Collaborazione Pastorale di: Cuore Immacolato di Maria ... · unico, profondissimo e tenace per il...

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FOGLIO DI INFORMAZIONE INTERPARROCCHIALE PARROCCHIE DI MOGLIANO VENETO www.parrocchiemogliano.it Collaborazione Pastorale di: Cuore Immacolato di Maria, Sacro Cuore, S. Antonio, S.Carlo, S. Elena Imperatrice, S. Marco, S. Maria Assunta, SS. Teonisto e Comp. Martiri Si avvicinava la Pasqua dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme. Trovò nel tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe e, là seduti, i cambiamonete. Allora fece una frusta di cordicelle e scacciò tutti fuori del tempio, con le pecore e i buoi; gettò a terra il denaro dei cambiamonete e ne rovesciò i banchi, e ai venditori di colombe disse: «Portate via di qui queste cose e non fate della casa del Padre mio un mercato!». I suoi discepoli si ricordarono che sta scritto: «Lo zelo per la tua casa mi divorerà». Allora i Giudei presero la parola e gli dissero: «Quale segno ci mostri per fare queste cose?». Rispose loro Gesù: «Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere». Gli dissero allora i Giudei: «Questo tempio è stato costruito in quarantasei anni e tu in tre giorni lo farai risorgere?». Ma egli parlava del tempio del suo corpo. [...] Gesù entra nel tempio: ed è come entrare nel centro del tempo e dello spazio, nel fulcro attorno al quale tutto ruota. Ciò che ora Gesù farà e dirà nel luogo più sacro di Israele è di capitale importanza: ne va di Dio stesso. Gesù si prepara una frusta e attraversa la spianata come un torrente impetuoso, travolgendo uomini, animali, tavoli e monete. I tavoli rovesciati, le sedie capovolte, le gabbie portate via mostrano che il capovolgimento portato da Gesù è totale. Vendono buoi per i ricchi e colombe per i sacrifici dei poveri. Gesù rovescia tutto: è finito il tempo del sangue per dare lode a Dio. Come avevano gridato invano i profeti: io non bevo il sangue degli agnelli, io non mangio la loro carne; misericordia io voglio e non sacrifici (Os 6,6). Gesù abolisce, con il suo, ogni altro sacrificio; il sacrificio di Dio all'uomo prende il posto dei tanti sacrifici dell'uomo a Dio. Gettò a terra il denaro, il dio denaro, l'idolo mammona, vessillo innalzato sopra ogni cosa, installato nel tempio come un re sul trono, l'eterno vitello d'oro è sparso a terra, smascherata la sua illusione. E ai venditori di colombe disse: non fate della casa del Padre, una casa di mercato. Dio è diventato oggetto di compravendita. I furbi lo usano per guadagnarci, i devoti per guadagnarselo. Dare e avere, vendere e comprare sono modi che offendono l'amore. L'amore non si compra, non si mendica, non si impone, non si finge. Non adoperare con Dio la legge scadente del baratto dove tu dai qualcosa a Dio perché lui dia qualcosa a te. Come quando pensiamo che andando in chiesa, compiuto un rito, accesa una candela, detta quella preghiera, fatta quell'offerta, abbiamo assolto il nostro dovere, abbiamo dato e possiamo attenderci qualche favore in cambio. Così siamo solo dei cambiamonete, e Gesù ci rovescia il tavolo. Se crediamo di coinvolgere Dio in un gioco mercantile, dobbiamo cambiare mentalità: Dio non si compra ed è di tutti. Non si compra neanche a prezzo della moneta più pura. Dio è amore, chi lo vuole pagare va contro la sua stessa natura e lo tratta da prostituta. «Quando i profeti parlavano di prostituzione nel tempio, intendevano questo culto, tanto pio quanto offensivo di Dio» (S. Fausti): io ti do preghiere e offerte, tu mi dai lunga vita, fortuna e salute. Casa del Padre, sua tenda non è solo l'edificio del tempio: non fate mercato della religione e della fede, ma non fate mercato dell'uomo, della vita, dei poveri, di madre terra. Ogni corpo d'uomo e di donna è divino tempio: fragile, bellissimo e infinito. E se una vita vale poco, niente comunque vale quanto una vita. Perché con un bacio Dio le ha trasmesso il suo respiro eterno. (di Ermes Ronchi ) nr. 143 (Giovanni 2,13-25) Domenica 4 marzo 2018 DOMENICA III QUARESIMA Anno B

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FOGLIO DI INFORMAZIONE INTERPARROCCHIALE PARROCCHIE DI MOGLIANO VENETO www.parrocchiemogliano.it

Collaborazione Pastorale di: Cuore Immacolato di Maria, Sacro Cuore, S. Antonio, S.Carlo, S. Elena Imperatrice, S. Marco, S. Maria Assunta, SS. Teonisto e Comp. Martiri

No, quel giorno, Gesù, tu sei apparso estremamente deciso e violento. Non hai chiesto un po’ di rispetto per il Tempio, luogo sacro. Non hai domandato in modi cortesi che si diminuisse lo strepito delle diverse contrattazioni. Non ti sei rivolto ai mercanti con dolcezza, invitandoli ad andarsene. No, sei stato netto, determinato, senza mezzi termini. Perché questa mancanza di comprensione, perché neanche una briciola di pazienza in te che sei solitamente così mite e compassionevole? Perché non c’è indulgenza per la fragilità dell’uomo, per il suo bisogno innato di accaparrarsi il sostegno da parte della divinità attraverso un sistema di scambio fatto di preghiere, di offerte, di sacrifici? Perché non accetti nessun compromesso con coloro che hanno interessi da difendere dal momento che vivono dei loro traffici di venditori di animali e di cambiamonete? Una cosa è certa: il tuo gesto tanto duro quanto sconcertante, è generato dal tuo amore unico, profondissimo e tenace per il Padre tuo: tu non puoi tollerare che si deturpi il suo volto, che si pretenda di venderlo o di comprarlo. Roberto Laurita

Si avvicinava la Pasqua dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme. Trovò nel tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe e, là seduti, i cambiamonete. Allora fece una frusta di cordicelle e scacciò tutti fuori del tempio, con le pecore e i buoi; gettò a terra il denaro dei cambiamonete e ne rovesciò i banchi, e ai venditori di colombe disse: «Portate via di qui queste cose e non fate della casa del Padre mio un mercato!». I suoi discepoli si ricordarono che sta scritto: «Lo zelo per la tua casa mi divorerà». Allora i Giudei presero la parola e gli dissero: «Quale segno ci mostri per fare queste cose?». Rispose loro Gesù: «Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere». Gli dissero allora i Giudei: «Questo tempio è stato costruito in quarantasei anni e tu in tre giorni lo farai risorgere?». Ma egli parlava del tempio del suo corpo. [...]

Gesù entra nel tempio: ed è come entrare nel centro del tempo e dello spazio, nel fulcro attorno al quale tutto ruota. Ciò che ora Gesù farà e dirà nel luogo più sacro di Israele è di capitale importanza: ne va di Dio stesso. Gesù si prepara una frusta e attraversa la spianata come un torrente impetuoso, travolgendo uomini, animali, tavoli e monete. I tavoli rovesciati, le sedie capovolte, le gabbie portate via mostrano che il capovolgimento portato da Gesù è totale. Vendono buoi per i ricchi e colombe per i sacrifici dei poveri. Gesù rovescia tutto: è finito il tempo del sangue per dare lode a Dio. Come avevano gridato invano i profeti: io non bevo il sangue degli agnelli, io non mangio la loro carne; misericordia io voglio e non sacrifici (Os 6,6). Gesù abolisce, con il suo, ogni altro sacrificio; il sacrificio di Dio all'uomo prende il posto dei tanti sacrifici dell'uomo a Dio. Gettò a terra il denaro, il dio denaro, l'idolo mammona, vessillo innalzato sopra ogni cosa, installato nel tempio come un re sul trono, l'eterno vitello d'oro è sparso a terra, smascherata la sua illusione. E ai venditori di colombe disse: non fate della casa del Padre, una casa di mercato. Dio è diventato oggetto di compravendita. I furbi lo usano per guadagnarci, i devoti per guadagnarselo. Dare e avere, vendere e comprare sono modi che offendono l'amore. L'amore non si compra, non si mendica, non si impone, non si finge.

Non adoperare con Dio la legge scadente del baratto dove tu dai qualcosa a Dio perché lui dia qualcosa a te. Come quando pensiamo che andando in chiesa, compiuto un rito, accesa una candela, detta quella preghiera, fatta quell'offerta, abbiamo assolto il nostro dovere, abbiamo dato e possiamo attenderci qualche favore in cambio. Così siamo solo dei cambiamonete, e Gesù ci rovescia il tavolo. Se crediamo di coinvolgere Dio in un gioco mercantile, dobbiamo cambiare mentalità: Dio non si compra ed è di tutti. Non si compra neanche a prezzo della moneta più pura. Dio è amore, chi lo vuole pagare va contro la sua stessa natura e lo tratta da prostituta. «Quando i profeti parlavano di prostituzione nel tempio, intendevano questo culto, tanto pio quanto offensivo di Dio» (S. Fausti): io ti do preghiere e offerte, tu mi dai lunga vita, fortuna e salute. Casa del Padre, sua tenda non è solo l'edificio del tempio: non fate mercato della religione e della fede, ma non fate mercato dell'uomo, della vita, dei poveri, di madre terra. Ogni corpo d'uomo e di donna è divino tempio: fragile, bellissimo e infinito. E se una vita vale poco, niente comunque vale quanto una vita. Perché con un bacio Dio le ha trasmesso il suo respiro eterno. (di Ermes Ronchi )

nr. 143

(Giovanni 2,13-25)

La paura di scoprire quello che c’è dentro di noi A volte pensiamo che le cose che ci danno fastidio siano fuori di noi, come quel giovane che diventò monaco in un antico monastero con un abate molto esperto. Il giovane prima entusiasta, dopo poco cominciò a scontrarsi con i suoi confratelli. Tutto in loro gli dava fastidio. Allora pensò di non essere fatto per la vita comunitaria e chiese all’abate di andare a vivere da solo. Così avrebbe potuto trovare Dio. L’abate gli diede il permesso. Il monaco già pregustava il tempo di pace che avrebbe condiviso con Dio. Si alzò di buon mattino, prese la brocca e si avviò verso il fiume. Mentre tornava, la brocca gli cadde e si rovesciò tutta. «Pazienza, tornerò di nuovo al fiume». La seconda volta inciampò e versò tutta l’acqua. Quando per la terza volta, la brocca gli scivolò di mano, si infuriò e cominciò a prenderla a calci. Ma mentre se la prendeva con la brocca, si rese conto di dove era il problema. Allora tornò dall’abate e gli disse: «padre, ho capito, la rabbia era dentro di me». La prima domenica di Quaresima chiede anche a noi di intraprendere il viaggio nella nostra interiorità. Gesù è spinto nel deserto, nel luogo della solitudine. Nel deserto ascoltiamo il silenzio e tutto quello che c’è in noi alza la voce. Sono i tempi della vita in cui siamo costretti a stare con noi stessi e a guardarci dentro. Un tempo lungo di quaranta giorni, come quarant’anni è stato il tempo in cui Israele ha camminato nel deserto. Quaranta è simbolicamente il tempo di una vita piena. Anche Gesù deve guardare dentro di sé. Nella sua umanità è chiamato a leggere le motivazioni che si porta nel cuore. Le attese sulla figura del Messia erano a quel tempo molteplici. Anche Gesù deve chiedersi a quali attese sta rispondendo. Nel Vangelo di Marco Egli viene descritto in lotta con se stesso. L’esito di questa lotta è raccontato come una serena convivenza con le fiere che abitano ogni deserto interiore: Gesù stava con le bestie selvatiche. Come era avvenuto per Israele, il deserto è sempre il tempo della vita in cui sperimentiamo una solitudine abitata da Dio. Il deserto è certamente il tempo in cui emergono le paure, in cui pensiamo di non farcela, è il tempo dell’infedeltà e del tradimento, ma è anche il tempo in cui ci rendiamo conto che possiamo contare solo su Dio. Solo il deserto, in cui la vita di tanto in tanto ci spinge, ci permette di incontrare Dio nella maniera più autentica. Solo allora, saremo capaci anche noi di aiutare altri a trovare la pace. Da G.Piccolo, Meditazioni, cajetanusparvus.com, 16/02/2018

Domenica 4 marzo 2018

DOMENICA III QUARESIMA

Anno B

Sabato 3 Marzo (Mi 7,14-15.18-20; Sal 102; Lc 15,1-3.11-32)ore 18.30 Def.ti Emma, Angelo e Antonio Cabrio; def.to Luigi Marton; def.ta Vittoria Calzavara

Domenica 4 Marzo - 3a Domenica di Quaresima(Es 20,1-17; Sal 18; 1Cor 1,22-25; Gv 2,13-25)ore 09.30 Def.ti Antonio, Olanda e Paola Callegaro; def.to Eligio Grigoletto (a 15 gg.)

Lunedì 5 Marzo (2Re 5,1-15; Sal 41 e 42; Lc 4,24-30)ore 17.30 SANTA MESSA

Martedì 6 Marzo (Dn 3,25.34-43; Sal 24; Mt 18,21-35) ore 17.30 SANTA MESSA

Mercoledì 7 Marzo(Dt 4,1.5-9; Sal 147; Mt 5,17-19) ore 18.30 Per le famiglie povere e in difficoltà

Giovedì 8 Marzo (Ger 7,23-28; Sal 94; Lc 11,14-23)ore 17.30 SANTA MESSA

Venerdì 9 Marzo(Os 14,2-10; Sal 80; Mc 12,28-34)ore 18.00 Via Crucisore 18.30 Def.ta Maria Paola

Sabato 10 Marzo (Os 6,1-6; Sal 50; Lc 18,9-14)ore 18.30 Def.ti Giovanni Michielin e Giovanna Nardi

Domenica 11 Marzo - 4a Domenica di Quaresima(2Cr 36,14-16.19-23; Sal 136; Ef 2,4-10; Gv 3,14-21)ore 09.30 Def.to Ruggero Sbrogiò (7° anniv.)

ParrocchiaSAN CARLOINTENZIONI DELLA SETTIMANA

ParrocchiaSANT’ELENAINTENZIONI DELLA SETTIMANA

Don Edoardo è reperibile telefonando al 3408119646. Confessioni: prima o dopo le Messe feriali o previo accordo.

Don Davide è disponibile per incontri e confessioni presso la canonica di Zerman (cell. don Davide 346 783 4766); il Mercoledì a San Carlo (dalle ore 17.00) e il Sabato a Zerman (9.00-12.00).

MESSE ALL’ISTITUTO GRIS- Sabato: ore 15.30 (via Torni);- Domenica: ore 10.00 (Geriatrico).

CONFESSIONI- Ogni sabato, dalle 16.00, un confessore a Santa Maria

Assunta.

Sabato 3 Marzo (Mi 7,14-15.18-20; Sal 102; Lc 15,1-3.11-32)ore 18.30 Def.ti Famiglia Casarin; def.ti Pasquale, Adele, Pietro e Giancarlo; def.to Mario e famiglia Pavan

Domenica 4 Marzo - 3a Domenica di Quaresima(Es 20,1-17; Sal 18; 1Cor 1,22-25; Gv 2,13-25)ore 09.00 Def.ti Ada, Sergio e Annaore 11.00 Def.ti Famiglie Baldan, Graziani, Moretti; def.ti Giovannina e Antonio; def.to Luciano Grandesso (nel 6°anniv.)

Lunedì 5 Marzo (2Re 5,1-15; Sal 41 e 42; Lc 4,24-30)ore 18.30 LITURGIA DELLA PAROLA

Martedì 6 Marzo (Dn 3,25.34-43; Sal 24; Mt 18,21-35)ore 19.00 SANTA MESSA IN CHIESA A SANTA MARIA ASSUNTA Def.ta Aldamaria

Mercoledì 7 Marzo(Dt 4,1.5-9; Sal 147; Mt 5,17-19) ore 18.30 Per le famiglie in difficoltà

Giovedì 8 Marzo (Ger 7,23-28; Sal 94; Lc 11,14-23)ore 18.30 Per i migranti

Venerdì 9 Marzo(Os 14,2-10; Sal 80; Mc 12,28-34)ore 15.00 Via Crucisore 18.30 Per la comunità parrocchiale

Sabato 10 Marzo (Os 6,1-6; Sal 50; Lc 18,9-14)ore 18.30 Def.ta Antonia; def.ti Pasquale, Adele, Pietro e Giancarlo; def.ti Famiglie Favaro e Muraro

Domenica 11 Marzo - 4a Domenica di Quaresima(2Cr 36,14-16.19-23; Sal 136; Ef 2,4-10; Gv 3,14-21)ore 09.00 Def.ti Olga e Dante; def.ti Angela e Giovanni; def.ti Sante e Marcellinaore 11.00 Def.ti Andrea Simionato e Irma

SAN CARLO: 041.453102 [email protected]

SEGRETERIA: LUNEDI 9.30-11.30 MARTEDI 9.30-11.30 + 15.00-18.00 MERCOLEDI 9.30-11.30 GIOVEDI 9.30-11.30 + 16.00-18.00 VENERDI 9.30-11.30 SABATO CHIUSO SANT’ELENA: 041.457383 [email protected]

SEGRETERIA: DA LUNEDI A VENERDI: 9.00-11.30

SEGRETERIAPARROCCHIALE

Parrocchie:SANT’ELENASAN CARLO AVVISI COMUNI

SABATO 10 e DOMENICA 11 MARZONelle parrocchie di San Carlo e Sant’Elena, al termine delle messe si raccoglieranno i contributi per il PROGETTO GEMMA. SOSTIENI UNA MAMMA IN DIFFICOLTÀ E SALVI IL SUO BAMBINO!

TEMPO LITURGICO DELLA QUARESIMA «Per il dilagare dell’iniquità,

l’amore di molti si raffredderà» (24,12)

3° DOMENICA DI QUARESIMA“…gettò a terra il denaro dei cambiamonete e ne rovesciò i banchi…”. Si avvicina la Pasqua dei Giudei e Gesù entra nel Tempio: “Egli conosceva quello che c’è nell’uomo” e l’uomo è creato per la gloria di Dio! Per lo zelo dell’amore di Dio, Gesù vuole con forza liberare l’uomo dai falsi compromessi, dalle schiavitù e dal peccato che fanno morire i cuori. Non avere paura di accettare la purificazione che porta e opera Gesù e di rovesciare la mentalità di questo mondo con gesti di CARITA’… sarà risurrezione e vita!

Esercizio quaresimale Per giovani e adulti: continuiamo ad esercitare il nostro cuore nell’ascolto interiore (1° Domenica) e ad accogliere la voce di Gesù con il Vangelo del giorno (2° Domenica): accettiamo ora che Gesù faccia verità dentro di noi, che ci sveli e ci parli dei nostri compromessi. Abbiamo bisogno della forza della sua Grazia che, come una “frusta”, scaccia e libera dal male: scegliamo di aprire il Tempio del nostro cuore alla forza della sua Grazia nel sacramento della Confessione (vedere la possibilità di Venerdì 9 Marzo, “24 ore per il Signore”). Per bambini e ragazzi, “il chicco della Forza”: Gesù è “il nuovo tempio” in cui pregare. Le cose materiali a volte ci fanno perdere di vista le cose più importanti e ci allontanano da Gesù e dagli altri. Cerco di comportarmi meglio in chiesa, di seguire con attenzione la parola del Vangelo e di pregare e cantare insieme agli altri.

Leggere insieme, dal Messaggio di papa Francesco:

(Un cuore freddo) Cosa fare?Se vediamo nel nostro intimo e attorno a noi i segnali appena descritti, ecco che la Chiesa, nostra madre e maestra, assieme alla medicina, a volte amara, della verità, ci offre in questo tempo di Quaresima il dolce rimedio della preghiera, dell’elemosina e del digiuno.Dedicando più tempo alla preghiera, permettiamo al nostro cuore di scoprire le menzogne segrete con le quali inganniamo noi stessi, per cercare finalmente la consolazione in Dio. Egli è nostro Padre e vuole per noi la vita.L’esercizio dell’elemosina ci libera dall’avidità e ci aiuta a scoprire che l’altro è mio fratello: ciò che ho non è mai solo mio. Come vorrei che l’elemosina si tramutasse per tutti in un vero e proprio stile di vita! Come vorrei che, in quanto cristiani, seguissimo l’esempio degli Apostoli e vedessimo nella possibilità di condividere con gli altri i nostri beni una testimonianza concreta della comunione che viviamo nella Chiesa. A questo proposito faccio mia l’esortazione di san Paolo, quando invitava i Corinti alla colletta per la comunità di Gerusalemme: «Si tratta di cosa vantaggiosa per voi» (2 Cor 8,10). Questo vale in modo speciale nella Quaresima, durante la quale molti organismi raccolgono collette a favore di Chiese e popolazioni in difficoltà. Ma come vorrei che anche nei nostri rapporti quotidiani, davanti a ogni fratello che ci chiede un aiuto, noi pensassimo che lì c’è un appello della divina Provvidenza: ogni elemosina è un’occasione per prendere parte alla Provvidenza di Dio verso i suoi figli; e se Egli oggi si serve di me per aiutare

un fratello, come domani non provvederà anche alle mie necessità, Lui che non si lascia vincere in generosità?Il digiuno, infine, toglie forza alla nostra violenza, ci disarma, e costituisce un’importante occasione di crescita. Da una parte, ci permette di sperimentare ciò che provano quanti mancano anche dello stretto necessario e conoscono i morsi quotidiani dalla fame; dall’altra, esprime la condizione del nostro spirito, affamato di bontà e assetato della vita di Dio. Il digiuno ci sveglia, ci fa più attenti a Dio e al prossimo, ridesta la volontà di obbedire a Dio che, solo, sazia la nostra fame.

Il fuoco della PasquaInvito soprattutto i membri della Chiesa a intraprendere con zelo il cammino della Quaresima, sorretti dall’elemosina, dal digiuno e dalla preghiera. Se a volte la carità sembra spegnersi in tanti cuori, essa non lo è nel cuore di Dio! Egli ci dona sempre nuove occasioni affinché possiamo ricominciare ad amare. Una occasione propizia sarà anche quest’anno l’iniziativa “24 ore per il Signore”, che invita a celebrare il Sacramento della Riconciliazione in un contesto di adorazione eucaristica. In ogni diocesi, almeno una chiesa rimarrà aperta per 24 ore consecutive, offrendo la possibilità della preghiera di adorazione e della Confessione sacramentale.

“24 ORE PER IL SIGNORE” – Venerdì 9 Marzo A Mogliano, la chiesa di Santa Maria Assunta rimarrà aperta dalle 21.00 alle 23.30 per la preghiera di adorazione e la disponibilità di confessori.

ADORAZIONE EUCARISTICA (primo lunedì del mese)L’adorazione eucaristica a San Carlo di Lunedì 5 Marzo, viene rinviata a Venerdì 9 Marzo in chiesa a Santa Maria assunta (vedi sopra).

La Caritas San Carlo/Zerman invita ad un rinnovato impegno per aiutare alcune persone/famiglie in gravi situazioni di disagio: lasciare una offerta straordinaria (anche solo 1 euro) al termine delle Messe” e/o sostenere il progetto adozione a vicinanza (prima Domenica di ogni mese).

CATECHISMO

GENITORI dei bambini di 4 ELEMENTARE di San Carlo e di Zerman: incontro Giovedì 8 Marzo, ore 20.45 a Zerman (salone 3° piano della Scuola dell’Infanzia).

3 ELEMENTARE: Domenica 11 Marzo, celebrazione della 1 confessione per i bambini di San Carlo (ore 15.00, in chiesa). I genitori di San Carlo e di Zerman sono invitati alla Confessione, Venerdì 9 Marzo, in chiesa a Santa Maria assunta (dalle ore 21, vedi sopra).

ECUMENISMO E DIALOGO INTERRELIGIOSOMercoledì 7 Marzo: “Lo spirito di Assisi: la dichiarazione Nostra Aetate del Conc.Vat. II e la sua recezione” (in Abbazia, inizio ore 20.30).

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Collaborazione Pastorale di: Cuore Immacolato di Maria, Sacro Cuore, S. Antonio, S.Carlo, S. Elena Imperatrice, S. Marco, S. Maria Assunta, SS. Teonisto e Comp. Martiri

No, quel giorno, Gesù, tu sei apparso estremamente deciso e violento. Non hai chiesto un po’ di rispetto per il Tempio, luogo sacro. Non hai domandato in modi cortesi che si diminuisse lo strepito delle diverse contrattazioni. Non ti sei rivolto ai mercanti con dolcezza, invitandoli ad andarsene. No, sei stato netto, determinato, senza mezzi termini. Perché questa mancanza di comprensione, perché neanche una briciola di pazienza in te che sei solitamente così mite e compassionevole? Perché non c’è indulgenza per la fragilità dell’uomo, per il suo bisogno innato di accaparrarsi il sostegno da parte della divinità attraverso un sistema di scambio fatto di preghiere, di offerte, di sacrifici? Perché non accetti nessun compromesso con coloro che hanno interessi da difendere dal momento che vivono dei loro traffici di venditori di animali e di cambiamonete? Una cosa è certa: il tuo gesto tanto duro quanto sconcertante, è generato dal tuo amore unico, profondissimo e tenace per il Padre tuo: tu non puoi tollerare che si deturpi il suo volto, che si pretenda di venderlo o di comprarlo. Roberto Laurita

Si avvicinava la Pasqua dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme. Trovò nel tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe e, là seduti, i cambiamonete. Allora fece una frusta di cordicelle e scacciò tutti fuori del tempio, con le pecore e i buoi; gettò a terra il denaro dei cambiamonete e ne rovesciò i banchi, e ai venditori di colombe disse: «Portate via di qui queste cose e non fate della casa del Padre mio un mercato!». I suoi discepoli si ricordarono che sta scritto: «Lo zelo per la tua casa mi divorerà». Allora i Giudei presero la parola e gli dissero: «Quale segno ci mostri per fare queste cose?». Rispose loro Gesù: «Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere». Gli dissero allora i Giudei: «Questo tempio è stato costruito in quarantasei anni e tu in tre giorni lo farai risorgere?». Ma egli parlava del tempio del suo corpo. [...]

Gesù entra nel tempio: ed è come entrare nel centro del tempo e dello spazio, nel fulcro attorno al quale tutto ruota. Ciò che ora Gesù farà e dirà nel luogo più sacro di Israele è di capitale importanza: ne va di Dio stesso. Gesù si prepara una frusta e attraversa la spianata come un torrente impetuoso, travolgendo uomini, animali, tavoli e monete. I tavoli rovesciati, le sedie capovolte, le gabbie portate via mostrano che il capovolgimento portato da Gesù è totale. Vendono buoi per i ricchi e colombe per i sacrifici dei poveri. Gesù rovescia tutto: è finito il tempo del sangue per dare lode a Dio. Come avevano gridato invano i profeti: io non bevo il sangue degli agnelli, io non mangio la loro carne; misericordia io voglio e non sacrifici (Os 6,6). Gesù abolisce, con il suo, ogni altro sacrificio; il sacrificio di Dio all'uomo prende il posto dei tanti sacrifici dell'uomo a Dio. Gettò a terra il denaro, il dio denaro, l'idolo mammona, vessillo innalzato sopra ogni cosa, installato nel tempio come un re sul trono, l'eterno vitello d'oro è sparso a terra, smascherata la sua illusione. E ai venditori di colombe disse: non fate della casa del Padre, una casa di mercato. Dio è diventato oggetto di compravendita. I furbi lo usano per guadagnarci, i devoti per guadagnarselo. Dare e avere, vendere e comprare sono modi che offendono l'amore. L'amore non si compra, non si mendica, non si impone, non si finge.

Non adoperare con Dio la legge scadente del baratto dove tu dai qualcosa a Dio perché lui dia qualcosa a te. Come quando pensiamo che andando in chiesa, compiuto un rito, accesa una candela, detta quella preghiera, fatta quell'offerta, abbiamo assolto il nostro dovere, abbiamo dato e possiamo attenderci qualche favore in cambio. Così siamo solo dei cambiamonete, e Gesù ci rovescia il tavolo. Se crediamo di coinvolgere Dio in un gioco mercantile, dobbiamo cambiare mentalità: Dio non si compra ed è di tutti. Non si compra neanche a prezzo della moneta più pura. Dio è amore, chi lo vuole pagare va contro la sua stessa natura e lo tratta da prostituta. «Quando i profeti parlavano di prostituzione nel tempio, intendevano questo culto, tanto pio quanto offensivo di Dio» (S. Fausti): io ti do preghiere e offerte, tu mi dai lunga vita, fortuna e salute. Casa del Padre, sua tenda non è solo l'edificio del tempio: non fate mercato della religione e della fede, ma non fate mercato dell'uomo, della vita, dei poveri, di madre terra. Ogni corpo d'uomo e di donna è divino tempio: fragile, bellissimo e infinito. E se una vita vale poco, niente comunque vale quanto una vita. Perché con un bacio Dio le ha trasmesso il suo respiro eterno. (di Ermes Ronchi )

nr. 143

(Giovanni 2,13-25)

La paura di scoprire quello che c’è dentro di noi A volte pensiamo che le cose che ci danno fastidio siano fuori di noi, come quel giovane che diventò monaco in un antico monastero con un abate molto esperto. Il giovane prima entusiasta, dopo poco cominciò a scontrarsi con i suoi confratelli. Tutto in loro gli dava fastidio. Allora pensò di non essere fatto per la vita comunitaria e chiese all’abate di andare a vivere da solo. Così avrebbe potuto trovare Dio. L’abate gli diede il permesso. Il monaco già pregustava il tempo di pace che avrebbe condiviso con Dio. Si alzò di buon mattino, prese la brocca e si avviò verso il fiume. Mentre tornava, la brocca gli cadde e si rovesciò tutta. «Pazienza, tornerò di nuovo al fiume». La seconda volta inciampò e versò tutta l’acqua. Quando per la terza volta, la brocca gli scivolò di mano, si infuriò e cominciò a prenderla a calci. Ma mentre se la prendeva con la brocca, si rese conto di dove era il problema. Allora tornò dall’abate e gli disse: «padre, ho capito, la rabbia era dentro di me». La prima domenica di Quaresima chiede anche a noi di intraprendere il viaggio nella nostra interiorità. Gesù è spinto nel deserto, nel luogo della solitudine. Nel deserto ascoltiamo il silenzio e tutto quello che c’è in noi alza la voce. Sono i tempi della vita in cui siamo costretti a stare con noi stessi e a guardarci dentro. Un tempo lungo di quaranta giorni, come quarant’anni è stato il tempo in cui Israele ha camminato nel deserto. Quaranta è simbolicamente il tempo di una vita piena. Anche Gesù deve guardare dentro di sé. Nella sua umanità è chiamato a leggere le motivazioni che si porta nel cuore. Le attese sulla figura del Messia erano a quel tempo molteplici. Anche Gesù deve chiedersi a quali attese sta rispondendo. Nel Vangelo di Marco Egli viene descritto in lotta con se stesso. L’esito di questa lotta è raccontato come una serena convivenza con le fiere che abitano ogni deserto interiore: Gesù stava con le bestie selvatiche. Come era avvenuto per Israele, il deserto è sempre il tempo della vita in cui sperimentiamo una solitudine abitata da Dio. Il deserto è certamente il tempo in cui emergono le paure, in cui pensiamo di non farcela, è il tempo dell’infedeltà e del tradimento, ma è anche il tempo in cui ci rendiamo conto che possiamo contare solo su Dio. Solo il deserto, in cui la vita di tanto in tanto ci spinge, ci permette di incontrare Dio nella maniera più autentica. Solo allora, saremo capaci anche noi di aiutare altri a trovare la pace. Da G.Piccolo, Meditazioni, cajetanusparvus.com, 16/02/2018

Domenica 4 marzo 2018

DOMENICA III QUARESIMA

Anno B

AVVISI INTERPARROCCHIALI

DOMENICA 4 MARZO Chiese S.Maria Assunta e S.Antonio vendita di dolci pasquali e fiori primaverili a favore della colletta quaresimale diocesana Un pane per amor di Dio.

MARTEDÌ 6 MARZO ORE 21.00 Riunione della Segreteria del Consiglio di Collaborazione.

MERCOLEDÌ 7 MARZO ORE 20.30 Abbazia, S.M. Assunta, Corso teologico vicariale, Ecumenismo e dialogo interreligioso. Quinto incontro.

VENERDÌ 9 MARZO ORE 21.00-23.00 Chiesa S.Maria Assunta, veglia di preghiera, adorazione eucaristica e possibilità di confessarsi per l’iniziativa 24 ore per il Signore promossa da Papa Francesco.

SABATO 17 MARZO Pellegrinaggio nel Vicentino: Madonna di Monte Berico e Grotta di Lourdes a Chiampo. Info e iscrizioni in segreteria delle parrocchie o Vincenzo allo 3382603235.

Sabato 17 marzo Pellegrinaggio nel Vicentino: Madonna di Monte Berico e Grotta di Lourdes a Chiampo. Info e iscrizioni in segreteria delle parrocchie o Vincenzo allo 338.2603235.

La Collaborazione di Mogliano propone: Polonia sui passi della fede e della memoria. 2-7 giugno. Info e iscrizioni entro il 15 marzo in segreteria delle parrocchie in centro pastorale.

Conoscere l’ambiente 4 punti di vista. Secondo incontro martedì 6 marzo ore 20,45 centro sociale, Il punto di vista letterario.

VICARIATO DIOCESI

MARTEDÌ 6 MARZO ORE 20.30 Treviso Collegio Vescovile Pio X, Conferenza - Dibattito NOI Treviso.

GIOVEDÌ 8 ORE 20.30 Treviso Seminario Vescovile, Lectio Divina quaresimale per giovani con i seminaristi. Secondo incontro.

SABATO 10 MARZO ORE 15.00 Treviso Collegio Vescovile Pio X, Assemblea diocesana dei catechisti.

S.TA MARIA ASSUNTA: TEL. 041.5900375 - CELL. 334.2590290SEGRETERIA: ORARIO 11-13 DAL LUNEDÌ AL VENERDÌ[email protected]

SEGRETERIAPARROCCHIALE