Palladium - programma stagione 2008

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TEATRO MUSICA DANZA SCIENZA CINEMA INCONTRI ARTE

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La nuova stagione del Palladium, il teatro più ibrido della Capitale Se vuoi semplificare chiamalo pure teatro, ma il Palladium di Roma è molto di più. In una Babele di contaminazioni qui si incontrano danza, teatro indipendente, musica, scienza e cartoon. Da questo laboratorio di ibridazione nasce “brividibridi”, la stagione Palladium 2008 che incrocia generi e culture. La comunicazione del teatro, dalla grafica delle locandine al titolo della stagione, è a cura di Proforma: quando si tratta di farsi contaminare ci trovi sempre in prima fila.

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T E A T R OM U S I C AD A N Z AS C I E N Z AC I N E M AI N C O N T R IA R T E

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C’era una volta un quartiere periferico, nato negli anni Trenta: la Garba-tella e c’era, nel suo cuore un teatro. Il quartiere e il teatro ebbero poi un destino di decadenza. Il teatro finì come cinema a luci rosse e poi giacque nella definitiva rovina. Ora il quartiere non più periferico ma saldamente inserito nella città è nuovamente ricco di vita ed il suo teatro è risorto.

È stato merito dell’Università degli Studi RomaTre che ne ha fatto un teatro universitario, strumento di studio, lavoro, esperienza e un teatro cittadino. Col suo nome antico – Palladium – è un teatro modernissi-mo. Con RomaTre fin dai tempi della sua progettazione e realizzazione ha collaborato Romaeuropa, che lo gestisce per conto dell’Università e vi svolge in parte il suo Festival.

Ricorderò sempre il giorno della sua rinascita: nella serena sera la piazza era colma della gente del quartiere ad applaudire il Presidente Ciampi venuto ad inaugurarlo col festival Romaeuropa e con l’Università. Fu una grande festa culturale e popolare. All’uscita ci coprirono tutti a partire dal Presidente, di infiniti coriandoli d’oro e d’argento in forma di stelline.

Ora il Palladium è in piena attività ed è diventato la sede della modernità e delle molteplici voci del nuovo millennio, dalla danza al rock, al jazz alle culture alternative, a giovani complessi italiani e stranieri, a incroci di civiltà, alle stimolanti e coraggiose esperienze di giovani artisti romani. Il Palladium è ormai una delle sedi rilevanti della nuova stagione culturale della capitale, che ha il respiro dell’Europa e del mondo. La stagione del 2008 è ricca di stimoli e di novità e siamo certi che segnerà una nuova tappa nel suo cammino sulle vie del nuovo Millennio.

Giovanni PieracciniPresidente Fondazione Romaeuropa

Il recupero del Teatro Palladium, avvenuto in anni recenti, nasce dall’esi-genza di inserire l’Università Roma Tre nel contesto cittadino, non solo dal punto di vista urbanistico, ma anche sociale e civile, oltre che culturale.

Con il “Palladium” si è creata una struttura teatrale utile per l’Università, ma di servizio anche per l’intera cittadinanza romana, collocatasi in bre-ve tempo a livello internazionale.

Il programma che il “Palladium” offre nel 2008 è di altissimo livello e l’Ateneo contribuisce con molte realtà interessanti: la rassegna Dams Film Festival, il festival di documentari, fiction, cortometraggi e tele-visione dedicato ai Dams di tutta Italia; la rassegna Dams Teatro con laboratori di teatro e presentazione dei corti teatrali; cinque concerti del-l’Orchestra di Roma Tre.

Parallelamente sono presenti molte attività dedicate agli studenti: con-corsi di scrittura creativa e di fotografia, possibilità di assistere alle prove aperte e di incontrare gli artisti.

Mi auguro che con l’aiuto delle istituzioni locali (Comune, Provincia, Re-gione) e attraverso la collaborazione con Romaeuropa, il “Palladium” possa continuare a crescere e che, anche, con il “Palladium” si accresca la capacità di Roma Tre di fare cultura nella città.

Guido FabianiMagnifico Rettore Università Roma Tre

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È un lungo percorso d’arte il cartellone che da gennaio prende forma al Teatro Palladium, ancora una fertile sinergia fra l’Università Roma Tre e Romaeuropa, un’intesa che pone il pensiero - nelle sue diverse espres-sioni, il pensiero come motivazione profonda che muove la creatività - al centro della riflessione sul nostro tempo.

Un convulso e problematico pensiero, che l’arte non può non riproporre con altrettante eguali tensione e problematicità.

È il pensiero che attraversa e evidenzia le diversissime esperienze di arti-sti e creatori del contemporaneo, l’oggi che si propone come pratica del fare e come questione più complessivamente concettuale.

Un pensiero dunque, quello degli artisti presenti nel cartellone, che guar-da ai diversi territori italiani come all’interferenza internazionale (tanti e straordinari i nomi per poterli citare tutti).

E lo fa sempre mirando a una precisa fusione fra la tradizione alta e immortale e la sperimentazione, quella sperimentazione - in particolare quella delle giovani generazioni - che ci costringe a guardarci da un’altra prospettiva, forse più incauta e impietosa.

Il mio è un augurio di buon lavoro a continuare a parlarci del nostro tempo, senza sconti né adulazioni.

Silvio Di FranciaAssessore alle Politiche Culturali

del Comune di Roma

Al Palladium... il teatro è indipendente, la danza è italiana, Mozart diventa multiculturale, la scienza è popolare, la musica classica è universitaria, il cinema è “cortoons, corti di animazione” e “dams film festival”.

Valdoca, Fanny & Alexander e Dario d’Ambrosi dalla “MAMA” di New York sono in cartellone.

Gli eventi sono inattesi, le collaborazioni rinnovate...

Il Palladium si apre con decisione alle realtà creative e indipendenti della Provincia e del Comune di Roma.

Confermati i “Teatri di vetro” dopo il successo 2007 che ha valorizzato l’attività delle giovani compagnie. Inoltre altri tre fine settimana sono de-dicati ai centri di produzione indipendenti della nostra città.

Il Dams di Roma Tre ci suggerisce una riflessione sul teatro universita-rio. La danza italiana torna con 4 compagnie storiche. Radio3 Scienza continua a trasmettere i suoi appuntamenti speciali in diretta dal palco.

Un “flauto magico” multiculturale ci ricorda che Roma è, anche grazie all’Orchestra di Piazza Vittorio, uno spazio d’integrazione creativa.

L’Occidente visto dai media arabi: una preziosa occasione per scoprire i programmi tv prodotti e distribuiti dalle principali emittenti televisive arabe.

E la Pasqua si festeggia alla Siciliana! Con Mimmo Cuticchio, Etta Scollo, Vincenzo Pirrotta, Teatrino Ditirammu, Gaspare Balsamo... L’ETI e “Arti-sti Riuniti” propongono Piero Maccarinelli con “Il romanzo di Ferrara”.

Il Municipio XI è presente in 5 appuntamenti con le varie realtà culturali del territorio.

La musica abbraccia varie sonorità: jazz con Maria Pia de Vito, “con-certino al sangue con canzoni d’amore sussurrate” di Canio Loguercio, musiche elettroacustiche con Suona Francese, Nuova Consonanza ed il Centro Ricerche Musicali sostenuti dall’Ambasciata di Francia.

A maggio grande festa con la Scuola Popolare di Musica di Testaccio e con tutta la Garbatella.

In autunno tornano Emma Dante e gli spettacoli del Romaeuropa Festival 2008...

E molte altre sorprese!

Palladium/Università Roma Tre/Romaeuropa: sempre più il teatro che nessuno fa e che tutti vogliono vedere, dove il pubblico curioso si ritrova.

Monique Veaute e Fabrizio GrifasiDirettore e Vicedirettore Generale Fondazione Romaeuropa

Decisamente factory,totalmente alternativo.

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Il Palladium, cioè l’ex Cinema Teatro Garbatella, fu realizzato tra il 1927 e il 1931 dall’Istituto Case Popolari su progetto dell’architetto Innocenzo Sabbatini. Da allora è stato un punto di riferimento inso-stituibile per la vita culturale e sociale del quartiere, anche se qualche anno fa, tra ipotesi di Sala Bingo e lunghi lavori, la cittadinanza ha avvertito il rischio di perderlo definitivamente.

Il restauro da parte dell’Università Roma Tre ha restituito il Palla-dium alla sua funzione originaria di luogo per la cultura, suscitando molte aspettative in cittadini e associazioni locali. Sono poi seguite parecchie difficoltà, proprio nel rapporto tra il teatro e il territorio.

Per questo intendiamo rilanciare il protagonismo delle realtà locali e la loro relazione con il Palladium a partire dalle 5 giornate organizzate dal Municipio ed inserite nel programma della prossima stagione.

Carla Di VeroliDelegata alla Cultura del Municipio Roma XI

Andrea CatarciPresidente del Municipio Roma XI

e

In questi anni di collaborazione fra Teatro Palladium e Assessorato alle Politiche Culturali della Provincia di Roma è stato sviluppato un nuovo modello di fare cultura, di gestire uno spazio, di condividere esperienze, con la consapevolezza comune che gli scenari inter-nazionali della ricerca artistica e culturale pongono al centro della riflessione contemporanea il rapporto tra identità e differenze, fra diversi sistemi culturali e punti di vista e necessitano di politiche attente che ci consentano di intercettare le forme più avanzate di innovazione nel campo dell’arte e della multimedialità, in una pro-spettiva interdisciplinare, internazionale e multiculturale.

In particolare, con la prima edizione di Teatri di vetro, svoltasi lo scorso anno, abbiamo cominciato a rendere ‘visibile’ il teatro in-dipendente che si produce nel nostro territorio incentivandone la diffusione, dando slancio alla sua distribuzione, sostenendo il teatro in quanto lavoro e impiego di professionalità, creando occasioni di scambio, di incontro di progettualità, di confronto di estetiche, di nascita di sinergie.

E proprio il successo di quell’esperienza ci ha spinto ad andare avan-ti in questa direzione e di proseguire l’impegno per il riconoscimento del lavoro delle compagnie teatrali indipendenti che rappresentano una importante risorsa d’innovazione, un vasto e creativo settore del teatro operante nel nostro territorio.

Per questo abbiamo elaborato un articolato progetto triennale di “Promozione del Teatro Indipendente”, con il sostegno del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e della Regione Lazio che, a partire dai prossimi mesi, si svilupperà presso il Palladium e in altri luoghi col-legati, rafforzando significativamente la collaborazione fra Provincia di Roma, Università Roma Tre e Fondazione Romaeuropa.

Vincenzo VitaAssessore alle Politiche Culturali,

della Comunicazione e dei Sistemi Informatividella Provincia di Roma

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Informazioni botteghino 06 57332768 dalle ore 16:00 promozione 06 42296219 / a partire dal 1 febbraio 2008: 06 45553050 email [email protected] www.teatro-palladium.it

Apertura vendite dal 26 novembre 2007

BigliettiFesta Valdoca

Dario D’Ambrosi, Danza Italiana,Fanny & Alexander, Orchestra di Piazza Vittorio,Maria Pia De Vito, Canio Loguercio, Etta Scollo,

Gaspare Balsamo, Vincenzo Pirrotta,Teatrino Ditirammu, Piero Maccarinelli,

Machinations, Nuova Consonanza, Emma Dante

Mimmo Cuticchio

ZTL pro, Teatri di vetro

Media Arabi, Orchestra Roma Tre,Cortoons, Radio3 Scienza,

Dams Film Festival, Dams TeatroRiduzioniUnder 26

Over 65

Gruppi di minimo 10 persone

Studenti Roma Tre

Residenti Municipio XI

Soci CTS, ISIC e ITIC

Possessori di Bibliocard

Novità “Early Booking Palladium”riduzione per tutti coloro che acquistano biglietti almeno 10 giorni prima dello spettacolo.

Elenco completo ed aggiornatodi tutte le convenzioni e riduzioni suwww.teatro-palladium.it

piazza Bartolomeo Romano, 8 - 00154 Roma

Come arrivare metropolitana linea B, fermata Garbatella autobus linea 715 e 670, fermata piazza Bartolomeo Romano linea 673, fermata Passino linea 716, fermata Ostiense/Caffaro

10 E

15 E

20 E5 E

ingresso libero

Abbonamenti “A tutto Palladium”Formula 66 spettacoli a scelta tra quelli della stagione del Palladium.

Formula “Teatro 30 e lode”riservata agli studenti universitari e acquistabilesolo nelle prevendite universitarie Agis, dà dirittoa vedere 12 spettacoli a scelta tra quelli della stagione.

60 E

60 E

Tutti gli abbonati delle formule “A tutto Palladium” parteciperannoall’estrazione di un weekend per due persone nelle valli Olimpiche offer-to da Pragelato Village Resort***** (aut.min.rich)

Tutte le riduzioni e gli abbonamenti sono limitati e soggetti a disponibilità.

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Teatro Valdoca La festa 12 gennaio

Teatro Valdoca Paesaggio con fratello rotto, trilogia - il Film + Recital di Mariangela Gualtieri 13 gennaio

Roma Tre Orchestra in concerto 16 gennaio

Dario D’Ambrosi Crazy sound 19 e 20 gennaio

Festival: incontri e proiezioni un progetto di Donatella Della Ratta L’occidente visto dai media arabi 26 e 27 gennaio

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Fanny & Alexander Dorothy. Sconcerto per Oz 1 e 2 febbraio

Roma Tre Orchestra in concerto 6 febbraio

Monica Casadei MEXICA.Collapse 8 febbraio

Maria Pia De Vito Songs from the underground 14 febbraio

Zone Teatrali Libere ZTL pro 16 e 17 febbraio

Orchestra di Piazza Vittorio Il flauto magico dal 26 al 29 febbraio

febb

raio

Orchestra di Piazza Vittorio Il flauto magico 1 e 2 marzo

MPDV meets Daniele Sepe The crater reports 4 marzo

Abbondanza - Bertoni Capricci 6 marzo

Zone Teatrali Libere ZTL pro 8 e 9 marzo

Etta Scollo con Roma Tre Orchestra Canta Ro’: omaggio a Rosa Balistrieri 11 marzo

Mimmo Cuticchio Visita guidata all’opera dei pupi 12, 13, 14 e 15 marzo

Gaspare Balsamo Camurria 16 marzo

Vincenzo Pirrotta La ballata delle balate 18 e 19 marzo

mar

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april

e Radio3 Scienza Trapassati prossimi e remoti 1, 2, 3 e 4 aprile

Maria Pia De Vito Body at work 4 aprile

Virgilio Sieni Sonate Bach di fronte al dolore degli altri 5 aprile

Piero Maccarinelli Il romanzo di Ferrara dal 10 al 13, dal 15 al 20 e dal 22 al 27 aprile Canio Loguercio Passione 30 aprile

mag

gio Zone Teatrali Libere

ZTL pro 3 e 4 maggio

Roma Tre Orchestra In concerto 9 maggio

Adriana Borriello Chi è devoto 17 maggio

Festival del teatro indipendente Teatri di vetro dal 23 al 25 e dal 27 al 31 maggio

Festival del teatro indipendente Teatri di vetro 1 giugno

DAMS Film festival 3, 4 e 5 giugno

Georges Aperghis Machinations 8 giugno

DAMS Teatro 10, 11 e 12 giugno

Roma Tre Orchestra In concerto 13 giugno

Nuova Consonanza Acousmonium 15, 16 e 17 giugno

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Teatrino Ditirammu Martorio: “parti” di la simana santa 20 e 21 marzo

Radio3 Scienza Trapassati prossimi e remoti 27 e 28 marzo

Festival dei corti di animazione Cortoons 27, 28, 29 e 30 marzo

mar

zo

Emma Dante Cani di bancata dal 23 al 28 settembre e dal 30 settembre al 5 ottobre

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12 gennaio, ore 20:30

Teatro

da 10 euro a 5 euro il costo inferiore è riservato agli studenti universitariche acquistano la formula “Teatro 30 e lode”

Sulla scia della profonda emozione suscitata dalle rappresentazioni di “Paesaggio con fratello rotto trilogia”, il Teatro Valdoca torna al Palladium con un progetto speciale in bilico fra teatro, musica e cinema: Festa Fiera Valdoca.

Il 12 gennaio dalle ore 20:30 Festa Fiera. Una fe-sta, aperta alla città, con immagini del film proiet-tate su tre schermi, dj set e performance e ospiti speciali (musicisti e danzatori) che saranno diretti da Cesare Ronconi in collaborazione con Vincen-zo Schino - videoproiezione e dj set by Trinity.

Il 13 gennaio avrà luogo alle ore 17:00 la presen-tazione e proiezione integrale del film tratto dalla trilogia, edito per Sossella Editore, durante la quale critici e intellettuali saranno invitati a creare uno scambio pubblico di idee e impressioni sul-l’opera. Saranno presenti Mariangela Gualtieri, Cesare Ronconi, Simona Diacci, Luca Sossella e altri ospiti. A seguire, alle ore 21, Recital di Ma-

riangela Gualtieri, a partire dal testo di Paesaggio con fratello rotto, accompagnata da Dario Gio-vannini al pianoforte.

“Ecco qualcosa che è insieme teatro, cinema e festa; un ibrido magico che rompe la serata tea-trale, spalanca la scena, ingigantisce le immagini, movimenta le luci, e invita all’abbandono della danza e della sua forza scomposta. Ecco dunque una serata dentro Paesaggio con fratello rotto. Ci piace festeggiarlo così, portando il pubblico den-tro la frontalità, gli sguardi, il sudore e la vertigine che lo spettacolo generava. Le immagini del film ci guideranno in un doppio dello spettacolo, rivi-sto per frammenti e rievocato dal vivo dalle voci e dalle azioni degli attori, fino a che il suono si situerà al centro emotivo dello spazio e ognuno in libertà potrà entrare nella danza, per contagio, per azione diretta, per smarrimento, per legge-rezza perfetta.”

Teatro ValdocaFesta Fiera ValdocaPaesaggio con fratello rotto trilogia - il film

Festa Fiera Valdoca / In the wake of the deep emo-tions raised by “Paesaggio con fratello rotto trilogia”, Teatro Valdoca makes a return to Palladium with a special project finely balanced between theatre, music and cinema: “La festa”, which is dedicated to the city of

Rome, presents the images of the new film, dj set and performance with the participation of special guests (musicians and dancers). During the second evening will take place a poetry recital performed by Mariangela Gualtieri with Dario Giovannini.

12 gennaio Festa Fiera Valdoca Regia e luci Cesare Ronconi Parole Mariangela Gualtieri Con Marianna Andrigo, Silvia Calderoni, Catia Dalla Muta, Leonardo Delogu, Dario Giovannini, Gaetano Liberti, Muna Mussie Visioni di Vincenzo Schino (Officina Valdoca) Musiche dal vivo Dario Giovannini Dj e Vj set Simona Diacci Ricerca e struttura del suono Luca Fusconi Scene Stefano Cortesi Riproduzioni pittoriche e fondali Luciana Ronconi Costumi Patrizia Izzo Organizzazione Valentina Baruzzi, Morena Cecchetti, Roberta Magnani

+

13 gennaio Paesaggio con fratello rotto trilogia - il film + Recital di Mariangela Gualtieri Regia video Cesare Ronconi Scrittura video e Montaggio Simona Diacci Suono dal vivo e montaggio audio Luca Fusconi Operatori video Valerio Barbati, Simona Diacci, Lino Greco Backstage Grazia Morace Ciak Anna Pirri Post-produzione P-bart.com Segretaria di produzione Mariaconcetta Mercuri Edizioni Luca Sossella Editore Produzione video Teatro Valdoca in collaborazione con Esterni - Festival Internazionale della Creazione Contemporanea, Comune di Terni - Mediateca Comunale Con il contributo all’intera trilogia di Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Regione Emilia Romagna e Provincia di Forlì-Cesena

13 gennaio, ore 17:00

ph: Paolo Rolando Guerzoni

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16 gennaio, 6 febbraio, 9 maggio

Musica

ingresso libero

La Roma Tre Orchestra nasce da una esigenza fortemente avvertita: quella di avere anche a Roma una formazione musicale stabile quale strumento primario per la promozione e la diffu-sione della cultura musicale nell’università. Una struttura, assai comune in numerosi atenei eu-ropei e americani, che in Italia ha trovato fino ad oggi pochissime realizzazioni.

L’orchestra, nata nell’autunno 2001 per iniziativa di Roberto Pujia e Valerio Vicari, ha due scopi fonda-mentali: contribuire come si è detto alla diffusione della cultura musicale a Roma, e cercare di dare spazio a giovani musicisti di talento desiderosi di lavorare insieme alla realizzazione di un comune progetto di alto profilo artistico. Dal 2005 il diret-tore musicale dell’orchestra è Pietro Mianiti.

Roma Tre Orchestrain concerto

16 GennaioL. Bernstein: Serenata per violino e archiP. Forastiere: Brano da definireR. Strauss: Metamorfosi per 23 archi solisti

Solista: Marco FiorentiniDirettore: Pietro Mianiti

6 FebbraioH. Villa-Lobos: Sestetto mistico per flauto, chi-tarra, oboe, arpa, celesta e sassofonoM. De Falla: Concerto per cembalo e cinque strumenti (flauto, oboe, clarinetto, violino e violoncello)Ravel: Settimino per arpa, flauto, clarinetto e quartetto d’archiL. Berio: Folksongs per voce, flauto, clarinetto, viola, violoncello, arpa e due percussioni

Direttore: Pietro Mianiti

11 marzoEtta Scollo: canta Ro’

Direttore: Pietro Mianiti(vedi scheda spettacolo)

9 MaggioW. A. Mozart: Quintetto per pianoforte, oboe, clarinetto, corno e fagotto in mi bemolle mag-giore K 452 L. Janacek: Mladi per quintetto di fiati e clari-netto bassoF. Poulenc: Sestetto per pianoforte, flauto, oboe, clarinetto, fagotto e corno

13 GiugnoProgramma da definire

Direttore: Pietro Mianiti

Roma Tre Orchestra in concerto / A permanent en-semble as a primary instrument for the promotion and diffusion of university musical culture. Common in many European and American universities, a perma-nent university orchestra is still quite rare in Italy. The orchestra was established in the autumn of 2001 fol-lowing an initiative by Valerio Vicari and Roberto Pujia.

e 13 giugno, ore 20:30

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19 gennaio, ore 20:30 / 20 gennaio, ore 17:00

Teatro

da 15 euro a 5 euro il costo inferiore è riservato agli studenti universitariche acquistano la formula “Teatro 30 e lode”

ideato e diretto da Dario D’Ambrosi musiche John La Barbera luci Danilo Facco aiuto regista Alessandro Corazzi con Lucy Alibar, Sheila Dabney, Celeste Moratti, Meredith Summers, Emma Lynn Worth, Kat Yew

Il suono è impazzito, sono impazziti coloro che lo producono o quello che hanno intorno? La follia portata in scena da sei donne con differenti patologie mentali (schizofrenia, paranoia, de-pressione catatonica) chiuse in manicomio sotto lo stretto controllo di una diabolica suora. Una sinfonia per letti d’ospedale con la quale Dario D’Ambrosi intende ricreare l’ambiente sonoro e le situazioni vissute in prima persona quando, volontariamente, trascorse alcuni mesi presso l’ospedale psichiatrico Paolo Pini di Milano. Il risultato è uno spettacolo dolceamaro, ricco di momenti surreali, proprio come quelli che carat-terizzano le notti di un manicomio.

L’incredibile percorso di Dario D’Ambrosi - che conta tra l’altro una puntata nel calcio professionista e il ruolo di un soldato romano che frusta Gesù nella Passione di Gibson – ha il suo momento di svolta quando, di-ciannovenne, si trasferisce a New York e incontra Ellen Steward, fondatrice del Caffè La MaMa, che lo fa esor-dire a teatro con il monologo Tutti non ci sono, che re-sterà in cartellone per mesi. Dario D’Ambrosi continua a frequentare assiduamente il teatro: Tutti non ci sono, La trota, I giorni di Antonio, Il ronzio delle mosche, Al-lucinazioni da psicofarmaci, Cose da pazzi, Il principe della follia, Il nulla, Frusta-azioni, Un regno per il mio cavallo (tratto dal Riccardo III di Shakespare) sono al-cuni titoli dei suoi spettacoli.

Dopo la legge 180 (legge di Franco Basaglia che ha decretato la chiusura dei manicomi) Dario D’Am-brosi ha messo in scena numerosi spettacoli, ba-sati proprio sui casi clinici osservati e studiati nel periodo passato all’ospedale psichiatrico, fondando il “Teatro Patologico”.

Dario D’AmbrosiA crazy sound

A crazy sound / Who has gone crazy? The sound, or those who make it or those who are around them? Folly staged by six women suffering a range of mental disorders shut up in a lunatic asylum closely watched by a diabolical nun. A symphony for hospital beds in

which Dario D’Ambrosi intends to recreate the sound environment and atmospheres he experienced first-hand when he passed, on a voluntary basis, several months in the Paolo Pini psychiatric hospital of Milan.

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Un progetto di Donatella Della RattaL’Occidente visto dai media arabi

26 gennaio, ore 15:00 / 27 gennaio, ore 15:00

Festival “Incontri e Proiezioni”

ingresso libero

Dall’11 settembre l’immagine simbolo di come l’Occidente rappresenta il mondo arabo sui suoi schermi televisivi è una soltanto - Osama Bin La-den - con un unico messaggio - un messaggio di odio e violenza. Ma cosa arriva veramente di Noi sugli schermi arabi? Quale Occidente passa via satellite dentro le case arabe? Come possiamo dire che esiste un’immagine unica dell’Occidente nei media arabi, in presenza di oltre 400 canali satellitari diversissimi l’uno dall’altro?

”L’Occidente visto dai media arabi” presenta una selezione di programmi televisivi e spot pubblici-tari arabi, che trattano - direttamente o indiretta-mente - il tema dell’Occidente, delle sue culture, delle sue politiche.

Programmi tv prodotti dalle principali emittenti te-levisive arabe, dei generi piu diversi: dai telegior-nali ai talk show politici, dalle soap opera ai pro-grammi religiosi, fino ad arrivare ai reality show.

In anteprima assoluta verrà proiettata la soap opera del regista siriano Najdat Anzour, “Il tet-to del mondo”, che racconta della reazione del mondo arabo-islamico all’indomani della pub-blicazione delle caricature del profeta Maometto apparse sui giornali danesi nel 2005.

Al festival si accompagnerà un dibattito con le principali emittenti arabe sul tema della rappre-sentazione dell’Altro dentro i mass media.

The west through Arab media / The world has focused its attention on the images of Bin Laden conveyed by Al Jazeera but these are not the only pictures brought by Arab media. Which West is portrayed onto Arab screens? Is it really represented in such a bad way as we believe it?

Nella foto un’immagine tratta dalla soap opera“Il tetto del mondo” di Najdat Anzour, Siria 2007

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Fanny & AlexanderDorothy. Sconcerto per Oz.

Dorothy: Disconcert for Oz / Dorothy’s legendary adven-tures in the world of Oz - the kingdom of the unauthentic, of the marvellous, of the fantastic. A musical, or scène lirique... But can music and the stage combine to provide

us with a more intimate and secret cyclone, that can car-ry us into a dimension similar to Oz’s marvellous world? Or make us raise questions about the world with the same innocence shown by Dorothy?

Ideazione Luigi de Angelis e Chiara Lagani Regia, scene, luci e orchestrazione Luigi de Angelis Drammaturgia Chiara Lagani Costumi Chiara Lagani e Sofia Vannini Con M.Arsovska (soprano), N. Bassetti (violino), A. Bartolini (soprano), M. C. Braccalenti (oboe), M. Cavalcoli, F. Diodati (soprano), C. Lagani, F. Mazza, F. Menni, J. Nevceva (pianoforte) E con Ensemble Mosaici Sonori Diretto da Elena Sartori Produzione Macedonian Opera and Ballet e Fanny & Alexander In coproduzione con Kampnagel Hamburg Musiche da Sonnambula di Bellini, Lakmè di Delibes, Madama Butterfly di Puccini, Pygmalion di Rousseau - Coignet, Prometheus di Scriabin Testi da The Wonderful Wizard Of Oz di F. L. Baum

1 e 2 febbraio, ore 20:30

Teatro

da 15 euro a 5 euro il costo inferiore è riservato agli studenti universitariche acquistano la formula “Teatro 30 e lode”

Le avventure della leggendaria Dorothy nel mon-do di Oz, regno dell’inautentico, del meraviglioso, nel fantastico. Uno spettacolo di teatro musica-le, o scène lirique... Ma possono la musica e il teatro procurarci un più intimo e segreto ciclone, capace di trasportarci in una dimensione come quella del meraviglioso mondo di Oz? O farci porre domande rispetto al mondo con la stessa innocenza di una Dorothy?

Dorothy è il nome di un ciclone. Immaginate che questo ciclone stia per abbattersi sul teatro nel quale siete entrati. È qui che attenderete assieme agli altri spettatori, voi stessi protagonisti dello strano viaggio che sta per compiersi. Dorothy è una bambina. Chi non conosce la bambina del Kansas trasportata con la sua casa da un ciclone nel paese di Oz? Chi non ha visto il film di Flem-ing in cui Judy Garland impersona straordinaria-mente Dorothy? Lo sconcerto è una forma mu-sicale spiraliforme, una stratificazione multipla di esecuzioni musicali live, omaggio dichiarato alle vertiginose Europeras di J.Cage; è il nome di una nuova possibilità drammaturgica; è un esperi-mento di alchimie vocali, strumentali, luminose, linguistiche, fisiche, umane.

Fanny & Alexander è nato a Ravenna nel 1992 dal connubio artistico di Luigi de Angelis e Chiara Lagani. Oggi la compagnia ha all’attivo una cinquantina di eventi tra spettacoli teatrali, installazioni, performance, mostre fotografiche, produzioni video e cinematografiche. Dal 1999 collabora con loro anche il fotografo Enrico Fedri-goli. Portati all’attenzione del pubblico e della critica per i progetti, Romeo e Giulietta (1999), Requiem (2001), Ali-ce vietato > di 18 anni, Ada e cronache Familiari, si distin-guono per un uso onnivoro di qualsiasi mezzo espressivo e un amore smodato per i giochi linguistici (anagrammi, sciarade, rebus). Il nome Fanny & Alexander viene dal titolo di uno degli ultimi film di Ingmar Bergman, che parla, non a caso, di due giovani adolescenti alle prese con la brusca interruzione della loro giovinezza.

ph: Paolo Rolando Guerzoni

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La nuova creazione di Monica Casadei scaturisce dal fascino delle antiche civiltà mesoamericane, oggetto di esplorazione e ricerca per la tappa mes-sicana del progetto Artemis incontra culture altre (dopo il Brasile nel 2005 e Cuba nel 2006), durante la residenza artistica della Compagnia nello Yuca-tàn, terra dei Maya, e poi a Città del Messico, al centro del territorio dell’antica società Mexica.

MEXICA.Collapse. Una personale visione di un mondo archetipico, perduto, dissolto.

Un cruento patto con gli dei che tiene in equilibrio il cosmo e forse prelude al suo tracollo.

Un collasso che ci riguarda, ci interpella, un al-larme per la civiltà di oggi che si nutre di disastri ecologici, guerre, invasioni, miopie al potere. Uno specchio del nostro sfinimento.

Le tracce di antichi riti - la guerra ‘fiorita’, le di-vinazioni, i sacrifici - alimentati dalla “triplice ossessione di potere, pioggia e destino” sugge-riscono atmosfere suggestive, coreografie ora ieratiche e rituali, ora crude e sanguigne, sonorità misteriose ed esaltanti.

Monica Casadei inizia in Francia, nel 1994, la sua avventura di coreografa legata alla nascita di Artemis Danza, maturando, ad oggi, 19 creazioni: Un mare di pietre (1994), Il vizio del cielo (1995), Les pas perdus de l’amour piétinant (1996), Mamanonmama (1997), Senza domicilio fisso (1998), Angeli di carne (1999), Antonio Ligabue (1999), Linda e Alfredo (2000), Invito a cena con Eros (2000), Mayday. Mayday. May we help you? (2001), Corpo d’opera (2002), Kiss Time (2003), Fellini’s road (2004, produzione del Théâtre de Sure-snes Jean Vilar-Parigi), Tocata rea (2004), Ad libitum (2004), Rockstars (2004, produzione del Teatro Nuovo di Torino), Brasil Pass (2005), PoèTanz! (2006), Cuba 2006. La Rivoluzione Energetica (2006).

8 febbraio, ore 20:30

Danza

da 15 euro a 5 euro il costo inferiore è riservato agli studenti universitariche acquistano la formula “Teatro 30 e lode”

MEXICA.Collapse / The fall, collapse and breakdown of the ancient civilisation of the Maya and of the Mexica act as the driving force behind Monica Casadei latest choreographic creation – a choreography that, as always, is inspired by what Mexico can offer from day-to-day life and from its artists, musician and dancers.

Ideazione, coreografia e luci Monica Casadei Creato con e interpretato da Daniela Bendini, Vittorio Colella, Chiara Guglielmi, Ambrose Laudani, Chiara Martinoli, Stefano Mazzotta, Erika Melli, Emanuele Sciannamea Musiche originali Luca Vianini Costumi Freesoul Ceramica Elisabetta Bovina e Carlo PastoreCollaborazione artistica Mario Jorio Ripetitrice Elena Bertuzzi Produzione Compagnia Artemis Danza / Monica Casadei Coproduzione Fondazione Romaeuropa In collaborazione con CID (Centro Internazionale Danza di Parma), Teatro Municipale G. Magnani - Comune di Fidenza, Escuela Superior de Arte de Yucatán, Teatro Nacional de la Danza - Città del Messico, Istituto Italiano di Cultura di Città del Messico, Società Dante Alighieri di Città del Messico. Con il contributo di Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Regione Emilia Romagna - Assessorato alla Cultura e Cultura d’Europa, Consulta degli Emiliano- romagnoli nel mondo, Provincia e Comune di Parma

Si ringrazia per la collaborazione e il sostegno Freesoul

Con il sostegno di Autocentro Baistrocchi (Concessionario Skoda)

Compagnia Artemis DanzaMonica CasadeiMEXICA.CollapseCreazione 2008 per 8 danzatori

ph: Beatrice Pavasini

Page 14: Palladium - programma stagione 2008

14 febbraio, ore 20:30

Musica

da 15 euro a 5 euro il costo inferiore è riservato agli studenti universitariche acquistano la formula “Teatro 30 e lode”

Le parole appaiono per Maria Pia vibrazioni dal potere magico la cui efficacia e il cui riverbero va molto al di là del loro semplice significato. In questa occasione le canzoni e le memorie pro-vengono dal sottosuolo, per dirla a la Dostoje-vskij. Si lascia trasportare dalle distorte assonan-ze del repertorio rock e della canzone americana, da Jimi Hendrix a Leonard Cohen, Paul Simon e molti altri, esaltandone gli umori più melodici e, soprattutto, usandole come fondamento di una nuova poetica musicale. C’è, in ogni progetto di Maria Pia, un substrato profondo, culturale, vi-scerale. I brani degli autori già citati e le compo-sizioni originali svelano in filigrana una profonda interiorità. I temi trattati delineano la spiritualità, il conflitto, il dolore, tutte le sfumature del mondo contemporaneo e della quotidianità. Uno sguar-do sul passato per raccontare i turbamenti del

presente e le possibili vie di fuga. Non poteva essere diversamente, visto che al suo fianco si muove con coraggio e speranza una delle sezioni ritmiche più giovani ed interessanti in circolazio-ne e per l’occasione due front line d’eccezione come Gianluca Petrella e Francesco Bearzatti. L’ennesima riprova che Maria Pia in ogni ope-razione trova il modo per raccontare un picco-lissimo frammento del suo percorso artistico e spirituale.

Songs from the underground / Songs and memories from below ground, to paraphrase Dostoevsky… Ma-ria Pia De Vito allows herself to be carried away by the distorting assonances of the repertory of rock music and American songs, from Jimi Hendrix to Leonard Cohen, Paul Simon and many more, stressing their most melodious humours and, above all, using them to strike a new musical poetics.

Maria Pia De VitoSongs from the underground

Voice, electronics Maria Pia De Vito Sax Francesco Bearzatti Trombone Gianluca Petrella Piano Claudio Filippini Bass Luca Bulgarelli Drums Walter Paoli

Maria Pia De Vito è cantante, compositrice ed ar-rangiatrice. Dall’80 è attiva in campo jazzistico, colla-borando con artisti quali John Taylor, Ralph Towner, Joe Zawinul, Michael Brecker, Dave Liebman, Kenny Wheeler, Art ensamble of Chicago, Enrico Rava, Paolo Fresu, e molti altri. Il suo interesse per la vocalità tout-court, e la sua costante pratica di avvicinamento di linguaggi diversi diventano il suo marchio di fabbrica: lavori quali il progetto Nauplia, co-ideato e diretto con Rita Marcotulli, Phonè, con John Taylor, il disco Verso in trio con Taylor e Ralph Towner le fruttano un pieno riconoscimento mondiale: nel 2001 viene inserita nella categoria Beyond Artist del 49º Down Beat Critics Poll, comparendo al fianco di personaggi come Caetano Veloso, Joni Mitchell, Carlos Santana e Marisa Monte. Seguiranno Nel Respiro e Tumulti, suoi lavori più spe-rimentali, che documentano il suo crescente interesse per l’elettronica e l’incontro con altre discipline artisti-che; gli ultimi lavori discografici, So right e Songs from the underground, sono dedicati a varie declinazioni della forma canzone.

ph: Alessandro D’Urso

Page 15: Palladium - programma stagione 2008

Il progetto “The Crater reports”, qui presentato in prima assoluta, vede una re-union per me molto importante con Daniele Sepe, ed il suo gruppo, alcuni di loro compagni di musica nella mia prei-storia jazzistica ed etnica, ed un nuovo incontro, quello con Zulu, voce e rapper fondatore dei 99 Posse, voce e poetica di grande potenza.

Un “ritorno” a Napoli, per me, ma questa volta una Napoli elettrica, rock, jazz, e hip pop. Rac-conti dal “cratere”, da una Napoli che sobbolle, che è come sempre sul punto di esplodere.

Pasolini ebbe a dire di Napoli: Napoli è l’ultima metropoli plebea, i napoletani una tribù che non vuole estinguersi (e per di più con tradizioni cul-turali non strettamente italiane).

Ecco. Noi non ci estinguiamo. E, come in ogni Tribù che si rispetti, siamo imparentati con tut-ti. Con Napoli Centrale, con gli Area, i Weather Report, con le tammurriate, con l’elettronica, e il bass’n drums. Col passato remoto, e col futuro.Per parlare di oggi. (Maria Pia De Vito)

MPDV meets Daniele SepeThe Crater reports

Voice, electronics Maria Pia De Vito Sax Daniele Sepe Voice Zulu Piano Piero De Asmundis Guitar Franco Giacoia Drums Lello di Fenzo

Un iperboreo paesaggio dell’anima, l’ennesima osservazione sulle possibili applicazioni del canto. Maria Pia si dedica al canto inteso come mezzo ideale per giungere ad una probabile ri-flessione sul corpo e sull’anima. Una sorta di teatro, danza, dove gli elementi su cui si co-struisce la piéce appartengono però all’espres-sione musicale. Ideato di concerto con Michele Rabbia, immaginifico inventore di suoni della natura, il progetto è dunque una lucida consi-derazione sul corpo, mezzo attraverso il quale la musica compie una fantasmagorica ricogni-zione sull’anima, la comunicazione interiore, il concetto e la meditazione. Il linguaggio di An-tonin Artaud, in equilibrio tra gesto e pensiero;

la cultura alfabetica di Marshall McLuhan, nella quale le parole acquistano un significato menta-le; la grammatica di Björk, cyborg e folklorica al crocevia tra ambiente e corpo meccanico. Tutte possibili coordinate su cui prende l’abbrivio la ricognizione percettivo-musicale.

È indispensabile l’intervento delle macchine digi-tali, le quali permettono ai musicisti coinvolti uno sfasamento temporale, una moltiplicazione del sé e dei suoi numerosi riferimenti. L’elaborazio-ne dei suoni è affidata all’esperienza di Maurizio Giri, compositore e docente di musica elettroni-ca, membro di importanti gruppi di ricerca quali Formazero e l’istituto Nicod del Centre National de la Recherce Scientifique (CNRS) francese.

4 aprile, ore 20:30

Musica

da 15 euro a 5 euro il costo inferiore è riservato agli studenti universitariche acquistano la formula “Teatro 30 e lode”

Maria Pia De VitoBody at work

Voice, electronics Maria Pia De Vito Percussion, electronics Michele Rabbia Cello Vincent Courtois Electronic programming Maurizio Giri

4 marzo, ore 20:30

Musica

da 15 euro a 5 euro il costo inferiore è riservato agli studenti universitariche acquistano la formula “Teatro 30 e lode”

The Crater report / “For me The Crater reports project – which is premiering at this venue – is truly very important, for it involves a reunion with Daniele Sepe and his group, and a new encounter, with Zulu, the founder of 99 Posse, a musician endowed with a powerful voice and poetics. It is a ‘coming home’ to Naples for me – but this time I’m coming to a Naples that is electric, rock, jazz and hip pop. The ‘crater’ tales, from a Naples that boils over, that is perennially about to explode”. (Maria Pia De Vito)

Body at work / The song intended as the ideal means to reflect on the body and the soul. A sort of stage dance where the elements on which the pièce is constructed belong to musical expression. Conceived, together with Michele Rabbia, the highly imaginative investor of nature sounds.

ph: Mario Laporta / Controluce

Page 16: Palladium - programma stagione 2008

16 febbraio, ore 20:3017 febbraio, ore 17:008 marzo, ore 20:309 marzo, ore 17:003 maggio, ore 20:304 maggio, ore 17:00

Zone Teatrali Libere: Angelo Mai / Rialtosantambrogio / Santasangre-Kollatino Underground /Teatro Furio Camillo / Triangolo Scaleno Teatro

ZTL – zone teatrali libere, rete di operatori tea-trali indipendenti romani, nasce nel 2004 come nottola informativa, con l’intento di promuovere una realtà evidente ma non dichiarata: l’esistenza a Roma di un circuito di spazi e artisti che so-stiene e produce la ricerca teatrale, in risposta a un sistema teatrale istituzionale poco permeabile. Un lavoro che avviene attraverso il riconoscimen-to reciproco, la discussione e l’aiuto, la messa in comune di servizi e saperi.

Negli ultimi anni le strutture indipendenti hanno collaborato alla produzione di molti spettacoli del territorio, attraverso forme e modelli alternatvi di sostegno come l’utilizzo di sale prove e materiale tecnico a costo zero. Se così non fosse, diverse

produzioni presenti nei principali festival teatra-li non avrebbero avuto modo di nascere. Per questo oggi Ztl si riaggrega attorno a un nuovo progetto di produzione, dove per la prima volta pratiche e saperi del circuito indipendente si con-frontano con il sostegno economico di un’istitu-zione come la Provincia di Roma.

La rete è oggi composta da quattro strutture: An-gelo Mai, Santasangre-Kollatino Underground, Rialto Santambrogio, Teatro Furio Camillo, e una compagnia, Triangolo Scaleno, che dirige il Festival Teatri di Vetro – con il sostegno di Astra Teatri, membro fondatore. ZTL-pro sostiene la produzione di spettacoli di compagnie di ricerca di Roma e provincia. Nella propria struttura di

riferimento ogni compagnia trova un sostegno economico, un supporto tecnico e organizzativo, fino al debutto nella stagione del Palladium e in apertura del Festival Teatri di Vetro. ZTL-pro cu-rerà la distribuzione degli spettacoli prodotti per la stagione 2008-2009.

ZTL-pro: proposal for a production / Ztl – zone teatra-li libere (“free theatrical zones”) promotes a circuit of artists and artistic spaces that sustains and produces theatrical research. The network currently comprises four structures: Angelo Mai, Kollatino Underground/Spazio Santasangre, Rialto Santambrogio, Teatro Furio Camillo and a company, Triangolo Scaleno, that directs the Festival Teatri di Vetro – with the backing of Residui Teatro and Astra Teatri, founding members. ZTL-pro sustains the production of shows by experimental companies based in Rome and the province.

Teatro

5 euro

ZTL-proproposta per un progetto di produzione

Regione Lazio

Page 17: Palladium - programma stagione 2008

16 e 17 febbraio 8 e 9 marzo 3 e 4 maggio

Le cose sono pericolosamente cariche di di-sequilibrio. Costruire e danzare: le azioni più strutturate ed ergonomiche cercano un punto di rottura che coincida con uno spazio aperto e lo trovano a partire da ambienti domestici. Abitare è flirtare con il disastro.

mkComfort

Coreografia Michele Di Stefano

Una trilogia dedicata alla fotografa americana Francesca Stern Woodman nata dalla collabo-razione tra danza (Alessandra Cristiani), musica (Claudio Moneta), fotografia (Lina Fusaro), luci (Gianni Staropoli).

io è un altro: studio omaggio per Francesca Woodman. Danza. 25 minuti. Mostra fotografica “In strictu sensu”.

nudo.nuda: solo di danza. 40 minuti circa. Mo-stra fotografica.

Miele: un’installazione di corpo vivente. Durata indefinita. In silenzio. Luce naturale.

Alessandra CristianiLa fisica dell’anima:Francesca Stern Woodman

“Sono stato ucciso il 2 marzo alle 10 e 40 del mattino, ma grazie a una particolare forza vitale dell’organismo, per un vero prodigio, sono rima-sto tra i vivi. Questo è il racconto di un solo atti-mo che ha distrutto una vita intera. E della lotta per ricostruirne i pezzi.”

Ideazione e regia Claudia Sorace Testo e suono Riccardo Fazi Scena Massimo Troncanetti Azione Glen Blackhall

Muta ImagoLev

23 maggio maggio, data da definire

Ulteriore articolazione di un progetto sul tempo che aspira – al suo termine – all’assoluta asimme-tria dell’incompiuto.

Ideazione e regia Silvia Rampelli Danza Alessandra Cristiani, Andreana Notaro, Elisabetta di Terlizzi, Silvia Rampelli Luce Gianni Staropoli Produzione Habillé d’eau,Teatro Furio Camillo, Fabbrica Europa, Pontedera Teatro

Habillé d’eau

Stato Secondo

Una finta festa tradizionale, ovvero uno spettacolo itinerante fatto di teatro, musica, installazioni, e al contempo un gioco di ruolo che mira a coinvolgere la popolazione nella reinvenzione ludica dei propri usi e costumi, come occasione di riflessione sullo stato attuale dei rapporti tra globalizzazione del-l’immaginario e identità locali. Secondo tradizione, solo uccidendo il vecchio si fa spazio al nuovo. Qui si tratta di fare la festa alla festa, ovvero celebrare gioiosamente il testamento della cultura folklorica.

Andrea Cosentino / Coop Teatro Lanciavicchio

La festadel Paparacchio

Inoltre, ZTL propone due spettacoli nella rassegna Teatri di vetro 2:

“Due fratelli, uno scienziato asettico e un sedut-tore disordinato. Sono uniti dalla genetica e dalla concretezza dello spazio fisico che li tiene lontani; i movimenti dei loro corpi soggiacciono a un con-fronto continuo, l’uso della parola è come il movi-mento, un insieme di ritmi frenetici e leggeri.”

Interpretazione e coreografia Mikel Aristegui e Francesco Villano Ideazione e regia Caterina Inesi Collaborazione alla drammaturgia Manuela Cherubini Testi da Agota Kristof “Trilogia della città di K”, Michel Houellebecq “Le particelle elementari”, Sophie Kinsella “I love shopping con mia sorella”, Carmelo Samonà «Fratelli»

Immobile Paziente

Animale Omega

In scena il 14 dicembre 2007, con la partecipazione di ZTL:

Page 18: Palladium - programma stagione 2008

Orchestra di Piazza VittorioIl flauto magico - primo atto

dal 26 febbraio al 1º marzo, ore 20:30

Musica

da 15 euro a 5 euro il costo inferiore è riservato agli studenti universitariche acquistano la formula “Teatro 30 e lode”

Papagheno canta come un griot, la regina della notte parla attraverso una banda di arabi, il prin-cipe Tamino quando si innamora perde la parola e fischia... tra l’Orchestra di Piazza Vittorio e Mo-zart è in corso un lungo e dolce corpo a corpo nato dalla folle proposta di Daniele Abbado a Mario Tronco: “portare Il flauto magico in strada a Reggio Emilia... Sulle prime ho pensato fosse impazzito, poi invece ho iniziato a riascoltare l’opera come non facevo da un sacco di tempo. Avevo dimenticato la radice popolare delle arie del flauto magico. Ho pensato che una possibilità di rifarlo con l’Orchestra era di affrontarlo come se non facesse parte della tradizione scritta, ma orale, come se fosse arrivato nei paesi di origine dei musicisti dell’Orchestra tramandato attraverso canti e racconti, per cui anche con le imperfezio-ni del ricordo, le trasformazioni che avvengono quando uno trasferisce nella propria lingua le me-

lodie che gli sono arrivate all’orecchio. Partendo da questo presupposto ho iniziato ad affidare a ogni musicista dell’Orchestra un personaggio del flauto: il cubano Ernesto è diventato Tamino, Pap, il percussionista senegalese, per assonanza è Papagheno... Abbiamo concluso la riscrittura del primo quadro, il progetto è di andare avanti come se fosse un vero e proprio studio dell’Orchestra di Piazza Vittorio su Mozart, presentando di volta in volta al pubblico gli stati di avanzamento, tra spet-tacolo compiuto e prove aperte. La formazione consueta per il Flauto Magico si arricchisce di due ospiti importanti: al pianoforte Leandro Piccioni e alle tablas Sanjay Kansa Banik.

15 musicisti provenienti da 11 paesi e 3 continenti, 8 lingue e un direttore (Mario Tronco, ex componente del gruppo Avion Travel): l’orchestra nata al quartiere Esquilino di Roma rappresenta un’esperienza forse unica al mondo, un crocevia di comunità, culture e

religioni diverse, ognuna con i suoi strumenti e il suo bagaglio di musica popolare, una fusione di tradi-zioni, memorie, melodie universali, voci del mondo. Nata nell’estate del 2002 su iniziativa di Mario Tronco e dell’Associazione Apollo 11, ha esordito alla festa conclusiva del Romeuropa Festival. Nel 2003 la prima tournée ha fatto conoscere al pubblico italiano la mu-sica di artisti provenienti da tanti paesi del mondo. Nel 2006 viene pubblicato l’album Sona ed esce nelle sale cinematografiche “L’Orchestra di Piazza Vittorio”, il film documentario del regista Agostino Ferrente che narra proprio la genesi del progetto.

The magic flute - first act / “I thought about the possi-bility of doing The Magic Flute with Orchestra di Piaz-za Vittorio (OPV), and I had the idea that it could be performed as if it did not belong to a written but to an oral tradition, as if the work had reached the countries from where the OPV musicians come after having been handed down through songs and tales. Bearing this in mind, I handed to each OPV musician a character from The Magic Flute: the Cuban Ernesto became Tamino; Pap, the Senegalese percussionist, is, by assonance, Papagheno...” (Mario Tronco)

Mario Tronco Italia, direttore, piano fender

Sanjay Kansa Banik India, tablas

Houcine Ataa Tunisia, voce

Peppe D’Argenzio Italia, sax baritono, clarinetto basso

Evandro Cesar Dos Reis Brasile, voce, chitarra classica, cavaquinho

Omar Lopez Valle Cuba, tromba, flicorno

Awalys Ernesto “El Kiri” Lopez Maturell Cuba, batteria, congas

John Maida Stati Uniti, violino

Eszter Nagypal Ungheria, violoncello

Gaia Orsoni Italia, viola

Carlos Paz Ecuador, voce, flauti andini

Pino Pecorelli Italia, contrabasso, basso elettrico

Leandro Piccioni Italia, pianoforte

Raul “Cuervo” Scebba Argentina, marimba, congas, percussioni

El Hadji “Pap” Yeri Samb Senegal, voce, djembe, dumdum, sabar

“Kaw” Dialy Mady Sissoko Senegal, voce, kora

Giuseppe Smaldino Italia, corno

Ziad Trabelsi Tunisia, oud, voce

ph: Presstime - Stefano Micchiaper gentile concessione Archivo Teatro dell’Opera

2 marzo, ore 17:00

Page 19: Palladium - programma stagione 2008

Non si cede a un capriccio poiché si ritiene l’even-tuale suo soddisfacimento inutile: ecco perché questo spettacolo si chiama Capricci.

Come il pubblico seduto in platea questa sera, anche in quello che vedrete c’è chi voleva e poteva esserci. Avremmo potuto essere in otto come in due o quindici. Siamo in sette per caso e necessità. Abbiamo continuato su questa strada di necessità e casualità anche costruendo i primi pezzi e ci siamo accorti subito che non volevamo legare nulla a qualcos’altro. Né a una logica, né a un personaggio, né le nostre azioni a un sen-so, né raccontare o essere particolarmente utili a qualcosa o qualcuno... Abbiamo voluto fare uno spettacolo ballato e ballabile, su niente. Che non

contenesse messaggi e soprattutto non avesse niente da dire. Naturalmente abbiamo subito rea-lizzato che non c’era niente di più utopico, che era impossibile un grado-zero di comunicazione, ma che ci si poteva avvicinare a esso attraverso passaggi di sottrazione di senso. Non so se ci siamo riusciti ma non è questo il punto che ci interessava, quanto l’esserci misurati con degli aforismi coreutici, haiku danzati, proverbi ginnici, massime gestuali: insomma capricci del corpo.

Lasciateci l’utopia di provare a rendervi felici almeno per un po’, non facendovi consumare niente, perché la gente felice non consuma. (Michele Abbondanza)

Compagnia Abbondanza / BertoniCapricci

6 marzo, ore 20:30

Danza

da 15 euro a 5 euro il costo inferiore è riservato agli studenti universitariche acquistano la formula “Teatro 30 e lode”

Capricci / “Our aim is to do a dance and danceable show based on nothing. A show containing no mes-sage and above all with nothing to say. I’m not sure whether we succeeded, but that is not the point, becau-se what mattered was to come to terms with choreo-graphic aphorism, danced haikus, gymnastic prover-bs, gestural maxims: in other words, capriccios of the body. Allow us the utopia of attempting to make you happy, at least for a while, by not making you consu-me anything, because happy people do not consume”. (Michele Abbondanza)

Di Michele Abbondanza e Antonella Bertoni Con Eleonora Chiocchini, Chiara Michelini, Tommaso Monza, Antonella Bertoni, Michele Abbondanza Live Set Elisa Amistadi, Michele Bazzanella Progetto musicale Corrado Bungaro, Carlo La Manna Musiche originali Amistadi, Bazzanella, Bungaro, La Manna Luci Lucio Diana Costumi realizzati in collaborazione con Rizzi Sartoria Direzione tecnica Enrico Peco Organizzazione e ufficio stampa Dalia Macii, Marika Errigo Produzione Compagnia Abbondanza / Bertoni Coproduzione Festival Oriente Occidente Centro Servizi Culturali S. Chiara Con il sostegno di Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Dip. Spettacolo / Provincia Autonoma di Trento - Ass. alla Cultura / Comune di Rovereto - Ass. alla Cultura / Cassa Rurale di Folgaria - Filiale di Rovereto Si ringrazia Mauro Casappa, Roberta Giordani Anno di creazione 2007

Michele Abbondanza e Antonella Bertoni. Dall’espe-rienza newyorkese nella scuola di Alwin Nikolais agli studi francesi con Dominique Dupuy, attraverso le improvvisa-zioni ‘poetiche’ di Carolyn Carlson, Michele Abbondanza (co-fondatore del gruppo Sosta Palmizi e insegnante alla Scuola di Teatro del Piccolo di Milano) e Antonella Bertoni arrivano a maturare un proprio linguaggio dando inizio ad un forte sodalizio artistico nonché ad un’unione didattica e scenica.

ph: Franco Basso

Page 20: Palladium - programma stagione 2008

11 marzo, ore 20:30

Musica

da 15 euro a 5 euro il costo inferiore è riservato agli studenti universitariche acquistano la formula “Teatro 30 e lode”

“Ho conosciuto la voce di Rosa all’età di circa 14 anni. Qualcuno mi diede una cassetta con dei brani registrati.

In quei giorni avevo l’influenza e non feci che ascoltare questa cassetta. Mi colpì la voce di Rosa per l’essenzialità che il suo canto esprime-va, legato alla vita, in tutta la sua urgenza. Forse per via della febbre, mi restò come una specie di ‘cicatrice interiore’... Da allora ho approfondito la mia conoscenza sul repertorio di Rosa e mi sono appassionata alla ricerca sulla musica popolare siciliana. Quando più tardi mi sono dedicata ad altri generi, non ho mai smesso di ‘sentire’ la voce di Rosa. Trovavo ‘parallelismi’ di un suo canto violento e quello scarno di Billie Holiday che descrive in “Strange fruits” i cadaveri di schiavi appesi agli alberi.

Mi chiedevo dunque quale fosse la differenza. Rosa era una di loro quando gridava il canto del carcere Nda la Vicarìa o il lamento degli zolfatari in “Caltanissetta fa quattru quarteri”. Quei canti, pensavo, non dovevano rimanere un tesoro per ‘poche orecchie elette’. Quella cultura, quella musica, andava curata, rispettata e soprattutto cantata affinché tutte le orecchie possibili la udis-sero”. (Etta Scollo)

Etta scollo with Roma Tre Orchestra sings Ro’A tribute to Rosa Balistrieri / “I heard Rosa for the first time when I was fourteen. Someone gave me a music cassette with some of her songs taped on it. I was down with a flu those days and I ended up listening to that tape over and over again. What struck me about Rosa’s voice was the essentiality that her singing expressed – a song strongly imbued with all the urgency of life. It must have been the fever, but a sort ‘interior scar’ remained... And ever since I have explored her repertory and have fallen in love with Sicilian folk music.” (Etta Scollo)

Etta Scollo vive fra Berlino e Catania dove si dedica alla composizione e alla ricerca musicale nell’ambito della musica tradizionale. L’attività concertistica di questi anni l’ha resa popolare nei paesi di lingua tedesca. Con la realizzazione dei successivi CD “Il bianco del tem-po” (interamente registrato a Venezia), “In concerto” (registrato dal vivo al teatro Tivoli di Amburgo, con la partecipazione dell’orchestra d’archi femminile “Musi-ca nostra”) e “CASA”, Etta conferma il suo stile perso-nalissimo e naturale, fuori dagli schemi convenzionali del mercato discografico.

Etta Scollo conRoma Tre OrchestraCanta Ro’: omaggioa Rosa Balistrieri

ph: Andreas Thran

Page 21: Palladium - programma stagione 2008

dal 12 al 15 marzo, ore 20:30

Teatro

da 20 euro a 5 euro il costo inferiore è riservato agli studenti universitariche acquistano la formula “Teatro 30 e lode”

Di Salvo Licata e Mimmo Cuticchio Con Mimmo Cuticchio, Giacomo Cuticchio, Fulvio Verna Scene e costumi Pippo Miraudo Luci e fonica Marcello D’Agostino Regia Mimmo Cuticchio

Rievocazione divertita e disperata di quell’unico esempio di teatro “nazionale” siciliano che fu il teatro dei pupi, epopea stracciona e stupefacente dei paladini di Francia, dove il mastro-puparo, i pupi, le storie, i deliri, suoi e del pubblico degli appassionati, formavano uno scenario invisibile. Lo spettacolo scritto da Salvo Licata e Mimmo Cuticchio, vuole cogliere questo insieme com-patto, nell’istante in cui si profila il declino, nella Palermo invasa dai soldati americani nell’imme-diato dopoguerra. Negli anni cinquanta l’opera avrebbe continuato poi a vivacchiare tra gli stenti in sofferta promiscuità con il cinematografo di piazza: i maestri-pupari si arrendevano via via ad acquistare un proiettore e un telone, per girare tra paese e borghi come cani famelici. In qualche luogo riuscivano ad aprire temporaneamente an-che un teatrino. Negli anni sessanta la televisione diede il colpo mortale.

Mimmo Cuticchio (1948) è il più importante erede della tradizione dei cuntastorie e dell’arte del teatro dei Pupi siciliani. Nel 1973 apre a Palermo il Teatro dei Pupi Santa Rosalia. Nel 1977 fonda l’Associazione figli d’Arte Cuticchio, che accorpa la compagnia omonima, nel cui cammino si inseriscono il Festival annuale “La Macchina dei Sogni”, giunto alla ventesima edizione, la prima Scuola per pupari e cuntisti, “Una tradizione in viaggio”, e spettacoli di grande fascino e successo come La spada di Celano, Visita guidata all’Opera dei pupi, L’urlo del mostro, La storia di Manon Lescaut e del Cavaliere des Grieux, Macbeth per pupi e cunto e Don Giovanni all’Opera dei pupi.

Mimmo CuticchioVisita guidata all’opera dei pupi

Guided tour of the theatre of the pupi / An amused and desperate revisitation of that one and only Sicilian “natio-nal” theatre that was the Theatre of the Pupi, the tatterde-malion and, at the same time, bewildering epic narration of the feats of the paladins of France, where the mastro-puparo (or master-puppeteer), the pupi (or puppets), the stories, the ravings of the master-puppeteer and of his spectators formed a single indivisible setting. Written by Salvo Licata and Mimmo Cuticchio, the show evokes this togetherness, the instant is was declining. ph: Salvo Rizzo

Page 22: Palladium - programma stagione 2008

16 marzo, ore 17:00

Teatro

da 15 euro a 5 euro il costo inferiore è riservato agli studenti universitariche acquistano la formula “Teatro 30 e lode”

Gaspare BalsamoCamurria

Di e con Gaspare Balsamo Musiche originali Alessandro Severa e Gianluca Bacconi eseguite dal vivo Organetti Alessandro D’Alessandro Dumbek, dayre, tamburello, melodica, didjeridoo Gianluca Bacconi Con la partecipazione straordinaria de La Piccola Orchestra La Viola diretta da Alessandro Parente Voce solista Antonella Costanzo Produzione Povera di Donatella Franciosi e Gaspare Balsamo

Camurria - seccatura in dialetto siciliano - opera prima di Gaspare Balsamo, è la narrazione della vicende di una famiglia, di un picciutteddo, di un nonno, di una bisnonna e della sua orazione, ri-vissuta attraverso la magia del teatro dell’opera dei pupi.

Lo spettacolo nasce dall’idea che dietro il mondo dei Pupi e delle Marionette ci siano le storie delle persone e delle loro famiglie, le vite dei pupari e dei cuntisti. Sullo sfondo i colori della Sicilia, a cavallo tra le due guerre.

Camurria è il senso di appartenenza, è l’attac-camento alla terra, alla cultura popolare a cui il teatro deve sempre attingere.

Ho visto e ascoltato nelle facce e nelle voci della gente, verità e bugie. Voglia di raccontare e vo-glia di non dire nulla, far finta di sapere e far finta di non sapere, silenzi che parlavano e voci che invece non dicevano nulla. È utile e interessante far rivivere attraverso lo sguardo della mente la parte epica e mitica di questo mondo popolato da gente che non c’è più. Muoversi tra l’oralità e la scrittura.

Una memoria che non è un percorso lineare e continuo, ma un viaggio contorto, smemorato e fantasioso che rimette in gioco un modo di fare teatro moderno ed antico. Ma il tutto calato qui, ora ed in noi, che questo spettacolo lo facciamo e lo viviamo. (Gaspare Balsamo)

Camurria / Camurria – “nuisance” in the Sicilian dia-lect – is the debut work of Gaspare Balsamo, an artist born in Trapani in 1975. It is the story of a family, where there is a picciutteddo (a “child”), a grandfather and a great-grandmother, whose oration is revisited through the magic of the pupi. The show stems form the idea that behind the world of the Pupi and of the Marionet-tes there are real-life stories, the stories of the pupari (“puppeteers”) and the cuntisti (“story tellers”).

ph: Piero Tauro

Page 23: Palladium - programma stagione 2008

18 e 19 marzo, ore 20:30

Teatro

da 15 euro a 5 euro il costo inferiore è riservato agli studenti universitariche acquistano la formula “Teatro 30 e lode”

Vincenzo Pirrotta La ballatadelle balateCosa spinge un uomo a vivere da solo, in condi-zioni umilissime, nonostante la grande ricchezza che può avere accumulato in anni di malavita?

Il fascino della mafia è tale da far scegliere ai gio-vani di farne parte?

Nei covi dei latitanti sono sempre stati trovati bib-bie e altarini, immagini di santi, e pizzini dove si citavano passi dei vangeli, come riescono i ma-fiosi a far convivere ordini di morte e prediche d’amore?

La ballata delle balate è il racconto di un latitante, che nel suo covo recita un rosario dove i misteri dolorosi sono quelli della passione di Cristo, e i misteri gioiosi (misteri di stato) sono quelli delle 5000 vittime di cosa nostra.

In un delirio dove si incontrano misticismo e vio-lenza si crea il contrasto tra la parola di Dio che il latitante professa e la brutale parola della mafia che invece mette in pratica. (Vincenzo Pirrotta)

Vincenzo Pirrotta - The ballad of ballads / What com-pels a man to live alone, in very humble conditions, notwithstanding the fortune amassed in a life of crime? Is the allure of the mafia so strong as to attract youths? In the hideouts of fugitives, from Aglieri to Provenza-no, law enforcers have always found bibles and small altars, images of saints, and pizzini (“scraps of paper”) where passages from the bible are copied down. And so I asked myself how mafiosi can send out death orders and preach love at the same time? (Vincenzo Pirrotta)

Vincenzo Pirrotta è un erede della tradizione dei cuntisti e dei cantastorie siciliani. Dal 1990 al 1996 ha lavorato ai classici del Teatro Greco di Siracusa. Ha interpretato Federico II nelle manifestazioni federiciane in Sicilia e nel 1995 ha ricevuto il premio “Giusto Monaco”. Ha di-retto La lupa di Giovanni Verga per le Verghiane 2002. È stato protagonista nel Tancredi e Clorinda al Teatro dell’Opera di Roma, e del Ratto dal serraglio di Mozart per la regia del maestro Roberto De Simone. Ha cura-to la regia delle Nozze di Figaro per il Teatro Nazionale dell’Opera di Malta e diretto e tradotto le Eumenidi di Eschilo per la biennale di Venezia 2004. Nel 2005 ha ricevuto il premio della critica come miglior regista emergente assegnatogli dall’Associazione Nazionale Critici di Teatro.

ph: Pietro Motisi

Scritto e diretto da Vincenzo Pirrotta Con Filippo Luna Musiche eseguite dal vivo da Giovanni Parrinello Produzione Esperidio, con Palermo Teatro Festival 2006

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20 e 21 marzo, ore 20:30

Teatro

da 15 euro a 5 euro il costo inferiore è riservato agli studenti universitariche acquistano la formula “Teatro 30 e lode”

Seconda pagina di una riflessione spirituale ini-ziata con ‘Ninnarò, il Presepe raccontato’.

“Martorio”, è un atto di fede offerto ad un avve-nimento che rappresenta il ricordo, il memoriale della morte e passione e poi, della resurrezione di Gesù, il Cristo.

Da sempre la tradizione popolare ha dedicato emozioni, sentimenti, poesia, al momento più toccante e drammatico della cristianità, percorsi di fede e ritualità raccontati da umili artisti che ne hanno perpetuato gli avvenimenti che il popolo non vuole dimenticare.

Sono le emozioni dell’anima dei più umili che raccolgono nel loro immaginario, una verità emozionante, ed ecco, che il racconto prende vita dalla voce di due figure che narrano e cantano, ognuno per la sua parte, la storia della ‘salvezza’: un “contastorie”, Filippo Luna, che mostra i riti delle sacre scritture, con alcune immagini proiet-tate su un telo che simboleggia, nel momento più toccante, ‘a calata da tila’, ed una donna, Rosa Mistretta, dal volto dolente, che dalle viscere della terra, fa nascere il canto struggente di una madre che vede strapparsi il proprio figlio.

Teatrino DitirammuMartorio: “parti” di la simana santa

ph: Giuseppe Sinatra

Adattamento dai testi di tradizione orale Fabrizio Lupo, Rosa Mistretta e Vito Parrinello Adattamento dalle musiche di tradizione Vito Parrinello Video e Messa in scena Fabrizio Lupo

voce recitante Filippo Luna canto Rosa Mistretta Musiche dal vivo Compagnia Ditirammu

Il Teatro Stabile Ditirammu, del canto e della tradi-zione popolare, viene inaugurato nella sua sede alla Kalsa, quartiere storico di Palermo, nel maggio 1998. Il teatrino, con i suoi 52 posti, è uno tra i più piccoli in Italia e l’unico del genere in Sicilia. I suoi fondatori e direttori artistici sono Vito Parrinello e Rosa Mistretta, uniti anche nella vita, che con i figli Elisa (esperta nella danza e nel canto) e Giovanni (giovane percussionista di talento) continuano una tradizione di famiglia che trova origine nella storia personale di Vito e nella voce e interpretazione del canto popolare di Rosa.

Martorio: “parts” of the simana santa or Holy Week / A touching sacred representation in the form of a con-cert that tells the more human aspect of Christ’s life, of his passion and resurrection. Filippo Luna is a narrator whose contralto is the powerful and vibrant voice of Rosa Mistretta, accompanied by an extraordinary dan-ce band. For the first time ever, the show is performed during Easter Week away from the small Kalsa theatre of Palermo.

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27 e 28 marzo e dal 1º al 4 aprile, ore 10:50

Divulgazione scientifica

ingresso libero

6 appuntamenti con Radio 3 ScienzaElementare, è scienzaSulla scena del crimineRadio3 Scienza torna sul palcoscenico del Teatro Palladium di Roma a quattro anni dal debutto. E questa volta i riflettori si accendono sulla scena del delitto. Sei puntate per raccontare come la scienza oggi aiuta a risolvere (oppure no) i mi-steri del presente e del passato. Sangue, insetti, Dna, microscopi, logica, e il caso è chiuso. Da Bernardo Provenzano a Cristoforo Colombo, senza dimenticare i nostri progenitori.

Ospiti della trasmissione, tra gli altri, il medico le-gale Cristina Cattaneo, il biologo del Ris di Roma Giampietro Lago, il genetista Giuseppe Novelli e l’antropologa molecolare Olga Rickards.

Radio3 Scienza è il quotidiano scientifico della terza rete radiofonica, in diretta dal lunedì al venerdì dalle 11.30 alle 12.00. Interviste, dibattiti, approfondimen-ti e reportage sui temi dell’attualità dal mondo della scienza. Ma anche lo sguardo della scienza sul mondo. Per mantenere vivo il dialogo tra comunità scientifica e società.

Elementary, is scienza. On the crime scene / Radio3 Scienza returns on stage at Rome’s Teatro Pal-ladium four years after its debut. This time the lights illuminate the crime scene. Six installments to explain how science can help to solve (or not solve) past and present mysteries. Blood, insects, DNA, microscopes, logic, and the case is closed. From Bernardo Provenza-no to Christopher Columbus, without leaving out our ancestors.

Al microfono Rossella Panarese In regia Costanza Confessore In redazione Luca Tancredi Barone, Silvia Bencivelli, Marco Motta A cura di Rossella Panarese

Page 26: Palladium - programma stagione 2008

Festival dei corti d’animazioneCortoons

dal 27 al 30 marzo, ore 17:00

Corti d’animazione

ingresso libero

Cortoons è un Festival Internazionale dedicato esclusivamente al cortometraggio d’animazione, sempre più il terreno di sperimentazione visiva degli ultimi anni. Nelle precedenti quattro edizio-ni si sono avvicendati più di 600 cortometraggi provenienti da 35 paesi nel mondo; numerosi seminari sull’uso degli effetti speciali nella cine-matografia internazionale, sull’animazione e sul-l’uso di Flash; incontri con registi/animatori (dal-la celebre animatrice giapponese della plastilina Fusako Yusaki, al premio Oscar per SpiderMan2 Anthony La Molinara); retrospettive dedicate al meglio della cinematografia di animazione dei più prestigiosi Festival Internazionali (Hiroshima, Clermont- Ferrand, Tokio Anime Fair, Ottawa, Melbourne, l’irlandese Darklight e il brasiliano

Anima Mundi), delle scuole più accreditate (Rin-gling School, Supinfocom, il master delle Ba-leari Maisca, Savannah College of Art&Design; Filmakademie Baden-Württemberg) e ai primi esperimenti di film di animazione dagli anni ‘20 (Archivio Storico dell’Istituto Luce); eventi specia-li: dallo speciale Gilliamations sulle celebri anima-zioni di Terry Gilliam ai tempi dei Montry Python ai live set di animazione e musica con le per-formances video di Nohaynabdatrio+CaneCane Crew e i live music à regarder di jazzisti di fama internazionale (Maria Pia De Vito, Patrice Heral, Rita Marcotulli, Javier Girotto, Enzo Pietropaoli) che hanno musicato, appositamente per il festi-val, alcuni cortometraggi di animazione.

Il Festival è completamente gratuito - sia per le gli autori sia per i partecipanti - e si rivolge ad un target ampio composto da addetti ai lavori, esperti del settore e semplici appassionati e cu-riosi di tutte le età.Cortoons - Short Animated Film Festival / Internatio-nal Festival dedicated exclusively to animated shorts, a terrain that is increasingly becoming the domain of visual representation. In the previous four years, as many as 600 short films from 35 countries were shown alongside seminars on the use of special ef-fects, encounters with authors/animators, retrospec-tives dedicated to the best animated films showed in prestigious international festivals.

direttore artistico Alessandro D’Urso responsabile di produzione Sandra Verri direttore di produzione Daniela D’Urso organizzatore generale Maurizio Mattana responsabile redazione Antonella Catanese

www.cortoons.it

Page 27: Palladium - programma stagione 2008

5 aprile, ore 20:30

Danza

da 15 euro a 5 euro il costo inferiore è riservato agli studenti universitariche acquistano la formula “Teatro 30 e lode”

11 coreografie per 11 luoghi di conflitto: Sarajevo, Kigali in Rwanda, Srebrenica, Tel Aviv, Jenin, Ba-ghdad, Istanbul, Beslan, Gaza, Bentalha, Kabul.

11 date emblematiche raccolte intorno agli 11 brani che compongono le 3 Sonate di J.S. Bach.

Fotografie di corpi che cercano un approccio irri-solvibile all’orrore. La danza come sforzo di evo-care da queste macerie una bellezza impossibile e paradossale, con lo strumento etico e politico per eccellenza: il gesto.

La sola risposta che si offre è ancora quella rivolta allo sguardo del pittore del ‘300: la sublimazione della tragedia nella trasfigurazione artistica senza commento, che coinvolge insieme l’umano e il sacro, il singolare e l’universale. Le 11 danze che si succedono hanno l’aspetto di ballate; allo stes-so tempo sono una continua dedica in memoria.

La Compagnia Virgilio Sieni Danza nasce nel 1992. A partire dal ‘97 il fiabesco si impone come centro della ricerca coreografica e drammaturgica attraverso un continuo travaso di materiali e sperimentazioni. Nel 2000 il lavoro sulla fiaba viene riconosciuto con l’as-segnazione del premio speciale Ubu. Nel 2001 Virgilio Sieni crea Solo Goldberg Improvisation, assolo-ma-nifesto rappresentativo della poetica del coreografo, tuttora riproposto in Italia e all’estero. Tra i lavori più recenti si ricordano il progetto triennale di produzione al Teatro Ponchielli di Cremona che comprende Empty Space-requiem, Premio Ubu 2003; Visitazione> Mother Rhythmi, Mi difenderò, Un Respiro, Osso.

The Virgilio Sieni Company: Bach’s sonatas against the pain of others / 11 choreographies for as many venues of conflict: Sarajevo, Kigali in Rwanda, Srebre-nica, Tel Aviv, Jenin, Baghdad, Istanbul, Beslan, Gaza, Bentalha, Kabul. 11 emblematic dates around the 11 pieces that make up J. S. Bach’s three sonatas. Photo-graphs of bodies that attempt an unresolved approach to horror. Dance as an effort to evoke from this rubble an impossible and paradoxical beauty, with what is the ultimate ethical and political instrument: the gesture.

Compagnia Virgilio SieniSonate Bach di fronte al dolore degli altri

coreografia e regia Virgilio Sieni con Simona Bertozzi, Ramona Caia, Massimiliano Barachini, Pierangelo Preziosa musica J.S. Bach Sonaten für Viola da Gamba und Klavier eseguita dal vivo da Diego Maccagnola (piano) Johanna Rose (viola da gamba) immagini video tratte da “I cani e i bambini di Sarajevo” di Adriano Sofri (1994) costumi Giulia Pecorari luci Vincenzo Alterini tecnico di compagnia Lorenzo Pazzagli organizzazione Daniela Giuliano, Carlo Cuppini produzione Comune di Siena (Ass. alla Cultura) Comune di Firenze (Ass. alla Cultura) Compagnia Virgilio Sieni in collaborazione con Festival Chiassodanza, RED Festival Reggio Emilia Danza, CANGO - Cantieri Goldonetta Firenze con il sostegno di Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Dipartimento dello spettacolo, Regione Toscana si ringrazia Teatro del Maggio Musicale Fiorentino

ph: Piero Tauro

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Piero MaccarinelliIl Romanzo di Ferrara

Il Romanzo di Ferrara / From Il romanzo di Ferrara by Giorgio Bassani, which includes the famous Il giardino dei Finzi Contini, the show is conceived as an overview of the Ferrara of the 1930s and 1940s as emerging from period clothes, habits and songs. And especially from the tragedy in which out of the 183 Ferrara Jews who were deported only one returned.

di Tullio Kezich da Giorgio Bassani regia Piero Maccarinelli una produzione Artisti Riuniti in collaborazione con ETI (Ente Teatrale Italiano), Fondazione Romaeuropa con la collaborazione scientifica e il sostegno di Fondazione Giorgio Bassani, Accademia Silvio D’Amico, Centro Sperimentale di Cinematografia, DAMS

dal 10 al 12, dal 15 al 19 e dal 22 al 26 aprile, ore 20:30il 13, il 20 e il 27 aprile, ore 17:00

Tratto da “Il romanzo di Ferrara” di Giorgio Bas-sani, che include il notissimo “Il giardino dei Finzi Contini”, lo spettacolo si propone come una sintesi scenica che offra un colpo d’occhio complessivo sulla Ferrara - dal 1938 all’immedia-to dopoguerra - fatta rivivere nei costumi, nelle abitudini e nelle canzoni dell’epoca. E soprattutto nella tragedia per cui dei 183 ebrei ferraresi de-portati ne tornò soltanto uno. Da questo “uno”, che Bassani chiama Geo Josz nel racconto “Una lapide in via Mazzini” sulla quale il suo nome compare fra quelli dei morti, partirà in flashback il racconto degli eventi. Dalla prospettiva del do-poguerra rivivono gli strazianti ricordi del periodo precedente, durante e dopo il 1938 delle famige-rate leggi razziali. Concepito quasi in stile da ora-torio, evocando scene e situazioni di palpitante drammaticità, lo spettacolo nasce da un progetto che include laboratori e approfondimenti e porta in scena una compagnia di 15 attori.

Teatro

da 15 euro a 5 euro il costo inferiore è riservato agli studenti universitariche acquistano la formula “Teatro 30 e lode”

Piero Maccarinelli prosegue con Artisti Riuniti il fortu-nato percorso di contaminazione tra letteratura e teatro portando in scena il capolavoro di Giorgio Bassani, grazie all’adattamento di Tullio Kezich.

Page 29: Palladium - programma stagione 2008

30 aprile, ore 20:30

Musica

da 15 euro a 5 euro il costo inferiore è riservato agli studenti universitariche acquistano la formula “Teatro 30 e lode”

Canio LoguercioPassioneConcertino al sangue di canzoni d’amore sussur-rate. Dura poco.

Passione è una rudimentale messa in scena di canzoni d’amore, scritte e cantate per lo più in napoletano, la sacra madrelingua delle passioni. Un viaggio a ritroso individuale e condiviso lungo le trame narrative, qui riproposte e ri-scritte, di Indifferentemente (il manifesto, 2004) e di Mise-rere (Squilibri, 2007).

È una “cerimonia” di canzoni appassionate come tante ‘stazioni’ di una via Crucis, di una proces-sione, con le sue litanie, i suoi riti. Un racconto di una improbabile storia d’amore descritta attraver-so una sgangherata bio-installazione sonora...

Passione è una preghiera, una serenata a più voci... un concertino al sangue di ‘love songs’.

“Poetica di sangue e pelle, carnale, che ti si attacca addosso... Succede di rado di trovare qualcosa di così speciale”. Gianluca Veltri, Il Mucchio Selvaggio

“Il suo è un amore che si mangia: vernacolari invocazioni-provocazioni cosparse di crude me-tafore”. Matteo Cruccu, Corriere della Sera

Canio Loguercio, musicista, performer, architetto. Lu-cano di nascita, napoletano d’adozione, vive a Roma. Con l’etichetta indipendente Officina ha ideato e rea-lizzato numerosi progetti musicali fra cui - con “il ma-nifesto” - Kufia-canto per la Palestina, Trasmigrazioni, Prima della pioggia, e Indifferentemente, il suo primo disco da solista (www.indifferentemente.net). Finalista a tre diverse edizioni del Premio Recanati per la canzo-ne d’autore, ha lavorato con vari musicisti ed è stato conduttore, autore e regista di programmi radiofonici. Con Miserere (libro/cd/dvd, edizioni Squilibri - www.miserere.info) ha collaborato con alcuni dei più rappre-sentativi poeti della nuova scena letteraria contempora-nea (Gabriele Frasca, Lello Voce, Sara Ventroni, Rosaria Lo Russo, Tommaso Ottonieri, Enzo Mansueto), con il video-artista Antonello Matarazzo e con i musicisti Rocco De Rosa, Maria Pia De Vito e Paolo Fresu.

Testi di Canio Loguercio Musiche di Canio Loguercio e Rocco De Rosa

Passione / A rudimental staging of love songs, mostly written and sung in Neapolitan, the mother tongue of passion. A personal and shared voyage à rebours along the narrative patterns – re-proposed and re-writ-ten for this occasion – set out in Indifferentemente (il manifesto, 2004) and Miserere (Squilibri, 2007). It is a ‘ceremony’ of passionate songs, like the stations of a via Crucis, of a procession, with their litanies, rites... The narration of an improbable love story described through a ramshackle sound bio-installation...

Chiunque può partecipare al coro di “Passione”.Basta inviare un file audio (mp3) con la registrazione della propria voce a [email protected] entro il 30 marzo 2008.Il brano “Passione”, composto da Libero Bovio, Ernesto Tagliaferri e Nicola Valente, interpretato da Canio Loguercio, Maria Pia De Vito e Peppe Servillo è scaricabile, a partire dal 15 novembre 2007, dal sito www.teatro-palladium.it

ph: Alessandro D’Urso

Page 30: Palladium - programma stagione 2008

17 maggio, ore 20:30

Danza

da 15 euro a 5 euro il costo inferiore è riservato agli studenti universitariche acquistano la formula “Teatro 30 e lode”

“Dove stiamo dunque andando?” “Sempre verso casa” domanda e risponde senza ombra di dub-bio Novalis. “Verso casa” è la rotta del viaggio in-trapreso dai corpi. La via del ritorno è il teatro, e il cammino è devozionale: per Chi è devoto tra i cieli e la terra c’è il rito, vale a dire la danza, il teatro.

Sei danzatori-attori italiani, un contadino-vendi-tore ambulante vesuviano, una madonna-can-tora di madre turca e padre napoletano, insieme alla coreografa Adriana Borriello, danzatrice essa stessa, di nascita avellinese: i nove attori di que-sta performance contemporanea vengono messi in azione da una partitura di Francesca De Melis, frutto della trasfigurazione musicale di una in-tensa ricerca sul campo, condotta tra i contadini campani e i pescatori siciliani.

La coreografia riecheggia certi gruppi scultorei di fine quattrocento, certi compianti in terracot-ta policroma, certe passioni e stazioni da Sacro Monte, ma anche certe statue paesane, certi Cri-sti minori, devozionali, da chiesa di campagna. Un’iconografia colta e popolare, da mercato e aristocratica, contadina e bachiana.

Who is devout / Six Italian dancer-actors, an iti-nerant farmer-trader from the Vesuvius, a Madon-na-cantor of Turkish mother and Neapolitan father, together with the choreographer Adriana Borriello, herself a dancer, who hails from Avellino. The nine actors of this contemporary performance are brou-ght into action by the music of Francesco De Melis who has composed a score that is the result of an intensive on-the-field research conducted among Campania farmers and Sicilian fishermen.

Adriana Borriello si diploma all’Accademia Nazionale di Danza e al Mudra di Maurice Bejart, dove crea le sue prime coreografie. Studia e pratica il Tai-chi dal 1984. Partecipa alla fondazione del gruppo belga Rosas gui-dato da Anne Teresa De Keersmaeker. È danzatrice e co-autrice nella compagnia di Pierre Droulers.

Nel 1986 forma una propria compagnia (prima a Parigi, poi in Italia) con la quale si afferma da subito sulle sce-ne internazionali. Collabora con musicisti quali Michael Nyman, Alexander Balanescu, Giovanna Marini etc.

Adriana BorrielloChi è devoto

Coreografia e regia Adriana Borriello Musica originale Francesco De Melis Con Adriana Borriello, Alessandro Mor, Gianluca Passeri, Piera Ravanello, Daniela Ruggiero, Ilenia Romano, Marika Zannettino Canto dal vivo Giovanni Coffarelli e Yasemine Sannino La canzone “O Bella Ciao” è interpretata da Giovanna Marini Costumi Gianfranco Ferré a cura di Alessandra Stabile Regia video Francesco De Melis Luci Franco Ferrari Produzione Almatanz, La Biennale di Venezia, Ministero per i Beni e le Attività Culturali In collaborazione con Civitanova Danza e Amat Con il contributo di Chime s.p.a.

Page 31: Palladium - programma stagione 2008

dal 23 al 25 maggio e dal 27 maggio al 1 giugno, orari vari

Teatro / Performance / Danza

5 euro

Alla seconda edizione Teatri di Vetro propone una fotografia significativa della scena indipendente aprendo la partecipazione alle realtà di teatro, danza, arti performative del territorio regionale e, in una sezione speciale, ad artisti del territorio na-zionale. L’estensione del monitoraggio e del cata-logo on-line - che nella prima edizione ha censito 160 compagnie del territorio di Roma e Provincia - renderanno il festival punto di riferimento non soltanto di un territorio ma di un intero ambito del mondo teatrale. Spettacoli, performance e installazioni, selezionate anche per quest’anno attraverso avviso pubblico nell’ambito della Re-gione Lazio - con scadenza prevista a gennaio 2008 - saranno ospitate negli spazi del Teatro Palladium - palco e foyer - e all’interno dei luo-ghi urbani della Garbatella, nell’arco di dieci giorni e in successione serrata; affiancheranno la programmazione artistica spazi di incontro e di approfondimento, che contribuiranno a tra-sformare l’intero quartiere in una cittadella del teatro, favorendo lo scambio reale tra gli artisti, gli operatori teatrali, i direttori di teatri e di festival e la critica. Attraverso la continuativa connessio-ne con gli spazi indipendenti e gli operatori del territorio romano e nazionale, Teatri di Vetro si propone anche come luogo di debutto di nuove produzioni artistiche e polo di promozione della scena contemporanea.

Teatri di vetro 2La scena indipendente

Glass theatres: the independent scene / Teatri di ve-tro is the window for many companies that have been selected following the publication of a public notice that mobilised the independent local scene by gathering some 200 projects. The aim of Teatri di vetro is to be the snapshot of a territory in positive turmoil as testi-fied by the sheer number of theatres that exist.

Direzione artistica e organizzativa Triangolo Scaleno Teatro

Regione Lazio

Page 32: Palladium - programma stagione 2008

3, 4 e 5 giugno, ore 15:00

Cinema

ingresso libero Terza edizione per il festival di documentari, fiction, cortometraggi e televisione dedicato agli studenti universitari dei DAMS (Discipline di Arti, Musiche e Spettacolo) di tutta Italia, fondato e presieduto dal prof. Vito Zagarrio e che ambisce ad essere non soltanto un ap-puntamento studentesco, ma un momento di riflessione sull’intero scenario audiovisi-vo. Articolato in varie sezioni, dalla fiction, al documentario, alla videoarte - in concorso e non - il festival intende valorizzare il potenziale creativo degli studenti, dando visibilità alle loro opere e fornendo un’occasione di confronto e

di incontro tra i giovani creativi provenienti da ogni parte d’Italia. Accanto al programma del-le proiezioni sono previsti laboratori di regia e montaggio per tutti gli studenti.

DAMS Film Festival / It is the documentary, fiction, short films and television festival reserved for DAMS (Arts, Music and Entertainment Disciplines) throu-ghout Italy, now in its third year. Articulated in various sections, from fiction, to documentary and videoart, the aim of the festival is to provide a showcase for the creative potential of students, presenting their works to a wider audience and stimulating exchange between youths coming from across the country.

DAMS Film Festival

Fondatore e Presidente Vito Zagarrio DAMS Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università Roma Tre Direzione artistica Daria Pomponio, Alessandro Aniballi, Federica Polidoro

dal 10 al 12 giugno, ore 15:00

Teatro

ingresso libero

Seconda edizione per il Dams Teatro voluto e organizzato dal Professore Giancarlo Sam-martano. Anche quest’anno il programma sarà ricco di appuntamenti: laboratori di teatro la mattina, presentazione dei corti teatrali degli studenti e laureati Dams selezionati per l’occa-sione; infine le tre serate si chiuderanno con alcuni regali: tre rappresentazioni di altrettanti talenti della scena teatrale contemporanea che prenderanno parte alla rassegna.

DAMS Teatro / The DAMS theatre festival now in its second year was established following an initiative by Giancarlo Sammartano. This year as well, the fare on offer is highly attractive: theatre workshops in the mor-ning; presentation of short pieces by DAMS students of graduates; and three evenings dedicated to the work and performance of the emerging talents of the con-temporary scene.

DAMS Teatro Direzione artistica Giancarlo Sammartano DAMS Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università Roma Tre

Page 33: Palladium - programma stagione 2008

CRM Centro Ricerche Musicali presenta ArteScienza 2008biennale internazionale di arte scienza e cultura contemporanea

Machinations: per quattro donne e computerSpettacolo multimediale di Georges Aperghisuna produzione IRCAM

8 giugno, orario da definire

Musica

da 15 euro a 5 euro il costo inferiore è riservato agli studenti universitariche acquistano la formula “Teatro 30 e lode”

Davanti al pubblico quattro donne, quattro voci, quattro manipolatrici. Ognuna seduta dietro un tavolo, vediamo le loro facce e le mani. Sopra ognuna di esse uno schermo.

Le loro voci pronunciano dei fonemi ancestrali della parola umana che vanno poco a poco a comporsi, in contrappunto, secondo le diverse misture di «linguaggi». Questa materia informe giunge a organizzarsi a tratti in brandelli di discor-so, essi stessi minati dalla fragilità umana che re-gna sulla parola: balbuzie, spasmi, affanni...

In pratica un concentrato di fonemi e di diversi modi di pronunciarli, una breve storia immagi-

naria della nascita del linguaggio e delle difficoltà che si porta dietro.

Allo stesso tempo, le quattro interpreti, fanno ap-parire sugli schermi oggetti che hanno accom-pagnato l’esistenza umana fin dalle origini (foglie d’albero, sassi, ossa, dita, cortecce d’albero, capelli, sabbia, conchiglie, piume, ...). Cose che rappresentano la concretizzazione dei fonemi, come una evocazione verbale dell’oggetto.

Accanto alle quattro donne, a una certa distanza da loro, c’è un uomo di fronte al suo computer. Os-serva attentamente e interviene a modo suo, mani-polando le loro voci, rivaleggiando in virtuosismi...

Un discorso logico e “scientifico” attraversa lo spettacolo (passando per le voci delle donne o della “macchina” che parla anch’essa): una sorta di viaggio nel tempo che comincia con un azzar-do del caso e dopo diverse tappe giunge ai sof-tware dei nostri computer. (Georges Aperghis)

IRCAM (Institut de recherche et coordination acou-stique/musique / Istituto di ricerca e coordinamento acustica/musica). Fondato nel 1970 da Pierre Boulez, l’Ircam è un Istituto associato al Centre Pompidou, di-retto dal gennaio 2006 da Frank Madlener. È uno dei più grandi centri pubblici del mondo dedicati alla ricerca e alla creazione musicale.

Nell’ambito di Suona Francese, Festival di nuova musica Proposto da Ambasciata di Francia in Italia e Culturefrance Con il sostegno di Fondazione Nuovi Mecenati In collaborazione con RomaEuropa Festival Voci Sylvie Levesque, Donatienne Michel-Dansac, Sylvie Sacoun, Geneviève Strosser Computer Olivier Pasquet Direzione Georges Aperghis Testi François Regnault, Georges Aperghis Disegno luci e video Daniel Levy Realizzazione informatica musicale Ircam Olivier Pasquet, Tom Mays

Machinations / Opposite the public are four women, four voices, four manipulators. Each one is sitting behind a table; we see their hands and faces. Above each is a screen. Their voices pronounce ancestral phe-nomena related to human utterance that little by little come together, in counterpoint, according to the diver-se mixtures of «languages». This shapeless matter at times combine to form shreds of discourses, they too undermined by the same human fragility that domina-tes the word: dysphemia, spasms, breathlessness...

Staff Ircam Realizzazione informatica musicale Olivier Pasquet Ingegnere del suono Maxime Lesaux Regia luci e video Marc Richaud Regia Sam Dineen Staff CRM Direzione artistica e organizzazione Laura Bianchini, Michelangelo Lupone Coordinamento scientifico Lorenzo Seno

ph: Nabil Boutros

Page 34: Palladium - programma stagione 2008

Nuova consonanzaper ArteScienza 2008

Direttore INA-GRM Daniel Teruggi Direttore aggiunto Christian Zanesi Realizzato da Nuova Consonanza In coproduzione con CRM-Centro Ricerche Musicali nell’ambito di Festival di Nuova Musica “Suona francese” proposto dall’Ambasciata di Francia in Italia e Culturesfrance con il sostegno di Fondazione Nuovi Mecenati

15, 16 e 17 giugno, orari da definire

Musica

da 15 euro a 5 euro il costo inferiore è riservato agli studenti universitariche acquistano la formula “Teatro 30 e lode”

AcousmoniumTre concerti di musica acusmatica e mista (inter-preti ed elettronica) sono diffusi con l’Acousmo-nium (dispositivo di proiezione sonora con 80 altoparlanti) del GRM (Groupe de Recherches Mu-sicales) di Parigi. Saranno eseguite opere storiche (P. Schaeffer, P. Henry, L. Ferrari, B. Parmegiani) e opere contemporanee di autori italiani e francesi.Workshop su “Estetica e Tecnologia della musica elettroacustica”.

Centro storico della ricerca musicale fondato da Pierre Schaeffer nel 1958, il GRM (Groupe de Recherches Musicales) è un luogo unico dove si incontrano crea-zione, ricerca e conservazione nel dominio del suono e delle musiche elettroacustiche.

Il GRM, dalla sua fondazione, sviluppa un’azione e una riflessione costanti sulle tecnologie, sui modi di creazione e sulla rappresentazione della musica con-temporanea (software GRM Tools e Acousmographe). Nei suoi Studi – situati all’interno della Maison de Radio France – accoglie ogni anno più di venti compositori ai quali commissiona opere che vengono presentate nell’ambito della serie Multiphonies (14 concerti ogni anno), realizza programmi radiofonici per France Mu-sique e France Vivace (80 ore ogni anno) e produce numerosi CD di musica elettroacustica (99 fino ad oggi). Infine, nell’ambito del patrimonio INA, conserva e restaura un imponente repertorio di opere originali realizzate dal 1948.

Il 2008 è il cinquantesimo anniversario del GRM, che ver-rà festeggiato con una grande stagione di concerti, nu-merose pubblicazioni e una diffusione su Internet del suo repertorio, finalmente accessibile al grande pubblico.

Acousmonium / Three concerts of acousmatic and mixed music (interpreters and electronics) are diffused with the Acousmonium (a sound projection devise comprising 80 loudspeakers) of GRM (Groupe de Re-cherches Musicales of Paris).

Presentation of historic works (P. Schaeffer, P. Henry, L. Ferrari, B. Parmegiani) and contemporary composi-tions by Italian and French authors. Plus a workshop on “The Aesthetics and Technology of electroacoustic music”.

www.nuovaconsonanza.it

Page 35: Palladium - programma stagione 2008

Emma DanteCani di bancata

dal 23 al 27 settembre e dal 30 settembre al 4 ottobre, ore 20:30

Teatro

da 15 euro a 5 euro il costo inferiore è riservato agli studenti universitariche acquistano la formula “Teatro 30 e lode”

“La mafia è una femmina-cagna che mostra i denti prima di aprire le cosce. È a capo di un branco di figli che, scodinzolanti, si mettono in fila per ba-ciarla. Il suo bacio è l’onore. La cagna dà ai figli il permesso di entrare: “Nel nome del Padre, del Figlio, della Madre e dello Spirito Santo”. Bastona il figlio più giovane e gli mette un vestito imbrattato di sangue. Il mafioso risorge e riceve dalla Madre la benedizione. I fratelli lo abbracciano e comanda-no il giuramento: “Entro col sangue ed uscirò col sangue”. Il patto si stringe. Così rielaboro il rito di affiliazione di un uomo che giurando davanti a Dio si consegna alla mafia per sempre. Questo rito antico è il folclore, è la mafia da cartolina di un “agriturismo” nelle campagne di Corleone dove si mangia ricotta e cicoria e si recitano le preghiere con radio-maria.”Emma Dante

ph: Giuseppe Distefano

28 settembre e 5 ottobre, ore 17:00

Cani di bancata / “The mafia is she-dog-bitch that shows her teeth before opening her legs. She is at the head of a pack of tail-wagging sons that queue up to kiss her. Her kiss is honour. The bitch gives to her cubs the permission to enter: “In the name of the Father, the Son, the Mother and the Holy Ghost”. She beats up the youngest of her offspring and forces him to wear blood-stained clothes. The mafioso comes back to life and receives the blessing of the mother. The brothers embrace him and swear: “I enter in blood and will go out in blood”. The pact is made.This is how I developed the ritual of the affiliation of a man who, swearing to God, gives himself up to the mafia for ever. This ritual is the folklore, it is picture-postcard, Corleone country house, mafia, where you eat ricotta cheese with chicory and where you say your prayers by tuning into radio-maria”. (Emma Dante)

Emma Dante nasce a Palermo nel 1967. Nell’agosto 1999 fonda la compagnia Sud Costa Occidentale con Gaetano Bruno, Sabino Civilleri e Manuela Lo Sicco dopo aver provato i primi spettacoli in un centro socia-le autogestito. Si afferma nel panorama italiano con lo spettacolo mPalermu che vince nel 2002 il premio Ubu come miglior novità drammaturgica. Nel 2003 il pre-mio le viene riconfermato per lo spettacolo Carnezzeria prodotto dal CRT Centro di Ricerca per il Teatro di Mi-lano. La trilogia palermitana si conclude con Vita Mia. Grande successo riscuotono anche La Scimia (tratto dal racconto “Le due zitelle” di Tommaso Landolfi) e prodotto dal CRT, Mishelle di Sant’Oliva e per ultimo Il festino. L’impegno produttivo del CRT anche in Cani di bancata rende definitivo il riconoscimento internazio-nale della regista palermitana.

Testo e regia Emma Dante Assistente alla regia Elisa Di Liberato Scene Emma Dante e Carmine Maringola Costumi Emma Dante Amministratore di compagnia Andrea Perini Con Sandro Maria Campagna, Sabino Civilleri, Salvatore D’Onofrio, Ugo Giacomazzi, Vincenzo Di Michele, Manuela Lo Sicco, Carmine Maringola, Stefano Miglio, Alessio Piazza, Antonio Puccia, Alessandro Rugnone Produzione CRT Centro di Ricerca per il Teatro In collaborazione con Palermo Teatro Festival

Page 36: Palladium - programma stagione 2008

Accanto alla programmazione, il Palladium ospi-terà numerose altre iniziative, il cui calendario verrà comunicato nel corso della stagione, realiz-zate assieme ai partner che da sempre sostengo-no e partecipano attivamente alla vita del Teatro.

In cantiere ci sono 5 serate organizzate dal Muni-cipio XI dedicate alle diverse realtà artistiche del territorio. A maggio e ad ottobre due grandi feste organizzate con la Scuola Popolare di Musica di

Testaccio: si tratterà di feste itineranti, che coin-volgeranno l’intero quartiere della Garbatella per concludersi poi in Teatro. La Provincia di Roma sarà presente, oltre al sostegno alle rassegne sul Teatro Indipendente, anche con numerose altre iniziative culturali, proiezioni di film e convegni. Anche il Comune di Roma proporrà diverse occasioni di incontro e di scambio culturale. E ancora: con l’Università Roma Tre, oltre alle ras-

segne del Dams Film Festival e del Dams Teatro e la Roma Tre Orchestra, sono in progetto nume-rosi laboratori di montaggio e regia, concorsi di scrittura creativa e fotografia.

Tutti gli aggiornamenti del programma suwww.teatro-palladium.it

... e non finisce qui!

ph: Martina Lanini

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ph: Giada Ripa

Università Roma Tre Magnifico RettoreGuido Fabiani

Direttore AmministrativoPasquale Basilicata

Ufficio TecnicoLuciano Scacchi, Elisabetta Minelli

Segreteria del RettorePiera Generali, Monica Postiglione,Fabiana Iannilli, Valentina Onali

Fondazione RomaeuropaPresidenteGiovanni Pieraccini

VicepresidenteFranco Bernabè

Direttore GeneraleMonique Veaute

Vicedirettore generaleFabrizio Grifasi

Direttore organizzativo PalladiumValeria Grifasi

Curatori artisticiMonique Veaute, Fabrizio Grifasi, Valeria Grifasi, Canio Loguercio, Lorenzo Pavolini, Renato Criscuolo

Curatore Pasqua alla SicilianaNicolò Stabile

Curatore Danza ItalianaFrancesca Manica

Curatore ZTL - proGraziano Graziani

Curatore Teatri di VetroCompagnia Triangolo Scaleno

Curatore Festival Media ArabiDonatella Della Ratta

TecnicaAlfredo Sebastiano direttoreAlessandro Iacoangeli elettricistaStefano Lattavo macchinista

Forniture tecnicheFonomaster sas di Riccardo Giampaoletti

AmministrazioneSonia Zarlenga responsabileGiorgio Marcangeli, Michela Piselli

Marketing, sviluppo e relazioni esterneSimona Manzoni direttoreRoberta Malentacchi sviluppoFrancesca Venuto responsabile ufficio stampaAnna Crevaroli ufficio stampaDonatella Franciosi responsabile biglietteriaRebecca Raponi promozioneGaia Resta promozioneAlessandra Passerini promozioneFrancesca Calisti pubbliche relazioniAndrea Ortoleva responsabile comunicazioneFrancesco Dobrovich comunicazionePiero Tauro webmaster e fotografoMartina Lanini fotografa

Affari generaliSonia Rico

RedazioneUfficio ComunicazioneAndrea OrtolevaFrancesco Dobrovich

Testi Lorenzo Pavolini

Foto di copertinaPiero Tauroimmagine tratta dallo spettacolo“Paesaggio con fratello rotto” di Teatro Valdoca

Progetto e Art Direction

StampaSEA

Finito di stampare il 26 novembre 2007.Il programma potrà subire variazioni.Gli aggiornamenti sono disponibili sul sitowww.teatro-palladium.it

Page 38: Palladium - programma stagione 2008

con il sostegno di

Assessorato alle Politiche Culturali Dipartimento Cultura

Walter Veltroni SindacoSilvo Di Francia Assessore alle Politiche CulturaliGiovanna Marinelli Direttrice Dipartimento Politiche Culturali

Assessorato alle Politiche Culturali, della Comunicazione

e dei Sistemi Informativi

Enrico Gasbarra PresidenteVincenzo Vita Assessore alle Politiche CulturaliGiuliana Pietroboni Direttrice Dipartimento VIII e Dirigente del Servizio I

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main sponsor media partner

sponsor tecnici

realizzato da

in collaborazione con

Regione SiciliaAssessorato Turismo,

Comunicazione e Trasporti

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piazza Bartolomeo Romano, 8 - 00154 Roma

www.teatro-palladium.it