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PROPOSTA DI ATTIVAZIONE Dipartimento di Scienze Animali Department of Animal Science DSA/DAS A. Proposta di costituzione del Dipartimento di Scienze Animali A.1 Costituzione del Dipartimento di Scienze Animali In conformità allo Statuto dell’Università degli Studi di Milano (G.U.s.o. - n. 136 del 12.06.1996) si propone la costituzione del Dipartimento di Scienze Animali, al fine di promuovere e coordinare l’attività di ricerca e didattica dei Professori e dei Ricercatori firmatari della proposta. Nel dettaglio è opportuno ricordare che: i proponenti dell’Istituto di Zootecnica, Facoltà di Medicina Veterinaria, hanno maturato competenze specifiche e complementari nelle diverse aree delle scienze animali nell’ambito delle tradizionali specie di interesse zootecnico, ma anche rispetto al cavallo sportivo, la fauna selvatica e gli animali d’affezione; queste competenze vengono applicate sia a livello dei sistemi zootecnici tradizionali, sia negli allevamenti welfare ed ambiente compatibili, nell’allevamento biologico e nella zootecnia tropicale, avvalendosi anche di tecniche di biologia molecolare. Il gruppo è particolarmente interessato alla gestione e all’allevamento degli animali, mantenendo come riferimento il territorio e il progresso delle conoscenze scientifiche. É ovvio ricordare che tutta l’attività di ricerca è mirata ad ottenere uno scenario di didattica il più mirato e puntuale possibile per la preparazione di un professionista specializzato. I proponenti dell’Istituto di Anatomia degli Animali Domestici con Istologia ed Embriologia, Facoltà di Medicina di Veterinaria, hanno maturato competenze specifiche nel campo della biologia della riproduzione e dello sviluppo 1

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PROPOSTA DI ATTIVAZIONE

Dipartimento di Scienze Animali

Department of Animal Science

DSA/DAS

A. Proposta di costituzione del Dipartimento di Scienze Animali

A.1 Costituzione del Dipartimento di Scienze Animali

In conformità allo Statuto dell’Università degli Studi di Milano (G.U.s.o. - n. 136 del 12.06.1996) si propone la costituzione del Dipartimento di Scienze Animali, al fine di promuovere e coordinare l’attività di ricerca e didattica dei Professori e dei Ricercatori firmatari della proposta.Nel dettaglio è opportuno ricordare che:

i proponenti dell’Istituto di Zootecnica, Facoltà di Medicina Veterinaria, hanno maturato competenze specifiche e complementari nelle diverse aree delle scienze animali nell’ambito delle tradizionali specie di interesse zootecnico, ma anche rispetto al cavallo sportivo, la fauna selvatica e gli animali d’affezione; queste competenze vengono applicate sia a livello dei sistemi zootecnici tradizionali, sia negli allevamenti welfare ed ambiente compatibili, nell’allevamento biologico e nella zootecnia tropicale, avvalendosi anche di tecniche di biologia molecolare. Il gruppo è particolarmente interessato alla gestione e all’allevamento degli animali, mantenendo come riferimento il territorio e il progresso delle conoscenze scientifiche. É ovvio ricordare che tutta l’attività di ricerca è mirata ad ottenere uno scenario di didattica il più mirato e puntuale possibile per la preparazione di un professionista specializzato.

I proponenti dell’Istituto di Anatomia degli Animali Domestici con Istologia ed Embriologia, Facoltà di Medicina di Veterinaria, hanno maturato competenze specifiche nel campo della biologia della riproduzione e dello sviluppo degli animali domestici e di specie d'affezione. Queste competenze derivano da studi sulla biologia e la conservazione dei gameti, sui processi cellulari e molecolari che regolano lo sviluppo dell’embrione e, più recentemente, da studi sulla derivazione e caratterizzazione di linee cellulari staminali. Questi studi trovano applicazione sia in campo zootecnico, sia in indagini di tipo ambientale, sia come modelli pre-clinici per progetti di ricerca, in collaborazione con la medicina umana. I proponenti si avvalgono di approcci metodologici multidisciplinari, utilizzando un ampio numero di metodiche che spaziano dalla morfologia macro e microscopia alla biologia cellulare e molecolare. Accanto alle esperienze di ricerca, il compito formativo assume un ruolo predominante, mirato alla preparazione di un professionista in grado di affrontare la clinica medica, ostetrica e chirurgica veterinaria, nonché il mondo delle produzioni animali con solide basi di anatomia ed embriologia, e le biotecnologie veterinarie con solide basi di biologia cellulare e di embriologia sperimentale. Particolare importanza viene inoltre rivolta all'insegnamento delle discipline morfologiche in funzione dell'ispezione degli alimenti di origine animale, al

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fine di preparare un soggetto professionale in grado di interagire con il settore pubblico e privato per la salvaguardia della salute.

I proponenti dell’Istituto di Zootecnia Generale, Facoltà di Agraria, hanno maturato competenze specifiche nelle diverse aree delle scienze animali, sia per quanto riguarda discipline di base quali l’anatomia e la fisiologia degli animali domestici, che in aree specialistiche quali la genetica quantitativa e molecolare, la citogenetica, la nutrizione e l’alimentazione del bestiame, le tecnologie di allevamento delle diverse specie da reddito, le zoocolture e l'acquacoltura. In tali ambiti l’Istituto ha svolto ricerca sia di base che applicate, spesso direttamente fruibili dal mondo operativo, quali ad esempio le recenti indagini sulla sostenibilità ambientale degli allevamenti zootecnici in pianura e nelle aree montane, sulla sicurezza degli alimenti per l’uomo in funzione delle tecnologie di produzione e sulla tracciabilità dei prodotti di origine animale.Tali attività hanno creato legami tra il personale dell’Istituto e il mondo della ricerca nazionale e internazionale, nonché gli enti preposti alla conduzione, alla assistenza tecnica e al monitoraggio delle produzioni e delle attività zootecniche. L'Istituto svolge inoltre da sempre una significativa attività formativa nell'ambito di diversi corsi di laurea (triennali e magistrali) della Facoltà di Agraria cui afferisce, preparando figure professionali in grado di dare un importante contributo all’attività del settore agro-zootecnico per quanto riguarda il sistema delle aziende, il settore agro-industriale e i vari enti ad esso collegati.

Negli allegati trovano spazio una breve storia dell’Istituto di Zootecnica, di Anatomia degli Animali Domestici della Facoltà di Medicina Veterinaria e dell’Istituto di Zootecnia Generale della Facoltà di Agraria, i cui componenti afferiscono al Dipartimento, l’attività scientifica e didattica dei proponenti e i relativi settori scientifico-disciplinari.

A.2 Motivazione al Dipartimento

L’eccellenza nello studio e nella ricerca tecnico-scientifica, dimostrata dal gruppo proponente il Dipartimento di Scienze Animali attraverso le pubblicazioni scientifiche di settore, è stata riconosciuta da Organismi Internazionali, da Enti Pubblici Nazionali e Locali, dal mondo imprenditoriale zootecnico e dai settori della ricerca di base.I proponenti intendono continuare, nel costituendo Dipartimento di Scienze Animali, le ricerche nei settori già oggetto di studio, che hanno raccolto ampi riconoscimenti internazionali e nazionali e lo hanno qualificato come un riferimento importante per gli aspetti innovativi e originali delle sue ricerche; ovviamente saranno intensificate le già esistenti collaborazioni, in modo da stimolare e attivare sempre più il percorso virtuoso della trasversalità. Gli Istituti proponenti hanno ospitato e ospitano, per lunghi periodi, borsisti italiani e stranieri (post-dottorati) in grado di offrire una proficua collaborazione in diversi ambiti di ricerca; hanno, inoltre, promosso borse di studio e assegni di ricerca, finanziati in ampia parte anche dai propri fondi, che hanno permesso di acquisire e cooptare nuovo personale.Le linee scientifiche e didattiche che hanno guidato sin qui le attività dei proponenti, coincidono con il conseguimento degli obiettivi della Politica Agricola Comunitaria dell’Unione Europea.La costituzione del Dipartimento è finalizzata all’ulteriore sviluppo dell’attività scientifica già svolta dai propri componenti, attraverso il potenziamento del rapporto tra ricerca, innovazione e sviluppo sostenibile. Tale obiettivo sarà perseguito mediante il miglioramento del contesto in cui si troveranno ad agire gli attuali strumenti operativi e

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l’offerta di professionalità specialistiche, in quanto il cambiamento della struttura non potrà che rendere più efficace l’attività scientifica e didattica, migliorando l’impiego delle risorse umane e strutturali e riducendo, nel contempo, gli sforzi organizzativi ed economici. Inoltre, l’ampliamento possibile e auspicabile della massa critica, comporterà l’integrazione di molteplici e diverse competenze di elevato livello, con un conseguente miglioramento della competitività in ambito nazionale ed internazionale.Le esperienze accumulate dai proponenti, unite alle trasversalità che caratterizzano alcuni settori di ricerca e di didattica, permettono, come già affermato, di avere gli strumenti necessari per svolgere un ruolo formativo predominante, mirato alla preparazione di un professionista in grado di gestire l’allevamento degli animali e inserirsi nel mercato europeo, sempre più competitivo, e volto a soddisfare le molteplici esigenze del consumatore. Il professionista che si intende formare ha competenze in differenti settori delle scienze animali di base e applicate ed è inserito in un percorso di aggiornamento professionale permanente; il costituendo Dipartimento di Scienze Animali, tramite i suoi settori di ricerca, che sono strumenti per la formazione e per la sperimentazione scientifica, intende perseguire questo scopo, anche tramite approccio multidisciplinare.

A.3 Finalità del Dipartimento

Obiettivo dei proponenti è quello di divenire un punto di riferimento scientifico e didattico, nel quale convergano le conoscenze dei molteplici aspetti relativi alla gestione e all’allevamento degli animali. Si intende perseguire tale finalità attraverso il raggiungimento di obiettivi specifici nei diversi ambiti di ricerca caratterizzanti le attività dei proponenti, ma anche, ovviamente, tramite la trasversalità esistente o da promuovere a livello di settori e tematiche di lavoro.

Il Dipartimento di Scienze Animali viene proposto con le finalità di:

a) promuovere, sviluppare, coordinare e divulgare le attività di ricerca nell’ambito degli obiettivi precedentemente esposti ed implementare l’attività didattica delle discipline afferenti al Dipartimento stesso, nell’ambito dei corsi di laurea della Facoltà di Medicina Veterinaria e della Facoltà di Agraria, della Scuola di Dottorato in Sanità e Produzioni Animali: scienza, tecnologia e biotecnologie, di diversi Dottorati, di scuole di specializzazione e Master, che costituiscono parte integrante dell’attività didattica post-laurea.Sinteticamente, tali attività, sfruttando la maggiore capacità strutturale, progettuale e gestionale del Dipartimento, si svolgeranno mediante: l’identificazione, l’approntamento e la realizzazione di progetti comuni, l’organizzazione e la gestione di rapporti di collaborazione con enti di ricerca pubblici e

privati, nazionali ed internazionali, la promozione delle attività in ambito esterno al Dipartimento, il reperimento di risorse finanziarie, la gestione e l’acquisto di apparecchiature di uso comune;

b) coordinare, congiuntamente ai Consigli di Facoltà, ai Consigli di Coordinamento didattico dei diversi Corsi di laurea e agli Organi Direttivi delle Scuole di Specializzazione, delle Scuole di Dottorato di Ricerca e dei Master, l’attività didattica dei Docenti afferenti, così da coinvolgere esperienze e competenze diversificate nella garanzia e nel rispetto dell’autonomia didattica e scientifica dei componenti;

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c) organizzare i corsi per lo svolgimento della Scuola di Dottorato, dei Dottorati di Ricerca e della Scuola di Specialità in Etologia Applicata e Benessere degli Animali di Interesse Zootecnico e degli Animali d’Affezione ed i Master relativi alle discipline di sua competenza;

d) promuovere, negli ambiti di competenza, lo svolgimento di attività di ricerca, di consulenza, di prestazioni per conto di terzi con contratti o convenzioni autorizzati dall’Ateneo.

B. Proponenti

Risultano proponenti del Dipartimento di Scienze Animali i firmatari in calce della proposta. vamente, potranno entrare a far parte del Dipartimento tutti coloro che esprimeranno formale richiesta di afferenza, accolta dal Consiglio di Dipartimento e secondo quanto previsto nel regolamento, nonché il personale necessario al funzionamento delle attività di ricerca, di didattica e di consulenza assegnato dalle Autorità Accademiche.

C. Afferenti al Dipartimento di Scienze Animali

Al Dipartimento di Scienze Animali afferiscono:

C.1 Dichiarazione dei proponenti di adesione al Dipartimento di Scienze AnimaliVedi Dichiarazione di Afferenza in calce alla presente Proposta. C.2 Personale del DipartimentoAll’atto della sua costituzione, entrerà a far parte del Dipartimento il personale amministrativo, tecnico e a qualunque titolo afferente agli Istituti proponenti, secondo la vigente normativa, nonché quello che dovrà essere assegnato per soddisfare le attuali e le future esigenze, in particolare per quanto riguarda la responsabilità amministrativa.C.3 Scuola di Dottorato in “Sanità e Produzioni Animali: scienza, tecnologia e biotecnologie”

Dottorati di ricerca in: Produzioni Animali Biotecnologie applicate alle Scienze Veterinarie e Zootecniche

C.4 Scuole di SpecialitàInoltre, in funzione della partecipazione di alcuni suoi docenti, il costituendo Dipartimento fornisce supporto didattico-scientifico alle seguenti Scuole di Specialità all'interno della Facoltà di Medicina Veterinaria, in particolare in:

Etologia Applicata e Benessere degli Animali di Interesse Zootecnico e degli Animali d’Affezione – diretta e gestita all’interno dell’Istituto di Zootecnica della Facoltà di Medicina Veterinaria

Ispezione degli Alimenti di Origine Animale Sanità Animale, Allevamenti e Produzioni Zootecniche Patologia e Clinica degli Animali d’Affezione Scienze e Medicina degli Animali da Laboratorio Tecnologia e Patologia delle Specie Avicole, del Coniglio e della Selvaggina

D. Sedi delle attività e dotazione del Dipartimento di Scienze AnimaliLa sede del Dipartimento di Scienze Animali sarà costituita dagli spazi attualmente in uso agli Istituti afferenti, in ottemperanza piena alle vigenti normative dell’Ateneo.

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Costituiranno sede del Dipartimento di Scienze Animali tutti gli spazi già occupati e che saranno attribuiti ed acquisiti, anche in eventuali sedi e strutture distaccate e nel polo di Lodi.

I fondi, attualmente assegnati ai Professori e Ricercatori afferenti, saranno trasferiti al Dipartimento, nella salvaguardia dell’assegnazione originaria.

Le dotazioni e le attrezzature di pertinenza dell’Istituto e dei docenti proponenti, come tutte le convenzioni attualmente vigenti, saranno trasferite al Dipartimento nella loro totalità, secondo la vigente normativa.

E. AllegatiCostituiscono parte integrante della proposta di costituzione del Dipartimento di Scienze Animali gli allegati:

I. Breve storia degli IstitutiII. Elenco dei proponentiIII. Attività scientifica dei proponentiIV. Attività didattica dei proponentiV. Pubblicazioni scientifiche dell’ultimo triennioVI. Elenco e qualifiche personale non docente

VII. Altri componenti degli IstitutiVIII. Biblioteche - Centri di servizio

IX. Elenco Collaborazioni nazionali ed internazionaliX. LaboratoriXI. Convenzioni

XII. Conto TerziXIII. Centri di Riferimento e Centro di Referenza XIV. Delibere dei Consigli di Istituto

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DICHIARAZIONE DI AFFERENZA

Dichiarano la propria adesione alla costituzione del Dipartimento Scienze Animali i sottoelencati docenti:

PROFESSORI ORDINARI:

1. Prof. Carenzi Corrado ____________________________________

2. Prof. Castrovilli Clara ____________________________________

3. Prof. Crimella Casimiro ____________________________________

4. Prof. Crovetto Gian Matteo ____________________________________

5. Prof. Ferrandi Bruno ____________________________________

6. Prof. Gandolfi Fulvio ____________________________________

7. Prof. Guidobono Cavalchini Luigi ____________________________________

8. Prof. Lauria Antonio____________________________________

9. Prof. Porcelli Franca ____________________________________

10. Prof. Succi Giuseppe ____________________________________

11. Prof. Verga Marina ____________________________________

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PROFESSORI ASSOCIATI

1. Prof. Canali Elisabetta ____________________________________

2. Prof. De Giovanni Annamaria ____________________________________

3. Prof. Longeri Maria ____________________________________

4. Prof. Luciano Alberto Maria ____________________________________

5. Prof. Luzi Fabio ____________________________________

6. Prof. Mattiello Silvana ____________________________________

7. Prof. Meggiolaro Daniela ____________________________________

8. Prof. Modina Silvia Clotilde ____________________________________

9. Prof. Molteni Luciano ____________________________________

10. Prof. Rapetti Luca ____________________________________

11. Prof. Rosi Fabia ____________________________________

12. Prof. Sandrucci Anna ____________________________________

13. Prof. Tamburini Alberto ____________________________________

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RICERCATORI:

1. Dott. Bava Luciana ____________________________________

2. Dott. Brevini Tiziana ____________________________________

3. Dott. Carnevali Antino ____________________________________

4. Dott. Cozzi Maria Cristina ____________________________________

5. Dott. Crepaldi Paola ____________________________________

6. Dott. Ferrante Valentina ____________________________________

7. Dott. Galassi Gianluca ____________________________________

8. Dott. Malagutti Luca ____________________________________

9. Dott. Palestrini Clara ____________________________________

10. Dott. Parma Pietro ____________________________________

11. Dott. Pocar Paola ____________________________________

12. Dott. Polli Michele ____________________________________

13. Dott. Toschi Ivan ____________________________________

14. Dott. Zannotti Michele ____________________________________

15. Dott. Zecchini Massimo ____________________________________

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Allegato I

Breve storia dell’Istituto di Zootecnica della Facoltà di Medicina VeterinariaL’Istituto di Zootecnica nasce nel 1964 per iniziativa del professore Giuseppe Rognoni con un piccolo nucleo di collaboratori che già affiancavano il fondatore da qualche anno in attività di ricerca nel settore della genetica applicata e della zootecnica speciale.All’interno dell’Ateneo si affiancava all’Istituto di Zootecnia Generale, già da tempo presente nella Facoltà di Agraria, con cui ha mantenuto a tutt’oggi un’intensa collaborazione. Inizialmente l’Istituto ha sviluppato, soprattutto, la ricerca nel settore della genetica applicata, fornendo al mondo degli allevatori strumenti innovativi per il controllo della selezione.Ha successivamente trasferito il know how di questo settore al laboratorio dei gruppi sanguigni (LGS), emanazione diretta delle Associazioni Allevatori delle diverse specie di interesse zootecnico. L’Istituto ha ampliato le sue tematiche di ricerca a tutti gli aspetti collegati all’allevamento animale dalla riproduzione, all’alimentazione, alle costruzioni zootecniche. Oltre al principale interesse nel settore bovino e suino, ha da subito affrontato le problematiche dell’allevamento avicolo e cunicolo; con l’evolversi degli interessi nel settore veterinario, ha ampliato la propria attività anche nel campo equino, degli animali d’affezione e della fauna selvatica.L’impegno nella didattica nei settori dell’allevamento e delle produzioni animali ha portato l’Istituto ad essere il promotore della prima istituzione, parallelamente alle sedi di Pisa e Bologna, del corso di laurea in Scienze delle Produzioni Animali e, con l’avvento della riforma Universitaria del 1980, dell’istituzione del Dottorato di Ricerca in Scienze Zootecniche e successivamente in Zoocolture. Con l’aumento del numero dei ricercatori ad esso afferiti, ha potuto ampliare l’interesse delle ricerche, anche verso le problematiche della zootecnia tropicale, arrivando ad essere il centro di riferimento di Facoltà per il settore della Sanità Animale Tropicale. Ha avviato in Italia le ricerche sull’etologia applicata ed il benessere degli animali domestici, concretizzate anche nell’istituzione e gestione di una specifica Scuola di Specializzazione e nell’attivazione di un Consultorio di problemi comportamentali degli animali e nel riconoscimento, come Laboratorio di Eccellenza, del Centro Nazionale di Referenza per il benessere animale del Ministero della Salute. Nel corso del tempo, all’interno della Facoltà, alcuni docenti dell’Istituto di Zootecnica hanno dato vita all’Istituto di Alimentazione Animale che successivamente è stato promotore dell’istituzione del Dipartimento di Scienze Veterinarie per la Sicurezza Alimentare.

Nel 2003 , nell’ambito di un progetto della Provincia di Milano, viene costituita la Vetogene S.r.l., www.vetogene.com. - http://www.unimi.it/ricerca/spinoff/9212.htm, come spin-off dell’Università degli Studi di Milano (Istituto di Zootecnica, Facoltà di Medicina Veterinaria) con la finalità di operare nel settore della ricerca e di offrire un servizio rivolto agli allevatori, come precedentemente riportato.Nella Vetogene confluiscono anche le competenze dei ricercatori del settore di Etologia dell’Istituto di Zootecnica con l’obiettivo di preservare la salute psico-fisica degli animali da affezione e di fornire consulenza sulle loro anomalie comportamentali. Dall’attività congiunta di Istituto e spin-off sono in corso di brevettazione alcuni test molecolari.

Dal 2004 l’Istituto è inserito nel sistema di valutazione regionale (www.questio.it) che riunisce tutti i Centri di Ricerca e Trasferimento Tecnologico lombardi (ID Crtt = 2584).

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Breve storia dell’ Istituto di Anatomia degli Animali Domestici con Istologia ed Embriologia della Facoltà di Medicina VeterinariaL’Istituto di Anatomia esiste dalla fondazione della Scuola di Medicina Veterinaria di Milano ed è stato diretto da personalità di spicco tra le quali Giambattista Volpi (1791-1807), Luigi Leroy (1808-1819), Enrico Sertoli (1871-1880), Luigi Varaldi (1897- 1915). Figura di rilievo tra i Direttori dell’Istituto, dopo la costituzione della Facoltà di Medicina Veterinaria, è stata quella di Angelo Cesare Bruni (1923-1930) (1940-1954), insigne anatomico e uno dei maggiori maestri dell’anatomia del XX secolo.L’impulso più recente e l’indirizzo moderno delle ricerche dell’Istituto si deve a Carlo Bignardi (1958-1965), allievo del Vialli a Pavia e uno dei precursori della moderna istochimica.Allievo e successore di Bignardi, Giuseppe Aureli (1965-1984), provvede alla riorganizzazione dell’Istituto, porta avanti i temi di ricerca impostati dal suo predecessore e apre nuovi filoni di ricerca che comportano ampie collaborazioni con ricercatori di altre Università, italiane e straniere. L’opera è stata continuata dagli allievi Bruno Ferrandi (1986-2001) e (dal 2001) Antonio Lauria.

Nato per voler del Governo Austriaco, sul modello delle Scuole Francesi ed Europee, fu collocato in alcuni locali ristrutturati del Lazzaretto che comprendevano anche un’aula e un Gabinetto anatomico. Prese il nome di Scuola di Veterinaria Minore dove si insegnava l’arte del Maniscalco limitata alla ferratura, alle più semplici operazioni chirurgiche ed alla cura pratica delle malattie esterne e comuni particolarmente del piede e di quella parte di anatomia, che indispensabilmente è necessaria a sapersi anche per l’ottima ferratura, la quale deve essere una delle parti principali dell'ammaestramento e da cui gli allievi uscivano con il titolo di pubblico veterinario licenziato. Nel 1808 prese vita la nuova Scuola di Veterinaria Maggiore e l’Istituto che comprendeva gli insegnamenti di Anatomia e Fisiologia segui le sorti della Scuola che si trasferì nel Convento di S. Francesca Romana e la cattedra di Anatomia fu assegnata a Luigi Leroy (1808-1819). Egli fu il primo professore di anatomia della scuola milanese e a lui si deve il primo nucleo certo dei preparati del Museo Anatomico di Milano (sue di sicuro sono le statue miologiche di ariete, di toro, di cane, di cavallo e di uomo).Nel 1834, la Scuola prese il nome di Imperial Regio Istituto Veterinario, facente parte della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Pavia, dalla quale si staccò divenendo infine, nel 1860, Regia Scuola Superiore di Medicina Veterinaria facente parte degli Istituti di Istruzione Superiore della Città di Milano.Fra i Direttori dell’Istituto va ricordato Enrico Sertoli il quale, allievo del prestigioso laboratorio fisiologico di Pavia, fu un cultore insigne di anatomia microscopica e incrementò il materiale per l’insegnamento e la dimostrazione dell’Anatomia con preparati di “…anatomia fina veterinaria…”. Tenne la Cattedra fino al 1880, anno in cui gli insegnamenti di anatomia e fisiologia si scissero in due cattedre distinte. Fin dall'ingresso della Scuola nel novero degli Istituti di Istruzione Superiore della Città di Milano, avvenuto nel 1875, i docenti di Anatomia della Scuola si fecero carico anche dell'insegnamento di Anatomia Artistica presso l’Accademia di Belle Arti di Brera.

Nel 1927 la Scuola si trasferì dal Convento di Santa Francesca Romana nella nuova sede di Città Studi, dove ancor oggi risiede. Nel 1932 la Scuola Superiore di Medicina Veterinaria divenne Facoltà di Medicina Veterinaria, facente parte dell’Università degli Studi di Milano.

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Breve storia dell’Istituto di Zootecnia Generale della Facoltà di AgrariaL’Istituto viene fondato nel 1870 ad opera del professor Alessio Lemoigne (1821-1900), illustre anatomico formatosi presso la Scuola Veterinaria di Parma; chiamato alla cattedra di Zootecnia della Regia Scuola Superiore di Agricoltura, istituita in quell’anno, il Lemoigne continuò gli studi di anatomia e fisiologia comparate e di meccanica animale e fondò, presso l’Istituto, il primo museo italiano di Zootecnia. Gli successe Antonio Pirocchi (1873-1949), insigne scienziato che per ben quarant’anni insegnò Zootecnia agli studenti del Regio Istituto Superiore Agrario e a quelli della Regia Scuola di Medicina Veterinaria che, negli anni ’30, entrarono a far parte dell’Università degli Studi di Milano. Il Pirocchi, riprendendo le ricerche dell’abate Lazzaro Spallanzani, intraprese per primo lo studio della fecondazione artificiale negli animali domestici e fondò la Stazione Sperimentale di Zootecnia (1928). Al Pirocchi successe Filippo Usuelli (1900-1973), ricercatore famoso in Italia e all’estero per i suoi studi sulle vitamine, sugli ormoni e sui rapporti fra alimentazione e riproduzione; egli diresse l’Istituto e l’annessa Stazione Sperimentale dal 1944 al 1956 quando, per dedicarsi compiutamente agli studi di base, lasciò la cattedra di Zootecnia generale e passò a quella di Anatomia e fisiologia degli animali domestici, fondando l’omologo Istituto che guidò fino al 1966. La cattedra di Zootecnia Generale e la direzione dell’Istituto furono quindi affidate a Telesforo Bonadonna (1901-1987), allievo del Pirocchi; insigne zootecnico e padre indiscusso della fecondazione artificiale in Italia, il Bonadonna approfondì la fisiologia della riproduzione e fondò l’Istituto Lazzaro Spallanzani (1937). Attraverso la sua opera di ricercatore, di docente e di divulgatore, egli contribuì attivamente al progresso della zootecnia anche grazie ai resoconti delle innumerevoli missioni di studio compiute in ogni parte del globo.Nella lunga storia dell’Istituto hanno prestato la loro opera, di ricercatori e di docenti, illustri scienziati quali Giuseppe Amantea, Corrado Paci e Giuseppe Piana.Negli anni ’80 nell’Istituto di Zootecnia Generale è confluito l’Istituto di Anatomia e Fisiologia degli animali domestici, voluto da Usuelli e diretto, in quegli anni, dalla professoressa Claudia Nordio.Recentemente, l’Istituto è stato guidato dai professori Gian Maria Curto e Giuseppe Succi e, attualmente, è diretto dal professor G. Matteo Crovetto.

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Allegato II

Elenco dei proponenti

Professori Ordinari:

Prof. Carenzi Corrado SSD AGR/19 Istituto di ZotecnicaProf. Castrovilli Clara SSD AGR/20 Istituto di Zootecnia GeneraleProf. Crimella Casimiro SSD AGR/19 Istituto di ZotecnicaProf. Crovetto G. Matteo SSD AGR/18 Istituto di Zootecnia GeneraleProf. Ferrandi Bruno SSD VET/01 Istituto Di Anatomia Degli

Animali Domestici Con Istologia Ed EmbriologiaProf. Gandolfi Fulvio SSD VET/01 Istituto Di Anatomia Degli

Animali Domestici Con Istologia Ed EmbriologiaProf. Guidobono Cavalchini Luigi SSD AGR/20 Istituto di ZotecnicaProf. Lauria Antonio SSD VET/01 Istituto Di Anatomia Degli

Animali Domestici Con Istologia Ed EmbriologiaProf. Porcelli Franca SSD VET/01 Istituto Di Anatomia Degli

Animali Domestici Con Istologia Ed EmbriologiaProf. Succi Giuseppe SSD AGR/19 Istituto di Zootecnia GeneraleProf. Verga Marina SSD AGR/19 Istituto di Zotecnica

Professori Associati:

Prof. Canali Elisabetta SSD AGR/19 Istituto di ZotecnicaProf. De Giovanni Annamaria SSD AGR/17 Istituto di Zootecnia GeneraleProf. Longeri Maria SSD AGR/17 Istituto di ZotecnicaProf. Luciano Alberto Maria SSD VET/01 Istituto Di Anatomia Degli

Animali Domestici Con Istologia Ed EmbriologiaProf. Luzi Fabio SSD AGR/20 Istituto di ZotecnicaProf. Mattiello Silvana SSD AGR/19 Istituto di ZotecnicaProf. Meggiolaro Daniela SSD AGR/17 Istituto di Zootecnia GeneraleProf. Modina Silvia Clotilde SSD VET/01 Istituto Di Anatomia Degli

Animali Domestici Con Istologia Ed EmbriologiaProf. Molteni Luciano SSD AGR/17 Istituto di Zootecnia GeneraleProf. Rapetti Luca SSD AGR/18 Istituto di Zootecnia GeneraleProf. Rosi Fabia SSD VET/01 Istituto di Zootecnia GeneraleProf. Sandrucci Anna SSD AGR/19 Istituto di Zootecnia GeneraleProf. Tamburini Alberto SSD AGR/19 Istituto di Zootecnia Generale

RICERCATORI:

Dott. Bava Luciana SSD AGR/19 Istituto di Zootecnia GeneraleDott. Brevini Tiziana A.L. SSD VET/01 Istituto Di Anatomia Degli

Animali Domestici Con Istologia Ed EmbriologiaDott. Carnevali Antino SSD VET/01 Istituto Di Anatomia Degli

Animali Domestici Con Istologia Ed EmbriologiaDott. Cozzi Maria Cristina SSD AGR/17 Istituto di ZotecnicaDott. Crepaldi Paola SSD AGR/17 Istituto di Zootecnia GeneraleDott. Ferrante Valentina SSD AGR/20 Istituto di Zotecnica

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Dott. Galassi Gianluca SSD AGR/18 Istituto di Zootecnia GeneraleDott. Malagutti Luca SSD AGR/19 Istituto di Zootecnia GeneraleDott. Palestrini Clara SSD AGR/19 Istituto di ZotecnicaDott. Parma Pietro SSD AGR/17 Istituto di Zootecnia GeneraleDott. Pocar Paola SSD VET/01 Istituto Di Anatomia Degli

Animali Domestici Con Istologia Ed EmbriologiaDott. Polli Michele SSD AGR/17 Istituto di ZotecnicaDott. Toschi Ivan SSD AGR/20 Istituto di Zootecnia GeneraleDott. Zecchini Massimo SSD AGR/19 Istituto di ZotecnicaDott. Zannotti Michele SSD AGR/19 Istituto di Zootecnia Generale

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Allegato III

Attività scientifica e di ricerca dei proponenti

ATTIVITÀ DI RICERCA DELL’ISTITUTO DI ZOOTECNICAL’attività di ricerca dell’Istituto è rivolta ai diversi settori relativi alla gestione e all’allevamento degli animali domestici e selvatici, in particolare le aree di interesse sono:

1) GENETICAL’attività di ricerca è indirizzata allo studio delle malattie ereditarie e della predisposizione genetica alle malattie sia negli animali di interesse zootecnico che in quelli d’affezione, utilizzando prevalentemente un approccio biomolecolare. Le ricerche condotte hanno portato allo sviluppo di brevetti di un test molecolare per l’identificazione dei carrier Epidermiolisi bollosa nel cane (in via di attuazione) e di un test molecolare per la caratterizzazione dei gruppi sanguigni felini (in corso di brevettazione).Un altro settore in cui l’Istituto è storicamente attivo è quello dell’analisi della variabilità genetica delle popolazioni animali, volta alla valorizzazione delle razze e alla preservazione della biodiversità.L’istituto sviluppa anche ricerche inerenti lo studio delle caratteristiche morfologiche-fenotipiche che costituiscono gran parte degli obiettivi di selezione nella produzione degli animali da compagnia, attraverso l’analisi delle caratteristiche genetiche molecolari delle popolazioni studiate.Infine, sono in corso ricerche sulla consanguineità e sulle caratteristiche dei riproduttori appartenenti alle varie razze e specie di animali da compagnia.

2) TECNOLOGIE D’ALLEVAMENTO2.1 Sistemi di tracciabilità di filieraL’attività di ricerca ha considerato la valutazione della fattibilità in campo delle nuove tecniche di identificazione elettronica per l’implementazione di un sistema di tracciabilità e di gestione informatizzata della filiera suinicola e cunicola.Nell’ambito della valutazione dell’applicabilità in campo dell’identificazione elettronica nelle filiere di origine animale sono state condotte prove sperimentali circa il confronto tra sistemi di identificazione elettronica e quelli tradizionale. In questo ultimo periodo in particolare, si stanno approfondendo gli aspetti di trasferimento dell’informazione digitale dall’animale alle diverse porzioni di esso messe in commercio. 2.2 Miglioramento delle performance riproduttive degli animali in allevamentoL’attività di ricerca su questo argomento ha approfondito gli aspetti di miglioramento delle performance produttive e riproduttive nell’allevamento suinicolo. In particolare, sono state valutate e sono tuttora in corso prove sperimentali finalizzate a valutare nuove tecniche di inseminazione strumentale nella scrofa, allo scopo di ottimizzare l’impiego del materiale seminale. Un altro settore di studio, sempre nell’allevamento suinicolo, riguarda la valutazione del materiale seminale prodotto direttamente in azienda e sono state effettuate prove sperimentali per verificare il grado di contaminazione microbica del materiale seminale preparato in azienda, allo scopo di indagarne il grado di inquinamento e le eventuali ripercussioni sulle performance riproduttive e sulla salute animale. La fase successiva mira ad individuare ed applicare delle procedure di controllo e sorveglianza in particolare riferite ai sistemi di pulizia e disinfezione dei locali e delle attrezzature ed al controllo generale del funzionamento delle apparecchiature del laboratorio.

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2.3 Tecnologie di allevamento e benessere animaleLe linee di ricerca che si stanno sviluppando o consolidando permettono all’Istituto di essere all’avanguardia per quanto riguarda: - la ricerca di base per la validazione di nuovi indicatori di adattamento o di nuove metodiche per valutarli;- la valutazione del benessere delle specie zootecniche in allevamento in linea con le priorità delle politiche agrarie della Comunità Europea stabilite nel piano di azione per la protezione e il benessere degli animali per gli anni 2006-2010. In questo ambito, si è svolta la messa a punto di “Schede di Valutazione del Benessere negli Animali d’Allevamento” da utilizzarsi in aziende zootecniche per la misurazione ed il monitoraggio del benessere animale, nelle specie bovina e suina.Il gruppo sta effettuando diverse ricerche atte sia a migliorare il rapporto uomo-animale in allevamento per un miglior benessere degli animali e maggior sicurezza degli operatori del settore, sia a validare indicatori di benessere comportamentali e patologici.L'Istituto di Zootecnica si fa promotore di iniziative volte alla valutazione delle problematiche di benessere negli equini. Svolge infatti da alcuni anni indagini sul cavallo atleta, inoltre sta conducendo ricerche su un ambito che costituisce una realtà emergente nell’utilizzo del cavallo, rappresentato dalla riabilitazione equestre. E’ in corso la messa a punto di una metodica per lo studio scientifico del benessere nei cavalli impiegabile in diversi ambiti e che prende in considerazione la valutazione integrata di diversi indicatori comportamentali, fisiologici, clinici ed immunologici. 2.4 Etologia applicata: medicina comportamentale, rapporto uomo-animale e gestione degli animaliL’attività di ricerca svolta prende in considerazione lo studio del comportamento e dei disturbi comportamentali degli animali d’affezione e si è orientata in particolare verso la valutazione dell'adattamento e del benessere di queste specie in differenti sistemi gestionali, con particolare riferimento agli aspetti della relazione cane-uomo ed alle problematiche relative all’insorgenza dei problemi comportamentali dei piccoli animali.L’istituto ha provveduto alla progettazione, attivazione e gestione, in collaborazione con la Scuola di Specializzazione in Etologia Applicata e Benessere Animale, del “Consultorio per problemi comportamentali dei piccoli animali” presso la Facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università degli Studi di Milano. L’attività del Consultorio ha permesso di realizzare diversi progetti di ricerca ad esso correlati che hanno avuto come filo conduttore quello di individuare i parametri fisiologici e comportamentali più significativi per la valutazione del benessere nel cane e la validazione del loro significato.Allo scopo di valutare oggettivamente il problema emergente dell’aggressività canina sono state effettuate indagini epidemiologiche sull’incidenza delle aggressioni da parte di cani e studi sulle possibili relazioni esistenti tra disturbi comportamentali, caratteristiche gestionali e tipologia di proprietari in cani con problemi di aggressività. Sono state inoltre svolte ricerche interdisciplinari riguardanti la valutazione del livello di attaccamento cane-proprietario, lo sviluppo e la diagnosi precoce delle patologie comportamentali su base ansiosa e dell’iperattività.Alcune ricerche hanno riguardato la valutazione di parametri neurotrasmettitoriali, fisiologici e comportamentali in cani di diverse razze con l’obiettivo di individuare eventuali correlazioni tra le variabili ematiche e le caratteristiche comportamentali. Un interesse specifico è stato dedicato alla valutazione oggettiva degli effetti della selezione artificiale operata dall’uomo sulla possibile predisposizione genetica a manifestare specifici tratti comportamentali di razza.

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3) ZOOCOLTURE3.1 Avicoltura Sono state sviluppate varie linee di ricerca inerenti le produzioni di polli, tacchini, uova e dell’avifauna. Gli argomenti di ricerca principali sono: la riproduzione, i sistemi di allevamento e la qualità dei prodotti, la genetica e il welfare in avicoltura.Da decenni si conducono ricerche inerenti la riproduzione avicola; argomento di ricerca preponderante in questo settore è lo studio delle caratteristiche del materiale seminale e dell’influenza dell’alimentazione o di altri fattori ambientali quali la luce, sulle performance riproduttive nelle specie di interesse zootecnico e avifaunistico.Dalla sinergia con il settore di ricerca di Genetica si è sviluppato un nuovo importante filone di ricerca finalizzato alla conservazione delle risorse genetiche animali e avicole nel particolar caso. Lo studio della qualità dei prodotti avicoli ha preso in considerazione le caratteristiche qualitative delle uova come risultato dell’influenza di fattori alimentari e lo sviluppo e l’applicazione dei sistemi di qualità alla produzione avicola e avifaunistica.Per quanto riguarda i differenti sistemi di allevamento delle specie avicole ed in particolare delle galline ovaiole, l’attenzione si è focalizzata sulla valutazione della efficacia di gabbie arricchite, sia dal punto di vista della produttività sia da quello della reattività. Sono stati valutati, inoltre, gli effetti del fotoperiodo fornito agli animali, della tipologia di lettiera utilizzata e della densità di allevamento.Nel settore della zootecnia biologica le ricerche sono rivolte alla valorizzazione dell’uovo biologico attraverso il confronto tra tre tipologie di allevamento della gallina ovaiola (convenzionale, a terra e biologico) e con particolare riferimento al benessere ed alla qualità delle uova.3.2 Coniglicoltura Le tematiche affrontate hanno riguardato:Lo studio del microclima all’interno delle strutture di allevamento per la valutazione dei microrganismi ambientali presenti in allevamenti convenzionali di conigli e per la verifica degli effetti sullo stato di salute e di benessere degli animali.Anche nella specie cunicola sono state condotte ricerche inerenti gli effetti della manipolazione su alcune caratteristiche produttive e riproduttive e sulla reattività comportamentale. Inoltre, si è studiato l’effetto di forme di arricchimento ambientale e di diverse tipologie di gabbie per riproduttori sugli indicatori di benessere nei conigli all’ingrasso e nelle fattrici in produzione.Si è indagato l’effetto di vari tempi di trasporto, di sosta pre-macellazione e dei tempi di digiuno sul benessere e sulle successive performance zootecniche dei conigli trasportati. É stata verificata la possibilità di utilizzo della termografia ad infrarosso, per la misura della temperatura corporea superficiale nella specie cunicola che ben si presta come modello di studio animale, date le sue peculiari caratteristiche comportamentali e fisiologiche.

4) GESTIONE FAUNA SELVATICAL'attività di ricerca sulla fauna selvatica ha abbracciato numerosissimi aspetti relativi alla gestione e all'allevamento di varie specie selvatiche, sia nel campo degli ungulati che della piccola selvaggina, nonché degli animali selvatici detenuti in centri di recupero, parchi e giardini zoologici. In particolare, si sono studiati i parametri adattativi e produttivi in differenti situazioni gestionali sia in Italia che all’estero.L'attività futura in questo settore prevede un proseguimento prevalentemente nell'ambito dello studio delle complesse relazioni (etologiche, alimentari e sanitarie) tra varie specie di ungulati domestici e selvatici, al fine di ottimizzare l'uso delle risorse disponibili all'interno del territorio agro-silvo-pastorale in modo ecologicamente sostenibile, salvaguardando la zootecnia tradizionale senza però danneggiare il patrimonio faunistico.

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5) ALLEVAMENTO E SANITÀ TROPICALELe attività di ricerca sulla produzione e sanità animale nelle aree tropicali hanno approfondito i seguenti aspetti della zootecnia tropicale.Numerosi studi sono stati effettuati su alcune popolazioni bovine allo scopo di approfondirne gli aspetti genetici e zootecnici nell’ottica della salvaguardia della biodiversità e del miglioramento del potenziale produttivo. Sono stati condotti studi sulla resistenza del bestiame domestico allo scopo di confrontare da un punto di vista fisiologico e zootecnico genotipi bovini che vivono in contesti diversi, ma in alcuni momenti assimilabili per quanto riguarda le condizioni climatiche a cui sono sottoposti e le modalità di allevamento. Sono state studiate con approccio scientifico e multidisciplinare le filiere di Niamey (Niger), Maroua (Cameroun) e N’Djamena (T’Chad) allo scopo di valutare le potenzialità zootecniche dell’allevamento locale, le modalità di intervento ed i margini di miglioramento ipotizzabili in tali contesti. Sono stati inoltre approfonditi gli aspetti di alimentazione, trasporto e trasformazione del latte anche in funzione di un miglioramento igienico-sanitario. Sono stati effettuati contestualmente numerosi monitoraggi epidemiologici sulle più comuni zoonosi veicolate dal consumo di latte e la consulenza è servita anche ad accompagnare numerose attività di cooperazione allo sviluppo condotte da Organizzazioni non Governative operanti in tale settore. L’Istituto ha condotto inoltre numerosi studi per valutare sia le performance zootecniche dei risultati ottenuti da incroci impiegando la tecnica di F. A. sia la fattibilità tecnica ed operativa di tale procedura in Niger, Burkina Faso e Cameroun. Il gruppo di ricerca ha costituito in Facoltà un “Centro di riferimento per le tematiche di zootecnia tropicale” a cui tutti i discenti possono accedere, avere informazioni ed eventualmente interfacciarsi. L’Istituto infine fa parte integrante di SIVTRO-VSF (Società Italiana Veterinari Tropicalisti - Veterinari senza Frontiere), la cui sede regionale lombarda si trova proprio presso l’attuale Istituto di Zootecnica della Facoltà di Medicina Veterinaria.

6) ALLEVAMENTO BIOLOGICOLe linee di ricerca sono finalizzate all’individuazione dei punti critici per il benessere di bovini, ovini, avicoli e suini allevati con il metodo biologico e alla valutazione dei sistemi di allevamento biologico delle diverse specie animali, in relazione al management ed alla sua influenza sul benessere animale, lo stato sanitario ed i livelli di produttività, in aziende italiane e sudamericane.In collaborazione con tutti i soggetti della filiera avicola, si è cercato inoltre di caratterizzare gli aspetti qualitativi e di reattività di ibridi commerciali e di identificare le razze avicole che presentino caratteristiche comportamentali e di reattività che consentano loro di adattarsi in maniera più efficace alla tipologia di allevamento richiesta dal metodo biologico di produzione.

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ATTIVITÀ DI RICERCA DELL’ISTITUTO DI ANATOMIA DEGLI ANIMALI DOMESTICI CON ISTOLOGIA ED EMBRIOLOGIA

L’attività di ricerca dell’ Istituto di Anatomia degli Animali Domestici con Istologia ed Embriologia è prevalentemente rivolta allo studio di diversi aspetti della biologia della riproduzione e dello sviluppo e delle biotecnologie riproduttive applicate agli animali domestici. Infatti, sebbene in questi ultimi anni la ricerca nel campo della produzione in vitro di embrioni abbia fatto notevoli progressi con la messa a punto di tecniche di maturazione, fecondazione e coltura sempre più raffinate e mirate, solo percentuali relativamente basse di oociti isolati da un ovaio sono in grado di dare luogo ad un embrione capace di svilupparsi fino al termine della gravidanza. Questo problema, comune anche all’Uomo, é oggetto di numerose ricerche negli animali sia per la loro rilevanza economica diretta, sia come modello utile per l’acquisizione di fondamentali conoscenze sulla biologia dello sviluppo dei mammiferi, comprese le ricadute sulle tecnologie biomediche della riproduzione assistita. Inoltre, la produzione in vitro di embrioni di animali domestici, oltre a fornire strumenti validi per la messa a punto di test di valutazione di potenziali rischi per la salute derivanti da contaminanti ambientali che prescindano dal sacrificio di animali da laboratorio, costituisce base essenziale per lo sviluppo di importanti applicazioni biotecnologiche volte al miglioramento genetico, al potenziamento delle produzioni zootecniche ed alla salvaguardia delle specie a rischio di estinzione e della biodiversità, nonché alla realizzazione di importanti modelli di animali transgenici. In questo contesto, i programmi di indagine attualmente attivi in campo internazionale ed i risultati finora conseguiti: 1) dimostrano il ruolo determinante svolto dalla maturazione dei gameti sul successivo sviluppo dell’embrione; 2) evidenziano la necessità di comprendere gli eventi ed i percorsi biologici che vengono attivati quando le biotecnologie vengano applicate alla riproduzione animale.

Le ricerche in corso presso l’Istituto svolte anche con numerose collaborazioni nazionali ed internazionali si prefiggono pertanto:

a) di chiarire diversi aspetti del comportamento morfofunzionale degli spermatozoi di mammiferi domestici attraverso indagini citochimiche quanti-qualitative riguardanti l’espressione e distribuzione di recettori e ligandi (con particolare riguardo a molecole pro- e/o anti-apoptotiche);

b) di chiarire i meccanismi cellulari e molecolari che rendono l’ovocita capace di sostenere lo sviluppo embrionale. L’obiettivo è di riuscire a definire precocemente la “qualità” dell’ovocita per potere essere in grado di selezionare quelli da impiegare nei programmi di riproduzione assistita. Ciò allo scopo di ridurre le possibili conseguenze negative sulla salute di embrioni, feti e soggetti adulti ottenuti a seguito di IVP, congelamento, ICSI, trapianto di citoplasma ecc, che da tempo sono oggetto di grande attenzione da parte della comunità scientifica internazionale;

c) di mettere a punto sistemi di maturazione in vitro dell’ovocita adatti alla crioconservazione, che tutt’ora è caratterizzata da risultati del tutto insoddisfacenti e rappresenta un problema aperto di vasto interesse nel campo della selezione animale, della tutela di patrimoni genetici di alto pregio e/o a rischio, nonché della riproduzione assistita negli animali e nell’uomo;

d) di approfondire le conoscenze sui complessi eventi che controllano l’espressione genica nell’embrione preimpianto prodotto in vitro con particolare attenzione ai processi di attivazione del menoma;

e) di portare utili informazioni sulle cause di morte embrionale , dovute ad errati percorsi metabolici durante le fasi più precoci dello sviluppo;

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f) di valutare gli effetti indotti dalla contaminazione ambientale sul normale processo di maturazione dell’ovocita e di sviluppo embrionale;

g) di approfondire le conoscenze sui fenomeni indotti dal trapianto nucleare sulla biologia del citoplasto, sulla attivazione del genoma nel nucleo trasferito (carioplasto) e sull’integrazione citoplasto-carioplasto;

h) di studiare il fenomeno della riprogrammazione nucleare e dell’acquisiszione della totipotenza in seguito a trapianto nucleare o a trattamenti di modificazione epigenetica. Obiettivo a lungo termine di queste indagini è quello di generare cellule staminali, utili per la terapia delle malattie degenerative, senza che sia necessario distruggere degli embrioni.

Le potenzialità di ricaduta di queste ricerche sono molteplici e si basano sulla dimostrata tempestività con la quale i risultati di questo tipo di indagini vengono utilizzati dal mondo della ricerca e da coloro che operano in campo pratico-applicativo. Basterebbe qui citare l’approfondimento delle conoscenze sulla biologia delle prime fasi di sviluppo di gameti, embrioni e cellule staminali, l’ottimizzazione delle procedure della riproduzione assistita, le moderne tecnologie e biotecnologie mirate alla selezione ed alle produzioni animali, la terapia ed il controllo della fertilità, eccetera .

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ATTIVITÀ DI RICERCA DELL'ISTITUTO DI ZOOTECNIA GENERALE

1) Genetica zootecnicaIl nostro laboratorio ha affrontato la tematica della tracciabilità tramite l’individuazione di marcatori molecolari razza specifici e di pannelli di marcatori con frequenze alleliche caratteristiche di ciascuna razza. Nel primo caso, sono in corso ricerche su geni candidati per la ricerca di polimorfismi selezionati in modo differenziale nelle diverse razze; nel secondo caso, abbiamo individuato un elevato numero di marcatori informativi per le diverse razze. Entrambi gli approcci sono stati applicati, tramite l’utilizzo di marcatori AFLP e SNP e dei polimorfismi dei geni implicati nella pigmentazione, allo studio della tracciabilità di razza nelle popolazioni bovine, suine e caprine allevate in Italia.É stato intrapreso uno studio sulla diversità genetica delle popolazioni animali di interesse zootecnico per ottenere conoscenze circa la diversificazione ecologica ed evolutiva delle specie domestiche. Questa tematica è stata affrontata per stimare le distanze genetiche delle razze caprine utilizzando marcatori molecolari AFLP e SNP, misure morfometriche e profilo genico visibile. Lo studio della originalità genetica negli ovi-caprini è stato affrontato anche a livello internazionale con un approccio integrato genetico, economico e geografico.Si sono svolte ricerche sulle basi molecolari della pigmentazione nelle principali specie di interesse zootecnico (bovini, suini, caprini, equini) per approfondire le conoscenze sul complesso sistema genetico della pigmentazione e per valutare i polimorfismi esistenti nelle diverse razze allevate in Italia. In particolare si sono approfondite le conoscenze sul gene MelanoCortin1Receptor e sono in corso studi su oltre 40 geni implicati nella pigmentazione sia con analisi in silico sia con analisi di laboratorio che vedono l’applicazione di tecniche di SNP discovery e genotipizzazione. Queste ricerche hanno portato all’individuazione del determinismo genetico di una anomalia della pigmentazione nella razza bovina Romagnola e all’individuazione di marcatori molecolari utili per la tracciabilità di alcune razze e dei prodotti monorazza.Lo studio di geni coinvolti nel determinismo quanti-qualitativo dei caratteri produttivi e riproduttivi, ci ha portato ad occuparci della valutazione dei polimorfismi delle caseine delle diverse popolazioni autoctone dell’arco alpino sia con la produzione di profili di focalizzazione isolelettrica sulle proteine sia con metodiche molecolari (PCR, PCR-RFLP, sequenziamento) per lo studio dei polimorfismi del DNA. Fra gli altri geni, attualmente studiati, ricordiamo il gene stearil CoAdesaturasi implicato nella sintesi dell’acido linoleico coniugato (CLA), presente nei prodotti dei ruminanti. Inoltre sono in corso ricerche sui polimorfismi di geni implicati nella fertilità maschile nella razza bovina e cunicola. É in corso lo studio del DNA antico di animali di interesse zootecnico che permette di approfondire la storia delle specie oggi allevate. Indicazioni sulla variabilità genetica del DNA antico di queste specie, oggi presenti in numero ridotto nella comunità scientifica internazionale, potranno ampliare lo studio della domesticazione, dell’evoluzione, della selezione e della biodiversità delle attuali specie e razze animali allevate.Infine, viene studiata l’espressione di alcune molecole recettoriali nel testicolo e negli spermatozoi, per chiarire diversi aspetti della biologia riproduttiva, in funzione delle problematiche legate alla fertilità nelle popolazioni animali allevate con tecniche intensive e selezionate per elevate prestazioni produttive. In particolare sono state condotte ricerche sul recettore Fas ed il rispettivo ligando, FasL, implicati nella regolazione dell’apoptosi in vari stati fisiologici e patologici. Le rilevazioni immunoenzimatiche e microdensitometriche, effettuate sul materiale seminale di vari tori, indicano la presenza di entrambe le molecole negli spermatozoi maturi e fanno ipotizzare un loro possibile ruolo protettivo rispetto ai meccanismi di difesa immunitaria operanti nel tratto genitale femminile. Queste indagini

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stanno proseguendo con la ricerca di polimorfismi a livello del gene Fas e di altri geni candidati, per lo studio di eventuali associazioni con la fertilità.

2) Citogenetica zootecnica

Studio della frequenza della traslocazione 1:29 nei bovini, con particolare interesse per i riproduttori, appartenenti alle razze: Chianina, Marchigiana, Romagnola, Maremmana ed altre razze autoctone, per l’influenza negativa che tale anomalia esercita sulla fertilità. Quest’ultima viene studiata anche “in vitro” utilizzando materiale spermatico proveniente da tori portatori delle differenti aberrazioni cromosomiche individuate.

Studio di nuove anomalie di numero e di struttura individuate nel corso delle indagini routinarie.

L'indagine è svolta soprattutto su materiale regolarmente fornito dalle Associazioni Provinciali degli Allevatori (A.P.A.) di tutta Italia, scelti dalle apposite Commissioni (A.N.A.B.I.C. - Associazione Nazionale Allevatori Bovini Italiani da Carne, A.N.A.Bo.Ra.G.A. - Associazione Nazionale Allevatori Bovini Razza Grigio Alpina, etc), per i relativi Centri Genetici.

Studio del cariotipo di altre Specie animali (cavalli, cani, gatti e rettili diversi), sia per costruirne il cariogramma, sia per individuare eventuali aberrazioni in quei soggetti segnalati dai diversi veterinari, in quanto presentanti malformazioni all’apparato riproduttore, accompagnate da sterilità.

Messa a punto di diverse tecniche citogenetiche volte allo studio dell’instabilità cellulare (tecnica dei micronuclei) e di citogenetica molecolare: (ibridazione “in situ”), soprattutto allo scopo di studiare gli effetti genotossici, sui linfociti, determinati dalla presenza nei mangimi di alcune micotossine (fumonisine).

Studio, mediante metodologie molecolari e bioinformatiche, su bovini di razza Chianina, presenti in differenti allevamenti, affetti da ittiosi congenita, malattia ereditaria emergente provocata da un gene autosomico recessivo semplice, allo stato omozigote.

3) Anatomia e Fisiologia Animale

1) Latte e svezzamento - Si intende studiare l’influenza dell’alimentazione neonatale sull’accrescimento corporeo e sullo sviluppo del sistema endocrino e immunitario in capretti e l’effetto dello svezzamento su parametri indici dello stato di stress e sull’attività epatica e pancreatica, anche attraverso indagini morfologiche e immunoistochimiche. Per approfondire la conoscenza sul trasferimento di “messaggi biochimici” tra madre e neonato, stiamo lavorando: a) sulla messa a punto di metodiche cromatografiche (HPLC) e radio-immunologiche per la determinazione di leptina, insulina, ghrelina e IGF-1 nel plasma e nel latte di animali di interesse zootecnico e per l’identificazione delle rispettive proteine leganti; b) sulla possibilità di utilizzo delle cellule somatiche del latte per studiare l’espressione di alcune molecole recettoriali a livello della ghiandola mammaria durante il periparto nella capra. 

2) Pubertà - La maturazione riproduttiva nei piccoli ruminanti avviene ad un’età predeterminata geneticamente, tuttavia fattori non genetici come il fotoperiodo o il peso corporeo possono modificare l’età d’ingresso in pubertà. Un altro nostro campo di ricerca riguarda la valutazione dei rapporti tra risorse adipose corporee, alimentazione e maturazione riproduttiva, in quanto, alcuni peptidi secreti dal tessuto adiposo, come la

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leptina, rappresentano un fattore permissivo in grado di legare lo stato metabolico dell’animale con lo sviluppo della funzionalità ovarica.

3) Periparto - Poichè nei ruminanti il metabolismo del glucosio è molto alterato nella fase di transizione dalla gravidanza alla lattazione, si intende studiare l’effetto di diverse diete somministrate nell’ultimo periodo di gravidanza sul metabolismo energetico e proteico durante il periodo di transizione.

4) Nutrizione e Alimentazione Animale

Da anni l'Istituto conduce ricerche volte alla determinazione del valore nutritivo degli alimenti per il bestiame e allo studio del metabolismo energetico e proteico degli animali di interesse zootecnico.Attraverso l’impiego di sistemi in vivo e in vitro, si determinano la digeribilità, la fermentescibilità e il valore energetico e azotato degli alimenti (foraggi e concentrati) destinati al bestiame. In particolare è stato avviato uno studio per la caratterizzazione chimica e biologica dei principali foraggi prodotti in pianura padana e di foraggi (es. il sorgo) eventualmente alternativi a quelli tradizionali. I sistemi in vivo si sono articolati in prove di degradabilità ruminale in situ su bovine, dotate di fistola ruminale, e prove di bilancio materiale ed energetico (con il metodo della calorimetria indiretta a circuito aperto) per lo studio del metabolismo energetico e proteico delle principali specie animali di interesse zootecnico.A livello analitico gli alimenti e le diete sono stati sottoposti ad analisi bromatologiche classiche e alle analisi con tecnica NIRS e secondo quanto previsto dai più recenti modelli di valutazione delle diete per bovine da latte, con frazionamento delle varie componenti glucidiche e azotate, per una più accurata stima del reale valore nutritivo dell’alimento.Nel settore suinicolo sono state impostate diverse ricerche per lo studio sia del metabolismo proteico sia di quello energetico. Per quest’ultimo aspetto sono state utilizzate le nuove camere respiratorie dell’Istituto (presenti nel centro di ricerca Ce.S.I.Zoo. di Cornaredo). In particolare nel 2005 è stata effettuata una ricerca per la determinazione del valore nutritivo di alimenti fibrosi (crusca di frumento e polpe di bietola) destinati al suino all’ingrasso. Gli studi volti all’approfondimento degli aspetti legati all’utilizzazione dell’azoto hanno sempre avuto tra gli obiettivi primari la valutazione della possibilità di ridurre l’impatto sull’ambiente degli allevamenti suinicoli. A tal riguardo in passato sono state effettuate diverse ricerche sul miglioramento dell’utilizzazione proteica dei suini attraverso la riduzione dei tenori proteici delle diete e l’impiego di aminoacidi singoli, attraverso l’impiego di additivi o di trattamenti fisici degli alimenti. Più recentemente sono state sviluppate prove sperimentali volte alla riduzione delle emissioni ammoniacali dai reflui. Relativamente a questo aspetto, sono state studiate diete a elevato tenore di polisaccaridi non amidacei ed è in corso una ricerca che valuterà questi aspetti in relazione all’impiego di diete conformi ai disciplinari di produzione del prosciutto D.O.P, quindi con diretta ricaduta applicativa.Tali ricerche comportano sia prove in porcilaia, con la determinazione delle prestazioni zootecniche e di macellazione, sia prove con animali posti in gabbie metaboliche di digeribilità, di bilancio dell’azoto e calorimetria indiretta.Per quanto riguarda la specie caprina sono state condotte diverse ricerche in capre a diverso stadio fisiologico (periparto, picco di lattazione, metà e fine lattazione, lattazione intera) sull'utilizzazione digestivo/metabolica di diete a diversa base foraggera, di diete prive di foraggi e di diete con fonti amidacee diverse e diversa forma fisica. Alcune di tali prove sono state condotte nella stalla sperimentale del CeSIZoo a Cornaredo (con possibilità di confinamento degli animali anche in gabbie singole di metabolismo), altre in allevamenti esterni. Con tali sperimentazioni si è valutata anche l'attività masticatoria degli

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animali, tramite un sistema automatizzato di registrazione degli atti masticatori che ha consentito di distinguere tra prima masticazione e ruminazione.

5) Tecniche di allevamento (ruminanti)

Una delle principali linee di ricerca ha riguardato l’alimentazione della bovina ad alta produzione in relazione alla produzione quantitativa e qualitativa di latte e all’efficienza riproduttiva; in quest’ambito sono state condotte numerose prove di campo sull’impiego di alimenti alternativi (ad esempio, insilato di favino e insilato di sorgo), di foraggi conservati con differenti modalità, di additivi e integratori. In quest’ambito sono state studiate le relazioni tra modalità di somministrazione e composizione delle razioni, da un lato, e qualità del latte prodotto, dall’altro, in un gruppo di aziende che producono latte ad alta qualità appartenenti ad una cooperativa che opera nella regione Lombardia.Un filone di ricerca ha riguardato l’allevamento delle manze da rimonta. Lo studio ha approfondito in particolare le relazioni tra peso e misure fisiologiche e curve di crescita di manze allevate in aziende della provincia di Bergamo.Un’altra importante tematica riguarda lo studio e la valutazione dei sistemi e delle modalità di mungitura al fine di comprendere le relazione tra routine di mungitura, sanità della mammella, produzione lattea e fisiologia di emissione del latte. A tale scopo sono state avviate diverse ricerche su bovine, capre e bufale da latte che si basano essenzialmente sullo studio delle curve di emissione del latte misurate mediante flussometri elettronici dotati di datalogger per la memorizzazione dei dati acquisiti. Una prima ricerca, finanziata dalla regione Lombardia, ha previsto il monitoraggio, a cadenza mensile, delle curve di emissione di circa 100 manze in allevamenti lombardi, per l’intero corso della lattazione. Nell’ambito di tale ricerca, inoltre, sono state seguite 10 manze presso l’azienda sperimentale Ce.S.I.Zoo. di Cornaredo, della Facoltà di Agraria, sulle quali sono state effettuate misurazioni a cadenza quindicinale dei flussi di emissione del latte per quarto mammario. Per tutti gli animali alla registrazione dei flussi sono stati abbinati rilievi volti al monitoraggio delle condizioni dei capezzoli (tramite la valutazione dello spessore della cute e la punteggiatura del capezzolo) e della sanità mammella (mediante esame cito-batteriologico del latte). Queste analisi ulteriori sono state rese possibili grazie alla collaborazione con il DIPAV della Facoltà di Medicina di Veterinaria di Milano. Sempre sulle bovine da latte è stato condotto uno studio delle curve di emissione del latte in allevamenti dotati di sistema automatizzato di mungitura. Lo scopo era di monitorare l’emissione per singolo quarto mammario e valutare la routine adottata dal robot e gli eventuali riflessi sulle curve di emissione e sulla sanità mammaria.Sempre in merito allo studio della fisiologia dell’emissione del latte in relazione con le modalità di mungitura è stata avviata una ricerca su capre ad alta produzione. Il lavoro aveva anche lo scopo di verificare eventuali anomalie nell’emissione del latte legate al numero di mungiture giornaliere. Il monitoraggio delle curve di emissione è stato fatto a cadenza quindicinale dal picco fino alla fine della lattazione. Durante la sperimentazione un gruppo di animali è stato munto una volta al giorno e un gruppo è stato munto due volte al giorno.Il monitoraggio delle curve di emissione del latte è stato condotto anche sulle bufale, ruminanti noti per la dimensione ridotta della cisterna mammaria e quindi particolarmente lenti nel rilascio del latte e molto sensibili alla routine di mungitura applicata. Nell’ambito di questa sperimentazione si sono voluti anche valutare gli effetti della somministrazione di ossitocina esogena sulle curve di emissione del latte.In collaborazione con il SATA della Regione Lombardia, sono stati effettuati studi sulle relazioni tra i sistemi di gestione aziendale, in particolare in termini di modalità di

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mungitura, e le curve di emissione del latte registrate in più di 100 aziende lombarde, allo scopo di evidenziare gli errori più comuni nelle fasi di mungitura e gli effetti sulla produzione di latte. Nell’ambito della zootecnia da latte in aree montane, sono state condotte prove volte alla valutazione degli aspetti alimentari e produttivi delle bovine mantenute al pascolo nel periodo estivo.Sono state effettuate numerose prove, svolte nel corso di più annate e in diverse aree di alpeggio estivo in particolare nell’area del Bitto DOP in Valtellina, mirate alla determinazione del valore nutritivo dell’erba di pascolo di alta quota, alla valutazione dell’ingestione di bovine al pascolo (anche mediante il metodo degli n-alcani come marcatori fecali), e allo studio dell’effetto dell’integrazione del pascolo con concentrati sulla produzione quantitativa e qualitativa di latte.In collaborazione con l’APA di Sondrio e la Latteria Sociale di Delebio è stato effettuato uno studio sulle relazioni tra sistema di gestione dell’allevamento, routine di mungitura e qualità del latte con particolare riguardo al contenuto di spore, responsabili del gonfiore tardivo nei formaggi a lunga stagionatura come il Valtellina Casera.Sempre nell’ambito della tematica relativa alla zootecnia montana da latte è stata avviata una ricerca triennale intitolata: “I terroir delle Alpi per la caratterizzazione e la difesa delle produzioni casearie d’alpeggio” finanziata dal MIPAF. La ricerca ha come obiettivo la valorizzazione della produzione del formaggio DOP Bitto della Valtellina attraverso lo studio delle relazioni tra alimenti e foraggi ingeriti dalle bovine e produzione di latte al fine di migliorare le rese produttive e la qualità dei prodotti sia in termini di latte che di formaggio. Tale scopo viene raggiunto tramite la valutazione del cotico, con l’individuazione delle essenze principali e il monitoraggio del loro sviluppo vegetativo nel corso della stagione di alpeggio, la stima del valore nutritivo delle essenze pascolive tramite analisi bromatologiche e lo studio della digeribilità in vitro e infine la stima dell’ingestione di sostanza secca da parte delle bovine da latte mediante utilizzo di marcatori fecali (metodo degli alcani). I dati raccolti permetteranno di mettere a punto dei sistemi di integrazione energetica e proteica per gli animali al pascolo salvaguardando la qualità, la tipicità e le caratteristiche organolettiche del latte e del formaggio Bitto.

6) Tecniche di allevamento (suini)

L’attività scientifica si rivolge prevalentemente alle problematiche ambientali connesse all’allevamento animale intensivo, con particolare attenzione all’allevamento suino, e ai problemi riguardanti la sicurezza alimentare. Nell’ambito di un progetto pluriennale finanziato dalla Regione Lombardia, è stata effettuata un’ampia indagine negli allevamenti lombardi con lo scopo di monitorare la qualità dell’aria all’interno degli allevamenti suinicoli, soprattutto rispetto alla concentrazione dei maggiori gas climalteranti, quali l’ammoniaca e l’idrogeno solforato, al fine di approfondire le conoscenze rispetto alle cause che generano le emissioni gassose negli allevamenti. Sono stati presi in considerazione gli effetti delle tecnologie di allevamento quali la pavimentazione, la ventilazione, il carico animale, i sistemi di allontanamento dei reflui e di alcuni parametri ambientali (Temperatura e Umidità) sulla concentrazione dell’ammoniaca e dell’idrogeno solforato, al fine di individuare le tecniche di allevamento che determinano le minori emissioni gassose. Un'altra prova di campo riguarderà gli effetti di un ammendante costituito da una lettiera esausta a base di fibra di cocco, nel piano di concimazione di mais ad uso zootecnico. Verranno valutati gli effetti sulla produzione e sulla qualità alimentare della granella ottenuta.Circa i problemi relativi alla sicurezza alimentare, è stata valutata la contaminazione ad opera di alcune micotossine degli alimenti zootecnici (principalmente insilati e farine) e di

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alcuni prodotti di trasformazione (insaccati freschi e stagionati). Dai lavori svolti, appare chiaro che i limiti di legge sono superati, spesso ampiamente, in tutti i prodotti valutati, specialmente dell’ocratossina. Ciò ha indotto ad approfondire i meccanismi della cinetica di accumulo e di smaltimento dell’ocratossina nell’organismo animale attraverso una sperimentazione con suini adulti, valutando gli effetti sulle prestazioni zootecniche e i danni fisiologici subiti dagli organi bersaglio di accumulo. A tal scopo si è ricorso a tecniche di proteomica che hanno permesso di determinare le modificazioni a livello enzimatico determinate dall’ingestione della tossina. Si prevede di approfondire ulteriormente la conoscenza dei meccanismi di azione dell’ocratossina e della sua eventuale o possibile idrolisi in composti meno tossici ad opera di alcuni enzimi non presenti nel corredo enzimatico dei monogastrici, per la successiva eventuale applicazione nell’alimentazione animale.Altre micotossine quali aflatossina B1 e fumonisine, sono state oggetto di sperimentazioni in vivo.Circa l’aflatossina B1, è stata effettuata una sperimentazione, in collaborazione con l’Istituto di Ricerca Lazzaro Spallanzani, riguardante la cinetica di formazione di aflatossina M1 nel latte di capre alimentate con dieta artificialmente contaminata da aflatossina B1 e il relativo carry-over.Circa le fumonisine, è stata condotta una ricerca per valutare l’attività genotossica e mutagena della FB1, in colture di linfociti bovini ottenuti dal plasma di bovine in lattazione.Riguardo al benessere degli animali sono state condotte alcune prove di campo, in cui si è inteso valutare gli effetti di alcune piante officinali, utilizzate anche in medicina umana, sulla salute e sulle prestazione di animali in produzione. In particolare alcune specie floristiche ad attività galattogena e terapeutica sono state considerate in prove di alimentazione nell’allevamento della scrofa e del suinetto, e ne è stato osservato il positivo effetto sugli animali. Sono tuttora in corso prove analoghe riguardanti l’allevamento del bovino da carne, con particolare attenzione all’allevamento del vitello.Un recente filone di ricerca, che si inquadra nell’ottica dello sviluppo delle fonti alternative di produzione di Energia, derivato da una collaborazione con il Dipartimento di Produzione Vegetale, riguarda lo studio della produzione di biogas residuo da biomasse, in particolare rifiuti urbani e reflui zootecnici.

7) Zoocolture

Per approfondire le relazione fra età di svezzamento, composizione della dieta, popolazione microbica dell’intestino cieco e comparsa di turbe del sistema digerente, in collaborazione con il Dipartimento di Patologia, Igiene e Sanità Pubblica Veterinaria di Milano e con l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia Romagna, è stato proposto un programma di ricerca (finanziato dalla Regione Lombardia nel biennio 2004-2006) finalizzato al miglioramento della produttività degli allevamenti cunicoli lombardi attraverso una riduzione della mortalità e della morbilità che si registrano nella fase critica dello svezzamento. Inoltre si è approfondita la tematica del metabolismo energetico della fattrice di coniglio e il miglioramento del bilancio energetico attraverso lo studio e l’applicazione di differenti strategie alimentari. In particolare, si è cercato di ridurre il deficit energetico della fattrice e di migliorare le performance della giovane coniglia attraverso l’utilizzo di diete caratterizzate da concentrazione energetica e composizione chimica differente e con il ricorso a programmi alimentari specifici per le rimonte, allo scopo di stimolare la capacità di ingestione dell’alimento.Altri importanti filoni di ricerca risultano essere quelli relativi allo studio dei rapporti fra alimentazione, produzione di latte, ritmo riproduttivo e carriera produttiva della fattrice di

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coniglio, alla riduzione dell’escrezione azotata negli allevamenti avi-cunicoli, alla valutazione tecnico-economica dell’applicazione di un ritmo riproduttivo estensivo all’allevamento cunicolo commerciale e alla caratterizzazione qualitativa di alcuni prodotti peculiari dell’acquacoltura lombarda.In collaborazione con l’Istituto di Zootecnica della Facoltà di Medicina Veterinaria di Milano, infine, si stanno studiando le relazioni fra antiossidanti naturali e di sintesi e le caratteristiche del materiale seminale del coniglio e del gallo.

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Allegato IV

I proponenti sono da anni chiamati a svolgere attività di formazione nei corsi organizzati da enti pubblici e privati e attività seminariale.L’attività didattica è un punto forte del gruppo di ricerca che si dedica alle tematiche connesse alle scienze animali. Nel corso di questi anni, il gruppo dei proponenti ha sempre rappresentato un punto di riferimento in seno alle Facoltà per le tematiche di settore e si è dedicato alla formazione di studenti dei diversi corsi di laurea, accompagnando il loro iter studiorum attraverso tirocini e tesi di laurea.

Attività didattica dei proponenti (i CFU indicati fanno riferimento al semeste attuale)

Corsi di insegnamento della Facoltà di Medicina Veterinaria, afferenti al gruppo docente proponente (elenco non esaustivo).

CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN MEDICINA VETERINARIA ZOOTECNIA SPECIALE E ZOOCOLTURE (8 CFU) ANATOMIA VETERINARIA SISTEMATICA E COMPARATA (6 CFU) ANATOMIA VETERINARIA SISTEMATICA E TOPOGRAFICA

MODULO OSTEOARTROMIOLOGIA E ANAT TOPOGRAFICA (5 CFU) MODULO ANATOMIA VET SISTEMATICA (6 CFU)

ISTOLOGIA ED EMBRIOLOGIA VETERINARIA (5 CFU ) ANATOMIA DELL’APPARATO DIGERENTE DEL CANE E DEL GATTO (1 CFU)

ATTIVITA’ FORMATIVE SCELTE DALLO STUDENTE Allevamento degli animali d’ affezione (3 CFU) Gestione dell’allevamento degli equini (3 CFU) Gestione della fauna selvatica (2 CFU) Etologia applicata (3 CFU) Disturbi comportamentali,relazione uomo-animale e pet-therapy (3 CFU) Cinognostica,allevamento e gestione (3 CFU) Analisi del comportamento e prevenzione dei disturbi comportamentali (4 CFU) Cinotecnica (1 CFU)

CORSO DI LAUREA IN ALLEVAMENTO E BENESSERE ANIMALE Indirizzo: produzioni animali biologiche GENETICA (4 CFU) GESTIONE ALLEVAMENTO MONOGASTRICI TECNOLOGIE DELL'ALLEVAMENTO BIOLOGICO ZOOCULTURE BIOLOGICHE (3 CFU) ETOLOGIA ZOOTECNICA E BENESSERE ANIMALE (3 CFU)

Indirizzo: produzioni animali e territorio PIANIFICAZIONE TERRITORIALE, IMPIANTI E STRUTTURE PER

L'ALLEVAMENTO AVICOLTURA (4 CFU) TECNOLOGIE D'ALLEVAMENTO E BENESSERE (4 CFU)

CORSO DI LAUREA IN TECNOLOGIE DELLE PRODUZIONI ANIMALI E QUALITA’ DEI PRODOTTI

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GENETICA (3 CFU) ALLEVAMENTO PER LA PRODUZIONE DI CARNE (5 CFU) BIOLOGIA ANIMALE (5 CFU)

CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN SCIENZE E TECNOLOGIE DELLE PRODUZIONI ANIMALI TECNOLOGIE DEL DNA PER IL MIGLIORAMENTO GENETICO AVANZATO 3 CFU TECNOLOGIE D’ALLEVAMENTO (FILIERA LATTE) (3 CFU) TECNOLOGIE D’ALLEVAMENTO (FILIERA CARNE) (4 CFU) AVICONIGLICOLTURA (3 CFU)

CORSO DI LAUREA IN BIOTECNOLOGIE VETERINARIE BIOTECNOLOGIE APPLICATE AL MIGLIORAMENTO GENETICO E ALLE

PRODUZIONI ANIMALI E QUALITA’ DEI PRODOTTI DERIVATI (7CFU) MIGLIORAMENTO GENETICO (3 CFU) ZOOTECNIA SPECIALE (2 CFU) BIOTECNOLOGIE APPLICATE AGLI EMBRIONI DI SPECIE DOMESTICHE E DI

LABORATORIO (3 CFU) ISTOLOGIA E ANATOMIA VETERINARIA (6 CFU) MECCANISMI EMBRIOGENETICI APPLICATI ALLE BIOTECNOLOGIE

VETERINARIE (3 CFU) BIOTECNOLOGIE APPLICATE AGLI EMBRIONI DI SPECIE

DOMESTICHE E DI LABORATORIO

ATTIVITA’ FORMATIVE SCELTE DALLO STUDENTE Biotecnologie applicate alla produzione e riproduzione animale e alla zootecnia

(3 CFU) Effetti delle biotecnologie sul benessere degli animali

CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN SCIENZE E BIOTECNOLOGIE VETERINARIE GENETICA E TECNOLOGIA DELLE PRODUZIONI ANIMALI TECNOLOGIA 1 (2 CFU) TECNOLOGIA 2 MORFOFISIOLOGIA DEL SISTEMA NERVOSO (3 CFU) BIOLOGIA DELLO SVILUPPO (2 CFU) TERAPIA GENICA E CELLULARE (5 CFU)

Corso di laurea triennale in SCIENZE E TECNOLOGIE AGRARIE:Anatomia e Fisiologia degli Animali Domestici (4 CFU)Zootecnica Generale (4 CFU)Alimentazione Animale (4 CFU)Zootecnica Speciale (4 CFU)Opzionali: Tecnica Mangimistica (4 CFU)

Valutazione morfo-funzionale degli animali in produzione zootecnica (4 CFU)Etnologia zootecnica (4 CFU)Zoocolture (4 CFU)Acquacoltura (4 CFU)

Corso di laurea triennale in SCIENZA DELLA PRODUZIONE E TRASFORMAZIONE DEL LATTE:Anatomia e Fisiologia degli Animali Domestici (6 CFU)Neuroendocrinologia della Lattazione (3 CFU)Zootecnica Generale – mod.1: Elementi di Genetica e Citogenetica (6 CFU)

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Zootecnica Generale – mod.2: Miglioramento Genetico (6 CFU)Nutrizione e Alimentazione Animale - mod. 1: Nutrizione e Alimentazione del Bestiame da

Latte (6 CFU)Nutrizione e Alimentazione Animale - mod. 2: Valutazione degli Alimenti Zootecnici (3 CFU)Zootecnica Speciale - mod. 1: Zoognostica (3 CFU)Zootecnica Speciale - mod. 2: Zootecnica Speciale (6 CFU)

Corso di laurea triennale in AGROTECNOLOGIE PER L'AMBIENTE E IL TERRITORIO:Sistemi Zootecnici - mod. 1: Zootecnia Generale (5 CFU)Sistemi Zootecnici - mod. 2: Conservazione e Valorizzazione delle Risorse Animali negli

Agroecosistemi (3 CFU)Gestione dei Reflui: mod. Aspetti Zootecnici (3CFU)Opzionale: Ecologia Zootecnica (4 CFU)

Corso di laurea triennale in SCIENZE E TECNOLOGIE ALIMENTARI:Anatomia e fisiologia degli animali domestici (5 CFU)Elementi di Biologia e Produzioni Animali (5 CFU)

Corso di laurea triennale in SCIENZE E TECNOLOGIE DELLA RISTORAZIONE:Alimenti di Origine Animale (4 CFU)

Corso di laurea triennale in VALORIZZAZIONE E TUTELA DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE MONTANO:Anatomia e fisiologia degli animali domestici (4 CFU)Produzioni Animali (6 CFU)Sistemi Zootecnici e Pastorali Montani (6 CFU)

Corso di laurea magistrale in SCIENZE AGRARIE:Miglioramento Genetico degli animali domestici (4 CFU)Nutrizione Animale (4 CFU)Zootecnia Sostenibile (4 CFU)Tecnologie delle Produzioni bovine (4 CFU)Tecnologie delle Produzioni suine (4 CFU)

Corso di laurea magistrale in SCIENZE AGROAMBIENTALI:Sistemi Zooterritoriali (4 CFU)

Corso di laurea magistrale in BIOTECNOLOGIE VEGETALI, ALIMENTARI E AGRO-AMBIENTALI:Biodiversità e biotecnologie in zootecnia (6 CFU)

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Allegato V

Pubblicazioni Scientifiche dell’Istituto di Zootecnica (Facoltà di Medicina Veterinaria)

Anni A B C D E F2003 42 48 3 1 20 22004 30 17 2 5 21 22005 30 29 6 4 20 1

A= Articoli su rivistaB=Interventi a convegnoC=Contributi in volumeD=Applicazioni e prodotti multimedialiE=Tesi di laureaF=Tesi di dottorato (Si riportano solo le tesi dei dottorandi che hanno avuto come docente guida uno tra i proponenti)

Pubblicazioni 2006

1. -S. Cannas, M. Minero, C. Palestrini (2006). Lo sviluppo comportamentale del cucciolo come fattore rilevante nell’insorgenza delle patologie comportamentali. Summa, (23) 3, 19-26

2. -D. Frank, M. Minero, S. Cannas, C. Palestrini (2006). Puppy behaviours when left home alone: a pilot study. Appl. Anim. Beh. Sci., accepted 8 May 2006, in press, disponibile on-line dal 27 giugno 2006

3. -M. Minero M., E. Canali, A. Warren-Smith, A. McLean, D. Goodwin, M. Zetterqvist, N. Waran, P. McGreevy (2006). Proceedings of the 2nd International Equitation Science Symposium, Fondazione Iniziative Zooprofilattiche e Zootecniche, Brescia

4. -M. Pauri, V. Bucci, D. Zucca, E. Canali, M. Minero (2006). The use of an experienced horse in breaking of an untrained subject: preliminary observations. Abstract for the 2nd International Equitation Science Symposium, Milano

5. -R. Polito, M. Minero, E. Canali, M. Verga (2006). Yearlings reactions to humans in relation to the handling method. Anthrozoos, accepted 2 November 2006, in press

6. -F. Luzi; P.A. Martino; M. Verga, 2006, Behaviour and production of fattening rabbits in colony cages, with and without environmental enrichment. Deltion tes Ellenikes Kteniatrikes Etaireias = Journal of the Hellenic Veterinary Medical Society 56 (4): p. 301-306

7. -M.V. Tosi, V. Ferrante, S. Mattiello, E. Canali, M. Verga, 2006, Comparison of video and direct observation methods for measuring oral behaviour in veal calves. Ital. J. of Anim. Sci., 5, p. 19-27

8. -M. Michelazzi, M. Verga, L. Volontè, 2006, Ansia da separazione nel cane. Summa, n.1, p. 39-41

9. -F. Luzi, P.A. Martino; M. Verga 2006, Behaviour and production of fattening rabbits in colony cages, sing environmental enrichment. Proc. 18 th Hungarian Conf. on Rabbit Production

10. -P.A. Martino, C. Lazzaroni, F. Luzi, P. Panagakis, M. Verga, 2006, Evaluation of the microbial environment of rabbit cages with and without enrichment strategies. Proc. 57th Meet. E.A.A.P., Turkey, 17-20 Sept., p. 41

11. -M. Minero, D. Zucca, E. Canali, 2006. A Note on Reaction to Novel Stimulus and Restraint by Therapeutic Riding Horses. Appl. Anim. Beh. Sci., 97, p. 335-342

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12. -B. Algers, D.M. Broom, E. Canali, J. Hartung, F.J.M Smulders, C.G. van Reenen, I. Veissier, 2006. Scientific Report on the risks of poor welfare in intensive calf farming systems Annex to EFSA Journal 2006 p. 366

13. -S. Barbieri, F. Chiesa, V. Ferrante (2006). La valutazione del benessere nell’allevamento biologico: possibilità di certificazione. Atti del V Convegno Nazionale dell’Associazione Italiana di Zootecnia Biologica e Biodinamica a cura di Sara Barbieri e Valentina Ferrante p. 34-37

14. -I. Tiano, V. Ferrante, S. Mattiello (2006). Interazioni tra animali selvatici e domestici allo stato brado in un allevamento biologico nella Sila Grande. Atti del V Convegno Nazionale dell’Associazione Italiana di Zootecnia Biologica e Biodinamica a cura di Sara Barbieri e Valentina Ferrante p. 43-47

15. -F. Chiesa, G. Rosa, S. Barbieri, V. Ferrante (2006). Allevamento biologico del suino nero siciliano: un caso di studio. Atti del V Convegno Nazionale dell’Associazione Italiana di Zootecnia Biologica e Biodinamica a cura di Sara Barbieri e Valentina Ferrante, p. 65

16. -M. Vaarst, S. Roderick, V. Lund, W. Lockeretz (2006) Salute e benessere animale in agricoltura biologica: I criteri nelle produzioni di origine animale. Ed Italiana a cura di A. Martini, V. Ferrante e S. Barbieri

17. -F. Chiesa, S. Barbieri, O. Ribò, F. Luzi (2006). Electronic identification in rabbits. Technical Note. World Rabbit Science. In press

18. -M.C. Cozzi, M. Longeri, P. Valiati, M.P. Strillacci, S. Dardano, M. Polli, A. Lancia, E. Battista, L. Guidobono Cavalchini (2006). Genetic characterization of Esperia horse breed by genetic markers. XXX International Conference on Animal Genetics (ISAG) Atti ISAG Porto Seguro (Brazil), 21 25 August 2006 (oral presentation)

19. -C. Palestrini (2006) “Terminology Think-Tank about diagnosis”. Journal of Veterinary Behavior: Clinical Applications and Research. In stampa

20. -S.P. Marelli, S. Dardano, M.G. Strillacci, M. Polli, (2006) Selezione genetica e cinotecnica. Tutto Cani, Volume 1 pag. 9-11

21. -L. Lattuada, F. Quaglia, R. Bacchetta, B. Bighignoli, M. Longeri, M. Polli (2006) Phylogenetic relationships among wild boar (Sus scrofa) populations in Italy. XXX International Conference on Animal Genetics (ISAG) Porto Seguro - 21 a 25 Agosto 2006, Oral presentation

22. -B. Bighignoli, N.C. Pedersen, M. Polli, R.A. Grahn, M. Longeri, A.L. Lyons, (2006) The genetic characterization of the A and B blood type in the domestic cats. Proceedings of the 30th International Conference on Animal Genetics (ISAG) Atti ISAG Porto Seguro (Brasil) Aug 21-25, 2006.

23. -M.C. Cozzi, P. Valiati, M. Cancedda, M.G. Strillacci, P. Polli, M. Longeri, L.G. Cavalchini (2006) Cavallino della Giara: 20 anni di studi genetici. Atti della giornata di studio sulla biodiversità animale. Cagliari 1 ottobre 2005, 86-102.

24. -L. Molteni, S. Dardano, P. Parma, M. Polli, A.M. De Giovanni, G. Sironi, M. Longeri (2006) “Ichthyosis in chianina cattle” . Veterinary Record 158, 412-414. ISSN: 0042-4900

25. -M. Longeri, M. Polli, M.G. Strillacci, A.B. Samorè, M. Zanotti 2006) “QTLs affecting Somatic Cell Score on Chromosome 4 and 26 in Italian Holstein cattle”. J. Dairy Science, 89, 3175-3177

26. -G. Rattegni, S. Dardano, M.G. Strillacci, B. Cozzi, M. Longeri (2006) “Tursiops truncatus genetic analysis by DNA markers”. 34th Annual Symposium of European Association for Aquatic Mammals. Riccione, 15 (oral presentation)

27. -M. Heroldová, M. Homolka, J. Kamler, C. Ghezzi, W. Redaelli, E. Andreoli, S. Mattiello (2006) Potrava tří druhů kopytníků (Cervus elaphus, Rupicapra rupicapra a

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Capreolus capreolus) v prostředí italských Alp v momovegetačním období. Czech Zoological days, Brno, February 2006

28. -S. Barbieri, F. Chiesa, M.G. Mangiagalli, P. Martino, M. Zecchini, C. Crimella (2006). Qualità e contaminazione microbiologica del materiale seminale preparato in azienda. Summa. Animali da reddito. N. 4, p. 23-29 ISSN: 1828-5546

29. M. Zecchini, S. Barbieri, F. Militerni, L. Riva, C. Crimella (2006). Inseminazione strumentale nella specie suina: tecnica tradizionale e post-cervicale a confronto. Summa. Animali da reddito. N. 2, p 53-57 ISSN: 1828-5546

30. V. Ferrante, S. Lolli, S. Marelli, G. Vezzoli, F. Sirri, L.Guidobono Cavalchini, Effect of light programmes, bird densities and bitter types on broilers welfare, World’s Poultry Science Journal,12° European Poultry Conference, Verona, Italy, 10-14 Sep. 2006, Book of Abstracts, v. 62, p. 586

31. -S.P. Marelli, M.G. Strillacci, V. Ferrante, P. Pignattelli, M. Gualtieri, L. Guidobono Cavalchini, Genetic variability in Valdarnese Bianca chicken breed using microsatellite markers, World’s Poultry Science Journal,12° European Poultry Conference, Verona, Italy, 10-14 Sep. 2006, Book of Abstracts, v. 62, p. 207-208

32. -P.A. Martino, M.G. Mangiagalli, S.P. Marelli, T. Smajlovic, L. Guidobono Cavalchini, Effect of lycopene on semen bacteriological status and native immunity in roosters, World’s Poultry Science Journal,12° European Poultry Conference, Verona, Italy, 10-14 Sep. 2006, Book of Abstracts, v. 62, p.415

33. -L. Zaniboni, G. Mangiagalli, S. Tona, S. Cerolini, Reproductive parameters of the italian local chicken breed Mericanel della Brianza, World’s Poultry Science Journal,12° European Poultry Conference, Verona, Italy, 10-14 Sep. 2006, Book of Abstracts, v. 62, p. 535-536

34. -S. Dardano, G. Strillacci, C. Gilardoni, C. Bonasegale, L. G. Cavalchini, M. Longevi, M. Polli, (2006) L’Epidermolisi bollosa ereditaria nel cane Veterinaria Ed. SCIVAC submitted

35. -S. Dardano, M. G. Strillacci, B. Gandolfi, M. C. Cozzi, P. Parma, M. Polli, L. Molteni, M. Longeri, (2006) “Characterisation and exclusion of TGM1 as candidate gene for ichthyosis in Chianina cattle" J. of Heredity, submitted

36. -F. Luzi, F. Chiesa, La coniglicoltura puo’ crescere ancora in Ungheria. (2006) Rivista di Coniglicoltura, 4:6-8 (traduzione dall’inglese dell’articolo di Szendro Zsolt)

37. -F. Luzi, F. Chiesa, Nuove conoscenze riguardanti l’alimentazione del coniglio. (2006) Rivista di Coniglicoltura, 5:12-15 (traduzione dall’inglese dell’articolo di Luc Maertens)

38. -F. Luzi, D. Zucca, Età, peso delle giovani fattrici: due parametri per la produttività. (2006) Rivista di Coniglicoltura, 6:6-12 (traduzione dall’inglese dell’articolo di J. M. Rommers)

39. -S. Dardano, M.G. Strillacci, W. Coppieters, M. Geroges, M. Longeri (2006) “Ichthyosys disorder in Chianina cattle: candidate gene approach and preliminary genome-wide scan data” Bioforum proceedings 2006, 82/130

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Pubblicazioni Scientifiche dell’ Istituto di Anatomia degli Animali Domestici con Istologia ed Embriologia (Facoltà di Medicina Veterinaria)

Anni A B C D E F2003 4 12 0 0 5 02004 9 15 4 0 4 12005 10 19 0 0 5 0

A=Articoli su rivistaB=Interventi a convegnoC=Contributi in volumeD=Applicazioni e prodotti multimedialiE=Tesi di laureaF=Tesi di dottorato (Si riportano solo le tesi dei dottorandi che hanno avuto come docente guida uno tra i proponenti)

Pubblicazioni 20061. GANDOLFI F, PAFFONI A, PAPASSO BRAMBILLA E, BONETTI S, BREVINI TA,

RAGNI G (2006).Efficiency of equilibrium cooling and vitrification procedures for the cryopreservation of ovarian tissue: comparative analysis between human and animal models. Fertil Steril. 85;1150-1156.

2. POCAR P., BREVINI TAL., ANTONINI S., GANDOLFI F. (2006) Cellular and molecular mechanisms mediating the effects of polychlorinated biphenyls on oocyte in vitro maturation. Reproductive Toxicology 22:242-249

3. BREVINI TAL, TOSETTI V., CRESTAN M., ANTONINI S., GANDOLFI F. (2006) Derivation and characterization of pluripotent cell lines from pig embryos of different origins. Theriogenology 1-10

4. PAFFONI A., BREVINI TAL, SOMIGLIANA E., RESTELLI L., GANDOLFI F., RAGNI G. (2006) In vitro development of human oocytes after parthenogenetic activation or intracytoplasmic sperm injection. Fertility and Sterility 1-7

5. BREVINI TAL, CILLO F., ANTONINI S., GANDOLFI F. (2006) Cytoplasmic remodelling and the acquisition of developmental competente in pig oocyte. Animal Reproduction Science epub doi:10.1016/j.anireprosci.2006.10.018

6. BREVINI TAL, CILLO F., ANTONINI S., TOSETTI V, GANDOLFI F. (2007) Temporal and spatial control of gene expression in early embryos of farm animals. Reproduction, Fertility and Development 19:1-8 epub doi10.1071/RD06119 1031-3613/07/010001

7. NESTLER D, RISCH M, FISCHER B AND POCAR P (2006) Regulation of aryl hydrocarbon receptor (AhR) activity in porcine cumulus-oocyte complexes in physiological and toxicological conditions: the role of follicular fluid Reproduction (in press)

8. HOMBACH-KLONISCH S, POCAR P, KAUFFOLD J, KLONISCH T. (2006) Dioxin exerts anti-estrogenic actions in a novel dioxin-responsive telomerase-immortalized epithelial cell line of the porcine oviduct (TERT-OPEC). Toxicol. Sci. 90: 519-528

9. POCAR P, KLONISCH T, BRANDSCH C, EDER K, FROHLICH C, HOANG-VU C, HOMBACH-KLONISCH S. (2006) AhR-agonist-induced transcriptional changes of genes involved in thyroid function in primary porcine thyrocytes. Toxicol. Sci. 89: 408-414

10. LUCIANO AM, GOUDET G, PERAZZOLI F, LAHUEC C AND GERARD N. (2006) Glutathione content and glutathione peroxidase expression in in vivo and in vitro matured equine oocytes. Molecular Reproduction and Development; 73: 658-666.

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11. LUVONI GC, CHIGIONI S, PEREGO L, LODDE V, MODINA S AND LUCIANO AM. (2006) Effect of gonadotropins during in vitro maturation of feline oocytes on oocyte-cumulus cells functional coupling and intracellular concentration of glutathione. Animal Reproduction Science; 96: 66-78.

12. MODINA S, ABBATE F, GERMANA GP, LAURIA A AND LUCIANO AM. (2006) Beta-Catenin localization and timing of early development of bovine embryos obtained from oocytes matured in the presence of follicle stimulating hormone. Animal Reproduction Science: doi:10.1016/j.anireprosci.2006.1007.1008.

13. BORROMEO V, BRAMANI S, MODINA S, LODDE V, LUCIANO AM AND SECCHI C. (2006) The Effect of Species-Specific FSH Administration During In vitro Maturation of Bovine Oocytes on Embryonic Developmental Capability. Veterinary Research Communications 2; 30 Suppl 1: 167-169.

14. LODDE V, MODINA S, GALBUSERA C, FRANCIOSI F AND LUCIANO AM.(2006) Large-scale chromatin remodeling in germinal vesicle bovine oocytes: interplay with gap junction functionality and developmental competence. Molecular Reproduction and Development : doi:10.1002/mrd.20639.

15. MEGGIOLARO D., PORCELLI F., CARNEVALI A., CREPALDI P., SAVARESE E., FERRANDI B. (2006) A possibile role of Fas antigen in ejaculated spermatozoa of fertile bulls: an immunocytochemical quantitative approach. Acta Histochemica 107, 463-468.

16. PORCELLI F., MEGGIOLARO D., CARNEVALI A., FERRANDI B. (2006) Fas ligand in bull ejaculated spermatozoa: a quantitative immunocytochemical study. Acta Histochemica 108, 287-292.physiological and toxicological conditions: the role of follicular fluid Reproduction (in press)

17. BREVINI TAL., CILLO F., LAGUTINA I., ANTONINI S., COLLEONI S., LAZZARI G., GALLI C., GANDOLFI F. Maternal to embryonic transition following nuclear transfer. IETS, Orlando, Florida, Gennaio 2006, pp 121

18. GANDOLFI F., CILLO F., ANTONINI S., COLLEONI S., LAGUTINA I., LAZZARI G., GALLI C., BREVINI TAL. Expression patter of Nanog and Par3 genes in in vitro derived bovine embryos” IETS, Orlando, Florida, Gennaio 2006 pp.231

19. BREVINI TAL, TOSETTI V., CRESTAN M., PAFFONI A., RAGNI G., GANDOLFI F. Derivation and characterization of parthenogenetic human embryonic stem cells. Keystone Symposia, Whistler, British Columbia, Marzo 2006, pp.54

20. BREVINI TAL Politically correct human stem cells: a novel approach First Danish Summerschool on Stem Cells , Avernaes June, 2006.

21. BREVINI TAL, CILLO F., TOSETTI V., CRESTAN M., RAGNI G., GANDOLFI F. Human pluripotent stem cells derived by parthenogenesis. 22nd Annual Meeting of The European Society of Human Reproduction and Embryology, Repubblica Ceca, Praga, Giugno 2006, pp.693

22. BREVINI TAL, MOTLIK I., TOSETTI V., CRESTAN M., ANTONINI S., GANDOLFI F. Establishment of embryonic stem cells from in vivo derived mini-pig embryos. XXVI Congress of The European Association of Veterinary Anatomists, Messina, Luglio 2006, pp.46

23. BREVINI TAL, TOSETTI V., ANTONINI S., PAFFONI A., CRESTAN M., RAGNI G., GANDOLFI F. Establishment and characterization of pluripotent cell line from human parthenotes. Stem Cells: What Future For Therapy? Scientific Aspect and Bioethical Problems, Roma, Settembre 2006, pp.45

24. PAFFONI A., BREVINI TAL, SOMIGLIANA E., RESTELLI L., GANDOLFI F., RAGNI G. Assessment of human oocyte developmental competance by in vitro culture following parthenogenetic activation. Annual Meeting of the American Society for Reproductive Medicine, New Orleans, Ottobre 2006

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25. POCAR P - L’arylhydrocarbon receptor nell’ovocita di mammifero: aspetti fisiologici e tossicologici - XXI Convegno Medicina della Riproduzione 23-25 Febbraio 2006 Abano Terme, Italia

26. POCAR P - Arylhydrocarbon receptor signalling in bovine cumulus-oocyte complexes during in vitro maturation - XXVI Congress Of The European Association Of Veterinary Anatomists 19-22 July 2006 Messina, Italy

27. SLEZÁKOVÁ M, LODDE V, BERETTA MS, LAURIA A, MODINA S AND LUCIANO AM. Banking of bovine germinal vesicle stage oocytes: comparison between cryopreservation protocols. In: 10th European Society of Domestic Animal Reproduction (ESDAR) Annual Conference; 2006; Portoroz - Lipica, Slovenia. Reproduction in Domestic Animals;42:4, 334.

28. LUVONI GC AND LUCIANO AM. Is it possible to achieve an univocal classification of germinal vesicle patterns and early stages of meiotic progression in mammalian oocytes? In: 5th Annual Congress of European Veterinary Society for Small Animal Reproduction (EVSSAR); 2006; Budapest, Hungary; 282.

29. LUCIANO AM, FRANCIOSI F, GALBUSERA C, PERAZZOLI F, BERETTA MS, LODDE V AND MODINA S. Bovine oocyte reconstruction following cryopreservation and germinal vesicle transplantation. In: 32nd Annual Conference of the International Embryo Transfer Society (IETS); 2006; Orlando FL (USA). Reproduction Fertility and Development;18: 1 & 2; 138.

30. LODDE V, MODINA S, MADDOX-HYTTEL P, LAURIA A AND LUCIANO AM. Chromatin remodeling and morphological changes of the nuclear and cytoplasmic compartments in immature bovine oocytes. In: XXVIth Congress of the European Association of Veterinary Anatomist; 2006; Messina (Italy); Italian Journal of Anatomy and Embryology, 111 suppl. 1, 54.

31. LODDE V, MADDOX-HYTTEL P, MODINA S AND LUCIANO AM. Nuclear and cytoplasmic modifications of germinal vesicle bovine oocytes in relation to chromatin remodeling. In: 32nd Annual Conference of the International Embryo Transfer Society (IETS); 2006; Orlando FL (USA). Reproduction Fertility and Development;18: 1 & 2; 226.

32. LODDE V, CHIGIONI S, LUCIANO AM, LUVONI GC AND MODINA S. Cytoskeleton organization of germinal vesicle stage cat oocytes cryopreserved by slow freezing and vitrification protocols. In: 5th Annual Congress of European Veterinary Society for Small Animal Reproduction (EVSSAR); 2006; Budapest, Hungary; 322.

33. BERETTA MS, LUCIANO AM, BORROMEO V, LAURIA A AND MODINA S. Expression and localization of prolactin and endothelial nitric oxide synthase in the bovine follicle: a morpho-functional study. In: XXVIth Congress of the European Association of Veterinary Anatomist; 2006; Messina (Italy); Italian Journal of Anatomy and Embryology, 111 suppl. 1, 55.

34. . GANDOLFI F., ANTONINI S., CILLO F., BREVINI TAL. (2006) Effetti degli xenobiotici ambientali su ovocita ed embrioni di animali domestici.” In: La riproduzione umana e le influenze ambientali, Padova, Ed.CLEUPS : 405-416

35. POCAR P. (2006) Molecular communication between the oocyte and surrounding somatic cells during mammalian folliculogenesis In: Biology in Reproduction (ISBN 81-7736-271-2) Ed. T. Klonisch, Publ.. Research Signpost

36. POCAR P. (2006) L’arylhydrocarbon receptor nell’ovocita di mammifero: aspetti fisiologici e tossicologici In: La riproduzione umana e le influenze ambientali, Padova, Ed.CLEUPS : 417-426

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Pubblicazioni dell'Istituto di Zootecnia Generale (Facoltà di Agraria)

Anni A B C D E F2003 13 16 1 0 22 12004 9 9 0 3 24 02005 24 17 2 3 22 1

A= Articoli su rivistaB=Interventi a convegnoC=Contributi in volumeD=Applicazioni e prodotti multimedialiE=Tesi di laureaF=Tesi di dottorato (si riportano solo le tesi dei dottorandi che hanno avuto come docente guida uno tra i proponenti)

Pubblicazioni nel 2006:1. Nicoloso L., Milanesi E., Fornarelli F., Crepaldi P. (2006) – SNPs discovery in coat

color genes for goats breeds traceability: a comparative approach. Pig. Cell Res., 19,5, 518.

2. Marrazzo D., Cevasco R., Crepaldi P., Gemignani C.A., Moreno D., Negrini R., Spinetti A. (2006) Caratterizzazione storica di una razza bovina dell’Appennino ligure a limitata diffusione: la Cabannina. Indagini di Ecologia storica, archeozoologia ed analisi di genetica Molecolare. 5 Conv. Naz. di Archeozoologia, Rovereto 10-12 novembre, 76

3. Meggiolaro D., Porcelli F., Carnevali A., Crepaldi P., Savarese E., Ferrandi B. (2006). A possible role of Fas antigen in ejaculated spermatozoa of fertile bulls: an immunocytochemical approach. Acta Histochem. 107, 463 - 468.

4. Porcelli F., Meggiolaro D., Carnevali A., Ferrandi B. (2006). Fas ligand in bull ejaculated spermatozoa: a quantitative immunocytochemical study. Acta Histochem., 108, 287-292.

5. MOLTENI L., DARDANO S., PARMA P., POLLI M:, DE GIOVANNI A. M., SIRONI G., LONGERI M., 2006. Ichthyosis in Chianina cattle. Veterinary Records, 158, 412-414.

6. DI MEO G.P., PERUCATTI A., CHAVES R., ADEGA F., DE LORENZI L., MOLTENI L:, DE GIOVANNI A. M:,INCARNATO D., GUEDES-PINTO H., EGGEN A., IANNUZZI L., 2006. Cattle rob(1;29) originating from complex chromosome rearrangements as revealed by both banding and FISH-mapping techniques, Cromosome Research, 14, 649-655.

7. MOLTENI L., PERUCATTI A., IANNUZZI A., DI MEO G. P., DE LORENZI L., DE GIOVANNI A., INCARNATO D., SUCCI G., CRIBIU E., EGGEN A., IANNUZZI L., 2006. A new case of reciprocal translocation in a young bull: rcp (11;21) (q28;q12) A ), in corso di stampa su Cytogenet Genome Res., 116.

8. CENADELLI S., MARAN V., BONGIONI G., FUSETTI L., GALLI A., GREPPI G.F., ENNE G., PARMA P., ALEANDRI R., 2006. First identification of SNPs in Gilthead seabream (Sparus aurata) genome. Animal Genetics, In press.

9. PARMA P., RADI O., CHABOISSIER M.C., DELLAMBRA E., VALENTINI S., GUERRA L., SCHEDL A., CAMERINO G., 2006. R-spondin1 plays an essential role in sex determination, skin differentiation and malignancy. Nature Genetics, 38(11). 1304-1309.

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10. CAMERINO G., PARMA P., RADI O., VALENTINI S., 2006. Sex determination and sex reversal. Curr. Opin. Genet. Dev., 16, 289-292.

11. PINOTTI L., ROSI F. Leptin in bovine colostrum and milk, Horm Metab Res; 38: 89-93, 2006

12. MAGLIERI C., ROSI F., POLIDORI M., FANTUZ F., SALIMEI E.:European Workshop on Equine Nutrition, 3rd In Nutrition and feeding of the broodmare / editors, N. Miraglia and W. Martin-Rosset , EAAP publication no. 120, Wageningen : Wageningen Academic Publishers, ISBN 9086860141, ISSN 0071-2477, 167-169, 2006 (Abstract con referee su libro)

13. MAGISTRELLI D., PINOTTI L., RAPETTI L., ROSI F.: Pancreatic Amylase Activity and Metabolic-Endocrine asset in weaning kids. 8th ASAS/EAAP International Workshop on the Biology of Lactation in Farm Animals, São Paulo, Brazil, Revista de Ciências Veterinárias, ISSN/ISBN: 1679981 2006, 4, suppl. 1, 27, 2006

14. TABACCO E., BORREANI G., CROVETTO G.M., GALASSI G., COLOMBO D., CAVALLARIN L. (2006). Effect of chestnut tannin on fermentation quality, proteolysis, and protein rumen degradability of alfalfa silage. «J. Dairy Sci.», 89, 4736-4746.

15. Galassi G., Malagutti L., Crovetto G.M. (2006). Influenza di alimenti fibrosi sulle prestazioni produttive del suino pesante e sulle emissioni ammoniacali dei reflui . Regione Lombardia. Quaderno della ricerca n. 56.

16. Colnago S., Sandrucci A., Succi G., (2006). Vantaggi e limiti del pascolo nella zootecnia da latte biologica di pianura. Quaderni della Ricerca, Regione Lombardia n 53 1-36

17. Sandrucci A., Tamburini A., Bava L., Zucali M. Factors affecting milk flow traits in dairy cows: result of a field study. J. Dairy Sci. (in press).

18. L. Malagutti, M.Zannotti, F. Sciaraffia. Ammonia concentrations in pig houses of Northern Italy. Italian J. Animal Sci. (in stampa).

19. Cesari V., Toschi I., Grilli G., Cesari N., Castrovilli C. (2006) - Effetto dell’età di svezzamento sull’evoluzione del peso vivo e dell’ingestione di alimento solido – Rivista di coniglicoltura 6, 16 – 17.

20. Nicoloso L., Marilli M., Del Monte E., Crepaldi P.(2006) – MC1R gene polymorphisms in Mora Romagnola and Cinta senese for pig breed traceability, Proc. Pig Genome I : An overview of cutting-edge genomics with emphasis on the pig. February, 20- 21, 2006 Lodi, p.30

21. DE LORENZI L., DE GIOVANNI A.M., MOLTENI L., LONI D., 2006. Un nuovo caso di sterilità associato al cariotipo 63,XO in una cavalla Quarter Horse. Atti XII Congresso Multisala SIVE, Bologna 28-29 Gennaio, 196-197

22. Galassi G., Malagutti L., Crovetto G.M. (2006). Nitrogen balance and ammonia emission from slurries of heavy pigs fed diets with high fibre contents. Book of Abstracts 57th Annual Meeting of the European Association for Animal Production, Antalya, Turkey, 158.

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Allegato VI

Elenco e qualifiche del personale non docente dell’Istituto di Zootecnica afferente al DSA

Sala Stefania Personale amministrativo Cat. C5

Rolandi Clara Personale bibliotecario Cat. C1

Ferrari Lorenzo Personale tecnico Cat. C1

Heinzl Eugenio Personale tecnico Cat. EP

Mangiagalli Maria Grazia Personale tecnico Cat. D1

Marelli Stefano Personale tecnico Cat. D1

Scilini Caterina Personale tecnico Cat. C5

Valiati Paolo Personale tecnico Cat. D3

Elenco e qualifiche del personale non docente dell’Istituto di Anatomia degli Animali Domestici afferente al DSA

Leonardi Sabina Personale amministrativo Cat. C1

Cerri Luca Personale tecnico Cat. C1

Lamanna Carmelo Personale tecnico Cat. C2

Naldi Fabio Personale tecnico Cat. D3

Olla Simonetta Servizi generali e tecnici Cat. B4

Elenco e qualifiche del personale non docente dell’Isituto di Zootecnia Generale afferente al DSA

Dellanoce Alessandro Personale amministrativo Cat. C 3

Bonacina Stefania Personale tecnico Cat. C 3

D'Ardes Vincenzo Personale tecnico Cat. D 3

Roveda Paolo Personale tecnico Cat. C 4

Cesari Nicoletta Personale tecnico Cat. C 1

De Angeli Davide Servizi generali e tecnici Cat. B 3

Misitano Marco Servizi generali e tecnici Cat. B 3

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Allegato VII

Altri componenti degli Istituti proponenti

1. ASSEGNISTI E BORSISTIBarbieri Sara Chiesa Francesca Cillo Fabiana Colombini StefaniaCrestan MattiaDe Lorenzi LisaLodde ValentinaMilanesi ElisabettaMinero Michela Nicoloso LetiziaStrillacci Maria Giuseppina Tosetti Valentina

2. DOTTORANDI (CON E SENZA BORSA DI STUDIO)Andreoli ElenaAntonini Sefania Azzalin TatianaBelli PaolaBerteselli GretaBighignoli BarbaraCannas SimonaCantafora AnnaCefis AndreaCesari ValentinaColombo DanieleFranciosi Federica Fornarelli FrancescaGusmaroli DarioHarouna Ayouba Idi Adamou GarbaLolli SusannaMagistrelli DamianoMichelazzi ManuelaMiodini MarzioMonti MaurizioPenati ChiaraPistocchini ElenaRiva JacopoRossetti StefaniaTurco Margherita Turini JacopoZucali MaddalenaZucca Daniela

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Allegato VIII

Biblioteche – Centri di servizio

1. Biblioteche 1.1 Biblioteca dell’Istituto di Zootecnica della Facoltà di Medicina VeterinariaLa Biblioteca, che attualmente è “BIBLIOTECA DI SETTORE”, è stata fondata nel 1964 e raccoglie un vasto repertorio, che riflette le diverse linee di ricerca coltivate nell’Istituto; la Biblioteca nasce infatti con l'intento di fornire un adeguato supporto all'attività scientifica del personale di ricerca afferente all’Istituto stesso. La politica delle acquisizioni ha in primo luogo privilegiato le opere che rispondessero agli ambiti d'interesse della struttura; ossia la zootecnica, le zoocolture, la genetica, l’etologia applicata, il benessere animale, la produzione e sanità animale tropicale per lo sviluppo sostenibile, la fauna selvatica, la biodiversità e la conservazione delle specie, la zootecnia biologica e le tecnologie di allevamento. Non è stata comunque trascurata l'acquisizione di strumenti di base per la ricerca e di opere generali di zoologia, genetica, biologia e nutrizione.La biblioteca comprende oltre 3400 volumi e riceve annualmente oltre 60 periodici di tutto il mondo per buona parte a partire dal 1960. Il catalogo della Biblioteca è completamente informatizzato; attraverso l'Opac dell’Ateneo è possibile reperire tutto il materiale posseduto, monografie e periodici, che è contrassegnato dalla sigla di collocazione Z1.

La biblioteca è aperta dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 13.30 alle 16.30 da lunedì a giovedì, il venerdì solo nell’orario mattutino.La consultazione del materiale è accessibile ai docenti e studenti dell’Ateneo ed agli esterni. Il prestito è aperto ai docenti ed agli studenti dell’Ateneo. Esiste un servizio di prestito interbibliotecario.È a disposizione dell'utente un Servizio di informazione bibliografica a vari livelli:- Ricerca del materiale (testi e periodici) presso la sede della biblioteca e le altre sedi istituzionali all’interno dell’Università degli studi di Milano; - Ricerca del materiale individuato presso altre biblioteche di istituzioni italiane e straniere;- Ricerca dell'informazione bibliografica attraverso banche dati on-line.

La biblioteca di settore offre la disponibilità di quattro postazioni internet dedicate.

La biblioteca aderisce al Catalogo Nazionale dei Periodici (ACNP) e nel 2006 è stata avviata la revisione del posseduto nel suddetto Catalogo.

Codice Identificativo ACNP: MI264Codice identificativo ICCU: MI0654Codice identificativo SBN USMH5

1.2 Biblioteca dell’Istituto di Anatomia della Facoltà di Medicina VeterinariaLa biblioteca dell’Istituto di Anatomia dispone di 832 volumi e 834 annate di periodici scientifici attinenti prevalentemente all’anatomia, all’istologia e all’istochimica, alla biologia cellulare, all’embriologia, alla biologia della riproduzione. L’accesso alla Biblioteca è consentito negli orari durante i quali è in funzione la Segreteria dell’Istituto.

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1.3 Biblioteca dell’Istituto di Zootecnia Generale della Facoltà di Agraria La biblioteca dell’Istituto è stata fondata nel 1970 e possiede 2059 libri e 3689 annate di periodici, inoltre è abbonata a 22 riviste periodiche. I temi principali trattati dalle riviste e dai volumi riguardano la genetica, la zootecnia, le zoocolture, la nutrizione e l’alimentazione e l’anatomia e fisiologia degli animali.L’accesso alla Biblioteca è consentita solo negli orari in cui è presente il personale tecnico-amministrativo della struttura.

2. Centri di servizio

2.1 VEtoGene – Lab: Genetica molecolareControllo della parentela caratterizzazione dei soggetti mediante analisi del DNA • Studi sulla consanguineità al fine di mantenere la necessaria variabilità genetica all’interno dell’allevamento delle razze • Riconoscimento di geni responsabili di malattie genetiche con analisi del DNA per l’identificazione precoce dei soggetti ammalati e dei portatori sani. • Identificazione delle varianti alleliche responsabili di alcuni caratteri morfo-funzionali, quali ad esempio il colore del mantello.• Certificazioni forensi e diagnosi di parentela • Assistenza agli allevatori e alle società di razza per la programmazione di piani di selezione.

2.2 VEtoGene – CSC: centro per lo studio del comportamento Banca dati informazioni comportamentali: raccolta di informazioni sulla reattività comportamentale da correlare alle informazioni derivanti dalle analisi del DNA, per una corretta selezione dal punto di vista del carattere. Certificato di buon allevatore: il servizio prevede di fornire una ‘certificazione’ del ‘benessere’ in allevamento in funzione dell’analisi e valutazione delle caratteristiche ambientali e gestionali dello stesso Consulenze: per la scelta del soggetto ideale da adottare

2.3 Centro Sperimentale per l'Innovazione Zootecnica (Ce.S.I.Zoo)

Il Centro Sperimentale per l’Innovazione Zootecnica (Ce.S.I.Zoo.) dell’Istituto di Zootecnia Generale è sito a Cornaredo (MI) presso la Cascina Baciocca.Nel centro è presente un’unità per lo studio del metabolismo energetico e proteico dotata di laboratorio per analisi chimico-biologiche degli alimenti di interesse zootecnico, di 4 camere respiratorie a circuito aperto per la determinazione del calore prodotto dagli animali attraverso il metodo della calorimetria indiretta e di 16 (8 per ovi-caprini e 8 per suini) gabbie metaboliche individuali per la raccolta separata di feci e urine, indispensabili per la determinazione della digeribilità in vivo e del bilancio azotato.Il centro è inoltre dotato di diverse strutture zootecniche per ospitare ruminanti e monogastrici. Tra queste una porcilaia in grado di ospitare fino a 96 suini all’ingrasso in 16 box di 9 m2 ciascuno. Tale porcilaia è concepita per poter condurre prove sperimentali: è dotata di bilancia per pesate individuali degli animali, di locali per lo stoccaggio e la preparazione dei mangimi ed è strutturata in modo da poter distribuire mangimi differenziati in ciascun box.Altra struttura presente è la stalla per ovi-caprini dotata di 8 box che possono ospitare 7 capi ciascuno. Ogni box è costituito da un paddok esterno e da una parte interna con lettiera permanente. Le mangiatoie permettono la somministrazione di razioni diverse per ciascun box e sono dotate di sistema autocatturante. In stalla è presente un palchetto di mungitura con impianto a secchio e lattometri. I capretti possono essere ospitati in 5 box

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utilizzabili anche per effettuare prove sperimentali nella fase di svezzamento. Attualmente sono presenti 28 capi di razza Saanen in lattazione e la relativa rimonta.Nel centro di ricerca si trova anche una stalla per bovini dotata di 10 poste a stabulazione fissa con impianto di mungitura a lattodotto, 10 poste a stabulazione libera (cuccette) con paddok esterno divisibile in due gruppi da 5 e 2 box singoli a stabulazione libera. Questa struttura è dotata di un locale accessorio per la gestione delle prove sugli animali e un settore destinato alla conservazione ed eventuale lavorazione del latte vaccino e caprino. Attualmente sono presenti 3 bovine adulte dotate di fistola ruminale.Il centro infine è dotato di un laboratorio per analisi biologiche in vitro per la determinazione e la stima del valore nutritivo degli alimenti zootecnici. In particolare si effettuano misure relative alla degradabilità in situ (tecnica dei "nylon bags") e in vitro degli alimenti, foraggi e concentrati, destinati ai ruminanti dei quali si determinano anche la fermentescibilità ruminale (metodo Menke, mediante tecnica della "gas production", con sistema delle siringhe graduate poste in termostato rotante) e la degradabilità ruminale in vitro della SS e della componente fibrosa con sistema Daisy. E' attualmente in fase di taratura un sistema automatizzato per la misura in continuo della fermentescibilità ruminale degli alimenti mediante sensori di pressione collegati a un sistema computerizzato.

2.4 Stabulario Sperimentale e stalla per piccole specieLo Stabulario per piccoli animali, ristrutturato di recente in ottemperanza con le indicazioni del Decreto Legislativo 116/92 sull'utilizzo degli animali a fini sperimentali, presenta locali e attrezzature idonee alla stabulazione di conigli, di specie avicole e di piccoli roditori, oltre ai laboratori di calorimetria indiretta in cui sono presenti, uniche in Italia, quattro camere respiratorie, che permettono di calcolare il calore prodotto da un animale dagli scambi respiratori (O2 consumato e CO2 prodotta) e dalla quantità di azoto eliminato con le urine.In tale struttura sperimentale, provvista di quarantena, lavaggio, stabulari e laboratori, è presente anche un locale per la preparazione e lo stoccaggio delle diete, con attrezzature per l'essiccazione e la liofilizzazione dei campioni biologici raccolti nel corso dei diversi studi condotti presso l'Istituto.In questi locali, a temperatura, umidità e fotoperiodo controllati, vengono realizzate prove di digeribilità apparente e di bilancio materiale ed energetico (utilizzando le 80 gabbie metaboliche in dotazione e le suddette camere respiratorie), oltre a sperimentazioni tese a valutare gli effetti dell'alimentazione sulla qualità del materiale seminale del coniglio e del pollo.Nel rispetto delle indicazioni di legge sulla sperimentazione animale, inoltre, utilizzando apposite strutture che consentono di stabulare circa duecento piccoli roditori, vengono condotte, in collaborazione con gruppi di ricerca universitari e aziende private, prove di valutazione degli effetti dell'ambiente di allevamento sul comportamento alimentare e sull'accrescimento corporeo, oltre a studi di base sull'interazione fra molecole di sintesi e nutraceutica.La Stalla per avi-cunicoli dell'Istituto, regolarmente autorizzata dall'ASL di Milano, è costituita da due differenti ambienti per la riproduzione e l'ingrasso e da locali accessori per i controlli sperimentali e per lo stoccaggio del mangime. Tale struttura è attrezzata con 80 fori fattrice provvisti di nido esterno, 45 fori individuali da rimonta e 216 fori bicellulari da accrescimento.In tale struttura, dotata anche di un piccolo macello autorizzato provvisto di cella frigorifera a cui è annesso un laboratorio per la valutazione delle caratteristiche qualitative della carne, vengono effettuate prove atte a studiare “l'influenza della dieta, del ritmo riproduttivo e del management sulle performance riproduttive della fattrice e sulle caratteristiche produttive del coniglio in accrescimento".

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Allegato IX

Istituto di Zootecnica: collaborazioni nazionali e internazionali

EDITORIAL BOARD, REFERAGGIO PER RIVISTE SCIENTIFICHE ED ASSIMILABILI

Applied Animal behaviour ScienceHormones and behaviour Livestock ProductionItalian Journal of Animal ScienceWorld Rabbit ScienceWorld’s Poultry ScienceGestione Ambientale, Faunistica e Venatoria Periodico dell'ATC RI2, Rieti.European Journal of Wildlife ResearchBritish Poultry Science

COLLABORAZIONI INTERNAZIONALI

AITVM (Association of Institutions of Veterinary Medicine), Utrecht (Olanda)JRC Joint Research Centre (Centro Comune di Ricerca – Unione Europea), Ispra (Italia)Scottish Agricultural College (UK)CIRAD (Centre International de Recherche Agronomique pour le Developpement), Montpellier (Francia)Centro di Ricerca Piccole Specie, Ministero dell’Agricoltura del Belgio CIRDES (Centre International de Recherche et Developpement de l’Elevage en zone Subhumide), Bobo Dioulasso (Burkina Faso)DARCOF Danish Research centre for organic food and farmingDepartment of Basic Sciences and Aquatic Medicine, section for Genetics, Norwegian School of Veterinary ScienceDepartment of Animal Science, University of California, Davis, USA Department of Animal Husbandry, Agricultural University, Wageningen, The Netherlands,.Department of Farm Animal Behaviour and Husbandry, Univerity of Kassel Department of Animal Nutrition, Genetics, Breeding and Ethology della Facoltà di Medicina Veterinaria di Gent Department of Animal Genetics, Norwegian College of Veterinary Medicine, National Veterinary Institute, Oslo, Norway Ecole Inter-Etats de Medecine Vétérinaire de Dakar, Dakar (Senegal)EFSA European Food Safety AgencyFacultè d’Agronomie de l’Université Abdou Moumouni, Niamey (Niger)Faculté d’Agronomie de l’Université de N’Gaoundéré (Cameroun)ID Lelystad, Lelystad, OlandaILRI (International Livestock Resourches Institute), Adis Ababa Ethiopia - Nairobi KenyaIMVT (Institut de Medecine Vétérinaire Tropicale), Anversa (Belgio)INAT Istituto Nazionale di Agronomia di Tunisi del Ministero dell’Agricoltura tunisinoINRA (Institut National de la Recherche Agronomique), Parigi (Francia)INRA (Institut National de la Recherche Agronomique du Benin), Cotonou (Benin)INRAN (Institut National de la Recherche Agronomique du Niger), Niamey (Niger)INRA (Institut National de la Recherche Agronomique), Tunisi (Tunisia)Institut für Tierhygiene, Verhaltenskunde und Tierschutz, Ludwig-Maximilians-Universität, Monaco, GermaniaInstitute of Animal Husbandry and Welfare University of Veterinary Medicine, Wien

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Institute of Vertebrate Biology, Kvetna 8, CZ-603 65, Brno, Repubblica CecaInstitute of Veterinary, Animal and Biomedical Sciences; Massey University, Nuova ZelandaITC (International Trypanotolerant Centre), Banjul (Gambia)ITRA (Institut Togolais de la Recherche Agronomique), Lomè (Togo)Ministère des Ressources Animales du Niger , Niamey (Niger)ONG Karkara CAPEN (Cellule d’Appui à la Promotion de l’Elevage au Niger), Niamey (Niger)Unit of Animal Genomics, Faculty of Veterinary Medicine. University of LiegeUniversità Autonoma di Barcellona, (Spagna)Università di Giessen (Germania) Facoltà di Agraria Università di Kaposvar (Ungheria) Facoltà di Agraria Università di Lubjana (Slovenia) Facoltà di Biotecn. Università di Wageningen (Olanda) Facoltà di Agraria Università di Atene (Grecia) Facoltà di Agraria Université de Montréal, Faculté de Mèdecine Vétérinaire, Centre Hospitalier Universitarie, Saint-Hyacinte, QC, CanadaUniversity of Natural Resources and Applied Life Sciences, Wien Veterinary Medicine, University of Bristol

COLLABORAZIONI NAZIONALI

ARALAPA Milano, Lodi, CremaCATTID Centro per le applicazioni televisive e delle tecniche di istruzione a distanza - Università “La Sapienza”, Roma (Italia)Centro Di Capua Ospedale Niguarda Ca’ Granda, MilanoCentro Interuniversitario per la Cooperazione allo Sviluppo Agro-alimentare ed ambientaleCentro Ricerche Produzioni Animali di Reggio EmiliaComitato Interfacoltà per i Paesi in Via di SviluppoComitato di Gestione del Comprensorio Alpino della Caccia di Sondrio COOPCRA (Consiglio per la Ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura), Roma (Italia)Dipartimento di Scienze Cliniche Veterinarie dell’Università di MilanoDipartimento di Patologia Animale, Igiene e Sanità Pubblica Veterinaria dell’Università di MilanoDipartimento di Scienze degli Alimenti, Facoltà di Agraria dell’Università di Bologna – Sede di CesenaDipartimento di Scienze Zootecniche, Facoltà di Agraria dell’Università di TorinoDipartimento di Scienze Animali, Facoltà di Agraria dell’Università di PadovaDipartimento di Biologia Vegetale e Biotecnologie Agroambientali e Zootecniche – Facoltà di Agraria dell’Università di PerugiaDipartimento di Biotecnologie e Scienze Molecolari, Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali, Università dell’InsubriaDipartimento di Ingegneria Informatica, Gestionale e dell'Automazione (DIIGA) Università politecnica delle Marche Dipartimento di Scienze degli Alimenti dell’Università di BolognaDipartimento di Scienze e Tecnologie Alimentari e Microbiologiche DISTAM della Facoltà di Agraria di MilanoDipartimento Scienze Zootecniche Università di Firenze

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Dipartimento di Farmacologia, Chemioterapia e Tossicologia della Facoltà di medicina e Chirurgia dell’Università di Milano.Dipartimento di Patologia Animale, Igiene e Sanità Pubblica Veterinaria- Sezione di Microbiologia e Immunologia Veterinaria.Dipartimento di Scienze Zootecniche e Ispezione degli alimenti Università degli Studi di Napoli "Federico II"NapoliDipartimento di Salute Animale, Facoltà di Veterinaria, Università di ParmaDipartimento di Patologia e Sanità Animale, Facoltà di Veterinaria, Università di Napoli “Federico II”ELPZOO (Ente Lombardo Potenziamento Zootecnico), Zorlesco (LO) Ente Nazionale della Cinofilia Italiana - Ministero delle Politiche Agricole e ForestaliEnte della Protezione Civile di Milano.Federazione Italiana Associazione FelineFISE Federazione Italiana Sport EquestriFondazione Iniziative Zooprofilattiche e Zootecniche di BresciaGuardia di Finanza, Unità Cinofila cani antidroga, Intimiano (CO).IMV Technologies, Piacenza Istituto di Fisica Generale Applicata dell’Università di MilanoIstituto di Medicina Legale della Facoltà di Medicina e Chirurgia.Istituto di psicologia della Facoltà di Medicina e Chirurgia dellUniversità degli Studi di MilanoIstituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia Istituto di Zootecnia, Facoltà di Agraria, Univ. degli Studi di MilanoIZS (Istituto Zooprofilattico Sperimentale), Teramo (Italia)METRO Cash and CarryONG Acra, Milano (Italia), e loro sedi in T’Chad e CamerounONG Movimento Africa 70, Milano, e loro sedi in NigerONG Icei, Milano (Italia), e loro sedi in ArgentinaOsservatorio epidemiologico della regione LombardiaUOFAA (Unione Operatori di Fecondazione Artificiale Animale), Pavia VSA Dipartimento di Scienze e Tecnologie Veterinarie per la Sicurezza Alimentare

APPARTENENZA A SOCIETA'

Associazione Italiana di Avicoltura Scientifica AITVM Steering committee A.I.S.E.A.B. (Associazione Italiana Specialisti in Etologia Applicata).A.S.E.T.R.A. (Associazione di Studi Etologici e Tutela della Relazione con gli Animali).Associazione Lombarda AvicoltoriA.S.P.A. (Associazione Scientifica di Produzione Animale), CIRSEMAF (Centro Interuniversitario di Ricerca sulla Selvaggina e sui Miglioramenti ambientali a Fini Faunistici)European College of Veterinary Behavioural Medicine – Companion Animals,I.S.A.E. (International Society for Applied Ethology)I.S.A.G. (International Society of Animal Genetics)OIE/Global Conference on Animal Welfare Steering committee SIDI (Società Italiana di Ippologia)SIVTro – VSFI (Società Italiana Veterinari Tropicalisti (Veterinari Senza Frontiere Italia)SoZooAlp (Società per la Valorizzazione degli Ecosistemi Zootecnici Alpini) consiglio direttivoWAVES (Wild Animals Vigilance Euromediterranean Society - Italia)

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W.P.S.A. (World's Poultry Science Association) W.R.S.A. (World's Rabbit Science Association)World Poultry Science Association WG3 Poultry GeneticWorld Poultry Science Association WG9 Poultry Welfare ZOOBIODI (Associazione Italiana di Zootecnia Biologica e Biodinamica)

Istituto di Anatomia degli Animali Domestici con Istologia ed Embriologia Collaborazioni Nazionali ed internazionali

Collaborazioni scientifiche con enti di ricerca nazionali: - Laboratorio di biotecnologie animali, Istituto di Zootecnica, Facoltà di Agraria, Università Cattolica del Sacro Cuore, Piacenza- Dip Morfol.Biochimica, Fisiol., e Produz. Animale – Università di Messina - Dip. di Biologia Animale -Università di Sassari- Dip. di Scienze Biomediche Comparate - Università di Teramo - Istituto di Zootecnica- Università Cattolica di Piacenza - Dip.di Morfofisiologia Veterinaria – Università di Torino- Ist. Patologia Generale, Anatomia Patologica e Clinica Ostetrico-Chirurgica Veterinaria- Università di Sassari- Dip. di Produzione Animale -Università di Bari- Clinica ostetrica e ginecologia veterinaria - Facoltà di Scienze Biotecnologiche Università degli Studi di Bari - Dip. di Scienza dei Materiali – Università di Milano Bicocca - Fondazione Tettamanti- Ospedale S. Gerardo - Monza- Laboratorio di Misure Ambientali e Tossicologiche - Fondazione Salvatore Maugeri – Pavia- Unità Operativa Complessa Ostetricia e Ginecologia III. Centro Sterilità di Coppia ed Andrologia- Fondazione Ospedale Maggiore Policlinico, Mangiagalli e Regina Elena. - Istituto Zooprofilattico della Lombardia e dell’Emilia Romagna Laboratorio di Colture

cellulari e dei Substrati. Brescia- Dip. Clinico Veterinario, Università di Bologna, Ozzano Emilia (BO) - Laboratorio di Tecnologie della Riproduzione, Istituto Sperimentale Italiano Lazzaro

Spallanzani, CIZ srl, Porcellasco- Cremona - Cell Factory ‘Franco Calori’ della Fondazione IRCCS Ospedale Maggiore Policlinico, Mangiagalli e Regina Elena.- Dip. di Scienze Neurologiche Università di Milano, Ospedale Policlinico di Milano- Dip. Di Bioingegneria - Politecnico di Milano- Dip.di Morfofisiologia Veterinaria – Università di Torino- CNR-ITBA Via Fratelli Cervi, 93 - 20090 Segrate (MI) Italy

Collaborazioni scientifiche con enti di ricerca internazionali: - Dept of Obstetrics and Gynecology, University of Connecticut Health Center, Farmington (USA)- Dept of Cell Biology University of Connecticut Health Center, Farmington (USA)- Unité de Physiologie de la Reproduction et des Comportements - Reproduction Equine, Institut National de la Recherche Agronomique (INRA) - Nouzilly (France)- Dept.Animal Veterinary Basic Sciences – Royal Vet.Agr University –Frederiksberg (Dk)- School of Medicine - University of Adelaide . South Australia - School of Vet Med - University of Saskatchewan Canada - Universitè Laval - Quebec - Canada

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- School of Vet Med . University of Uppsala - Sweden - Department of Anatomy & Cell Biology - Faculty of Medicine – Martin Luther University Halle/Wittenberg (Germany)- Department of Human Anatomy & Cell Science - Faculty of Medicine - University of Manitoba (Canada)- Institute of Animal Physiology and Genetics, Czech Academy of Sciences, Libechov,

Czech Republic. - Macaulay Land Use Research Institute, Craigiebuckler, Aberdeen UK

Panel di valutazione di progetti di ricerca: MURST – Progetti PRIN

VII Programma Quadro , UE Wellcome Trust Check Academy of ScienceUnited States-Israel Binational Science Foundation (BSF)European Science Foundation United States Department of Agriculture – Animal genome and genetic mechanisms South Africa Medical Research Council

Riviste scientifiche Co-Editor in Chief della rivista Theriogenology (Prof. F. Gandolfi )Associated Editor della rivista Molecular Reproduction and Development(Prof. F. Gandolfi)Editorial Board della rivista European Journal of Histochemistry (Prof. A. Lauria) Managing Editor della Rivista Repronews (Prof. A. Lauria)

Boards dei referees: Cell and Tissue ResearchEuropean Journal of HistochemistryMolecular Reproduction and Development

Microscopy Research and Technique Theriogenology Biology of Reproduction European J of Obstetrics and Gynaecologi and Reproductive Biology Journal of Animal Science Human Reproduction

Biomarkers InsightsCloning and Stem CellsFertility and SterilityGeneNature ProtocolsReproductionReproductive Toxicology

Istituto di Zootecnia Generale collaborazioni Nazionali e Internazionali

Editorial board, referaggio per riviste scientifiche ed assimilabili Italian Journal of Animal ScienceInformatore Zootecnico

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Collaborazioni scientifiche con enti di ricerca nazionali:Dimorfipa, Università di Bologna; Dipartimento Agroselviter, Università di Torino; Dipartimento di Produzioni Animali, Università degli Studi della Tuscia, Viterbo; Dipartimento di Scienze Zootecniche, Università degli Studi di Padova; Università Cattolica del Sacro Cuore, Piacenza; Ospedale S.Raffaele, Milano; Dipartimento S.A.V.A., Università degli Studi del Molise

Collaborazioni scientifiche con enti di ricerca internazionaliCentre de recherche de Jouy-en-Josas, Laboratoire de cytogenetique; Laboratoire sous-nutrition des ruminants, INRA, Theix, France; Neuroscience and Genetics Research Center, University of California, Los Angeles, USA; Rowett Research Institute, Bucksburn, Aberdeen, Scotland;

Collaborazioni con enti pubblici e privati:Associazione Regionale Allevatori Lombardia (ARAL); Ente Regionale Servizi e Agricoli e Forestali (ERSAF); Fondazione Fojanini di Sondrio; Fondazione Parco Tecnologico Padano; Istituto Sperimentale per le Colture Foraggere del MiPAF; Istituto Sperimentale Italiano L. Spallanzani

Enti finanziatori Unione Europea (UE); Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MiUR); Ministero delle Politiche Agricole e Forestali (MiPAF); Amministrazioni locali: Regione Lombardia; Provincia autonoma di Trento;

Provincia di Lecco; Enti pubblici e privati: Associazione Nazionale Allevatori Bovini Italiani da Carne

(ANABIC); Fondazione Cassa Risparmio Province Lombarde (CARIPLO).

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Allegato X

LABORATORI ED ATTREZZATURE1. Istituto di Zootecnica della Facoltà di Medicina VeterinariaOltre a quanto già accennato nei singoli paragrafi dedicati all’attività scientifica dei proponenti, si riportano informazioni specifiche a laboratori ed attrezzature.

1.1 Stabulari per le Zoocolture e laboratori di Andrologia e Riproduzione Il gruppo di ricerca di avicoltura ha a disposizione alcune strutture dedicate quali: Stabulario sperimentale riproduttori maschi Stabulario sperimentale riproduttori femmine Laboratorio di Biochimica delle Zoocolture Laboratorio di Andrologia e RiproduzioneGli stabulari sperimentali assicurano un ambiente con microclima standardizzato indispensabile per la stesura di protocolli di prove sperimentali.Il laboratoratorio di Biochimica è dotato di impianti, strumentazioni e reagenti utilizzabili per l’analisi della qualità dei prodotti delle zoocolture quali uova e carne e l’analisi della frazione lipidica degli alimenti e del materiale seminale. Dispone anche di un particolare Colorimetro utile nella valutazione delle caratteristiche qualitative dei prodotti di origine animale e delle caratteristiche morfologiche degli animali stessi.Lo sviluppo delle attività di ricerca inerenti l’analisi dei lipidi e dei carotenoidi somministrati agli animali è stata favorita dalla collaborazione iniziata negli anni novanta con l’Istituto di Poultry Production dello Scottish Agricultural College di Auchincruive, Ayr, Scozia. Il laboratorio di andrologia e riproduzione permette un’analisi accurata del materiale seminale grazie alle strumentazioni presenti. In particolare alla fine degli anni 80 è stato acquistato un sistema di analisi computerizzato: Computer Assisted Semen Analysis – CASA che ha notevolmente incrementato l’oggettività della valutazione dello sperma introducendo parametri difficilmente valutabili con la tradizionale osservazione al microscopio a contrasto di fase che comunque, costituisce la strumentazione di base indispensabile nella realizzazione di qualsiasi protocollo di ricerca inerente le caratteristiche qualitative del seme.La presenza di questa apparecchiatura e delle metodiche innovative apprese grazie a collaborazioni con laboratori internazionali ha favorito il riconoscimento del laboratorio di andrologia da parte di ricercatori Nazionali come struttura di riferimento e formazione. Importanti collaborazioni internazionali si sono sviluppate durante gli anni 90 con l’Istituto di Poultry Production dello Scottish Agricultural College di Auchincruive, Ayr, Scozia, aventi come tematiche sperimentazioni nel campo della riproduzione avicola e avifaunistica.

1.2 Laboratori ed attrezzature per i rilievi ambientali Fin dal 1987 l’Istituto crea un laboratorio per il rilevamento dei parametri ambientali che affianca ai sistemi tradizionali le prime apparecchiature per il rilievo automatico computerizzato dei dati macro e microclimatici, presenza di gas nocivi, direzione ed intensità dei flussi d’aria; utilizzando acquisitori con memoria a stato solido quali i registratori Squirrel della GRANT ed in seguito Babuc della LSI muniti di sonde per la temperature ambientali, a penetrazione ed a contatto, sonde a bulbo nero, sonde per l’Umidità relativa, celle elettrochimiche per il rilievo di gas nocivi, anemometri a filo caldo ed a ventolino, Luxmetri. Nell’evolversi delle tecnologie l’Istituto si dotava di mezzi atti al Disegno Tecnico Assistito dal Calcolatore dotandosi di software specifici (AutoCAD) e facendo frequentare ai propri tecnici corsi di specializzazione realizzati dalla Regione Lombardia (1995 – 1996) al fine di

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poter supportare sia la progettazione sia il rilievo degli ambienti sottoposti ad indagine a scopo di ricerca.Viste le sempre nuove necessità che con il tempo venivano a crearsi, l’Istituto realizzava un laboratorio di GIS (Geographical Information System) per la georeferenziazione dei dati. A tal fine specializzava il proprio personale facendogli frequentare un “Master Universitario in Sistemi Informativi Geografici per l’Ambiente ed il Territorio” (2002-2003) ed arrivando ad applicare queste tecnologie sia in ambito nazionale, per l’attività sui selvatici in una delle valli delle alpi Retiche georeferenziando i dati relativi agli ungulati selvatici, come anche di volatili recuperati in seguito ad incidenti (allocchi), sia in ambito internazionale per il rilievo di dati in nazioni quali la Namibia (rilievo e censimento dei capi presenti all’interno di un Game Ranch) e il Niger (rilievo del territorio).Negli stessi anni viene approntato un laboratorio per la realizzazione di sistemi radio bio telemetrici per il rilevamento dei dati clinici (frequenza cardiaca e battito cardiaco) come anche del posizionamento da animali in libertà, rilevati via radio acquisendo sia la tecnologia sia le attrezzature per realizzare autonomamente radiocollari da applicare sia su volatili (starne) sia su ungulati domestici e selvatici (cervi); a tal fine l’Istituto acquisisce un oscilloscopio computerizzato e due Radio ricevitori scanner a grande sensibilità, nonché antenne direzionali specifiche come anche una stazione di micro saldatura.

1.3 Laboratorio di Genetica Molecolare Il Laboratorio si articola in:- Laboratorio di preparazione soluzioni, terreni, e utensileria, attrezzato con sistemi di sterilizzazione, purificazione, centrifugazione e stoccaggio.- Laboratorio di estrazione di acidi nucleici, attrezzato con sistemi per l’operatività in sterile e lo stoccaggio- Laboratorio di amplificazione di acidi nucleici, attrezzato con sistemi di operatività in sterile, di clonazione in vettori, 4 termociclatori.- Laboratorio di elettroforesi degli acidi nucleici, attrezzato con sistemi per l’elettroforesi orizzontale e verticale, in particolare con 2 sequenziatori automatici (ABI PRISM 377 e ABI PRISM 310) per il sequenziamento nucleotidico e l’analisi di frammenti (microsatelliti).- Laboratorio di estrazione ed elettroforesi delle proteine (PAGE, IF)- Laboratorio di analisi informatica dei dati (4 postazioni connesse internet - intranet)- 3 Stanze per la conservazione di materiale biologico a temperatura di congelamento (-20°C), utilizzate principalmente per la conservazione delle le banche genetiche delle specie. Un congelatore a CO2 per la conservazione di cloni e di reagenti monoclinali (-80°C).

1.4 Laboratorio di Etologia Nell’ambito delle ricerche inerenti l’etologia ed il comportamento animale viene realizzato un laboratorio di riprese TVCC con apparecchiature Time Lapse per la registrazione su lungo periodo di animali sia in laboratorio sia direttamente in campo. Attualmente l’Istituto conta 4 stazioni di rilevamento composte da Multiplexer a 16 canali e VCR Time Lapse con 12 telecamere con obiettivi di ripresa ad alta sensibilità per le registrazioni in regime di luce crepuscolare. Il lavoro dei laboratori afferisce a differenti gruppi di ricerca ed è utilizzato a supporto di linee di ricerca autonome, come anche per la realizzazione di tesi di laurea, di pubblicazioni scientifiche e interventi a convegni specifici.

1.5 Attrezzature per il rilievo termografico L’Istituto ha ottenuto nel corso del mese di novembre 2006 un finanziamento di 60.000 euro (Fondo Grandi Attrezzature) per il conseguimento di un Sistema di Teletermografia

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ad Infrarosso. Nel dettaglio la strumentazione è costituita da un sistema totalmente radiometrico con sensore microbolometrico bidimensionale Vox (ossido di vanadio) di nuova generazione.Verrà utilizzato per evidenziare la temperatura superficiale corporea in modo non invasivo e potrà essere adattato a studi etologici e riguardanti il benessere animale, nonché a ricerche in ambito zootecnico, ispettivo-patologico.

2. Istituto Di Anatomia Degli Animali Domestici Con Istologia Ed Embriologia della Facoltà di Medicina VeterinariaPer lo svolgimento dell’attività di ricerca l’Istituto è dotato dei seguenti laboratori interamente attrezzati per: 2.1 l’anatomia macroscopica,2.2 l’indagine microscopica, istochimica ed immunoistochimica2.3 la produzione in vitro di embrioni2.4 la biologia cellulare e molecolare 2.5 la micromanipolazione cellulare2.6 la microscopia confocale2.7 la microdensitometria e la citochimica quanti-qualitativa

3. Istituto Zootecnia Generale della Facoltà di AgrariaPer lo svolgimento dell’attività di ricerca, oltre al CeSIZoo di Cornaredo e allo stabulario per le piccole specie annesso all'Istituto stesso, l’Istituto di Zootecnia Generale è dotato dei seguenti laboratori:

3.1 Laboratorio per Ricerche sulla Qualità Ambientale e la Sicurezza Alimentare: Comprende 2 Gas Cromatografi, 1 HPLC, 1 spettrofotometro ad assorbimento atomico, 1 fluorimetro.Sono inoltre disponibile dei rilevatori ambientali portatili per la determinazione dell’ammoniaca e dell’idrogeno solforato presenti nell’aria degli edifici per l’allevamento. È inoltre presente presso i nostri laboratori un sistema di fermentazione in vitro "in batch", che consente il controllo automatico di temperatura e pH, utilizzato in numerose sperimentazioni, per processi di fermentazione di matrici differenti, sia fluidi di provenienza zootecnica (liquido ruminale, liquame, siero di latte) sia biomasse diverse quali rifiuti urbani e frazioni derivate.

3.2 Laboratorio di Analisi Bromatologiche È attrezzato con strumenti che consentono l’esecuzione delle analisi bromatologiche classiche e delle frazioni di carboidrati e proteine di alimenti e feci. Sono presenti anche gli strumenti necessari per la determinazione del grasso e delle frazioni azotate del latte. Nel laboratorio inoltre sono presenti un calorimetro adiabatico per la determinazione del contenuto in energia lorda e un analizzatore degli elementi di carbonio (metodo Dumas) in feci, urine e alimenti.

3.3 Laboratorio di Genetica Animale: È equipaggiato con moderne attrezzature per la ricerca molecolare: cappe chimiche, termociclatori a gradiente e non, sistemi di elettroforesi verticale e orizzontale, sistemi di acquisizione elettronica di immagine e fotodocumentazione. Il laboratorio per colture cellulari è attrezzato con cappa sterile a flusso laminare, incubatore a CO2 e microscopia ottica.

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Oltre alla sede milanese il laboratorio è fornito di un distaccamento presso il Parco Tecnologico Padano di Lodi ed è in allestimento un laboratorio interamente dedicato allo studio del DNA antico.

3.4 Laboratorio di Citogenetica Zootecnica: Apparecchiature per allestimento e trattamento di colture cellulari e di osservazione dei cromosomi metafasici dopo colorazione di routine, bandeggi e tecniche di citogenetica molecolare: doppia camera sterile con relative cappe sterili a flusso laminare orizzontale, termostati incubatori, microscopi e softwares dedicati, micromanipolatore, centrifughe e ultracentrifughe, pHmetri, bilance, bagni termostatici e refrigerati, termociclatore, apparecchi per elettroforesi, agitatore oscillante, etc.

3.5 Laboratorio di Analisi Metaboliche ed Enzimatiche : È attrezzato di con spettrofotometro UV/vis, a doppio raggio, con possibilità di letture a due lunghezze d’onda, scansione temporale e scansione dell’assorbanza; HPLC a doppia pompa per cromatogrammi in gel permeation, size exclusion e in fase inversa; lettore di piastre per ELISA; laboratorio di preparazione dei campioni: attrezzato di bilance, centrifuga ed ultracentrifuga, dispensatori elettronici, bagno ultrasuoni.

3.6 Laboratorio RIA : È attrezzato di Gamma-counter per determinazioni radioimmunologiche RIA e IRMA; centrigufa, dispensatore elettronico e cappa per manipolazione radioattivi.

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Allegato XI

1. Convenzioni dell’Istituto di Zootecnica

- ACRA (Associazione di Cooperazione Rurale in Africa e America Latina)“Progetto agrozootecnico d’appoggio alle comunità pastorali di Karme e Batre (TChad)”

- ENCI (Ente Nazionale della Cinofilia Italiana)“Convenzione quadro per attività di collaborazione scientifica in cinotecnia”

- Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia Romagna“Standardizzazione e verifica sperimentale dei parametri clinici, comportamentali e laboratoristici di benessere nei bovini da carne e da latte.”

- Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia Romagna – Ministero della Salute

“Standardizzazione e verifica sperimentale dei parametri attualmente riconosciuti di benessere animale nella specie suina.”

- Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia Romagna“Convenzione quadro di collaborazione scientifica e didattica per il Centro di Referenza del Benessere Animale”

- Università Politecnica delle Marche“Progetto E.QU.I.ZOO.BIO – Analisi di sistemi aziendali, mediante il confronto di diverse tipologie, riferite all’allevamento bovino da carne da latte, ovino, suino ed avicolo.”

- Università degli Studi di Brescia, Pavia e Milano (Facoltà di Agraria)“Convenzione per l’istituzione del Centro Interuniversitario per la Cooperazione allo Sviluppo Agroalimentare e Ambientale.”

- Comune di Milano“Progetto attività formative ed interventi di affiancamento per la sostenibilità di un Centro di trasformazione di latte per gli allevatori della cintura periurbana di Niamey (Niger).”

- Fondazione CARIPLO“Progetto di appoggio e strutturazione della filiera latte nella zona urbana e periurbana di Maroua (Cameroun).”

- Provincia di Milano e Associazioni Provinciali Allevatori di Pavia, Piacenza e Alessandria

“Tipizzazione genetica di soggetti di razza Varzese – Ottonese – Tortonese a tutela e salvaguardia della razza.”

- Comunità Europea – Joint Research Centre di Ispra“Identificazione elettronica degli animali di interesse zootecnico ed amatoriale e della tracciabilità di filiera.”

- Comunità Europea“Integration of animal welfare in food quality chain: from public concern to improved welfare and transparent quality.”

- Ministere des Ressources Animales (Niger)“Conoscenza, conservazione e valorizzazione di germoplasma animale italiano per le necessità della zootecnia urbana e periurbana in climi caldi.”

- Ministero Affari Esteri“New technologies to improve the rabbit production in Tunisia.”

- Comunità Europea“COST Action 848: Multi-faccetted research in rabbits: a model to develop a healthly and save production in respect with animal welfare.”

- Regione Lombardia“Valorizzazione del comparto avicolo tramite lo studio dell’influenza di tre differenti tipologie di allevamento.”

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- Comunità Europea“COST Action 846: Measuring and monitoring welfare.”

- ICEI – ONG“Lotta contro la povertà tramite la promozione di un programma basato sull’agricoltura biologica.”

- Mountain View Game Lodge - Windhoek (Namibia)“Studi e ricerche sul sistema Game Ranching”

2. Collaborazione con European Food Safety Authority dell’Istituto di Zootecnica

L’Istituto di Zootecnica, in qualità di Laboratorio di Eccellenza del Centro di Referenza Nazionale per il Benessere Animale, è stato incaricato di svolgere il progetto di fattibilità per un self-mandate, sotto la diretta responsabilità dell’European Food Safet Authority (EFSA) per la definizione di Linee Guida generali e una metodologia di lavoro standardizzata nel campo del Risk Assessment nel settore dell’Animal Welfare. Nella sua fase iniziale, tale progetto si prefigge di fornire informazioni di base per lo sviluppo delle Linee Guida e in particolare: - la definizione dei principali punti da considerare nella valutazione del rischio per il benessere animale, correlate da un database delle principali fonti bibliografiche; - la definizione delle aree di expertise per i Centri di Eccellenza e i ricercatori chiave che lavorano nel settore del benessere animale e del risk assessment, nonché dei ricercatori e dei centri stessi classificati secondo precisi criteri di selezione.

3. Convenzioni dell’ Istituto di Anatomia degli Animali Domestici con Istologia ed Embriologia- Convenzione con il Centro Agrovyzkum Rapotin Ltd, Repubblica Ceca, per collaborazione scientifica nell’ambito della biologia della riproduzione e dello sviluppo nei mammiferi, con ricerche volte a migliorare l’efficienza produttiva e riproduttiva nelle specie di interesse zootecnico attraverso approcci tecnologici e biotecnologici e mediante interventi terapeutici naturali volti a regolare e potenziare la funzione riproduttiva.

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Allegato XII

Prestazioni conto terzi degli Istituti proponenti

1) Identificazione del polimorfismo del DNA nelle specie di interesse zootecnico da liquidi biologici, da muscolo e da pelo.

2) Tipizzazione ematica equini (gruppo sanguigno e polimorfismo elettroforetico) ai fini dell’identificazione.

3) Identificazione mediante polimorfismo del DNA (RFLP, microsatelliti, RAPD).

4) Tipizzazione polimorfismo DNA nel cane.

5) Consulenza per problemi comportamentali degli animali domestici.

6) Analisi cariologiche su tori da impiegare in F.A.

7) Analisi molecolari per geni relativi a specifici caratteri.

8) Analisi bromatologiche classiche e frazioni Cornell in alimenti e feci

9) Analisi del latte (grasso e frazioni azotate).

10)Contenuto in micotossine in alimenti e determinazione elementi in assorbimento atomico.

11)Analisi biologiche per la determinazione della digeribilità, degradabilità e fermentescibilità degli alimenti zootecnici.

12) Stabulazione per piccoli animali a scopo sperimentale.

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Allegato XIII

1. Centri di Riferimento

1.1 Centri di Riferimento dell’Istituto di ZootecnicaIl Laboratorio di genetica molecolare zootecnica rappresenta il Centro di Riferimento per diverse associazioni ed enti, in particolare:- dal 2003 è stato individuato dalla Facoltà di Medicina Veterinaria di Milano come la struttura universitaria in grado di accertare e certificare con tecniche di analisi del DNA la specie di appartenenza di pelli e pellicce commercializzate ed importate in Italia;- dal 1995 è l’unico laboratorio in Italia riconosciuto dalla “Jefatura de Cria Caballar y Remonta”, emanazione del “Ministerio de Defensa”, designato dal “Ministerio de Agricultura, Pesca y Alimentación”, per la gestione del Libro Genealogico dei cavalli di razza pura, per conto della quale vengono effettuate la tipizzazione e il disconoscimento della paternità dei soggetti di Pura Razza Spagnola (Andalusi) e dei cavalli di razza Menorchina, ai fini dell’iscrizione al Libro Genealogico. Gli allevatori di queste due razze sono rappresentati in Italia dalle associazioni AICE (Associazione Italiana Caballo Español) e AIPRE (Associazione Italiana Pura razza Española), entrambe riconosciute dalla Jefatura de Cria Caballar y Remonta;- dal 1997 è l’unico laboratorio di riferimento per la tipizzazione e la verifica della parentela per i soggetti di razza Akhal-Teké i cui allevatori hanno come riferimento in Italia l’Associazione Italiana Cavallo Akhal-Teké e in Russia l’International Association of Akhal-Teké Breeding (MAAK)”, incaricata della gestione dello Stud-Book centrale della razza;- dal 1995 è il laboratorio di riferimento per la tipizzazione e il controllo della parentela dei soggetti di razza Lusitana allevati in Italia. Il Laboratorio collabora con il “Serviçio Nacional Coudélico” del “Ministerio de Agricultura” portoghese per consentire agli allevatori italiani di iscrivere i propri cavalli al Libro Genealogico della razza;- è inoltre il Laboratorio di riferimento per l’Irish Horse Association e la American Morgan Horse Association, per la quali effettua le tipizzazioni ed il controllo della parentela per l’iscrizione ai rispettivi Stud Book dei cavalli nati in Italia.

1.2. Centro di Referenza Nazionale per il Benessere AnimalePresso il Centro Benessere Animale e Immunoprofilassi dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia-Romagna, Brescia, e l’Istituto di Zootecnica della Facoltà di Medicina Veterinaria di Milano (LABORATORIO DI ECCELLENZA), è stato costituito il CENTRO DI REFERENZA NAZIONALE PER IL BENESSERE ANIMALE, istituito dal Ministero della Salute secondo i requisiti del Decreto 4/10/1999 “Centri di Referenza Nazionali”, approvato il 13 Febbraio 2003 (decreto emesso il 7/4/2003, con minori emendamenti Decreto 30/5/2003, emesso l’11/9/2003).Il settore del benessere animale è stato oggetto di ripetuti interventi del legislatore. Per quanto concerne gli animali di interesse zootecnico, la Unione Europea ha varato una serie di norme per l’allevamento degli animali (Direttiva 98/58/CE) ed in particolare: del vitello (Direttiva 91/629/CEE, Direttiva 97/2/CE), del suino (Direttiva 91/630/CEE, Direttiva2001/88/CE, Direttiva 2001/93/CE), della gallina ovaiola (Direttiva 88/166/CEE, Direttiva 1999/74/CE) e per il trasporto (Direttiva 91/628/CEE, DIR 95/29/CEE, Regolamento CEE n. 1255/97) e la macellazione degli animali (Direttiva 74/577/CEE, Direttiva 93/119/CEE); tali direttive, già recepite o in via di recepimento dal Legislatore Nazionale, mirano ad introdurre misure minime di protezione delle specie animali sopracitate a garanzia di livelli accettabili di benessere nelle diverse fasi dei cicli zootecnici. Va sottolineato che la definizione di parametri obiettivabili di benessere degli animali di interesse zootecnico e di relative linee-guida rappresenta un obiettivo

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fondamentale della Sanità Pubblica Veterinaria; in particolare, tali parametri possono rappresentare uno strumento operativo fondamentale per l’area C, di cui all’art. 7 del decreto legislativo n. 502/1992. Tale area dei Servizi Veterinari deve occuparsi com’é noto anche del controllo sul benessere degli animali da reddito, da affezione e di quelli destinati alla sperimentazione animale. Il Centro di Referenza Nazionale per il Benessere Animale può potenzialmente svolgere un ruolo importante, propulsivo, in un’ area centrale per lo sviluppo delle scienze veterinarie, della sanità pubblica veterinaria e della produzione animale. La sua attivazione mira a soddisfare il crescente interesse scientifico, oltre che operativo, in campo europeo e mondiale, nonché ad allineare le potenzialità nazionali in questo settore con quelle dei partner comunitari.

2. Centri di riferimento dell’ Istituto Di Anatomia Degli Animali Domestici Con Istologia Ed Embriologia 2.1 L’Istituto di Anatomia fa parte ufficialmente del Cento di Ricerca sulle Cellule Staminali dell’Università degli Studi di Milano (UNISTEM) 2.2 Partecipazione al Consorzio: “Bovine Embryo Gene Collection – An International collaboration to identify novel genes involved in early bovine embryogenesis” con sede presso il Centre de recherche en biologie de la reproduction /CRBR) – Department of Animal Sciences – Papillon Comptois, Laval, Quebec, Canada

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Allegato XIV

DELIBERE DEI CONSIGLI DI ISTITUTO

Istituto di Zootecnica – Facoltà di Medicina Veterinaria;

Istituto di Anatomia degli Animali Domestici con Istologia ed Embriologia - Facoltà di Medicina Veterinaria;

Istituto di Zootecnia Generale – Facoltà di Agraria.

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Delibera del Consiglio dell’Istituto di ZootecnicaFacoltà di Medicina Veterinaria

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Delibera del Consiglio dell’Istituto di Anatomia degli Animali Domestici con Istologia ed Embriologia

Facoltà di Medicina Veterinaria

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Delibera del Consiglio dell’Istitutodi Zootecnia Generale

Facoltà di Agraria

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