MRV Magazine n.3 stagione 2010/2011

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MRV magazine NUMERO 3 STAGIONE 2010/2011 OBIETTIVO PLAYOFF

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MRV Magazine n.3 stagione 2010/2011

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MRVmagazine

NUMERO 3 STAGIONE 2010/2011

OBIETTIVOPLAYOFF

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MRV MAGAZINESOMMARIO

PAG 5 “Inizio suntuoso,poi paura di volare”

PAG 7 “Il punto sul settore giovanile”

PAG 10 “Mens Sanae non Vana”

PAG 13 “In trasfertacon la M.Roma Volley”

PAG 16 “Milan Bencz fotografo per Roma”

Magazine ufficiale della M.ROMA VOLLEY SPA SSD

sede legaleVIA NICOLÒ PORPORA, 1 00198 ROMA

articoli a cura diSILIO ROSSIMARCO TAVANIGABRIELE FURIAELEONORA MANIERI fotografieCARLO GIULIANI

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M.ROMA VOLLEYINIZIO SONTUOSO,POI PAURA DI VOLAREColpa del calendario. O forse di qualche disat-tenzione durante le gare che Zaytsev e compagni hanno, a volte, dominato. Ma forse è anche colpa dei ripetuti infortuni che hanno falcidiato la for-mazione che sull’amalgama di un gruppo nuovo e da assemblare ha costruito il suo punto di forza. A ben vedere, però, potrebbe essere colpa della mancata qualificazione in Coppa Italia, con le sue ripercussioni psicologiche. Storie valide, alibi più o meno plausibili, ma che non sono sufficienti per definire l’ondivago andamento della M. Roma, bravissima e redditizia nei primi turni di campionato,

decisamente sottotono negli ultimi mesi, nei quali la formazione di Giani, dalle posizioni di privilegio di classifica, si trova ora in posti di rincalzo, anche se non lontani per entrare tra le prime otto, per i play-off, secondo obiettivo nei piani del gruppo nero verde.Sui motivi dell’altalenante cammino della formazione neroverde si son dette tante cose. Lo stesso Giani, da un punto di vista psico-logico, ha cercato più volte di entrare all’interno dei problemi di ciascun atleta e, non trovando una risposta adeguata, ha concluso che la sua squadra, che ha la giustificazione di essere stata

di Silio Rossi

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Milan Bencz in attacco6

formata ex novo con giovani di belle speranze e con atleti esperti, ma che hanno già vinto tanto, ha inconsciamente una paura di volare. Non è cinica né cattiva nei momenti giusti, non trova, insomma, il guizzo per assestare il colpo di grazia. Poco reattiva se viene “aggredita” sul piano del gioco da un avversario che, scoperto il trucco, ne mette a nudo i difetti, concede spesso allo stesso la possibilità di risalire e, nella migliore delle ipotesi, di arrivare al tie-breack.Date uno sguardo alle gare giocate fino a questo mo-mento: se togliete l’inferiorità tecnica mostrata contro Trento, Cuneo e Treviso (tre squadre importanti, mica pizza e fichi!) la M. Roma se l’è giocata con tutti vincendo, largamente, contro le pari grado, addirittura dominando, anche se poi ha perduto, contro Modena, Macerata, Piacenza, dopo essere stata largamente in vantaggio, o avendo recuperato punti con una partita garibaldina.Il girone di ritorno, iniziato ahimè con una secca sconfitta nel palazzetto del Verona, ripropone gli stessi temi, anche se movimenti e situazioni di gioco sembrano finalmente funzionare. I problemi, purtroppo, potrebbero venire da un organico ridotto dalla mancanza di un opposto, visto che Poey ha chiesto ed ottenuto di essere ceduto, con la formula del prestito ai montenegrini del Budva, e dalla lunga assenza di Cisolla, che sta cercando di uscire fuori da un problema muscolare alla gamba sinistra, la cui complessità richiede qualche settimana di cure e di attenzioni. Fare a meno di due titolari nel momento più delicato della stagione è un lusso che nessuna squadra si può concedere. Figurarsi la M. Roma che in fatto di as-senze e di rinunce, purtroppo, in questi mesi non s’è fatto mancare niente. “Addà passà ‘a nuttata”. Abbracciamo la filosofia di Eduardo De Filippo. Hai visto mai?

Uriarte e Zaytsev, i giovani della M.Roma

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Ci eravamo lasciati con la presentazione dell’attività giovanile in cui sarebbe stata impegnata la M.Roma Volley nella stagione 2010/2011, che muoveva i primi passi e, in un attimo, siamo già arrivati in prossimità del giro di boa di questa annata spor-tiva come sempre ricca di aspettative. Proviamo, allora, a fare il punto della situazione, non certo un bilancio, che rimandiamo al termine della sta-gione, del lavoro svolto fino ad oggi da tecnici e atleti di questo “serbatoio” tanto caro al Presi-dente Massimo Mezzaroma. Mentre nell’articolo precedente siamo partiti analizzando le squadre dei “più grandi”, in questa occasione cominceremo con il mettere a fuoco l’attività, a partire dai più piccoli che hanno meno occasione di conquistarsi le luci della ribalta.

E parlando di “più piccoli” non si può non com-inciare dalla “Scuola di pallavolo” e dai corsi di

minivolley avviati quest’anno. Circa 40 bambini e bambine dai 6 ai 14 anni hanno finalmente la possibilità di divertirsi giocando a pallavolo presso gli impianti del PalaLuiss, sotto la guida attenta e amorevole degli istruttori Domenico D’Orazio, Ele-na Santoni e Serena Pierangeli, a volte supportati da Federico Fagiani, incrociando, prima o dopo i loro corsi, i campioni della Serie A, i loro idoli.

Un progetto da tempo voluto dal Direttore Gen-erale Vittorio Sacripanti che comincia finalmente a prendere vita, con l’obiettivo che nella prossima stagione possa definitivamente decollare coin-volgendo molti più bambini. Passando alla parte “agonistica” dell’attività giovanile, poniamo subito l’attenzione sui ragazzi Under 13 che stanno dis-putando il loro campionato di Eccellenza Provin-ciale con ottimi risultati; come già accennato, in questo campionato la M.Roma Volley è prese-

IL SETTOREGIOVANILEM.Roma Volley sempre più punto di riferimento della pallavolo regionale

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8-nte con due squadre sulle nove partecipanti. La squadra “targata” S. Monica, frutto dell’accordo con l’emergente Società di Ostia, sta letteral-mente dominando il campionato laddove, appena iniziato il girone di ritorno, ha collezionato 9 suc-cessi su altrettanti incontri, facendo il pieno dei punti disponibili per la classifica. Un bravo dav-vero ai ragazzi di Andrea Zeppilli, per buona parte ’99 e 2000, che si candidano a bissare il titolo già conseguito lo scorso anno. Ma alle loro spalle è molto ben piazzata l’altra squadra nero/verde, la M.Roma/Sempione; i ragazzi di Matteo Puccinel-li, pur perdendo qualche punto di troppo strada facendo, si stanno facendo decisamente onore mettendo anche in evidenza qualche individualità fisicamente e tecnicamente già ben dotata.

Una situazione in parte simile la troviamo nella fase provinciale del Campionato Under 14 Eccel-lenza, anch’esso giunto al girone di ritorno. Anche qui la M.Roma-Santa Monica sta facendo la voce grossa in virtù delle sette vittorie sulle sette partite disputate; i ragazzi di Ostia, campioni Regionali Under 13 la scorsa stagione, stanno mantenen-do decisamente fede al pronostico della vigilia. Cerca di tenere la scia, con qualche fatica, l’altra

squadra dell’M.Roma Volley allenata da Francesco Antonazzo. Questo gruppo, con molti ragazzi al primo anno di attività, è stato selezionato in es-tate tenendo presenti principalmente i parametri fisici e per questo motivo richiede una dose di pazienza, ancora maggiore di quella normalmente necessaria, per ottenere risultati con i giovani. Ma i risultati delle prime giornate del girone di ritorno e la qualità del gioco che i ragazzi cominciano ad esprimere lasciano davvero ben sperare per il loro futuro.

Una volta superata la fase provinciale i regola-menti consentiranno di unificare i due gruppi con l’obiettivo di riuscire ad arrivare a disputare una Finale Nazionale, in cui tenere alto non solo il nome della Società, ma anche quello di tutta la pallavolo romana e laziale.Anche nel campion-ato Under 16 la M.Roma Volley è presente con due squadre; quella che sotto il nome S. Monica M.Roma disputa l’Elite provinciale e quella che, invece, partecipa sia all’Eccellenza Regionale che alla 1 ̂divisione. La squadra “S.Monica”, in gran parte sotto età, sta disputando più che dignitosa-mente il suo girone avendo come obiettivo prima-rio quello di fare esperienza. Ben altri obiettivi ha

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invece la squadra che sta disputando l’Eccellenza Regionale. Dopo una partenza difficile che li ha visti affrontare subito i grandi favoriti della Roma 12 e perdere un punto importante contro il Civita Castellana, i ragazzi di Piacentini e Antonazzo sembrano cominciare a metabolizzare i sapienti insegnamenti che ricevono settimana dopo set-timana e, con una serie di successi consecutivi, si sono portati al secondo posto in classifica. Non a caso anche nel campionato di 1 ̂ divisione, dove gli stessi ragazzi sono chiamati ad affrontare squadre di ben maggiore esperienza, cominciano ad arrivare le prime soddisfazioni dopo un inizio prevedibilmente difficile. Il percorso è sicuramente ancora lungo ma i progressi che continuamente si evidenziano lasciano ben sperare per il prosieguo della stagione di questo gruppo di ’95 e, per buona parte, di ‘96. Salendo di categoria non si può non dare un giudizio positivo anche del gruppo ’93 e ’94 che sta disputando la Fase di Lega del Campi-onato Under 18 e, contemporaneamente, la Serie C.Per quanto concerne il Campionato Under 18, quando manca una sola giornata al termine della prima fase, la classifica vede la squadra nero-verde a punteggio pieno; riuscire a centrare una vittoria da tre punti anche nell’ultimo incontro in programma a Latina consentirebbe di accedere alla seconda fase, quella che potrebbe garantire l’approdo alle Finali Nazionali senza dover ricor-rere ad ulteriori spareggi, con il pieno dei punti possibili. Nella seconda fase, dal 13 febbraio al 1° maggio, è facile prevedere che l’ostacolo maggiore sarà costituito dalla Tonno Callipo Vibo Valentia.

Le buone indicazioni che negli ultimi tempi giun-gono da capitan Chioffi e compagni fanno ben sperare per il raggiungimento, anche quest’anno, della Finale Nazionale di categoria. Buone indi-cazioni che, negli ultimi tempi, sono confermate anche dai risultati conseguiti nel campionato di Serie C; dopo un inizio difficile e, in qualche modo, preoccupante, la squadra sembra aver invertito la rotta conquistando vittorie e punti importanti che la collocano, ad una giornata dal termine del girone di andata, in una posizione di centro classi-fica però ancora troppo vicina alla zona salvezza. Se, come spesso succede con i giovani, la squadra saprà confermare nel girone di ritorno il trend di miglioramenti manifestati negli ultimi tempi, gli sforzi della Società per garantire a questi ragazzi lo svolgimento del Campionato di Serie C saranno stati ripagati.

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La M.Roma Volley incontra Umberto Broccoli

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di Eleonora Gioia Manieri

“MENS SANAE NON VANA”

Per la M Roma volley una galleria di personaggi importanti. Gente dello spet-tacolo, della cultura, della politica, dello sport che, in passato, ha praticato, anche a buoni livelli, l’attività della pallavolo e che, pur essendo impegnati nella sua attività quotidiana nei vari mondi in cui è stata chiamata, mantengono intatta la passione per questa disciplina e salutano con entusiasmo la società di Massimo Mezzaroma per averla riportata ai vertici nazionali.Il Professor Umberto Broccoli, uomo di grande cultura, di radio e televi-sione ed ora Sovrintendente ai Beni Cul-turali del Comune di Roma, ci è sembrato essere il primo personaggio ideale per iniziare il nostro viaggio, perché ancora oggi, quando la sua multiforme attività gli concede anche un’ora di tempo, non tralascia di prendere in mano un pallone e di divertirsi ancora come faceva ai tem-pi del liceo Tasso quando ha iniziato a giocare. Umberto Broccoli ci ha aperto il

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Umberto Broccoli durante

uno spettacolo teatrale

suo studio della Sovrintendenza e ci ha regalato un’ampia disponibilità al col-loquio proprio perché sente viva dentro di sé la passione per il volley. Per questo conserva gelosamente in un cassetto della sua scrivania il cartellino di allena-tore di terza categoria che, se volesse tornare all’attività, gli garantirebbe di guidare persino una nazionale.Nella scelta del suo futuro sportivo Broc-coli è andato controcorrente e non sap-piamo se a guadagnarci sia stato il volley, visto che il professore, dedicandosi alla pallavolo ha calcato platee importanti, e a rimetterci sia stato il calcio perché il nostro amico Sovrintendente inizial-mente, aveva scelto il calcio salvo poi essere “folgorato” sulla strada del Tasso, perché dopo aver conosciuto le inclina-zioni sportive di alcuni suoi compagni di liceo non ha avuto un attimo di esitazi-

one nello scegliere la pallavolo.Né per essere un ragazzo della Roma bene (suo padre, Bruno, è stato uno dei più bravi autori televisivi e radiofonici) Broccoli ha mai pensato che il golf, il ten-nis, ed altre discipline da vip potessero calzargli meglio.Sicuramente bravo negli studi, e avendo già in testa la produzione di testi per trasmissioni radiofoniche e televisive, Broccoli non ha assolutamente trovato ostacoli dalla pallavolo. Che anzi ha continuato a giocare a buoni livelli fino ad arrivare nel campionato di A2 con immensa soddisfazione. Supportato dalla consapevolezza che la pallavolo è un’attività sana, dove girano pochi soldi, dove al massimo ci si affida ai rimborsi, e dove, vivadio, non ci sono risse, né intemperanze né forti contestazioni verso gli arbitri.

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Il ritorno del grande volley nella Capitale non può non essere salutato con gran-dissimo interesse anche da parte sua. Roma, a sentire il prof Broccoli, è una grande madre che sa distribuire i suoi spazi e i suoi interessi a qualsiasi tipo di disciplina sportiva si voglia praticare. Gli scudetti dell’Ariccia del 75 e del 77 e quello più recente della Piaggio Roma del 2000, secondo il professore, non sono altro che la conferma che anche da queste parti si può fare grande at-tività di pallavolo e che, soprattutto a livello giovanile, impegnati in qualsiasi disciplina, è possibile mettere in pratica l’ammonimento tanto caro ai nostri padri latini: mens sana in corpore sano. I giovani di oggi sembrano quasi averlo dimenticato, facendo dire a Broccoli che, purtroppo, ci troviamo di fronte ad una vacuità di principi. Insomma: “mens vana in corpore vano”.

In compagnia di Gigi Proietti

Umberto Broccoli incontra papa Wojtila

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La M.Roma Volley incontra Umberto Broccoli

IN TRASFERTA CON LA M.ROMA VOLLEY

Chissà quanta gente immagina che le tras-ferte della M.Roma siano un divertimento, una sorta di marcia trionfale verso città ospitali e verso palazzetti che, spesso, regalano sod-disfazioni e, purtroppo, delusioni. A beneficio di chi spesso ci ha chiesto come è il weekend della M.Roma, diamo il diario di bordo di come si svolgono le operazioni. Dalle quali si evince che non sempre si può sorridere.

di Emanuele Carpentieri

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10.30 : Allenamento mattutino. La croce di ogni giocatore. Saltare, piegarsi per un bagher o tuf-farsi sono movimenti che non vengono automatici durante le prime ore di sole. Come esorcizzare la questione? Facile: Calcetto!! I nostri sono soliti dividersi in “Giovani” e “Vecchi”, dove i primi la spuntano quasi sempre, guidati da un Uriarte in versione Leo Messi.

Ma la vera partita, quella importante, è alle porte ed è dunque tempo di affinare la ricezione e provare a migliorare la battuta. Man mano che l’allenamento va avanti, il Coach ferma i giocatori , gestendoli a seconda della loro condizione fisica. Zaytsev prova le ultime battute e poi tutti sotto la doccia.

12.30: Pranzo. Momento di gruppo. Momento nel quale ci si rilassa ma, allo stesso tempo, ci si carica. Nella testa la partita è già iniziata. Il nostro bar di fiducia,

“Il Gallery”, è già pronto con le pietanze saggia-mente suggerite dal doc Vannicelli: pappardelle al cinghiale e carne sono sempre accompagnate da un buon vino rosso. L’umore è della truppa è buono, siamo pronti alla partenza.

14.00: Partenza. Le borse sono sul pullman ed i nostri atleti si sistemano nei loro abituali posti. Guai a cambiarli, questione di comodità e per al-cuni, soprattutto, di scaramanzia. Il viaggio scorre veloce tra una partita a carte, una sosta ed una dormita. Arriva l’ora di cena ed eccoci nella città della trasferta.

20.00: Cena. Due tavoli: squadra da una parte, staff dall’altra. Durante la cena, a turno, i giocatori prenotano con Filippo, il nostro fisioterapista, una sessione di massaggi e terapie, prima di andare a dormire. Arriva il dolce, qualche caffè e poi tutti sotto le coperte

SABATO

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8.00: Sveglia. Colazione. Occhi assopiti, poca voglia di parlare. Cornetto, cappuccino e pronti per l’allenamento.

9.00: Allenamento pre-gara. Si studiano gli ul-timi dettagli. L’aria della partita comincia a farsi sentire, c è concentrazione. Sale la tensione.

11.00: Video. Doccia e di corsa in albergo. Bisogna studiare l’avversario. Troviamo Ivan Contrario, il nostro scout, pronto con i filmati sull’avversario. Coach Giani ed il suo vice Budani pronti ad illus-trare e spiegare i punti di forza o meno degli uomini da tenere sotto particolare attenzione.

12.30: Pranzo pre-partita. Più silenzio e meno calorie. I ragazzi cercano di tenersi leggeri. Poche ore li separano dal campo di gara. Pasta al po-modoro, prosciutto e grana e tutti pronti per il riposino, necessario per ricaricare ulteriormente le batterie.

16.30: Partenza per il palazzetto. Dopo lo spun-

tino siamo pronti in un silenzio carico di energia. La partita è già iniziata, nelle loro teste prima che nelle loro gambe.

16.45: Ritrovo nello spogliatoio. Il sottoscritto distribuisce le magliette. C’ è chi si isola con la musica, chi comincia a fasciarsi le dita. Tutti in at-tesa del discorso pre –partita: momento di cruciale importanza. A volte i match possono essere vinti anche lì, con uno sguardo, con una parola.

18.00: Fischio d’inizio. Ci siamo. La partita scorre veloce, troppo veloce per noi e, purtroppo, ultima-mente abbiamo avuto qualche problema. Si torna a casa, a volte con un successo, a volte con zero punti in tasca e tanta amarezza.

20.00: L’umore è cupo o felice, poche parole e tanti musi lunghi o lunghe risate. In questi casi vorresti avere il teletrasporto: anche il viaggio più breve sembra lungo, molto lungo, ma se vinci lo affronti con un altro spirito. Ci fermiamo a mang-iare, due chiacchiere, tanti pensieri. Roma non è cosi vicina.

DOMENICA

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MILANBENCZAROUNDROME Abbiamo chiesto all’opposto della M.Roma Volley, appassionato difotografia, di regalarci qualche scatto effettuato in questi primi 6 mesi passati nella capitale. Il risultato è un’interessante galleria chepubblichiamo in queste pagine che mette in evidenza le capacità di Milan, non solo come giocatore di pallavolo, ma anche come abile fotografo. A voi giudicare.

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IVAN ZAYTSEV

SCHIACCIATORE

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