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TRADE MAGAZINE DEL GARDENING ITALIANO Anno II - N° 9/2008 - LUGLIO AGOSTO FILIALE DI MILANO - 1,55 RIVISTA UFFICIALE DELLA Florum Comunicazione Formazione del prezzo Cefla Florovivaismo Competitività > EVENTI Visita al Chelsea Flower Show Centro Giovannelli e Ikebana Green Garden Collins s.r.l. - WWW.NETCOLLINS.COM - WWW.MONDOPRATICO.IT L’Associazione francese Promojardin ha incontrato a Milano una delegazione di operatori italiani. Promosso dalla Federazione Nazionale Centri Florovivaistici e da GreenLine, il meeting ha visto la partecipazione di più di 100 manager delle più importanti aziende italiane e francesi. L’Associazione francese Promojardin ha incontrato a Milano una delegazione di operatori italiani. Promosso dalla Federazione Nazionale Centri Florovivaistici e da GreenLine, il meeting ha visto la partecipazione di più di 100 manager delle più importanti aziende italiane e francesi. > GARDEN Garden o centro ortofrutticolo? > JOHN STANLEY Interviste: Indicod-Ecr e il brico/garden italiano > ANALISI Promojardin in Italia Promojardin in Italia

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T R A D E M A G A Z I N E D E L G A R D E N I N G I TA L I A N O

Anno II - N° 9/2008 - LUGLIO AGOSTOFILIALE DI MILANO - € 1,55

RIVISTA UFFICIALE DELLA

� Florum � Comunicazione � Formazione del prezzo � Cefla � Florovivaismo � Competitività

> EVENTI

Visita al Chelsea Flower Show

Centro Giovannelli eIkebana Green Garden

Collins s.r.l. - WWW.NETCOLLINS.COM - WWW.MONDOPRATICO.IT

L’Associazione francese Promojardin ha incontrato a Milano una delegazione di operatori italiani.Promosso dalla Federazione Nazionale Centri Florovivaistici e da GreenLine, il meeting ha visto la partecipazione di più di 100 manager delle più importanti aziende italiane e francesi.

L’Associazione francese Promojardin ha incontrato a Milano una delegazione di operatori italiani.Promosso dalla Federazione Nazionale Centri Florovivaistici e da GreenLine, il meeting ha visto la partecipazione di più di 100 manager delle più importanti aziende italiane e francesi.

> GARDEN

Garden o centro ortofrutticolo?

> JOHN STANLEY

Interviste: Indicod-Ecre il brico/garden italiano

> ANALISI

Promojardinin ItaliaPromojardinin Italia

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e

John Stanley

THE INDEPENDENT Il garden center indipendente: quale futuro in un mercato competitivo

> I giardini stanno diventando la nuova moda.> I giovani - le famiglie di nuova generazione - hanno capito che per avere un mondo più verde bisogna partiredalla propria casa. Vogliono un soggiorno all’aperto maanche frutta e verdura. Vogliono essere verdi.> Ciò significa che il Garden Center Indipendente ha una fantastica possibilità per diventare un leader.Naturalmente cambiando mentalità.Pensate davvero che il futuro dei Garden Center sarà basato sulla chincaglieria di poco prezzo cinese? > Ma come sta cambiando il consumatore? Quali sono le sfide? E come si possono superare in modo indipendente?

sabato

13 settembre

Ore 9.30 sala Carraresi

John Stanley torna in Italia

MAIN SPONSOR

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FLORMARTMIFLOR

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THE INDEPENDENT

La pre-registrazione dà diritto alla prenotazionedi un posto a sedere. La prenotazione ha validitàfino a 30 minuti prima dell’inizio dei convegni.

Inviare questo coupon via posta:Collins Srl - via Pezzotti 4 - 20141 Milano oppure via fax (02-58103891).

Nel nostro portale:

avete la possibilità di pre-registrarvi on-line.

Paolo Montagnini

VIAGGIO NEL PUNTO VENDITARiflessioni da fare prima di iniziare un garden center

> La scelta della localizzazione dibattuta fra costi e qualità dell’area.> La strategia: dalla vendita esperienziale e sensoriale a quella consulenziale: come allineare vision e mission al progetto.> La relazione con il cliente: meglio un punto vendita a libero servizioautoesplicativo o a servizio assistito?> Quale valore garantire: la gamma, ampiezza e profondità e la scelta dei marchi.> Il visual merchandising: dal display alle ambientazioni, ma prima di tutto: pieno, prezzato e pulito.> Il piano economico finanziario previsionale:dall’analisi di break even al piano finanziario pluriennale.

venerdì

12 settembre

Ore 14.30 pad. 7 sala 7B

Lo start up del garden center

VIAGGIO NEL PUNTO VENDITA

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2WORK e COLLINSpresentano

Dallo scenario all’innovazione. Il mercato italiano brico/garden sta vivendo anni diprofonda trasformazione, trainato soprattutto dall’evoluzione del sistema distributivo: l’avvento e l’affermazione delle grandi insegne della Grande DistribuzioneSpecializzata, dei Gruppi d’Acquisto e del commercio associato stanno portando ilmercato italiano verso gli standard europei. Un processo che deve essere accompa-gnato da strumenti innovativi, adatti alle più attuali esigenze degli operatori e in lineacon i mercati più evoluti.

2WORK e COLLINS presentano un nuovo modo di promuovere

l’incontro tra buyer e brand.

Nel cuore dell’evento fieristico 2WORK, nell’ambito della fiera SUN, su un’area di 300 mq realizzeremo un Business Point nel quale circa 25 buyers

delle più importanti insegne della GDS e dei gruppi d’acquisto svilupperannoincontri one-to-one con le più importanti industrie e i brand più significativi.

giovedì 16 e venerdì 17 ottobre 2008dalle 10 alle 17

Dove Buyer e Brand s’incontrano

PARTNER

BotanicBricocenter

BricoferBrico ItaliaBrico Ok

Garden TeamGiardiniaObi Italia

PuntolegnoSelf

Collins GRUPPO EDITORIALE

Media partner:

nell’ambito di

2WORK Biennale di Giardinaggio, Ferramenta, Fai da te

16/19 ottobre 2008 • Fiera di Rimini

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I NUMERI DEL BRICOLAGE ITALIANO

La pre-registrazione dà diritto alla prenotazionedi un posto a sedere. La prenotazione ha validitàfino a 30 minuti prima dell’inizio dei convegni.

Inviare questo coupon via posta:Collins Srl - via Pezzotti 4 - 20141 Milano oppure via fax (02-58103891).

Nel nostro portale:

avete la possibilità di pre-registrarvi on-line.IL CONSUMATORE ITALIANO DI BRICOLAGE

Quanto vale il mercato italiano del bricolage e del giardinaggio? Quali tassi di crescita ha registrato negli ultimi anni?Quali sono le prospettive future?La conoscenza delle dinamiche e dei “numeri” del mercato rappresenta la base di partenza per lo sviluppo di qualsia-si attività industriale e commerciale; grazie alla collaborazione di importanti esperti e società di ricerca tracceremo iconfini del brico-garden italiano.

Moderatore dell’incontro:Giovanni Covassi, docente di marketing all’Università Cattolica di Milano

Interverrà:Fabrizio Marazzi, GfK Marketing Services Italia

giovedì 16 ottobre 2008 - ore 15

Convegno

I numeri del bricolage italiano

Dagli anni Ottanta a oggi il consumatore italiano di bricolage e gardening è molto cambiato: è aumentata la presenzafemminile, è emersa la tendenza alla multicanalità, sono aumentati i clienti extracomunitari e le famiglie di giovanegenerazione dimostrano un approccio innovativo verso il fai da te.

Ma chi è il consumatore italiano di fai da te e giardinaggio? Cosa cerca nei centri specializzati? Qual è il livello di rela-zione con il consumatore?

Moderatore dell’incontro:Paolo Milani, direttore editoriale di Collins

Interverranno:Paolo Montagnini, titolare di Studio MontagniniStefania Maestri, direttore editoriale di GDS Europe

venerdì 17 ottobre 2008 - ore 15

Convegno

Il consumatore italiano di bricolage

CONV

EGNI

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L’Italia imprenditoriale reale, quella con cui conviviamo ed entrocui quotidianamente operiamo, è composta da feudi. Ognifeudo ha leggi proprie e imprenditori di feudi diversi godono di

leggi, normative e concessioni assai diverse. Quindi ciò che si fa inun feudo non è detto che possa essere replicato nel feudo vicino.Nel settore del giardinaggio è così. A parità di condizioni di parten-za, c’è chi in un feudo non può muovere un mattone e chi invece nepuò far più di Bertoldo. Mancano le leggi e il “feudatario” è sovrano.Ma al di fuori del giardinaggio, nel bricolage o negli alimentari peresempio, esiste una normativa che rende più uguali gli imprendi-tori e che rende oggettiva una parte delle regole. Ci sono delleleggi e dei precetti e il “feudatario” è un poco meno sovrano; scemaun poco il libero arbitrio. Ovviamente non è proprio tutto oro ciò cheluccica (si legga a riguardo il libro “Falce e Carrello” scritto daBernardo Caprotti, patron di Esselunga) ma si tratta di mondi dovei diritti sono un po’ più diritti. Se pensiamo ad alcune merceologie come l’arredo giardino, lo zoogarden, la decorazione casa e la motocoltura, la competizione vaoltre il canale e va generare rapporti di antagonismo commercialecon strutture abituate e obbligate a seguire certe regole.Gli imprenditori del mobile, per esempio, si stanno chiedendo:

• come mai io ho la licenza commerciale per vendere mobili eaccessori mentre basta essere agricoltori?• Come mai devo comperare un terreno commerciale o, al limite,artigianale industriale a costi doppi, tripli, quadrupli?• Perché ho pagato gli oneri di urbanizzazione? E sui rifiuti solidiurbani?• Perché devo realizzare una struttura a norma antincendio concosti superiori?• Perché i miei dipendenti hanno contratti a norma a fronte diposizioni agricole decisamente più convenienti?

Ovviamente queste cose se le chiedono anche quelli del pet, dell’ar-redo casa, dell’oggettistica e della motocoltura.È possibile che più dettaglianti vendano a condizioni di differentecompetitività la stessa cosa? Non si tratta di un accanimento con-tro i garden ma di allineare le condizioni concorrenziali. Secondo diverse fonti, sappiamo che sono più d’uno gli imprendito-ri del commercio che iniziano a pensare che le leggi debbano esse-re uguali per tutti e la linea che alcuni di loro intendono seguire è diverificare le condizioni di concorrenza sleale, operando anche delledenuncie se servirà. Staremo a vedere cosa succede. Ma mi domando: cosa farà il feuda-tario? Escludendo qualsivoglia intervento ad personam, che scena-rio aspetta il settore? Faranno sconti ai mobilieri o faranno pagareil garden? E le associazioni di categoria cosa faranno? Due riflessioni finali: alcuni garden non stanno forse tirando troppola corda? Qualora dovesse andare male, un’eventuale sentenza acarico di chi troppo sta osando non rischia di legiferare indiretta-mente a sfavore anche di chi sta operando bene, a danno di tutti?

Opinioni

Concorrenza sleale

di Paolo Montanini

Nell’editoriale del primo numero di GreenLine, circa un annofa, avevo promesso un “mensile di stampa specializzatache sappia uscire dalla carta stampata per proporsi come

un punto di riferimento, un aiuto e un supporto per lo sviluppoculturale e la crescita del mercato”. Un obiettivo ambizioso che,ci sembra, abbiamo perfettamente centrato nel corso di questiultimi dodici mesi, grazie all’impegno, alla professionalità e alcoraggio che il nostro gruppo di lavoro e la nostra casa editricehanno messo a disposizione dei tanti operatori del mercato ita-liano del gardening.Il buongiorno si è visto sin dal mattino, quando nel settembre scor-so in occasione della presentazione di GreenLine, abbiamo organiz-zato a Flormart-Miflor di Padova una “due giorni” di convegni, cura-ti dal maggior esperto mondiale, John Stanley, e Paolo Montagnini,il più lucido e lungimirante conoscitore del gardening italiano.A ottobre abbiamo fatto tappa a Rimini dove, nell’ambito di Sun,abbiamo organizzato un incontro con le più importanti aziende ita-liane in collaborazione con la Federazione Nazionale CentriFlorovivaistici.Nel febbraio 2008 abbiamo organizzato il convegno “25 anni diGDS” all’interno del Made di Milano, la nuova fiera dell’edilizia diFiera Milano.Sempre a febbraio è stata la volta del convegno “L’agraria prossimaventura”, nel quale abbiamo presentato il primo studio italiano dedi-cato all’avvicinamento delle agrarie al gardening, curato da LexisRicerche, uno degli istituti di ricerca più prestigiosi.A marzo abbiamo introdotto un’importante innovazione con lacreazione del portale www.MondoPratico.it: per la prima volta nelmondo della stampa specializzata brico-garden italiana l’informa-zione è diventata settimanale, anche tramite la news letter chepuntualmente ogni martedì raggiunge più di 9.000 operatori.Non domi, il 25 e il 26 giugno in collaborazione con la Federazioneabbiamo curato l’incontro tra Promojardin e le più importanti azien-de italiane (il resoconto è pag. 18). I prossimi appuntamenti saranno a settembre in seno a Flormart-Miflor con il ritorno di John Stanley (nella prestigiosa Sala Carraresida 300 posti, vista la presenza di oltre 150 operatori lo scorsoanno) e di Paolo Montagnini (con un incontro dedicato allo start updel garden center).Ultimi ma non per importanza i ben 3 appuntamenti previsti perottobre, all’interno di SUN e 2WORK: una business unit di 300 mqnella quale ospiteremo 25 buyer delle più importanti insegne delcommercio brico/garden per sviluppare incontri one-to-one con lepiù importanti industrie e 2 convegni. Il primo dedicato ai “numeri”del mercato italiano (con la presenza di GfK Marketing ServicesItalia) e il secondo centrato sulle caratteristiche evolutive del con-sumatore italiano.Se il mercato stava cercando innovazione, creatività, serietà ecompetenze, oggi sa dove trovarle.

Promessa mantenuta

Un anno fa, in occasione del primo numero di GreenLine, abbia-mo promesso un mensile capace di uscire dalla carta stampatae diventare un punto di riferimento: una promessa mantenuta.

di Paolo Milani di Paolo Montagnini

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Il garden center italiano ha sempre più bisogno di norme certee uguali per tutti. Anche per scongiurare il pericolo, sempre piùimminente, di un’azione da parte del mondo del commercio.

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sommarioIn questo numero

� OpinioniPromessa mantenuta di Paolo Milani

Concorrenza sleale di Paolo Montagnini

� In primo piano � Pircher promuove i sistemi di riutilizzo dell’acqua piovana� Patrick Bouisset è il nuovo responsabile GDO di Fitt� Emak acquisisce la cinese Tailong� Premiato il banco cassa di Cefla Arredamenti� Kordes e Vivai Saldini presentano la rosa Brindisi� La polacca Nomi entra in Bricoalliance� Il giardinaggio fa tappa a Birmingham� Flormart – Miflor: torna John Stanley� Husqvarna sceglie Asiago per il 50esimo� Al via l’Oscar dell’imballaggio 2009� Retail of the year: 3 centri diy tra i primi 20 in Italia� Con Gesal si vola ad Amsterdam� spoga+gafa 2008: “Fuori, come dentro, c’è tutto”

� Innovazionericerca e sviluppo

� Il verde che non ti aspetti

� Cover Storyeventi di Paolo Milani

� Promojardin in Italia

� Incontrieventi di Andrea Pironi

� San Marino ospita il verde eventi di Edward Bent

� Il passatempo preferito degli inglesi

� Trade Marketinggestione di John Stanley

� Centro di giardinaggio? E perché non un centro ortofrutticolo?gestione di Paolo Montagnini

� Ok, il prezzo è giusto!comunicazione di Valentina Bonadeo

� Il design della comunicazioneopinioni di Paolo Montagnini

� Il punto vendita alla ricerca dell’efficienza

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Collins s.r.l.Via G. Pezzotti, 420141 Milano

Email: [email protected] - www.netcollins.com

Direttore Responsabile:David Giardino

Direzione Commerciale:Natascia [email protected]

Direttore editorialePaolo [email protected] redazione:Manuela Lai, Raffaella Pozzetti, Anna Tonet, Marco Ugliano

Collaboratori:Stefano Albè (corrispondente dalla Francia), Enrico Bassignana,Edward Bent, Valentina Bonadeo (Studio Montagnini),Rita Buffagni (Mediatic), Emanuela Carcano, Paola Lauricella(Ismea), Manuela Leonardi (fotografa), Paolo Loner (Mc Sinergie) Lorenzo Luchetta, Stefania Maestri (Studio Montagnini), Marc Mignon (Meravigliosamente),Paolo Montagnini (Studio Montagnini), Marcella Peri (Planet Life Foundation), Riccardo Piccablotto, Andrea Pironi,Paolo Ricotti (Planet Life Foundation), Severino Sandrini (Mc Sinergie), Luisa Sovieni (Databank), John Stanley

Consulenti tecnici:Luca Badesso (Joy Art), Antonio D’Ambrosio (Rabensteiner),Arnaud Francheschini (Marchegay Richel),Cristian Pisoni (Rp Soft), Paolo Tenca (Tecnova),Fabio Torrini (Florinfo)

Concessionaria esclusiva per la pubblicità:Collins SrlVia G. Pezzotti, 4-20141 Milanotel. 02/8372897 - 8375628 - fax 02/[email protected] - http://www.netcollins.com

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Costo copia: € 1,55Abbonamento triennale + contributo spese postali: Italia: € 45,00Abb. annuale Paesi Europei UE: € 130,00 Abb. annuale Paesi Extraeuropei: € 170,00

Grafica e Impaginazione:Laserprint S.r.l. - Milano

Fotolito: Laserprint S.r.l. - Milano

Stampa: Pirovano s.r.l. - San Giuliano Milanese - Milano

Il contenuto delle interviste rilasciate alla redazione di “GreenLine” è da ritenersi sempreespressione dei pareri propri delle persone interpellate. Tutti i testi ivi contenuti, sono ri-producibili previa autorizzazione scritta da parte dell’editore e citando la fonte.

Associata all’USPIUnione Stampa

Periodica Italiana

Testata volontariamente sottoposta a certificazione di tiratura e diffusione inconformità al Regolamento C.S.S.T. Certificazione Stampa Specializzata TecnicaPer il periodo 01/01/2007 - 31/12/2007Tiratura media: 8.160 copie Diffusione media: 7.900 copie Certificato CSST n° 2007-1532 del 27/02/2008Società di revisione: Fausto Vittucci & C. s.a.s.

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52� Strutture

concept a cura della redazione� Cefla guarda al sociale

� Retail garden - analisi a cura della redazione

� Centro Giovannelli di Massabrico - nuove aperture

� Brico Ok di Gioia Tauro (RC)� Castorama di Arzano (NA)� Obi di Mestre

foto shop� Ikebana Green Garden di Missaglia

� AnalisiIsmea di Paola Lauricella

� Un aprile piovoso penalizza le venditebrico-garden di Paolo Milani

� Indicod-Ecr fotografa il brico-garden italiano

� Big Line� Filomarket celebra 40 anni

� Alta qualità per il cliente finale

� Axel è...garden in Italia e non solo

� Il Parco Più Bello d’Italia 2008

� New Linetechnology, brand & products

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In primo piano

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Pircher promuove i sistemi di riutilizzo dell’acqua piovanaPircher ha organizzato recentemente un convegno dedico alla tutela delle riser-

ve idriche del sottosuolo e alle modalità persfruttarle in modo intelligente e senza spre-chi. Durante la prima giornata, sono stati illu-strati i sistemi Pircher per la raccolta, lostoccaggio e il successivo riutilizzo dell’ac-qua piovana, fornendo indicazioni in meritoal dimensionamento e alle caratteristichetecniche degli impianti. I sistemi sono com-posti da serbatoi disponibili in calcestruzzoo polipropilene e sofisticati filtri autopulentiche convogliano l’acqua pulita nel serbatoioe scaricano all’esterno detriti e impurità.

PATRICK BOUISSET È IL NUOVO RESPONSABILE GDO DI FITTPatrick Bouisset, dopo leesperienze in Bosch, Obi eTarkett, ha assunto la direzio-ne commerciale internazionaleper la GDO di Fitt, leader mondiale nella produzione di tubi in pvc per il gardening e l’hobby. L’ufficio di Patrick Bouisset(nella foto) avrà sede a Parigi, presso Fitt. Un nomina chesottolinea l’importanza della GDO nella vision di Fitt.

Emak acquisisce la cineseTailongL’1 luglio Emak ha acquisito dalle società conso-ciate (nel Gruppo Yama) Tecnol e Selettra la par-tecipazione totalitaria nella società cinese TailongMachinery Manufacturing Equipment (Zhuhai).Tailong ha sede nella Repubblica Popolare Cinesea Zhuhai Guangdong e un capitale sociale di 2milioni di dollari Usa. Fondata nel 2005, producecilindri nichelati con riporto galvanico per piccolimotori a scoppio. Si prevede che nel 2008 Tailongrealizzerà un fatturato pari a circa 5 milioni dieuro. Grazie a questa operazione, Emak acquisi-sce il controllo di una tecnologia poco disponibilesul mercato per la produzione di un componentestrategico per i propri prodotti, visto il ridottonumero di fornitori di cilindri. Inoltre, l’acquisizio-ne permetterà di verticalizzare il processo produt-tivo, portando non solo vantaggi economici, maconsentendo anche un maggior presidio dellaqualità dei prodotti e garantendo una notevoleflessibilità produttiva. Va anche sottolineato che ilGruppo Emak è già presente in Cina con la control-lata Jiangmen, e questo darà la possibilità di crea-re e sfruttare sinergie organizzative in ambito diricerca e sviluppo, qualità, supply chain. Il 26 giu-gno inoltre il Consiglio di Amministrazione diEmak aveva deliberato l’approvazione del proget-to di fusione della società integralmente controlla-ta Bertolini. Attraverso la fusione, Emak intendeaccelerare il processo di integrazione di Bertolinial fine di sfruttare al meglio le sinergie produttivee distributive, i cui effetti troveranno riscontro nelcorso dell’esercizio 2009.

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PREMIATO IL BANCO CASSA DI CEFLA ARREDAMENTIIl nuovo banco cassa Modular P ideato da Andreas Sicklinger, designer di Cefla Arredamenti, ha vinto il con-corso Progettare e realizzare per tutti promosso dall’associazione onlus Lo spirito di Stella e da Autogrill epatrocinato da Adi (Associazione per il disegno industriale) e IIdd (Design for All Italia). Sono stati 452 i pro-gettisti che hanno partecipato alla terza edizione del Concorso internazionale di idee “Progettare e realizzareper tutti” per ripensare il layout di alcune aree all’interno degli Autogrill in un’ottica di accessibilità allargata,con l’obiettivo di divulgare una nuova cultura progettuale che tenga in considerazione le necessità di tutte lepersone e che renda più accessibili e fruibili gli spazi della vita quotidiana. Molti gli aspetti innovatividi questo banco cassa che non si limita all’accessibilità da parte dell’utente, ma si focaliz-za anche sul benessere della cassiera: “Il bando prevedeva diverse tipologie di uten-te, in piedi o seduto su sedia a rotelle, quindi grande attenzione è stata posta allamigliore usufruibilità da parte del cliente - ha spiegato Andreas Sicklinger - maho ritenuto opportuno prendere in considerazione anche il posto di lavorodell’operatore di cassa e la sua funzionalità, senza trascurare alcuni aspettipsicologici ed ergonomici. La cassiera svolge una mansione stressante,fatta di più attività contemporanee e con ritmi imposti dal cliente, oltre aquesto c’è l’aspetto del discomfort fisico dovuto alla posizione in piedicon conseguenti problemi di circolazione del sangue alle gambe. Lasoluzione più opportuna per alleviare questi problemi mi è sembrataquella di dare, anche all’operatore, la possibilità di lavorare sia in piediche seduto. Oltre ai vantaggi fisici dovuti alla maggiore mobilità siaggiunge anche una percezione di minore costrizione durante il lavoro”.

Kordes e Vivai Saldini presentano la rosa BrindisiNello scorso giugno, nella sala conferenze di PalazzoGranafei Nervegna a Brindisi, Kordes e Vivai Saldini hannopresentato la nuova varietà di rosa Brindisi, che ha presoproprio il nome del capoluogo salentino. Ricordiamo cheVivai Saldini distribuisce in Italia le rose da giardino dellaprestigiosa casa tedesca di ibridazione Kordes & Sohne. Larosa Brindisi è una floribunda a fiori bianchi con sfumaturecolor crema, a grandi petali, gradevolmente profumati. Abreve Kordes e Vivai Saldini presenteranno un’altra grandenovità: una rosa dedicata al grande scrittore e drammatur-go italiano Giovanni Testori.

LA POLACCA NOMIENTRA IN BRICOALLIANCE

Il 20 giugno il gruppo polacco Nomi èentrato a far parte di Bricoalliance, il

gruppo d’acquisto che vede l’adesione diPuntolegno (Italia), Hubo (Belgio), Izi(Spagna Portogallo), e Brico Group(Belgio). I gruppi legali a Bricoalliance

hanno sviluppato un fatturato di 678milioni di euro nel 2007, con 254

punti vendita e 516.000mq espositivi.

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In primo piano

IL GIARDINAGGIO FA TAPPA A BIRMINGHAMDal 21 al 23 settembre 2008, presso gli spazi espositivi di NEC a Birmingham(Regno Unito) si terrà Glee, punto di riferimento fieristico del mercato del gar-

dening inglese.Le aspettative degli organizzatori sono di superare i già buoni risultati ottenuti da Glee lo scorso anno:con circa 22.000 visitatori e 1.400 espositori. A oggi si sono già iscritte alla manifestazione oltre 120nuove aziende espositrici, che mai prima avevano partecipato a Glee. Ciò dà l’idea dell’interesse chesuscita la fiera, percepita come un’ottima occasione di incontro e dialogo fra operatori britannici e inter-nazionali.Il mercato del gardening inglese sta vivendo un particolare momento di evoluzione: secondo gli ultimidati forniti dall’Horticultural Trade Association (Hta), uno dei partner di Glee, nel 2007 i consumatoriinglesi si sono dimostrati particolarmente attenti ai temi dell’ecosostenibilità. A ciò viene attribuito il calodel 32% delle vendite di mobili in legno, contro la crescita del 66% dei mobili in metallo.Le vendite di alberi da frutto e piante sono crescite del 43%, mentre quelle di semi per orto e sistemi peril compostaggio sono aumentate rispettivamente del 13% e 12%.I dati diffusi da Hta, confermano il ruolo centrale dei garden center per i consumatori inglesi, che con-trollano circa il 36% delle vendite totali. La leadership del mercato tocca però ai centri DIY: nei mercatidei mobili da giardino, degli accessori e dei barbecue controllano circa il 37% delle quote di mercato.

Flormart - Miflor: torna John StanleyDall’11 al 13 settembre 2008 nel quartiere fieristico della Fiera di Padova torna Flormart -Miflor, il salone internazionale del florovivaismo e del giardinaggio. Molte le novità in pro-gramma per questa edizione, a cominciare da T-Verde, il primo salone del verde tecnologico,un vero e proprio network di aziende che, attraverso la complementarietà di prodotti e siste-mi, offrono le migliori e più evolute soluzioni di verde tecnologico e urbano: verde verticale,soluzioni di verde pensile in piano e inclinato, inerbimenti speciali, strutture fonoassorbentiinverdite ecc. Non possiamo non segnalare inoltre le due aree specializzate Maver, il salonedelle tecnologie e servizi per la gestione e manutenzione del verde, e Vivigiardino, idee esoluzioni per il verde da esterno. Decisamente interessante anche il ricco calendario conve-gnistico in programma e, in particolare, il convegno di John Stanley “The independent - il gar-den center indipendente: quale futuro in un mercato competitivo”, e il convegno di PaoloMontagnini “Viaggio nel punto vendita - riflessioni da fare prima di iniziare un garden center”.

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Husqvarna sceglie Asiagoper il 50esimoIn vista della celebrazione del 50esimo anniversariodella produzione della sua prima motosega,Husqvarna ha scelto l’altopiano di Asiago come loca-tion del suo calendario 2009, che celebrerà l’importan-te traguardo. Ad Asiago e nei suoi boschi, in questi gior-ni una troupe fotografica svedese ha allestito 3 setfotografici nei quali è stato riprodotto il lavoro delboscaiolo negli anni Settanta/Ottanta/Novanta. I calen-dari raggiungeranno più di cento paesi in tutto ilmondo e saranno distribuiti attraverso le filiali dirette oimportatori Husqvarna; in Italia le copie saranno diffu-se da Fercad. “Poter portare questi luoghi dell’altopia-no ad essere conosciuti a livello mondiale, vale ben lafatica di lunghe giornate di posa. E poi la fatica non èuna cosa che spaventa il boscaiolo” ha dichiaratoGiorgio Sambugaro, boscaiolo professionista, vicecampione del mondo a squadre dei boscaioli e profon-do conoscitore della vita in bosco e “modello” percalendario Husqvarna.

AL VIA L’OSCAR DELL’IMBALLAGGIO 2009Realizzato in collaborazione con IPACK-IMA 2009,Conai e la Facoltà del design del Politecnico di Milano, ha preso il via il concorso Oscardell’Imballaggio 2009.Le aziende possono inviare le loro iscrizioni entro il 30 novembre 2008 e la premiazione avverrà in occasione di IPACK-IMA.Per maggiori informazioni: www.istitutoimballaggio.it.

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In primo piano

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Retail of the year: 3 centri diy tra i primi 20 in Italia Nei primi venti posti della classica “Retail of the year” figurano ben tre cen-tri bricolage: Leroy Merlin (ottavo posto), Castorama (12esimo) eBricocenter (17esimo). Ricordiamo che il concorso “Retail of the year” è pro-mosso dalla società olandese di consulenza Q&A che raccoglie le votazionitramite internet (www.retaileroftheyear.it). Fino ad oggi sono stati 15.000gli italiani che hanno aderito, ma gli organizzatori prevedono che la cifraaumenterà fino a raggiungere la diffusione ottenuta in Germania e Belgio.

I primi 20 retailer italiani di “Retail of the year”

1) Media World 2) Ikea 3) La Feltrinelli Village 4) Fnac 5) Esselunga 6) Benetton 7) H&M 8) Leroy Merlin 9) Bottega Verde 10) Mondadori 11) Messaggerie Musicali 12) Castorama 13) Zara 14) Auchan 15) Euronics 16) Mc Donald’s 17) Bricocenter 18) Oviesse 19) Decathlon 20) Carrefour

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spoga+gafa 2008: “Fuori, come dentro, c’è tutto”Si svolgerà dal 31 agosto al 2 settembre negli spazi espositivi della fiera di Colonia,spoga+gafa 2008, il salone internazionale per lo sport, campeggio e lifestyle in giardi-no (spoga) e il salone internazionale del giardinaggio (gafa). Uno dei punti di forza dellamanifestazione è senz’altro l’ampiezza dell’assortimento di prodotti per il giardinaggioe le attività ricreative, come ribadito dal motto dell’edizione 2008: “Fuori, come dentro,c’è tutto”. E infatti, su una superficie espositiva lorda di 275.000 mq, oltre 2.500 espo-sitori provenienti da 70 paesi presenteranno la propria offerta merceologica ai 50.000visitatori previsti (di cui circa 850 giornalisti internazionali).

Da segnalare che nel nuovissimo Boulevard of Excellence verranno presentate, in posizione centrale, marche selezionate di produttori spe-cializzati, per dare maggior visibilità alle nuove tendenze e, soprattutto, all’eccellenza esposta in fiera. Inoltre all’Italia, in qualità di Paesepartner, verrà riservato un trattamento particolare, con il programma Green Italy. Thomas Rosolia, amministratore delegato della filiale ita-liana di Koelnmesse, ha ricordato che “Green Italy rappresenterà il meglio della produzione italiana all’interno del Boulevard, dove ci saràuna lounge dedicata all’Italia dal punto di vista sia dei prodotti sia del paesaggio e delle proposte culinarie italiane. All’interno della loungeverranno presentate delle relazioni, dei focus, con importanti relatori tedeschi e italiani”. Green Italy, dunque, darà il giusto rilievo ai prodot-ti Made in Italy. E, per valorizzare la produzione di qualità, cosa c’è di meglio di un’iniziativa come No Copy Pro Original, un servizio di infor-mazione e consulenza in merito al tema della pirateria di prodotti e alla protezione del marchio, per impedi-re la contraffazione degli articoli da parte delle aziende cinesi. Ma spoga+gafa 2008 sia qualifica per tantialtri sevizi: pensiamo sopratutto a quelli che consentono di visitare il salone in modo ancora più piacevoleed efficiente, risparmiando tempo e denaro. Per esempio, nel negozio virtuale gli utenti potranno acquista-re i biglietti in anticipo, quindi utilizzare la corsia preferenziale per accedere velocemente e senza code aipadiglioni. Ancora, spoga+gafa card assicura, per esempio, il biglietto d’entrata, l’utilizzo del servizio guar-daroba, un buono-consumazione da 10 euro, il parcheggio gratuito. Infine, con il servizio business-mat-chmaking (organizzazione degli appuntamenti d’affari) in internet è possibile fissare gli appuntamenti giàalla vigilia di spoga+gafa. Ricordiamo poi che chi prenderà parte alla fiera potrà anche contare su un effi-cientissimo sistema di trasporti per giungere a Colonia rapidamente. Ci sono infatti collegamenti aerei per lacittà da oltre 50 aeroporti internazionali; Colonia (che è al centro della rete ferroviaria europea) vanta ancheun collegamento diretto, tramite metropolitana, fra l’aeroporto di Colonia/Bonn e la fiera.

Con Gesal si vola ad AmsterdamAnzi vola Monica Mantovani di Bologna, che acquistando un concime liqui-do Gesal ha vinto il viaggio ad Amsterdam per 2 persone messo in palio da“Un concorso da prendere al volo” organizzato da Gesal con l’agenzia dicomunicazione Inventa Communication. È stato decretato, il 16 giugno2008, il vincitore finale del viaggio ad Amsterdam per 2 persone. La fortu-nata signora Monica partirà il 7 agosto per Amsterdam, dove potrà visitarele zone fiorite della città, oltre ad assaporare le particolarità che la cittàolandese offre. “Un concorso da cogliere al volo” si è svolto tra il 15 marzo eil 15 maggio 2008 in circa 80 ipermercati selezionati e prevedeva anchel’assegnazione di 50 Gesal city bike, molto apprezzate dai vincitori.

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of Excellence”. La moda e le tendenze del vivere all’aperto. Tutto sull’attività e il relax in

giardino, l’ambiente e le tecnologie. Sperimentate i trends futuri vivendoli nel presente.

Scoprite le innovazioni. Sperimentate nuove sensazioni ed emozioni. Benvenuti a Colonia,

la capitale mondiale del gardening.

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Innovazione

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Un modello di lampada da terrasenz’altro unico e, soprattutto, unoggetto d’arredamento dal designdavvero originale: stiamo parlandodi eggy spider, nome decisamenteazzeccato per questa lampadadalle “zampette” (che si possonopiegare o raddrizzare) simili aquelle di un ragno.

Per veri amanti del cioccolato,che non si accontentano

di tenerne delle scorte nelladispensa, ma che vogliono

circondarsene anche in casa o sulterrazzo, è nato il divano a forma di

tavoletta di cioccolato. Il divano èdisponibile in “gusti” diversi: dalcioccolato bianco a quello nero.

Quanta gente ama andarsene a spasso con il proprio cane! E quanto questo momento puòessere ancora più piacevoleadottando alcuni utili accorgimentipratici. Per esempio, legandosiquesto speciale marsupio in vita si potranno portare con sé acqua,cibo, guinzaglio e tutto quanto possaessere utile al proprio animale…

…Per chi invece preferiscegustarsi la passeggiata

senza doversi portare eventuali zaini o borse (e se il

cane è abbastanza grande) ecco l’alternativa al marsupio:

questa volta è l’animale che porterà, sulla sua groppa,

un contenitore per riporvi tutto quanto possa servirgli.

Di magneti da appendere al frigoce ne sono ormai di tutti i tipi, con i più diversi soggetti. Quel che non capita spesso di vedere sono i vasi magnetici, dotati di tasca in cui versare l’acqua: la superficieesterna del frigorifero diviene,dunque, un posto in più percollocare i fiori.

Il giardino si è trasferito in casa? In un certo senso sì,vista la forma di questelampade, che danno all’utentel’impressione di trovarsi inmezzo agli alberi.Le “piante luminose”sapranno valorizzare ogniambiente domestico.

Nuotare in piscina puòrisultare talvolta monotono:finalmente è sul mercato lo

strumento per vivacizzare lavita dei nuotatori. Questo

apparecchio, posizionato difronte all’utente, farà in modo

che quest’ultimo si trovi anuotare controcorrente.

Facile coltivare erbearomatiche! Basta attaccarealla finestra questi vasi: in talmodo le piantine riceveranno

costantemente luce ecresceranno sane. I vasi “da

appiccicare” sono anchel’ideale per decorare con

originalità ogni abitazione.

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Il verde che non ti aspetti

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estremamente resistente e dallasuperficie morbida. La tavola è

inoltre molto leggera, pertrasportarla agevolmente.

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Con la bella stagione, cosa c’è dipiù rilassante di trascorrere il tempoall’aria aperta, magari in giardino?Per rendere ancora più piacevoli le giornate in mezzo al verde serveanche l’arredamento da giardinogiusto, come queste sediemulticolore dall’accattivante design,estremamente vivaci e allegre.

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Salone InternazionaleFlorovivaismo e Giardinaggio

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SALONE RISERVATO AGLI OPERATORI

dall’11 al 13 settembrePadova, al centro

del verde europeo.

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Il ghota della produzione e della distribuzione francese eitaliana si sono incontrati lo scorso 26 giugno a Milano, inun meeting promosso dalla Federazione Nazionale

Centri Florovivaistici (l’Associazione dei garden center pre-sieduta da Ugo Toppi e Fabio Rappo) e GreenLine e che havisto come protagonista la delegazione transalpinadell’Associazione Promojardin.Guidati da Dominique van Straelen e Arnaud Le Voyer,rispettivamente presidente e direttore generale diPromojardin, più di trenta manager francesi hanno scelto diaccogliere il nostro invito per promuovere un incontro tra

Cover story

Promojardin in Italia

L’Associazione francese Promojardin ha incontrato a Milano una delegazione di operatori italiani. Promosso dalla FederazioneNazionale Centri Florovivaistici e da GreenLine, il meeting ha visto la partecipazione di più di 100 manager delle più importanti aziendeitaliane e francesi.

eventi

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di Paolo Milani

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Prom’Animal fa parte di Promojardin e si occupa della promozione nel mercato pet.

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operatori italiani e francesi. Un incontro destinato aripetersi nei prossimi anni con formule più efficaci e piùorientate a finalità commerciali per promuovere gliscambi tra i due paesi. Tra gli operatori francesi erano presenti i più bei marchidella produzione e della distribuzione, come Truffaut,Vivaverde, Botanic e Jardiland.

PROMOJARDIN: DA 35 ANNI UN PUNTODI RIFERIMENTOL’Associazione francese Promojardin è statafondata nel lontano 1972, quando gli opera-tori della produzione e della distribuzionehanno maturato l’esigenza di creare una“casa comune” capace di sviluppare delleattività di promozione a livello nazionale, perstimolare l’aumento dei consumi e del mercatodel giardinaggio. La spinta iniziale era figlia di una semplice osservazione: pro-duttori e commercianti, insieme, possono affrontare dellesfide ben più importanti di quelle che singolarmente si pos-sono sviluppare. Nei primi anni Settanta il mercato franceseaveva necessità, per crescere, di maggiore visibilità sui massmedia specialmente quelli rivolti al mass market e di stru-menti allora nuovi e innovativi. Come delle analisi di mercatocerte e affidabili, capaci di aiutare i manager a capire il pro-cesso di evoluzione del mercato del gardening francese.Un obiettivo lodevole e che in questi anni ha portato moltissi-mi risultati.

In questi oltre 35 anni di vita, Promojardin hapromosso un numero enorme di attività e

oggi è il primo punto di riferimento del merca-to francese per l’attività di ricerca e di promo-

zione. Fra le tante attività possiamo ricordare: lacreazione del Salone professionale Jarditec nel 1982,

che per anni (finché Promojardin non l’ha venduto) è stato ilpunto di riferimento del mercato del giardinaggio e del verdevivo francese; l’avvio nel 1976 dell’attività di studio delle dina-miche del mercato francese (un’attività proseguita fino adoggi); la promozione di molti concorsi a premi e la creazionecostante di attività promozionali su tutti i media, dalla televi-sione ai giornali di grande tiratura.“La promozione è il nostro primo obiettivo – ha spiegatoDominique van Straelen, presidente di Promojardin, nelcorso del meeting milanese – è contenuto nel nome stessodella nostra Associazione. Siamo un gruppo di uomini e

donne, uniti dalla professione, che si stimano e lavoranoinsieme con l’obiettivo di promuovere il giardinaggio e ilrispetto dell’ambiente. Promojardin ci permette di crea-re dei momenti di dialogo interprofessionale e di concer-tazione permanente tra tutti i protagonisti del mondo delgiardino. Promojardin è un luogo di chiarimento, di ana-lisi, di riflessione e di azione. Una realtà che ci permet-te una visione globale di tutte le problematiche del nostromercato, nazionale e internazionale”.Le attività principali di Promojardin sono:• la promozione e lo sviluppo di attività promozionali lega-te al giardinaggio;

Valore del mercato giardinaggio: 5,907 miliardi di euroValore del mercato pet: 3,231 miliardi di euroFamiglie che hanno uno spazio da dedicare al giardinaggio: 89%Famiglie che possiedono un giardino: 60%Famiglie che possiedono un terrazzo: 43% Famiglie che possiedono un balcone: 31%Famiglie che possiedono un animale: 51%Giardini che hanno un tappeto erboso: 77%Giardini con orto: 38%

Il mercato francese “in cifre”

Il tavolo dei relatori durante il meeting. Da sinistra a destra: Dominique van Straelen (presidente di Promojardin), Fabio Rappo e Ugo Toppi (presidenti della Federazione Nazionale CentriFlorovivaistici), Thomas Rosolia (amministratore delegato della filiale milanese della Fiera di Colonia) e Paolo Milani (direttore editoriale di GreenLine).

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• l’analisi e la comprensione dei mercati del giardinaggio,degli animali da compagnia e delle piscine. In Francia e nelmondo;• realizzazione di studi e analisi;• creazione e organizzazione di eventi e manifestazioni;• viaggi all’estero per “toccare con mano” nuovi mercati (nel2007 la Spagna, nel 2008 l’Italia);• creazione e gestione di eventi di comunicazione, come“Piantare in autunno”, “I trofei delle novità”, la “Festa dei bal-coni”, la “Festa dei giardini golosi” e “Jardiner c’est la santé”.

Promojardin inoltre promuove delle attività di studio, attra-verso dei gruppi di lavoro dedicati. Le commissioni attual-mente attive sono:

• studi e statistiche,• prodotti vegetali,• decorazione,• balcone e terrazzo,• giardinaggio acquatico,• prato,• internazionale,• sviluppo,• comunicazione,• animali d’affezione,• piscine,• eventi.

UN APPUNTAMENTO DESTINATOA DIVENTARE UNA TRADIZIONE

I presidenti della Federazione e il presidente diPromojardin si sono dichiarati entusiasti degli esiti diquesto meeting e hanno gettato le basi per rinnova-

re annualmente un momento di confrontotra gli operatori italiani e francesi.

Un evento che diventerà un “appunta-mento tradizionale” e che già l’anno

prossimo verrà ripetuto con una formu-la differente e più orientata alla concre-

tezza commerciale.E chissà che non sia giunto il momento,

anche in Italia, di creare una realtà comePromojardin...

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Main sponsor dell’evento

Una veduta della sala durante l’incontro del 26 giugno scorso.

Alcune campagne pubblicitarie realizzate da Promojardin.

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Incontrieventi

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Il 31 maggio si è svolto a San Marino,presso il centro congressi Kursaal,Florum, il convegno internazionale di

florovivaismo, giunto alla sua quinta edi-zione. Durante i saluti di benvenuto e dopoaver ricordato la figura di Franco Locatelli,recentemente scomparso (proprio a lui èstato dedicando il V° Florum) si è dato ini-zio ai lavori con una relazione introduttivadi Vincenzo Ciccolella, presidente delGruppo Ciccolella e di Conaflor, che haevidenziato i problemi commerciali esopratutto logistici che il settore deve quo-tidianamente affrontare. Ciccolella haricordato come il florovivaismo italiano,dopo un periodo d’oro, si trovi in una fasedifficile: per superarlo occorre trovarenuove vie. I consumi da qualche anno sonorimasti invariati a 40 euro pro-capite, peròle produzioni nazionali sono in notevoleregresso. Per migliorare la competitivitàun’enorme importanza ha l’aspetto ener-getico: occorre puntare su forme alternati-ve di energia termica, come la cogenera-zione. Quanto all’innovazione, bisognereb-be puntare molto di più sulle innovazioni‘immateriali’: processi decisionali, valoriz-

di Andrea Pironi

zazione delle risorse umane, internaziona-lizzazione. Spesso, in mancanza di questeinnovazioni, le novità di prodotto non pos-sono essere immesse sul mercato e si per-dono opportunità commerciali. L’intervento di Doeke Faber, presidente diAiph (Association internationale des pro-ducteurs de l’horticulture) ha focalizzatol’attenzione sul fatto che la produzione delcomparto si svolge in Africa, Asia e AmericaLatina, ma poi tutti i fiori viaggiano verso ilmercato europeo. Con l’innalzamento deicosti (soprattutto energia e manodopera)è difficile contrastare i paesi terzi. Quindi lastrada per continuare a produrre in Europaè quella di produrre qualità molto elevata ein modo socialmente sostenibile. Con ilrecente ampliamento della Ue, ci sonobuone possibilità che i consumi aumenti-no, e inoltre va ricordato che con i nostriprodotti si contribuisce a salute e benes-sere: per questo stanno assumendoun’importanza sempre maggiore iniziativecome Plants for People e Green City. Chanochi Zaks, direttore commerciale del-l’azienda di ibridazione, selezione e propa-gazione Danziger Dan Flower Farm

Israele, ha svolto una relazione sulle ten-denze della produzione nel prossimodecennio con particolare riferimento adaspetti quali: la globalizzazione della pro-duzione e dei mercati, la logistica, le emer-genze energetiche e ambientali.Dopo la globalizzazione, Chanochi ha con-siderato un secondo fattore: la sincroniz-zazione. Ormai, quando un cliente effettuaun ordine a un fornitore quasi sempre è online, non solo, quasi tutti i sistemi sono col-legati tra di loro. Quindi: se non sei sincro-nizzato, non esisti.La terza tendenza osservata da Chanochiè quella verso il cosiddetto instant garde-ning. Una volta quando si acquistava unacasa, il cliente era disposto ad aspettareil tempo necessario, anche anni, perdisporre di un bel giardino. Ora non più: èsempre più richiesto il ‘pronto effetto’ equesto fa sì che i vivaisti abbiano piùlavoro, che i garden center debbanoapparire sempre diversi, cambiandomolto più spesso.Il quarto fattore importante è costituitodalla grande distribuzione, che sta pren-dendo il sopravvento sugli altri canali

Si è tenuta di recente la quinta edizione del convegno internazionaleFlorum: ecco i temi trattati.

San Marinoospita il verde

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commerciali. La GD detterà le proprie con-dizioni sul prezzo e progressivamente siandrà anche verso il ‘conto vendita’, conl’invenduto che resterà accollato al pro-duttore. Avrà il sopravvento l’attuale politi-ca praticata da Walmart: sempre il prezzopiù basso. Quinto e ultimo argomento toccato daChanochi, la confusione sul mercato: nonsi capisce più chi è il fornitore e chi è ilcliente. Per esempio, è il produttore chevende alla grande distribuzione o è que-st’ultima che affitta una certa quantità dimq di scaffali al produttore. In questo casoi ruoli si invertono, con il fornitore cherisulta la GDO e il cliente che risulta il pro-duttore. E allora chi dovrebbe dettare iprezzi di mercato? Il cliente?In definitiva, i cinque punti esposti daChanochi come sfide per il futuro del set-tore sono: globalizzazione, sincronizzazio-ne, instant gardening, grande distribuzio-ne e confusione dei ruoli. Chanochi è poi passato a esaminare qualesarà il futuro dell’ibridazione. È dal mondoe dai suoi problemi che arrivano le nuoveesigenze per l’ibridazione: occorre ibridarericercando piante che richiedano menoacqua e la utilizzino meglio. Per il vivaismo ornamentale sono interve-nuti Mario Margheriti, amministratoredelle aziende del gruppo Torsanlorenzo, ePaolo Zacchera, produttore del lagoMaggiore.È vero, come ha osservato Margheriti, che

nuovi mercati si stanno affacciando al set-tore, tuttavia non è facile nel vivaismoornamentale fare previsioni a medio elungo termine. In Italia le criticità maggiorisono dovute a: prezzi fermi, costi inaumento, burocrazia asfissiante, logisticacarente. Sarà importante, per il futuro,comunicare sempre di più e informatizza-re sempre più il sistema.Per Paolo Zacchera, che ha una produzio-ne ‘tipica’ come quella del lago Maggiore,le difficoltà sono quelle di sempre: tempilunghi, concorrenza sulle ‘prime’ taglie.Bisogna quindi puntare su un prodottoevoluto, di qualità diversa, e sull’innova-zione. La floricoltura da interno era rappresenta-ta da Antonio Pagano, titolare diFlorpagano di Ruvo di Puglia, e da LucioPisapia, titolare delle aziende Pisapia diS. Antonio di Pontecagnano.Secondo Pagano bisogna puntare su pro-mozioni mirate proprio per incrementare iconsumi, sottolineando anche come dif-ficoltà per il settore gli aspetti legati allalogistica. Lucio Pisapia ha ricordato l’importanzadell’ingresso in azienda delle nuove gene-razioni, sicuramente molto motivate, ma, avolte, poco disposte a costruire passopasso come si faceva una volta. Per le cooperative sono intervenuti WalterIncerpi, direttore di Flora Toscana, la piùgrande cooperativa italiana per quantoconcerne i fiori da recidere, ed Enrico

Delucchi, direttore di Flormercati, unadelle principali cooperative per la distribu-zione delle piante in vaso.A una precisa domanda sulle possibilitàper le cooperative di continuare in futuro asvolgere la loro funzione commerciale,Incerpi e Delucchi hanno risposto chetutti insieme si riesce a diventare unpunto di riferimento. Cooperare avrà anco-ra senso se ci sarà ancora produzione. Inquesto senso un tema importante su cuipuntare è quello dell’ambiente: per esem-pio, l’uso di etichette con un riferimento alcontenuto di anidride carbonica su tutti iprodotti aggiunge un certo valore ecologi-co. Bisogna inoltre ragionare in un’altradimensione, anche produttiva, in cui ilmercato di riferimento diventa l’Europa. Ènecessario caratterizzare maggiormente iprodotti, anche perché quelle che si consi-derano nicchie, se il mercato diventa tuttoil mondo, possono assumere dimensionimolto grandi.Quanto alla situazione della ricerca e dellaformazione in Italia, è intervenuto il dott.Giovanni Serra della scuola superiore distudi universitari S. Anna di Pisa, formato-re di tecnici e ricercatore attento e moltovicino al mondo operativo.Secondo Serra, per la ricerca il problema èsempre lo stesso: se non si implementeràla collaborazione tra i centri di ricerca e iproduttori, i risultati saranno modesti.Sul versante della formazione, un grossoproblema è il valore legale del titolo distudio, che spinge gli studenti a studiareper il ‘pezzo di carta’ e non per conoscereo apprendere un mestiere o una profes-sione. A Ugo Orlandelli, titolare dell’organizzazio-ne Orlandelli e del garden center la Valledei fiori, è stato chiesto un parere sul pre-

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sente e sul futuro dei garden centre.Nella grande distribuzione c’è molta con-fusione - ha ribadito Orlandelli - ma anchenei garden center spesso manca la neces-saria professionalità. Si vende di tutto,aghi, fili, candele e, a volte, qualche pianta.È necessario modificare il sistema pun-tando di più sulle piante e incrementandola conoscenza e la professionalità degliaddetti alle vendite. Per favorire l’accessoai clienti, Orlandelli ha ingaggiato sei per-sone (otto nei week end) per aiutarli nelparcheggio. La grande distribuzione nonsa cosa sia il verde, e finché non lo sa vabene per i garden. Il nostro prodotto, haconcluso Orlandelli non si vende a chili o ametri: si vende a sensazioni.Claudio Bagnoli, direttore dell’Ancef(Ass. nazionale commercianti esportatoridi fiori) e Franco Cereda, presidentedell’Angroflora e consigliere di Sogemi,sono intervenuti in nome e per contodegli esportatori e commercianti di fiorida reciso.Alla domanda se hanno ancora senso imercati, le associazioni, gli stessi espor-tatori, la risposta è stata affermativa, inparticolare se i mercati e gli esportatorisapranno adeguarsi alle regole che la glo-balizzazione impone, cosi come ben evi-denziato nella relazione di Chanochi. Incaso contrario i mercati all’ingrosso e allaproduzione continueranno a perdere rile-vanza riducendosi alla stregua dei mer-cati rionali.

Per i fioristi è intervenuto ChiccoPastorino, insegnante della scuolaPianeta Fiore e responsabile artisticoEuroflora.Ha sottolineato la necessità di una sem-pre maggiore qualificazione del loro set-tore anche e soprattutto attraverso per-corsi formativi comuni e condivisi dallediverse scuole operanti nel nostro paese.Ha sollecitato una collaborazione piùstretta e una comunicazione più incisivatra il mondo dei fioristi e la produzione.Jaap Kras, editore diFloracultureInternational e consulenteflorovivaistico, in merito a come stannoaffrontando il futuro del settore le nuovegenerazioni, ha ricordato che nella mag-gior parte delle aziende che lui conosce eha visitato in giro per il mondo, sembraquasi che le nuove generazioni sianopoco presenti. In realtà, ha affermatoKras, le nuove generazioni ci sono e par-tecipano allo sviluppo delle aziende, soloche, diversamente dal passato, svolgonopiù ruoli di gestione dei processi che ope-rativi, anche a fronte dell’evoluzione disistema che le aziende hanno dovutoattuare. Infine l’ing. Alberto Ghiraldi ha presenta-to il nuovo thermopallet a refrigerazionepassiva DS - TP - 001 - 00 di Nomos diOlgiate Molgora (Lc), un innovativo siste-ma di refrigerazione in grado di trasferirein accumulatori termici ad alta efficienza(siano essi casse mobili ferroviarie, con-

tainer, furgonature o celle frigo) le “frigo-rie” necessarie per il funzionamentoautonomo per un periodo specificato chepuò andare da 2 a 20 giorni e oltre.Innumerevoli i vantaggi del sistema, inparticolare per quanto riguarda il traspor-to di piante e fiori, che potranno essereeffettuati con più mezzi (treno, naveecc.) Rispetto al solo trasporto sugomma i vantagi sono: costi di trasportoridotti perché i mezzi di trasporto nonsono refrigerati, ridotto consumo di ener-gia, minor inquinamento per l’assenza digruppi refrigeranti diesel o elettrici. Anche in questa occasione Florum è riu-scito a essere un evento esclusivo, diver-so dai soliti convegni, un momento diincontro e confronto tra le personalità piùrappresentative del settore florovivaisti-co nazionale e internazionale, a cuihanno fatto da cornice altri eventi impor-tanti e significativi, a partire dal premio(un super garofano d’argento) assegnatodurante la cena di gala al dott. Carlo Calì,presidente dell’associazione culturale Ifiori di Giarre e dell’Etna che, in 33 anni,ha conferito questo importante riconosci-mento a oltre 300 personalità italiane edestere del mondo florovivaistico, econo-mico e sociale. Alla cena di gala ha parte-cipato anche il premio Nobel per la Paceprof. Francesco Bruno Gnisci.Segnaliamo inoltre: il tour attraverso lecontrade del centro storico di San Marinoper ammirare le splendide aiuole realiz-zate con novità varietali di piante verdi efiorite offerte da alcune grandi aziendeItaliane di produzione e ibridazione, il bat-tesimo - sotto l’alto patrocinio deiCapitani Reggenti della Repubblica di SanMarino Rosa Zafferani e Fabio PediniAmati - del nuovo ibrido di rosa“Repubblica di San Marino”, selezionatafra le migliori ultime novità di NirpInternational, l’incontro tra gli insegnan-ti delle scuole di arte floreale Italiane che,nell’antica cava dei balestrieri, hannodato vita a un bellissimo ed esclusivohappening di fiori, oltre ad aver allestitocon sapiente maestria le sale del Kursaalche hanno ospitato il V° Florum.

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Mara Verbena, organizzatrice dell'incontro, con i capitani reggenti Rosa Zafferani e Fabio Pedini Amati che hanno battezzato la nuova rosa "Repubblica di San Marino".

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www.vigorplant.it

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Incontrieventi

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Si è svolta dal 20 al 24 maggio pressoil Royal Hospital di Chelsea, aLondra, Chelsea Flower Show 2008,

la manifestazione dedicata a giardini dimo-strativi, sculture e attrezzature da giardino,esposizioni di piante e fiori, nuove varietà ecomposizioni floreali. Lo show, che que-st’anno ha ospitato oltre 600 stand e circa157.000 visitatori, ha proposto un riccoassortimento di piante, in particolare erba-cee perenni, alberi e arbusti ornamentali.

Ricordiamo che, negli ultimi sei anni, alChelsea Flower Show; sono state lanciatepiù di 400 nuove varietà di piante, fra cuipiante annuali e anche il lancio europeo diSunsati nemesias da parte di ProvenWinners. Anche quest’anno, naturalmente,l’offerta merceologica è stata decisamentericca e interessante. Aggiungiamo cheChelsea Flower Show è anche il luogo idea-le per presentare le nuove tendenze deldesign del settore, nonché per parlare ditematiche decisamente importanti quali icambiamenti climatici e le politicheambientali.

INTERNAZIONALIZZAZIONEMolti i giardini progettati dai giapponesiquest’anno: la Rhs conta circa 370.000iscritti, escludendo una sezione inGiappone con parecchie migliaia di membri,gestita indipendentemente. Quest’annoera presente anche un giardino cinese

commissionato dalla fondazione K.T.WongCharitable Trust ente che sviluppa i contat-ti culturali ed educativi fra Cina ed Europa.Fra gli espositori c’erano pure società orto-florofrutticole e giardini botanici dei paesi:Sudafrica, Australia, Isole Caiman, Trinidad eTobago, Mauritius, Giamaica e Barbados,con la loro flora indigena, compresi moltifiori e piante tropicali. A proposito dell’alto livello di internaziona-lizzazione raggiunto, Stephen Bennet,direttore delle mostre organizzate dellaRhs, ricorda che molti paesi chiedono lacollaborazione della Rhs per organizzaremanifestazioni e progetti simili al ChelseaFlower Show (per esempio Bahrain,Singapore, Trinidad e Tobago). Ma, attual-mente, la società è già impegnata al limitedelle proprie possibilità e c’è ancora delpotenziale da sviluppare in Irlanda, Scozia eGalles, inoltre la Rhs è radicata saldamentealle zone temperate anglofone del mondo.

Gli amanti del verde si ritrovano al Chelsea Flower Show, uno degli eventi più importantidell’anno dedicati al mondo dei fiori e del giardino.

Il passatempo preferito degli inglesi

di Edward Bent

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NOVITÀ VEGETALI

DIANTHUS

Cinque nuove varietà di dianthus si sonoaggiunte alla serie Early Bird dalla societàWhetman Pinks: Frilly, Fizzy, Rosebud,Sherbet e Stardust. Queste varietà nane, afiori doppi, sono molto veloci a fiorire datalee (dalla fine di febbraio all’inizio dimarzo). Sono ideali per essere piantate invasi sia in primavera sia in autunno.Rifioriscono lungo tutta l’estate se i vecchi

fiori sono stati tagliati e le piante sono stateconcimate regolarmente. Altre tre varietà, Passione, Sugar Plum eBailey’s Celebration si sono aggiunte allaserie Scent First. Le varietà di questa seriesono caratterizzate da un forte profumo,dal lieve aroma di spezie: si svilupperannoin piante un po’ più grandi e rifiorirannotutta l’estate. La varietà Sugar Plum hapetali ondulati attraenti, un miscuglio dicolori rosso-cupo, rosa e bianco. La varietàBailey’s Celebration è una reintroduzionema maggiormente profumata. La varietàproduce fiori bianchi “con l’occhio” e striscedi colore lampone su steli lunghi di 45 cm.Carolyn Whetman ha precisato che levarietà profumate con i gambi più lunghiora sono ricercate dai supermercati e que-sta estate, per la prima volta, il dianthuscostituirà una nuova linea di fiori recisi peri supermercati di Waitrose.

STREPTOCARPUS

La prima varietà di streptocarpus con fiorigialli Alissa è stata presentata da DibleyNurseries: un notevole passo avanti nel-l’ibridazione di streptocarpus. I fiori sonogialli al centro e diventano crema-giallosulle altre parti. L’azienda Dibley Nurseries collabora conFleischle, famoso ibridatore tedesco distreptocarpus. La loro nuova varietà Targa,che era in esposizione, produce fiori di unblu profondo vellutato. L’ibridatrice Lynn

Dibley ha spiegato che un criterio impor-tante nell’ibridazione e selezione di strep-tocarpus è lo sviluppo di una rosetta difoglie relativamente piccole e non lunghe.Alcune varietà di Dibley sono disponibili, aldi fuori il Regno Unito, tramite Fleischle.

LE ROSE DELL’INGHILTERRA

Introdotta da David Austin, Roses è lavarietà Wisley 2008, un ibrido moscatoinglese con piccoli fiori e una rosetta per-fetta di petali di colore rosa chiaro con unprofumo di frutta. Un’altra nuova introdu-zione è Young Lyciudas, di colore rossocupo, rosa e rosso, dall’intenso profumo.Sir John Betjeman è, invece, un ibridoLeander che produce fiori di colore rosaintenso e luminoso.

L’azienda Peter Beales, ha introdotto lanuova varietà di rosa Child of My Heart,un ibrido the con fiori di colore rosa-chia-ro. L’altra novità è la varietà KeithMaughan con fiori singoli di colore albi-cocca chiaro con un anello di scarlatto alcentro di ogni fiore.

Fra le novità dell’azienda Harkness RosesHarkness troviamo Guy’s Gold, un ibridothe con fiori giallo canarino e una fiorituramolto precoce e continuativa. La varietàRachel Louise Moran è, invece, un ibridothe dell’ibridatore Keith Zary di Jackson &Perkins, in California. Cresce più forte di

Il ruolo dei mediaOrganizzato dal Royal Horticultural Society(Rhs), il Chelsea Flower Show attira tanteriviste specializzate nonché quotidiani nazio-nali britannici. Attualmente la BBC ha un con-tratto per coprire gli eventi della Rhs. Oltre aun sito web e alle antiprime approfondite sulChelsea Flower Show 2008, la BBC ha dedi-cato all’evento 11 ore di programmi televisivitra il 18 e 24 maggio e non meno di 72 oremoltiplicate per circa 40 stazioni radio locali. Sitratta di trasmissioni condotte da personalitàmolto conosciute, commentatori e reporter delsettore giardinaggio. Il risultato è che le mostreRhs vendono lo spazio espositivo e i bigliettiper i visitatori molto velocemente e l’interoPaese è informatissimo sull’argomento.

Il giardino di Bupa ha dato rilievo agli aspetti sensoriali del garden.

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altre varietà con i petali rossi e bianchi stri-sciati. La varietà Contunued Friendship èuna rosa tipo floribunda che produce grap-poli di colore rosso-arancione.

CLEMATIS

La novità della varietà Rebecca, dellasocietà Clematis Raymond J Evison, è chela fioritura avviene lungo tutto il ramoscel-lo, e non è limitata alla parte superiore.

IBRIDO INTERSPECIFICO DI GIGLIO

L’ibrido interspecifico Kushi Maya del-l’azienda H.W. Hyde & Son ha suscitato ungrande interesse; si tratta di un ibrido fralilium nepalensis e una varietà orientale. Ilfiore, con forma campanulata e leggermen-

te pendente, è di colore bianco sulla parteesterna e rosso-cupo nella parte interna.

LAVANDULA

L’azienda Downderry Nurseries ha intro-dotto due nuove varietà di lavandula stoe-chas. With Love produce fiori cremisi conlunghe ‘orecchie’ di colore rosa; i fiori dellavarietà Night of Passion sono di un coloreblu-viola (il più scuro di tutte le varietà sulmercato) e con ‘orecchie’ malva scuro.

Fra le circa 70 nuove varietà di piante inesposizione a Chelsea Flower Show, valela pena evidenziarne alcune particolar-mente interessanti. Per esempio la varietàacer pseudoplatanus Esk Sunset, selezio-

nata in Nuova Zelanda, con foglie moltoattraenti variegate rosa, verde e bianco. L’utilizzo di diverse varietà di allium per leaioule in giardino o in arte floreale staaumentando: la specie l. shubertii è parti-colarmente apprezzata da parte dei fioristi.Una nuova varietà bianca White Express èstata introdotta da Avon Bulbs.

NUOVE TENDENZENon possiamo non spendere due parole suigiardini in esposizione al Chelsea FlowerShow. Benché sia impossibile descrivere ilgran numero di giardini esposti in pocherighe, varrà senz’altro la pena sottolinear-ne gli aspetti più significativi e le nuovetendenze.

INFLUENZA ORIENTALE

Il design dei giardini del 2008 è stato stu-diato per realizzare uno spazio verde piùrealistico e pratico rispetto al passato, eche risente molto dell’influenza orientale. Silver Garden è uno dei primi esempi digiardino contemporaneo giapponese aessere in mostra a Chelsea: è stato stu-diato perché fosse possibile osservare ilgiardino attraverso i riflessi della lucedella luna sull’acqua, prendendo ispirazio-ne dalla Villa imperiale Katsura, Kyoto.Segnaliamo, inoltre, che l’IshiharaKazuyuki Design Laboratory aveva inesposizione un piccolo giardino “rifugio”Green Door con tetto e pareti ricoperti dimuschio e altre piante. Il Tokyo CityGarden, infine, si basa sul disegno di ungiardino giapponese di the “tradizionale”con un’entrata concepita come “una bar-riera spirituale libera” e con stagno,acqua, fiori e piante, alberi e pavimentocome elementi per unificare la casa con ilsuo giardino.

VERDE

Il verde nelle sue svariate nuance ha domi-nato la maggioranza dei giardini dimostra-tivi quest’anno. Non solo come colore rilas-sante, ma anche come naturale sottofondoper fiori, foglie, altre parti di piante e ogget-ti da giardino. Un ottimo esempio è offertoda Laurent Perrier Garden, che ha propo-sto un miscuglio di foglie verdi, fiori bian-

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La presenza dell’acqua, nei giardini, aggiunge un tocco di freschezza e leggerezza all’insieme.

Il verde nelle sue svariate nuance ha dominato la maggioranza dei giardini dimostrativi.

The Oceanico Garden ha esplorato i confini tra i progetti per l’outdoor e quelli per l’indoor.

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chi, innaffiatoi in zinco blu-grigio e sentieridi piastrelle fiamminghe.

SENSORIALE

Agli aspetti sensoriali era dedicato il giardi-no del Bupa, che presentava disegni diaiuole e di fiori che possono essere visti davarie angolature, con un misto di fiori e pian-te che stimolano i vari sensi nel miscuglio dicolori, forme, consistenza e fragranza.

VERTICALE

Le pareti verticali sono utili per copriresuperfici brutte da vedere e per isolare giar-dini dal rumore urbano. Elevate pareti verti-cali sono state create in A Cadogan Gardenusando hedera helix Woerner piantata suuna rete metallica. Nel PembertonGreenish Recess Garden, un piccolo giar-dino urbano, due pareti verticali sono state

piantate con un misto di fogliame e fiori dierbacee perenni. In un’altra parete, tronchidi betulla albosinensis Fascination sonostati intrecciati in scatole metalliche in undisegno a scacchi.

ACQUA

Inserita in quasi tutti i disegni, l’acqua chescorre o la piscina aiutano ad assorbire ilrumore urbano e aggiungono freschezza eleggerezza ai giardini. La presenza dell’ac-qua, naturalmente, è un tutt’uno con lanecessità di irrigare le piante e migliorarela biodiversità dei giardini, favorendo la pre-senza di insetti e fauna.

COMUNITÀ DELLE PIANTE

Molte delle aiuole fiorite mostravano unmisto di piante fiorite che apparivanocompletamente ‘naturali’ in termini divarietà, densità, colore e forme, creandoun’atmosfera da cottage garden o di pian-te spontanee.

SIMBOLISMO

Dedicato a George Harrison (dei Beatles) ilgiardino From life to life. A garden forGeorge, colorato e con un sentiero a mosai-co fatto con smalti di vetro veneziano,descrive la vita del musicista che era ancheun appassionato giardiniere.

AREA GIOCHI PER RAGAZZI

I giardini dovrebbero essere una fonte didivertimento per i ragazzi, proponendoaspetti come rocce da scalare e tunnelsotto cui passare. Questo quanto propostodal giardino The Marshalls Gardens ThatKids Really Want.

Qualche nube all’orizzonteLa Rhs sta contestando fortemente una richiesta dal distretto amministrativo diKensington e Chelsea (di Londra) che intende sottomettere le prossime edizioni delChelsea Flower Show a una licenza urbanistica. Se applicata, l’ubicazione dellamostra potrebbe essere a rischio a causa di nuove regole e dei costi burocratici.Stephen Bennet ha precisato che il valore totale, diretto e indiretto (inclusi viaggi, sog-giorno e il turismo associato) generato dallo show annualmente potrebbe arrivare addi-rittura attorno al miliardo di sterline. Bisogna tener conto, poi, che il Chelsea FlowerShow si tiene nello stesso luogo dal 1913.

Quest’anno la maggior parte dei lavori di artisti e scultori hanno tratto ispirazione direttamente dalla natura: dalle piante e dai frutti.

I giardini verticali sono l’ideale per coprire superfici brutte da vedere e diffondere il verde nelle aree urbane.

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SPAZIO DA VIVERE VERSATILE

Il giardino inteso come spazio versatile pergodersi la natura, rilassarsi, fare ginnasticao lavorare: questa la proposta di TheOceanic Garden. Questo giardino ha esplo-rato i confini tra i progetti per l’esterno equelli per l’interno: enormi margherite inacciaio inossidabile sorgevano a diversealtezze attorno a tavoli e sedie, ed eranointramezzate da felci e piante sagomate.

SCULTURE DA GIARDINO E ACCESSORI

Il Chelsea Flower Show espone anche scul-ture e accessori da giardino fatti a mano.Quest’anno i lavori di artisti e scultori trae-vano ispirazione direttamente dalle piante.Molto bella è la scultura Prickly Pod cheriproduce le castagne al naturale.Realizzata in acciaio modellato da JennyPickford, all’interno presenta una sferaacrilica e una pompa per l’acqua. Si è ispira-to alla natura anche Mark Reed, con formedi alberi artificiali, con rami e foglie. La piùgrande scultura d’albero è fatta in acciaioforgiato ricoperto di bronzo. Ricca anche l’offerta merceologica diaccessori da giardino, verande, gazebi,mobili da giardino e articoli associati.

PULITO E ONDULATO

Allo stand di Hillier Nurseries, OrganicStone è stato lanciato StonewavesModern. Otto componenti già prontiall’uso, ognuno di 60x60 cm, utilizzatiper creare disegni ondulati di mattonelleper pavimentazione per ogni situazione,senza dovere tagliare la dimensionerichiesta. Si possono anche coprire que-sti pezzi con tiochem, un tipo di cementoche riduce l’inquinamento dell’aria attra-verso un processo chimico.

ARENARIE IMPORTANTI

La più grande delle sfere in arenaria, daSilverland Stone, pesa 4,5 tonnellate. Ilmateriale e la lavorazione provengono dalRagistan, India. Le sfere di arenaria colo-rata immagazzinano ed emettono anchecalore solare. Le sfere in arenaria si tro-vano comunemente nei templi buddisti eindù. Ora che l’India ha più turismo, que-sti oggetti sono richiesti per alberghi ealtri edifici di prestigio.

‘INGLESITÀ’Come si può non sorridere di fronte allecase e ai castelli per galline, anatre e altri

animali domestici dell’Heytesbury BirdPavillons! Segnaliamo, per esempio, lacasa per galline Scottish Baronial e quel-la per anatre Stockholm.

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Nuova serra botanicaUn elemento educativo importante dei giardini Rhs a Wisley è lanuova serra, che va a sostituire quella vecchia utilizzata per oltre30 anni per le dimostrazioni. La serra costituisce anche una nuovasede per la collezione di piante della Rhs. La nuova serra, costata7.7 milioni di sterline (di cui circa il 60% proveniente da donazio-ni private) è stata aperta ufficialmente nel giugno del 2007 percelebrare il bicentenario della Rhs.La struttura, progettata dall'architetto Peter van der ToornVrijthoff e realizzata dalla società olandese Smiemans Projecten,è una costruzione leggera che copre un’area di 3.000 mq, la parte

più alta raggiunge 12,5 m. Di interesse particolare è l'uso dellelastre di vetro temperato di 3x2 m che sono state piegate almomento del loro incastro nella struttura. Queste lastre di vetrocurve permettono la massima trasmissione di luce, una miglio-re robustezza e resistenza al vento e un risparmio in terminitermici.La serra è stata concepita per risparmiare acqua ed energia.L’acqua piovana viene raccolta dal tetto: dopo la sua filtrazione,aerazione, sterilizzazione, l’aggiustamento del pH e il riscalda-mento, viene condotta in una cisterna e usata per l’irrigazione.L'acqua inutilizzata o in eccesso passa nel lago circostante efunge da serbatoio per gli interi giardini di Wisley.La serra ha tre zone climatiche: tropicale, temperato umido etemperato asciutto. Il paesaggio all’interno della serra includeuna serie di rocce artificiali e uno stagno, costruiti in cemento raf-forzato da vetro sopra una rete d'acciaio, modellata nella formavoluta. L’area esterna alla serra, intorno al lago, progettata dal-l’architetto Tom Stuart Smith, si articola in una serie di appezza-menti a mezzaluna intrecciati che diventeranno più evidentiquanto le piante saranno più grandi.Una zona particolarmente interessante della serra è la Zona delleRadici. Quest’area di bassa illuminazione è dedicata alla radici ealla loro importanza per la vita dell’uomo (con esse si possonorealizzare tinture, prodotti farmaceutici, olii essenziali ecc) non-ché al loro ruolo “dinamico” all’interno dell’ecosistema, coesi-stendo con i microrganismi, gli insetti e i piccoli mammiferi.

Le sfere in arenaria, provenienti dal Ragistan, India.

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Trade marketinggestione

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Centro di giardinaggio? E perché non un centro ortofrutticolo?In Gran Bretagna sempre più consumatori coltivano frutta e verdura nei loro giardini. Perché non proporre questi prodotti anche nel garden center?

Negli anni ‘70 e ‘80, quando un con-sumatore entrava in un gardencenter ovvero un centro di giardi-

naggio, si trovava immerso in una schieradi arbusti floreali e piante da aiuole. Eral’epoca della valorizzazione estetica delgiardino.Siamo nel 2008 ed è tempo di dare unnuovo look ai centri di giardinaggio. Seosserviamo i consumatori, scopriamoche in Gran Bretagna le persone hannocura dei loro giardini e che frutta e ver-dura sono i prodotti che vi coltivano. Si

tratta di una moda passeggera o di unatendenza?Se si tratta di una moda passeggera, ilcommerciante dovrebbe dedicarle unospazio nella sua attività e stare pronto aridurlo quando necessario. Se è una ten-denza del mercato, diventa necessarioanalizzare l’intera impostazione del cen-tro di giardinaggio.Personalmente ritengo che coltivare ciòche si mangia sia una tendenza, non unamoda passeggera. Abbiamo visto l’indu-stria del mercato ortofrutticolo crescereenormemente negli ultimi anni, il consu-matore vuole “ridurre le distanze” tra sé eil cibo e vuole conoscere l’origine del ciboche acquista. Che cosa c’è di meglio checoltivare in casa i prodotti della terra?

CHI SARÀ IL PIÙ CORAGGIOSO?Ho già visto in Belgio la tendenza a presen-tare piante da frutta e verdure in negozi diprodotti complementari in High Street. Nonci vorrà molto prima di vedere centri digiardinaggio offrire come prodotti princi-

di John Stanley

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cucina per consentire al negozio di pre-sentare al consumatore un’offerta com-pleta “dalla terra al piatto”.Il centro di giardinaggio potrebbe avereanche un’area ortofrutticola dimostrati-va nel reparto di vendita all’aperto. Hogià visto questa offerta messa in praticacon successo in un centro di giardinaggioin Arizona e negli Eden Gardens a Sydneyin Australia. A Perth, Australia occidenta-le, esiste una società che pianta e coltivaorti per i clienti e l’unica cosa che questiultimi devono fare è ritirare il raccolto.Se tutte queste idee fossero integrate inun unico negozio, credo che il commer-ciante avrebbe una grande opportunità difar crescere una nicchia di mercato che èin sintonia con i desideri del consumato-re odierno.

INIZIATIVE ARDITEÈ tempo di intraprendere iniziativecoraggiose. Il vecchio modello di venditanon funziona più bene come una volta,quindi è ora di tentare drastici cambia-menti.Nel mercato ci sono molti consumatoriche desiderano coltivare personalmentegli alimenti che consumano ma che nonsanno dove rivolgersi per trovare degliesperti. Combinando tutti questi elemen-ti insieme, i consumatori inizieranno aguardarvi come esperti di un settore ali-mentare. Potrebbe sembrarvi un’ideafolle ma in piccole situazioni commercialidi nicchia funziona. Dobbiamo avereabbastanza coraggio da passare al livellosuccessivo.

pali articoli legati all’alimentazione.I mercati e i negozi ortofrutticoli inizianoa essere incorporati nel mix commercialedei centri di giardinaggio, quindi perchénon passare allo stadio successivo?L’offerta commerciale principale deicentri di giardinaggio potrebbe concen-trarsi sugli alberi e gli arbusti da frutta,oltre che sulle verdure. Questa sarebbeuna categoria a sé stante e sarebbe lacategoria dominante. La gamma offertapotrebbe essere ampliata fino a includerei fiori edibili e le piante ornamentali tradi-zionali che possono essere utilizzateanche nella preparazione di alimenti ocome alimenti loro stesse.Anche il settore degli articoli vari potreb-be sfruttare un approccio simile creandouna categoria designata per aiutare ilconsumatore a coltivare i prodotti orto-frutticoli. A parte i prodotti di supporto perla coltivazione, questa categoria potrebbeincludere libri e prodotti di vario genere. Ilreparto delle idee regalo potrebbe esseresostituito da un reparto per gli articoli da

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IL MODELLO

Centroortofrutticolo

Utensili da cucina

Mercato ortofrutticolo

Articoli per la coltivazione ortofrutticola

Ristorante con prodotti

freschi

Servizio di design

e manutenzionedell’orto

Cucina dimostrativa

Piante ortofrutticole

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Trade marketinggestione

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Ok, il prezzo è giusto!

Esiste una sorta di segmentazionee codifica dei prodotti che rispon-de a logiche di marketing. In base

a questo schema i prodotti sono classifi-cabili in relazione a una sorta di valenzae funzione “commerciale”. Abbiamo per-tanto beni di base, prodotti tecnici, com-modities, prodotti immagine, prodottiinnovativi. Ciascuno di questi può esse-re a marchio oppure no. Le logiche di for-mazione del prezzo non possono quindiessere applicate in egual misura su

Quello che si dovrebbe saper sul prezzo. Affinché non sia troppo alto e neppure troppo basso ma soprattutto sia in linea con il posizionamento del prodotto e con le esigenze di margine.

tutte le referenze. Mi è capitato di vederel’uso di un software gestionale che sem-plificava la formazione del prezzo appli-cando un moltiplicatore base alla cate-goria merceologica. Si tratta di un errorefatale: come è possibile, per esempio,che la pianta novità, quella alto rotantedi stagione e quella specialistica e di nic-chia vengano “prezzate” con la stessalogica? Se non i concetti economici dibase almeno il buon senso dovrebbedire che si tratta di un errore.

TECNICHE DI FORMAZIONEDEL PREZZONel marketing il prezzo è consideratouna delle 4P, cioè una delle variabili delmarketing mix: prodotto, prezzo, pro-mozione, distribuzione (dall’ingleseplacement). Un’impresa prende decisio-ni di prezzo quando deve posizionare lapropria gamma, deve lanciare un nuovoprodotto, vuole variare il prezzo di unprodotto preesistente o vuole reagire avariazioni del prezzo della concorrenza.

di Paolo Montagnini

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100 40 60 PARZIALE PROGRESSIVO % PROGRESSIVO 10,0

95 40 55 -8,33% -8,33% 109% 109% 10,9

90 40 50 -9,09% -16,67% 110% 120% 12,0

85 40 45 -10,00% -25,00% 111% 133% 13,3

80 40 40 -11,11% -33,33% 113% 150% 15,0

75 40 35 -12,50% -41,67% 114% 171% 17,1

70 40 30 -14,29% -50,00% 117% 200% 20,0

65 40 25 -16,67% -58,33% 120% 240% 24,0

60 40 20 -20,00% -66,67% 125% 300% 30,0

55 40 15 -25,00% -75,00% 133% 400% 40,0

50 40 10 -33,33% -83,33% 150% 600% 60,0

45 40 5 -50,00% -91,67% 200% 1200% 120,0

40 40 0 -100,00% -100,00% 0,0

La formazione del prezzo di un prodottoè influenzata da fattori interni all’azien-da che si identificano negli obiettivi dimarketing e nell’ammontare dei costisostenuti. Ma esistono anche fattoriesogeni da prendere in esame: mercatoe domanda, concorrenza diretta e indi-retta, politiche di sottocosto e promo-zionali applicate nel mercato. Prendendo in esame i fattori interni fragli obiettivi di marketing, le impresepossono porsi principalmente due lineedi intervento - quella della scrematuradel mercato e quella della penetrazione:• scrematura: l’impresa decide di entra-re nel mercato con un prezzo decisa-mente elevato proprio con il precisointento di “scremare” il mercato, cioèeliminare i clienti che non sono dispostiad acquistare a quel prezzo. Tale strate-gia è utilizzata principalmente per ibeni di alta tecnologia, per i prodotti dialta moda - in genere quindi prodotti dilusso;• penetrazione: l’impresa decide dientrare nel mercato con un prezzomolto basso in modo da attirare piùclienti possibile e tagliare fuori la con-correnza. In questo caso però si rischia

voi un’offerta a buon prezzo. In casocontrario, oltre a guadagnare di meno,tradireste in un certo senso il valoreatteso dal cliente.

FRA I FATTORI ESTERNI CHEINFLUENZANO LE POLITICHEDI PREZZO VI SONO:• mercato e domanda: è impossibilepensare di fissare un prezzo senza

di essere accusati di dumping. In merito ai costi sostenuti risulta evi-dente come debba esserci una sorta diallineamento fra il prezzo di vendita e lacapacità contributiva: dato che il prezzoè l’unica delle 4P che genera ricavi, essodovrà essere superiore ai costi pergarantire un adeguato profitto all’im-presa.Ovviamente una variabile che influenzamolto le scelte di prezzo è la velocità divendita che un prezzo basso dovrebbestimolare. L’incremento della rotazionetalvolta permette di mantenere il valoredel margine a fronte di un taglio di prez-zo. La tavola 1 riporta un esempio in talsenso. Se vendete 10 pezzi con un mar-gine unitario di 60, a fronte di un tagliodi prezzo del - 20%, che corrisponde aun taglio di marginalità del 33%, dovre-ste vendere ben 15 pezzi in più per rag-giungere il medesimo valore di margine.Se però, per il prodotto in esame, iltaglio di prezzo non stimola venditeincrementali, abbassando il prezzoavete solo deciso di guadagnare dimeno dandovi però un’immagine di con-venienza. L’azione va ovviamente com-piuta se il vostro cliente si aspetta da

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TAVOLA 1 - TRA PREZZO E ROTAZIONE

PREZZO VENDITA

COSTO ACQUISTO

MARGINE RIDUZIONE MARGINE INCREMENTO VENDITE PER EGUAGLIARE MARGINE A VALORE

VENDITE N° PEZZI

Fonte: Green Line

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tenere conto della domanda. Sembraimpensabile cercare di vendere lo stes-so prodotto allo stesso prezzo in mer-cati diversi dove la cultura e i livelli direddito non sono gli stessi. Molto quindidipende dalla elasticità della domandarispetto al prezzo. Tanto più la domandaè insensibile al prezzo, tanto più potròfissare un prezzo elevato. Capita che lasensibilità verso un prezzo convenientenon sia tanto data dalla richiesta delmercato quanto da una paura di chivende; • concorrenza: sembra inoltre impossi-bile pensare di fissare un prezzo senzatenere conto della concorrenza. Se iovendo terricci a 10 euro e i miei concor-renti a 0,9 euro è ovvio che sono fuorimercato, a meno che non produca dellaterra miracolosa in grado di far germi-nare i sassi. Ovviamente dipende moltodal grado di differenziazione dei mieiprodotti nei confronti di quelli della con-correnza. Merita una nota a parte una breveriflessione sui comportamenti antidum-ping, peraltro inquadrati in una normati-va. Fissare un prezzo troppo basso,

addirittura sottocosto, per costringerea uscire dal mercato i vari concorrentinon è una cosa “legittima”. Per evitarequesti comportamenti sono preposteautorità antitrust. Sappiamo bene comesi fa, soprattutto con le piante, a elude-re una posizione di sottocosto ma unsimile comportamento alla fine non favendere di più e danneggia l’intero com-parto.

COSA DICE LA TEORIAVi sono molteplici tipologie di prezzoche possono essere utilizzate. Provo astilare un breve elenco utile, mi auguro,se non altro all’utilizzo di una correttanomenclatura:• allineamento di prezzo: situazionetipica quella dei negozi con tutto a 1.Consiste nell’utilizzo di un numero limi-tato di prezzi per molti prodotti. Si trattadi una tradizione risalente ai vecchinegozi five and dime negli Stati Uniti,dove - come suggerisce il nome - tuttocostava o 5 o 10 centesimi. Il presuppo-sto è che si trattano solo prodotti inpoche determinate fasce di prezzo. Ilmetodo comporta una facile ammini-strazione, ma non si rivela flessibile incaso di cambiamenti di prezzo forzati(dovuti per es. all’inflazione); • prezzo efficiente: identifica una bar-riera superiore di prezzo e si avvicinamolto alla cifra massima che i consu-matori sono disposti a pagare per quelprodotto. In termini economici, quelloche garantisce il maggiore surplus; • prezzo effettivo: è il prezzo effettiva-mente applicato tenuto conto di even-tuali promozioni, sconti o altri incentiviper il cliente; • premium price: il premium (o presti-ge) pricing consiste nel fissare prezzinella fascia più alta per la categoriamerceologica trattata. I consumatorisono disposti a comprare prodotti conprezzi premium perché credono cheesso indichi un livello di qualità supe-riore, oppure perché corrispondono aun prodotto che conferisce status. • primo prezzo: è un prezzo bassoapplicato a prodotti di bassa qualità; • prezzo predatore o loss leader: è unprezzo basso applicato a prodotti di altaqualità. Questa strategia comporta unaperdita per l’impresa, che la applicaquando per esempio crede che la clien-

tela, entrando nel negozio per comprarequel prodotto, acquisterà molto, proba-bilmente anche qualcos’altro di piùcostoso; • prezzo speculativo: è un prezzo altoapplicato a prodotti di bassa qualità. Èuna strategia che a lungo andare sirivela inefficace, perché in un mercatoesistono meccanismi di controllo chepuniscono i trasgressori delle regole difair trade; • prezzo promozionale: è il prezzoapplicato durante le promozioni.

FISSARE IL PREZZODiverse sono le tecniche che permetto-no di calcolare a quale prezzo presen-tarsi sul mercato. Serve una coerenzagenerale che si allinei anche alle aspet-tative del consumatore. Un negoziospecializzato che si atteggia a discountnon solo sbaglia per sé ma anche per glialtri negozi dallo stesso formato distri-butivo. Mi limito a enunciare qualchetecnica per poi pensare all’elasticitàdella domanda in un prossimo articolo:criterio del mark up o cost plus:• consiste nel fissare il prezzo di unprodotto secondo una percentualeincrementativa dei costi sostenuti perla sua realizzazione; • criterio dei prezzi correnti: il prezzoviene fissato con riferimento al livellodeciso dalle imprese già operanti nelsettore; • criterio del profitto obiettivo: il prezzoviene fissato al livello che, a parità diogni altro fattore, permette di raggiun-gere un certo livello di profitto atteso; • criterio della massimizzazione delprofitto: il prezzo viene stabilito a parti-re dalla massimizzazione della funzio-ne di profitto dell’impresa (profitto =ricavi totali - costi totali); • criterio della massimizzazione dellevendite: il prezzo viene stabilito attra-verso la massimizzazione della funzio-ne delle vendite dell’impresa (ricavi =prezzo x quantità); • criterio delle gare d’appalto: il prezzoviene stabilito attraverso una gara tra leproposte presentate. Niente va banalizzato e men che menola formazione del prezzo per un’impre-sa commerciale. Perché si ripercuote sututto il sistema azienda: dalla situazio-ne reddituale all’immagine.

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Trade marketingcomunicazione

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Il design della comunicazione

Cosa intendiamo per comunicazione?Letteralmente la parola deriva dal latinocum = con, e munire = legare, costruiree dal latino comunico = mettere incomune, far partecipe. Poiché il termineviene impiegato in contesti assai diver-si, dalla filosofia, sociologia, psicologia,biologia, alla teoria dell’informazione, sirivela difficile offrire una definizioneche sia da un lato significativa, dall’altrovalida in ogni contesto.Il termine in sé dice tutto e niente, poi-ché interpretato in modo assolutamen-te personale a seconda di chi ci trovia-mo davanti. Certo non ci sono regole specifiche perogni situazione, ci arriviamo tutti a capi-re che la comunicazione per undiscount sarà differente dalla comuni-

Cosa vuol dire comunicare? E quali sono i mezzi ele modalità di comunicazione?Scopriamolo insieme.

cazione per una farmacia. Più difficile ècapire cosa è meglio per noi e qualisono gli strumenti che ci portano adavere chiarezza.

PERCHÉ COMUNICAREL’essere un’impresa che funziona,gestita bene, con prodotti buoni, conservizi alla clientela, con prezzi compe-titivi, sicuramente è una buona parten-za ma non necessariamente è unagaranzia di successo. Il rischio è quellodi non sfruttare il potenziale se non siassocia un’immagine efficacementecomunicativa.Definito quello che siamo e qual è l’iden-tità del punto vendita, dobbiamo espri-merci affinché i consumatori ne abbia-no percezione.

Ma ci sono regole generali che ci per-mettono di fare un’analisi del puntovendita così da chiarire e capire qualisono le nostre reali esigenze di comuni-cazione?

COME E COSA COMUNICAREComunicare non vuol dire spediremigliaia di volantini, affiggere cartellonipubblicitari in tutta la città e tappezzareil punto vendita di manifesti. Prima di pensare alla scelta dei mezzi edelle modalità di comunicazione, è benecapire precisamente cosa siamo e cosavogliamo. Poniamoci le domande:- Qual è la mia attività? Sembra una domanda banale, e forse loè. Ma quando si parla di comunicazione

di Valentina Bonadeo

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è facile farsi prendere la mano o farciconvincere che inviare a migliaia di per-sone il mio volantino è cosa utile. Se lamia attività è un garden center, peresempio, e quindi una struttura com-merciale specializzata nel verde, è beneutilizzare dei mezzi adatti a un’attivitàspecializzata, ed evitare quindi di utiliz-zare le formule che si addicono più a undiscount alimentare. L’obiettivo di ungarden center non è quello di raggiun-gere indifferentemente il maggiornumero di persone, piuttosto quello dicomunicare in modo chiaro, esaustivo eintrigante a quelle persone appassiona-te di verde e di tempo libero che sono esaranno i miei clienti. Se capiamo que-sto possiamo evitare da un lato di spre-care risorse economiche inutilmente e,dall’altro, possiamo utilizzare le stesserisorse con un ritorno di immagine e diguadagno.- Quali sono i prodotti e i servizi cheoffro? Non vi è mai capitato di leggere unapubblicità, un volantino, una brochure enon capire chiaramente di cosa siparla? Dobbiamo sempre pensare chechi legge il nostro messaggio non sap-pia niente di noi, in modo da non caderenell’errore di dare per scontate alcuneinformazioni basilari e vanificare così ilnostro intento. - Quali sono i punti di forza e di eccel-lenza? La comunicazione, per quanto studiata

Puntare sempre sui punti di forza, suquello che possiamo dare in più rispettoad altre attività commerciali nostre con-correnti. In un garden center il consuma-tore non cerca principalmente il prezzoma la qualità del prodotto e la professio-nalità del servizio. Comunichiamo questiconcetti piuttosto delle offerte, che crea-no un’improduttiva rincorsa al ribasso.- Chi sono i miei clienti? (target) L’esperienza di vendita dà il polso diquali sono gli interessi, le esigenze e leaspettative del consumatore. Ma nonsolo. È importante catalogare il consu-matore in un dato target, perché in que-

sto modo saprò quale sarà ilmezzo di comunicazionepiù adatto. - Chi potrebbero essere ipotenziali clienti? (targetpotenziale)I messaggi possono esseredifferenziati a seconda deltarget di riferimento. Se peril mio target prevalente diconsumatori attuali (peresempio uomini e donne dimezza età con interesseper il verde e la cura delgiardino) utilizzerò alcunimezzi e modalità di comu-nicazione, per il targetpotenziale (per esempioragazzi fra i 25 e 35 anni,amanti del tempo libero,dello sport e dell’interior

e ragionata per bene, non potrà maiesprimere con pienezza quello chesiamo e cosa offriamo. Impossibileessere allo stesso tempo esaustivi,accattivanti, chiari, semplici e diretti.Dobbiamo scegliere il modo più direttodi creare un immaginario, incuriosire eattrarre il consumatore. Abbandoniamol’idea di “riempire” lo spazio a disposi-zione con informazioni prolisse, il risul-tato sarebbe annoiare a morte chi leggeil messaggio (se siamo fortunati e qual-cuno ha la forza e la voglia di leggere). - Quali sono gli elementi che mi diffe-renziano dai concorrenti?

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design) ne utilizzerò altri.Non dobbiamo dimenticare mai che iprocessi di comunicazione connettonol’impresa con i suoi consumatori, èquindi fondamentale l’utilizzo di quei“linguaggi” sensibili ai diversi target.

IMMAGINE DELL’IMPRESA(CORPORATE IMAGE)La nostra impresa possiede un’identi-tà, costituita da una serie di compo-nenti come la filosofia aziendale, lepolitiche di marketing, i servizi, la mis-sion, i prodotti stessi. Ma l’identità èdata anche, e forse soprattutto, dallareputazione della quale gode presso ilpubblico. L’utilizzo di mezzi di comunicazioneserve per trasmettere quello chesiamo, e aiutare il consumatore adavere un’idea della nostra impresa ilpiù vicino possibile alla realtà. Facciamo un esempio. L’impresa garden center è un’attivitàeconomica organizzata per la produzio-ne e la commercializzazione di beni eservizi. È proprio il complesso di beniche sono necessari a svolgere l’attivitàche costituiscono l’azienda. Quindi ilpatrimonio dell’azienda e costituitonon solamente da beni materiali maanche da beni immateriali. Il processo di comunicazione è un ele-mento che necessariamente deveessere correlato a quel che io sono. Se è sbagliato non comunicare le eccel-lenze, i punti di forza e le attività svol-

te, altrettanto sbagliato è comunicaremessaggi errati. Non vogliamo sola-mente attirare consumatori, vogliamoprincipalmente che i fruitori del puntovendita non rimangano delusi nelleaspettative create. È possibile attirarenuovi target di consumatori ma è moltopiù difficile, invece, recuperare queiconsumatori delusi.

IMMAGINE COORDINATADobbiamo creare un’immagine coordi-nata, intesa come una serie di differen-ti fenomeni comunicativi coerenti l’unocon l’altro. Qualunque sia il mezzo che utilizzo,(cartelloni pubblicitari, brochure,segnaletica esterna, segnaletica inter-na, promozionale, di informazione, l’in-segna del punto vendita, il totem d’in-gresso, o altro ancora), l’immaginerisultante deve essere percepita comeproveniente dalla stessa entità.L’impresa così costruisce un propriostile riconoscibile, declinabile in ognitipo e forma di comunicazione. Più semplicemente devono essere coe-renti tutti gli elementi di comunicazio-ne visiva quali, per esempio, i loghi, icolori, i caratteri tipografici, l’impagi-nazione e la presentazione grafica. Il logo (o marchio) deve essere di facilelettura, è una firma che accompagnaoggetti, prodotti, campagne pubblicita-rie. È un segno che deve funzionarecome identificativo.Il logo aziendale, nei suoi colori istitu-

zionali, o al massimo declinato in bian-co e nero, deve essere sempre presen-te. È importante perché è l’immaginegrafica aziendale, il mezzo con il qualecomunichiamo in modo diretto chisiamo.I caratteri con cui scriviamo i testidovrebbero mantenere una propriaunità. Semplicemente definiamo latipologia e la dimensione del carattereche andremo a utilizzare per esempioper la cancelleria e la modulistica e pergli altri stampati, siano questi peresempio cartelloni pubblicitari o cartel-li di direzione.

DIFFERENZIARSIQuesta coerenza semiotica rende piùefficiente il processo comunicativoperché fornisce ai destinatari (i con-sumatori in questo caso) precisi puntidi riferimento, ma soprattutto induceun processo di progressivo riconosci-mento dell’azienda e della sua attivitàcon conseguenze positive sul suosuccesso.Tutti questi elementi concorrono a for-mare e arricchire l’immagine azienda-le, informando il pubblico sulla qualità,sull’efficienza e sulla natura dell’impre-sa stessa. Quanto più ci si vuole distinguere,tanto più ci si deve “costruire” un’im-magine personale, che si stacchi e sidifferenzi dalle imprese che operanonello stesso settore.Per questo non è necessario investireenormi somme di denaro, ma è neces-sario piuttosto fare una programmazio-ne dell’immagine, e rendere ogni mani-festazione visiva coerente con le altre,per dare un carattere unitario e soprat-tutto duraturo.

IL MESSAGGIOL’intento non è certo banalizzare il discor-so comunicazione, ma è quello di renderechiaro che, prima di affrontare una spesaconsistente, è bene capire come renderela spesa stessa produttiva. Per fare ciò non c’è altra via che quelladi capire innanzitutto chi sono e cosavoglio. Successivamente potrò cercareil professionista del settore per avereuna consulenza sulla scelta dellemodalità, dei tempi e dei contenuti delprogetto comunicazione.

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Fonte: Greenline

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Trade marketingopinioni

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Il punto vendita alla ricerca dell’efficienza

Prendendo ispirazione dal titolo diun famoso libro di Peters eWaterman Jr. “Alla ricerca dell’ec-

cellenza” (Sperling & Kupfer) provo acambiare sostantivo e a cimentarmi inun tema noto ma non ancora a sufficien-za, di attualità ma per il momento nonpercepito come prioritario: l’efficienza.Ovviamente intesa come ricchezza d’im-presa declinata su più fronti: efficienzaeconomica, finanziaria, organizzativa equindi dei processi, nell’acquisizionedelle fonti di finanziamento, nella gestio-ne ordinaria... Più che un semplice ediscorsivo tema l’efficienza dovrebbediventare un obiettivo primario, ma nellarealtà il concetto è quanto mai disatteso.Sorge un dubbio: è mai possibile che nonci si renda seriamente conto di come didebba saggiamente provvedere a intra-prendere un viaggio che conduca “allaricerca dell’efficienza”?L’eccellenza nel “sistema gardening”italiano è quanto mai lontana, ma evi-dentemente va bene così. Ci sono altrepriorità e il primo passaggio, che dovreb-be essere quello di cercare, all’internodel punto vendita, un’efficienza soste-nibile per poi arrivare a livelli via via piùelevati, allineati ai competitor, alle esi-genze organizzative, alla domanda,rappresenta un obiettivo poco sentito eabbastanza distante dal sentimentocomune. Ma poi accade che di colpo, acausa degli eventi e di un destino cinicoe baro, ci si debba risvegliare repentina-

Si eleva la competitività fra canali e formati distributivi. Al garden serve recuperare efficienza

per sostenere la sfida competitiva. Ma a quanto sembra siamo ancora lontani.

di Paolo Montagnini

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mente e, senza essersi adeguatamentepreparati, si debba partire e intraprende-re questo viaggio, senza sapere dove siae senza avere una precisa cognizionedella strada giusta. Troppo frequente-mente si incomincia in maniera estem-poranea, alla buona, senza metodo esenza competenze, combinando guaianche peggiori dell’inefficienza.Ipotizzando un approccio metodologico,la prima cosa da fare è proprio quella dievitare di guardare all’esterno del puntovendita, la ricerca dell’efficienza è unesercizio che deve risiedere all’internodel punto vendita e quindi non va priori-tariamente ricercata, per esempio:* nei fornitori, su cui si scaricano le dise-conomie interne e a cui si tende a “tirareil collo” senza dare un’adeguata contro-parte, un adeguato sell out per esempio;* e, neppure, nella ricerca di sconti“fiscali” e di varia natura. La “ricerca” riguarda: la strategia, i pro-cessi, l’analisi economica e finanziaria,sia previsionale sia consuntiva, l’organi-gramma, il mansionario, i parametri eco-nomici etc. Poi viene anche l’efficienzadel sistema, della filiera, ma solo dopo,prima è meglio pensare al proprio inter-no, è più facile e immediato.L’anno 2008 sarà ricordato come l’annodella pioggia. Cali di fatturato importantie inaspettati proprio nel mese di maggiorpeso: aprile. Ovviamente c’è qualchefenomeno che dichiara risultati esaltantidal più 20% in su, ma sappiamo tutti chenon è vero. Certe “bombe”, le bombe del “io sonosalito del 30%” evidenziano una certa

forma una sorta di profilazione delcliente che in base ad alcuni parame-tri veniva poi inserito in una certaclasse di merito;5. nei fatti il risultato finale vedeva unretailer pieno di prodotti sino al“collo” e ogni spazio di vendita e dimagazzino occupato;6. in questo modo il competitor, ilnemico, non avrebbe trovato spazioneanche per uno spillo e avrebberipreso l’attacco a stagione inoltratase non terminata;7. un numero rilevante di imprese hainiziato a operare in questo mododichiarando una cosa e, nei fatti, por-tandone a termine un’altra;8. l’evoluzione dei piani commerciali èspesso stata un pretesto per darsiuna verniciatina di nuovo per poi ope-rare come e peggio di prima. Il just intime è così diventato just in presta-gionale.

Ma come pensare di poter dar torto aifornitori? Come biasimare l’industria, leaziende commerciali di distribuzione, igrossisti? I dettaglianti italiani, i puntivendita, hanno spesso una fedeltà neiconfronti dei fornitori quanto mai fallace.L’ultimo sconto e l’ultimo agente sonoquelli buoni. Il turn over sugli scaffali èdeleterio e pernicioso ma le cose vannoin questo modo e non accennano a cam-biare. La sensibilità commerciale è pre-valentemente orientata verso lo sconto.Quindi il superamento del prestagioanaleè stato solo un tentativo di facciata perimpostare una sorta di just in time, masolo sulla carta o al limite potenziale. Ilpunto vendita gioca con il fornitore e ilfornitore gioca con il punto vendita. Ma se poi le vendite calano e la merce èin casa, ciò che dovrebbe essere uncosto variabile diventa un costo fisso. Equindi arriviamo alla situazione di que-st’anno.Ci sono punti vendita che, per esempio,hanno preso l’arredo dal grossista e altrihanno orgogliosamente fatto una granbel carico estremo orientale. I primi sisono garantiti un flusso in entrata dellemerci allineato alle vendite, ovviamentecon costi di acquisto anche più alti. Isecondi hanno fatto un carico importan-te e si sono dotati di tutto quello chehanno stimato di vendere con costi diacquisto più bassi ma costi di gestione

forma mentis imprendito-riale che, invece di consi-derare in modo organico eseriamente il problema,aprendo dibattiti e con-fronti orientati alla crescitae alla risoluzione dei pro-blemi, manifesta prese diposizione inopportune,limitate a ribadire un’abili-tà superiore ancorché nonvera e non dimostrabile,una sorta di arroganza chenasconde insicurezza edebolezza. Siamo ancoraall’ “io sono più bravo di tee basta” che, come condi-zione di partenza per il per-

corso che conduce verso una maggioreefficienza, è quanto mai inadeguato. Lacompetizione è ancora fra vicini di casa.Se si pensa quanto sia necessario faresistema lungo tutta la filiera, certi “ana-cronismi” e certe posizioni evidenzianola lontananza di una condizione finaliz-zata a una crescita del settore e alla seriavolontà di diventare dei moderni distri-butori del verde. Perché una certa menta-lità è più diffusa di quanto si creda e, seci riflettiamo sopra, comprendiamo comela strada dell’efficienza sia realmentelontana; mancano gli stimoli iniziali, ipresupposti. Ma torniamo alla pioggia.Anni fa si parlò del “just in prestagiona-le” che sostanzialmente è una sorta dimetodologia commerciale che funziona-va più o meno in questo modo:

1. alcune aziende industriali e/o com-merciali hanno iniziato a predisporredei contratti di vendita finalizzati allacostruzione e definizione di un diffe-rente rapporto con il dettagliante;2. il contratto prendeva in esame imolteplici aspetti connessi con latrattativa: quantità, sconti, consegnedifferite e personalizzate, servizi dimerchandising, planogrammi edisplay prodotti, folder e comunica-zione in genere, viaggi, formazione,promoter e concorsi a premi per clien-ti finali e per i distributori;3. l’obiettivo espresso era quello diinnovare il rapporto, renderlo flessibi-le e dinamico, fare in modo che l’in-gresso del prodotto si allineasseall’uscita;4. dal programma di norma prendeva

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più alti. Anzi, di norma, hanno acquistatodi più per riempire, giustamente, un qua-ranta piedi o anche di più. Non sia maiche in fiera qualcuno osi dire che non siera abbastanza grandi e forti da caricarsidi un paio di quaranta piedi! Ovviamentese poi le vendite non si verificano si trat-ta di un bagno di sangue, peraltro abba-stanza programmato. Ma la vera respon-sabile è la pioggia. Nessuno che pensiche sia possibile un approccio diverso,una metodologia di lavoro più efficienteappunto. Una diversa cultura degliapprovvigionamenti. No! Tutta colpa del-l’acqua. Sta pioggia.Chi vuole provi a studiare come sono arri-vate ai buoni risultati che hanno raggiun-to alcune (molte) insegne della distribu-zione moderna. Chi vuole provi a chieder-si come insegne importanti, ovviamentenon nel giardinaggio, hanno ancora forni-ture fatte da grossisti. Chi vuole provi astudiare quando un CeDi (Centro di distri-buzione) assume una dimensione mini-ma efficiente e a quali condizioni generaeconomie di scala. Chi vuole provi a misu-rare quali e quante diseconomie e quindiquanta inefficienza produce caricarsi dimerce smaltendo container in manieraestemporanea (e non si parli a vanvera diintermodali, groupage e simili). Non sitratta di una crociata contro i container,semmai di una riflessione su quale moda-lità sia preferibile impostare la supplychain e a quali condizioni diventa conve-niente il 40 piedi, evitando che il magazzi-

no si trasformi in un costo fisso.L’efficienza logistica ha precise responsa-bilità nei punti vendita che però fannopoco per approcciare un sistema econo-micamente più produttivo. Capita talvoltache chi sostiene, e a spada tratta, la con-venienza di certi atteggiamenti imprendi-toriali non sappia da che parte iniziare afare i conti oppure faccia i conti in manie-ra interessata. Si deve avere l’umiltà e laforza di guardare fuori dal settore, diimparare dagli altri, è pericoloso e pateti-co pensare che il settore trovi le compe-tenze e le risorse al suo interno. Vale quel-lo che sostiene Peter Block nel suo libro Laconsulenza perfetta?: “chi sa fa, chi nonsa o insegna o fa il consulente”. Morale:siamo ultimi in Europa. Escludendo certipaesi dell’est, battiamo solo Portogallo eGrecia. Una magra consolazione. Molteimprese che operano a livello internazio-nale scommettono più sulla Spagna chesull’Italia. E molte insegne europee stannoguardando all’Italia come terra di conqui-sta, perché hanno capito che non esistonobarriere all’ingresso. E sono molte quelleche dicono “prendiamoci il bel paese”.Paradossalmente l’unica barriera all’in-gresso è la mancanza di una normativa eciò lascia spazio a soluzioni di ogni tipo sulmodello medioevale o del far west. Se lanormativa ci fosse, e con regole chiare pertutti, l’invasione inizierebbe con un ritmose non sostenuto, perlomeno preoccupan-te. La concorrenza locale non spaventa.Sono capaci tutti a ricercare efficienza

chiedendo sconti e prezzo e poi prezzo esconti per poi respingere le ricevute ban-carie. L’efficienza sta altrove. L’arroganzanon è una leva competitiva. Niente rego-le, niente metodo, poche idee non creanovalore.Un settore che pullula di guru dovrebbeavere le idee chiare sulle linee guida diun marketing strategico settoriale. Laricetta è persino banale core business edifferenziazione dagli altri canali: nientedi tutto questo. Viene da dire meno male che è arrivatasta pioggia, così siamo obbligati a guar-darci dentro, a ripensarci e a cambiare,forse. Serve spesso un fatto traumaticoche diventi fulcro del cambiamento, chescateni la reazione. Quindi, se è vero chenon tutto il male viene per nuocere,dovremmo cogliere il momento per far siche un eventuale altro anno dal climadifficile non diventi una potenziale con-danna per un elevato numero di puntivendita.Ma non sarà così: la pioggia è la pioggia enon è come l’inefficienza che non si vede.

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Struttureconcept

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Cefla guarda al socialea cura della redazione

Il nuovo supermercato Coop di Bagnodi Gavorrano in provincia di Grossetorappresenta un modello, un concept,

da imitare, studiato per soddisfare le esi-genze dei diversamente abili. Progettatoda Inres, il “concept di accoglienza” è ilfrutto di un approfondito confronto coninterlocutori istituzionali e associazioni,come la Federazione delle AssociazioniItaliane Paraplegici (Faip). Interpretato da Cefla Arredamenti, azien-da leader del settore, il nuovo punto vendi-ta di Unicoop Tirreno apporta numerosivantaggi anche ai clienti abituali “normo-dotati”, dimostrando le enormi potenzialitàdel “design universale”. Per esempio nelparcheggio, sono stati creati dei percorsiprotetti, confortevoli per tutti, dai diversa-mente abili alle mamme con passeggino.

Vera e propria novità nel panorama della grande distribuzione italiana, il supermercato Coop di Bagno di Gavorrano è stato realizzato da Cefla Arredamenti per rispondere alle esigenze dei consumatoridiversamente abili.

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SEGNALETICA EFACILE VIABILITÀTante sono le innovazioni introdotte: vici-no ai banchi assistiti sono state allestitedelle spalliere a muro, che fungono daappoggio durante le attese. I non vedentipossono orientarsi grazie ai percorsi tat-tili (sul pavimento) e sedute di sosta conmappe in braille. Sono stati previstianche degli eliminacode dotati della chia-mata vocale oltre che del sistema braille.

Tirreno ha realizzato un capillare percor-so di formazione e sensibilizzazione delpersonale. “La ristrutturazione di questo supermer-cato - ha commentato Marco Lami, presi-dente di Unicoop Tirreno - è stata nonsolo per Unicoop Tirreno ma per l’interomovimento cooperativo una scommessa,un esperimento pilota, nel quale provaresoluzioni che potranno anche essereesportate”.

All’interno del supermercato, la segnaleti-ca è stata realizzata con una cromia acontrasto tra bianco e blu scuro, per ren-derla più visibile anche agli ipovedenti.Per agevolare chi si sposta in carrozzella,le bilance sono state abbassate e le cor-sie allargate a 1,90 metri consentendouna facile inversione di marcia. Il concetto di accoglienza è stato infinesviluppato con coerenza anche nellerelazioni con i clienti: perciò Unicoop

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Retail Gardenanalisi

Centro Giovannelli di MassaIl Centro Giovannelli di Massa è un punto di riferimento del gardening toscano e una delle colonne portanti del gruppo d’acquisto Giardinia.

a cura

della redazione

fotografie di

Manuela Leonardi

Serio, molto motivato e professionale.

Il punto vendita è molto ampio e il lay out espositivo è ben realizzato. Grande attenzioneè stata dedicata alle ambientazioni, soprattutto dell’area decor e arredo giardino.

La gamma è molto ampia e ben selezionata, con una perfetta integrazione delle merceo-logie più decorative (arredo, complementi d’arredo, ecc.) con quelle tecniche (difesa,nutrizione, attrezzature, ecc.).

Soprattutto nell’area dedicata ai mobili e all’outdoor troviamo delle ambientazioni benrealizzate e con un perfetto gioco di colori. Anziché investire in costose teatralizzazioni,il punto vendita pone il prodotto al centro dell’attenzione del cliente.

Competenza, specializzazione, spazi ampi e ben organizzati, gamma ampia e qualitati-vamente elevata: il consumatore dal Garden Giovannelli di Massa può visitare un puntovendita capace di dare emozioni ma anche tanti consigli e spunti.

STARE NEL PUNTO VENDITA

> Il personale

> Habitat

> Gamma

> Ambientazioni

> Il piacere della spesa

L’INGRESSO

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Fondatore e “motore” di questo garden center è Graziano Giovannelli. Uno dei nomi piùimportanti del gardening nazionale e presidente del gruppo d’acquisto Giardinia.

Specializzazione e assistenza su verde da interno ed esterno, arredamento, decor e acquariologia.Top gardendi attrattivaNatura da vivere15.000 mq12.000 mqSerra in ferro/plastica5.000 mq120 mq1.000 mqcompresi nel magazzino150 posti auto18 46.0005Con gestionale di vendita e scanner per barcode.Serra calda , fiore reciso, serra fredda, vivaio, decorazione giardino, giardinaggio, motocoltura, decorazione casa/arredo gardino, zoogarden Consegne a domicilio, credito al consumo, addobbi, installazione impianti di irrigazione a domicilio, montaggio a domicilio di casette e strutture in legno.Migliorare il servizio di assistenza alla clientela.

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I DATI GENERALI DEL GARDEN

> Promotore

> Mission

> Tipologia> Formato > Pay off> Superficie complessiva area> Superficie di vendita e struttura> Tipologia della struttura> Area coperta> Uffici> Magazzino garden> Locali tecnici> Parcheggio interno> Numero dipendenti garden > Referenze > Numero casse> Barriera casse> Aree merceologiche presidiate

> Servizi principali

> Obiettivi e medio termine

Graziano Giovannelli è uno degli imprenditori italianipiù qualificati della distribuzione di prodotti per il giar-dinaggio. Promotore di due garden center, a Massa e La

Spezia, è uno dei fondatori del gruppo d’acquisto Giardinia, dicui è presidente.

Il punto vendita di Massa rappresenta una delle eccellenze delgardening toscano: su un’area totale di 15.000 mq e una strut-tura coperta di 5.000 mq, il Centro Giovannelli propone un’am-pia offerta di piante, fiori, verde vivo e prodotti per la cura e l’ar-redamento del giardino.

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sufficiente buono ottimo

DIVERTIMENTO E FUNZIONALITÀ

� L’analisi della capacità di relazionare segmenti diversi di consumo

� L’ingresso conduce in un’area dedicata ai prodotti per la cura delle piante: soprattutto sementi, difesa e nutrizione.

� La cartellonista aiuta il consumatore, fin dai primi passi, a orientarsi.

� Per attirare l’attenzione dei clienti, c’è un ottimo utilizzo delle strutture espositive fornite dai produttori.

� Nel punto vendita c’è un ampio utilizzo di monitor per promuovere gli articoli più interessanti.

I PRIMI PASSI NEL PUNTO DI VENDITA

> Orientamento nel punto di vendita> Tipicità e originalità> Funzionalità acquisti> Ambientazioni> Dimostrazione prodotti> Animazione> Assistenza e servizio> Prodotti pronti> Comunicazione> Shopping e tempo libero> Innovazione e aggiornamento> Prove prodotto

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� All’esposizione dei prodotti per l’outdoor viene dedicata

una particolare attenzione. Tutti gli arredi sono ambientati

con un gusto estetico notevole. Bravi.

� La serra delle piante fiorite è ben concepita. Si gioca sulle altezze (con i vasi posizionati sui bancali che rompono l’orizzonte) e c’è un’ottima gestione del cross selling (in particolare con i vasi).

DIVERTIMENTOE FUNZIONALITÀ

IL DISPLAY PRODOTTI

� Molto divertenti gli spazi dedicati ai bimbi: abbigliamento e attrezzi per loro, cappelli e tante soluzioni per avvicinare i più piccoli al mondo del giardino.

� In attesa che anche in Italia i garden center possano realizzare bar e ristoranti, come avviene in Olanda o Inghilterra, il Garden Center Giovannelli offreun ampio e agevole spazio relax.

� Grande attenzione vienededicata alle ambientazioni,

che risultano al tempo stessoaffascinanti e funzionali.

� L’assistenza è uno dei fiori all’occhiello

di questo punto vendita. Molti sono i punti

informazione e non mancano cartelli come questo, che invitano il cliente

a richiedere assistenza per i prodotti più tecnici.

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note

IL GIUDIZIO DI SINTESI

> Immagine coordinata e identità> Duplicabilità> Localizzazione> Ambiente e verde esterno> Comodità e numero parcheggi> Accessi al punto vendita> Impostazione del layout generale> Viabilità generale nel layout> Ampiezza offerta merceologica> Profondità offerta merceologica> Luce e colori> Personale> Capacità di attrattiva> Impostazione del punto vendita: la store directory> Punti informazione> Assistenza clienti> Piacevolezza ambiente> Ampiezza e funzionalità percorsi> Servizi per bambini> Bar & ristoro> Bagni> Servizi finanziari alla clientela> Check out e servizi post vendita> Preparazione promozioni ed eventi> Fruibilità e comprensibilità assortimento> Razionalità e praticità scaffali ordinari> Razionalità e praticità scaffali straordinari> Razionalità e praticità supporti promo> Individuazione promozioni> Comunicazione di area> Orientamento nei reparti> Orientamento nelle categorie prodotti> Visibilità prezzi> Informazione tecnica> Comunicazione a scaffale> Comunicazione prodotti> Identificazione personale

Segue la filosofia del gruppo Giardinia

Buona. Su strada di grande passaggioBen realizzatoAmpio e di facile accessoOttimoSpazi molto ampi e buona divisione dei reparti

Sopra la media

Motivato e professionale

Tanti e ben visibiliOttimaOttimaCorridoi ampi e spaziosi

FunzionalePuliti e profumati Credito al consumo utilizzato

OttimoBen gestitiOttimi

Ben realizzata

Ottima e ben comunicata

OttimaOttima

sotto la norma nella norma sopra la norma

� Ben realizzata la segnaletica di reparto e di orientamento, comune ai garden del gruppo Giardinia.

� Il punto vendita è ben visibile dalla strada graziea un grande totem.

� Ottima anche la segnaletica per le piante: semplice e completa, ricorre a una simbologia intuitiva per dare i consigli di coltivazione.

LA COMUNICAZIONE

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LE AREEPROMO

� Anche l’ampiezza dell’offerta, come in questo caso con i vasi in terracotta, conferisce un’immagine di convenienza al punto vendita.

� Abbinare la presentazione del prodotto con un video, che ne dimostra i vantaggi, è una soluzione intelligente per promuovere la conoscenza e la vendita dei prodotti più tecnici.

� Il Centro Giovannelli non punta sulle promozioni e sulla scontistica a tutti i costi: assistenza, specializzazione, ampiezza e profondità di gamma e grande disponibilità di prodotto sono le chiavi del suo successo.

Qui sorgerà un’oasi

Già prima che i clienti entrino ed escano dalla vostra

serra, noi vi offriamo tutti i presupporti per partire con il

piede giusto. Ci prenderemo, infatti, cura di voi con una

consulenza personalizzata, una progettazione professio-

nale e la realizzazione del progetto nel rispetto di ogni

scadenza. E la qualità? Per noi ottenere un risultato

qualitativamente prestigioso è una parola d’ordine. Per

maggiori informazioni visitate il sito www.rabensteiner.eu.

Rabensteiner Srl,

Via Julius Durst, 88, I-39042 Bressanone

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Retail Brico

Sabato 21 giugno è stato inaugurato il nuovo punto vendita Brico Ok di Gioia Tauro(RC) che sorge presso il nuovo centro Annunziata, svincolo autostradale A3, usci-ta Gioia Tauro.Su una superficie espositiva di 1600 mq, ilpunto vendita, che impiega 6 addetti allevendite ed è dotato di 2 casse, vanta unassortimento completo di articoli per il faida te, per un totale di circa 20.000 referen-ze. Il nuovo negozio si qualifica inoltre per

una vasta serie di servizi per la clientela, quali: taglio legno gratuito, fatture a richie-sta, pagamento bancomat e carte di credito, consegna a domicilio. Il nuovo puntovendita Brico Ok è anche provvisto di ampio parcheggio.

Superficie vendita 1.600 mq

Parcheggio 250Addetti alla vendita 6Casse 2Referenze 20.000

Il pdv in cifre

Obi di Mestre

L’11 giugno ha aperto a Mestre il 41° punto vendita italiano di Obi. Situato a pochi chilometri dall’uscita della tan-genziale, di fronte al centro commerciale Auchan, il nuovo centro brico è suddiviso in quattro mondi distinti (tec-nico, garden, abitare e costruire) per un’offerta merceologica particolarmente completa. Molti i servizi offerti sulpunto vendita: dal taglio legno gratuito alla progettazione degli impianti d’irrigazione, dal sistema tintometrico

all’assistenza post vendita, dalla possibilità di effettuare il cambio merce aipagamenti rateali, dalle conse-gne a domicilio al noleggiomacchine per la manutenzio-ne, l’edilizia, la pulizia e il giar-dinaggio (dietro pagamento diuna cauzione).

Castorama di Arzano (NA)

Il 25 giugno Castorama ha inaugurato il punto vendita di Arzano (NA) che ospita, su una superficie di ven-dita di 8500 mq, una vasta scelta di prodotti del mondo del fai da te, di comparti che spaziano dalla manu-tenzione della casa alla decorazione, dal giardinaggio al bagno, alla cucina. Il negozio si qualifica anche perambientazioni di prodotto ancora più piacevoli e servizi più avanzati, da quelli “tradizionali” di taglio e posaai Castostage, corsi di bricolage gratuiti. Segnaliamo inoltre che il negozio è stato costruito ex novo, utiliz-

zando nuove tecnologie per la riduzione deiconsumi e il rispettoper l’ambiente, attra-verso l’uso di luci adalta efficienza, pan-nelli e serramenti ataglio termico.

Superficie vendita 8.500 mq

Parcheggio n.d.Addetti alla vendita 100Casse 8Referenze 50.000

Il pdv in cifre

Superficie vendita 7.200 mq

Parcheggio n.d.Addetti alla vendita n.d.Casse 16Referenze n.d.

Il pdv in cifre

nuove apertureBrico Ok di Gioia Tauro (RC)

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RP Soft S.r.l.Via Val d’Ossola, 10 - 20162 Milano

Tel. 026420030 - 026420931Fax 0289059574

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Se il software gestionale è OK!lo lasciamo decidere a Voi

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Non vogliamo attirare la vostra attenzionecon pubblicità ammiccanti, ma testimoniarviquello che ci impegnamo a fare meglio:soluzioni informatiche innovative e di qualità.Perché pensiamo che un buon sistemagestionale sia parte integrante del vostropatrimonio aziendale. In questi anni RP Softsi è affermata sul mercato come fornitore disoluzioni specifiche per il Garden Center, ilVivaio e i Giardinieri, sia realizzandoimpianti nuovi che sostituendo gestionaliobsoleti, come testimoniano fra i maggiorioperatori del florovivaismo.

Formula Label:software di stampa etichette

Etichette indelebili per il garden Il Touchscreen per ilGarden Center

Barriera casse informatizzata La carta fedeltà OK! card Il software gestionale per ilGarden Center

Floricoltura GalbiatiGardenville

Vivai Graziella

Mondo Verde

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Retail Garden

Ikebana Green Garden di MissagliaIl garden center Ikeabana di Missaglia (LC)offre su 10.000 mq un’ampia offerta di verdevivo e di accessori per il giardino.

foto shop

62 greenline

a cura

della redazione

fotografie di

Manuela Leonardi

1

2

3

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6

7

1 � L’ingresso di Ikebana Green Garden è molto originale e sfrutta un ponte di legno, sassi e blocchi di tufo che porta il consumatore nella serra.

2 � Il garden center è suddiviso in tre zone: il vivaio esterno, le serre coperte dedicate allepiante da interno e l’area dedicata alle composizioni di fiori secchi e artificiali. Le serre sonomolto ordinate e l’offerta è facilmente leggibile.

3 � Un modo originale di presentare le piccole piante grasse.

4 � I vasi per interno sono esposti lungo la parete della serra,come fanno i garden center olandesi.

5 � Anche il vivaio esterno è ben organizzato e le piante sono esposte in modo chiaro, leggibile e ordinato.

6 � Non manca l’area relax.

7 � L’ultima area del punto vendita, prima delle casse, è dedicata ai prodotti decor e alla composizioni di fiori secchi e artificiali.

4

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IsmeaAnalisi

di Paola Lauricella

(ricercatrice Ismea)

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Un aprilepiovoso penalizza le vendite

Andamento negativo delle vendite di fiori e piante in aprile a causa del maltempo, soprattutto a nord.

Nel mese di aprile, come preannunciato, i con-sumi hanno registrato un leggero calo di circail 6%. Tuttavia secondo i produttori anche nello

scorso anno, eccetto il periodo pasquale, le venditenon andarono bene. Ben peggiore il risultato se si raf-frontano più anni: l’indice di penetrazione per fiori epiante, infatti, ha un valore rispettivamente di 10 e11%, il più basso dal 2004. Il confronto temporale(aprile 2008 su aprile 2007) fa emergere una cresci-

ta degli acquirenti nel centro ma soprattutto nel meri-dione (la quota è quasi 4 punti percentuali superiore)mentre regredisce il nord-est (compresa l’EmiliaRomagna). Rispetto alla distribuzione della popola-zione italiana, è sempre il nord ad avere un numero diacquirenti superiore alla quota originaria e in partico-lare il nord ovest, nel segmento piante, arriva a rap-presentare il 36% del totale acquirenti mentre i resi-denti complessivi sono il 27% del totale.

ITALIA: EVOLUZIONE DELLA SPESA di FIORI E PIANTE(in milioni di euro)

Spes

a (m

ilion

i di e

uro)

Spes

a m

edia

tota

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er a

cqui

rent

e

GEN-FEB07

26,4

17,0169

70

129

96109

146

120128

161

113

137

102

254

109

130139

152

77

152

116104

136

20,8

26,025,0 27,0

24,024,7

22,5

17,8

23,1

25,9

22,621,6

24,8

29,0

25,2

30,5

25,3

22,8

22,821,8

MAR07

APR07

MAG07

GIU-LUG07

AGO-SET07

OTT-NOV07

DIC07

GEN-FEB08

MAR08

APR08

Fonte

: Ism

ea -

Gree

nLine

Fiori Piante Spesa media fiori Spesa media piante

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La diminuzione va ascritta quasi interamente al seg-mento piante la cui spesa è stata di 136 milioni. Èsempre il clima a influenzare i consumi. Infatti il mal-tempo, con pioggia e temperature inferiori alla mediaper circa venti giorni, ha impedito, nel mese in esame,l’acquisto delle specie che normalmente si piantanoin balcone o sui terrazzi. A livello geografico la spesarisulta tendenzialmente inferiore nel nord Italia men-tre per l’area del centro-sud aumenta. Anche dall’os-servazione dei canali di vendita risultano maggior-mente penalizzati quelli più presenti nel nord: pensia-mo al garden center che intercetta solo il 37% dellaspesa complessiva di piante contro il 45% dello scor-so anno, aumenta invece la spesa del negozio di fiori.Quest’ultimo però risulta meno competitivo per i fiorivisto che la quota cala sensibilmente (oltre 10 puntipercentuali in meno); la crisi economica tocca anchei redditi alti e medio alti e la casalinga o il pensionato,principali acquirenti dei prodotti floronamentali, cer-cano il risparmio presso il mercato rionale (la cuiquota raddoppia) e presso il chiosco. È interessantenotare come l’uso di fiori per il cimitero, in occasionedella ricorrenza pasquale, sia stato citato come unadelle destinazioni favorite dal 51% degli intervistati;per il 29% di essi la seconda destinazione è il regalo.

Quanto alle piante, sono state acquistate principal-mente per se stessi (oltre l’80% lo dichiarano) mentrecirca il 19% le ha comprate per regalarle.

DOVE COMPRANO LE PIANTE GLI ITALIANI?% di penetrazione dei vari canali (confronto aprile 07 e aprile 08)

negozio di fiori

choiscoattrezzatoin strada

gardencenter/vivaio

mercatorionale/

periodico

super/iper

altro

Fonte: Ismea - GreenLine

* La somma delle percentuali di acquirenti può essere superiore a 100% a causa del feno-meno di sovrapposizione. Tale è l’uso di più tipologie di canali d’acquisto da parte dellostesso acquirente da cui deriva l’indice di sovrapposizione o indice di utilizzo dei canali.

Base: Acquirenti piante

Aprile 07 (B: 5.615.035) Aprile 08 (B: 5.257.458)

30,8 33,3

9,9 8,5

41,4

35,3

16,5 15,7

22,726,1

8,87,7

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brico-gardenAnalisi

di Paolo Milani

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Nel suo tradizionale “Osservatorio Non Food”, Indicod-Ecr ha inserito quest’anno anche il bricolage a cui è stato dedicato un focus molto interessante. Ne abbiamo parlato con la sua autrice, Samanta Correale, project managerarea studi e ricerche di Indicod-Ecr.

Lo scorso 17 giugno Indicod-Ecr ha presenta-to a Milano i risultati della sesta edizione delsuo Osservatorio Non Food.

Indicod-Ecr, Associazione di categoria senza scopodi lucro che raggruppa 33.000 aziende industriali edistributive del settore dei beni di consumo, dal2002 offre dei “quadri d’insieme” dei mercati deibeni non alimentari, fornendo una mappa aggiorna-ta dell’evoluzione dell’offerta distributiva, dellequote dei diversi canali e delle possibili dinamichedi sviluppo. La principale novità dell’edizione diquest’anno dell’Osservatorio Non Food è l’inseri-mento del bricolage, con uno studio dedicato.

Indicod-Ecr fotografa il brico-garden italianoIndicod-Ecr fotografa il brico-garden italiano

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IL NON FOODIN ITALIAI consumi di prodotti nonalimentari hanno manife-stato una timida crescitanel 2007, con un aumen-to dell’1,9%, comunquepositiva se consideriamol’andamento negativo deimercati food. Il datomedio dell’1,9% è in real-tà il frutto di una mediafra tanti settori, che pre-sentano delle caratteri-stiche peculiari. Tra i comparti che hannofatto registrare unsegnale negativo, occor-re sottolineare due ten-denze: da un lato ci sonosettori che hanno subitoun vero e proprio calo diconsumi a causa delladiminuita capacità dispesa degli italiani (per

2005 2006 2007 Var. % 06-07

Abbigliamento e calzature 31.733 31.951 32.603 2%

Elettronica di consumo 19.774 21.282 20.956 -1,5%

Mobili e arredamento 14.259 14.369 14.843 3,3%

Bricolage 9.601 9.933 10.127 1,9%

Articoli per lo sport 5.158 5.336 5.674 6,3%

Casalinghi 4.798 4.907 5.067 3,3%

Prodotti di profumeria 4.551 4.572 4.745 3,8%

Edutainment* 3.435 3.334 3.327 -0,2%

Farmaci da banco (OTC + SOP) n.d. 2.961 3.147 6,3%

Prodotti ottica 1.917 2.064 2.201 6,7%

Tessile 1.692 1.719 1.699 -1,1%

Cancelleria 1.605 1.606 1.646 2,5%

Giocattoli 1.070 1.092 1.096 0,4%

TOTALE MERCATI OSSERVATORIO 99.593* 105.126 107.131 1,9%

I mercati dell’Osservatorio non fooddi Indicod-Ecr - (in milioni di euro – valori correnti)

Fonte: Indicod-Ecr - GreenLine*: supporti musicali, libri, homevideo, videogiochi, ecc**: non sono inseriti i farmaci da banco

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esempio il tessile con un –1,1%)e dall’altro ci sono comparti incui il trend negativo è determi-nato dalla dinamica deflazioni-stica dei prezzi e non dalla ridu-zione degli acquisti (un esem-pio classico è l’elettronica diconsumo, con prodotti come letv lcd, i plasma, le videocameredigitali, ecc.). I consumi sono inaumento ma il giro d’affari tota-le scende a causa di politiche diprezzo operate dalle industrie odai rivenditori.

I settori in crescita sono invece quellilegati alla cura della casa e della per-sona: abbigliamento e calzature (+2%),ottica (+6,7%), casalinghi (+3,3%) earredamento (+3,3%, che torna a cre-scere dopo il calo del 2006).Rispetto ai canali di vendita, si è assi-stito a un rallentamento delle aperturedi iper e supermercati (112 aperturecontro le 152 del 2006) e al prosegui-mento della crescita della rete delleGSS (Grandi Superfici Specializzate):l’incremento medio è del 14,4%, ma siregistrano picchi del 43,6% nell’edu-tainment, del 36,4% nella profumeria edel 22,1% nel bricolage.Continuano invece a crescere le quote dimercato del commercio moderno, a dannodel piccolo dettaglio specializzato.

BRICOLAGE: UN MERCATODA 10,127 MILIARDIDI EUROSecondo l’Osservatorio Non Food diIndicod-Ecr il mercato italiano del brico-lage ha sviluppato nel 2007 un girod’affari di 10,127 miliardi di euro (sellout) con una crescita dell’1,9% rispet-to al 2006, perfettamente in linea contutto il comparto non food. É però inte-ressante segnalare che nel lungo perio-do, dal 2003, il tasso di crescita mediadel fatturato brico è quasi il doppiorispetto al tasso di crescita medio delnon food: 2,9% contro l’1,5%.Il bricolage sviluppa il 9,5% dei totaledei consumi non food ed è il quarto set-tore dopo l’abbigliamento, l’elettronicadi consumo e l’arredamento.La distribuzione moderna che si dedicaal bricolage è composta da circa 1.800

2005 2007 Var. nr. 05-07 Var. % 05-07Ipermercati 334 389 55 16,5%Grandi supermercati/superstore 1.776 1.985 109 33,5%Medio-piccoli supermercati 6.395 6.772 477 6,1%TOTALE RETE GSA 8.505 9.146 641 7,5%

L’evoluzione delle GSA(numero dei punti vendita delle Grandi Superfici Alimentari)

Fonte: Indicod-Ecr - GreenLine

2005 2007 Var. nr 05-07 Var. % 05-07

Elettronica di consumo 2.009 2.382 373 18,6%

Abbigliamento e calzature 1.076 1.227 151 14%

Profumeria 772 1.053 281 36,4%

Giocattoli 961 950 -11 -1,1%

Mobili e arredamento 749 759 10 1,3%

Ottica 692 710 18 2,6%

Bricolage 456 557 101 22,1%

Articoli per lo sport 472 548 76 16,1%

Microinformatica 627 548 -79 -12,6%

Edutainment 319 458 139 43,6%

TOTALE GSS 8.032 9.192 1.160 14,4%

L’evoluzione delle GSS(numero dei punti vendita delle Grandi Superfici Specializzate)

Fonte: Indicod-Ecr - GreenLine

2003 2007 Var Prodotti di profumeria* 47,7 45,6 -2.1Edutainment 35,9 42,1 6,2Elettronica di consumo 29,5 40,0 10,5Giocattoli* 32,0 33,7 1,7Abbigliamento e calzature 21,3 32,6 11,3Articoli per lo sport 26,9** 32,5 5,6Prodotti di ottica 19,4 28,7 9,3Bricolage 15,3 24,4 9,1Tessile 15,6 21,9 6,3Mobili e arredamento 13,8 16,2 2,4

Le quote di mercato delle GSS

Fonte: Indicod-Ecr - GreenLine*: nel canale GSS sono inclusi anche i negozi specializzati** dato del 2004

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23° Salone Internazionale del Giocattolo e dei GIochi all’Aria Aperta

in contemporanea a:

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punti vendita per un totale di 6,6 milio-ni di mq complessivi, di cui 1,3 mio dimq interamente dedicati perché appar-tenenti alle GSS, mentre la restanteparte dedicata solo in parte (difficil-mente stimabile), in relazione alle dif-ferenti merceologie trattate a secondadella tipologia del canale e delle strate-gie dell’insegna. Si contano, quindi, 550centri bricolage, 750 centri della GDAcon metrature superiori a 2.500 mq,116 mercatoni e 399 cash & carry.

IL CONSUMATOREDI BRICOLAGEUna parte molto interessantedell’Osservatorio Non Food di Indicod-Ecr riguarda l’analisi dei comportamen-ti d’acquisto dei consumatori italiani,condotta in particolare su tre settori:l’elettronica di consumo, l’edutainmente il bricolage.Da questa analisi emerge che il consu-matore italiano, specialmente nellearee urbane di maggior dimensione,privilegia la forma distributiva delleGSS per il 50-60% (a seconda dei setto-ri) al di là della reale quota di mercato.Cioè la Grande DistribuzioneSpecializzata viene identificata come ilposto migliore per raccogliere informa-zioni e maturare le decisioni d’acqui-sto, che non sempre vengono poi effet-tuate nelle GSS. I motivi di questa pro-pensione sono da ricondurre a due prin-cipali driver: l’ampiezza dell’offerta e

la convenienza del prezzo.Un altro aspetto interessanteè il numero di punti venditache il consumatore visitaprima di effettuare un acqui-sto: nel bricolage 1-2 centricontro l’elettronica di consu-mo con 4/5 punti vendita.Considerando il numero limita-to di visite (1-2) appare evi-dente il ruolo centrale chestanno assumendo le GSS agliocchi dei consumatori e le ine-vitabili difficoltà dei canali divendita tradizionali. Una situa-zione che, anche in Italia, staspingendo le varie insegne auna maggiore concorrenza traloro (intra type competition)

anziché rispetto ad altri canali.Incrociando le risposte dei consumatorirelative alla propensione alla multica-nalità (quindi la fedeltà al punto vendi-ta) e alla frequenza d’acquisto, i ricer-catori di Indicod-Ecr hanno evidenziatoquattro categorie (cluster) di consuma-tori, con differenti comportamenti d’ac-quisto:

- gli speculativi: è il cluster piùimportante (35-49% sul totale) ed ècomposto da clienti con un’elevata fre-quenza d’acquisto ma con una spicca-ta propensione alla multicanalità;- i selettivi: rappresentano il 26-32% e associano all’elevata frequenzad’acquisto una forte fedeltà;- i clienti per caso: sono il 15-23%, hanno una bassa frequenza

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2003 2007 VarGiocattoli 35,7 40,6 4,9Cancelleria 26,0 29,4 3,4Edutainment 17,5 20,2 2,7Prodotti di profumeria 18,3 19,4 1,1Tessile 9,2 11,5 2,3Bricolage 6,6 11,3 4,7Elettronica di consumo 10,0 10,6 0,6Casalinghi 8,9 9,6 0,7Abbigliamento e calzature 4,5 4,5 0Articoli per lo sport 3,9* 3,4 -0,5Prodotti di ottica 1,0 2,2 1,2Mobili e arredamento 1,4 2,0 0,6

Fonte: Indicod-Ecr - GreenLine*: dato del 2004

2003 2007 VarGiocattoli 35,7 40,6 4,9Cancelleria 26,0 29,4 3,4Edutainment 17,5 20,2 2,7Prodotti di profumeria 18,3 19,4 1,1Tessile 9,2 11,5 2,3Bricolage 6,6 11,3 4,7Elettronica di consumo 10,0 10,6 0,6Casalinghi 8,9 9,6 0,7Abbigliamento e calzature 4,5 4,5 0Articoli per lo sport 3,9* 3,4 -0,5Prodotti di ottica 1,0 2,2 1,2Mobili e arredamento 1,4 2,0 0,6

Le quote di mercato delle GSA

Fonte: Indicod-Ecr - GreenLine*: dato del 2004

Tipo nord ovest nord est centro sud+isole totaleGDA 299 160 156 135 750GSS 167 113 147 130 557Cash&Carry 91 98 80 130 399Mercatoni 35 38 24 19 116TOTALE 592 409 407 414 1.822

La mappa dei punti vendita brico in Italia

Fonte: Indicod-Ecr - GreenLine

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d’acquisto ma visitano molti centri, inparticolare iper e super, prima dispendere;- gli occasionali: sono il 4-14%,hanno bassa frequenza ma sono fede-li al punto vendita, specialmente quel-lo specializzato.

LA PAROLA AI PROTAGONISTIPer saperne di più abbiamo incontratol’autrice dello studio dedicato al bricola-ge, Samanta Correale, project managerarea studi e ricerche di Indicod-Ecr.

GreenLine: Come nasce il progettoOsservatorio Non Food?Samanta Correale: L’Osservatorio NonFood è ormai un’attività consolidata damolti anni di Indicod-Ecr, ma da treanni organizziamo un vero e proprioworkshop nel quale vengono illustrati iprincipali risultati ai nostri associati.Quest’anno, poi, per il secondo annoabbiamo realizzato il monitoraggio“Shopper Non Food” che ci permette di

conoscere meglio le abi-tudini d’acquisto deiconsumatori italiani.

GreenLine: Il mondo delbricolage italiano è sem-pre stato carente di datieconomici affidabili. Aveteavuto difficoltà a testarlo?Samanta Correale :L’Osservatorio è giuntoalla sua settima edizio-ne e perciò siamo abi-tuati a trovare certeresistenze. Il mondo del

bricolage, comunque, si è dimostrato tra ipiù disponibili. Abbiamo un rapporto con-solidato con le dieci principali insegne,che collaborano attivamente con noi.Realtà come Castorama, Leroy Merlin,Bricocenter, Self e i principali Consorzi.Questo rapporto preferenziale ci ha per-messo di attingere da una fonte informa-tiva ampia e soprattutto diretta. In parti-colare abbiamo raccolto informazioni suifatturati, suddivisi per i principali macrocomparti, e la numerica di tutti i puntivendita.Proprio l’ottimo rapporto con le princi-pali insegne del settore ci ha spinto ascegliere il bricolage tra i settori a cuidedicare gli approfondimenti.

GreenLine: Molto interessante è l’analisidelle attitudini di acquisto dei consumatori,tra multicanalità, fedeltà e frequenza d’ac-quisto. Il consumatore di bricolage ha dellepeculiarità distintive?Samanta Correale: L’analisi dei compor-tamenti d’acquisto è stata realizzata su

PER SAPERNE DI PIÙ

La sintesi dell’Osservatorio Non Fooddi Indicod-Ecr è disponibile su:

tre comparti specifici: l’elettronica diconsumo, l’edutainment e – appunto –il bricolage. I fattori analizzati sonostate le fonti informative (cioè come simuove il consumatore per effettuareuna scelta d’acquisto), le valutazionidei vari canali e, dopo l’acquisto, lemotivazioni di scelta di un punto vendi-ta rispetto a un altro. In particolareabbiamo evidenziato due elementi: lafedeltà e la frequenza d’acquisto.Dall’incrocio di questi dati abbiamo rica-vato 4 profili.Per quanto riguarda il consumatore dibricolage, ci sono alcuni tratti distintivi:per esempio tende a visitare 1 o 2 nego-zi prima di fare un acquisto, mentre nel-l’elettronica si sale a 4-5 punti vendita.Inoltre per il 70% di consumatori brico-lage il canale preferenziale per infor-marsi sono le GSS: una percentuale piùalta di altri comparti e che denota unaforte componente di servizio. Cioè lafacilità con cui riescono a trovare leinformazioni di cui il cliente ha necessi-tà prima di effettuare un acquisto.

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� Leggere e poco ingombrantiLe nuove idropulitriciAquatak Go e AquatakGo plus di Bosch, con unpeso di soli tre chilo-grammi, sono le più leg-gere della categoria. Unpratico trolley a quattroruote rende più semplicigli spostamenti e per-

mette all’utilizzatore di muoversi con facilità durante i suoi lavori.Un’ulteriore novità è il tubo flessibile a spirale: la sua estensionearriva fino a 2,5 m e riposto occupa uno spazio di soli 20 cm.

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� Per coltivare frutta e verdura Kollant propone Rogor L 20, l’insetticida sistemi-co liquido che agisce per contatto e per ingestio-ne. Rogor L 20, studiato per le esigenze dell’hob-bista, è indicato contro la mosca delle olive, delle

ciliegie, dell’asparago e con-tro gli afidi e alleurodidi supomodoro e melanzana (soloper fare alcuni esempi).Ricordiamo che Rogor L 20 ècomposto da dimetoato puro19 g (214,7 g/l).

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foglie o frange in plastica molto fitte chedonano un aspetto assolutamente natura-le. Resistenti agli agenti atmosferici, sonoperfette per rinnovare recinzioni vecchie esono ideali in zone aride o dove sia difficilereperire acqua. Sono adatte anche a zoneumide, per esempio intorno alla piscina,poiché non imputridiscono e non attiranogli insetti.

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Il 2008 segna un’importante anniversario perFilomarket: l’azienda emiliano romagnola, specializ-zata nella produzione di carrelli spesa e attrezzature infilo metallico, festeggia quest’anno i 40 anni di attivi-tà. Era il 1968 infatti quando il comm. Ezio Tabanelli,fondatore dell’azienda e ancor oggi imprescindibilepunto di riferimento della società, intuì lo sviluppoche, in meno di dieci anni, avrebbe investito il mondodella distribuzione alimentare, destinato a vedere ilprogressivo imporsi delle grandi superfici a liberoservizio. Con lungimiranza e determinazione,Tabanelli puntò sul settore delle attrezzature in filometallico. Partito da una produzione a carattere artigianale, il“padre” di Filomarket ha compiuto, passo dopopasso, un impegnativo ma appagante percorso dispecializzazione e innovazione, che ha fatto dell’azien-da una delle principali realtà europee nel proprio mer-cato di riferimento. Tant’è che oggi, grazie al knowhow quarantennale, Filomarket si colloca ai verticidella produzione di carrelli spesa per supermercati e

L’azienda emiliano romagnola festeggia 40 anni di successi,

di innovazione ecreatività.

Filomarket celebra 40 anni

fa parte delle aziende europee promotrici della stesu-ra della norma EN 1929 sui criteri produttivi e i meto-di di prova antiribaltamento dei carrelli stessi. Ai carrelli spesa si sono inoltre affiancate più di milletipologie di prodotti, indirizzate al mondo dellamoderna distribuzione extra alimentare: l’aziendavanta un assortimento completo di prodotti chevanno a integrare e a incrementare la produzione tra-dizionale con un occhio di riguardo ai comparti delgiardinaggio, bricolage e ferramenta, segmenti dimercato che hanno visto nel tempo un susseguirsi diclientela sempre più diversificata ed esigente.Segnaliamo, per esempio, la pianetta garden maneg-gevole e robusta e con cesto retraibile, particolarmen-te funzionale al carico dei vasi. Non possiamo dimen-ticare, inoltre, il pratico cesto trolley per le spesepoco robuste e le pratiche bancarelle espositive.

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� La soluzione al problema di formiche e di altriinsetti strisciantiPer la protezione e difesa degli ambientidomestici da formiche e altri insetti striscianti,Cifo, dopo attenti studi sulla loro biologia e sulcomportamento, propone 1 nuovo prodottodella linea Nephorin, disponibile in migrogra-nuli solubili. Nephorin insetticida formiche è un innovativo insetticida Pmce rappresenta la valida e sicura soluzione al problema delle formiche edegli insetti striscianti negli ambienti civili e domestici.La formulazione in microgranuli solubili lo rende particolarmente versatileper diverse tipologie di utilizzo: distribuito tal quale, solubilizzato in acqua eapplicato con il nebulizzatore o con l’annaffiatoio. Nephorin crea una barrie-ra insetticida contro le formiche, ma è attivo anche contro tutti gli insettistriscianti come scarafaggi, pesciolini d’argento, pulci, ragni, ecc.Il principio attivo, Acetamiprid, è dotato di ampio spettro d’azione, di lungapersistenza e di una innovativa modalità d’azione: agisce direttamente percontatto-ingestione sui singoli insetti e indirettamente sull’intera colonia,perché gli insetti contaminati portano la sostanza nel nido e la distruggononel giro di 1 settimana. La bassissima tossicità per uomo e ambiente rendeAcetamiprid particolarmente adatto all’impiego domestico. Nephorin inset-ticida formiche si presenta nella confezione da 250 g, con tappo dispersoreche ne rende facile e immediato l’utilizzo, caratterizzata dalla grafica colora-ta e vincente che contraddistingue tutti i prodotti della linea Nephorin. Insetticida in polvere per uso domestico e civile. Usare particolari precau-zioni nell’utilizzo in ambiente chiuso. Leggere attentamente le avvertenzeriportate sulle confezioni. Conservare fuori dalla portata dei bambini.Presidio Medico Chirurgico N° 19388.

� Protetti dal sole in modo facile e veloceIl nuovo kit proposto da Verdemax rappresenta l’in-novazione del fai da te per il montaggio delle tendeavvolgibili. Ideali per proteggere dal sole le porte dicasa, le porte finestra su balconi e terrazzi, il kittende avvolgibili é facile da montare, pratico e velo-ce e non serve forare il muro. Le tende possonoanche essere rimosse a fine stagione e riutilizzatein quella successiva. La linea di tende Verdemax édisponibile in varie misure, nei colori bianco-ghiaccioe mattone.

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che d’avanguardia,queste macchine garanti-

scono performance d’eccellen-za in ogni condizione di lavoro e

una resa costante nel tempo: il tuttocon la massima economia di esercizio e

autonomia, grazie ai motori di nuova concezio-ne, progettati nel rispetto dell’ambiente.

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� L’habitat ideale per i pappagalliLa gabbia professionale Expert, di Ferplast, è statastudiata sin nei minimi dettagli per rispondere a ogniesigenza dei pappagalli, creando per loro un habitatad hoc. Disponibile in tre misurazioni (70, 80 e 100)Expert è stata pensata per regalare ai coloratissimivolatili un spazio sicuro e duraturo, grazie a una retein metallo a maglia spessa (da 4 o 5 mm) e una struttura in tubolare a sezione quadra.

� Bello sonnecchiare!Colorato, divertente e morbidissimo, il tappetinoSonnecchio, di Gimborn, è l’ideale per il riposo deicuccioli e di tutti i cani. In tessuto lavabile e igienico,Sonnecchio è disponibile in tante combinazioni dou-ble face con diversi colori o tonalità sui due lati.Gradevole da tenere in qualsiasi parte della casa, èpratico da portare con sé in viaggio (con i suoi 60x45cm) ed è facilmente arrotolabile.

� Una barrieraalle malattie fungineIdrorame Flow, di Copyr, è unfungicida di copertura a base dirame (da solfato tribasico) informulazione flowable a elevatogrado di micronizzazione.Idrorame Flow, che unisce la prontezza d’azione degliidrossidi di rame alla persistenza del solfato di rame, èefficace contro peronospora, alternaria, ticchiolatura, bat-teriosi, ruggini, dunque è indicato per il trattamento dellavite e di colture orticole, frutticole e ornamentali.

� Per “dissetare”le pianteNel numero di giugno di Green Line,a pagina 83, abbiamo inserito erro-neamente la fotografia relativa alletrappole adesive pronte all’usoFlortis, di Orvital, anziché la fotogra-fia di Disseta Piante Flortis diOrvital. Disseta Piante sfrutta l’azio-ne della fibra di cellulosa; il gel rila-scia acqua per 20-30 giorni.

� Per eliminare lo sporco ostinatoLe idropulitrici di classe media della serie K3 di Kaerker sonoideali per pulizie regolari all’esterno e in giardino, per la puliziadi balconi e di aree di media grandezza, nonché per pulire mobi-li e attrezzi da giardino, auto, moto. In particolare il modello K 3.91 MD Plus Wrc, con capace serbatoio detergente conaccesso diretto sulla parte frontale della macchina, è idealeanche per la pulizia dell’auto.

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� Fino 30 giorni di riserva idricaAquaDom di Sementi Dotto èun gel costituito da acqua efibre vegetali che rilascia gra-dualmente il contenuto d’acquagarantendo una riserva idricafino a 30 giorni (a una tempera-tura di 20°C). Prima dell’utilizzodi AquaDom si raccomanda diannaffiare abbondantemente ilterriccio; inserire poi il flaconecapovolto nel terriccio umidoper circa 3 cm di profondità. Ilflacone da 300 ml è sufficienteper vasi del diametro di 15 cm.

� Per la gestione della carta fedeltàOK! Card di RP Soft è il modulo software specifico per lagestione della carta fedeltà del punto vendita garden center.Completamente integrata nel software gestionale OK! , il pro-gramma OK! Card permette di gestire promozioni mirate percategorie di clienti, la raccolta punti con sconti al raggiungi-mento del target e l’accumulo del riaccredito. Grazie al rico-noscimento del cliente tramite codice a barre, si ottengonostatistiche analitiche sulla frequenza, sulla media e sullacomposizione della spesa.

� Ad ogni cane il proprio shampooRinaldo Franco produce una linea completa di sham-poo professionali, balsami e creme, deodoranti e pro-dotti igienici a marchio Record, e che possono essererealizzati anche a marchio privato. Segnaliamo, in par-ticolare, la nuova linea “personal” di 12 shampoo: cia-scuna bottiglia contiene l’immagine del cane cui il pro-dotto è specialmente indirizzato.

New linetechnology, brand & products

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� Qualità e funzionalità nel decespugliatoreEcco un’altra interessante propo-sta Axel Group. Stiamo parlan-do del nuovo decespugliato-re GA0230, completo diasta professionale in

alluminio della lunghez-za di 28 mm antivibrante.

Ad accensione elettronica e delpeso di 6,5 kg, è provvista di moto-

re a scoppio 32,6 cm3 e, in dotazio-ne, di testina 2 fili e disco acciaio.

� In molte taglie e colori Comasec International, con isuoi marchi Comasec e MarigoldIndustrial, pensando anche airischi legati alle attività del giar-dinaggio, ha introdotto unanuova linea per chi si occupa dipiccoli lavori domestici, applican-do le tecnologie dei guanti pro-fessionali. Si tratta della gammadi guanti Lilly Loop, in cinquecolori e in più taglie, realizzatacon jersey poliammide estensi-bile e rivestita sul palmo e sulledita di caucciù naturale, lascian-do il dorso aerato.

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verde intenso, dolcissimo,ideale per la surgelazionee tollerante alle più comu-ni malattie fungine.Fava Samba, invece, è laselezione di tipologiaaguadulce, ottima produt-tività, ciclo medio preco-ce, mentre FavaSuperlonga è una selezio-

ne di tipologia supersimonia, baccello extra lungo,ciclo medio tardivo, rustica, dalle performance pro-duttive di alto livello. Segnaliamo inoltre PratoTenax Dry, un miscuglio composto da festucaarundinacea varietà appian e poa pratensis varietàcomet, colorazione verde scura, dall’alta tolleranzaalle più comuni malattie fungine e resistente a lun-ghi periodi di siccità. Prato Tenax Sport, infine, èun miscuglio composto da loietto perenne varietàtop gun, loietto perenne athena e poa pratensisvarietà comet, tessitura fine, colorazione verde

scuro, crescita lenta,tollerantealle piùcomunimalattie fun-gine, dall’otti-ma velocità dicopertura edall’elevatacapacità dirigenerarsi,ideale perimpianti di areead alto calpestio.

Big line

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In occasione del lancio della nuovacampagna 2008-2009, HortusSementi ha presentato alla propriaforza vendite la nuova lineaSpecialità. La family brandSpecialità, che sarà distribuita inesclusiva nel canale “specializzato”(garden center e agrarie) è il primofrutto della nuova strategia azien-dale: fornire prodotti di alta qualitàall’utilizzatore finale, che richiedemezzi tecnici ad alte prestazioni. Tutti questi prodotti sono fruttodella ricerca e selezione di HortusSementi e, nella linea tappeti erbosi, di una strettacollaborazione con un’importante società di produ-zione americana per la distribuzione in esclusiva sulmercato italiano di essenze di ultimissima genera-zione.Più nel dettaglio, la gamma della campagna autun-nale include: Divin Maestro, nuova varietà di pisellomezza ramagrano rugoso,ciclo mediotardivo, altaproduttività,colorazione

Alta qualità per il cliente finale“Specialità” è la nuova linea di Hortus Sementi per il canalespecializzato, per rispondere a tutte le esigenze dell’utilizzatore finale.

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Sfogliando i catalo-ghi tematici di Axell’attenzione del let-tore non può non

fermarsi sul settoregiardinaggio.

Ampiezza di articoli, profon-dità di gamma, ricerca della tecnicitàe cura dei particolari, queste sono leprime valutazioni che si possono trar-re consultando la sezione relativa alcomparto: possiamo dire quindi cheAxel è...garden.Tant’è che questo giovane gruppo ita-liano, che si sta mettendo in evidenza

negli ultimi anni, continua nel suo per-corso di crescita attraverso l’amplia-

mento delle proposte, tutte atte a soddi-sfare le esigenze dei propri rivenditori.

In Axel Garden l’offerta è veramente ampia,a partire dai rasaerba, tutti di fabbricazione italiana,

con diverse motorizzazioni e soprattuttocon la copertura di taglio

che include dalle esi-genze dell’hobbista allenecessità del professio-nista. L’assortimento spa-zia dal programma di dece-spugliatori - prodotti di ultimagenerazione costruiti per dare ilmassimo all’utilizzatore - a tuttoil settore taglio, dall’irrigazionesino ai macchinari per la gestio-ne dell’esterno.Questo progetto è stato costruitonegli anni affiancando Axelall’esperienza dei migliori costrut-tori mondiali, avendo semprecome unico punto fermo la quali-tà, cui si aggiunge la competitivitàdei prezzi.Oggi l’obiettivo è dare al mercato del tradizionale unpartner affidabile e con una strategia distributivachiara ed efficace e lavorare insieme per raggiungereil consumatore finale con servizio, esperienza ecompetitività.In un’annata non facile per il comparto, Axel cresce,grazie al suo progetto, ma soprattutto alla fiducia

che il mercato tradizionale sta rico-

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Il catalogo Axel Garland è particolarmente ricco e completo, con prodotti di qualità che hanno valicato anche i confini nazionali.

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Axel è…garden in Italia e non solo

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noscendo al consorzio: coerenza e cre-scita vanno quindi a braccetto per il gruppo eper i suoi rivenditori.In Axel credono che lo sviluppo attuale e futuro pas-serà solo ed esclusivamente attraverso la chimicache il distributore e il rivenditore sapranno costruireinsieme, così da porsi sul mercato del consumo conun’offerta di prodotti e di servizi ancor più completa,con messaggi semplici ma chiari. Il consorzio lavorainfatti per mantenere la tradizione e il tradizionale.Axel Garden costituisce davvero la miglior soluzioneper dare servizio, prodotti selezionati, packagingaccurati e per creare, all’interno dei negozi, vere eproprie aree di riferimento, sia per il giardinaggiomanuale sia per quello meccanizzato.L’analisi è perfetta, grazie alla ricerca continua, tant’èche oggi il prodotto Axel ha valicato i confinidell’Italia.Il consorzio infatti, grazie all’ottimizzazionedelle sinergie europee messo a punto inquest’ultimo anno, sarà venduto ancheall’estero: è di questi giorni la stipuladell’accordo che il gruppo italiano hamesso a punto per la distribuzionedella gamma dei prodotti da taglio eirrigazione nella penisola iberica.In una parola Axel continua nellapropria crescita, con tenacia edeterminazione: il gruppovuole essere riferimento peril mercato, portando avantila tradizione italiana. Esono tante le iniziativeche il consorzio ha inserbo per raggiungerequesto risultato...

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“Il Parco Più Bello d’Italia” è il concorso promos-so annualmente da Briggs & Stratton con lo scopodi valorizzare l’inestimabile patrimonio architettonicoe paesaggistico presente nella nostra penisola, con-tribuendo a stimolare l’interesse e la sensibilitàverso il verde nelle sue forme più eccelse. Il concor-so, giunto alla VI edizione, è l’unico premio in Italiadel settore parchi e giardini: non a caso sta riscuo-tendo un interesse e un successo sempre maggiori,come testimoniano sia il numero sia la qualità deigiardini e delle proprietà partecipanti. L’iscrizione alconcorso è gratuita e aperta a tutti i parchi e giardinivisitabili, sia privati sia pubblici (esclusi parchi eriserve naturali), che rispondano ai seguenti criteri:

• possibilità di apertura al pubblico, con entratalibera o a pagamento; • patrimonio verde sano e ben curato dall’uomo,o ben forgiato dalla natura; • apparenza dell’insieme armoniosa e attraente; • disponibilità di camminamenti e, possibilmente,di panchine e strutture per i visitatori in buonostato di manutenzione; • buona accessibilità e spazi adeguati per il par-cheggio; • una particolarità naturale, architettonica o stori-ca che contraddistingue il parco costituirà untitolo preferenziale.

Sono stati selezionati, da un’apposita giuria, i diecigiardini finalisti dell’edizione 2008, tra i quali saràeletto entro l’estate “Il Parco Più Bello d’Italia”.I dieci finalisti appartengono a varie regioni d’Italia,dal nord al sud: dalla Liguria, con Villa DurazzoPallavicini a Pegli, al Veneto, con Villa Pisani aStra e il Giardino Giusti a Verona. Dalla Toscanacon il Giardino Bardini di Firenze, Villa Gamberaiaa Settignano e Villa Reale di Marlia, al Lazio conVilla Lante a Bagnaia, il Castello di Vignanello e ilGiardino di Ninfa, per finire con il giardino dellaReggia di Caserta in Campania.

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Il concorso, promosso da Briggs & Stratton, intende valorizzare il patrimonio architettonico e paesaggistico di casa nostra.

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Il Parco Più Bello d’Italia 2008

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Con Puntolegno, il primo consorzio nazionale del bricolage, gli imprenditori che operano o che vogliano operare nel settore

trovano un partner affi dabile che, come nessun altro, può ga-rantire la formula commerciale più vantaggiosa. Il Consor-

zio Puntolegno rappresenta un sodalizio senza scopo di lucro, che lavora per il benessere e la convenienza

degli associati, fi nalizzato alla ottimizzazione degli acquisti e delle strategie di interesse comune. I marchi commerciali del Consorzio sono BricolaR-ge, riservato a grandi superfi ci, e BricoSmall, per i negozi più piccoli. Con l’adesione al Consorzio Puntolegno, che non è in franchising, si può af-frontare il mercato con la certezza di poter di-sporre delle soluzioni più competitive e vantag-giose. I consulenti del Consorzio sono in grado di suggerire le migliori soluzioni per la proget-tazione, l’allestimento e l’organizzazione del negozio. Una formula molto vantaggiosa che consente al titolare di disporre di una solu-zione imprenditoriale sicuramente redditizia, ben organizzata e molto economica nei costi di gestione che, oltretutto, offre ulteriori van-taggi e privilegi, tra cui l’assenza di royalty, la possibilità di usufruire di migliori prezzi di acquisto stabiliti con le aziende dalla Dire-zione di Puntolegno per tutti i suoi associa-ti, agevolazioni nei termini di pagamento ai fornitori e la certezza dell’ottenimento dei premi grazie all’appartenenza allo stesso gruppo di acquisto.

QUANDO I TEMPI SI FANNO DURI

MEGLIO STARE CON I GRANDI

www.puntolegno.it

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