Programma Stagione 2011-12

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RAIN MAN PERSONAGGI BRACHETTI, CIAK SI GIRA! HAPPY DAYS IL VIZIETTO LA CAGE AUX FOLLES TAP DOGS CYRANO DE BERGERAC SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE INFINITA L’APPARENZA INGANNA TUTTO SUO PADRE TEATRO VERDI STAGIONE TEATRALE 2.0 11_12

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Programma di sala della Stagione Teatrale 2011-2012 del teatro Verdi di Firenze

Transcript of Programma Stagione 2011-12

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RAIN MAN PERSONAGGI

BRACHETTI, CIAK SI GIRA!

HAPPY DAYS

IL VIZIETTO LA CAGE AUX FOLLES

TAP DOGS

CYRANO DE BERGERAC

SOGNO DI UNA NOTTE

DI MEZZA ESTATE

INFINITA

L’APPARENZA INGANNA

TUTTO SUO PADRE

TEATRO V E R D Is t a g i o n e t e a t r a l e

2.0 11_12

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stagione teatrale

2.0 11_12

tEAtRO vERdi

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PProsa, musica e spettacoli

fra i migliori offerti dalla nostra regione,

con sconti ed esclusive per i soci Coop

e con la comodità di acquistare i biglietti

anche facendo la spesa.È un invito dell’Unicoop Firenze ai propri soci

ssul palcoscenico della cultura.

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iL vERdi

C

NAsCOstO

ostruito sulle fonda-menta del vecchio car-cere delle Stinche nel 1854, il Teatro Verdi ha subito nel corso degli

anni numerosi interventi di restau-ro e ristrutturazione, sia di carattere estetico finalizzati cioè all’abbelli-mento dell’edificio, sia necessari a seguito di catastrofi naturali (l’allu-

vione del ’66 in primis) o a seguito di nuove normative sui locali di pubbli-co spettacolo. Questi interventi hanno però interes-sato soprattutto le parti abitualmente ad uso del pubblico (la sala, gli in-gressi ed i servizi) lasciando sostan-zialmente integre le parti ‘alte’ del teatro normalmente “invisibili” per i fruitori normali.

In particolare ci riferiamo sia al sotto-tetto che sovrasta la sala, sia alla gra-ticcia che sovrasta il palcoscenico. Pur non avendo il Verdi la rilevanza storica di tanti altri importanti teatri nazionali, la visita agli spazi inacces-sibili del teatro presenta degli scorci di grande suggestione. Anni fa avevamo pensato di organiz-zare delle visite guidate al sottotet-

Graticcia con vista: (foto in alto e a sinistra) la graticcia è un piano fatto da assi di legno affiancate, che serve per appendere scenografie, quinte e fondali.Al Verdi è posta sopra il palcoscenico a circa 18 metri da terra. Camminarci sopra dà l’impressione di passeggiare nel vuoto. La graticcia del Verdi è fornita anche di una invidiabile vista e di un fantastico odore di legno antico.

Esiste un teatro oltre il

teatro visibile.

spazi non accessibili al

pubblico ma di grande

fascino e suggestione,

sia sopra che sotto la

platea.

Quest’anno vi portiamo

in alto, dentro un verdi

nascosto.

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Nel giugno scorso, pochi giorni prima del suo novantanovesimo compleanno, si è spento nella sua bella casa dietro il Viale dei Colli l’avvocato Luciano Paglia-no, ultimo discendente fiorentino diret-to di Girolamo Pagliano, costruttore e in seguito direttore del Teatro Verdi. Lo ricordiamo con affetto riproducendo la lapide che nel 1995 appose nell’in-gresso del Teatro Verdi in memoria del suo illustre avo.

to ed alla graticcia ma una veloce a analisi dei rischi ci fece capire rapi-damente che non era proprio il caso di parlarne. Abbiamo così pensato quest’anno di rimediare con un bel servizio foto-grafico. Il tour che vi proponiamo è dunque solo virtuale ma, riteniamo, a suo modo suggestivo. Le foto di Marco Borrelli sono state ulteriormente lavorate dando così

l’impressione a tratti di trovarci den-tro un livello di un videogioco. Le didascalie che accompagnano le immagini illustrano meglio il conte-nuto e hanno il compito di orientare il lettore. Per il programma di sala della pros-sima stagione ci riserviamo l’oppor-tunità di farvi conoscere altre parti nascoste: quelle che si trovano sotto la platea ed il palcoscenico.

Manutenzione: i cavi azzurri, che portano elettricità al gruppo da cinque lampade, sono arrotolati perchè in caso di manutenzione vengono fatti calare verso il basso sino al piano della platea.

Sopra la vostra testa: nello foto a lato siamo

nel solaio che sovrasta la platea. I tecnici del

teatro lo chiamano “soffittone”.

La struttura visibile al centro è il grande

lampadario della sala. I cavi azzurri

corrispondono ad un blocco da cinque lampadine ognuno.

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PBanca CR Firenze

Vicina alle vostrepassioni.

Arte

Cultura

Musica

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stAgiONE tEAtRALE

da venerdì 21 a domenica 23 OttOBRELuca Lazzareschi e Luca Bastianello in

RAiN MAN regia Saverio Marconi

da giovedì 27 a domenica 30 OttOBREAntonio Albanese in

PERsONAggiregia Giampiero Solari da martedì 15 a domenica 20 NOvEMBRE

Arturo Brachetti in

BRACHEtti, CiAK si giRA!regia Serge Denoncourt

da venerdì 30 diCEMBRE a domenica 8 gENNAiOMassimo Ghini e Cesare Bocci in

iL viZiEttO LA CAgE AUX FOLLEsregia Massimo Romeo Piparo

da giovedì 16 a domenica 19 FEBBRAiO Alessandro Preziosi in

CYRANO dE BERgERACdi Edmond Rostand

da giovedì 15 a domenica 18 MARZOBananas, Estate Teatrale Veronese, T. Stabile di Verona presentano

sOgNO di UNA NOttE di MEZZA EstAtE regia Gioele Dix

da giovedì 1 a domenica 4 diCEMBRECompagnia della Rancia presenta

HAPPY dAYsregia Saverio Marconi

da venerdì 10 a domenica 12 FEBBRAiODein Perry’s

tAP dOgsregia Nigel Triffit

da giovedì 29 marzo a domenica 1 APRiLE Maurizio Micheli e Tullio Solenghi in

L’APPARENZA iNgANNAdi Francis Veber

da sabato 4 a domenica 5 FEBBRAiO Enrico Brignano in

tUttO sUO PAdREal Mandela Forum

da venerdì 2 a domenica 4 MARZO Familie Flöz in

iNFiNitA

PROgRAMMA della

iN ABBONAMENtO

2.0 11_12

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arebbe bene che un buon fiorentino ri-leggesse, ogni tanto, le pagine di Vasco Pratolini. I più vecchi per ricordare, con un po’ di commozione, che tono aveva una certa Firenze; i più giovani per sco-

prire che cosa c’era fra via de’ Pepi e via de’ Benci, fra via Ghibellina e il Lungarno, dove le coppiette di innamorati andavano a passeggiare la domenica po-meriggio. In queste strade, fra artigiani e venditori di lampredotto, Pratolini descriveva il Quartiere. Ecco, entrare al Verdi sembra di intrufolarsi fra le pagine del grande scrittore che raccontò Firenze, da Santa

Croce a San Frediano. Il teatro è un palcosceni-co di storia e modernità, testimone della città che la Nazione scolpisce sulle sue pagine dal 1859. Una modernità che passa at-traverso i nuovi mezzi di comunicazione come il giornale online, interpre-te di un linguaggio più immediato e ponte ver-so i più giovani. Anche

nell’universo culturale. La Cultura: Firenze esprime e si nutre di questo ele-mento decisivo, ma non sempre riesce a sostener-ne la crescita. Il momento particolare che attraver-siamo un po’ tutti nel nostro Paese, non consente di coltivare anche quel frammento di iniziative che gli operatori, con difficoltà, si sforzano di fabbricare. Prima degli investimenti per la cultura, vengono altri settori e servizi di cui il cittadino ha il diritto di usu-fruire. Anche questa stagione il Teatro Verdi fornisce il suo contributo al dinamismo della città - e non è lo slancio critico teatrale, che non possediamo, a spin-gerci in questa affermazione - riempiendo un vuoto che i tagli romani, e a cascata le sforbiciate locali, hanno reso più profondo. Magari il cartellone del Verdi si meriterebbe un de-bito elogio, ma ci sono altre sedi e cattedre più au-torevoli anche in questo volumetto per spendere parole adeguate. A noi colpisce e preme illuminare la costante cresci-ta del teatro e la risposta puntuale alle sensibilità dei fiorentini, che si aspettano dal Verdi l’offerta artistica in sintonia con il tempo che viviamo. Sintesi fra pas-sato e futuro o, per parafrasare un titolo del sindaco Matteo Renzi, da Pratolini agli U2.

Marcello ManciniVice Direttore de La Nazione

s

la città iL sUO giORNALE

il suo teatro

“il teatro è un palcoscenico di storia e modernità, testimone della città”.

poligrafici editoriale S.p.A.

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PviOLi

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NOtiZiE UtiLi E

La biglietteria si trova in via Ghibellina 91r, tel 055-21.23.20; è aperta con il seguente orario: da lunedì a sabato 10-13 e 16-19; domenica e festivi chiuso (nei giorni di spettacolo la domenica è aperta con orario 15-17 e un’ora prima dello spettacolo). Sito internet: www.teatroverdionline.it e-mail: [email protected]

I biglietti per i singoli spettacoli verranno messi in vendita il primo giorno feriale del secondo mese antecedente la rappre-sentazione. Ad esempio i biglietti per Cyrano de Bergerac (in programma a febbraio) verranno messi in vendita a partire da giovedì 1 dicembre.

Il Box Office a Firenze è in Via delle Vecchie Carceri, presso il Complesso Ex Murate con orario continuato da lunedì a ve-nerdì dalle 9.30 alle 19.00; sabato 9.30 -14.00; domenica e festivi chiuso. Tel 055-21.08.04 Fax 055-74.72.058 Skype boxoffice toscana.È possibile acquistare i biglietti in tutta la Toscana presso gli oltre 50 punti vendita del Circuito Regionale Box Office. La vendita on-line si effettua all’indirizzo www.teatroverdionline.it. Box Office vende telefonicamente i biglietti con carta di credito (commissione sul servizio) chiamando il numero 055-21.08.04 in orario 10.30 – 18.00.

Questi i prezzi interi per i singoli spettacoli a cui van-no aggiunti i diritti di prevendita:Brachetti, ciak si gira!: euro 50,00/ 38,00/ 25,00

La cage aux folles: euro 45,00/ 35,00/ 26,00;

Personaggi, Puro Tango, Happy Days, I Legnanesi, Napoletango, Massimo Lopez, Tap Dogs, Cyrano De Bergerac, I promessi sposi, Aladin, PaGAGnini, Fire-fly: euro 32,50/27,50/22,00 ;

Maurizio Battista, Alessandro Siani, Giuseppe Giaco-bazzi: euro 30,00/25,00/18,00 ;

Rain Man, Schiaccianoci, Giselle, Lago dei cigni, Cin ci là, Infinita, Sogno di una notte di mezza estate, L’apparenza inganna, Tre cuori in affitto: euro 27,50/22,00/16,50.

Biglietteria

iNFORMAZiONi

inizio prevendita

Box Office

Prezzi

Servizio di sala: (da sinistra) il Direttore di sala Fulvio Palmieri,Alessio, Francesca, Tommaso, Erika, Valentina, Alessandro, Lorenzo, Martina, Enrico, Massimo.

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Acquistando i biglietti presso la biglietteria del Teatro o presso il Box Office e pagando con Carta Aura verrà ap-plicato uno sconto di 5 euro sui biglietti di tutte le “prime” della Stagione (esclusi gli spettacoli a data unica). Gli scon-ti valgono per ogni ordine di posto.

Riduzioni Carta Aura

I soci Coop-Unicoop Firenze e i titolari di Carta Superflash Gruppo Banca CR Firenze hanno diritto ad uno sconto sui biglietti di tutte le “prime” della Stagione pari a euro 5 sul prezzo del biglietto intero (esclusi gli spettacoli a data uni-ca).Per le successive repliche lo sconto applicato è di euro 2,50 (eccetto venerdì, sabato e domenica)Gli sconti valgono per ogni ordine di posto. Ogni tessera dà diritto alla sconto per l’acquisto di un solo biglietto. E’ necessario presentare la tessera al momento dell’acquisto del biglietto e al momento dell’ingresso in Teatro.

Riduzioni Coop e Carta superflashgruppo Banca CR Firenze

Hanno diritto alla riduzione sull’acquisto dell’abbona-mento e dei biglietti: abbonati alla Stagione Concertistica dell’O.R.T., soci Coop Unicoop Firenze, under 21, over 65, studenti, gruppi superiori a 15 spettatori, possessori carta Superflash Gruppo Banca CR Firenze . Le riduzioni non si applicano venerdì, sabato, domenica ed il 31 dicembre.

Riduzioni

Tra palco e sala: (foto a fianco, da sinistra) Alfre-do Ridi e Walter Sica rispettivamente elettricista e macchinista del Teatro Verdi; oltre a loro lavorano in palcoscenico Carmelo Meli e Sandro Russo, en-trambi macchinisti.

Il servizio di bus navetta dai posteggi delle Murate verso il teatro (e ritorno) è realizza-to da Li-nea S.p.A.

Bus Navetta

Tutti gli spettacoli iniziano alle ore 20.45; le repliche domenicali iniziano alle ore 16.45; è prevista una replica per Tap Dogs, do-menica 12 febbraio ore 20,45.

Orari

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SPETTACOLORAIN MAN

PERSONAGGI

BRACHETTI,CIAK SI GIRA!

HAPPY DAYS

LA CAGE AUX FOLLES

TUTTO SUO PADRE

TAP DOGS

CYRANO DE BERGERAC

INFINITA

SOGNO DI UNA NOTTE ...

L’APPARENZA INGANNA

TURNO Ba scelta

venerdì 28 ottobre

mercoledì 16 novembre

venerdì 2 dicembre

martedì 3 gennaio

sabato 11 febbraio

venerdì 17 febbraio

venerdì 16 marzo

venerdì 30 marzo

TURNO Csabato 22 ottobre

sabato 29 ottobre

giovedì 17 novembre

sabato 3 dicembre

mercoledì 4 gennaio

domenica 12 febbraio ore 20,45

sabato 18 febbraio

sabato 17 marzo

sabato 31 marzo

TURNO D ore 16,45domenica 23 ottobre

domenica 30 ottobre

domenica 20 novembre

domenica 4 dicembre

domenica 8 gennaio

domenica 12 febbraio

domenica 19 febbraio

domenica 18 marzo

domenica 1 aprile

TURNO Avenerdì 21 ottobre

giovedì 27 ottobre

martedì 15 novembre

giovedì 1 dicembre

venerdì 30 dicembre

venerdì 10 febbraio

giovedì 16 febbraio

giovedì 15 marzo

giovedì 29 marzo

a scelta tra venerdì 2, sabato 3 marzo alle 20,45 e domenica 4 marzo alle 16,45

Il programma di sala che state sfo-gliando, quest’anno presenta alcu-ne novità. Graficamente troverete meno testi ma più selezionati e con la possibilità di approfondire su altri mezzi, più icone e uso del quadrato che rimandano alla visualità del digi-tale, colori forti (ciano, magenta ...), una lavorazione delle fotografie alla “instagram” secondo i nuovi gusti a cui ci hanno ormai abituato i social network. Le maggiori novità però non sono di confezione, ma di sostanza, legate in particolar modo al rapporto del Tea-tro con il suo pubblico. Per far questo abbiamo cercato di unire tradizione ed innovazione.Il Teatro Verdi ha dunque una fan page su Facebook che viene costan-temente aggiornata con le nuove no-

tizie ma anche con le fotocronache degli eventi in corso. Ogni singolo spettacolo avrà i suoi approfondi-menti nelle rispettive pagine eventi. Cercheremo anche una maggiore interazione con il pubblico che sarà coinvolto in prima persona con pro-mozioni ed altre iniziative. Tutto quel-lo che c’è da fare è dunque cliccare sul “Mi piace” della nostra pagina.Gli eventi più importanti saranno se-guibili anche da Twitter, così come gli aggiornamenti, le variazioni di ca-lendario e tutto quello che accade, in tempo reale. Il programma che state sfogliando ha anche una sua versione digitale su Issue, ed è consultabile dunque su internet. Sempre su Issue trovere-te un riepilogo sintetico dei calendari di tutte le quattordici Stagioni oltre a

L’abbonamento è valido solo ed esclusivamente per il giorno di rap-presentazione del relativo turno. Nell’arco della Stagione Teatrale 2011-12 è possibile effettuare un solo cambio di data per gli abbonati a 7 spettacoli e due cambi di data per gli abbonati a tutta la stagione.

Abbonamenti

Gli spettacoli di Maurizio Battista, Alessandro Siani e Giuseppe Gia-cobazzi verranno rappresentati all’Obihall (ex Saschall) – Via Fabrizio de André. Quello di Enrico Brigna-no al Mandela Forum in viale Paoli (zona Campo di Marte) accanto allo Stadio.

Obihall e Mandela Forum

Novità

Biglietteria:(foto a fianco)Marco Vanchetti direttore della biglietteria delVerdi e Ilaria.

tutti i nuovi materiali promozionali e informativi che verranno via via realiz-zati durante l’anno. Il Teatro Verdi ha un suo canale You Tube. Troverete in questo spazio i video promozionali, i trailer, le ante-prime degli spettacoli in cartellone. Non macheranno tutorial informativi sulle attività del sito, della Stagione e del Teatro.Infine qua sotto trovate un QR code. I possessori di smartphone sanno che fotografando questo codice si ha accesso diretto ad una pagina in-ternet pensata per la lettura “mobi-le”. In questa pagina ci sarà sempre la scheda completa dello spettacolo in scena in quel momento con tutti gli approfondi-menti disponi-bili (più mate-riale dunque di quanto presen-te su questa edizione carta-cea). issuu.com/teatroverdifirenzeuser/teatroverdifirenzeteatroverdifirenze/ teatroverdifi

i turni di abbonamento per Brignano sono in via di definizione

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PLAtEA - gALLERiA - PALCHi

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DUE ACCOGLIENTI FOYER / SERVIZIO GUARDAROBA /BAR / LIBRERIA / IMPIANTO DI CLIMATIZZAZIONE / CHIAMATA AUTOMATICA TAXI

apertura al boccascena 18 mlarghezza 25 mlunghezza 16 mmontacarichi e golfo mistico

Palcoscenico

altezza 18 mlarghezza 18 mlunghezza 15 mascensore di servizio

graticcia

ingresso con portineriaquindici camerini con servizisaletta interviste

Ospitalità artisti

1.497 posti a sedere numerati796 in platea120 in galleria581 nei sei ordini di palchi

Ospitalità pubblico

cabina di proiezioneschermo 18 x 10 msistema dolby stereo

Per il cinema

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a Compagnia della Rancia propone nella stagione 2011/2012 un’importante novità: dopo aver realizzato negli ultimi venticinque anni tantissimi musical di successo, affianca adesso nelle proprie produzioni la prosa, te-

nendo a battesimo la prima regia nel genere, di Saverio Marconi. Il regista è stato e continua ad essere un vero e proprio campione d’incassi nel teatro musicale in ita-liano con titoli diventati dei classici come La piccola Bot-La piccola Bot-La piccola Bottega degli orrori, Sette spose per sette fratelli, Grease, Pinocchio, fino al più recente Cats. Marconi si misura adesso con l’adattamento teatrale di Rain Man, celebre film del 1988 con Tom Cruise e Dustin Hoffman, che all’epoca commosse il mondo intero. Vincitore dell’Orso d’oro al Festival di Berlino, candidato ad otto e vincitore di quattro premi Oscar (miglior attore protagonista Dustin Hoffman, miglior regia, miglior sce-nografia e miglior fotografia), è stato diretto al cinema da Barry Levinson.

Rain Man ha debuttato nella versione teatrale il 19 set-tembre 2008 all’Apollo Theatre di Londra, con un adat-tamento curato da Dan Gordon. Rain Man racconta la storia di Raymond, un uomo af-fetto da autismo che, dopo la morte del padre, eredita l’immenso patrimonio familiare e di Charlie, fratello mi-nore arrivista e cinico, che, per beneficiare dell’eredità, vorrebbe diventarne il tutore. Durante il viaggio che li porta a Los Angeles - iniziato con il rapimento di Raymond - Charlie ha modo di cono-scerlo meglio e di capire alla fine il valore della diversi-tà: riporterà il fratello in clinica, rinunciando al denaro e scoprendo il significato di un amore incondizionato.In origine il film doveva essere diretto da Steven Spiel-berg, mentre il ruolo dell’arrogante Charlie Babbitt era per Dustin Hoffman, ma l’attore optò per il fratello Ray-mond dopo aver frequentato un istituto di persone affet-te da autismo. Il personaggio di Raymond è stato ispira-to ad una figura vera, quella di Kim Peek.

RAiN MAN

da venerdì 21 a domenica 23 OttOBRE

L

con LUCA LAZZAREsCHiLUCA BAstiANELLO vALERvALERv iA MONEtti

iN ABBONAMENtOcompagnia della rancia presenta

regia sregia sregia AvAvA ERiO MARCONi

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Laureato alla Sapienza di Roma in Arti e Scienze dello spettacolo si diploma all’Accademia d’arte drammatica Palcoscenico del Teatro Stabile del Veneto, diretta da Alberto Terrani.Il suo debutto ufficiale in teatro avviene il 7 ottobre 2003 al Teatro Eliseo di Roma con Frammenti di un discorso amoroso di Roland Barthes, nel ruolo di Werther, per la regia di Piero Maccarinelli. In seguito interpreta il protagonista nella tragedia Ippolito di Eu-ripide al Teatro Olimpico di Vicenza, è al Festival di Todi 2004, con Feel the wall, interpreta Melchiorre in Risveglio di Primavera di Wedekind, regia di Lorenzo Amato, nel 2005 ritorna al Teatro Olimpico di Vicenza, interpretando Menelao in Troiane di Euripide, e nello stesso anno è l’interprete del monologo La trama di Amleto, scritto e diretto da Salvatore Chiosi. Scelto per il ruolo di Cristiano nel Cyrano de Bergerac, inaugura la stagione del Teatro Stabile di Roma 2009/10 accanto a Massimo Popolizio.In Tv è il figlio violinista nella fiction Rai Un papà quasi perfetto, con Michele Placido. Nel 2006 è tra i protagonisti della fiction Rai Butta la luna, regia di Vittorio Sindoni e interpreta il personaggio di Diego Blasi in Vivere. Debutta sul grande schermo da protagonista con il thriller-horror La notte del mio primo amore, regia di Alessandro Pambianco. Nella stagione 2009/2010 interpreta il personaggio di Federico Bettini, che ritorna dopo dieci anni nella soap opera Centovetrine. Tra i pre-mi ricevuti la Borsa di Studio Franco Enriquez, il Premio Eleganza Stars & Style con Elisabetta Gardini e, in occasione della 33.ma edizione della Giornata d’Europa l’Oscar dei giovani, consegnato in Campidoglio come riconoscimento di stima per la costanza e i risultati ottenuti con le prime esperienze professionali in televisione e a teatro.

dURAtA

dEBUttO

PER sAPERNE di PiÙ

Milano 04/10/2011

2 h + intervallo

www.compagniadellarancia.it

RAiN MANadattamento teatraledAN gORdON

sceneggiaturaBARRY MORROW

LUCA LAZZAREsCHiDiplomatosi alla Bottega Teatrale di Firenze dove ha avuto come maestri Orazio Costa, Vittorio Gassman e Giorgio Albertazzi, ha affrontato un notevole repertorio di autori, alternando ai classici greci ed elisabettiani opere di drammaturgia contemporanea ita-liana e straniera. Ha partecipato a più di cinquanta spettacoli prodotti dai maggiori Teatri Stabili e dalle maggiori compagnie private italiane. È stato diretto dai maggiori registi italiani: Gabriele Lavia (in Edipo Re di Sofocle, Il Misantropo di Molière, Riccardo II, Otello, Riccardo III e Amleto di Shakespeare), Luca Ronconi (Lo specchio del diavo-lo di Giorgio Ruffolo), Cesare Lievi (Erano tutti miei figli di Arthur Miller), Antonio Calenda (Re Lear e Sogno di una notte di mezza estate di Shakespeare, I Persiani di Eschilo), Marco Sciaccaluga (Le tigri di Gian Piero Bona), Gianfranco De Bosio (Edipo tiranno di Sofocle), Pietro Carriglio (Il malinteso di Albert Camus, Orestiade di Eschilo e Amleto di Shakespeare nel ruolo del titolo), Mario Mis-siroli (Lulù di Frank Wedekind), Marco Tullio Giordana (Morte di Galeazzo Ciano di Enzo Siciliano), Vittorio Gassman (Non Essere e Macbeth di Shakespeare), Glauco Mauri (Sogno di una notte di mezza estate di Shakespeare), Massimo Luconi (Sarabanda di Ingmar Bergman), Giuseppe Patroni Griffi (Un marito di Italo Sve-vo), e molti altri ancora. Vincitore di numerosi premi tra cui il Randone Prima fila (1999), il Premio della critica teatrale per Erano tutti miei figli (2002) e nel 2008 l’Eschilo d’Oro a Siracusa per l’insieme delle sue partecipa-zioni ai cicli degli spettacoli classici al Teatro Greco di Siracusa.Per il cinema, ha recitato in Parfums d’Alger regia di Rachid Ben-hadj, Where angels fear to tread, regia di Charles Sturridge, Vuoti a perdere, regia di Massimo Costa e Novembre regia di Alberto Guiducci. Sul piccolo schermo, è apparso tra i protagonisti di In-cantesimo IV, L’impero, Il mastino, Un caso di coscienza 3, Giulio Cesare, ultimo atto. Dal gennaio 2011 è Direttore Artistico del Fe-stival della Versiliana.

LUCA BAstiANELLO

regia associatagABRiELE ELEONORi

e congiAN PAOLO vALENtiNiiRENE vALOtABEPPE CHiERiCi

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IL GENIO R I T O R N A

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PDomiamo qualsiasi tipo di modello.

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regiagiregiagiregia

AMPiERO sOLARi

he cosa hanno in comune i mille volti con i quali Antonio Albanese racconta il presen-te? L’umanità.La realtà diventa teatro attraverso Epifanio, L’Ottimista, il Sommelier, Cetto La Qualun-

que, Alex Drastico e Perego, maschere e insieme proto-tipi della nostra società, visi conosciuti che si ritrovano nel vicino di casa, nell’amico del cuore, in noi stessi.Lo spettacolo Personaggi riunisce alcuni tra i volti creati Personaggi riunisce alcuni tra i volti creati Personaggida Antonio Albanese: dall’immigrato che non riesce a inserirsi al Nord, all’imprenditore che lavora sedici ore al giorno, dal sommelier serafico nel decantare il vino, al candidato politico poco onesto, dal visionario Ottimista “abitante di un mondo perfetto” al tenero Epifanio e i suoi sogni internazionali.Personaggi appunto che in questi anni abbiamo imparaPersonaggi appunto che in questi anni abbiamo imparaPersonaggi -to a conoscere e ad amare, dove la nevrosi, l’alienazio-ne, il soliloquio nei rapporti umani e lo scardinamento affettivo della famiglia, l’ottimismo insensato e il vuoto

ideologico contribuiscono a tessere la trama scritta da Michele Serra e Antonio Albanese.In scena uomini del Sud e del Nord, uomini alti e bassi, grassi e magri, ricchi e poveri, ottimisti e qualunquisti. Maschere irriverenti e grottesche, specchio di una realtà guardata con occhio attento a carpirne i difetti, le abitu-dini e i tic.Una galleria di anti-eroi che svelano un mondo fatto di ossessioni, paure, deliri di onnipotenza e scorciatoie, ma dove alla fine anche la poesia trova un suo preciso posto.Un recital che racconta, con corrosiva comicità e ritmo serrato, un mondo popolato da personaggi tipici del no-stro tempo, dal pensiero contemporaneo interpretato con dirompente fisicità. “Vorrei che dopo un mio spettacolo tutti si sentissero un po’ meno soli, un po’ più allegri, un po’ più forti, vorrei abbracciarli tutti. La risata è un abbraccio, un bisogno che ci sarà sempre.”

PERsONAggi

da giovedì 27 a domenica 30 OttOBRE

C

con ANtONiO ALBANEssEE

iN ABBONAMENtOBea presenta

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regia digiAMPiERO sOLARi

testiMiCHELE sERRAANtONiO ALBANEsE

dURAtA

dEBUttO

PER sAPERNE di PiÙ

collaborazione ai testiPiERO gUERRERAENZO sANtiNgiAMPiERO sOLARi

2005

1 h e 40‘ senza intervallo

www.antonioalbanese.info

PERsONAggi

ANtONiO ALBANEsENato a Lecco nel 1964, si diploma nel 1991 alla scuola d’Arte Dram-matica Paolo Grassi di Milano.In quegli anni è in teatro, diretto da registi come Gabriele Vacis (Tre Sorelle di Cechov), Alfonso Santagata e Claudio Morganti (Tam-buri nella notte di Brecht), J.Carlos Martin (Caligola di Camus) e Giampiero Solari (Calapranzi di Harold Pinter). Nello stesso periodo è autore e attore protagonista degli spettacoli Psicofarmaco (1990) e Uomo (1992) quest’ultimo con la regia di Giampiero Solari. Nel 1991 debutta sul grande schermo con Il viaggiatore cerimonioso per la regia di Giuseppe Bertolucci e l’anno successivo in televisio-ne con il programma di Raitre condotto da Paolo Rossi Su la testa. Nel 1993 è nel cast di Puccini Music Show e nello stesso anno è su Italia 1 con la trasmissione Mai dire gol. Nel 1994 è protagonista con Vito e Tita Ruggeri dello spettacolo teatrale Salone Meraviglia regia di Daniele Sala. Dal 1994 al 1996 è in tournée con gli spettacoli Uomo e Salone Meraviglia. Nel 1996 torna al cinema con il film di Carlo Mazza-curati Vesna va veloce e debutta come regista con Uomo d’acqua dolce. L’anno successivo porta in scena Giù al Nord, scritto dallo

stesso Albanese, Michele Serra ed Enzo Santin per la regia di Giampiero Solari. Nel 1998 è tra i protagonista della pellicola dei fratelli Taviani Tu ridi.Il 1999 lo vede tornare al cinema in qualità di regista e attore con il film La fame e la sete, alla cui sceneggiatura collabora Vincen-zo Cerami e a luglio dello stesso anno è protagonista dell’opera buffa e inedita Concerto apocalit-tico per Grilli, Margherite, Blatta e Orchestra scritta da Stefano

Benni con musiche originali composte da Ennio Morricone e Luca Francesconi. Nel 2000 è accanto a Fabrizio Bentivoglio nel film La lingua del Santo per la regia di Carlo Mazzacurati e nel febbraio dell’anno successivo debutta alla Scala di Milano come interprete della celebre fiaba musicale Pierino e il lupo di Prokof’ev. Nel 2002 esce nelle sale cinematografiche Il nostro matrimonio è in crisi di cui è regista, interprete e sceneggiatore con Vincenzo Cerami e Mi-chele Serra e torna a teatro con Buffa Opera, atto unico per attore orchestra e coro scritta da Stefano Benni. L’anno successivo è in tv con Non c’è problema programma di Raitre che diventa anche spettacolo teatrale. Nel 2004 è sul grande schermo con E’ già ieri di Giulio Manfredonia, nel 2005 porta in scena Personaggi e viene di-retto, lo stesso anno, da Pupi Avati nella pellicola La seconda notte di nozze. E’, inoltre, in scena con Psicoparty scritto con i “soliti” Ser-ra, Solari, Guerrera e Santin per la regia di Giampiero Solari. Sempre nel 2007 torna al cinema con due film, Manuale d’amore 2 regia di Giovanni Veronesi e Giorni e Nuvole di Silvio Soldini. Dal 2007 al 2011 partecipa al programma di Raitre Che tempo che fa.Nel 2009 esce nelle sale cinematografiche Questione di cuore di Francesca Archibugi del quale è protagonista insieme a Kim Rossi Stuart. Nello stesso anno debutta, al Teatro Alla Scala di Milano, nella regia lirica con Le convenienze ed inconvenienze teatrali, farsa in un atto, di Gaetano Donizetti.Nel 2010 è in tournée con lo spettacolo Personaggi scritto con Ser-ra, Guerrera e Santin con la collaborazione di Giampiero Solari. Nel 2011 è al cinema con il film Qualunquemente per la regia di Giulio Manfredonia, e prende parte al film di Woody Allen Bop Decame-ron attualmente in lavorazione.

“La risata è un abbraccio, un bisogno che ci sarà sempre”.

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EdENONCOURt

opo alcuni anni di assenza come tuttosoli-tuttosoli-tuttosolista del suo spettacolo, Brachetti ritorna nel ruolo di mattatore in un One Man Show che One Man Show che One Man Showracchiude il meglio del suo repertorio, per creare uno show dal divertimento mitra-

gliante di sorprese, come già ne l’Uomo dai 1000 volti e l’Uomo dai 1000 volti e l’Uomo dai 1000 voltiin Change, lo spettacolo che è stato in cartellone a Lon-dra per 3 mesi. La nuova tournée di Ciak si gira! torna dopo una stagio-ne di “tutto esaurito” nei più prestigiosi teatri di Francia, Italia e al Teatro Folies Bergere di Parigi. “Ciak si gira!”: frase magica che evoca il momento in cui l’artefice del cinema crea il sogno, è il titolo con il quale l’artefice Brachetti ci porta in un sorprendente viaggio nell’universo cinema. In una serie di numeri, momenti teatrali ed evocativi, con una nuova ambientazione sce-nografica, Arturo rivive il suo amore per la settima arte e cerca di riportare la meraviglia degli effetti speciali in uno spettacolo dal vivo dove vola, sparisce si trasforma

da solo in una sessantina di personaggi. Lo spettacolo ha inizio con un enorme televisore in cui Arturo interpre-ta, con cambi fulminei di costume, i personaggi che po-polavano i film del pomeriggio TV: Zorro, Mary Poppins, Maciste, cowboys, corsari e avventurieri. Brachetti racconta e fa rivivere con trasformazioni e cambi di truccatura lampo, tutti i personaggi più famosi, quelli che lo impressionarono molto fin dalle sue primis-sime uscite al cinema: da Baby Jane ai musicals … ma anche la storia di Lon Chaney che, chiamato anche lui l’uomo dai 1000 volti, fu il pioniere dei trucchi facciali di personaggi diventati icone. L’evocazione del mondo di Fellini chiude la prima parte dello spettacolo, come massimo connubio tra inven-zione scenica e evocazione onirica. La seconda parte è quasi interamente dedicata ai grandi film hollywoodiani con una parata di personaggi da fare invidia a una cine-teca: Charlie Chaplin, Gene Kelly, King Kong, Liza Minne-li, Gollum, Harry Potter, e molti, molti altri ancora.

da martedì 15 a domenica 20 NOvEMBRE

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con ARtURO BRACHEtti

iN ABBONAMENtO

BRACHEtti, CiAK si giRA!

Murciano iniziative con Juste Pour rire France presenta

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Brachetti “appare” a Torino, città magica per eccellenza, nel 1957 e passa l’infanzia nella grigia periferia giocando tutti i giorni con un teatrino di marionette. A undici anni il padre lo manda in un collegio religioso che si rivelerà fondamentale per lo sviluppo della sua vo-cazione teatrale. Qui, infatti, incontra un giovane prete, Don Silvio Mantelli, che si diletta di giochi di prestigio. Arturo passa, quindi, l’adolescenza nel magazzino dove Don Silvio tiene decine di giochi e libri di magia. E’ un bravo ragazzo, non perde tempo a giocare a pallone, e in breve conquista la fiducia del sacerdote che gli affida anche le chiavi del teatrino. Con qualche costume prestato e un paio di trucchi si esibisce nel suo primo numero di trasformazioni: una strega, una cantante e un uomo in frac. Arturo ha solo 15 anni. Al Circolo Amici della Magia e, più tardi al Circolo Magico di Alber-to Sitta, riceve incoraggiamenti che lo stimolano a continuare la ricerca nel campo del trasformismo, forma d’arte dimenticata dai tempi di Fregoli (1867-1936). Arturo si ingegna e riesce a produrre un numero dove in dieci minuti interpreta sei personaggi con cambi di costume fulminei. Con questa esibizione vince in Italia il premio Bustelli e viene presentato a Parigi da Gerard Majax a Jean Marie Rivière, allora direttore artistico del Paradis Latin. Viene assunto e rimane come attrazione vedette per circa due anni.La sua carriera comincia, dunque, negli anni ’80 a Parigi quindi, in Germania come vedette e presentatore del trionfale Flic flac di André Heller. A Londra, il suo spettacolo Y resta in cartellone per oltre un anno al Piccadilly Theatre e vince il premio Swet Award for

the Best Newcomer (il corrispetti-vo del Tony Award di Broadway). Nello stesso anno si esibisce nel Gala di Natale al Teatro dell’Opera di Covent Garden in presenza di tutta la famiglia reale inglese.Ritorna in Italia dove partecipa come ospite fisso alla trasmissio-ne Al Paradise di Michele Guardì e Antonello Falqui. In teatro il successo italiano arriva subito con Varietà per la regia di Mau-rizio Scaparro, con Massimo Ranieri e Marisa Merlini.

Pur continuando le sue apparizioni televisive, Arturo diventa uno dei più amati personaggi della scena teatrale italiana grazie ad un numero impressionante di titoli in cartellone. Con la Compagnia della Rancia e Saverio Marconi, entra nel mondo del grande musi-cal italiano con Fregoli (“Biglietto d’oro” 1995, con 280.000 biglietti venduti) e Brachetti in techincolor.L’America scopre Arturo in un fulmineo quanto sorprendente ruolo nel Drew Carey Show, in diretta televisiva dagli studi della Warner Bros di Hollywood. Brachetti è considerato oggi il più grande attore-trasformista del mondo, capace di interpretare in un solo spettacolo teatrale fino a ottanta personaggi diversi e persino di superare se stesso arrivan-do fino a cento trasformazioni come in One man show. E’ una delle poche star italiane di livello internazionale, si esibisce indifferentemente in diverse lingue e in centinaia di teatri nel mon-do. Nel 2008 realizza un suo vecchio sogno, far rinascere il varietà e il Music-hall, è cosi che nasce il Gran varietà Brachetti interpreta-to con attrazioni internazionali, e un corpo di ballo.La sua ultima creazione come regista è Pierino e il lupo, fiaba musi-cale di Sergej Prokof’ev, con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, che Arturo interpreta trasformandola in un’edizione magica.

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dEBUttO

PER sAPERNE di PiÙ

Varese 18/10/2011

1 h 55’ + intervallo

www.brachetti.com

BRACHEtti, CiAK si giRA!

ARtURO BRACHEtti

“Un sorpren-dente viaggio nell’universo del cinema”.

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Bollo sicuro un servizio esclusivo riservato ai soci con addebito diretto in c/c bancario Scuola guida corsi teorici e pratici, recupero punti patente

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SEDEViale Amendola, 36Tel. 055 24861 (15 linee)Fax 055 2343257 - 2347380Uffici Soci e AssistenzaAutomobilistica Tel. 055 2486246/247/207Noleggio Auto Tel. 055 2486220Ufficio “Bollo Sicuro” Tel. 055 2486251/259Fax 055 2486215Scuola Guida Tel. 055 2486208 – 2486247

UFFICI IN CITTÀAffrico/Campo di MarteVia Antonio Fogazzaro, 50 Tel. 055 611461 - Fax 055 619182Bellini - Via V. Bellini, 55/57 Tel. 055 350189 - Fax 055 357896Europa - Via di Ripoli, 213/b/c Tel. e Fax 055 6531666Fonderia - Via Fonderia, 73 Tel. 055 220122Fax 055 220897Galluzzo - Via Senese, 220 Tel. 055 2321504Fax 055 2321408Libertà - Viale S.Lavagnini, 1/ATel. e Fax 055 496408Osmannoro - Via Pratese, 129 Tel. 055 318150 - Fax 055 308013Pollaiolo Via A. del Pollaiolo, 89/e Tel. 055 716832 - Fax 055 705622Rifredi - Via C. Pisacane, 30/a/b Tel. 055 4369282 - Fax 055 3265231

UFFICI IN PROVINCIABorgo San LorenzoP.za Curtatone e Montanara, 6Tel. 055 8459035 - Fax 055 8455101CastelfiorentinoPiazza A. Gramsci, 47/48 Tel. e Fax 0571 64171CertaldoVia Trieste, 45Tel. e Fax 0571 668490 EmpoliVia XI Febbraio, 26/a Tel. 0571 74048 (4 linee) Fax 0571 74049Figline ValdarnoVia Roma, 57/59 Tel. 055 952831 - Fax 055 9157861FucecchioPiazza XX Settembre,9 Tel. 0571 20066 - Fax 0571 21858ReggelloVia Dante Alighieri, 97/99 Tel. 055 868331 - Fax 055 8665094

ScandicciVia Turri, 3 - Tel. e Fax 055 252424Sesto FiorentinoVia del Campo Sportivo, 4/a Tel. 055 4216965 - Fax 055 4252401Signa Via Roma, 221/BTel. 055 8790519 - Fax 055 8791766Sovigliana / Vinci Via N. Sauro, 28Tel. 0571 508065 - Fax 0571 902114Tavarnelle Val di Pesa Via Roma, 390Tel. 055 8075023 - Fax 055 8066235

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a Milwaukee ai teatri italiani per un musi-cal che conquisterà gli spettatori: è Happy Days, il nuovo spettacolo della Compagnia della Rancia ispirato al celebre telefilm cult degli anni ‘80.

Happy Days è un’opera di Garry Marshall, americano di origini italiane (il vero cognome è Masciarelli) autore di molti show televisivi statunitensi, creatore di serie tv di successo come Mork & Mindy e regista di tanti succes-si cinematografici, tra cui il film Pretty Woman e Paura d’amare. La musica e il libretto sono di Paul Williams, mentre gli arrangiamenti sono di John McDaniel, che ha curato anche la supervisione alle musiche di questo nuovo spettacolo. La serie tv Happy Days - nata nel 1974 sull’onda del suc-cesso cinematografico del film American Graffiti e risulAmerican Graffiti e risulAmerican Graffiti -tata nei sondaggi la più amata dagli spettatori italiani, ha accompagnato generazioni di spettatori per undici sta-gioni e 255 episodi complessivi ambientati nella Milwau-kee degli anni ‘50, carica di sogni e di speranze, racconta,

attraverso un’atmosfera allegra e spensierata - ma senza dimenticare solidi valori morali - le vicende quotidiane di una tipica famiglia borghese, i Cunningham. Tra le note di una musica divertente e piena di energia, come l’indimenticabile sigla, anche a teatro ci saranno Howard, il capofamiglia, sua moglie Marion, casalinga perfetta e i loro due figli, Richie e Joanie “sottiletta”. Naturalmente non può mancare il mitico Fonzie, il mec-canico dal fascino irresistibile e dall’inconfondibile “hey”, con i capelli impomatati e l’indimenticabile giubbotto di pelle, capace di attirare l’attenzione schioccando le dita, una vera e propria icona generazionale. La nuova produzione della Compagnia della Rancia tra-scinerà gli spettatori nel mondo del divertimento; la ver-sione italiana del musical Happy Days ha preso forma sotto la guida di Saverio Marconi, che ha lavorato, con un tocco tutto italiano, sulla struttura dello spettacolo, sulla caratterizzazione dei personaggi e su come rac-contare questa storia e ricordare i pomeriggi spensierati davanti alla tv.

da giOvEdi 01 a dOMENiCA 04 diCEMBRE

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iN ABBONAMENtOcompagnia della rancia presenta

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PER sAPERNE di PiÙ

Milano 24/03/2011

2 h + intervallo

www.happydays.musical.it

HAPPY dAYs

scene e costumiCARLA RiCOtti

coreografiegiLLiAN BRUCE

direzione musicaleviNCENZO LA tORRE

sAvERiO MARCONi

disegno lucivALERiO tiBERi

disegno fonicoENRiCO PORCELLi

produttore esecutivoMiCHELE RENZULLO

Saverio Marconi, nato a Roma, è per tutti il punto di riferimento del musical in Italia. La sua carriera è maturata attraverso diver-se esperienze: attore di cinema, teatro, radio e tv, insegnante di teatro, regista teatrale, fino ad arrivare ai progetti come regista cinematografico. Formatosi in Toscana, dove si iscrive prima alla Scuola di Recitazione di Dory Cei di Firenze, e poi al Teatro Studio del Metastasio di Prato, in cui insegnano Paolo Emilio Poesio e Paolo Magelli, ottiene la sua prima scrittura in una produzione di prosa nel 1970, proprio dai padri della commedia musicale, Garinei e Giovannini. Prosegue la sua attività di attore teatrale con il Teatro Stabile di Torino, dove lavora con importanti registi come Franco Enriquez e Aldo Trionfo. Dopo alcune esperienze nel cinema, Marconi incontra Paolo e Vit-torio Taviani, dai quali ottiene la parte di Gavino in Padre Padrone che gli vale l’ambito Palmares al Festival di Cannes e il Nastro d’Ar-gento come migliore interprete. Altri grandi registi come Gillo Pon-tecorvo, Luigi Comencini, Pasquale Squitieri lo dirigono come protagonista in numerosi film.Successivamente si sperimenta come regista teatrale con un pic-colo gruppo marchigiano non professionista. E’ il primo contatto che lo porterà a far nascere a Tolentino la Scuola di Recitazione di cui

è ancora oggi Direttore Artistico e, poi, la Compagnia della Ran-cia. Fa del musical il suo obiettivo produttivo e artistico, portando la Compagnia ad essere una delle prime realtà teatrali italiane. Dal 1988 firma la regia dei musical: La piccola bottega degli orrori, A chorus line, La cage aux folles, Ca-baret, Dolci vizi al foro, West side story, Cantando sotto la pioggia, Sette spose per sette fratelli, Le notti di Cabiria, Grease, Hello, Dol-ly!, A qualcuno piace caldo, Dan-

ce!, e Pinocchio lo spettacolo-evento, scritto con i Pooh e Pierluigi Ronchetti. Dal 1997 è anche co-direttore artistico di Musical Italia, con cui produce e dirige Grease lo spettacolo che cambia la visione del musical in Italia. Nel 2000 Dance!, primo suo grande successo di musical originale lo convince a impegnarsi in futuro in una nuova sfida: abbandonare l’adattamento di musical d’importazione e crea-re nuovi musical originali che possano essere rappresentati in Italia e all’estero. La sua esperienza di uomo di spettacolo lo ha anche portato a sperimentarsi in nuovi generi: la regia delle opere liriche, la regia del concerto di Gianni Morandi Come fa bene l’amore e la regia di spot pubblicitari. Nel 2005 Saverio Marconi mette in scena il musical Tutti Insieme Appassionatamente che vede il debutto teatrale di Michelle Hun-ziker. L’anno seguente dirige la versione italiana di The Producers di Mel Brooks, con l’interpretazione di Enzo Iacchetti e Gianluca Guidi e cura la regia di Sweet Charity con Lorella Cuccarini e Ce-sare Bocci. Il 2008 si apre per Marconi con la nuova edizione di A Chorus Line (co-regia con Baayork Lee) e la versione teatrale italiana del famosissimo Disney Channel Original Movie High School Musical (co-regia con Federico Bellone), prima produzione ufficia-le di un musical Disney in Italia.Nel 2009 dirige (regia associata con Daniel Ezralow) la versione italiana del mitico Cats di Andrew Lloyd Webber.Ad aprile 2011 è tornato in scena come attore, interpretando il ruolo di Abel Znorko in Variazioni Enigmatiche di Éric-Emmanuel Schmitt per la regia di Gabriela Eleonori.

“Un classico americano lavorato con un tocco tutto italiano”.

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a cage aux Folles” è un musical americano del 1983 di Jerry Herman (musica e testi) e Harvey Fierstein (libretto). È un adattamendel 1983 di Jerry Herman (musica e testi) e Harvey Fierstein (libretto). È un adattamendel 1983 di Jerry Herman (musica e testi) e

-to dell’omonima opera teatrale francese di Jean Poiret del 1973 dalla quale era stato

tratto nel 1979 il film Il Vizietto.Il musical debuttò il 21 agosto del 1983 e chiuse il 12 no-vembre 1987 dopo 1.761 repliche. La regia dello spetta-colo fu affidata a Arthur Laurents e le coreografie a Scott Salmon. I protagonisti furono interpretati da Gene Barry e George Hearn. La produzione londinese aprí il 7 maggio 1986 e rimase in scena otto mesi. Fra le canzoni più popolari di questa produzione merita-no menzione The Best of Times e soprattutto I Am What I Am (“sono quel che sono”), un inno alla “diversità” (“questo è il mio mondo, / quindi ci voglio un pizzico di orgoglio”), divenuto celeberrimo anche fra il grande pubblico grazie all’interpretazione di numerosi cantanti, in primo luogo per la versione disco di Gloria Gaynor,

che ha avuto un ottimo successo di pubblico.La storia narra la vicenda di Renato e del suo compagno Albin: gestiscono uno sfavillante locale notturno per tra-vestiti a Saint Tropez, dove Albin si esibisce come drag queen con il nome d’arte di “Zazà”. I due, che vivono insieme da oltre vent’anni, hanno cresciuto assieme Laurent, figlio di Renato, nato da una fugace relazione eterosessuale con una ballerina.La tranquilla vita dei due viene però messa a dura prova quando Laurent annuncia di essersi fidanzato con la fi-glia di un politico reazionario e ultra-conservatore e che, in occasione della visita dei futuri suoceri, desiderereb-be che Albin non fosse presente, per non fare cattiva impressione sul futuro suocero. Da qui ha inizio una serie di equivoci comici, che movi-mentano la vicenda fino a una inevitabile conclusione a sorpresa.La produzione originale del 1983 vinse sei Tony Award (gli Oscar del Musical), tra cui Miglior musical. Tony Award alla riedizione del 2010 come “Best Revival”.

da venerdì 30 diCEMBRE a domenica 08 gENNAiO

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iN ABBONAMENtOPeeparrow entertainment presenta

con MAssiMO gHiNie CEsARE BOCCi

un musical firmatoun musical firmatoMAssiMO ROMEO PiPARO

iL viZiEttOLA CAgE AUX FOLLEs

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PER sAPERNE di PiÙ

Roma-Sistina 22/11/2011

2 h 10’ + intervallo

www.peeparrow.com

iL viZiEttOLA CAgE AUX FOLLEs

scenegiANLUCA AMOdiO

coreografieBiLL gOOdsON

MAssiMO ROMEO PiPARO

direzione musicaleEMANUELE FRiELLO

costumiNiCOLEttA ERCOLE

lucidANiELE CEPRANi

suonoLUCA FiNOtti

musical diJERRY HERMAN e HARvEY FiERstEiN

Ha studiato Lettere Moderne presso l’Università di Messina. Dap-prima giornalista e critico musicale insegna successivamente “Isti-tuzioni e tecniche di Regia” presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Messina. Direttore Artistico del Teatro Greco di Tindari, nel 1996 dirige Corrado Guzzanti nel suo debutto teatrale con lo spettacolo Millenovecentonovantadieci. Nel ’98 fonda la Pla-net Musical Italy con cui ha prodotto e diretto le edizioni originali dei musical più famosi: Evita, Tommy e Jesus Christ Superstar.Con quest’ultimo allestimento è riuscito a riportare sulle scene, a trent’anni dal film, Carl Anderson nel ruolo di Giuda, vantando tutt’oggi il record italiano del musical più longevo coi suoi undici anni consecutivi di programmazione. Ha inoltre curato la traduzione

in italiano e diretto l’edizione in-tegrale del Musical My Fair Lady. Dal 2001 è in programmazione il grande successo La febbre del sabato sera che ha già registrato il record italiano di programma-zione nello stesso Teatro con se-dici settimane consecutive al Na-zionale di Milano (spettacolo più visto della stagione). Nell’estate del 2002 ha inaugurato il Festival di Benevento Città Spettacolo di-retto da Maurizio Costanzo, con il musical Lady Day - La Signora Bil-lie Holiday” interpretato da Amii

Stewart, di cui ha scritto il libretto originale.Dal 2000 al 2004 è il Direttore Artistico del Teatro Nazionale di Mi-lano. Nel 2004 è autore per il programma Rai Uno Stasera Pago io - Revolution condotto da Fiorello. Dal febbraio 2005 è autore e capo progetto delle tre edizioni di Ballando con le stelle condotto da Milly Carlucci su Rai Uno. Nel 2006 è Direttore Artistico e autore per la Endemol Italia di Notti sul ghiaccio condotto da Milly Carlucci su Rai Uno. Nel gennaio 2007 ha debuttato con un nuovo musical di Cole Porter, Alta società interpretato da Vanessa Incontrada.Dal gennaio 2008 è consulente di Rai Uno per lo sviluppo e la crea-zione di nuovi format TV. La stagione teatrale 2008/2009 lo vede impegnato nella messinsce-na di due nuovi musical: Hairspray – grasso è bello”, eletto a Londra e Broadway ”miglior musical dell’anno” e Cenerentola, con Roberta Lanfranchi e Antonio Cupo. Nella stagione 2010/2011 riporta in scena nei maggiori teatri ita-liani, dopo 15 anni dalla prima rappresentazione italiana e al suo 40°anniversario, lo storico musical Jesus Christ Superstar ottenen-do un grande successo di pubblico e critica con Max Gazzè e Ivan Cattaneo nel ruolo di Erode, Matteo Becucci, Mario Venuti, Si-mona Bencini e Paride Acacia.Oltre al musical La Cage aux Folles, in questa stagione Massimo Ro-meo Piparo porta in tour la commedia brillante “tutta al femminile” Smetti di piangere Penelope! che arriva in Italia per la prima volta dopo lo strepitoso successo ottenuto a Parigi, dove è rimasta in scena per tre anni consecutivi con oltre 600 repliche all’attivo.Per il Sistina curerà la regia e il riadattamento della commedia mu-sicale di Garinei & Giovannini Rinaldo in campo con musiche di Do-menico Modugno, messo in scena per le celebrazioni dei 150 anni dell’Unita d’Italia.

“Un inno alla diversità con inevitabile conclusione a sorpresa”.

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Sede legale:Via della Costituente, 1856024 PONTE A EGOLA - (PI)E-mail: [email protected] 01309360509

Sede operativa:Via XXIV Maggio, 18

50051 CASTELFIORENTINO - (FI)Tel. 0571 64875 - 0571 634623

Fax 0571 629764

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n attimo prima di andare in stampa con que-sto programma è arrivata la conferma che Enrico Brignano rappresenterà in questa stagione un suo nuovo spettacolo inedito. Abbiamo fatto in tempo anche a strappare il

titolo del nuovo show che è Tutto suo padre. Al momen-to non si conosco altri particolari. Quello che è certo è che sarà il degno seguito del fortu-natissimo Sono romano ma non è colpa mia che ha ot-tenuto in tutta Italia nella passata stagione un successo clamoroso (ricordiamo cinque sold out solo all’Obihall di Firenze). L’attore in questi mesi è impegnato televisivamente su più fronti: è co conduttore del programma di punta di Italia 1 Le Iene insieme a Ilary Blasi e Luca Argentero e sarà guest star della nuova serie I Cesaroni 5. Una volta avuta la conferma di questa nuova produzione firmata Brignano, la direzione artistica della stagione tea-trale del Verdi è riuscita a portare a Firenze lo spettacolo inserendolo non solo in cartellone, ma anche in abbona-

mento dando così agli affezionati frequentatori del tea-tro di via Ghibellina una gustosa opportunità di scelta in più. Secondo le prime informazioni la produzione dello spettacolo si annuncia imponente con un’orchestra di molti elementi, un corpo di ballo e altro ancora. Anche la struttura che accompagnerà l’artista sarà adeguata ed ecco che allora si è reso necessario cambiare conteni-tore così come già successo nelle passate stagioni del Verdi. Brignano si esibirà al Mandela Forum di Campo di Marte ancora una volta allestito a grande sala teatrale. Non appena saranno disponibili notizie più precise, le comunicheremo come consuetudine via stampa e ra-dio e, agli abbonati che ce lo hanno lasciato, via e mail. Sul piano della comunicazione vi ricordiamo che da quest’anno il Teatro Verdi si è dotato di nuovi strumen-ti di relazione sociale con il pubblico come Facebook, Twitter e You Tube (vedi il dettaglio a pagina 14). Anche su questi canali sarà possibile trovare le nuove comunicazioni sullo spettacolo di Brignano, aggiornate in tempo reale.

da sabato 04 a domenica 05 FEBBRAiO

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sUO PAdREdi e con ENRiCO BRigNANO

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regia ENRiCO BRigregia

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PER sAPERNE di PiÙn.d

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www.enricobrignano.it

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ENRiCO BRigNANO

“Una produzione imponente con un’orchestra di molti elementi”.

Nato a Roma nel 1966, è cresciuto all’Accademia per giovani comici creata da Gigi Proietti. Partecipa come comico e barzellettiere alla pri-ma edizione del programma La sai l’ultima?, in onda su Canale 5.Nel 1998 e nel 2000 è Giacinto in Un medico in famiglia; la fortunata serie tv gli offre una maggiore visibilità e soprattutto un riconoscimento da parte del pubblico che lo segue adesso anche in teatro con estremo interesse.Nel 2000 gira il suo primo film da regista e protagonista Si fa presto a dire amore al fianco di Vittoria Belvedere. Inizia l’ascesa nel mondo dello spettacolo grazie alle tournée estive di teatro e cabaret e nel 2001 Carlo Vanzina lo sceglie per il ruolo di Francesco nel fim South Kensing-ton dove recita al fianco di Rupert Everett.Interrompe la carriera cinematografica per dedicarsi maggiormente alla sua vera passione, il teatro, e così scrive e interpreta diversi spettacoli

prima di tornare nuovamente sul grande schermo al fianco di Vincen-zo Salemme e Giorgio Panariello con i quali girerà altri film negli anni successivi.Nel 2007 conduce un quiz su Rai 2, dal titolo Pyramid, con Debora Sal-valaggio.Dallo stesso anno fa parte del cast dei comici di Zelig, la trasmissione che lo ha definitivamente consacra-to presso il grande pubblico come uno dei migliori comici italiani degli ultimi anni.

Dal 2009 al 2011 ha portato in giro per l’Italia con grandissimo succes-so lo spettacolo Sono romano ma non è colpa mia (ben x repliche solo a Firenze lo scorso anno all’Obihall).Sono romano ... è uno show che dà voce a sentimenti ed emozioni dove Brignano riflette ad alta voce, dà corpo ai ricordi di famiglia ma di una famiglia allargata, che risalendo di nonno in nonno, arriva fino a nonno Romolo, primo re di Roma. Nei suoi esilaranti monologhi, l’artista, mette alla berlina vizi e virtù de-gli uomini di oggi, dalle paure alle manie che ciascuno serba in cuore: un viaggio insomma tra le piccole e grandi nevrosi degli italiani. Con l’aiuto e la maestria delle musiche di Armando Trovajoli e dell’or-chestra diretta dal maestro Federico Capranica, Brignano ha accom-pagnato il pubblico per mano attraverso i “monumenti e i ruderi” dei suoi pensieri.Nel 2010 interpreta a teatro il ruolo di Rugantino, opera del 1962 di Garinei e Giovannini, ruolo che in passato hanno vestito grandi attori come Nino Manfredi, Toni Ucci, Enrico Montesano e Valerio Ma-standrea.Quest’anno anno conduce su Italia 1 Le Iene, con Ilary Blasi e Luca Argentero. Nel 2012 sarà un guest-star nella serie popolare televisiva I Cesaroni 5 le cui riprese sono iniziate l’11 luglio 2011.

distribuito daNEW stAR - tHE BAsE

Page 43: Programma Stagione 2011-12

P

scopr i la programmazione sempre aggiornata su w w w.o deon.intosc ana.itPiazza Strozzi , Fi renze - I nfo : 055.214048 - w w w.odeon. intoscana. i t

RASSEGNEANTEPRIME

ORIGINAL SOUNDFESTIVAL

EVENTI

Page 44: Programma Stagione 2011-12

5a EDIZIONE 20 OTTOBRE /9 DICEMBRE 2011ODEON FIRENZE PIAZZA STROZZI

20/23 OTTOBREFRANCE ODEONFestival del cinema francese

28/29 OTTOBREUNA FINESTRA SUL NORD Rassegna di cinema finlandese

30 OTTOBRE/1 NOVEMBREIMMAGINI & SUONIDEL MONDO Festival del film etnomusicale

4/9 NOVEMBREXXXIII Festival internazionale di CINEMA E DONNE12/19 NOVEMBREFESTIVAL DEI POPOLIFestival internazionaledel film documentario

21/24 NOVEMBRELO SCHERMO DELL’ARTEFILM FESTIVALFestival internazionale di film sulle arti contemporanee

25 NOVEMBRE/1 DICEMBREFLORENCE QUEER FESTIVALFestival internazionale di cinema e arte a tematica LGBT

2/8 DICEMBRERIVER TO RIVERFlorence Indian Film Festival

9 DICEMBREPREMIO N.I.C.E. CITTÀ DI FIRENZE New Italian Cinema Events

www.odeon.intoscana.itINFO

Tel +39.055.2719011 [email protected]

>

PROVINCIADI FIRENZE

EVENTI SPECIALI 2 NOVEMBRECospe presenta: TERRA DI TUTTI FILM FESTIVAL10 NOVEMBRECINEMA AFRICANO 20 NOVEMBRECesvot presenta: RACCORTI SOCIALI

25/26 OTTOBREINTERCITY FESTIVAL HELSINKI 24-27 OTTOBRE INSULAE CINEMA CHE EMERGE Corsica e Sardegna

26 NOVEMBRE STATI GENERALI DEL DOCUMENTARIO IN TOSCANA

16/19 NOVEMBREITALIAN DOC SCREENINGS 2011 www.italiandocscreenings.it

50 GIORNI DI CINEMA 50 GIORNI DI CINEMA 50 GIORNI DI CINEMA INTERNAZIONALE INTERNAZIONALE INTERNAZIONALE A FIRENZEA FIRENZE A FIRENZEA FIRENZE 2011

Media Partner:

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43

regia Nigregia

igregia

EL tRiFFitt

opo l’incredibile successo riscosso nei più importanti teatri mondiali, i Tap Dogs torna-no sulle scene con un look totalmente nuo-vo, pronti a travolgere gli spettatori con 80 minuti di pura adrenalina!

Questo show nasce nel 2010 dal talento di Dein Perry – ideatore e coreografo dei Tap Dogs - per celebrare il 15° anniversario della nascita della Compagnia e come tributo al successo e alla grande popolarità che la danza ha raggiunto nel mondo.Dal debutto trionfale al Sydney Festival nel 1995 bissato l’anno successivo con lo stesso sensazionale successo al Festival di Edimburgo, i Tap Dogs non si sono mai fermati, conquistando e elettrizzando le platee di tutto il mondo grazie all’energia e all’inventiva di questi sensa-zionali artisti. Hanno toccato finora 330 città, 37 nazioni e sono stati applauditi da undici milioni di spettatori.E’ uno spettacolo davvero senza precedenti, che combi-na la precisione e il ritmo contagioso del Tip Tap con la forza e la sensualità degli atletici corpi dei ballerini.

Gli elementi di questo successo si ritrovano in sei irre-sistibili artisti di Newcastle, la città mineraria australiana a nord di Sidney dove Dein Perry decide di dar vita ad uno show ispirato proprio alla sua esperienza nelle fab-briche. Arrivato a Londra Perry conosce lo scenografo e regista Nigel Triffitt: il loro incontro dà vita ai Tap Dogs. Dal 1998 sono in tournée nel mondo, anche con quattro compagnie contemporaneamente, esibendosi in ogni angolo del pianeta: Europa, Asia, America, Africa e Au-stralia. Nel 2000 i Tap Dogs terminano la tournée e torna-no in Australia per partecipare alla cerimonia di apertura delle Olimpiadi facendo esibire contemporaneamente oltre 1.000 Tap Dogs (reclutati da tutte le compagnie del mondo) per un pubblico di 3.5 miliardi di spettatori tv. Nel 2000 esce nei cinema Bootmen film diretto da Dein Perry e ispirato alla sua esperienza nei Tap Dogs.E nel 2010 tornano sulle scene pronti a travolgere con la loro energia gli spettatori di tutto il mondo con un nuovo straordinario spettacolo che reinventa il Tap per il nuovo millennio.

da venerdì 10 a domenica 12 FEBBRAiO

d

di dEiN PERRY’s

iN ABBONAMENtO

tAP dOgsMas Music, art & show in collaborazione con Poltronissima presentano

di dEiN PERRY

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44

dURAtA

dEBUttO

PER sAPERNE di PiÙ

Spoleto 1997

1 h 20’

www.tapdogs.co.uk

tAP dOgs

dEiN PERRYDein Perry ideatore e coreografo di Tap Dogs, ha fatto molta strada da quando ballava il “tap” nel garage dietro la casa della sua inse-gnante di danza a Newcastle. Trasferitosi a Sidney dove cerca di intraprendere una carriera nel mondo dello spettacolo, per dieci anni lavora nel teatro fino alla grande svolta, grazie ad un ruolo principale in 42nd Street. Al termine di questa esperienza decide di dar vita ad uno spettacolo contemporaneo che si ricollega alla sua esperienza nelle fabbriche di Newcastle.Nel 1991 può avvalersi di una sovvenzione dell’Australia Council Development, grazie alla quale fonda i Tap Brothers, una primis-sima versione dei Tap Dogs. Successivamente gli viene offerta la possibilità di co-coreografare ed esibirsi nel musical del West End Hot Shoe Shuffle e i Tap Dogs diventano i protagonisti assoluti dello spettacolo. Grazie a questa collaborazione Dein nel 1995 riceve il suo primo Olivier Award.Nel 1994 crea lo spettacolo Tap Dogs. Lo show è il vero successo del Festival di Sydney 1995 e da quel momento inizia una tournée che tocca cinque continenti e 300 città del mondo (dieci anni di tour solo negli Stati Uniti). I Tap Dogs hanno ricevuto oltre undici premi internazionali, tra cui

un New York 1997 Oboe Award, il Premio Pegaso al Festival di Spo-leto, L’Australian Variety Award per l’Entertainer of the Year, e il Mo Award come Show Business Ambassador del 1998.Nel gennaio 1998 debutta Steel City. Lo spettacolo è diretto, co-reografato e interpretato da Dein, con musiche di Tim Finn, un cast di tredici artisti e quattro musici-sti. Lo show in tour nel 1998 in Australia approda successiva-mente a New York al Radio City

Music Hall per un’intera stagione.Dein cura la regia e le coreografie del suo primo lungometraggio, Bootman che esce in tutto il mondo nell’ottobre 2000 ricevendo cin-que AFI Award.Cura la coreografia dell’imponente Eternity nella quale 1.300 balleri-ni ballano durante la cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Sidney 2000, esibizione trasmessa dalle tv di tutto il mondo.Nel 2005 Tap Dogs celebrano il loro 10 ° anniversario con il ritorno sul palco di Dein Perry che li guida in un sold-out tour in Australia. Per garantire che lo stile inconfondibile della Compagnia prosegua nel tempo, Dein forma una nuova generazione di giovani danzatori riuniti con il nome di Tap Pups. Esistono oltre 180 Tap Pups iscritti, molti dei quali si sono esibiti al fianco dei Tap Dogs durante eventi nazionali. Negli anni successivi Dein collabora per creare e dirigere le cerimonie di apertura delle partite di Football dei South Sydney RabbitoshLegue Club, del National Rugby League Centenary (una perfomance con 1.000 ballerini), e della finale della National Rugby League. Nel 2009 Dein è direttore creativo per l’Australia Day Fi-reworks Spectacular coordinando oltre 100 imbarcazioni. Lo stesso anno, insieme alla moglie Lisa, inaugura la Tad Dogs Hq a Sidney, che attualmente è anche la sede dei Tap Pups. Dein collabora anche per la World Cup Soccer Bid Campaign per i mondiali del 2018, continua a lavorare per l’Australia’s Premiere Football Code NRL, per la World Master Game Opening Ceremony e per V8 Supercars; ed infine cura la regia di The Next Step una nuova ed emozionante fusione di diversi stili di danza.

“Uno spetta-colo che re - inventa il tap per il nuovo millennio”.

ideatore e coreografodEiN PERRY

scenografie e regiaNigEL tRiFFiN

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P

www.audioclinic.it

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47

a celebre commedia teatrale in cinque atti, pubblicata nel 1897 dal poeta drammatico francese Edmond Rostand (1868-1918) e ispirata alla figura storica di Savinien Cyra-no de Bergerac, uno dei più estrosi scrit-

tori del seicento francese, precursore della letteratura fantascientifica ebbe già dalla prima rappresentazione, un eccezionale trionfo di pubblico e critica che salutò questo dramma post-romantico come una vera e pro-pria summa delle potenzialità espressive nella sfera dei sentimenti e delle passioni umane.L’opera di Rostand è stata tradotta, adattata e interpreta-ta innumerevoli volte: Cyrano è uno dei personaggi più conosciuti e amati del teatro. La sua geniale temerarietà, la drammaticità della sua fiera esistenza, vissuta perico-losamente all’insegna del non piegarsi mai alla medio-crità e alle convenienze, costi quel che costi, ne fanno un autentico eroe romantico e al contempo un personaggio straordinariamente moderno. La vicenda in breve racconta di Cyrano de Bergerac, ca-

detto di Guascogna, ammiratore temuto per la sua in-fallibile spada e per i suoi motti spiritosi e taglienti, che essendo afflitto da un naso mostruoso, non ha il corag-gio di manifestare alla cugina Rossana il suo amore per lei. Costei, ignara dei sentimenti del cugino, lo prega di prendere sotto la sua protezione il giovane Cristiano de Neuvillette del quale è innamorata. Poiché questi non riesce a esprimere in belle frasi il suo sentimento, Cyrano gliele suggerisce e fa in modo che Cristiano possa sposare Rossana a dispetto del Conte De Guiche innamorato della donna. Questi, adirato, tra-sferisce subito Cristiano e Cyrano al fronte per combat-tere: da qui, de Bergerac, a nome di Cristiano, scrive numerose lettere d’appassionata poesia per Rossana mantenendo sempre per sé questo segreto anche quan-do il giovane muore combattendo. Solo al termine della propria vita, trascorsi molti anni, Cyrano, seppur involontariamente, confesserà all’amata il suo sentimento, ma quando lei ricambierà sarà ormai troppo tardi.

da giovedì 16 a domenica 19 FEBBRAiO

L

iN ABBONAMENtOKhora teatro e teatro stabile d’abruzzo presentano

di EdMONMONddROstANANstANst d

con ALEssANdRO PREZiOsi

regiaregiaALEssregia

ssregia

ANdRO PREZiOsi

CYRANOdE BERgERAC

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dURAtA

dEBUttO

PER sAPERNE di PiÙ

Ascoli Piceno 14/01/2012

2 h + intervallo

www.cyranointour.it

CiRANO dE BERgERAC

ALEssANdRO PREZiOsiNato a Napoli nel 1973, si laurea in Giurisprudenza presso l’Univer-sità Federico II di Napoli con il massimo dei voti. Lasciato lo studio legale dove lavorava, si trasferisce a Milano, dove si diploma all’Ac-cademia dei Filodrammatici.Comincia a lavorare in teatro nel 1998 nel ruolo di Laerte nell’ Am-leto che Antonio Calenda ha allestito per il Teatro Stabile del Friuli-Venezia Giulia; affronta poi il personaggio di Cristiano nel Cyrano di Corrado De Liadi e, successivamente, produce ed interpreta il monologo Le ultime ore di A.I. tratto da un testo originale di Tom-maso Mattei.Sempre con lo Stabile del Friuli-Venezia Giulia, e diretto da Antonio Calenda, recita nell’Agamennone di Eschilo ed è molto applaudito nel ruolo di Oreste in Coefore, entrambi rappresentati a Teatro Greco di Siracusa e poi in tournée nazionale.Nel 2005 è stato Edmund in Re Lear di William Shakespeare (con la regia di Antonio Calenda sempre per il Teatro Stabile del Friuli Ve-

nezia Giulia. Da ricordare inoltre il monologo Il re degli interstizi de-dicato a Fernando Pessoa dov’è accompagnato da Maria Pia De Vito e Rita Marcotulli (tuttora in programmazione).Dopo aver partecipato alla fiction televisiva Città sotterranee, viene scelto per interpretare l’ispettore Pietro Foschi nella fortunata soap di Mediaset Vivere 2, diventando ben presto uno dei protagonisti più amati. Contemporaneamente viene ri-

chiesto come guest - star nella seconda edizione di Una donna per amico. Fra i suoi impegni più recenti vanno menzionati, in ambito teatrale, Tango di una vita per la regia di Patrick Rossi Gastaldi e Un ducato rosso sangue di Sabina Neri, regia di Franco Martini. Lo ricordiamo inoltre apprezzato protagonista per Mediaset della fiction in costume Elisa di Rivombrosa diretta da Cinzia P.H. Torri-ni grazie alla quale vince un Telegatto come personaggio maschile dell’anno. Torna al teatro con il musical Datemi tre caravelle di Carmelo Pen-nisi e Massimiliano Durante con musiche di Stefano Di Battista, per la regia del premio Oscar Gianni Quaranta, ove interpreta il ruolo di Cristoforo Colombo (in scena qui al Teatro Verdi di Firenze nella stagione 2006-07).Nel 2004 è protagonista del suo primo film Vaniglia e cioccolato, regia di Ciro Ippolito, e della miniserie tv in sei puntate Il Capitano di Vittorio Sindoni.E’ del 2006 la sua partecipazione al film Tv L’uomo che rubò la Gio-conda, con la regia di Fabrizio Costa. Lo stesso anno gira i film I Viceré di Roberto Faenza, tratto dal romanzo di Federico De Rober-to, e La masseria delle allodole, tratto dal libro di Antonia Arslan e diretto da Paolo e Vittorio Taviani. Entrambi i film escono nelle sale nel 2007; il film I Viceré, dopo l’uscita nei cinema, va in onda, in due puntate, su Rai Uno.Nel 2007 è impegnato nella serie Il commissario De Luca, quattro film tv tratti dai romanzi di Carlo Lucarelli per la regia di Antonio Frazzi.Nella stagione 2009-10 è ancora in teatro protagonista di Amleto con la reagia di Armando Pugliese.

“Un dramma post - romantico di sentimenti e passioni umane”.

CYRANOdE BERgERAC

sceneANdREA tAddEi

costumiALEssANdRO LAi

lucivALERiO tiBERi

traduzione e adattamentotOMMAsO MAttEi

collaborazione artistica e movimenti sceniciNiCOLAJ KARPOv

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ARTE CONTEMPORANEA

LETTURE D’ARTE

ESPOSIZIONI MENSILI

EVENTI PRIVATI

COLAZIONI

DEGUSTAZIONE CAFFE’

& CIOCCOLATO

CORSI DI PITTURA

CORSI DI FOTOGRAFIA

La Galleria Civico69 si propone come uno spazio innovativo nella Firenze storica, una sorta di ritrovo dove meditare sull’Arte Contemporanea e aprire la mente ad altre esperienze sensoriali.

Il locale vuole essere un punto di ritrovo dove nutrirsi e parlare d’arte, sedersi e discutere sorseggiando un caffe'. E’ infatti a disposizione dell’ospite una vasta e selezionata gamma di bevande pregiate provenienti da tutto il mondo.

C i v i co 6 9a r t g a l l e r y

Galleria Civico69/art cafè - Via Ghibellina 69/r, Firenze Mar - Ven 8.00 - 13.30 16.00 - 19.00 Sab 16.00 - 20.00www.civico69.com - 055 6288933 - [email protected]

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P

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51

regiaMiCHAELregia

CHAELregia

vOgELHAJO sCHüLER

nfinita è uno spettacolo sui primi e sugli ulti-mi istanti di vita, sulla nascita e sulla morte.Sui momenti in cui avvengono i grandi mira-coli della vita, il timido ingresso nel mondo, i primi coraggiosi passi e l‘inevitabile caduta

finale. Un pezzo teatrale riempito di maschere magiche, sublime teatro d’ombra e ammaliante musica. Infinita è un mosaico dei grandi - piccoli momenti della vita. Semplice, e composto delicatamente, è un breve sguardo sui temi perpetui della nascita, del sesso, della morte e di tutto ciò che è universalmente comico.La Familie Flöz fa teatro con mezzi “antelinguistici”. Tutti i conflitti si manifestano prima a livello fisico, e il conflitto fisico è l’origine delle azioni drammatiche; come scrive il Guardian “senza parole eppure così espressiva, strug-gente e allo stesso tempo piena di gioia, questa è una magistrale commedia”.Tutti gli spettacoli del gruppo sono il risultato di sforzi creativi collettivi, dove gli attori sono al tempo stesso gli autori dei personaggi e delle situazioni. Dal momento

che la compagnia non è un’entità fissa, di volta in volta si forma un nuovo gruppo che sviluppa non solo uno spettacolo, ma anche un nuovo metodo di lavoro. L’abi-lità tecnica e artistica degli attori deriva dai loro studi alla Folkwang-Hochschule di Essen, scuola caratterizzata dall’intento di combinare le varie forme d’arte con un approccio produttivo.Le tipiche maschere realizzate dalla Familie Flöz sono strumenti essenziali per lo sviluppo dei personaggi e degli intrecci drammatici. Come i testi scritti, le masche-re non hanno solo una forma, ma anche un contenuto. Il processo di sviluppo di una maschera, che passa per la recitazione e culmina nel raggiungimento di una sua simbiosi con l’attore è decisivo per il risultato finale. In un certo senso l’attore mascherato scrive la scena con il corpo, nell’aria.Ed alla fine si potrebbe perfino giurare che gli attori ab-biano parlato, riso e pianto. Siamo davanti ad un emo-zionante esperimento teatrale. Uno dei più straordinari progetti teatrali dei nostri tempi.

da venerdì 02 a domenica 04 MARZO

i

iN ABBONAMENtOFamilie Flöz presenta

iNFiNitA

un’opera di e con BJöun’opera di e con

öun’opera di e con

RN LEEsEBENJAMiN REBERHAJO sCHüLER, MiCHAEL vOgEL

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52

dURAtA

dEBUttO

PER sAPERNE di PiÙ

Berlino 05/10/2006

1 h e 30’ senza intervallo

www.floez.net

iNFiNitA

musichediRK sHRödER

maschereHAJO sHüLER

FAMiLiE FLöZ

luciREiNHARd HUBERt

costumiELisEU R. WEidE

videoANdREAs diHM

scenografieMiCHAEL OttOPAL

direttore di produzionePiERRE YvEs BAZiN

La Familie Flöz è nata nel 1994 da un’idea di Hajo Schüler e Mar-kus Michalowski, che insieme ad un piccolo gruppo di studenti di recitazione e mimo della Folkwang-Hochschule di Essen si lancia nella sperimentazione con alcune maschere da loro realizzate. Il tema dello spettacolo è la vita. Ad essi subentra il regista Michael Vogel, appena uscito dalla stes-sa scuola. Nel 1994 il gruppo porta in scena nell’auditorium della Folkwang-Hochschule la prima versione di Über Tage. Hajo Schüler e Michael Vogel, stavolta insieme a Thomas Rascher e Stefan Fe-rencz, continuano a lavorare allo spettacolo. Con due nuove ver-sioni – una abbreviata, l’altra concepita per un teatro di strada – i “Flöz & Söhne” attraggono l’attenzione del pubblico e di alcuni pro-fessionisti del teatro come il Köln-Comedy-Festival e la Freiburger Kulturbörse. Nel frattempo il Museo dell’Industria della Westfalia, in qualità di sponsor, rende disponibile la dismessa fabbrica di carbone

Hannover a Bochum per le prove e gli spettacoli del gruppo. Qui viene portata in scena nel 1996 la versione originale di Fami-lie Flöz kommt über Tage, accolta con entusiasmo da pubblico e critica tanto da diventare il nome del gruppo anni dopo. Seguono spettacoli in Francia, Olanda, Da-nimarca e Slovacchia, accompa-gnati da molti premi come quello conquistato al festival del libero teatro nel Nordreno-Vestfalia.Nel 1998 il gruppo realizza il suo

secondo spettacolo, Ristorante Immortale, messo in scena nella Maschinenhaus di Essen con un ensemble rinnovato. Col nuovo spettacolo il gruppo rinuncia all’uso della lingua e si nutre esclusiva-mente di performance visive, maschere, suoni e musica. Ristorante Immortale inizia il suo tour in Spagna con tre settimane di spettacoli, ospite del Festival de Otoño di Madrid; nel 1999 per la prima volta va in scena a Berlino, al Prater e all’Arena. Complessivamente lo spettacolo è stato rappresentato in ventisette paesi e ha lanciato la Familie Flöz come ensemble poetico e comico.In occasione del debutto al Festival di Edimburgo, nel 2001, il grup-po prende il nome di Flöz Production, trasformato poi nell’attuale Familie Flöz. Nello stesso periodo vengono realizzati altri due spet-tacoli, two% - happy hour e two% - homo oeconomicus mentre Ber-lino sostituisce Essen e il bacino della Ruhr come sede del gruppo. Nella cornice berlinese dell’Arena ha luogo la prima di Teatro De-lusio, quarto spettacolo del gruppo, premiato con diversi premi e riconoscimenti ma sopratutto da un successo internazionale in Sud America, Asia ed Europa.Nell’autunno 2006 la Familie Flöz apre uno Studio presso il restau-rato Admiralspalast, sulla Friedrichstrasse, a Berlino. La prima della nuova produzione, Infinita, ha luogo presso l’Akademie der Künste, nella capitale tedesca, seguita poi da cinquanta repliche all’Admi-ralspalast. Al 2006 risale anche Hotel Paradiso, messo in scena su sette diversi palcoscenici. Nell’estate 2008 la Familie Flöz ha terminato la sua collaborazione con l’Admiralspalast, iniziando a lavorare con il Theaterhaus di Stoc-carda e il Theater di Duisburg.

“senza parole eppure così espressiva, struggente e piena di gioia”.

animazioni e videosiLKE MEYER

Page 55: Programma Stagione 2011-12

Dal 1984 noleggiamo strumenti musicali

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Il vostro amore per la musica, la nostra passione, il nostro lavoro.

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Panche dopo lo spettacolo

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regiagiregiagiregia

OELE regia

OELE regia

diX

ome è noto, nella magia notturna del suo Sogno, Shakespeare intreccia abilmente i destini di molti personaggi eterogenei: l’altezzoso principe di Atene in procinto di sposare la sua regina delle Amazzoni, i quat-

tro giovani innamorati confusi e in costante conflitto fra loro, il re e la regina delle Fate più che mai umorali e sfuggenti, gli sprovveduti artigiani componenti una biz-zarra compagnia amatoriale. In un gioco teatrale e poetico ricchissimo di equivoci, sberleffi, allusioni e colpi di scena, prende forma uno scenario fantastico di ineguagliabile potenza evocativa, che è da sempre occasione per le più svariate interpreta-zioni registiche. Gioele Dix ha deciso di affrontare la sua regia del Sogno formando una compagnia composta in-teramente da giovani comici di successo e coinvolgen-do nella messinscena un duo musicale di straordinaria e raffinata versatilità. L’idea nasce dalla convinzione che proprio un testo classico possa essere il terreno idea-le per questi artisti. Comici e musicisti sono spiriti liberi

sanno andare in profondità senza perdere leggerezza. Sono soprattutto ricchi di un potenziale a volte inespres-so e il loro talento si esalta alle prese con una materia teatrale fertile e densa.In questa versione del Sogno, ambientata in una sorta di selva periferica post industriale, le tradizionali gerarchie fra i personaggi vengono sovvertite. È la compagnia dei selva periferica post industriale, le tradizionali gerarchie fra i personaggi vengono sovvertite. È la compagnia dei selva periferica post industriale, le tradizionali gerarchie

comici artigiani a dominare la scena e a diventare il per-no essenziale attorno a cui ruota l’intera vicenda.E così il gruppo di fragili, ma combattivi mestieranti del-la risata cercherà di mantenersi integro nella lunga e fa-migerata notte di metà estate, fra esuberanze giovanili e promesse non mantenute, oscuri presagi e provocazio-ni, colpi di genio e cialtronerie, amori che muoiono trop-po in fretta e sostanze proibite che minacciano il loro già precario equilibrio. Lo spettacolo è dunque nel segno della fedeltà e della continuità con Shakespeare, senza tradimenti al testo, alla sua carica vitalistica, alle sue preziose ambiguità, alla sua fantasiosa e dirompente comicità.

sOgNO di UNA NOttE

da giovedì 15 a domenica 18 MARZO

C

iN ABBONAMENtO

Bananas in collaborazione con estate teatrale Veronese e teatro stabile di Verona presentano

di MEZZA EstAtE di WiLLiAM sHAKEsPEARE

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dURAtA

dEBUttO

PER sAPERNE di PiÙ

Verona 06/07/2011

2 h 10’ + intervallo

www.teatrostabileverona.itwww.bananas.it

sOgNO di UNA NOttE di MEZZA EstAtE

coreografieMARtA OttOLENgHi

musichePEtRA MAgONiFERRUCCiO sPiNEtti

giOELE diX

disegno lucidANiELE sAvi

trucchi e costumistEFANO ANsELMO

sceneFRANCEsCA PEdROtti

traduzione e adattamentogiOELE diXNiCOLA FANO

Nato a Milano nel 1956 con il vero nome di David Ottolenghi, a soli sette anni decide che da grande avrebbe fatto l’attore. Il suo primo cavallo di battaglia come lui stesso ha dichiarato “era la finta emicrania per saltare gli allenamenti di nuoto”. Con l’amico Bruno Olivieri, e altri coraggiosi colleghi trova il modo di mettere in piedi una Compagnia, poi diventata Cooperativa, de-nominata il Teatro degli Eguali. Muove i suoi primi passi nel teatro alla fine degli anni settanta, promuovendo numerosi allestimenti teatrali. Tra le prime parte-ciapzioni si segnala proprio un Sogno di una notte di mezza esta-te, versione musical rock da Shakespeare per la regia di Gabriele Salvatores. In quel periodo lavora accanto ad artisti decisivi per la

sua formazione come appunto gli attori e registi del Teatro dell’Elfo (oltre a Salvatores c’erano Clau-dio Bisio, Paolo Rossi, Ferdi-nando Bruni, Elio De Capitani), o Antonio Salines intelligente e generoso fino all’indimenticabile maestro Franco Parenti. In un pomeriggio di novembre del 1987, a pochi giorni dal debutto allo Zelig (il locale), e dopo una complessa elaborazione prende il nome d’arte di Gioele Dix con l’assoluta convinzione che un

nome così “non funzionerà mai”. Deciso a intraprendere la carriera di solista comico, si esibisce al Derby Club e allo Zelig, storici cabaret milanesi. Raggiunge la popo-larità nel 1988 nel varietà televisivo Cocco di Rai 2 con il personag-gio dell’automobilista “’incazzato come una bestia!”. Nello stesso anno inizia la lunga e fortunata stagione al Maurzio Costanzo Show che lo consacra definitivamente presso il grande pubblico. Nume-rosissimi i varietà e le serie tv che lo vedono protagonista tra cui è impossibile dimenticare la lunga permanenza a Mai dire goal (dal 1997 al 2001) fino ai più recenti Le ragioni del cuore (serie tv, Raiu-no, 2002), Assolo (varietà, La7, 2002 e 2003), Marcinelle (film tv, Raiuno, 2004), Ricomincio da me (serie tv, Canale 5, 2006), A voce alta (film tv, Raiuno, 2006), Tutti i rumori del mondo regia di Tiziana Aristarco (Raiuno, 2007), Disegno di sangue regia di Gianfranco Cabiddu (Raiuno, 2007), Crozza Italia (la 7, 2008) e a quattro edi-zioni di Zelig su Canale 5 (dal 2007 al 2011).Negli anni novanta si afferma anche come attore ed autore di te-atro con Mai a stomaco vuoto (1990), Antologia di Edipo (1991), Anna con le sonorizzazioni di Hubert Westkemper e le musiche di Mario Guarnera (1992), Sto ristrutturando (1993), Questa estate (1994), La mia patente non scade mai (1988) e Mi sembra che andiamo bene (1997).Negli ultimi anni è stato protagonista di vari impegni cinematogra-fici e televisivi, fra cui Ora e per sempre, regia di Vincenzo Ver-decchi (2004), Se fossi in te regia di Giulio Manfredonia (2001), Bidoni regia di Felice Farina (1995), Per non dimenticare regia di Massimo Martelli (1992) e Tracce di vita amorosa regia di Peter del Monte (1990).Ha scritto diversi libra tra i quali Si vede che era destino, Monda-dori 2010, Manuale dell’automobilista incazzato, Mondatori 2007, Edipo.com, Ubulibri 2006 e La Bibbia ha (quasi) sempre ragione, Mondadori 2003.

“Un gioco teatrale e poetico ricchissimo diequivoci e sberleffi”.

Page 59: Programma Stagione 2011-12

P

Page 60: Programma Stagione 2011-12

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Page 61: Programma Stagione 2011-12

59

diFRANCis vEBER

ontabile diligente e uomo mite senza qua-lità, François Pignon lavora per un’azienda di produzioni derivanti dal caucciù, preser-vativi in primis. Sfortunatamente, è stato deciso il suo licenziamento, la qual cosa,

unitamente al divorzio dalla bella moglie di cui è ancora innamorato e al fatto che il figlio diciassettenne non lo considera minimamente, lo porta a contemplare perfino il suicidio. Il suo vicino lo ferma in tempo, dando via a una serie di eventi che cambieranno totalmente la sua vita e per-sino il suo carattere: il primo passo è quello di fingersi gay, in modo da spingere la dirigenza a non procedere al licenziamento per paura di mobilitare la associazioni omosessuali. L’idea per quanto assurda ha successo su tutti i fronti e ribalta completamente le sorti del povero Pignon, in ufficio, nella società e anche nella vita privata, trasformandolo da oscuro contabile a icona del movi-mento omosessuale, con tutte le esilaranti conseguenze del caso.

Tratto dall’omonimo film francese del 2000 (titolo orgi-nale Le placard), L’apparenza inganna riporta in scena per la quinta volta il personaggio di François Pignon in-ventato da Veber nel 1973 con la pièce teatrale L’emmer-L’emmer-L’emmerdeur (in italiano deur (in italiano deur Il rompiballe), successivamente portata sul grande schermo da Edouard Molinaro.A dieci anni da L’emmerdeur, nell’83 Pignon è di nuovo protagonista di Les compères (in italiano Noi siamo tuo padre, da cui viene tratto il remake americano del ‘97 Due padri di troppo del regista Ivan Reitman). Nell’86 ritorna con Les fugitifs (Due fuggitivi e mezzo), da cui viene tratto due anni dopo un altro remake negli Stati Uniti, In fuga per tre, diretto dallo stesso Veber. Nel 1998 il ridicolo personaggio inventato da Veber torna nuovamente alla ribalta con Le dîner de cons (La cena dei cretini), un successo internazionale prima nei teatri e poi nei cinema di tutto il mondo. Dopo Le placard, Pi-gnon ricompare in La doublure del 2006 (Una top model nel mio letto). Nel 2008 è uscito in Francia un remake de L’emmerdeur nuovamente diretto da Veber.L’emmerdeur nuovamente diretto da Veber.L’emmerdeur

da giovedì 29 MARZO a domenica 01 APRiLE

C

iN ABBONAMENtOMAURiZiO MiCHELi e tULLiO sOLENgHi in

regiatULLiO sOLENgHi

L’APPARENZA iNgANNA

Page 62: Programma Stagione 2011-12

60

dURAtA

dEBUttO

PER sAPERNE di PiÙ

Faenza, gennaio 2012

non disponibile

www.contrada.it

L’APPARENZA iNgANNA

arrangiamentiFABiO vALdEMARiN

musicheMAssiMiLiANO FORZA

MAURiZiO MiCHELi

costumiANdREA stANisCi

sceneALEssANdRO CHiti

adattamentotULLiO sOLENgHiMAURiZiO MiCHELi

Nato a Livorno, Maurizio Micheli è cresciuto a Bari dove inizia la sua carriera al Teatro Universitario, per poi diplomarsi alla Scuola del Piccolo Teatro di Milano e in seguito laurearsi in Lettere e Spet-tacolo a Bologna con Luigi Squarzina.Lavora al “Piccolo” con Patrice Chéreau e Aldo Trionfo, poi comin-cia a scrivere i suoi testi tra cui Mi voleva Strehler, scritto nel ’78 con Umberto Simonetta e tuttora in scena con più di mille repliche. Seguono L’opera dello scugnizzo di Dario Fo, Il contrabbasso di Su-skind (regia di Marco Risi) tuttora in repertorio, In America lo fanno da anni, L’ultimo degli amanti focosi di Neil Simon (regia di Nanni Loy), Disposto a tutto con Aldo Ralli, scritto con Enrico Vaime. Di Garinei e Giovannini interpreta Buonanotte Bettina con Benedicta Boccoli (regia di Gianni Fenzi), Un paio d’ali con Sabrina Ferilli e Un mandarino per Teo regia di Gino Landi. Recita in Anfitrione

di Plauto per la regia di Michele Mirabella, Polvere di stelle con Benedicta Boccoli, adattamento dal film di Alberto Sordi, Le pillole d’Ercole per la regia di Maurizio Nichetti.Negli ultimi anni porta a teatro La presidentessa con Sabrina Ferilli per la regia di Gigi Proietti e Il letto ovale con Barbara D’Urso e Sandra Milo per la regia di Gino Landi. Nelle ultime due stagioni ha portato in scena con grande successo di pubblico e critica Ita-liani si nasce, scritto e interpre-

tato con Tullio Solenghi. In TV e al cinema ha partecipato a molti spettacoli di varietà e film lavorando con grandissimi registi.

Nato a Genova, Tullio Solenghi frequenta la Scuola di Teatro dello Stabile di Genova, dove conosce Massimo Lopez. Debutta in teatro nel 1970 con Madre coraggio di Brecht. Nel ’76 Pippo Baudo lo vuole nella trasmissione Secondo voi che gli apre le porte del pic-colo schermo; seguiranno nel ’78 Luna Park, sempre con Baudo, e l’anno successivo Grancanal con Corrado.Nel 1982 fonda il celebre “Trio” con Anna Marchesini e Massimo Lopez, che debutta con il programma di Radio2 Helzapoppin. L’im-mediato riscontro del pubblico premia il Trio dando inizio ad un soda-lizio artistico di grandissimo successo, destinato a mietere successi e applausi per oltre un decennio. con trasmissioni come Tastomatto, Domenica In, Fantastico 7, tre edizioni del Festival di Sanremo, e giungendo all’apice della popolarità nel 1990 con la parodia de I pro-messi sposi. A teatro portano due spettacoli, Allacciare le cinture di sicurezza (1987) e In principio era il trio (1991), entrambi campioni di incassi in tutta Italia. Sciolto il sodalizio nel 1994, Solenghi si alterna fra la TV e il teatro. Sul piccolo schermo conduce Domenica In nel 1998 con Giancarlo Magalli, diverse edizioni di Striscia la Notizia dapprima con Gene Gnocchi e poi con Massimo Lopez. Fra i suoi più recenti successi teatrali ci sono La Bisbetica Domata di Shakespeare in un’edizione tutta al maschile secondo i dettami del teatro Elisabettiano e Le nozze di Figaro di Beaumarchais. Nel 2009 l’incontro con Maurizio Micheli, con il quale non aveva mai lavorato, porta alla realizzazione di Italiani si nasce (e noi lo nacqui-mo), che i due scrivono e interpretano assieme per due stagioni con grande successo di pubblico e critica.

e tULLiO sOLENgHi

“Un racconto reale, coinvolgente e al tempo stesso esilarante ”.

Page 63: Programma Stagione 2011-12

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055 578889 | www.cucchietta.it | [email protected]

Page 64: Programma Stagione 2011-12

PULIZIA STRADEGODITI FIRENZE

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�VOROIN UFFICIO SARAI

SEMPRE IN ORARIOBasta ritardi in ufficio per cercare parcheggio! Con un semplice abbonamento mensile potrai parcheggiare facilmente a due passi dal tuo posto di lavoro.

SEMPRE IN ORARIOA PARTIRE DA40EUROAL MESE

SANTA MARIA NOVEL�P.zza della StazioneOrario: 24/24h - Posti: 901

MERCATO C.LE / SAN LORENZOP.zza Mercato C.le - Via S.AntoninoOrario: 24/24h - Posti: 179

S.AMBROGIOPiazza Lorenzo GhibertiOrario: 24/24h - Posti: 379

BECCARIAPiazza Cesare BeccariaOrario: 24/24h - Posti: 210

ALBERTIVia Campo�ore - ang. Piazza AlbertiOrario: 24/24h - Posti: 313

PARTERREVia Madonna della Tosse, 9 Orario: 24/24h - Posti: 1006

FORTEZZA FIERAP.le Caduti nei Lager / Fortezza da BassoOrario: 24/24h - Posti: 521

PORTA AL PRATOP.le della Porta a PratoOrario: 24/24h - Posti: 300

OLTRARNOP.zza della CalzaOrario: 24/24h - Posti:218

PIERACCINI - MEYERViale Gaetano Pieraccini 22/22aOrario: 24/24h - Posti: 879

GIANNOTTIViale Giannotti ang. via ErbosaPertinenziale residenti / lavoratori - Posti:192

EUROPAViale EuropaOrario: 24/24h - Posti: 202

STAZIONE BINARIO 16P.le MontelungoOrario: 24/24h - Posti: 96

MAGGIORI DETTAGLI SUWWW.FIRENZEPARCHEGGI.IT

PULIZIA STRADESTRADE PULITE ESONNI TRANQULLISONNI TRANQULLI

SOLO

UNEUROA NOTTE

Quando c’è pulizia strade puoi dormire sonni tranquilli, lasciando la tua auto nei nostri parcheggi. Con massimo 2,50 € ti togli il pensiero per tutta la notte.

� COMODITA’ DI ARRIVARE IN CENTRO

Nessun problema con la ZTL, il parcheggio in centro è facile! SAN LORENZO MERCATO

SANTA MARIA NOVEL�

SANT’AMBROGIO

UN POSTO SICURO EPIU’ TEMPO PER TE

Perdi tempo a cercare parcheggio quando rientri? Con un abbonamento speciale per residenti non avrai più questo problema.

A PARTIRE DA

52EUROAL MESE

Page 65: Programma Stagione 2011-12

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FORTEZZA FIERAP.le Caduti nei Lager / Fortezza da BassoOrario: 24/24h - Posti: 521

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OLTRARNOP.zza della CalzaOrario: 24/24h - Posti:218

PIERACCINI - MEYERViale Gaetano Pieraccini 22/22aOrario: 24/24h - Posti: 879

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A PARTIRE DA

52EUROAL MESE

Page 66: Programma Stagione 2011-12

P

FONDAZIONE ORCHESTRA REGIONALE [email protected] - www.orchestradellatoscana.it

TEATRO VERDI www.teatroverdionline.it

15 concertial TEATRO VERDI

di FIRENZEpiù di 40 concerti

in TOSCANAe in altre città

XXXI STAGIONE CONCERTISTICA

NOVEMBRE 2011 - MAGGIO 20124 novembreConcerto di InaugurazioneOuverture BarbareDAVID AFKHAM direttoreBarnabás Kelemen violinoMarie-Elisabeth Hecker violoncelloMOZART, SCHUBERT, BRAHMS

30 novembreALEXANDER LONQUICHdirettore e solista al pianofortePÄRT, SCHUBERT, FAURÉ, R.STRAUSS

24 dicembreConcerto di NataleGOSPEL & SPIRITUAL

THE SUE CONWAY VICTORY SINGERS Herald Vincent Johnson jr. direttore

11 gennaioDANIEL KAWKA direttorePatricia Kopatchinskaja violinoBEETHOVEN, CAIKOVSKI, BRAHMS

25 gennaioDANIELE GIORGI direttoreRay Chen violinoWAGNER, BRUCH, SCHUBERT

9 febbraioJAMES MACMILLAN direttoreMorgan Tortelli percussioniBRITTEN, MACMILLAN, SIBELIUS

21 febbraioConcerto di CarnevaleOPERA GIOCOSA, SINFONIE, ARIE E DUETTI

BRUNO PRATICÒ direttore e baritonoSERGIO ALAPONT direttore (II parte)MARCO BUSSI baritonoCIMAROSA, ROSSINI

1 marzoTHOMAS DAUSGAARDdirettoreR. STRAUSS, DVORÁK

14 marzoOuverture BarbareBARBARA HANNIGANdirettore e sopranoAndrea Tacchi violinoStefano Zanobini violaROSSINI, MOZART, LIGETI

27 marzoPHILIPP VON STEINAECKERdirettoreElena Belfiore mezzosopranoSIBELIUS, BERG, DVORÁK

4 aprileConcerto di PasquaDANIELE RUSTIONI direttoreLars Vogt pianoforteBEETHOVEN, SCIOSTAKOVIC, PROKOF’EV

18 aprileDANIEL KAWKA direttore Umberto Clerici violoncelloKERNIS, SCHUMANN, BRAHMS

9 maggioOLLI MUSTONENdirettore e solista al pianoforteMUSTONEN, BEETHOVEN, SIBELIUS

17 maggioOuverture BarbareDANIELE RUSTIONI direttore Alexander Toradze pianoforteDonato De Sena trombaPROKOF’EV, SCIOSTAKOVIC, BEETHOVEN

29 maggioORCHESTRA GIOVANILE ITALIANAORCHESTRA DELLA TOSCANA ASHER FISCH direttoreR. STRAUSS, STRAVINSKIJ

Fuori abbonamento5 marzoORCHESTRA GIOVANILE ITALIANAMARIO BRUNELLO direttore e solistaHAYDN, BRAHMS

I diversimodi per

abbonarsi:

• ai 15 concerti del ciclo intero• a 8 concerti• a 5 concerti (o più) Fai da te

TUTTI AL TEATRO VERDIGLI SPETTACOLI DEL SABATOORE 16.30 PER BAMBINI, RAGAZZIE FAMIGLIE • POSTO UNICO € 4.00

26 novembre OMAGGIO A ROSSINI

10 dicembre VARIETÉ DEGLI ANIMALI

10 marzo CREATURE DI SABBIA

DAVI

DAF

KHAM

PATR

ICIA

KOPA

TCHI

NSKA

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ORT-Verdi Pagliano 210x297_Layout 1 04/10/11 11:04 Pagina 1

Page 67: Programma Stagione 2011-12

65

sabato 5 e domenica 6 NOvEMBREMiguel Angel Zotto

PURO tANgO domenica 18 diCEMBREI Legnanesi in

sEM NAsü PAR PAtÌ ...PAtEM!

mercoledì 21 diCEMBRE Balletto di Sofia in

LO sCHiACCiANOCi lunedì 9 gENNAiOSlovak National Theatre in

gisELLE

giovedì 12 e venerdì 13 gENNAiONAPOLEtANgO regia Giancarlo Sepe domenica 22 gENNAiO

Slovak National Theatre in

LAgO dEi CigNi

sabato 4 e domenica 5 FEBBRAiOCompagnia Italiana Operetta in

CiN Ci LA’ da venerdì 24 a domenica 26 FEBBRAiOi PROMEssi sPOsi di Michele Guardì

sabato 24 e domenica 25 MARZOFlavio Montrucchio in

ALAdiN

lunedì 26 MARZOAter presenta

PAgAgNiNi sabato 14 e domenica 15 APRiLE Paolo Ruffini in

tRE CUORi iN AFFittO

venerdì 20 APRiLE Evolution Dance Theater presenta

FiREFLY

sabato 28 e domenica 29 gENNAiOMassimo Lopez in

vARiE EtA’

venerdì 27 gENNAiO all’Obihall Maurizio Battista in

sEMPRE PiÙ CONviNtO

giovedì 8 MARZO all’Obihall Alessandro Siani in

sONO iN ZONA

martedì 22 MAggiO all’Obihall Giuseppe Giacobazzi in

APOCALYPsE

2.0

Page 68: Programma Stagione 2011-12

PRINCIPE DI PIEMONTE. L’hOTEL DELLE sTELLE DaL 1922.

Grand hotel Principe di Piemonte Piazza Puccini, 1 55049 Viareggio (Lu) Italy Tel. +39 0584 4011 Fax +39 0584 401803 [email protected] www.principedipiemonte.com

Da quasi un secolo al Grand hotel Principe di Piemonte brillano le stelle più belle del mondo…Le stelle dei suoi cinque piani arredati con gli stili di ogni epoca…

Le stelle dei suoi Ristoranti: quelle più raffinate del Piccolo Principe e quelle più tradizionali del Regina…Le stelle dei suoi saloni dove organizzare meeting ed eventi esclusivi…

Le stelle della piscina panoramica sulla terrazza del quinto piano sospesa verso l’orizzonte…Le stelle del Centro Benessere dove rigenerare il corpo e lo spirito con un’esperienza polisensoriale…

Benvenuti al Grand hotel Principe di Piemonte: voi chiedete la luna, noi vi daremo le stelle.

Page 69: Programma Stagione 2011-12

67

PURO tANgO

opo le esibizioni di quest’anno al Festival di Sanremo con Belen Rodriguez e la sua pri-ma ballerina Daiana Guspero, e dopo due anni di assenza, Miguel Angel Zotto ritorna sui palcoscenici italiani con il suo nuovo

spettacolo Puro Tango, nato dopo un lungo periodo di preparazione e nel pieno della sua maturità artistica. Lo show ha debuttato lo scorso gennaio al Teatro Metropo-litan di Buenos Aires, dove è rimasto in scena per dieci settimane ottenendo un grande successo di pubblico e di critica. Zotto sceglie in esclusiva l’Italia, tra tutti i pae-si, per lanciare l’anteprima in Europa; è risaputo infatti il suo forte legame con la nostra terra, tanto da sentirla an-che sua (è originario di Campomaggiore, paesino in pro-vincia di Potenza). Debutto ad ottobre al Teatro Olimpico di Roma per poi replicare nei maggiori teatri italiani.Puro Tango inscena un ampio racconto a ritroso, un do-cumento sulla storia degli stili di ballo del tango in Ar-gentina, dalla fine dell’Ottocento ai giorni nostri.Uno spettacolo completo che descrive la creazione, la storia e l’evoluzione del genere attraverso l’ausilio di inediti effetti multimediali, proiezioni di filmati d’epoca

accuratamente selezionati, insieme a frammenti audio che ricalcano ambientazioni storiche.Puro Tango è suddiviso in diversi quadri scenici in cui sono rappresentate le differenti figure e i passi che han-no segnato le varie epoche del ballo. Puro Tango rappre-senta anche una vera e propria occasione per scoprire e conoscere i grandi milongheri di Buenos Aires, ballerini di strada e cantanti che hanno trasformato il tango, negli anni ’30 e ’40, e che per questo sono diventati veri e propri miti in tutto il mondo. Virtualmente in video e sul palco con le esibizioni dei ballerini ci saranno il famoso El Cachafaz, il rivoluzionario Petróleo, le inimitabili inven-zioni di Cacho Lavandina (che quasi per caso ha inventato la tecnica del giro con una corda che pendeva dal soffitto) fino ad arrivare a Nelly Omar e Carlos Gardel. Nello show si esibiscono cinque coppie di ballerini del corpo di ballo Tango X 2, la compagnia di tango più longeva al mondo (22 anni di attività). Lo spettacolo è arricchito dalle esecuzioni musicali dal vivo di uno tra i migliori quintetti di tango di Buenos Aires, diretta da Pocho Palmer (anche primo bandoneón) e dalla voce di Claudio Garces.

sabato 05 e domenica 06 NOvEMBRE

d

scritto e diretto daMigUEL ANgEL ZOttO

FUORi ABB

ONAMENtOstudio P3 e tango X 2 presentano

conMAgdALENA vALdEZ

Page 70: Programma Stagione 2011-12

68

Balla il tango da 26 anni ed è riconosciuto come una vera e propria icona tra i tangueros. Attualmente nel mondo è il massimo rappresentante del tango argentino. Dopo aver appresa l’arte dai migliori maestri tangheri di Buenos Aires ha il merito di averla diffusa, fatta conoscere e insegnata praticamente quasi in tutti i continenti. Il suo primo Maestro fu dal 1979 al 1985 Rodolfo Dinzel seguito poi da Antonio Todaro – il cui stile per Zotto rap-presenta il vero tango – per proseguire con Pepito Avel-laneda, Juan Carlos Copes e Maria Nieves, Finito Ramón Rivera, Petróleo (Carlos Estévez), Virulazo (Jorge Martín Orcaizaguirre) e la sua celebre ballerina Elvira. Nato nel 1958 a Buenos Aires, cresce ascoltando tango con il nonno e con il padre che era ballerino e attore. Da sempre a Buenos Aires è molto apprezzato nell’ambien-te tanghero, così come nel mondo è considerato un vero e proprio guru della danza argentina per eccellenza; per questo fin dal 1991, dopo solo pochi anni dalla sua entrata nel mondo del “professionismo”, gli è stato riconosciuto il María Ruanova Award, il premio più importante per la danza argentina, assegnato annualmente dal “Consejo Ar-gentino de la Danza” (è la prima volta che questo premio viene assegnato al tango). Nel 1999 vince il premio Positano, uno dei più alti ricono-scimenti per la danza assegnati in Italia e l’anno seguente, nel 2000, viene eletto tra i tre più grandi ballerini di tango del secolo - unico dei tre rimasto in attività - per la sua car-riera e per il suo personale percorso artistico. Nel 2002 vie-ne nominato Accademico dalla National Tango Academy di Buenos Aires.Nel 1985 inizia la sua scalata al successo come primo bal-lerino ed istruttore di tango nello show Jazmines di Ana María Stekelman; subito dopo viene invitato a far parte della prestigiosa Compañia Tango Argentino di Hector Orezzoli e Carlo Segovia, ballando nel famosissimo suc-cesso di Broadway Tango Argentino, produzione con la quale Zotto ha viaggiato per quattro anni tra Stati Uniti, Canada, America Latina, Europa e Giappone.Recita nei film Tango, Bayle nuestro, di Jorge Zanada, Flop, di Eduardo Mignona e Oratoria Carlos Gardel, di Horacio Salgán e Horacio Ferrer. Nel 1992 partecipa con Robert Duvall al documentario Tango! del National Geographic. Ha fatto anche parte di-verse volte della giuria del Campionato Mondiale di Tango a Buenos Aires.Per la sua compagnia di ballo Tango x 2, fondata nel 1988 e ad oggi riconosciuta a livello mondiale e ormai marchio di garanzia e professionalità, ha creato e coreografato nu-merosi spettacoli di tango tra cui in particolare Su Historia nel 2006 che celebrava i 18 anni di attività. Inoltre lo stes-so anno Tango X2 ha ricevuto in Inghilterra la nomination come miglior compagnia di ballo straniera.Impossibile, parlando di Miguel Zotto, non ricordare i ca-polavori come Perfumes de tango (1993), Una noche de tango (1996), Tangos de la cruz del sur (2003), Tangos, Una Legenda (2004), il già citato Su Historia (2006), Miguel An-gel Zotto’s Buenos Aires Tango (2007), e per il ventennale della sua compagnia di danza Miguel Angel Zotto - Tango x 2 (2008).Attualmente svolge un’intensa attività didattica a livello in-ternazionale quale maestro di Tango.

PURO tANgO

ballerini

gABRiEL PONCE & ANALiA MORALEsLEANdRO OLivER & LAiLA REZK

ERNEstO CANdAL & NAtALiA MORALEsLUCAs CARRiZO & PAULA tEJEdA

cantante

CLAUdiO gARCEs

orchestra

POCHO PALMER (Primo Bandoneón)

EdOARdO MALAgUARNERA (Primo Violino)

MigUEL PEREiRO (Pianoforte)

MARCO ANtONiO FERNANdEZ(secondo Bandoneón)

NiCOLAs ZACARiAs (contrabasso)

coordinamento musicale

POCHO PALMER

arrangiamenti musicali

FABiÁN BERtERO

MigUEL ANgEL ZOttO

in collaborazione con

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P

.

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71

a compagnia de I Legnanesi dopo lo straor-dinario successo della scorsa stagione dove ha registrato il tutto esaurito in ogni piazza toccata, arriva per la prima volta a Firenze ed è pronta per portare in scena una nuova

opera. Come da tradizione si tratta dell’indimenticata ri-vista all’italiana. Il motore de I Legnanesi è mosso da oltre quaranta per-sone tra tecnici, macchinisti, ballerini e attori, impegnati in più di due ore e mezza di esilarante spettacolo con divertenti gag dirette dalla sapiente regia di Antonio Pro-vasio. Sette i cambi di scena, spettacolari balletti con-tornati da splendidi costumi e fantastiche scenografie curate ed ideate da Enrico Dalceri e il suo staff.Con questo spettacolo riparte il carrozzone della famiglia Colombo insieme a tutti i protagonisti del cortile Lom-bardo. Sempre e comunque è il cortile...La storia si sviluppa attraverso questi momenti: dopo una notte di bagordi la Mabilia arriva all’alba accompa-gnata dai suoi corteggiatori ...Neo eletta miss Legnano, il risveglio per la Teresa è trau-matico; arriva finalmente il permesso dal comune per l’apertura nel cortile di un parcheggio per biciclette ...

peccato che la domanda sia stata fatta al comune di Le-gnano nel lontano 1962.Arriva Natale e per i “pover Crist” rinasce insieme al bambin Gesù la speranza di una vita più agiata. Il Gio-vanni infatti arriva a casa con la gratifica natalizia ... la tredicesima. In casa Colombo arrivano quindi benesse-re e serenità. Purtroppo però i soldi finiscono subito e quindi anche la serenità.Ai “pover crist” non resta che sognare ... i mari del Sud, la filibusta, corsari e pirateria, dobloni d’oro e ricchi bot-tini. Finale di primo tempo sulle ali della fantasia “rapiti” dai pirati dei mari del sud!Il sogno della Teresa però non si ferma qui. La vedovan-za per lei è un traguardo quasi irraggiungibile, ma mai dire mai. Si arriva quindi a pregare sulla tomba del forse, magari chissà ... defunto Giovanni Colombo.Ma ecco che riappare il Giovanni insieme alla figlia Ma-bilia per un gran finale in allegria. Quindi alla Teresa non resta che dire: “Num por puarit sem nasù in quel mo-mentu che ul signor l’ha creà tuti gli accidenti, dulur da ventar, da denci e da co’, buleta croniga e pesc ancamò, la nostra fortuna a l’è questa al sem ... Sem nasü par patì ... patem! (siamo nati per patire ... patiamo!).

domenica 18 diCEMBRE

L

FUORi ABB

ONAMENtO

chi.te.Ma presenta

sEM NAsü PAR PAtÌ... PAtEM!

regiaANtONiO PROvAsiO

con i LEgNANEsi

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72

Sono una delle più apprezzate compagnie teatrali italiane che dal 1949 porta in scena con impareggiabile ironia le evoluzioni sociali e del costume della Lombardia attraver-so l’uso scenico del dialetto lombardo. La Compagnia fu fondata da Felice Musazzi, e Tony Barloc-co presso l’oratorio maschile di Legnarello a Legnano. In quegl’anni vigeva un veto del cardinal Schuster che proi-biva le rappresentazioni promiscue tra uomini e donne. Per aggirare il problema Musazzi in occasione di una sua rappresentazione teatrale che prevedeva ruoli sia maschili che femminili, decise che gli attori maschili avrebbero in-terpretato anche i ruoli femminili, e fu così che si travesti-rono anche da donne, proponendo al loro pubblico figure satiriche della tipica donna lombarda, e proprio a questo deve gran parte del suo successo. Gli attori dei Legnanesi, in origine non erano attori profes-sionisti, né avevano frequentato scuole di teatro, la loro diversa provenienza sociale, assieme ad elementi di satira e autoironia del loro lavoro “vero”, aumentava la dose di comicità.L’ambientazione tipica delle loro commedie è il cortile lom-bardo e la vita di cortile che viene rappresentata, ruota in-torno ai suoi protagonisti, i Colombo, famiglia composta da tre persone, la Teresa (la donna di cortile interpretata da Felice Musazzi prima e ora da Antonio Provasio), la Mabi-lia la figlia da sempre maggiorenne e “zitella” interpretata prima da Tony Barlocco e ora da Enrico Dalceri e dal Gio-vanni il marito, interpretato da Carletto Oldrini prima e in seguito da Luigi Campisi. Tra i tre spicca, per importanza ed estrema comicità, la Teresa.Nelle ultime stagioni teatrali altri personaggi coprono un ruolo fisso nella Compagnia, tra i quali spicca senza dub-bio l’immancabile cugina Pineta interpretata da Alberto Destrieri e la Chetta una delle donne del cortile e antago-nista della Teresa, interpretata da Valerio Rondena. Altri ruoli stabili sono il Sindaco interpretato da Giordano Fe-nocchio, il Don Pietro ruolo ricoperto da Danilo Parini. La Carmela, la Mistica, la Rosetta, la Duina e la Paolina, sono i nomi delle donne del cortile interpretate rispettivamente da Maurizio Albè, Giovanni Mercuri, Mauro Quercia, Da-niele Chiodini.Nel panorama teatrale lombardo risulta essere il gruppo più importante, oltre che essere tra le principali e più co-nosciute compagnie dialettali d’Italia e d’Europa, portando in scena le storie, i costumi e le tradizioni lombarde; infatti pur essendo il Dialetto legnanese (variante dell’Insubre) l’idioma preponderante nelle loro commedie, risultano essere apprezzati, soprattutto in tempi recenti, anche nel-centro-sud, poiché ultimamente alcune compagnie teatra-li locali hanno cercato di recitare sempre più in un misto “italo - insubre”, modernizzando i testi originali di Musazzi, inserendovi temi d’attualità e politica nazionale.I Legnanesi hanno da poco festeggiato i sessant’anni d’at-tività con uno spettacolo celebrativo, dove sono riusciti ad effettuare più di 160 date in una sola stagione, portando a teatro oltre 160.000 spettatori, risultando così la prima compagnia del teatro di prosa in Italia per affluenza di pub-blico.

i LEgNANEsi

sEM NAsü PAR PAtÌ ... PAtEM!

conANtONiO PROvAsiO

ENRiCO dALCERiLUigi CAMPisi

diFELiCE MUsAZZi

ANtONiO PROvAsiO

musicheARNALdO CiAtO ENRiCO dALCERi

La ringhiera

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Page 76: Programma Stagione 2011-12

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LO sCHiACCiANOCi

l Balletto di Sofia è la prima compagnia pri-vata di balletto bulgara nata dall’unione dei Solisti del Sofia National Ballet e creata ap-positamente per permettere l’effettuazione di tournée all’estero al di fuori del Teatro

Nazionale di Sofia. ll corpo di ballo è stato formato se-lezionando ballerini da tutti i balletti bulgari in attività e dagli allievi diplomati della Scuola nazionale di danza di Sofia. Costumi e scene sono quelli dei teatri bulgari o appositamente creati per i vari progetti. Il Balletto Nazionale di Sofia in quanto tale è alla soglia del suo ottavo decennio. Il primo spettacolo di ballet-to professionale bulgaro, Coppelia di Atanas Petrov, fu presentato il 22 febbraio 1928. Da allora cominciò la sua crescita la Compagnia Nazionale di Balletto, asso-ciata all’Opera nazionale sin dalla sua creazione. Negli anni il Balletto Nazionale è cresciuto a livelli artistici me-morabili, riconosciuti con entusiasmanti recensioni e opinioni dalla critica mondiale. Sin dalla sua nascita il balletto bulgaro sintetizzava nelle sue ricerche la scuola classica russa e la libera ed espressiva danza tedesca. Mentre Anastas Petrov proponeva proprie versioni dei

balletti classici Coppelia, Chopiniana, Raimonda, La fata bambola, Giselle, Il lago dei cigni, Esmeralda, ed anche della prima opera di tematica nazionale Il drago e Yana di Hristo Manolov (1937), nello stesso periodo svolge-va l’attività la splendida rappresentante della libera ed espressiva danza tedesca Maria Dimova, che trovò una nuova lettura del folclore bulgaro nei suoi allestimenti scenici di Nestinarka (danzatrice sulla brace) di Marin Goleminov (1942) e German di Filip Kutev. Dopo il 1945 l’influsso della scuola classica russa si raf-forzò e contribuì a portare il Balletto bulgaro ad altissimi livelli. Persino i balletti su motivi folcloristici bulgari veni-vano creati da coreografi stranieri, innanzitutto russi. I ballerini del Balletto di Sofia sono allievi della Scuola nazionale di danza a Sofia, e delle scuole accademiche russe a Mosca e a San Pietroburgo. Negli ultimi anni i direttori del balletto, sono stati alcuni eminenti artisti del balletto bulgaro quali Petar Lukanov, Hikmed Mehme-dov, Yasen Valchanov, Maria Ilieva, Silvia Tomova. Il Balletto Nazionale di Sofia è stato ospite in decine di paesi in tutto il mondo ed il suo valore è ormai ricono-sciuto sia dal pubblico che dalla critica.

mercoledì 21 diCEMBRE

musicaPYOtR iLYiCH

tCHAiKOvsKY

FUORi ABB

ONAMENtOBalletto di sofia in

i

coreografieMARiANA ZAHARiEvA

su MARiUs PEtiPA

scene e costumiEsLitsA POPOvA

balletto in due atti

Page 78: Programma Stagione 2011-12

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IL “FAI DA TE” PER LA TUA FESTATutto a NOLEGGIO...

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da maggio 2011

NEW

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gisELLE

o Slovak National Theatre, una delle istitu-zioni culturali più importanti del paese, è sta-to fondato nel 1920. Oggi comprende le se-zioni di opera, teatro e balletto, ognuna con la sua compagnia stabile professionista. Il

debutto della Compagnia coincide con lo storico giorno della prima rappresentazione, Coppélia di Leo Delibes, il 19 maggio 1920 quando il primo Direttore Artistico era Vaclav Kalina. Oskar Nedbal, Direttore dello SND, invitò poi il maestro di balletto italiano Achille Viscusi che ebbe un ruolo importante nel professionalizzare l’ensemble e il repertorio. Dopo questo periodo di grandi successi al-tri Direttori e coreografi seguirono. Con l’arrivo di Karol Tóth l’ensemble ottenne maggiore indipendenza e ini-ziarono ad essere presentati anche lavori originali fino all’ingresso di Boris Slovák che ringiovanì e allargò l’en-semble. Negli anni ‘90 l’ensemble presenta coreografie di Ondrej Šoth. L’autore del libretto di Giselle è Théophile Gautier, scrit-tore autorevole dell’epoca, nonché critico d’arte. L’opera venne poi musicata da Adolphe-Charles Adam, uno tra i

più celebri compositori di musiche per balletto. L’idea di questo balletto nasce sfogliando le pagine del romanzo De l’Allemagne di Heinrich Heine. Gautier rimase attratto infatti dalla leggenda delle Villi, spiriti della tradizione slava (molto simili agli Elfi), giova-ni morte prima del matrimonio, incapaci di trovare ripo-so eterno nella morte. La storia infatti parte da questi spiriti dalla radice slava vila che significa fata. Nel libro di Heine inoltre le Villi provano un irrefrenabile desiderio e un amore incredibi-le per la danza: questa passione sarà poi fonte di ispira-zione per la prima bozza del libretto.Il balletto si compone in due atti: il primo riguarda la vi-cenda di Giselle che culmina nella sua morte; il secondo atto invece riguarda la leggenda delle Villi e l’amore di Giselle per Albrecht che culmina nella volontà di salvar-gli la vita, anche se questa è stata la principale causa della sua morte. In scena la prima volta il 28 giugno del 1841, il balletto fu un successo incredibile, tanto che an-cora oggi viene considerato come uno dei più grandi balletti classici mai rappresentati.

lunedì 09 gENNAiO

coreografieONdEJ sOtHJURAJ KUBANKA

FUORi ABB

ONAMENtOslovak National theatre in

L

balletto in due atti

musicaAdOLPHE CHARLEs AdAM

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Palazzo Medici RiccardiVia Cavour, 3Firenzewww.palazzo-medici.it

Orario di apertura:Tutti i giorni dalle 9:00 alle 19:00

escluso il mercoledi Biglietteria 055 2760340

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Medici RiccardiP a l a z z o

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NAPOLEtANgO

a famiglia Incoronato è famosa a Napoli e sul territorio della regione. Essa si sposta come un chiassoso circo familiare, viene chiamata per cerimonie religiose e feste di paese. Essa è la prova vivente della specializzazione dell’

artista, e la specializzazione è il tango. Non il walzer, non la samba, non il fox-trot o il liscio, ma il divino, tragico e sensuale tango argentino. Come lo abbia imparato e da chi è un vero mistero. Sta di fatto che ormai da quattro generazioni la famiglia Incoronato detta legge in mate-ria, le sue invenzioni, il suo ritmo, l’originalità delle figure e la fastosa ridondanza dei corpi che si muovono han-no colpito il mondo intero e hanno creato proseliti un po’ ovunque. Nella compagnia serpeggiano capigliature nere come la pece e vestiti aderenti che fasciano corpi e menti, la loro ispirazione, come appare, è costante e tale da motivare ogni singolo gesto, anche il più elementare, il più quotidiano come il mangiare, il bere, il dormire e finanche il camminare. Sono dei veri fenomeni: Concet-ta, la matriarca, il figlio con la sua sposa, i figli, i fratelli e le sorelle, i cugini, persone appartenenti a posti e a razze diverse, passano tutti come lontani parenti della fami-glia Incoronato, una famiglia allargata da sempre nuo-

vi elementi, anche biondi e anche stranieri, gente che non conosce la lingua napoletana, ma neanche quella italiana, gente di colore, persone non vedenti, cantanti e ballerini. Tutti ballano il tango a Napoli ed è subito Na-poletango. È il trionfo della vita sull’accademismo, della bruttezza sulla bellezza, del sangue versato per amore, contro i sentimenti prudenti e intimisti. La famiglia si esi-bisce in balere, in caffè, in stazioni ferroviarie, circhi, pa-lestre, attraverso filastrocche, canti della terra, canzoni patriottiche, danze ritmate dai propri sentimenti urgenti, necessari. Come dire che la vita è un grande tango che si svolge dalla mattina alla sera. C’è il tango della sve-glia, quello della colazione, del lavoro, del rientro a casa, quello dell’amore, della lite, della guerra, del mangiare (in scena si preparerà una vera cena a base di pesce) e poi ancora tango per le feste comandate, processioni religiose, natali e capodanni. Lo spettacolo è un inno alla vita senza i freni della cultu-ra borghese e senza la ricerca affannosa della bellezza, oggi la vera discriminante tra ciò che conta e ciò che va buttato via. Diciannove attori che cantano, ballano, suonano musica dal vivo, musica registrata, canti, ga-stronomia, suoni e fuochi artificiali.

giovedì 12 e venerdì 13 gENNAiO

L

scritto e diretto dagiANCARLO sEPE

con un tema originale diLUis BACALOv

FUORi ABB

ONAMENtOteatro eliseo presenta

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Inizia giovanissimo la sua attività teatrale formando una sua compagnia ed allestendo testi comici del teatro rus-so e di narrativa contemporanea italiana e straniera. Sono moltissimi gli allestimenti di autori italiani e stranieri che ha curato nel corso della sua carriera registica, tra i più impor-tanti: Williams, Brecht, Sartre, Vitrac, Gogol, Fonvizin, Jar-ry, Weiss, Pirandello, Fabbri, Cechov, Ibsen, Arrabal, E. De Filippo, Lorca, Strindberg, Rosso di San Secondo, Euripide. Fonda il Teatro La Comunità nel 1972 e dopo 10 anni di la-voro di ricerca e di laboratori teatrali raggiunge il successo con la Triade: In Albis, Zio Vania, Accademia Ackermann.Determinanti sono gli incontri con Stefano Marcucci, Artu-ro Annecchino, Romolo Valli, Lilla Brignone, Uberto Bertac-ca, alla fine degli anni ‘70. Nelle stagioni teatrali successive amplia i suoi progetti, confrontandosi con altri artisti della scena ”ufficiale” quali Mariangela Melato da cui scaturiscono Vestire gli Ignudi, Medea, Anna dei miracoli, e con Aroldo Tieri e Giuliana Lojodice con i quali allestisce Marionette che passione, Le bugie con le gambe lunghe e Care conoscenze e cattive memorie.Dal 1985 e per tre stagioni consecutive progetta e realizza altrettanti spettacoli in cui definisce il suo linguaggio teatra-le ed il rapporto fra testo non drammaturgico e narrazione scenica.Si avvale a tale scopo di Scott Fitzgerald, Gabriele D’An-nunzio, e l’opera omnia di Samuel Beckett. Nel 1992 realiz-za Pazza, con Ottavia Piccolo e Edipo Re al teatro greco di Siracusa, con Giancarlo Sbragia; nel 1993 La storia di Zazà, con Milva; nel 1994 Macbeth, con Franco Branciaroli e nel 1996 Il re muore, con Paolo Ferrari.Nel 1997 debutta al Festival La Versiliana con E ballando.ballando che girerà per più di quattro anni. Nel 1998 Sepe realizza Puccini, lavoro dedicato alle opere e ai personaggi del grande musicista e Lezioni di canto, con Paolo Ferrari; nel 1999 con Aroldo Tieri e Giuliana Lojodice L’amante in-glese di Marguerite Duras. Sempre nel 1999 mette in scena Madame Bovary con Mo-nica Guerritore, spettacolo di grande successo, ed allesti-sce Marathon - la città della musica, in prima al Festival La Versiliana e poi in tournee’ a Roma, Firenze e Napoli.Nel 2001 allestisce nel suo spazio del Teatro La Comuni-tà, lo spettacolo Cine H approfondendo ancor di più la sua ricerca di un linguaggio teatrale che preveda una forte in-terazione tra parola e gesto, questo percorso è alla base anche del nuovo spettacolo con Monica Guerritore che debutta sempre nel 2001 Carmen, secondo capitolo di una ideale trilogia al femminile che si concluderà nel 2003 con La signora dalle camelie.Nel frattempo la sperimentazione dà vita, sempre nel 2001, ad un nuovo spettacolo al Teatro la Comunità Favole di Oscar Wilde, lavoro di grande successo che proroga per tre stagioni consecutive arrivando a toccare le 350 repliche. Tra gli spettacoli che Sepe ama ricordare ci sono Vienna, Atto senza parole, Iliade, Casa di bambola, tutti presenti in festival di importanza internazionale quali il Festival di Nan-cy, il Festival di New York, La Versiliana Festival ed il Festival dei Due Mondi di Spoleto. Nella stagione 2007-2008 dirige Andrea Giordana in Otello di William Shakespeare.

giANCARLO sEPE

NAPOLEtANgOMusical latino-napoletano

ideato e diretto da Giancarlo Sepecon un tema originale di Luis Bacalov

scene e costumiCARLO dE MARiNO

luciUMiLE vAiNiERi

colonna sonoraHARMONiA tEAM

musiche originalidAvidE MAstROgiOvANNi

aiuto registadOMENiCO dE sANti

assistente ai costumivitA BARBAtO

produzione tEAtRO ELisEO e

NAPOLi tEAtRO FEstivAL

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LAgO dEi CigNi

ltra presenza al Teatro Verdi dello Slovak National Theatre, questa volta con un altro classico della danza. Il lago dei cigni è uno dei più famosi e ac-clamati balletti del XIX secolo. Musicato da

Pyotr Ilyich Tchaikovsky ebbe la sua prima rappresenta-zione al Teatro Bolshoi di Mosca il 20 febbraio 1877 con la coreografia di Julius Wenzel Reisinger. Incredibilmen-te fu un clamoroso insuccesso e dopo poche repliche venne ritirato dalle scene. Il libretto di Vladimir Petrovic Begicev, direttore dei teatri imperiali di Mosca insieme al ballerino Vasil Fedorovic, è basato su un’antica fiaba tedesca, Der geraubte Schleier (Il velo rubato), seguendo il racconto di Jophann Karl August Musäus.Primo dei tre balletti di Čajkovskij, fu composto tra il 1875 e il 1876. Viene rappresentato in quattro atti e quattro scene (soprattutto fuori dalla Russia e nell’Eu-ropa Orientale) o in tre atti e quattro scene (in Russia e Europa occidentale). Sebbene esistano molte versioni diverse del balletto, la maggior parte delle compagnie di danza basa l’allestimento, sia dal punto di vista coreo-

grafico che musicale, sulla riscrittura di Marius Petipa e Lev Ivanov per il Balletto Imperiale, presentato la prima volta il 15 gennaio 1895 al Teatro Imperiale Mariinskij a San Pietroburgo. Chaikovskij morì nel gennaio del 1893 e non riuscì dunque a vedere il nuovo balletto che nel nuovo allestimento ottenne, finalmente, il successo tan-to agognato. Ivanov coreografò gli atti bianchi (II e IV) e il francese Petipa gli altri due (I e III). E’ a Marius che si deve principalmente la “resurrezione” del Lago, grazie a modifiche del libretto e di alcune scene, e all’inseri-mento nella partitura originale di alcuni brani pianistici di Čajkovskij diretti da Riccardo Drigo che vi aggiunse una propria composizione (il Gran pas de deux).L’etoilés di quello spettacolo fu la ballerina milanese Pierina Legnani che introdusse nel ruolo del cigno nero (Odile) i 32 fouettées, l’interprete maschile fu il cinquan-taduenne Pavel Gerdt nel ruolo di Siegfried mentre il ruolo di Rothbart fu interpretato da Alexei Bulgakov. Da quel momento in poi il “Lago” entrò a far parte del re-pertorio pietroburghese prima e moscovita dopo, con-quistando il favore del pubblico e divenendo un classico del teatro di danza.

domenica 22 gENNAiO

A

FUORi ABB

ONAMENtOslovak National theatre in

musicaPYOtR iLYiCH tCHAiKOvsKY

balletto in quattro atti

coreografiaRAFAEL AvNiKJANsu MARiUs PEtiPA

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vARiE Età

n gradito ritorno quello di Massimo Lopez al Teatro Verdi di Firenze dove mancava dal 2007 quando propose con la Big Band Jazz Company il suo personale e appassionato omaggio a Frank Sinatra.

Questa volta si presenta con un nuovo testo che riman-da a quelle sonorità proposte però con un taglio ancor più originale. Si tratta di un viaggio nelle varie - età del-lo spettacolo che hanno lasciato tracce indelebili nel tempo, rivisitate in un repertorio musicale tra il jazz e lo swing, nel quale Massimo Lopez veste bene le caratteri-stiche di cantante crooner.I brani si fondono in una gradevolissima sequenza di in-dimenticabili evergreen americani ed italiani dagli anni ‘30 ai giorni nostri eseguiti con l’accompagnamento del-la Big Band Jazz Company (una preziosa conferma dun-que) ed i pregevoli arrangiamenti del Maestro Gabriele Comeglio che da molti anni affianca l’artista nelle sue scelte musicali.Uno spettacolo scritto a “cinque” mani dai due fratelli Lopez: Massimo ed Alessandro, un binomio indissolubi-le e collaudato per evidenziare ancora in questa nuova

produzione teatrale le straordinarie doti canore di Mas-simo Lopez in un nuovo repertorio di canzoni, la simpa-tia, l’eleganza e la comicità. Alcune pagine “amarcord” interpretate in estemporanei colpi di scena evocheranno varie - età del cinema, della radio e della televisione. Tra gli ingredienti fondamentali per completare que-sto Massimo Lopez show non mancheranno diverten-ti monologhi ed imitazioni, legate anche all’attualità. Le qualità interpretative di Massimo e le sue personali caratterizzazioni di alcuni personaggi famosi sono così conosciute ed apprezzate dal pubblico, che ormai non possono mancare in un suo spettacolo.Quindi uno show vario e brioso fatto anche di interazioni con gli elementi dell’orchestra, il cast ed il pubblico stes-so nel quale l’artista troverà spazi per raccontarsi nelle sue “varie - età”.In questa occasione Massimo Lopez, torna a firmare la regia di un suo spettacolo lasciando lo spazio necessa-rio ad un pizzico di sogno e imprevedibilità per favorire le sue ottime qualità di improvvisazione scenica, caratte-ristiche care al pubblico che lo segue con grande affetto da moltissimi anni.

sabato 28 e domenica 29 gENNAiO

U

FUORi ABB

ONAMENtO

conMAssiMO LOPEZ

spettacolo musicale diMAssiMO e ALEssAdRO LOPEZ

steMal alessandro lopez presenta

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Attore e showman nasce per caso ad Ascoli Piceno nel 1952. Il suo apprendistato artistico inizia al Teatro Stabile di Genova. Dopo diver-se esperienze in ruoli tradizionali, è con Amleto in trattoria - di Achille Campanile - che inizia ad interpretare ruoli comici.Conclusa la parentesi dello Stabile trova l’occasione di interpreta-re un ruolo comico in Non ci ha fatto effetto affatto, rivisitazione in chiave ironica dello shakespeariano Romeo e Giulietta, diretta da Tonino Pulci.Massimo Lopez Debutta in teatro con Il fu Mattia Pascal di Luigi Pirandello, accanto ad attori come Giorgio Albertazzi e Lina Volonghi nel 1975.Lavora inoltre con Luca Ronconi e Adriana Asti. Nel corso degli anni ‘70 e durante i primi anni ‘80 partecipa a numerose rappresentazioni teatrali, tra le quali L’anatra selvatica di Henrik Ibsen e Il borghese gentiluomo di Molière. Da qui si sposta nelle sale di doppiaggio - atti-vità a cui si dedica per due anni - dove incontra Anna Marchesini.Il passo successivo è breve: arriva anche Tullio Solenghi e i tre dan-no inizio a un periodo felicemente febbrile dedito alla comicità tra esilaranti gag e brillanti battute che, dalla radio nei primi anni ‘80, sbarca in televisione: ed è subito un trionfale successo.A partire dal 1983 fino alla metà degli anni ‘90 il Trio Lopez-Solenghi-Marchesini fa ridere l’Italia intera: partecipano al varietà Tastomat-to ottenendo grande successo. Nel 1985-1986 propongono i loro sketch anche a Domenica in. L’anno successivo sono ospiti fissi a Fantastico. Con la loro esilarante imitazione di Khomeini fanno arrab-biare il mondo arabo.A teatro Massimo Lopez ottiene un notevole successo con gli spet-tacoli Allacciare le cinture di sicurezza (1987) e In principio era il trio (1991), scritti, diretti e interpretati da Anna Marchesini, Tullio Solen-ghi e lo stesso Lopez. Da non dimenticare sono i trionfi conseguiti con Helzapoppin Radio Due e la parodia televisiva de I promessi spo-si: la rivisitazione umoristica del capolavoro di Alessandro Manzoni ottiene maggior successo dello sceneggiato originale.Nel 1994 il sodalizio termina e il Trio si scioglie: i tre continuano le loro carriere separatamente e dalla metà degli anni ‘90, Massimo Lopez comincia una nuova vita come “solista”. E’ intrattenitore di Buona domenica (edizioni 1998 e 1999), e nel 2000 è al fianco di Mara Venier in Fantastica italiana.In televisione conduce altri programmi di varietà: Massimo ascolto (1994), I guastafeste (1996); diviene inoltre testimonial per Telecom, recitando in una popolarissima campagna televisiva della compa-gnia telefonica (lo slogan è: “Una telefonata allunga la vita”). Nel 1998 realizza un’apparizione straordinaria nella soap opera Beautiful. Sempre in questi anni prende parte ad alcune fiction tra cui Profes-sione fantasma, Un uomo in trappola e I veleni dei Gonzaga.Da Romano Prodi a Mike Bongiorno, numerose ed esilaranti sono le sue imitazioni negli anni.Nel 2005 fa a coppia con il vecchio compagno Tullio Solenghi per condurre alcune puntate di “Striscia la notizia”.Dal 2003 al 2005, insieme a Tullio Solenghi, porta a teatro La strana coppia di Neil Simon, per la regia di Gianni Fenzi.Dal 2005 al 2007 porta nei teatri di tutta Italia Ciao Frankie, un con-certo-tributo a Frank Sinatra, per la regia di Giorgio Lopez con il quale nel 2006 porta in scena anche Oh Romeo, di Ephraim Kishon.Per festeggiare i 25 anni dalla nascita del celeberrimo Trio, nel 2008 ritorna in televisione con lo spettacolo Non esiste più la mezza sta-gione, assieme ad Anna Marchesini e Tullio Solenghi.

vARiE Età

MAssiMO LOPEZ

Spettacolo musicale diMassimo e Alessandro Lopez

congiULiANO CHiARELLO

e laBig BANd JAZZ COMPANY

Direzione Musicale ed arrangiamenti

gABRiELE COMEgLiO

RegiaMAssiMO LOPEZ

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Page 90: Programma Stagione 2011-12

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CiN Ci LA’

iamo a Macao. La giovane timida principes-sa Myosotis sta per sposarsi ma, al con-trario di quanto sarebbe lecito supporre, è triste perchè deve abbandonare i sogni e i giochi della fanciullezza. E anche il principe

Ciclamino, suo promesso sposo, è triste per gli stessi motivi e si dimostra scarsamente entusiasta del matri-monio. Ora a Macao c’è questa usanza: durante il pe-riodo di fidanzamento di una principessa, ogni diverti-mento e ogni lavoro vengono sospesi. Ed è proprio in questo periodo che giunge a Macao la bella Cin Ci Là, attrice cinematografica francese, assieme a Petit Gris il suo accompagnatore ufficiale, innamorato cotto di lei. Il Mandarino di Macao Fonky, padre della principessa Myosotis, decide di affidare i due giovani, così scarsa-mente entusiasti del matrimonio alle esperte cure di Cin Ci Là. La bella attrice prende a cuore la cosa e si dedica con particolare interesse alla emancipazione del princi-pe Ciclamino. Petis Gris viene colto da un furibondo attacco di gelosia e per vendicarsi rivolge le proprie attenzioni alla prin-cipessa. Accade così che il principe Ciclamino che ha preso gusto alla cosa, si innamora di Cin Ci Là e la vuole

sposare. Ma l’attrice saggiamente gli spiega che lei non può e non vuole contrarre nessun legame duraturo. Del resto la principessa Myosotis è ora disposta a lasciare le sue bambole e i suoi sogni e a convolare a giuste nozze con Ciclamino; il che avviene fra le più allegre feste di tutta Macao.

sabato 04 e domenica 05 FEBBRAiO

s

musicaviRgiLiO RANZAtO e

CARLO LOMBARdO

FUORi ABB

ONAMENtOcompagnia italiana operetta in

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Promessi Sposi, opera musicale di Michele Guardì e Pippo Flora, dopo il trionfale de-butto a San Siro del 18 giugno scorso, dopo il trionfo nella valle dei Templi di Agrigento (dal 25 al 30 luglio 2010) e dopo la grande

affermazione al teatro degli Arcimboldi di Milano (dal 14 al 30 dicembre 2010), torna per la stagione 2011-2012, nei più grandi Teatri italiani con anteprima nazionale fis-sata ad Ascoli 5 novembre 2011 e debutto a Roma il 10 novembre. La chiusura della tournée è in definizione tra Torino e Milano a fine marzo del 2012. Questa nuova edizione sarà ancora più ricca e mette-rà insieme dieci protagonisti, sei comprimari, ventidue ballerini - coristi che cantano dal vivo sulle basi musicali realizzate da una grande orchestra sinfonica di settanta elementi.Ma non solo: ci sarà una spettacolare scenografia con otto enormi carri mobili, proiezioni, effetti scenografici speciali. E non mancheranno i costumi e le coreografie da grande teatro musicale. Con questi ingredienti viene proposto lo spettacolo che celebra il più grande romanzo italiano, con continui ed

immancabili rilanci all’attualità, partendo dai temi affron-tati nel testo originale.È la celebrazione di un mondo pieno di suggestioni sto-riche, poetiche e umane.Il racconto è noto, e la sua modernità viene sfrutta-ta per presentare un contesto storico e sociale che ri-prende, immutate, le eterne problematiche dell’essere: dall’Amore al Potere, dalla Giustizia alla Fede.Per concludere con il trionfo della vita nella esplosione della luce del Duomo … ovvero la “grande macchina del Duomo” come Alessandro Manzoni descrive l’apparire di Milano agli occhi semplici ma pieni di speranza di Renzo. L’opera si conclude con una spettacolare e sug-gestiva pioggia catartica che vince la peste e testimonia il trionfo della vita.Scritta e rielaborata con un’attenzione speciale alla ste-sura manzoniana, l’Opera ha ottenuto il Patrocinio Mora-le della Società Italiana degli Autori ed Editori “per l’ele-vata qualità artistica - spettacolare, la precisa aderenza della stesura letteraria al romanzo del Manzoni nonché per la forte carica emotiva che l’Opera è capace di susci-tare nel pubblico”.

da venerdì 24 a domenica 26 FEBBRAiO

i

diMiCHELE gUARdì

e PiPPO

FLORA

FUORi ABB

ONAMENtOdal romanzo di alessandro Manzoni

i PROMEssi sPOsi

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Autore di teatro, cabaret, radio e televisione. Nato a Ca-steltermini, in provincia di Agrigento, da oltre 40 anni vive e lavora a Roma. Regista teatrale e televisivo, dal 1969 ha firmato molti programmi televisivi di grande successo. Fra i suoi programmi Scommettiamo che...?, I fatti vostri, Mattino in famiglia e Pomeriggio in famiglia, Domenica in. Ha inoltre ideato e diretto sette edizioni di Telethon.È stato per tredici anni Direttore artistico del Teatro Piran-dello di Agrigento.Ne I Promessi Sposi ha curato la riduzione tea-trale e la stesura del testo sintetizzando in trentano-ve quadri i passaggi es-senziali dell’opera manzo-niana. Il tipo di riduzione e il testo sono stati studiati per rendere l’opera adat-ta anche a un pubblico internazionale e permet-tere così una più ampia circolazione nel circuito teatrale e televisivo estero. I personaggi sono stati trattati con grande rigore storiografico e ne è stata esaltata la loro rilevanza poetica. Sua è la regia teatrale.

Musicista agrigentino cresciuto in una famiglia di artisti in-timi della famiglia Pirandello, debutta, ed è anche questa una vera curiosità, all’età di settantotto anni con un’opera di grande spessore musi-cale, vigore e modernità.Oltre alla musica sono suoi gli importanti arran-giamenti de I Promessi Sposi creati con particola-re attenzione alle sonorità strumentali. Sue anche le armonizzazioni dei cori dei quali è da sempre at-tento e colto studioso.Sovrintendente per tredici anni del teatro Pirandello di Agrigento ha cresciu-to intere generazioni di artisti. Da sempre appassionato di jazz, ha iniziato la carriera musicale con alcune opere Ulisse, Orfeo, un Romeo and Juliet in dialetto siciliano, la storia d’amore tra un ragazzo ebreo e una ragazza mu-sulmana e Nela e Sahabin altra storia d’amore basata su una leggenda rappresentata anche all’estero in alcuni te-atri lirici.Alla musica, in una sorta di “sdoppiamento creativo”, ha alternato la passione per la natura che, grazie anche a una laurea in Agronomia, gli ha permesso di creare per la sua città magnifici giardini.

MiCHELE gUARdÌ

PiPPO FLORA

i PROMEssi sPOsiOpera moderna dal romanzo di

ALESSANDRO MANZONI

Musica Arrangiamenti e Armonizzazioni corali

PiPPO FLORA

Scene LUCiANO RiCCERi

Costumi ALEssANdRO LAi

Gioielli gERARdO sACCO

Maestro d’Armi RENZO MUsUMECi gRECO

Coordinamento musicale e collaborazione agli

arrangiamenti giANLUCA CUCCHiARA

Coro Polifonico di MARiA gRAZiA FONtANA

Orchestra Sinfonica “NOvA AMAdEUs”

Consulenza per l’editing musicale e interventi al

pianoforte sERgiO CAMMARiERE

Orchestrazioni e Direzione d’orchestra

RENAtO sERiO

Riduzione teatrale, testo e regiaMiCHELE gUARdÍ

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PNUOVA GESTIONE

FOOD&BEVERAGESTADIO ARTEMIO FRANCHI

F &B FLORENCE

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ALAdiN il musical

e 1000 e una notte; la notte é stata la casa di tutte le storie raccontate in quanto, nell’im-possibilità di vedere nitidamente le forme della realtà, la mente è stimolata a crearne di proprie percorrendo la strada della me-

tafora. Le favole - come la poesia, la letteratura e le arti figurative - costituiscono l’atto finale di questo processo, tanto necessario all’uomo, quanto insito nella sua stes-sa natura. (...) Le scene sembrano uscire da un quadro dipinto a olio. Ci sono voluti più di 30 pittori e costruttori che, come su una tela, hanno dipinto le nostre idee, dove i personaggi sembreranno prender vita da ori e stucchi, da sontuose residenze e luoghi oscuri. Qui la tradizione dell’opera, come sottofondo a quei virtuosismi propri della tecnologia, capace di muovere un tappeto volante e l’intera scena, come i giochi di una scatola infinita e magica per l’occhio e il cuore di grandi e piccini. Nes-sun direttore d’orchestra migliore se non il pluripremiato Aldo De Lorenzo, non senza la collaborazione di Umile Vainieri alle luci e Mago Hermy per gli effetti speciali e illusioni. (...) I costumi del Premio Olimpico per il teatro Sabrina Chiocchio sono degli elementi, quando esage-

rati, quando appena accennati, di quel complesso mo-bile e pittorico della scena; saranno, quindi, pennellate tono su tono, decori di oro e d’argento e spruzzi di colori sontuosi su quel palcoscenico che è la casa di chi sa attendere, di fronte ad una tela bianca, quel momento ispirato di arte e tecnica per graffiare la realtà.Resteremo quindi per cento e più date nella notte di Baghdad, dove l’amore può fermare il tempo e il male può essere sconfitto da un cuore semplice e umile, nell’atto attuale e positivo di credere ancora nel “lieto fine“. Abbiamo cercato di raccontare ciò che sta nel per-corso, ma il nostro lavoro è quello di dare uno spetta-colo, che speriamo sia qualcosa che rimarrà, attraverso i testi irriverenti e scanzonati di Stefano D’Orazio, attra-verso le musiche degli intramontabili Pooh, l’attenta re-gia di Fabrizio Angelini, la sapiente direzione musicale di Giovanni Maria Lori e, soprattutto, grazie a tutti quanti i nostri collaboratori, non dimenticando mai gli attori, e i ballerini che sono quei delicati e meravigliosi strumenti chiamati ad essere ogni sera artisti.

Simone Martini

sabato 24 e domenica 25 MARZO

L

FUORi ABB

ONAMENtO

conFLAviO MONtRUCCHiO

musiche deiPOOH

Nausica presenta

distEFANO d’ORAZiO

e con la straordinariapartecipazione distEFANO MAsCiARELLinel ruolo del Genio

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Regione Toscana

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PAgAgNiNi

lunedì 26 MARZO

FUORi ABB

ONAMENtOater - Yllana - ara Malikan presentano

PaGAGnini unisce in un unico show la musica classica, il virtuosismo artistico del violinista Ara Malikian e lo humour farsesco del col-lettivo Yllana. Il risultato è un divertente e sorprendente “Dis-Concerto” che passa in

rassegna alcuni dei momenti più alti nella storia della musica classica combinati - in maniera ingegnosa - a motivi popolari.È da questa combinazione di stili che si crea un altret-tanto medley di emozioni, un concerto in cui la serietà e solennità della musica si sposano meravigliosamente con momenti di sottile umorismo.Questa eccentrica prospettiva del mondo dei concerti, unita all’elegante e virtuosa interpretazione di quattro eccezionali musicisti, ha la capacità, provata, di affasci-nare anche gli spettatori più eruditi, nonché di esaltare ed ispirare un pubblico di tutte le età e di qualsiasi pro-venienza geografica.Il genio personale di Paganini è stato un riferimento di particolare importanza durante la creazione di tutto lo spettacolo, non solo nel titolo. Le complesse composi-zioni del violinista, il carattere spericolato e le sue inter-pretazioni sorprendentemente talentuose, riflettono lo

spirito di PaGAGnini (scritto proprio così, per evidenzia-re l’aspetto divertito di questa produzione).Allo stesso modo, un continuo di momenti memorabi-li ci conduce ad una nuova visione di quella che viene chiamata “musica classica contemporanea” dei giorni nostri come gli U2 o il francese Serge Gainsbourg.

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tRE CUORi iN AFFittO

a più classica delle sitcom in un nuovo ed inedito adattamento teatrale. Tre ragazzi condividono un appartamento nello stabile di proprietà di un’anziana coppia di coniu-gi. Il ruolo maschile è interpretato da Paolo

Ruffini, attore cinematografico e conduttore della pros-sima edizione di Colorado Cafè su Italia 1. I ruoli femmi-nili sono interpretati da Arianna Bergamaschi (a teatro La bella e la bestia, Pinocchio, Masaniello …) e Justine Mattera (a teatro Victor Victoria, Cantando sotto la piog-gia). Tra gag esilaranti, canzoni e situazioni paradossali si snodano gli eventi che ruotano attorno a questa bizzarra e improbabile convivenza.

Paolo Stefano Ruffini (ma da sempre Paolino) nasce nel 1978 a Livorno: città che ama profondamente, in cui vive e dalla quale si allontana solo per esigenze lavorative. Colleziona film in VHS (ne ha circa 16 mila), ma collezio-na anche tatuaggi. Nonostante abbia tentato di bocciare a tutti i costi (perché a scuola ci stava ‘parecchio bene’), ha conseguito il diploma di Maturità Classica al Liceo Classico Niccolini e Guerrazzi di Livorno.Nel 2000 consegue il diploma di laurea in regia televisiva

e pubblicitaria presso la “NUCT - Nuova Università Cine-ma e Televisione” di Roma.Nel 2001 fonda l’Associazione Cinematografica che in-carna e presiede: il Nido del Cuculo. Diviene così pro-duttore di eventi e rassegne. Ma il Nido del Cuculo è conosciuto soprattutto per i ridoppiaggi in livornese di film famosissimi. Su Internet sono una manìa di cui par-lano anche i telegiornali.Nasce dunque per il teatro Io? Doppio! varietà cinema-tografico ed interattivo con tanto di band in scena che ricorda i migliori “one man show”. Lo spettacolo, che per l’80% è improvvisazione con il pubblico, ha totalizzato nell’ultima tournée toscana oltre 316 mila spettatori, mentre i canali di youtube hanno re-gistrato un totale di cinque milioni di visualizzazioni.Al cinema appare nel 1997 in Ovosodo di Paolo Virzì nel ruolo di rilievo di Gargani. Nel 2002 avviene la svolta de-cisiva: la vittoria del concorso Cercasi VJ di Mtv lo porta ad essere scelto tra migliaia di concorrenti e comincia un lungo sodalizio con la rete musicale che dura per ben quattro anni.Due anni di diretta quotidiana con Select e la condu-zione di trasmissioni cult quali On the beach, Special

sabato 14 e domenica 15 APRiLE

L

conPAOLO RUFFiNi

FUORi ABB

ONAMENtONew star e rock opera presentano

regiaCLAUdiO iNsEgNO

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PAOLO RUFFiNi

conARiANNA BERgAMAsCHi

JUstiNE MAttERA

musichegiOvANNi MARiA LORi

Sunday, Mtv Club Generation, Mtv Mobile Chart e soprat-tutto la classifica italiana per eccellenza, la Hit List Italia, lo portano ad essere un punto di riferimento per giovani e giovanissimi. Nel 2005 comincia una proficua collaborazione con quel-lo che potremmo definire il suo “babbo culturale”: Marco Giusti. Partecipa infatti al talk show demenziale Bla Bla Bla con Lillo e Greg.Nell’autunno dello stesso anno scrive e conduce Stracult: 14 puntate in seconda serata su Rai 2 a favore del “cinema di genere che spacca”.Sempre nel 2005 un’altra svolta: l’importante ruolo da “comprimario di locandina” in Natale a Miami (campione d’incassi nella stagione 2005–2006) al fianco di Christian De Sica e Massimo Boldi, prodotto da Aurelio De Lauren-tiis, per la regia di Neri Parenti.Nel 2006 prosegue l’esperienza da attore ed è protagonista di Non c’è più niente da fare regia di Emanuele Barresi, Alla fine dell’anno lo troviamo di nuovo protagonista nel film natalizio campione d’incassi Natale a New York, al fianco di Christian De Sica, Claudio Bisio, Fabio De Luigi, Massimo Ghini e Sabrina Ferilli.Nell’inverno recita a fianco di Alessandro Siani, Elisabetta Canalis e Marco Messeri in La seconda volta non si scorda mai di Francesco Raniero Martinotti.Il 9 Maggio 2008 debutta il Musical di cui è autore e prota-gonista 80 Voglia di…‘80! per la regia di Fabrizio Angelini. Viene confermato inoltre nel cast di Natale a Rio a fian-co di Christian De Sica, Michelle Hunziker, Fabio De Luigi, Massimo Ghini e Paolo Conticini sempre per la regia di Neri Parenti.Il 14 Ottobre 2008 debutta al Teatro Brancaccio Portami tante rose.it: un musical scritto da Maurizio Costanzo ed Enrico Vaime in cui è co-protagonista a fianco di Valeria Valeri, Pierfrancesco Poggi, Fanny Cadeo, Claudia Campo-longo e I ragazzi di Amici. Il 2009 si apre con un ruolo da protagonista: Carlo Vanzina lo chiama in Un’Estate ai Caraibi a fianco di Gigi Proietti, Enrico Brignano, Maurizio Mattioli, Alena Seredova e Bia-gio Izzo. I suoi “compagni di viaggio” sono Paolo Conticini e Martina Stella.A fine 2009 è il protagonista di Cacao, opera prima di Luca Rea, uno degli autori di Stracult. Ad inizio 2010 esce nelle sale italiane La prima cosa bel-la, in cui Paolo Ruffini interpreta un ruolo drammatico di rilievo al fianco di Stefania Sandrelli, Valerio Mastandrea, Claudia Pandolfi e Micaela Ramazzotti. Successivamente è uno dei protagonisti nel nuovo pro-getto del regista-sceneggiatore Fausto Brizzi, che vede la realizzazione di due pellicole gemelle: Maschi contro fem-mine e Femmine contro maschi. Sul fronte televisivo cura, con l’Associazione Nido del Cu-culo, la produzione esecutiva e il commento di Fear Fac-tor, programma tratto da un format americano di succes-so, messo in onda dall’’emittente GXT (Canali 146 e 147 di Sky).Al Teatro 4 Mori di Livorno nell’aprile 2010 debutta con il musical Rent - No day but Today di cui è autore, protago-nista e del quale cura personalmente la regia.In novembre 2010, mentre prende il via la tournée nazio-nale di Io doppio – Dè Show, Paolo Ruffini partecipa al nuovo spot della Lavazza, nei panni del giovane Botticelli alle prese con il sorriso della venere Julia Roberts.

Proprio la superstar del firmamento hollywoodiano prende parte in carne ed ossa a questo nuovo episo-dio della storica e fortunata saga inaugurata da Paolo Bonolis e Luca Laurenti, anch’essi presenti nello spot al fianco di Paolo Ruffini.L’8 aprile 2011 esce nelle sale italiane del film C’è chi dice no, commedia diretta da Giambattista Avellino, che lo vede co-protagonista al fianco di Luca Argen-tero e Paola Cortellesi. Dal 16 settembre di quest’anno conduce con Belen Rodriguez la nuova edizione di Colorado Cafè, in pro-gramma si Italia 1.Dallo scorso ottobre è di nuovo al cinema con Ex - Amici come prima diretto da Carlo Vanzina.Infine è annunciato per il 2012 Non c’è problema, lungometraggio del quale sarà protagonista nonché autore della sceneggiatura.

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www.fondoambiente.it

PER IL PAESAGGIO, L’ARTE E LA NATURA.

PER SEMPRE, PER TUTTI.

FAI - Villa del Balbianello. Lenno, Como - Legato testamentario Guido Monzino - 1988

FAI, non solo una sigla, ma anche voce del verbo FARE.Il FAI – Fondo Ambiente Italiano è una fondazione nazionale senza scopo di lucro nata nel 1975 con un obiettivo concreto: agire per la salvaguardia del patrimonio d’arte e natura italiano. Il FAI restaura e riapre al pubblico monumenti e luoghi di natura unici del nostro Paese che gli vengono affi dati per donazione o in concessione; educa e sensibilizza la collettività alla conoscenza, al rispetto e alla cura dell’arte e della natura; si fa portavoce degli interessi e delle istanze della società civile vigilando e intervenendo attivamente sul territorio. FAI per l’Italia. FAI anche tu.

Tutti possono dare il loro sostegno per aiutare il FAI

• Iscrivendosi alla Fondazione

• Versando un contributo in denaro,

anche piccolo, per un restauro

• Sostenendo il FAI con la propria azienda

• Visitando i Beni FAI aperti al pubblico

• Ricordandosi del FAI nel proprio testamento

• Diventando volontario

Presidenza Regionale FAI Toscana Maria Vittoria Colonna RimbottiDelegazione FAI di Firenze Elena Gabrielli MarziliPiazza Antinori 2 - 50124 Firenze - tel 055 214595 - al [email protected]

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FiREFLY

irefly è uno spettacolo affascinante, fatto di illusioni visive, danza, teatro fisico, acrobati-ca, ma anche video art con in più il ricorso alle più aggiornate macchine sceniche. Il primo intento è quello di stupire e stimola-

re l’immaginario comune, di trasportare e condurre ver-so una realtà fatta di illusione e magia, rendendo possi-bile l’impossibile. Uno spettacolo che porta l’arte alla gente, una rappre-sentazione capace di comunicare, divertire e affascinare, che unisce professionalità e serietà artistica all’intratteni-mento. Lo spettacolo è costruito per singole scene in cui prendono vita tra colori e luci in movimento, creature mai viste: slittano nello spazio, si elevano dal suolo, si snodano e si riuniscono con movimenti estremamente delicati e misurati. Un’esplosione di visione in cui momenti poetici di rara bellezza si alternano a quelli più ludici e ironici.Evolution Dance Theatre nasce in Italia nel 2008 dal pro-getto del coreografo americano Anthony Heinl.L’ex ballerino, nonchè collaboratore di Moses Pendleton, ha inventato “uno spettacolo fatto di salti, lotta, assenza di gravità e acrobazia, evolvendo lo stile Momix”.

venerdì 20 APRiLE

F

di ANtHONY HEiNL

FUORi ABB

ONAMENtOevolution dance theatre presenta

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Pin

fo

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R i v i s t a d i c o s t u m e

c u l t u R a e s p e t t a c o l i

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sEMPRE PiÙ CONviNtO

sempre più convinto Maurizio Battista, ca-rico di rinnovata energia e di antichi ideali, nel mostrarci le assurdità a cui ci stiamo abi-tuando. Lo fa attraverso un’analisi irriveren-te e spassosa dei mezzi d’informazione, dei

programmi televisivi, dei cartelloni pubblicitari, degli an-nunci in genere. In altre parole di tutto quello che ci sta intorno. Con la lente del suo tagliente sarcasmo mette a fuoco i tanti paradossi dei nostri tempi e solletica l’ilarità del pubblico che – liberato dai normali schemi mentali – lo segue nelle spietate analisi socio comiche, tra le quali l’eterna lotta tra uomini e donne.Il suo sguardo scanzonato e le sue domande taglienti, le gag ed i monologhi, sono gli ingredienti di uno spetta-colo esilarante all’insegna della schiettezza e del diverti-mento, dove la parola semplice e sincera raggiunge le pieghe dell’anima, e dove una certa “vivace romanità” gli permette di sbilanciarsi in una giungla di controsensi ed incongruenze.Battista propone inoltre diversi aneddoti legati alla strada lunga e tortuosa verso i prestigiosi palcoscenici che ora calca; quella strada iniziata nelle cantine della capitale, dove si saliva sul palco con il cappotto non per il freddo,

ma per paura che “sparisse per sempre”. Fu proprio in queste cantine che nacquero i pezzi più famosi del suo repertorio, quelli che poi, con il tempo, sono diventati i suoi cavalli di battaglia, e che ci propone in questa felice occasione: La siringa, paletta e secchiello e il famosissi-mo Portaportese.E poi, per non dimenticare, ecco servite le storie “ro-manzate” che hanno popolato le cronache dei quotidia-ni e dei settimanali in questa estate terminata.La scaletta degli spettacoli di Maurizio Battista varia ogni sera, a seconda del pubblico e delle notizie di attualità; ma una cosa è certa… con Maurizio Battista si ride!

venerdì 27 gENNAiO

è

FUORi ABB

ONAMENtO

conMAURiZiO BAttistA

FUORI SED

E

therry chegia presenta

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sONO iN ZONA

aranno l’energia scoppiettante e la simpatia contagiosa gli ingredienti principali di Sia-mo in zona, il nuovo spettacolo dell’attore comico napoletano Alessandro Siani. Monologhi nuovi di zecca conditi da sketch

irresistibili, per sfatare e dissacrare i luoghi comuni che proprio perché “comuni” riguardano un po’ tutto il popo-lo italico. Due ore di show, in cui Siani sarà protagonista di un’escalation di risate insieme a Francesco Albanese, Claudia Miele e Salvatore Misticone, in arte Scapece. Il tutto completato magicamente dalla musica orchestra-ta dal dj Frank Carpentieri insieme ad altri musicisti che saranno con lui sul palco, per un’ atmosfera live da non perdere. Nello spettacolo sono presenti anche cinque scatenatissimi ballerini di breakdance che proporranno un vero e proprio spettacolo nello spettacolo.La carriera di Alessandro Siani comincia nel 1995, quan-do l’attore vince il Premio Charlot come migliore caba-rettista dell’anno. Per il comico napoletano ha inizio una proficua carriera nel mondo dello spettacolo: partendo dalle televisioni regionali in pochi anni riuscirà a conquistare il grande schermo. Debutta al cinema nel 2006 con un ruolo da

protagonista nel film di Francesco Ranieri Martinotti Ti lascio perché ti amo troppo. L’interpretazione gli vale il premio quale migliore attore sia al Giffoni Film Festival che all’Ischia Film Festival. Sempre nel 2006 recita ac-canto a Sabrina Ferilli e Christian De Sica in Natale a New York. Nel 2008 è tra i protagonisti di La seconda volta non si scorda mai regia di Francesco Ranieri Martinotti con Eli-sabetta Canalis.Lo scorso anno è uno dei protagonisti del fortunato film campione d’incassi Benvenuti al Sud con Claudio Bisio.

giovedì 08 MARZO

s

conALEssANdRO siANi

FUORi ABB

ONAMENtO

FUORI SED

E

therry chegia presenta

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APOCALYPsE

orna dopo il grande successo della passata stagione Giuseppe Giacobazzi con un nuo-vo esilarante spettacolo.Vent’anni di palchi, radio e tv, fino al trionfa-le approdo a Zelig: Giuseppe Giacobazzi si

racconta a teatro. Nel nuovo spettacolo in allestimento, Apocalypse, Giacobazzi continua a prendere in esame l’attualità italiana con la sua mimica e il suo umorismo unici. Dai reality show ai telegiornali,dalla pubblicita’alle mode del momento. Ovviamente fondamentale, poi, è il suo rapporto con le donne all’interno del rapporto di coppia. Non manca infine l’ironia sempre affettuosa con cui Giacobazzi analizza gli stereotipi del quarantenne “perennemente” giovane. Questo ma non solo: il nuovo spettacolo comprendera’nuovi innesti al momento an-cora ‘top secret’.Giacobazzi, pseudonimo di Andea Sasdelli, ha alle spalle una lunga gavetta in teatri, radio e televisioni locali. Nel 2005 partecipa a Zelig OFF e da qui parte il suo successo nazionale. Viene notato dagli autori di Zelig Circus che lo arruolano per la prima serata di Canale 5. Nell’aprile del 2006, Raffaella Carrà lo ammira durante il suo famoso brano Sulle rotonde di Ravenna e lo vuole come ospite

in prima serata su Rai Uno nella sua trasmissione Amo-re. Dal 2007 è di nuovo in prima serata su Canale 5 nelle nuove edizioni di Zelig dove riscuote un enorme succes-so e, abbandonate per un attimo le sue famose pove-sie, racconta vicende di vita quotidiana con una mimica e un umorismo uniche. Nel 2008 esce il libro Una vita da pavura che diventa immediatamente un best seller. Porta nei teatri italiani lo spettacolo Una vita da pavura. Approda al cinema girando insieme a Vincenzo Salem-me, e Alessandro Gassman Baciato dalla fortuna con la regia di Paolo Costella.

martedì 22 MAggiO

t

congiUsEPPE giACOBAZZi

FUORi ABB

ONAMENtO

FUORI SED

E

ridens Management presenta

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PRistorante

Via Ghibellina 124 rOsteria

Via Verdi 27 rPizzeria

Via Ghibellina 122 r

Boccanegra - Firenze - tel 055 200 10 98 - www.boccanegra.com

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L’OPiNiONE dEgLi

ABBONAti Classifica generale

WE WILL ROCK YOU.............................8,76SWAN LAKE...........................................8,59LE BUGIE CON LE GAMBE LUNGHE.......7,90ALADIN...................................................7,82L’ASTICE AL VELENO..............................7,36ARIA PRECARIA.....................................7,21FLASHDANCE.........................................6,79DADDY BLUES........................................6,51LE ALLEGRE COMARI DI WINDSOR.......6,47MI SCAPPA DA RIDERE..........................5,37

Miglior attore

Miglior attrice

sorpresa positiva

sorpresa negativa

al 1999, dopo l’ultimo spettacolo in program-ma, chiediamo ai no-stri abbonati di dare un

voto agli spettacoli visti durante la Stagione. Da molti anni i risultati delle vo-tazioni disegnano il profilo di un abbonato favorevole alle propo-ste classiche, sensibile alle novità, spesso indulgente rispetto a qual-che protagonista un po’ deludente ma implacabile rispetto ai pochis-simi spettacoli “impresentabili” che abbiamo avuto il torto di pre-sentare. A proposito della sensibilità alle nuove proposte, nella votazione dello scorso anno ha trionfato “a sorpresa” We will rock you, nono-stante scontasse anche la scomo-dità del cambio di sede. Da sottolineare anche l’afferma-zione degli spettacoli esteri (Swan Lake di Matthew Bourne ed i ritorni di Slava Snowshow e di Stomp), a dimostrazione di un panorama nazionale un po’ carente di nuove proposte interessanti. Nel complesso, comunque, una Stagione premiata da buoni e ottimi voti, a dimostrazione del-la bontà della strada intrapresa nell’autunno del 1998, quando la società Antico Teatro Pagliano si assunse l’onere e l’onore della gestione delle Stagioni Teatrali del glorioso Verdi.

dPer la classifica generale, la numerazione è la media dei voti in una scala da 1 a 10.

In tutte le tabelle, la numerazione è espressa in percentuale sul 100% dei votanti.

stAgiONE 2010_11

LUCA DE FILIPPO...............................18,30VINCENZO SALEMME...........................13,58LEO GULLOTTA........................................8,12

%

PAOLA QUATTRINI..............................22,79MICHELE HUNZIKER ...............................6,18SIMONA SAMARELLI..............................2,30

%

MI SCAPPA DA RIDERE.....................20,12LE ALLEGRE COMARI DI WINDSOR......12,24DADDY BLUES.........................................8,24

%

SWAN LAKE.........................................19,64WE WILL ROCK YOU...............................8,36ALADIN...................................................7,76

%

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il vERdi Visto dal vERdi

1) L’ultima replica di A qualcuno piace caldo nella Stagione 2000-01 quando a teatro esaurito in una domenica pomeriggio, sia-mo riusciti a sistemare a sedere più di 50 abbonati venuti a teatro nella domenica sbagliata. Utiliz-zando tutti i posti possibili anche i più impensati abbiamo potuto far vedere comunque lo spetta-colo a tutti.

2) Tra i tanti bravissimi attori che ci sono stati ricordo con ammi-razione Mariangela Melato, nel suo spettacolo Sola me ne vo in cui ha fatto non solo ridere ma anche pensare ed emozionare il pubblico, da sola sul palcosce-nico.

3) Il primo tentativo di inserire Aldo Giovanni e Giacomo in ab-bonamento si scontrò con le esi-genze cinematografiche dei tre e lo spettacolo fu quindi sostituito con un altro dello stesso genere: Beppe Grillo. Lo spettacolo fu però allestito al Piazzale Miche-langiolo e le date furono soltanto due. I 4 turni di abbonamento furono quindi condensati in due soli giorni (e non è facile unire due prime file, una per turno, in una sola accontentando tutti ...); inoltre gli abbonati furono tutti avvisati uno per uno tramite il tradizionale numero telefonico di casa perché allora, sms ed email non erano così diffusi ...

4) Slava’s Snowshow. Dalla pri-ma volta che l’abbiamo visto a Bologna, passando dalle repliche del 2008 a quelle del 2011, Slava con le sue musiche, i suoi mo-menti divertenti e le sue scene poetiche è diventato parte del lessico dell’ufficio e di quello famigliare. Per noi tutti indimen-ticabile!

A vario titolo lavorano tutti al Verdi e – da La Gatta Cene-rentola dell’ ottobre ’98 a La Divina Commedia dell’aprile scorso – hanno visto o senti-to tutto quello che è passato dal Teatro. A loro abbiamo chiesto di frugare nella memoria e di rispondere alle nostre do-mande.

Lo spettacolo con il pubblico più numeroso

L’interprete più bravo

Lo spettacolo più “complicato”

Lo spettacolo che ti è rimasto nel cuore

Maria Laura VitiDirettrice Uffici

Antico Teatro Pagliano

1) Sette spose per sette fratelli: mi ricordo il grande successo di questo spettacolo in tutta Italia. Era godibile sia per i più piccoli che per i più grandi. Gli spettatori uscivano da teatro entusiasti per la carica che dava lo spettacolo.

2) Gigi Proietti: in assoluto il più bravo. Mi ricordo ancora le innu-merevoli telefonate che Barbara, mia sorella, faceva per convin-cerlo a venire al Teatro Verdi in sostituzione di uno spettacolo che era saltato improvvisamen-te. Poi lui le fece “un regalo di Natale”: accettò di venire al Verdi! Questo è stato un evento unico e irripetibile per il nostro teatro: oggi infatti “i big” vanno solo nei Palazzetti dello Sport e non più nei teatri.

Giovanni VernassaEssevuteatro srl e

Antico Teatro Pagliano srlProgrammazione e scelta spettacoli

Fulvio Palmieri Direttore di Sala Teatro Verdi

3) Swan Lake: tutti noi abbiamo amato tantissimo questo spetta-colo, ma le complicazioni sono venute fuori fin da subito, appe-na la Compagnia ci ha conferma-to la propria presenza ... Abbiamo fatto l’impossibile, e se alla fine è andato tutto bene, dobbiamo ringraziare i nostri pre-ziosi tecnici che sono riusciti a metterlo in scena.

4) Aggiungi un posto a tavola: è lo spettacolo a cui sono più legato. Nel 1974 mio padre, Sergio Ver-nassa l’aveva portato a Firenze e nel 2004 io e Barbara lo abbiamo “riportato” qui al Verdi. E’ stata una fortissima emozione. Ed en-trambe le volte in sala era pre-sente il grande Pietro Garinei.

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1) Prove per un recital (Gigi Pro-ietti). Uno spettacolo atteso a lungo di uno degli attori italiani più amati. Un ritorno a Firenze che il pubblico del Teatro Verdi ha ripagato con una serie di se-rate “esauritissime”.

2) Giorgio Gaber. Un artista su-perbo, di cui sento la mancanza, capace nei suoi spettacoli di emo-zionare, coinvolgere, sensibilizzare e divertire un pubblico variegato di giovani e meno giovani.

3) Slava’s Snowshow (alcune file aggiunte in platea, i cavi di protezione sul soffitto, la “neve” ovunque in teatro, il recupero della ragnatela durante lo spetta-colo e la massima attenzione ai bambini che giocavano con i pal-loni e che cercavano di “scalare” il palcoscenico)

4) Slava’s Snowshow di gran lun-ga, ma una menzione anche per 7 spose per 7 fratelli (scenica-mente perfetto), Momix – Opus Cactus (inebriante), Ritorno a casa Gori (emozionante) e La pa-rola ai giurati (cast superbo).

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Compagnia della Rancia - Cats Firenze, Teatro Verdi - dicembre 2010 Foto Maurizio Orrigo

tEAtRO vERdi / FiRENZE GestioNe staGioNe teatrale

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Antico teatro Pagliano srlClaudio Bertini

Massimo GramigniLorenzo Luzzetti

Giovanni Vernassa

Direzione e segreteria

Maria Laura Viti, Elisabetta Thiene,Caterina Locorotondo, Elena Becattini

Realizzazione programma di salaRiccardo Basile

Progetto grafico ed impaginazioneElisa Del Lungo

Foto ed elaborazioni fotograficheMarco Borrelli

Pubblicità M. & F. Janovitz Pubblicità - Firenze

StampaTipografia Il Bandino - Bagno a Ripoli (FI)

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29 SETTEMBRE 2011 ore 21:00

DANILO REApiano solo

TRIBUTO A DE ANDRÉingresso libero PRENOTAZIONI AL 055 65.04.112

www.saschall.it

DIVENTA

via Fabrizio De André, angolo lungarno Aldo Moro

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Fornitori ufficiali Obihall

Sponsor ufficiali

Obihall - Teatro di Firenzevia Fabrizio De André angolo Lungarno Aldo Moro

tel. 055 650 41 12 - www.obihall.it

Carla Accardi - Sipario Rossooro - 2007 (part.) - Collezione Sipari d’Autore di Obihall- Proprietà Associazione Amici della Contemporaneità Teatrale -

29 SETTEMBRE 2011 ore 21:00

DANILO REApiano solo

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dal 1° ottobre 2011

E’ DIVENTATO

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