Collaborazione Pastorale di: Cuore Immacolato di … · ... ci rimette con i piedi per terra, dopo...

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FOGLIO DI INFORMAZIONE INTERPARROCCHIALE PARROCCHIE DI MOGLIANO VENETO www.parrocchiemogliano.it Collaborazione Pastorale di: Cuore Immacolato di Maria, Sacro Cuore, S. Antonio, S.Carlo, S. Elena Imperatrice, S. Marco, S. Maria Assunta, SS. Teonisto e Comp. Martiri In quel tempo, Gesù entrò in una casa e di nuovo si radunò una folla, tanto che non potevano neppure mangiare. Allora i suoi, sentito questo, uscirono per andare a prenderlo; dicevano infatti: «È fuori di sé». Gli scribi, che erano scesi da Gerusalemme, dicevano: «Costui è posseduto da Beelzebùl e scaccia i demòni per mezzo del capo dei demòni». Ma egli li chiamò e con parabole diceva loro: «Come può Satana scacciare Satana? Se un regno è diviso in se stesso, quel regno non potrà restare in piedi; se una casa è divisa in se stessa, quella casa non potrà restare in piedi. Anche Satana, se si ribella contro se stesso ed è diviso, non può restare in piedi, ma è finito [...]. Da sud, dalla Giudea, arriva una commissione d'inchiesta di teologi. Dalle colline di Galilea scendono invece i suoi, per portarselo via. Sembra una manovra a tenaglia contro quel sovversivo, quel maestro fuori regola, fuorilegge, che ha fatto di Cafarnao il suo quartier generale, di dodici ragazzi che sentono ancora di pesce il suo esercito, di una parola che guarisce la sua arma. È la seconda volta che il clan di Gesù scende da Nazaret al lago, questa volta hanno portato anche la madre; vengono a prenderselo: è fuori di sé, è impazzito. Sta dicendo e facendo cose sopra le righe, contro il senso comune, contro la logica semplice di Nazaret: sinagoga, bottega e famiglia. Dalla commissione d'inchiesta Gesù riceve il marchio di scomunicato: figlio del diavolo. Eppure la pedagogia di Gesù ancora una volta incanta: ma egli li chiamò, chiama vicino quelli che l'hanno giudicato da lontano; parla con loro che non si sono degnati di rivolgergli la parola, spiega, cerca di farli ragionare. Inutilmente. Gesù ha nemici, lo vediamo, ma lui non è nemico di nessuno. Lui è l'amico della vita. Sua madre e i suoi fratelli e le sue sorelle stando fuori mandarono a chiamarlo. Il Vangelo di Marco, così concreto e asciutto, ci rimette con i piedi per terra, dopo le ultime grandi feste, Pasqua, Pentecoste, Trinità, Corpo e Sangue di Cristo. Il Vangelo riparte dalla casa, dal basso: non nasconde, con molta onestà, che durante il ministero pubblico di Gesù, le relazioni con la madre e tutta la famiglia sono segnate da contrapposizioni e distanza. Riferisce anzi uno dei momenti più dolorosi della vita di Maria: chi è mia madre? Parole dure che feriscono il cuore, quasi un disconoscimento: donna, non ti riconosco più come mia madre... L'unica volta che Maria appare nel Vangelo di Marco è immagine di una madre che non capisce il figlio, che non lo favorisce. Lei che poté generare Dio, non riuscì a capirlo totalmente. La maggior familiarità non le risparmiò le maggiori incomprensioni. Contare sul Messia come su uno della famiglia, averlo a tavola, conoscere i suoi gusti, non le rese meno difficile la via della fede. Anche lei, come noi, pellegrina nella fede. Gesù non contesta la famiglia, anzi vorrebbe estendere a livello di massa le relazioni calde e buone della casa, moltiplicarle all'infinito, offrire una casa a tutti, accasare tutti i figli dispersi: chi fa la volontà del Padre, questi è per me madre, sorella, fratello... Assediato, Gesù non si ferma, non torna indietro, prosegue il suo cammino. Molta folla e molta solitudine. Ma dove lui passa fiorisce la vita. E un sogno di maternità, sorellanza e fraternità al quale non può abdicare. (di Ermes Ronchi ) nr. 157 (Marco 3,20-25) Domenica 10 giugno 2018 DOMENICA X DEL TEMPO ORDINARIO Anno B

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FOGLIO DI INFORMAZIONE INTERPARROCCHIALE PARROCCHIE DI MOGLIANO VENETO www.parrocchiemogliano.it

Collaborazione Pastorale di: Cuore Immacolato di Maria, Sacro Cuore, S. Antonio, S.Carlo, S. Elena Imperatrice, S. Marco, S. Maria Assunta, SS. Teonisto e Comp. Martiri

Dev’essere ben duro il cuore di chi si rifiuta ostinatamente di riconoscere l’azione di Dio. Eppure, Gesù, è proprio questo il trattamento che ti riservano. Offri segni inequivocabili della tenerezza e della compassione di Dio e li attribuiscono ad un potere demoniaco. Doni tutte le tue energie senza preoccuparti di avere il tempo per mangiare e per dormire e i tuoi parenti ti prendono per un pazzo, per un esaltato. No, non può essere solamente un equivoco temporaneo. Dietro a questa incomprensione c’è piuttosto la volontà determinata di non accettare quello che tu fai e di non ammettere che attraverso di te Dio sta operando nella storia. Tu non ignori questo atteggiamento che ha tutto l’aspetto di un rifiuto, di una sfida, ma non rinunci alla tua missione. Il tuo clan vorrebbe impedirtelo? Tu dichiari che ormai hai un’altra famiglia, nata non dal legame del sangue, ma dalla volontà di fare la volontà del Padre tuo. Ti accusano di esercitare un potere diabolico? Tu annunci che proprio lo spirito del male ha ormai i giorni contati. Roberto Laurita

In quel tempo, Gesù entrò in una casa e di nuovo si radunò una folla, tanto che non potevano neppure mangiare. Allora i suoi, sentito questo, uscirono per andare a prenderlo; dicevano infatti: «È fuori di sé». Gli scribi, che erano scesi da Gerusalemme, dicevano: «Costui è posseduto da Beelzebùl e scaccia i demòni per mezzo del capo dei demòni». Ma egli li chiamò e con parabole diceva loro: «Come può Satana scacciare Satana? Se un regno è diviso in se stesso, quel regno non potrà restare in piedi; se una casa è divisa in se stessa, quella casa non potrà restare in piedi. Anche Satana, se si ribella contro se stesso ed è diviso, non può restare in piedi, ma è finito [...].

Da sud, dalla Giudea, arriva una commissione d'inchiesta di teologi. Dalle colline di Galilea scendono invece i suoi, per portarselo via. Sembra una manovra a tenaglia contro quel sovversivo, quel maestro fuori regola, fuorilegge, che ha fatto di Cafarnao il suo quartier generale, di dodici ragazzi che sentono ancora di pesce il suo esercito, di una parola che guarisce la sua arma. È la seconda volta che il clan di Gesù scende da Nazaret al lago, questa volta hanno portato anche la madre; vengono a prenderselo: è fuori di sé, è impazzito. Sta dicendo e facendo cose sopra le righe, contro il senso comune, contro la logica semplice di Nazaret: sinagoga, bottega e famiglia. Dalla commissione d'inchiesta Gesù riceve il marchio di scomunicato: figlio del diavolo. Eppure la pedagogia di Gesù ancora una volta incanta: ma egli li chiamò, chiama vicino quelli che l'hanno giudicato da lontano; parla con loro che non si sono degnati di rivolgergli la parola, spiega, cerca di farli ragionare. Inutilmente. Gesù ha nemici, lo vediamo, ma lui non è nemico di nessuno. Lui è l'amico della vita. Sua madre e i suoi fratelli e le sue sorelle stando fuori mandarono a chiamarlo. Il Vangelo di Marco, così concreto e asciutto, ci rimette con i piedi per terra, dopo le ultime grandi

feste, Pasqua, Pentecoste, Trinità, Corpo e Sangue di Cristo. Il Vangelo riparte dalla casa, dal basso: non nasconde, con molta onestà, che durante il ministero pubblico di Gesù, le relazioni con la madre e tutta la famiglia sono segnate da contrapposizioni e distanza. Riferisce anzi uno dei momenti più dolorosi della vita di Maria: chi è mia madre? Parole dure che feriscono il cuore, quasi un disconoscimento: donna, non ti riconosco più come mia madre... L'unica volta che Maria appare nel Vangelo di Marco è immagine di una madre che non capisce il figlio, che non lo favorisce. Lei che poté generare Dio, non riuscì a capirlo totalmente. La maggior familiarità non le risparmiò le maggiori incomprensioni. Contare sul Messia come su uno della famiglia, averlo a tavola, conoscere i suoi gusti, non le rese meno difficile la via della fede. Anche lei, come noi, pellegrina nella fede. Gesù non contesta la famiglia, anzi vorrebbe estendere a livello di massa le relazioni calde e buone della casa, moltiplicarle all'infinito, offrire una casa a tutti, accasare tutti i figli dispersi: chi fa la volontà del Padre, questi è per me madre, sorella, fratello... Assediato, Gesù non si ferma, non torna indietro, prosegue il suo cammino. Molta folla e molta solitudine. Ma dove lui passa fiorisce la vita. E un sogno di maternità, sorellanza e fraternità al quale non può abdicare. (di Ermes Ronchi )

nr. 157

(Marco 3,20-25)

La nuova famiglia di Gesù La parola autorevole di Gesù e la sua attività di cura e guarigione dei malati attivano molta gente che vuole ascoltarlo e vederlo. Questa fama desta preoccupazione nella sua famiglia di provenienza e anche nella sua comunità religiosa. Marco osa ancora attestare questa diffidenza ostile dei familiari di Gesù che, venuti dal loro villaggio, cercano di prenderlo e portarlo via, giudicandolo “fuori di sé”. Egli aveva operato scelte di vita che potevano sembrare stoltezza e follia. Aveva infatti abbandonato la famiglia, si era dato a una vita itinerante, viveva la condizione del non coniugato, infamante per la cultura del tempo, e con il suo successo si era inimicato le stesse autorità religiose. Giudicato “eversivo”, andava dunque fermato: ma non era stato questo il destino dei profeti? All’ostilità dei familiari si aggiunge quella delle legittime autorità giudaiche. Si faccia attenzione: costoro non negano che Gesù compia un’opera di guarigione delle persone ma pensano che lo faccia perché in lui agisce il capo dei demoni. Gesù però li smaschera usando un linguaggio parabolico. La sua risposta diventa anche un avvertimento grave e minaccioso, introdotto da un solenne “Amen, in verità vi dico (…)” Parole dure, che devono però essere accolte senza fantasie su questo peccato contro lo Spirito Santo. In realtà esso è banale, come è banale il male ed è consumato da chi vede e discerne il bene che viene fatto eppure, piuttosto che riconoscere questa verità, preferisce chiamarlo male, attribuendolo a Satana. È il peccato che procede dall’invidia ed è spesso consumato dalle persone religiose, ancora oggi! A complemento del giudizio negativo su Gesù, Marco sembra sottolineare che proprio i suoi familiari che l’avevano dichiarato fuori di sé in realtà restano fuori dallo spazio di Gesù. Vogliono incontrarlo ma restano fuori e mandano a chiamarlo. Gesù, da parte sua, non si muove verso di loro, resta al suo posto, tra i suoi discepoli. In tal modo egli dichiara di conoscere e vivere i legami di una nuova famiglia, legami che non nascono dalla carne o dal sangue, ma dal fare la volontà di Dio. La prossimità a Gesù non è decisa dal vincolo parentale ma si basa sull’ascolto della parola di Dio, sul realizzare la sua volontà, sul vivere la fraternità nel vincolo dell’amore quale figli e figlie di un unico Padre. Dopo questa dichiarazione di Gesù dobbiamo dunque chiederci: chi è veramente fuori e chi è dentro lo spazio di relazione e comunione con lui? Da E.Bianchi, Vangelo della domenica, www.monasterodibose.it

Domenica 10 giugno 2018

DOMENICA X DEL TEMPO ORDINARIO

Anno B

Sabato 9 Giugno - Cuore Immacolato di Maria SS.ma(Is 61,10-11; 1Sam 2,1.4-8; Lc 2,41-51)

ore 18.30 Def.ta MariaPaola; def.ta Cecilia Miatto

Domenica 10 Giugno - Domenica X del Tempo Ordinario(Gen 3,9-15; Sal 129; 2Cor 4,13-5,1; Mc 3,20-35 )

ore 09.30 40mo anniv. di matrimonio di Giovanna Novello e Severino Furlan; Battesimi di Gianluca (di Fausti Giacomo e Galanti Sonia) e di Alice (di Cattai Daniele e Fedato Marta)

Lunedì 11 Giugno - San Barnaba, apostolo (At 11,21-26;13,1-3; Sal 97; Mt 10,7-13)

ore 17.30 NON C’È LA MESSA

Martedì 12 Giugno - San Bonifacio, vescovo e martire (1Re 17,7-16; Sal 4; Mt 5,13-16)

ore 17.30 SANTA MESSA

Mercoledì 13 Giugno - S. Antonio di Padova(1Re 18,20-39; Sal 15; Mt 5,17-19)

ore 18.30 Per le famiglie in difficoltà

Giovedì 14 Giugno (1Re 18,41-46; Sal 64; Mt 5,20-26)

ore 17.30 SANTA MESSA

Venerdì 15 Giugno (1Re 19,9.11-16; Sal 26; Mt 5,27-32)

ore 18.30 Def.to Giovanni

Sabato 16 Giugno (1Re 19,19-21; Sal 15; Mt 5,33-37)ore 18.30 Per i consacrati

Domenica 17 Giugno - Domenica XI del Tempo Ordinario(Ez 17,22-24; Sal 91; 2Cor 5,6-10; Mc 4,26-34)

ore 09.30 Def.to Bruno Zanardo (2° anniv.)

ParrocchiaSAN CARLOINTENZIONI DELLA SETTIMANA

ParrocchiaSANT’ELENAINTENZIONI DELLA SETTIMANA

Don Edoardo è reperibile telefonando al 3408119646. Confessioni: prima o dopo le Messe feriali o previo accordo.

Don Davide è disponibile per incontri e confessioni presso la canonica di Zerman (cell. don Davide 346 783 4766); il Mercoledì a San Carlo (dalle ore 17.00) e il Sabato a Zerman (9.00-12.00).

MESSE ALL’ISTITUTO GRIS- Sabato: ore 16.00 (via Torni);- Domenica: ore 10.00 (Geriatrico).

CONFESSIONI- Ogni sabato, dalle 16.00, un confessore a Santa Maria

Assunta.

Sabato 9 Giugno - Cuore Immacolato di Maria SS.ma(Is 61,10-11; 1Sam 2,1.4-8; Lc 2,41-51)ore 18.30 Def.ti Pasquale, Adele, Pietro e Giancarlo; def.ta Erminia Vio (nel 6° anniv.); def.to Edoardo Vesco; def.to Eliseo Casarin

Domenica 10 Giugno - Domenica X del Tempo Ordinario(Gen 3,9-15; Sal 129; 2Cor 4,13-5,1; Mc 3,20-35 )ore 09.00 Def.te Giovannina, Maria e Antonietta Morando; def.to Luca Zinettiore 11.00 Def.te Aldamaria e Antonia; def.ta Lidia Scarpa

Lunedì 11 Giugno - San Barnaba, apostolo (At 11,21-26;13,1-3; Sal 97; Mt 10,7-13)ore 18.30 LITURGIA DELLA PAROLA

Martedì 12 Giugno - San Bonifacio, vescovo e martire (1Re 17,7-16; Sal 4; Mt 5,13-16)ore 19.00 SANTA MESSA IN CHIESA A SANTA MARIA ASSUNTA

Mercoledì 13 Giugno - S. Antonio di Padova(1Re 18,20-39; Sal 15; Mt 5,17-19) ore 18.30 Per i fedeli della parrocchia

Giovedì 14 Giugno (1Re 18,41-46; Sal 64; Mt 5,20-26)ore 18.30 Def.ti Alessandro, Ines, Adriano Berto ed Elvira

Venerdì 15 Giugno (1Re 19,9.11-16; Sal 26; Mt 5,27-32)ore 18.30 Def.to Romeo Garuffi

Sabato 16 Giugno (1Re 19,19-21; Sal 15; Mt 5,33-37)ore 18.30 Def.ti Pasquale, Adele, Pietro e Giancarlo; def.ta Giuliana Favaro; def.to Giovanni Prete

Domenica 17 Giugno - Domenica XI del Tempo Ordinario(Ez 17,22-24; Sal 91; 2Cor 5,6-10; Mc 4,26-34)ore 09.00 Def.ta Anna Trevisanore 11.00 Def.to Pierandrea; def.to Sergio Bettiol

SAN CARLO: 041.453102 [email protected]

SEGRETERIA: LUNEDI 9.30-11.30 MARTEDI 9.30-11.30 + 15.00-18.00 MERCOLEDI 9.30-11.30 GIOVEDI 9.30-11.30 + 16.00-18.00 VENERDI 9.30-11.30 SABATO CHIUSO SANT’ELENA: 041.457383 [email protected]

SEGRETERIA: DA LUNEDI A VENERDI: 9.00-11.30

SEGRETERIAPARROCCHIALE

ParrocchiaSANT’ELENA AVVISI

Parrocchie:SANT’ELENASAN CARLO AVVISI COMUNI

FESTA DELLE COMUNITA’Domenica scorsa, le comunità di San Carlo e di Zerman hanno trascorso una gioiosa giornata in comunione: dopo la Santa Messa all’aperto nel cortile della Scuola dell’infanzia a cui è seguita la processione del Corpus Domini lungo le vie del paese, il pranzo conviviale organizzato dai volontari degli Oratori delle due parrocchie e giochi e musica per bambini e ragazzi. Il GRAZIE accorato a tutti coloro che hanno organizzato e lavorato per questa giornata e a quanti hanno aderito alla festa.L’utile delle festa è stato di euro 715, interamente devoluto alla parrocchia di Zerman per i lavori di restauro del campanile e della chiesa.

5 x 1000 codice da riportare su dichiarazione dei redditi: 94031180261 per le Scuole dell’Infanzia (anche per la nostra di Zerman).

5 x 1000 codice da riportare su dichiarazione dei redditi: 94132660260 per l’Oratorio NOI di San Carlo.

ParrocchiaSAN CARLO AVVISI

GREST: INIZIO LUNEDI’ 18 GIUGNORingraziamo tutti i volontari, Animatori e Genitori, che permettono alla proposta del Grest di essere realizzata anche quest’anno: solo al pomeriggio dalle ore 14.30 alle 18.30, dal lunedì al venerdì fino al 6 luglio. Referenti: Silvia Canton (3497189120) e Sara Marton (3425616134), cooperatrici pastorali.Attenzione: in quelle settimane, le Messe del mercoledì e venerdì saranno al mattino (ore 8.30).

DOMENICA GIOCHI IN ORATORIOPer tutte le domeniche fino a settembre, i GENITORI dell’Oratorio garantiranno l’uso degli spazi di gioco e degli ambienti della canonica per i bambini, i ragazzi e le famiglie della comunità. Un GRAZIE sincero per questa disponibilità e se altri genitori volessero offrire la loro presenza, contattare Ivan Brotto al numero 337 144 3641.

OFFERTE PRO-CAMPANILERinnoviamo l’appello alle offerte per la parrocchia:1) Offerte consegnate al parroco e/o con bonifico sul c/c intestato alla Parrocchia (codice Iban: IT95W 08749 61800 004000037790).2) aggiungersi ai donatori sottoscrivendo una lettera d’intenti (una somma di denaro con periodicità fissa fino ad una determinata scadenza).Contattare Roberto Prete al numero 334 867 6456.

PROPOSTE ESTIVE

CAMPISCUOLA Campo di 1-2 Media (14-21/07 Auronzo di C.).Campo di 3 Media (21-28/07 Auronzo di C.).Campo di 1-2 Sup. di Collaborazione (19-25/08).Campo di 1-2 Sup. di Vicariato (6-11/08 Spello).Campo di 3-4-5 Sup. di Vicariato (13-19/08 Brescia).GIOVANI 16-30enni: Pellegrinaggio Diocesano verso il Sinodo dei Giovani, da AQUILEIA a TREVISO (6-10 Agosto) e da TREVISO a ROMA (11-12 Agosto). Vedi sito internet ufficiale: www.synod2018.va.Dai 19 anni in su: campi a Taizè per tutta l’estate.

CAMPI SCOUT Campo Lupetti (14-21/07).Campo Esploratori e Guide (28/07-11/08). Campo di Clan (14-21/07).

SPOSI IN CAMMINOUna settimana per coppie (e figli) che desiderano vivere un tempo formativo sulla BELLEZZA del Matrimonio cristiano e della Famiglia in vista di una vicinanza e un accompagnamento di altre coppie. Dal 4 all’11 agosto presso il Villaggio Turistico Piani di Luzza (Forni Avoltri, UD). E’ una proposta dell’Ufficio diocesano Pastorale della Famiglia alla quale parteciperà anche don Edoardo in qualità di referente vicariale di Pastorale Familiare, con la speranza di raccogliere e accompagnare sposi/famiglie interessate del Vicariato. Costo a carico della famiglia: euro 380 (indipendentemente dal numero di figli), entro Giugno!Per informazioni: volantini in fondo alla chiesa e/o contattare don Edoardo (3408119646).

AZIONE CATTOLICAL’Azione Cattolica Diocesana promuove un Campo Famiglie (Lorenzago, 11-18 Agosto) e due Campi per adulti (S. Giustina Bellunese, 6-8 e 13-15 Luglio). Info nei volantini e/o Anna Comin 348 524 4087 / Silvia Favaro 333 288 2374.

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Collaborazione Pastorale di: Cuore Immacolato di Maria, Sacro Cuore, S. Antonio, S.Carlo, S. Elena Imperatrice, S. Marco, S. Maria Assunta, SS. Teonisto e Comp. Martiri

Dev’essere ben duro il cuore di chi si rifiuta ostinatamente di riconoscere l’azione di Dio. Eppure, Gesù, è proprio questo il trattamento che ti riservano. Offri segni inequivocabili della tenerezza e della compassione di Dio e li attribuiscono ad un potere demoniaco. Doni tutte le tue energie senza preoccuparti di avere il tempo per mangiare e per dormire e i tuoi parenti ti prendono per un pazzo, per un esaltato. No, non può essere solamente un equivoco temporaneo. Dietro a questa incomprensione c’è piuttosto la volontà determinata di non accettare quello che tu fai e di non ammettere che attraverso di te Dio sta operando nella storia. Tu non ignori questo atteggiamento che ha tutto l’aspetto di un rifiuto, di una sfida, ma non rinunci alla tua missione. Il tuo clan vorrebbe impedirtelo? Tu dichiari che ormai hai un’altra famiglia, nata non dal legame del sangue, ma dalla volontà di fare la volontà del Padre tuo. Ti accusano di esercitare un potere diabolico? Tu annunci che proprio lo spirito del male ha ormai i giorni contati. Roberto Laurita

In quel tempo, Gesù entrò in una casa e di nuovo si radunò una folla, tanto che non potevano neppure mangiare. Allora i suoi, sentito questo, uscirono per andare a prenderlo; dicevano infatti: «È fuori di sé». Gli scribi, che erano scesi da Gerusalemme, dicevano: «Costui è posseduto da Beelzebùl e scaccia i demòni per mezzo del capo dei demòni». Ma egli li chiamò e con parabole diceva loro: «Come può Satana scacciare Satana? Se un regno è diviso in se stesso, quel regno non potrà restare in piedi; se una casa è divisa in se stessa, quella casa non potrà restare in piedi. Anche Satana, se si ribella contro se stesso ed è diviso, non può restare in piedi, ma è finito [...].

Da sud, dalla Giudea, arriva una commissione d'inchiesta di teologi. Dalle colline di Galilea scendono invece i suoi, per portarselo via. Sembra una manovra a tenaglia contro quel sovversivo, quel maestro fuori regola, fuorilegge, che ha fatto di Cafarnao il suo quartier generale, di dodici ragazzi che sentono ancora di pesce il suo esercito, di una parola che guarisce la sua arma. È la seconda volta che il clan di Gesù scende da Nazaret al lago, questa volta hanno portato anche la madre; vengono a prenderselo: è fuori di sé, è impazzito. Sta dicendo e facendo cose sopra le righe, contro il senso comune, contro la logica semplice di Nazaret: sinagoga, bottega e famiglia. Dalla commissione d'inchiesta Gesù riceve il marchio di scomunicato: figlio del diavolo. Eppure la pedagogia di Gesù ancora una volta incanta: ma egli li chiamò, chiama vicino quelli che l'hanno giudicato da lontano; parla con loro che non si sono degnati di rivolgergli la parola, spiega, cerca di farli ragionare. Inutilmente. Gesù ha nemici, lo vediamo, ma lui non è nemico di nessuno. Lui è l'amico della vita. Sua madre e i suoi fratelli e le sue sorelle stando fuori mandarono a chiamarlo. Il Vangelo di Marco, così concreto e asciutto, ci rimette con i piedi per terra, dopo le ultime grandi

feste, Pasqua, Pentecoste, Trinità, Corpo e Sangue di Cristo. Il Vangelo riparte dalla casa, dal basso: non nasconde, con molta onestà, che durante il ministero pubblico di Gesù, le relazioni con la madre e tutta la famiglia sono segnate da contrapposizioni e distanza. Riferisce anzi uno dei momenti più dolorosi della vita di Maria: chi è mia madre? Parole dure che feriscono il cuore, quasi un disconoscimento: donna, non ti riconosco più come mia madre... L'unica volta che Maria appare nel Vangelo di Marco è immagine di una madre che non capisce il figlio, che non lo favorisce. Lei che poté generare Dio, non riuscì a capirlo totalmente. La maggior familiarità non le risparmiò le maggiori incomprensioni. Contare sul Messia come su uno della famiglia, averlo a tavola, conoscere i suoi gusti, non le rese meno difficile la via della fede. Anche lei, come noi, pellegrina nella fede. Gesù non contesta la famiglia, anzi vorrebbe estendere a livello di massa le relazioni calde e buone della casa, moltiplicarle all'infinito, offrire una casa a tutti, accasare tutti i figli dispersi: chi fa la volontà del Padre, questi è per me madre, sorella, fratello... Assediato, Gesù non si ferma, non torna indietro, prosegue il suo cammino. Molta folla e molta solitudine. Ma dove lui passa fiorisce la vita. E un sogno di maternità, sorellanza e fraternità al quale non può abdicare. (di Ermes Ronchi )

nr. 157

(Marco 3,20-25)

La nuova famiglia di Gesù La parola autorevole di Gesù e la sua attività di cura e guarigione dei malati attivano molta gente che vuole ascoltarlo e vederlo. Questa fama desta preoccupazione nella sua famiglia di provenienza e anche nella sua comunità religiosa. Marco osa ancora attestare questa diffidenza ostile dei familiari di Gesù che, venuti dal loro villaggio, cercano di prenderlo e portarlo via, giudicandolo “fuori di sé”. Egli aveva operato scelte di vita che potevano sembrare stoltezza e follia. Aveva infatti abbandonato la famiglia, si era dato a una vita itinerante, viveva la condizione del non coniugato, infamante per la cultura del tempo, e con il suo successo si era inimicato le stesse autorità religiose. Giudicato “eversivo”, andava dunque fermato: ma non era stato questo il destino dei profeti? All’ostilità dei familiari si aggiunge quella delle legittime autorità giudaiche. Si faccia attenzione: costoro non negano che Gesù compia un’opera di guarigione delle persone ma pensano che lo faccia perché in lui agisce il capo dei demoni. Gesù però li smaschera usando un linguaggio parabolico. La sua risposta diventa anche un avvertimento grave e minaccioso, introdotto da un solenne “Amen, in verità vi dico (…)” Parole dure, che devono però essere accolte senza fantasie su questo peccato contro lo Spirito Santo. In realtà esso è banale, come è banale il male ed è consumato da chi vede e discerne il bene che viene fatto eppure, piuttosto che riconoscere questa verità, preferisce chiamarlo male, attribuendolo a Satana. È il peccato che procede dall’invidia ed è spesso consumato dalle persone religiose, ancora oggi! A complemento del giudizio negativo su Gesù, Marco sembra sottolineare che proprio i suoi familiari che l’avevano dichiarato fuori di sé in realtà restano fuori dallo spazio di Gesù. Vogliono incontrarlo ma restano fuori e mandano a chiamarlo. Gesù, da parte sua, non si muove verso di loro, resta al suo posto, tra i suoi discepoli. In tal modo egli dichiara di conoscere e vivere i legami di una nuova famiglia, legami che non nascono dalla carne o dal sangue, ma dal fare la volontà di Dio. La prossimità a Gesù non è decisa dal vincolo parentale ma si basa sull’ascolto della parola di Dio, sul realizzare la sua volontà, sul vivere la fraternità nel vincolo dell’amore quale figli e figlie di un unico Padre. Dopo questa dichiarazione di Gesù dobbiamo dunque chiederci: chi è veramente fuori e chi è dentro lo spazio di relazione e comunione con lui? Da E.Bianchi, Vangelo della domenica, www.monasterodibose.it

Domenica 10 giugno 2018

DOMENICA X DEL TEMPO ORDINARIO

Anno B

AVVISI INTERPARROCCHIALI

Parrocchia del Sacro Cuore di Gesù in festa per il cinquantesimo anniversario: domenica 10 giugno S.Messa ore 11,30 solenne celebrazione con la benedizione delle nuove icone. Ore 21 in chiesa Here’s my heart Lord: concerto spirituale dedicato all’Amore con i Be Believers live.

Martedì ore 21 centro pastorale riunione del Consiglio di Collaborazione allargato alle equipes pastorali.

Venerdì 15 giugno ore 21 chiesa Sacro Cuore, presentazione delle nuove vetrate. Interverranno l’artista Angelo Zennaro e don Giorgio Scatto.

SONO APERTE LE ISCRIZIONI PER I CAMPI ESTIVI DI COLLABORAZIONE PER I RAGAZZI DELLE SCUOLE MEDIE. Info e iscrizioni: segreteria delle parrocchie in centro pastorale dalle 11 alle 13 dal lunedì al venerdì. Mercoledì 13 e mercoledì 20 anche ore 17-19.

VICARIATO DIOCESI

Domenica 10 giugno ore 15.15 Treviso, Istituto Zanotti, Per loro io consacro me stesso (Gv 17.19): convegno diocesano Apostolato della preghiera. Interviene Mons. Mario Salviato.

Lunedì 11 giugno pellegrinaggio diocesano alla basilica del Santo a Padova, in occasione della festa di Sant’Antonio.Per la collaborazione di Mogliano ritrovo davanti al cinema Busan e partenza alle ore 15.00. Rientro previsto per le ore 20.00. Costo euro 10,00. Iscrizioni in segreteria delle parrocchie in centro pastorale.

S.TA MARIA ASSUNTA: TEL. 041.5900375 - CELL. 334.2590290SEGRETERIA: ORARIO 11-13 DAL LUNEDÌ AL VENERDÌ[email protected]

SEGRETERIAPARROCCHIALE