Programma innovazione automotive feb 2013

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febbraio 2013 Programma Integrato Innovazione Automotive e Metalmeccanica

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Programma innovazione automotive feb 2013

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febbraio 2013

Programma Integrato Innovazione Automotive e Metalmeccanica

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a) La filiera Automotive b) I rischi, gli scenari, le opportunità e le minacce in Italiac) Il Programma Automotive Abruzzo• L’approccio e la Mission del programma• Il POLO INNOVAZIONE AUTOMOTIVE - Sistema trasporto merci

intelligente, integrato, ecologico e i progetti a livello regionale e nazionale, europeo

• L’ Istituto Tecnico Superiore della Meccanica • Il CLUSTER NAZIONALE Mezzi e sistemi per la mobilità di superficie

terrestre e marina• Il Campus Innovazione Automotive

CONTENUTI

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• Oltre 2.500 aziende di cui almeno 2400 operanti nella componentistica con il 60% ubicate al nord

• 160 miliardi di euro di fatturato pari all’ 11,4% del PIL industria

• 1,2 milioni di addetti diretti e indiretti della filiera produttiva

LA DIMENSIONE DEL SETTORE IN ITALIA

La filiera italiana, con oltre 2.300 imprese, realizza fatturati per complessivi 42 miliardi e occupa circa 169.000 addetti.Il fatturato dell’indotto verso Fiat, a seconda degli anni e del cluster considerato, varia fra il 45 e il 65%, registra una perdita alla filiera stimabile fra il miliardo e il miliardo e mezzo ogni 5% in meno di produzione causa.

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AutomotiveUnità locali per regione

257 a 596 (4)103 a 257 (4)

52 a 103 (4)27 a 52 (4)

3 a 27 (4)

2.763 Aziende 2.806 Unità locali

Mezzi trasporto gomma – smart - specializzation

VEICOLI COMMERCIALI & PROFESSIONALI LCV

PIATTAFORMA AUTOMOTIVE PIEMONTE

MECCATRONICA-COMPONENTI

MOBILITA’ ELETTRICA/IBRIDA

VEICOLI PASSEGGERI

MANIFACTURING

Fonte: Confindustria –ns dati

VEICOLI COMMERCIALI E PROFESSIONALI PESANTI

VEICOLI DUE RUOTE

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AUTOMOTIVE – Distretti-Poli

DISTRETTO TECNOLOGICO SULL'INGEGNERIA DEI

MATERIALI POLIMERICI E COMPOSITI E STRUTTURE

DIS.TEC.TRA

HI-MECH - DISTRETTO PER L'ALTA TECNOLOGIA MECCANICA

DISTRETTO MECCATRONICO PUGLIESE

POLO-CAMPUS AUTOMOTIVE ABRUZZO

CAMPUS MANIFACTURING MELFI

KILOMETROROSSO-POLIAUTO

PIATTAFORMA AUTOMOTIVE

MESAP

Fonte: Confindustria –ns dati

POLO UMBRO DI INNOVAZIONE MECCANICA AVANZATA E

MECCATRONICA

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PERCHE’ ABRUZZO

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Accanto alla forza e alla gentilezza dei paesaggi, della storia, dei monumenti, dei sapori, la regione sa offrire ai suoi abitanti e ai suoi ospiti un’affascinante sintesi di tradizione e modernità. Accanto agli integri paesaggi dei parchi – cosa è più “tradizionale” della natura selvaggia? – ecco le tecnologie d’avanguardia impegnate nei molti centri di ricerca scientifica e di eccellenza tecnologica della regione.

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Presenta un tasso di industrializzazione più alto della media italiana.L’industria in senso stretto contribuisce per: il 27,5% al valore aggiunto provinciale, il 28% all’occupazione.Il peso del terziario è inferiore alla media nazionale e regionale

Il 40% degli addetti è impiegato in Piccole Impresell 45% Medie ImpreseIl 20% Grandi Imprese

LA PROVINCIA DI CHIETI

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LA FILIERA AUTOMOTIVE IN ABRUZZO

E’ costituita da gruppo di imprese globalizzate, sia GI che PMI, operanti nel comparto dell’ automotive e della meccanica che comprende, oltre all’industria dell’auto, la subfornitura, la componentistica, l’engineering.

In termini economici il Sistema delle Imprese automotive occupa circa 30.000 addetti di cui 25.000 in provincia di Chieti, Il fatturato è di 7 e 8 miliardi di euro pari al 20% del settore manifatturiero; rappresenta circa il 50% dell’export della Regione Abruzzo.

Sevel-Fiat-Marelli, Honda-CISI, Denso, Pilkington, Dayco, Tecnomatic, IMM, Gruppo OMA, CIR, Pierburg, ecc.

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Polo europeo produzione veicoli commerciali e professionali, leggeri e trasporto persone e cose con capacità produttiva di 300.000 veicoli/anno e circa 6.200-6.500 addetti diretti e altri 4.500 nell’indotto in Abruzzo

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Polo europeoproduzione due ruote con una capacità produttiva di circa 150.000 moto/anno

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CISI (Consorzio Imprese Subfornitura Italia) include 18 aziende, 800 dipendenti, un fatturato di 120 milioni di euro e gestisce rapporti di fornitura con i più importanti marchi nazionali ed internazionali

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Nuovi veicoli commerciali leggeri fino a 3,5 t - "furgoni"Nel mese di dicembre del 2012 , l'UE ha immatricolato 103.254 furgoni nuovi pari al 24,3% in meno rispetto allo stesso mese del 2011. Tutti i principali mercati sono in calo, dal -14,2% nel Regno Unito al -19,6% in Italia, -21,7% in Francia, -24,3% in Germania e -32,7% in Spagna. Nel 2012 la domanda di nuovi furgoni è diminuita del 13,3% per un totale di 1.377.283 unità. I risultati sono stati negativi in quasi tutti i paesi, compresi i maggiori mercati: -6,0% in Germania, -7,9% nel Regno Unito, in Francia, -10,6%, -26,3% in Spagna, -32,0% in Italia.

MERCATO EUROPA: EVOLUZIONE

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EU27 + EFTALa debolezza della domanda globale persiste, trainata soprattutto Mercato italiano (esercizio: -33%, 4 ° trimestre: -27%), anche se tutti principali mercati registrato cali a due cifre.Fiat Ducato classificato tra i veicoli commerciali più venduti della sua categoria per il 6 ° anno consecutivo e immatricolato il suo più alto valore

Fiat Group Automobiles S.p.A. (FGA) e PSA Peugeot Citroën hanno siglato l’accordo per il trasferimento a PSA Peugeot Citroën della quota detenuta da FGA nella joint venture Sevel Nord entro il 31 dicembre 2012. Sevel Nord continuerà a produrre veicoli commerciali leggeri per entrambi i gruppi fino all’entrata in vigore degli standard Euro6 a fine 2016. Tale progetto non avrà alcun impatto sugli altri accordi di collaborazione esistenti tra FGA e PSA Peugeot Citroën, inclusa la joint venture Sevel in Val di Sangro, che continuerà ad operare come da contratti in essere.

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Con la globalizzazione ed il ridursi della durata del ciclo di vita dei prodotti, aumenta l’esposizione alla competizione di altri territori Esiste il rischio concreto di delocalizzazione per problemi legati alla produttività Gli stabilimenti di produzione localizzati nel mezzogiorno non hanno, generalmente, sezioni di ricerca e sviluppo. Collegate direttamente alle grandi imprese automotive ci sono diverse Grandi imprese Piccole e Medie Imprese che costituiscono una filiera molto integrata e interdipendente.Le PMI sono, però, di ridotta dimensione e non hanno risorse umane e infrastrutturali per fare ricerca Ci sono masse critiche al di sotto delle quali la R&S non ha ragione di esistere.L’alto livello di complessità tecnologica e produttiva richiesta pongono importanti interrogativi alle PMI della filiera manifatturiera

RISCHI

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GLI SCENARI

• Il mercato europeo è ormai maturo con una diminuzione sensibile di vendite negli ultimi 4 anni di oltre il 25% ; la ripresa si prevede nel 2014

• Esiste una sovraccapacità produttiva di oltre il 25% rispetto alle esigenze di mercato

• Nel comunicato congiunto Governo-Fiat dell’incontro del 22 settembre FIAT dichiara di voler salvaguardare la presenza in Italia grazie all'export negli Usa e in altre aree extra europee (CINA) sostenendo le difficoltà nel Vecchio Continente con gli utili prodotti altrove. Ma si riserva di investire «nei nuovi prodotti al momento più idoneo», quando il mercato europeo si sarà ripreso. Nel frattempo il costruttore lavorerà allo sviluppo di un modello di export per aumentare la capacità degli impianti italiani: fondamentale sarà anche la creazione di un gruppo di lavoro al Ministero dello Sviluppo Economico «per individuare gli strumenti e rafforzare ulteriormente le strategie di export del settore automotive».

• Il sistema automotive della Germania è in cerca di filiere organizzate con cui cooperare

• Il sistema automotive francese risente fortemente della crisi con problemi economici e finanziari

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GLI SCENARI

I driver competitivi determinanti per il futuro della filiera automotive sono:-la crescita dei mercati emergenti e l’affacciarsi di una nuova generazione di consumatori; -il consolidamento dei player, in un’ottica di crescente globalizzazione e di potenziamento degli investimenti in R&S, -le sfide ecologico-normative, in vista di uno sviluppo sostenibile, che tengano conto anche del fenomeno dell’urbanizzazione accelerata,-la riduzione dei tempi e dei costi di sviluppo dei nuovi prodotti; -la riorganizzazione dei processi aziendali per aumentarne l’efficienza (es. creazione di una filiera omogenea ed eccellenza nell’ integrazione prodotto/processo)

La Filiera automotive deve, quindi, lavorare sulla crescita dimensionale delle imprese e il potenziamento, degli investimenti in R&S e tecnologici e dell’internazionalizzazione

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Il Design Process struttura il percorso creativo in fasi distinte:•dalla definizione della strategia, •all'analisi degli scenari di consumo e alla sperimentazione di concept, •per arrivare allo sviluppo prodotto e al suo aggiornamento nel tempo.

La disponibilità di competenze per partecipare attivamente alla concezione, progettazione e realizzazione dei nuovi veicoli rappresenta la sfida delle imprese che producono componenti automotive

LA SFIDAE’ INDISPENSABILE INCREMENTARE LA COMPETITIVITA’ DEL SISTEMA per ridurre il rischio delocalizzazione La sfida è nella capacità di realizzare prodotti che i competitor non possono realizzare perché non dispongono di competenze e tecnologie abilitanti adeguate. SONO INDISPENSABILI LE INNOVAZIONI TECNOLOGICHE RADICALI.

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PROGRAMMA FILIERA AUTOMOTIVEMissionObiettivo generale: sviluppare un sistema automotive relativo ai veicoli commerciali e professionali (due/quattro/sei ruote trasporto persone e merci), capace di rafforzare e consolidare la filiera per migliorare la competitività e per favorire il radicamento delle grandi imprese fortemente internazionalizzate e specializzare le produzioni esclusive e di eccellenza per diversificare e ampliare le forniture a tutti i produttori Determinante risulta incrementare le competenze e migliorare la diffusione delle conoscenze nell’automotive e nel metalmeccanico in termini di:-innovazione di prodotto-innovazione di sistema -flessibilità di prodotto e dei relativi processi di fabbricazione -qualità dei prodotti.SI TRATTA DI CAMBIARE IL MODELLO DI ORGANIZZAZIONE DI FILIERA: DALLA DIPENDENZA ALLA COOPERAZIONE CON L’ASSUNZIONE DI RESPONSIBILITA’ E LA PARTECIPAZIONE DELLE IMPRESE DI SETTORE, DEI LAVORATORI, DEL SISTEMA FORMATIVO E DELLE ISTITUZIONI La strategia prevede il rafforzamento dei rapporti locali per integrare le risorse (reti corte) e la proiezione nel mondo globale per stabilire rapporti con altre imprese per sfruttare le opportunità dell’economia globalizzata (reti lunghe)

DISSEMINAZIONE

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STRUTTURA DEL PROGRAMMA

• Ricerca e sviluppo• Adeguamento e

sviluppo del capitale umano

• Imprese innovatrici

Qualificare le competenze e mettere a sistema i saperi nel settore automotive e meccanica•ITS TECNOLOGIE “MADE IN ITALY SISTEMA DELLA MECCANICA” •POLO TECNICO-PROFESSIONALE MECCANICA

PROGRAMMA INNOVAZION

E AUTOMOTIVE

Garantire un’offerta di ricerca sviluppo sperimentale qualificata indipendente

CAMPUS AUTOMOTIVE (Soggetto attuatore pubblico)

Organizzare e concentrare la domanda di ricerca e di servizi avanzati

IMPRESE AUTOMOTIVE IN FORMA ASSOCIATA (IAM Soc. Cons a r.l.) Polo Innovazione Automotive

Filiera Produttiva

Filiera Formativa

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PIANO CARS 2020 Bruxelles 8 novembre 2012Quattro pilastri per sostenere l'auto Europea: •più innovazione, •un quadro europeo per la competitività, •migliore accesso ai mercati dei Paesi terzi •formazione e gestione delle ristrutturazioni. 

Per finanziare gli interventi a favore dell'innovazione del settore automotive dovrebbero essere utilizzati innanzi tutto gli stanziamenti, come contributi a fondo perduto,  del programma Green Cars; il commissario Tajani ha assicurato il suo impegno per raddoppiare la cifra a disposizione dall'attuale 1 miliardo a 2 miliardi. Sarà richiesto, a sostegno dell'auto europea, anche un maggiore sforzo della Bei

L'Europa ha intenzione di mettere in campo uno sorta di task force per la gestione delle ristrutturazioni e per affrontare i problemi della sovraccapacità. Al gruppo di lavoro dovrebbero partecipare i ministri dell'Industria nazionali, i sindacati e i rappresentanti dei produttori.  

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Anno 2007: Costituzione team di lavoro (Confindustria, Patto Sangro-Aventino, Fiat, Honda, Provincia, CRF, Aster) e realizzazione Studio di fattibilità Programma AutomotiveAnno 2008: Progettazione Campus Automotive e Costituzione Società consortile Innovazione Automotive e MetalmeccanicaAnno 2009: Presentazione 2 progetti Industria 2015 (Bus eco e DEFCOM) e Ministero Ambiente bando Veicoli Innovativi EcosostenibiliAnno 2010: Presentazione progetto MATRECO e Avvio progetto Bus e POLO INNOVAZIONE AUTOMOTIVEAnno 2011: presentazione 2 progetti 7° programma quadro e 8 progetti Fondi FESR regionali; avvio corso Istituto Tecnico Superiore della Meccanica Anno 2012: Avvio progetto DEFCOM e MATRECO, 2 progetti 7 Programma Quadro, 7 progetti POR FESR e progettazione CLUSTER NAZIONALE Mezzi e sistemi per la mobilità di superficie terrestre e marinaAnno 2013: Avvio realizzazione Campus Innovazione Automotive e sviluppo nuove imprese innovatrici

ATTIVITA' E RISULTATI RILEVANTI 2007-2013

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POLO INNOVAZIONE AUTOMOTIVEI Poli di innovazione sono previsti dalla DISCIPLINA COMUNITARIA (2006/C 323/01). La mission è quella di incoraggiare l’interazione tra le imprese costituenti il Polo e di contribuire al trasferimento di tecnologie, alla messa in rete e alla diffusione delle informazioni tra le stesse imprese.Aderiscono al Polo Automotive già 79 soggetti compreso Organismi di Ricerca (60 alla costituzione). Esistono contatti per l’adesione di altre imprese e enti. Collaborazioni:•Polo Meccatronica e Materiali Innovativi –Piemonte•Aster –Emilia Romagna•Distretto Tecnologico Materiali Compositi –Campania•Enea Tecnologie dei materiali – Lazio – Puglia - Campania

(*) Codici stato legale

Abruzzo

Altra

Totale

UNI Università 2  2PUR Centro pubblico

di ricerca     0

PRC Centro privato di ricerca   1 1

SE Piccola impresa 37 8 45

ME Media impresa 11 3 14IND Grande

impresa 12 5 17

PAR Parchi scientifici e tecnologici

    0

OTH Altro     0TOTALE

62 17 79

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DIRETTRICI DEL POLO

innovazione dei prodotti innovazione dei processi

Allestimenti e trasformazioni veicoli commerciali e multienergy

Materiali e tecnologie per il miglioramento del rapporto tra

prestazioni, qualità, pesi e costi

Am

biente

Design for eco-efficency e green labeling: riduzione dei consumi energetici e facile riutilizzo a fine vita

Qualità

Tecniche e sistemi per il monitoraggio, il controllo e

la certificazione della qualità dei prodotti in linea

Standards

Normative e standards: da vincolo a leva di

competitività

MET

OD

I TRA

SVER

SALI

INNOVAZIONI SETTORIALI

Applicazioni

Applicazioni Applicazioni

Applicazioni

ApplicazioniApplicazioni

Applicazioni

Applicazioni

Applicazioni

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SMART.GREEN.TRANSPORTATION.GOODSIn una logica di interoperabilità tra i vari Centri di Eccellenza il Programma Autotmotive promuove la costituzione di un Metadistretto nazionaleSISTEMA TRASPORTO MERCI INTELLIGENTE, INTEGRATO, ECOLOGICOObiettivo è favorire aggregazioni per mettere a sistema competenze, esperienze e strutture per attività di ricerca, sviluppo, progettazione-industrializzazione e produzione di veicoli dedicati e specializzati per il trasporto all’utente finale di prodotti Si stabilizza l’esperienza esistente e aumenta la rilevanza nazionale ed europea anche per essere pronti al 2014 per HORIZON 2020 con attenzione alle priorità: leadership industriale (Nanotecnologie, Materiali avanzati, Fabbricazione e trasformazione avanzate)Sfide della società (trasporti intelligenti, ecologici e integrati)

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SMART.GREEN.TRANSPORTATION.GOODS

I veicoli per il trasporto intelligente, integrato ed ecologico, saranno: •più leggeri, •eco-compatibili con consumi ridotti •più economici, in grado di conquistare i mercati internazionali.

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INIZIATIVE A LIVELLO REGIONALE E NAZIONALE

Importo investimenti= 4,2 milioni di euro

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Progetti 7FP

Factory of the Future:ENEPLAN (PRIMAPOWER)Alleggerimento struttura sedile a costi sostenibili : ottimizzazione cicli produttivi di idroformatura/stampaggio e saldatura

ICONIK (SAP )Miglioramento collaborazione tre cliente e fornitore nella progettazione di prodotto e di processo

Green Car Initiative:EVOLUTION (PININFARINA)Compoenti per veicolo modulare ultraleggero: utilizzo di leghe leggere e materiali compositi termoplastici

CONVENIENT (IVECO)Veicoli industriali efficientiRecupero energia cinetica rimorchiSistemi per aerodinamica attiva

INIZIATIVE DI RICERCA-SVILUPPO A LIVELLO EUROPEO

La rete globale

Importo investimenti= 2,4 milioni di euro

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Corso biennale professionalizzante con rilascio di diploma statale 4 semestri (1800/2000 ore complessivi)Almeno il 30 % del monte orario svolto in azienda su project-work e 50 % dei docenti provenienti dal mondo del lavoroSono previsti due corsi professionali distinti corrispondenti alle figure nazionali di riferimento:

ITS MECCANICA E POLO TECNICO-PROFESSIONALE

CORSI ITS: Anno 2012 Anno 2013 Anno 2014

1. Tecnico superiore per l’innovazione di processi e prodotti meccanici

I semestre II semestre III semestre IV semestre

corsi corsi corsi accompagnamento

2. Tecnico superiore  per l’automazione ed i sistemi meccatronici

I semestre II semestre

III semestre IV semestre

corsi corsi corsi accompagnamento

Le richieste pervenute per il primo corso sono 85; gli ammessi 25.E’ stata avviato il secondo corso con la fase di selezioneSi prevede la strutturazione un'offerta coordinata tra i percorsi degli istituti tecnici, degli istituti professionali, di quelli di istruzione e formazione professionale di competenza delle regioni e della “Fondazione ITS”

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Le tipologie di riferimento sono:•SPIN OFF: idea – progetto proveniente da processi e prodotti industriali presenti nella filiera- territorio o da ricerche presso l’Università promossi da esperti tecnici / manager / Professori-laureati e dipendenti di realtà industriali in fase di ridimensionamento / delocalizzazione. •START UP: nuova idea – progetto che non deriva da operatori della filiera e da esperienze pregresse dei promotori ma da nuovi imprenditori sulla base di ricerche presso l’Università, nuove idee o esigenze. E’ stato costituito un Comitato per la gestione delle seguenti attività: •animazione, scouting, analisi idee progetto •supporto prodotto, innovazione-tecnologie, organizzazione, marketing per realizzare iniziative imprenditoriali sostenibili•interfaccia con istituzioni ed enti e aggiornamento normativo•Formazione, affiancamento e tutoring

Grande attenzione anche le PMI esistenti con il supporto tramite trasferimento tecnologico, organizzazione, marketing.

SUPPORTO SVILUPPO IMPRESE

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PIANO DI SVILUPPO STRATEGICO E PROGETTI PIANO DI SVILUPPO STRATEGICOmira a promuovere lo sviluppo di mezzi e sistemi innovativi per la mobilità di superficie  eco-sostenibili, ottimizzabili dal punto di vista intermodale, per accrescere la competitività delle imprese di produzione e di gestione nel pieno rispetto dell'ambiente e delle risorse naturali. Sistemi per l’Intermodalità

CLUSTER Mezzi e

sistemi per la mobilità Mezzi per la mobilità marittima

Mezzi per la mobilità su gomma

Mezzi per la mobilità su rotaia

CLUSTER NAZIONALE Mezzi e sistemi per la mobilità di superficie terrestre e marina

E’ stata costituita una partnership molto forte con i più grandi gruppi nazionali (tra FIAT, FINCANTIERI, ANSALDO, PIAGGIO ecc.), Università (Politecnico Torino, Milano, Università dell’Aquila ecc.),centri di Ricerca e Poli di innovazione (Piemonte, Lombardia, Abruzzo, ecc.)Il Piano strategico mira a promuovere lo sviluppo di mezzi e sistemi innovativi per la mobilità di superficie e marina eco-sostenibili, ottimizzabili dal punto di vista intermodale.Il Cluster Mezzi e sistemi per la mobilità di superficie terrestre e marina è stato ammesso al finanziamento con un punteggio di 299 su 350 e i 4 progetti (navale, ferroviario, automotive e intermodalità) sono stati approvati con un investimento totale di circa 47,8 milioni di euro.

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Aree produttive in gestione del Consorzio ASI SangroAree produttive in gestione del Consorzio Coasiv

Aree produttive comunali

Strade di interesse provinciale

Rete ferroviaria

Aree produttive in gestione del Consorzio ASI Chieti-Pescara

Lanciano

Atessa

VastoCasoli

Guardiagrele

Chieti Ortona

Francavilla al Mare

San Salvo Gissi

Sito d’intervento

Localizzazione

CAMPUS INNOVAZIONE AUTOMOTIVE

Ci troviamo nella vallata del Sangro... tra le coste del mare Adriatico e le cime della Maiella. Siamo nel Comune di Mozzagrogna, in provincia di Chieti. L'aeroporto d'Abruzzo dista meno di 60 Km, a 20 minuti d'autostrada

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CAMPUS INNOVAZIONE AUTOMOTIVEIl Campus è una infrastruttura tecnologica di interesse pubblico perché mira ad incrementare le competenze e migliorare la diffusione delle conoscenze nell’automotive a servizio dell’intera collettività coinvolgendo le imprese, i lavoratori e le istituzioni per stabilizzare produzioni e livelli occupazionali.

Il progetto del Campus Automotive è articolato nelle aree di seguito sintetizzate:•Laboratori (cerchiati in rosso). Sviluppano l’innovazione di prodotto e di processo, basata sull’impiego di nuovi materiali e tecnologie innovative di formatura/assemblaggio. •Area-Circuito .

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CAMPUS INNOVAZIONE AUTOMOTIVEi laboratori

I laboratori sperimentali sono : •Ingegneria della trasformazione (Laboratorio di progettazione e fabbricabilità per veicoli 2-4-6 ruote)•Nuovi materiali e processi per alleggerimento veicoli/ low volume (Compositi, Leghe leggere, nuovi processi di trasformazione, giunzioni multimateriale, ecc.)•Nuove tecnologie per il trattamento delle superfici e manufacturing a minimo impatto ambientale •Virtual testing & physical testing–marketability (Sviluppo/validazione metodologie di calcolo avanzate, performance/qualità percepite in ottica cliente) Collegato al laboratorio ci sono piste per fare ricerche di fonometrica, di assetto e di ABS su quattro tipologie di manto stradale diverso per ogni genere di veicolo e motociclo.

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I Laboratori e le strutture complementari dovranno garantire l’accesso aperto con il pagamento dell’utilizzo. Si farà ricerca indipendente e attività d’istruzione/formazione.Tutti gli utili sono interamente reinvestiti nelle attività di ricerca, nella diffusione dei loro risultati o nell'insegnamento. (Disciplina Comunitaria 2006/C 323/01)

I laboratori

Il rispetto per la natura è un fattore caratterizzante del Campus: ecosostenibilità, Impatto zero, autonomia energetica, recupero e riutilizzo delle acque, illuminazione, riscaldamento e raffrescamento naturale sono le attenzioni considerate nella redazione del progetto.A pieno regime saranno impiegati circa 40 ricercatori anche dell’Università e delle imprese interessate. La sostenibilità finanziaria è stata verificata con apposito business-plan.

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La Provincia di Chieti, Confindustria Chieti, Università dell’Aquila, il Patto Territoriale Sangro-Aventino e la Camera di Commercio Chieti hanno realizzato la progettazione del Campus. Il progetto è definitivo con le principali autorizzazioni già concesse A seguito di formale richiesta del Presidente della Camera di Commercio di Chieti, che ha trasmesso anche la delibera della Giunta camerale n. 58 del 19 giugno 2012, la Giunta Regionale, con delibera n. 627 del 2 ottobre 2012, ha individuato la Camera di Commercio di Chieti come l’Ente pubblico incaricato della realizzazione, gestione e sviluppo dell’infrastruttura tecnologica CAMPUS DELL’INNOVAZIONE AUTOMOTIVE E METALMECCANICA.Il contributo previsto nel PAR FAS Linea di Azione I.1.1.a – Sostenere la realizzazione dell’Azione Connessa Automotive è di 32.599.700,00 euro.La differenza da coprire è di circa 7 milioni di euro.

COSTI E COPERTURA FINANZIARIA

Descrizione costi %Spesa Laboratori e relativa sistemazione esterna 32.600.691,27 82%Spesa Circuito 7.023.877,47 18%TOTALE 39.624.568,75 100%

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Per gli operatori della filiera automotive•Aumento delle competenze scientifiche degli addetti (imprese-lavoratori-filiera formativa) per specializzare e caratterizzare i comprensori regionali interessati •Incremento della competitività della filiera•Radicamento delle imprese multinazionali•Sviluppo delle competenze scientifiche delle PMI locali•Stabilizzazione dell’occupazione del settore

Per il territorio•Contenimento degli effetti della crisi sul PIL dei comprensori regionali interessati•Diminuzione delle emissioni e dell’impatto sull’ambiente•Miglioramento dell’efficienza della mobilità delle persone e delle merci e riduzione dei costi dei trasporti con evidente ricaduta sui costi dei prodotti•Diffusione della cultura della ricerca scientifica in tutti i settori e del suo valore sociale

I RISULTATI ATTESI