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PROGETTO PON n. 1999 IT 05 1 PO 013La Scuola per lo Sviluppo

Genitori

Una comunità educativa attiva: scuola e famiglia

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Un nuovo metodo educativo: uno stile cooperativo efficace e funzionale

per la relazione

scuola-famiglia

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METODO EDUCATIVO

• COME FARE PER EDUCARE I PROPRI FIGLI

• COME FARE PER EDUCARE I PROPRI ALUNNI

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GIOCHIAMO A FARE I GENITORI

• I tuoi genitori hanno fatto il meglio che potevano. Tu come genitore hai fatto meglio che potevi.

• Con uno spazio di riflessione e ragionamento di gruppo / confronto ora, se vuoi, puoi conoscere strumenti nuovi per ottimizzare i tuoi punti di forza e aiutare i tuoi punti di debolezza.

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GIOCHIAMO A FARE I GENITORI

• Una grossa fonte di disagio per i genitori, nell’educare i figli, può derivare dalla scarsa conoscenza che hanno di se stessi e del figlio che stanno allevando

• Con il presente lavoro si vuole fornire ai genitori uno stimolo per riflettere su se stessi e sulle modalità utili per interagire con i figli al fine di creare una buona GENITORIZZAZIONE

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OBIETTIVO DELL’INCONTRO

• ….Presentare uno strumento operativo per i genitori e per quanti lavorano nell’ambito educativo/formativo …

• … Far acquisire ai genitori un metodo di gestione dei problemi che si incontrano nell’allevare i figli, per sviluppare AUTOSTIMA affinché possano poi trasmetterla ai loro figli.

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METODO

… si vuole riflettere insieme ai genitori sui diversi stadi evolutivi mediante una presentazione teorica e interattiva degli stessi

… si propongono alcuni esercizi per potenziare l’acquisizione di competenza e consapevolezza dei bisogni sia dei genitori che dei figli

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AUTOSTIMA

• Cosa è ?• Come si sviluppa?• Cosa succede quando una persona o un

bambino ha una bassa autostima?

Una persona/bambino con un sano livello di autostima riuscirà più facilmente a sfruttare le sue potenzialità e a formare delle relazioni positive rispetto ad un bambino che soffre di profondi sentimenti di scarso valore personale.

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L’AUTOSTIMA è…• L’autostima è un insieme di atteggiamenti che una

persona/bambino ha verso se stesso e verso gli altri, atteggiamenti che comprendono:

– Accettazione delle proprie competenze e limiti;– Capacità di gestire le regole sociali in modo flessibile;– Riconoscimento dei propri diritti e capacità di agire

assertivamente;

• L’autostima è legata al sentirsi degni di amore e al sentirsi capaci. Quindi non dipende dalla riuscita in sé, ma dalla presenza di un forte senso di valore personale che permetta di affrontare sia i fallimenti che i successi.

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L’AUTOSTIMA si sviluppa…

• Un bambino piccolo fa riferimento soprattutto ai criteri esterni per confermare il proprio valore personale e la propria competenza. Si aspetta che siano le persone significative della sua vita (genitori, nonni, insegnanti) a dimostrargli amore e approvazione.

• Virginia Satir (1972), terapeuta della famiglia, scrive…

Un bambino quando viene al mondo non ha né un passato né un presente da cui trarre indicazioni per gestire se stesso, nessuna scala di giudizio delle sue capacità.

Deve basarsi sulle esperienze che fa con le persone che lo circondano e sui messaggi che esse gli inviano riguardo al suo valore come persona.

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Esercizio 1 Le carezze

1. Elenchi 10 aggettivi che la descrivono

2. Metta un segno + o un segno – accanto ad ogni aggettivo, + se è positivo nella sua vita, - se è negativo

3. Sommi tutti i + e tutti –

4. Trasformi le 2 somme in percentuale per i + e per i –

5. Valuti se queste percentuali di carezze + o – corrispondono al suo abituale quoziente di carezze. Se non corrispondono può modificarle come meglio crede

6. Socializzi il suo quoziente con altri due membri del gruppo

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La teoria delle CAREZZE

• Messaggi - Unità di riconoscimento

• Ogni persona ha bisogno di carezze, di riconoscimenti e se non le ottiene si sente deprivata

• Carezze: >>Verbali e Non Verbali

»Positive e Negative

»Condizionate e Non Condizionate

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Esercizio 2 I messaggi!!Leggete le seguenti frasi, una alla volta, insieme individuate le ambiguità presenti

• Sei veramente intelligente nonostante tu sia femmina.• Sei molto veloce nonostante tu sia vecchio• Certamente hai un attimo aspetto considerando la tua

età• Sei carina. Questo è sempre stato il mio vestito

preferito• Cucini bene per essere un uomo• Come mai oggi sei così brillante?• Oh certo, tu non sbagli mai, fai sempre tutto in modo

così perfetto (enfatizzando)

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Alla scoperta dei nostri figli …stadi evolutivi di sviluppo

1. Stadio dell’esistere (0 – 6 mesi)

2. Stadio dell’esplorazione (6-18/24 mesi

3. Stadio delle prima separazione (18 mesi-3 anni)

4. Stadio della socializzazione, dell’identità e dell’immaginazione (3 - 6 anni)

5. Stadio dell’attività creativa, della costruzione e della competenza (6 – 12 anni)

6. Stadio dell’adolescenza e della separazione

(13 – 19 anni)

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Stadio della socializzazione, dell’identità dell’immaginazione (3 – 6 anni)

Questo stadio racchiude due fasi:• Interdipendenza (dai 3 ai 4 anni)• Identità (dopo i 4 anni)

• Permessi per affrontare il proprio potere e la propria identità

• Permessi specifici per il ruolo sessuale e sociale

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PERMESSI per i 3 – 6 anniVoglio andare da Gianni e non da Michele.

• Puoi avere una visione del mondo tua personale• Puoi essere grande e avere ugualmente dei bisogni da

soddisfare• Puoi esplorare chi sei e come sei fatto• Puoi essere del sesso che sei perché è bello e puoi

conoscere anche il sesso opposto

Io sono tanto malato• Non è necessario che tu ti senta male, triste, spaventato

o arrabbiato per ottenere ciò che vuoi, puoi chiederlo in modo diretto

• È necessario che tu scopra la conseguenza delle tuo comportamento

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Posizioni esistenziali

• Io sono ok, tu sei ok… se si vive in un ambiente che consente libertà di

movimento, che dà loro il permesso di toccare, scoprire, appartenere … In tal caso il B. prende in egual misura carezze + e – condizionate e non.

• Io sono ok, tu non sei ok… se si vive con adulti non adeguati, che non

accarezzano e di conseguenza i B. imparano ad auto-accarezzarsi isolandosi e a lungo andare si convincono che per raggiungere i loro obiettivi devono sentirsi superiori.

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Posizioni esistenziali

• Io non sono ok, tu sei ok

… se vivono in una casa piena di oggetti belli e fragili che non possono toccare “le cose più importanti dei bisogni”,oppure se quando stanno male o scontenti ricevono più carezze – che +

• Io non sono ok, tu non sei ok

… se vivono in un contesto di disperazione e di sconfitta, di imprevedibilità e di rare esperienze di successo

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STILI GENITORIALI

• Stile AFFETTIVO-POSITIVO

• Stile AFFETTIVO-NEGATIVO

• Stile CRITICO-POSITIVO

• Stile CRITICO-NEGATIVO

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Esercizio 3 Gli stili genitoriali

Per ogni situazione stimolo elaborate i quattro tipi di risposta utilizzando i diversi stili genitoriali

1. Il figlio torna da scuola con un ennesimo brutto voto, lo dice al padre e questi interviene dicendo …

2. È pomeriggio e un figlio invece di studiare, come al solito, continua a giocare con il computer. Il genitore desidera che faccia i compiti e interviene dicendo

3. Il figlio comunica ai genitori che non vuole più andare a scuola. I genitori non sono d’accordo e la madre interviene dicendo

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7 Fasi evolutive

G 5. Genitore

A 3. Adulto

1. Bambino naturale B 2. Piccolo professore

4. Bambino sovrannaturale

6. Unificazione degli Stati dell’Io7. Ripetizione degli stati

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1. Bambino: il potere di esistere (6 mesi)

I bisogni orali, di essere accuditi, curati, nutriti e coccolati non scompaiono mai, ritornano periodicamente nel corso della vita.

Necessitano carezze che includono calore, intimità, piacevoli contatti fisici con messaggi del tipo:

Hai il diritto di essere qui!Le tue necessità vanno bene per me!Sono contento del tuo sesso!Mi piace starti vicino e abbracciarti!

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2. Piccolo Professore: il potere di fare (6-18 mesi)

Il bisogno di esplorare il mondo e di sperimentare azioni nuove per sviluppare capacità proprie.

Necessitano carezze che includono affetto fisico,

specialmente dalle persone a cui si è legati intimamente (fidanzato, marito, genitore…) con messaggi del tipo:

Puoi essere curioso e intuitivo!Va vene conoscere e sperimentare!Puoi agire come tu desideri!

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4. Bambino Sovrannaturale: il potere dell’Identità (3-6 anni)

Il bisogno di distinguere tra fantasia e realtà rispetto alla propria identità di genere, al ruolo professionale, familiare, sociale; è possibile dire agli altri “Non so più chi sono”.

Necessitano messaggi del tipo:

Va bene esplorare chi sei, è importante per te scoprirlo!

Puoi essere grande e avere ancora dei bisogni da soddisfare!

Va bene fantasticare senza la paura di confondere fantasia con realtà!

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Stadio attività creativa, costruzione e competenza 6-12 anni

• Con l’inizio della scuola si pensa ancora che alcune idee proprie siano valide già solo per averle pensate (credenze magiche)

• Qui è importante più che mai che i b. imparino la differenza tra i fatti e le parole, le credenze e i sentimenti.

Es.: se 2 b. litigano e uno dice”sei scemo”, l’adulto deve intervenire e dire “Esprimi i tuoi sentimenti, invece di insultarlo”

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Permessi a 6-12 anni• Puoi imparare a fare le cose a modo tuo• Puoi fare le cose come meglio credi• È bene che tu rifletta prima di far tua una regola• Se decidi di fare le cose a modo tuo puoi riflette

sulle conseguenze del tuo comportamento• Fidati delle tue sensazioni e dei tuoi sentimenti

per capire come fare le cose• Puoi essere in disaccordo con me ed esprimere

pareri diversi dai miei. Puoi avere tuoi principi

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Compiti del genitore a 6-12 anni

Promuovere la costruzione del Genitore con regole, valori e principi in cui credere

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Permessi e bisogni dei genitori (6-12 anni)

• Mantenere alto il livello di carezze (riconoscimenti e gratificazioni)

• Sostenere la separazione del proprio figlio creando spazi personali e di coppia e preparandosi alla sua partenza

• Individuare momenti per discutere e rivedere le regole della famiglia e della coppia

• Accorgersi dei propri bisogni e soddisfarli

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Stadio dell’adolescenza e della separazione 13-19 anni

Momenti di:

• Disorganizzazione

• Riorganizzazione

• Consolidamento

personalità

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Permessi (13-19 anni)

• Puoi avere una tua identità sia personale che sessuale, un posto tra gli adulti e puoi avere successo

• Puoi esplorare, conoscere e sperimentare i tuoi modi di essere

• Puoi essere una persona con una specifica identità sessuale e personale e al tempo stesso avere ancora dei bisogni

• Puoi essere come ti piace• Quando andrai via di casa sarai sempre il

benvenuto quando tornerai• Ti voglio bene anche ora che sei cresciuto. Il mio

amore ti seguirà ovunque tu vada

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Permessi e bisogni genitori13-19 anni

• Fare propri gli stessi permessi per separarsi e per gioire della propria sessualità che si inviano al figlio

• Mantenere alto il livello di carezze

(gratificazioni e riconoscimenti)

• Riorganizzare il proprio modo di passare il tempo per riempire il vuoto lasciato dalla separazione

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Alla scoperta dei nostri figli …

1. Stadio dell’esistere (0 – 6 mesi)2. Stadio dell’esplorazione (6-18/24 mesi3. Stadio delle prima separazione (18 mesi-3

anni)4. Stadio della socializzazione, dell’identità e

dell’immaginazione (3 - 6 anni)5. Stadio dell’attività creativa, della costruzione e

della competenza (6 – 12 anni)6. Stadio dell’adolescenza e della separazione

(13 – 19 anni)

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