Programmazione e controllo delle risorse finanziare nella Regione Siciliana e negli enti locali (con...

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Programmazione e controllo delle risorse finanziare nella Regione Siciliana e negli enti locali (con riferimenti particolari ai mercati finanziari) Prof. Vincenzo Provenzano Dipartimento di Scienze Economiche, Aziendali e Finanziarie Facoltà di Economia, Università degli Studi di Palermo, viale delle Scienze, 90128 Palermo [email protected] Tel. 091-6626-277 Palermo, 12 Dicembre 2008, 23 gennaio 2009, 5 marzo 2009

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Programmazione e controllo delle risorse finanziare nella Regione Siciliana e negli

enti locali (con riferimenti particolari ai mercati finanziari)

Prof. Vincenzo ProvenzanoDipartimento di Scienze Economiche, Aziendali e FinanziarieFacoltà di Economia, Università degli Studi di Palermo,

viale delle Scienze, 90128 [email protected]

Tel. 091-6626-277

Palermo, 12 Dicembre 2008, 23 gennaio 2009, 5 marzo 2009

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Argomenti della giornata

• I mercati finanziari: indicatori e strategie per le Regioni

• Il Caso della Sicilia

• Il ricorso ai mercati dei capitali

• Il rating degli enti regionali e locali

• Il project finance e le partnership pubblico-privato

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Argomenti della giornata:

Il Caso della Sicilia

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Il Caso Regione Siciliana : alcuni elementi

• miglioramento delle procedure di riscossione delle imposte;• contenimento delle spese correnti riferite a spese di funzionamento;• maggior controllo della dinamica della spesa regionale attuata attraverso

l’applicazione dell’art. 27 della L.R. n. 20/2003 ed il rispetto dei limiti di spesa imposti dal patto di stabilità

• Le azioni intraprese hanno contribuito a migliorare la situazione finanziaria della Regione, registrando nell’ultimo anno saldi finanziari positivi in termini di cassa, la copertura totale della maggiore spesa sanitaria dell’anno 2007 e precedenti, la diminuzione dei residui attivi e passivi, la diminuzione dei debiti di tesoreria. L’accennata situazione finanziaria ha consentito di conseguire valutazioni positive da parte delle principali agenzie di rating che hanno confermato i seguenti giudizi di merito:

• ¨ Standard & Poor's: “A+” Outlook stabile;• ¨ Moody's: “A1” Outlook stabile;• ¨ Fitch: “A” Outlook stabile

• E’ da evidenziare, tuttavia, che tale miglioramento è stato determinato anche da operazioni di acquisizione di entrate di natura straordinaria.

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Il Caso Regione Siciliana: alcuni elementi

• L’andamento della finanza pubblica regionale rilevata dal tendenziale 2008 conferma la scarsa incisività delle politiche regionale sino ad oggi adottate e tendenti a governare la spesa regionale nei limiti finanziari sostenibili con le risorse effettivamente acquisibili all’erario regionale. (DPEF, pag. 53)

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Argomenti della giornata

Il rating degli enti regionali e locali

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Presentazione a: Moody’s Agenda dell’Incontro ……data…..Via Notarbartolo 17 - Palermo

Ora Relatore Argomento

9.00 Assessore regionale del Bilancio e delle Finanze Prerogative statutarie della RegioneAutonomia della Regione Siciliana

9.30Ragioniere Generale della Regione

Dirigente Generale Dipartimento Finanze e Credito

Situazione ed andamento economico- finanziario della Regione SicilianaPotestà fiscale e legislativa Capacità impositiva e di riscossione

10.00Dirigente Dipartimento Bilancio e TesoroServizio Statistica

L’economia regionale e sue prospettive

11.00 Dirigente Dipartimento Bilancio e TesoroStaff Innovazione tecnologicaDirigente Dipartimento Bilancio e TesoroServizio TesoroDirigente Bilancio e TesoroServizio Bilancio

La Società dell’informazioneTesoreria RegionaleCrediti e Debiti di TesoreriaFlussi di cassaStruttura del Debito e indebitamento prospettico Valorizzazione del patrimonio immobiliareRendiconto e Bilancio di PrevisioneEntrate e Spese CorrentiEntrate e Spese in Conto CapitaleResidui

12.30 Dirigente Generale del Dipartimento Programmazione

Programmazione regionale Fondi UE e Accordi di Programma Quadro

13.00 Assessore regionale della Sanità Dirigente Generale del Dipartimento Regionale per l'assistenza sanitaria ed ospedaliera e la programmazione e la gestione delle risorse correnti del Fondo Sanitario

Sistema Sanitario Regionale – Piano di rientro

14.00 Fine dei lavori Ragioniere Generale della Regione

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Indice

Key Issues pag 3

1 Economia locale pag 12

2 pag 21

3 La politica fiscale e la politica del credito pag 32

4 I bilanci 2001-2007 pag 42

5 Cassa e residui pag 53

6 La sanità pag 66

7 Il debito pag 76

8 La valorizzazione del patrimonio immobiliare pag 83

Accordi di Programma Quadro e Programmazione Comunitaria

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Key Issues

Statuto speciale

Autonomia fiscale

Stabilità politica

Modernizzazione dell’Amministrazione

Concrete aspettative di miglioramento dell’economia locale

Consistenti investimenti nell’area (POR 2000-2006, Accordi di Programma Quadro)

Privatizzazioni / Liquidazioni enti regionali

Tesoreria Unica Regionale

Adeguate giacenze cassa

Indebitamento moderato e in diminuzione

Deficit sanitari sotto controllo

Valorizzazione del patrimonio regionale

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L’AUTONOMIA SICILIANA

Lo Statuto della Sicilia è stato adottato nel 1946, prima della nascita della Repubblica

Italiana, divenendo, con l’approvazione da parte dell’Assemblea costituente, legge

costituzionale (L. 26 febbraio 1948, n. 2).

Il Presidente della Regione, ai sensi dell’articolo 21 dello Statuto, col rango di

Ministro, partecipa alle riunioni del Consiglio dei Ministri con voto deliberativo nelle

materie che interessano la Regione.

Ai sensi dell’articolo 36 dello Statuto, alla Regione è stata attribuita la potestà di

riscossione delle entrate tributarie, che affluiscono direttamente alla casse regionali,

mentre alle altre regioni le imposte di competenza vengono devolute dallo Stato.

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FINANZA REGIONALE

Lo Statuto prevede agli articoli 14 e 17 le materie nelle quali la Regione esercita la potestà

legislativa, stabilendo, con l’articolo 20, che sulle stesse materie svolge altresì le funzioni

amministrative ed esecutive. Le entrate con le quali far fronte all’esercizio di tali funzioni sono

previste agli articoli 36 e 37, che stabiliscono l’attribuzione alla Regione, oltre che dei redditi

patrimoniali, di ogni tributo erariale, riservando allo Stato le imposte di fabbricazione e le

entrate dei monopoli, dei tabacchi e del lotto. Inoltre, agli articoli 32 e seguenti lo Statuto

prevede la titolarità, da parte della Regione, dei beni del demanio e del patrimonio dello Stato.

In particolare, le peculiarità dell’impianto finanziario regionale, come sopra delineato, sono le

seguenti:

spettanza dei redditi patrimoniali e titolarità dei beni del demanio statale e di quelli del

patrimonio dello Stato esistenti nel territorio regionale, eccettuati quelli che interessano la

difesa o servizi di carattere nazionale;

titolarità della potestà di istituire tributi propri non previsti dall'ordinamento tributario

statale (autonomia impositiva)

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FINANZA REGIONALE (SEGUE)

titolarità ed esercizio della potestà organizzatoria della riscossione di tutte le entrate

erariali e proprie, mentre restano in capo allo Stato le potestà di accertamento e

liquidazione dei tributi erariali, diretti ed indiretti, e dei c.d. “tributi regionali”;

spettanza alla Regione, senza vincolo di destinazione (autonomia di spesa), del gettito di

tutte le entrate tributarie erariali riscosse nell'ambito del suo territorio, dirette o indirette,

comunque denominate, ad eccezione delle entrate che lo Stato può riservarsi per

particolari finalità;

principio di salvaguardia dell’equilibrio finanziario di bilancio in caso di soppressione di

tributi erariali oppure in caso di interventi normativi statali comportanti minori entrate

( es. misure agevolative statali sotto forma di riduzioni e/o di crediti d'imposta di rilevante

impatto);

spettanza alla regione del naturale incremento di gettito delle entrate tributarie erariali

riscosse nell'ambito del suo territorio, dirette o indirette, comunque denominate, in

dipendenza del migliore andamento dell'economia o per effetto del miglioramento della

c.d. capacità di riscossione;

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spettanza del gettito derivante dalla tassazione sulle imprese,

indipendentemente dalla loro sede legale, allorquando la fattispecie tributaria

venga a perfezionarsi nel territorio regionale (art. 37 St. Sic. );

previsione di uno strumento di sostegno allo sviluppo infrastrutturale della

Regione (art. 38 St.Sic. );

facoltà della Regione siciliana, in armonia con i principi dell’ordinamento

statale e comunitario, di introdurre esenzioni e sgravi fiscali al fine di soddisfare

meglio gli interessi regionali, in relazione alla categoria dei tributi erariali,

attivando in tal modo politiche di sviluppo economico attraverso la c.d. fiscalità

di vantaggio.

FINANZA REGIONALE (SEGUE)

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FINANZA REGIONALE (SEGUE)

Le suddette peculiarità hanno avuto ulteriore conferma, con la sentenza della Corte Costituzionale n. 306

del 2004 nella quale risulta posto il principio che alla Sicilia spettano non solo le entrate riscosse nel

proprio territorio, ma anche quelle che, pur riscosse fuori da esso, costituiscono espressione di capacità

fiscale manifestata nel territorio stesso. In conseguenza, con tale pronuncia è stata riconosciuta

l’attribuzione alla regione del gettito dell’imposta sulle assicurazioni di cui alla Legge 29 ottobre 1961, n.

1216, dovuta dagli assicuratori che hanno il domicilio fiscale o la rappresentanza fuori dal territorio

regionale. In attuazione della sentenza è stata, quindi, riconosciuta e versata alla Regione la somma di Euro

953.475.000,00 a titolo di imposta sulle assicurazioni per le polizze stipulate in Sicilia da società

assicurative con sede fuori della Regione.

Nel solco del medesimo principio affermato dalla giurisprudenza costituzionale la Regione ha ben potuto

avanzare richiesta di riconoscimento di altre spettanze tributarie finora non percepite (ad es. l’IRPEF dei

dipendenti statali) sulle quali lo Stato non si è ancora pronunciato. Al riguardo la Corte Costituzionale, con

Sentenza n° 276 del 4-13 luglio 2007, ha fatto rilevare che la Regione potrebbe far valere il proprio diritto

“di soddisfare, di fronte al giudice comune, le proprie pretese relative alle somme in questione”.

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FINANZA REGIONALE (SEGUE)

Sulla base del richiamato principio generale di spettanza della Regione siciliana di tutte le entrate tributarie

erariali riscosse nell’ambito del suo territorio, dirette e indirette comunque denominate, (tranne le imposte

di produzione) sono state emanate dalla Corte Costituzionale altre due pronunce che hanno comportato il

riconoscimento a favore della Regione del gettito relativo a due nuovi cespiti di entrata, e segnatamente, la

sentenza n.73 del 2005 relativa al contributo unificato per le spese degli atti giudiziari e la sentenza n.334

del 2006 riguardante il prelievo erariale unico sugli apparecchi di gioco.

Le suddette sentenze della Corte Costituzionale hanno riconosciuto la natura tributaria delle entrate in

questione e la spettanza del corrispondente gettito che andrà ad incrementare le entrate tributarie della

Regione Siciliana.

Per quanto riguarda il gettito relativo al contributo unificato per le spese degli atti giudiziari si rappresenta

che lo stesso affluisce al capitolo 3321 del Bilancio della Regione che, a consuntivo, ha registrato, per

l’esercizio finanziario 2006, un gettito di euro 16.170.000,00, mentre, per l’esercizio finanziario 2007, a

tutto il mese di agosto, si registra l’importo di euro 12.000.000,00, in linea con quello registrato nell’anno

precedente.

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LA FINANZA REGIONALE (SEGUE)

Con riferimento al prelievo erariale unico sugli apparecchi di gioco, l’Amministrazione Autonoma

dei Monopoli di Stato ha comunicato che la nuova disciplina è in vigore a partire dal mese di

settembre 2007 e che procederà ad effettuare la quantificazione del gettito tributario da attribuire

alla Regione siciliana per gli anni 2004, 2005 e 2006 in relazione agli apparecchi installati nel

territorio regionale.

Con la risoluzione n. 239 del 6/9/2007, l’Agenzia delle Entrate ha provveduto alla istituzione dei

codici tributo per il versamento mediante modello F24 del prelievo erariale unico con imputazione

al capitolo 1614 - capo 9° - del Bilancio della Regione.

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Indicatori

2001 2002 2003 2004 2005 2006PIL (var. % annua ) 2,7 0,0 -0,1 -0,7 1,5 1,2 (*)

Tasso di Disoccupazione (%) 22,0 20,7 20,1 17,2 16,2 13,5

Saldo Corrente\Entrate Correnti (%) -3,3 2,9 -3,4 3,6 3,1

Servizio del Debito\Entrate Correnti (%) 3,9 3,8 4,0 4,0 3,2

Servizio del Debito\Entrate Tributarie (%) 5,5 5,2 5,5 5,4 4,4

Indebitamento\Entrate correnti (%) 26,3 25,2 24,4 21,6 17,8

Entrate Tributarie\Entrate Correnti (%) 70,3 72,1 73,0 74,0 68,3

Spese c/capitale\Entrate correnti (%) 17,0 16,8 22,3 20,5 28,7(*) Stima Svimez

Indicatori Economici e Finanziari

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7. Il Debito

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L`indebitamento regionale A fine 2007 il debito residuo regionale ammonterebbe ad Euro 2,5 miliardi qualora si contraesse

nuovo debito per 433 mln di euro (L.r. 8 febbraio 2007, n. 3). Nel caso di nessun nuovo indebitamento il debito residuo previsto è di 2.108 mln di euro.

L’incidenza del debito sulle entrate correnti, in considerazione anche dei versamenti ai sinking fund, si sta riducendo progressivamente negli ultimi anni, per effetto:

del mancato ricorso ad indebitamento nel 2004 e nel 2005

della vita media residua breve: dal 2001 la Sicilia ha ripagato € 2.4 miliardi rispetto ai € 1.8 miliardi di nuovo debito contratto

delle maggiori entrati correnti realizzate

Euro mn - (base competenza)2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007

Debito Residuo al 1/ 1 2.792 3.037 3.147 3.203 2.826 2.526 2.525

Nuovo Indebitamento (+) 516 413 413 0 8 400 400

Rimborso Capitale (-) (240) (272) (231) (251) (251) (262) (278)

Versamenti al sinking fund (31) (31) (126) (126) (57) (139) (139)

Debito Residuo al 31/ 12 3.037 3.147 3.203 2.826 2.526 2.525 2.508

% su Entrate Correnti** 26,3% 25,2% 24,4% 20,8% 17,8% 18,2% 17,2%

** I dati 2006 si riferiscono alle entrate versate al 31/12/2006

Euro mn - (base competenza)2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007

Debito Residuo al 1/ 1 2.792 3.037 3.147 3.203 2.826 2.526 2.525

Nuovo Indebitamento (+) 516 413 413 0 8 400 400

Rimborso Capitale (-) (240) (272) (231) (251) (251) (262) (278)

Versamenti al sinking fund (31) (31) (126) (126) (57) (139) (139)

Debito Residuo al 31/ 12 3.037 3.147 3.203 2.826 2.526 2.525 2.508

% su Entrate Correnti** 26,3% 25,2% 24,4% 20,8% 17,8% 18,2% 17,2%

** I dati 2006 si riferiscono alle entrate versate al 31/12/2006

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EURO VARIABILE FISSO STRUTTURATO

Mutuo a pareggio del bilancio 1996 di L. 1.700 miliardi contratto con Credit Suisse First Boston il 29/4/97 e somministrato il 13/6/97 - -

Schuldscheinloan di Euro 160 milioni 24.000.000,00 24.000.000,00

Eurobond di Euro 433 milioni 64.950.000,00 64.950.000,00

Eurobond di Euro 210 milioni 31.500.000,00 31.500.000,00

Archimede Bond di Euro 670 milioni (*) 236.577.776,00 236.577.776,00

Pirandello Bond di Euro 568 milioni (*) 352.334.880,00 352.334.880,00

Mutuo Cassa Depositi e Prestiti anno 2001 L. 1.000 miliardi 361.519.829,33 361.519.829,33

Mutuo Cassa Depositi e Prestiti anno 2002 di Euro 413,166 milioni 309.874.500,00 309.874.500,00

Mutuo Cassa Depositi e Prestiti anno 2003 di Euro 413,166 milioni 330.532.800,00 330.532.800,00 Mutuo Cassa Depositi e Prestiti - Acquisto immobile via Magliocco €. 8,000,000 7.706.298,83 7.706.298,83

Mutuo BEI di euro 200 mln di euro 193.684.676,98 193.684.676,98

Mutuo BEI di euro 200 mln di euro 195.197.092,55 195.197.092,55

Debito residuo finanziamenti a carico della Regione 2.107.877.853,69 88.950.000,00 428.088.068,36 1.590.839.785,33

4,22% 20,31% 75,47%

(*) al netto degli accantonamenti di Euro 433.422.224,00 e di Euro 215.665.120,00

DEBITO PRESUNTO AL 31 DICEMBRE 2007

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Il debito residuo mostra:

un profilo di ammortamento di medio termine, con ca. 11 anni di vita media residua ma ben distribuito negli anni.

Entro il 2010, la Regione avrà rimborsato circa il 50% dell’attuale debito residuo.

La struttura dell’indebitamento

Profilo di ammortamento del debito regionale*

2.107

1.812

1.555

1.3851263

11401016

892767

686604

521438

355270

211 172 152 132 110 89 67 43 19 00

500

1.000

1.500

2.000

2.500

2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021 2022 2023 2024 2025 2026 2027 2028 2029 2030 2031

Euro

mn

* considera le strutture di derivati esistenti sulle due emissioni obbligazionarie bullet lanciate nel 2000

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Il servizio del debito Grazie alla sua ampia autonomia fiscale ed un basso peso del debito sul bilancio, la Regione

possiede una notevole capacità di sostenere il debito residuo ed eventualmente quello addizionale.

Il rapporto Servizio del Debito/Entrate Tributarie presenta una incidenza stabile nel periodo considerato.

Euro mn 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007

interesse 173 168 166 149 140 150 151

rimborso capitale 272 304 358 377 309 400 417Servizio del Debito 445 472 524 526 449 550 568

in % delle Entrate Correnti* 3,9% 3,8% 4,0% 3,9% 3,2% 4,0% 3,9%

in % delle Entrate Tributarie* 5,5% 5,2% 5,5% 5,4% 4,4% 5,1% 5,4%

* I dati 2007 si riferiscono alle entrate del bilancio di previsione 2007

Euro mn 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007

interesse 173 168 166 149 140 150 151

rimborso capitale 272 304 358 377 309 400 417Servizio del Debito 445 472 524 526 449 550 568

in % delle Entrate Correnti* 3,9% 3,8% 4,0% 3,9% 3,2% 4,0% 3,9%

in % delle Entrate Tributarie* 5,5% 5,2% 5,5% 5,4% 4,4% 5,1% 5,4%

* I dati 2007 si riferiscono alle entrate del bilancio di previsione 2007

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Il debito a carico dello Stato Il debito a carico dello stato che transita per il bilancio regionale ammonta a fine 2007 a circa € 535

milioni.

L’importo si riferisce per il 50% alla copertura dei disavanzi sanitari a carico dello Stato e per il 40% alla cartolarizzazione dei contributi ex articolo 38 dello Statuto

Alla data odierna non è previsto ulteriore indebitamento a carico dello Stato.

Il nuovo indebitamento di €. 220 milioni dell’anno 2006 si riferisce all’attualizzazione dei limiti di impegno relativi ai contributi ex articolo 38 dello Statuto. Tale attualizzazione, ripagata integralmente con i suddetti limiti transita dal bilancio della Regione Siciliana.

Euro mn - competenza2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007

Debito Residuo al 1/ 1 193 520 508 469 472 422 593

Nuovo Indebitamento (+) 346 25 0 44 0 220 0

Rimborso Capitale (-) (19) (37) (39) (41) (50) (49) (58)

Debito Residuo al 31/ 12 520 508 469 472 422 593 535

Interessi 9 34 23 20 22 21 23

Servizio del debito 28 71 62 61 72 70 81

Euro mn - competenza2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007

Debito Residuo al 1/ 1 193 520 508 469 472 422 593

Nuovo Indebitamento (+) 346 25 0 44 0 220 0

Rimborso Capitale (-) (19) (37) (39) (41) (50) (49) (58)

Debito Residuo al 31/ 12 520 508 469 472 422 593 535

Interessi 9 34 23 20 22 21 23

Servizio del debito 28 71 62 61 72 70 81

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Capacità d’indebitamento

Nel DPEF 2008-2011 non è previsto alcun indebitamento aggiuntivo. La Regione potrebbe contrarre debito con scadenza ventennale nel prossimo triennio con minimi incrementi del debito a fine anno 2010 rispetto ai livelli attuali.

Euro mn 2008 2009 2010

Debito Residuo al 1/ 1 2.108 1.812 1.556

Nuovo Indebitamento (+) 0 0 0

Rimborso capitale nuovo debito (-) 0 0 0

Rimborso capitale debito in essere (-) (296) (256) (169)

Debito Residuo al 31/ 12 1.812 1.556 1.387

Euro mn 2008 2009 2010

Debito Residuo al 1/ 1 2.108 1.812 1.556

Nuovo Indebitamento (+) 0 0 0

Rimborso capitale nuovo debito (-) 0 0 0

Rimborso capitale debito in essere (-) (296) (256) (169)

Debito Residuo al 31/ 12 1.812 1.556 1.387

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25

Debito Regione Siciliana

Global medium term note program

MATURITY DATE CURRENCY

ORIGINAL AMOUNT

COUPON RATE

RATINGS

LONG TERM

SHORT TERM

N/A EUR 3,200,000,000 -- A --

MATURITY DATE

CURRENCY

ORIGINAL AMOUNT

COUPON RATE

RATINGS

LONG TERM

SHORT TERM

11-DEC-2015 EUR 568,000,000 6.15% A --

19-MAY-2010 EUR 670,000,000 6.105% A --

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Region of Sicily,

RATING

.

 

Long Term Rating:A 05-DEC-2007  Upgrade 

Outlook:   Stable   

Short Term Rating: F1 05-DEC-2007  Affirmed   

Local Currency Long Term Rating:

A 05-DEC-2007  Upgrade 

Outlook:   Stable   

 

 Notes

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Il debito (stock) della Regione Siciliana 2001-2008

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Giudizio di Moody’s

• CREDIT: Sicily, Autonomous Region of

The debt rating assigned to the Autonomous Region of Sicily reflects the application of Moody's Joint Default Analysis (JDA) rating methodology for regional and local governments (RLGs). Baseline Credit Assessment Sicily's BCA of 6 reflects the following factors:

• Financial Position and Performance - Sicily recorded narrow operating balances and low financing requirements over the 2004-2006 period.

• Extraordinary Support Considerations Moody's debt rating of A1 for the Autonomous Region of Sicily reflects the BCA of 6 and a moderate probability of extraordinary support from the central government.

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La finanza di progetto

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Definizioni Finanza di Progetto

La Finanza di Progetto (Project Financing) è una metodologia di

finanziamento applicabile a progetti dotati di autonoma capacità di generare

ricavi che consente, attraverso una struttura contrattuale di allocazione dei

rischi,di garantire le ragioni di credito dei finanziatori, in tutto od in parte, con

i flussi di cassa attesi dal Progetto, limitando gli impegni a carico dei

promotori (da cui non-recourse o limited recourse financing).

il PF è l’insieme delle linee di credito concesse ad un soggetto appositamente

costituito per sviluppare una nuova iniziativa consistente nella realizzazione e

nello sfruttamento economico e funzionale di un’opera, a fronte di una

struttura contrattuale che consenta di allocare i rischi in modo da garantire le

ragioni di credito dei finanziatori e consentire di ottenere un rapporto

rischio/rendimento adeguato.

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I modelli innovativi di finanziamento della P. A.

• In Italia è possibile identificare sette modelli di finanziamento delle infrastrutture che prevedono la compartecipazione di attori privati. Tali modelli sono:

• Project Finance Ex. Art. 37bis e seguenti Legge 109/94• Concessione di costruzione e gestione• Altre concessioni di gestione• Società miste pubblico-privato• Società di trasformazione urbana (STU)• Sponsor pubblico• Leasing immobiliare

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Il modello generale di funzionamento del Project Finance

Utenti

Concessionario

FornitoriPromotori

Amministrazione concedente

Eventuali altre amm.

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Alcuni Settori di intervento

Trasporti & Infrastrutture:

• autostrade e infrastrutture a pedaggio (ponti, tunnel)

• trasporti pubblici (metropolitane, tram)

• altri sistemi di trasporto

• parcheggi

• ospedali

• edilizia pubblica (uffici, istruzione, caserme,)

Idrico & Ambientale:

• reti idriche di adduzione e distribuzione;

• impianti di trattamento e depurazione acqua;

• impianti di trattamento, smaltimento e termovalorizzazione di

rifiuti e biomasse;

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I tempi di attuazione di alcuni progetti pubblico-privato in Italia

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Ipotesi di iter di sviluppo di un’operazione di Ipotesi di iter di sviluppo di un’operazione di project financeproject finance

Schema ex art. 19, c.2 della L. 109/94 e s.m.i.

Fase di garaFase di gara

PEF

Verificabozza

Convenz.

AsseverazioneAsseverazione Verificadocumenti

di gara

Due Diligence

Legale

Tecnica

Assicur.

Analisi Rischi

Impegno banche

Contrattocostruz.

ContrattiFinanziari

ContrattoGestione

AltriContratti

Attività post aggiudicazioneAttività post aggiudicazione

Term Sheet(sintesi delle condizioni

contrattuali)

Term Sheet(sintesi delle condizioni

contrattuali)

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Rendimento e rischio settori opere pubbliche

Rendimento

  Basso   Alto

Rischio

Alto edilizia penitenziariaEnergia e servizi a rete

edifici a destinazione sociale Intermodalità

poli fieristici e tecnologici Telecomunicazioni

Basso Edilizia sanitaria Aeroporti

Sistema scolastico Viabilità a pedaggio

edifici pubblici Risorse idriche

       

  Opere fredde   Opere calde

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Rischi di particolare criticità per la Pubblica Rischi di particolare criticità per la Pubblica AmministrazioneAmministrazione

1. iter burocratico di approvazione del progetto (autorizzazioni, permessi, impatto ambientale);

2. disponibilità delle aree oggetto dell’intervento (acquisto, diritto di superficie e/o esproprio dei

terreni);

3. opere di predisposizione dei siti (spostamento sottoservizi);

4. interazioni con altre infrastrutture, esistenti o da realizzare (impatto sul livello di utilizzo

dell’infrastruttura);

5. consenso sul territorio (indice di gradimento dell’infrastruttura). presenza di siti archeologici;

6. Condizioni geologiche (non prevedibili);

7. quadro normativo.il Progetto dovrebbe immunizzarsi dal rischio da imprevedibili investimenti

futuri dovuti a modificazioni della legislazione (ad es. in tema di sicurezza). Il Concedente

dovrà quindi assumere l’ impegno a tenere conto delle caratteristiche tecniche dell’opera nel

caso di successivi cambiamenti degli standard di sicurezza, delle dotazioni minime

obbligatorie e dei criteri di funzionamento, la cui fissazione ricada sotto la sua competenza.

8. la revoca dell’affidamento (cfr. L. 109/94, art. 37 septies e octies).

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Rating e operazioni di Project Finance: Scomposizione dei rischi

• Rischi legati alla fase di costruzione

• Rischi legati alla fase operativa e di gestione

• Rischio Sponsor

• Rischio General Contractor

• Rischio Project Company

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Esempio: la Rete Autostradale in Toscana…

• PROGETTO: realizzazione di un collegamento autostradale fra il comprensorio di Prato e la strada di grande comunicazione FI-PI-LI, mediante project financing

OBIETTIVI

• Risolvere i problemi di traffico connessi ad un'area fortemente industrializzata. Collegare i Comuni della piana con gli assi viari esistenti: FI-PI-LI, A11 e l'Interporto della Toscana Centrale

• CRITICITA’CRITICITA’ : la valutazione di impatto ambientale e il consenso dei cittadini, gli attuali ritardi di attuazione, la sottovalutazione dei costi progettuali

Page 40: Programmazione e controllo delle risorse finanziare nella Regione Siciliana e negli enti locali (con riferimenti particolari ai mercati finanziari ) Prof.

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• La concessione ha un durata di 45 anni, suddivisa in 4,5 anni per il periodo della costruzione (entro il 2010 la conclusione dei lavori) e 40,5 anni di gestione.

• l'infrastruttura con la finanza di progetto, attraverso l'impegno della stessa Regione Toscana e quello della societa' 'Infrastrutture Toscane'.

• In quest'ultima confluiscono la societa' Autostrade per l'Italia Spa, (46%), la Camera di Commercio di Firenze (31%), insieme a un gruppo di imprese private (Baldassini-Tognozzi-Pontello, Consorzio Toscano Costruttori, Consorzio Stabile Ergon, Consorzio Etruria, Societa' S.p.e.a, Global Service Toscana), enti pubblici (oltre a quella di Firenze anche la Camere di Commercio di Prato) ed istituti di credito (Mps Banca per l'Impresa, Cassa di Risparmio di Prato, Cassa di Risparmio di Firenze, Cassa di Risparmio di San Miniato).

• Banche Arranger: Mps Banca per l'Impresa, Cassa di Risparmio di Prato ed Unicredit infrastrutture.

…Esempio: la Rete Autostradale in Toscana…