Promozione della collaborazione transnazionale - Gianluca Sala

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Promozione della collaborazione transnazionale per lo sviluppo delle iniziative economiche e terziarie delle conurbazioni insubriche e vallesane Primo workshop Lo spazio alpino : quali opportunità per la costruzione di una nuova geografia dell'impresa nell'Europa contemporanea ? Sierre, 22 marzo 2013 Gianluca Sala – Alchema srl Click to buy NOW! P D F - X C h a n g e w w w . d o c u - t r a c k . c o m Click to buy NOW! P D F - X C h a n g e w w w . d o c u - t r a c k . c o m

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Promozione della collaborazione transnazionale per lo sviluppo delle iniziative economiche e terziarie delle conurbazioni insubriche e vallesane Primo workshop Lo spazio alpino : quali opportunità per la costruzione di una nuova geografia dell'impresa nell'Europa contemporanea ? Sierre, 22 marzo 2013

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Promozione della collaborazione transnazionale per lo sviluppodelle iniziative economiche e terziarie delle conurbazioni insubriche

e vallesane

Primo workshop

Lo spazio alpino : quali opportunità per la costruzione di unanuova geografia dell'impresa nell'Europa contemporanea ?

Sierre, 22 marzo 2013

Gianluca Sala – Alchema srl

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Strategia per lo Spazio Alpino 2014-2020• Conclusioni preliminari del gruppo di esperti sull’elaborazione di un orientamento strategico di lungo

periodo e l’identificazione di priorità per lo Spazio Alpino• Due obiettivi paralleli• (1) spianare la strada a un futuro Programma Spazio Alpino (ASP) per il periodo 2014-2020,

individuando le priorità più rilevanti e gli orientamenti strategici,• (2) contribuire al dibattito su una strategia macroregionale possibile per le Alpi, valutando se vi siano

istanze e stakeholder che richiedano una prospettiva europea più ampia nel contesto di tale strategia.• Forze trainanti

i cambiamenti climatici con effetti potenzialmente drastici su copertura nevosa,precipitazioni, corso dei fiumi, agricoltura e silvicoltura alpine e habitat alpini;l’incertezza del futuro approvvigionamento energetico dell’Europa può assegnare un ruolopiù importante alle fonti energetiche rinnovabili alpine (energia idroelettrica, da biomasse,solare ed eolica);la transizione a una società del sapere e dell’informazione, che rende necessario uno strettolegame tra l’industria alpina e i centri di eccellenza in materia di ricerca e sviluppo;i cambiamenti demografici, con gli effetti combinati della senilizzazione e dei nuovi modellimigratori;la costante crescita nel trasporto di merci e persone, contraddistinta in particolare dacrescenti pressioni su un numero limitato di corridoi di transito alpini, che causanocongestione e ricadute negative sull’ambiente

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Tre obiettivi strategici

• Potenziamento della resilienza dello Spazio Alpinolo Spazio Alpino deve rafforzarsi in vista delle crescenti incertezze. A tale fine occorreidentificare i fattori di vulnerabilità delle comunità alpine e determinare come ridurre la loroesposizione a tali rischi. La resilienza presuppone inoltre una consapevolezza dei valorifondamentali che occorre preservare e degli adeguamenti che, ove necessario,risulterebbero accettabili.

• Transizione verso una “green economy”: nella quale l’economia alpina rifletta l’insiemevaloriale delle comunità alpine e, nel contempo, occupi promettenti nicchie di mercato. Lacreazione di una green economy presuppone inoltre cambiamenti fondamentali nelfunzionamento dell’economia, per esempio l’integrazione dei servizi ecosistemici el’internalizzazione delle esternalità ambientali negative nei costi di produzione. Lo SpazioAlpino può avviare una riflessione su come promuovere queste tematiche a livello nazionaleed europeo.

• Valorizzazione della diversità culturale e della solidarietà sociale: solidarietà e stretti legamisociali sono una caratteristica tradizionale delle comunità e delle regioni alpine. Su di essi èincentrato un sistema valoriale estremamente stabile che per alcuni versi può ancherappresentare una sfida, data la crescente complessità delle società e la grande diversità distili di vita e identità culturali. La sfida consiste nel trasformare questa tensione tra letradizioni alpine e il cambiamento sociale in un punto di forza, valorizzando i punti di forzaesistenti e sviluppando gli strumenti che consentano di affrontare le nuove sfide via via cheemergono

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Nove obiettivi tematiciCompensare i rischi e cogliere le opportunità dei cambiamenti demografici• Sviluppare politiche, strumenti e attività volti a migliorare le infrastrutture sociali e culturali al fine di

affrontare una società che invecchia e sistemi familiari in evoluzione• Migliorare politiche, strumenti e attività per integrare gli immigrati e per gestire la crescente diversità

sociale nelle aree urbane e, soprattutto, in quelle rurali• Migliorare gli strumenti volti ad affrontare lo spopolamento, lo smantellamento dei servizi di base e i

cambiamenti strutturali• Sviluppare politiche, strumenti e attività al fine di trovare soluzioni su misura per i comuni piccoli e isolati

situati nelle aree remote più remote• Sviluppare strategie per affrontare la crescente domanda di seconde case in aree di particolare interesse

“Capitalizzare il potenziale umano e culturale”• Sviluppare politiche, strumenti e attività volti a valorizzare al meglio il know-how tradizionale, il

patrimonio culturale e naturale per i prodotti e i servizi alpini come caratteristica specifica dellacompetitività alpina

• Utilizzare il patrimonio culturale alpino (specialmente quello immateriale) nella ricerca e nello sviluppo• Sviluppare politiche, strumenti e attività al fine di meglio valorizzare il potenziale dei “giovani anziani” per

il lavoro volontario• Sostenere la lotta per i talenti in un contesto di competizione globale• Sviluppare contesti per meglio utilizzare il potenziale degli emigrati ancora interessati alla regione di

origine, offrendo loro opportunità di rientro temporaneo o altri modi di “essere presenti a distanza”

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“Costruire una società basata sulla conoscenza in tutto lo Spazio Alpino”• Rafforzare le capacità delle infrastrutture di ricerca e i legami con le istituzioni leader a livello

mondiale• Intensificare la cooperazione tra le università e altri enti di ricerca nello Spazio Alpino, con le

aree metropolitane e con altre aree montane• Promuovere il trasferimento dei risultati della ricerca al settore pubblico e privato, formando

i professionisti della formazione• Migliorare la conoscenza delle istanze alpine fornendo dati e informazioni armonizzati a

livello alpino, ad esempio attraverso banche dati pan-alpine• Migliorare gli strumenti volti a rafforzare l’economia digitale: contenuti e servizi digitali per

migliorare l’efficienza e l’efficacia dei servizi pubblici e privati

“Migliorare gli incentivi all’imprenditoria e all’innovazione nei settori produttivi, artigianali,industriali, nei servizi e nel turismo”

• Sviluppare politiche, strumenti e attività volti a creare un legame più stretto fra i clusterindustriali ed il know-how tradizionale, al fine di migliorare le basi dell’economia alpina nellacompetizione globale

• Migliorare le condizioni tecniche, finanziarie e organizzative per stimolare l’imprenditorialitàalpina ed accelerare l’innovazione di prodotti e servizi alpini

• Migliorare le condizioni tecniche, finanziarie e organizzative per ampliare l’eccellenzaesistente nella filiera della bioedilizia attraverso materiali regionali, architettura innovativa,standard di edifici passivi e artigianato locale

• Rafforzare il ruolo delle metropoli e delle città alpine come centri di competenza nel mercatoglobale

• Promuovere l’innovazione verso un turismo sostenibile, a basso impatto ambientale edorientato all’esperienza, combinando il sapere tradizionale con i nuovi risultati della ricerca

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“Adottare misure volte ad affrontare i rischi e cogliere le opportunità legate ai cambiamenticlimatici e ambientali”

• Intensificare la cooperazione transnazionale in un’ottica di tutela dell’ambiente, conservandoi paesaggi e la biodiversità

• Migliorare le condizioni ambientali (inquinamento acustico, atmosferico, idrico e del suolo )soprattutto nelle aree urbane

• Migliorare la connettività delle aree ad alto valore ecologico• Adattare agricoltura e silvicoltura, e le relative funzioni, all’impatto dei cambiamenti climatici• Elaborare standard transnazionali per una mitigazione ed un adattamento ai cambiamenti

climatici• Prevedere, mitigare e gestire gli impatti dei rischi naturali e tecnologici• Provvedere a una gestione transfrontaliera dei rischi in generale, e ad una gestione delle

alluvioni in particolare

“Utilizzare in modo efficiente e sostenibile le risorse naturali endogene”• Sviluppare politiche, strumenti e attività per realizzare la svolta verso una green economy• Sviluppare ulteriori politiche e strumenti volti a rafforzare il ruolo dello Spazio Alpino come

“serbatoio idrico europeo”, considerando i vari interessi pubblici e privati• Migliorare le condizioni quadro per un’agricoltura e una silvicoltura sostenibili, tenendo

conto dei servizi eco sistemici• Migliorare gli strumenti per diversificare la produzione agricola e promuovere sinergie con il

turismo sostenibile• Promuovere standard di qualità per la gestione forestale (come FSC)• Migliorare gli strumenti per un utilizzo più efficiente delle risorse nei diversi settori al fine di

minimizzare le ricadute negative sull’ambiente e sulla biodiversità

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“Incentivare la conversione ad un sistema energetico a basse emissioni di carbonio”• Sviluppare e migliorare gli strumenti di pianificazione per una produzione energetica

decentralizzata, basata su risorse energetiche rinnovabili• Migliorare strutture regionali per l’utilizzo sostenibile di energia eolica e solare• Elaborare una posizione alpina in merito alla politica TEN-E• Promuovere strumenti e procedure per negoziare e bilanciare gli interessi della produzione

con l’uso del suolo e altre funzioni di tutela ambientale• Sviluppare e sperimentare progetti di mobilità completi basati sulle risorse rinnovabili

“Sviluppare una nuova qualità nella gestione della mobilità e dei trasporti“• Migliorare politiche, strumenti e attività per meglio integrare i servizi di trasporto pubblico

transfrontalieri• Sviluppare sistemi di informazione sul traffico multimodali e multilingue• Sviluppare strumenti di pianificazione e reti di trasporto transfrontalieri• Rafforzare politiche, strumenti e attività focalizzandosi su sistemi ecocompatibili di trasporto

merci e logistica• Promuovere interconnessioni a basso impatto ambientale tra le modalità di trasporto e le

strutture territoriali• Rafforzare le politiche territoriali per ridurre le distanze e l’utilizzo del trasporto su gomma• Minimizzare gli impatti del traffico (inquinamento acustico/atmosferico)• Sviluppare politiche, strumenti e attività per ridurre il divario digitale nelle aree più remote

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“Rafforzare le reti e le capacità di governance transalpina”• Sviluppare procedure, istituzioni e capacità di governance transnazionali• Sviluppare le reti transnazionali esistenti e promuoverne di nuove in

diversi ambiti: trasporti, economia, ambiente, ricerca e sviluppo,istruzione, cultura, politica e amministrazione

• Sostenere la cooperazione tra comuni e regioni tenendo conto dei modelliPPP

• Sviluppare diversi modelli di governance regionale• Migliorare la cooperazione tra città alpine e aree circostanti• Migliorare la cooperazione tra le metropoli e le aree alpine circostanti• Promuovere i partenariati urbano-rurali

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Strumenti di collaborazionePO SPAZIO ALPINO• Il Programma supporta gli attori dell'intero arco alpino, di una piccola sezione della costa mediterranea e

di quella adriatica, di parti dei grandi bacini fluviali di Danubio, Adige, Po, Rodano e Reno, nonchè delleregioni prealpine e di pianura con le loro grandi città di dimensione e vocazione europea come Lione,Monaco di Baviera, Milano, Ginevra, Vienna e Lubiana.In questo Programma, attori nazionali, regionali elocali, collaborano a livello transnazionale in diversi progetti, con una visione comune: valorizzare etutelare lo spazio vitale ed economico delle Alpi.

PO ITALIA – SVIZZERA FESR• Il Programma 2007-2013 si propone di attivare progetti per rafforzare la cooperazione tra i due fronti

sviluppando le priorità di Lisbona (fare dell'Unione la più competitiva e dinamica economia dellaconoscenza entro il 2010) e di Göteborg (lanciare una strategia europea per lo sviluppo sostenibile).Le tre priorità che il Programma 2007-2013 indica per lo sviluppo dei progetti sono:

• Asse “Ambiente e Territorio”: gestione congiunta dei rischi naturali (geologici, idraulici e valanghivi) edambientali (ecologici); salvaguardia, gestione e valorizzazione congiunta delle risorseambientali; integrazione del comparto agroforestale e promozione dell’innovazione e dellasperimentazione congiunta in tale settore.

• Asse “Competitività”: sviluppare l’integrazione dell’area turistica transfrontaliera, incentivare lacooperazione tra PMI dei due versanti, migliorare reti e servizi nel settore trasporti, promuovendol’integrazione dell’area transfrontaliera, sia per il trasporto passeggeri sia per il trasporto merci.

• Asse “Qualità della vita”: rafforzare l’identità comune attraverso la salvaguardia e la valorizzazione delpatrimonio culturale; incentivare una maggiore diffusione delle Information and CommunicationTechnologies (ICT); promuovere una maggiore integrazione in ambito formativo e del mercato del lavoro;rafforzare i processi di cooperazione in ambito sociale e istituzionale

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Altri Programmi a supporto della Cooperazione territoriale, sono invece gestiti direttamente dallaCommissione Europea

• ESPON prevede la realizzazione di studi, raccolta dati e analisi delle tendenze di sviluppo del territoriocomunitario; ESPON 2013 (European Spatial Planning Observation Network) è un programma comunitariodi ricerca applicata, che supporta l’attuazione delle politiche europee migliorando la conoscenza delterritorio europeo e delle dinamiche di sviluppo, anche mediante la creazione di una comunità scientificache si occupa di sviluppo territoriale. Il Programma opera nell’ambito dei Fondi Strutturali dell’Unioneeuropea e supporta lo sviluppo di politiche nell'ambito della coesione territoriale e dello sviluppoarmonioso del territorio europeo, fornendo informazioni comparabili, analisi e scenari sulle dinamicheterritoriali, rivelando le potenzialità del territorio europeo contribuendo così alla competitività, allacooperazione territoriale e ad uno sviluppo equilibrato e sostenibile.

• INTERACT significa: INTERreg Animation, Cooperation and Transfer e sostiene tramite workshops,seminari, studi, consulenze e collegamenti in rete i programmi della CTE esistenti (INTERREG, ESPON,URBACT). INTERACT ha come obiettivo quello di favorire lo scambio di esperienze tra gli attori della CTErafforzando in questo modo la cooperazione territoriale. Inoltre il programma deve contribuire amigliorare e unificare le procedure e i formulari come pure di migliorare il controllo finanziario.Il target del programma sono le istituzioni e i gremi responsabili della conduzione e della promozione dellaCTE.

• URBACT promuove scambi di esperienze per diffondere le buone pratiche sui temi dello sviluppo urbanosostenibile. Il programma di reti tematiche per lo sviluppo urbano URBACT II intende migliorare l'efficaciadelle politiche di sviluppo urbano e promuovere il concetto comune di sviluppo urbano integrato. Essofavorisce la capitalizzazione e la divulgazione di conoscenze e contribuisce attivamente all'attuazione dellastrategia rinnovata di Lisbona per la crescita e l'occupazione e della strategia UE per lo svilupposostenibile.

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Accordo di collaborazione tra Regione Lombardia e Fondazione CariploAccordo di collaborazione tra Fondazione Cariplo e Regione Lombardia per la sperimentazionedi iniziative di promozione, sviluppo, valorizzazione del capitale umano della ricerca conricaduta diretta sul territorio lombardo

Attivazione di 3 linee di intervento:• ATTRATTIVITA’: sostegno a programmi di valorizzazione del capitale umano ed di mobilità dei

ricercatori attraverso la promozione di progetti di ricerca ad alto valore innovativo ancheinternazionali;

• AZIONI DI DIFFUSIONE: azioni di promozione, divulgazione e disseminazione della culturascientifica e tecnologica e orientamento all’alta formazione;

• POTENZIAMENTO DEI LABORATORI/CENTRI DI RICERCA: rafforzamento delle strutturelombarde dedicate alla ricerca.

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Alcuni spunti dalla Lombardia

• La strategia regionale di sostegno allacreazione di cluster e distretti(Edilizia sostenibile/ tecnologie per gli ambienti di vita, Agroalimentare/ agrifoodEnergia/Chimica verde, Automotive/Mezzi e sistemi per la mobilità,ICT/Tecnologie per le smart communities, Scienza della vita/ Biotecnologie, NuoviMateriali/materialiavanzati/fabbrica intelligente)

• Nuove modelli di governance urbano-rurali• Expo2015 come possibile fattore trainante

(evento + tematiche)

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