamo nonper quello che siamo, ma percome ci vedono gli altri, e finia-mo con lo specchiarci nei loroocchi e vedere noi stessi allo stes-so modo. Oppure ci guardiamoattraverso i nostri stessi occhi, esono proprio questi a mentirci. Èquesto tutto quello che c'è in noistessi? Siamo solo quello che pen-siamo di noi stessi o siamo qual-cosa di più? Proviamo a lanciarci,e potremmo scoprire che davveroin noi c'è più di quello che vedia-mo.

[email protected]

Page 28: prova stampa reggiana 08 settembre settembre.pdf · sfera, con Prodi sotto tenace ... ma anche per la sua intensa attività di ricer-ca. E' un risultato che ci riempie di orgoglio,

28 STAMPA REGGIANA > anno V numero 8 > SETTEMBRE 2007

...e per la casanel negozio delleIdee di Albineaassortimento ditende, cuscini,

piatti, bicchieri,tappeti, mobili

e vetrinette.

ALBINEA (RE)Via XXV Aprile 1/BTel. 0522.347426Orario continuato 8,30-20,00tutti i giornimartedì 8,30-14,00

LE FORCHE PUIANELLO (RE)Via G.di Vittorio 39/HTel. 0522.885818Orario 8,30-13,30 • 16,00-20,00Giovedì 8,30-13,30Sabato continuato 8,30-20,00

Ogni giorno la qualità è di casa

> Sport

di Stefania Rabotti

Finalmente la Reggiana si èpresentata al cospetto del cam-pionato con l'abito della festa.

Con una squadra, cioè, forte cheforse più forte non si può in quar-ta serie, per gridare a tutti chequesta volta la regina vuole essereproprio lei.

Da anni a Reggio non si assiste-va ad una campagna acquisti diquesto livello e se all'inizio sem-brava in effetti l'ennesima annatadel "tira a campare" perché lanascita della squadra procedeva arilento, la realtà invece ha dimo-strato che non era inefficienza,bensì programmazione, nel sensoche gli obiettivi erano stati indivi-duati con chirurgica precisione e sitrattava di tessere le trame perraggiungerli senza dover ricorrerea seconde scelte.

E il risultato è stata un'autenticafuoriserie.

Quest'anno i proclami di iniziostagione: <Vinceremo il campio-nato> sono stati sostituiti da unben più concreto: <Questa è lasquadra>. E l'obiettivo era giàscritto.

IL MESSAGGIO DELLA SOCIETA'- Di certo non si è tirata indietro ese finalmente quest'anno il popo-lo granata non dovrà invidiare

nessuna concorrente lo deveall'impegno profuso proprio dalladirigenza. Se qualcuno al terminedella scorsa stagione, culminatacon la batosta di Pagani, la volevapronta a lasciare, ora è servito. Lasocietà di certo non ha risparmia-to energie (intese anche comequattrini) per costruire una squa-dra che fosse all'altezza delleambizioni, senza timore di smenti-ta.

Perché uno come Grieco nonesiste nelle altre squadre, perchése si voleva un trequartista si èandati a prendere il migliore,Alessi, perché Ambrosio è un por-tiere che non può essere scambia-to con nessuno in categoria, per-ché Martinetti ha già dimostratolo scorso anno che la C2 gli stastretta. Perché Maschio, Ruffini,Ponzo, Cingolani, Malpeli, tuttiinsieme compongono un centro-campo che non ha uguali, perché

Catellani è uno dei giovani piùinteressanti in circolazione, per-ché Pelatti in C2 ha sempre fattomolto bene e si è presentato conuna prestazione superba ed ungol da cineteca. Perché se è veroche è partito Gozzi lo si è rimpiaz-zato con un certo Zini, che partitoda Reggio ragazzino e tornatouomo e giocatore di sicuro affida-mento.

Può bastare? Vincere non èfacile per nessuno, per informa-zioni chiedere a Rimini oMantova, che con soldi(tanti),ambizioni e blasone sonorimaste in quarta serie ben oltre leloro aspettative. A volte non bastaessere competitivi sulla carta, per-ché ci sono tanti fattori, episodi,sfortuna, avversari, ma di certoallestire una squadra all'altezza èalmeno il segnale che si vuol faresul serio.

REGGIO NEL CUORE - Nellacostruzione di questa Reggianaoltre a puntare su delle autenti-che "grandi firme" la società hatenuto conto anche di un fattoreemotivo, la reggianità dei suoiprotagonisti. Perché a Catellani,Malpeli e Caselli ha aggiunto Zinie Pelatti, per un quintetto diautentiche "teste quadre" che dicerto butterà il cuore oltre l'osta-colo sempre e comunque per lamaglia granata.

Perché la determinazione, lagrinta, la volontà hanno unagrande importanza in questacategoria, dove, dicono i luoghicomuni, più della tecnica serve lacorsa, ma poi la Reggiana, questaReggiana ( e quella dei play-off dicui è figlia) si presenta e ti ribaltala sentenza: in C2 si può giocare al

calcio e giocando a calcio si vincee ci si diverte.

UNA SQUADRA FORTE IN TUTTII SENSI - Partita con una sconfittain Coppa e un conseguente pia-gnisteo generale per l'assenza delcapitano Vito Grieco, la Reggianaha capito ben presto che quelruolo non le si addiceva e si èscrollata immediatamente didosso paure e dubbi andando avincere in maniera perentoriaprima sul campo della Cuoiopelli(1-0 con eurogol di Pelatti) e poi inCoppa a Bellaria (3-0 grazie aIngari, Catellani e Pelatti) pursenza la sua guida.

Poi Grieco è tornato e la musicanon è cambiata, anzi contro ilRovigo, con lui in cabina di regia,la Reggiana ha vinto, convinto e

REGGIANA, NATA PER ESSERE REGINAGrieco, Alessi, Zini, Pelatti e non solo: questa squadra sembra costruita per far sognare

1

2

Page 29: prova stampa reggiana 08 settembre settembre.pdf · sfera, con Prodi sotto tenace ... ma anche per la sua intensa attività di ricer-ca. E' un risultato che ci riempie di orgoglio,

STAMPA REGGIANA > anno V numero 8 > SETTEMBRE 2007 29

di Donelli e Minari

Alta specializzazionenegli infissi in legno

Via G. Verdi, 12 - S.Vittoria di GUALTIERI (RE)Telefono (0522) 83.31.25 Fax (0522) 83.38.45 - E.mail: [email protected]

Villa Saviola di Motteggiana (MN)Via P. Togliatti, 5 - Tel. e Fax 0376 527201

TRASLOCHI E MONTAGGIOARREDAMENTI CON ELEVATORE

ESTERNOEffettuati dal titolare. Magazzinaggio mobili.

Professionalità elevata alla massima potenza

CertificazioneBS EN ISO9001:2000TRASLOCHI

TIRELLIdi Tirelli Fausto

Sport >

divertito (4-2 con tripletta diIngari e gol di CatellanI) giocandoil calcio che ormai sembra proprioappartenerle, perché questaReggiana giorno dopo giorno hacapito di essere forte.

E da squadra forte si comporta.<Ne siamo consapevoli, siamo

forti> ha detto senza tanti giri diparole Alessandro Pane, <Nellospogliatoio noi lo sappiamo,vogliamo vincere il campionato>gli ha fatto eco il capitano Vito

Pagina 1: foto 1 a destra il ritorno delpresidente Vando Veroni in tribuna conClar Fontanesi. Foto 2 al centro misterAlessandro Pane con il suo vice MarcelloMontanari.

Qui sopra la squadra che ha domina-to con il Rovigo, sotto a sinistra PaoloRuffini e destra i festeggiamenti dopo ilprimo gol di Beppe Ingari al Rovigo

Page 30: prova stampa reggiana 08 settembre settembre.pdf · sfera, con Prodi sotto tenace ... ma anche per la sua intensa attività di ricer-ca. E' un risultato che ci riempie di orgoglio,

STAMPA REGGIANA > anno V numero 8 > SETTEMBRE 2007

“TOSCHI PROFESSIONAL” Via Turati 31/3A Roncolo Quattro Castella (RE) - Tel. 0522 888159 - www.toschimoda.it

TRAVERSETOLO QUATTROCASTELLA MONTECAVOLO SASSUOLOALBINEA SCANDIANO

REGGIO EMILIA MODENAPARMA

RONCOLOSAN POLO

S. ILARIO RUBIERA BOLOGNAMILANO

MONTECCHIO

PUIANELLO

ORARIO DI APERTURALunedì

dalle 15,30 alle 19,30dal Martedì al Venerdì

dalle 09,00 alle 12,30 dalle 15,30 alle 19,30Sabato Orario Continuato

dalle 09,00 alle 19,30

NON PIÙ OUTLET - NON PIÙ SPACCI

UN NUOVO REPARTO DI OLTRE 600 MQDEDICATO A PROFESSIONISTI

E A CHI AMA VESTIRSICON ABITI E ACCESSORI DI QUALITÀ

a prezzo conveniente.

RIPARAZIONE IMMEDIATA

Page 31: prova stampa reggiana 08 settembre settembre.pdf · sfera, con Prodi sotto tenace ... ma anche per la sua intensa attività di ricer-ca. E' un risultato che ci riempie di orgoglio,

STAMPA REGGIANA > anno V numero 8 > SETTEMBRE 2007 31

di Romano Pezzi

Sono iniziate a Reggio le disav-venture giudiziarie di SantePollastri, il bandito piemonteseprotagonista nella canzone diFrancesco De Gregori, "Il Bandito eil Campione", diventato un best

seller e che il cantautore romano,con questo motivo, chiude i suoiconcerti con l'ovazione del pubbli-co. Dietro le belle parole e la musi-ca incalzante di questa ballata,scritta da Luigi Grechi nel 1993 percompletare un album del fratello

Francesco De Gregori, il giornalistascrittore Marco Ventura ha intravi-sto tutta la forza di una storia vera.Per quindici anni poi, Ventura hasetacciato ogni angolo di NoviLigure, di Genova, Milano, ParigiVentotene e Roma, per rintracciaredocumenti e testimoni e mettereassieme ogni tassello per scrivereuna storia, la storia parallela diSante Pollastri il Bandito eCostante Girandengo, il campione.

Ma cosa fece di Sante un perico-loso bandito e di Costante unacampione, i cui destini rimaserolegati fino alla loro morte, avvenu-ta nel 1978 Girardengo e 1979Pollastri?

Entrambi nati a Novi Ligure,Girandengo campione, era un rife-rimento per Pollastri, di sei anni piùgiovane. Come il "Gira" ancheSante voleva diventare ciclista pro-fessionista, guadagnare le due lireal chilometro ed uscire dalla mise-ria che avvolgeva la sua famiglia (ilpadre era scappato di casa quandoSante aveva 7 anni). Ma il BiagioCavanna, manager del "Gira" (poidi Coppi), anche lui novese, nonintravide in Pollastri la stoffa delcampione e quindi non lo ingaggiònella sua squadra, la Maino.

Poi con la Grande Guerra, seguì ilreclutamento dei "Ragazzi del'99", ma Sante fu irreperibile.Disertore. Di conseguenza condan-nato a morte in contumacia.

Anche Girardengo disertò qual-che anno prima, nel 1913, quandolasciò la caserma di Torino perandare a Verona a correre il cam-pionato italiano. Si presentò il gior-no dopo, dal suo comandante,indossando la maglia tricolorevinta il giorno prima. Invece dipunirlo l'ufficiale lo premiò, asse-gnandolo in seguito ai servizisedentari, evitando al "Gira", l'im-minente fronte. Terminato il con-flitto, Girandengo iniziò una lungaserie di grandi vittorie: il Girod'Italia, la Milano- Sanremo, il cam-pionato italiano. Sante invece, lati-tante, sbarcava il lunario con picco-li furti e rapine, fuggendo poi inbicicletta, sparando ai lampioni enascondendosi nella "Frascheta", ilbosco sulle rive dello Scrivia .

Nel settembre del 1919 conall'amnistia, Sante può tornare, madeve fare il servizio di leva.

Non si presenta al reclutamentoe si finge matto. A fine novembre,

in una giornatafredda e nebbio-sa, i carabinierir i n t r a c c i a n oPollastri proprioa Reggio, allastazione ferro-viaria. E' nudonato, mentregioca d'equili-

brio camminando sulle rotaie. Loprendono dopo pericolose acroba-zie sui binari, tra un treno e l'altroe lo portano nell'istituto piemonte-se per malati mentali a Collegno, làdov'era ospitato il noto "smemora-to".

Ma i militari non credono allapazzia di Sante e lo spediscono aireparti. Diserta poi definitivamen-te, forma una banda e si dà allamalavita organizzata. Nel 1922,dopo un tragico conflitto a fuococon le forze dell'ordine, vennerouccisi due carabinieri e l'anarchicoRenzo Novatore, di Arcola, aggre-gato alla banda Pollastri per sfug-gire agli squadristi spezzini che lovogliono morto. Sante quindi sirifugia a Parigi, allargando la suaattività di bandito ad ampio rag-gio. Ha una banda di 150 uominisparsi in tutta Europa.

Nel 1927 Girandengo arriva aParigi, per disputare la Sei Giornisulla pista del mitico Vel d'Hiv, tem-pio delle due ruote. Il "Gira" oppo-sto al francese Henry Pelissier, già

sconfitto due anni prima dal cam-pione italiano nel G.P. Wolber (unasorta di campionato del mondo),era un avvenimento da non perde-re. Anche Pollastri, il bandito, conl'aiuto di Cavanna, volle salutare ilcampione durante una sua pausa,nel parterre del velodromo.

Il giorno dopo tutti i giornaliuscirono con la foto di Girandengovicino ad un misterioso personag-gio elegantemente vestito con afianco una bellissima donna. Lapolizia italiana riconosce Pollastri elo stesso Mussolini, che ordina lasua cattura, gli mette alle costolel'agente Giovanni Rizzo. Nel 1929Pollastri venne arrestato dal poli-ziotto dopo un lungo appostamen-to nei boulevard parigini.

Pollastri fu condannato poi a treergastoli da scontare nel supercar-cere di Santo Stefano. La sua cellaera vicina alla numero 25, quelladell'anarchico Bresci, l'assassino diUmberto I°. Nel 1953 per ragioni disalute Sante fu trasferito nel carce-re di Parma. Nel 1959, dopo 30anni di prigione, il presidenteGronchi gli concesse la grazia.Tornò a Novi Ligure girando in bici-cletta vendendo magliette.Incontrò ancora Girandengo,diventato costruttore di bici. I duedestini che s'incrociavano di nuovo.

Foto in alto: Sante Pollastri eGirardengo, a sx Francesco De Gregori

Le disavventure di Sante, che volle seguire il mito di Costante Girardengo, iniziaronoa Reggio quando venne arrestato perché trovato nudo lungo i binari della stazione

LA VERA STORIA DEL BANDITO POLLASTRIPORTATO AGLI ONORI DA DE GREGORI

AKZO NOBELSIKKENS

PRODOTTI VERNICIANTI

Scotchtint™perAutoPellicole per il Controllo Solaree la Sicurezza del Vetro

Via U . Degola, 8 (Villaggio Crostolo) - RE - Tel. 0522 921188 - Fax [email protected] - www.autocarrozzeriadallari.it

Diagnosi scocca computerizzataDisbrigo pratiche assicurativee assistenza legaleAuto sostitutiva gratuita

di Dallari N., Zuliani G. e Patacini C.

SPECIALIZZATOAUTORIZZATO

Personaggi >

Page 32: prova stampa reggiana 08 settembre settembre.pdf · sfera, con Prodi sotto tenace ... ma anche per la sua intensa attività di ricer-ca. E' un risultato che ci riempie di orgoglio,

32 STAMPA REGGIANA > anno V numero 8 > SETTEMBRE 2007

di Paolo Borgognone

Mentre è ancora in pieno svol-gimento la programmazione lega-ta alle celebrazioni per il 150esimoanniversario del TeatroMunicipale - anzi, il presidenteElio Canova ha dichiarato nelcorso di una conferenza stampache il meglio deve ancora arrivare- è già stata resa nota, con lodevo-le tempestività, la stagione 2007-2008.

Una rapidità dettata certamen-te dalla necessità di dare agliabbonati un quadro preciso dellaprogrammazione futura, in modoche essi possano fare per tempo leloro scelte, ma che finisce con iltornare gradita a tutto il pubblicoreggiano e anche alla stampa.

Il cartellone si presenta piutto-sto ricco di titoli, che a loro voltapossono essere ricondotti a diversifiloni tematici. La prosa anno2007-2008, approvata dal consi-glio di amministrazione dellaFondazione I Teatri, prenderà ilvia all fine di novembre nelle tra-

dizionali sedi Valli, Ariosto eCavallerizza. Una stagione nellaquale emergono gli spettacoli deicomici amari, di coloro che sannofar ridere il pubblico, ma che invi-tano, nello stesso tempo, allariflessione: un riso colmo di conte-nuti.

Saltano poi all'occhio, esami-nando la stagione, i classici, chetornano con i grandi interpreti,ma anche i temi di scottanteattualità. Non mancano, infine, ipersonaggi del momento. La sta-gione si apre con AngelaFinocchiaro in Miss Universo(Teatro Ariosto, 20, 21, 22 novem-

bre), ritratto molto mosso di unadonna divisa in due. Scritto daWalter Fontana e diretto daCristina Pezzoli, in "MissUniverso" la Finocchiaro si molti-plica all'infinito e incarna le quie-te nevrosi di una donna qualun-que.

Proseguendo nel filone delcomico che fa pensare, ecco arri-vare Paolo Rossi con il suo nuovo"Ubu re d'Italia" di Alfred Jarry,testo amato e rappresentato dagenerazioni di teatranti di tutto ilmondo per le sue potenzialità sim-boliche (28, 29, 30 gennaio, TeatroValli) e "Non si paga, Non si paga"

con Antonio Catania e MarinaMassironi, (20, 21, 22 febbraio,Teatro Valli), per la regia di DarioFo, che nel 1974 scrisse questotesto con Franca Rame, suscitando- come molte delle opere del pre-mio Nobel - grandi polemiche e unacceso dibattito.

Torna in stagione anche PaoloPoli (18, 19 e 20 marzo, TeatroAriosto) con "Sei brillanti giornali-ste Novecento". E appunto seiimportanti giornaliste delNovecento, e cioè Mura (MariaVolpi Nannipieri), Paola Masino,Irene Brin, Camilla Cederna,Natalia Aspesi, Elena Giannini

Belotti sono le autrici dei breviracconti che Poli mette in scena inquesta cronistoria di costume esocietà dell'Italia dagli anni '20agli anni '80.

Un altro attore del momento,Neri Marcoré, sarà "Un certosignor G." dall'opera di GiorgioGaber e Sandro Luporini (30novembre, 1 e 2 dicembre, TeatroValli), con la regia di GiorgioGallione. Grande spazio anche aiclassici per ogni età: da"Pinocchio" (10, 11 e 12 dicembre,Teatro Ariosto), con il Teatro delCarretto, che in passato già avevaportato a Reggio l'altra favola di

> Spettacoli

Tornano Glauco Mauri e Paolo Poli, da Neri Marcorè un omaggio a Giorgio Gaber

GRANDI ATTORI E NOMI EMERGENTIPER UNA STAGIONE A FORTI TINTE

COLOR CONTACT LENSES

the color of you.

OTTICA GUASTALLA 2Nuove collezioni Sole 2007Nuove collezioni Sole 2007

Guastalla Presso Centro CommercialeTel. 0522 824631

L’OTTICA DI REGGIOLOVia Matteotti 13 Reggiolo

Tel. 0522 974019

REINVENTA

LA TUA STORIARACCONTALA

CON GLI OCCHI

E' GIÀ PRONTO IL CARTELLONE DI PROSA DEI TEATRI PER IL 2007-2008

Neri Marcorè

Ottavia Piccolo

Page 33: prova stampa reggiana 08 settembre settembre.pdf · sfera, con Prodi sotto tenace ... ma anche per la sua intensa attività di ricer-ca. E' un risultato che ci riempie di orgoglio,

STAMPA REGGIANA > anno V numero 8 > SETTEMBRE 2007 33

Spettacoli >

A differenzadella stagione diprosa, il cartelloneoperistico dei Teatriè ancora top secret.Grazie a una serie diintrecci internazio-nali nella comunica-zione, però, già dadiverse settimane èstato possibile indi-viduare e, in uncerto senso, ufficia-lizzare il titolo piùatteso, vale a direquello che sarà affi-dato alla direzionedel maestro ClaudioAbbado.

Le ipotesi eranotante, ma non c'eraalcuna possibilità diverificarle, in quan-to anche i cartellonilirici delle altre città emilianecoinvolte (Modena e Ferrara)erano e sono ancora in via didefinizione. Ma la prossima pro-duzione è tanto importante daaver attirato l'interesse e la col-laborazione di alcune realtàstraniere. Tra queste il TeatroReal de Madrid che, invece, hagià presentato ufficialmente lastagione 2007-2008. Così è statopossibile svelare il mistero:Abbado dirigerà, per la primavolta, il "Fidelio", l'unica operacomposta da Ludwig vanBeethoven e vecchio pallino delmaestro.

La coproduzione dovrebbedebuttare proprio al TeatroValli, nel mese di marzo 2008,per poi trasferirsi a Madrid (19,21, 23 aprile), e in estate aBaden-Baden, che già due annifa partecipò alla produzionedell'indimenticabile FlautoMagico. Infine durante l'autun-no dovrebbero svolgersi le recitedi Modena e di Ferrara.

La tempestività del teatro spa-gnolo consente anche di cono-scere, con sufficiente precisione,il cast artistico. La bacchetta diClaudio Abbado guiderà la suaamata Mahler ChamberOrchestra, con lo straordinario

Arnold Schonberg Choir e unacompagnia di canto di altissimolivello: Anja Kampe saràLeonore, Giorgio Surjan vestirà ipanni di Rocco, Albert Dohmeninterpreterà Pizarro, mentre nelruolo di Marzelline si alterne-ranno Julia Kleiter e RachelHarnisch. Nella parte diFlorestano il grande JonasKaufmann, almeno nelle recitemadrilene. L'allestimento èquello ideato da Robert Carsenper Amsterdam e poi riproposto,nel 2003, al Maggio MusicaleFiorentino.

P.B.

PER CLAUDIO ABBADO IL"FIDELIO" CHE MANCAVA

Importante produzione lirica reggiana nel prossimo inverno.Il maestro dirigerà per la prima volta l'opera di Beethoven

A CAVRIAGO(Reggio Emilia)

DOMENICA16 SETTEMBREe ogni 3a DOMENICA del mese

GRANDE MERCATOANTIQUARIATOFOR CEP Pareti divisorie

in cartongessocontrosoffitti

Cadelbosco di Sopra (Reggio Emilia) - via Buonarroti, 26BTel. 0522.919320 - Fax 0522.919840 - e-mail: [email protected] www.forcep.it

Pareti divisoriefonoassorbentie resistential fuoco

Adattabilitàa qualsiasisagoma

Controsoffittimetallici e

in fibra minerale

Progettazione d’internie arredamento uffici

Installatoriesperti

Velocità d’installazione

Disponibilità immediata a magazzino

Pareti incartongesso

Paretiattrezzate

Biancaneve, allo shakespeariano"Sogno di una notte di mezzaestate", progetto realizzato con laCorte Ospitale, che per una setti-mana (8-13 gennaio) occuperà laCavallerizza, con la partecipazionedel gruppo teatrale reggianoMamimò, a "Il giardino dei ciliegi"di Anton Cechov (8, 9 e 10 feb-braio, Teatro Ariosto), alclassico dei classici, il"Faust" di Glauco Mauri(29 febbraio, 1 e 2 marzo,Teatro Ariosto). Grandiriferimenti all'attualità,invece, con "Noccioline",regia di Valerio Binasco(25,26, 27 gennaio,Teatro Ariosto), scrittoquasi di getto all'indoma-ni dei fatti del G8 aGenova; due sono glispettacoli si rifanno allastoria: "Mein Kampf"(12, 13, 14, 15 febbraio,

Teatro Cavallerizza), opera provo-catoria sulle farneticazioni nazio-nalistiche razziali di Hitler e"Processo a Dio", con OttaviaPiccolo (28,29 e 30 marzo, TeatroAriosto). La campagna abbona-menti si aprirà il prossimo 26 set-tembre, mentre i singoli bigliettisaranno in vendita dal 13 ottobre.

Angela Finocchiaro

Marina Massironi

Page 34: prova stampa reggiana 08 settembre settembre.pdf · sfera, con Prodi sotto tenace ... ma anche per la sua intensa attività di ricer-ca. E' un risultato che ci riempie di orgoglio,

STAMPA REGGIANA > anno V numero 8 > SETTEMBRE 2007

Page 35: prova stampa reggiana 08 settembre settembre.pdf · sfera, con Prodi sotto tenace ... ma anche per la sua intensa attività di ricer-ca. E' un risultato che ci riempie di orgoglio,

STAMPA REGGIANA > anno V numero 8 > SETTEMBRE 2007 35

Arte e Cultura >

di Franco Cavicchi

Chiusa la Fotografia Europea conun dato complessivo di circa settan-tamila presenze per tutto il periodo(( 40.000 visitatori mostre/ 8.300 visi-tatori mostre collgate, gallerie, Off/19.760 eventi/1.040 attività didatti-che, letture portfolio, seminari)anche l'estate volge ormai alla fine.

Abbiamo chiesto a GiovanniCatellani, assessore alla cultura e allosport di fare un bilancio dell'attivitàestiva promossa dal Comune e dianticiparci i suoi progetti per l'autun-no.

Com'è andata Restate ?Direi piuttosto bene. In particolare

la seconda edizione del Festival dimusica e cinema OST Original SoundTrack, dedicato alla migliore musicada film del presente e del passato,dal 15 luglio al 3 agosto, in PiazzaPrampolini, ha avuto una straordina-ria adesione di pubblico. Per i primiquattro appuntamenti: NicolaPiovani (15 luglio), premio Oscar perla colonna sonora di La vita è bella diRoberto Benigni, l'italo-argentinoLuis Bacalov (31 luglio), impegnatonell'omaggio, al maestro dei maestri:Ennio Morricone, Antoine Duhamel(21 luglio), e Aterballetto diretto daMauro Bigonzetti, che si è confronta-ta per la prima volta in un emozio-nante dialogo artistico con la musicadi Stefano Bollani (24 luglio) abbia-mo registrato il tutto esaurito. Glispettacoli d'autore realizzati in colla-borazione con Arci: Samuele Bersanie Marco Paolini a loro volta hannoavuto tantissime presenze. Oltre2.500 solo per Bersani.

Quanti erano gli appuntamentidi musica?

Circa una cinquantina, articolati indiverse rassegne, con una importan-te novità: il jazz, protagonista nelmese di agosto, in Piazza Fontanesi,con Pjazzafontanesi, promossa daAter nell'ambito di Mundus. ConPetra Magoni, Ferruccio Spinetti,Danilo Rea.

Come va con lo Sport aiGiardini? E' servita questa inizia-tiva per vivacizzare un luogosempre più abbandonato dai reg-giani?

La rassegna è stata molto seguitaed i giardini mi paiono la corniceideale per questa manifestazione checoniuga sport, intrattenimento,divertimento, ma i margini di miglio-ramento ci sono. E' mia intenzionepotenziare ancor più la collaborazio-ne con le associazioni e d'intesa conaltri assessorati valorizzare l'area perfar sì che l'iniziativa diventi unappuntamento fisso per i reggiani.

Cosa bolle in pentola per l'au-tunno?

I miei uffici con le Istituzioni cioè iMusei e la Biblioteca Panizzi hanno

già definito la parte più consistentedella programmazione per l'autunno/ inverno.

Innanzitutto, tra le priorità, unprogramma culturale di ampio respi-ro che nasce per la valorizzazionedel patrimonio culturale dell'exOspedale Psichiatrico San Lazzaro diReggio Emilia" che abbiamo chiama-to "Potere sulla vita / Potere dellavita. L'iniziativa è stata progettata, aseguito della sottoscrizione delProtocollo d'intesa tra il Comune diReggio Emilia e il Centro diDocumentazione di Storia dellaPsichiatria di Reggio Emilia, con l'o-biettivo di promuovere attività distudio e informazione sul patrimoniodocumentario conservato, di solleci-tare una più ampia riflessione cultu-rale sulle forme del potere e delsapere psichiatrico, di sensibilizzarela cittadinanza e l'opinione pubblicaintorno alle tematiche della sofferen-za psichica e del disagio sociale, dellasicurezza e del controllo delladevianza. Considero questo lavoro

centrale per l'Assessorato Cultura peruna riflessione sulla storia contempo-ranea e sull'identità di Reggio Emilia.Quella del San Lazzaro infatti èstata una delle esperienze più rile-vanti per la storia della psichiatria nelnostro Paese ed ha connotato unospazio urbano oggi divenuto areastrategica per lo sviluppo della città,destinata ad essere riqualificata infuturo polo culturale, quale Museonazionale della Psichiatria.

Altri progetti? La parte del leone della program-

mazione la farà nuovamente la musi-ca: quella nelle chiese con RorateCoeli nel periodo dell'avvento, e apartire da gennaio la quarta edizio-ne di Soli Deo Gloria. Organi, Suoni eVoci della Città, che sarà ulterior-mente ampliata e proporrà unatrentina di concerti che si terrannonon solo nelle chiese e in luoghisignificativi del centro storico maanche, significativa novità di que-st'anno, in provincia. In programma

anche il graditissimo ritorno diGustav Leonhardt. Inoltre realizzere-mo un percorso di ottanta supportiluminosi, dieci per circoscrizioni, percaratterizzare strade e piazze attra-verso segni culturali, che fungano davero e proprio arredo urbano, qualifotografie, disegni, brani letterari,poesie. In particolare ne metteremoun paio nella piazzetta di via Crispi,dedicati all'opera del poeta CorradoCosta, in modo che chiunque, giran-do per strada, si possa imbatterenelle parole che hanno caratterizza-to tanto la cultura reggiana quantoquella nazionale ed internazionale.

Stiamo poi lavorando, con l'asses-sore Motti della Provincia, allaFondazione Palazzo Magnani permettere insieme energie e risorse, eper creare un circuito virtuoso, che, apartire dalla prossima FotografiaEuropea, dia un segnale forte di col-laborazione tra gli enti.

Foto sotto: Piazza Prampolini gremitadurante il concerto di Louis Bacalov

Sei domande a Giovanni Catellani, Assessore alla cultura e allo sport del comune di Reggio BILANCIO DELL’ESTATE E PROGRAMMA INVERNALE

Giovanni Catellani

di Ronzoni Giorgio & C. s.n.c.

SABBIATURA • BURATTATURA

VIBROFINITURA • LAVAGGIO

RIFINITURA METALLICA IN GENERE

Via Ing. Ferrari, 3 - Area Mancasale Nord (RE) - Tel. 0522.95.15.96 - Fax 0522.95.79.87

Page 36: prova stampa reggiana 08 settembre settembre.pdf · sfera, con Prodi sotto tenace ... ma anche per la sua intensa attività di ricer-ca. E' un risultato che ci riempie di orgoglio,

36 STAMPA REGGIANA > anno V numero 8 > SETTEMBRE 2007

SCARAVELLICARLO di Scaravelli Lindo

ASFALTATURASCAVI

MOVIMENTO TERRAAUTOTRASPORTI

FORNITURAMATERIALI INERTI

42045 LUZZARA (RE) - Via F. Parri, 24/A (zona ind.) - Tel. e Fax 0522.97.64.73

pagine a cura di Gaetano Montanari

Il minimo che si possa dire dellaMostra personale antologica di VascoMontecchi, organizzata dal Comunedi Baiso (casa Toschi) - 1 luglio/30 set-tembre 2007 - in collaborazione con iComuni di Scandiano (Rocca deiBoiardo) e di Gualtieri (PalazzoBentivoglio), è che si e' trattato di unfenomeno del tutto eccezionale nel-l'ambito del costume culturale di que-sti ultimi mesi in provincia di ReggioEmilia.

Nel medesimo tempo, la mostra ciha offerto non scarsi elementi di valu-tazione circa l'importanza della ormaifamosa Scuola di Scultura di Canossa.Lo splendido catalogo "VascoMontecchi. Scultore in antologica", acura del brillante critico d'arte MarzioDall'Acqua, finito di stampare nelmaggio 2007, fornisce anche lo spun-to per riprendere un argomento che,a vero dire, è sempre d'attualità.L'incognita di una nuova figura artisti-ca, in effetti, è sempre all'ordine delgiorno. Sovente se ne discute a ragio-ne o a torto. Ma, in realtà, in artedovrebbero contare soltanto i valori.Le opere, in sostanza, che chiaramen-te corrispondo alle esigenze dello spi-rito moderno.

Non è certo prudente giudicare pertendenze, o per senzazioni. VascoMontecchi si eleva nell'ambito dellascultura per una profondissima origi-

nalita' che emana dal suo tempera-mento, ma anche dalle peculiarita'culturali in cui ha vissuto e in cui vive.Nel complesso, questo nostro scultore,questo prodigioso autodidatta, che haappreso il mestiere sulla propria pelle,si affida ad un linguaggio moderno,ma contenuto in un solido rapporto diequilibrio.

Le materie impiegate (i marmi, lapietra arenaria, la terracotta, il bron-zo, le breccia turca), raggiungonospesso lo scopo di far penetrare lo spa-zio nelle forme. Potremmo dire chel'emozione visiva cerca nei lavori diMontecchi una crescente purezza.Cioe' una presa di coscienza di quei

contenuti che meglio possono rivelareil senso di uno slancio propulsivo, incui pare che la nostra anima riesca adestendersi. Nel travaglio espressivodell'artista vi sono sempre delle illumi-nazioni.

Ma, anche in esse, ciò che conta è iltormento di trascenderle, quasi adimostrazione che lo spirito, che

tende a conquistare impetuosamentedello spazio, per respirare sempre piu',ha necessariamente bisogno di un'im-magine per incarnarsi. Se non che nonpuo' essere questa o quell'immagine,perchè è il moto in avanti verso la con-quista di tutto il possibile. Il dialogocon l'arte, soprattutto con la culturaeuropea, venne avviato da VascoMontecchi nel lontano 1976 (una per-sonale alla Pinacoteca di Stato aMonaco di Baviera). I monumenti rea-lizzati per il Comune di Baiso, perl'Ospedale Santa Maria Nuova diReggio, per il Comune di Castellarano,per il Comune di Scandiano, per ilComune di Brno (Repubblica Ceca),

per il Comune diPiombino, per ilComune di Bibbiano,per il Comune diCastelnuovo Sotto, ecc.sono tra le opere piùimportanti eseguitedallo scultore. Nella suaopera è possibile segui-re uno sviluppo piutto-sto lento da forme pure,astratte, fino alla monu-mentalità essenziale. E'ciò che ha permesso aVasco Montecchi di rive-larsi non solo scultore digrande talento, maquella di uno straordi-nario maestro di altissi-ma nobiltà morale. UnMontecchi segreto,

sotto taluni aspetti, che fino a ieri nonconoscevamo. La sua energia spiritua-le è diventata forma artistica appuntotramite il rapporto fisico e coscientedella realtà con i materiali dell'arte.Proprio per questo le sculture di VascoMontecchi hanno conservato unasemplicità naturale e umana cheimpedisce loro di diventare artificiali.

> Arte e Cultura

VASCO MONTECCHI - SCULTORE IN ANTOLOGICABRUNO ROVESTI

Ci sono tra le memorie della matu-rità, delle immagini le quali conservanonel tempo una loro coerenza ed unaloro poesia.

Altre che svaniscono appena l'espe-rienza le reca sul banco di prova. Altre,infine, che, ritrovate in un differenteaffetto, restano comunque amiche egrate. Imprevisti ben piu' modesti, gior-nalieri, utilitari, ci attirano e ci rendonovuoti. Di alcune di queste immaginidobbiamo essere riconoscenti a BrunoRovesti, il "Pittore Contadino" diGualtieri. Rovesti e' uno dei pochi chesopravvive nella storia della pittura naif,che vale poi un genere, mentre su altrisono calate le ombre. Ma nessuno, infondo, ha per sempre dimenticato oper sempre dispera. Anche adesso è ungiuoco da ragazzi dare addosso ai naifs.E' un po' come tirare gli orecchi a unbambino. Ci sembra, pero', che, oggi,sia alquanto incoerente trovare priva disenso questo genere di pittura. Chi haocchi per vedere, non dovrebbe averdifficolta' ad ammettere che, Rovesti,anche se il disegno lo masticava poco, ciha lasciato notevoli testimonianze diautentica ispirazione. Non ha sensoimmergersi in quel periodo storicosenza tenere nella dovuta considerazio-ne arte e artisti di quel non lontanoperiodo storico, anche, se, il naif, cometale, sfugge ad ogni forma di logica cul-turale. Rovesti, che conobbe miseria efatica, non ebbe maestri e non fre-quentò scuole o accademie d'arte. Mache sia stato un buon pittore, non lo sipuo' negare. O, se vogliamo, un effica-ce poeta. Basta, del resto, per convin-cersene, rivedere quei suoi straordinaripaesaggi esotici o quei deliziosi giardinimessicani spumeggianti di soavi elabo-razioni cromatiche alte di registro. Del

nostro pittore contadino CE (sta percelebre), si sono occupati, tra l'altro, cri-tici di grande prestigio. Tre, per tutti,Leonardo Borgese, Orio Vergani,Armando Zamboni. Nonostante ciò, alpittore vero e proprio, da qualchetempo, si vuole negare qualsiasi merito.E' la moda. Ma e' una moda priva dilogica. Bruno Rovesti e' stato un precur-sore dei naif; quel mondo che, in quelperiodo, venne scosso da un inarresta-bile ciclone che mise sottosopra la bassareggiana, ma che gli permise di metter-si in vista con seducenti dipinti ad olio,dove la poesia ha qualcosa di passatonel tempo, ha qualcosa che resta. Etutto questo continuò fino a quando ilpeso degli anni comincio' a cadergli sulcuore. Quegli artisti che andavano sottoi nome di naifs, e che intingevano i pen-nelli nell'arcobaleno, erano degli imma-ginativi puri. Riproporre al pubblico inaifs, illuminante la mostra di Ghizzardidell'estate scorsa a Gualtieri, non misembra un'idea peregrina. In una con-dizione di piena libertà spirituale e ditotale indipendenza da cenacoli e con-venticole varie, Rovesti seppe imporsi e,dopo la notorieta' che gli venne confe-rita dalla strepitosa personale di VillaMassimo a Roma, trovo' aperte le porteverso traguardi di piu' ampio respiro.Espose, infatti, a Parigi, Lugano, Atene,Monaco di Baviera e Strasburgo. Il sen-timento della poesia e l'effettivo valoreartistico di Rovesti si rivelano del restoproprio nella inconsapevole rottura diogni schema decisamente intellettuale.Il suo stile e' nato e morto con lui. Tuttii naifs, d'altronde erano dei casi a sestanti. Tutte persone di modeste condi-zioni questi naifs: contadini, calzolai,bidelli, giardinieri, casalinghe. Per que-sto le loro opere sono di una semplicita'che sbalordisce.

C'ERAUNAVOLTAIL“PITTORE CONTADINO"

Page 37: prova stampa reggiana 08 settembre settembre.pdf · sfera, con Prodi sotto tenace ... ma anche per la sua intensa attività di ricer-ca. E' un risultato che ci riempie di orgoglio,

1

Foto 1: la Presidente Cinzia Rubertelli (Prati Group spa) con il membro di giunta API CristinaCarbognani (Medici srl) Foto 2: un momento della festa. In primo piano Stefano Asioli (Azeta ZeoAsioli Diffusion srl), Roberta Borghi (Borghi Azio spa), e i coniugi Bedogni (Bear Plast spa). Foto 3:la premiazione della squadra di tennis prima classificata al torneo interaziendale di Cavriago. Da sini-stra: Andrea Pratissoli (Dabegal srl), Cinzia Lucenti (Feredil srl), Andrea Lodi (Lodi Luigi e figli srl),Massimo Lucenti (Feredil srl) premiati dalla Presidente Cinzia Rubertelli. Foto 4: : In piedi MarcelloRossetti (Presidente Giovani Imprenditori Unionapi E.Romagna) e Claudio Lodi (Vice PresidenteGruppo Giovani Imprenditori API), Ivan Brini (Vice Presidente) e Cinzia Rubertelli (Presidente). Foto5: Raimondo Montecchi e Massimiliano Ferranti della Site Sistemi srl con la Presidente CinziaRubertelli (Prati Group spa). Foto 6: Bruno Zannoni (Europi srl), Simona Lodi (Lodi Luigi e figli srl),Elisa Caroli e Gaia Bizzi (A&M Production srl), Milo Campioli (Omso spa), Massimo Bertani (Bertani2000 srl). Foto 7: Alessandro Ceci (Profilstamp srl), Stefano Asioli (Azeta Zeo Asioli Diffusion srl),Annalisa ed Enrico Zannoni (Prati Group spa), Giorgio Davoli (Vice Segretario API). Foto 8: Bigliardi(Microfound srl) e Giovanni Bolondi (Reggio Marmi srl). Foto 9: Paolo Cucchi (Presidente GiovaniConfcommercio) e Cristina Falavigna (Pubbliche Relazioni API). Foto 10: La Presidente CinziaRubertelli con i coniugi Foroni (Acqua & co srl) e Marco Bigliardi (Microfound srl).

1

6

5

API, in festaAPI, in festai giovani imprenditori i giovani imprenditori

AA Pietrasanta la mostra Pietrasanta la mostra di Angelo Davolidi Angelo Davoli Lauro SacchettiLauro Sacchetti

al timone del Rotaryal timone del Rotary

2

34 5

6 7 8 9

1011

2

3 4

7

109

8

1 2

3 4

56

Foto 1: foto di gruppo con amici e collezionisti dell’artistapresenti all’evento. Foto 2: alcune opere di Angelo Davoliall’interno della galleria di Pietrasanta. Foto 3: DanieleLucchesi, Gallerista, L’ing. Vittorio Pasquini, il dott.Francesco Fornaciari. Foto 4: Guglielmo e Ferdinando DelSante con Davoli. Foto 5: Vittorio Pasquini, già organizzato-re del premio Barsanti e Matteucci. Foto 6: La galleristaMaria Vittoria Della Pina. Foto 7: Foto di gruppo, al centroAngelo Davoli e il critico d’arte Valerio Dehò che ha presen-tato la mostra. Foto 8 Stefano Landi, collezionista dell’arti-sta. Foto 9: Elisabetta Martilli e Giancarlo Nizzoli, productmanager di Max Mara. Foto 10: Davoli con la moglie CristinaBolognesi, P.R. e curatrice di eventi. Foto 11: GiulianaCecchi, assessore alla cultura di Forte dei Marmi

Foto 1: da sx Francesco Fornaciari, Lauro Sacchetti e Camillo Galaverni. Foto 2:Bruno Ghigi e Luigi Zarotti. Foto 3: Gianni Boeri e Luciano Fantuzzi. Foto 4: da sxRiccardo Zucchetti e Franco Mazza. Foto 5: Enrico Zini e Fabio Storchi. Foto 6: StefanoOvi e Giorgio Barbieri

Page 38: prova stampa reggiana 08 settembre settembre.pdf · sfera, con Prodi sotto tenace ... ma anche per la sua intensa attività di ricer-ca. E' un risultato che ci riempie di orgoglio,

Le nozze di Sonia e GiovanniLe nozze di Sonia e Giovannibenedette dal Papabenedette dal Papa

Foto 1: l’ingresso nella Chiesa di San Pietro di Giovanni Landini accompagnato dalla madre Angela. Foto 2:gli sposi all’altare con i testimoni. Foto 3: Sonia Veroni accompagnata dal padre Vando. Foto 4: la mammaAngela e la nonna di Giovanni. Foto 5: gli sposi ricevono il saluto del parroco Don Gianni. Foto 6: i genitori diSonia, Deanna e Vando Veroni. Foto 7-10: una veduta della Chiesa e i tre sacerdoti celebranti: Don AntonioTarzia direttore della San Paolo Libri, Don Gianni Manzucchi e Don Romano Baisi. Foto 8: lo scambio delle fedinuziali. Foto 9: il flautista Andrea Griminelli che ha suonato l’Ave Maria di Schubert. Foto 11-12: una vedutadella chiesa gremita, gli invitati giunti dall’Italia e dall’estero. La folla che ha assistito in via Emilia all’arrivodegli sposi. Foto 13: l’uscita dalla chiesa di Sonia e Giovanni salutati con il tradizionale lancio del riso. Foto14: Dario Caselli con la consorte e Silvio Villa

1

2

3

4 56

7

8

9

10

11

12

13

14

Page 39: prova stampa reggiana 08 settembre settembre.pdf · sfera, con Prodi sotto tenace ... ma anche per la sua intensa attività di ricer-ca. E' un risultato che ci riempie di orgoglio,

Foto 15: Nicoletta Pavarotti e Lella Costa. Foto 16: gli sposicon Vando, Deanna e Nicoletta. Foto 17: Sonia con MichelePlacido e compagna. Foto 18: gli sposi con la famigliaSpallanzani. Foto 19: Giuliana Cimurri, Ludovica Maramotti eGiuseppe Prezioso. Foto 20: Elena e Marcello Bonferroni.Foto 21: Gigi Sidoli e Carla Terrachini. Foto 22: UmbertoGuiducci e Uris Cantarelli. Foto 23: lo stilista Antonio Marrasche ha creato l’abito della sposa e Kenzo. Foto 24: FernandoDel Sante e la moglie. Foto 25: Sandro Parmiggiani e consor-te, Ivan Soncini e moglie. Foto 26: Vando Veroni, MariucciaLombardini, Sergio Roti e Fulvia Tarabusi. Foto 27: SergioLeoni e consorte. Foto 28: Luigi Vittadini, Flora Cragnotti,Vando Veroni, Adrienne Vittadini e Sergio Cragnotti. Foto 29:lo stilista Mariotto, Giuppi e Franco Bonferroni, AntonellaSpaggiari e Nino Spallanzani. Foto 30: Franco Boni, LucianoFantuzzi, Anna Boni. Foto 31: i signori Gaccioli, Pistilli efiglia, Bendinelli e signora. Foto 32: Elena Salvaneschi, IvanoDavoli, Meri Marabini, Laura Lusuardi. Foto 33: Silvia Grandi,Gigi Sidoli, Kicca Visconti e Clar Fontanesi. Foto 34: RomanoFieni, Valentina Bonferroni e l’Amministratore delegato delgiornale di Brescia, Francesco Passerini.

1518

19 20 22

2426

27

28 29

30

31

32

23

16 17

21

33 34

25

Fotoservizio diStefano Rossi

Page 40: prova stampa reggiana 08 settembre settembre.pdf · sfera, con Prodi sotto tenace ... ma anche per la sua intensa attività di ricer-ca. E' un risultato che ci riempie di orgoglio,