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PROGRAMMA CORSO LND PER ALLENATORI DI PRIMA, SECONDA, TERZA CATEGORIA E JUNIORES REGIONALI TECNICA E TATTICA INDIVIDUALE 1 Calciare ( modalità, passaggio, tiro) Conduzione palla ( in forma libera, con avversario finta e dribbling) Controllo della palla ( finta prima della ricezione, ricezione, difesa della palla) Smarcamento ( movimento di smarcamento, velocità di smarcamento, finalità, efficacia, presupposti, modalità, smarcamento del possessore di palla, smarcamento semplice, smarcamento composto e finta di smarcamento)

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PROGRAMMA CORSO LNDPER ALLENATORI DI PRIMA, SECONDA, TERZA CATEGORIA E

JUNIORES REGIONALI

TECNICA E TATTICA INDIVIDUALE

1

Calciare ( modalità, passaggio, tiro)

Conduzione palla ( in forma libera, con avversario finta e dribbling)

Controllo della palla ( finta prima della ricezione, ricezione, difesa della palla)

Smarcamento ( movimento di smarcamento, velocità di smarcamento, finalità, efficacia, presupposti, modalità, smarcamento del possessore di palla, smarcamento semplice, smarcamento composto e finta di smarcamento)

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TECNICA E TATTICA INDIVIDUALE

L’esecuzione di un gesto o movimento si

colloca nel contesto tecnico, la scelta di un

gesto o di un movimento al posto di un altro

per un determinato scopo o effetto si colloca per un determinato scopo o effetto si colloca

nel contesto tattico.

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TECNICA

• Dal Greco TechneArte intesa come “ saper fare “

Complesso di norme che regolano l’esercizio

pratico e strumentale di un’attività.

L’insieme dei mezzi e metodi che vengono

impiegati nei vari processi produttivi.

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TECNICA CALCISTICA

• L’insieme dei gesti e dei

movimenti con o senza palla che

si effettuano durante una partita si effettuano durante una partita

di calcio

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CALCIARE

MODI DI CALCIARE

CODIFICATI

• Calcio interno-piede

• Calcio interno-collo

piede

MODI DI CALCIARE NON

CODIFICATI

• Calcio punta del piede

• Calcio tacco del piede

• Calcio pianta del piedepiede

• Calcio esterno-collo

piede

• Calcio collo-piede

• Calcio pianta del piede

• Calcio in drop (interno-

piede, esterno-piede,

interno-collo, collo-piede)

• Calcio a volo

• Calciare palla in movimento

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ASSI ORTOGONALI del PALLONE

SOPRA

SINISTRA

SOTTO

SOPRA

DESTRA

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Requisiti coordinativi del calciare

• Percezione spazio-temporale (valutazione della traiettoria del pallone)

• Anticipazione motoria (pre-programmazione del proprio intervento)

• Ritmizzazione (rincorsa efficace)

• Combinazione di movimenti (sinergia dei settori muscolari coinvolti e

delle diverse azioni occorrenti: corsa e calcio)

• Orientamento spaziale (posizione da assumere in relazione al pallone)• Orientamento spaziale (posizione da assumere in relazione al pallone)

• Orientamento temporale (scelta del tempo d’intervento)

• Equilibrio (monopodalico dell’arto di appoggio e dinamico del corpo)

• Differenziazione (impulso adeguato da trasferire al pallone per il

raggiungimento dell’obiettivo)

• Adattamento e trasformazione (capacità di modificare il progetto

motorio non più realizzabile)

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Calcio interno-piede

• UTILIZZATO PER DISTANZE CORTE (massimo 20 METRI )

• OFFRE GRANDE PRECISIONE PERCHE’ MAGGIORE SUPERFICIE, (ma meno forza perché

non si usa il quadricipite)

• ABITUALMENTE SI GIOCA RASOTERRA

• RINCORSA: BREVE,RETTILINEA, ULTIMO PASSO PIU’LUNGO

• GAMBA PORTANTE: FIANCO ALLA PALLA,PUNTA VERSO OBIETTIVO

• GAMBA CALCIANTE: OSCILLAZIONE CON APERTURA D’ANCA,GINOCCHIO

LEGGERMENTE FLESSO,IMPATTO SULLA LINEA MEDIANA PALLA,CON PIEDE APERTO A

90° , PUNTA RIVOLTA LEGGERMENTE IN ALTO, OSCILLAZIONE DOPO IL CALCIO

PIU’/MENO BLOCCATA IN BASE AL TIPO DI PASSAGGIO ( CORTO E SECCO O LUNGO)

• SUPERFICIE DI CONTATTO: TRIANGOLO FRA BASE ALLUCE,MALLEOLO INTERNO,BASE

DEL CALCAGNO

• TRONCO: SI TROVA SOPRA LA PALLA

• ARTI SUPERIORI: PIU’ AVANZATO IL BRACCIO OPPOSTO AL PIEDE CALCIANTE

• CAPO: LA VISTA E’ DIRETTA SUL PALLONE E PERIFERICA SUL GIOCO

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Progressione didattica interno-piede

• 1.passaggi al muro (con stop e poi senza)

• 2.a coppie passaggi centrando una piccola porta fatta da 2 cinesini

• 3.a coppie , passaggi centrando un bersaglio nel mezzo

• 4.passaggi a 2 giocatori in movimento avanti-dietro , avvicinandosi e allontanandosi

• 5.a coppie passaggi a pendolo (1 compagno fermo, l’altro va a dx e sin)

• 6.gara staffetta. Un ragazzo fa da sponda e gli altri passano di interno

• 7.passaggi su un triangolo

• 8.passaggi su un quadrato (palla incrociata, corsa dritta e viceversa…)

• 9.passaggio e pressione su chi riceve con 1 contro 1 passivo

• 10.in gruppo passaggio di prima su chi vedo (poi introdurre secondo pallone)

• 11.possesso 2 contro 1 (avversario può solo intercettare stando su una linea)

• 12.possesso 3 contro 1 su un quadrato

• 13. possesso 4 contro 2 su un quadrato

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Calcio interno-collo

• UTILIZZATO PER DISTANZE LUNGHE, E SPESSO PER TRAIETTORIE A PARABOLA, CALCI DI PUNIZIONE E CAMBI DI GIOCO

• Può essere con traiettoria ad effetto a rientrare , o con effetto back (shoot inglese)

• RINCORSA: NON NECESSITA DI LUNGA RINCORSA, OBLIQUA SULLA PALLA, ULTIMO PASSO PIU’ LUNGO

• GAMBA PORTANTE: PIEDE IN LINEA CON LA PALLA, GAMBA LEGGERMENTE PIEGATA,PIEGATA,

• GAMBA CALCIANTE: OSCILLAZIONE AMPIA DI CARICAMENTO ACCENTUATA ANCHE DALL’APERTURA DELL’ANCA, E SUCCESSIVA OSCILLAZIONE A SEGUIRE L’INERZIA

• SUPERFICIE CONTATTO: DALLA BASE DEL PRIMO DITO AL MALLEOL, PIEDE PIU’ O MENO IN ESTENSIONE IN BASE ALLA TRAIETTORIA CURVILINEA O MENO

• TRONCO: LEGGERA COPERTURA SULLA PALLA E INCLINATO VERSO IL PIEDE PORTANTE

• ARTI SUPERIORI: ABBASTANZA APERTI PER DARE EQILIBRIO, CON ARTO CORRISPONDENTE AL PIEDE CALCIANTE ABBASTANZA ARRETRATO

• CAPO: SGUARDO DIRETTO SULLA PALLA E PERIFERICO SUL GIOCO

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Progressione didattica interno-collo

• 1.calciare contro un muro cercando di colpire dei bersagli

• 2.calciare a coppie cercando di mirare il petto del compagno (con e senza effetto)

• 3.calciare in porta cercando di colpire la traversa

• 4.calciare a coppie superando una serie di paletti interposti fra i 2 giocatori

• 5.come sopra ma cercando di superare un avversario posto in mezzo

• 6.in gruppo calciare su un compagno lontano, questo riceve, fa 1-2 con un • 6.in gruppo calciare su un compagno lontano, questo riceve, fa 1-2 con un altro compagno e poi calcia lungo

• 7.calciare in porta sul secondo palo dopo aver fatto 5 birilli di slalom lungo la linea dell’area grande partendo dal vertice e venendo verso dentro

• 8.calciare su un quadrato posto in fascia,da qui cross per un terzo giocatore che tira in porta

• 9.possesso palla 5 contro 5 e cambio gioco dopo 5 passaggi sull’altro quadrato

• N.B. per l’esterno-collo si può usare la stessa progressione,

• mettendo nel primo esercizio un cinesino che tiene sollevata la palla

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Calcio esterno-collo

• UTILIZZATO PER DISTANZE BREVI E MEDIE, RICHIEDE ABILITA’ TECNICA

NOTEVOLE,PERMETTE TRAIETTORIE AD USCIRE

• RINCORSA: E’ RETTILINEA SULLA PALLA, ULTIMO PASSO PIU’ AMPIO

• GAMBA PORTANTE: POSIZIONATA A FIANCO DELLA PALLA MA PIU’ DISTANTE

RISPETTO ALL’INTERNO PIEDE PER PERMETTERE L’OSCILLAZIONE A SEGUIRE

DOPO L’IMPATTO

• GAMBA CALCIANTE: RUOTATA DENTRO PER PRESENTARE ALL’IMPATTO LE PARTE

ESTERNA DEL PIEDE (INTRARUOTATO)

• SUPERFICIE PIEDE: DALLA BASE DEL QUARTO DITO AL MALLEOLO ESTERNO

• TRONCO: SOPRA LA PALLA MA LEGGERMENTE VERSO IL LATO OPPOSTO AL PIEDE

CALCIANTE

• ARTI SUPERIORI: COMPENSANO ANDANDO SUL LATO OPPOSTO VERSO LA

GAMBA CALCIANTE

• CAPO: SGUARDO DIRETTO SULLA PALLA

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Calcio collo-piede

• UTILIZZATO PER AVERE LA MASSIMA POTENZA, DI DIFFICILE ESECUZIONE PER CHI

HA IL PIEDE GRANDE, MOLTO PIU’ SPONTANEO NEI PICCOLI

• RINCORSA: RETTILINEA, NON NECESSARIAMENTE LUNGA, ULTIMO APPOGGIO

PIU’ AMPIO E RADENTE

• GAMBA PORTANTE: IL PIEDE SI POSIZIONA A FIANCO DELLA PALLA, ABBASTANZA

VICINO CON PUNTA RIVOLTA SULL’OBIETTIVO

• GAMBA CALCIANTE: DOPO IL CARICAMENTO OSCILLA IN AVANTI AVENDO IL

GINOCCHIO SOPRA LA PALLA

• SUPERFICIE DI CONTATTO: ZONA TIBIO TARSICA (ALLACCIATURA SCARPE)

• TRONCO: COPRE IN MODO ACCENTUATO ED E’ CENTRALE

• ARTI SUPERIORI: COORDINANO E IL BRACCIO OPPOSTO AL PIEDE DI TIRO E’

AVANZATO

• CAPO: ASSOLUTAMENTE CONCENTRATO SUL PUNTO DI IMPATTO (SPECIE NEL

TIRO IN PORTA)

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Progressione didattica collo-piede

• 1.calciare un pallone posto sopra al cinesino (verso un muro

o verso un compagno)

• 2.calciare dopo aver lasciato cadere la palla a terra (anche 2

,3 rimbalzi) verso un compagno

• 3.calciare di drop verso un compagno• 3.calciare di drop verso un compagno

• 4. calciare al volo dopo essersi lanciata la palla con le 2 mani

• 5.calciare una palla che rotola verso se stessi

• 6.calciare in porta dopo uno slalom

• 7.fare dei tiri di potenza contro un bersaglio da

demolire(sagoma barriera)

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Calciare palla in movimento

• La dinamica del calcio in movimento è essenzialmente simile a quella del calcio con palla ferma, il calcio deve essere effettuato portando il piede di appoggio in linea con la tangente passante per la parte anteriore della palla

• Per calciare durante la conduzione della palla il piede di appoggio anticipa il contatto con il terreno posizionandosi davanti alla palla in modo da trovarsi in linea con la palla stessa al momento del calcio, dando tempo all’arto calciante di oscillare dietro e avanti e alla palla di dando tempo all’arto calciante di oscillare dietro e avanti e alla palla di percorrere, al contempo, lo spazio mancante a portarsi in linea con la punta del piede portante

• Per calciare un pallone in arrivo frontalmente l’arto portante deve andare in appoggio prima che il pallone giunga sulla linea di calcio

• Nel calcio di un pallone in arrivo laterale, l’arto portante va in appoggio laterale più ampio (più distante dal pallone) e in anticipo, dando tempo al pallone di giungere sul punto di calcio e all’arto calciante di eseguire la giusta oscillazione

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Passaggio

• E’ l’atto di trasmissione della palla ad un compagno.

• E’ il collegamento fra tecnica individuale e gioco collettivo

• In gare di serie A ci sono circa 300 passaggi per squadra

• Permette di mantenere il controllo del gioco (POSSESSO PALLA)PALLA)

• E’ utile per guadagnare TEMPO e SPAZIO

• Permette di SUPERARE molti AVVERSARI con un solo tocco

• la DIREZIONE viene data dal compagno (e non da chi ha la palla)

• Il TEMPO viene dato dalla presa d’informazione del portatore e dalla sua possibilità di giocare

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Passaggio: a seconda della zona del

corpo utilizzata per l’esecuzione

• Interno piede

• Esterno piede

• Interno collo-piede

• Esterno collo-piede

• Collo piede• Collo piede

• Punta del piede

• Tacco del piede

• Di petto

• Di testa

• Di coscia

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Passaggio: tipologia in base alla

direzione

• In profondità o verticalizzazione (su di un

vertice)

• Indietro o scarico (su di un sostegno)

• Incrociato (cambio di gioco)• Incrociato (cambio di gioco)

• Trasversale (giro palla)

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Passaggio: tipologia in base alla

funzione

• Appoggiato (sul piede o nello spazio)

• Filtrante (nei corridoi dietro una linea o

dietro un avversario)

• Passante ( nella parte cieca del difensore)• Passante ( nella parte cieca del difensore)

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Didattica del passaggio

• 1.possesso 4 contro 2 (filtrante-appoggiato)

• 2.possesso 3 colori 5 + 5 + 5 ( = 10 contro 5)

• 3.possesso 5 contro 5 + 3 jolly (chi ha la palla sta 4 sui lati e 1 dentro)

• 4.possesso 2 contro 2 + sostegno-appoggio

• 5.possesso 1 punto per ogni passaggio sullo spazio

• 6.situazione 4 contro 4 a centrocampo e filtrante per le punte in 2 contro

2

• 7.possesso con goal nelle porticine bifronti (1 porta in più rispetto al

numero di giocatori avversari)

• 8.minipartita 3 contro 3, oppure 4 contro 4, obbligo 2 tocchi

• 9.gioco a tema 2 tocchi (eventualmente anche 1 tocco)

• 10. esercizi a coppie, a terne o con più calciatori in spazi diversificati

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Principi di didattica del passaggio

• Esercitazione utile per migliorare ed allenare il passaggio è il

POSSESSO PALLA (meglio se con JOLLY a determinare la

superiorità numerica) con o senza sponde, correlati al ruolo

o liberi.

• Molto utili anche le partite a tocchi limitati (1, 2 o 3)• Molto utili anche le partite a tocchi limitati (1, 2 o 3)

• Per allenare il passaggio corto e sui piedi fare minipartite o

possessi con pochi giocatori

• Per allenare il passaggio più lungo e quello sullo spazio fare

partita fra le due aree con linee di mèta senza porte

• Da non trascurare assolutamente gli esercizi che consentono

l’analisi tecnica del movimento (a coppie, a terne)

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Tiro

• E’ l’atto di indirizzare volontariamente la palla verso la porta avversaria per segnare un goal

• Elemento di tecnica di grandissima importanza (spesso poco allenato)

• L’ideale di ogni azione d’attacco è la conclusione (tiro) in porta (altrimenti si parla di attacco negativo).

• I goal avvengono con tiri da fuori area per il 15 %, con conclusioni di potenza principalmente di collo pieno o interno/esterno colloprincipalmente di collo pieno o interno/esterno collo

• I goal da dentro area di rigore esclusa l’area piccola sono il 62 %, questa è la zona importante dove arrivare per concludere positivamente l’azione. Qui troviamo anche tiri di precisione (interno piede e interno-collo) e colpi di testa su cross.

• Infine i goal da dentro l’area del portiere sono il restante 23%, e sono frutto di deviazioni in anticipo, ripresa di “seconde palle” di reattività con tante parti del corpo e in modo particolare di testa.

• E’ importantissimo allenare i vari tipi di conclusione sottoforma di esercizio derivato da contromosse alla zona ,di potenza, precisione, testa, deviazione… ma soprattutto è importante (85%) arrivare in area per tirare in porta

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Esercizi e situazioni per la conclusione

• 1.tiro da fuori dopo 2 contro 1 (triangolo o azione individuale)

• 2. tiro dopo taglio sulle sagome

• 3.tiro dopo passante sul lato cieco delle sagome

• 4.tiro dopo sovrapposizione da 2 contro 1 • 4.tiro dopo sovrapposizione da 2 contro 1

• 5.tiro dopo 1 contro 1

• 6. situazione 3 contro 3 in area da cross

• 7.esercizio di tiro dopo uno slalom e ripresa seconda palla

• RICORDA : non fare le file quando proponi esercitazioni per il tiro in porta e non deve essere l’allenatore che fa le sponde !!!

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TIRI IN PORTA

•individuali•individuali

•a coppie

•a tre giocatori

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Tiri in portaindividuali 1

Tiro di collo piede al volo

Il giocatore ha la palla tra le mani.

Scatta per 5-10 m. da un segnalatore ad un altro in direzione esterno interno avanti.

Superato il II segnalatore tira in porta al volo.

La corsa deve essere rapida.

Gli ultimi passi prima del tiro molto ravvicinati.

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Gli ultimi passi prima del tiro molto ravvicinati.

La palla è tenuta in mano all’altezza del bacino.

Il busto leggermente piegato in avanti.

L’impatto piede-palla deve essere rapido e potente.

L’arto che calcia deve ruotare.

La gamba d’appoggio deve essere ben contratta.

Il busto leggermente piegato dalla parte opposta alla gamba di calcio.

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Tiri in portaindividuali 2

Tiro in porta di collo piede al volo

Il giocatore palleggia con in piedi.

Parte in corsa palleggiando per un tratto di 5-10 m.

A fine corsa calcia in porta.

L’ultimo palleggio ha una parabola più alta rispetto

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L’ultimo palleggio ha una parabola più alta rispetto

agli altri.

Gli ultimi passi molto ravvicinati.

L’escursione della gamba che calcia deve essere

molto ampia.

Il collo del piede di calcio ben disteso.

Il busto leggermente piegato in avanti.

La gamba d’appoggio deve essere tesa.

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Tiri in portaindividuali 3

Tiro in porta di collo piede al volo

A coppie, un giocatore dalla linea di fondo campo

calcia di interno collo piede.

L’altro, posizionato nei pressi del semicerchio

dell’area di rigore, calcia di prima intenzione.

La parabola del cross deve essere lenta e con

traiettoria ampia.

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traiettoria ampia.

Chi calcia al volo deve poter avere il tempo di

impostarsi per il tiro.

Il busto di chi calcia al volo si torce leggermente

verso la parte opposta alla traiettoria del pallone in

arrivo.

Il peso del corpo grava sulla gamba d’appoggio che

è leggermente piegata.

Al momento dell’impatto piede-palla il collo del piede

è ben esteso.

Sulla calciata la gamba accompagna la traiettoria del

pallone.

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Tiri in portaindividuali 4

Tiro in porta di collo piede con palla rasoterra

Il giocatore è posizionato 15 m. oltre la linea dei 16

m. con la palla al piede.

Calcia la palla verso l’area di rigore in maniera che

non superi la linea dei 16 m.

Scatta e appena si avvicina alla palla calcia in porta

proseguendo per l’eventuale ribattuta del portiere.

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proseguendo per l’eventuale ribattuta del portiere.

La traiettoria del tocco verso la porta deve essere

leggermente inclinata verso l’esterno.

Il piede che calcia in porta al momento

dell’impatto con la palla è disteso al massimo.

Dopo l’impatto con la palla il piede e tutta la

gamba di calcio prosegue lo slancio in avanti.

Gli ultimi passi prima dell’impatto piede-palla

sono molto ravvicinati.

Il busto durante lo scatto è leggermente piegato in

avanti.

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Tiri in portaindividuali 5

Tiro in porta di collo piede con palla rasoterra

Partendo da fermo e scattando in avanti si calcia in

porta una palla rasoterra proveniente

orizzontalmente calciata dall’allenatore.

La traiettoria della palla è veloce per cui lo scatto è

massimale.

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massimale.

La direzione dello scatto non è proprio verticale ma

leggermente inclinato verso l’esterno.

Non è facile accorciare i passi dello scatto negli

ultimi m. prima dell’impatto a causa della velocità

della palla.

Occorre impostare al massimo la distensione del

piede al momento dell’impatto con la palla e non

avere mai il busto inclinato indietro; al massimo, se

non si riesce ad averlo inclinato in avanti, si deve

tenerlo sulla verticale.

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Tiri in portaindividuali 6

Tiro in porta di collo piede con palla rasoterra e

controllo orientato

Il giocatore posizionato lateralmente vicino all’area

di rigore riceve la palla dall’allenatore dopo aver

fatto una finta di attaccare la profondità.

Come riceve la palla esegue un controllo orientato

di interno piede subito seguito da un tocco

verticale di esterno dx.

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verticale di esterno dx.

Scatta rapidamente e calcia forte di collo piede in

direzione del secondo palo.

Per fare un discreto controllo orientato occorre

aver ben mobilizzata l’articolazione della caviglia.

La parte superiore del corpo deve essere agile per

fare una discreta finta.

Le gambe debbono essere forti e allo stesso tempo

agili per fare un movimento che deve lasciare sul

posto l’eventuale difensore posto in marcatura.

Il tiro deve essere potente perché lo specchio di

porta a disposizione per fare gol è molto ridotto.

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Tiri in portaindividuali 7

Tiro in porta di drop con palla in mano

Il giocatore si posiziona con la palla tra le mani

vicino ad un segnale. Scatta in direzione di un altro

segnale posizionato a terra.

Appena supera il secondo segnale lascia cadere la

palla e calcia in porta di controbalzo.

La palla tenuta tra le mani è all’altezza della

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La palla tenuta tra le mani è all’altezza della

pancia. Al momento di lasciare la palla dalle mani

non occorre lanciarla verso l’alto per non creare

ulteriori difficoltà al tiro in porta.

Il momento di calciare in porta deve, a livello

cognitivo raffigurare una “frustata”.

Il busto durante lo scatto è leggermente piegato in

avanti. I passi debbono essere rapidi e gli ultimi

molto ravvicinati ( avere la sensazione di caricare

una molla ).

Dopo aver scagliato il tiro in porta si prosegue la

corsa per l’eventuale palla ribattuta.

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Tiri in portaindividuali 8

Tiro in porta di drop

Il giocatore è posizionato da fermo con la palla al

piede a circa 3 m. dalla linea dell’area di rigore.

Con l’avampiede, ed in particolar modo con

l’alluce, alza verticalmente la palla.

Cambia leggermente ma rapidamente di passo

per coordinarsi. Distende il collo del piede di

calcio e tiro in porta di controbalzo.

32

calcio e tiro in porta di controbalzo.

Nel momento in cui si alza palla che è ferma,

occorre inspirare e distendere leggermente

indietro il busto per far “entrare “ la palla.

Occorre essere rapidi a passare dalla fase di

fermo a quello di moto per caricare il tiro.

Oltre a distendere bene il collo del piede occorre

portare dietro la gamba di calcio.

Il tiro deve essere più preciso che potente.

Al solito occorre andare in avanti per l’eventuale

ribattuta.

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Tiri in portaindividuali 9

Tiro in porta di drop

L’allenatore ha la palla in mano e la lancia al

giocatore posizionato appena fuori dall’area di

rigore. Il giocatore, posizionato vicino ad un

segnalatore, esegue un controllo orientato di

ginocchio o di petto. Appena la palla tocca terra

viene calciata in porta di controbalzo.

Il giocatore che riceve la palla è posizionato in

33

Il giocatore che riceve la palla è posizionato in

direzione dell’allenatore.

Come gli arriva la palla deve eseguire un controllo

orientato per aprirsi in direzione della porta.

Al fine di poter caricare il tiro accorciando il passo,

è bene sul controllo alzare un poco verticalmente

la palla. Al momento di alzare la palla sul

controllo, il corpo si piega leggermente indietro.

Si porta la gamba di calcio indietro e poi si calcia

con forza e rapidità.

Sul tiro il corpo si piega leggermente in avanti.

Anche in questo caso si corre alla ribattuta.

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Tiri in portaindividuali 10

Tiro in porta di interno collo piede tagliato

Un giocatore è posizionato con la palla al piede

vicino ad un segnale. Inizia a correre con la palla al

piede in direzione di un altro segnale posizionato

vicino al limite dell’area di rigore. Come arriva al

segnale lo supera dopo una finta e dribbling. Calcia

in porta facendo prendere alla palla una traiettoria

34

in porta facendo prendere alla palla una traiettoria

arcuata in modo da passare distante dal portiere in

direzione del secondo palo.

Si parte veloce palla al piede e si rallenta vicino al

segnale. La finta per superare il segnale è

accentuata verso l’esterno.

Il tocco per superare il segnale verso l’interno è fatto

all’ultimo momento utile ed è un colpo corto ma

secco verso l’interno del campo. Si accorcia il passo e

si accelera colpendo la palla nella parte esterna con

una forza non massimale ma privilegiando la

precisione. La gamba di calcio prosegue dopo il

calcio ad accompagnare la traiettoria della palla.

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Tiri in portaindividuali 11

Tiro in porta di interno collo

piede tagliato Un giocatore è posizionato sul vertice dell’area di

rigore con la palla al piede.

Per circa 3 m. porta la palla e poi la passa

all’allenatore che è posizionato sulla linea dei

35

all’allenatore che è posizionato sulla linea dei

sedici m. in posizione centrale.

Il giocatore scatta verso la palla che è stata

fermata dall’allenatore e calcia in porta.

La palla è portata velocemente poi passata con un

tocco rapido e secco. Sulla palla si arriva a grande

velocità. La palla è colpita in posizione esterna con

una violenta “frustata”.

La palla deve poter cambiare direzione di circa

90°.

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Tiri in portaindividuali 12

Tiro in porta di interno collo piede tagliato

Un giocatore è posizionato vicino ad un segnale.

Inizia a correre in direzione dell’allenatore .

L’allenatore calcia rasoterra una palla in direzione

del giocatore. Il giocatore calcia la palla facendo

prendere una traiettoria arcuata a cercare un

angolo della porta.

36

angolo della porta.

La corsa del giocatore deve essere rapida con gli

ultimi m. prima dell’impatto con la palla debbono

essere accorciati. Al momento del calcio alla palla

il busto è leggermente piegato in avanti ma anche

lateralmente in direzione della porta.

La palla è colpita sulla parte esterna e il piede

tocca e sfugge la palla in modo da indirizzarla al

meglio verso la porta. Il giocatore corre verso la

porta dopo il tiro per l’eventuale ribattuta. E’ un

tiro che deve essere discretamente preciso per cui

occorre mirare un angolo della porta.

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Tiri in portaindividuali 13

Tiro in porta di interno piede

L’allenatore calcia una palla rasoterra in

direzione del giocatore. Il giocatore è

posizionato vicino ad un segnale pochi m. oltre

la linea dell’area di rigore. Appena l’allenatore fa

partire il calcio alla palla, il giocatore scatta

verso l’allenatore. Calcia la palla tenendola

vicino al terreno e cercando di indirizzarla ad un

37

vicino al terreno e cercando di indirizzarla ad un

angolo (un calcio di rigore in movimento).

L’impatto del giocatore sulla palla avviene un

paio di m. dentro l’area di rigore. La gamba che

calcia in porta si imposta ruotandosi in fuori un

attimo prima che avvenga l’impatto. Gli ultimi

m. sono molto accorciati per coordinarsi e

prepararsi al calcio. La corsa di avvicinamento

del giocatore deve essere di scatto. Il piede è

ruotato in fuori e con la gamba forma un angolo

di 90°. Alla eventuale ribattuta dopo il tiro.

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Tiri in portaindividuali 14

Tiro in porta di interno piede

L’allenatore ha la palla vicino al piede.

L’attaccante fa un contro-movimento con il

busto e scatta in direzione dell’allenatore, che

calcia la palla nella sua direzione.

Il giocatore colpisce la palla indirizzandola in

porta con l’interno piede.

38

porta con l’interno piede.

La palla calciata dall’allenatore deve essere

tagliata, veloce e rimbalzante.

Il giocatore parte di scatto accorcia molto gli

ultimi passi prima dell’impatto con la palla.

Il busto non si piega in avanti e la palla più che

essere colpita rimbalza sul piede che con la

gamba forma un angolo di 90°.

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Tiri in portaindividuali 15

Tiro in porta di interno piede

L’allenatore ha la palla vicino al piede.

L’attaccante fa un contro-movimento e attacca il

secondo palo. L’allenatore calcia in direzione della

porta con una traiettoria tesa e bassa indirizzata oltre il

secondo palo. L’attaccante dopo la finta scatta in

direzione della linea di fondo campo e impatta la palla

con l’interno piede della gamba più lontana e la devia

39

con l’interno piede della gamba più lontana e la devia

in rete.

La palla calciata dall’allenatore deve essere

sufficientemente veloce per non rallentare la corsa

dell’attaccante. L’attaccante calcia in porta nel

momento in cui sta correndo velocemente.

Il calcio deve essere velocissimo e se occorre il

giocatore dopo aver colpito la palla deve cadere a

terra. A volte occorre scivolare a terra prima di calciare

in porta.

Il piede con la gamba forma un angolo di 90° e la palla

più che calciata è sospinta a rete non avendo il tempo

per il primo modo di calciare.

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Tiri in portaindividuali 16

Tiro in porta di esterno collo

piedeIl giocatore è posizionato all’angolo del campo.

La palla è posizionata sul semicerchio che delimita

il calcio d’angolo. Il giocatore si imposta e calcia in

porta di esterno collo piede con una traiettoria a

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porta di esterno collo piede con una traiettoria a

rientrare.

Il giocatore che calcia si posiziona in linea retta con

la palla o più o meno sotto la linea retta palla-

porta. L’arto che calcia è ruotato all’interno.

Il collo del piede è disteso e ruotato verso l’interno.

Pochissimi passi in direzione della palla e il calcio

deve essere rapido con la gamba di calcio che dopo

aver colpito la palla prosegue in avanti la sua corsa

quasi ad “accompagnare e indirizzare” la palla.

La palla è colpita lateralmente per dargli una

traiettoria tagliata in direzione della porta.

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Tiri in portaindividuali 17

Tiro in porta di esterno collo piede

L’allenatore con la palla al piede è posizionato vicino ad un

segnale. Il giocatore è posizionato vicino ad un altro segnale,

finta di andare dalla direzione opposta a quella

dell’allenatore. L’allenatore calcia rasoterra la palla in

direzione del giocatore. Il giocatore dopo la finta scatta in

direzione dell’allenatore e al momento dell’impatto con la

palla la calcia di esterno collo piede.

41

palla la calcia di esterno collo piede.

La palla calciata dall’allenatore non è veloce ma “leggera e

liftata” in modo da dare tempo all’attaccante di impostare al

meglio il successivo calcio in porta. La direzione dello scatto

verso l’allenatore da parte del giocatore non è proprio in

direzione retta verso la palla ma leggermente spostata verso

l’esterno della traiettoria stessa.

La gamba prima di calciare è ruotata verso l’interno con il

piede ruotato e disteso in avanti.

Dopo l’impatto piede palla la gamba calciante prosegue la

corsa in avanti-alto. Il giocatore continua la corsa per

l’eventuale ribattuta.

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Tiri in portaindividuali 18

Tiro in porta di esterno collo piede

L’allenatore con la palla al piede è posizionato sulla linea

dell’angolo a circa 20 m. dal palo.

Il giocatore è posizionato appena fuori dall’area di rigore.

L’allenatore calcia una palla a parabola lenta e liftata in

direzione del giocatore.

Il giocatore si prepara e appena arriva la palla la calcia in

porta di esterno collo piede al volo.

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porta di esterno collo piede al volo.

Il giocatore si prepara a calciare in porta ruotando

leggermente il busto dalla parte opposta a quella da cui

arriva la palla.

Le braccia accompagnano il movimento del busto.

I piede sono posizionati in direzione del palo opposto a quello

vicino all’allenatore.

Poco prima dell’impatto piede palla la gamba che calcia si

estende dietro con il collo del piede ben disteso, braccio che si

estende a dare equilibrio.

La palla è colpita lateralmente ed è “accompagnata”

dall’arto che calcia.

Chi calcia attacca la porta per l’eventuale ribattuta.

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Tiri in portaindividuali 19

Tiro in porta di punta

Il giocatore è posizionato vicino ad un segnale pochi

m. dentro l’area di rigore con la palla al piede

6 birilli sono posizionati tra il giocatore e la porta a

costituire un ostacolo. Il giocatore punta e dribbla i

birilli. Appena ha dribblato 1 dei 3 più vicini alla

porta calcia di punta.

43

Si simula un attaccante circondato da più difensori

che deve liberarsi per il tiro.

E’ fondamentale essere rapidissimi a calciare in

porta dopo aver spostato la palla su uno degli ultimi

tre birilli per ottima deve essere la mobilizzazione

della caviglia e delle ginocchia.

Con il tiro di punta si cerca di prendere in

controtempo il portiere in modo che non possa

impostare la parata.

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Tiri in portaindividuali 20

Tiro in porta di punta

Il giocatore è posizionato vicino ad un segnale pochi m.

dentro l’area di rigore con il corpo in direzione frontale

all’allenatore. L’allenatore ha la palla al piede ed è

posizionato con il corpo in direzione dell’attaccante

Entrambi sono fianco alla porta. L’allenatore calcia la

palla rasoterra in direzione dell’attaccante.

L’attaccante accenna con una finta di andare incontro

44

L’attaccante accenna con una finta di andare incontro

alla palla invece la lascia “entrare”, controllo orientato.

La ferma di interno piede e subito la calcia in porta di

punta

E’ fondamentale la mobilizzazione dell’anca per poter

fare il controllo orientato dopo la finta.

Occorre forza e rapidità per rimanere in equilibrio

sull’arto d’appoggio e poter fare il controllo e tiro

immediato per eludere l’eventuale intervento in gara

del difensore. La palla va colpita centralmente con un

colpo svelto e secco.

Il corpo prima si piega in avanti poi si distende a far

“entrare” la palla.

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Tiri in portaindividuali 21

Tiro in porta di punta

Un giocatore è posizionato spalle alla porta al

limite dell’area di rigore. L’allenatore è

posizionato con la palla al piede a circa 15 m.

dalla linea dell’area di rigore. Il giocatore scatta

dopo aver fintato dalla parte opposta verso

l’allenatore, il quale gli passa la palla rasoterra

45

l’allenatore, il quale gli passa la palla rasoterra

Il giocatore la lascia scorrere, si gira e scatta per

tirare in porta di punta.

Il movimento che deve fare il giocatore e la palla

che scappa in direzione della porta quasi

obbligano a tirare in porta il prima possibile e

quindi di punta.

In questo caso si simula che il difensore abbia

subito la finta dell’attaccante ma stia scattando e

recuperando.

In questo caso occorre mirare un angolo per avere

maggiore probabilità di fare gol.

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Tiri in portaindividuali 22

Tiro in porta di testa

Un giocatore è posizionato vicino ad un segnale

appena fuori dall’area di rigore.

L’allenatore tiene la palla in mano in una

posizione a pochi m. dal palo della porta fuori

dalla linea di fondo campo. Il giocatore scatta in

direzione della porta e l’allenatore gli lancia con le

46

direzione della porta e l’allenatore gli lancia con le

mani una palla tesa ad altezza della testa.

Il giocatore colpisce la palla di testa e la indirizza

in porta.

Il giocatore parte di scatto poi come arriva la

palla rallenta un attimo. Porta indietro il busto e

apre le braccia in fuori quasi all’altezza delle

spalle. Il braccio e l’avambraccio formano un

angolo vicino ai 90°. La testa è ben estesa sul

collo e i muscoli sono tesi.

Movimento rapido in avanti del busto e della

testa a colpire la palla in modo da dargli forza e

indirizzarla in un angolo della porta.

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Tiri in portaindividuali 23

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Tiro in porta di testa

L’allenatore ha la palla in mano ed è posizionato sul

vertice dell’area piccola. Il giocatore è posizionato

dentro l’area di rigore vicino ad un segnale.

Il giocatore scatta in linea retta verso il centro

dell’area di rigore. L’allenatore gli lancia con le mani

la palla ad altezza della testa. Il giocatore colpisce la la palla ad altezza della testa. Il giocatore colpisce la

palla indirizzandola in porta.

Il giocatore parte di scatto poi poco prima di colpire

la palla rallenta.

Prepara il busto portandolo indietro, apre le braccia

in fuori alto, mette in tensione i muscoli del collo

estendendolo bene sul collo.

Prepara la torsione del busto per trasformare una

traiettoria orizzontale in verticale rispetto alla porta.

Il colpo sulla palla deve essere deciso e la testa con la

parte superiore del busto accompagnano il tiro in

porta.

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Tiri in portaindividuali 24

Tiro in porta di testa

L’allenatore ha la palla in mano ed è posizionato sul vertice

dell’area piccola. Il giocatore è posizionato vicino ad un segnale

nei pressi dell’area di rigore. Il giocatore scatta con una direzione

di corsa semicircolare in direzione del palo più lontano rispetto a

quello vicino all’allenatore. L’allenatore lancia con le mani la

palla verso il giocatore.

La palla lanciata compie una parabola per cui il giocatore rallenta

48

La palla lanciata compie una parabola per cui il giocatore rallenta

la corsa, salta staccando con il piede interno e colpisce di testa la

palla indirizzandola in porta.

Occorre molta precisione da parte dell’allenatore nel lancio della

palla. Il giocatore deve scegliere il tempo giusto di stacco

rispetto alla parabola della palla.

Occorre staccare sempre con il piede interno, avere forza sulla

gamba per andare molto in verticale, abbinare la fase di volo a

quella di impostazione del busto e della braccia per avere

equilibrio e dare forza al tiro in porta.

Il tiro avviene da posizione angolata per cui si dovrà colpire la

palla per fare un “pallonetto” in direzione del secondo palo o

una palla schiacciata che abbia il rimbalzo a poca distanza dalla

linea di porta.

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Tiri in portaindividuali 25

Tiro in porta di taccoL’allenatore è posizionato appena fuori dal palo della

porta con la palla al piede.

Il giocatore è sulla linea di porta in posizione centrale

con le spalle alla porta.

L’allenatore calcia lentamente una palla rasoterra in

direzione della linea dell’area piccola.

49

direzione della linea dell’area piccola.

Il giocatore scatta in direzione della palla, la ferma con

la suola e con il tacco tira in porta.

Il movimento del giocatore è molto rapido per cui il

busto è piegato in avanti, i passi sono molto accorciati

per fare la frenata e fermare la palla il colpo di tacco

deve essere perentorio con la palla che parte forte

verso la porta.

Sul tiro il busto si distende e la gamba di calcio

prosegue la corsa dietro alla palla.

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Tiri in portaindividuali 26

Tiro in porta in rovesciataL’allenatore è posizionato fuori dall’area di rigore

con la palla in mano.

Il giocatore è posizionato seduto sul disco del

rigore.

L’allenatore lancia la palla con le mani in direzione

del giocatore.

50

del giocatore.

Il giocatore si distende spalle a terra imposta la

sforbiciata e colpisce la palla indirizzandola in porta.

Il giocatore deve saper scegliere il tempo giusto per

impostare la giocata.

Deve essere mobile sulla schiena, rapido nel fare la

sforbiciata con le gambe e saper rullare sulla

schiena.

La gamba che calcia la palla deve proseguire dopo

il calcio la sua corsa per accompagnare la palla.

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Tiri in portaindividuali 27

Tiro in porta in rovesciataL’allenatore è posizionato fuori dall’area di rigore con la

palla in mano.

Il giocatore è posizionato sul dischetto del rigore spalle alla

porta.

L’allenatore lancia la palla con le mani in direzione del

giocatore.

51

giocatore.

Il giocatore si solleva da terra e imposta una sforbiciata

colpendo la palla e indirizzandola verso la porta.

La parabola lanciata dall’allenatore deve essere lenta e alta

per dare modo al giocatore di impostare la sforbiciata.

Occorre saper cadere spalle a terra utilizzando al meglio le

braccia.

Avere forza per staccare in volo e rimanere qualche attimo

sospesi.

Dare rapidità alla sforbiciata in modo da calciare forte e

teso con la gamba che calcia che prosegue la corsa.

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Tiri in portaindividuali

Negli esempi precedenti ho descritto l’esercizio in maniera semplice utilizzando

meno oggetti e soggetti possibile, mettendo l’attenzione sul modo di calciare

Per organizzare una esercitazione di tiro in porta occorre tenere presente vari

aspetti; eccone alcuni:

-finalità dell’esercitazione (fisica, tecnica, tattica)

-numero dei giocatori che calciano in porta

-numero dei portieri che sono a disposizione (se non ci sono si organizzano gare a-numero dei portieri che sono a disposizione (se non ci sono si organizzano gare a

punti)

-numero dei palloni a disposizione

-tempo da dedicare all’esercitazione

-caratteristiche climatiche

-caratteristiche del terreno di gioco

-giorno di allenamento del micro ciclo settimanale

-numero di collaboratori a disposizione sia per impostare l’esercitazione che per il

recupero dei palloni

-se dietro la porta c’è un muro oppure campo aperto

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Tiri in portacon 2 attaccanti A

L’allenatore è presso la linea di centrocampo con la

palla al piede. Due attaccanti sono alcuni metri

fuori dall’area di rigore posizionati parallelamente.

Un attaccante viene incontro all’allenatore poi frena

la corsa, si arresta e subito scatta in direzione della

porta. L’allenatore come vede partire incontro un

giocatore lancia la palla sull’altro attaccante che di

testa , di petto o di piede in elevazione, devia di

prima intenzione sul compagno il quale va al tiro

53

prima intenzione sul compagno il quale va al tiro

possibilmente di prima intenzione.

Al tiro su sponda aerea di un attaccante per l’altro.

Entrambi alla eventuale ribattuta dopo il tiro.

La punta che riceve la palla dall’allenatore deve

essere impostato con un piede in direzione

dell’allenatore e con l’altro in direzione del secondo

palo della porta in modo da vedere palla-porta e

come il compagno parte incontro al possessore di

palla lui deve fintare di scappare via. Sono

determinanti le braccia che debbono essere larghe

per proteggersi dall’eventuale intervento del

difensore. Occorre precisione per deviare la palla

all’attaccante che va al tiro.

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Tiri in portacon 2 attaccanti B

Due attaccanti in posizione parallela sono schierati

appena fuori dal semicerchio dell’area di rigore.

Un allenatore palla al piede è vicino ad un segnale

ed un altro sulla linea laterale vicino ad un altro

segnale. La palla è giocata rasoterra dall’interno

all’esterno e da quest’ultimo allenatore è calciata,

di prima intenzione ad anticipare i tempi, verso i

due attaccanti. Il più vicino finta e ruota sotto

l’altro lasciando passare la palla (esca) mentre

l’altro attaccante (vede porta e palla) si muove in

54

l’altro attaccante (vede porta e palla) si muove in

direzione della palla e la gioca per mandare al tiro

il compagno.

Il tiro avviene di prima intenzione oppure dopo uno

stop o ancora dopo una breve conduzione; può

anche essere ripassata la palla all’attaccante che

ha fatto la sponda che a sua volta va al tiro.

Entrambi gli attaccanti vanno alla ribattuta.

L’attaccante che riceve la palla dall’esterno deve

piegare le gambe, allargare le braccia, decidere se

giocare la palla ad 1 o 2 tocchi.

Il giocatore che ruota scatta e rallenta un paio di

volte.

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Tiri in portacon 2 attaccanti C

Un allenatore è posizionato sulla trequarti in zona

laterale con la palla al piede.

Due attaccanti sono in posizione parallela appena fuori

dell’area di rigore.

L’attaccante più vicino all’allenatore scatta incontro a

ricevere la palla, di prima intenzione la rigioca corta

all’allenatore che a sua volta lancia la palla sul secondo

attaccante che a tempo, è scattato in direzione della

bandierina.bandierina.

Tiro al volo, stop di petto o piede e tiro di prima

intenzione oppure stop, conduzione palla e tiro, alcune

delle soluzioni possibili.

Entrambi gli attaccanti prima di scattare debbono

fintare; l’attaccante che rigioca la palla all’allenatore la

deve dare ammortizzata e nella giusta direzione per

permettere un lancio ben fatto da parte dell’allenatore.

L’attaccante che si smarca “oltre”, per il tiro, deve

correre con una direzione semicircolare al fine di poter

vedere al meglio la palla e poterla controllare

adeguatamente.

Dopo il tiro si deve andare sulla eventuale ribattuta.55

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Tiri in portacon 2 attaccanti D

Un allenatore è posizionato con la palla al piede sulla

linea della linea di fondo campo appena fuori area.

Due attaccanti sono a circa 20 m. dalla porta in posizione

parallela fronte alla porta. Parte il lancio dell’allenatore e

chi fra i due attaccanti non è in direzione della

traiettoria della palla si muove in semicerchio e si pone

spalle alla porta sulla linea dei sedici m.. L’attaccante che

riceve la palla di prima intenzione e al volo gioca la palla

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riceve la palla di prima intenzione e al volo gioca la palla

sul compagno che di prima intenzione gliela restituisce

(1-2) per la conclusione al volo.

La parabola deve essere lenta e liftata per favorire il

movimento in semicerchio e il giocare la palla ben

ammortizzata.

E’ una giocata di classe per il tiro al volo o di drop.

Il tocco che manda al tiro un attaccante deve essere a

parabola per dare tempo a chi tira di impostare la

conclusione.

Entrambi gli attaccanti vanno alla ribattuta.

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Tiri in portacon 2 attaccanti E

Un allenatore è posizionato con la palla al piede sulla

linea della linea di fondo campo appena fuori area.

Due attaccanti sono a circa 20 m. dalla porta in posizione

parallela fronte alla porta. Parte il lancio dell’allenatore

che è teso, rasoterra o a mezza altezza, dei due

attaccanti chi riceve la palla la gioca di prima intenzione

lateralmente al compagno e corre in sua

sovrapposizione.

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sovrapposizione.

L’attaccante che ha ricevuto palla corta dal compagno

esegue un controllo orientato verso l’interno, finta il tiro

in porta e passa la palla in fuori per mandare al tiro chi

ha fatto la sovrapposizione.

L’attaccante che sovrappone tocca la palla ed accelera

poi decelera e riaccelera ed infine scarica il tiro in porta

proseguendo la corsa per la ribattuta. L’attaccante che

non va al tiro deve applicarsi nel controllo orientato

“esagerando” la finta e curando la rapidità del successivo

passaggio che manda al tiro, a sua volta, corre verso la

porta per l’eventuale ribattuta.

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Tiri in portacon 2 attaccanti F

L’allenatore è sulla trequarti campo in posizione centrale

con la palla al piede. I due attaccanti sono uno in

posizione più centrale in linea con il secondo palo e l’altro

più decentrato in fascia. L’attaccante decentrato finta di

scattare “lungo o largo” e viene dentro il campo, riceve

palla dall’allenatore, la controlla a seguire dentro il

campo, e a tempo giusto serve l’altro attaccante. La punta

più centrale finta di scattare in direzione del secondo palo

58

più centrale finta di scattare in direzione del secondo palo

invece si smarca con un taglio al fine di ricevere la palla

dall’altra punta per andare alla conclusione in porta.

E’ un esercizio in cui occorre studiare bene i tempi dello

smarcamento tenendo conto del controllo in corsa della

palla, del modo di fare il passaggio filtrante, interno o

esterno piede, se prima del tiro la palla va ancora

controllata o calciata di prima intenzione. Determinante è

la corsa con le varie accelerazioni e decelerazioni, e le

finte di corpo.

In questa azione spesso l’attaccante che va al tiro si trova

il portiere in uscita per cui ci si deve allenare a fare anche

dei “pallonetti”.

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Tiri in portacon 2 attaccanti G

L’allenatore è sulla trequarti campo in

posizione centrale con la palla al piede.

I due attaccanti sono posizionati in parallelo a

circa 10 m. dalla linea dei sedici m.

4 birilli a terra rappresentano i difensori

avversari. Un attaccante riceve la palla e

l’altro si smarca con un TAGLIO FUORI alle

spalle di uno dei difensori centrali, riceve la

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spalle di uno dei difensori centrali, riceve la

palla e va al tiro in porta.

Chi riceve palla dall’allenatore esegue un

controllo orientato verso il centro del campo

e poi serve un pallone filtrante e liftato sul

movimento del compagno.

E’ necessaria grande precisione nel passaggio.

Chi va al tiro esegue più finte per eludere i

difensori e deve avere un buon controllo di

palla e rapidità nella conclusione a rete

perché spesso il portiere esce a chiudere lo

specchio della porta. Chi va al tiro deve

allenare anche il dribbling sul portiere.

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Tiri in portacon 2 attaccanti H

L’allenatore è sulla trequarti campo in

posizione centrale con la palla al piede.

I due attaccanti sono distanti circa 40 m.

l’uno dall’altro . Un attaccante viene a

ricevere palla dentro il campo, la porta

puntando centralmente e l’altro o si

predispone per il TAGLIO oppure dopo aver

fintato gli va incontro a fare l’1-2 per

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fintato gli va incontro a fare l’1-2 per

smarcarlo al tiro in porta. L’attaccante che

“manda” corre accentrandosi poi accenna

di scattare in profondità e invece viene

incontro al possessore di palla e la sua

direzione è meglio se è verticale per avere

un angolo maggiore per ricevere la palla.

Chi va al tiro deve fare un controllo

orientato al momento in cui riceve la palla

dall’allenatore, deve saper accelerare con la

palla molto vicina al piede e deve avere

scatto al momento in cui viene fatto lo

scambio stretto.

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Tiri in portacon 2 attaccanti I

L’allenatore è posizionato sul vertice dell’area

grande con la palla al piede.

I due attaccanti sono sul limite dell’area fronte alla

porta a circa 10 m. l’uno dall’altro.

L’allenatore esegue un cross tagliato nello spazio

tra gli attaccanti e la porta.

I due attaccanti, dopo aver fintato, scattano in

area e uno dei due batte a rete di prima

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area e uno dei due batte a rete di prima

intenzione.

I due attaccanti possono incrociare o meno le loro

posizioni.

Chi non colpisce subito la palla spesso ha la

possibilità di colpire la ribattuta del portiere.

Il movimento dei due attaccanti deve essere

perentorio, sono probabili movimenti in acrobazia.

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Tiri in portacon 2 attaccanti L

L’allenatore palla al piede è posizionato in posizione

decentrata. I due attaccanti sono leggermente sfalsati

in posizione centrale. L’attaccante più vicino

all’allenatore si apre in fascia a ricevere una palla

“lungo linea”, controlla la palla e si avvicina al fondo

campo dove dribbla 1 birillo e serve la palla al

compagno. L’altro attaccante attacca il primo palo, si

arresta, indietreggia smarcandosi per ricevere la palla

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arresta, indietreggia smarcandosi per ricevere la palla

dal compagno e tirare in porta.

Si simula la giocata del cross ritardato e quindi il

rismarcarsi da parte della punta che si è ritrovata

“chiusa”.

Appena la punta riceve la palla ha la possibilità di

calciare di prima intenzione oppure di fintare il tiro,

stoppare la palla gestire la palla con l’esterno piede e

calciare con l’altro piede (in modo da eludere

l’eventuale sbarramento al tiro del difensore).

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Tiri in portacon 2 attaccanti M

Due attaccanti sono posizionati a circa 20 m. dalla

porta, paralleli e a una distanza di circa 15 m. l’uno

dall’altro. Uno dei due attaccanti ha la palla al piede.

Corrono in avanti scambiandosi la palla e in prossimità

della linea dei 16 mt uno dei due calcia in porta.

I passaggi vengono fatti con rapidità e sulla corsa del

compagno.

63

compagno.

La palla oltre che rasoterra può essere giocata di drop,

al volo di piede e di testa, ad uno, due o più tocchi.

Gli attaccanti, passata la palla, accelerano la corsa;

appena prima di entrare in contatto della palla

accorciano i passi e decelerano.

Le braccia aiutano al momento di calciare la palla

coordinando il movimento in fuori della gamba che

calcia.

Entrambi i giocatori dopo il tiro proseguono la corsa per

l’eventuale ribattuta.

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Tiri in portacon 3 attaccanti N

Tre attaccanti sono posizionati a circa 30 m. dalla

porta, distanti tra loro 7 m. con uno in possesso di

palla.

Iniziano a correre velocemente verso la porta

passandosi la palla e in prossimità della linea dei 16

m. uno dei tre calcia in porta.

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La palla viene passata sulla corsa e non sui piedi per

non rallentare la velocità dell’esercizio.

I giocatori debbono variare di intensità la loro corsa.

Si usano possibilmente pochi tocchi per avere

perentorietà negli scambi di palla.

Si costruisce l’esercizio usando la palla rasoterra

oppure alta per il gioco al volo di testa e di piede e

per il calcio di drop.

Dopo il tiro tutti e tre attaccano la porta per la

ribattuta.

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Tiri in portacon 3 attaccanti O

Tre attaccanti sono posizionati fronte alla porta

a circa 30 m. dalla porta, distanti tra loro circa 7

m. con quello centrale in possesso di palla.

La palla viene passata ad un compagno esterno

e si corre in sua sovrapposizione e così di seguito

fino ad arrivare nei pressi dei sedici m. dove si

calcia in porta.

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calcia in porta.

Chi passa la palla prima va in appoggio al

compagno poi sul suo controllo orientato con

finta, si scatta in sovrapposizione.

Il pallone va giocato sulla corsa del compagno

per non ritardare la giocata.

Si deve giocare a due tocchi per favorire il tempo

giusto alla sovrapposizione.

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Tiri in portacon 3 attaccanti P

Tre attaccanti sono schierati a triangolo con una

punta centrale e due punte esterne “strette”, fuori

dell’area di rigore. La palla è al piede di una punta

esterna che porta palla in direzione della porta, la

punta centrale gli viene incontro per l’1-2; la punta

esterna serve la punta centrale e scatta in

profondità. La punta centrale invece di rigiocargli

direttamente la palla serve l’altro attaccante opposto

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direttamente la palla serve l’altro attaccante opposto

che a sua volta manda al tiro il giocatore da cui è

iniziata l’azione. Si tratta dell’1-2 con il “terzo

giocatore”. Sono importanti i tempi di smarcamento

con finta, i tempi del passare la palla, il caso se

giocare la palla di prima intenzione oppure tenerla e

poi passarla da parte della punta centrale e la

traiettoria dell’ultimo passaggio “assist”.

In questo esercizio spesso sulla ribattuta del portiere

dopo una parata, si assiste ad un cross e a un

incrocio in area di rigore per la battuta a rete tra gli

altri attaccanti.

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Tiri in portacon 3 attaccanti Q

Tre attaccanti sono schierati a triangolo con una punta

centrale e due attaccanti in posizione di trequartisti fuori

dall’area di rigore. Uno degli attaccanti esterni è in

possesso di palla, chiede l’1-2 alla punta centrale

smarcandosi in posizione più centrale rispetto alla sua di

partenza. L’altro attaccante si crea la condizione per

tagliare alle spalle della punta centrale e la palla (assist)

raggiunge uno fra i due attaccanti che in pratica hanno

fatto un incrocio; chi entra in possesso di palla va al tiro.

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fatto un incrocio; chi entra in possesso di palla va al tiro.

Sono determinanti i tempi di smarcamento.

L’esercizio inizia con un tocco corto alla palla da parte di

una delle due punte laterali che mette in moto, sia il

centravanti che finta e viene incontro (corpo di fianco che

guarda porta e palla ad inizio esercizio), che l’altro

attaccante che corre verticalmente e prepara il taglio alle

spalle del centravanti. Ci può essere l’assist su uno dei due

attaccanti (ritardato sul centravanti e quindi occorre un

tocco in più della palla) oppure una finta di passare la

palla, una conduzione rapida e verticale con un tiro di che

ha iniziato la giocata.

Tutti alla ribattuta anche in questo caso

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Tiri in portacon 3 attaccanti R

Tre attaccanti sono schierati tra la linea dei 16 m. e il

semicerchio dell’area di rigore a formare un triangolo

molto stretto con vertice alto (verso la porta). Un

allenatore è posizionato nei pressi dell’angolo con la

palla al piede pronto a crossare la palla al centro area.

La punta più avanzata finta e decide di attaccare in

corsa uno dei due pali, l’attaccante che si vede passare

davanti il centravanti parte a sua volta incrociando e

attaccando il palo libero mentre il terzo attaccante va

68

attaccando il palo libero mentre il terzo attaccante va

ad occupare una posizione centrale rispetto alla porta,

più defilata, per la palla dietro.

Gli scatti degli attaccanti sono in successione appena il

centravanti vede che sta per partire il cross, le finte

aiutano a guadagnare spazio sugli avversari.

Sulla traiettoria del cross occorre che i tre attaccanti

siano ben scalati. Spesso segna il gol chi conquista la

ribattuta del portiere. Questa esercitazione abbinata ai

lanci da posizione centrale degli stopper sui terzini

dislocati sulle linee laterali in posizione avanzata, che a

loro volta crossano, diventa globale per tutta una

squadra

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Tiri in portacon 3 attaccanti S

Tre attaccanti sono schierati a triangolo con vertice alto.

In fascia un altro giocatore è in possesso di palla.

L’attaccante esterno più vicino al giocatore di fascia scatta in

sua direzione per dettargli lo scambio e mandarlo al cross,

poi si accentra in attesa dell’eventuale cross rasoterra dietro

per il tiro.

Sulla giocata esterna il centravanti attacca il primo palo per

il tiro di testa o di piede mentre l’altro attaccante esterno

finta di scattare verso il centro della porta invece si allarga

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finta di scattare verso il centro della porta invece si allarga

per l’eventuale tiro al volo o per una sponda aerea.

L’obiettivo è dare più possibilità di traiettorie al crossatore

Esercitandosi si trovano i tempi giusti di inserimento.

Il tiro è diversificato; ad esempio l’attaccante che “manda”

al cross ha la possibilità del tiro di interno collo piede

oppure di fintare quel tiro per eludere il difensore, girare

esternamente dopo aver stoppato la palla e calciare una

palla tagliata e liftata con l’altro piede sul secondo palo

Chi si allarga oltre il secondo palo ha la possibilità di calciare

al volo di interno collo piede e chi invece attacca il centro

porta-primo palo ha la deviazione acrobatica con la testa o il

piede.

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Tiri in portacon 3 attaccanti T

Gli attaccanti sono schierati a triangolo con il

vertice alto; un attaccante laterale è in possesso di

palla ed inizia a condurla verso la porta. L’altro

attaccante laterale, nel frattempo, scatta

decisamente verso la porta avversaria dettandogli

una palla alta; il centravanti prima accenna di

scattare pure lui verso la porta, poi viene

perentoriamente a ricevere palla. Ora deve essere

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perentoriamente a ricevere palla. Ora deve essere

abile con un tocco “a scavino, liftato” a scavalcare i

difensori avversari e mandare in porta l’attaccante

che dopo aver passato la palla è scattato.

L’obiettivo è eludere la linea difensiva avversaria

nel momento in cui risale per mandare in

fuorigioco l’ala opposta che ha attaccato subito e

perentoriamente la profondità. Si va al tiro di collo

piede al volo su palla rimbalzante, al tiro dopo un

controllo orientato e pallonetto sul portiere in

uscita, al tiro con palla rasoterra in controtempo al

portiere che viene incontro e non si getta a terra.

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Tiri in portacon 3 attaccanti U

Gli attaccanti sono schierati su una stessa linea in

verticale in zona centrale offensiva, distanti tra loro

circa 7 m. L’attaccante più lontano dalla porta ha la palla

al piede, quello più vicino alla porta ha il corpo di mezzo

fianco e così anche l’attaccante in mezzo.

La giocata ha inizio con un calcio verticale che arriva

all’attaccante più vicino alla porta, il quale sponda dietro

di prima intenzione e sceglie di attaccare la porta

andando a dx o a sx. L’attaccante che ha iniziato l’azione

71

andando a dx o a sx. L’attaccante che ha iniziato l’azione

si inserisce nella zona non occupata dalla punta più

vicina alla porta. Uno dei due riceve palla dall’attaccante

di mezzo (trequartista) e tira in porta.

Con gli attaccanti così disposti in campo si possono

costruire azioni sia con palla a terra che in volo.

L’obiettivo oltre che il tiro a rete e la rifinitura è quello di

esercitare chi entra da dietro scegliendo i tempi giusti e

la direzione libera. Spesso ci si inserisce in avanti non

leggendo adeguatamente la situazione. La giocata è

esplosiva e quindi fatta in grande rapidità ed è esaltata

la tecnica. L’attaccante situato in mezzo ha prima il

compito di lasciar passare la palla e poi quello di

ricevere la palla e fare l’assist.

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Tiri in portacon 3 attaccanti V

Gli attaccanti sono schierati fuori area di rigore a

triangolo con il vertice basso. Il pallone è in possesso

dell’attaccante sul vertice basso che lo gioca ad una

delle due punte parallele e corre in sua

sovrapposizione. L’attaccante che non ha ricevuto la

palla si smarca in semicerchio allontanandosi dalla

porta con l’obiettivo di ricevere la palla calciata di

prima intenzione, anch’esso la gioca di prima

intenzione per il giocatore entrato da dietro mentre

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intenzione per il giocatore entrato da dietro mentre

l’attaccante che ha giocato di “sponda” ha tagliato per

liberare la zona di tiro. La palla è calciata in porta di

prima intenzione da chi ha fatto la sovrapposizione.

Sono determinanti i tempi della giocata; chi

sovrappone parte di scatto e poi rallenta per non

andare in fuorigioco e quindi riscatta per andare al tiro.

Chi delle due punte non riceve la palla deve essere

rapido a diventare “trequartista” e chi ha fatto la

sponda deve rapidamente liberare lo spazio per il

compagno che arriva da dietro. Tutti e tre gli attaccanti

vanno alla ribattuta.

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Tiri in portacon 3 attaccanti Y

Gli attaccanti sono schierati fuori area di rigore a

triangolo con il vertice basso.

Il pallone è in possesso dell’attaccante posizionato

sul vertice basso che parte palla al piede

centralmente.

Uno dei due attaccanti gli viene incontro per l’1-2

mentre l’altro attaccante al contrario si allarga e si

73

mentre l’altro attaccante al contrario si allarga e si

allunga e viene a sua volta a fare l’1-2 con il

possessore di palla mandandolo al tiro da posizione

centrale.

Si va al tiro dopo un doppio scambio in zona

centrale.

Occorre saper giocare la palla ammortizzandola

bene quando ritorna su chi va al tiro e quindi

“tenere” le ginocchia leggermente piegate e le

braccia piegate simulando il fatto di non farsi

anticipare dal difensore.

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Tiri in portacon 3 attaccanti W

Gli attaccanti sono schierati fuori area di rigore a

triangolo con il vertice basso. Il pallone è in possesso

dell’attaccante posizionato sul vertice basso che passa

la palla a uno dei due esterni e sovrappone sull’altro.

L’attaccante che non riceve palla scatta verso la porta e

poi va a fare un 1-2 interno con l’esterno che aveva

ricevuto palla. Quest’ultimo fa l’assist per il tiro del

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ricevuto palla. Quest’ultimo fa l’assist per il tiro del

vertice basso che aveva sovrapposto.

Chi entra da dietro non deve anticipare troppo l’azione

evitando di andare in fuorigioco.

L’attaccante che non riceve palla all’inizio deve essere

rapidissimo a trovare la profondità e, anche come

variante dell’esercizio, a calciare subito di prima

intenzione.

Chi esegue l’assist deve essere bravo a calciare sia

rasoterra, sia a parabola con grande precisione.

Chi calcia in porta deve essere pronto a calciare sia di

piede in corsa che di testa.

Tutti vanno alla ribattuta del portiere.

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Tiri in portacon 3 attaccanti Z

L’attacco è schierato con un centravanti e due

ali poste sulla proiezione dei vertici dell’area di

rigore. L’allenatore è in possesso di palla in

posizione di mezzala e serve l’ala che si smarca

dentro il campo. L’ala esegue un 1-2 con il

centravanti che gli si avvicina e subito cambia

gioco sull’ala opposta che, dopo aver fintato di

L’attacco è schierato con un centravanti e due

ali poste sulla proiezione dei vertici dell’area di

rigore. L’allenatore è in possesso di palla in

posizione di mezzala e serve l’ala che si smarca

dentro il campo. L’ala esegue un 1-2 con il

centravanti che gli si avvicina e subito cambia

gioco sull’ala opposta che, dopo aver fintato di

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gioco sull’ala opposta che, dopo aver fintato di

accentrarsi, attacca l’esterno e riceve palla.

Dopo averla controllata va al cross per la

battuta a rete degli altri due attaccanti.

In questo caso si vuole allenare il lancio a

cambiare gioco, lo smarcamento dell’ala

opposta mentre il diretto avversario si è

accentrato avvicinandosi allo stopper, il cross

tagliato che non ha bisogno del dribbling.

Per la battuta a rete occorre essere dotati di

grande coordinazione, rapidità di esecuzione e

abilità tecniche perché la palla arriva molto

velocemente e ad effetto.

gioco sull’ala opposta che, dopo aver fintato di

accentrarsi, attacca l’esterno e riceve palla.

Dopo averla controllata va al cross per la

battuta a rete degli altri due attaccanti.

In questo caso si vuole allenare il lancio a

cambiare gioco, lo smarcamento dell’ala

opposta mentre il diretto avversario si è

accentrato avvicinandosi allo stopper, il cross

tagliato che non ha bisogno del dribbling.

Per la battuta a rete occorre essere dotati di

grande coordinazione, rapidità di esecuzione e

abilità tecniche perché la palla arriva molto

velocemente e ad effetto.

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CONDUZIONE DELLA PALLA

• Conduzione della palla libera

• Conduzione della palla con avversario:

1. Finta

2. Dribbling 2. Dribbling

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Conduzione della palla libera

• Serve per spostarsi nel campo mantenendo individualmente il possesso della sfera

• Il calcio moderno è fatto essenzialmente di passaggi, però la conduzione è utile nelle transizioni positive per concretizzare la superiorità numerica, e indispensabile per fare il dribbling

• Bisogna allenare la visione periferica nella conduzione per poter vedere il gioco

• Superfici piu’ usate : esterno-collo per tutte le velocità e cambi di direzione.

• L’ interno -collo nei cambi di direzione (il collo va bene solo nella conduzione rettilinea ed offre poca superficie)rettilinea ed offre poca superficie)

• Superfici piu’ utili per i cambi di direzione secchi a bassa velocità: interno, esterno-collo. Utile la suola per retrarre il pallone.

• Condurre nello spazio libero: pochi tocchi e palla piu’ lontana al corpo

• Condurre nel “traffico”: tanti tocchi e palla sempre coperta

• Nel momento del tocco la caviglia deve essere rilassata e morbida

• Alla conduzione va associato anche il concetto di difesa e copertura della palla

• E’ fondamentale usare le braccia non solo come elemento coordinativo ma soprattutto come elemento di difesa della palla. E il busto deve coprire la palla.

• Proporre esercitazioni di conduzione lineare , con cambi di direzione , per poi passare al situazionale in presenza di avversari ; poi possessi specifici

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Progressione didattica conduzione

libera della palla• 1. condurre palla seguendo le linee perimetrali area

• 2. condurre palla su tratto dritto alternando tocchi ravvicinati (andata) ad altri più lunghi

• 3.condurre palla e fare un 360° su ogni cinesino libero sul campo (variante palla da una

parte giocatore dalla’ altra)

• 4.condurre palla e seguire un compagno

• 5.condurre e fare piccoli slalom fra i birilli con tutte le superfici

• 6.gioco : condurre nel traffico e butta fuori gli avversari• 6.gioco : condurre nel traffico e butta fuori gli avversari

• 7.gioco: condurre palla 4 cantoni

• 8.staffetta in conduzione della palla (sia dritta, che fra i birilli,….)

• 9.attaccante parte in conduzione , difensore da dietro con alcuni metri di ritardo rincorre

per contrastare (variante: partono entrambi in conduzione, il primo che arriva è attaccante,

l’altro difensore che rincorre)

• 10. uno contro uno per il cross: attaccante conduce in fascia e deve arrivare al cross (e non

può subire un contrasto), il difensore fa solo intercettamento muovendosi su un corridoio

• 11. possesso obbligo minimo 4 tocchi di conduzione della palla

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Conduzione con avversario: FINTA

• Movimento del giocatore in possesso di palla

eseguito per sbilanciare l’avversario e riuscire

a superarlo mantenendo il possesso di palla,

la finta d’inganno va fatta in prossimità della la finta d’inganno va fatta in prossimità della

zona di contrasto e deve essere radente al

suolo per permettere un veloce cambio di

direzione e di velocità

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CLASSIFICAZIONE DELLA FINTA

In funzione dell’avversario

• Con avversario di fronte

• Con avversario di spalle

• Con avversario di fianco

Tipologie di finte

• Finta di corpo

• Finta di gambe

• Finta con la palla• Con avversario di fianco • Finta con la palla

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• Come per la conduzione anche la finta ha necessità d i essere ben allenata già nelle scuole calcio

• Attraverso il metodo analitico proporre al giovane giocatore quante più finte possibili ripetendo il gesto fino a conso lidarlo, partendo dallo sviluppo delle capacità coordinative.

• Esempio.... Rullata est. Interna, richiamo a V, aff ondo, doppio passo, uncino e cambio 180 gradi... E quanti altri la cono scenza e la

Didattica della finta

uncino e cambio 180 gradi... E quanti altri la cono scenza e la fantasia offrono. Su questo ci sono molte pubblica zioni anche del settore tecnico che possono essere da supporto

• Stabilizzazione delle stesse in uno spazio con riferime nti fissi che ci darà la dimensione della distanza e il tempo.

• Insegnamento della scelta appropriata tra quelle co nosciute per la situazione tattica da risolvere.

• Proposizione con fantasia delle conoscenze contro l'a vversario attivo o solo in parte a seconda della qualità del giocatore.

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Conduzione con avversario: Dribbling

• E’ l’azione di tecnica compiuta dal portatore di palla al fine di SUPERARE (non evitare) un avversario, presuppone la scelta di non passare la palla ma di fare un’azione individuale

• Consente di creare la superiorità numerica più di qualsiasi altra forma o combinazione di gioco.

• Permette di ottenere parecchi calci di punizione frutto di contrasti fallose dei difendenti. E le palle inattive sono il 25 % delle reti segnate.difendenti. E le palle inattive sono il 25 % delle reti segnate.

• Se si punta il difensore dell’ultima linea avversaria rientra nei casi di CONTROMOSSA ALLA ZONA ( MODI DI SUPERARE L’ULTIMA LINEA)

• Richiede qualità Tecniche, Tattiche, Coordinative, di Velocità e Personalità

• Purtroppo gli allenatori e i cambiamenti dello stile di vita dei giovani hanno diminuito questa importantissima qualità individuale

• Statisticamente la squadra che vince più 1 contro 1 , ha il 75% di probabilità di vincere la partita ( H. Wein – 1993)

• Tatticamente esistono zone dove è +/- utile / rischioso il dribbling

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Principi del dribbling

• Se il difensore si trova in divaricata laterale (errore!) è sufficiente fare la finta di

andare da un lato e poi scattare nell’altro

• Se invece il difensore sarà di fianco (corretto!) in antero-posteriore ,ricordarsi

che:

• Se punti il piede avanti, quello del contrasto, chiamato anche piede debole, sarà

facile superare l’avversario con una decisa sterzata e prenderlo in controtempo

(LATO CONTROTEMPO)(LATO CONTROTEMPO)

• Se punti il piede dietro, quello già in direzione di corsa,chiamato anche piede

forte, dovrai fare quasi un “autopassaggio” allungando la palla e cambiando

velocità (LATO VELOCITA’)

• ALLENAMENTO: è obbligatorio fare numerose SITUAZIONI DI 1 CONTRO 1,

variando spazi/tempi , punti di arrivo del difensore, e ricordando che esistono

anche il dribbling laterale e quello dorsale oltre al frontale .

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Dribbling Dribbling

Tipologie del dribbling

Dribbling da fermo

Dribbling in corsa

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• Esistono diverse modalità di eseguire l’1 contro 1 in

dribbling a seconda della posizione dell’avversario :

- dribbling frontale

- dribbling laterale

TIPI DI DRIBBLING

- dribbling laterale

- dribbling dorsale

• LE FINTE : sono fondamentali per sbilanciare un avversario, vanno fatte in prossimità

della zona di contrasto e devono essere radenti al suolo per permettere un veloce

CAMBIO DI DIREZIONE E DI VELOCITA’

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DRIBBLING

FASE OFFENSIVA

• Troppe volte ci si dimentica che il

dribbling è una “potente arma” per

portare la palla dietro la linea di difesa

avversaria

• E’ molto efficace quando la zona

FASE DIFENSIVA

• Il reparto deve proteggersi dal

dribbling con le coperture reciproche

• Su palla laterale si possono adottare

1 o 2 linee di copertura

• E’ molto efficace quando la zona

avversaria non attua le dovute

coperture e si può con un solo

1 contro 1 saltare un intero reparto

• Pertanto conviene :

a) puntare il difensore dove non è

coperto

b) attaccare dove la situazione

offensiva diventa più pericolosa

• Mentre su palla centrale si deve

attuare la PIRAMIDE difensiva, che

permette addirittura la presenza di

“2 liberi”

• Quando il compagno di reparto

viene puntato ci si comporta da

COPRO e non da MARCO

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Didattica del dribbling

• 1 contro 1: un giocatore deve superare l’avversario che ha di fronte partendo già con la palla al piede (oppure dopo un passaggio ricevuto, o dopo uno scambio fra i 2 giocatori non sapendo chi attacca).

• Variante: mettere un altro difensore che recupera da dietro

• 1 contro 1: il difensore arriva lateralmente e l’attaccante deve superare una linea prima di poter arrivare al tiro

• 1 contro 1: l’attaccante riceve palla di spalle e deve cercare di girarsi per • 1 contro 1: l’attaccante riceve palla di spalle e deve cercare di girarsi per costruirsi il tiro in porta senza utilizzare il sostegno

• 1 contro 1: di natura situazionali nelle varie zone di campo interessando ogni ruolo

• Situazione 2 contro 1 con attaccanti che partono in obliquo rispetto al difensore)

• Minipartita 1 contro 1 con porte piccole, grandi, o linea di mèta

• Minipartita 2 contro 2 come sopra

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Il dribbling

La finta e il dribbling entrano in “simbiosi” nell’azione di gioco con due fasi fondamentali :

• la prima che si identifica con un movimento di inganno

• la seconda dove si applica un movimento intenzionale che mira a rendere efficace il gesto tecnicomira a rendere efficace il gesto tecnico

• Affinché l’azione abbia successo il difensore deve “abboccare” e reagire al primo movimento dopodichè il giocatore in possesso palla potrà :

… sviluppare la situazione attingendo (come già descritto) dal proprio bagaglio tecnico la più idonea tra le gestualità conosciute.

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Individuali :

• Mantenere il possesso palla

• Conquistare lo spazio libero

• Ottenere lo spazio per un passaggio

• Ottenere lo spazio per andare al cross

• Ottenere lo spazio per il tiro in porta

Il dribbling - Vantaggi

• Ottenere lo spazio per il tiro in porta

• L’azione individuale positiva incide anche sulla tattica collettiva:

• Crea superiorità numerica

• Tiene impegnato un reparto di giocatori

• Determina l’imprecisione di intervento degli avversari

• Creatività e imprevedibilità nello sviluppo delle situazioni di gioco

• Permette di variare i ritmi collettivi

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• Individuali :

• Perdere il possesso di palla

• Crea insicurezza di fronte errori frequenti

• Impone la capacità di recuperi immediati

• Maggior dispendio di energie fisiche e nervose

• Con il tempo durante la gara si può perdere imprevedibilità

Il dribbling - Svantaggi

• Con il tempo durante la gara si può perdere imprevedibilità

• Per non essere annullata facilmente si deve combinare alla tattica collettiva

• L’azione individuale negativa incide anche sulla tattica collettiva:

• Se si perde palla spesso si toglie sicurezza anche ai compagni

• Persa la palla si rischia di giocare in situazioni di inferiorità numerica

• Persa la palla si può subire la ripartenza della squadra avversaria

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Finta prima

della ricezione

Abilità tecnica che permette il controllo della pal la in arrivo e quindi la possibilità conseguente di attuare un alt ro gesto tecnico in modo ottimale

CONTROLLO DELLA PALLA

della ricezione

Ricezione della

pallaDifesa della

palla

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Finta prima della ricezione

• Movimento del giocatore finalizzato

all’esecuzione dello stop o del controllo

orientato nella modalità che trae in inganno

l’intervento possibile dell’avversario l’intervento possibile dell’avversario

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Principi della finta prima della ricezione

• Equilibrio fisico, con gestione sicura del corpo, buoni appoggi, sensibilità propriocettiva e adatta alla richiesta di sbilanciamento.

• Presa di informazioni della situazione di gioco, conoscenza posizione compagni e avversari, traiettoria palla, velocità.traiettoria palla, velocità.

• Conoscenza dell'avversario diretto, delle sue caratteristiche fisiche e tecniche.

• Orientamento, posizione della persona all'interno del terreno di gioco.

• Obiettivo da raggiungere, scelta già fatta su zona da raggiungere dopo la finta o compagno a cui far pervenire la palla.

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Tipologia di finta prima della ricezione

• Finta con successivo controllo , la finta presuppone una ricezione e grazie a essa si riesce a ottenere spazio o ingannare l'avver sario.

• Finta senza prendere palla , la mossa di inganno mira a sbilanciare l'avversario lasciando passare il pallone che verrà raggiunto subito dopo o che favorirà un compagno ( esca)

• Palla in arrivo con fronte all'avversario , mancando la protezione deve essere molto rapida e il controllo seguente orienta to a superare lo stesso.

• Palla in arrivo con spalle all'avversario , si guadagna tempo girandosi dalla parte opposta alla finta e lo spazio aperto da modo di giocare con più persone.

• Finta di corpo, sbilanciamento avversario tramite il movimento dell a parte superiore del corpo che si gira o flette per disori entare ( stop di petto, stop di interno orientato, controllo di testa)

• Finta di gambe , movimento delle gambe che fintano una scelta dire tta di gioco poi invertita (finta calcio al volo per poi c ontrollo orientato)

• Finta di palla (impossibile)

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Didattica della finta prima della ricezione

• Nello spazio circolazione palla a 3 tocchi con ricezio ne dopo finta• Cerchio di centrocampo una squadra all'interno rice ve da fuori e

sposta palla verso altro compagno esterno dopo rice zione anticipata da finta.

• Ostacoli distribuiti sul campo fungono da avversari . Squadra A guida con un pallone a testa mentre B si smarca vic ino a finto avversario e riceve dopo movimento di inganno.avversario e riceve dopo movimento di inganno.

• In linea 4 giocatori due al centro con paletto che funge da avversario da sbilanciare. Un esterno inizia con pas saggio al centro e segue, chi riceve finta e porta a altro esterno.

• 3 squadre A, B, C, quando A riceve da C è marcata d a B che disturba la ricezione. (ovviamente sapere che si eff ettuerà la finta non agevola la risposta)

• stimolare la finta negli uno contro uno e anche in situazioni tattiche di 11 contro zero.

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Ricezione della palla

• E’ il fondamentale che permette di controllare una

palla in arrivo

• ESISTONO VARIE CLASSIFICAZIONI:• CONTROLLO SUL POSTO (stop)

• CONTROLLO ORIENTATO (stop a seguire)• CONTROLLO ORIENTATO (stop a seguire)

• CONTROLLARE UNA PALLA RASOTERRA

• CONTROLLARE UNA PALLA PARABOLICA (SMORZAMENTO)

• CONTROLLARE UNA PALLA UNA FRAZIONE DI TEMPO DOPO CHE E’ RIMBALZATA

(SEMIBLOCCAGGIO O DROP)

• CONTROLLO IN BASE ALLA SUPERFICIE DEL CORPO ( PIEDE, COSCIA, PETTO)

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Principi della ricezione della palla

• 1.VALUTAZIONE TRAIETTORIA

• 2.ANDARE INCONTRO ALLA PALLA (NON FARSI ANTICIPARE)

• 3.DECIDERE SE CONTROLLARE SUL POSTO O ESEGUIRE UN

CONTROLLO ORIENTATO

• 4.ANDARE INCONTRO ALLA PALLA CON LA PARTE DEL • 4.ANDARE INCONTRO ALLA PALLA CON LA PARTE DEL

PIEDE/CORPO RILASSATA

• 5.SE POSSIBILE UTILIZZARE PARTI DEL CORPO AMPIE

• 6.RETRARRE AL MOMENTO DELL’IMPATTO LA PARTE DEL

CORPO (TIPO ANDARE INDIETRO ALLA MOVIOLA)

• 7.OTTIMIZZARE CON UN SALTELLO SUL PIEDE PORTANTE

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Didattica del controllo sul posto

• 1.palla in mano, lanciarla in alto e controllare in vari modi ( drop,

smorzamento,…)

• 2.come sopra ma dopo 3 palleggi , lanciare in alto e controllare

• 3.a coppie , un compagno lancia la palla, l’altro esegue tutti i tipi di stop

(volo, drop, piede, coscia , petto, sul posto)

• 4. a coppie, passaggi di 20 metri con parabola e controllo• 4. a coppie, passaggi di 20 metri con parabola e controllo

• 5. a terne, si passa al giocatore che sta in mezzo e facendo un controllo si

gira di 180° per dare palla all’altro compagno

• 6. in gruppo serie di passaggi al volo , tipo ricevo e lascio la palla

• 7 . situazione: un attaccante marcato, riceve da un compagno un

passaggio dopo uno slalom, e deve controllare , difendere la palla,

scaricare e giocarsi un 2 contro 1

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Didattica del controllo orientato

•1Individualmente, lanciare la palla con le mani per poi controllarla in vari modi e con diverse parti del corpo. Stesso esercizio ma a coppie col compag no che lancia la palla che deve essere controllata in modo orientato. Difficoltà progressiva.

•2 Passaggi a 2 tocchi tra 10 giocatori con 3 pallon i. Chi ha palla serve in modo vario un compagno che esegue un controllo orientato a 90 gradi e pass a ad altro giocatore.

•3. Esercitazione con finalità anche tattiche. I gi ocatori disposti in campo secondo il sistema di gio co adottato effettuano circolazione palla a 2 tocchi o rientandosi nello spazio di competenza a seconda del ruolo. Variante 1 : si inseriscono dei giocator i passivi a disturbare il passaggio che obbligano a d una scelta tattica chi riceve. Variante 2 : i gioca tori avversari possono giocare il pallone a seguito del una scelta tattica chi riceve. Variante 2 : i gioca tori avversari possono giocare il pallone a seguito del recupero o del cambio possesso dopo un numero stabi lito di passaggi.

•4. Quadrato 15 x 15 con giocatori agli angoli e un o al centro. La palla arriva al centrale che si ori enta , anche dopo finta a piacere o in risposta al segna le fatto dal giocatore che ha dato palla. Si può portare un giocatore a disturbo del centrale e in q uesto caso lo spazio vuoto deve essere coperto dal giocatore alle spalle. Esercizio indicato anche per il portiere.

•5. Possesso 4 contro 2 con obbligo di 2 tocchi. Gio catori in possesso non fermi. Svolgere a tempo o con cambio coppia in caso di intercetto palla.

•6 Possesso 2 contro 2 dentro a un quadrato con 4 gi ocatori sponda ai lati. I giocatori al centro devono fare almeno 2 tocchi e scaricare all'esterno , le sponde non hanno limite di tocchi ma non possono fermare il pallone. Portiere all'esterno

•7 Partita a tema. Campo doppia area, 4 contro 4 con sponde laterali e verticali. Gioco 2 tocchi minimo si può segnare solo dopo aver passato palla almeno ad una sponda e con il portiere.

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L’allenatore/ un giocatore/ il portiere iniziano il gioco da una posizione del campo, gli altri dopo finta e controllo orientato muovono palla per almeno un paio di passaggi

Il jolly passa al centrale che si orienta verso il terzino il quale si smarca e orienta il controllo verso un compagno o lo stesso allenatore. Gli altri si muovono per ricevere. In questo esempio il Mr lancia su esterno che effet tua controllo verso interno

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Esercizio 3aControllo orientato con finalità tattiche

L’allenatore/ un giocatore/ il portiere iniziano il gioco da una posizione del campo, gli altri dopo finta e controllo orientato muovono palla per qualche passaggio disturbati da avversari più o meno attivi

Giro palla sotto pressione avversari a due tocchi o bbligatori con partecipazione del portiere. Dopo 4/5 passaggi si può concludere eserc itazione anche con finalizzazione dei tre attaccanti che prima erano di disturbo

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Esercizio 4 Controllo orientato e seguo

Ricevuta palla dall’esterno A il giocatore al centro B effettua un controllo orientato dopo una finta e passa ad un altro esterno C .

C

altro esterno C . B segue il pallone e si posiziona fuori.Il giocatore C che ha ricevuto, controlla spostando palla per superare B e passa al centro dove si è posizionato il primo giocatore A

A

B

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Esercizio 4aControllo orientato con marcatore e seguo

Il giocatore A passa al centro e segue. B marcato da D, effettua un controllo orientato dopo una finta e passa all’esterno C. Poi segue il pallone e si posiziona fuori. Il giocatore C che ha

D

C

Il giocatore C che ha ricevuto controlla spostando palla per superare il giocatore B e passa al centro dove è posizionato il giocatore D che prima marcava ed ora è affrontato da A.Lo spazio lasciato libero deve essere occupato da uno dei due non impegnati in questo caso E

A

B

E

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Esercizio 5 4 contro 2 a due tocchi obbligatori

•Possesso 4 contro 2 con obbligo di 2 tocchi. Giocatori in possesso non devono rimanere fermi. Svolgere l’esercizio in Svolgere l’esercizio in un tempo determinato o con cambio coppia in caso di intercetto palla.

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Esercizio 64>2 con almeno due tocchi obbligatori

•Possesso 2 contro 2 dentro a un quadrato con 4 giocatori sponda ai lati, il portiere può essere posizionato anche solo come anche solo come sponda. I giocatori devono fare almeno 2 tocchi e scaricare sui giocatori all'esterno i quali non hanno limite di tocchi ma non possono fermare il pallone.

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Dopo un controllo preceduto da una eventuale fintadi movimento, può diventare decisivo ai finidell’esecuzione di una giocata, la difesa della palladall’attacco di un avversario.

Difesa della palla

dall’attacco di un avversario.

Si può definire la difesa della palla la capacità diutilizzare il proprio corpo frapponendolo tra sfera eavversario per essere sicuri di rendere difficile ilcontrasto del contendente.

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• Il proprio corpo viene ad essere utilizzato fra palla ed avversario proprio per impedire l’intervento di quest’ultimo.

• Braccia e spalle sono molto importanti negli attacchi laterali, devono servire da barriera

Principi della difesa della palla

attacchi laterali, devono servire da barriera

• Saper mantenere la palla con il piede contrario alla zona di attacco dell’avversario

• Negli attacchi da dietro avere la possibilità di un appoggio col dorso sull’avversario e braccia aperte per impedire a questo di attaccarci lateralmente.

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•1. situazione 1 contro 1 di difesa palla da un avver sario che con il pallone in mano deve cercare di colpire il pallone del port atore

•2. un attaccante riceve palla dentro un quadrato pr esidiato da un difensore, se riesce a portare fuori la palla later almente può proseguire incontrastato

•3. tre centrocampisti si passano la palla, vertical izzano su una punta

Didattica della difesa della palla

marcata ad uomo sui 18 metri che deve ricevere , di fendere palla per 5 secondi e poi può giocare una palla di scarico per il cc che arriva al tiro, o per gioco 2>1.

•4.possesso palla 4 sponde con un interno marcato ad uomo che deve ricevere difendere la palla e passarla ad un’altra sponda

•5.possesso palla uomo/uomo minimo 3 tocchi•6.possesso palla con obbligo di passaggio sui piedi e controllo

orientato

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SMARCAMENTO

1. Movimento di smarcamento

2. Velocita’ di smarcamento

3. Finalita’

4. Efficacia

5. Presupposti5. Presupposti

6. Modalita’

7. Smarcamento del possessore di palla

8. Smarcamento semplice

9. Smarcamento composto (finta di smarcamento)

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1. MOVIMENTO DI SMARCAMENTO

• E’ il movimento che il giocatore compie per eludere il marcamento

dell’avversario per andare su uno spazio libero e raggiungibile da un

passaggio o anche per liberare uno spazio utile per la ricezione di un

compagno (smarcamento combinato)

• DOVE : in zona LUCE. Ovvero in uno spazio libero dove si può essere visti

e raggiunti dal passaggio.e raggiunti dal passaggio.

• COME : attraverso corse di tutti i tipi (ma di qualità) e contromovimenti.

Nella corsa si deve avere sempre la visione della palla anche se si è in

allontanamento

• QUANDO: si effettua quando il portatore di palla prende informazioni ed

è in grado di poterla trasmettere.

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2. VELOCITA’ DI SMARCAMENTO

• Il movimento di smarcamento presuppone

due velocità di esecuzione:

1. velocità non massimale nell’esecuzione della

prima fase della finta di movimentoprima fase della finta di movimento

2. velocità massimale nella seconda fase della

finta per la ricezione della palla

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3. FINALITA'

• Lo smarcamento può avere varie finalità.

• Le principali sono:

• a. dare sostegno al portatore di palla.

• b. dare appoggio al portatore di palla.

• c. conseguire la superiorità numerica.

• d. mantenere il possesso di palla.

• e. finalizzare l’azione ( segnare una rete)

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Per essere efficace, è indispensabile che il

giocatore che compie lo smarcamento

mantenga lo sguardo sul portatore di palla e

4. EFFICACIA

mantenga lo sguardo sul portatore di palla e

sappia valutare la situazione di gioco, in modo

da effettuare il movimento finale con il giusto

tempismo.

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5. PRESUPPOSTI

I presupposti per realizzare nella maniera più

proficua possibile i movimenti di smarcamento

sono:

a. Muoversi quando il compagno è in

condizioni di passare la palla.

b. Muoversi nella “zona luce”, cioè nell’area

visiva del compagno in possesso di palla.

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6. MODALITA’

• I principali modi con cui si effettua uno smarcamento sono:

• a. Cambi di direzione.

• b. Cambi di ritmo.

• c. Corse in profondità con movimenti di “taglio”.

• d. Corse alle spalle dell’avversario (zona cieca)

• e. Corse in ampiezza rispetto alla posizione dell’avversario.

• f. Movimento di finta prima della ricezione della palla

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7. SMARCAMENTO DEL POSSESSORE

DI PALLA

• Lo smarcamento può anche essere compiuto

direttamente dal possessore di palla, che

dopo aver trasmesso palla ad un compagno si

smarca per riceverla di nuovo (uno-due). In smarca per riceverla di nuovo (uno-due). In

questa dinamica di gioco il possessore non è,

quindi, solo il portatore di palla, ma anche chi

sta per riceverla nuovamente.

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8. CATEGORIE

• Lo smarcamento può essere distinto in duediverse categorie:

• a. smarcamento semplice, a movimentounico unidirezionale;unico unidirezionale;

• b. smarcamento composto, a movimentocombinato (contromovimento), insieme didue movimenti consecutivi tra lorocorrelati.

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9. SMARCAMENTI SEMPLICI

• I principali movimenti unidirezionali di smarcamento sono :

• a. corsa verticale (avanti e indietro);

• b. corsa orizzontale;

• c. corsa diagonale;

• d. movimento a U;

• e. movimento di fuori-linea (uscire dalla linea che uniscel’avversario alla porta);

• f. movimento a L

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10. SMARCAMENTI COMPOSTI

(CONTROMOVIMENTI)

•I principali contromovimenti sono:

•a. lungo – corto;

•b. corto – lungo;

•c. interno (dentro) – esterno (fuori);

•d. esterno (fuori) – interno (interno).

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Finta di movimento

• Movimento del giocatore finalizzato ad acquisire un tempo di gioco migliore dell’avversario ed uno spazio più utile per la ricezione

• Si suddivide a secondo della direzione di corsa

• Direzione verticale: lungo-corto, corto-lungo

• Direzione orizzontale: dentro-fuori, fuori-dentro

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Movimento lungo-corto

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Movimento corto-lungo

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Movimento dentro-fuori

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Movimento fuori-dentro

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Didattica del movimento di

smarcamento• 1.un attaccante contro un difensore con una sponda in verticale che cerca la

zona luce (DOVE)

• 2.due centrocampisti si passano la palla, quando uno di questi si gira cerca l’ala che è marcata a uomo dal terzino (COME)

• 3.un giocatore fa lo slalom, quando termina deve passare ad un attaccante marcato a uomo (QUANDO)

• 4.situazione per l’attacco ad 1 o 2 tempi, con terzini che fanno lo slalom e poi giocano la palla

• 4.situazione per l’attacco ad 1 o 2 tempi, con terzini che fanno lo slalom e poi giocano la palla

• 5.partita 11vs 0 (passo a chi vedo)

• 6.possesso 2 contro 1 a tre settori per intercettamento

• 7.possesso 3 contro 1 su angoli a 90° rispetto al portatore

• 8. possesso 2 contro 2 a tre settori

• 9.possesso 4 contro 2 palla filtrante e appoggiata

• 10.possesso 2 contro 2 + sostegno e appoggio

• 11.possesso 5 contro 3 con regista nel mezzo (4+1)

• 12.gioco a tema : obbligo rasoterra

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ERRORI TECNICI DEL

GIOCATORE

DILETTANTE E DILETTANTE E

CORREZIONI

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Difficoltà nel gestire la palla al fine di passarla ad un compagno di interno piede

Motivo: il pallone in possesso di un giocatore è distante dal piede che lo conduce e

quindi nel momento in cui la palla viene calciata, il busto “tende” a piegarsi

indietro o verticalizzarsi

In questo caso il passaggio è rimbalzante, la palla non è accompagnata dalla gamba

che calcia e c’è poca forza, diventando intercettabile e difficoltoso da fermare per i

rimbalzi

SPUNTI PER LA CORREZIONE:

Errori tecnici 1

SPUNTI PER LA CORREZIONE:

Corretta conduzione di palla: il pallone deve rimanere molto vicino al piede per cui deve essere colpito con delicatezza; i passi debbono essere ravvicinati e il piede deve essere leggero a terra, l’articolazione della caviglia mobile per ruotare e far coprire al meglio, con tutte le parti del piede, la palla

Esercizio consigliato: in uno spazio ristretto che contiene molti giocatori (area piccola di rigore) ognuno conduce la palla in corsa lenta senza scontrarsi ed tenendosi pronto a dribblare e scansare ogni ostacolo. Con questo esercizio si sollecita a tenere la palla vicina al piede e ad essere pronti a cambiare direzione repentinamente e poterla conseguentemente calciare

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All’arrivo di una palla che rimbalza da colpire al volo si vede che il giocatore piega il busto indietro come a ritrarsi, la palla viene respinta con una traiettoria non tesa e lenta. Tale giocatore appare come un soggetto che subisce e non come protagonista della giocata

La palla che arriva addosso deve trovare il giocatore preparato e lo può fare solo se questo si solleva da terra, portando indietro l’arto che calcia e quindi predisponendosi ad anticipare. Se invece la palla arriva più lentamente, prima di staccare da terra, occorre accorciare il passo

Errori tecnici 2

staccare da terra, occorre accorciare il passo

SPUNTI PER LA CORREZIONE:

L’esercizio consigliato da ripetere spesso si avvale di un muro o qualcosa di simile, in modo da permettere molte ripetute dello stesso gesto tecnico. È necessario stare a distanza di circa 5 m., calciare la palla al muro, sulla respinta far rimbalzare 1 volta la palla a terra, accorciare a tempo giusto il passo, staccare leggermente da terra, colpire la palla e ripetere il tutto (palla-rimbalzo-collo piede per 100 volte di seguito; palla-rimbalzo-interno piede per 100 volte; palla-rimbalzo-drop sul 2°rimbalzo per 100 volte, potrebbe essere la quantità che aiuta ad acquisire la giusto coordinazione tecnica

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Con la palla troppo distante dal piede l’attenzione visiva è attirata dalla palla e quando

occorre passarla il tempo è ritardato facilitando l’intercettazione da parte degli

avversari

In questi casi il giocatore a cui passiamo la palla può subire l’anticipo o esser costretto

a fare giocate scontate perché un avversario gli si avvicina togliendogli tempo e

spazio di gioco

Errori tecnici 3

SPUNTI PER LA CORREZIONE:

In uno spazio come l’area di rigore, far correre ogni giocatore della squadra con una palla a testa; come abbiamo visto nel 1° esercizio la palla va tenuta vicino al piede. È necessario cercare di tenere, portando la palla, lo sguardo in avanti cercando di entrare in contatto visivo con un compagno e subito scambiarsi la palla con un passaggio rapido facendo attenzione a non far scontrare le palle

Dopo aver fatto ripetere l’esercizio alcune volte, si troveranno i tempi giusti di gioco

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Con la palla che arriva rasoterra, spesso lo stop è fatto con la parte interna del piede,

ma posteriormente, costringendo il giocatore a ritoccarla nuovamente per poterla

giocare

Dovendo fare un tocco di palla in più, lo sguardo si focalizza in basso sul pallone,

facendo perdere possibilità di gioco. In più l’errore denota carenza tecnica che

invoglia l’avversario ad aggredirlo per togliergli il pallone

SPUNTI PER LA CORREZIONE:

Ci mettiamo a coppia ad una distanza di 10 m. l’uno dall’altro e ci passiamo la palla

Errori tecnici 4

Ci mettiamo a coppia ad una distanza di 10 m. l’uno dall’altro e ci passiamo la palla rasoterra con l’obbligo di stop con l’interno piede; la direzione dello stop deve essere verticale leggermente laterale in direzione dell’altro arto. Subito dopo lo stop (gamba portata dietro, angolo di 90° piede gamba, busto leggermente in torsione ad accompagnare la gamba che ferma la palla, tocco secco ma debole) si accorcia il passo rimanendo agili sul posto, si raggiunge la palla e si calcia con l’altro arto. Questo esercizio può apparire vecchio ma è opportuno per focalizzare l’attenzione sulla coordinazione nel momento in cui occorre calciare, aprire in maniera giusta la gamba che calcia e verificare il punto preciso del piede con cui stoppare la palla. Il calciare palla nel punto centrale e l’accompagnare con l’arto che calcia contribuisce a eliminare i rimbalzi inutili .

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Arriva una palla rimbalzante ad una altezza tale da essere stoppata con il petto; spesso si nota che il giocatore prolunga le braccia estendendole al massimo e direzionandole in avanti-alto mentre il petto e la testa indietreggiano

In questi casi la palla rimbalza sul petto e prosegue la sua corsa passando sopra la testa, costringendo il giocatore a girarsi e rincorrere la palla

SPUNTI PER LA CORREZIONE:

L’allenatore con la palla in mano a 3 m. di distanza dal giocatore, lancia la palla con

Errori tecnici 5

L’allenatore con la palla in mano a 3 m. di distanza dal giocatore, lancia la palla con una traiettoria a parabola e questi allarga e solleva leggermente i gomiti, arcua un poco il busto indietro e nel momento in cui sta per entrare in contatto con la palla inspira e subito dopo espira ,decontraendo i muscoli del dorso per ammortizzare al massimo il contatto palla-petto

Si parte da questo esercizio semplice per far prendere coscienza dello stop di petto per poi costruire esercizi più complessi fino ad arrivare ad uno stop su lancio in cui ci si eleva da terra, si cambia direzione alla palla per prevenire l’ intervento dell’avversario

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La traiettoria della palla è verticale e rasoterra; un giocatore, rincorrendola, la deve

intercettare e respingere nella direzione opposta. Il giocatore, invece di rinviarla

nella direzione opposta, la respinge ad angolo ottuso rispetto alla sua corsa.

A volte il giocatore cade, perdendo l’equilibrio; a volte svirgola la palla.

SPUNTI PER LA CORREZIONE:

Il giocatore non ha l’accorgimento di avere una traiettoria curvilinea prima di colpire

la palla; di abbassare il baricentro del corpo piegando le gambe e allargando le

Errori tecnici 6

la palla; di abbassare il baricentro del corpo piegando le gambe e allargando le

braccia; di far perno sulla gamba interna per ruotare ampiamente l’altra,

aiutandosi con la torsione del busto e piegando il corpo per chiudere il gesto. Nel

momento in cui la palla viene colpita (interno piede) il baricentro del corpo deve

essere piegato in avanti.

Un possibile esercizio per allenare alla giusta respinta: due giocatori con palla, distanti

10 m. l’uno dall’altro corrono piano calciando alternativamente in verticale. Il

giocatore da correggere, in posizione frontale e centrale tra i due, distante 10 m.,

corre alternativamente verso le palle passate, attenendosi agli accorgimenti sopra

detti. Inoltre non deve mai dare le spalle alla palla, in modo tale da poterla sempre

vedere.132

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Su un traversone da intercettare colpendolo di testa spesso, invece di staccare da terra

con il piede interno, si stacca con quello esterno, perdendo l’equilibrio e non

potendo colpire correttamente la palla

Così facendo c’è il rischio che la gamba interna ricada su quella esterna impedendo un

efficace stacco aereo; inoltre entra in gioco la forza centrifuga anziché quella

centripeta, non permettendo di impostare un colpo deciso alla palla

SPUNTI PER LA CORREZIONE:

Errori tecnici 7

SPUNTI PER LA CORREZIONE:

Due giocatori si posizionano ad una distanza di 5 m. l’uno dall’altro con la palla in

mano; il giocatore sta in mezzo frontalmente a 5 m. costruendo un triangolo e si

sposta alternativamente a destra e a sinistra colpendo frontalmente la palla

lanciata dagli altri due.

Gli ultimi passi prima dello stacco devono essere corti; le braccia leggermente piegate

formando un angolo di 90 o e scostate dal corpo; lo stacco deve avvenire sempre

sul piede interno rullando sulla superficie plantare; in volo occorre ruotare verso

chi ha lanciato la palla portando il busto all’indietro per caricare efficacemente il

colpo di testa; sul colpo di testa le braccia aiutano spingendo all’indietro; la testa si

spinge in avanti133

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Su un traversone da intercettare colpendolo di testa spesso, invece di staccare da terra

con il piede interno, si stacca con quello esterno, perdendo l’equilibrio e non

potendo colpire correttamente la palla

Così facendo c’è il rischio che la gamba interna ricada su quella esterna impedendo un

efficace stacco aereo; inoltre entra in gioco la forza centrifuga anziché quella

centripeta, non permettendo di impostare un colpo deciso alla palla

SPUNTI PER LA CORREZIONE:

Errori tecnici 7

SPUNTI PER LA CORREZIONE:

Due giocatori si posizionano ad una distanza di 5 m. l’uno dall’altro con la palla in

mano; il giocatore sta in mezzo frontalmente a 5 m. costruendo un triangolo e si

sposta alternativamente a destra e a sinistra colpendo frontalmente la palla

lanciata dagli altri due.

Gli ultimi passi prima dello stacco devono essere corti; le braccia leggermente piegate

formando un angolo di 90 o e scostate dal corpo; lo stacco deve avvenire sempre

sul piede interno rullando sulla superficie plantare; in volo occorre ruotare verso

chi ha lanciato la palla portando il busto all’indietro per caricare efficacemente il

colpo di testa; sul colpo di testa le braccia aiutano spingendo all’indietro; la testa si

spinge in avanti134

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Nello stop di drop il giocatore ferma la palla rimanendo rigido e dritto, anche se

compie correttamente il gesto tecnico, facendo così allontanare la palla troppo e

permettendo all’avversario di impadronirsene

Questo diventa così un gesto che rende prevedibili, mancando la finta ed è suscettibile

di errore tecnico dello stopper, perché riduce la superficie del piede che entra in

contatto con la palla

SPUNTI PER LA CORREZIONE:

Errori tecnici 8

SPUNTI PER LA CORREZIONE:

Il giocatore da migliorare tiene la palla in mano all’altezza dell’addome, ruota di circa

90 o il busto dal lato della gamba che deve stoppare (non il braccio che tiene la

palla); rimane in appoggio sulla gamba che non stoppa, alza verso l’esterno e piega

la gamba interessata dal gesto , lascia cadere la palla e la stoppa ruotandosi di

nuovo ma in direzione opposta. Ci si allena così a chiudere la palla proteggendola.

Partendo da questo si può arrivare ad esercizi sempre più complessi fino a quello

di saper stoppare dopo aver palleggiato, calciato la palla in alto, fintato ed eseguito

uno stop di drop perfettamente

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Un errore per la forza messa nel gesto tecnico, per la direzione e per la superficie dicontatto piede-palla è quello che spesso si commette nel fare il lancio, che, in questicasi, ha una traiettoria tesa e forte con una direzione spostata rispetto a quella giusta.La palla viene colpita erroneamente vicino alla punta del piede; così, a causa della forzanecessaria data al lancio, si ottiene una traiettoria tagliata che allontana la palla da chila deve ricevere

Il primo responsabile dell’errore è il corpo che al momento di calciare la palla rimane troppovicino alla verticale invece di piegarsi notevolmente in fuori. L’altro responsabile è ilpiede che non si estende al massimo in modo da avere una massima superficie per ilcalcio. Un altro fattore che induce a fare un lancio teso con maggiore possibilità diintercettazione e troppo forte con più difficoltà nel controllo, è di avere il piede dell’arto

Errori tecnici 9

intercettazione e troppo forte con più difficoltà nel controllo, è di avere il piede dell’artod’appoggio troppo vicino al pallone al momento del calcio

SPUNTI PER LA CORREZIONE:

Un esercizio che sollecita a tenere al momento del lancio il busto molto lateralizzato, ilpiede molto disteso, la gamba d’appoggio distante 40-50 c. dalla palla, è quello delpassaggio tra due giocatori con superamento di ostacoli alti più di 1,80 m. situati a metàstrada, i due giocatori sono distanti circa 30 m. Quando allungheremo la distanza tra idue giocatori il piede che calcia “accompagnerà” la palla per dare maggiore spintamentre nel calcio sopra descritto il piede appena ha colpito palla-terra si ferma (colposotto).

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Nel momento di calciare in porta in mezza rovesciata una palla, alcuni giocatorisvirgolano la palla, oppure indietreggiano, fermano la palla e perdono l’occasioneper tirare.

SPUNTI PER LA CORREZIONE:

Occorre scegliere bene il tempo innanzi tutto per impostare la giocata; avere un buonequilibrio e quindi forza per rimanere in appoggio su un solo arto; portare in alto-dietro e piegata quasi a 90° la gamba che calcia; tenere disteso al massimo il piedeche calcia e fare il tutto con le braccia che si aprono lateralmente di circa 90o permigliorare l’equilibrio. Dopo aver colpito la palla la gamba che calcia deve

Errori tecnici 10

migliorare l’equilibrio. Dopo aver colpito la palla la gamba che calcia deveaccompagnare la traiettoria.

Un esercizio da fare può essere: l’allenatore è situato un paio di m. fuori dalla portacon la palla in mano fronte al campo di gioco; il giocatore è situato sulla lineadell’area piccola, di fianco rispetto alla porta a circa 1 m. rispetto alla proiezionedel palo sul campo. L’allenatore lancia con le mani la palla verso il giocatore adalmeno 1 m. da lui all’altezza delle sue spalle. Il giocatore rimanendo sul postoimposta il corpo e gli arti inferiori e superiori per battere a rete. Si richiede che lapalla parta tesa dal piede e quindi arrivi in porta alla stessa altezza in cui è statacolpita. Con molte ripetizioni ci si appropria del modo di calciare e si può passarepoi ad esercitazioni molto più complicate.

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Non è raro vedere colpi di testa “subiti” da chi li esegue.

La testa si rannicchia sul collo che a sua volta si accorcia, le spalle si stringono con le

braccia che toccano i fianchi del busto; con tale impostazione la palla arriva in

modo non da essere colpita, ma è essa che colpisce

SPUNTI PER LA CORREZIONE:

Busto esteso e leggermente piegato dietro, braccia semiflesse a proteggere dagli

avversari, collo eretto e testa tesa, sono i presupposti per colpire, a tempo giusto,

la palla di testa con e senza elevazione. Dopo il contatto palla-testa, i gomiti

Errori tecnici 11

la palla di testa con e senza elevazione. Dopo il contatto palla-testa, i gomiti

devono spingere decisamente indietro, mentre la testa colpisce e accompagna la

traiettoria della palla in avanti

Per apprendere il colpo di testa si parte da esercizi molto semplici, settoriali, in modo

da focalizzare al meglio il gesto. In seguito dovrà essere abbinato allo stacco aereo,

alla torsione durante lo stacco, e via via in gesti sempre più complicati.

Un esercizio è quello di porre un giocatore in posizione seduta, poi in ginocchio e

infine in piedi, e da breve distanza l’allenatore gli lancia con le mani la palla. La

distanza è di qualche m., la palla è lenta, la risposta del colpo di testa da parte del

giocatore deve essere decisa.

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I cross da fondo campo spesso sono sbagliati: la traiettoria della palla prende una

direzione sbagliata (dietro la porta) oppure la palla non si alza e così viene respinta

dai difensori; in alcuni casi il giocatore che ha crossato si sbilancia e cade

Il giocatore che crossa arriva sulla palla verticalmente e spesso con la massima velocità

invece di diminuire per un attimo la velocità avvicinandosi alla palla, iniziare una

traiettoria semicircolare (fare il giro) e chiudere sulla palla riaccelerando

SPUNTI PER LA CORREZIONE:

Errori tecnici 12

SPUNTI PER LA CORREZIONE:

Esercizio: un giocatore che ha la palla al piede nella zona del calcio d’angolo la tocca in

avanti, gli corre dietro, imposta la corsa giusta e calcia in area di rigore dove un

compagno la colpisce mettendola in porta

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