PROGETTO PILOTA - Don Pino Esposito guida... · turismo religioso pesa l'1,5% sul totale dei flussi...
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PROGETTO PILOTA
PER LA REALIZZAZIONE DI UN PERCORSO TURISTICO‐RELIGIOSO E NATURALISTICO‐CULTURALE DENOMINATO
"CAMMINO MARIANO ‐ POLLINO" MIRATO A CONTESTUALIZZARE LA TRADIZIONE DEL CULTO MARIANO, ALL’INTERNO DEI
COMUNI DELL’AREA DEL PARCO NAZIONALE DEL POLLINO.
Eparchia di Lungro
Diocesi di San Marco Argentano ‐ ScaleaDiocesi di Cassano Allo Jonio
Sommario 1. PREMESSA. ....................................................................................................................................... 1
2. L'IDEA DEL CAMMINO ALL'INTERNO DEL PARCO DEL POLLINO A DEVOZIONE DELLA VERGINE MARIA. ..................................................................................................................................... 3
3. IL CAMMINO MARIANO ................................................................................................................ 5
3.1. LENTIUS, PROFUNDIUS, SUAVIUS ........................................................................................................... 5 3.2. CENNI STORICI ...................................................................................................................................... 5 3.3. SCELTA DEL SIMBOLO ........................................................................................................................... 8 3.4. IL PERCORSO ......................................................................................................................................... 8 3.5. LE TAPPE ............................................................................................................................................ 10
Elenco tappe ................................................................................................................................................ 10 Tappe in bici ................................................................................................................................................ 11
3.6. PERIODO CONSIGLIATO ....................................................................................................................... 12 3.7. PUNTI DI INTERESSE LUNGO IL CAMMINO MARIANO NEL POLLINO ..................................................... 12 3.8. LA CARTA DEL PELLEGRINO. .............................................................................................................. 15
4. LA RICHIESTA DI FINANZIAMENTO E IL BUSINESS PLAN. .................................................. 15
4.1. STRUTTURA DEI RICAVI ....................................................................................................................... 15 Vendita di pacchetti turistici ........................................................................................................................ 16 Vendita gadgettistica ................................................................................................................................... 16 Nolo bici ....................................................................................................................................................... 16 Passaporto del pellegrino ............................................................................................................................ 17
4.2. INVESTIMENTI ..................................................................................................................................... 17 4.3. COSTI DI GESTIONE .............................................................................................................................. 17 4.4. LE FONTI E LA RICHIESTA DI FINANZIAMENTO ..................................................................................... 18
5. ANAGRAFICA PROGETTO, BUSINESS PLAN ANNO 2014/18 ................................................... 19
6. ANALISI E ANNOTAZIONI AL BUINESS PLAN .......................................................................... 27
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ASSOCIAZIONE CULTURALE CAMMINO MARIANO
1. Premessa. Da una attenta e sinergica analisi del progetto sul Turismo Religioso battezzato "CAMMINO MARIANO POLLINO" nasce la richiesta ed il forte desiderio della CHIESA CALABRESE ‐ Diocesi Di Cassano allo Jonio, Eparchia Italo‐Arbereshe di Lungro e Diocesi di San Marco Argentano‐Scalea ‐ di realizzare tale lavoro ideato, pianificato e progettato sotto la guida del prof. Mario Martino. Dopo aver preso attentamente visione delle ricadute a medio e lungo termine nella nostra regione, Le Diocesi sopra menzionate hanno firmato per volere dei vescovi, quali legali rappresentanti delle stesse, i Protocolli d'Intesa con l'Associazione Culturale Cammino Mariano Pollino, delegando i professionisti all'interno dell'Associazione, a organizzare, realizzare e coordinare tutte le fasi progettuali per l'ottima riuscita del Cammino Mariano. Secondo una ricerca dell’ISNART (Istituto Nazionale Ricerche Turistiche), in Italia il turismo religioso pesa l'1,5% sul totale dei flussi turistici, di cui il 2% sulla domanda internazionale e l'1,1% sulla clientela italiana, per un totale di 5,6 milioni di presenze turistiche (di cui 3,3 milioni di presenze straniere e 2,3 milioni di presenze legate al mercato italiano). La clientela straniera costituisce circa il 60% del segmento: il 45,3% proviene dall'Europa e il 14,9% dai Paesi extraeuropei.
Dallo studio emerge che il 41,4% dei turisti religiosi ha un’eta compresa tra i 30 e i 50 anni, il 44,4% si affida per l’organizzazione del viaggio al circuito dell'intermediazione, tour operator e agenzie di viaggio. Il 32,7% prefersice viaggiare in compagnia del proprio partner, il 20% sceglie un tour organizzato, il 19,7% un gruppo di amici, il 13,3% la famiglia, mentre il 9,8% viaggia da solo.
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Il pellegrino viaggia principalmente in bassa stagione e spende mediamente 51,00 € al giorno: gli italiani spendono di più degli stranieri (rispettivamente 59,00 € e 46,00 €).
“Il settore sta attraversando un momento favorevole, che molto probabilmente continuerà nei prossimi anni” conferma Giulia Eremita, marketing manager di Trivago, uno dei siti di booking più cliccati. L’Italia, nella geografia del turismo cristiano, è tra le destinazioni più apprezzate: “Le ricerche alberghiere per città come Assisi e San Giovanni Rotondo – continua Giulia Eremita –
sono aumentate rispettivamente del 60 e del
91 per cento, se confrontate col giugno del 2012”. Del resto, subito dopo l’elezione del nuovo Papa, Trivago aveva già registrato un boom d’interesse verso i luoghi di culto, incremento correlato all’“effetto Francesco”. Solo nel mese di marzo, infatti, la ricerca alberghiera dedicata alle mete religiose è cresciuta in media del 70 per cento, con punte del 100 per cento su Roma e del 160 per cento per Medjugorje, rispetto allo stesso mese del 2012. Ma qual è l’identikit del turista religioso italiano? Secondo i dati e le statistiche raccolte dal professore Maurizio Boiocchi, ricercatore di marketing dell’università Iulm, il pellegrino italiano ha, generalmente, tra i 51 e i 65 anni, è donna nel 57 per cento dei casi e, per l’83 per cento, sostiene di aver provato un senso di serenità e gioia durante la visita nei luoghi sacri. All'inizio fu il Cammino di Santiago de Compostela, il lungo percorso che i pellegrini, fin dal Medioevo, intraprendevano attraverso la Francia e la Spagna per giungere al santuario di Santiago di Compostela dove si trova la tomba di San Giacomo.
Nel 1987 il Consiglio d'Europa riconobbe l'importanza dei percorsi religiosi quali veicoli culturali e spirituali di primaria importanza. Da allora le mete religiose più importanti si sono alternate sul podio dei flussi turistici e, nel 2011, è stata Medjugorje che, seppur per poco, ha strappato il primato a Lourdes come meta di pellegrinaggio più richiesta all'estero mentre, in Italia, la classifica resta sempre guidata da Roma con la Basilica di San Pietro, seguita da San Giovanni Rotondo e i luoghi di Padre Pio, da Assisi e San Francesco, il santuario della Madonna di Loreto, quello di Pompei e di Sant’Antonio da Padova.
Figura 1: Buonvicino. Edicola Votiva dedicata alla Madonna del Carmine
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Sono in fase di elaborazione i dati sul turismo religioso emersi dal BITREL (Borsa Internazionale del Turismo Religioso, dei Pellegrinaggi e dei Cammini) di Foggia (dal 24 al 28 ottobre) tuttavia dei numeri sono stati forniti da una ricerca recente dell'Isnart, l'Istituto Nazionale ricerche turistiche.
2. L'idea del cammino all'interno del Parco Del Pollino a devozione della Vergine Maria.
Durante i miei “cammini‐pellegrinaggi”, in Italia e in Europa e in Giappone, tra le meraviglie della natura e dei loro centri storici sono stato accompagnato dal mio corpo e dal mio cuore ma la mia mente immaginava di percorrere il cammino tra tutti quei gioielli di paesi‐comuni che come perle preziose sono incastonate nel Parco Nazionale del Pollino. Dopo anni di partecipazione, osservazione e studio nei più famosi cammini‐pellegrinaggi europei e nel sud del Giappone, nasce l’idea‐progetto di realizzare il Cammino Mariano Pollino.
Mario Martino
L’Associazione Culturale “Cammino Mariano Pollino” ha ideato e progettato la realizzazione del percorso cammino denominato “Cammino Mariano‐Pollino”, per la riscoperta, la valorizzazione e la tutela dei sentieri che portavano i fedeli in pellegrinaggio verso i principali santuari mariani ricadenti nell’Area del Parco Nazionale del Pollino. Il percorso territoriale di riferimento è quello dei vecchi pellegrinaggi ovvero, i cammini che i fedeli percorrevano dal proprio comune di residenza per recarsi in pellegrinaggio, da soli o in gruppo, verso i maggiori santuari di culto Mariano (delle Armi, del Monte, del Pettoruto, del Pollino) o verso le altre chiese e cappelle che erano luogo di preghiera e di pellegrinaggio ricadenti nell’Area del Parco del Pollino compresa tra Basilicata e Calabria. Quanto proposto nell'ambito del percorso del cammino, può essere sintetizzato nei seguenti punti:
1. Riscoprire e individuare tutti i cammini mariani del Pollino e creare un circuito che li
unisca e li valorizzi in un unico Cammino da poter essere percorso in qualsiasi periodo
dell’anno a piedi, in bici o a cavallo, e attraversare i centri storici dei comuni;
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2. Essere punto di riferimento per quanti, svantaggiati o portatori di handicap
desiderino percorrere il Cammino e offrire loro guide specializzate al loro handicap e
mezzi idonei al trasporto (bici‐tandem, cavalli‐asini addestrati per l’ippoterapia ed il
trasporto disabili) alloggi idonei;
3. Riunire e coordinare, le parrocchie, le diocesi i comuni attraversati dal cammino,
l’Ente Parco del Pollino, gli Enti pubblici, le province di Cosenza e Potenza, le regioni
di Basilicata e Calabria, la Comunità Europea;
4. Favorire e tutelare il viaggio dei pellegrini sostenendo e promovendo, presso gli
organi comunali e diocesani competenti, il recupero (di ricoveri, casupole, ovili
abbandonati, case rurali, ruderi ecc.) o la realizzazione di adeguate infrastrutture e
servizi per offrire alloggio agli stessi e ai cavalli, agli asini, alle biciclette utilizzate
come mezzo di trasporto per una migliore fruizione dei percorsi dei cammini, in una
logica di turismo eco‐compatibile ed eco‐sostenibile;
5. Favorire l’attuazione di politiche attive per l’occupazione di giovani, disoccupati ed
inoccupati, neolaureati, fasce deboli (ex‐detenuti, lavoratori disabili, ecc.), in una
prospettiva di sviluppo locale, potenziando e migliorando il territorio, cooperando in
partnership tra gli enti locali (i comuni) e le diocesi (le parrocchie) nel settore turismo
(eco‐sostenibile), agricoltura (produzione prodotti enogastronomici locali) e
artigianato.
Viene ritenuta essenziale, per la concreta attuazione del suddetto progetto: o il coordinamento e l’integrazione a livello territoriale di tutti i servizi attinenti
all’individuazione e al sostegno delle attività legate a detto progetto;
o lo studio e la ricerca alternativa di nuove strategie soprattutto per migliorare l’accoglienza e l’assistenza in ogni luogo ove esista potenzialità legata alla fruizione delle potenzialità in ambito turistico‐religioso e naturalistico‐culturale;
o la promozione e la tutela della natura e dell’ambiente, dei beni naturali, culturali, artistici legati anche al turismo religioso e naturalistico;
o la promozione e realizzazione di corsi di formazione professionale, di sostegno alle attività di accompagnamento all’offerta turistica‐culturale‐religiosa del contesto.
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3. Il Cammino Mariano
3.1. Lentius, profundius, suavius
Un motto latino coniato da Alex Langer, in antitesi al motto Citius, altius, fortius (più veloce, più alto, più forte‐ che meglio di ogni altra sintesi rappresenta l’elisir dello spirito della nostra civiltà, dove l’agonismo e la competizione non sono la mobilitazione sportiva di occasioni di festa, bensì la norma quotidiana ed onnipresente). Lentius, profundius, suavius è una lentezza che possiamo
ancora recuperare, una profondità d’animo, di
intensità di vita e una dolcezza che in fondo ci accomuna perché tutti siamo dolci se vogliamo. È un’utopia, però mi piacerebbe che fosse il motto del Cammino Mariano nel Pollino.
3.2. Cenni storici Il “Sistema” religioso a cavallo dei Monti calabro‐lucani dei santuari mariani per così dire rupestri, inteso ‐ con questo aggettivo ‐ di edifici di culto che si trovano all’interno di valli o cime di monti, un tempo abbastanza difficili da raggiungere se non dopo diversi giorni di cammino a piedi o a dorso di asino e mulo, è sempre stato costituito da una sorta di strutture indipendenti e isolate tra di loro. Ogni singolo santuario ha raccolto (e in parte ancora oggi raggruppa) intorno a sé un popolo “locale” limitato agli abitanti di tre o quattro comuni limitrofi, con territorio comune interessato da attività collaterali come il pascolo e il taglio del legname. Una sola eccezione la si può sollevare a riguardo del Santuario di Madonna del Pollino, posto a 1537 metri di quota, ricadente nel comune di San Severino lucano, ma molto venerata dalla popolazione limitrofa ricadente in un raggio di cento km.
Figura 2: Frascineto.Pellegrini in cammino
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Probabilmente la spiegazione si trova nel fatto che agli inizi del novecento il Massiccio centrale del Pollino calabro‐lucano fu oggetto di un vasto sfruttamento del legname per il quale furono impiegati migliaia di persone provenienti da ogni dove; se a questa situazione si aggiunge che in quel momento storico e per diversi anni a venire la montagna era abitata da tantissime persone per lo più dedite alla pastorizia e al governo degli animali; se a questo si inserisce la fitta rete di “casini”, una sorta di grandi residenze padronali, legate alle estese famiglie feudali, proprietarie delle mandrie di animali e del ruolo che essi assunsero nella geografia montana, è facile pervenire alla conclusione che la montagna è stata una grande comunità che ha bisogno di una chiesa unica, dove si incontrano – per una settimana all’anno – tutti, senza esclusione di nessuno. A questo immenso popolo montano si aggiungono carovane di persone che provengono da diecine di località molto lontane tra di loro. Abbiamo notizie di pellegrini che partono da Trebisacce (tre
giorni di cammino), Morano Calabro, Castrovillari, Cassano Jonio, San Costantino Albanese, Civita e Frascineto (due giorni di cammino), se a questo tempo si aggiunge un altro giorno di permanenza in montagna nei pressi del santuario in modo da arrivare per il giovedì prima della festa che si tiene la prima settimana di luglio, come una sorta di “purificazione” prima di entrare nello spirito Mariano, la dice lunga la devozione alla Madonna. Alla Madonna del Pollino, affianchiamo altri santuari non minori o di minor importanza ma più circoscritti a territori molto ristretti, soprattutto per la viabilità e le difficoltà di essere raggiunti, almeno fino a qualche decennio fa. Oggi, è inutile dirlo, tutti i santuari mariani del massiccio montuoso sono tutti raggiungibili in automobile. Basta riferirsi alla Madonna del Pettoruto,
Figura 3: Statua della Madonna delPollino in processione
Figura 4: Pellegrini in cammino verso la Madonna del Pettoruto
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molto venerata dal popolo di San Sosti e dei paesi limitrofi della Valle del Rosa (Sant’Agata d’Esaro, Malvito) e delle valli circostanti come quella del Grondo e del Tiro, con una eccezione legata alle comunità arbereshe.
Così come è necessario raccontare del Monastero di Madonna delle Armi, divenuto da poco Santuario (2005) che oltre ad avere come fedeli gli abitanti di Cerchiara di Calabria, Francavilla Marittima, Villapiana e San Lorenzo Bellizzi, ha anche devoti provenienti dalle comunità limitrofe di Civita e Plataci e Trebisacce. Poi abbiamo una serie di Santuari a carattere
“locale” come la Madonna del Castello di Castrovillari, Il
Santuario della Madonna dello Spasimo, oggi Santuario del Sacro Monte delle Cappelle di Laino Borgo, di Pompei e dell’Assunta di Francavilla in Sinni, di Madonna del Soccorso a Castelluccio Superiore, di Santa Maria del Monte di Acquaformosa, la Madonna della Catena di Cassano Jonio, la Madonna della Fiumara di Saracena, La Madonna della Neve di Buonvicino o la Madonna di Costantinopoli di Papasidero: tutti santuari di grande importanza storica per i popoli e la chiesa meridionale. In sintesi i santuari direttamente interessati al Cammino Mariano nel Pollino sono:
N. Santuario Comuneinteressato tipologia1 Madonna delle Armi Cerchiara di Calabria A piedi
2 Madonna della Catena Cassano Jonio A piedi /bici
3 Madonna del Castello Castrovillari A piedi
4 Abbazia dell'Odigitria San Basile A piedi/bici
5 Madonna della Fiumara Saracena A piedi
6 Madonna di Santa Maria del Monte Acquaformosa A piedi/bici
7 Madonna dell'Assunta San Donato di Ninea A piedi/bici
8 Santuario della Madonna di S. Angelo e di S. M. Arcangelo
San Donato di Ninea A piedi/bici
9 Madonna del Pettoruto San Sosti A piedi /bici
10 Madonna della Neve Buonvicino A piedi /bici
Figura 5: Verso Madonna della Neve. Mar Tirreno sullo sfondo
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11 Santa Maria di Scorpano Orsomarso In bici
12 Santa Maria di Costantinopoli Papasidero A piedi/bici
13 Santuario delle Cappelle Laino Borgo A piedi/bici
14 Madonna della Neve Castelluccio Inferiore A piedi/bici
15 Madonna del Soccorso Castelluccio Superiore A piedi/bici
16 Madonna dell'Alto Viggianello A piedi/bici
17 Madonna del Pollino San Severino Lucano A piedi/ bici
18 Madonna di Pompei Francavilla in Sinni In bici
19 Madonna dell'Assunta Francavilla in Sinni In bici
20 Madonna della Pietà Terranova di Pollino A piedi /bici
21 Madonna dello Sparviere Alessandria del Carretto
A piedi
A questi vanno aggiunti numerosi luoghi sacri lungo il percorso che rendono il Cammino Mariano nel Pollino unico nel suo genere.
3.3. Scelta del simbolo
Il simbolo del Rosario Mariano è stato ideato dal prof. Mario Martino e graficamente realizzato dall’artista mormannese Rocco Regina, come ideale percorso circolare in senso orario con inizio in uno dei santuari presenti sul percorso. L’associazione propone l’inizio del percorso da Madonna delle Armi. I 10 grani della corona del Rosario che racchiudono il simbolo, sono formati dalla corteccia del Pino Loricato, un altro simbolo, che lega da oltre un ventennio cinquantasei comunità sotto una unica bandiera – quella del parco nazionale del Pollino, la più estesa area protetta del nostro Paese. Al centro l’
icona della madonna Odigitria, che indica la via, il Cammino della fede, l’ecumenismo tra oriente ed occidente.
3.4. Il Percorso Si è scelto per convenzione che il luogo di partenza del Cammino Mariano nel Pollino sia il Santuario di Madonna delle Armi nel Comune di Cerchiara di Calabria, nell’alto Jonio cosentino.
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Camminerà in senso orario, per un totale di circa 300 km. A questo percorso a piedi, a cavallo e in mountain bike si affiancherà un altro tracciato molto più lungo per evidenti ragioni di orografia del territorio e di condizioni del fondo stradale: un itinerario in bici da strada che avrà uno sviluppo di circa 650 km. Un grande Cerchio avvolgerà le montagne e collegherà tutto il Popolo Mariano del Pollino. Entrambi i tracciati
toccheranno tutte le località attraversate a piedi e tutti i luoghi sacri del Cammino Mariano nel Pollino. Si cercherà ‐ per quanto sia ancora possibile ‐ di ripercorrere antiche “Vie di Pellegrinaggio” ormai in quasi totale abbandono e metterà in rete tutti i luoghi sacri che fino ad oggi hanno avuto un grande ruolo sociale e religioso ma in un ambito geografico molto ristretto. Inutile dire che entrambi i percorsi interesseranno quasi tutti i comuni a cavallo delle due
regioni Calabria e Basilicata. A questi luoghi sacri per antonomasia si aggiungono numerosi altri luoghi di fede di grande importanza storica per le comunità locali. Per esempio, il Cammino tocca le comunità arbereshe di Civita, Frascineto, Lungro, Acquaformosa, San Paolo albanese, San Basile, Plataci e tutto il loro “sentire” religioso; così
Figura 6: Madonna del Monte, Pellegrini a cavallo
Figura 7: Madonna delle Armi. Pellegrini in bici
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come lungo il percorso ci saranno delle piccole deviazioni per toccare e trovare un momento di conforto spirituale in tante cappelle di campagna o grandi santuari rupestri come – ad esempio – la Chiesa di san Pietro a Frascineto, la Chiesa di San Ciriaco a Buonvicino, la Cappella di San Michele, a Saracena, la Grotta di Sant’Angelo a San Donato di Ninea, la Grotta di san Michele a Castelluccio inferiore, Santa Maria di Scorpano ad Orsomarso, Santa Maria della Consolazione di Rotonda, le numerose edicole votive, oltre alle tantissime chiese e cappelle dei singoli paesi.
3.5. Le Tappe
Abbiamo immaginato di percorrere a piedi, a cavallo e in mountain bike il Cammino Mariano nel Pollino in 15 tappe, per una media di 20 km al giorno. Ovviamente nulla vieta di spezzare questo Cammino in più o meno altre tappe meno faticose, più rilassanti e più intense dal punto di vista spirituale, e soprattutto dalla fatica fisica che necessita per camminare per così tanto
tempo, con forti dislivelli sia in salita che in discesa, e su un fondo molto vario e spesso altrettanto impegnativo.
Elenco tappe1
1. Cerchiara di Calabria – Civita – Frascineto ‐ Castrovillari 2. Castrovillari – Morano Calabro ‐ San Basile – Saracena 3. Saracena – Lungro – Acquaformosa 4. Acquaformosa – San Donato di Ninea
1 Per comodità di descrizione inseriamo i paesi; ovviamente ci si riferisce al santuario ricadente in quel comune secondo la tabella di cui sopra.
Figura 8: Percorso a piedi, a cavallo e in MTB. Cammino Mariano
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5. San Donato di Ninea – San Sosti 6. San Sosti – Buonvicino 7. Buonvicino – Maierà 8. Maierà – Verbicaro – Papasidero 9. Papasisero – Laino Borgo 10. Laino Borgo – Castelluccio Inferiore 11. Castelluccio Inferiore – Castelluccio Superiore – Viggianello 12. Viggianello – San Severino Lucano 13. San Severino Lucano – Terranova del Pollino – Alessandria del Carretto 14. Alessandria del Carretto – Plataci 15. Plataci ‐ Cerchiara di Calabria
Le difficoltà – per chi cammina a piedi – sono classificate secondo i parametri previsti dal Club Alpino Italiano, ossia T che equivale ad un percorso di tipo turistico, senza difficoltà di orientamento e
facile a tutti. E sta per escursionistico; EE si usa questa definizione per percorsi lunghi, con qualche problema di
orientamento e forti e considerevoli dislivelli sia in salita sia in discesa. Per quanto riguarda il percorso in bici, esso è molto lungo con forti dislivelli in quanto per raggiungere alcuni Santuari necessita fare un vario percorso al fine di rendere accessibile le località interessate con la bici da strada in tutta sicurezza e con fondo stradale secondo gli standard. In questo caso noi proponiamo tappe medie di cento km al giorno; anche se qualcuna supera questa distanza per evidenti ragioni di arrivare ad un punto di sosta presso uno dei santuari o di località limitrofe.
Tappe in bici2 1. Cerchiara di Calabria – San Lorenzo Bellizzi – Francavilla Marittima – Civita 2. Civita – Frascineto – Castrovillari – San Basile – Saracena 3. Saracena – Firmo – Altomonte – Lungro – Acquaformosa – San Donato di Ninea 4. San Donato di Ninea – San Sosti ‐ Sant’Agata d’Esaro – Belvedere Marittimo 5. Belvedere Marittimo – Trifari – Buonvicino – Cirella – Grisolia – Santa Maria del
Cedro 6. Santa Maria del Cedro ‐ Grisolia – Verbicaro – Orsomarso – Mormanno 7. Mormanno – Avena ‐ Papasidero – Scalea 8. Scalea – Praia a Mare – Aieta – Tortora – Lauria 9. Lauria Inferiore – Lauria Superiore – Laino Borgo 10. Laino Borgo – Rotonda – Castelluccio Inferiore – Castelluccio Superiore 11. Castelluccio Superiore – Agromonte – Latronico 12. Latronico – Episcopia – Francavilla in Sinni
2 Per comodità di descrizione inseriamo i paesi; ovviamente ci si riferisce al santuario ricadente in quel comune secondo la tabella di cui sopra.
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13. Francavilla in Sinni – San Severino Lucano – Terranova del Pollino 14. Terranova del Pollino – Alessandria del Carretto – Albidona ‐ Trebisacce 15. Trebisacce – Villapiana – Plataci – Cerchiara di Calabria
Figura 9: Percorso in bici. Cammino Mariano
3.6. Periodo consigliato Il Cammino Mariano nel Pollino si può effettuare in tutta tranquillità da aprile ad ottobre. Ma il tracciato del Cammino Mariano, attraversa vaste zone di vigneti, uliveti, castagneti ed il turista pellegrino che vuole vivere le tradizioni locali, gli usi ed i costumi non può non vedere e vivere la vendemmia(ottobre), la raccolta delle olive e la festa delle castagne (novembre) ed il maiale (dicembre‐gennaio) alla quale le famiglie si dedicano in una cerimonia collaborativa tra familiari e vicini. Nei periodi invernali è consigliato ad una utenza molto esperta ed allenata pronta ad affrontare il rigore dell’inverno, i numerosi passi innevati e le basse temperature.
3.7. Punti di interesse lungo il Cammino Mariano nel Pollino
Il Cammino Mariano così come proposto è ricco di punti interesse (POI): essi spaziano dalle tradizioni popolari alla/alle storia/e; tanto per fare un esempio, lungo il
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percorso si ha modo di passare qualche momento in alcuni santuari, nel più completo silenzio, lontano dai rumori della civiltà moderna, nel rigore del luogo, inteso sia come sito di interesse spirituale, sia come località amena, immersa tra la solitudine dei monti.
Nel Cammino Mariano aleggia e si respira la “presenza storica” di grandi e piccoli uomini che hanno scritto pagine mirabile della storiografia locale. Episodi tristi e contingenti al periodo sono raccontati a San Severino lucano e riguardano le donne‐brigante o l’eroica resistenza presso il Castello di Laino dove Donna Sidonia Caracciolo scrive alcune delle
più belle pagine della opposizione agli spagnoli.
Del geniale medico di Viggianello che inventò un vaccino che fu persino usato dal Duce.
Così come i tanti castelli che si incontrano lungo il
Cammino testimoniano un epoca florida anche se feudale; se a questo si aggiunge la presenza in gran parte dei territori dei monaci basiliani, dei loro cenobi, laure ed eremi si comprende come il percorso sia interessante anche a coloro che non lo affrontano solo con spirito religioso.
Figura 10: Pellegrino in cammino nella valle del Corvino
Figura 11: Incontro con contadini dell'Area di Cerchiara di Calabria
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Infatti, quasi tutti gli ordini monastici lasciarono tracce indelebili del loro passaggio su questi territori. A cominciare da San Francesco da Paola, per finire con San Bernardino da Siena, passando per i domenicani che con il convento di Laino, si distinsero per il grande contributo che diedero alla educazione religiosa dei fedeli. Per non parlare del notevole contributo dato dai monaci agostiniani: basta guardare all’imponenza dei ruderi del monastero del Serrone sotto l’abitato di Mormanno per “respirare” la storia dei grandi eventi. Un Cammino Mariano per tutti. Per coloro che cercano nella fatica il riposo più forte. Il Cammino Mariano è fatto anche di momenti dove il viandante, pellegrino, camminatore, escursionista ha modo di assaggiare i numerosi piatti della tradizione calabro‐lucana. Melanzana rossa di Rotonda, Raskatijet e Shtridhijlat della cucina arbereshe, i fagioli della Valle del Mercure, solo per citare alcuni prodotti dop; oppure ha a disposizione le tante varietà del pane di Cerchiara, del Mischiglio della Contea di Chiaromonte, innaffiati con dell’ottimo vino doc Pollino, Grottino di Roccanova, solo per citarne i più famosi. Un Cammino Mariano “naturalistico” in quanto molti tratti sono immersi nel maestoso verde dei boschi del Pollino, in special modo quello occidentale dove spesso si cammina per ore “senza vedere cielo” come raccontava Norman Douglas nel suo celeberrimo “Old Calabria”. Foreste di querce, roverella, faggi, praterie di alta quota, passi o meglio varchi, roccia e rocce di vario tipo, sorgenti, fiumi, canyon (della Garavina, del Lao, del Raganello, del Corvino, del Vaccuta, del Frido), sono gli “ingredienti” del Cammino Mariano nel Pollino.
Figura 12: Cerchiara di Calabria. Particolare orografico del Cammino
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3.8. La Carta del Pellegrino.
Ogni pellegrino sarà fornito di un tesserino in cartoncino contenente le
proprie generalità e
sul quale verranno apposte:
la data di partenza,
la meta ed il percorso scelto,
il timbro delle strutture dove si pernotta,
il timbro dell’arrivo alla meta con la data.
4. La richiesta di finanziamento e il business plan.
4.1. Struttura dei ricavi Alla base degli introiti dell’associazione si possono individuare le seguenti classi di ricavi:
1. Vendita di pacchetti turistici 2. Vendita gadgettistica 3. Nolo bici
Figura 13: La valle del Saraceno. Il Mar Jonio sullo sfondo
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4. Carta del Pellegrino
Vendita di pacchetti turistici Per il primo anno di attività si prevede la vendita di 12.500 pacchetti turistici per una presenza stimata nel primo anno di 20.000 presenze al prezzo di euro 12,00 cadauno. In un’ottica di previsione prudenziale del presente progetto è stato previsto un tasso di crescita quinquennale che va dal 7% del primo anno, fino al 16% del quinto quando si prevede che il cammino Mariano sia annoverato tra i principali attrattori di turismo religioso al sud.
Vendita gadgettistica Il progetto prevede la creazione di gadget da vendere a modico prezzo e che siano facilmente riconducibili al cammino Mariano. In una stima prudente è stato previsto che solo il 60% delle presenze annuali spenda una piccola cifra (1,00 Euro ) per l’acquisto di gadget.
Nolo bici Si prevede l’acquisto di uno stock di 50 bici da noleggiare al prezzo di 3,00 euro al giorno. Nell’ottica di una prudente stima è stato previsto che solo il 25% delle presenze noli una bici. in relazione alla risposta data dalla seguente voce, potrà essere previsto un incremento del numero delle bici.
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Passaporto del pellegrino Il passaporto del pellegrino prevede che il solo 25% delle presenze usufruisca di una tale testimonianza. Il costo previsto per l'ottenimento del passaporto per singolo pellegrino è di € 3,00.
4.2. Investimenti
Si prevedono i seguenti investimenti in costi pluriennali
1. Attività immateriali 2. studi di fattibilità, servizi di consulenza e assistenza allo start‐up 3. sito web 4. costi di pubblicità capitalizzabili 5. Attività materiali 6. recupero infrastrutture 7. opere per l'adeguamento e la realizzazione del percorso 8. mobili e arredi 9. acquisto macchine 10. acquisto macchine ufficio (pc, stampanti, fax ecc) 11. acquisto bici 12. acquisto di un pulmino
In merito agli investimenti da effettuare, la spesa maggiore (circa 928.000,00 euro) riguarda la realizzazione della sentieristica del percorso e le spese di ristrutturazione del quartier generale dell’associazione. L’acquisto di un pulmino è da individuarsi nell’ottica di permettere ai pellegrini di potere decidere da che punto iniziare il cammino. La parte dell’eventuale finanziamento europeo da restituire è stato indicato tra le immobilizzazioni finanziarie con un tasso d’ammortamento annuo del 10%.
4.3. Costi di gestione I costi di gestione sono stati quantificati in 48.750,00 euro annuali suddivisi tra le varie voci. La voce rilevante della categoria è rappresentata dai costi relativi alle consulenze e ai compensi che inglobano i servizi forniti all’associazione da guide, personale vario e professionisti. Inoltre, si dovrà stipulare una polizza assicurativa che prenda in considerazione eventuali rischi e incidenti che potranno verificarsi sul tracciato del percorso; creare il sito web ufficiale del Cammino; ideare, progettare e realizzare graficamente il logo; pubblicare guide cartacee e multimediali e software applicativi; stampare le carte topografiche, le credenziali e preparare i timbri; Disegnare e creare gadget (magliette, cappelli, e accessori vari ecc.); segnare i percorsi con solo vernice gialla raffigurante il logo
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stilizzato di riconoscimento del Cammino; preparare e pubblicare libri‐guida e cd in collaborazione con un team di specialisti in Etnologia, Archeologia, Storia d’Arte, Enogastronomia, Artigianato, B.L.S./primo soccorso, Cartografia, Marianologia, Equitazione, Bici M.B./strada, Hiking/Trekking, Geologia, Flora‐Fauna; riconoscere l’Associazione tramite Protocollo d’Intesa tra i comuni interessati, le diocesi e l’Ente Parco del Pollino, come unico soggetto ideatore, proponitore, e realizzatore del Cammino Mariano Pollino; riscoprire e individuare tutti i cammini mariani del Pollino e creare un circuito che li unisca e li valorizzi in un unico Cammino da poter essere percorso in qualsiasi periodo dell’anno a piedi, in bici o a cavallo, e attraversare i centri storici dei comuni; essere punto di riferimento per quanti, svantaggiati o portatori di handicap desiderino percorrere il Cammino e offrire loro guide specializzate al loro handicap e mezzi idonei al trasporto (bici‐tandem, cavalli‐asini addestrati per l’ippoterapia ed il trasporto disabili) alloggi idonei;riunire e coordinare, le parrocchie, le diocesi i comuni attraversati dal cammino, l’Ente Parco del Pollino, gli Enti pubblici, le province di Cosenza e Potenza, le regioni di Basilicata e Calabria, la Comunità Europea; ecc..
4.4. Le fonti e la richiesta di finanziamento
Le fonti del progetto sono rappresentate dalle quote associative quantificabili in 10.000,00 euro complessivi e nel finanziamento europeo. Per quest’ultimo si prevede una quota a fondo perduto del 70% e la rimanente quota del 30. % da restituire con n° 10 rate annuali. Si prevede una richiesta di finanziamento pari a 1.061.250,00 € (unmilionesessantunomiladuecentocinquanta euro), così specificato e meglio dettagliato in seguito nell'anagrafica progetto di business plan.
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1 22.000,00 2 5.000,00 3 7.000,00
34.000,00€
1 350.000,00
2 500.000,00 3 5.000,00
4 2.000,00 5 7.500,00 6 64.000,00
928.500,00€
98.750,00€
1.061.250,00€ IMPORTO RICHIESTO IN FINANZIAMENTO
QUADRO DI SINTESI FINANZIAMENTO RICHIESTO
recupero infrastrutture
opere per l'adeguamento e la realizzazione del percorsomobili e arredi
acquisto macchine ufficio (pc, stampanti, fax ecc)
acquisto bici
acquisto pulmino
studi di fattibilità, servizi di consulenza e assistenza allo start-up
sito web
costi pubblicità capitabilizzabili
INVESTIMENTI IMMATERIALI
INVESTIMENTI MATERIALI
COSTI DI GESTIONE 1 ANNO
5. Anagrafica progetto, business plan anno 2014/18
Nome del progetto CAMMINO MARIANO
Primo esercizio di attività 2014
COMUNI CALABRIA CITERIORE RICADENTI NEL PARCO
Settore di attività ATTIVITA' RICREATIVE, CULTURALI E SPORTIVE
TURISMO RELIGIOSO
Anagrafica Progetto
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RICAVI specifica 2014 2015 2016 2017 2018
ristorno convenzioni 12.500,00 prezzo unitario 12,00 Totale ricavi prodotto/commessa A 150.000,00 - - - - - -
vendita gadget 12.000,00 prezzo medio 1,00 Totale ricavi prodotto/commessa B 12.000,00 - - - - - -
nolo 1.200,00 prezzo unitario 3,00 Totale ricavi prodotto/commessa C 3.600,00 - - - - - -
charta 5.000,00 prezzo unitario 3,00 Totale ricavi prodotto/commessa D 15.000,00 - - - - - -
TOTALE RICAVI A CALCOLO PUNTUALE 180.600,00 - - - - - -
Tasso di crescita dei ricavi 7,0% 10,0% 13,0% 16,0%TOTALE RICAVI A CALCOLO INCREMENTALE 180.600 193.242 212.566 240.200 278.632
TOTALE RICAVI A CONTO ECONOMICO 180.600,00 193.242,00 212.566,20 240.199,81 278.631,77
Impostazione previsionale ricaviprevisione del primo anno e ipotesi
di sviluppo
ristorno convenzioni
vendita gadget
noleggio bici
charta peregrino
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SPESE INVESTIMENTO 2014 2015 2016 2017 2018Aliquota di
ammortamento
studi di fattibilità, servizi di consulenza e assistenza allo start-up 22.000,00 20%sito web 5.000,00 20%costi di pubblicità capitalizzabili 7.000,00 20%TOTALE INVESTIMENTI IMMATERIALI 34.000,00 - - - -
recupero infrastrutture 200.000,00 3%opere per l'adeguamento e la realizzazione del percorso 650.000,00 3%mobili e arredi 5.000,00 20%acquisto macchine ufficio (pc, stampanti, fax ecc) 2.000,00 20%acquisto bici 7.500,00 20%acquisto pulmino 64.000,00
TOTALE INVESTIMENTI MATERIALI 928.500,00 - - - -
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2014
BENI DI CONSUMO 3.000,00 ACQUISTI ACCESSORI 500,00 COSTO DEL VENDUTO 3.500,00
COMPENSI A TERZI -
CONSULENZE TECNICHE E COMPENSI A PROFESSONSITI 80.000,00 SERVIZI: AMMINISTRATORI-CONSULENTI-SERVIZI TECNICI 80.000,00
PUBBLICITA 8.000,00 CONTR.ASSOCIATIVI,LIBRI,PUBBLICAZIONI,ABBONAMENTI 350,00 CANCELLERIA,STAMPATI,MATERIALI DI CONSUMO 350,00 SPESE SOFTWARE,HARDWARE,FOTOCOPIATRICE,FAX INFERIORI A 516€ 400,00 ACQUA E RISCALDAMENTO 500,00 ASSICURAZIONI 5.000,00 ENERGIA ELETTRICA 300,00 SPESE TELEFONICHE 350,00 SERVIZI: COSTI SERVIZI COMMERCIALI 15.250,00
ONERI DIVERSI DI GESTIONE -
TOTALE COSTI DI GESTIONE 98.750,00
Costi di Gestione
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STATO PATRIMONIALE 2014 2015 2016 2017 2018
Immobilizzazioni immateriali 27.200 27.200 27.200 27.200 27.200Immobilizzazioni materiali 900.100 871.700 843.300 814.900 786.500Immobilizzazioni finanziarie 300.000 270.000 240.000 210.000 180.000Totale attivo fisso 1.227.300 1.168.900 1.110.500 1.052.100 993.700Rimanenze 0 0 0 0 0Crediti vs clienti 3.612 3.865 6.377 9.608 13.932Altri crediti 1.806 1.932 2.126 2.402 2.786Liquidità 30.000 35.000 42.000 47.000 55.000Ratei e risconti attivi 1.806 1.932 2.126 2.402 2.786Totale attivo corrente 37.224 42.730 52.628 61.412 74.504
TOTALE ATTIVO 1.264.524 1.211.630 1.163.128 1.113.512 1.068.204
Capitale 10.000 20.000 30.000 40.000 50.000Riserve (perdite a nuovo) -10.516 57.588 109.274 132.743Utile dell'esercizio 39.484 118.104 127.107 146.938 172.538Totale Patrimonio netto 49.484 127.588 214.696 296.212 355.281Fondi rischi e oneri 0 193 406 646 925Fondo TFR 0 0 0 0 0Debiti finanziari a L/T 300.000 270.000 240.000 210.000 180.000Debiti finanziari a breve 2.500 3.000 3.500 4.500 4.800Debiti vs fornitori 700 386 1.063 1.441 1.950Altri debiti 3.612 5.797 0 6.377 0 9.608 0 11.145Ratei e risconti passivi 1.806 1.932 2.126 2.402 2.786Totale debiti 308.618 281.309 253.471 228.597 201.607
TOTALE PASSIVO 358.102 408.898 468.167 524.809 556.887
ATTIVO-PASSIVO 906.422 802.732 694.961 588.703 511.317
CHECK OK OK OK OK OK
CASH FLOW NETTO 27.500 4.500 6.500 4.000 7.700
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CASH FLOW
Rendiconto finanziario 2014 2015 2016 2017 2018
RISULTATO NETTO D'ESERCIZIO 39.484 118.104 127.107 146.938 172.538AMMORTAMENTI 35.200 28.400 28.400 28.400 28.400ACCANTONAMENTO T.F.R. 0 0 0 0 0ACCANTONAMENTI PER RISCHI 0 193 213 240 279RETTIFICHE DI VALORE ATTIVITA' FIN 0 0 0 0 0PRIMARY CASH FLOW 74.684 146.698 155.720 175.578 201.216+/- VARIAZIONE CCN 1.106 (1.492) 1.449 (102) 2.661UTILIZZO FONDI TFR O RISCHI 0 0 0 0 0CASH FLOW OPERATIVO 73.578 148.190 154.270 175.680 198.555INVESTIMENTI IMMOB. IMMATERIALI 34.000 0 0 0 0INVESTIMENTI IMMOB. MATERIALI 928.500 0 0 0 0INVESTIMENTI IMMOB. FINANZIARIE 300.000 (30.000) (30.000) (30.000) (30.000)LEVERED CASH FLOW (1.188.922) 178.190 184.270 205.680 228.555VARIAZIONE DEBITI FINANZIARI 300.000 (30.000) (30.000) (30.000) (30.000)VARIAZIONE PN 10.000 10.000 10.000 10.000 10.000DISTRIBUZIONE UTILI 0 0 25.421 73.469CASH FLOW NETTO (878.922) 158.190 164.270 160.259 135.086
cash flow netto 27.500 4.500 6.500 4.000 7.700
check (906.422) 153.690 157.770 156.259 127.386
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Redditività 2014 2015 2016 2017 2018
ROE 80% 93% 59% 50% 49%ROI 4% 10% 12% 14% 17%ROS 26% 65% 64% 64% 65%MOL / RICAVI NETTI 45% 80% 77% 76% 75%UTILE (PERDITA) / RICAVI NETTI 22% 61% 60% 61% 62%RICAVI NETTI/ATTIVO 14% 16% 18% 22% 26%MOL / ATTIVO 6% 13% 14% 16% 20%
Copertura del debito 2014 2015 2016 2017 2018
EBIT / OF 10,4 31,1 37,5 48,9 66,8NET DEBT / EBITDA 3,3 1,5 1,2 0,9 0,6DEBT / EQUITY 6,1 2,1 1,1 0,7 0,5
Patrimonializzazione 2014 2015 2016 2017 2018
PN / ATTIVO 4% 11% 18% 27% 33%PN / ATTIVO FISSO 4% 11% 19% 28% 36%
Gestione del circolante 2014 2015 2016 2017 2018
Tasso di rotazione crediti 7 7 11 15 18Tasso di rotazione delle scorte 0 0 0 0 0Tasso di rotazione debiti 73 37 37 37 37
Composizione attivo fisso 2014 2015 2016 2017 2018
IMMOB IMMATERIALI / ATTIVO FISSO 2% 2% 2% 3% 3%IMMOB MATERIALI /ATTIVO FISSO 73% 75% 76% 77% 79%
Composizione attivo circolante 2014 2015 2016 2017 2018
RIMANENZE / ATTIVO CIRCOLANTE 0% 0% 0% 0% 0%LIQUIDITA' / ATTIVO CIRCOLANTE 81% 82% 80% 77% 74%
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6. Analisi e annotazioni al buiness plan
Dai risultati ottenuti si può constatare che:
l’azienda ha una struttura degli impieghi rigida caratterizzata dall’elevato investimento in immobilizzazioni sia immateriali che materiali. La copertura degli investimenti, tramite un finanziamento in parte a fondo perduto in parte a mutuo, permette un elevato equilibrio patrimoniale. E’ una situazione ottimale per permettere di programmare eventuali investimenti futuri per accrescere le immobilizzazioni e incrementare i ricavi. Nello spirito del contratto associativo e nel rispetto della bontà delle analisi di incremento del numero dei pellegrini, si può programmare una futura attività di recupero e gestioni di immobili da dedicare alla ricettività dei pellegrini. Alla base dell’associazione c’è infatti una politica di continuo reinvestimento degli avanzi, derivanti dalla gestione commerciale, con una particolare attenzione rivolta alle comunità locali. In sintesi gli avanzi di gestione saranno reinvistiti nei territori che vengono toccati dal cammino in un’ottica di recupero di immobili (edifici, ricoveri per pellegrini, investimenti materiali) e soprattutto di accrescimento di capitale umano (formazioni di nuove figure professionali quali guide turistiche, personale amministrativo, esperti in fauna e flora locale).
Gli indici di redditività sono indici che permettono di osservare la capacità di un'impresa di produrre reddito e di generare risorse e nel complesso possiamo definirli ottimi. Nel caso specifico, si può affermare che il ritorno degli investimenti risulta congruo con le risorse investite e in un’ottica di previsione futura, fermo restando gli investimenti materiali, il ROI aumenta in maniera consistente nell’arco di quattro anni. Il ROI sintetizza il risultato della gestione tipica dell’azienda in base a tutto il capitale in essa investito. Mette il rapporto tra il core business aziendale e la capacità di far fruttare sia il capitale preso in prestito (mutuo) che il capitale che viene degli associati. Tutti gli altri indici di redditività mettono in risalto una elevata potenzialità dell’associazione, sia nel creare utili che nel gestire i flussi futuri di cassa per apportare migliorie nel patrimonio, sia materiale che immateriale
Le liquidità immediate sono adeguate alla copertura delle corrispondenti passività correnti. L’associazione non sarà sottoposta a stress finanziari in quanto l’attività principale non porterà al sorgere di crediti. L’associazione lavora su introiti immediati ed il ciclo finanziario beneficerà di questa peculiarità. Il problema delle sofferenze su crediti e sull’equilibrio delle dilazioni sarà a tutto vantaggio dell’associazione in quanto si potranno spuntare pagamenti nei confronti dei fornitori anche a 60 gg. Infine, non si dovrà procedere a nessuna valutazione dei crediti iscritti in bilancio.
Passando alla copertura del debito, in breve possiamo definire tale analisi una misura della gestione caratteristica dell’azienda, prima delle politiche di ammortamento e al lordo del costo del debito. L’analisi è effettuata su un arco temporale di 5 anni e con
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un raffronto ai valori medi del settore di riferimento. L’analisi fondamentale, nella quale rientra il calcolo di tale indice, nasce dalla necessità di un costante monitoraggio degli sviluppi dell’attività economica attraverso una serie di indici, verificando come già accennato sopra soprattutto il loro andamento temporale. Lo scopo è quindi quello di “conoscere” meglio la propria azienda. L’Ebitda viene quindi utilizzato per confrontare la redditività di una attività economica nei diversi esercizi. Nel caso di specie la crescita dell’Ebit cresce di anno in anno; significa che l’azienda oltre a produrre utili è nelle possibilità di accrescere tale capacità. Per le attività di servizi si possono delineare i seguenti scenari: ‐ Ebit/Of inferiori al 15% del fatturato: indicano un prodotto povero, azienda indebitata. Scenario possibile nei primi due anni di attività. ‐ Ebit/Of tra il 15% e il 20%: discreto risultato; ‐ Ebit/Of tra il 20% ed il 25%: buon risultato; ‐ Ebit/Of superiori al 25%: formula imprenditoriale vincente; sono aziende che eccellono nel loro settore per patrimonializzazione, marketing, servizio o per altri elementi particolarmente distintivi.
Infine una particolare menzione della bontà del seguente progetto, deve essere dedicata ad una caratteristica di difficile individuazione e che raramente si appalesa ad una fredda analisi numerica e reddituale: la socialità dell’attività. Il progetto alla base della seguente richiesta è volto a sviluppare e ad accrescere le competenze e le professionalità del contesto autoctono e a difendere e migliorare l’ambiente. Recuperare la sentieristica, mettere in mostra le bellezze dei luoghi e recuperare architettonicamente un territorio è un vantaggio che nessuna analisi numerica potrà mai far venir fuori. Formare capitale umano per un’attività di guida turistica all’interno del sentiero mariano o di web‐master per gestrie il cammino mariano in un’ottica proiettata al web, è peculirità di poche attività.