IL CARICO

DI ALLENAMENTO

E SUE MODULAZIONI

L’ALLENAMENTO E’ COSTITUITO DA UN INSIEME

DI ESERCITAZIONI DI NATURA FISICA,

AVENTI LO SCOPO DI MIGLIORARE LE CAPACITA’

DI PRESTAZIONE DEL NOSTRO ORGANISMO

L’INCREMENTO DELLE CAPACITA’ LAVORATIVE

CONSEGUENTI AD ALLENAMENTI PROTRATTI

PER LUNGHI PERIODI DI TEMPO

E’ DOVUTO A TRASFORMAZIONI FISIOLOGICHE

MIGLIORATIVE, CHE I CARICHI DI LAVORO PROVOCANO

A LIVELLO DEI VARI ORGANI ED APPARATI

CARATTERISTICHE DELL’ALLENAMENTO

A SECONDA DEGLI SCOPI CHE SI PREFIGE,

L’ALLENAMENTO PUO’ ESSERE DISTINTO IN:

L’ALLENAMENTO GENERALE SI HA QUANTO GLI STIMOLI PROVOCANO UN

MODERATO INCREMENTO DELLE POTENZIALITA’ I TUTTI GLI ORGANI ED

HA COME SCOPO PREVALENTE IL MIGLIORAMENTO DELLE QUALITA

ATLETICHE DI BASE

L’ALLENAMENTO SPECIFICO SI INNESTA SU QUELLO GENERALE

ED HA COME SCOPO PREVALENTE “LO SVILUPPO DEL CONTROLLO

NERVOSO DELL’ATTIVITA’ MUSCOLARE E DELLE COORDINAZIONE

VISIVO-MOTORIA DEL SOGGETTO, NECESSARIE PER POTER

PRATICARE CON SUCCESSO GLI SPORT PIU’ COMPLESSI (CERRITELLI)

IL CARICO FISICO

IL CARICO FISICO SI REALIZZA ATTRAVERSO AZIONI MOTORIE

VOLONTARIE E FINALIZZATE.

SOLO L’ESECUZIONE DI QUEGLI ESERCIZI, O DI QUELLE AZIONI MOTORIE,

CHE HANNO UN GRADO DI SOLLECITAZIONE FUNZIONALE

AL DI SOPRA DI QUELLO NORMALE PRODOTTO DAI MOVIMENTI

DELLA VITA QUOTIDIANA, RAPPRESENTA UN “CARICO” PER

L’ORGANISMO E PER I VARI APPARATI DI ORGANI

UNA REGOLA GENERALE DELLA FISIOLOGIA AFFERMA CHE

LE AZIONI MOTORIE PER MIGLIORARE LE FUNZIONI DELL’ORGANISMO

DEVONO SUPERARE LA “SOGLIA” DI STIMOLO

QUANDO LE AZIONI MOTORIE SUPERANO DI MOLTO LA “SOGLIA

DI STIMOLO, PRODUCONO UN EFFETTO NEGATIVO

SE LE AZIONI MOTORIE RESTANO AL DI SOTTO DELLA “SOGLIA” DI

STIMOLO, SONO PRIVE DI EFFETTO

GLI ESERCIZI HANNO UN CARICO DI VALORE DIVERSO

A SECONDA DEL LORO GRADO DI DIFFICOLTA’

NEI GIOCHI SPORTIVI IL CARICO HA UN VALORE ELEVATO PER

LE:

DIFFICOLTA’ TATTICHE E TECNICHE,

PER IL CONTROLLO DELLA PALLA O

DELL’ATTREZZO,

PER IL CONTROLLO DEL CORPO,

PER LE DIFFICOLTA’ AMBIENTALI,

L’AVVERSARIO

LE CONDIZIONI DEL CAMPO

LE CONDIZIONI ATMOSFERICHE,

ECC…

IL CARICO SI DIVIDE IN

L’INSIEME DI ESERCIZI (STIMOLI) SCELTI IN FUNZIONE

DEL RISULTATO CHE SI VUOLE OTTENERE NEL TEMPO

GLI ASPETTI PIU’ CARATTERISTICI DEL CARICO ESTERNO SONO

I PARAMETRI DI VOLUME E INTENSITA’: OVVERO QUANTITA’ E QUALITA’

RAPPRESENTA LA REAZIONE DELL’ORGANISMO AL CARICO ESTERNO.

ESSO SI MANIFESTA CON MUTAMENTI FISIOLOGICO-BIOCHIMICI E

MORFOLOGICI E SOLLECITAZIONI PSICHICHE E INTELLETTIVE

E’ STRETTAMENTE SOGGETTIVO

PER MIGLIORARE LA PRESTAZIONE

SONO NECESSARI

CARICHI INDIVIDUALI ADEGUATI

La FREQUENZA CARDIACA è il metodo più utilizzato

per determinare la soglia di intensità di un determinato

esercizio, poichè questa è direttamente correlata

alla capacità di carico interno ed esterno del nostro

organismo.

Il carico di allenamento è la misura del

lavoro che l’atleta deve svolgere per indurre gli

adattamenti necessari all'incremento della performance.

Per misurare il carico interno, di solito,

si fa riferimento alla frequenza cardiaca,

cioè al numero di battiti che il cuore compie in un minuto.

Ma cosa si intende per intensità lenta, media e veloce?

Con un battito inferiore a 140,si lavora in modo blando.

Da 140 a 160 battiti, si comincia a lavorare ad

un’intensità media.

Oltre i 160 battiti, l’intensità di allenamento è alta.

Determinata la frequenza cardiaca massimale (220-età)

e conoscendo i valori di intensità sopra esposti, è

possibile misurare il carico di allenamento, senza

oltrepassare il nostro limite fisiologico

CARATTERISTICHE DEL CARICO

DURATA DEL CARICO

VOLUME DEL CARICO

INTENSITA’ DEL CARICO

DENSITA’ DEL CARICO

FREQUENZA DEL CARICO

DIFFICOLTA’ ESECUTIVA DEGLI ESERCIZI

DURATA DEL CARICO

“ E’ LA DURATA DELL’AZIONE DI UN SINGOLO O DI

UNA SERIE DI STIMOLI (MOVIMENTI PIU’ O MENO

RAPIDI CON PIU’ O MENO CARICO).

SI RIFERISCE AL TEMPO CRONOMETRICO IN CUI

VIENE APPLICATO IL CARICO DI ALLENAMENTO

DETRATTO DELLE PAUSE DI RECUPERO

DAL PUNTO DI VISTA DELLA DURATA, LO SFORZO PUO’ ESSERE:

BREVE LUNGOMEDIO VARIABILE

DAL PUNTO DI VISTA DELLA COMPLESSITA’:

SEMPLICE

COMPLESSO

DAL PUNTO DI VISTA METABOLICO:

AEROBICO ANAEROBICO MISTO

(AD ESEMPIO: LA MARATONA)

( CALCIO – RUGBY – BASKET – ECC.).

VOLUME DEL CARICO

E’ IL NUMERO DEGLI STIMOLI INERENTI IL SINGOLO

ESERCIZIO O TUTTA LA SEDUTA DI ALLENAMENTO

(QUANTITA’). VIENE RIFERITO AD UNA

SOMMATORIA DI CARICHI COME : NUMERO DI

CHILOGRAMMI SOLLEVATI, NUMERO DELLE

RIPETIZIONI DI UN GESTO, NUMERO DELLE SERIE,

DISTANZA PERCORSA NELLE CORSE,ECC….

INTENSITA’ DEL CARICO

E’ L’IMPEGNO ORGANICO E MUSCOLARE RISPETTO ALLA

MASSIMA PRESTAZIONE POSSIBILE (QUALITA’)

SI RIFERISCE ALLA PERCENTUALE DI CHILOGRAMMI USATI

RISPETTO AL MASSIMALE IN UN DATO ESERCIZIO, AL NUMERO

DI RIPETIZIONI POSSIBILI DEL GESTO IN UN DETERMINATO

TEMPO, ALLA VELOCITA’ DI SPOSTAMENTO NELLA CORSA,

ALL’ALTEZZA SUPERATA NEI SALTI,ECC.

FREQUENZA DELLO STIMOLO

(DENSITA ‘)

“E’ RAPPRESENTATA DAL RAPPORTO TRA FASI DI LAVORO E

DI RECUPERO NELLA STESSA SEDUTA DI ALLENAMENTO”

LA GIUSTA DENSITA’ DEGLI STIMOLI DETERMINA UN

ALLENAMENTO EFFICACE

GIUSTO NUMERO DI ALLENAMENTI SETTIMANALI

DIFFICOLTA’ ESECUTIVA DEGLI ESERCIZI

SI RIFERISCE AL GRADO DI DIFFICOLTA’ E COMPLESSITA’ DEGLI

ESERCIZI EFFETTUATI.

A VOLTE GLI STESSI ESERCIZI POSSONO PRESENTARE LIVELLI

DIVERSI DI IMPEGNO(AVVERSARI PIU’ QUALIFICATI, CAMPI DI

GIOCO NON ABITUALI, CONDIZIONI ATMOSFERICHE,ECC..)

I PARAMETRI PIU’ UTILIZZATI SONO QUELLI DI VOLUME E INTENSITA’.

Weineck – L’allenamento ottimale - 2001

SUPERALLENAMENTO

IN SINTESI POSSIAMO RIASSUMERE;

SE LA RIPETIZIONE DEL CARICO AVVIENE QUANDOGLI EFFETTI

DEL PRECEDENTE SONO SCOMPARSI, NON SI HA AUMENTO DEL

LIVELLO FUNZIONALE

SE LA RIPETIZIONE DEL CARICO AVVIENE PRIMA DEL RIPRISTINO

COMPLETO, SI HA UNA RIDUZIONE DEL LIVELLO FUNZIONALE

SE LA RIPETIZIONE DEL CARICO AVVIENE AL CULMINE DELLA FASE

DI SUPERCOMPENSAZIONE, SI HA AUMENTO DEL LIVELLO FUNZIONALE

INDICATIVAMENTE L’ADATTAMENTO MUSCOLARE RICHIEDE

UN TEMPO DI RECUPERO DI 48 ORE

MENTRE L’ADATTAMENTO ORGANICO DI 24 ORE

LA SCALA DI BORG

CONSENTE DI VALUTARE LA PEERCEZIONE SOGGETTIVA

DELLO SFORZO IN RELAZIONE A UN CARICO ESTERNO PROPOSTO

SCALA DI BORG SU 20 LIVELLI

SCALA DI BORG SU 10 LIVELLI

3 ESTREMAMENTE LEGGERO 20%

4 MOLTO LEGGERO 30%

5 LEGGERO 50%

6 UN PO’ PESANTE 60%

7 PESANTE 80%

8 MOLTO PESANTE 90%

9 ESTREMAMENTE PESANTE 100%

10 MASSIMO SFORZO ESAURIMENTO

ADATTAMENTO

L’ADATTAMENTO E’ UN FENOMENO BIOLOGICO

FONDAMENTALE, CHE HA GRANDE RILEVANZA PRATICA

L’ELEMENTO FONDAMENTALE PER DETERMINARE LA CAPACITA’

DI ADATTAMENTO E’ LA GESTIONE DELLE CARATTERISTICHE

DELLO STIMOLO

NELL’ALLENAMENTO SPORTIVO GLI STIMOLI SONO GLI ESERCIZI

REALIZZATI NELLA PRATICA DELLA DISCIPLINA SPORTIVA

STIMOLO MODIFICAZIONE

DELL’ORGANISMO

RISPOSTA

ADATTIVA

RIPRISTINO

NELL’ORGANISMO

DELL’EQUILIBRIO

AD UN LIVELLO

PIU’ ELEVATO